#Il giocattolo dei bambini
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Non è che mancano i soldi, è che lo Stato si assicura che restino nelle mani dei ricchi
"Quanto costano le armi?
Tantissimo.
Vi faccio qualche esempio.
Aerei da caccia come gli F35 costano, ognuno, tra i 78 e gli 89 milioni di dollari (all'incirca un dollaro equivale a un euro); carri armati come gli M1 Abrams costano tra i 6 e gli 8 milioni di dollari; elicotteri come i Blackhawk costano tra i 6 e i 25 milioni di dollari; razzi anticarro come i Javellin costano tra i 200.000 e i 250.000 dollari (un quarto di milione di dollari); fucili d'assalto come gli M4 costano intorno ai 750 dollari.
Il prezzo cambia a seconda che se ne comprino pochi o tanti tutti insieme, in pratica c'è lo sconto se ne ordini un bel po'.
Come vedete sono tanti soldi, molti di più delle somme che normalmente maneggiamo ogni giorno per fare la spesa, pagare l'affitto o comprare un giocattolo.
Non riusciamo nemmeno a immaginarceli tutti quei soldi... perciò adesso proviamo a fare dei confronti.
Un'ambulanza costa tra i 60.000 e i 90.000 euro. Pensiamo di prendere quella che costa di meno, 60.000 euro. Con un cacciabombardiere F35 si possono comprare quasi 1300 ambulanze.
La retta di un asilo nido per una famiglia in media è di circa 300 euro al mese. Con un carro armato Abrams si può pagare un anno di asilo nido a quasi 1700 bambini.
Il costo per un mese di mensa a scuola è di circa 80 euro. Con un elicottero Blackhawk si potrebbe pagare un anno di pasti a scuola per 6250 bambini.
Lo stipendio annuale di un medico ospedaliero è di circa 75.000 euro lordi (questo è quanto costa un medico all'ospedale per cui lavora, ma poi bisogna togliere le tasse e quindi nelle sue tasche finisce la metà).
Con un razzo a spalla Javellin si possono pagare per un anno tre medici.
Nico Piro
Se vuoi la pace conosci la guerra
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Come a molti bambini, mi è stata insegnata la bicicletta e il nuoto. Sono due avviamenti all’indipendenza, insegnano a muoversi da soli. Si apprendono senza maestri, con l’aiuto di un adulto che si dedica. Per la bicicletta si usavano le rotelle di supporto per mantenere l’assetto e impedire cadute. La persona che m’insegnò scelse di non usarle, dovevo imparare cadendo e superando il timore di cadere. Mi reggeva il sellino in partenza e mi lasciava andare. Cadevo, non ho imparato e non imparo alla svelta. Era vergogna arrendersi, vergogna la paura di cadere. Un bambino doveva imparare a pedalare. La bicicletta non era un giocattolo, era l’apprendimento a fare da solo. Era il primo lasciapassare per allontanarsi. Quel poco di aria in faccia era l’anticipo di ogni successiva libertà. Difficile e rischiosa, bisognava guadagnarla e comportava un po’ di vuoto intorno. Era una stazione di passaggio da un’età dell’infanzia a un’altra. Le prove affrontate consegnavano un invisibile diploma di abilità. Ogni apprendimento affrancava dall’inferiorità. Era un riconoscimento che aiutava a crescere, il verbo più importante dei bambini.
Non so se provai allora gratitudine per chi mi ha insegnato la bicicletta. So che non ho ricambiato, non ho trasmesso a un bambino quegli addestramenti. Sono rimasto allievo.
Erri De Luca - "Allievo"
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I gatti hanno sempre avuto un posto speciale nel cuore dei giapponesi.
Ma il capostazione Tama, una gatta tricolore, è riuscita a catturare il cuore di un'intera città e contribuire con 1,1 miliardi di yen all'economia locale.
La stazione di Kishi a Kinokawa, nella prefettura di Wakayama, in Giappone, fa parte della linea ferroviaria elettrica di Wakayama.
Nel 2004, la stazione rischiava la chiusura e venne salvata solo dalla protesta della gente del posto.
Tuttavia, due anni dopo, la compagnia ferroviaria decise di togliere il personale a tutte le stazioni sulla linea Kishigawa per risparmiare sui costi.
A quel tempo, il direttore della stazione era Toshiko Koyama, un uomo che aveva iniziato a nutrire un gruppo di gatti randagi che vivevano vicino alla stazione.
Una gatta di razza calico di nome Tama era particolarmente apprezzata dai pendolari, essendo sia mite che amichevole.
La si trovava spesso a prendere il sole alla stazione, felice di essere accarezzata e coccolata dai passanti.
Quando giunse il momento per il signor Koyama di procedere, chiese che la linea ferroviaria continuasse a prendersi cura di Tama.
Il presidente dell'epoca, Mitsunobu Kojima, era così preso dal gatto che non solo ne fece ufficialmente il capostazione nel 2007, ma le fece anche fare un cappellino.
Lo stipendio del gatto era pari a un anno di cibo per gatti e le fu dato un cartellino d'oro con il suo nome e la sua posizione impressi su di esso.
In qualità di capostazione, il ruolo di Tama non era solo quello di salutare i passeggeri e il personale ferroviario, ma anche quello di promuovere la ferrovia.
In effetti, la pubblicità aumentò il numero di passeggeri in visita a Kishi del 17% solo in quel mese.
A marzo 2007, le statistiche indicavano che il 10% in più di persone viaggiava sui treni solo per vedere Tama.
Il capostazione Tama guadagnò rapidamente fans...
Nel marzo 2008, Tama fu promossa a "capostazione super", un titolo che le valse addirittura un "ufficio" - vale a dire una biglietteria convertita con una lettiera e un letto.
Tama dimostrò di essere così popolare che il negozio di articoli da regalo iniziò a creare dei souvenir di Tama, come badge, portachiavi e caramelle.
I riconoscimenti continuavano e nell'ottobre 2008 Tama fu nominata cavaliere.
Per questo, un vestitino blu con volant al collo di pizzo bianco venne realizzato appositamente per il gatto.
Quando giunse la stagione dei bonus, Tama ricevette uno speciale giocattolo per gatti e una fetta di polpa di granchio, che le servì lo stesso presidente della compagnia.
Un suo ritratto speciale fu commissionato per essere appeso nella stazione.
Nel 2009, il pluripremiato designer industriale Eiji Mitooka fu assunto per progettare un "treno Tama" con raffigurazioni a fumetti del famoso gatto.
La parte anteriore del treno venne dotata di baffi, e all'interno le carrozze avevano pavimenti in legno e scaffali di libri per bambini.
Le porte si aprivano al suono preregistrato del miagolio di Tama.
Anche l'edificio della stazione venne ristrutturato da Mitooka nel 2010.
Il nuovo design assomigliava alla faccia di un gatto, incorporando le orecchie sul tetto.
Ci sono persino finestre stilizzate che sporgono dal tetto di paglia che imitano gli occhi di un gatto, specialmente la sera in cui le luci all'interno le fanno brillare di giallo.
Nel suo quarto anno come capostazione nel 2011, Tama fu promossa a Managing Executive Officer, la terza posizione più alta, appena sotto il presidente della società e l'amministratore delegato.
A quel punto, aveva già due assistenti capostazione: sua sorella Chibi e sua madre Miiko.
Dopo aver ricoperto il suo ruolo per sei anni, fu elevata al grado di presidente onorario della Wakayama Electric Rail.
Tuttavia, a questo punto, Tama aveva 14 anni e venne deciso che invece di essere visibile in ufficio dal lunedì al sabato, Tama sarebbe stata lì solo dal martedì al venerdì.
La sua morte avvenne il 22 giugno 2015 in un ospedale veterinario. Alcuni giorni dopo la scomparsa fu celebrato un funerale shintoista e Tama fu dichiarata "Onorevole Capostazione per l'Eternità".
Viene oggi onorata in un tempio vicino come divinità.
(Annalisa Susini)
(assemblato da Simone Chiarelli pag FB il piacere della scoperta)
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Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d’ospedale.
Ad uno dei due uomini era permesso mettersi seduto per un’ora ogni pomeriggio in modo da permettere il drenaggio dei fluidi dal suo corpo ed il suo letto era vicino all’unica finestra della stanza.
L’altro uomo invece doveva restare sempre sdraiato.
Col passare dei giorni i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore.
Parlarono delle loro mogli, delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto.
Ogni pomeriggio l’uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere e l’altro paziente cominciò a vivere per quelle ore in cui la sua sofferenza veniva lenita dai colori del mondo esterno.
La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto dove le anatre e i cigni giocavano nell’acqua, mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo.
Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c’era una bella vista della città in lontananza.
Mentre l’uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l’uomo dall’altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena.
In un caldo pomeriggio l’uomo della finestra descrisse una parata che stava passando.
Sebbene l’altro uomo non potesse vedere la banda, poteva sentirla e vederla con gli occhi della sua mente, così come l’uomo dalla finestra gliela descriveva.
Passavano i giorni e le settimane.
Un mattino l’infermiera del turno di giorno portò loro l’acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell’uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno.
L’infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo.
Non appena gli sembrò appropriato, l’altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra.
L’infermiera fu felice di fare il cambio e, dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo.
Lentamente, dolorosamente, l’uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno, voltandosi per guardare fuori attraverso la finestra.
Essa si affacciava su un muro bianco…
VI È UNA TREMENDA FELICITÀ NEL RENDERE FELICI GLI ALTRI, ANCHE A DISPETTO DELLA NOSTRA SITUAZIONE. UN DOLORE DIVISO È DIMEZZATO, MA LA FELICITÀ DIVISA È RADDOPPIATA!
(Brano senza autore, tratto dal Web)
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💣 Simba Peluche Mario Luigi - Morbido Personaggio per Neonati e Bambini 🤑 a soli 9,99€ ➡️ https://www.scontomio.com/coupon/simba-peluche-mario-luigi-morbido-personaggio-per-neonati-e-bambini/?feed_id=281169&_unique_id=672fbcf97b06c&utm_source=Tumblr&utm_medium=social&utm_campaign=Poster&utm_term=Simba%20Peluche%20Mario%20Luigi%20-%20Morbido%20Personaggio%20per%20Neonati%20e%20Bambini Scopri il morbido peluche di Luigi, il fratello di Mario, perfetto per i più piccoli. Un compagno di gioco ideale per stimolare la fantasia e l'immaginazione. Il peluche di Luigi rappresenta il famoso personaggio del celebre videogioco, portando a casa un pezzo di avventura e divertimento. Con la sua salopette blu scuro e la maglietta verde, questo morbido compagno è progettato per essere un amico fidato per i bambini fin dai primi mesi di vita. La cura nei dettagli, come i guanti bianchi e il berretto verde con le iniziali, rende questo peluche non solo un giocattolo, ma anche un oggetto da collezione per gli appassionati. I bambini possono abbracciare, giocare e inventare storie con Luigi, stimolando la loro creatività e socializzazione. Questo peluche è ideale per accompagnare i piccoli in avventure immaginarie, rendendo ogni momento di gioco unico e speciale. La sua morbidezza lo rende perfetto anche per i più piccoli, offrendo comfort e sicurezza durante il gioco. Inoltre, la presenza di Luigi tra i giochi dei bambini può incoraggiare l'interesse per i videogiochi in modo sano e divertente. I genitori possono essere certi che questo peluche non solo intrattiene, ma aiuta anche a sviluppare abilità motorie e cognitive mentre i bambini si divertono a esplorare il mondo di Luigi e Mario. Con un design accattivante e materiali di alta qualità, questo peluche è destinato a diventare un compagno di giochi insostituibile. #coupon #simba #peluche #offerteamazon #scontomio
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Tenda Da Spiaggia Bambini Tenda Pop-Up per Bambini a Forma Di Cucciolocon Mini P
[Protezione dal sole e cura della pelle]Il tessuto della tenda da spiaggia per bambini è realizzato con un rivestimento in poliestere 190T, UPF 50, in grado di prevenire i raggi solari e di proteggere efficacemente la pelle delicata dei bambini.
[Mini parco acquatico]La tenda da spiaggia per bambini contiene una piscina incorporata, basta riempire la piscina con acqua e mettere la palla giocattolo preferita del bambino in acqua. Godetevi il divertimento estivo e rinfrescatevi con i bambini.
[Ventilazione e traspirabilità] La tenda pop-up per bambini è dotata di schermi su tre lati per far circolare l'aria e mantenere l'ambiente fresco dal sole.
[Facile da trasportare e leggero]Le dimensioni sono 120×85×70 cm e il peso è di soli 620 grammi. Il design Pop-Up ad apertura rapida richiede solo 1 secondo per essere dispiegato. Il volume è ridotto e il diametro di stoccaggio è di 52 cm. Dopo l'uso, può essere facilmente ripiegato in dimensioni compatte e riposto in una borsa portatile, che non occupa spazio e può essere trasportata ovunque.
[Accessori antivento]Siamo dotati di chiodi a terra x4, corda antivento x4, che aumentano le prestazioni antivento. Rispetto ad altri prodotti, è in grado di mantenersi stabile anche in condizioni di vento. È presente anche una borsa organizer per facilitare la portabilità e lo stoccaggio.
Descrizione prodotto
UPF 50 + UVA 5%
La materiale di tessuto di 190T Poliestere rivestito d'argento riduce efficientemente l'impatto del sole, protegge la pelle di bambini
Nota:
Anche bisogna di applicare la protezione solare per i tuoi bambini
Ventilazione
Quando fa caldo, il design delle finestre su tre lati, il vento fresco può ridurre notevolmente la temperatura interna, in modo che il bambino possa sentire il vento fresco e giocare comodamente.
Design pop-up
Piegatura in 10 secondi, nessun processo complicato di installazione e stoccaggio
Facile da trasportare
La tenda può essere riposta nella borsa portabile
Peso leggero, e facile da trasportare
Ampio Spazio
Può ospitare 2 bambini da 0-3 anni e mettere giocattoli
È il miglior paradiso per i bambini in estate!
Finestra in rete
Durante la ventilazione, può impedire l'ingresso di zanzare e proteggere meglio il bambino
Antivento
Simpatici sacchi di sabbia a forma di zampe di cane possono rendere la tenda più stabile sulla spiaggia in caso di vento
Leggero e portatile
Per una semplice conservazione, configuriamo una pochette per viaggiare facilmente.
Glymnis Tenda da Spiaggia
Dimensione
120×80×70 cm 120×80×70 cm 185×140×115cm/245×200×135cm 210×180(+20)×145 cm 215×115×150 cm
Capacità
1-2 Bambini 1-2 Bambini 1-3/3-4Persone 4-6Persone 3-4Persone
Peso
0.7kg 0.7kg 1.2kg/2kg 2.45kg 1.9kg
Portatile
✓ ✓ ✓ ✓ ✓
Antivento
✓ ✓ ✓ ✓ ✓
Protezione UV
UPF 50 + UPF 50 + UPF 50 + UPF 50 + UPF 50 +
Completamente chiuso
× × ✓ × ×
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A Quiet Place: silenzio e morte nel survival horror che è diventato un cult
Nonostante alcune svolte narrative fin troppo prevedibili e forzate, A Quiet Place coinvolge, appassiona e spaventa, emanando tensione in ogni singola scena e riuscendo a fare emergere la grande umanità dei suoi personaggi in un mondo che non sembra più averla.
A Quiet Place - Un posto tranquillo: Emily Blunt in un'immagine del film
"Se ti sentono, ti danno la caccia". Il concept del nuovo film diretto e interpretato da John Krasinski è semplice ma geniale, e proprio per questo di grande efficacia. Perché a volte per realizzare un horror che funzioni basta davvero poco, l'abbiamo già visto tante volte in passato. Qui si è scelto di inserire creature mostruose e apparentemente invincibili, ma quello che fa più paura è in realtà un semplice rumore, come quello di un giocattolo elettronico che parte nel bel mezzo di una strada silenziosa e deserta. Un rumore che i due protagonisti di A Quiet Place - Un posto tranquillo non dimenticheranno mai.
A Quiet Place - Un posto tranquillo: John Krasinski ed Emily Blunt in una scena del film
Non conosciamo il destino del resto del mondo, ma possiamo facilmente immaginarlo. Viviamo in una società dominata dal rumore, spesso nemmeno ce ne accorgiamo, ed è facile intuire che in una situazione del genere ogni piccola abitudine, ogni istinto più elementare - piangere, ridere, urlare o anche semplicemente parlare con chi amiamo - possa diventare il peggior ostacolo per la sopravvivenza. Quando il film ha inizio, la famiglia di Lee ed Evelyn, forse anche grazie alla conoscenza del linguaggio dei segni e alla presenza di una figlia non udente, è riuscita finora a sopravvivere 89 giorni e si trova a vagare all'interno di città ed edifici completamente deserti. Ma basta un minimo rumore a fare la differenza, a determinare chi vive e chi muore.
Il silenzio dei sopravvissuti
A Quiet Place - Un posto tranquillo: John Krasinski e Noah Jupe in una scena del film
Ma è possibile continuare a vivere, crescere una famiglia quando si è perduto tutto? È una domanda che nei film abbiamo visto declinata tante volte in modo diverso, d'altronde ne abbiamo visti tanti di film post-apocalittici, e sappiamo bene che in questi casi il concetto di famiglia e sopravvivenza vanno sempre a braccetto. Ma quanto è più difficile vivere e sopravvivere in assoluto silenzio? Quando anche un evento gioioso come due bambini che giocano o addirittura mettere al mondo un nuovo figlio, il sentirlo piangere per la prima volta, può mettere in pericolo tutto quello per cui si è combattuto.
A Quiet Place - Un posto tranquillo: Noah Jupe e Millicent Simmonds in una scena del film
Il punto di forza di A Quiet Place è proprio il riuscire a fare emergere la grande umanità dei suoi personaggi in un mondo che non sembra più averla. Un mondo talmente silenzioso e vuoto da apparire abbandonato e privo di ogni speranza, ma che in realtà nasconde l'amore e la forza di chi non può e non vuole arrendersi. Non è un caso che il regista/protagonista abbia scelto al suo fianco quella che è sua moglie anche nella vita reale, la splendida e talentuosa Emily Blunt, perché questa sua terza opera, certamente la più incisiva e memorabile, è anche e soprattutto una splendida storia d'amore. Un amore fatto di sguardo e di frasi non dette; un sentimento talmente forte che permette di superare ogni paura ed affrontare mostri orribili pur di proteggere quello che conta.
Sussurri e silenzi
A Quiet Place - Un posto tranquillo: Emily Blunt in una scena del film
Non bisogna però lasciarsi trarre in inganno, perché, nonostante tutto questo, A Quiet Place non è certamente un film per famiglie. Ma innanzitutto un film che emana tensione ed angoscia in ogni singola scena; coinvolge, appassiona e spaventa grazie a personaggi credibili e dei mostri davvero spaventosi. Di cui non sappiamo nulla, così come non sappiamo nulla di quello che è accaduto al mondo nei 95 giorni precedenti, ma è proprio questa scelta di sceneggiatura a rendere ancora più affascinante e scorrevole tutto il film.
Non che nello script manchino difetti: alcune svolte narrative sono fin troppo prevedibili e forzate, ma vale la pena di stare al gioco considerato l'ottimo risultato raggiunto in termini di tensione. Si tratta di un breve viaggio di novanta minuti in cui davvero si è quasi sempre senza respiro, in cui ogni rumore può rappresentare un pericolo e ogni errore o svista da parte dei protagonisti un twist letale. Ed arrivati alla fine, rimane la sensazione non di aver visto semplicemente un film, ma di aver vissuto davvero un'esperienza terrificante ma anche incredibilmente soddisfacente da un punto di vista emotivo.
A Quiet Place - Un posto tranquillo: Noah Jupe in una scena del film
L’inizio di questo nuovo franchise è stato terrificante e silenzioso e per una volta da una parte rimane il desiderio che questo film rimanesse unico nel suo genere ma dall’altra la curiosità di continuare ad esplorare questo mondo che ha affascinato e coinvolto fin dai primi minuti non vediamo l’ora di vedere anche il sequel che il prequel godendoceli in silenzio, sia mai qualche mostro si annidi sotto il divano.
#a quiet place#a quiet place 2#a quiet place part ii#a quiet place day one#a quiet place day 1#john krasinski#emily blunt#noah jupe#Millicent Simmonds#recensione film#recensione#movie review#film review#review
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About Cancer and the fake or false legend they are cry-babies
I posizionamenti del Cancro
C'è una qui dentro una che ce l'ha a morte con i Cancro. I famosi "cry.babies!.
Sempre conosciuto invece degli Ariete bambini, specie all'ascendente, cui gli sia sottratto un giocattolo che nemmeno avevano mai avuto o solo sognato di possedere.
Altro che cry.babies. I segni di fuoco sono quelli che si lamentano sempre, e pensano di essere i più furbi, e poi piangono quando qualcuno si è preso il pallone, che non avevano nemmeno portato loro.
Difendo quelli del Cancro, perché ho l'ascendente. Non ho mai pianto in vita mia, se non dopo l'ultimo attacco di cefalea a grappolo durato tre ore e mezza.
Una cosa che ti spacca il cranio, per giorni e settimane e mesi.
Seduto nel WC a molte ore della notte, nel buio, immobile, sperando che passasse prima o poi.
E io sarei un bambino che piange?
Quelli ascendente ariete sono i veri bambini. Praticamente i più tonti, pensando di essere i più furbi. E naturalmente si lamentano sempre, perché il mondo è adulto e loro sono dei bambini che sperano di fregare tutti.
A Napoli dicono "chiagni e fotti"... bellissima definizione di quei bambini poco intelligenti dell'Ariete.
Cry and fuck!
Da prendere a calci in culo dal primo all'ultimo.
Ignoranti e senza cultura.
Uno del cancro non considera quelli dell'Ariete nemmeno come carta igienica.
Chi è che piange e si lamenta?
Quelli dell'Ariete!
#Aries#Aries ascendant#Aries Rising#Just little kids#Cancer rising#Resilience#cry and fuck#not evolved#just kids#less evoluted sign in Zodiac#Lack of intelligence#More stupid sign in zodiac#thinking they are the best#Mamma mia
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Aprii gli occhi. Un forte bruciore si dispandeva nel mio petto come lo zucchero che si scioglie. Afferrai con ambedue le mani il lenzuolo da sotto di me. Tirai con forza, innarcai la schiena con la testa sul morbido cuscino e tentai di inalare più aria possibile.
Nulla. I miei polmoni si rifiutavano di pompare l'aria. Due lacrime calde si fecero strada dai miei occhi e finirono da qualche parte sul mio viso o sui capelli sparsi su tutto il cuscino.
Tentai di alzarmi, ma la mancanza di ossigeno impediva al mio corpo di reagire.
Due colpi alla porta, poi altri tre, quattro. Qualcuno chiamò il mio nome. Qualcuno maledì la mia abitudine di chiudermi a chiavi.
Poi due mani. Due mani che tentavano di svegliarmi. Due colpi sul mio viso. Non sentivo nulla. I occhi chiusi, le labbra semiaperte e qualcosa che si posava sul mio viso.
Respira
Sentii questa parola e forse fu l'ossigeno che mi veniva inserito nel corpo quasi a forza, forse fu il tocco di qualcuno o forse ero troppo debole, ma il sonno prevalse ed io, sotto i suoni assordanti di una ambulanza, finii per addormentarmi.
Mi svegliai in una stanza enorme. Bianca. Bianca come la paura, come il terrore. Ho sempre associato il bianco a ogni male. Non il nero come il 99% del umanità. Quando mi chiedono Di cosa hai paura, Char? Io rispondo con le solite cose normali. Solitudine. Infelicità. Malattie. Cose simili. La verità è che la mia paura più grande è il bianco. Immaginatevi di essere in un posto. Un posto dove non ci sono alberi che seguono l'intero percorso delle vie, macchine che creino il caos e nessun odore di gas, case colorate e di diverse misure che quando le guardi le associ ai lego con i quali giocavi da piccolo e se mancavano i pezzi dello stesso colore per finire la costruzione di quel che avevi iniziato prendevi quelli del colore giallo o verde e continuavi la tua infantile opera, immaginatevi un posto dove non ci siano persone, vecchie che si lamentano di come sono diventati i giovani, madri che rimproveranno i loro bambini per qualche cattiveria e quest'ultimi a loro volta che scoppiano in lacrime accompagnati da gridolini isterici, i visini rossi e con una smorfia che quasi ti chiedi se non gli faccia male a tenere quella espressione per i seguenti 10 minuti di sano pianto.
Ecco, voi immaginatevi di essere in centro a un posto vuoto, bianco. Nessuna via. Nessun angolo. Cerchio o qualsiasi altra cosa.
Solo voi. E quale più grande paura del vuoto assoluto, il nulla assoluto se non il nulla stesso?
Il buio, il nero. Mi ha sempre dato più tranquillità. Nel buio non vedi nulla. Non sai se magari dopo 10 passi inciampi in un giocattolo di qualche bambino lasciato li per noia e indifferenza o se sbatti in una macchina parcheggiata sul ciglio di una strada.
Il buio lo associo alla speranza. La speranza che esso conservi un qualcosa.
Il bianco. Il bianco ti permette di vedere tutto. Ogni macchia. Ogni punto. E non c'è cosa più brutta di non sperare. Non aver bisogno di sperare perché vedi. Lo vedi chiaramente che sei circondato dal nulla.
E ti senti come in una scatola. Intrappolato in una realtà non tua. Non vera. Non necessaria.
È questa la mia più grande paura.
Perché al buio ti puoi ribellare, al nulla no.
Capisci?
Ed eccomi qui. Sento una specie di maschera che mi copre naso e bocca. La tocco e provo a toglierla. La guardo e riconosco la mascherina respiratoria.
Tento di alzarmi capendo di essere in una stanza di ospedale e subito al mio fino trovo mia madre in una poltrona di un bianco accecante.
Sta dormendo. Ha gli occhi chiusi. I capelli biondi e fini che ho sempre amato le coprono mezza faccia. Porta un maglione di un marrone caldo, accogliente. Ha due buchi che le lasciano scoperte le spalle e tre fiocchetti sulle maniche, al livello del polso. Sono piccoli e posizionati in fila indiana. I jeans di un blu scuro le fasciano le gambe magre. Porta dei stivali marroni con delle cinture sottili, molto alla moda. Sulle mani ha i bracciali Tiffany che mio padre le regala spesso e cinque anelli di un'eleganza sorprendente. Le unghie, laccate. Bianco. Ha sempre usato il bianco. Capiamoci, non bianco come la cancellina che usiamo a scuola per correggere ogni sbaglio che facciamo e ci ritroviamo a fine ora con il quaderno simile a un muro verniciato, il bianco che usa lei è un bianco leggero, sembra sfumato nel rosa chiaro, ma è bianco. Noto il suo viso come sempre accuratamente truccato. È tutto nella norma. Un filo di eyliner, una passata di mascara, fondotinta quasi inesistente e giusto un po di rossetto color carne. La vedo aprire gli occhi blu e terribilmente belli, nonostante le poche rughe la scambiano spesso per mia sorella maggiore, quest'ultimi accompagnati da un sorriso che sfoggia con non chalance. A volte mi chiedo come tanta bellezza ed eleganza abbia potuto procreare un catorcio come me. Che di bellezza capisco ben poco e volgarità è il mio secondo nome.
'Hey, Cris.' mi chiama sempre con il mio secondo nome e ogni volta che lo dice mi sento piccola e dolce.
'Buingiorno, mamma.'
'Chiamo un dottore e lo avviso che sei sveglia.' si alza, mi da un leggero bacio sulla guancia destra e come al solito un caldo accogliente mi circonda.
Giro la testa alla mia sinistra e noto l'enorme finestra. Fuori piove e il vetro è leggermente bagnato dalle gocce di pioggia che colpiscono piano. Una distesa verde circonda l'ospedale e mi chiedo quanto tempo ci mettono i giardinieri a sistemare quel enorme prato.
Mia madre fa il suo ingresso nella mia stanza e mi avvisa che dopo un veloce controllo potremo tornare a casa, ed io mi ritrovo per la millesima volta nella mia vita felice di poter tornare nella mia buia stanza.
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Bambini e cani: consigli per un rapporto perfetto
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/bambini-e-cani-consigli-rapporto-perfetto/21350?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=21350
Bambini e cani: consigli per un rapporto perfetto
Vorreste accogliere un cane nella vostra casa ma avete un bambino piccolo e non sapete quale razza scegliere? A tal proposito, è importante sapere che esistono tipologie di cane più adatte alla convivenza con i più piccoli e quelle che bisognerebbe prendere solo se in famiglia non sono presenti bambini.
I bimbi, infatti, sono soliti trattare il cane quasi come fosse un peluche, per questo motivo gli esperti sconsigliano quelli di piccolissima taglia, come i Chiwawa, troppo fragile e delicato. Meglio le razze di taglia media o grande, dal carattere docile. Tra queste spiccano il Bulldog, il Bulldog Francese, il Cavalier King o il Carlino, ma anche il Labrador Retriever, il Labrador a pelo corto, il Collie e il Beagle.
Cucciolo dai 5 mesi
Una volta scelta la razza, è importante seguire una seconda regola: non prendere un cucciolo prima che abbia compiuto cinque mesi. I cani giovani necessitano infatti di particolari ritmi e spazi che i bambini non sarebbero in grado di rispettare. Inoltre, i primi mesi e le esperienze che i cuccioli fanno in questo arco tempo sono importantissimi nella formazione del loro carattere.
Nel rapporto bambino-cane è fondamentale il ruolo dei genitori, mai lasciare il bimbo da solo con l’animale, è importante che mamma e papà facciano capire al loro figlio come deve comportarsi in presenza del cane, cosa può fare e cosa no. Tirare orecchie e coda, mettere le mani in bocca sono gesti che i piccoli fanno, per loro è un modo innocente di giocare, ma il cucciolo potrebbe vedere tali gesti come degli attacchi e reagire di conseguenza. Il bambino deve imparare a rispettare il proprio amico a quattro zampe, trattandolo bene, senza soffocarlo. Questo vale sia per i più piccoli che per gli adulti: amare un cane significa rispettare i suoi ritmi, i suoi spazi e la sua libertà. Non esageriamo con le coccole!
Gli esperti sconsigliano, inoltre, di mandare i bambini a portare a passeggio il cane prima dei dieci anni, in caso di emergenza non saprebbero cosa fare. Meglio uscire con la supervisione di un adulto.
Rapporto
Il rapporto tra bambini e cani può essere estremamente gratificante e formativo per entrambe le parti. Tuttavia, è importante prendere alcune precauzioni per garantire la sicurezza e il benessere di entrambi. Ecco alcuni consigli per coltivare un rapporto positivo tra bambini e cani:
Supervisione costante: Mai lasciare un bambino da solo con un cane, specialmente se sono molto piccoli. Anche il cane più dolce può reagire inaspettatamente in certe situazioni.
Educazione del cane: Assicurati che il tuo cane sia ben addestrato. Comandi di base come “seduto”, “resta” e “lascia” sono essenziali per gestire situazioni potenzialmente rischiose.
Rispetta il cane: Insegnare ai bambini a rispettare il cane è fondamentale. Devono capire che il cane non è un giocattolo e che ha bisogno di spazio e momenti di tranquillità.
Rispetta il bambino: Dall’altra parte, il cane ha bisogno di imparare a rispettare il bambino. Ad esempio, insegnagli a non tirare i capelli o disturbare il cane mentre mangia o dorme.
Insegnare la gentilezza: Insegnare ai bambini a trattare il cane con gentilezza è fondamentale. Ciò include evitare di tirare, spingere o urlare al cane.
Creare un rifugio sicuro per il cane: Assicurati che il cane abbia un posto tranquillo dove può ritirarsi se vuole essere solo o sentirsi al sicuro.
Attività fisica: I cani, soprattutto quelli più attivi, hanno bisogno di esercizio regolare. Coinvolgere i bambini in attività come lanciare una palla o fare una passeggiata può essere benefico per entrambi.
Esposizione graduale: Se hai un cucciolo o un cane timido, esponilo gradualmente ai bambini in modo che si abituino a loro senza sentirsi minacciati.
Istruzione continua: Insegnare ai bambini l’importanza di rispettare gli animali e spiegare loro come interpretare i segnali di un cane (come le orecchie abbassate o la coda tra le gambe).
Veterinario: Mantieni il cane in buona salute con regolari visite veterinarie. Un cane sano è più propenso a essere paziente e tranquillo.
Ricorda che ogni cane è un individuo con la propria personalità e che la supervisione costante e la comunicazione aperta sono fondamentali per mantenere un rapporto sano tra bambini e cani.
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IN OSPEDALE Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale. A uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per un'ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo. Il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza. L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato. Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, e dei viaggi che avevano fatto. Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra. L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e dai colori del mondo esterno. La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto. Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo. Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c'era una bella vista della città in lontananza. Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena. In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una parata che stava passando. Sebbene l'altro uomo non potesse sentire la banda, poteva vederla con gli occhi della sua mente così come l'uomo dalla finestra gliela descriveva. Passarono i giorni e le settimane. Un mattino l'infermiera del turno di giorno portò loro l'acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno. L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo. Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L'infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo. Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere il mondo esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto. Essa si affacciava su un muro bianco. L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori da quella finestra. L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro. "Forse, voleva farle coraggio" disse.
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A Pistoia la discesa della Befana in piazza del Duomo compie 30 anni
A Pistoia la discesa della Befana in piazza del Duomo compie 30 anni La Festa della Befana a Pistoia compie 30 anni. Un bel traguardo per la vecchietta amata da grandi e piccini che ogni anno in piazza del Duomo regala emozioni, sorrisi e gioia. Dopo la ripresa lo scorso anno di uno degli eventi più attesi in città (nel 2021 e 2022 fu sospesa a causa della pandemia), sabato 6 gennaio torna questa giornata speciale per bambini, genitori e nonni che chiuderà le festività natalizie. Una manifestazione ancora viva e piena di magica allegria per chi è bambino e per chi lo vuole restare, in nome di una tradizione che, come la Befana, è vecchia ma non invecchia mai. Il programma inizierà il 6 gennaio a partire dalle ore 16.15 in piazza del Duomo con l'animazione di Lorenzo Branchetti di Rai Yoyo che ogni giorno conduce il programma per bambini La posta di Yoyo. In attesa della discesa della vecchietta, musica italiana con L'orKestraccia Light formata da Elio Capecchi (voce e chitarra), Enzo Panichi (batteria), Leo Ricotti (chitarra), Andrea Marianelli (contrabbasso) e Jacopo Ciani (violino). Dal mattino è prevista l'iniziativa Girogioco a cura dei Rioni cittadini. In piazza del Duomo saranno allestiti dei banchi dove i bambini potranno portare un giocattolo in buone condizioni e sceglierne un altro. Prima della discesa della Befana dal campanile della cattedrale di San Zeno, è previsto il saluto delle autorità cittadine tra le quali il sindaco Alessandro Tomasi e il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Pistoia Fabrizio Priori. Dopodiché inizierà lo spettacolo: la Befana partirà dalla Torre di Catilina per raggiungere il campanile e da qui, da un'altezza di circa 30 metri, scenderà aiutata, come di consueto, dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco e dall'Associazione nazionale Vigili del Fuoco di Pistoia. «Sono 30 anni che a Pistoia si svolge la Festa della Befana e a distanza di così tanto tempo questa manifestazione è sempre una grande attrazione per i pistoiesi, ma anche per i turisti presenti in questo periodo – sottolinea l'assessore al turismo e alle tradizioni Alessandro Sabella -. Con la ripartenza lo scorso anno, dopo lo stop nel 2021 e 2022 a causa della pandemia, anche questa edizione della Festa della Befana, che fa parte della nostra tradizione, chiuderà le festività natalizie con un'atmosfera piena di incanto e stupore per tutti coloro che saranno presenti in piazza del Duomo». Percorsi consigliati, punti di accesso e vie di uscita da piazza del Duomo. Saranno in vigore alcuni accorgimenti e informazioni su percorsi consigliati, punti di accesso e vie di uscita dalla piazza per garantire una maggiore sicurezza e un sereno e più ordinato svolgimento della manifestazione. L'ingresso in piazza del Duomo sarà consentito esclusivamente da via XXVII Aprile (nei pressi della Torre di Catilina) e via Roma, così da permettere un'uscita agevolata in caso di necessità. A partire dalle ore 15 sarà possibile entrare in piazza gratuitamente, fino al limite previsto dalle disposizioni sulla sicurezza. L'ingresso consigliato per persone disabili e carrozzine è da Ripa del Sale dove sono presenti volontari per aiutare a raggiungere l'area a loro riservata davanti alle logge del Palazzo comunale. Per tutta la durata della manifestazione saranno presenti in centro storico numerosi volontari di Croce Rossa Italiana, Croce Verde, Misericordia, Associazione nazionale Polizia di Stato, Associazione nazionale Carabinieri, Associazione nazionale Alpini sezione di Pistoia, Vab, Ente Tutela Ambientale e Associazione Amici della Valdinievole per la gestione dei flussi, dare indicazioni sulle vie di accesso in piazza Duomo e i percorsi di uscita. L'evento è organizzato dall'Associazione nazionale Vigili del Fuoco del corpo nazionale – sezione di Pistoia con la compartecipazione e il contributo economico del Comune di Pistoia e la collaborazione del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco. La discesa della Befana sarà trasmessa in diretta su Tvl a partire dalle ore 17.10 circa.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Entraingioco 2023 a Milano
Giochi in scatola, di carte e di ruolo, puzzle e rompicapo sono i protagonisti di Entraingioco, la due giorni al Superstudio Maxi di Milano, in Via Moncucco, aperta a adulti e bambini, hardcore e casual gamer, appassionati, collezionisti e famiglie intere. Si partirà alle 10 di sabato 18 novembre e si giocherà fino alle 23 e poi domenica 19, dal mattino e fino alle 19. Organizzato dal Salone Internazionale del Giocattolo in collaborazione con Assogiocattoli, l’evento sarà una celebrazione dei giochi in scatola in tutte le forme, con ben 30 editori italiani e internazionali, e in compagnia dei veri protagonisti del gioco da tavolo tra partite ed emozionanti sfide, con la possibilità di conoscere e giocare con il creatore del gioco, con il campione italiano o mondiale in carica, e soprattutto con tantissimi altri giocatori. L’ospite più atteso in assoluto è una vera leggenda, Ernő Rubik, l'inventore del cubo più famoso al mondo, che incontrerà i suoi fan sia sabato in una sessione di Q&A dove svelerà i segreti che si celano dietro la sua creazione e una sessione di cube signign, sia domenica per premiare i vincitori degli Awards promossi dal Politecnico di Milano. Sabato 18 novembre è in programma la Notte del Gioco, una game night per giocare ininterrottamente fino alle 23 con più giochi possibili, con come protagonista Nicolò Falcone, Campione del Mondo in carica di Monopoli. Altra special guest della serata sarà il noto speaker radiofonico Francesco Lancia chr, da grandissimo appassionato di giochi in scatola, di carte e di ruolo, presenterà, in collaborazione con Asmodee Italia, ON AIR - Play Like a Deejay, il party game dedicato alla radio di Via Massena. Domenica 19 sarà la volta di Marco Confortola, un mito dell’alpinismo mondiale per le sue imprese su ben 13 cime di ottomila metri salite senza ossigeno, per presentare Il Gioco del parco, una sfida tra vette, ghiacciai e valli incantate, ideata da LUDIC e Confortola con il patrocinio del Parco Nazionale dello Stelvio. Il Superstudio Maxi di Milano si trasformerà in una grande sala giochi animata da tre Piazze gestite da un team di esperti, professionisti del gioco e veri appassionati di giochi di società, come Andrea Ligabue, ludologodi professione. La Piazza Forbice sarà ricca di Family Games pensati per essere giocati tutti insieme come Gnam Gnam Monster Chef o Kaleidos, la Piazza Carta è per i casual gamer e chi non ha mai giocato con un gioco da tavolo e in Piazza Sasso andranno in scena le sfide più avvincenti tra Empire’s End (o Annunaki l’alba degli Dei. Nella due giorni ci sarà spazio anche per la creatività e tutte le sue declinazioni e contaminazioni, g razie alla collaborazione con Poli.Design - Design for Kids&Toys, tra talk, mostre e due speciali aree con un gruppo selezionato di 46 illustratori e designer che esporranno le loro creazioni, i veri prototipi super innovativi che stimoleranno la curiosità dei giocatori e gli stessi editori, pronti a scovare i best seller del futuro. Inoltre, in collaborazione con Fondazione Per Leggere, la mattina di sabato 18 novembre si terrà il primo convegno dedicato alle biblioteche e rivolto ai bibliotecari e agli operatori culturali proprio sul tema del gioco, dove Beba Restelli, formatrice sul Metodo Bruno Munari, analizzerà il valore educativo, aggregativo e sociale che il gioco ha all’interno delle biblioteche e delle stesse comunità, in linea con Gioco per Sempre, la campagna promossa da Assogiocattoli volta a sostenere e diffondere la cultura del gioco per celebrarne l’universalità. Read the full article
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Come farsi ascoltare dai bambini
I bambini sono un mondo meraviglioso ma, in alcuni casi, anche una sfida. Che siate genitori o educatori è fondamentale conoscere la psicologia dei più piccoli, per riuscire non solo a convivere e interagire correttamente con loro ma anche ad aiutarli nel loro percorso di crescita, formazione ed educazione. Comefarsi ascoltare dai bambini senza per questo creare in loro disagio, timore o addirittura traumatizzarli andando a ledere le loro sicurezze e la loro autostima? Innanzitutto, comprendendo le loro esigenze e il loro modo di ragionare. Come farsi ascoltare dai bambini: per prima cosa bisogna conoscerli I bambini non ragionano come noi e questo è abbastanza intuitivo da capire. Tutti siamo stati piccoli ma, forse, non ci ricordiamo più come il nostro cervello si muoveva e si comportava anni fa. Il sistema cognitivoinfantile non funziona esattamente come quello degli adulti. Diciamo che fino all'età scolare, quindi intorno ai sei anni, si comportano in maniera molto simile agli altri cuccioli di mammifero. Infatti: - riconoscono esclusivamente i bisogni primari come la fame, la sete, il sonno, il caldo, il freddo, la necessità di espletare bisogni fisiologici ma, ad esempio, non sanno comprendere il bisogno di affetto o di attenzioni e lo scambiano spesso con altri sentimenti, cosa che genera capricci o frustrazione; - non capiscono il sarcasmo né sanno distinguere lo scherzo dalla realtà, il bene dal male o la fantasia dalla verità infatti molti bambini definiti "bugiardi" non lo sono affatto, semplicemente fino all'età scolare quasi tutti usano la fantasia come se fosse realismo; - agiscono soprattutto per istinto anche se questo li porta a fare azioni scorrette che, loro, non riescono a percepire come tali, ad esempio picchiare il fratellino che ha rubato il giocattolo per loro è giusto, sono gli adulti che devono fargli capire come funziona la condivisione; - imparano moltissimo per imitazione ed ecco perché l'esempio è sempre la miglior forma di insegnamento. Per approcciare correttamente i bambini e, quindi, imparare le tecniche più efficaci per farsi ascoltare e crescerli ed educarli in serenità e correttezza, sarebbe importante informarsi e leggere il più possibile sull'argomento. Consigli pratici su come farsi ascoltare dai bambini Esistono alcune tecniche molto efficaci da poter mettere in pratica con i bambini di età compresa tra due e sei anni per farsi ascoltare. Come per molte altre cose, non è complicato se si sa come farlo. Innanzitutto, mai pretendere ascolto dai bimbi se: - sono malati o non si sentono bene, quando un bimbo ha malessere fisico tutte le sue energie sono concentrate su quella sconosciuta e fastidiosa sensazione di disagio; quindi, non è in grado di concentrarsi su altro; - stanno attraversando una crisi emotiva, quindi, sono totalmente fuori controllo con un grosso capriccio, un pianto disperato o un attacco di rabbia, in questo caso bisogna assolutamente calmare il piccolo e solo dopo analizzare e spiegare con calma il tutto; - hanno paura o sono terrorizzati, non riusciranno a recepire niente se si sentono in situazione di pericolo o minaccia; - sono stanchi, assonnati, infastiditi da situazioni esterne o non dipendenti da loro. I bambini, di fatto, amano ascoltare gli adulti. I grandi sono i loro punti di riferimento: quelli che li nutrono, li coccolano, badano a loro, li proteggono. Perciò i bimbi ammirano gli adulti, fondamentalmente, e, se presi per il verso giusto, non vedono l'ora di ricevere istruzioni che, nel loro immaginario, serviranno a farli crescere e conquistare nuovi obiettivi. Alcune tecniche infallibili per farsi ascoltare dai bambini Vediamo insieme due tecniche che non falliscono mai quando ci si vuole far ascoltare dai più piccoli. Ricordiamo che l'attività principale di qualsiasi bambino è il gioco. Per loro giocare non è un passatempo ma un vero e proprio strumento di crescita, di interazione, di sviluppo fisico e intellettuale. Se desideriamo che i bambini ci ascoltino iniziamo dicendo loro che si fa un gioco e cerchiamo di comunicare ciò che vogliamo rendendolo divertente e interattivo. La favola con la morale, fin dalla notte dei tempi, è sempre stato uno strumento educativo e formativo. L'abitudine di raccontare le favole ai bambini nasce proprio con un intento didattico fin da tempi antichissimi. Pensiamo alle favolette di Esopo, tutte inventate per insegnare qualcosa. Se desideriamo farci ascoltare dai bambini e, contestualmente, insegnar loro un concetto particolare, utilizziamo l'escamotage del "ti racconto una storia". Loro impareranno ma non si sentiranno attaccati o giudicati e, piano piano, svilupperanno anche la capacità di ascoltare. Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/mani-amicizia-gli-amici-figli-2847508/ Read the full article
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💣 Disney Peluche Stitch con Suono Modello DCL9274 🤑 a soli 17,65€ ➡️ https://www.scontomio.com/coupon/disney-peluche-stitch-con-suono-modello-dcl9274/?feed_id=280574&_unique_id=6704420e21b91&utm_source=Tumblr&utm_medium=social&utm_campaign=Poster&utm_term=Disney%20Peluche%20Stitch%20con%20Suono%20Modello%20DCL9274 Un adorabile peluche di Stitch da 30 cm, blu e con suono, perfetto per i fan di Disney. Un compagno di giochi ideale per grandi e piccini. Il peluche di Stitch è un vero e proprio must-have per gli amanti del celebre personaggio Disney. Con i suoi 30 cm di altezza, questo morbido e accogliente compagno è perfetto per abbracci e momenti di gioco. La sua colorazione blu vivace e i dettagli curati lo rendono un oggetto da collezione, ma anche un regalo ideale per bambini e adulti. Grazie alla funzione sonora, ogni volta che viene premuto, il peluche emette suoni che richiamano il famoso personaggio, aggiungendo un elemento di interazione che rende il gioco ancora più divertente. Immaginate un pomeriggio trascorso a giocare con questo peluche, mentre i più piccoli si divertono a imitare le avventure di Stitch, stimolando la loro creatività e fantasia. Questo peluche non è solo un giocattolo, ma anche un ottimo elemento decorativo per la stanza di un bambino o per i fan di Disney. Posizionato su una mensola o sul letto, porterà un tocco di allegria e magia in ogni ambiente. Inoltre, la sua morbidezza lo rende ideale per coccole e momenti di relax, rendendolo un compagno perfetto per la nanna. Le recensioni online lodano spesso la qualità e la cura dei dettagli di questo peluche, evidenziando come sia resistente e facile da pulire. Questo lo rende un'opzione pratica per i genitori, che possono stare tranquilli mentre i loro bambini si divertono in sicurezza. In definitiva, il peluche di Stitch è un prodotto versatile, capace di soddisfare le esigenze di gioco e affetto di grandi e piccini. Un acquisto che porterà gioia e sorrisi, rendendo ogni giorno speciale. #coupon #sambro #peluche #offerteamazon #scontomio
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Giochi da fare in casa??? Il piccolo è a casa, desiderate passare del tempo di qualità con lui, ma, acciderbolina, il tempo lascia quantomeno a desiderare. E per fortuna che siamo in estate! Abbiate fede: se è vero che non potrà giocare all’aperto coi suoi amichetti, potrà comunque divertirsi. Certo che, penserete, accontentarlo è un' impresa. Specie se un po’ più grandicello si richiede spirito d’iniziativa per accontentarli. Per quanto riguarda alcuni passatempi, sono magari troppo complessi per lui, o semplicimente noioso. Alcuni, tra cui veri e propri classici, andranno comunque facilmente incontro ai loro gusti. Intratterranno e, perché no, trasmetteranno, talvolta, lezioni preziose. Basta indugiare e andiamo a vedere un po’ i giochi da fare in casa. Per orientarvi meglio li classificheremo a seconda dell’età consigliata. Giochi da fare in casa Giochi per bambini 0-3 anni La scatola dei travestimenti. È un gioco di ruolo. Non troppo elaborato, per fortuna! Vestiti dei loro personaggi preferiti, cappello, occhiali, trucco e parrucco: prendete tutto ciò che incentivi la fantasia del bambino e infilatelo in una scatola o un cesto. In questo modo stimolerete la parte creativa. Peluche. Orsetti morbidosi o eroi che ammirano in tv piaceranno senz'altro. Comunque vi sconsigliamo gli amici ‘pelosetti’: il piccolo tende a mettere in bocca qualunque cosa gli capiti sotto tiro! Libro tattile. Stando a quanto riferiscono gli esperti, giochi da fare in casa quando piove non prefabbricati, costruiti con materiali naturali e di recupero, stimolano maggiormente i sensi. Preparate dunque, se il tempo ve lo permette, un libro sensoriale. Attraverso anche i più comuni prodotti casalinghi (carta vetrata, spugna per i piatti…), tagliati della stessa dimensione, costruite pagine diverse e assemblatele. Altrimenti, procuratevi libri sonori. In commercio se ne trovano di vario tipo: quelli che riproducono uno strumento musicale, canzoncine a tema e, i più in voga, versi degli animali. Lavagna magica. Non sapete come tenerlo a bada? Qui c’è la soluzione che giusta. I chiodi e le polveri, presenti all’interno di essa, sono in ferro e si orientano su un campo generato dalla penna, rigorosamente magnetica. E con una gomma speciale per cancellare l’elaborato. Come tanti altri genitori prima di voi lo troverete comodo: non consumerete carta e, soprattutto, impedirete ai vostri figli di imbrattare la casa! Giochi per bambini 3-5 anni Cucine. La figura dello chef suscita naturale curiosità nei confronti dei bambini. A maggior ragione nell’attuale periodo. Basta fare zapping col telecomando per imbattersi in canali monotematici o format di successo. Regalagli cucine giocattolo e ne sarà felicissimo! Continuano a piacere anche dopo un sacco di tempo. Libri da colorare. Siamo tornati ad apprezzarli noi adulti, figurarsi poi se non possono piacere ai piccoli! Rilassano e danno libero sfogo all’estro con libri pensati apposta per loro. Tra pastelli colorati e pennarelli, anche lavabili! Puzzle. Appassionanti e utili: allenano il pensiero logico e coltivano la pazienza. Sfide coinvolgenti aiutano a sviluppare, passo passo, capacità associative e abilità. Sin dalla primissima infanzia è possibile giocarci, chiaramente con modelli a loro rivolti. Sabbia magica. Di recente ha preso piede. Per coloro che non avessero mai sentito parlare, consiste in un gioco a base di sabbia. Mescolata con composti idrofobici, rimane compatta e consente di realizzare formine. Uno strato d’aria, creatosi attorno, le conferisce, in acqua, un aspetto argenteo: così non si bagnerà. Giochi per bambini 6-10 anni Costruzioni. Giunti a questa età potete comodamente affidargli costruzioni in plastica. Qui la scelta ricade sui Lego: non li si troveranno a buon mercato, ma volete mettere il piacere che danno a lavoro ultimato? Giochi da tavolo. Oltre ai sempreverdi Monopoli, RisiKo e Scarabeo altri svaghi tengono incollati per ore. Kingdomino, rivisitazione
del domino, prevede di costruire il regno più bello, connettendo tessere raffiguranti diversi tipi di paesaggio. Trasmette una lezione importante: si deve saper perdere! Giocare col coding. Se vostro figlio o vostra figlia nutrono una passione smisurata verso i videogiochi potete trarne vantaggio. Il web propone giochi da fare in casa per bambini che lasciano avvicinare il bambino alle basi della programmazione (il coding). Un esempio? L’Ora del codice. Apprenderà le basi al fianco delle icone Disney.
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