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#Carlo Vanvitelli
travelella · 9 months
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Reggia di Caserta, Piazza Carlo di Borbone, Caserta, Province of Caserta, Italy
Taken by Barari Cătălin
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Il Criptoportico della Reggia di Caserta Secondo un progetto del 1787, Carlo Vanvitelli concepì il Criptoportico, in modo da illudere gli ospiti dei regnanti, di trovarsi in un’area di scavi archeologici. Sotto una volta a cassettoni, squarciata da finte crepe e falsi crolli, sono esposte statue d’origine realmente archeologica, provenienti dalla Collezione Farnese e dalla Villa Farnesina di Roma. La galleria si affaccia sul Bagno di Venere, dando vita a una delle più affascinanti vedute del Giardino Inglese. Foto di @mimmo.schiavo
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aki1975 · 7 months
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Napoli - Francesco Laurana - Maschio Angioino - Arco trionfale - 1479
Fondata dai Greci di Cuma, i sovrani che nei secoli si sono susseguiti sul trono di Napoli sono stati:
i Normanni:
- Ruggero I d’Altavilla conquistò la Sicilia nel 1091;
- Ruggero II (1130 - 1154): fu il primo re di una Sicilia multietnica e multireligiosa avendo accorpato in un unico regno tutti i possedimenti normanni nell’Italia Meridionale conquistando Napoli nel 1137;
- Guglielmo I (1154 - 1166)
- Guglielmo II (1166 - 1189): eresse il Duomo di Monreale;
- Tancredi (1189 - 1194)
- Guglielmo III (1194)
- Costanza d’Altavilla (1194 - 1197)
gli Svevi:
- Federico II (1198 - 1250) Stupor Mundi: a Napoli istituì l’università nel 1224;
- Corrado (1250 - 1254): dovette confrontarsi con il potere del fratellastro Manfredi;
- Corradino (1254 - 1258): fu sconfitto nella battaglia di Tagliacozzo e fatto imprigionare a Castel dell’Ovo e decapitare da Carlo d’Angiò nella piazza del mercato a Napoli, poi sepolto nella vicina Chiesa del Carmine. La dinastia degli Svevi scomparve con la morte di Manfredi nel 1266.
gli Angioini:
- Carlo I (1266 - 1285): fratello di Luigi IX il Re Santo, Conte d’Anjou, ricevette in vassallaggio la Sicilia e Napoli dal Papa che difese dagli Hohenstaufen. Edificò il Maschio Angioino, con uno stile che richiama il castello di Avignone, nel 1282;
- Carlo II (1285 - 1309): dovette rinunciare al trono di Sicilia dopo la rivolta dei Vespri Siciliani nel 1302;
- Roberto I (1309 - 1343): figlio di Maria d’Ungheria sepolta nella Chiesa di Donnaregina, fu apprezzato da Petrarca e amante della cultura e delle lettere;
- Giovanna I (1343 - 1382): fu fatta assassinare dal ramo di Durazzo degli angioini e le succedette
- Carlo (1382 - 1386)
- Ladislao (1386 - 1414)
- Giovanna II (1414 - 1435)
- Renato I (1435 - 1442)
gli Aragonesi:
- Alfonso I d’Aragona (1442 - 1458): sconfisse Renato d’Angiò e unì il tono di Napoli a quello di Sicilia e ai possedimenti della Sardegna e della Spagna occidentale. Combattè contro Milano e Genova e dotò il Maschio Angioino dell’attuale arco di trionfo;
- Ferdinando I detto Ferrante (1458 - 1494): all’inizio del suo regno dovette fronteggiare la rivolta angioina e successivamente sedò la rivolta dei baroni e si alleò con gli Sforza contro il re di Francia Carlo VIII d’Angiò. Del suo tempo la Chiesa del Gesù Nuovo;
- Alfonso II: sposò Ippolita Maria Sforza, ma dovette abdicare a causa della calata di Carlo VIII;
- Ferrandino (1494 - 1496)
- Federico I (1496 - 1503) durante il cui regno vi fu la conquista e poi la cacciata di Luigi XII re di Francia;
- Ferdinando III (1504 - 1516) dopo il quale il Regno di Napoli fu incluso in quello di Spagna prima sotto la casata degli Asburgo (con la breve parentesi della Repubblica di Masaniello fra il 1647 e il 1648) poi sotto quella dei Borbone (1700 - 1713) ed ancora sotto quella degli Asburgo d’Austria (1713 - 1734).
i Borboni:
- Carlo I (1734 - 1759): già Duca di Parma, conquistò e riunificò il Regno delle Due Sicilie anche grazie alla madre Elisabetta Farnese, seconda moglie del re di Spagna, che da Madrid influenzò la prima parte del suo regno. Riformò con Bernardo Tanucci l’amministrazione, promosse la musica (fondò il Teatro di San Carlo nella patria di Paisiello e Pergolesi), l’arte (promosse la ceramica di Capodimonte, fece costruire al Vanvitelli la reggia di Caserta del 1751 e quella che oggi è Piazza Dante oltre alla Reggia di Capodimonte dove installò la collezione Farnese) e sostenne gli scavi a Pompei ed Ercolano che iniziarono nel 1738);
- Ferdinando (1759 - 1799 e 1816 - 1825): sposò una figlia di Maria Teresa d’Austria, Maria Carolina che lo allontanò dall’influenza spagnola di Bernardo Tanucci, promosse la Marina Militare (nel 1787 fu fondata la Nunziatella), ma dovette subire una rivoluzione filo-francese (Eleonora Fonseca Pimentel, Mario Pagano, …) nel 1799 contrastata dal Cardinale Ruffo e da Fra Diavolo e la conquista napoleonica che insediò Giuseppe Bonaparte dal 1806 al 1808 e Gioacchino Murat dal 1808 al 1815 prima di diventare, con il Congresso di Vienna, Re delle Due Sicilie ed essere sepolto al Monastero di Santa Chiara;
- Francesco (1825 - 1830)
- Ferdinando II (1830 - 1859): fondò la prima ferrovia d’Italia (1839), ma fu reazionario e soprannominato il Re Bomba per come represse i moti rivoluzionari del 1848 a Messina;
- Francesco II (1859 - 1861): era figlio di Ferdinando II e di Maria Cristina di Savoia e sposò la sorella di Sissi, Maria Sofia di Baviera.
Con l’Unità, Napoli confluì nel Regno d’Italia: ecco perché la statua di Vittorio Emanuele II è presente a Palazzo Reale.
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forfamily · 1 year
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Given the size of Bianca's turf, I realized she'd need more than three capos to run it all, so I revamped a lot of things. Now, I may not ever write a number of them, but I do like to have the info on hand as it adds more depth. And I'm always a slut for deeper lore. Please remember that this is just how I visualize Bibi's turf/gang/whathaveyou and her rivals. I will not force this on others, especially those who are part of Passione and whom I interact with.
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The city has ancient churches, narrow artistic streets, imposing palaces, and unique underground landscapes, many of which are situated within Zeppeli's turf. Naples is broken down into thirty quarters which are then grouped together into ten governmental community boards for administrative purposes. Zeppeli controls four of these administrative areas, for a total of nine quarters; these are marked in red above. Thus Zeppeli has eight capos, one assigned to each quarter with their share of soldiers. Now, you might be asking, Nana, you said there are nine quarters, so why only eight capos? Posillipo is watched over by Zeppeli's Underboss, Dante, himself.
1st municipality of Naples Posillipo An affluent residential quarter, located along the northern coast of the Gulf of Naples. Rocky, it is 6km (just over 3 miles) long and surrounded by cliffs with a few coves with breakwaters at the western end of the Bay of Naples. The stronghold of Zeppeli, palazzo Beatrice, is located here on the cliffs and is one of the safest properties within Napoli. Unless a certain spicy vampire is present in a particular verse. Chiaia An affluent neighborhood on the seafront, bound by Piazza Vittoria on the east and Mergellina on the west; one the wealthiest districts in Naples, with many luxury branded shops on its main street. It's also home to a business school, medical school, and a number of other public schools. A landmark is the large public park known as the Villa Comunale, developed in the late 16th and 17th centuries. San Ferdinando A southern district that includes the Royal Palace, Piazza del Plebiscito- the most celebrated square in Naples, the San Carlo opera house, and the church of San Ferdinando, from which the district is named.
5th municipality of Naples Arenella Sitting on Vomero Hill, above the city, and near the main hospital section, many years ago it was considered a place to "get away from it all". Vomero Up on a hilltop accessed by funicular, upscale, leafy, and dotted with gelaterias, alfresco cafes, and refined Italian restaurants; both chain and department stores cluster around Piazza Vanvitelli.
9th municipality of Naples Pianura Bound on one side by Soccavo and the other by the town of Pozzuoli, it's a lively residential area with archaeological sites like Roman mausoleums, and a Roman villa. Pizzaerias, dessert shops, and bars are in the historic center, where the 13th-century Church of San Giorgio stands in the main square. Bargain hunters often hit up the Mercatopoli Napoli Pianura thrift market. Soccavo A western quarter, bounded on one side by the area of Fuorigrotta and the other by the Camaldoli hill; at the base of the hill is a historic quarry, which gives its name to the area. While it's technically a division of Pozzuoli and not Naples, it was included within the administrative limits of Naples when it started being developed as a residential neighborhood in the 1920s.
10th municipality of Naples Bagnoli Beyond the confines of the original city, it's beyond Cape Posillipo, thus looking over the coast of the Bay of Pozzuoli. The North Warf is the longest promenade in Europe, while Città della Scienza is an interactive science museum for adults and children. Between the Astroni Reserve, which sits an extinct volcano, and the archaeological Terme area, there is Ippodromo di Agnano, the biggest racecourse in Italy and one of the oldest in Europe. Fuorigrotta Beyond Posillipo Hill, it is the most populated suburb of Naples, housing the San Paolo Stadium. There is a Roman bath, the Vesuvian Observatory, the oldest volcanological observatory in the world, and the Naples Zoo.
Within these quarters is Zeppeli's legitimate businesses: Restaurants, cafes, pizzerias, laundrettes, and nightclubs. Chiaia is the location of the five-star hotel, Beatrice; much like the palazzo was named for Bianca's grandmother, so too was Zeppeli's hotel chain, the first opening in Napoli back in the 50s. There is a Hotel Beatrice in New York, London, Tokyo, and Singapore, by 2001.
Of course, among all the glistening glamor, there is also the seedy underbelly of Zeppeli. Gambling dens, fight clubs, and whorehouses. But we'll get more into that later.
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cinquecolonnemagazine · 4 months
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La Reggia di Caserta: un gioiello del Barocco italiano
La Reggia di Caserta, situata nell'omonima città campana, è un imponente complesso monumentale che rappresenta uno dei capolavori indiscussi dell'architettura barocca in Italia. Voluta da Carlo di Borbone, re di Napoli e Sicilia, come residenza reale alternativa alla caotica Napoli, la sua costruzione ebbe inizio nel 1752 sotto la direzione del celebre architetto Luigi Vanvitelli. Reggia di Caserta: l'immenso patrimonio storico Il Palazzo, che si estende su una superficie di circa 47.000 metri quadrati, è caratterizzato da una pianta rettangolare articolata su quattro cortili interni. La sua facciata monumentale, lunga oltre 200 metri, colpisce per la sua armonia e il sapiente uso di elementi decorativi, come lesene, paraste e timpani. All'interno, la Reggia vanta oltre 1.200 stanze, riccamente decorate con affreschi, stucchi e sculture di pregio, opera di artisti rinomati come Francesco De Mura, Pietro Bianchi e Gaetano Callani. Tra gli ambienti più suggestivi, si annoverano l'Appartamento Reale, con la sua Sala del Trono, la Cappella Palatina e la Biblioteca, e l'Appartamento Nuovo, dove spicca la Sala del Presepe con la sua straordinaria opera in miniatura. Degno di nota è anche il Teatro di Corte, considerato uno dei più belli d'Europa per la sua perfetta acustica e gli sfarzosi decori. Il parco Ma la vera perla della Reggia di Caserta è il suo immenso parco, che si estende per oltre 120 ettari. Ispirato alle grandi residenze reali europee, come Versailles e la Granja de San Ildefonso, il parco vanta una complessa articolazione di fontane, giochi d'acqua, statue, aiuole e boschetti, creando un'atmosfera di suggestiva bellezza. Tra i punti di maggior interesse, figurano la Cascata Grande, il Giardino Inglese, il Bosco Vecchio e la Peschiera. La Reggia di Caserta, con il suo Palazzo, il parco e le numerose collezioni d'arte, è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1997. Oggi, questo complesso monumentale rappresenta una delle mete turistiche più ambite in Campania, attirando visitatori da tutto il mondo. Foto di alex1965 da Pixabay Read the full article
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parmenida · 11 months
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#IdentitàPartenopea
NAPOLI 💙⚜
Città bistrattata, sottovalutata e abbandonata al giogo della criminalità organizzata. Ma Napoli non è così e non fu così. Lo è diventata. Metropoli brillante, aristocratica e colta, luogo d’incontro di svago e del bel mondo, viva e felice sotto la dinastia dei Borbone che inizia nel 1734 quando Carlo di Spagna conquista i regni di Napoli e Sicilia sottraendoli alla dominazione austriaca. Incoronato nel 1735 re delle Due Sicilie a Palermo, sceglie Napoli, come capitale del regno. Considerata dalla corte di Vienna un regno lontano e poco degno di prestigio…quasi fossero “le Indie”, Napoli in realtà era una magnifica metropoli di arte e cultura del Sud, per il Sud, per l’Europa, per il mondo, intorno alla quale si raccoglieranno ben presto letterati, filosofi e architetti provenienti da tutta Italia.
Il “buon re”, così come veniva chiamato Carlo di Borbone, farà venire a Napoli il toscano e saggio Bernardino Tanucci a cui affiderà le sorti finanziarie del regno. Pittori e architetti come Fuga e Vanvitelli per dare vita a teatri, porti, fortificazioni e ospedali. E’ l’inizio del gran settecento dei Borbone a Napoli e dintorni. La prima fabbrica di locomotive a Portici, e la vicina reggia dove insieme a Maria Amalia, sua sposa e figlia del re di Sassonia, si darà vita ad un maestoso progetto residenziale con due grandi parchi, l’orto botanico e il real museo delle antichità con i reperti e le sculture provenienti dagli scavi archeologici di Ercolano. E ancora, il palazzo reale a Napoli, il tunnel borbonico come via di fuga, il real albergo dei poveri, il Teatro San Carlo, il golfo di Napoli con la più grande acciaieria e i più grandi arsenali d’Italia.
Costretto a lasciare Napoli per tornare in Spagna, dopo 25 anni di regno, a Carlo succederà il figlio di otto anni, Ferdinando, che passata la reggenza, vedrà una Napoli all’apice del suo splendore con la regina Maria Carolina, severa e austera per amore della sua città. Centro di cultura e svago, la città partenopea attrarrà le più grandi corti d’europa e dei lumi, fino a quando con l’annessione al Piemonte e la successiva unità d’Italia nel 1861 si passerà dall’epoca d’oro settecentesca ad un periodo di brigantaggio nato dalla reazioni sanguinose suscitate dalla politica repressiva dei piemontesi e parallelamente l’avanzare della criminalità organizzata che approfitterà “… per accamparsi sul deserto delle istituzioni.”
“La storia dei vinti è scritta dai vincitori… ci saranno verità che i conquistatori vorranno nascondere“. E così, prima dell’arrivo dei Savoia, Napoli godeva di un’ ottima consistenza finanziaria. Il banco di Napoli contava 443 milioni di lire rispetto ai 148 dei piemontesi; il 51 %degli operai italiani erano occupati nelle industrie del Sud, la pressione fiscale sui cittadini meridionali era la metà rispetto a quella esercitata sui piemontesi dai Savoia, le produzioni agricole detenevano il primato grazie alla fertilità delle terra, alla salubrità dell’acqua e al clima mite. Finirà lo splendore, famiglie costrette all’elemosina, il commercio quasi del tutto annullato; opifici privati costretti a chiudere a causa di insostenubli concorrenze: tutto proveniva dal Piemonte, dalla carta finanche alle cassette della posta, non vi era faccenda con non era disbrigata da uomini e donne piemontesi che si prenderanno cura dei trovatelli…”quasi neppur il sangue di questo popolo più fosse bello e salutevole.”
Lina Weertmuller
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lamilanomagazine · 1 year
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Ritorna Gusto Italia: la fiera dell'enogastronomia, del turismo e dell'artigianato a Caserta
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Caserta: Ritorna Gusto Italia, la fiera dell'enogastronomia, del turismo e dell'artigianato. Continua il tour della fiera dell’enogastronomia, del turismo e dell’artigianato con una nuova tappa nella città di Caserta, dal 5 al 7 maggio, tra l’ottocentesca Piazza Dante e Corso Trieste. Sempre aperta dalle 10 del mattino a mezzanotte, rappresenta un accogliente racconto del territorio anche per tutti i turisti che giungono per visitare la Reggia distante pochi metri. Domenica 7 maggio, inoltre, sarà possibile accedere gratuitamente all’affascinante Patrimonio UNESCO, grazie al consueto appuntamento che si ripete ogni prima domenica del mese. Patrocinata dal comune di Caserta, grazie al sindaco Carlo Marino e al vicesindaco Emiliano Casale, Gusto Italia rientra nel programma annuale di eventi del Comune di Caserta, quest’anno dedicato all’anniversario dei 250 anni dalla morte dell’architetto Luigi Vanvitelli, il quale ha progettato anche gran parte della Reggia casertana. Firmata dall’Associazione Italia Eventi, l’iniziativa gode anche del patrocinio dell’UNOE, l’Unione Nazionale Organizzatori di Eventi. “Sette anni di grandi successi con prodotti tipici provenienti da tutta Italia. Un evento che ha sempre visto la grande partecipazione della città, di turisti e di visitatori provenienti da ogni dove. Siamo orgogliosi come amministrazione che Gusto Italia ritorni, lo riteniamo un appuntamento di rilievo e di grande stimolo per tutti”, sottolinea il vicesindaco di Caserta, Emiliano Casale. “Torniamo a Caserta con la settima edizione, fieri di tornare nelle città che con noi condividono l’amore per il Made in Italy e le tipicità. Le nostre aziende meritano di andare incontro a pubblici più ampi e di entrare in contatto diretto con i consumatori”, commenta il presidente di Italia Eventi Giuseppe Lupo. Le aziende e i prodotti di Gusto Italia Tante le regioni che prenderanno parte alla tappa casertana di Gusto Italia. Immancabile la Campania che proporrà diverse aziende del casertano, ma anche salumi, formaggi e tartufi irpini di eccellenza. Per i golosi caramelle, lecca lecca e marshmallow di una giovane impresa campana, liquore alla canapa e di varie tipologie, dolci della tradizione e coloratissimi donuts di vari gusti. Da Capaccio Paestum giungerà ottimo miele da apicoltura artigianale, assieme a numerosi prodotti a base di miele. Irrinunciabile la nocciola di Giffoni IGP con le sue spalmabili e il croccante preparato al momento. Dal Lazio tanti sott’oli e tartufi, ma anche la pasta al tartufo prodotta a Frosinone, mentre dalla Puglia taralli friabili, anche senza lievito. Dalla Calabria tanta liquirizia, da cui nascono una serie di declinazioni e abbinamenti, e succo di cedro. Golosi i salumi e i formaggi, tra cui spiccano la nduja e i pregiati salumi da suino nero calabrese. Dalla Sicilia arriveranno il croccante siciliano al pistacchio e alla mandorla preparato al momento, il cioccolato di Modica e i tanti dolci tipici dell’isola tra cui cannoli e pasta di mandorle. Ricco anche l’angolo dell’artigianato con bigiotteria, cappelli e bracciali, ceramica campana e simpatiche calamite da regalare. Le prossime tappe di Gusto Italia in tour 2023 Dal 12 al 14 maggio – Benevento Dal 18 al 21 maggio – Pompei (NA) Dal 22 al 25 giugno – Vico Equense (NA) Dal 29 giugno al 2 luglio – Ladispoli (RM) Dal 13 al 16 luglio – Castellabate (SA) Dal 19 al 23 luglio – Metaponto (MT) Dal 26 al 30 luglio – Marina di Camerota (SA) Dal 2 al 6 agosto – Villammare (SA) Dall’11 al 15 agosto – Sapri (SA) Dal 18 al 20 agosto – Minori (SA) Dal 23 al 27 agosto – Acciaroli (SA) Dal 30 agosto al 3 settembre – Gusto Italia & Patrimoni UNESCO del Sud a Matera... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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livesunique · 3 years
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Casina Vanvitelliana, Lago Fusaro, Bacoli, Campania, Italy,
Luigi Carlo & Vanvitelli Architects,
@ Mariano De Angelis
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neapolis-neapolis · 4 years
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Luigi e Carlo Vanvitelli, Casino Reale di caccia o Casina Vanvitelliana (1782), lago Fusaro, Bacoli, Napoli.
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aloneinstitute · 2 years
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Palácio e Galeria Colonna, Localizado em Roma, Itália
Trata-se de um dos maiores e mais antigos palácios particulares de Roma.
Sua construção começa no século XIV por iniciativa da família Colonna que aqui reside permanentemente há oito séculos.
A família Colonna remonta ao século XII e provém do povoado de Colonna, nas redondezas de Roma, de onde leva seu nome.
A construção das várias alas do Palácio Colonna protraiu-se por cinco séculos, o que levou à sobreposição de diferentes estilos arquitetônicos, internos e externos, que o caracterizam e que refletem as diferentes épocas às quais pertence.
Desde 1300 a 1500 se apresentava como uma verdadeira fortaleza de família. Oddone Colonna, eleito papa no dia 11 de Novembro de 1417 e assumido o nome de Martinho V, destina o Palácio a Sede Pontifícia e aqui mora desde 1420 a 1431, ano de sua morte.
Nas Salas austeras do Palácio Colonna, Papa Martinho V planifica e realiza, durante 10 anos, um grande plano de renascença cultural, urbana e administrativa da cidade de Roma que jazia em condições ruinosa após o atormentado período do exílio em Avinhão e o cisma do ocidente.
Em 1527, durante o saque de Roma, realizado pelas tropas do Imperador Carlos V, o Palácio Colonna não só é um dos poucos edifícios que não são incendiados, graças às boas relações da família com o Império, mas oferece também um abrigo seguro a mais de três mil cidadãos romanos.
Ao longo de 1600, o Palácio assume a forma de um grande palácio barroco, por iniciativa de três gerações da família, cujos expoentes principais são Filippo I, o Cardeal Girolamo I e Lorenzo Onófrio que se confiam a arquitetos e artistas de grande habilidade e notoriedade.
Prestam, de fato, seus serviços, Gian Lorenzo Bernini, Antônio del Grande, Carlo Fontana, Paolo Schor e muitos outros.
A esta época remonta também a construção da esplêndida e majestosa Galeria Colonna que se debruça, por 76 metros, sobre Via IV Novembre; autêntica jóia do barroco romano, é hoje aberta ao público e é possível visitar os apartamentos mais representativos e de maior valor artístico do Palácio. Nos apartamentos, que abrigam as Coleções de Arte da família, notificadas e vinculadas pelo fidei-comisso de 1800, podem-se admirar obras-primas de excelência absoluta, executadas pelos principais artistas italianos e estrangeiros entre o século XV e o século XVI.
Entre eles, Pinturicchio, Cosmé Tura, Carracci, Guido Reni, Tintoretto, Salvator Rosa, Bronzino, Guercino, Veronese, Vanvitelli e muitos outros.
A Galeria Colonna é aberta ao público todos os sábados das 9.00 às 13.15.
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leilavintage · 5 years
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#The #Royal #Court #Theatre #Royal #Palace of #Caserta #Caserta #Italy #Designed by #Vanvitelli to #replicate on a #small #scale the #San #Carlo #Theatre in #Naples #art #interior #design #design #Architecture #theatre #royal #palace royal #Palace #caserta #Italy #royal #palace of #caserta #history #luxury #lifestyle luxury #house #vanvitelli https://www.instagram.com/p/BwLEa5onFdi/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1w54h3fp56kkm
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kafkasdiariies · 6 years
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Reggia di Caserta, Luigi and Carlo Vanvitelli, 1752-1780, Caserta, Italy | kevinmu
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cinquecolonnemagazine · 4 months
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Palazzo Reale di Napoli: gioiello architettonico e storico
Il Palazzo Reale di Napoli sorge maestoso in Piazza del Plebiscito, dominando il panorama della città con la sua mole imponente e la sua eleganza neoclassica. Costruito a partire dal XVII secolo, il Palazzo fu per oltre trecento anni la residenza dei sovrani del Regno di Napoli, rappresentando il centro del potere politico e culturale del Mezzogiorno d'Italia. Un capolavoro di architettura La storia del Palazzo Reale è soprattutto intrecciata con quella di grandi architetti, da Domenico Fontana a Luigi Vanvitelli, che hanno contribuito a renderlo un capolavoro di architettura. La sua facciata monumentale, caratterizzata da un gioco di pieni e vuoti e da una ricca decorazione scultorea, si affaccia sulla piazza, creando un colpo d'occhio scenografico di grande impatto. Un museo ricco di tesori All'interno, il Palazzo Reale custodisce un immenso patrimonio artistico e storico. L'Appartamento Storico, aperto al pubblico come museo, permette di ammirare gli ambienti sontuosi un tempo abitati dai sovrani, arricchiti da arredi preziosi, dipinti di maestri italiani e stranieri, marmi pregiati e arazzi fiamminghi. Tra le sale più celebri, la Sala del Trono, la Cappella Reale e il Teatro di Corte, vere e proprie opere d'arte che testimoniano il fasto e la raffinatezza della corte borbonica. Palazzo Reale di Napoli: un polo culturale dinamico Oltre ad essere un museo di grande valore, il Palazzo Reale è anche un attivo polo culturale che ospita mostre temporanee, concerti, convegni e altri eventi. Il Teatro San Carlo, poco distante dal Palazzo, è uno dei più importanti teatri d'opera al mondo e offre una stagione concertistica di eccellenza. Un simbolo di Napoli Il Palazzo Reale di Napoli è un luogo da non perdere per chi visita la città. La sua bellezza architettonica, la ricchezza delle sue collezioni e la vivacità della sua programmazione culturale ne fanno un vero e proprio simbolo di Napoli, capace di raccontare la storia e l'identità di questa città affascinante e ricca di cultura. Come arrivare - Il Palazzo Reale è facilmente raggiungibile anche a piedi dal centro storico di Napoli. - È possibile raggiungere il Palazzo anche con la metropolitana (linea 1, fermata Municipio) o con gli autobus (linee R1, R4, R5, C61, C65). Foto di Enzo Abramo da Pixabay Read the full article
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tarditardi · 3 years
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Francois Fashion Festival: la location sarà lo splendido Grand Hotel Vanvitelli, a Caserta
Francois Fashion Festival, importante evento moda di tre giorni organizzato da Francois Franzese, talent manager, scrittore e agente attivo da anni nel settore fashion, ha ormai preso forma. Il festival prende vita dal 16 al 18 luglio 2021 in una location campana d'eccellenza, ovvero Grand Hotel Vanvitelli, situato su Viale Carlo III (San Marco Evangelista), il famoso e scenografico viale che termina proprio alle porte della Reggia di Caserta.
Con le sue aperture inattese e i suoi spazi ariosi, le sue 250 camere ed il suo grande parco-piscina, Grand Hotel Vanvitelli è una dimora regale ed è quindi perfetto per ospitare una manifestazione d'eccellenza come Francois Fashion Festival.
Venerdi 16 luglio 2021 nella Sala Congressi dell'hotel prende vita la conferenza stampa di presentazione di Francois Fashion Festival, alla presenza di inviati di giornali, tv, radio e web.  A seguire, ecco l'atteso red carpet: dapprima sul tappeto rosso ci sono stilisti, modelle, ospiti e staff. L'apice arriva poi nel momento conclusivo, con le tre attese primedonne. Già annunciate sono la campionessa croata di volley, Lorena Sipic e la special guest Valentina Corvino, giovanissima top model gestita dall'importante agenzia Major Milano.  Il nome della madrina della manifestazione è invece ancora tenuto top secret dal patron della manifestazione Francois Franzese. Si parla di una nota showgirl ed attrice, una presenza costante su riviste di gossip.
Sabato 17 luglio Francois Fashion Festival invece presenta una giornata incentrata sugli shooting alle modelle. Con lo sfondo magico della Reggia di Caserta, poseranno con gli abiti e/o gli accessori di ciascuno stilista. La giornata si concluderà al Grand Hotel Vanvitelli con una cena a cui parteciperanno anche tutti gli ospiti del Festival.
Domenica 18 luglio la giornata inizia con le prove della sfilata finale. Gli hair stylist ed ai make up artist prepareranno le modelle selezionate per la manifestazione. Il grande evento finale prende invece vita in serata. Sarà il momento perfetto per ammirare con attenzione gli abiti dei diversi brand presenti.
Il presidente, nonché ideatore della manifestazione, Francois Franzese sarà affiancato dal direttore artistico Daniele Salvadore e dalla direttrice backstage e casting Marta Losapio. Entrambi sono figure chiave della manifestazione, la cui professionalità fa crescere al massimo il livello delle proposte di Francois Fashion Festival.
Cospicua ed altamente professionale sarà anche la squadra di fotografi e videomaker presenti al Francois Fashion Festival. Tra loro va citato l'immancabile professionista che da sempre collabora con Francois Eventi, Mimmo Tonziello. Alla regia dell'evento, infine, ci sarà l'attore e regista Riccardo Avitabile.
https://www.instagram.com/francois_eventi/
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unevaguedeprintemps · 4 years
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Reggia di Caserta
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È, questo, il più grande palazzo reale del mondo oltre che un monumento tra i più significativi e solenni del settecento italiano.
Voluto dal Re Carlo di Borbone, sovrano delle Due Sicilia, fu progettato da Luigi Vanvitelli, in uno stile che dal barocco introduce verso schemi ormai neoclassici.
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archidetails · 3 years
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Villa Campolieto, Ercolano, project by Mario Gioffredo, Luigi Vanvitelli, Carlo Vanvitelli.
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