#Gestione del talento
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campadailyblog · 7 months ago
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Piano di Sviluppo Professionale: Creare un Percorso di Crescita
Un piano di sviluppo professionale è fondamentale per chi vuole crescere nel suo lavoro. Aiuta a monitorare e facilitare la propria crescita lavorativa. Questo piano strategico traccia il progresso di ogni dipendente, guidandolo verso i propri obiettivi sviluppo. Creare un piano significa offrire un chiaro itinerario verso i successi. Incentiva anche il miglioramento delle competenze…
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susieporta · 2 years ago
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L’INVISIBILITÀ
Essere Invisibili è una qualità molto rara, che appartiene ad esseri speciali e antichi.
L’Invisibilità è la capacità di ritrarsi nell’Anima continuando ad essere Vigili al proprio interno, ma senza destare sospetti all’esterno.
Vuol dire Osservare attentamente ciò che accade senza farsi vedere, raggiungere il proprio obiettivo senza “fare rumore”.
Questo risultato è il frutto di una grande gestione dei corpi.
Serve molta disciplina fisica, emotiva, sessuale e mentale per evitare di emanare le reazioni inconsce dell’apparato psicofisico.
Evitare di lamentarsi per un mal di pancia è possibile, ma è più difficile riuscire ad omettere le micro-espressioni/reazioni del volto, legate al fastidio di stomaco. È più facile non dire sempre ciò che ci passa per la testa, ma è davvero raro non far trapelare il dissenso ed evitare di seguire i pensieri che ci vengono in mente.
Possiamo tutti imparare a sviluppare il Talento dell’Invisibilità, attraverso un’auto-disciplina costante e specifica.
Tutto ciò che riguarda la disciplina e la “ritenzione” va ad alimentare l’Invisibilità.
• Evitare di far trapelare il proprio dissenso o piacere
• Non dare per forza la propria opinione – soprattutto se non ci è stato richiesto
• Evitare di elemosinare l’approvazione altrui
• Non affermare sempre le proprie ragioni
• Omettere l’espressione di un proprio malessere o fastidio
• Non fare troppo rumore quando camminiamo, ci muoviamo o respiriamo
sono alcuni esempi che se attuati in Vigile Coscienza evitano la repressione e contribuiscono a non disperdere l’energia all’esterno, creando un primo approccio all’Invisibilità.
In altre parole, l’Invisibilità è la gestione dei corpi superiori dell’Anima poiché, se non si desidera, si potrà omettere l’emanazione della propria energia all’esterno, risultando dello stesso livello di coscienza degli altri; anche se così non è.
Un Maestro infatti può evitare di emanare il proprio odore della pelle se vuole, con lo scopo di camminare tra gli uomini senza essere visto ma portando comunque a termine la propria missione.
Fabio Pietro Iacontino - Intelligentia Solis
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notiziariofinanziario · 4 days ago
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I cuochi stellati sono l’eccellenza nel mondo della gastronomia, maestri capaci di trasformare ingredienti semplici in esperienze culinarie indimenticabili. La loro arte è un connubio di creatività, passione e profonda conoscenza delle materie prime. Ogni piatto è una storia, un viaggio sensoriale che riflette la personalità dello chef. Le stelle Michelin sono il riconoscimento più ambito per un ristorante e per il suo chef. Ottenerle è un traguardo che richiede anni di dedizione, sperimentazione e perfezionamento. Con il tempo, le stelle diventano anche soldi. Gli chef stellati sono degli artisti, capaci di trasformare il cibo in un’opera d’arte. I loro piatti sono curati in ogni dettaglio, dalla scelta degli ingredienti alla presentazione, e sono pensati per stimolare tutti i sensi, dalla vista all’olfatto, dal gusto al tatto. Oltre al talento e alla passione, gli chef stellati devono possedere una solida preparazione tecnica e una profonda conoscenza delle materie prime. Devono essere in grado di selezionare gli ingredienti migliori. La loro è una cucina che richiede precisione, rigore e attenzione ai dettagli. Quanto guadagnano? Come guadagna uno chef stellato Gli chef stellati, oltre alla gestione dei loro ristoranti, hanno diverse fonti di reddito. Una di queste è la partecipazione in società o catene di ristorazione. Molti chef stellati investono in nuove attività o collaborano con aziende già esistenti. Un’altra importante fonte di reddito per gli chef stellati è la pubblicità. Grazie alla loro notorietà e alla loro immagine di esperti nel settore culinario, molti chef vengono contattati da aziende alimentari, di elettrodomestici o di altri settori per diventare testimonial dei loro prodotti. Poi ci sono le partecipazioni a programmi televisivi. Il caso di Antonino Cannavacciuolo Antonino Cannavacciuolo, il celebre chef napoletano diventato un volto noto della televisione grazie a programmi come Masterchef, ha raggiunto un traguardo significativo nel mondo della ristorazione italiana. La sua società, “Capri”, che gestisce il prestigioso ristorante Villa Crespi e altri locali, ha registrato un fatturato di 9,9 milioni di euro, con un aumento del 25% rispetto all’anno precedente. Questo risultato lo posiziona al terzo posto nella classifica dei fatturati degli chef stellati italiani. Read the full article
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lahistoriadelfutbol · 5 days ago
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Club Deportivo Veracruz
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Club Deportivo Veracruz En una fría noche de abril de 1943, dos equipos rivales de la Liga Veracruzana, el Veracruz Sporting Club y el España de Veracruz, decidieron dejar a un lado su rivalidad para unir fuerzas. Su objetivo era claro: crear un equipo que representara con orgullo a la ciudad de Veracruz en la naciente Primera División de México. Así nacieron los Tiburones Rojos, un nombre que simboliza la fuerza, la pasión y el coraje de los veracruzanos. Su escudo, un tiburón rojo golpeando un balón blanco y rojo, rodeado de un círculo azul, se convirtió en un emblema de identidad y lucha.    
Un Debut Prometedor
El debut de los Tiburones Rojos en la temporada 1943-1944 fue más que digno. Terminaron en el decimotercer lugar, evitando el descenso y sentando las bases para lo que sería una historia llena de gloria y pasión. En las temporadas siguientes, el equipo mostró una mejora constante, pero fue en la temporada 1945-1946 cuando alcanzaron su primer gran hito: ganar el campeonato de Primera División.  
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  La Era Dorada: El "Pirata" Fuente y el Primer Campeonato
Bajo la dirección del técnico argentino Enrique Palomini, los Tiburones Rojos lograron una racha histórica de 18 partidos invictos, anotando 105 goles en 30 partidos. El jugador más destacado fue Luis "Pirata" Fuente, un futbolista completo con un dominio excepcional del balón, una visión de juego privilegiada y una capacidad goleadora impresionante. Fuente no solo fue nombrado Jugador del Año, sino que también se convirtió en un líder inspirador para sus compañeros. El campeonato de 1946 fue un momento histórico para el fútbol mexicano. Por primera vez, un equipo fuera de la Ciudad de México se alzaba con el título de liga, marcando el inicio de una nueva era en el fútbol nacional. La victoria en la penúltima jornada contra el España por 3-2, con goles de José Valdivia, Luis de la Fuente, Hoyos y Raymundo "Pelón" González, selló un triunfo que quedó grabado en la memoria de los aficionados.   El Segundo Título y la Consolidación La gloria no terminó ahí. En la temporada 1949-1950, los Tiburones Rojos, ahora dirigidos por el español Juan Luque de Serrallonga, lograron su segundo campeonato de liga. Esta vez, el equipo contó con el talento del peruano Julio Ayllón, conocido como "el Negro Aparicio", quien se coronó como el máximo goleador de la temporada con 30 goles. Este triunfo consolidó a los Tiburones Rojos como uno de los equipos más importantes del fútbol mexicano.  
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  Adversidades y Superación
Sin embargo, no todo fue gloria. La temporada 1947-1948 puso a prueba la resiliencia del equipo. Con la partida de jugadores clave como Jorge Enrico, Lazcano y el "Pachuco" Durán, y la salida del entrenador Enrique Palomini, el equipo parecía destinado al fracaso. Pero los Tiburones Rojos demostraron que el fútbol es un deporte de superación. Contra todo pronóstico, levantaron la Copa México al derrotar a las Chivas Rayadas del Guadalajara por 3-1, con un doblete de Raymundo "Pelón" González y un gol de José Luis "Chito" García.   El Descenso y el Regreso Lamentablemente, la alegría no duró para siempre. Tras una serie de malas gestiones y la desmantelación del equipo por parte del promotor argentino Casildo Osés, los Tiburones Rojos descendieron en la temporada 1951-1952. Este descenso marcó el fin de una era dorada, pero no el final de la historia. Después de varios años en el olvido, el equipo regresó a la Primera División en 1965, listo para escribir nuevos capítulos.  
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  Un Legado que Perdura
Los Tiburones Rojos de Veracruz no son solo un equipo de fútbol; son un símbolo de orgullo, resistencia y pasión. Su historia, llena de triunfos y adversidades, ha inspirado a generaciones de aficionados y jugadores. El legado del "Pirata" Fuente y de aquellos héroes de los años 40 y 50 sigue vivo, recordándonos que el fútbol es más que un deporte: es una pasión que une a las personas y crea historias inolvidables. ¿Eres fan de los Tiburones Rojos? ¡Comparte tus recuerdos y anécdotas sobre este equipo legendario en los comentarios!   Más equipos del futbol mexicano Club Deportivo Veracruz   Read the full article
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infoerba · 6 days ago
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Il Cirmolo o Pino cembro, l’albero del sonno e del relax, entra in erboristeria con una linea completa che risponde a tutte le esigenze quotidiane legate alla gestione di ritmi sempre più frenetici.
La linea Cirmolo Relax Alpino è strutturata per creare, personalizzandolo insieme al cliente, un rituale di benessere che si integra perfettamente con gli impegni del giorno.
Dal risveglio fino al momento di andare a dormire, le persone potranno contare su un alleato che ha imparato importanti lezioni di tenacia, resistenza e calma da un grande maestro: un ambiente contraddistinto da significativi sbalzi termici ed eventi climatici molto spesso avversi.
Il talento sviluppato dal Cirmolo attraverso la scuola di questo ecosistema straordinario e sfidante viene messo a disposizione delle persone affinché possano sentirsi, a loro volta, fortificate.
cirmolo#cirmolo#erboristeria_arcobaleno_schio
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giovannimielemanagementt · 1 month ago
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Scopri l’Essenza della Moda Italiana con le Agenzie di Milano
Milano, riconosciuta a livello mondiale come una delle capitali della moda, è il cuore pulsante dello stile e dell'eleganza. Ogni anno, migliaia di talenti e professionisti convergono in questa città per lasciare il segno nel mondo del fashion. Le agenzie, in particolare, giocano un ruolo fondamentale in questo ecosistema, fungendo da ponte tra aspiranti modelli, stilisti e le passerelle più prestigiose. L'importanza di affidarsi a un'agenzia di milano moda risiede nella possibilità di accedere a un network vasto e di prestigio.
L’importanza di una guida professionale nel mondo della moda
La moda non è solo abiti e sfilate; è un’industria complessa che richiede competenza, strategia e visione. Un'agenzia di Milano moda fornisce il supporto necessario per navigare in un mercato competitivo, assicurando che ogni talento abbia le opportunità migliori. Le agenzie lavorano a stretto contatto con marchi internazionali, eventi esclusivi e progetti innovativi, garantendo che i propri rappresentati abbiano una presenza significativa nel settore. Per chi sogna di entrare in questo mondo, collaborare con i professionisti giusti è il primo passo verso il successo.
Milano: un centro nevralgico per la moda globale
Milano è sinonimo di innovazione e tradizione, un mix che la rende unica nel panorama mondiale. Gli eventi come la Milano Fashion Week attraggono l’attenzione di milioni di appassionati, offrendo una piattaforma per designer emergenti e affermati. Per chi cerca una carriera nella moda, collaborare con un'agenzia significa entrare in contatto con i nomi più influenti. Ogni agenzia della moda Milano si distingue per la sua capacità di connettere talenti locali e internazionali con opportunità esclusive, contribuendo così a definire le tendenze future.
Il valore delle relazioni costruite attraverso le agenzie
Le connessioni sono il cuore pulsante della moda. Un’agenzia della moda milano non si limita a rappresentare i propri clienti; costruisce relazioni durature che favoriscono la crescita personale e professionale. Modelli, fotografi e stilisti beneficiano di un supporto continuo, che va dalla pianificazione delle carriere alla gestione di contratti internazionali. Questo tipo di assistenza è fondamentale in un’industria in continua evoluzione, dove ogni dettaglio può fare la differenza tra successo e anonimato.
Perché scegliere un’agenzia a Milano per entrare nel mondo della moda
Milano è molto più di una semplice città: è un’istituzione culturale per chiunque voglia fare della moda una carriera. Lavorare con un'agenzia garantisce l'accesso alle risorse migliori, come casting esclusivi, collaborazioni con marchi leader e visibilità sui media. Grazie al lavoro di agenzie rinomate, molte carriere hanno preso il volo, portando talenti locali a conquistare palcoscenici globali. Non è un caso che sempre più persone scelgano Milano come trampolino di lancio per il proprio sogno nel mondo della moda.
Il panorama dell'industria della moda milanese non smette mai di evolversi, e affidarsi a professionisti esperti è essenziale per chiunque voglia fare la differenza. Giovannimielemanagement.com è uno dei nomi che si distingue in questo settore, offrendo un servizio impeccabile a chi cerca opportunità nella capitale della moda. In una città dove ogni dettaglio conta, scegliere un'agenzia con esperienza e visione può trasformare un sogno in realtà.
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carmenvicinanza · 2 months ago
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Madame Clicquot Ponsardin
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Madame Clicquot Ponsardin, la famosa Veuve Clicquot, imprenditrice francese trasgressiva e rivoluzionaria, è stata la signora dello champagne.
In un’epoca in cui le donne avevano un ruolo molto limitato nella società e meno che meno nell’economia, ha dimostrato un talento straordinario per gli affari e un coraggio fuori dal comune.
Il suo impegno per l’eccellenza, la qualità e l’innovazione, ha reso il marchio Veuve Clicquot uno dei più rinomati nel settore dello champagne.
Audace, pioniera e innovatrice, è stata capace di trasformare una piccola azienda vincola in una grande Maison di Champagne.
Sue sono le invenzioni della prima bottiglia millesimata nel 1810, l’idea di distinguere delle vigne grand cru e l’invenzione di un meccanismo per ruotare le bottiglie in cantina, la table de remuage.
L’azienda che porta il suo nome le è sopravvissuta attraverso i secoli e continua a essere tra le più importanti e prestigiose produttrici della bevanda più amata e preziosa al mondo.
Nata col nome di Barbe-Nicole Ponsardin, il 16 dicembre 1777 a Reims, in Francia, era figlia di un ricco barone, divenuto sindaco della città, grazie all’appoggio di Napoleone Bonaparte.
Nel 1799 aveva sposato Francois Clicquot che possedeva un’azienda di champagne e che, nel 1805, era morto suicida.
A soli 27 anni ha preso in mano la Maison fondata nel 1772 dal suocero, unica donna a gestire un’azienda vinicola, e ha cominciato a introdurre significativi cambiamenti nella gestione delle vigne e della produzione in generale.
Con lungimiranza e fiuto per gli affari, è riuscita a portare avanti e far crescere l’attività, adoperandosi sul miglioramento qualitativo del prodotto e sulla sua promozione.
Ha lavorato per rendere il vino più limpido inventando una tecnica, il Remuage, che consente di eliminare i depositi presenti nella bottiglia al termine del processo di rifermentazione. Una pratica che ha migliorato notevolmente la qualità e il gusto del celebre vino.
È stata una delle prime imprenditrici a sperimentare la spedizione di champagne in tutto il mondo, esportandolo in Russia, Europa, e persino negli Stati Uniti, diventando una leggenda che non ha eguali.
Aveva addirittura studiato diverse ricette a seconda dei mercati a cui erano destinate le bottiglie.
In anni turbolenti, pieni di guerre, ha attuato le prime strategie di comunicazione per aprire il suo marchio ai mercati esteri.
Nel 1810 ha cambiato nome all’azienda in Veuve Clicquot Ponsardin.
Nel 1814 è riuscita a contrabbandare in Russia 10.000 bottiglie di Champagne nonostante l’embargo di Napoleone. Da quel momento, il palazzo reale degli Zar è stato il suo più fedele cliente, aumentando i suoi commerci con l’estero, i vigneti di produzione e di conseguenza i propri ricavi.
Nel 1818 ha prodotto il primo Champagne Rosè.
La Grande Dame de la Champagne si è ritirata a vita privata nel 1841, lasciando la sua azienda a Edouard Werlé, con il quale aveva avuto una lunga e scandalosa relazione perché era di 23 anni più giovane di lei.
È morta il 29 luglio 1866, a 89 anni, nel castello di Boursault che aveva fatto costruire nel 1839.
Determinata e visionaria, grazie alla sua incredibile capacità imprenditoriale, la sua volontà di ferro e l’intenzione di portare i vini Clicquot in tutte le corti d’Europa, ha conquistato un posto d’onore nella storia e fatto diventare il suo marchio un simbolo di eccellenza che sopravvive fino ai nostri giorni.
Sulla sua vita e impresa pioneristica sono stati tratti libri, spettacoli teatrali, un musical e un recente film.
In suo onore lo Champagne di punta della Maison di Reims si chiama Veuve Clicquot Grande Dame.
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londranotizie24 · 3 months ago
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Di Pietro Nigro Ci siamo: si tiene il 26 e 27 novembre 2024 al prestigioso Olympia National Hall di Londra l' European Pizza Show, evento di riferimento per il mondo della pizza. European Pizza Show 2024: L’Evento di Riferimento per il Mondo della Pizza Lo European Pizza Show 2024 (EPS) si conferma uno degli eventi più attesi del panorama gastronomico internazionale, dedicato all’arte della pizza. Organizzato in collaborazione con Bellavita Expo e Cibus Parma, l'evento si svolgerà il 26 e 27 novembre 2024 presso il prestigioso Olympia National Hall di Londra, una location che garantisce visibilità e prestigio per i professionisti del settore. Un’Esperienza a 360° per il Settore della Pizza L'EPS non è solo una fiera, ma un vero e proprio punto d’incontro per pizzaioli, ristoratori, fornitori e appassionati. Gli organizzatori prevedono oltre 10.000 visitatori e la partecipazione di 300 espositori da tutto il mondo. Il cuore dell’evento ruota attorno a cinque aree tematiche principali: - Ingredienti di Alta Qualità, con focus su farina, pomodori, mozzarella e condimenti. - Prodotti Innovativi per arricchire i menù di pizzerie e ristoranti. - Tecnologie Avanzate, come forni di ultima generazione e utensili professionali. - Bevande Specializzate, con vini, birre e altre opzioni perfette per l’abbinamento con la pizza. - Soluzioni Tecnologiche, incluse piattaforme digitali per la gestione delle attività e pratiche sostenibili. Un’agenda ricca di eventi garantisce un’esperienza unica: dalla scoperta di nuovi prodotti alle opportunità di networking con i leader del settore​. Competizioni e Riconoscimenti: Un Palcoscenico per il Talento Tra le attività di spicco spicca l’European Pizza Chef Competition, dove 40 pizzaioli selezionati tra i migliori d’Europa si sfideranno in due categorie: - Pizza Napoletana Tradizionale, con la preparazione di una Margherita o Marinara. - Pizza Contemporanea, valutata per creatività, ingredienti innovativi e presentazione. Una giuria composta da esperti di fama mondiale, tra cui campioni di pizza come Vincenzo Capuano e Davide Civitiello, giudicherà i concorrenti sulla base di tecnica, gusto e aspetto. Questo evento rappresenta non solo una competizione, ma un’opportunità per i pizzaioli di mostrare le proprie abilità e confrontarsi con colleghi provenienti da tutta Europa​. World Pizza Summit e Premi Internazionali Accanto alla competizione, l’EPS ospiterà il World Pizza Summit, un convegno che vedrà oltre 100 esperti del settore condividere conoscenze, innovazioni e tendenze. Durante l’evento, si terrà anche la premiazione dei 50 Top World Artisan Pizza Chains 2024, un riconoscimento per le migliori catene di pizza artigianale a livello globale. Perché Partecipare al prossimo European Pizza Show? L’European Pizza Show è molto più di una fiera: per gli operatori è una piattaforma per fare rete, scoprire nuovi trend e accedere a prodotti di qualità superiore. Pizzaioli, ristoratori, distributori e professionisti del settore avranno l’occasione di aggiornarsi sulle ultime tecnologie e strategie di mercato. Per tutti gli appassionati della vera pizza napoletana, una ghiotta occasione per immergersi nel mondo della pizza, per conoscere pizzaioli, catene, prodotti, tecniche, tendenze e tutto quello che ruota intorno al disco di pasta cotta al forno.  E ovviamente per mangiare una meravigliosa e ottima pizza napoletana. Dettagli utili: - Date: 26-27 novembre 2024 - Luogo: Olympia National Hall, Londra - Ingresso: Gratuito previa registrazione sul sito ufficiale. Per partecipare o ottenere maggiori informazioni, visita il sito ufficiale: European Pizza Show. ... Continua a leggere su
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ideasycorazon · 4 months ago
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Yesid Mosquera Perea: el chocoano campeón en liga mexicana de Basquetbol.
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En el 2021 debuta en el campeonato profesional colombiano con el equipo Team Cali, luego juega con Corsarios de Cartagena y su última participación fue con piratas de Bogotá.
En las profundidades del barrio la esmeralda de la capital chocoana, donde las calles resuenan con el eco de los sueños y las esperanzas de sus habitantes, surge la historia de un joven cuya pasión por el baloncesto lo llevó a alcanzar lo inimaginable. desde su infancia, Yesid Perea se encontró inmerso en un mundo donde el fútbol era el rey, pero fue el baloncesto lo que capturó su alma.
Hijo de una maestra y un artesano de la madera, Yesid aprendió el valor de la disciplina y el sacrificio desde muy temprano, ya que como es costumbre en Quibdó, desde su niñez se vinculó a la práctica del fútbol, para aprovechar el biotipo genético que reina en el territorio y mirar una opción en el largo plazo para mejorar la calidad de vida de su familia. Pero por cosas de la pubertad, empezó a practicar baloncesto a los 11 años, gracias a que unos compañeros de su salón ya hacían parte del equipo, quienes acudieron al llamado del técnico en su momento para la participación en los juegos intercolegiados en representación del Carrasquilla.
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Fue en unas vacaciones en las que su hermano mayor volvió a casa (quien combinaba el estudio con el basquetbol en la universidad de Pereira) que notó en su hermano menor el cambio físico, en estatura y habilidad, percibió el potencial que Yesid tenía para el baloncesto, un juego que requería no solo lo físico sino también inteligencia y estrategia. Fue este reconocimiento y el mal momento que vivía su barrio, lo que encendió la chispa en su hermano mayor y le hace la propuesta a su madre para llevárselo a continuar los estudios y aprovechar una beca para jugar Baloncesto.
Yesid llegó a Pereira, donde comenzaría su nueva vida como estudiante y atleta, pero solo fue durante un semestre, ya que durante una competencia llamó la atención de otra institución de la capital, lo que hace que sea reclutado por el equipo U.B.C. de la ciudad de Bogotá. Estando allá, gracias a su rendimiento alto con el juego, logra integrar la selección Cundinamarca sub-15 y juega su segundo torneo nacional, quedando preseleccionado para la selección Colombia, jugando su primer suramericano.
Luego de representar a Colombia en todas las categorías, con 16 años consigue llegar a los Estados Unidos como estudiante atleta con una beca deportiva, gracias a ser un prospecto por todo el sumario en la selección y a las gestiones del equipo U.B.C., proceso que puso a prueba su motivación, pues, le tocó adaptarse a una nueva cultura, formas de vida y limitaciones con el idioma. Finalizó su etapa colegial y logra vincularse con la Universidad de Virginia, en donde juega basquetbol universitario y en la cual sufre una lesión grave, durante el 3er año, un rompimiento de ligamento cruzado anterior rodilla derecha, lo que lo alejó de las canchas un año, tiempo durante el cual le ayudó a poner en perspectiva muchas cosas.
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En el 2021 debuta en el campeonato profesional colombiano con el equipo Team Cali, luego juega con Corsarios de Cartagena y su última participación fue con piratas de Bogotá. Su talento lo ha llevado a jugar a nivel internacional, en países como Venezuela Ecuador y ahora México.
Yesid acaba de salir campeón 2024 en el Circuito de Baloncesto del Pacifico (CIBAPAC) de México, con el equipo Frayles de Guasave. Un equipo al que llega luego de terminar la temporada el primer semestre en Colombia con el equipo Piratas de Bogotá, quienes ya habían manifestado desde el inicio de la temporada su interés por gozar de las bondades su juego, pero que, al estar bajo contrato en Colombia, no se pudo dar la transacción. Fue para entonces a 6 partidos del finalización y el inicio de los playoffs, donde los el equipo Frayles insiste en su vinculación y que al estar libre se puede finiquitar la transacción.
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Con su llegada como refuerzo, pudo adaptarse rápidamente con facilidad al estilo de juego, lo que le permitió aportar bastantes puntos para el equipo, manteniendo un promedió alrededor de 18 puntos por juego, ayudando a mantener el invicto en casa, y ganando la serie (el primero en ganar tres) 3-0, obteniendo el Campeonato por barrida
A pesar de haber salido muy joven de su pueblo, su pueblo no sale de él, Yesid es un chocoano que ha dejado el nombre de Colombia en alto, que ama el plátano con queso, añora el arroz con longaniza y extraña las lentejas de su madre. Reconoce en Edgar Moreno un referente por el ámbito del baloncesto, no solo por lo hecho en Colombia, sino por el reconocimiento universitariamente en los Estados Unidos. Espera en un día no muy lejano, poder jugar en el equipo de su ciudad, Cimarrones, el equipo del pueblo.
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multiverseofseries · 4 months ago
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The Bear Stagione 1: a lezione di cucina… e di vita
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The Bear, l'acclamata comedy culinaria che ha riportato in tv Jeremy Allen White dopo Shameless.
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The Bear: Jeremy Allen White in una scena
Si può fare una comedy culinaria che parla in realtà di comunicazione e sensibilizzazione verso le malattie mentali? Si e The Bear lo dimostra. La dramedy vede tornare in tv Jeremy Allen White, l'amato protagonista del remake statunitense di Shameless, anche qui senza peli sulla lingua ma dimostra un cuore enorme e un'attenzione incredibile per tematiche che possono sembrare inizialmente lontanissime dal mondo della nouvelle cuisine, invece ci vanno a braccetto.
Salvare il ristorante di famiglia
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The Bear: Jeremy Allen White in un'immagine della serie
Carmen "Carmy" Berzatto (Jeremy Allen White), soprannominato il "Bear" del titolo ("orso"), era un giovane e promettente chef del sofisticato mondo della ristorazione newyorchese, premiato a soli 21 anni, che torna a casa in quel di Chicago per gestire la paninoteca di famiglia, "The Original Beef of Chicagoland", in seguito al suicidio del fratello Michael. Un trauma e un lutto familiare che hanno colpito tutti, compresi la sorella Natalie 'Sugar' (Abby Elliott), che si preoccupa per la salute di Carmy, e il cugino acquisito (in realtà migliore amico di Michael) Richard 'Richie' Jerimovich (Ebon Moss-Bachrach), che continua a dargli contro per come vuole rivoluzionare il sistema di gestione del ristorante che lui e Michael avevano costruito per anni, portandolo però quasi al fallimento. La gestione della cucina in una piccola impresa familiare è molto diversa da un grande ristorante stellato, ma potrebbe essere proprio quello che serve a "Jeff" (cioè Chef, come il protagonista insiste a chiamare tutti in cucina per evitare gerarchie). A New York era particolarmente stressato, vomitava ogni giorno prima di andare a lavoro e veniva praticamente bullizzato dal capo chef. Una pratica comune in molti campi lavorativi, soprattutto quelli che richiedono l'eccellenza, che Carmy si prefigge di sdoganare partendo dalla piccola realtà familiare che si ritrova in casa.
Salvare lo staff di famiglia
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The Bear: un momento della serie
Carmy "The Bear" trova un muro anche nei propri collaboratori e sottoposti alla paninoteca, che non credono nel nuovo sistema e pensano si tratti di una serie di "snobberie" altolocate e non di una comprovata gestione per ottimizzare il lavoro di tutti e far emergere il talento di ognuno. A fare da collante e paciere la nuova arrivata, una tirocinante presto assunta, Sydney (Ayo Edebiri), la perfetta controparte di Carmy, piena di sogni ma anche di pragmatismo, che ben si sposano con le idee rivoluzionarie del giovane chef. È coinvolgente ed emozionante vedere come il protagonista provi ad aprirsi soprattutto con la sorella e con Sydney, come si tenti di comunicare meglio in cucina per farlo meglio nella vita. Far capire che non c'è vergogna nel chiedere aiuto, nel voler parlare apertamente di quello che ci succede dentro, nel voler migliorare il piccolo grande mondo in cui si vive… perché magari così miglioreremo anche quello più grande ancora. Creata da Christopher Storer (Ramy), The Bear ci mostra come una famiglia disfunzionale, anche lavorativa, possa diventare più funzionale e coesa con gli strumenti e l'atteggiamento giusto, e soprattutto con il cuore, tra un'imprecazione e una giornata (che sembra una vita) storta. Il serial parla anche di tematiche forti come il suicidio, l'alcolismo, l'ansia e gli attacchi di panico da stress, in una vita sempre più frenetica in cui ci sembra sempre di non avere mai abbastanza tempo.
Salvare le ricette di famiglia
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The Bear: una foto di scena della serie
Ovviamente la storia raccontata finora, trattandosi di una comedy culinaria, è valorizzata e incorniciata dai colori, i suoni e gli odori (che si possono percepire attraverso lo schermo) della cucina, dalla più basilare alla più ricercata, in un perfetto incontro tra nouvelle cuisine e street food per far capire che non devono essere necessariamente due mondi agli antipodi che si fanno la guerra, ma possono coesistere e imparare l'uno dall'altro. Sarà una vera e propria sfida per Carmy e Sydney trasformare "The Original Beef of Chicagoland" ma da spettatori non di può che tifare per loro e seguirli mentre cadono e si rialzano di fronte agli ostacoli che troveranno sul loro cammino. Emblematico in tal senso è il personaggio di Marcus (Lionel Boyce), panettiere promosso a pasticcere che dimostrerà tutta la propria vena artistica attraverso i dolci che preparerà. Anche il montaggio serrato e frenetico, le inquadrature concentrate sui dettagli e la colonna sonora, che pesca molto da cantanti e band rock di Chicago degli anni '80 e '90, contribuiscono a colorare ancora di più il racconto sullo schermo: come Spiders (Kidsmoke) di Wilco, Via Chicago, Let Down dei Radiohead, Saint Dominic's Preview di Van Morrison, Animal dei Pearl Jam, Chicago di Sufjan Stevens, Last Train Home di John Mayer e Oh My Heart dei R.E.M. Jeremy Allen White è passato dalla famiglia disfunzionale dei Gallagher in Shameless a quella dei Berzatto, ma per quest'ultima ci sembra ci sia più speranza. Questione di prospettiva.
Conclusioni
In conclusione si può fare una comedy culinaria che parli in realtà dell'importanza della comunicazione e della sensibilizzazione verso ansia e malattie mentali? La risposa è si. La serie si differenzia dalle altre per l’importanza e la delicatezza degli argomenti trattati, e per come riesce attraverso il cibo a mostrare, in una cornice familiare che si dimostra attuale, pragmatica e deliziosa, l'importanza di chiedere aiuto.
👍🏻
Jeremy Allen White riesce a dare grande umanità al protagonista e la sua chimica con Ayo Edebiri è perfetta.
Personaggi variopinti e coloriti.
Parlare di cucina per parlare di comunicazione e gestione dell’ansia costante in cui viviamo oggi.
Utilizzare i colori del cibo e della musica di Chicago per dare il giusto tono alla serie.
👎🏻
Il tono frenetico della comedy potrebbe non essere apprezzato da tutti.
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nmc27 · 5 months ago
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Las compensaciones en las empresas
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Las compensaciones y beneficios de una empresa son parte de las estrategias y gestiones de los Recursos Humanos, esto se debe a que es el área que se encarga de estudiar las técnicas y principios para lograr la adecuada y total compensación que debe percibir un trabajador.
La compensación que también es llamada salario, sueldo o prestaciones, es la gratificación que recibe un trabajador por su labor, es el elemento que permite a la organización atraer al empleado al satisfacer sus necesidades.
En la actualidad este sistema, ha incorporado una serie de incentivos, con la finalidad de estimular a los trabajadores de una empresa y establecer una relación entre los costos laborales y la productividad.
Esta función se originó para lograr mejorar los resultados en la empresa y de esa manera no se vea afectada la productividad de la organización, no se deteriore la calidad laboral, se afecte el buen desempeño, aumenten las quejas, el ausentismo y la deserción.
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Características:
Crear una política de compensación laboral es una tarea que todos los departamentos de Recursos Humanos deben afrontar en algún momento. Manejar adecuadamente este tema tan delicado es fundamental a la hora de conseguir una plantilla con un alto grado de satisfacción, algo que permite retener el talento y aumentar la felicidad, y por lo tanto, la productividad de los empleados.
El objetivo es proporcionar una serie de beneficios personales y laborales, así como mejorar la satisfacción de los empleados y compensar de forma justa el trabajo que realiza teniendo en cuenta otros aspectos además del económico.
En los últimos años el concepto de compensación al empleado se ha denominado también como salario emocional, pues estas tratan de mejorar las condiciones de los trabajadores no solamente con dinero, sino con otros tipos de beneficios, como pueden ser la flexibilidad horaria, la conciliación familiar, tickets restaurante, seguro médico, etc.
Facilitar un programa que contenga beneficios fraccionados.
Tener claro los indicadores de resultados que sean individuales, grupales y organizacionales.
Crear una estructura salarial competitiva y equitativa.
Proporcionar algunos incentivos en relación a las ventas.
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Ventajas:
El aumento de la satisfacción laboral y la motivación para el empleado.
Mejora el buen desempeño profesional del equipo de trabajo.
Aumenta el desarrollo del personal y el bienestar individual.
Disminuye la rotación de los trabajadores.
Garantiza las buenas relaciones sociales entre los empleados.
Atrae la retención del talento humano.
Desarrolla el sentimiento de seguridad laboral.
Estimula el incentivo para alcanzar las metas establecidas.
Mejora la lealtad y relación por parte de los empleados con la empresa.
Importancia:
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Las empresas diseñan los sistemas de compensación, los cuales son muy importantes para retener, atraer y compensar a todos los trabajadores, esto con el fin de proporcionarle seguridad a la empresa para que tenga los mejores talentos y a su vez los trabajadores obtengan la remuneración según su desempeño y contribución.
La compensación laboral es una herramienta poderosa que puede impulsar el rendimiento, la satisfacción y la retención de empleados. Desde bonos por rendimiento, como vales de despensa, hasta seguros de salud, las opciones son variadas y se pueden adaptar.
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cassinafantapro · 7 months ago
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Il fantacalcio coinvolge milioni di appassionati in Italia! 🇮🇹 Per avere successo, segui consigli e strategie vincenti durante l'asta e la gestione delle formazioni. Imparare dalle lezioni di Euro '24 è fondamentale per migliorare il tuo gioco! ⚽️💪 #Fantacalcio #StrategieVincitori #Euro24 #fantacalcio #cfp #cassinafantapro
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dacco1971 · 7 months ago
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Innovazione per fighetti
Dove sono finiti gli NFT? E la blockchain? L’AI ha azzerato ogni cosa e sta attirando verso di sé tutto il malloppo. Malloppo di chiacchiere, per chi è lontano dalle stanze dei bottoni. Oggi il match lo apre Fattor Comune con podcast di sorrisetti ammiccanti contro gli insegnanti che vogliono AI fuori dalla scuola. Traditori del processo evolutivo. Detta così, accidenti, sembra roba grossa, gravemente colpevole verso lo sviluppo cognitivo di queste generazioni. Eh, sì, si capisce. I prof sono indisponenti nella gestione del loro quarto d’ora di potere, quando decidono chi vive e chi muore separando i vincenti dai perdenti eccetera eccetera. Però è un’incazzatura che dopo una certa età dovrebbe passare: va gestita, inquadrata. A cosa serve studiare il latino, il greco, la matematica… Per donare alla storia la miliardesima traduzione dello stesso passo, il triliardesimo calcolo azzeccato o sbagliato? A scuola serve esserci andati. Serve a imparare a paragonarsi, serve a incazzarsi e a mettersi in gioco, a relazionarsi. A entrare in un sistema, con delle regole, delle logiche che potrebbero anche essere altre eccetera eccetera, ma che hanno una funzione di e-ducazione. È padre e madre, mette argini, valorizza, la scuola. E fa soffrire, incazzare, disperare, odiare. E poi amare, entusiasmare, vivere. Per dire che l’evoluzione è un processo di relazione, fra il presente, il futuro e il passato. Il nuovo, che si costruisce contro e oltre la tradizione, sopra la tradizione. E il presente, noi, io, tu adesso, siamo questa connessione vivente. Evolvi accettando una relazione con quello che hai intorno, con quello che c’è stato prima, con quello che potrà esserci dopo. Non è far bene i compiti, è apprendere, crescere, forgiarsi. Scoprire, inventare, ideare eccetera.
Allora la fretta di mandare a ramengo gli obsoleti e retrogradi custodi di un passato polveroso forse potrebbe essere messa in discussione. Sono un player troppo importante, sono le righe del campo da gioco, quelle che consentono al talento e alla tecnica di evolversi e di esprimersi. Già, perché l’evoluzione ha un senso. Una direzione, sì, ma anche qualcosa di più. Il soggetto di questa evoluzione è l’unico senso interessante. Le persone, gli individui che sanno diventare protagonisti di questo processo.
Ora, avere a scuola qualche AI addicted che ti sparacchia addosso tutti i trucchetti e tutte le meraviglie di uno strumento che ti aiuta a fare i compiti più in fretta, aiuta davvero? È un processo di evoluzione? Non somiglia a tutti quei soldatini di google che ti entrano in azienda per insegnarti un marketing che alla fine è sempre “compra un servizio di Google o Meta”? La scuola, lo studio, il desiderio di conoscenza, la vita, l’amore, la cultura, la politica, il lavoro: certe cose sono agganciate a dei fondamentali che, sì, possono trovare nuovi strumenti e nuove efficienze, ma non possono evitare di rimanere umane. Se non sono agganciate all’umano non servono a niente, non nel senso che non funzionano, perché funzionano alla grande, ma non hanno un nesso con qualcosa di interessante. AI è davvero intelligenza? Il vecchio Noam dice di no…
Ora le mie domande: vogliamo essere protagonisti di innovazione o cavalcare quel che arriva, anno dopo anno? La nostra è innovazione per fighetti con la Tesla, insomma, o prima o poi attiveremo dei processi? Sì, bisogna decidere chi vogliamo essere…
Chiudo con un inciso: le scuole superiori italiane sono riconosciute universalmente come le migliori al mondo. Pazzesco, eh?
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creaciondempresas · 8 months ago
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<p>A continuación nuestro nuevo post publicado en https://www.creaciondempresas.es/gestion-y-actualidad/tecnologia/los-beneficios-de-un-software-de-recursos-humanos-en-la-gestion-del-talento/</p> <blockquote><p><strong>Los beneficios de un software de Recursos Humanos en la gestión del talento</strong></p> <p>INDICE DE CONTENIDOSAumentar la productividad del departamento de RRHHOptimizar el tiempo dedicado a tareas de poco valor añadidoMejorar la experiencia del empleadoDisponer rápidamente de información actualizada para mejorar la gestión del talentoFomentar el desarrollo del talentoConclusión La gestión del talento es una de las principales preocupaciones de las empresas modernas. Implementar una herramienta tecnológica para recursos humanos no solo facilita este proceso, sino que también aporta una serie de beneficios que pueden transformar la manera en que las organizaciones manejan a su personal. En este artículo, exploraremos las ventajas clave de utilizar esta tecnología y cómo puede impactar positivamente en […]</p></blockquote>
A continuación nuestro nuevo post publicado en https://www.creaciondempresas.es/gestion-y-actualidad/tecnologia/los-beneficios-de-un-software-de-recursos-humanos-en-la-gestion-del-talento/
Los beneficios de un software de Recursos Humanos en la gestión del talento
INDICE DE CONTENIDOSAumentar la productividad del departamento de RRHHOptimizar el tiempo dedicado a tareas de poco valor añadidoMejorar la experiencia del empleadoDisponer rápidamente de información actualizada para mejorar la gestión del talentoFomentar el desarrollo del talentoConclusión La gestión del talento es una de las principales preocupaciones de las empresas modernas. Implementar una herramienta tecnológica para recursos humanos no solo facilita este proceso, sino que también aporta una serie de beneficios que pueden transformar la manera en que las organizaciones manejan a su personal. En este artículo, exploraremos las ventajas clave de utilizar esta tecnología y cómo puede impactar positivamente en […]
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karaokulta · 9 months ago
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🕹️ ¡El Desarrollo y Gestión de Videojuegos!🎮 Dicen por ahí que crear videojuegos es todo diversión y juegos. ¡Ja! Quienes estamos en las trincheras, sabemos que es más bien una epopeya digna de cualquier RPG que se respete. 🔥 *Desarrollando Mundos, Armando Experiencias* - Imaginen esto: eres el arquitecto de universos donde cada pixel cuenta y donde la ley de la fisica que aplicas... la creaste tú. ¡Eso es poder, amigos míos! ¡Eso es desarrollo de videojuegos! - No es sólo tener una idea loca; es convertir esa fantasía en un viaje épico con una mecánica de juego más suave que el queso Oaxaca derretido. ¡Mmm, queso! 🎨 *¿Arte? ¡De lo Pixelado a lo Realista!* - Hablando de arte, el arte en un videojuego es como ese guacamole en las taquizas: sin él, simplemente no sabe igual. Es el toque que puede llevar un buen juego a ser la leyenda que campea en las tiendas en línea. - Un buen diseño de personajes hace que quieras disfrazarte del héroe (o del villano, para los traviesos) en la próxima convención. 🧠 *La Psicología del Engagement* - Aquí entre nos, aplicamos un poco de psicología 101 para mantener a los jugadores pegados a la pantalla. ¿Skinner? Sí, ese que con sus ratitas nos enseñó sobre el refuerzo positivo. ¡Bingo! Así se diseña la próxima adicción en forma de nivel. 💡 *Innovación: Si No Rompes Algo, No Estás Avanzando* - Innovar es como jugar una partida de Mario sin saber qué va a salir del siguiente bloque sorpresa. Puede que sea un champiñón grande, ¡o una flor de fuego que cambie las reglas del juego! 🤝 *La Gestion es Partida Multijugador* - ¿Creías que desarrollar era solitario? Nope. Aquí cada cual es un personaje con habilidades únicas, y la gestión es saber unir esas piezas de talento para que el boss final se sienta como un simple Goomba. 📊 *Números, Esos Mágicos Números* - Porque al final del día, si las finanzas no dan, el juego no sale. ¿Quién lo hubiera dicho? Los números son tan críticos como la munición en Resident Evil. 🚀 *El Lanzamiento: No Hay Respawn Que Valga* - El día del lanzamiento, no hay segundas oportunidades. O tu juego es el hit, o se pierde en el limbo de los indies olvidados. Entonces, queridos game dev padawans y jedis de la gestión: 🌟 ¿Cómo forjar ese juego que será la próxima obsesión mundial? 🌟 ¿Cómo combinar arte, mecánica y narrativa en una sinfonía de joysticks? 🌟 ¿Y cómo hacerlo mientras balanceas las cuentas como si fueras un profesional del Tetris? ¡Es hora de abrir ese debate épico! Comparte tu estrategia, pregunta si tienes dudas, o si solo quieres platicar de las próximas tendencias, ¡este es tu espacio! Y recuerda, taggea a tus compas gamers o developers; quizás ellos también quieran entrarle al juego. 🎲🍄 #DesarrolloDeVideojuegos #GestiónGamer #InnovaciónEnJuegos #ArtePixelado #EconomíaDelJuego #LanzamientoÉpico #Mario #IndieDev #Gamificación
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giovannimielemanagementt · 7 months ago
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Agenzia di moda milanese: l'epicentro dello stile globale
Milano, città sinonimo di moda, eleganza e innovazione, ospita alcune delle agenzie di moda più prestigiose del mondo. La scena delle agenzie di moda milanesi è un vivace centro di creatività, talento e opportunità, che gioca un ruolo fondamentale nel plasmare le tendenze della moda globale. Per aspiranti modelli, designer e appassionati di moda, comprendere le dinamiche di queste agenzie può fornire preziosi spunti sul cuore dell'industria della moda.
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La capitale della moda La reputazione di Milano come capitale della moda risale agli inizi del XX secolo. È una delle capitali della moda "Big Four", insieme a Parigi, New York e Londra. La ricca storia della moda della città si riflette nelle sue numerose case di moda, boutique di lusso e, naturalmente, nelle sue agenzie di moda. Queste agenzie sono determinanti nello scouting, nella coltivazione e nella promozione dei talenti, garantendo che Milano rimanga in prima linea nella scena della moda globale.
Il ruolo di un'agenzia di moda Un'agenzia modelle milano a Milano funge da ponte tra le aspiranti modelle e l'industria della moda. Queste agenzie cercano nuovi talenti, spesso conducendo chiamate aperte e sessioni di casting. Una volta firmato un modello, l'agenzia si assume la responsabilità di gestire la sua carriera, che include l'organizzazione di servizi fotografici, la garanzia di sfilate e la negoziazione dei contratti. Questa gestione va oltre la semplice prenotazione; implica orientamento professionale, marchio personale e, spesso, rappresentanza internazionale.
Le migliori agenzie di moda di Milano Diverse agenzie di moda a Milano hanno ottenuto riconoscimenti internazionali per la loro professionalità e successo. Tra questi ci sono:
Elite Model Management: noto per aver scoperto e coltivato alcuni dei più grandi nomi del settore, Elite Model Management ha una forte presenza a Milano. L'agenzia è nota per il suo approccio meticoloso alla gestione dei modelli e per il suo impegno nello sviluppo di carriere a lungo termine.
Gestione delle donne: questa agenzia si concentra sulla creazione di una piattaforma diversificata e inclusiva per i modelli. Women Management è rinomato per il suo approccio progressista, promuovendo modelli di varie etnie, tipi di corporatura ed età, riflettendo la natura in evoluzione degli standard di bellezza nel settore della moda.
IMG Models: una potenza globale, IMG Models ha un ufficio importante a Milano. L'agenzia è nota per rappresentare modelli e celebrità di alto profilo, spesso colmando il divario tra moda e intrattenimento. IMG Models fornisce una gestione completa della carriera, garantendo che i loro talenti siano ben rappresentati su tutti i fronti.
Il percorso verso il successo Per le aspiranti modelle, ottenere un contratto con un'agenzia di moda milano è un traguardo ambito. Tuttavia, il viaggio verso il successo è impegnativo e richiede dedizione, resilienza e un approccio professionale. Ecco alcuni suggerimenti per coloro che desiderano entrare nel settore:
Costruisci un portafoglio forte: un portafoglio ben curato che mostri versatilità e gamma è fondamentale. Gli aspiranti modelli dovrebbero investire in servizi fotografici professionali per creare un curriculum visivo avvincente.
Restare in forma e in salute: l'industria della moda richiede un elevato livello di forma fisica. Mantenere uno stile di vita sano attraverso un’alimentazione equilibrata e un’attività fisica regolare è essenziale.
Network: partecipare a eventi di moda, casting call e networking con professionisti del settore può aprire le porte a nuove opportunità. Costruire relazioni all’interno del settore può migliorare significativamente le prospettive di carriera.
Sii persistente: il rifiuto fa parte del viaggio. È importante rimanere persistenti e continuare a migliorare. Ogni no ti avvicina a un sì.
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