#Fiori del male
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FIORI DALLA CENERE di Kate Quinn. Spie e incontri fatali. E sullo sfondo...Beaudelaire
Charlotte St Clair, detta Charlie, è una diciannovenne americana che studia matematica all’università. “Quando aveva saputo che mi ero iscritta ad Analisi e Algebra alla Bennington, mia madre era rimasta molto perplessa. ‘So che ti piace questo genere di cose, ma chère[…]però non sfoggiare questa capacità quando esci coi ragazzi. Evita di sommare i prezzi del menù a mente per vedere se riesci…
#Charles Beaudelaire#Fiori del male#Kate Quinn#nazi-fascismo#Prima Guerra Mondiale#Seconda Guerra Mondiale#Spie#Spystory
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Toast Sandwich!!!
(A very late piece for Mayuge Day 三三 2023,,,, )
——— Based on my Fiori del Male AU; Arthur is a designer student struggling to find inspo for his last exam.
One day while grocery shopping he meets a pair of very particular twins arguing over ice cream, without thinking he speaks up and helps them.
The very next days he meets both Amelia, an actress wannabe running to her next casting, and Alfred a fresh out of college student now working in a fast food chain restaurant.
The twins both start to flirt with Arthur making him go fully bi-panic, but little does he know about their secret game~
#I only have 1 chapter fully written and beta read#and 3 doujin pages drawn#but I can never make myself finish this AU even if I have everything planned in my head lma0#ヘタリア#hetalia#hetalia world series#usuk#fem!usxuk#APH#nyotalia#nyo!america#nyo america#fem!america#nyo!usxuk#HWS England#HWS america#aph england#aph america#Fiori del Male AU#my art
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"Les Fleurs Du Mal," digital collage. #Uglytober 2024, day 12. Prompt: Wicked Plants.
#digital art#dark surrealism#plant collage#eerie art#the flowers of evil#les fleurs du mal#i fiori del male#collage surrealista#wicked plants
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"Quei giuramenti, quei profumi, quei baci infiniti, rinasceranno."
Charles Baudelaire
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Kimera, "I Fiori Del Male": recensione e streaming
Esce su tutte le piattaforme digitali I Fiori Del Male, il primo ep del progetto Kimera, dopo l’uscita di diversi singoli, di cui l’ultimo dal titolo Quando le discoteche chiudono. Un viaggio introspettivo e intenso, atipicamente estivo che ci racconta un nuovo spettro della scena underground del cantautorato italiano, I Fiori Del Male è un un viaggio introspettivo che racconta di un periodo di…
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Parigi, 9 aprile 1821: nasceva Charles Baudelaire
“Epigrafe per un libro condannato” nella prima quartina si rivolge al lettore sobrio e bucolico che non guarda il mondo per com’è, che non analizza la connessione tra gli eventi ed i demoni che vivono nell’uomo. I dèmoni greci, i daimon (dal greco antico δαίμων, con il significato di “essere divino”), che hanno una valenza diversa dai demòni della tradizione cristiana.
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Riflessioni
Così è il poeta, principe dei nembi
Che va con l'uragano e ride degli arcieri
Esule in terra, fra grida di scherno
Con le sue ali da gigante non riesce a camminare
Baudelaire
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Io non trovo tra queste rose misere Un fiore pari al mio rosso ideale.
Charles Baudelaire - I fiori del male
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Ora che sono in ferie voglio parlare di una cosa di cui volevo parlare già da settimane, ma la vita di merda che faccio non me lo aveva permesso.
Allò, settimane fa per la prima volta dato che mi ero depilata le cosce mi sono messa in casa non solo in cannottiera, ma anche in pantaloncini. Passa un giorno e mi ritrovo la mail nella foto.
Come ben sappiamo, qui a Tokyo non è che si muore di caldo, PEGGIO, quindi un giorno di questi mi vesto come in foto a dx in ufficio (che è come mi vestirei in Italia in un giorno normale) e nello stesso giorno inoltrano una mail per dire di rispettare il "business dress code" aziendale che è letteralmente "business casual", pure se non si capisce né che cazzo sia né il perché, dato che non ci sono clienti e siamo solo tra di noi, ma okay.
Mo, premettendo che quando ho lavorato a Napoli, ci andavo in PANTALONCINI (ovviamente non quelli di jeans, ma un tipo più carini e "formali" insomma), qua invece così non va bene perché la maglia ha una stampa + i pantacollant sono considerati il demonio.
Tutti sono sempre a lodare i giapponesi perché sono un popolo omogeneo, che dà la prevalenza al gruppo piuttosto che all'individuo, ma non sono omogenei e uniti perché ci sono nati, sono omogenei perché sei LETTERALMENTE FORZATO (nelle maniere più passivo-aggressive possibili) a omologarti. E questo vale con i vestiti, vale con il peso (perché se pensate che sono tutti secchi di natura, beh col cazzo) e con mille altre cose.
Ora è vero che questa prevalenza dell'interesse di gruppo in alcune cose funziona ed è il motivo per cui noi della cultura euroamericana li ammiriamo, ma voi sareste disposti a rinunciare alla vostra libertà pure sulle piccole cose pur di accontentare l'interesse generale?
Per continuare con l'esempio dei vestiti, loro si vestono così:
A maniche lunghe (anche con 50°C), con diversi strani addosso spesso inutili (perché sono ossessionati dai tumori alla pelle); le donne o tutte fate dei fiori con i tacchi tutte pronte (e io col cazzo che le imito) o come fossero state cacciate via di casa (e io col cazzo pt.2). Ma tutti hanno un comun denominatore: colori scuri o neutri (nero, grigio, bianco) o pastello, senza chissà quale fantasia o stampa particolare.
Se non segui l'omologazione, spicchi, ti si vede o ti senti in qualche modo osservato. E questo è già lo standard ad essere euroamericano in mezzo ad asiatici, figuriamoci se ti vesti seguendo le tue regole e non le loro.
Uno poi dirà "vabbè sono cose da poco, ci si abitua" e lo capisco, ma non funziona così. Anzi, sono le piccole cose che, accumulandosi, diventano le più pesanti da sopportare.
Oppure i weaboo del cazzo direbbero che "bisogna rispettare la loro cultura e rispettare le loro regole" (cit.), ma loro quella degli altri quando letteralmente non fa male e non cambia un cazzo a nessuno perché non la rispettano?
Questo non è un paese libero, non puoi MAI fare come vuoi, ci sono sempre regole da rispettare, ma fossero regole con un senso uno capirebbe, invece sono regole inutili che letteralmente mìnano la libertà di espressione individuale a livelli base. Invece qua niente o fai la pecora in mezzo al gregge oppure pecora ti ci fanno diventare, perché altrimenti sei, di nuovo, il gaijin di merda che vuole fare di testa sua.
E sapete cosa fanno i gaijin quando hanno le palle piene di ste stronzate? Fanno i gaijin di merda e le regole senza senso le mandano a fanculo.
#quando sono gli stranieri i primi a fare quei commenti del caxxo giuro che li prenderei a pugni sulle gengive#Giappone#moda#moda giapponese#vestirti#omologazione#società giapponese#società in giappone#my life in tokyo
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Stimoli visivi, ultima spiaggia
Ormai mi guardi come se fossi un oggetto d'arredamento. Mi faccio bella e quindi gli altri mi corteggiano. Loro lo fanno in modo neppure troppo discreto. Qualcuno mi fa chiare proposte, perché sono oggettivamente un gran bel pezzo di figliola.
Lascio in giro per casa dei miei promemoria per te: un golfino oppure un paio di slip. Magari un reggiseno o un paio di calze. Tutto rigorosamente da lavare. Indumenti impregnati di me, del mio odore. Del richiamo femminile a cui non sei insensibile. Mi aggrappo al subliminale. Ma tu niente.
Io qui a struggermi di desiderio per te e tu chissà dove sei, dopo il lavoro e a che ora rientrerai stasera. Non penso che a te. Non desidero altro dalla vita che le tue carezze all'anima; quelle più oscene poi regalale tutte al mio corpo. Hai un'altra? Mi ami ancora? Mi tradisci? Mi vuoi sempre?
Provi per me qualcosa di più del solito, distratto: “ciao, cara; tutto ok?” Sento dai rumori in garage che forse stai rientrando. Mi farò trovare così: a gambe ben aperte. E tu allora onorami, rispettami, soddisfami, adorami come si conviene per la donna che uno sceglie per sé.
È un invito dedicato solo a te e molto intimo, tra noi. Sono completamente depilata. Indosso il profumo che adori e che ti fa arrapare: me l'hai confessato una delle ultime, rare volte che abbiamo fatto l'amore. Quando godendo mi hai detto all'orecchio che vuoi solo me, che sono l'unica.
Conservo come una cosa sacra l'eco delle tue frasi nella memoria. E le ripasso, di continuo. Chissà se mi vorrai, stasera? Sono tua, tua. Prendi possesso e gioisci appieno di ciò che ti appartiene per diritto d'amore. Il mio corpo prova dolore per la tua prolungata assenza, si sente mortificato.
Mi hai fatta sentire desiderata, bella. Mi hai dato prova evidente del mio magnetismo animale su di te: mi saltavi addosso di continuo solo fino a poche settimane fa. Che cosa è successo, ultimamente?
Mi piace quando mi comandi senza alcuna possibilità di replica e mi costringi a farti delle cose. O quando vuoi che mi esibisca solo per te: divento così un'attrice hard e devo dare il meglio di me stessa. Vuoi che ti stimoli, che tiri fuori la femmina più istintiva, la selvaggia affamata di sesso che si nasconde nel mio corpo.
Non devo avere pudori, con te: me lo chiedi e io diligentemente eseguo. Metto allora in scena una raffinatissima piece teatrale, recitata con impegno e lasciva concentrazione per un pubblico molto ristretto ed esigente, con ricevimento finale in camerino.
Quindi tu esigi, giudicami, umiliami pure e poi sfruttami. Niente fiori, per me. Fammi anche sentire l'ultima delle puttane, se ti farà piacere, ma per favore chiedi, imponiti, fammi anche del male, però considerami.
Ecco: stai salendo le scale. Io ti sorriderò ancora, piena di femminilità ed evidente desiderio. Sarò ancora una volta irresistibile. Tu allora sii il mio eroe. Salva la mia anima dalla disperazione. Dammi un'ennesima notte di passione con te. Quella che fa male, quella che più peccato di così non si può. Fatti amare dalla tua schiava.
RDA
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Il mondo è un gran bel posto in cui nascere se non v'importa che la felicità non sia sempre così divertente se non v'importa un po' d’inferno qua e là proprio quando tutto va bene perché anche in paradiso non è che si canti tutto il tempo Il mondo è un gran bel posto in cui nascere se non v'importa che qualcuno muoia continuamente o magari solo di fame per un po’ di tempo il che non è poi tanto male se non si tratta di voi Oh il mondo è un gran bel posto in cui nascere se non v'importa molto di qualche cervello perso su ai posti di comando o di una bomba o due di tanto in tanto sui vostri visi alzati o di simili contrattempi cui va soggetta la nostra società di Gran Marca con i suoi uomini distinti e con quelli estinti e i suoi preti e altri poliziotti e le sue svariate segregazioni e indagini parlamentari e altre costipazioni che la nostra sciocca carne eredita Sì il mondo è il posto più bello del mondo per un sacco di cose come fare buffonate e fare l'amore essere tristi e cantare canzoni sottovoce e avere ispirazioni e andare in giro guardando ogni cosa odorando fiori e dare pizzicotti alle statue e persino pensare e baciare la gente e fare bambini e portare i pantaloni e agitare cappelli e ballare e andare a nuotare nei fiumi e fare picnic nel pieno dell'estate e insomma “godendosi la vita” Sì (Lawrence Ferlinghetti)
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Mattia Caroli & I Fiori del Male: "Duplicità" è il nuovo singolo
Esce in radio, sulle piattaforme digitali e digital store Duplicità (Sputnik Music Group, Universal/Ingrooves), il nuovo singolo di Mattia Caroli & I Fiori del Male. Questo brano rappresenta un’importante evoluzione nel percorso musicale della band, frutto di una collaborazione creativa con il co-produttore Stefano Barone. Duplicità racconta la storia di due amanti che si ritrovano dopo molto…
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Fiabe classiche
Rosabianca e Rosarossa o Biancaneve e Rossella.
C'era una volta una povera vedova madre di due belle bambine che aveva chiamato Rosabianca e Rosarossa come i due roseti che crescevano intorno alla loro casetta.
Le due sorelle si amavano moltissimo anche se di carattere erano molto diverse ,Biancaneve era più mite e Rosarossa era più vivace ma nonostante questo amavano passare del tempo insieme e non si separavano mai.
Alle due ragazze piaceva passare molto tempo nel bosco tra i fiori le farfalle e gli animali che non facevano loro nel male anzi al loro passaggio si ammansivano e facevano loro le feste .
Capitava spesso che a volte si trattenessero così tanto che si addormentavano nel bosco
Una mattina le due fanciulle si svegliarono sull'orlo di un precipizio e davanti a sé scorsero una figura eterea di donna con una veste luccicante (in alcune versioni e'un bambino )
La mamma disse loro che sicuramente era un angelo che le aveva protette.
Arrivò l'inverno ma nella casetta di Rosabianca a e Rosarossa benché umile era pulitissima e accogliente e non mancava niente,legna cibo ,ma soprattutto tanto amore.
La sera si mettevano davanti al camino e la mamma leggeva loro un bel libro e a farle compagnia avevano anche un capretto e un uccellino.
Una sera venne a bussare alla porta un grosso orso,all'inizio ci fu un vero spavento il capretto cominciò a belare ,l'uccellino si nascose e le due ragazze si camuffarono dietro la veste della madre.
Ma l'orso disse loro che voleva solo scaldarsi perché fuori faceva tanto freddo e poi se ne sarebbe andato .
La madre lo fece entrare e lo fece accomodare davanti al camino e Rosarossa e Rosabianca gli tolsero la neve dal pelo;poi cominciarono a giocare con lui e così passò la notte
Così tutte le sere l'orso si presentava si scaldava e giocava con loro poi diceva loro una frase "per favore non vi maritate mai".
Arrivò di nuovo la primavera e l'orso disse alle due sorelle che non sarebbe più venuto la sera a trovarle poiché doveva proteggere i suoi averi dai nani che con la primavera uscivano da sottoterra e rubavano tutto quello che trovavano.
Una sera le sorelle erano nel bosco a fare legna quando scorsero un nano a cui era rimasta impigliata la barba dentro un tronco.
Così Rosarossa dopo tanto tirare decise di tagliare la barba del nano con un paio di forbici per liberarlo.
Il nano invece di ringraziare prese un sacco di gemme preziose che stava sotto l'albero e se ne andò imprecando senza ringraziare
Un pò di tempo dopo le ragazze si recarono a pescare quando videro il solito nano che urlava poiché un pesce lo trascinava perché era rimasto impigliato alla lenza
Così le due sorelle tagliarono un altro pezzo di barba al nano per liberarlo ma lui ancora ingrato se ne andò brontolando senza aver preso prima un grosso sacco pieno di perle.
Un pò di tempo dopo incontrarono di nuovo il nano che era stato catturato da un aquila e lo liberarono dai suoi artigli e il nano come al solito invece di ringraziare se ne andò lamentandosi della giacca lacerata ,poi si caricò sulle spalle un sacco di monete d'oro e se ne andò.
Sulla strada del ritorno Rosabianca e Rosarossa videro il nano spargere tutti i suoi averi sul prato,quando fu attaccato da un grosso orso.
Il nano pregava l'orso di risparmiarlo e di mangiare le due ragazze al posto suo .
Ma l'orso non lo ascoltò e gli dette una grossa zampata.
Le due sorelle stavano per fuggire terrorizzate quando l'orso le chiamò e fu così che riconobbero la voce dell'amico,che improvvisamente si tramutò in un bel giovane vestito d'oro.
Il ragazzo spiegò loro che era il figlio del re ma che il nano che aveva appena sconfitto gli aveva fatto un incantesimo per rubargli tutti i suoi averi costringendolo a vagare nei boschi sotto forma di orso.
Cosi Rosabianca dopo un pò sposò il principe e Rosarossa il fratello ,la madre andò a vivere a palazzo con loro e vissero felici ancora per molti anno
Fratelli Grimm
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Sono nata e cresciuta in un momento ed un posto un po' difficile...tra operai in un epoca in cui, a Cinisello nei giardini pubblici, si trovavano più siringhe che fiori. Non mi è mai mancato nulla, grazie a dei genitori speciali. Non ho mai invidiato nessuno, abituata com'ero a vedere il bello nelle piccole, utili cose. A casa mia regnava la regola di Lavoisier x cui "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma".... Tutto veniva riparato e modificato a regola d'arte x donare nuova vita alle cose...anche i cuori.
Invecchiando mi sono accorta che c'è una cosa che invidio tremendamente degli altri... quando vedo che qualcuno è riuscito a trovare una persona giusta...una tessera del puzzle con la stessa identica forma dello spazio vuoto... un' anima con cui condividere anche le paure ...una persona con tutti i difetti al posto giusto, xchè la perfezione non esiste.
La mia storia , invece, racchiude umiliazioni e pianti infiniti, urla, bassezze e dispetti che solo a pensarci mi riempiono gli occhi di lacrime. E quando mi dicono che si può cambiare, sto ancora più male, xchè so che è vero ma sono pietrificata in un posto ed un luogo che non mi appartiene più.
Le incomprensioni innalzano mura difficili da abbattere...lui mi ha spezzato il cuore e nemmeno se n'è accorto, abituato com'è a ripormi in un angolo e a ritrovarmi là, docile, quando ne ha bisogno. ❤️
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Il cuore del mondo non è a destra né a sinistra, il cuore del mondo è allo sbando. Il cuore del mondo è fatto della somma del cuore di tutti, ricchi e poveri dal punto di vista materiale, cosa facile da definire, ricchi e poveri sul piano spirituale, e qui la faccenda si complica. In America, da un certo punto di vista, le elezioni erano tra un mostro e un faro, ma la realtà ci ha detto che si trattava di un punto di vista che non è il più diffuso. E allora si tratta di capire chi risponde meglio all’insofferenza, perché è questa la vela che spinge gli umani nel mare della loro esistenza. E si tratta di una insofferenza che non va letta solo in termini politici, ma anche in termini culturali e direi anche teologici. Si è insofferenti per la nostra vita che è sempre la stessa. E se l’operaio è schiacciato da quello che fa, c’è chi è schiacciato dalle proprie fortune, nel senso che non gli bastano mai. Il capitalismo religioso in cui viviamo ha sacerdoti molto diversi tra loro, ma chi si è sfidato in America apparteneva alla stessa religione, la stessa di tutti i leader in campo sulla scena mondiale. È chiaro che poi ognuno nel presente rovescia un suo passato o quello del suo popolo, è chiaro che Putin e il capo coreano hanno una lettura diversa della storia: c’è chi si sente derubato e c’è chi pensa di aver fatto doni che non ha mai fatto. Trump ragiona come se l’America dovesse smettere di fare regali agli altri e ovviamente ignora che lui non guida nessun processo, ma è il risultato dello stato delirante degli umani.
Oggi non sono gli ideali e le utopie a governare il mondo, ma la paura, e vince chi meglio sa manipolare la paura. Però attenzione a pensare che ci sia solo questo filo, nel groviglio i fili sono tanti, compreso un certo esaurimento del buon senso e della ragionevolezza. Musk e Trump confinano in maniera sbagliata con esigenze giuste, l’esigenza di un mondo meno grigio e burocratico, più proteso verso la pura energia vitale che verso i cavilli di una democrazia sfinita. E tra l’altro loro sono sembrati combattenti di un sistema apparendo magicamente ignari che è proprio il sistema che gli ha assicurato grandi ricchezze.
Ogni prossima elezione, da un piccolo paese a una regione, all’intera nazione, deve tenere conto non solo di quello che hanno in tasca i cittadini, ma dei loro miti assai confusi, della bancarotta antropologica che mette assieme ricchissimi e poverissimi contro l’umanità dei colti, o di quelli che si dicono buoni ma alla fine descrivono la luce senza darla.
Per ottenere buoni risultati bisogna aiutare la vita degli altri, non pretendere che riconoscano il valore della nostra. Forse è arrivato il momento di considerare che tra le tante miserie presenti nel mondo c’è anche quella di un certo universo di sinistra che viene visto come poco autentico, vicino ai propri interessi che con arroganza si vuole far passare come gli interessi di tutti. In America non ha vinto il male e non ha perso il bene. Si è solo arrivati a un altro momento di questa pericolosa commedia in cui vince chi tuona meglio, ma i fiori crescono non grazie ai tuoni, ma grazie all’acqua e al sole.
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