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#Ferdinando IV di Borbone.
lospeakerscorner · 12 days
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La Festa del Porto
Il mare e gli Ischitani, la Fede e la vocazione marinara celebrano i 170 anni dalla creazione del porto ISCHIA PORTO | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nel 2024 il porto dell’Isola arriverà compiere i 170 anni dalla sua  creazione. Il porto di Ischia originariamente era un lago vulcanico d’acqua dolce, noto come Lago di Pantaniello e, poi, Lago de’ Bagni. Fu Ferdinando IV di Borbone, nel 1854, che…
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neapolis-neapolis · 2 years
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Complesso del Belvedere e Real Borgo di San Leucio (1778-90), Caserta.
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aki1975 · 6 months
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Andrea Pozzo - Roma Sant’Ignazio di Loyola - Apoteosi di Sant’Ignazio - 1694
I conflitti religiosi che nel Cinquecento avevano visto una composizione con la Pace di Augusta in cui Carlo V aveva accettato il principio del “cuius regio eius religio” sfociano nel Seicento in due tendenze contrapposte:
- le meraviglie del Barocco e le opere della Controriforma cattolica;
- l’ampio scenario della Guerra dei Trent’Anni.
La Guerra dei Trent’Anni può essere riassunta lungo queste tappe:
- 1594 - Enrico IV Borbone, convertendosi al Cattolicesimo, Re di Francia
- 1598 - Morte di Filippo II
- 1603 - Morte di Elisabetta I
- 1618 - i rappresentanti dell’imperatore cattolico Ferdinando II d’Asburgo, che cerca di creare uno stato moderno, vengono defenestrati dai protestanti boemi
- 1620 - Sacro Macello dei protestanti in Valtellina
- 1624 - Richelieu Primo Ministro
- 1628 - il generale boemo Wallenstein, al servizio degli Asburgo, sconfigge l’esercito danese
- 1631 - il candidato francese al Ducato di Mantova e del Monferrato Carlo I Gonzaga - Nevers prevale, anche grazie all’abilità diplomatica di Mazzarino, sul candidato sostenuto dagli Asburgo di Spagna e dai Savoia dopo la guerra del Monferrato in cui dilaga la peste raccontata nei Promessi Sposi. Nello stesso anno l’Impero saccheggia Magdeburgo, città alleata degli Svedesi
- 1642 - Mazzarino succede a Richelieu
- 1643 - i Francesi, guidate dal Duca d’Enghien (poi Principe di Condè) sconfiggono gli Spagnoli a Rocroi. Luigi XIV Borbone Re di Francia
- 1648 - Pace di Westfalia. Fine del conflitto in cui si profila la leadership francese sull’Europa: gli Asburgo si concentrano sui possedimenti propri (Austria e Ungheria) anziché sull’Impero;
- 1649 - Carlo I Stuart decapitato in Inghilterra
Il Seicento, secolo in Italia di decadenza politica ed economica, è però anche il secolo di Carlo e Federico Borromeo e del Barocco ispirato dalla Controriforma i cui eventi principali sono:
- 1534 - Alessandro Farnese, fratello di Giulia, amante di Alessandro VI Borgia, eletto Papa Paolo III. Approvazione della Compagnia di Gesù
- 1542 - Paolo III istituisce l’Inquisizione
- 1545 - Concilio di Trento: accentramento del potere papale, importanza delle opere e non solo della grazia, formazione del clero, impegno pastorale
- 1566 - Michele Ghislieri eletto Papa Pio V, il Papa che raccoglie la Lega che vince a Lepanto nel 1571
- 1572 - Il bolognese Ugo Boncompagni eletto Papa Gregorio XIII, promotore non solo del calendario gregoriano, ma anche di importanti iniziative religiose, pastorali e culturali. Nel 1580 viene inaugurato il Quirinale
- 1589 - Fontana del Mosè sotto il pontificato di Sisto V che fa erigere obelischi e migliorare il tessuto urbanistico dell’Urbe: è il modello della “Ecclesia triumphans” dopo il contrasto alle eresie dei decenni precedenti
- 1592 - Clemente VIII Aldobrandini Papa
- 1600 - Cappella Contarelli a San Luigi dei Francesi (Caravaggio). Giordano Bruno al rogo a Campo dei Fiori, decapitata Beatrice Cenci
- 1605 - Camillo Borghese eletto Papa Paolo V. Cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo (Caravaggio)
- 1612 - Carlo Maderno inaugura la nuova facciata di San Pietro
- 1623 - Maffeo Barberini eletto Papa Urbano VIII
- 1626 - Baldacchino di San Pietro (Bernini)
- 1633 - Abiura di Galileo
- 1651 - grazie alla mediazione di Olimpia Maidalchini, Innocenzo X Pamphili affida al Bernini la Fontana dei Fiumi che completa Piazza Navona
- 1652 - Estasi di Santa Teresa a Santa Maria della Vittoria (Bernini)
- 1655 - Fabio Chigi eletto Papa Alessandro VII
- 1657 - Colonnato di San Pietro (Bernini)
- 1660 - Sant’Ivo alla Sapienza (Borromini)
- 1667 - Oratorio dei Filippini (Borromini), Santa Maria della Pace (Pietro da Cortona)
Terminato lo slancio mecenatistico dei pontefici, l’Apoteosi di Sant’Ignazio con la finta cupola commissionata ad Andrea Pozzo dai Gesuiti segna nel 1694 la fine del Barocco a Roma.
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cinquecolonnemagazine · 5 months
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Festival del Giallo, Città di Napoli
Due anni nella splendida sede dell’Istituto francese di via Crispi, ottanta scrittori che in solo due edizioni hanno trasformato la grande festa dei delitti di carta in uno degli appuntamenti letterari più importanti d’Italia, e quest’anno, dal 23 al 26 maggio, il Festival, accolto dalla Direzione regionale Musei Campania e organizzato da Gialli.it e dalla libreria Iocisto, con la presidenza di Maurizio de Giovanni e la direzione artistica di Ciro Sabatino, sbarca nel verde della villa che Ferdinando IV di Borbone regalò a Lucia Migliaccio e sceglie un profilo ancora più internazionale per rimarcare il primato del crime partenopeo nel nostro Paese. Festival del Giallo, il programma Si comincia giovedì 23 maggio alle 12 in punto. Dopo il benvenuto di coloro che hanno lavorato a questo progetto, ci si tuffa subito nella storia del Giallo a Napoli, per ricordare Mastriani, Serao, Veraldi. L’inizio di tutto. Poi si va veloce. Primo pomeriggio all’insegna del True Crime con due casi insoluti che hanno diviso l’Italia e il mondo: Il delitto di Posillipo, l’omicidio di Anna Parlato Grimaldi, con la figlia della giornalista uccisa il 31 marzo 1981, Elvira. Poi, il caso di Lady D. nella ricostruzione giornalistica di Annalisa Angelone di Rai3 che sulla storia di Diana Spencer ha appena pubblicato un volume.  La serata è dedicata al grande Processo ad Agatha Christie. Colazioni con gli autori Venerdì 24 si riparte con le colazioni con gli autori. Luca Crovi, il maggior esperto del giallo in Italia, inaugura l’atteso appuntamento incontrando Sara Bilotti e tutti coloro che vorranno prendere cornetto e caffè con loro. Alle ore 12 Il caso Dumas e la storia del plagio dei Delitti della Rue Morgue, a parlarne Ugo Cundari e Ciro Sabatino. Nel pomeriggio appuntamento con Gabriella Genisi e i suoi Spaghetti all’assassina per un incontro tutto dedicato ai delitti e la cucina. Quindi tre appuntamenti da non perdere: Alle 18 il Festival presenta, in collaborazione con il l’Istituto Cervantes, il fenomeno editoriale spagnolo Carmen Mola. Alle 20 Maurizio de Giovanni regala alla kermesse lo spettacolo inedito Pugni nel cuore con Marco Zurzolo e Marianita Carfora; alle 22 Barbara Perna e Serena Venditto raccontano tutta la verità su Assassinio sull’Orient Express. Foto di copertina: Festival del Giallo Read the full article
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napoli-city · 5 months
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Napoli: Villa Floridiana, attivato servizio di supporto alla vigilanza grazie alla disponibilità dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri
Nel giugno 1815 Ferdinando IV di Borbone acquistò per la moglie morganatica Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia e, precedentemente, vedova del principe Benedetto III Grifeo di Partanna, la tenuta del principe Giuseppe Caracciolo di Torella, ampio appezzamento sulla collina del Vomero, dove si ergeva una imponente villa che, in onore della moglie, chiamò Floridiana. Oggi questo splendido posto,…
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rosewood71 · 7 months
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Il bambino dormiente”, l’opera di Sanmartino l’autore del “Cristo velato” ritrovata nei depositi della Reggia di Caserta
Rinvenuta alla luce, dopo secoli, dai depositi della Reggia di Caserta la scultura realizzata da Giuseppe Sanmartino, dell’infante Carlo Tito di Borbone, 1775 ,erede al trono di Ferdinando IV che morì di vaiolo a soli tre anni.
La scultura, che pertanto può essere identificata come il ritratto del Real Infante Carlo Tito di Borbone, risulta, infatti, presente nelle collezioni della Reggia di Caserta almeno dal 1879.
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lamilanomagazine · 10 months
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Concluso il restauro di alcune opere nella Cattedrale di Palermo. Scarpinato: «Uno scrigno ricco di tesori»
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Concluso il restauro di alcune opere nella Cattedrale di Palermo. Scarpinato: «Uno scrigno ricco di tesori». Palermo. Tornano a splendere i tesori della Cattedrale di Palermo. Sono state consegnate questa mattina, infatti, alcune preziose opere appena restaurate che si trovano nella zona presbiteriale dell'edificio, un'area dove coesistono elementi decorativi di diverse epoche, a testimonianza della complessa evoluzione costruttiva della chiesa. I lavori sono iniziati lo scorso aprile e sono stati finanziati con risorse del Po Fesr 2014-2020 (327.184,87 euro). Presenti oggi l'assessore regionale ai Beni Culturali Francesco Scarpinato, la soprintendente dei Beni culturali e ambientali di Palermo Selima Giuliano e l'arcivescovo del capoluogo Corrado Lorefice. «Perfettamente in linea con la tabella di marcia, in tempi quasi record - dice l'assessore - restituiamo agli occhi del pubblico preziose opere d'arte che rendono la Cattedrale di Palermo uno scrigno ricchissimo di tesori. Il recupero e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale è un obiettivo prioritario per il mio assessorato e per il governo di cui faccio parte. Sono convinto, infatti, che oltre a testimoniare la nostra storia, possa rappresentare una risorsa unica al mondo per lo sviluppo della nostra regione». Gli interventi hanno riguardato, tra l'altro, il recupero della pavimentazione cosmatesca, realizzata con tessere marmoree che disegnano motivi geometrici, posta davanti all'abside maggiore. Sono stati eseguiti anche lavori di pulizia e consolidamento, nonché la sostituzione di tarsie mancanti con altre in resina. Restaurato anche il trono reale marmoreo con tarsie musive, risalente al XIII secolo, posto vicino all'abside principale; e, ancora, gli affreschi del catino absidale e della volta del coro che raffigurano rispettivamente Roberto il Guiscardo e il Conte Ruggero che restituiscono la chiesa al vescovo Nicodemo e l'Assunzione di Maria Vergine, opere di Mariano Rossi che ricevette l'incarico, nel 1802, dal Re Ferdinando IV di Borbone. Interventi di pulitura e consolidamento sono stati eseguiti, inoltre, sull'altare del Crocifisso che è il risultato di una ricomposizione dei nove pannelli in marmo di Carrara, scolpiti nel 1565 da Fazio e Vincenzo Gagini. Restaurati anche gli armadi lignei dipinti e dorati della sacrestia grande, costituiti da scansie intagliate in legno di pioppo e abete: sono stati rimossi spessi strati di ridipinture che avevano occultato e, in parte alterato, le finiture decorate originali. Lavori anche nella zona del "diaconicon" (un'area del presbiterio), finalizzati a stabilizzare i fenomeni di alterazione del paramento murario del XII secolo in pietra a vista e a definire, con maggiore equilibrio cromatico, le varie stratificazioni decorative ed architettoniche che si sono succedute durante i secoli. È stato possibile recuperare anche la decorazione settecentesca di una porzione di vano che si apre sulla parete e che si conclude con una piccola "muqarnas" (decorazioni tipiche dell'architettura islamica), forse realizzata fra il IX e XI secolo, quando, durante la dominazione araba, l'edificio sacro venne trasformato in moschea.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Alberobello è un luogo da favola, una piccola gemma di terra incastonata nella Valle d'Itria tra le province pugliesi di Bari, Brindisi e Taranto.
La capitale dei trulli, straordinarie testimonianze di edilizia in pietra a secco a lastre dal tetto a forma conica o piramidale, vi incanterà con una distesa di oltre 1.500 trulli che dal 1996 sono entrati di diritto nella World Heritage List dell’UNESCO.
L'intera Valle d’Itria si caratterizza proprio per la presenza di queste pittoresche costruzioni che affondano le proprie radici nell'era preistorica, ma è proprio ad Alberobello che si trova la massima concentrazione di esemplari meglio conservati.
Il clima mediterraneo, l'eccellente offerta ricettiva e un’armonia architettonica senza eguali rendono questa cittadina la meta ideale per i visitatori alla ricerca di un'atmosfera che non è stata intaccata dal passare del tempo.
L'aspetto di queste costruzioni doveva essere volutamente precario per dare l'idea di edifici facilmente demolibili nel caso di un'ispezione. Dopo un primo insediamento di circa 40 trulli, nel 1620 ci fu una importante espansione. Solo nel 1797 Alberobello fu liberata da ogni richiesta tributaria e dalla servitù feudale dei Conti su decisione Ferdinando IV di Borbone, re di Napoli. Ma la tradizione dei trulli non si è mai interrotta.
Buonanotte a tutti voi, cari amici, da Alberobello!! 🇮🇹❤😴👋
Alberobello is a fairytale place, a small jewel of land nestled in the Valle d'Itria between the Apulian provinces of Bari, Brindisi and Taranto.
The capital of the trulli, extraordinary examples of dry stone construction with conical or pyramidal roofs, will enchant you with an expanse of over 1,500 trulli which since 1996 have rightfully entered the UNESCO World Heritage List.
The entire Valle d'Itria is characterized precisely by the presence of these picturesque buildings that have their roots in the prehistoric era, but it is precisely in Alberobello that the highest concentration of best preserved specimens is found.
The Mediterranean climate, the excellent accommodation offer and an incomparable architectural harmony make this town the ideal destination for visitors looking for an atmosphere that has not been affected by the passage of time.
The appearance of these constructions had to be deliberately precarious to give the impression of easily demolished buildings in the event of an inspection. After an initial settlement of about 40 trulli, there was an important expansion in 1620. Only in 1797 was Alberobello freed from all tax burdens and from the feudal servitude of the Counts by decision of Ferdinand IV of Bourbon, king of Naples. But the trulli tradition has never stopped.
Goodnight to all of you, dear friends, from Alberobello!! 🇮🇹❤😴👋
Grazie: Complimenti a 📷@instagram.com/pasqualebattaglia__ 💚🤍❤️
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italiadavivere · 2 years
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Belvedere di San Leucio: dal Rinascimento a oggi, ecco il complesso monumentale voluto da Carlo di Borbone
Belvedere di San Leucio: dal Rinascimento a oggi, ecco il complesso monumentale voluto da Carlo di Borbone
Campania da vivere e da scoprire. A meno di cinque chilometri da piazza Carlo di Borbone e dal centro di Caserta, legato sempre al nome della Real Casa ovvero la straordinaria Reggia, si trova il Belvedere di San Leucio, nato nel 1773 attorno alla residenza rinascimentale dei principi Acquaviva per iniziativa di Ferdinando IV. Ispirandosi a un programma di rinnovamento sociale di stampo…
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roehenstart · 3 years
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Portrait of Infante Ferdinand (1751-1825). By Giuseppe Bonito.
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wgabry · 3 years
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February 12, 1901 Anna Maria Teresa, Archduchess of Austria (October 17, 1879 in Lindau; - May 30, 1961 in Baden-Baden) married Johannes zu Hohenlohe-Bartenstein (August 20, 1863 - August 19, 1921). She was the daughter of the deposed Grand Duke Ferdinando IV and his second wife Alicia di Borbone-Parma
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neapolis-neapolis · 4 years
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Luigi e Carlo Vanvitelli, Casino Reale di caccia o Casina Vanvitelliana (1782), lago Fusaro, Bacoli, Napoli.
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marenostrum-ac-dc · 4 years
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È la più grande scultura dell'antichità mai ritrovata: il Toro Farnese, o il Supplizio di Dirce, è un gruppo scultoreo ellenistico in marmo conservato presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Rivenuto nelle Terme di Caracalla nel 1546, durante gli scavi di Papa Paolo III (al secolo Alessandro Farnese) la scultura fu prima ereditata da Carlo di Borbone, figlio di Elisabetta, ultima discendente della famiglia Farnese, e poi trasferita a Napoli per volontà di Ferdinando IV di Borbone nel 1788, quando si ultimò il trasferimento della raccolta nella capitale del regno.
Il complesso scultoreo fu utilizzato molto probabilmente come fontana nella villa reale della città fino al 1826, quando fu poi spostato al museo archeologico nazionale di Napoli dove trovò definitiva collocazione.
Data e autore sono incerte:
Plinio il Vecchio - Inizialemente l'opera fu attribuita agli artisti di Rodi, Apollonio di Tralle e suo fratello Taurisco, grazie agli scritti di Plinio il Vecchio. Questi afferma infatti che la scultura fu commissionata alla fine del II secolo a.C. e fu tratta da un unico blocco di marmo. Successivamente fu poi trasferita a Roma da Rodi come parte dell'incredibile collezione di sculture e opere d'arte di Asinio Pollione, un politico romano vissuto nel periodo di passaggio tra la repubblica e il principato.
Ipotesi più recenti - Recenetemente si pensa che la scultura descritta da Plinio non sia quella del Toro Farnese, databile invece al III secolo d.C. e scolpita appositamente per le Terme di Caracalla. Inoltre i piccoli ciuffi di peli sul toro e le pieghe taglienti dei vestiti di Antiope e del mantello di Dirce conducono l'opera al periodo severiano (III secolo d.C).
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partenopetour · 4 years
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#terramia...#primati...#PrimoMuseoMineralogicodelmondo. 🧜‍♀️
Il Real Museo Mineralogico ha sede nella prestigiosa Biblioteca del Collegio Massimo dei Gesuiti. Istituito nel 1801 da Ferdinando IV di Borbone fu un importante centro di ricerca scientifica, finalizzata alla valorizzazione delle risorse minerarie del Regno di Napoli. L’elevato valore storico e scientifico delle collezioni colloca il Real Museo tra i più importanti musei mineralogici italiani e fra i più conosciuti nel mondo. I 25000 reperti che possiede sono suddivisi in varie Collezioni. La #CollezioneGrandiCristalli fra cui spicca la coppia di cristalli di quarzo ialino del Madagascar di 482 Kg, donata a Carlo III di Borbone nel 1740.
La #CollezioneVesuviana, iniziata nei primi anni dell’800 si è arricchita nel tempo di nuove specie rinvenute nel corso degli ultimi 200 anni sul Vesuvio. La #CollezionedeiCristalliArtificiali è composta da esemplari sintetizzati da Arcangelo Scacchi e premiati alle Esposizioni Universali di Londra (1862) e di Parigi (1867).
La #CollezionedeiMineralideiTufiCampani, presenta vere e proprie rarità quali la fluoborite,corrispondente alla discreditata nocerite e l’ hornesite. Fra i reperti della #CollezionedelleMeteoriti segnaliamo l’esemplare di siderite di 7583 grammi, rinvenuto nel 1784 a Toluca in Messico. Ricordiamo, infine, la #CollezionedellePietreDure con cammei tipici dell’artigianato napoletano, la #CollezionedelleMedaglie coniate con la lava del Vesuvio fra cui spiccano quelle del 1805 riproducenti i profili di Ferdinando IV e Maria Carolina, e la bella medaglia coniata nella lava del 1859 in onore di Napoleone III, la #CollezionedegliStrumentiScientifici fra cui si segnala il goniometro a riflessione a un cerchio verticale.
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#realmuseomineralogico #napoli #primatinapoletani #eccellenze #collegiodeigesuiti #collezioniminerali #campania #italy #comehere #tourguide #visiteguidate #partenope #mermaid #viaggiatorinnamorati #figlidipartenope #amicidellasirena #seguilasirena #campaniasicura
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lospeakerscorner · 3 years
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Un Festival che #ReSPIRA
Un Festival che #ReSPIRA
Reggia di Carditello, il Festival #ReSPIRA con tributi a Morricone, Caruso e Dante, Modugno e Piazzolla: 11 eventi e oltre 60 artisti coinvolti SAN TAMMARO (CE) – È un inno alla resistenza e alla rinascita della Campania Felix quello che, dal 3 luglio al 29 agosto, ispirerà la II edizione di #ReSPIRA. il  Carditello Festival, la rassegna musicale organizzata nel suggestivo ippodromo del Real Sito…
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studiocuomopartners · 2 years
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l'albo degli avvocati di napoli
l’albo degli avvocati di napoli
L’albo degli avvocati di Napoli è il più antico del mondo. Fu istituito nel 1780 da Ferdinando IV di Borbone. L’albo fu compilato come attuazione del De Advocatorum Neapolitanorum Collegio instituendo, una prammatica del Re che istituì e regolamentò l’Ordine degli Avvocati di Napoli. Fu un evento dalla portata epocale: per la prima volta, infatti, l’avvocatura fu riconosciuta come un ordine…
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