#Francesco Congedo
Explore tagged Tumblr posts
Text
“ L'ultimo giorno di scuola, mentre li attendeva, pensava all'opportunità di fare un discorso di congedo, prudente, intonato al suo stato d'animo. Ma convinto che la sua fredda chiarezza, la sua mancanza d'entusiasmo, erano in relazione con la sua decadenza fisica di cui notava giorno per giorno i progressi, non gli parve giusto riversare le sue tristezze nell'anima degli scolari. Né voleva, d'altra parte, lasciare un ricordo che non fosse aderente all'immagine che i giovani s'erano fatta di lui. Comprendeva che, se avesse parlato seguendo le sue vere idee, quel senso di lieve distacco da loro, che egli aveva già notato, si sarebbe accentuato, forse sarebbe divenuto definitivo. Nella loro mente sarebbe rimasto il ricordo del loro vecchio maestro, morto non solo fisicamente, ma morto nell'anima. Sarebbe stato troppo triste. Allora parlò cosí: – Chiudiamo con oggi, venti giugno, il nostro anno di scuola, ultimo forse per il vostro vecchio maestro. So che avvenimenti gravi si stanno preparando, che giornate luminose per l'avvenire del nostro paese metteranno a prova quanti hanno saldezza d'animo, bellezza d'ideali, fermezza di propositi. Bisogna credere: profondamente credere, – e qui si arrestò un momento perché il suono della sua voce lo aveva ingratamente sorpreso, – che il mondo va verso un destino migliore. – Io sono certo che tutti voi troverete nella prossima lotta il vostro posto; che il mio insegnamento avrà avuto il potere di rinsaldare in voi la giovanile fede nell'avvenire della vostra opera e che, comunque e dovunque, voi mi considererete presente in mezzo a voi, con gli stessi sentimenti... ma con migliori gambe. Si volse intorno sperando di avere acceso un sorriso sulla faccia dei suoi scolari. Ma si accorse che era riuscito solamente a commuoverli. Si alzò lentamente; e fece per andarsene, ma di colpo, come per una intesa precedente, i suoi scolari gli furono tutti intorno ansiosi. Egli si arrestò stupito: poi dopo averli guardati negli occhi li abbracciò tutti. Si allontanò con la maggiore rapidità possibile, perché sentiva un tremito in mezzo al petto: un tremito infantile. «Non si sa mai, – pensò, – la vecchiaia fa scherzi molto curiosi». “
Francesco Jovine, Signora Ava, Einaudi, 1958; pp. 170-172.
[1ª edizione originale: 1942]
#letture#leggere#citazioni letterarie#Signora Ava#insegnanti#Francesco Jovine#Italia meridionale#romanzo storico#scuola#Storia del Mezzogiorno d'Italia#Unità d'Italia#Regno Borbonico#Regno delle due Sicilie#Antico Regime#vecchiaia#sentimenti#letteratura italiana del XX secolo#scrittori molisani#educazione#narrativa italiana del '900#giovani#maestri#alunni#Molise#romanzo di formazione#libri#Meridione#affetto#ottimismo#futuro
16 notes
·
View notes
Text
Favara, dal 30 maggio la Peregrinatio della lampada votiva di San Francesco
Il 30 maggio 2024, dal Convento sant’Antonio di Padova dei Frati Minori di Favara, inizierà la Peregrinatio della lampada votiva di San Francesco. Questo evento prepara il pellegrinaggio di ottobre, durante il quale la Sicilia offrirà l'olio per la lampada votiva di San Francesco. Il Vicario Generale don Giuseppe Cumbo ha annunciato l'inizio della Peregrinatio in una lettera. Ha sottolineato come sia un segno di comunione tra le Chiese e un gesto di gratitudine per l'esempio di San Francesco d'Assisi. La lampada è stata benedetta il 26 febbraio e visiterà le comunità ecclesiali dell'Arcidiocesi secondo un calendario che sarà presto diffuso. Durante la benedizione, il vescovo ha ricordato che la lampada simboleggia la Luce di Cristo ricevuta nel battesimo e la vigilanza nell’attesa del Signore. Don Giuseppe ha espresso l'auspicio che le comunità si lascino illuminare dalla lampada, diventando strumenti di pace e testimoni dell'amore di Dio. A Favara, la lampada resterà fino al 1 giugno. Il 30 maggio alle ore 19.00 ci sarà l'accoglienza della lampada e la celebrazione eucaristica presieduta da don Giuseppe Cumbo. Alle ore 21.00 si terrà la liturgia del Lucernario al giardino di Maria, o in chiesa in caso di maltempo. Il programma del 31 maggio include un incontro con gli studenti alle 9:00, una visita alla Comunità alloggio per disabili “Villa degli Angeli” alle 10:30 e un incontro con il Sindaco e il Consiglio Comunale a mezzogiorno. Alle 19:00 in Piazzetta della Pace ci sarà una Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Salvatore Muratore, Vescovo emerito di Nicosia. Il 1 giugno, al Convento sant’Antonio di Padova, la giornata inizierà alle 8:00 con la Celebrazione Eucaristica, seguita da Adorazione Eucaristica e confessioni, e alle 12:00 la Benedizione eucaristica e la Liturgia di Congedo. Durante il passaggio della lampada, si raccoglierà olio d'oliva da destinare alla solidarietà e per alimentare la lampada votiva alla tomba di San Francesco in Assisi. Read the full article
0 notes
Text
Casteldaccia: 55° anniversario dell'uccisione del Carabiniere Scelto Orazio Costantino
Casteldaccia: 55° anniversario dell'uccisione del Carabiniere Scelto Orazio Costantino. Ricorreva il 55° anniversario della morte del Carabiniere Scelto Orazio Costantino nato nel 1931 a Castroreale Terme (ME), Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria, ucciso a Casteldaccia in contrada Fiorilli, mentre, in servizio, fronteggiava due estorsori. La cerimonia ha reso onore al sacrificio del militare eroe con la deposizione di un mazzo di fiori ai piedi del cippo eretto in onore del caduto in via Carlo Cattaneo – Largo Costantino Orazio di Casteldaccia, e di una corona di alloro in contrada Fiorilli, luogo della uccisione del decorato. Alla celebrazione sono intervenuti i familiari del militare, il Generale di Brigata Luciano Magrini, Comandante Provinciale Carabinieri Palermo, il Sindaco di Casteldaccia, l'On. Giovanni Di Giacinto, i Comandanti del Gruppo Carabinieri di Monreale e della Compagnia di Bagheria, il Ten. Col. Giulio Modesti e il Magg. Francesco Battaglia, nonché il Tenente Alessia Penge, Comandante del Nucleo Operativo E Radiomobile di Bagheria, insieme inoltre all'Ispettore Regionale dell'Associazione Nazionale Carabinieri "Sicilia" Ignazio Buzzi accompagnato da una rappresentanza di militari in congedo. Durante la cerimonia si è data lettura della vita del decorato e della motivazione dell'alta onorificenza concessa, seguita da un momento di toccante preghiera celebrato da Mons. Vincenzo Manzella Vescovo emerito di Cefalù. Il ricordo del militare ha unito tutti i presenti, come sottolineato anche dallo stesso Generale Luciano Magrini che, nelle sue parole, ha evidenziato l'importanza del sacrificio del decorato che innanzi al rischio della propria vita, senza esitazione alcuna, ha comunque manifestato quell'intrinseco legame ai più alti valori etici e morali. Per il gesto eroico compiuto al costo della vita, gli venne tributata la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria, con la seguente motivazione: "Addetto a squadra investigativa, già più volte distintosi in brillanti, coraggiose operazioni di servizio, partecipava volontariamente a rischiosa azione di appiattamento - su terreno impervio - per l'identificazione e l'arresto degli autori di tentata estorsione mediante lettera minatoria. Dopo dodici ore di snervante attesa, venutosi a trovare a diretto contatto con individuo che, armato di fucile da caccia, si accingeva a raccogliere il piego simulante la somma richiesta, con estrema decisione e cosciente sprezzo del pericolo, lo affrontava con l'arma in dotazione spianata al fine di impedirgli ogni possibilità di fuga. Raggiunto in pieno petto da micidiale scarica di pallettoni repentinamente esplosa dal malvivente, trovava la forza di reagire - seppur invano - con il fuoco del proprio moschetto finché, stremato dalle mortali ferite, si abbatteva al suolo. Domato nel corpo ma non nello spirito, prima di esalare l'ultimo respiro forniva ai commilitoni informazioni determinanti per la identificazione del reo. Luminoso esempio di sublime coraggio, attaccamento al dovere fino al supremo sacrificio ed elette virtù militari".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
“Non mi dimetto, i Papi emeriti non sono una moda”, Bergoglio spiega i motivi della lettera di congedo
DIRETTA TV 16 Febbraio 2023 “I Papi dimissionari non devono diventare, diciamo così, una ‘moda’, una cosa normale” ha dichiartao Bergoglio, spiegando:“ Io credo che il ministero del Papa sia ad vitam. Non vedo la ragione per cui non debba essere così” 2 CONDIVISIONI Papa Francesco non si dimette, non ha nessuna intenzione di farlo e non lo farò fino a che il suo fisico non cederà…
View On WordPress
0 notes
Text
A trent'anni dal "congedo" di Giorgio Caproni - AA.VV. - a cura di Francesco De Nicola e Federico Marenco - OLTRE Edizioni
A trent’anni dal “congedo” di Giorgio Caproni – AA.VV. – a cura di Francesco De Nicola e Federico Marenco – OLTRE Edizioni
A trent’anni dal “congedo” di Giorgio Caproni Caprile / Colonna / De Nicola / Marenco / Sensini / Siciliano a cura di Francesco De Nicola e Federico Marenco OLTRE Edizioni A trent’anni dalla scomparsa, Giorgio Caproni viene ricordato con questa originale raccolta di scritti che esplorano alcuni aspetti sinora pressoché trascurati nella pur vasta bibliografia critica su di lui. Francesco De…
View On WordPress
#A trent&039;anni dal "congedo"#A trent&039;anni dal "congedo" di Giorgio Caproni#Angela Siciliano#books#Federico Marenco#Francesca Irene Sensini#Francesco De Nicola#Giorgio Caproni#Maria Teresa Caprile#Oltre Edizioni
0 notes
Photo
In Biblioteca puoi scoprire autori e opere che non conoscevi o di cui avevi sentito parlare ma che ancora non avevi avuto modo di leggere. Ed è per questo che abbiamo deciso di dedicare un angolo alla scoperta di questi "tesori nascosti".��
Oggi l'opera e gli autori prescelti sono: “Il silenzio dell'onda " di Gianrico Carofiglio.
“Il silenzio dell’onda” è un romanzo di un autore che amo molto e che conosco di più per i suoi thriller legali, lo scrittore ex magistrato Gianrico Carofiglio. Un romanzo, questo, popolato da sentimenti, vissuti ingombranti, perdite e scoperte fortuite - come la (ri)scoperta dell'amore. Una storia simbolo di un passato non poi così remoto che chiede, silenzioso, riscatto e di un presente che reclama con forza disperata nuova fiducia. Roberto, Emma, Giacomo, Ginevra: personaggi intrecciati da un filo doppio che li percorre e stringe, per poi annodarne, inevitabilmente, le esistenze. E ciò avviene attraverso una narrazione che ha il sapore di un viaggio tutto interiore che possa diradare i timori e redimere da colpe e scelte errate; vite che entrano in contatto, quelle di Roberto, carabiniere in congedo temporaneo, e di Emma con un trascorso da attrice di poca fama, sulla soglia del palazzo che ospita lo studio dello psicologo da entrambi frequentato. Fragili e ingenue esistenze - degli adolescenti Giacomo, taciturno e sensibile figlio di Emma, e Ginevra, sua compagna di classe - che si incontrano e chiedono aiuto reciproco grazie all'espediente onirico. Dimensione del sogno che, grazie alla presenza del saggio cane parlante Scott, offre i presupposti (reali) per l'amicizia tra i due ragazzi. Personaggi che, inizialmente distanti, infine convergono in una tensione di affetti, dimostrazioni di fiducia, sfide personali, sconfitte e superamento delle avversità. Fino a provare “un'ebbrezza che tagliava tutto da parte a parte: il tempo, lo spazio, la tristezza e il bene e il male, e l’amore e il dolore e la gioia e la colpa. E il perdono - anche quello più difficile, che chiediamo a noi stessi”. Finché dal trambusto caotico e dalle esperienze più dolorose e destabilizzanti, l’orizzonte si affaccia sereno, silenzioso, proprio come la sensazione di tempo e suono lontani e sospesi (immobili) sotto l'onda più alta, perfetta, quella che, mentre si sta richiudendo, inghiotte il surfista nel suo “tunnel”.
Gianrico Carofiglio è uno scrittore, ex magistrato ed ex politico italiano; è stato a lungo un pubblico ministero, specializzato in indagini sulla criminalità organizzata. Nel 2007 viene nominato consulente della commissione parlamentare antimafia e dal 2008 al 2013 è senatore della Repubblica. Esordisce nella narrativa nel 2002 con Testimone inconsapevole, creando il personaggio dell’avvocato Guido Guerrieri, protagonista dei romanzi Ad occhi chiusi (2003), Ragionevoli dubbi (2006), Le perfezioni provvisorie La regola dell’equilibrio (2014) e La misura del tempo (2019, finalista Premio Strega 2020). Il maresciallo dei Carabinieri Pietro Fenoglio è il protagonista di un’altra serie di romanzi: Una mutevole verità (2014, Premio Scerbanenco), L’estate fredda (2016) e La versione di Fenoglio (2019).
Tra le altre opere di narrativa e saggistica: i romanzi Il passato è una terra straniera (2004) Né qui né altrove. Una notte a Bari (2008), Il silenzio dell’onda (2011, finalista Premio Strega 2012), Il bordo vertiginoso delle cose (2013), Le tre del mattino (2017); il graphic novel Cacciatori nelle tenebre (2007) e La casa nel bosco (2014), scritti con il fratello Francesco; il dialogo Il paradosso del poliziotto (2009); le raccolte di racconti Non esiste saggezza (2010) e Passeggeri notturni (2016), che ispirano l’omonimo film a episodi per la tv; i saggi L’arte del dubbio (2007), La manomissione delle parole (2010), da cui è tratto uno spettacolo teatrale da lui stesso interpretato, Con parole precise. Breviario di scrittura civile (2015), il libro-intervista Con i piedi nel fango (con Jacopo Rosatelli, 2018) e Della gentilezza e del coraggio. Breviario di politica e altre cose (2020). I libri di Gianrico Carofiglio, con sei milioni di copie vendute, sono tradotti o in corso di traduzione in tutto il mondo.
Recensione a cura di Rita Pagliara
2 notes
·
View notes
Link
Così, tanto per fare il punto ed evitare qualsiasi fraintendimento
Disegni di legge
Atto Senato n. 3240 XVI Legislatura
Ratifica ed esecuzione del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità (MES), con Allegati, fatto a Bruxelles il 2 febbraio 2012
Titolo breve: Ratifica Trattato Meccanismo europeo di stabilità
Seduta n. 764 del 12 luglio 2012 - Votazione elettronica
Oggetto: Votazione finale
L'Assemblea del Senato «vota normalmente per alzata di mano». È quanto detta l'articolo 113 (secondo comma) del Regolamento del Senato. Come specificato nel titolo, le votazioni elencate in questa pagina sono quelle avvenute mediante il dispositivo elettronico. Per tutte le informazioni sui sistemi di voto in vigore in Senato, vedi gli articoli del Regolamento dal 107 al 120 (Capo XIII)
<< Torna all'elenco delle votazioni
Presidente: Emma BONINO
Presenti: 229
In congedo o in missione: 13
Numero legale: 154
Maggioranza: 114
Votanti: 227
Favorevoli: 191
Contrari: 21
Astenuti: 15
Esito: Approvato
Hanno votato a favore:
(elenco)
ADAMO Marilena, PD
AGOSTINI Mauro, PD
ALBERTI CASELLATI Maria Elisabetta, PdL
ALICATA Bruno, PdL
AMATI Silvana, PD
AMORUSO Francesco Maria, PdL
ANDRIA Alfonso, PD
ANTEZZA Maria, PD
ARMATO Teresa, PD
ASTORE Giuseppe, Misto
AUGELLO Andrea, PdL
AZZOLLINI Antonio, PdL
BAIO Emanuela, Per il Terzo Polo:ApI-FLI
BALBONI Alberto, PdL
BALDINI Massimo, PdL
BARBOLINI Giuliano, PD
BARELLI Paolo, PdL
BASSOLI Fiorenza, PD
BASTICO Mariangela, PD
BENEDETTI VALENTINI Domenico, PdL
BERTUZZI Maria Teresa, PD
BETTAMIO Giampaolo, PdL
BIANCO Enzo, PD
BIANCONI Laura, PdL
BIONDELLI Franca, PD
BLAZINA Tamara, PD
BODEGA Lorenzo, Misto
BONFRISCO Anna Cinzia, PdL
BOSCETTO Gabriele, PdL
BOSONE Daniele, PD
BRUNO Franco, Per il Terzo Polo:ApI-FLI
BUBBICO Filippo, PD
BURGARETTA APARO Sebastiano, PdL
BUTTI Alessio, PdL
CABRAS Antonello, PD
CALIENDO Giacomo, PdL
CALIGIURI Battista, PdL
CARDIELLO Franco, PdL
CARLONI Anna Maria, PD
CARRARA Valerio, CN:GS-SI-PID-IB-FI
CASOLI Francesco, PdL
CASSON Felice, PD
CASTRO Maurizio, PdL
CECCANTI Stefano, PD
CERUTI Mauro, PD
CHIURAZZI Carlo, PD
COLOMBO Emilio, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI
COMPAGNA Luigi, PdL
CONTI Riccardo, PdL
CONTINI Barbara, Per il Terzo Polo:ApI-FLI
COSENTINO Lionello, PD
D'ALI' Antonio, PdL
D'ALIA Gianpiero, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI
D'AMBROSIO LETTIERI Luigi, PdL
DE ANGELIS Candido, Per il Terzo Polo:ApI-FLI
DE ECCHER Cristano, PdL
DE FEO Diana, PdL
DE LILLO Stefano, PdL
DE LUCA Cristina, Per il Terzo Polo:ApI-FLI
DE LUCA Vincenzo, PD
DE SENA Luigi, PD
DEL VECCHIO Mauro, PD
DELLA SETA Roberto, PD
DI GIACOMO Ulisse, PdL
DI GIOVAN PAOLO Roberto, PD
DI STEFANO Fabrizio, PdL
DIGILIO Egidio, Per il Terzo Polo:ApI-FLI
DINI Lamberto, PdL
DONAGGIO Cecilia, PD
D'UBALDO Lucio Alessio, PD
ESPOSITO Giuseppe, PdL
FASANO Enzo, PdL
FAZZONE Claudio, PdL
FERRANTE Francesco, PD
FERRARA Mario, CN:GS-SI-PID-IB-FI
FINOCCHIARO Anna, PD
FLERES Salvo, CN:GS-SI-PID-IB-FI
FOLLINI Marco, PD
FONTANA Cinzia Maria, PD
FOSSON Antonio, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI
FRANCO Vittoria, PD
GALIOTO Vincenzo, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI
GALPERTI Guido, PD
GARAVAGLIA Mariapia, PD
GARRAFFA Costantino, PD
GASPARRI Maurizio, PdL
GENTILE Antonio, PdL
GERMONTANI Maria Ida, Per il Terzo Polo:ApI-FLI
GHEDINI Rita, PD
GIAI Mirella, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI
GIARETTA Paolo, PD
GIORDANO Basilio, PdL
GRAMAZIO Domenico, PdL
GUSTAVINO Claudio, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI
ICHINO Pietro, PD
INCOSTANTE Maria Fortuna, PD
IZZO Cosimo, PdL
LADU Silvestro, PdL
LATORRE Nicola, PD
LATRONICO Cosimo, PdL
LAURO Raffaele, PdL
LEDDI Maria, PD
LEGNINI Giovanni, PD
LENNA Vanni, PdL
LICASTRO SCARDINO Simonetta, PdL
LIVI BACCI Massimo, PD
LUMIA Giuseppe, PD
MAGISTRELLI Marina, PD
MARCENARO Pietro, PD
MARCUCCI Andrea, PD
MARINARO Francesca Maria, PD
MARINO Mauro Maria, PD
MAZZARACCHIO Salvatore, PdL
MAZZUCONI Daniela, PD
MENARDI Giuseppe, CN:GS-SI-PID-IB-FI
MERCATALI Vidmer, PD
MICHELONI Claudio, PD
MILANA Riccardo, Per il Terzo Polo:ApI-FLI
MILONE Giuseppe, PdL
MOLINARI Claudio, Per il Terzo Polo:ApI-FLI
MONACO Francesco, PD
MONGIELLO Colomba, PD
MORANDO Enrico, PD
MORRI Fabrizio, PD
MUSI Adriano, PD
MUSSO Enrico, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI
NEGRI Magda, PD
NEROZZI Paolo, PD
NESPOLI Vincenzo, PdL
NESSA Pasquale, PdL
ORSI Franco, PdL
PALMA Nitto Francesco, PdL
PALMIZIO Elio Massimo, CN:GS-SI-PID-IB-FI
PARAVIA Antonio, PdL
PASSONI Achille, PD
PASTORE Andrea, PdL
PEGORER Carlo, PD
PERDUCA Marco, PD
PERTOLDI Flavio, PD
PETERLINI Oskar, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI
PICCIONI Lorenzo, PdL
PICHETTO FRATIN Gilberto, PdL
PIGNEDOLI Leana, PD
PISCITELLI Salvatore, CN:GS-SI-PID-IB-FI
PONTONE Francesco, PdL
PORETTI Donatella, PD
POSSA Guido, PdL
PROCACCI Giovanni, PD
RANDAZZO Nino, PD
RIZZOTTI Maria, PdL
ROILO Giorgio, PD
ROSSI Paolo, PD
RUSCONI Antonio, PD
RUSSO Giacinto, Per il Terzo Polo:ApI-FLI
RUTELLI Francesco, Per il Terzo Polo:ApI-FLI
SACCOMANNO Michele, PdL
SACCONI Maurizio, PdL
SAIA Maurizio, CN:GS-SI-PID-IB-FI
SALTAMARTINI Filippo, PdL
SANCIU Fedele, PdL
SANNA Francesco, PD
SANTINI Giacomo, PdL
SARO Giuseppe, PdL
SARRO Carlo, PdL
SCANU Gian Piero, PD
SCARPA BONAZZA BUORA Paolo, PdL
SERAFINI Anna Maria, PD
SERAFINI Giancarlo, PdL
SERRA Achille, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI
SIBILIA Cosimo, PdL
SIRCANA Silvio Emilio, PD
SOLIANI Albertina, PD
SPADONI URBANI Ada, PdL
SPEZIALI Vincenzo, PdL
STRADIOTTO Marco, PD
TANCREDI Paolo, PdL
TEDESCO Alberto, Misto
TOFANI Oreste, PdL
TOMASELLI Salvatore, PD
TONINI Giorgio, PD
TOTARO Achille, PdL
VALDITARA Giuseppe, Per il Terzo Polo:ApI-FLI
VALENTINO Giuseppe, PdL
VICECONTE Guido, PdL
VIESPOLI Pasquale, CN:GS-SI-PID-IB-FI
VILLARI Riccardo, CN:GS-SI-PID-IB-FI
VIMERCATI Luigi, PD
VITALI Walter, PD
VIZZINI Carlo, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI
ZANDA Luigi, PD
ZANOLETTI Tomaso, PdL
Hanno votato contro:
(elenco)
ADERENTI Irene, LNP
BRICOLO Federico, LNP
CALDEROLI Roberto, LNP
CARUSO Antonino, PdL
CASTELLI Roberto, LNP
DAVICO Michelino, LNP
DIVINA Sergio, LNP
FRANCO Paolo, LNP
GARAVAGLIA Massimo, LNP
LANNUTTI Elio, IdV
LEONI Giuseppe, LNP
MARAVENTANO Angela, LNP
MAZZATORTA Sandro, LNP
MONTANI Enrico, LNP
MURA Roberto, LNP
PITTONI Mario, LNP
RIZZI Fabio, LNP
TORRI Giovanni, LNP
VACCARI Gianvittore, LNP
VALLARDI Gianpaolo, LNP
VALLI Armando, LNP
Si sono astenuti:
(elenco)
ALLEGRINI Laura, PdL
ASCIUTTI Franco, PdL
BORNACIN Giorgio, PdL
CAFORIO Giuseppe, IdV
CAMBER Giulio, PdL
CARLINO Giuliana, IdV
DE TONI Gianpiero, IdV
LI GOTTI Luigi, IdV
MALAN Lucio, PdL
MASCITELLI Alfonso, IdV
MESSINA Alfredo, PdL
PEDICA Stefano, IdV
PINZGER Manfred, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI
PISTORIO Giovanni, Misto
THALER AUSSERHOFER Helga, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI
In congedo o in missione:
(elenco)
BERSELLI Filippo, PdL
CHITI Vannino, PD
CIAMPI Carlo Azeglio, Misto
CIARRAPICO Giuseppe, PdL
DELL'UTRI Marcello, PdL
GAMBA Pierfrancesco Emilio Romano, PdL
MONTI Mario, Misto
MORRA Carmelo, PdL
MUGNAI Franco, PdL
OLIVA Vincenzo, Misto
PERA Marcello, PdL
SANGALLI Gian Carlo, PD
SCIASCIA Salvatore, PdL
#italia#mes#mes meccanismo europeo di stabilità#meccanismo europeo di stabilità#unione europea#parlamento italiano
4 notes
·
View notes
Photo
Fila tutto liscio. Ho perso il filo del tuo discorso. Tutti i nodi vengono al pettine. Usiamo queste espressioni spesso però raramente facciamo caso all’argomento da cui derivano. Tessere e i tessuti sono state una delle prime attività umane sulla terra, probabilmente prima dell’agricoltura. Eppure poche volte, se non in ambiti prettamente specialistici che li riguardano, si pensa a che meraviglia sono i tessuti. Al modo da cui si ricavano. E spesso al fatto che la cultura, l’economia, la religione ruotano molto attorno ai tessuti. Basta pensare che usiamo “trama” per lo svolgimento di un racconto proprio perchè testo e tessuto hanno la stessa etimologia. Kassia St Clair ha scritto un delizioso volume che racconta 13 storie di tessuti, dai frammenti ritrovati nelle caverne della Georgia risalenti a 34500 anni fa alla lana verde della calzamaglia di Robin Hood, dal lino degli Egizi per la mummificazione al cotone dei jeans, dalla seta e i suoi misteri alle tute spaziali, fino ai costumi in poliuretano e alle nuove prospettive sull’uso della tela dei ragni. In ogni storia l’autrice sottolinea come almeno fino alla seconda rivoluzione industriale la produzione e il commercio dei tessuti sia stata di gran lunga l’attività più importante delle comunità umane (insieme alle guerra, a volte combattuta persino per il dominio delle rotte del commercio dei tessuti): basta solo pensare che la tratta degli schiavi africani nelle Americhe fu organizzata proprio per coltivare il cotone.
Questo delizioso volume chiude il mio 2019 di letture. Come sempre lascio la lista ai più curiosi e sono pronto a rispondere ad eventuali curiosità:
F. Benigno - Terrore e Terrorismo. Saggio storico sulla violenza politica;
G. Savatteri - Il delitto di Kolymbetra;
U. Eco - Baudolino;
Edward Wilson-Lee - Il catalogo dei Libri naufragati: il figlio di Colombo e la ricerca della biblioteca universale;
J. S. Mill - Saggio Sulla Libertà;
C. Soule - L’anno dell’Oracolo;
L. Penny - Case di Vetro. Le indagini del Commissario Gamache;
D. Adams - Guida Galattica per Autostoppisti: Trilogia più che completa in 5 parti;
O. Tokarczuk - I vagabondi;
C. Bordas - Come muoversi tra la folla;
D. Macculloch - Il silenzio nella storia del Cristianesimo;
A. Malraux - La condizione umana;
K. Daoud - Zabor o I Salmi;
G. Papi - Il censimento dei radical chic;
T. Bernard - Il soccombente;
M. Nousiainen - Alla radice;
P. Jaenada - Lo strano caso di Henri Girard;
V. Perrin - Cambiare l’acqua ai fiori;
G. Carofiglio - La versione di Fenoglio;
M. Malvaldi \ G. Ghammouri - Vento in scatola;
J. Cohen - Il libro dei numeri;
V. Despentes - Trilogia della città di Parigi - Vernon Subutex;
D. Buzzati - Il deserto dei Tartari;
K. St Clair - La Trama del Mondo.I tessuti che hanno fatto la storia.
Sono 24 titoli per 9380 pagine, un po’ meno dell’anno scorso, ma pensando alle cose che ho fatto quest’anno mi ritengo molto soddisfatto. Ho notato riprendendo i titoli che i migliori libri di prima pubblicazione di quest’anno sono di scrittori e scrittrici francesi e mi compiaccio che scelgo le novità, tramite le mie fonti, con ormai una certa sicurezza che siano interessanti. Il mio invito rimane continuare a divertirsi nel leggere:
Ho degli amici (i libri), la cui società è per me deliziosissima; sono uomini di tutti i paesi e di tutti i secoli; distinti in guerra, in pace e nelle lettere, facili a mantenersi, pronti sempre ai miei cenni, li chiamo e li congedo quando più mi aggrada… essi non van mai soggetti ad alcun capriccio , ma rispondono a tutte le mie domande. Francesco Petrarca
11 notes
·
View notes
Quote
Era incominciato da mesi il processo contro quelli che impedivano all'Italia di essere il piú grande paese del mondo. Notizie di eccidi arrivavano da ogni parte. Si venivano costituendo corti marziali di giovani che indossavano la camicia nera, e frugavano il paese in ogni angolo. Entravano in conflitto con turbe di malfattori che rispondevano a quest'opera santa di risanamento con una ferocia terribile. C'erano, in luoghi lontani, tribunali segreti che emettevano giudizi sommari e irrevocabili. I giudicati non rivedevano mai la luce del sole. Ma dappertutto sorgevano squadre di giovani purissimi che avevano già dato il loro sangue per la bandiera tricolore, che lo avrebbero dato ancora perché risorgessero i morti. E non solo i morti recenti, ma anche quelli seppelliti duemila anni prima; gli eroi che avevano dettato le leggi al mondo e avevano portato il nome di Roma ai quattro angoli dell'universo. Gli studenti liceali di Calena, alcuni delle Università, accompagnati da barbieri disoccupati, da qualche ufficiale in congedo, senza impiego, percorrevano la città, a branchi, per scovare i nemici di quella grandezza. Tutti avevano una incontenibile voglia di rompere, di fracassare, di aprire le porte chiuse delle donne abbandonare le aule, diventare tripudianti, feroci, felici.
Francesco Jovine, Le terre del Sacramento, Einaudi, 1974 (1ª ed.ne 1950); pp. 157-58.
#Francesco Jovine#Jovine#Le terre del Sacramento#letteratura italiana#letteratura#letteratura italiana del '900#letteratura del '900#citazioni#letteratura italiana del XX secolo#XX secolo#citazioni letterarie#Molise#letteratura molisana#anni '20#fascismo#letture#leggere#squardrismo#italia meridionale#letteratura del molise#italia#squardrismo fascista#biennio nero#letteratura europea del '900
2 notes
·
View notes
Text
BOOM COLLECTIVE. Si sa che ci sono cose che in Puglia sanno fare e sanno fare bene. Tra queste cose le orecchiette, l'olio e il jazz e non necessariamente in questo ordine. Il "Boom Collective" è il nuovo album, dell’omonimo gruppo, edito dalla etichetta ”Auand Records”e ruotante attorno al sax di Gaetano Pratipilo. Sgombriamo subito il campo da un equivoco e anche da un fastidio molto personale. Ma cosa diavolo è il "sound pugliese"?In cosa differisce dal quello umbro o veneto? Il jazz del "Boom Collective" è un gran bel jazz, sicuro, senza incertezze, che ti sazia come pochi altri, con una complessità sonora che non lascia spazi all'indefinito, ma che riempie ogni interstizio e che ci lascia con un senso di compiutezza delle cose fatte bene. Pulito, sofisticato, senza lacerazioni, una musica che è come dovrebbe essere il mondo. Per allestire questo sognante "prodotto", fatto da un sound certamente eterogeneo, ma ben amalgamato, ci si è messo di "buzzo buono" Gaetano Pratipilo, ma non si sono fatti pregare nemmeno gli altri musicisti, a cominciare da due pianisti d'eccezione come Mirko Signorile, più volte ascoltato a Novara Jazz Festival e con il quale, "Puglia Sounds" ha una stretta e proficua collaborazione, e l’altro piano più grintoso di Seby Burgio. Due anche le voci, e che voci! Carolina Bubbico, pianista e cantante dalle sonorità vagamente soul-pop e Angela Esmeralda con i suoi toni più macerati dalla frequentazione della scena blues. Basta sentirle cantare queste due meraviglie e tutte queste parole risulteranno assolutamente superflue. "Boom Collective" è caratterizzato da una una presenza quasi preponderante dei fiati: Mike Rubini al sax baritono, Andrea Sabatino alla tromba e Vito Scavo al trombone, Francesco Lomangino al flauto e sax tenore. Completano la formazione Fabrizio Savino alla chitarra, Giuseppe Bassi al contrabbasso, Luca Alemanno al basso, Dario Congedo alla batteria e Pierpaolo Bisogno alle percussioni. Partecipazione straordinaria Di Pasquale Bardaro al vibrafono e Leo Gadaleta agli archi. “Puglia Sounds��� e “Auand Records” hanno colpito nel segno, acquisto da mettere magari anche sotto l’albero di Natale.
1 note
·
View note
Text
..La vita dell’anziano è un congedo, lento, lento, ma un congedo gioioso..ho vissuto la vita, ho conservato la mia fede..Questo è bello, quando un anziano può dire questo..Ho vissuto la vita, questa è la mia famiglia..ho vissuto la vita, sono stato un peccatore ma anche ho fatto del bene..E questa pace che viene, questo è il congedo dell’anziano..Persino la sequela forzatamente inoperosa, fatta di emozionata contemplazione e di ascolto rapito della parola del Signore, come quella di Maria, sorella di Lazzaro, diventerà la parte migliore della loro vita, della vita di noi anziani..(Papa Francesco, UdienzaGenerale)..
0 notes
Photo
Ho degli amici (i libri), la cui società è per me deliziosissima; sono uomini di tutti i paesi e di tutti i secoli; distinti in guerra, in pace e nelle lettere, facili a mantenersi, pronti sempre ai miei cenni, li chiamo e li congedo quando più mi aggrada… essi non van mai soggetti ad alcun capriccio , ma rispondono a tutte le mie domande. Francesco Petrarca #bibliobibuli #leitura #livros #leitores #frases #citações #pensamentos #colagensdasandra https://www.instagram.com/p/CcVvgtOLAq8/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
Text
Udine: il comandante interregionale carabinieri “Vittorio Veneto” visita i carabinieri del Friuli Venezia Giulia.
Udine: il comandante interregionale carabinieri “Vittorio Veneto” visita i carabinieri del Friuli Venezia Giulia. Ieri, a Udine, presso la sede del Comando Legione Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”, il Generale di Corpo d’Armata Maurizio Stefanizzi, Comandante Interregionale Carabinieri “Vittorio Veneto”, ha incontrato i Carabinieri della Legione, per uno scambio di auguri in occasione delle prossime Festività. Ad accoglierlo, all’ingresso della Caserma “Attilio Basso”, erano presenti il Comandante della Legione, Gen. B. Francesco Atzeni, e un picchetto di militari in grande uniforme, che ha reso gli onori all’Autorità. La cerimonia si è tenuta nei saloni di rappresentanza della struttura militare, dove erano schierati i 4 Comandanti Provinciali, 6 Comandanti di Compagnia, 12 Comandanti di Stazione, i Comandanti dei Reparti Speciali presenti nel territorio, oltre a una rappresentanza di Carabinieri in servizio nei vari reparti e uffici del comando legionale, nonché i delegati della rappresentanza militare, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Forestali. A loro, il Generale Stefanizzi, visto l’approssimarsi delle festività natalizie, che vedranno, come di consueto, un incremento della presenza dei Carabinieri sul territorio per consentire a tutti di trascorrere delle serene feste, ha rivolto parole di apprezzamento e gratitudine per quanto fatto finora, e formulato i migliori auguri di buon Natale e felice Anno Nuovo, sicuro che l’impegno delle donne e degli uomini dell’Arma continuerà con lo stesso slancio e la consueta professionalità. L’indirizzo di saluto è stato esteso anche ai Carabinieri in congedo, presenti all’incontro, il cui esempio costituisce la direzione da seguire per le giovani generazioni.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Le pietre, serpi e scorpioni del vescovo liberazionista Carlos Castillo Mattasoglio
di Julio Loredo (15-01-2022)
La sua nomina ad Arcivescovo Metropolita di Lima e Primate del Perù fu un vero terremoto.
Semplice sacerdote in congedo, Carlos Castillo Mattasoglio scavalcò tutti i presuli che, con una lunga e meritevole carriera ecclesiastica alle spalle, erano i candidati naturali a ricoprire questa carica. Non solo. Nel 2012 Padre Castillo era stato censurato da Papa Benedetto XVI per le sue posizioni apertamente marxiste ed eterodosse, quindi rimosso dalla sua cattedra alla Pontificia Università Cattolica del Perù e confinato punitivamente in un quartiere popolare. Sembrava fosse arrivato al capolinea…
Padre Castillo, però, aveva due carte vincenti: una era la sua stretta amicizia col nuovo Papa, Francesco (agevolata dalle comuni origini italiane); l’altra, la comune militanza nel movimento della Teologia della liberazione (o del popolo che si voglia). La scelta di Castillo si inseriva esplicitamente nella politica di sostituzione dei vescovi nominati nei due pontificati precedenti – di linea generalmente moderata o conservatrice – con altri schierati invece con la Teologia della liberazione e con l’utopia politica socialista da essa auspicata. Faceva parte di quel “cambio di paradigma che inspiri un’audace rivoluzione culturale” proposto da Francesco per l’America Latina. Ed ecco che, nel gennaio 2019, egli scelse per la più alta carica ecclesiastica in Perù proprio questo sacerdote, condannato ed esiliato, e d’altronde quasi sconosciuto al di fuori dei circoli accademici della sinistra.
Insediatosi nel marzo 2019 in una cerimonia che ebbe come invitato d’onore padre Gustavo Gutiérrez, il fondatore della Teologia della liberazione, mons. Castillo non ha deluso i suoi patrocinatori. Riprendendo la linea pastorale del cardinale Juan Landázuri, che negli anni 1960-1970 appoggiò senza remore la dittatura comunista del generale Juan Velasco Alvarado, mons. Castillo si è distinto per un continuato e sentito sostegno alla sinistra politica, arrivato al punto di criticare chi si opponga all’attuale presidente Pedro Castillo, di orientamento marxista e vicino alla guerriglia maoista. Citando il suo maestro Gutiérrez, mons. Castillo suole ripetere che “la rivoluzione in Perù dovrà essere religiosa”.
Ciò che provoca più sgomento, però, sono le sue uscite in campo teologico.
Esempio tipico è stata la sua omelia in occasione della Santa Messa domenicale nella cattedrale metropolitana lo scorso 19 dicembre: “Gesù non muore facendo un sacrificio di olocausto, Gesù muore da laico assassinato. … Muore come un essere umano”.
Queste affermazioni contengono due clamorosi errori contro il dogma: Gesù è un laico e non un sacerdote; sul Calvario, Gesù non ha compiuto un atto sacrificale. Così, di colpo, crollano due colonne della Fede e si nega il carattere redentore della missione di Nostro Signore Gesù Cristo, mettendo in discussione anche i suoi insegnamenti, che non sarebbero più quelli della Seconda Persona della Santissima Trinità, incarnatasi per redimere il genere umano, ma di “un essere umano come tutti voi che siete qui presenti”.
Nelle labbra di mons. Castillo questi errori non provengono tanto da qualche eresia cristologica quanto dalla Teologia della liberazione.
La Teologia della liberazione tace sul vero significato della Redenzione, trattandola invece come una liberazione socio-politica.
Redimere significa riappropriarsi di qualcosa pagando il prezzo dovuto. Nella Redenzione, Nostro Signore Gesù Cristo ha pagato a Dio Padre il “caro prezzo” (1 Cor. 6, 20) del debito che l’umanità aveva contratto con il peccato originale, consentendo perciò all’uomo di entrare nel Cielo. Solo Lui poteva pagare questo debito. Poiché il reato era stato commesso contro il Dio infinito, solo il Figlio di Dio, ugualmente infinito, poteva redimerlo. Lui è stato la Vittima innocente, l’Agnello di Dio che, in un atto gratuito di puro amore, ha espiato per l’umanità intera. Questa è la causa efficiente della nostra Redenzione. Ogni atto di Nostro Signore aveva un carattere redentore. Ma la Sua opera redentrice giunge all’apice con la Sua passione e morte in Croce.
D’altronde, solo un Essere infinito poteva realizzare questo sacrificio. Sulla croce, dunque, Nostro Signore è stato allo stesso tempo Sacerdote e Vittima. Questa è la dottrina dogmatica della Chiesa, da sempre insegnata e riproposta anche di recente dal Catechismo della Chiesa Cattolica. Il sacrificio del Calvario si perpetua, poi, in modo incruento nel Santo Sacrificio della Messa. Tutto questo non fa senso dal punto di vista della Teologia della liberazione. Ed ecco che negano che Nostro Signore Gesù Cristo sia stato un sacerdote, e che abbia compiuto sulla Croce un atto sacrificale di carattere redentore.
Il gesuita Ignacio Ellacuría, per esempio, afferma che nella morte di Gesù “non troviamo alcun significato mistico espiatorio”. Il teologo spagnolo va pure oltre.
Dopo aver questionato l’attendibilità dei racconti evangelici, egli nega che Nostro Signore abbia avuto un’idea del motivo per cui stesse morendo: “Nemmeno gli evangelisti, nella loro reinterpretazione teologica, si sono sentiti autorizzati a mettere nelle labbra e nella coscienza manifesta di Gesù una chiara dichiarazione del significato della sua morte”. Per Ellacuría, i riferimenti alla morte di Nostro Signore contenuti nei Vangeli “non suppongo che Gesù abbia concepito se stesso come servo di Yahvé, compiendo una missione messianica con la sua morte espiatoria” [1].
Le incredibili parole di mons. Carlos Castillo nella Messa dominicale nella cattedrale metropolitana di Lima meriterebbero altri commenti teologici. Non vado oltre. Chiudo con alcune considerazioni di natura pastorale.
La gerarchia ecclesiastica, e in particolare i vescovi che hanno la pienezza del sacerdozio, riceve da Dio Nostro Signore una triplice missione: insegnare, governare e santificare. Deve renderne conto a Dio. Oltre ad amministrare i sacramenti che trasmettono la grazia santificante e governare il Popolo di Dio affinché cammini sulla retta via, i Vescovi, uniti al Papa, hanno il sacrosanto dovere di insegnare la sana dottrina. Così come i fedeli hanno il sacrosanto diritto di ricevere la Verità senza macchia dai loro pastori.
Le parole di mons. Castillo non hanno fatto vacillare la mia Fede nemmeno di un millimetro. Conosco il suo pensiero e, francamente, nulla mi sorprende più. Ma temo che possano aver avuto l’effetto di una bomba su persone meno preparate teologicamente, e ingenuamente inclini ad accettare tutto ciò che viene dal loro vescovo. Mi vengono in mente le parole di Nostro Signore Gesù Cristo: “Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione?” (Lc 11, 11-12).
Nei bei vecchi tempi, un tale scivolone da parte della più alta autorità ecclesiastica del Perù avrebbe ipso facto richiamato l’attenzione del Sant’Uffizio, pardon della Congregazione per la Dottrina della Fede. Vogliamo scommettere che non succederà nulla a mons. Carlos Castillo?
Note
[1] Ignacio ELLACURÍA, Por qué muere Jesús y por qué le matan, in Desafíos Cristianos, a cura di MISIÓN ABIERTA, Lóguez Ediciones, Madrid 1988, pp. 35, 38.
#Carlos Castillo Mattasoglio#Carlos Castillo#teologia della liberazione#cattocomunisti#cattocomunismo
0 notes