#Grazia Napolitano
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LE FOIBE E PERTINI
Pertini e' ritenuto da molti, troppi, il miglior presidente d'Italia e sapete perche'? Perche' ai mondiali di calcio del 1982 alzo' la coppa vinta dall'Italia in quell'occasione!!!
Nella realta' questo essere non si e' mai ritenuto italiano e per l'Italia non fece mai nulla. Au contraire! Fece un discorso il 31 dicembre alla nazione con un bambino arabo di Gaza....tanto per abituarci alla futura invasione progettata dai comunisti come lui...
Ma raccontare gli orrori di Pertini -come raccomandare lo stupro delle italiane durante la seconda guerra mondiale e stupratore lui stesso...e' davvero lungo...qui ve lo voglio raccontare in relazione alla tragedia delle Foibe e di Porzûs che agli inizi degli anni '80 erano solo appena sussurrate negli ambienti della destra extraparlamentare e completamente ignorate dalla storiografia ufficiale, comunista-partigiana. Parlare di queste tragedie che imbrattavano l'ideologia della Resistenza si rischiava di essere bollati fascisti e revisionisti. Esattamente come oggi.
Ebbene, Tito, il dittatore jugoslavo comunista, morì nel 1980. L'allora presidente Sandro Pertini — il presidente più amato dagli italiani... e credo dagli ex jugoslavi — anziché restarsene al Quirinale, andò a rendergli omaggio, ignorando (si fa per dire) del tutto quel che accadde nell'Istria tra il '43 e il '45. Ignorando la tragedia delle Foibe e quanto i comunisti, sotto gli ordini diretti di Tito, combinarono a danno degli italiani, colpevoli solo di essere italiani. Nessun capo di Stato che avesse avuto un minimo di senso nazionale avrebbe mai reso omaggio al macellaio del suo popolo. Ma Sandro Pertini lo fece. E non si limitò a rendergli omaggio con la sua presenza, ma baciò persino il suo feretro e la bandiera nel quale era avvolto.
Questo fece Sandro Pertini, nonostante le urla di sangue e dolore degli infoibati e degli esuli che fuggirono dall'Istria e Dalmazia. E questo fu solo un episodio (forse il più eclatante). Da bravo socialista partigiano, appartenente alla vecchia scuola (quella di Nenni e Matteotti), Pertini concesse persino la Grazia a Mario Toffanin, altrimenti noto come il 'Giacca'. Un partigiano che durante la guerra aveva compiuto (con la complicità di altri partigiani comunisti) la strage di Porzûs per la quale, nel 1954, la Corte d'Assise di Lucca lo aveva condannato all'ergastolo. Pena a cui erano stati sommati altri trent'anni di reclusione per sequestro di persona, rapina aggravata, estorsione e concorso in omicidio aggravato e continuato. Mario Toffanin, tuttavia, non sconterà mai queste pene, perché riuscirà a riparare in Jugoslavia, godendo persino della pensione italiana che la Grazia di Pertini gli aveva permesso di percepire dall'estero (l'ex partigiano infatti non rientrerà mai più in Italia).
Che differenza c'e' tra lui e Napolitano? Tra lui e i nazisti?
Che vergogna la memoria corta degli italiani...
Che questa giornata della memoria possa re-insegnare la storia agli italiani, e mettere finalmente Pertini la' dove merita, nell'elenco dei criminali!
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Scuola e università: vettori di uguaglianza o luoghi di esclusione?
Scuola e università: vettori di uguaglianza o luoghi di esclusione?
https://www.ospiteingrato.unisi.it/scuola-e-universita-vettori-di-uguaglianza-o-luoghi-di-esclusionevideo/
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#Alessandra reccia#Centro Studi Franco Fortini#Chiara Meta#Cristiano Corsini#Grazia Napolitano#Maria Vittoria Tirinato#Massimiliano Fiorucci#Mico Capasso#Niccolò Scaffai#Valeria Pinto
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Graziato Bossi...
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Va bene. Qua dobbiamo vedere l'anima al diavolo per marzo. Quindi: Silvio solo tu puoi nella tua immortalità fare qualcosa: manda Galliani ai piani alti per fare qualcosa o grazia Luciano Moggi così chiude l'arbitro nello sgabuzzino come i bei tempi.
Che ci tocca fare. Dobbiamo invocare anche Napolitano (è ancora vivo?) e Ratzinger tra gli immortali?
Qualcuno chiami Luciano cosi si prepara:
#asghisgius questa e' solo per intenditori#e chi si ricorda il 2006#si scherza comunque io sono piu che convinta che al di la di tutto sto dram#drama*#al mondiale ci andremo
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Marcello Mastroianni.
Filmografía
1939 - Marionette, dir. (Carmine Gallone)
1941 - La corona de hierro (Alessandro Blasetti)
1942 - Regeneración (Mario Camerini)
1944 - I bambini ci guardano (Vittorio De Sica)
1948 - I miserabili (Riccardo Freda)
1949 - Vent'anni (Giorgio Bianchi)
1950 - Cuori sul mare (Giorgio Bianchi)
1950 - Domenica d'agosto (Luciano Emmer)
1950 - Vita da cani (Vida de perros) (Mario Monicelli y Steno)
1950 - Atto d'accusa (Giacomo Gentilomo)
1951 - Parigi è sempre Parigi (París, siempre París) (Luciano Emmer)
1951 - L'eterna catena (Anton Giulio Majano)
1952 - Le ragazze di piazza di Spagna (Tres enamoradas o Las muchachas de la plaza de España) (Luciano Emmer)
1952 - Sensualità (Clement Fracassi)
1952 - Storia di cinque città (episodio: Passaporto per l'Oriente, Romolo Macellini, [RE: 1949])
1952 - La muta di Portici (Giorgio Ansoldi)
1952 - Il viale della speranza (Dino Risi)
1953 - Gli eroi della domenica (Los héroes del domingo) (Mario Camerini)
1953 - Penne nere (Oreste Biancoli)
1953 - Febbre di vivere (Claudio Gora)
1953 - Lulù (Fernandino Cerchio)
1953 - Non è mai troppo tardi (F. W. Ratti)
1954 - Tragico ritorno (Pier Luigi Foraldo)
1954 - La valigia dei sogni (Luigi Comencini)
1954 - Cronache di poveri amanti (Carlo Lizzani)
1954 - Tempi nostri (Nuestro tiempo) (episodio: Il pupo, Alessandro Blasetti)
1954 - La principessa delle Canarie (Tirma) (P. Moffa, C. Serrano de Osma)
1954 - La schiava del peccato (La esclava del pecado) (R. Matarazzo)
1954 - Casa Ricordi (C. Gallone)
1955 - Giorni d'amore (Días de amor) (G. De Santis)
1955 - Peccato che sia una canaglia (La ladrona, su padre y el taxista) (Alessandro Blasetti)
1955 - La bella mugnaia (La bella campesina) (Mario Camerini)
1955 - Tam tam mayumbe (Cuando suena el tam-tam) (Gian Gaspare Napolitano)
1955 - La fortuna di essere donna (La suerte de ser mujer) (Alessandro Blasetti)
1956 - Il bigamo (El bígamo) (Luciano Emmer)
1957 - Padri e figli (Padres e hijos) (Mario Monicelli)
1957 - Le notti bianche (Noches blancas) (Luchino Visconti)
1957 - La ragazza della salina/Harte manner heisse liebe (Frantisek Cáp)
1957 - Il momento più bello (Luciano Emmer)
1957 - Il medico e lo stregone.
1958 - I soliti ignoti (Rufufú) (Mario Monicelli)
1958 - Racconti d'estate (Sirenas en sociedad) (G. Franciolini)
1959 - Un ettaro di cielo (Una hectárea de cielo) (Aglauco Casadio)
1959 - La legge (La ley) (Jules Dassin)
1959 - Amore e guai (Angelo Dorigo)
1959 - Contro la legge (Fiavio Calzavara, [RE:1950])
1959 - Il nemico di mia moglie (El enemigo de mi mujer) (Gianni Puccini)
1959 - Tutti innamorati (Papá se ha enamorado) (Giuseppe Orlandini)
1959 - Fernando I, re di Napoli (G. Franciolini)
1960 - La dolce vita (Federico Fellini)
1960 - Adua e le compagne (Adua y sus amigas) (A. Pietrangeli)
1960 - Il bell'Antonio (El bello Antonio) (Mauro Bolognini)
1961 - La notte (La noche) (Michelangelo Antonioni)
1961 - L'assassino (El asesino) (Elio Petri)
1961 - Fantasmi a Roma (Fantasmas de Roma) (A. Pietrangeli)
1961 - Divorzio all'italiana (Divorcio a la italiana) (Pietro Germi)
1962 - Vie privée (Una vida privada) (Louis Malle)
1962 - Cronaca familiare (Crónica familiar) (Valerio Zurlini)
1963 - Otto e mezzo - 8½ (Ocho y medio) (Federico Fellini)
1963 - I compagni (Los camaradas) (Mario Monicelli)
1964 - Ieri, oggi, domani (Ayer, hoy y mañana) (Vittorio De Sica)
1964 - Matrimonio all'italiana (Matrimonio a la italiana) (Vittorio De Sica)
1965 - Casanova '70 (Mario Monicelli)
1965 - La decima vittima (La víctima nº 10) (Elio Petri)
1965 - Oggi, domani, dopodomani (episodios: L'uomo dei 5 palloni, L'ora di punta, La moglie bionda) (E. De Filippo, Marco Ferreri, L. Salce)
1965 - L'uomo dei cinque palloni (Marco Ferreri)
1966 - Io, io, io... e gli altri (Yo, yo, yo... y los demás) (Alessandro Blasetti)
1966 - Spara forte, più forte, non capisco (Dispara fuerte, más fuerte, no lo entiendo) (E. De Filippo)
1967 - Lo straniero (El extranjero) (Luchino Visconti)
1968 - Questi fantasmi (Renato Castellani)
1968 - Amanti (Vittorio De Sica)
1968 - Diamonds for Breakfast (Christopher Morahan)
1970 - Giochi particolari (Franco Indovina)
1970 - Dramma della gelosia - tutti i particolari in cronaca (El demonio de los celos) (Ettore Scola)
1970 - Los girasoles (I girasoli) (Vittorio De Sica)
1970 - Leo the Last (John Boorman)
1971 - Fellini Roma.
1971 - Correva l'anno di grazia 1870 (TV) (Alfredo Giannetti)
1971 - Permette? Rocco Papaleo (Ettore Scola)
1971 - Scipione detto anche l'africano (Luigi Magni)
1971 - La moglie del prete (Dino Risi)
1971 - Ça n'arrive qu'aux autres (Nadine Trintignant)
1972 - Liza / La cagna (Marco Ferreri)
1972 - What? (Roman Polanski)
1973 - L'événement le plus important depuis que l'homme a marché sur la lune (Jacques Demy)
1973 - Allonsanfan (Paolo y Vittorio Taviani)
1973 - Mordi e fuggi (Dino Risi)
1973 - La Grande Bouffe (Marco Ferreri)
1973 - Muerte en Roma (Rappresaglia, de George P. Cosmatos)
1973 - Salut l'artiste (Yves Robert)
1974 - Ne touche pas à la femme blanche (Marco Ferreri)
1974 - C'eravamo tanto amati / Una mujer y tres hombres / (Nos habíamos querido tanto) cameo (Ettore Scola)
1975 - La pupa del gangster (Giorgio Capitani)
1975 - Per le antiche scale (Por las antiguas escaleras) (Mauro Bolognini)
1975 - La donna della domenica (Salvatore Santamaria)
1976 - Todo modo (Elio Petri)
1977 - Una giornata particolare (Ettore Scola)
1978 - Bye bye monkey (Marco Ferreri)
1978 - Cosi come sei (Alberto Lattuada)
1980 - Città di donne (Federico Fellini)
1981 - La piel (Liliana Cavani)
1983 - Gabriela, Cravo e Canela (Naib)
1983 - Historia de Piera (Marco Ferreri)
1985 - Le due vite di Mattia Pascal (Mario Monicelli)
1985 - Maccheroni (Ettore Scola)
1986 - Ginger e Fred (Federico Fellini)
1987 - Ojos negros (Nikita Mikhalkov)
1987 - O melissokomos (El apicultor) (Theo Angelopoulos)
1989 - Splendor (Ettore Scola)
1990 - Stanno tutti bene de Giuseppe Tornatore .... como Matteo Scuro
1991 - Le voleur d'enfants (Christian de Chalonge)
1992 - Used People (Romance otoñal), de Beeban Kidron
1993 - Un, deux, trois, soleil, de Bertrand Blier
1993 - De eso no se habla (Maria Luisa Bemberg)
1994 - Prêt-à-porter (Robert Altman)
1995 - Al di là delle nuvole (Michelangelo Antonioni y Wim Wenders)
1995 - Sostiene Pereira (Roberto Faenza)
1995 - Trois vies & une seule mort (Tres vidas y una sola muerte) (Raúl Ruiz)
1995 - Las cien y una noches (Agnès Varda)
1997 - Viagem ao Princípio do Mundo (Viaje al principio del mundo) (Manoel de Oliveira).
Premios y nominaciones
Premios Oscarː
1963 - Mejor Actor: Divorcio a la italiana
1978 - Mejor Actor: Una jornada particular
1988 - Mejor Actor: Ojos negros
Festival Internacional de Cine de Cannes
1970 Mejor actor
1987 Mejor actor
Distinciones honoríficas
- Caballero Gran Cruz de la Orden al Mérito de la República Italiana (1994)
- Gran Oficial de la Orden al Mérito de la República Italiana (1987).
Créditos: Tomado de Wikipedia
https://es.wikipedia.org/wiki/Marcello_Mastroianni
#HONDURASQUEDATEENCASA
#ELCINELATELEYMICKYANDONIE
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Attilio Manca, un omicidio di Stato-mafia
Attilio Manca, un omicidio di Stato-mafia
I NOSTRI ARTICOLI. Ma di grazia, cosa c’entra Napolitano in questa storia? Perchè un presidente della Repubblica si occupa e si interessa della vicenda di un tossico (così bollato da una Procura)? Esistono altri casi in cui lo stesso soggetto ha mostrato interesse per un assuntore di sostanze stupefacenti? E’ possibile pretendere una spiegazione dal diretto interessato? «Non è un fatto di mafia…
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#attilio manca#Cosa Nostra#de chiara paolo#mafia montagna di merda#paolo de chiara#pdc#provenzano#Stato#trattativa stato mafia#viterbo#wordnews#wordnews.it
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FRANCA VIOLA
Il 9 gennaio Franca Viola, considerata la prima donna italiana a rifiutare il “matrimonio riparatore”, nel 1966, ha compiuto 70 anni. Da decenni Viola è considerata un esempio di emancipazione da molte donne italiane. Ottiene l’8 marzo 2014 l’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana dal presidente Giorgio Napolitano.
Franca Viola nasce nel 1947 da una famiglia di mezzadri. All’età di quindici anni, con i, Franca si fidanza con Filippo Melodia, nipote di un noto mafioso locale e membro di una famiglia benestante. Dato che Filippo viene accusato di furto e appartenenza a banda mafiosa, il padre di Franca decide di rompere il fidanzamento. Il giovane appena uscito di prigione va alla ricerca di Viola. Rivolge Minacce di tipo mafioso al padre di Franca, al quale viene bruciata la casetta di campagna, distrutto il vigneto. Bernardo Viola viene persino minacciato con una pistola, ma nessuno di questi strumenti lo spaventa abbastanza da fargli “mollare” la custodia della figlia. Il 26 dicembre 1965 il Melodia, con la sua banda di amici, si ripresenta a casa Viola e, dopo aver distrutto tutto e gravemente malmenato la madre, si porta via Franca e il fratellino che le si è aggrappato alle gambe nel tentativo di proteggerla. Il fratellino viene rispedito a casa, Franca viene tenuta prigioniera prima in un caseggiato isolato e poi in casa della sorella del Melodia.
“Rimasi digiuna per giorni e giorni. Lui mi dileggiava e provocava. Dopo una settimana abusò di me. Ero a letto, in stato di semi-incoscienza”,
La polizia riesce poi a liberare la giovane. Il Melodia viene arrestato con i suoi complici, ma pensa di scamparla con la legge del “matrimonio riparatore”, scagionava il rapitore che sposava la propria vittima.
Franca però rifiuta di sposarsi dando quindi avvio al processo, che si svolge nel dicembre del 1966. L’attenzione di tutta la stampa locale e nazionale è altissima, sia perché è la prima volta che una donna sceglie di dichiararsi “svergognata” e sfidare le arcaiche regole di un “onore” presunto e patriarcale, sia perché in questa vicenda c’è la possibilità di condannare il potere mafioso. Il prezzo da pagare era altissimo: minacce, ricatti, l’opinione pubblica ostile, con polizia fuori da casa giorno e notte e nessuna possibilità di lavoro per il padre. Franca nonostante tutto continuava a sostenere:
“Io non sono proprietà di nessuno, nessuno può costringermi ad amare una persona che non rispetto, l’onore lo perde chi le fa certe cose, non chi le subisce”.
Trasportata da Alcamo a Trapani dalla polizia, Franca si presenta con grande coraggio a tutte le udienze. Il Melodia tenta di infangarla, raccontando che i loro primi rapporti risalivano al luglio del ”63, epoca del loro fidanzamento. Dai legali del Melodia viene persino avanzata richiesta – fortunatamente respinta – di una perizia per accertare quando fosse avvenuta la deflorazione della ragazza. Il processo si conclude con la condanna ad 11 anni per il Melodia ed i suoi complici.
“Non ho mai avuto paura, non ho mai camminato voltandomi indietro a guardarmi le spalle. È una grazia vera, perché se non hai paura di morire muori una volta sola.”
Franca si sposa il 4 dicembre del 1968 con Giuseppe Ruisi. Durante il processo il Melodia l’aveva minacciata, dicendole che se avesse sposato quell’uomo lo avrebbe ammazzato. Loro si sposano lo stesso: la cerimonia è annunciata per le 10. Franca vuole un matrimonio in piena regola, le partecipazioni, l’abito bianco, i fiori in chiesa, il ricevimento.
Oggi Franca vive ancora ad Alcamo, ha tre figli.
“È arrivato il momento in cui ho dovuto dirglielo. Sergio era in prima media. La sua insegnante un giorno disse in classe ‘Fra qualche anno nelle antologie ci sarà anche la storia della mamma di Sergio’”
Una donna, senza potere, senza alternativa se non quella di opporsi al potere mafioso, ha rischiato la sua vita e la vita dei suoi familiari, ma alla fine ha vinto e ha ottenuto la vita che si meritava fin dall’inizio.
Fonte: Enciclopedia delle donne
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I padri del Dadaismo a Vietri sul Mare. Martedì 12 novembre presentazione del libro di Giorgio Napolitano e Maria Grazia Gargiulo Martedì 12 novembre alle ore 17:00, presso il Centro Culturale C.a.T. a Vietri Sul Mare in Via Ospizio, 3, si terrà la presentazione del libro…
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Ex-allievo FSC al Quirinale per la "Giornata dell'informazione" - Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale | UPS
Ex-allievo FSC al Quirinale per la “Giornata dell’informazione” – Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale | UPS
Pubblicato: 15 Agosto 2007 Marco Catalano – nostro studente della FSC – ha vinto il Premio Internazionale di giornalismo Maria Grazia Cutuli (sezione tesi di laurea). Martedì 18 settembre al palazzo del Quirinale si è svolto l’incontro del Presidente della Repubblica con il mondo dell’informazione per la “Giornata dell’informazione”. Hanno presenziato all’evento anche i vincitori dei maggiori…
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#"Giornata dell&039;informazione"#2007/08#Don Marco Catalano#Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale#In evidenza#MeridioNews#On. Giorgio Napolitano#Premio Internazionale di giornalismo Maria Grazia Cutuli#Quirinale#UPS
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ANCONA – Sarà visitabile fino al 23 marzo prossimo la quarta edizione della mostra concorso di Arti visive, “LiberArte”, inaugurata sabato scorso alla presenza dell’assessore alla Partecipazione Democratica, Stefano Foresi, a Palazzo Camerata. L’iniziativa è a cura del circolo culturale Carlo Antognini, patrocinata dall’amministrazione pubblica.
Presenti 33 autori (su 37 espositori) che concorreranno al premio per l’opera più bella e per le segnalazioni di merito; le premiazioni sono previste per sabato 23 marzo alle ore 18.00. La giuria è composta dal prof Antonio Luccarini, dall’artista Alfonso Napolitano e dalla giornalista Franca Santinelli. Tra gli intervenuti il noto artista Guido Armeni e il regista Alfredo B. Cartocci.
Alle pareti, tra dipinti, sculture, fotografie e installazioni, occhieggiano opere di Simonetta Agostinelli, Paola Angeloni, Andrea Ansevini, Francesca Baldini, Marisa Balzi, Rodolfo Bocci, Anna Bonanni, Giuseppina Bonucci, Anthony Bufali, Claudio Buffarini, Roberta Cardinali, Roberta Carletti, Giorgio Castriota, Maria Luisa D’Amico, Grazia De Angelis, Antonio Di Cosmo, Livia Galeazzi, Lamberto Gerini, Gabriella Giuliodori, Anna Maria Guidobaldi, Giannarosa Gusteri, Rossana Lovato, Adriana Magini, Luigi Manzotti, Valeriano Mobili, Maria Cristina Montanari, Anna Letizia Novelli, Margherita Petetti, Renza Pistoni, Margherita Ricci, Laura Sacco, Claudio Tarsetti, Sauro Tolucci, Valentina Valentini, Daniela Vannini, Enrica Vichi, Francesca Zoppi.
Sempre a Palazzo Camerata, giovedì 21 marzo, alle ore 18.00, si terrà la presentazione del libro “Così, giusto pe’ ride…” di Alfredo B. Cartocci; venerdì 22 marzo alle 18.00 recital dei poeti del circolo Antognini. La mostra resterà aperta tutti i giorni fino al 23 marzo dalle ore 17,30 alle 19,30; ingresso libero.
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Ellen Pompeo Had Her Purse Stolen During Vacation In Italy!
Not the ideal nature to spend your time in Florence !!! The Grey’s Anatomy star exposed the treachery and steal on her Instagram history, while also noting how she nearly caught the swindler after working technology to track everything down( below ): Grazia a polizia Di Firenzia squadro volanti y resterante Frescobaldi my handbag was been stealing from right under my nose !! I condemn the rose !! But Grazia to who ever plagiarize it for quitting it on wall street exactly in skill. I was moving my phone and shooting you down … had I caught you … it would not have ended well for you … I am neat but gives not forget my heritage … NAPOLITANO …. hai furtuno y io hai destine too I hope you were smiling because e Sarai catturato perche sei in macchina delight forgive my heinous ItalianA post shared by Ellen Pompeo (@ ellenpompeo) on May 25, 2018 at 8: 24 am PDT Crazy !!! Just glad everybody was safe and everything … what a eerie and unforgettable time, right ?! [ Image via Nicky Nelson/ WENN .] Related Stories Tacky! Mariah Carey ‘Quietly’ Sold The 35 -Carat Diamond Engagement Ring James Packer Gave Her Two Times Ago… Sofia Richie Wishes ‘Babe’ Scott Disick A Fortunate 35 th Birthday! Chelsea Clinton Unloads On Donald Trump! Charity House Named For Kanye West’s Mom Distances Itself From The Rapper, Begs For Help On Twitter — And Kim Kardashian Claps Back! http://dailybuzznetwork.com/index.php/2018/07/20/ellen-pompeo-had-her-purse-stolen-during-vacation-in-italy/
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Ellen Pompeo Had Her Purse Stolen During Vacation In Italy!
people always ask me if I've been getting Botox
Not the most ideal way to spend your time in Florence!!!
Ellen Pompeo was vacationing in Italy late on Friday when she allegedly had her purse stolen "from right under my nose" while out and about walking around the city!
Related: Ellen Slams Persistent Paycheck Rumors!!
The Grey's Anatomy star revealed the deception and theft on her Instagram account, while also noting how she nearly caught the thief after using technology to track everything down (below):
Grazia a polizia Di Firenzia squadro volanti y resterante Frescobaldi my purse was stolen from right under my nose!! I blame the rose!! But Grazia to who ever stole it for dropping it on the street exactly in tact. I was tracking my phone and chasing you down... had I caught you... it would not have ended well for you... I am nice but lets not forget my heritage... NAPOLITANO.... hai furtuno y io hai destine 👊🏼🇮🇹😘 also I hope you were smiling because e Sarai catturato perche sei in macchina 📷📷🎞 please forgive my horrible ItalianA post shared by Ellen Pompeo (@ellenpompeo) on May 25, 2018 at 8:24am PDT
Crazy!!!
Just glad everybody was safe and everything... what a weird and unforgettable moment, right?!
[Image via Nicky Nelson/WENN.]
you'll never know what you'll find in all of these celebrity items
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Ellen Pompeo Had Her Purse Stolen During Vacation In Italy!
Not the most ideal way to spend your time in Florence!!!
Ellen Pompeo was vacationing in Italy late on Friday when she allegedly had her purse stolen "from right under my nose" while out and about walking around the city!
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The Grey's Anatomy star revealed the deception and theft on her Instagram account, while also noting how she nearly caught the thief after using technology to track everything down (below):
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Crazy!!!
Just glad everybody was safe and everything... what a weird and unforgettable moment, right?!
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‘Grey’s Anatomy’ Star Ellen Pompeo Robbed in Italy
Ellen Pompeo took to Instagram on Friday to share how she had her purse snatched by a thief while on vacation in Italy.
“My purse was stolen from right under my nose!!” the Grey’s Anatomy vented, after thanking local police for their help in Italian. “I blame the rose!! But Grazia to whoever stole it for dropping it on the street exactly intact.”
“I was tracking my phone and chasing you down... had I caught you... it would not have ended well for you...” the 48-year-old actress continued. “I am nice but let’s not forget my heritage... NAPOLITANO.”
Adding several Italian phrases, the star, who is married to Chris Ivery, then asked followers to, “forgive my horrible Italian.”
Grazia a polizia Di Firenzia squadro volanti y resterante Frescobaldi my purse was stolen from right under my nose!! I blame the rose!! But Grazia to who ever stole it for dropping it on the street exactly in tact. I was tracking my phone and chasing you down... had I caught you... it would not have ended well for you... I am nice but lets not forget my heritage... NAPOLITANO.... hai furtuno y io hai destine 👊🇮🇹😘 also I hope you were smiling because e Sarai catturato perche sei in macchina 📷📷🎞 please forgive my horrible Italian
A post shared by Ellen Pompeo (@ellenpompeo) on May 25, 2018 at 8:24am PDT
But Pompeo's caption did not escape the notice of her Grey's co-star Giacomo Gianniotti, who was born in Rome and speaks fluent Italian.
"Cmon Ellen! You didn't hit up your boy for an Italian translation? Haha I'll be there in July and I'll be on the prowl for your boy, he don't stand a chance," he commented on her post. "Glad you are safe!"
The mom of three has been vacationing in Florence, where she posted a snap of her daughters, Stella and Sienna, gazing out into a river on Thursday. “❤️Firenze❤️,” she captioned the photo.
She also captured the gorgeous European city’s stunning architecture in another post.
❤️Firenze❤️
A post shared by Ellen Pompeo (@ellenpompeo) on May 24, 2018 at 1:31pm PDT
A post shared by Ellen Pompeo (@ellenpompeo) on May 24, 2018 at 1:41pm PDT
See more on Pompeo below.
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TALK SHOW “LA RIFORMA 500 ANNI DOPO: NON SOLO LUTERO… E IN ITALIA? COME E PERCHÉ”17 novembre 2017
Si è svolto nella giornata di sabato 11 novembre 2017, dalle ore 14.30 alle ore 17.30, il Talk Show che ha visto impegnati tre grandi Istituti Evangelici Italiani:
La Shepherd International University di cui è Rettore Rino Rossinelli; L’Istituto di Formazione e Documentazione Evangelicadi cui è Rettore Pietro Bolognesi; La Facoltà Pentecostale di Scienze Religiose di cui è Rettore Carmine Napolitano .
Sette esponenti di rilievo del mondo evangelico italiano contemporaneo si sono confrontati tra fede, storia e cultura cristiana e si sono interrogati a distanza di 500 anni dalla Riformae da Lutero che cosa ne è “stata”, “come” e “perché”. Confrontandosi e interrogandosi tra i differenti pensieri di corrente in un “soft dibattito” dal clima amichevole ma importante nella sua sostanza.
Il Moderatore del Talk Show è stato Paolo Jugovac giornalista, consulente per la comunicazione, critico musicale. L’evento di Talk Show è stato organizzato da Pietro Lamanna con EUN (Editrice Uomini Nuovi) di cui è responsabile Anna Laiso
Ad ospitare l’evento è stata la Chiesa Evangelica Sorgente di Vita sita in Via Pisa 200/32 a Sesto San Giovanni (MI) di cui è pastore Samuele Pellerito.
Hanno partecipato: Roberto Di Stefano sindaco di Sesto San Giovanni e Silvia SardoneConsigliere del Comune di Milano e moglie di Roberto Di Stefano.
La Riforma Protestante avvenne anche nella musica cristiana che divenne un vero e proprio campo di battaglia ideologico tra dottrine teologiche per questo motivo durante l’evento si sono esibiti il gruppo musicale TRADICION con dei brani cristiani classici e con i famosi inni cristiani (voce di Anna Franze):
1) Amazing Grace in versione italiana Grazia incredibile è uno dei più famosi inni cristiani in lingua inglese scritta nel lontano ‘700 e fa riferimento a diversi passi biblici «Per questa grazia, infatti, siete stati salvati mediante la fede; questo non viene da voi ma è grazia di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene» (Efesini 2:8,9);
2) I Surrender All in versione italiana Io mi arrendo ognor, quest´inno è stato scritto dall´autore quando ricordò il giorno in cui arrese la sua vita a Cristo e dedicò completamente se stesso al servizio cristiano. Fu pubblicato per la prima volta nel 1896, nella collezione Gospel songs of Grace and Glory.
Il Talk Show si è svolto in due sessioni:
Nella prima sessione hanno partecipato: Walther Binni Dottore in Teologia e Storia della civiltà cristiana, Professore alla Shepherd International University, autore di numerosi libri; Carmine Napolitano Rettore e Professore presso la Facoltà Pentecostale di Scienze Religiose, Presidente della Federazione delle Chiese Pentecostali, pastore della Chiesa Pentecostale di Cicciano; Pietro Bolognesi Rettore e Professore presso l’Istituto di Formazione e Documentazione Evangelica, autore di numerosi libri, teologo, pastore della Chiesa Evangelica Riformata Battista di Padova; Paolo De Petris Professore, Ministro della Chiesa Evangelica Riformata del Ticino, Presidente del Capitolo dei Ministri, pastore della Chiesa Riformata di Bellinzona (Svizzera).
Dal confronto è emerso che: Il termine Riforma viene usato in ambienti diversi perché riguarda diverse aree ed evoca qualcosa che è in “continuo movimento” da qui il termine “Semper Reformanda”.
L’essenza della Riforma Protestante del XVI secolo è:
Dio che si riappropria delle sue creature e del suo creato cioè del suo mondo e lo fa attraverso degli uomini che si rendono conto della sua maestà, intervenendo attraverso di loro. Dunque la Riforma è un’opera di Dio, è Dio che assume la storia.
Lutero, Calvino, Zwingli e gli altri riformatori si sono impegnati in un lavoro di adeguare la Chiesa non più al mondo moderno ma al Nuovo Testamento mettendo Dio al centro della fede con la consapevolezza che l’uomo ha bisogno di Dio per conoscere sé stesso e per dare un senso e una dignità alla propria persona perché è dalla conoscenza di Dio che scaturisce la conoscenza di sé stessi.
Il XVI secolo fu un contesto storico dove accadde qualcosa di nuovo, accadde una rivoluzione che cambiò le strutture pedagogiche del cristianesimo che fino a quel momento era posizionato sul cattolicesimo romano e sull’età costantiniana e la Riforma causò un impatto molto serio e cruente con questa realtà. La sua pluralità riguardò sia le questioni storiche e sia le questioni teologiche che dovettero essere affrontate. Coinvolse solamente l’Occidente del mondo mentre non coinvolse l’Oriente e questo perché in Occidente c’era una figura “il papa” e anche a motivo della filosofia che si stava corrompendo. La Riforma ha valenza ancora oggi perché il problema di allora è ancora centrale in Occidente (il papato). Il tentativo della vera Riforma è quello di rapportare la cristianità alle fonti e al principio fondamentale di Sola Scrittura per comprendere che la salvezza ci è data da un Dio misericordioso attraverso la giustificazione per fede e ci vuole ricordare il fondamento della nostra fede con la consapevolezza della grande frattura che c’è tra l’uomo e Dio a motivo del peccato originale.
A distanza di 500 anni dalla Riforma e da Lutero anche nel mondo evangelico non si sente più parlare della maestà di Dio, non vengono più riconosciuti il suo primato, la sua sovranità e principalmente la Trinità che è il cuore della Riforma. C’è un tentativo da parte della chiesa di Roma di dire che tutto va bene perché siamo tutti figli di Dio, invece non è così siamo i figli di Dio perché la nostra è una fede Cristo centrica e crediamo nella Trinità. Oggi è contestato il principio della Riforma; è stato abolito il concetto di grazia, di peccato, di pentimento, della croce e questo a motivo delle fonti da dove si attinge e si alimenta la propria fede. La Riforma ha ancora senso ai giorni nostri se la Chiesa è Semper Reformanda cioè in uno stato continuo di Riforma. La cosa più importante di oggi è l’identità di appartenenza al popolo di Dio. Oggi il cuore della Riforma è l’identità dell’essere cristiano che si può riacquistare tramite una “confessione di fede” che ci ricorda le nostre origini, le nostre radici, chi siamo, a chi apparteniamo e perché.
Nella seconda sessione hanno partecipato: Gianni Giandomenico Preside e Professore alla Shepherd International University di lingua italiana, pastore della Chiesa Evangelica Emmanuel di Como; Leonardo De Chirico Professore presso l’Istituto di Formazione e Documentazione Evangelico di Padova, Direttore della rivista Studi di teologia, Direttore del Centro studi di Etica e Bioetica all’IFED di Padova, vice-Presidente dell’Alleanza Evangelica Italiana, autore di numerosi libri, pastore della Chiesa Riformata Battista Breccia di Roma; Giancarlo Rinaldi Professore di Storia del Cristianesimo presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, Direttore del Master in Studi Storico Religiosi presso lo stesso Ateneo, spesso ospite di programmi televisivi RAI, Presidente della Confederazione Nazionale delle Università Popolari Italiane (C.N.U.P.I.), Presidente del Centro per l’Alta Formazione Integrata, membro delle seguenti associazioni ed istituzioni: Associazione Biblica Italiana, Association Internationale d’Etudes Patristiques, Società Italiana di Storia delle Religioni, World Methodist Historical Society.
Dal confronto è emerso che: Un caposaldo della fede evangelica è la “seconda venuta di Cristo” questa realtà ci deve sensibilizzare nel tenere alta la Parola di Dio nel nostro paese e un modo di fare questo è nel prendere coscienza che ci dobbiamo lasciare guidare, domare e sagomare da Dio così come fecero sia Lutero che gli altri riformatori. Sottomettendoci all’autorità del Vangelo e interpretando con discernimento l’identità che è radicata nella Scrittura e fondata sugli elementi centrali del Vangelo e distinguendo con discernimento quali sono i confini necessari da mantenere. Questo è l’unico mezzo che ci aiuta a mantenere l’identità personale, spirituale e di carattere ideale e che suscita in noi delle convinzioni alle quali Dio ci chiama ad adempiere per contribuire all’avanzamento del suo Regno su questa terra mantenendo uno spirito modesto, umile, generoso e di grande slancio che ci induce a vivere con vocazione il nostro cammino cristiano. Queste attitudini e questo nostro atteggiamento lascia un segno che agli altri, non credenti, che non passa inosservato ed è un modo di testimoniare di Cristo e del Vangelo.
Ripercorrendo la storia della Riforma italiana risulta che essa inizialmente aveva preso spazio in diverse città italiane di cui Padova rappresentò uno dei luoghi meno ostili all’apertura di spiragli nella spessa coltre della cultura controriformista e che i preti studiavano Lutero e la lettera ai Romani, persino i contadini che erano immigrati nelle grandi città discutevano delle cose di Lutero. Quindi la Riforma arrivò anche in Italia ma con una forza ridotta e capace di aprire solo qualche breccia, furono tentativi coraggiosi spesso sfociati nel martirio solo i più fortunati riuscirono ad esiliare. Questo cinquecentennario vuole essere un’occasione di alfabetizzazione su quello che è la Riforma e il suo messaggio e ci invita a prendere una decisione e a fare delle scelte di tipo spirituali in quanto oggi a distanza di cinquecento anni la Riforma si presenta sotto un profilo “schizzofrenico” ecco perché è importante ritrovare l’identità della sua componente storicache ci fa vedere se all’interno ci sono delle patologie dato che oggi si parla di “unità” nella famiglia evangelica plurale e nelle diverse progettualità come quello della chiesa di Roma che non ha voluto ripensare ai dogmi e ci farebbe vivere con questa menzogna solo per il “quito vivere” che ci renderebbe artefici di un mondo plurale e ci renderebbe uniti nello stesso pensiero ecumenico e inter religioso. E’ invece possibile vivere in modo pacifico mantenendo identità che siano chiare. Queste sfide della modernità e del relativismo ci fanno comprendere che dobbiamo mettere al primo posto la coerenza tra quello che diciamo e quello che pratichiamo. Lo stesso Lutero scrisse le 95 tesi perché era disperato per la propria salvezza e studiando la lettera ai Romani aveva capito che la salvezza si ottiene solo per fede e aveva cominciato a predicare questa sua scoperta. Questa è la stessa attitudine che dovremmo avere noi in merito alla verità del Vangelo, farlo nostro per poi trasmetterlo agli altri affinché possano conoscere e ricevere il Dio di amore.
Questo evento è stato importante perché ha dimostrato che mettendo insieme anche idee diverse possono essere complementari e creare un nuovo discorso propositivo e umile, ci invita a fare un atto di umiltà e a riconoscere che anche se siamo credenti abbiamo dei peccati da confessare e che abbiamo bisogno della grazia di Dio solo con questa attitudine non rendiamo vana la via del calvario che Dio ha scelto per poterci riscattare.
Luisa Lanzarotta | Notiziecristiane.com
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