#Francesca Mambro
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ginogirolimoni · 4 months ago
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Il 2 agosto 1980 23 kg. di esplosivo deflagravano nella stazione di Bologna uccidendo 85 persone e ferendone più o meno gravemente più di 200; l’attentato era progettato per fare quanto più danno possibile perché avveniva in piena estate e in una stazione snodo per le zone balneari.
Tutte le indagini serie ricondussero alla matrice fascista e al terrorismo nero, nonostante i soliti depistaggi siano iniziati fin da subito e in ambito istituzionale, come se parte dello Stato ne fosse stato complice.
Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, condannati a parecchi ergastoli perché riconosciuti colpevoli dell’attentato sono completamente liberi dal 2009, nel complesso hanno scontato 26  anni di carcere e 5 anni di libertà vigilata; Licio Gelli, che si dice ne fu il mandante e il finanziatore (è quanto emerge dal processo al neofascista Bellini con le sentenze dell’aprile 2023 e del luglio 2024) nel frattempo è morto e non ha scontato alcuna pena per quella strage.
Dal 22 ottobre 2022 l’Italia è governata da quegli stessi fascisti reduci dell’MSI, nel cui bacino culturale vegetavano Mambro, Fioravanti e tanti altri terroristi neri che hanno lasciato una lunga scia di sangue nel nostro Paese fino alle soglie del 1994, e i cui legami con la politica, con le istituzioni, con i servizi segreti nostrani e con quelli USA, che ci consideravano come una delle loro foresterie e mai avrebbero accettato che il partito comunista prendesse il potere, anche in libere elezioni.
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acquaconlimone · 1 year ago
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Il mio pensiero su quel 2 agosto del 1980 ha una sfera personale perchè io assieme ad altri tre amici all'epoca di tutti quindicenni tornammo dalla Germania il 27 luglio con l'Alpen Express lo stesso treno che pochi giorni dopo venne scagliato per aria come se fosse stato un giocattolo, quindi mi percorre sempre un filo di inquietudine e poi perché come sempre commemoriamo i morti ma gli autori di queste stragi sono in parte oramai fuori dal carcere da anni. Il mese scorso abbiamo ricordato la strage di Palermo dove il giudice Borsellino assieme alla sua scorta saltò per aria, facendo vacillare le istituzioni democratiche, impossibile da dimenticare la tensione domata a stento dagli uomini in divisa che portarono via a braccia il neo eletto capo dello stato Oscar Luigi Scalfaro al funerale nel Duomo di Palermo. L'uomo che materialmente spinse l'interruttore e fece saltare la macchina con il tritolo è fuori come "uomo" libero da oramai tre anni.
A Bologna invece...
Valerio Fioravanti è completamente libero.,
Francesca Mambro è libera con pena estinta,
Luigi Ciavardini dal 2000 è libero da tutte le accuse e non aveva "solo" la strage di Bologna ma altre condanne per omicidio e banda armata.
Ecco, ricordiamo gli 85 morti e gli oltre 200 feriti, ma ricordiamoci che per via di leggi strane questi terroristi sono liberi con gli stessi diritti miei e vostri, leggi che nessun governo ha mai abolito.
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paoloxl · 1 year ago
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2 agosto 1980 strage alla stazione di Bologna - Osservatorio Repressione
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Il 2 Agosto del 1980 alla stazione del capoluogo emiliano l’esplosione di una bomba fece 85 vittime e 200 feriti. Tre terroristi neofascisti, Mambro, Fioravanti e Ciavardini, sono stati condannati come esecutori materiali. Ma non si conosce ancora chi c’è dietro l’eccidio.
Una strage senza mandanti. E con due degli esecutori materiali della strage condannati in via definitiva, i terroristi neofascisti (appartenenti ai Nar) Valerio Fioravanti e Francesca Mambro
Era il 2 agosto 1980, quando, alle 10.35, esplose alla stazione di Bologna una valigia carica di tritolo. Ottantacinque furono i morti, 200 i feriti, per una delle pagine più buie della storia della Repubblica. E ancora mai del tutto chiarita. Uno schiaffo ai parenti delle vittime dell’attentato, il peggiore per numero di vittime nel nostro Paese.
Lo scoppio, violento, causò il crollo delle strutture sovrastanti le sale d’aspetto di prima e seconda classe dove si trovavano gli uffici dell’azienda di ristorazione Cigar e di circa 30 metri di pensilina. E l’esplosione investì anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario. Un eccidio senza precedenti, con i corpi delle vittime portati in ospedale con gli autobus della linea 37.
All’attentato la città di Bologna rispose trasformandosi in una grande macchina di soccorso e assistenza per le vittime, sopravvissuti e parenti.
Tra le vittime, 77 erano italiane, tre erano di origine tedesca, più due inglesi, uno spagnolo, un francese e un giapponese. Persero la vita anche diversi bambini: la vittima più piccola aveva soltanto tre anni.
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byebyebombay · 4 months ago
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Offlaga Disco Pax - Sensibile
"Per evitare di confondere la sensibilità con l'eversione fascista e stragista/Stabiliremo dei limiti/Definiamo quindi neosensibilismo il nostro modo di essere sensibili/Che in tutto si distacca dalle ambiguità di Francesca Mambro/Da cui ci dissociamo anche per l'uso sconsiderato e irresponsabile del vocabolario/La signora Mambro e il camerata Fioravanti sono fuori di galera/Fa male ammettere che al momento vincono due a zero"
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lamilanomagazine · 5 months ago
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Strage di Bologna, confermato l'ergastolo per Bellini
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Strage di Bologna, confermato l'ergastolo per Bellini. La Corte d'Assise d'Appello di Bologna, presieduta dal giudice Alberto Pederiali, ha confermato l'ergastolo per l'ex terrorista di Avanguardia Nazionale, Paolo Bellini, nel processo sulla strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980. La sentenza è arrivata dopo sei ore di camera di consiglio. Bellini era accusato, in concorso con gli ex Nar già condannati, Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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giancarlonicoli · 1 year ago
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7 ago 2023 18:37
IL “REVISIONISMO” È SBAGLIATO SOLO SE DI DESTRA - GUZZANTI: “CONTRO DE ANGELIS È SCATTATO UN AUTOMATISMO DA VECCHIA SINISTRA PERSECUTORIA E CHE SA SOLO LANCIARE ANATEMI E INVOCARE RAPPRESAGLIE. IL DISSENSO ERA CONSIDERATO PIÙ CHE LEGITTIMO SUL CASO SOFRI MENTRE ORA VIENE CRIMINALIZZATA” - TRAVAGLIO: “SE BASTASSE CONTESTARE UNA SENTENZA PER ANDARE A CASA, SI SAREBBERO DOVUTE CHIEDERE LE DIMISSIONI DI CHI TUTTOGGI PREDICA L’INNOCENZA DI SOFRI, BOMPRESSI, PIETROSTEFANI (E PERSINO DEL REO CONFESSO MARINO) SUL DELITTO CALABRESI, MALGRADO DUE SENTENZE DELLA CASSAZIONE”
1 - FUORI LE PROVE
Estratto dell’articolo di Paolo Guzzanti per “il Giornale”
Salta gli occhi l'incredibile accanimento politico e mediatico contro il capo della Comunicazione della Regione Lazio, Marcello De Angelis, che ha un suo background neofascista, per aver dichiarato di non credere alla colpevolezza delle primule nere dell'eversione di destra Francesca Mambro, Giusva Fioravanti e Luigi Ciavardini, perché questa è la sua opinione. È lecito avere una opinione diversa da quella scritta su una sentenza? Sì, e vale per De Angelis come per chiunque.
Nel caso di De Angelis […] provi a fare un passo in più e documenti la sua convinzione.
Chi scrive, lo dico a mo' d'esempio, non crede alle sentenze su Ustica, sul caso Moro e sulle morti di Falcone e Borsellino. Quando Adriano Sofri, ex leader di Lotta Continua, fu arrestato e condannato per l'omicidio del commissario Luigi Calabresi il 17 maggio del 1972 molti intellettuali di destra e di sinistra si schierarono contro quella sentenza ritenendola inadeguata a rappresentare il contesto storico dei fatti.
De Angelis è stato sempre un uomo di «parte nera» e ha avuto anche un fratello morto in circostanze non del tutto chiare nel 1980. […] ci aspettiamo da lui uno sforzo ulteriore. È certamente vero che Mambro, Fioravanti e Ciavardini avrebbero ricevuto cospicui premi giudiziari se avessero accettato di accollarsi la strage di Bologna, essendo già ergastolani per feroci delitti che avevano confessato con sfrontato orgoglio.
Sarebbe stato nel loro interesse e invece hanno detto: «Abbiamo sempre rivendicato la nostra responsabilità, ma con questo crimine non c'entriamo, neghiamo le accuse e rinunciamo ai vantaggi». Contro Marcello De Angelis è scattato un automatismo da vecchissima sinistra ottusamente persecutoria e che sa soltanto lanciare anatemi e invocare rappresaglie. Un comportamento […] indigeribile in un Paese che tuteli il diritto di dissentire specialmente quando il dissenso riguarda l'operato di alcuni magistrati. Il dissenso era considerato doveroso, più che legittimo durante il caso Sofri mentre nel caso De Angelis la libertà di dissentire viene criminalizzata. Proprio per questo chiediamo a De Angelis di aiutare la verità fornendo elementi di prova.
2 - I RIVOLTA-SENTENZE
Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per il “Fatto quotidiano”
Marcello De Angelis, ex militante del movimento neofascista Terza Posizione, condannato per associazione sovversiva, ex parlamentare An e PdL, ora capo-comunicazione della giunta regionale del Lazio, ha scritto: “So per certo che con la strage di Bologna non c’entrano nulla Fioravanti, Mambro e Ciavardini”. E sai che novità: cos’altro ci si può aspettare dal cognato di Ciavardini, condannato per quella strage?
[…] Le sentenze non sono dogmi di Stato e ciascun privato cittadino può condividerle o contestarle (possibilmente con argomenti). Perciò chiedere le dimissioni di De Angelis è un atto illiberale: in democrazia tutti hanno diritto di esprimere le proprie idee, anche le più aberranti. Ma chi rappresenta le istituzioni ha un onere in più: non deve usarle per riscrivere sentenze, cioè per interferire in un altro potere dello Stato. Perciò il governo nazionale e regionale dovrebbero isolare De Angelis con dichiarazioni inequivocabili, pur senza torcergli un capello o levargli il lavoro.
Anche perché, se bastasse contestare una sentenza sacrosanta per andare a casa, si sarebbero dovute chiedere le dimissioni di fior di parlamentari che da anni sposano la linea revisionista-negazionista sui neri a Bologna: non solo di destra, ma anche radicali e di centrosinistra. Per non parlare di chi tuttoggi predica l’innocenza di Sofri, Bompressi, Pietrostefani (e persino del reo confesso Marino) sul delitto Calabresi, malgrado ben due sentenze della Cassazione. […]
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paoloferrario · 1 year ago
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Strage di Bologna. La matrice fascista ignorata da meloni. Così i "patrioti" riscrivono la storia, di Giovanni Tizian, in Domani 3 agosto 2023
letto in edizione cartacea cerca in https://www.editorialedomani.it/politica/italia/la-matrice-fascista-ignorata-da-meloni-cosi-i-patrioti-riscrivono-la-storia-el70y7sb … A mettere la bomba furono i neofascisti dei Nuclei armati rivoluzionari, i Nar: dalla galassia del movimento sociale, Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Gilberto Cavallini e Luigi Ciavardini, imbracciarono le pistole per…
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Strage di Bologna, 43 anni di dolore e mancate verità
Sono passati 43 anni dalla strage alla stazione di Bologna, che causò la morte di 85 persone e oltre 200 feriti. Molte oggi le manifestazioni per ricordare un evento che fu snodo degli anni di piombo e sul quale pesano ancora dubbi, ombre, polemiche: condannati come esecutori i terroristi neri Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, accertata la matrice neofascista così come il coinvolgimento nei…
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organisationskoval · 2 years ago
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509) Nuclei Armati Rivoluzionari, NAR, Armed Revolutionary Nuclei, Zbrojne Komórki Rewolucyjne – włoska organizacja terrorystyczna. Sformowana została w październiku 1977 roku. NAR uchodzi za największą i najbardziej brutalną organizację skrajnej prawicy w drugiej połowie lat 70. Grupa została zmarginalizowana w latach 80. Ostatni atak przeprowadzony przez NAR miał miejsce w 1988 roku. Liderami formacji byli Alessandro Alibrandi, Franco Anselmi, Dario Pedretti, Francesca Mambro oraz Valerio Fioravanti. Najważniejsze ataki przeprowadzone przez grupę:
Pierwszym atakiem grupy była napaść na lewicowego studenta w Rzymie 24 grudnia 1977 roku
9 stycznia 1979 roku bojówkarze zaatakowali lewicową stację radiową w Rzymie. W starciu rannych zostało 5 osób
23 czerwca 1980 roku członkowie NAR zabili prokuratora Mario Amato
2 sierpnia 1980 roku NAR przeprowadził zamach w Bolonii. W ataku bombowym zginęło 85 osób a 200 zostało rannych
21 października 1981 roku członkowie NAR zabili dwóch policjantów w Rzymie
14 sierpnia 1988 roku terroryści usiłowali przeprowadzić zamach bombowy na posterunek policji w Mediolanie. Zamach nie powiódł się.
Zbrojne Komórki Rewolucyjne były formacją neofaszystowską głoszącą „sojusz ekstremów”. Grupa miała być powiązana z jednej strony z politycznym ugrupowaniem Terza Posizione (Roberto Fiore), z drugiej strony – z lożą masońską Propaganda Due.
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giornalepop · 2 years ago
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LE IMPRESE DEI NAR DI VALERIO FIORAVANTI
LE IMPRESE DEI NAR DI VALERIO FIORAVANTI
Ricostruire le vicende di un periodo complicato come furono i cosiddetti “anni di piombo” nasconde sempre l’insidia di cadere nell’incompletezza, nella parzialità e nello schematismo. Parlare di Valerio Fioravanti è ancora più difficile per l’aura che si è formata attorno alla figura del terrorista nero, del quale i media hanno spesso esagerato l’importanza in una specie di gioco al massacro. In…
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gregor-samsung · 6 years ago
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Offlaga Disco Pax - Sensibile
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fabriziosbardella · 4 years ago
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misslorna · 2 years ago
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Giusva era il ragazzo più sensibile che io avessi mai incontrato"
Che razza di tipacci fossero gli altri ragazzi che aveva frequentato
Non ci è dato sapere
Di sicuro Francesca con gli uomini non è stata fortunata
E la parola "sensibile" resta dubbia e ambivalente
Come il coinvolgimento dei NAR per i fatti del 2 agosto 1980
Francesca Mambro è citata nei ringraziamenti di un disco intitolato
"Abbiamo pazientato 40 anni, ora basta!"
Sensibili anche loro
Per evitare di confondere la sensibilità con l'eversione fascista e stragista
Stabiliremo dei limiti
Definiamo quindi neosensibilismo il nostro modo di essere sensibili
Che in tutto si distacca dalle ambiguità di Francesca Mambro
Da cui ci dissociamo anche per l'uso sconsiderato e irresponsabile del vocabolario
La signora Mambro e il camerata Fioravanti sono fuori di galera
Fa male ammettere che al momento vincono due a zero
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Strage di Bologna, le motivazioni della sentenza: “Prove eclatanti che Gelli contribuì”
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Strage di Bologna, le motivazioni della sentenza: “Prove eclatanti che Gelli contribuì”. Licio Gelli, il capo della Loggia P2, coinvolto nella strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, in cui morirono 85 persone, con oltre 200 feriti. La Corte di Assise di Bologna non ha dubbi: “All'attuazione della strage (…) contribuirono Licio Gelli e il vertice di una sorta di servizio segreto occulto che vede in Federico Umberto D'Amato la figura di riferimento in ambito atlantico ed europeo”. Un passaggio - quello scritto nella motivazione della sentenza di condanna all'ergastolo per Paolo Bellini (per la bomba alla stazione) - che contribuisce a ricostruire la verità sulla pagina in assoluto più nera nella storia recente del Paese. Chiaro, dunque, il ruolo di Bellini, ex terrorista di Avanguardia Nazionale, che per la Corte “fece parte del commando che eseguì materialmente la strage del 2 agosto 1980, con mansioni esecutive e di raccordo con gli altri concorrenti”. Ed è proprio la presenza di Bellini, quel giorno su binari della stazione, a confermare il contributo decisivo di Gelli e della P2. Oltre a Bellini, Gelli e i quattro estremisti neri già condannati (Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini), la procura generale aveva ipotizzato il coinvolgimento nell’organizzazione della strage anche del braccio destro di Gelli, Umberto Ortolani, del potentissimo capo dell’ufficio Affari riservati del Viminale, Federico Umberto D’Amato, e del piduista senatore del Msi, Mario Tedeschi. “Ciò che si può dire, all'esito dell'indagine della Procura generale e del dibattimento, è che l'ipotesi sui mandanti non è un'esigenza di tipo logico-investigativo, ma un punto fermo”, scrive la Corte presieduta dal giudice Francesco Caruso. Secondo i magistrati, “anche la causale plurima affonda radici nella situazione politico-internazionale del Paese e nei rapporti tra estremisti neri e centrali operative della strategia della tensione sul finire degli anni Settanta”. Quindi, “è nella complessa realtà politica di quegli anni che vanno trovate le causali della strage, una causale la cui individuazione va compresa allargando ancora di più il campo di osservazione cui ci si è dovuti necessariamente contenere in questo processo”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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giancarlonicoli · 1 year ago
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7 ago 2023 16:06
LA VERSIONE DI MUGHINI – MARCELLO DE ANGELIS HA DETTO QUELLO CHE PENSA. E' NEL SUO PIENO DIRITTO. CHI DI NOI SAREBBE FELICE SE DEI CONDANNATI ESPIASSERO UNA COLPA CHE NON HANNO COMMESSO? - GIUSVA FIORAVANTI E FRANCESCA MAMBRO HANNO AMMESSO TUTTE LE PORCHERIE DA LORO COMPIUTE. NE HANNO PAGATO PIÙ O MENO VENT'ANNI DI CELLA CIASCUNO. HANNO SEMPRE NEGATO UN GESTO CHE CON QUELLA LORO FOLLIA AVEVA POCO A CHE VEDERE. UN ARGOMENTO AI NOSTRI OCCHI NON DA POCO… -
Giampiero Mughini per Dagospia
Caro Dago, non vorrei approfittare delle nostra amicizia nel mormorare alcune righe a difesa dell'innocenza di Giusva Fioravanti e Francesca Mambro quanto alla loro presunta corresponsabilità nell'avere acceso la bomba di Bologna che alla mattina del 2 agosto 1980 mandò in briciole la sala d'aspetto della stazione di Bologna dove la gran parte di noi nella sua vita ha sostato per ore.
Bada bene, non intendo pontificare sull'argomento dato che su quell'episodio ne so poco di prima mano.
Dei tanti libri pubblicati e delle migliaia e migliaia di pagine processuali conosco in tutto un paio di libri, innanzitutto quello di un eccellente giornalista del Manifesto, Andrea Colombo, uno straconvinto dell'innocenza di Giusva e Francesca.
Si sbaglia? E' possibile. Com'è possibile che mi sbagli io, che pure confido sull'esperienza umana di prima mano che ho dei due (che sono miei amici e che in agosto verranno a cena a casa mia), ai quali mi indirizzò il pittore e collezionista del futurismo e mio amico Pablo Echaurren.
Come pure è possibile che si sbagli il vertice del Partito radicale, il quale è a sua volta da tempo convinto di tale innocenza tanto che li ospita nella sua sede di via Torre Argentina e paga loro uno stipendio mensile a che lavorino a un progetto che ha per titolo "Nessuno tocchi Caino", un meritorio progetto contro la pena di morte.
Come pure è possibile che ci sbagliassimo quanti di noi diedero vita molti anni fa all'Associazione "E se fossero innocenti?", associazione di cui facevano parte tipini quali Rossanda Rossanda e Furio Colombo.
Possibile. Possibile dunque che si sbagli, e si sbagli pesantemente, l'ex "nero" Marcello De Angelis il quale sostiene non solo che i due sono innocenti ma che tutti lo sanno e fanno finta di niente. Mi pare comunque abbia ragione il mio vecchio amico Paolo Guzzanti nell'avere scritto che se De Angelis ha delle prove in proposito le tiri fuori.
Non approvo invece le maledizioni inviate contro De Angelis, l'invito a ritirare quello che ha detto e a seppellirsi sotto terra. Ha detto quello che pensa. E' nel suo pieno diritto. Chi di noi sarebbe felice se dei condannati espiassero una colpa che non hanno commesso?
Giusva e Francesca hanno ammesso tutte le porcherie da loro compiute e che erano perfettamente consone alla follia ideologica dei loro vent'anni. Ne hanno pagato ciascuno dei due più o meno vent'anni di cella. Hanno sempre negato un gesto che con quella loro follia aveva poco a che vedere.
Un argomento ai nostri occhi non da poco. Che c'entra con tutto questo "il revisionismo" denunciato a grandi caratteri sulla prima pagina della Repubblica?
Stiamo solo parlando di un'altra verità possibile rispetto a quelle acclarate dalle sentenze dei giudici di Bologna. E' successo tante volte nella storia degli uomini, e tanto più quando ci sono di mezzo le avversioni ideologiche contrapposte le più forsennate. Tante volte.
GIAMPIERO MUGHINI
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corallorosso · 4 years ago
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Strage di Bologna: i terroristi fascisti Mambro e Fioravanti trattati come star "I risultati della maxi-indagine sui mandanti confermano che quel vile attentato fu una bomba nera, pensata dai vertici della P2, eseguita dalla manovalanza fascista dei Nar, protetti da uomini della P2, inseriti nei punti nevralgici dei Servizi segreti". Così Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione vittime della Strage del 2 agosto 1980, dal palco del 40° anniversario. "Si voleva colpire Bologna la rossa. Ma nel loro progetto criminale di potere, esecutori e burattinai fecero un solo errore. Non tenere conto della reazione dei cittadini di Bologna". (...) "Da altri processi, in primis da quello sul crac del Banco Ambrosiano e da quello per la strage di piazza della Loggia, a Brescia - sottolinea -, sono emersi importanti riscontri che collegano i terroristi fascisti a Licio Gelli: un unico filo nero che parte dal capo della loggia massonica P2 e arriva agli esecutori materiali che piazzarono la bomba alla stazione di Bologna il 2 agosto 1980, passando per apparati dello Stato intervenuti per permettere la perfetta esecuzione della strage e deviare le indagini". "I risultati della maxi indagine sui mandanti e sui finanziatori della strage del 2 agosto - aggiunge Bolognesi -, confermano che quel vile attentato fu progettato, organizzato e finanziato dai vertici della loggia massonica P2, eseguito da manovalanza criminale fascista finanziata e protetta da un ombrello costituito da uomini della P2 inseriti nei punti nevralgici dei Servizi segreti italiani". "E' sconvolgente il trattamento di favore di cui ancora godono alcuni degli esecutori materiali della strage di Bologna ricompensati lautamente per il loro silenzio sui retroscena di cui sono a conoscenza. Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, capi del gruppo di assassini fascisti denominato Nar, hanno ucciso 98 persone, sono stati condannati a 9 ergastoli lei e a otto ergastoli lui, e a decine di anni di carcere per vari reati". Così Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione delle vittime della Strage di Bologna, dal palco di Piazza Maggiore. "Non hanno mai collaborato con la giustizia - aggiunge -. Eppure, i due terroristi più sanguinari della storia italiana oggi sono pienamente liberi, spesso trattati come star da mass media ossequiosi e riverenti". "Difesi - rincara la dose Bolognesi - da finti cultori della materia, che in ogni modo tentano di alimentare una campagna innocentista, totalmente infondata per chi conosce i processi, le indagini e la storia".... globalist
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