Tumgik
#Il Trittico
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people sitting down to listen to one of the most famous and beautiful arias ever: 😊
the aria: daddy if you don’t commit legal fraud so i can go ring shopping and marry my boyfriend i will go throw myself off a bridge 🥺😇
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muchadoabout · 6 months
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About last night...
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PUCCINI: IL TRITTICO – from right, Ambrogio Maestri, Lise Davidsen, Yonghoon Lee, Robert Jindra (C), Elsa Dreisig, Ermonela Jaho, Granit Musliu
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opera-ghosts · 2 years
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OTD in Music History: Giacomo Puccini's (1858 - 1924) last completed opera, "Il trittico" ("The Triptych") -- which is actually a suite of three separate but thematically interrelated one-act operas all dealing with the concealment of death -- receives its world premiere at the Metropolitan Opera House in New York City in 1918. (Puccini himself is not present.) The three one-act operas that make up "Il trittico" are "Il tabarro" ("The Cloak"), "Suor Angelica" ("Sister Angelica"), and "Gianni Schicchi." The first is a dark and brooding tragedy that features the gritty violence commonly associated with the "verismo" opera movement with which Puccini was closely identified early in his career. The second is an uplifting and melodramatically sentimental tale of religious redemption. The third is a broad farce dealing with themes of greed and deception. The critical reviews for "Il trittico" at its premiere were mixed; most critics agreed that "Gianni Schicchi" was the best of the three, and today it is by far the most frequently performed of the bunch. (Despite Puccini's clear intention that the trio should always be performed as a set, over the years it has also become quite common to break them up -- indeed, sometimes one of them will even be paired up with another one-act opera written by an entirely different composer.) PICTURED: An autograph letter that Puccini sent to his editor at the famous Ricordi music publishing house in 1919, heatedly passing along some corrections to errors that he had apparently found in the proof version of the first edition printed score of "Il trittico."
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joaquimblog · 2 years
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LICEU 2022/2023: IL TRITTICO
LICEU 2022/2023: IL TRITTICO
Tot el cast d’Il Trittico en el final de Gianni Schicchi. Fotografia de David Ruano, gentilesa del Departament de Premsa del Gran Teatre del Liceu Ençà el mes de novembre de 1987 que Il Trittico de Giacomo Puccini va inaugurar aquella ja llunyana temporada, no s’havia tornat a representar sencer al Liceu, 35 anys són massa anys per una obra mestra que malgrat tractar-se de tres òperes de curta…
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abrahamvanhelsings · 4 months
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if i had a dollar for every time i went to the opera and sat next to an old woman with a constantly wobbly head id have two dollars. which isn't a lot but it's weird that it happened twice
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sbagascia · 3 months
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tri
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(cri)
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ttico
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theinkphantom · 23 days
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Guide to Phantom Blot stories (Part 2)
On this part, it's gonna be more of my personal take on picking these stories, and harder to find the book and translations (unless you've learned a european language, it would be more easy.) , but here's some of my recommendations :
(If there's an asterisk (*) it does mean the story was translated in english.)
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Old italian stories
Generally in these stories, phantom blot is described as a criminal boss. It's generally a bit gritty. (since they from a old age of course.)
Topolino e la villa disabitata
Topolino e i piselli sabotatori
Topolino e la banda del campionario
Topolino e la caccia a chissà cosa
Topolino e il fantomatico ritorno di Macchia Nera
Topolino e l'innocenza di Gambadilegno
Topolino e il trittico del tritone
Topolino e il suo "amico" Macchia Nera
Topolino maestro investigatore
Topolino e l'operazione caos
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Modern italian stories
Even they less dark and bring more mystery instead, some has comedy stories, and even phantom blot become more of a mad scientist, and despite this, they are always interesting to watch.
La lunga notte del commissario Manetta *
Topolino e il prototipo avveniristico
Topolino e l'astroplastica proteofantastica
Topolino e la città dell'ingiustizia
Manetta in: Sosta pericolosa
Macchia Nera e il buon vicinato
Black out a Topolinia
Topolino e l'occhio di Macchia
Topolino e la minaccia acquatica
Topolino e il dilemma parabolico *
Macchia Nera e la vacanza... a scacchi
Topolino e gli esploratori del domani *
Macchia Nera e il botto di capodanno
Macchia Nera & Gambadilegno la coppia d’assi di Gold Creek
Gambadilegno e la stella dei desideri
Topolino e i Goof Viewer
Macchia Nera in: Semplice, pulito, diretto
Macchia Nera e l'inarrestabile ombra
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Italian series
Ser Topolino e la cavalcata dei cavalieri inesistenti
Goofy Reporter (Dieci piccoli caimani, Il fiuto di Pluto, and especially Estate a Green Pond who this one is my special favorite for me. ) Also some of the german issues was available online via Amazon/Kindle. (issue 9 to 11)
Topolino e la rapina del millennio
Ducktopia
Gli evaporati
Wizard of mickey II : The Dark Age *
Cronache dal Pianeta T
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Disney Parodies
Topolino corriere dello Zar
I promessi topi
Topokolossal
La vera storia di Novecento
Dracula *
Topo maltese
Topolinix e lo scambio di Galli
19,999 leghe sotto i mari
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Danemark stories
There's actually enough okay good stories by Egmont, and even it's not as the height as the italians ones, there's some gems.
På jagt efter Sorte Slyngel (what if Paul Murry Blot was powerful.)
Den anden verden (Blotman) *
Gudernes Kraft *
Slyngel på spil
Afbrudte signaler *
Slyngelstreger
TV-piraten
Overraskelsesfesten
Gys på godset *
SOS
Afsporet *
Venskab på prøve *
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I highlight also the Mickey mystery series, they made very good tense mystery stories about phantom blot. Feel free to check these ones, one day.
The University Enigma
Culture Shock
Horror in the Wax Museum
The Lost City Of Duckburg
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Others
The Big Fall and A Phantom Blot Bedtime Story. *
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acribistica · 15 days
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Un mese e mezzo di ripetizione infaticabile di 107 pagine di tesi orfana* e solo oggi (testualmente: 8 settembre 2024) mi ritengo realmente soddisfatta della qualità dell’eloquio 😊 un mese e mezzo, ed è un lavoro di mio pugno 😊 sentite grazie al cocktail tripartito e simultaneo di tavor+lexotan+trittico per dare smalto a ogni mia performance intellettuale vanificandone ogni traguardo appena l’indomani 😝 il tutto con neanche un’insonnia di origine psichiatrica ma probabilmente organica che si potrebbe risolvere in altro modo (e certamente se il cocktail non funziona è perché la psichiatria non è implicata) ma all’iniziare ad indagare in queste lande è forse preferibile l’autoeliminazione 😃 è stato il 2024 che tanto avrei desiderato e che in effetti chiunque sperimenterebbe perché “tutti abbiamo dei problemi” 🙂‍↔️
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instabileatrofia · 2 months
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Il trittico (The triptych)
I.S.A.
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Do not remove the captions pls.
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dilebe06 · 7 months
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The Lost Tomb 2
Come quando vendi la tua casa per avere dei soldi con cui comprare all'asta un oggetto fondamentale per mandare avanti la trama... ma poi acquisti un vaso antico perché non puoi accettare che se lo comprino degli stranieri.
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E' difficilissimo. Scrivere un commento di questi 40 episodi mi porterà via quel poco di sanità mentale che la visione di questa serie mi aveva ancora lasciato.
Prima di iniziare però, ringrazio @veronica-nardi e @lisia81 per aver visto questa serie con me. Rega' ve lo dico con il cuore in mano: Lost Tomb va visto rigorosamente in compagnia. Mai da soli. Solo unendo più menti sarete capaci di dare un senso a tutto il bordello che vi viene messo davanti ed anche riderne assieme.
Perché sì, Lost Tomb è un drama unico nel suo genere: riesce ad essere difficilissimo da seguire (almeno 5 Lauree) ed allo stesso tempo è la cosa più rilassante di sempre. 😐
Siccome la serie mi ha rincoglionito tantissimo, farò un commento casuale. E pace se sarò caotica: d'altronde manco Lost Tomb è stato attento, figurati se lo sarò io!
Ovviamente sarà pieno di spoiler e richiami a Mystic Nine ed il primo Lost Tomb!
La prima cosa da dire è sul cambio degli attori. Per aumentare la confusione, ogni stagione di Lost Tomb cambia gli attori principali - ma anche gli altri - con il risultato che non fai in tempo ad affezionarti a qualcuno di loro che già lo devi salutare. Puoi ricordare un personaggio da una stagione all'altra, solo in base al nome e non alla faccia dell'attore...il che è una gioia considerando che certe volte cambiano pure i nomi dei personaggi con soprannomi, nomignoli o nomi formali. un disastro
Sarò sincera però: trovo che gli attori di Fatty, Poker Face e Wu Xie abbiano fatto il loro sporco lavoro molto bene. Wu Xie ha quella ingenuità, quella faccia da cucciolo da adottare che viene narrata anche nel romanzo mentre Poker Face pur non avendo gli statuari addominali di Yang Yang, compensa con un Poker Face laconico e misterioso ma capace anche di qualche sorriso. un miracolo
Ma chi davvero mi ha stupito è Fatty. Nella prima stagione lo avrei preso a vasate in testa e abbandonato nella prima bara disponibile. Qui invece è stato simpatico, divertente senza essere fastidioso e irritante.
Se c'è infatti qualcosa che Lost Tomb 2 ha fatto bene è stata la bromance tra i ragazzi del Triangolo di Ferro. Come proteggono Wu Xie , lo salvano, lo cercano quando sparisce... si vede che si prendono cura uno dell'altro ed è davvero una gioia vederli andare a caso per tombe solo loro tre che chiacchierano, bisticciano, scherzano... Se Lost Tomb riguardasse solo questi tre disgraziati che vagano per i sepolcri, me li vedrei in loop.
Fatty ,nel Triangolo sopracitato, in realtà regge il lume. Perché se ad un occhio disattento Lost Tomb può sembrare una serie incentrata su bare, cadaveri, mostri strani e artefatti da recuperare ma in verità è una struggente storia d'amore. ❤️
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Guarda sti due come se guardano. ❤️
Wu Xie e Poker Face ci regalano angst romantico a palate. Manco i BL riescono a buttarci in faccia tutta questa tensione sentimentale. Ogni volta che li vedi assieme, preghi che si imboschino dietro una colonna funeraria, per limonare come se non ci fosse un domani. La presenza di Poker Face riesce addirittura a distrarre Wu Xie dal suo amore per la storia e per la trama principale. ahinoi
Ma d'altronde, dopo la storia e Poker Face, l'altro grande amore del nostro lead sono i buchi. In tutti i sensi. Pure in quelli volgari.
Madonna ragazzi!! Appena Wu Xie vede un buco, uno spiraglio in mezzo alla terra, una fessura tra le fratte...lui ci si deve infilare dentro. Ha questa smodata passione per imbucarsi in questi pertugi in mezzo al nulla....😏
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Naturale quindi vederlo fare gli occhi a cuore ogni volta che Poker Face è nei paraggi. Buchi, tombe e Poker Face: un trittico imperdibile per il nostro Wu Xie.
Altri due personaggi degni di nota sono Xie Yu Chen e Hei Yan Jing. Il primo irriconoscibile rispetto al Lost Tomb 1 - anche perché è cambiato attore e quindi ci ho messo secoli a fare l'associazione tra i personaggi - qui molto più simpatico e alla mano rispetto alla stagione precedente. Ha anche più spazio, rivelandosi come un vero boss, intelligente e acuto ed unico uomo al mondo che sta bene vestito di rosa. Certo, va in montagna, a fare la scarpinate tra fango, melma e terra con le scarpette da ginnastica bianco latte ma d'altronde è così carino che gli si perdona tutto.
Hei Yan Jing invece è stato meno presente nella storia ma quel poco che si è fatto vedere, è stato simpatico. Le sue schermaglie con Fatty sono esilaranti e vedere qualcuno capace di combattere alla pari di Poker Face mi ha tranquillizzato molto.
Rimane da capire come facciano TUTTI i personaggi a conoscerlo ma questa è una domanda che mi sono fatta così tante volte lungo tutta la storia di Lost Tomb che ormai ha perso di qualsiasi significato. 😐
Chi invece si prende lo scettro di personaggio più insopportabile dopo Fatty nella prima stagione, è Ning.
Santo Cielo, l'avrei buttata in un burrone un episodio sì e l'altro pure.
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Il suo crimine? Essere una figurina. Se al posto di Ning ci mettevamo un cartonato con le sue sembianze avremmo avuto lo stesso risultato. Non ha carattere, carisma, personalità. Sta in questa serie per farsi dare ordini da "suo padre" e seguirlo come un cagnolino. Sembra provare qualcosa per Wu Xie ( mado' ho i brividi a pensarci) ma non si fa problemi a metterlo nei casini, nascondergli le cose, usarlo...
La cosa ancor più grave è il tentativo da parte degli autori di suggerire una love story tra lei e Wu Xie. Una cosa così forzata e poraccia che Fatty è costretto a dirlo proprio ad alta voce perché altrimenti non ti verrebbe MAI in mente che sti due possano essere una coppia.
E vogliamo parlare del suo plot armor?! cade da dirupi senza farsi un graffio, volteggia nel cielo aggrappata ad una liana sparando come fosse Lara Croft. Riesce a percorrere le stesse strade dei nostri eroi senza farsi quasi mai un graffio. Più la serie me la osanna come badass girl e più mi sta sul cazzo. Solo Poker Face può osare tanto ed essere credibile.
Ora che abbiamo sviscerato i personaggi della storia andiamo alla trama. Alla narrazione e a come esse viene messa in atto. 😶‍🌫️
Io, per carità, me lo aspettavo. Su Mystic Nine e Lost Tomb 1 tutto si può dire tranne che non siano coerenti con se stesse. Non con la trama - quella la puoi sfragnare in mille modi - ma rimanendo costante nelle sue brutture:
buchi di logica, montaggio strano, motivazioni incomprensibili, contraddizioni, dialoghi surreali, bipolarismo, esposizione inutile...
E' perciò confortante sapere che anche Lost Tomb 2 si mantiene fedele a questo mood. Senza andare troppo nello specifico la serie si perde in mille cazzate inutili e perdi tempo, riuscendo a toccare la vera trama principale, il fulcro della storia, solo nell'ultimo episodio. E contando che sono 40 in tutto, ti chiedi cosa hai visto fino a mo' e perché tu l'abbia visto.
Mi domanderò per sempre, ad esempio, perché abbiamo perso 3 minuti di puntata a discutere se il drago che abbiamo visto dentro una tomba fosse un drago candela o no, sviscerandone le caratteristiche, colore e occhi, mentre non abbiamo dedicato nemmeno 2 minuti a dire a Poker Face di aver trovato, dentro una tomba, un cadavere esattamente uguale a lui.
Abbiamo perso 20 minuti di puntata a vedere i nostri scalare la montagna sommersi nella neve fino alle ginocchia ma nemmeno 3 minuti a studiare il pesce rame che TUTTI sembrano così disperatamente volere.
A Lost Tomb piace divagare, fare mille giri inutili, darci informazioni che per carità sono anche carine da sapere ma che nulla c'entrano con la trama principale. Alla fine della puntata sei rincoglionita dalla mole di informazioni che hai ricevuto e non sai quali di queste tenere perché oh, possono sempre servire, e quali invece buttare perché fanno solo contorno.
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Se poi ci aggiungiamo che certe volte le informazioni si contraddicono tra loro, il dramma raggiunge livelli da TSO. 😵‍💫
Prendi lo zio di Xie Yu Chen che andò a fare un esplorazione anni prima con lo zio di Wu Xie e non tornò mai. Prima ci dicono che hanno trovato il suo cadavere nella barriere corallina - anche se quelli sono scogli rega' ! - e che lo hanno seppellito. Qualche puntata dopo, Xie Yun discute con altri che vuole cercare lo zio perché non hanno mai trovato il corpo. Ma quindi, sto cadavere c'era? Lo hanno seppellito?!
Poi va beh, sul discorso dello zio e di cosa è successo dentro la tomba sottomarina ci sono ben 2 versioni differenti della vicenda che si contraddicono palesemente e quindi all'inizio cerchi di capire ma poi per mantenere la sanità mentale, cali il velo dell'ignoranza e fingi di non aver mai sentito nulla e che nulla sia mai accaduto.
Questa è la bellezza di Lost Tomb. Amo questa serie. <;3
La narrazione è così brutalizzata che i personaggi fanno cose e vanno in determinati posti senza che tu abbia esattamente capito il perché. Li vedi partire e girovagare per ste tombe, rischiando vari arti e dopo un po' ti domandi :-" ma noi, qui, che ci siamo venuti a fare? che cercavamo? e perché non lo stiamo cercando ma sembriamo un gruppo di turisti al museo?
In questa seconda stagione visitiamo ben 3 tombe. Una sottomarina, una con un albero di bronzo ed una con l'esercito del Muti. E vi giuro, ricordare il motivo per cui le siamo andate a visitare mi richiede uno sforzo sovraumano. Oddio, in realtà la motivazione mi viene anche in mente - Ning e le sue manipolazioni - ma il perché sentiamo il bisogno di andare a fare una capatina alla tomba dell'albero di bronzo per via di una campanella che appare spesso in queste tombe ma che non ci fermiamo mai a studiare, mi sfugge.
Andiamo alla tomba sottomarina perché ci hanno detto che lo zio di Wu Xie è sparito mentre era lì ma non lo cerchiamo mai attivamente. Giriamo a vuoto per le stanze, ci facciamo terrorizzare dai fantasmi, ammiriamo vasi di terracotta, commentiamo estasiati l'abilità dello zio di Xie Yu di scavare gallerie di 2 metri per 3 in mezza giornata, pontifichiamo per ore sul modellino di Bruno Vespa nella sala principale, leghiamo mummie di scimmie con conveniente esplosivo al loro interno alle colonne, che però tornano magicamente in vita, ( che la mummia si sia rifiutata di farsi esplodere un po' la capisco) , sfidiamo la fisica pensando di far saltare in aria una cupola sott'acqua senza che il peso dell'acqua ci affoghi...ma sto zio non lo abbiamo manco chiamato.
Anche perché poi ce ne andiamo - dopo aver annegato tutto peggio del Titanic - e quindi ipoteticamente affoghiamo pure lo zio. 👏👏👏
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In queste tombe poi ci trovi di tutto. Da animali modificati a animali che si incastrano tipo Lego: scimmie con in faccia dei parassiti giganti, fanciulle fantasma, eserciti di gente verde fluorescente che non muore, comodi uffici, modellini di Bruno Vespa, bare a fischio, Thanos, stanze padronali, bozzoli di cadaveri che dovrebbero far esaudire i desideri... pensa a qualcosa e Lost Tomb te lo darà. In questa stagione abbiamo anche tirato in ballo lo spazio/tempo, le linee parallele... mancano solo gli alieni. e i due leocorni.
Io qui lo dico e qui non lo nego: se nelle prossime stagioni, in una di queste tombe scopriremo le mummie di Godzilla e King Kong morte mentre prendevano un caffè assieme, io non mi stupirei.
Perché questo è il bello di Lost Tomb: non puoi prevedere mai cosa accadrà. Mai. E' impossibile. E non perché sia fatto così bene da nascondere allo spettatore i suoi colpi di scena ma perché è fatto in un modo così fuori da ogni logica che tutto può davvero succedere.
I personaggi sanno cose Dio solo sa come. E' tutto un "si dice", "si narra", " ho sentito dire" che onestamente è la cosa più paracula e poraccia che io abbia mai visto per esporre delle informazioni. La gente non sa cose perché le ha studiate prima o perché le ha cercate ma te le dice come se avessero la scienza infusa. Conoscono la funzione di oggetti antichi, dove si trovino e come fare ad arrivarci ed ad una certa smetti pure di domandarti come la gente le sappia queste cose.
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Seguire la storia di Lost Tomb quindi è un lavoro da RIS. Mettere assieme le briciole di trama principale, scartare la caterva di informazioni inutili, decidere quale ipotesi seguire anche se si contraddice con altre, cercare di indovinare le motivazioni dei personaggi che spesso hanno comportamenti incomprensibili e bipolari...non è un lavoro facile.
Tutto questo è reso ancor più difficile dal fatto che siccome mi sono andata a leggere la storia originale facendomi grossi spoiler, ho sofferto come una bestia nel rendermi conto che la trama orizzontale - quella che copre tutto l'arco di Lost Tomb - viene tirata in ballo, praticamente a 10 minuti dalla fine della stagione. Certo, ci sono delle piccole cose lungo la stagione, ma sono cose che si perdono nel marasma di informazioni.
E' memorabile poi, se ci pensi, come Wu Xie sia andato in giro per tombe per tutto sto tempo anziché studiare il pesce rame che aveva in casa, come invece ha sapientemente fatto il Monaco che sta con Chen Pi. Forse se al posto di distruggere tutti i sepolcri della Cina si fosse preso mezza giornata a guardalo attentamente sto pesce, non avremmo dovuto aspettare 40 episodi e passa per svelare il perché tutti lo vogliono così spassionatamente. 😶
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Ma se c'è una cosa che racchiude ciò che penso di Lost Tomb 2 è la sua musica. Bellissima. Come bellissima è tutta la saga di Lost Tomb.
Peccato che in alcune scene la musica non ci azzecchi un cazzo. Perché quando i nostri scalano la montagna in mezzo alla neve parte sta musica epica con il canto gregoriano delle fate? Perché quando Ning, nella tomba sottomarina, entra nella stanza rossa con l'albero di campanelle si sente una musichetta spagnoleggiante che manco Ibiza ad agosto? Che ci azzecca?!
Questa domanda potrei applicarla a molte scene di Lost Tomb 2:
E' curiosa la vicenda del drago candela o anche tutta la vicenda dell'amico di Wu Xie che si rivela essere già morto prima ancora di averlo incontrato - a spasso con i cadaveri - ma ai fini della trama orizzontale, tutto questo che ci azzecca?
Esattamente come la sua musica, Lost Tomb inserisce nella sua storia cose potenzialmente interessanti ma che "stridono" con l'economia generale della serie perché senti che sono un po' inutili.
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Chiariamoci, tutto ciò è il grande motivo del perché io adori la saga di Lost Tomb. D'altronde, se mi sto vedendo tutte queste stagioni non è certo per spirito masochista. E' perché mi piace. Mi attirano queste tombe grandi come centri commerciali e sempre strapiene di gente come le spiagge ad agosto. Amo come siano piene di cose strane e assurde, come una volta che ci sei entrato dentro, tutto può realmente succedere. Stimola la mia voglia d'avventura e la mia fantasia.
Adoro la poraccittudine e gli errori da quattro soldi da parte degli sceneggiatori, la loro adorabile disattenzione verso una coerenza narrativa o logica. Rimango morbosamente affascinata dalla ragnatela di spiegazioni contraddittorie che costringono il mio cervello a ragionare a 4 corsie nel tentativo di stare dietro a quello che stanno spiegando i personaggi.
Solo per citare un messaggio che @lisia81 mi ha inviato verso il finale della serie, dove si discuteva sul pesce rame e su come fosse finito in mano a certi personaggi: Rubato da Chen Pi, dato allo zio di Wu Xie che lo vende al padre di Ning e che viene successivamente preso da Xie. che al mercato mio padre comprò.
Adorabile. ❤️🤣
Concludendo: una seconda stagione più bella delle precedenti, grazie ad uno splendido lavoro di bromance e di love story bl tra Wu Xie e Poker Face. Carini anche gli altri personaggi che danno quel tocco di interesse in più alla storia. Come sempre si pecca dal punto di vista narrativo e di messa in atto della storia...ma ragazzi, questo è il bello di Lost Tomb! E' la sua particolarità, la sua firma, il suo autografo. Solo i veri amanti del caos, dell'occulto e dell'inspiegabile, possono apprezzare tale capolavoro. ❤️❤️
Voto: 7
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Alcuni appunti sparsi:
Tutta la vicenda del nostro Poker Face mezzo addormentato nella bara. Giuro, io ci ho provato ha capire questa cosa dell'immortalità. Sia io che @lisia81 ci siamo messe d'impegno nel tentativo di comprendere a cosa si stessero riferendo i personaggi ma ancora oggi tutta questa vicenda rimane per me un glorioso buco nero.
Lo Zio di Wu Xie che probabilmente non è suo zio. La serie gioca con lo spettatore facendoti pensare che sto tizio non sia davvero il parente del nostro lead. Per fare ciò, fa comportare il personaggio nel modo più bipolare possibile aumentando la confusione a livelli da galera.
Domanda: ma Chen Pi A Si è il Chen Pi di Mystic Nine? No perché se è lui sarei curiosa di sapere come si è salvato dal finale della stagione sopracitata. L'ultima volta che lo abbiamo visto nel finale, lo avrei dato per morto 10 a 1.
Tutta la vicenda del gruppo d'esplorazione sottomarina di tanto tempo fa, ha una rilevanza con la trama principale? Perché questa stagione sembra parlare di questo, ma all'atto pratico, nessuno sembra dedicarci abbastanza studio sopra. L'unica che ha scoperto realmente qualcosa è la nipote della Nonna Hua mentre Poker Face e lo zio raccontano l'evento della sparizione del gruppo in modo contradditorio per poi lasciarlo cadere e non pensarci più.
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Joseph Joachim Raff (1822-1882) - Grand Quintuor, for piano quintet in A minor, Op. 107, written in 1862.
00:00 - I. Allegro mosso assai 10:37 - II. Allegro vivace, quasi presto 16:05 - III. Andante, quasi larghetto mosso 26:56 - IV. Allegro brioso, patetico
Performers: Ensemble "Il Trittico":
Jan Schultsz (piano), Jonathan Allen (violin), Anahit Kurtikyan (violin), David Greenlees (viola), Daniel Pezzotti (cello)
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sometimes my spotify tries to remind me that i have the finale to suor angelica saved to my massive playlist and what do i do 99% of the time?
i skip right past it because ✨i cannot handle it✨
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diceriadelluntore · 1 year
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Storia Di Musica #277 - AA.VV., Romeo + Juliet (music from the motion picture), 1996
La serie maggiaiola di dischi colonna sonora volge al termine. Per mia scelta iniziale, non ho considerato i classici opere di quei grandiosi giganti che hanno fatto delle colonne sonore quasi un nuovo ramo artistico (penso a Morricone, Zimmer, Williams, Rota, Badalamenti per dire i primi che mi vengono in mente), ho considerato alcuni lavori dove l’uso del brano rock fosse alquanto innovativo, direi di costruzione delle scene e non di semplice accompagnamento, e che furono anche motore di successo sia per il film che per le canzoni che compongono la colonna sonora. La scelta di oggi è caduta sul film di Buz Luhrmann, Romeo + Juliet, del 1996, una ripresa quasi del tutto integrale del classico dramma di William Shakespeare: il regista utilizza in maniera quasi identica trama e dialoghi, cambiando solo l’ambientazione, spostando le vicende dalla splendida Verona italica a Verona Beach, sobborgo di Los Angeles, negli anni ‘90 del ‘900, dove Montecchi e Capuleti sono due potenti famiglie dedite al malaffare che si combattono non a colpi di spada ma di armi da fuoco. Luhramm affida i temi orchestrali a Nellee Hooper, Craig Armstrong e Marius De Vries e ad una serie di canzoni rock, che compongono il primo volume della colonna sonora. Infatti ne furono pubblicati due: il primo è il riferimento alla storia di oggi, il secondo uscì dopo il successo del primo, racchiudendo i temi orchestrali principali e alcune canzoni secondarie. Il disco racchiudi molteplici artisti e molteplici generi: la canzone principale, il tema d’amore, è la ballata pianistica, toccante, Kissing You di Des’ree, che in quei mesi aveva scalato le classifiche di mezzo mondo con il sound accattivante del suo singolo You Gotta Be. Hooper e De Vries remixano una b-side del primo singolo dei Garbage, #1 Crush, che inizia con i gemiti sensuali di Shirley Manson. I Butthole Surfers perdono buona parte della furia iconoclasta della loro musica, ma regalano un brano eccellente in Whatever (I Had a Dream), scritto per l’occasione. C’è molta musica indie: dagli Everclear con Local God, il duo degli One Inch Punch con Pretty Piece Of Flesh, una delle canzoni più famose di Gavin Friday, Angel, che verrà usata anche in molte pubblicità. C’è una parte che recupera due canzoni del passato: Young Hearts Run Free è una canzone scritta da David Crawford, che fu portata al successo nel 1976 da Candi Station, fino al numero 1, e che qui è ripresa da Kym Gazelle; Everybody's Free (To Feel Good) fu il brano più utilizzato nei club di Ibiza nel 1991, ed è il maggior successo di Rozalla, una artista dance dello Zimbabwe, ed è ripresa qui da Quindon Tarver, che ha pure un cameo nel film. C’è anche un trittico di canzoni di gruppi svedesi: la delicata Little Star di Stina Nordenstam, il più grande successo del gruppo The Wannadies, You And Me Song (del 1994), ma soprattutto Lovefool dei Cardigans di Nina Perssons, uscito poche settimane prima come singolo e che divenne un successo strepitoso anche per via del clamore del film. Rimangono una bellissima ballata di Mundy, un cantautore irlandese che diventerà un produttore discografico fondando una sua propria etichetta, con To You I Bestow, e una canzone dei Radiohead, Talk Show Host, una b-side del singolo Street Spirit (Fade Out), che faceva parte del disco dello stesso anno, 1996, The Bends. Thom Yorke scrisse però per il film una canzone speciale, ispirata, secondo tutte le interviste che in seguito concesse, ad un’altra famosa trasposizione del dramma del Bardo Romeo e Giulietta, quella del 1968 diretta da Franco Zeffirelli. Exit Music (For a Film) fu usata per i titoli di coda del film di Luhrmann, ma non nella colonna sonora per precisa scelta di Yorke: la canzone diventerà poi leggendaria poichè è nella scaletta di Ok Computer, lo storico capolavoro dell’anno successivo, 1997. Luhrmman userà in tutti i suoi lavori brani rock in modo particolare, e massima testimonianza di ciò sono il musical Moulin Rouge del 2001 e Elvis del 2022, dove in entrambi i casi porta a casa una nomination all’ Oscar per la miglior regia. Il film sarà un successo al botteghino, e lo fu anche la colonna sonora: arriverà al numero 2 della classifica di Billboard, e venderà solo negli USA 3 milioni di copie, fu il trampolino di lancio per gli attori (Di Caprio l’anno successivo, nel 1997, era in Titanic), per alcuni dei protagonisti di questa colonna sonora (soprattutto i Cardigans) e per lo stesso Luhrmann. 
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morelin · 1 year
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Alcamo
Prima della partenza, un’ultima sosta per vedere il centro storico di Alcamo (Trapani). La visita inizia da Piazza Castello dove è situato il Castello dei Conti di Modica per addentrarci poi nella via principale attraverso Porta Palermo dove è possibile vedere lo stemma cittadino, un’aquila nera coronata volante con tre monti al di sotto e due querce d’oro ai lati. Piazza Ciullo è invece la piazza principale su cui si affacciano due esemplari edifici dell’arte barocca, il Collegio dei Gesuiti e la Chiesa di Sant’Oliva.
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A pochi passi dalla piazza si trova la Basilica di Santa Maria Assunta o Chiesa Madre, affrescata da Borremans. 
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In alcune cappelle è possibile ammirare opere del Gagini come il trittico della “Madonna tra i Santi Filippo e Giacomo e la Dormitio Virginis in predella”, la “Dormizione della Vergine”. 
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Particolarissima l’architettura moderna della cappella Don Rizzo.
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Un esempio del più bel barocco siciliano è la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano attigua al monastero di Santa Chiara. Qui si possono ammirare le tele del fiammingo Borremans e statue di Giacomo Serpotta. Non trovate meravigliosa questa rappresentazione della “Carità”?
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aitan · 1 year
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Tanti auguri a tutti gli Antoni, le Antonie, le Antonelle, le Antoniette e derivati.
E che ognuno possa trovare quello che gli manca!
L'immagine è un dettaglio del "Trittico delle Tentazioni di Sant'Antonio" di Hieronymus Bosch risalente agli inizi del '500.
Il trittico lo potete ammirare da vicino con tutta la sua visionaria potenza nel Museo Nazionale d'Arte Antica di Lisbona, la città di origine di Sant'Antonio... da Padova.
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chez-mimich · 9 months
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PERFECT DAYS
“Sospendere il divenire è l’unico modo per rimanere eterni”. Lo scrisse Carmelo Bene, molti anni fa, in una intervista. Ecco, se volessimo partire da un punto fermo dell’ultimo ed attesissimo film di Wim Wenders, potremmo partire da questa affermazione del grande uomo di teatro italiano. Hirayama, il protagonista silente di “Perfect Days”, vive “in” e “di” una continua ripetizione degli atti quotidiani della sua umile vita: si sveglia, si rade, si lava, si veste, va al lavoro ascoltando cassette di classici rock, blues, soul (pulisce i bagni pubblici in diversi punti di Tokyo), pranza al parco con un panino e fotografa i rami degli alberi, prima di tornare a casa passa dai bagni pubblici per una doccia, poi esce a cena sempre presso lo stesso localino di ramen, (tranne la domenica); poi torna a casa e legge (Faulkner) prima di coricarsi sul futon dell’umilissima dimora. E al mattino dopo il ciclo ricomincia da capo. La ripetizione è la forza della storia di Wenders e “La ripetizione”, detto per inciso, è anche il titolo di un libro di Peter Handke che con Wenders ha più di una similitudine. Le increspature in questa vita assolutamente monotona, ma soddisfacente per Hirayama, sono pochissime, come il rapporto minimale con un collega un po’ svitato e approssimativo nel lavoro, l’incrocio di sguardi con una donna al parco anch’essa in pausa pranzo o le poche battute scambiate con la proprietaria di un altro locale dove Hirayama è solito cenare alla domenica sera e dove incontrerà il di lei ex-marito sofferente di una malattia incurabile. Anche la sporadica visita di una giovane nipote, non scuote la vita di Hirayama. Per essere perfette le sue giornate non necessitano di nulla: il lindore ritrovato di un water, la cura maniacale della pulizia di un lavabo, l’archiviazione delle fotografie scattate al parco, la quotidianità ripetuta e autosufficiente, fanno di ogni giorno un “Perfect Day”, quasi come quella della canzone di Lou Reed che scorre nella audiocassetta, ma con un surplus di solitudine che basta a sé stessa. Mi piace ricordare qui, una seconda similitudine col pensiero di Peter Handke, che ne “Il peso del mondo” scrive: “Prendere il calamaio, caricare la penna, in questo può risiedere la salvezza”. Di cosa è fatto il film di Wenders? È certamente un film calligrafico (del resto è o non è il Giappone l’impero dei segni, come lo definì Roland Barthes?) e la calligrafia è quella delle immagini che da sole raccontano l’esistenza e l’esistente, senza bisogno di molto altro. Il loro ritmo geometrico, come nelle sequenze (in un raffinatissimo b/n) dei sogni di Hirayama o come nella poesia dell’architettura della città o nelle trame delle superstrade di Tokyo che sembrano trasportare la linfa del vivere quotidiano. Tokyo è certamente co-protagonista del film, una città che ha sempre affascinato il regista dai tempi di “Tokyo-Ga” del 1985, che a sua volta era un omaggio a quel quotidiano di cui si alimentava il cinema del più grande regista giapponese di tutti i tempi, Yasujirō Ozu. Magnifico film che va a completare il mio personale trittico della vacanze natalizie insieme a “Foglie al vento” di Aki Kaurismäki e “La Chimera” di Alice Rohrwacher. Tre film difficili da dimenticare.
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