#Era Fascista
Explore tagged Tumblr posts
Text
Tumblr media
Il signore delle formiche (2022, Gianni Amelio)
08/11/2024
0 notes
omarfor-orchestra · 7 months ago
Text
Bastava dirlo dall'inizio che non era un documentario comunque
4 notes · View notes
cuchufletapl · 1 year ago
Text
Cada vez que paso algo de vergüenza en una interacción social me consuelo pensando que he sobrevivido ratos mucho peores, como aquella vez que tenía el volumen del móvil roto (se ponía al máximo solo, no se podía bajar), estaba cenando fuera en un restaurante con mis padres, yo mirando Twitter, y abrí sin querer un vídeo del primer opening de Shingeki no Kyojin al que le habían puesto el putísimo Cara al sol.
Habría preferido que hubiesen sido gemidos.
2 notes · View notes
shinylitwick94 · 10 months ago
Text
Alguém que me explique a paranóia com os TVDE/Ubers em Portugal e como é que isto não é racismo puro
"Ai e tal, podes ser raptada"
E o filho da mãe dum taxista pode tentar raptar-me tal e qual, mas ninguém faz disso tema de campanha
0 notes
mikrokosmcs · 11 months ago
Note
Qué es esa Jisu de las sombras y por qué nadie me invita(??) 😔
Tumblr media
¿tiene usted un momento para hablar de un plot de fantasía con magia, con rebeldes derrocando al gobierno en nombre de los menos favorecidos? ¿de romance, venganzas, niños obligados a ir a al guerra y el huevito sorpresa de una JISU ALFA?
1 note · View note
pensat-i-fet · 1 year ago
Text
Periodistas de Madrid llorando en 3, 2, 1...
"¡Es que a Gavi solo le van a ver las niñas porque es guapo! 😫", dicen hombres de más de 40 tacos mega acomplejados ✌️ no te van a ir a ver a ti, Juanma Castaño. Y lo de Morata jode también bastante. Uff, ¡qué pena!
Tumblr media
0 notes
dominousworld · 2 years ago
Text
Per la Cia “Mattei era fascista”: le possibili conseguenze culturali
di Stelio Fergola Roma, 17 dic – Per le carte della Cia recentemente descretate, Enrico Mattei era fascista. La rivelazione emerge nel quadro dei documenti riguardanti il dossier sul presidente John F. Kennedy. Andando a leggere il testo, non è impossibile constatare la natura interpretativa di alcuni passaggi. Ma andiamo con ordine. Cia: “Mattei fascista, pagò 5 milioni di lire per entrare nel…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
falcemartello · 6 months ago
Text
•••
CONSIDERAZIONI A LATERE
Da ore e dico da ore, leggo commenti di gente scocciata perché la Premier Giorgia Meloni ha accolto Chico Forti. Un paio di considerazioni e mi levo dai piedi.
Chico Forti è tornato in Italia oggi, ma Di Maio nel 2020 promise di fare altrettanto e se ci fosse riuscito (ma non c'è riuscito perché non aveva potere né spessore politico) ad accoglierlo ci sarebbe stato Di Maio eppure Conte pronto a prendersi applausi di stampa ed elettori che ancora oggi, ne parlerebbero come della grande impresa della sinistra.
La stessa che oggi punisce la Meloni, dipinge Forti come una specie di Jaffrey Dahmer ed allo stesso tempo però applaude la Salis con 29 denunce e 4 arresti, ritenendola innocente pur essendo colpevole perché per molti di loro "picchiare un fascista è cosa buona giusta" pure se fascista il malcapitato non era e a questo nessuno mai ci ha davvero pensato.
La stessa sinistra che ogni giorno frantuma/logora/consuma i nervi di noi cittadini sottoposti alla lagna mortale di papà Salis che fa richieste degne di una star di Hollywood, senza essere una star e che per mettere a tacere noi cattivi malpensanti, l'ha candidato la figlia alle Europee.
Ebbene il problema non è la Meloni che accoglie Forti e non è nemmeno che lui sia in Italia, a finire di scontare la pena.
Il problema è che ad accoglierlo non c'era la sinistra, la quale non ci ha potuto speculare sopra e questo fa bruciare molti culi.
Così stanno le cose, tutto il resto sono stronzate di sinistra per la sinistra, da sempre abituata a cantarsela e suonarsela.
@VanM25O9
87 notes · View notes
ilpianistasultetto · 7 months ago
Text
Fino al 24 aprile del 1945 eravamo un Paese con 35 milioni di fascisti convinti. Il 26 aprile di quell'anno, siamo diventati 35 milioni di antifascisti festanti. 35milioni di voltagabbana che, nel giro di un giorno, si riversarono nelle piazze e nelle strade di tutta Italia per applaudire e lanciare fiori verso i soldati americani e i partigiani italiani. E il fascismo che fine aveva fatto? Si era adattato. Gli italiani lo avevano nascosto (senza coraggio e tanta vergogna) in qualche parte del loro corpo, come succede con un virus. Sta li, silente, invisibile, in attesa di potersi manifestare di nuovo, come succede con il virus dell'herpes. Aspetta che ci sia terreno fertile, l'humus giusto, nel frattempo "buon viso a cattiva sorte": stare in sella al cavallo del momento. 50anni d'attesa, mezzo secolo di letargo, con qualche risveglio temporaneo per qualche strage di Stato, tanto per ricordare a tutti che sotto la cenere c'era sempre una fiamma fascista pronta a nuovo vigore. Negli anni '90 ecco il primo vento che risveglia quel virus dormiente: Berlusconi. Da quel momento e' stata una cavalcata costante per il virus fascista e oggi vola in alto nel cielo ad ali spiegate. L'antifascismo e' tornato ad essere quel che era il 24aprile 1945, uno spazio riservato a una parte minoritaria di questo Paese che ha valori molto diversi dalla maggioranza degli italiani e prova a tenere alta quella bandiera. @ilpianistasultetto
#Sto da questa parte.
Tumblr media
110 notes · View notes
fatticurare · 12 days ago
Text
Tumblr media
Le intenzioni di Raimo sono sempre state chiare. Qui è quando Valditara si era appena insediato. Vi pare una critica politica?
Io ho due ipotesi:
1) Raimo fa davvero quello che ha scritto e lo ha pure ribadito in diverse interviste televisive, e quindi è potenzialmente pericoloso e inidoneo all'insegnamento.
2) Raimo è un mitomane che si diverte a spararle grosse e non riesce a contenersi, anche in classe.
In entrambi i casi a mio avviso e per sgombrare ogni dubbio Raimo potrebbe sottoporsi ad un approfondimento mediante visita collegiale, come previsto dalla legislazione scolastica e come accade a tanti altri suoi colleghi insegnanti ogni anno. Quando un insegnante manifesta segnali di potenziale pericolosità e poco equilibrio, è prassi sottoporlo a visita psico-attitudinale.
Il parere degli specialisti potrebbe aiutare a comprendere meglio.
Ma immagino che in un caso simile Fratoianni e compagni griderebbero all'aggressione fascista, mentre le "truppe scelte pronte ad assediare" di Raimo sarebbero solo frutto della sua immaginazione.
Rossano Sasso
28 notes · View notes
latinotiktok · 1 year ago
Text
Tumblr media Tumblr media
Propaganda:
Wei Wuxian
-wei wuxian rei twink decolonial inimigo dos evangélicos fascistas
-WEI WUXIAN evidencia: https://www.tumblr.com/kebabcito/663443552202801152?source=share
Tumblr media
Simon Petrikov
-Simon Petrikov por morenito lindo
-Simón petrikov 1)pq me da la gana 2) pq cuando era el rey helado le dijo a gunther reggetonero en el doblaje latino y si el rey helado es parte simon, ¿como un gringo va a saber lo que es un reggetonero a menos que simon petrikov sea latine? 3) esta lleno de trauma y latam esta lleno de trauma, it fits.
-Rey helado/Simon Petrikov, le gusta que lo dominen las viejas, el vore y se follaría a sí mismo. Demasiado caótico para ser gringo
Simon Petrikov de adventure time. Mira, me vale verga que tenga apellido ruso, yo se que el es mexicano because I feel it
208 notes · View notes
colonna-durruti · 4 months ago
Text
ASCANIO CELESTINI
FASCISTI contro ITALIANI
Bologna 2 agosto 1980
Il nuovo fascismo è il risultato di una sconfitta.
Ha le radici nel 25 luglio del ’43 con l’arresto di Mussolini e la fine del fascismo di governo col suo mito dell’impero. Il nuovo fascismo comincia a ristrutturarsi attorno al sentimento di vendetta e rivalsa dopo l’8 settembre aggrappandosi in maniera ancor più solida al nazismo tedesco e combatte per due anni una guerra contro l’Italia e gli italiani. Lo spiega Junio Valerio Borghese in una famosa intervista: «Combattere contro gli italiani non mi ha imbarazzato affatto». Siamo nel 1975 quando è già scappato all’estero dopo aver tentato il colpo di Stato dell’8 dicembre 1970. Per lui e per i suoi sodali della Decima Mas… quella che piace al “camerata” Vannacci, insomma…Per quei fascisti «Non era una guerra territoriale, era una guerra ideologica». In nome di quelle che definisce civiltà occidentale e mondo orientale, ribadisce che ancora «oggi combatto contro gli italiani» perché tra gli italiani ci sono i comunisti «che sono nemici e che se potessimo sterminarli io sarei molto contento».
Il fascismo di Salò è soprattutto questo: vendetta, rivalsa e anticomunismo. Un’ideologia che non solo ce li presenta orgogliosi dei crimini che hanno commesso, ma li vede anche pronti a commetterli di nuovo. A combattere con orgoglio “contro gli italiani”.
Giorgio Almirante lo dice chiaramente: «Sono stato fascista insieme con molti italiani fino alla fine con Mussolini e se le stesse circostanze potessero riprodursi io farei certamente le stesse cose».
Nel congresso del ’56 il fascista repubblichino fondatore del MSI conia una definizione chiara per i nuovi camerati della Repubblica quando parla di una strana contraddizione, ovvero: «L’equivoco, cari camerati, è uno e si chiama essere fascisti in democrazia».
Sempre Almirante, emblema del fascismo che è pronto a togliersi giacca e cravatta per tornare a indossare la camicia nera, si dichiara rispetto alla dittatura dei colonnelli in Grecia.
Per lui i «veri patrioti greci» sono i fascisti. E dichiara: «Noi siamo virilmente pronti alla realtà, senza ipocrisie. Qualora soluzioni anche di forza ci salvassero dal comunismo… ben vengano le soluzioni di forza».
Nel frattempo sono cominciate le stragi. Il fascismo ha una presenza ben articolata nel panorama della politica italiana: il partito dei fascisti in democrazia ha un piede nei governi (comuni, provincie, regioni oltre che in Parlamento); l’eversione di destra passa in scioltezza dallo spontaneismo di Mambro, Fioravanti e Ciavardini all’organizzazione di golpe e di stragi; cresce l’alleanza con la delinquenza di basso livello e con la criminalità che gestisce i grandi traffici e si relaziona col potere; si prepara alla colonizzazione dei mezzi di informazione e dei partiti politici per coinvolgere una classe dirigente presentabile e che non sia sfacciatamente amante dell’olio di ricino. E con questo ultimo passaggio siamo arrivati a quel magnifico documento trovato nel 1981 che descrive la strategia della loggia massonica P2. Ovvero il manifesto per una trasformazione democratica del paese dove «L’aggettivo democratico sta a significare che sono esclusi dal presente piano ogni movente od intenzione anche occulta di rovesciamento del sistema».
Se non teniamo conto di questa storia
non capiamo le motivazioni del neofascismo.
L’ideologia nefasta che accompagna la storia dell’Europa.
Che non si presenta sempre a petto nudo in mezzo al grano coi baffetti e il saluto col braccetto dritto, ma anche in giacca e cravatta, in tailleur e tacchi alti.
L’ideologia che colpisce i diritti in Parlamento, ma non disdegna l’uso della violenza esplicita, la strategia della tensione e del terrore come il 2 agosto del 1980 a Bologna.
_____________
47 notes · View notes
gregor-samsung · 22 days ago
Text
" Il 31 ottobre 1926, durante una grande adunata fascista a Bologna, un colpo di pistola viene sparato contro il ‘Duce’. Chi ha sparato? Il fatto è ancora avvolto nel più grande mistero. Un ragazzo di 16 anni, tale Zamboni, ex fascista, viene conclamato autore del gesto e trucidato sul posto, sotto gli stessi occhi del ‘Duce’. È l’uragano che, stavolta, sconvolge tutta l’Italia. Gli oppositori più in vista sono obbligati a sottrarsi alla furia e le loro case vengono saccheggiate. I giornali avversi al regime sono distrutti. Dovunque, sono giornate di terrore. Quel giorno, io ero a Cagliari, a casa mia. Verso le nove di sera, un amico, trafelato, venne ad avvisarmi che i fascisti suonavano l’adunata di guerra. Io uscii con lui per vedere di che si trattava. Sulla porta di strada, un altro amico mi riferì la notizia che era arrivata ai fascisti ed alla prefettura la notizia dell‘attentato al ’Duce’. «Ho potuto segretamente avere copia del telegramma. Qui, tutti i fascisti sono stati convocati d‘urgenza per le rappresaglie. La tua casa e la tua vita sono in pericolo. Abbandona la città o nasconditi in una casa sicura.» Mentre parlava, arrivavano da più parti gli squilli di tromba con cui, nei differenti rioni, gli squadristi suonavano l’adunata. Salii in casa, licenziai la donna di servizio. Non dovevo pensare che a me stesso. Ridiscesi. Altri amici in piazza erano corsi ad informarsi: i fascisti si adunavano nella loro sede centrale; le automobili erano in movimento per il trasporto più rapido, grida di morte si udivano qua e là contro di me. Andai a pranzare in un ristorante, a pochi metri da casa.
Mentre pranzavo, mi giungevano via via le notizie: i teatri, i cinema, i pubblici ritrovi erano stati fatti chiudere tutti; le squadre fasciste circolavano armate; alla sede del fascio organizzavano la spedizione punitiva contro di me; i capi esaltavano i gregari con discorsi incendiari; io ero la vittima designata; fra mezz‘ora sarebbe cominciata l’azione. Il cameriere, che mi serviva, era stato alle mie dipendenze durante la guerra. Era diventato fascista in seguito, ma non poteva dimenticare un certo rispetto per il suo antico ufficiale. Era molto imbarazzato quella sera, e non osava parlarmi. Tentò più volte, ma io non lo incoraggiai. Finalmente mi disse: «Signor capitano, io so quali ordini ci sono. La scongiuro, non ritorni a casa: parta subito. Si tratterà solo di qualche giorno. Poi vedrà che tutto diventerà normale». «Credi tu» gli chiesi «che io abbia ragione o torto?» «Lei ha ragione» mi rispose arrossendo e prendendo macchinalmente la posizione militare d’attenti. «E allora, perché dovrei fuggire?» La mia domanda lo imbarazzò ancor di più. Non aggiunse parola. Andando via, gli chiesi: «Perché sei diventato fascista?» «I tempi sono difficili. Mi hanno promesso tante cose… Chi può vivere contro i fasci?» "
Emilio Lussu, Marcia su Roma e dintorni, introduzione di Giovanni De Luna, Einaudi (collana ET Scrittori n° 1037), 2008⁴, pp. 168-170.
 NOTA: Questo memoriale antifascista fu pubblicato dall'autore in esilio a Parigi dapprima nel 1931 per un pubblico internazionale, quindi nel 1933 in lingua italiana (col significativo sottotitolo Fascismo visto da vicino) dalla casa editrice parigina "Critica". Il libro fu edito in Italia già nel 1945 dall'editore Einaudi nella Collana "Saggi".'
22 notes · View notes
abr · 6 months ago
Text
E' arrivato il momento che l’Italia faccia i conti con la sua vera storia del Novecento. (N)on quella illustrata e stravolta da insegnanti, professori e accademici “redenti” (...), insieme a tanti giornalisti, che si sono sempre inginocchiati davanti al “verbo” del potere dominante. (...)
Prendiamo ad esempio Giacomo Matteotti: (...) veniva insultato sistematicamente soprattutto dai comunisti. Palmiro Togliatti, detto “il migliore” arrivò ad associare, fra i nemici del comunismo, Mussolini, Sturzo e Matteotti, considerato (...) un social-traditore e un social-fascista. Ma anche il “grandissimo” Antonio Gramsci non risparmiò giudizi velenosi (...) e nei famosi “Quaderni del carcere”, non lo citò mai, non dedicò una parola al primo martire del fascismo al potere.
In fondo é la nota "acutezza politica" dei comunisti (si fa per dire), i quali (...) avevan dato indirettamente una mano all’avvento del fascismo, pensando che avrebbe agevolato la rivoluzione dei loro sogni che lo stesso Pci avrebbe dominato. (...)
Tutto questo lo aveva compreso benissimo Giacomo Matteotti, che oltre a essere un intransigente antifascista, era un anticomunista che rispondeva per le rime.
la lezione di Matteotti stretto tra fasci e commie, due facce della medesima realtà infame, è la medesima di Falcone tra i magistrati: gli operativi prendono di mira quelli ISOLATI. Dopodiché gli isolatori, praticamente i mandanti, da necrofili si impadroniscono dei cadaveri.
Altra lezione, rispondere comunque per le rime ai comunisti. Già. Tipo, buongiorno sono quella str... della Meloni al vecchio vil-comunista di turno. Son cose che restano, contrastano il vilipendio di cadavere e l'agitar mani e menti pulite che dopo fan sempre.
31 notes · View notes
ideeperscrittori · 5 months ago
Text
Quando escono sui social notizie "leggere", vedo commenti così: "Ci sono guerre e parlate dei Måneskin? Vergogna!".
Osservazioni di tal genere mi lasciano perplesso.
Parlo spesso di politica, il gossip non mi interessa, ma non sono sempre sintonizzato sui problemi del mondo. E sapete perché? Perché il cervello funziona così. Anche quello delle persone più eccezionali. Anche chi ha messo l'attivismo al centro della sua vita si svaga con cose futili. E magari guarda un film con Bud Spencer e Terence Hill. È qualcosa che aiuta a sopravvivere.
Tempo fa ho pubblicato post "leggero" e un tizio mi ha scritto che potevo evitare, perché il giorno prima era morta della gente per un crollo (chiaramente per colpa mia).
All'inizio volevo fargli notare che da qualche parte nel mondo, in qualsiasi momento, succede qualcosa di orribile. Persino ora sta accadendo.
Ma invece di rispondere sono andato sul suo profilo. E ci ho trovato solo meme kitsch, post tesi a dimostrare che i giovani degli anni 80 erano migliori di quelli odierni, buongiornissimi caffè e cospirazionismo fascista. Nessun saggio su geopolitica e guerre. Strano eh?
[L'Ideota]
26 notes · View notes
elbiotipo · 5 months ago
Note
estás diciendo que la responsabilidad es más de la propaganda que de los hombres en sí. si algo te puede convencer de que te hagas un nazi, es que ya eras un nazi
un chabon que se pone caprichoso porque las mujeres no le dan bola y lo vota a milei no es ninguna víctima de ninguna propaganda, ya era un machista de antes y también ya era antes un nazi
las mujeres que tienen frustración sexual o depresión no suelen votar gobiernos de ultraderecha. por qué?
pero vos decís que los varones necesitan contención mientras que las verdaderas víctimas de esta época fascista son las mujeres y no tenés nada para decir sobre ellas. decís que como no tienen amigos o familia hay que comprenderlos y ayudarlos, mientras que no decís nada sobre las mujeres que tienen los mismos problemas y sufren las consecuencias. eso se me hace bastante parecido a una justificación
No, porque ningún pibe nace nazi. Cuesta tanto entender esto?
Y es más, muchísima de la propaganda a las que están expuestos ni siquiera son los prejuicios ya existentes de nuestra sociedad, sino "culture wars" que se retroalimentan, se recargan y popularizan en las redes sociales y fermentan en un clima de alienación y crisis económica y social. Es acaso coincidencia que justo ahora estemos viendo un crecimiento de la extrema derecha a escala global? Si ya eran nazis desde antes como vos decís, por qué ahora estamos viendo el extremismo surgir justo ahora? No te parece que hay condiciones que cambiaron? Pero parece que vos te considerás inmune a eso, por lo que me contás: te aseguro que nadie es inmune a caer en el extremismo y la propaganda.
Como sabés que no tengo nada que decir con respecto a la violencia de las mujeres? No te parece que si me preocupa el desarrollo del machismo, es JUSTAMENTE porque me preocupa la violencia contra las mujeres? No te parece que si estoy hablando de esto es justamente porque no quiero que se dispersen más ideas machistas? Además, soy hombre, por supuesto que voy a hablar desde mi experiencia en cosas que afectan a los hombres.
Apuntar "acá hay causas de los problemas" no es justificarlos, es decir "acá hay una posible causa que tenemos que afrontar para prevenir esos problemas". Pero ya estoy viendo que vos considerás que estos problemas vienen de nacimiento, y yo no tengo nada que discutir con gente que piensa así.
20 notes · View notes