#Islam Bassam barbari

[northgazaupdates]

Islam Bassam Barbari is currently live on Instagram with an update on conditions in north Gaza

[depressedgarbages-stuff]

All tiktoks of the situation of 🇵🇸🇵🇸🇵🇸🇵🇸🇵🇸🇵🇸🇵🇸🇵🇸 I saw today (Sun, Apr 07.):

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[paoloxl]

Il movimento dei prigionieri palestinesi, impegnato nello Sciopero della Libertà e della Dignità all’interno delle prigioni israeliane ha emesso una nuova dichiarazione il 6 maggio, 20° giorno dello sciopero della fame. Foto copertina: Poster of imprisoned leaders, Hafez Omar. Pictured, clockwise, from top left: Marwan Barghouthi, Ahmad Sa’adat, Abbas Sayyed, Zaid Bseiso, Wajdi Jawdat. The slogan reads: Your hunger is resistance. Lo sciopero è stato lanciato da 1500 prigonieri palestinesi il 17 aprile, nella giornata dei prigionieri palestinesi, e ad esso si sono uniti una serie di noti leader del movimento dei prigionieri e del movimento nazionale palestinese. Marwan Barghouti, membro del comitato centrale di Fatah, ha lanciato lo sciopero; e leader di tutti i movimenti politici palestinesi, inclusi il segretario generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Ahmad Sa’adat, il leader del FPLP Ahed Abu Ghoulmeh, il leader del Islamic Jihad Zaid Bseiso, i leader di Hamas Hasan Salameh e Abbas al- Sayyed, il leader del FDLP (Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina) Wajdi Jawdat, il leader del Partito Popolare Bassam Khandakji e molti altri, inclusi i prigionieri detenuti da più tempo Nael Barghouti e Karim Younes. Gli scioperanti hanno una serie di richieste/rivendicazioni, tra cui la fine dei divieti delle visite dei familiari, il diritto ad appropriate cure mediche, il diritto all’educazione in prigione e la fine dell’isolamento e della “detenzione amministrativa”, l’incarcerazione senza accusa o processo. La dichiarazione che segue è stata rilasciata oggi in lingua araba dal movimento dei prigionieri palestinesi a nome degli scioperanti ed è tradotta in italiano qui di seguito. Invitiamo con urgenza alla sua distribuzione nella misura più ampia possibile, e all’implementazione della sua chiamata all’azione, inclusa l’intensificazione della nostra organizzazione internazionale e solidarietà per costruire supporto, in giro per il mondo, ai prigionieri palestinesi in sciopero della fame e per le loro rivendicazioni legittime di dignità e libertà. Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso, “Dicevano loro: “Si sono riuniti contro di voi, temeteli”. Ma questo accrebbe la loro fede e dissero: “Allah ci basterà, è il Migliore dei protettori” – Il Sacro Corano. Dichiarazione rilasciata dal movimento nazionale dei prigionieri palestinesi Comitato per lo Sciopero della Fame. Mentre lo Sciopero della Dignità del movimento dei prigionieri entra nel suo 20° giorno, è l’inizio di una fase di estremo pericolo per le vite dei prigionieri in sciopero della fame. Questo giorno, infatti, segna anche un punto specifico nel contesto degli attacchi allo sciopero da parte del governo fascista dell’occupazione, che ieri ha annunciato, a guida del Ministro della Sicurezza Interna Gilad Erdan, che si sta lavorando per reclutare medici da un altro paese per compiere il crimine di alimentare forzatamente i prigionieri, e che questo odioso crimine si terrà nella clinica della prigione di Ramle, che abbiamo sempre vissuto come luogo di isolamento e tortura. Siamo anche minacciati di repressione e omicidio da parte delle unità repressive al-Matsada, e siamo informati della loro prontezza a possibili sviluppi e scontri dentro la prigione. Questa tendenza porta con sé la prepazione ad una crimine mirato contro i prigionieri, con l’intenzione dell’omicidio. È chiaro che ora siamo nella fase successiva, quella della repressione, degli abusi, e dei tentativi di porre fine allo sciopero minacciando la vita dei prigionieri. Le preparazioni in corso indicano che c’è una decisione, presa nei confronti dei prigionieri, che vuole la loro morte per mano di una banda di fascisti a Tel Aviv. Questo è ciò che rende questo scontro un momento straordinario. Affrontarlo richiede chiarezza di visione, progetti e attività che si innalzino al livello richiesto. Sottolineiamo che il governo di assassini fascisti e di forze della sicurezza non ha ancora capito bene la nostra decisione a che 50 prigionieri guida si uniscano allo sciopero, e che se questo messaggio non è ancora giunto alle bande sioniste, ne verranno a conoscenza nei prossimi giorni. In questo contesto, enfatizziamo che qualsiasi tentativo di implementare il crimine dell’alimentazione forzata contro qualsiasi prigioniero in sciopero della fame avrà, per noi, il significato di un progetto di esecuzione dei prigionieri. Lo affronteremo secondo questi termini, e trasformeremo le prigioni in luoghi di scontri con i nostri nudi corpi, armati della nostra fede, della nostra volontà, della nostra determinazione e della nostra fiducia che il nostro popolo, la nazione araba e islamica, e le forze della libertà e della giustizia nel mondo staranno al nostro fianco. Questa è una lotta per la libertà in opposizione all’ingiustizia, alla persecuzione e all’oppressione, una battaglia per preservare e lottare per i valori umani conro la barbarie e il razzismo, rappresentati dall’occupazione e dai suoi attori. Siamo consapevoli della serietà della situazione presente, progettata dai fascisti del governo di Tel Aviv. In questo contesto, ci appelliamo a che: 1) Dopo 20 giorni di sciopero e l’arrivo dei prigionieri ad una fase pericolosa e fatale, facciamo appello per una settimana di indignazione condivisa da tutte le componenti del popolo palestinese, in patria e in esilio, un momento in cui il nostro popolo riversi la sua lava, i suoi vulcani, la sua rabbia nei siti dello scontro con l’occupazione. Questo significa anche la continuazione delle marce, delle proteste e dei sit-in, e delle marce verso le tende di sit-in in solidarietà con i prigionieri nei villaggi e nelle città, nonché l’accerchiamento delle ambasciate dell’occupazione in giro per il mondo; 2) Chiediamo che l’Autorità Palestinese interrompa immediatamente il coordinamento della sicurezza con l’occupazione. Questi sono giorni di scontri e azione nazionali; 3) Ci appelliamo a che si avvii una campagna internazionale più ampia da parte dei medici arabi e palestinesi, che avvisi dei pericoli dell’accettazione da parte dei medici a partecipare al crimine dell’alimentazione forzata dei prigionieri; 4) Chiediamo con urgenza l’azione affinché si perseguano e si processino i criminali dell’amministrazione carceraria dell’occupazione, delle agenzie dei servizi segreti, e il Ministro della Sicurezza Interna, il terrorista Gilad Erdan; (chiediamo) azione giudiziaria ovunque nel mondo, annunciando liste di nomi, ufficiali e ministri del nemico da perseguire come criminali di guerra; 5) Ci appelliamo a che si formi una cornice nazionale palestinese guida, inclusiva e partecipata da parte di tutte le forze nazionali e islamiche, e da parte di figure nazionali palestinesi, che guidi e segua le azioni di lotta per i prigionieri palestinesi a livello palestinese, arabo ed internazionale. Enfatizziamo the necessità che il comitato che segue la questione dei prigionieri nella Palestina occupata guidi la formazione di questa cornice. Il popolo palestinese ovunque sia ha un ruolo cruciale da compiere nel promuovere la lotta dei prigionieri. Questo conflitto deve essere rappresentato e supportato da una cornice nazionale e unificata; 6) Ci rivolgiamo ai giovani uomini e alle giovani donne palestinesi, agli studenti, ai lavoratori, alle forze rivoluzionarie che tengono il futuro nelle loro mani, e chiediamo con urgenza che partecipino creativamente alla lotta e che ricoprano il ruolo che viene richiesto loro. Non avete mai deluso i prigionieri per un giorno, e continuerete a portare avanti la lotta, e noi ci appoggiamo a voi. In conclusione, i prossimi giorni porteranno sviluppi da parte nostra, e mentre affrontiamo le politiche dell’occupazione, affronteremo questa politica di esecuzioni approvata dal governo dell’occupazione contro di noi, i prigionieri della lotta di resistenza armata e della lotta popolare quotidiana. “Gli ingiusti vedranno, ben presto, il destino verso il quale si avviano.” Gloria ai martiri e la rivoluzione continua. Marciamo sui passi della vittoria! I vostri fratelli, compagni e mujahideen Il Movimento dei Prigionieri Palestinesi, 6 maggio 2017 20° giorno dello Sciopero della Libertà e della Dignità. Trad. Tamara T. Fonte: http://samidoun.net/2017/05/new-statement-by-the-palestinian-prisoners-movement-we-call-for-urgent-action-to-confront-the-plans-for-the-prisoners-execution/  da: invictapalestina.org

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21 March 2024

The IOF has ordered by loudspeaker for hundreds of displaced civilians to evacuate their shelter in part of Al-Shifa Hospital complex. If they refuse, the building will be bombed with them inside.

Communication has been lost with people inside Al-Shifa, including medical staff. In a livestream on Instagram earlier this evening, Islam Bassam Barbari stated that very little news is coming out about what the IOF is doing there, and people are extremely concerned.

Source: Resistance News Network on Telegram

[northgazaupdates]

LIVE BROADCAST FROM NORTH GAZA

TODAY, 17 March 2024

21:00 GMT or 7 pm US Eastern time

Islam Bassam Barbari will be hosting a livestream event on Instagram tonight at 7 pm ET/21 GMT.

This is a great opportunity for people to learn about life in north Gaza from the people who are living it, and especially to support the work of Islam and other people who are documenting the genocide.

Please attend if you have the time. If you don’t have an Instagram account, you can create one for free with any valid email address. I will try to record the session and post it afterward, but I have limited digital memory, and for some reason it is also very difficult for me to upload videos to Tumblr, so I can’t make any promises. Hence, attending personally is best.

Here is the link to Islam’s account. When the livestream begins, click on the link to go to his account, and then click on his profile picture to join the livestream.

[northgazaupdates]

9 November 2024

Writer and blogger Islam Bassam Barbari cites sources from Civil Defense teams in north Gaza. The text reads:

According to civil defense in north Gazeh

The heartbreaking and heart-wrenching fact we're facing now is that we're here bare-handed hearing a family member's under a destroyed house since yesterday asking for HELP and they hear us back. But we have got nothing to do.

[northgazaupdates]

13 April 2024

Islam Bassam Barbari describes the events in his life over the past few days, what happened to him while he was offline, and what it takes to be able to access the internet in north Gaza. He writes,

Sometimes being offline means

Living through genocide

Fleeing from A to B by force

Being displaced for [I lost count] times

A close shave

Struggling to get money/ water/ food as the fact we live under complete siege and privation in a modern concentration camp...

Among many other things that hurt

Today I had to walk almost 1km to get internet and be online.

Two days ago there was an attack on the place market as it was the 3rd day of Eid.

Children in my area turned into shreds and vendors and buyers were killed aimlessly, and I was almost few couple metres away.

What a beautiful time to live believing in Human Rights and International Law!

[northgazaupdates]

24 January 2024

Notice for people with Instagram accounts

If any of you have questions about life in Gaza right now, there is a fantastic opportunity for you to ask them. Palestinian photographer Islam Bassam Barbari, currently located in northern Gaza, has opened up a submission box on Instagram where you can send your questions. It will only be open for less than a day, so if you have an Instagram account and have something you want to ask, this would be a good time to do so. You need to have an Instagram account to participate. I will leave reblogs open after the submission box expires in the hopes that more people will follow his account and boost his content. If he answers your question, please share across all your accounts for awareness and education purposes.

The link to the question submission is here and it will be open less than 23 hours after this post is published.

Thank you to Islam for this opportunity

[northgazaupdates]

3 April 2024

From Islam Bassam Barbari in north Gaza:

I long for old days & regular days, places where it felt home & my home, it was the best of all times, the worst of all times, we are full of life yet we have not get one of our choice.

It really goes beyond the killing part as living has become extremely challenging and difficult, food is hard to get, drinking water is virtually inaccessible, health care centres are totally destroyed, and we have been losing every thing that had given us life back in time.

People here are left wondering if they life worthy as the rest of humans in this world, although they know they are, yet all actions taken by international community & international associations equals to ZERO as children gets killed, women killed and raped then killed, as well as every Tom, Dick, and Harry brutally tortured and killed with no rhyme or reason to it.

Please tell the world that we are a people like you who wish to live in peace and security in our country, governing ourselves. Please tell the Americans that if they hate war and explosion of others, they should stop their government from making war on us helping the Israelis to deprive us of our land. Tell your people that coming to Israel helps her to deny our rights.

[northgazaupdates]

Islam Bassam Barbari speaks on life in north Gaza on the 160th day of IOF attacks. He writes,

The merciless onslaught of the past six months has ravaged our community, leaving us shattered and struggling to find solace in a world that has been turned upside down. Each passing day brings a new wave of devastation, leaving us with no refuge to call our own.

Families cling to fleeting moments of respite, seeking shelter in the homes of relatives or huddling in makeshift accommodations in schools, hospitals, or even on the unforgiving streets. The once sacred resting places of the deceased have been desecrated, with cemeteries now deemed forbidden grounds. Our loved ones are laid to rest in the most unimaginable of places - along the streets we once walked, by the shores we once cherished, in the playgrounds of schools, the gardens of hospitals, and the quiet corners of our own backyards. Everywhere we turn, we are confronted by the grim reminder of our collective loss, with graves dotting the landscape like scars etched into our sorrowful reality.

But it is the innocent souls of our children who bear the brunt of this unfathomable cruelty, their tiny bodies succumbing to the relentless tide of violence and despair. They are the silent victims, their laughter silenced, their dreams extinguished before they had a chance to bloom. Stripped of their rights and their innocence, they navigate a world devoid of compassion and safety, their childhood stolen from them in the blink of an eye. Each day, we are forced to confront the harsh truth that our children are no longer shielded from the horrors that plague our land, their tender hearts bearing the weight of a burden no child should ever have to endure.

And yet, amidst the darkness that threatens to consume us, there flickers a dim light of hope - a glimmer of resilience that refuses to be snuffed out. In the faces of our loved ones, in the tears we shed for those we have lost, lies a strength that defies the brutality that surrounds us. We stand united in our grief, bound by a shared sense of loss that transcends boundaries and divisions. We refuse to let our spirits be broken, to let our resolve waver in the face of adversity. For in our collective suffering, we find a common thread that ties us together, a bond forged in the crucible of anguish and despair.

[northgazaupdates]

6 April 2024

Islam Bassam Barbari speaks with a young girl who discusses her hopes that the occupation of Gaza will end, and the things she wants to do when the day comes

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27 January 2024

Journalist Islam Bassam Barbari writes on his Instagram Story,

2024 Fact: Down to increased death toll in Gaza, cemeteries ar almost everywhere, even some people had to bury their relatives in their houses’ backyards!

Source: Islam Bassam Barbari via Stories on Instagram

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11 June 2024

Islam Bassam Barbari touches on conditions on the ground in Gaza, reviews the international response to the ongoing genocide, and asks a question of viewers:

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25 January 2024

Journalist Islam Bassam Barbari reports on the growing number deaths at Al-Shifa Hospital. Since October 7th, when someone dies at Al-Shifa, IOF attacks prevent most people from bringing their loved ones to a cemetery. An emergency cemetery was built on-site to give the dead some dignity, help loved ones grieve, and prevent diseases spread by decaying bodies. Islam reports that the emergency cemetery has gotten so full that a second one had to be built. There are now two cemeteries on Al-Shifa property when prior to October 7th, there were none.

Source: Islam Bassam Barbari via Stories on Instagram

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Islam Bassam Barbari plans to hold another livestream from north Gaza on Instagram tonight

Date: 23 March 2024

Time: 22:00 GMT+2 (10 pm Gaza time), 4 pm US Eastern time (I think)

Link

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Islam Bassam Barbari will be live on Instagram to discuss conditions in north Gaza and recount people’s experiences there in a few minutes. Link to his profile