#Ivan Maffeis
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Mons. Maffeis, un vescovo senza speranza... cristiana?
Mons. Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia, si è presentato semplicemente come don Ivan anche a casa di Laura Santi, atea, sbattezzata, membro dirigente dell’associazione Luca Coscioni e appassionata del cantautore De André. Affetta da una forma progressiva di sclerosi multipla, la signora Laura ha chiesto di poter completare le procedure per accedere eventualmente al suicidio…
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roma, la collana adamàs al mlac, il 24 maggio
Adamàs,collana di poesia contemporanea diretta da Tommaso Di Dio, Vincenzo Frungillo e Ivan Schiavone per La Vita Felice, è lieta di segnalare Venerdì 24 maggio ore 16:30MLAC (Università di Roma La Sapienza), Piazzale Aldo Moro, 5Cecilia Bello Minciacchi, Sara Gregori e Samuele Maffeiin dialogo con gli autori della collanaVito Bonito, Sara Davidovics, Florinda Fusco e Tommaso Ottonierie i…
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#Adamas#Cecilia Bello Minciacchi#Florinda Fusco#Ivan Schiavone#MLAC#MLAC - Museo Laboratorio di Arte Contemporanea#poesia#Samuele Maffei#Sara Davidovics#Sara Gregori#Tommaso Di Dio#Tommaso Ottonieri#Vincenzo Frungillo#Vito Bonito
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Farsi rappresentare da una classe politica abbruttita e ignorante equivale a essere derubati quotidianamente. Ivan Maffei . . . . . #ivanmaffeifrasi #ivanmaffeiquotes #frase #frasi #frases #frasedelgiorno #frasitumblr #citazioni #aforismi #quote #quotes #politica #politicanti #mafia #tangenti #mazzette #corruzione #consapevolezza #ignoranza https://www.instagram.com/p/CpUaFcCoEHx/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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De Gasperi, politica e profezia
Mons. Ivan Maffeis, trentino, arcivescovo di Perugia, ha aperto il 18 agosto a Pieve Tesino la «Lectio Degasperiana» nel 70esimo anniversario della morte.
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«De Gasperi mostrou à Itália o caminho e um método» #ÚltimasNotícias
Hot News Alcide De Gasperi – Wiki Commons Publicamos trechos do discurso intitulado “Profecia degasperiana. O deserto da democracia e o renascimento da política” que Ivan Maffeis, arcebispo de Perugia-Città della Pieve, realizou em Pieve Tesino no âmbito da Lectio Degasperiana organizada pela Fundação Trentina Alcide De Gasperi. Alcide De Gasperi foi um político dotado de habilidades…
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Vescovo Perugia, la luce è soffocata da violenze senza fine
“Nel lungo Sabato Santo che stiamo attraversando la luce è soffocata da violenze senza fine, che diffondono un sentimento di impotenza e di paura, tutt’altro che vinto dalla prova di forza che le potenze internazionali cercano di mostrare”: è uno dei passaggi dell’omelia dell’arcivescovo di Perugia, monsignor Ivan Maffeis, nella veglia pasquale celebrata in cattedrale. “Abbiamo iniziato questa…
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Quaresima 2024: raccolte di offerte nelle parrocchie per i progetti Caritas e le opere in Terra Santa L’arcivescovo Ivan Maffeis, all’inizio del cammino quaresimale, ha proposto alla comunità cristiana di sostenere due segni di «condivisione concreta» ...
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Un anno fa la comunità diocesana accoglieva il suo nuovo pastore, don Ivan Maffeis
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Italien: Pfarrer aus Südtirol wird Erzbischof in Perugia
Ivan Maffeis (59) ist neuer Erzbischof von Perugia. Die Personalie teilte der Vatikan am Samstag mit. Der Pfarrer aus Südtirol übernimmt die Leitung der Erzdiözese Perugia-Citta della Pieve - nach einigen Monaten Vakanz - vom ehemaligen Vorsitzenden der Italienischen Bischofskonferenz, Kardinal Gualtiero Bassetti. Alles lesen https://www.vaticannews.va/de/vatikan/news/2022-07/italien-pfarrer-aus-suedtirol-wird-erzbischof-in-perugia.html
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La Chiesa, tramite il suo portavoce don Ivan Maffeis, sottosegretario della Cei, fa sapere di avere pronte le nuove misure per riaprire le proprie porte ai fedeli in un "pacchetto di proposte" da presentare al governo. "Dobbiamo tornare ad 'abitare' la Chiesa".
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Al Festival Verdi di Parma, Verdi Macbeth è simbolo dell’eterna umbralità umana e riflesso della sua atavica ossessione per il tempo.
Se il Macbeth è la figura al di là del tempo e dello spazio della tragica e ambivalente declinazione di un potere personale che si immagina assoluto e travolge con la propria ambizione ogni brama di umanità, è allora con naturale coerenza che il «più sfortunato tra i protagonisti shakespeariani» (Harold Bloom) si inserisce nell’indagine sul Cigno di Busseto inaugurata da Lenz con il Verdi Re Lear del 2015.
Follia, volontà di un controllo totale sul corpo e sulle menti non bastano più a definirne il main character che, in questo allestimento nato con la collaborazione dell’Ausl Parma Dipartimento Assistenziale Integrato di Salute Mentale Dipendenze Patologiche, del REMS e del Teatro Regio Di Parma, volge a rappresentare il piano strutturale di una crisi che il Bardo di Stratford-upon-Avon aveva solamente incontrato in una terra di confine tra dimensione esistenziale, antropologica o politica con i vari Giulio Cesare, Riccardo III, Re Lear e Antonio e Cleopatra).
Abitata da «Germano Baschieri, Mattia Sivieri, Ivan Fraschini e Daniele Benvenuti […] e oltre sessanta coristi del Coro del Teatro Regio di Parma diretti da Martino Faggiani e da Massimo Fiocchi Malaspina», l’ambientazione imagoturgica di «cancelli e alberi deformati [che, ndr] prendono il posto del castello, della fitta foresta di Birman che avanza» accompagna tra giochi di ombre e rifrazioni cromatiche un pallido clima di vuoto e morte continuamente annunciata, «goccia di lacrima penitente per quel che è già successo, anche se deve ancora accadere Il Fatto, l’assassinio, il tradimento, il potere, la profezia». Uno spazio di «ventiquattro terrari abitati da migliaia di grilli e insetti vivi», dunque privo di reali sovrastrutture scenografiche, le cui atmosfere e dinamiche si mostrano – con trasparente metateatralità – capaci di liberare la percezione dall’impressione di un ritmo fisico e verbale, di pause e contrappunti a tratti compassato dall’impostazione accademica dei suoi cantanti lirici.
La lucida visione di Francesco Pititto e Maria Federica Maestri esilia la psiche macbettiana nella più completa solitudine morale, lascia che essa graviti attorno alla consapevolezza della propria natura corrotta e vuole che precipiti nell’autoinflizione di un tormento imperituro e soffocante. L’inarrestabile abisso in cui sprofonda Macbeth, da specchio di un dispositivo di coercizione dell’identità (gli Altri da Macbeth, anche quando soprannaturali, vengono sempre e comunque visti con sospetto), diventa in tal modo espressione poetica di un’essenza segreta e perturbante, ossia dell’ossessione umana per il tempo cronologico, per quella disumana scansione di una matematica senza fine e senza scopo che spersonalizza ogni soggettività.
Da questa prospettiva, a ribadirne il valore non personale o univoco, risultano illuminanti il ribaltamento con cui Lenz strappa dalla bocca di Sir Macbeth i più celebri versi della tragedia per metterli in quella della sua Lady («Io avevo da morire, qui o dopo: sarebbe arrivato certo il tempo, per dirla la parola – Do-mani, e do-mani, e do-mani», ma anche «Macbeth ha ucciso il Sonno», in corsivo citazioni dal testo), nonché il visionario insistere sulla continua ripetizione dell’identico trasfigurato nel perenne lacrimare dei grilli sull’unica nota del loro frinìo d’amore. E, mentre nelle sontuose restituzioni del soprano Roxana Herrera Diaz e dell’interprete Sandra Soncini, la protagonista femminile letteralmente «si sdoppia rimanendo uguale, dialoga con se stessa, l’una canta e l’una dice», è una maschera di dionisiaca angoscia, di occhi cavi di follia quella che dipinge il volto di uno straziante Hyunwoo Cesare Kwon (baritono) nei panni di Macbeth.
La scelta di stornare la dualità dei due da ogni possibile riduzione di stampo freudiano non intende, tuttavia, semplicemente ribadire come Lady Macbeth non sia la mera manifestazione pschica del lato oscuro di un sol uomo, quanto la radicale esteriorizzazione dell’interiorità più intima, lo spaesante sdoppiamento tanto dell’Identità, quanto dell’Altro. Verdi Macbeth, la cui drammaturgia contamina suggestioni dall’opera del Bardo e da quella di Francesco Maria Piave e Andrea Maffei, elude esemplarmente ogni possibilità di mimesi e, con essa, di catarsi: se le streghe sono uomini cinti da corpetti femminili, non più donne barbute, la proiezione all’esterno dell’interiore nerezza dei protagonisti palesa la devastazione di chi, vittima delle proprie pulsioni, è ormai incapace di sganciare il desiderio dalla consapevolezza della propria colpa. Il Macbeth di Lenz non descrive, infatti, la trascendenza tragica dell’Io dal Mondo o l’angoscia di una vita che pone continuamente di fronte alla necessità di una scelta, atto che per entità incatenate al destino delle proprie responsabilità risulta impossibile, ma enuclea l’immanente alienazione di chi si percepisce sempre Differente da Sé perché esperisce la durata di un presente incastrato in un passato ormai andato e in un futuro che mai verrà.
L’allestimento voluto da Lenz restituisce compiutamente il senso di crudele allucinazione di chi è – hic et nunc – schiacciato dal peso di una speranza ormai perduta. La glaciale geometria scenografica in cui vengono imprigionati i grilli risulta potenziata dal disassemblaggio finale con cui dona l’impressione di uno contesto volumetrico ancora più denso e asfissiante, mentre personaggi peregrini e oscuri scivolano per terra, invadono le scene e si disperdono senza soluzione di continuità. E se il racconto incalza, il dramma consuma i propri personaggi e un senso di vacuità pervade l’ambiente, inondandolo da effetti sonori martellanti e soluzioni visive prismatiche, con il tutto, a partire da Lady Macbeth, che tende a spogliarsi e disgregarsi.
Il Verdi Macbeth secondo Lenz diventa, allora, paradigma della frammentazione post-moderna di un soggetto che ha perso ogni via maestra, che si scopre non più lineare e la cui coscienza non solo è sdoppiata nel e dal dentro-fuori, ma è addirittura incapace di determinarsi nell’intersoggettività. Ancora una volta, Pititto e Maestri colgono l’implicazione radicale di questa prospettiva ed eludono il riferimento a un banale relativismo nella definizione di un nuovo mal du siècle, quello cui la nostra società organizzata nel e per il consumo ha dato forma nell’inadeguatezza dell’Io nei confronti non tanto dell’Altro, quanto di Se Stesso. Annientato dai propri deliri e nostalgico di un tempo in cui poteva sognare, il Soggetto Lenziano diventa simulacro dell’indeterminazione di chi vive il proprio mondo e il rapporto con lo Straniero nella totale solitudine e in un eterno presente colmo di presenze umbrali, tanto incapace di dare senso stretto alla propria esistenza, quanto disfunzionale rispetto alla possibilità di non sentirsi negativamente gravato dal giudizio morale eterodiretto.
Lenz Fondazione Verdi Macbeth Foto Di Francesco Pititto 2
Verdi Macbeth Festival Verdi 2018
Lo spettacolo continua all’interno del Festival Verdi Lenz Teatro via Pasubio 3/e, Parma venerdì 12 ottobre 2018, ore 21.00 anteprima sabato 13 ottobre 2018, ore 21.00 première domenica 14 ottobre 2018, ore 18.00 da martedì 16 ottobre a sabato 20 ottobre 2018, ore 21.00
Verdi Macbeth dramma fantastico e vero da Francesco Maria Piave e William Shakespeare traduzione, drammaturgia e imagoturgia Francesco Pititto regia, installazione, costumi e intarsi Maria Federica Maestri rielaborazioni musicali e live electronics Andrea Azzali soprano Roxana Herrera Diaz baritono Hyunwoo Cesare Kwon basso Eugenio Maria Degiacomi interpreti Sandra Soncini, Valentina Barbarini coro giovanile Ars Canto Giuseppe Verdi Maestro del Coro Eugenio Maria Degiacomi coro in video Coro Del Teatro Regio Di Parma Maestro del Coro Martino Faggiani altro maestro del Coro Massimo Fiocchi Malaspina performer in video Germano Baschieri, Mattia Sivieri, Ivan Fraschini, Daniele Benvenuti Produzione Lenz Fondazione in collaborazione con Ausl Parma Dipartimento Assistenziale Integrato di Salute Mentale Dipendenze Patologiche, REMS con il sostegno di Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo, Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma Commissione del Festival Verdi in prima assoluta Durata complessiva 1 ora e 10 minuti circa, senza intervallo
Verdi Macbeth / Festival Verdi Al Festival Verdi di Parma, Verdi Macbeth è simbolo dell'eterna umbralità umana e riflesso della sua atavica ossessione per il tempo.
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Le promesse dei politicanti da strapazzo valgono meno della carta igienica usata. Ivan Maffei . . . . . #ivanmaffeifrasi #ivanmaffeiquotes #frase #frasi #frases #frasitumblr #frasedelgiorno #citazioni #aforismi #quote #quotes #politica #politicanti #promesse #consapevolezza #pseudodemocrazia #politicaitaliana #partitipolitici #dittaturamascherata #fascisti #onorevoli https://www.instagram.com/p/Cnl3m_kLT4_/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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La Chiesa mediale, oggi la presentazione del libro sulle dinamiche digitali | PartannaLive.it
La Chiesa mediale, oggi la presentazione del libro sulle dinamiche digitali | PartannaLive.it
30 maggio 2017 – 09:00 | by AGOSTINA MARCHESE MARSALA. Sarà presentato oggi il libro “La Chiesa Mediale. Sfide, strutture, prassi per la comunicazione digitale” di don Alessandro Palermo. L’evento si terrà presso la Sala conferenze “Enzo Genna” del Complesso monumentale San Pietro, nel cuore della città accanto la centrale Piazza Repubblica alle ore 18.30 a Marsala. Il libro mostra quanto oggi…
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#2017/05#AGOSTINA MARCHESE#Don Alessandro Palermo#Don Ivan Maffeis#Gianna Cappello#In evidenza#Libro#PartannaLive.it#Presentazione
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Aggiornamenti Campionati a Squadre
Altra domenica molto intensa quella scorsa, 30 Maggio.
Erano ben 7 le squadre seniores impegnate nelle diverse categorie dove le nostre atlete e i nostri atleti sudano per onorare i colori del CTP.
Sarebbe davvero lunghissimo fare la cronaca di tutti gli incontri ma ci teniamo a darvi i maggiori spunti possibili.
Iniziamo ovviamente dalle nostre ragazze e lasciateci partire da quelle che senza ombra di dubbio hanno maggiormente sentito la tensione di un esordio stagionale nel campionato a squadre, le belle e brave componenti della squadra D3 Femminile.
Da sinistra Lucia Fatone, Laura Cozzi e Nadia Legnani
Tralasciamo il risultato finale ma sottolineiamo la straordinaria prova di Nadia Legnani che da NC ha impegnato in una lunga ed estenuante maratona la 4.2 Allegri Eloisa, dovendo cedere solo al terzo per 64 36 64 ! Pazienza giovane Nadia, tutta esperienza.
Onore anche alla nostra numero 1, Lucia Fatone, brava a impegnare la 4.1 Margiotta Francesca con la sua solita grinta che ben conosciamo e che ha tenuto in bilico il risultato sino al 64 64 finale.
Instancabile Lucia nello scendere in campo anche in doppio con la nostra Laura Cozzi, madrina di tante manifestazioni del nostro tennis per via della sua presenza che non fa mai mancare. 63 62 il punteggio e tanto fieno in cascina a livello di esperienza per le nostre giovanili tenniste. Brave ragazze, orgogliosi di Voi !
Rimanendo al femminile e salendo giusto un pochino di livello, dobbiamo nostro malgrado registrare la battuta di arresto della B2 femminile in quel di Bergamo contro il TC Citta dei Mille. Il 3 a 1 finale deriva dalle sconfitte senza troppo rammarico di Carola Cavelli (61 64 dalla 2.4 Palkina Ksenia) e con lo stesso punteggio di Sonia Cassani per mano della 2.5 Fermi Chiara. A risollevare e darci speranza ci ha pensato la esordiente Urso Aurora (2.6) con il suo bel positivo contro la 2.5 Volpi Alice per 75 63.
Ci hanno provato le nostre Cassani e Urso in doppio ma poco sono riuscite a fare contro la ben affiatata coppia Palkina/Fermi; il 61 63 finale lo dice chiaramente.
Nulla ragazze, non e successo nulla e possiamo giocarci il tutto per tutto domani 2 giugno in casa contro la capolista Casale. FORZA RAGAZZE !
Passiamo ora ai maschi e qui ci perdonerete se non saremo troppo dettagliati ma davvero, inserire dettagli di una B2, una D1, tre D3 e una D4 sarebbe troppo lungo.
Andiamo con ordine e partiamo dalla D4 che ha deliziato i nostri tifosi con prove di notevole grinta e carattere. I risultati che riportiamo sotto danno il giusto risalto alla grinta e alla notevole dedizione che tutti i nostri ragazzi hanno messo in campo, vincere partite sempre e solo al terzo va sottolineato. GRANDI LOTTATORI ! Con un capitano come Danilo cosa potevamo aspettarci di diverso ?
ASCIONE SALVATORE (4.1) d. FRANCESCHETTO MIRKO (4.1) 63 36 75
RAISI LUCA (4.2) b. STRUMIA MASSIMO (4.2) 64 26 64
CARMAGNOLA DANILO (4.3) b. BRANCALONE ANTONIO (4.2) 16 61 63
GIGLIO/ROMEO F. b. AMATO/SANTAMBROGIO 63 57 108
Tre invece erano le squadre di D3 Maschile.
La squadra A degli esperti Luca Rossetti e Luca Casanova affiancati dal giovane Mazzetto Stefano hanno offerto una prova di grande forza nello spazzare via il GFG Sport con un perentorio 4 a 0, per via delle vittorie in Singolo di Rossetti sul 3.5 Maggi per 75 64, di Casanova sul 4.4 Cazzaniga per 61 61 e di Mazzetto sul 4.NC De Sousa per 60 62. Completa il risultato il 75 62 in doppia della interessante coppia Casanova/Mazzetto. Ottimo inizio ragazzi !
La squadra B sotto la guida di capitan Morosi, ha espugnato Milano e il tennis Schuster grazie alla ottima vena di coach Charlie (Carlo Lusardi) che dopo aver sbaragliato il 4.2 D Andrea per 75 61, ha sfruttato le sue ottime doti di doppista affiancato al bravissimo Soria Niccolo (vincitore in singolo contro il 3.4 Brambilla per 76 63 con un ottimo positivo) per chiudere un epica battaglia in contro la coppia Brambilla/Giovannelli vinta pensate per 16 62 11 9 al super tie-break del terzo con match point annullato.
Ininfluente la sconfitta del sempre impeccabile Thomas Mellace che ha lottato al massimo contro il 4.1 Giovannelli trascinato al terzo ma purtroppo alla fine con maggiori energie. 75 36 63 alla fine ma grande Thomas, come sempre !
Nulla da fare invece per la giovane squadra Serie D3 Maschile in quel di Buccinasco (TC Milago). Troppo forti alla fine il 3.1 Figini (64 64 al pur bravissimo Panaro Alessandro che ha lasciato una partita comunque molto tirata), il 3.3 Longo che ha lasciato solo tre game al sempre elegante Biondi Stefano (62 61 con pochi rammarichi ma tanta esperienza di cui far tesoro Ste), il 4.5 Stara Davide che ha invece sorpreso Maurizio Fiorellino per 63 76 in un match che se portato al terzo magari …
64 61 il punteggio del doppio per i locali, opposti ai nostri Biondi/Giorato per un clean sheet che non deve scoraggiare i nostri giovani, alla ricerca soprattutto di esperienza da far fruttare negli anni.
Siamo alla D1 Maschile, ancora in grado di portare a casa una vittoria di estrema importanza per la classifica del girone (siamo a punteggio pieno) contro la temibile squadra del CC Molinetto. Quattro singoli vinti un due set con prove perentorie da parte di:
TURCONI EMANUELE b. PARESCHI ANDREA (3.1) 75 61
LEGNANI ANDREA b. CAPPELLA STEFANO (3.1) 61 63
BOGNI ANDREA b. MAFFEI MARCELLO (3.2) 62 63
PANARO PAOLO b. BRAS DE FER MICHEL (4.4) 76 75
Stanchi ma contenti !
Per poi arrivare a vincere il doppio del sempre presente Ivan Volante (capitano) in coppia con Lorenzo Baldoni (epici nel vincere 75 67 10 7 al super tie-break).
Unica piccola nota dolente la sconfitta per 75 36 10 7 del doppio Favetti Marco/Legnani, alla ricerca di intese e meccanismi che sicuramente verranno.
Chiudiamo al maschile con la Serie B2 di capitan Mattia.
La trasferta di Crema doveva portare ai nostri una sola cosa, i tre punti per rimanere in testa al girone a punteggio pieno. Missione compiuta, anche se per le strane dinamiche dello sport il clima alla fine non era certo dei migliori.
Spieghiamo: essere 4 a 0 dopo i singoli ed essere avanti 60 22 in un doppio e 63 54 e servizio nel secondo sembrava dare ai nostri il via per un 6 a 0 o comunque per un 5 a 1 che sarebbe stato un ottimo viatico per il prosieguo.
Il nostro amato sport non ti concede nessuna distrazione e lo sanno bene le coppie Cassago/Carlone (sconfitti 06 62 10 3 al tie-break) e Brugnerotto/Brianza (sotto alla fine 36 76 10 3 con due match point non sfruttati) per il 4 a 2 finale.
Nulla di compromesso ovviamente, anzi, per cui lasciateci parlare delle liete note che vengono dai singoli.
Una tranquilla (forse troppo vero Gio?) domenica per il nostro numero 2 Giovanni Rizzuti, con una vittoria mai in discussione contro il 2.6 Ricetti Danny. 60 61 in pochissimi minuti e un discreto allenamento in vista della finale del torneo Open di Inveruno vinto ieri per 62 61 in finale contro il 2.4 Conca Alessandro. COMPLIMENTI GIO !
Sul campo 2 era la volta di Christian Migliorini sconfiggere soprattutto i suoi acciacchi fisici degli ultimi giorni oltre che il bravo e giovanissimo 2.6 Cattaneo Leonardo (classe 2006) con un perentorio 62 63. Bravo Christian a non scomporsi anche nella parte centrale del secondo parziale quando ha dovuto rintuzzare il tentativo di recupero del tennista locale.
Toccava quindi al nostro numero 1, Marco Brugnerotto, avere la meglio sul 2.4 Datei Gabriele che davvero ha cercato in tutti i modi di mettere in discussione alcuni game, soprattutto nel secondo set, attingendo a notevoli doti fisiche. Il livello di gioco mostrato domenica dal nostro ha forse un solo difetto: Marco giochi talmente bene a tennis che rischi di mettere in palla gli avversari consapevoli che solo facendo i fenomeni possono sperare di strappare qualche game. Il 61 63 finale racconta in ogni caso di un match mai in bilico grazie alle impressionanti accelerazioni e ai colpi profondissimi di un Brugnerotto davvero di altro livello.
Dal vivaio scendeva in campo Leonardo Cassago, opposto al giovane 2.8 Nava Giacomo. Sembrava solo normale amministrazione dopo il primo set vinto 61 e dopo essere andato avanti nettamente anche nel secondo parziale. I cali di tensione sono i peggiori nemici di Leo, insieme a qualche errore di troppo nel servizio e purtroppo domenica non abbiamo visto una eccezione. Raggiunto sul 5 pari, Leo ha saputo ritrovare i suoi colpi e la giusta freddezza per portare a casa il punto della vittoria, per la contentezza della sua prima tifosa, la bella e bravissima cagnolina Olivia, ormai la nostra mascotte.
Un grazie di cuore anche a Franco Migliorini (padre di Christian) e a Fabio Legnani per la loro discreta ma importante presenza, tanto gradita ai ragazzi. Franco e Fabio hanno aiutato le ormai inossidabili Giulia, Vanessa e Francesca a sostenere la squadra. Grazie ancora !
Dei due doppi abbiamo detto prima purtroppo ma da qui dobbiamo ripartire per ritrovare la giusta grinta e cercare di rimanere in testa al girone con il match casalingo di Domenica 6 Giugno contro Quanta Club.
Tutti i ragazzi di Mamo e Mattia
Come sempre, non possiamo fermarci a riflettere troppo dal momento che domani 2 Giugno ci saranno in casa due appuntamenti di enorme importanza per il nostro tennis:
ORE 10.00 SERIE B2 FEMMINILE: CTP vs Sport Club Nuova Casale
ORE 15.00 UNDER 16 Maschile (Tabellone Regionale): CTP vs TC Gallarate
TUTTI A TIFARE PER I NOSTRI IN ATTESA DELLA ENNESIMA DOMENICA DI CAMPIONATI !!!
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Alla questura di Perugia Fiamme oro insegnano judo ai giovani
Inaugurata presso la questura di Perugia una nuova sezione giovanile del gruppo sportivo delle Fiamme oro della Polizia di Stato, dedicata al judo. Presenti alla cerimonia il sottosegretario al ministero dell’Interno, Emanuele Prisco, e il capo della Polizia, Vittorio Pisani. A benedire la palestra è stato il vescovo di Perugia, monsignor Ivan Maffeis. All’inaugurazione hanno partecipato i…
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