#Enrico Bocci
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Chi siamo
Ci presentiamo... in breve... Siamo un gruppo di professionisti, specializzati in diversi settori come la comunicazione visiva, web, arte, cultura, spettacolo, storia, televisione, regia, operatori di ripresa, produzione video, food&beverage... Ci siamo uniti per offrire servizi di alta qualità per chiunque ne avesse bisogno. Riccardo Alessandro Reina Editore e Fondatore - Reporter - Specializzato nel settore comunicazione visiva e web Paola Montonati Responsabile di Redazione - Giornalista - Specializzata nel settore cultura, storia e arte Andrea Bosio Giornalista - Specializzato nel settore sportivo e televisivo Lucas Mc Call Direttore comparto Video - Regista - Specializzato in regia e produzione televisiva Luca Costa Responsabile riprese aeree - Operatore certificato ENAC specializzato in riprese televisive Alessandro Bocci Articolista - Specializzato nel settore Food & Beverage Enrico Stiletti Articolista - Specializzato nel settore Moda & Style Fabio Roari Articolista - Specializzato nel settore Nautica e Motori Francesca Venere Articolista - Specializzata nel settore Bellezza e Moda Giulia Turan Articolista - Specializzata nel settore Natura e Benessere Luna Naturelli Articolista - Specializzata nel settore Natura e Benessere Massimo Rotelli Articolista - Specializzato nel settore Approfondimenti e Life style SE CI VOLETE CONTATTARE INVIARE UNA EMAIL A: [email protected] Read the full article
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Radio CoRa
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Radio CoRa
Questa storia si svolge nei comuni di Firenze, Sesto Fiorentino (FI).
Radio CORA fu per circa cinque mesi il mezzo con cui il Partito d’Azione toscano tenne i contatti con gli Alleati. In Italia vennero attivate altre due formazioni Radio CORA, una a Milano, che fu presto scoperta, ed una a Bari.
A Firenze fra il settembre e il novembre 1943 il Partito d’Azione costituì un’articolata organizzazione con a capo Tristano Codignola strutturata in comitati e commissioni. Il Servizio Informazioni diretto da Carlo Ludovico Ragghianti e da Enrico Bocci creò la COmmissione RAdio. Furono una ventina i collaboratori principali e il 2 giugno 1944 alcuni uomini vennero paracadutati ai Faggi di Javello (dove operavano i partigiani pratesi della brigata Buricchi) dall’8° Armata per rafforzare l’attività della radio, che in una pericolosa clandestinità teneva i contatti cogli alleati, per trasmettere informazioni e ottenere lanci di armi, e con i centri della Resistenza dell’Italia occupata.
Dopo le prime trasmissioni da uno stabile di piazza Indipendenza appositamente affittato da Bocci Radio CORA verrà continuamente spostata per evitare la localizzazione. Nonostante questo il 7 giugno 1944 i nazisti individuano la radio e irrompono in piazza d’Azeglio durante una trasmissione. Il giovane radiotelegrafista Luigi Morandi sorpreso alla radio ha comunque la prontezza di sottrarre una pistola ad un soldato tedesco e di ferirlo a morte, poi a sua volta viene colpito da altri soldati e morirà due giorni più tardi in ospedale. In quell’occasione vengono arrestati Enrico Bocci, Carlo Campolmi, Maria Luigia Guaita, Giuseppe Cusmano e Franco Girardini. Nelle ore successive vengono arrestati anche Gilda La Rocca e il capitano dell’Aeronautica Italo Piccagli che si consegna ai fascisti sperando di scagionare gli altri.
Il capitano Piccagli, quattro paracadutisti ed un ignoto partigiano cecoslovacco verranno fucilati nei boschi di Cercina il 12 giugno 1944. Insieme a loro viene uccisa anche Anna Maria Enriques Agnoletti per rappresaglia contro il fratello Enzo, uno dei dirigenti del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale.
L’avvocato Enrico Bocci verrà fucilato dopo giorni di tortura, probabilmente il 18 giugno, sempre nelle vicinanze. Il suo corpo non è mai stato ritrovato. Tutti gli altri, prima di essere inviati nei lager, verranno torturati a Villa Triste. Gilda La Rocca e Maria Luigia Guaita riusciranno però a scappare prima dell’arrivo in Germania.
Enrico Bocci, Anna Maria Enriques Agnoletti, Italo Piccagli e Luigi Morandi sono stati insigniti della Medaglia d’Oro.
di Giovanni Baldini, 6-3-2003, Creative Commons – Attribuzione 3.0.
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28 OTT 2019 17:44
GLI 80 ANNI RIBELLI DI “RICKY” ALBERTOSI! - LE DONNE, I CAVALLI, IL WHISKY, LA GALERA PER QUEL “MALEDETTO” LAZIO-MILAN: “SCOMMESSE? MI MISERO IN MEZZO MA IN CELLA HO MANGIATO I MIGLIORI BUCATINI ALLA AMATRICIANA DELLA MIA VITA – “IL NO DI RIVA ALLA JUVE FREGÒ SOPRATTUTTO ME” – LA RIVALITA’ CON ZOFF: “DINO MI SOFFRIVA…” – SCOPIGNO E LE NOTTI DI POKER A CAGLIARI, LA BATTUTA DI PELE’ - BUFFON: "FORSE È IL MIGLIORE. MA SE FOSSI ANDATO A TORINO LO SAREI DIVENTATO IO" - VIDEO
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Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”
Enrico Albertosi, detto Ricky, sabato compie 80 anni e quando ti racconta la sua vita, ricca, piena, meglio di un romanzo d' avventura, non smetteresti più di ascoltarlo. Ha regalato alla Fiorentina la Coppa delle Coppe, al Cagliari il suo unico scudetto, al Milan quello della stella e in Nazionale ha preso le uova in faccia dopo la Corea, è stato il portiere dell' iconica Italia-Germania 4-3 durante il Mondiale in Messico nel '74 e campione d' Europa nel '68: «Quella volta sono rimasto in panchina dietro Zoff solo perché mi ero rotto un dito», tiene a precisare con la voce squillante dal buen ritiro di Forte dei Marmi, dove si gode la pensione e la famiglia e ripensa a quello che è stato.
Una vita controvento. Sempre fuori dai pali e a volte qualche uscita l' ha sbagliata: «Ma rifarei tutto», dicono con puntiglio il portiere e l' uomo che non si sono negati niente: donne, cavalli, partite (532 in serie A), rivalità accese. Estroverso e spregiudicato, ha vissuto a mille all' ora. Solo un infarto, parecchi anni fa, ha rischiato di metterlo fuorigioco. Da quel giorno ha cambiato stile: meno stress e meno eccessi. «E mica è stato facile».
L' esordio in serie A alla Fiorentina, la squadra del suo cuore, dove è rimasto dieci anni.
«E i primi cinque li ho trascorsi alle spalle di Sarti. All' epoca andava così: se eri giovane, dovevi fare la gavetta. Stavo in panchina e da panchinaro sono andato al Mondiale del '62 con la Nazionale.
Oggi sarebbe impensabile. I ragazzi hanno fretta e forse hanno ragione di averla. E poi è cambiata la mentalità, sia delle società che degli allenatori. Donnarumma, quando è entrato nel Milan, non è più uscito. Io ho esordito contro la Roma, ma quando Sarti si è ripreso dall' infortunio mi sono rimesso a sedere».
Quando se ne va, la Fiorentina vince lo scudetto «Una beffa. Però mi sono rifatto a Cagliari. Ho lasciato i viola perché avevo qualche problema personale e non andavo d' accordo con Bassi, l' allenatore. Mi aveva chiamato Italo Allodi per portarmi all' Inter ma a giugno, con mia grande sorpresa, mi sono trovato ceduto al Cagliari».
Non deve averla presa benissimo.
«Non ci volevo andare. All' epoca la Sardegna era una terra di banditi, mi faceva persino paura. E invece mi sono innamorato di quell' isola e di quella gente meravigliosa».
E ha vinto lo scudetto.
«Eravamo un gruppo formidabile. Ancora oggi ci vediamo con quei ragazzi: Tomasini, Greatti, Brugnera».
Il simbolo era Gigi Riva.
«Gigi sembrava scontroso, in realtà era solo timido. Nell' estate del '74 mi ha combinato un brutto scherzo: insieme a lui dovevo andare alla Juventus e il suo rifiuto ha fatto saltare anche il mio trasferimento».
Ma non le è andata male...
«Perché sono finito al Milan dove ho vinto lo scudetto della stella con Liedholm, un grande allenatore. Lui Scopigno e Valcareggi sono quelli a cui mi sento più legato, uomini che hanno capito il mio carattere. Però mi lasci dire una cosa...».
Prego
«Se fossi andato alla Juventus avrei vinto molto di più e la mia carriera sarebbe stata diversa. E invece a Torino c' è andato Zoff».
Con il quale ha litigato
«Dino mi soffriva. Nel '78, ero alla fine della carriera, mi chiama Bearzot e mi chiede: Ricky vuoi fare il terzo portiere in Argentina? Io rispondo sicuro: pur di venire porto anche le valigie. Sarebbe stato il mio quinto Mondiale come nessun altro calciatore italiano a quei tempi. Dopo dieci giorni mi richiama il c.t. e mi dice che Zoff soffre la mia presenza e che è costretto a lasciarmi a casa».
Come ci è rimasto?
«Malissimo. E ho criticato pesantemente Dino per i due gol presi fuori dall' area con l' Olanda, uno quasi da centrocampo (ride). Solo tanti anni dopo, incontrandoci in un albergo, abbiamo fatto pace».
Ma chi è stato il portiere più forte di tutti i tempi: Zoff o Buffon, o magari proprio lei Albertosi.
«Gigi è un grande, forse il migliore. Ma se fossi andato a Torino magari lo sarei diventato io».
Ha sentito più la rivalità con Sarti o quella con Zoff?
«Sono state diverse. A Sarti portavo le valigie. Con Zoff me la sono giocata. Eravamo diversi: lui taciturno, io estroverso. Lui maniacale negli allenamenti, io pronto la domenica».
Anche in Nazionale ha pagine molto belle e al tempo stesso molto brutte da raccontare.
«L' azzurro, per quelli della mia generazione, era un traguardo perché solo i migliori ci arrivavano. Ne ho viste tante in quindici anni. Non posso dimenticare il lancio di uova quando siamo tornati dall' Inghilterra dopo la sconfitta con la Corea e neppure Italia-Germania 4-3, la partita di una generazione, la migliore del secolo».
Prima di finire la carriera poteva andare ai Cosmos con Chinaglia e Pelè.
«Ma sono stato squalificato per il calcioscommesse e tutto è svanito. Cosa è successo?
Sono stato un ingenuo. Quando sono stato contattato dai laziali ho riferito cosa era successo a Felice Colombo, il presidente del Milan, anziché denunciare tutto alla Federazione. E ho pagato».
Così ha finito a Porto Sant' Elpidio.
«Sentivo di poter dare ancora qualcosa. Non era il momento di smettere. Il secondo anno ero portiere e allenatore allo stesso tempo ma durante una partitella di allenamento in famiglia in cui giocavo da attaccante mi sono rotto il crociato. In quel momento è finita».
Ora si gode la famiglia.
«Sono felice con Elisabetta, la mia seconda moglie da oltre quarant' anni. Festeggerò 80 anni con lei e i miei figli. Sereno. Non ho rimpianti. E ho la coscienza a posto. Forse sono stato un po' matto, come tutti i portieri, però me la sono goduta».
E il calcio di oggi?
«È diverso, lo guardo con una certa distrazione. Guardo soprattutto i portieri. Penso che ai miei tempi c' era più concorrenza: Anzolin, Ghezzi, Lido Vieri, Castellini e sicuramente dimentico qualcuno.Adesso quelli bravi italiani sono pochi».
Mancini punta su Donnarumma anche se Sirigu lo incalza. Lei chi farebbe giocare?
«Intanto proverei Meret: è giovane, è bravo e ha un gran futuro».
"I MIEI 80 ANNI RIBELLI E QUEL PRANZO IN CELLA..."
Nino Materi per il Giornale
Nome ordinario, Enrico. Nome straordinario, Ricky. Inevitabile che Albertosi nella storia del calcio entrasse volando sulle cinque lettere di r-i-c-k-y; roba da supereroe, con quella «k» e quella «y» che paiono la stilizzazione grafica di un portiere in volo all'incrocio dei pali e in uscita bassa sui piedi dell'attaccante.
Ricky, nome breve. Come Dino (Zoff), Lido (Vieri), Sepp (Maier), Lev (Yashin). Portieri da urlo: il grido del gol che si strozza in gola nell'istante del miracolo.
Nato a Pontremoli (Massa Carrara), Albertosi compirà 80 anni il 2 novembre: «Sono nato nel giorno dei morti, ma mi sento vivo più che mai». Anche quella carogna di infarto che tentò di fargli gol nel 2004 dovette rassegnarsi a tornare negli spogliatoi con la coda tra le gambe, sconfitto dal fisico temprato inox di Ricky.
Giovane guascone, arrivò dallo Spezia alla Fiorentina per soffiare il posto a Giuliano Sarti, allora numero uno della Nazionale: «In Viola, all'inizio, partii in panchina. Sarti è stato un maestro che ho superato. Dai e dai il titolare diventai io. Credo che in cuor suo Sarti abbia sempre pensato che sarebbe finita così...».
Ricky parla gonfiando il petto, senza abbassare gli occhi davanti a nessuno. Per molti è stato il portiere italiano più forte di ogni tempo, ma Nereo Rocco, suo storico allenatore al Milan, andava oltre: «Albertosi è il miglior portiere del mondo...», aggiungendo beffardo, «... me lo tengo stretto anche se ha tutto quello che non posso sopportare in un calciatore professionista: beve, fuma, fa tardi la sera, è pieno di donne e scommette ai cavalli».
Un cocktail shakerato a base di erbe dolci e amare che hanno ispirato le pagine inebrianti di Ricky Albertosi, romanzo popolare di un portiere, (Urbone Publishing), libro curato da Massimiliano Castellani del Collettivo Soriano tra le cui fila milita pure Lamberto Boranga, altro highlander della porta che ha avuto la ventura di incrociare i suoi guanti con quelli di Ricky (che però spesso preferiva giocare a mani nude). Dieci dita libere da coperture che sono la metafora di un uomo mai ingabbiato dell'ipocrisia. Perfino quando, «ingabbiato», lo è stato davvero, finendo nel 1980 a Regina Coeli dopo essere precipitato nel pozzo nero del calcioscommesse.
«Maledetto quel Lazio-Milan - racconta Albertosi al Giornale - Mi misero in mezzo per una telefonata ricevuta da quelli della Lazio di cui mi feci portavoce, ingenuamente, col mio presidente. L'ipotetico accordo prevedeva - in cambio di 80 milioni, poi scesi a 20 - la vittoria del Milan all'Olimpico. Tutti sapevano. Ma io ero il perfetto capro espiatorio. Il mondo mi crollò addosso. E saltò pure il contratto con i Cosmos dove avrei dovuto chiudere la carriera insieme ad altri campioni ingaggiati per esportare il soccer negli Usa».
Un duro, il Ricky. Carismatico. Mai ruffiano. Pane al pane, vino al vino. E whisky al whisky. «Estremo difensore», anche di se stesso: «Se in partita commettevo un errore, non lo ammettevo subito, preferivo dare la colpa al difensore...»; o al «pallone troppo leggero», come in quel maledetto Milan-Porto del '79 che eliminò dalla Coppa dei Campioni i rossoneri messi in ginocchio da una punizione (ora, dopo 40 anni, può ammetterlo perfino Ricky: «Tutt'altro che imparabile») calciato dal piede velenoso di quel serpente di Duda.
Oggi Albertosi vive serenamente a Forte dei Marmi circondato da figli, nipoti e dalla Betty, la seconda moglie con la quale per anni ha gestito a Milano il ristorante Tatum: «Ma i migliori bucatini alla amatriciana della mia vita li ho mangiati in carcere, cucinati da un compagno di cella». Ricky il calcio continua a seguirlo, ma in maniera ironica, disincantata: come al tavolo del bar «Gattullo» a Milano insieme con Pizzul, Viola e Jannacci che canta Vincenzina scolando bottiglie e bruciando stecche di Marlboro: «I portieri oggi hanno numeri assurdi dietro le maglie, guadagnano milioni ma commettono gravi errori di impostazione enormi (a Donnarumma fischieranno le orecchie, ndr). Anche la storia dello stress causato dalle troppe partite, è una roba che mi fa ridere...».
Ci fu un tempo in cui Albertosi, tra i pali, oltre a dettare la legge del più forte, dettava anche legge in fatto di moda: la sua maglia blu o rossa ai tempi del mitico Cagliari scudettato del '70 fece epoca. Rompendo il grigiore cromatico dei portieri in nero.
La Sardegna, un'isola circondata da un mare di ricordi. Che Ricky solca a larghe bracciate: «Il Cagliari, guidato da quel filosofo che era Manlio Scopigno. Eravamo in ritiro. Ogni notte giocavamo a poker. Nella stanza la visibilità era azzerata dalle sigarette. Il mister bussò alla porta, si affacciò sull'uscio e, tra la nebbia impenetrabile delle Marlboro, chiese educatamente: Scusate, disturbo se fumo?. Grandioso».
Il 1970, anno memorabile per Ricky, la data leggendaria della «partita del secolo» in Messico: «Posso dire di fare parte di quel 4 a 3 contro la Germania entrato ormai nella leggenda dell'Italia». Era il suo terzo Mondiale. Con Pelè che alla fine della sfortunata finale col Brasile gli disse scherzando: «Ricky, è inutile che ti impegni, ti farei gol anche in amichevole...».
Poi per Albertosi ci fu anche il quarto mondiale del '74 in Germania. E ce ne sarebbe stato, nel '78, perfino un quinto se il destino fosse stato meno cinico (o almeno un po' meno baro): «Bearzot mi aveva assicurato che avrei fatto parte della spedizione in Argentina, ma alla vigilia della partenza il mister mi chiamò dicendomi che Zoff con me in panchina non si sentiva tranquillo. E quindi era meglio se fossi rimasto a casa». Un tradimento che incrinò l'amicizia con Dino. Grande delusione, compensata nel '79 dallo scudetto della Stella conquistato con una sgargiante maglia gialla.
Una rivalità, quella tra il metallico Zoff e il plastico Albertosi - che ha segnato pagine avvincenti nell'epopea di un ruolo riservato solo a quegli uomini speciali che sono i portieri. Dino e Ricky restano convinti di essere l'uno più forte dell'altro. In realtà è un match pari, come quello sul campo artistico tra Michelangelo Buonarroti e Michelangelo Merisi, ma loro - pur sapendolo - non lo ammetteranno mai.
Da una parte Dino il freddo, tanto da risultare quasi glaciale; dall'altra Ricky il caldo, ai limiti della scottatura. Zoff il regolare, Albertosi l'irregolare che accetta perfino di chiudere la carriera nell'Elpidiense, in serie C. Con la gioia però di mietere ammirazione perfino sui campi dove la puzza della polvere annichilisce il profumo dell'erba. Ma per uno come Ricky anche quei terreni spelacchiati sapevano di poesia. Fino all'ultima partita: «L'amico Beppe Viola, da lassù, sono sicuro che ha condiviso la mia scelta».
Perché i «romanzi popolari» più belli si consumano sempre davanti a una porta. Sormontata da una traversa.
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Coronavirus, calano le donazioni di sangue. L'appello: "Nessun rischio contagio: i centri di raccolta sono sicuri"
Coronavirus, calano le donazioni di sangue. L’appello: “Nessun rischio contagio: i centri di raccolta sono sicuri”
Calano le donazioni di sangue in tutta Italia a causa del coronavirus. In questi giorni si stima una riduzione del 10-15% e si teme che le cose vadano a peggiorare. Molti hanno paura di recarsi nelle strutture sanitarie perché temono di essere contagiati ma in realtà “il percorso della donazione è protetto e sicuro, vengono prese tutte le precauzioni anti Covid-19”, dice Giancarlo Liumbruno, che…
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Il Volo at Partita del Cuore, great performance of football and solidarity / Il Volo alla Partita del Cuore, una grande performance di calcio e solidarietà / Il Volo na Partita del Cuore, grande performance em futebol e solidariedade
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Il Volo at Partita del Cuore, great performance of football and solidarity / Il Volo alla Partita del Cuore, una grande performance di calcio e solidarietà / Il Volo na Partita del Cuore, grande performance em futebol e solidariedade
Il 30 maggio 2018 a Genova si è tenuta la 27ª edizione de La Partita del Cuore, dedicata a Fabrizio Frizzi, grande presentatore fiore all’occhiello delle precedenti edizioni. Una persona umile che “ci metteva proprio il cuore”, come i commossi amici Antonella Clerici e Carlo Conti hanno ricordato prima del fischio d’inizio. - Leggi in Italiano. Em 30 de maio de 2018, em Gênova, aconteceu a 27ª edição da "Partita del Cuore", dedicada à Fabrizio Frizzi, grande apresentador, destaque das edições anteriores. Uma pessoa humilde que "colocava o coração nas coisas", como os amigos Antonella Clerici e Carlo Conti, muito comovidos, recordaram antes do apito inicial - Leia em Português. Soon in English!
#Aldo Baglio#Amedeo#Andrea Pucci#Antonella Clerici#Antonio Cassano#Bebe Vio#Benji e Fede#Bertolacci#Boban Zvonimir#Boosta dei Subsonica#Briga#Candela#Carlo Conti#Cesare Bocci#Clementino#Daniele Incicco de La Rua#Enrico Ruggeri#Ermal Meta#Fabio Quagliarella#Fabrizio De André#Francesco Totti#Gianluca Ginoble#Gianni Infantino#Gianni Morandi#Ignazio Boschetto#Il Volo#Il Volo in Genova#Jack Savoretti#Javier Zanetti#Lodo e Albi de Lo Stato Sociale
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Ballando con le Stelle 2019 ci ha regalato nuove emozioni con la sua quinta puntata. Diversi gli scontri avvenuti in pista, fra Antonio Razzi e Guillermo Mariotti e fra Selvaggia Lucarelli e Marzia Roncacci. Dani Osvaldo si è esibito inoltre come cantante. La classifica di Ballando con le Stelle 2019 vede invece come vincitore Nunzia De Girolamo. La concorrente infatti viene premiata con il tesoretto del custode che la fa schizzare in prima posizione. A seguire Vukotic, Bassi e Russo grazie al tesoretto social. Dopo lo spareggio, la Roncacci viene eliminata con il 37% dei voti.
Ballando con le Stelle 2019, quinta puntata molto fumantina
Nella quarta puntata di Ballando con le Stelle 2019 abbiamo visto Mariotto giudicare in modo negativo Antonio Razzi. L’ex Senatore ha deciso di bacchettarlo durante una recente ospitata a Storie Italiane, dove sono volate parole grosse fra il giudice stilista e la moglie di Razzi, Maria Jesus. Il giurato chiede solo di poter mettere il ballo al centro di tutto e l’ex concorrente non vede l’ora che ci sia il ripescaggio per poter dimostrare di essere all’altezza delle aspettative. Marzia Roncacci si è dovuta invece difendere da nuove accuse, per via di un sorriso eccessivo fatto durante la nuova performance. La concorrente crede che nessuno in giuria l’abbia davvero capita né consideri quanto si stia mettendo in gioco in questa nuova esperienza in tv.
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Piccole scintille anche per la coppia formata da Raimondo Todaro e Nunzia Di Girolamo: il ballerino si è fatto male in settimana ed è sotto cortisone. L’allieva invece ha avuto un piccolo incidente durante le prove ed è finita al pronto soccorso. Acciaccati, hanno scelto comunque di subire la penalità e di slittare la performance il più possibile. Un voto negativo che è stato quasi preteso da Ivan Zazzaroni, nonostante la produzione ed il giudice del regolamento non l’avessero richiesto.
La classifica della quinta serata ed i tesoretti
Questa volta il dance show di Rai 1 ha superato se stesso, premiando come Ballerini per una notte la coppia storica formata da Cochi e Renato. Amatissimo dal pubblico oggi come allora, creatori di tante canzoni ironiche che hanno impreziosito il varietà italiano. Grande ritorno anche in platea, grazie alla partecipazione di Cesare Bocci ha scelto di sostenere da vicino l’amico Angelo Russo. Passiamo quindi alla classifica della quinta puntata di Ballando con le Stelle 2019.
Nunzia De Girolamo registra 43 punti grazie ad entrambe le manche, ma subisce la penalità di 1 punto per non essersi esibita durante il turno previsto. Ancora una volta è Marzia Roncacci a beccarsi l’ultima posizione, nonostante i tre punti che la distanziano da Manuela Arcuri. Crolla anche Milena Vukotic che ritroviamo al sesto posto, mentre salgono Lasse Matberg e Enrico Lo Verso. Stupisce Angelo Russo al primo posto a pari merito con Dani Osvaldo, che fanno slittare Ettore Bassi.
Il tesoretto social premia Milena Vukotic con 20 punti, Ettore Bassi con 15 punti e 10 per Angelo Russo. La storica Pina di Fantozzi sale quindi in terza posizione con 60 punti in totale, mentre Bassi si ferma a 67 e 62 per Russo. 48 punti di tesoretto conquistati da Cochi a Renato (10, 9, 10, 10, 9), che la custode della serata decide di assegnare a Nunzia De Girolamo. Sul tabellone però risulta la somma sbagliata di 49. Lo spareggio viene fatto invece fra Manuela Arcuri con Luca Favilla e Marzia Roncacci con Samuel Peron.
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Classifica tecnica
Classifica con tesoretto social
I flop e i top della quinta puntata di Ballando con le Stelle 2019
Anche se finora lo abbiamo considerato fra i flop di Ballando con le Stelle 2019, la quinta puntata ha permesso a Enrico Lo Verso di tirare fuori grinta e passione. Ecco perché dobbiamo per forza considerarlo fra i Top di oggi. Aspetti necessari per permettergli di scrollare di dosso una certa dose di paura, che fino ad ora ha compromesso le sue esibizioni. Si conferma vincente invece Dani Osvaldo, ormai una delle scommesse di quest’edizione. Peccato che Mariotto abbia scelto di assegnargli solo un 7, sicuro che non sia molto credibile. Si conferma anche Ettore Bassi, che finora non ha perso un colpo per mettersi in luce.
Fra i Flop purtroppo dobbiamo considerare Manuela Arcuri, che dopo un inizio vincente non riesce a tenere testa alle aspettative dei giudici. Anche se Lasse Matberg è migliorato in modo sensibile, non possiamo che farlo rientrare fra i flop di questo nuovo appuntamento. Purtroppo la stazza del concorrente non gioca a suo favore. Fra i concorrenti meno in vista siamo costretti a far rientrare anche Suor Cristina. Per quanto la religiosa sia abile nel ballo, non riuscirà mai a dimostrare di impegnarsi quanto gli altri. I balli a due ed a quattro richiedono dinamiche e movimenti diversi, mentre la performance di Suor Cristina risulta statica e sempre identica alle precedenti.
Sfida misteriosa: Enrico Lo Verso recupera e sorprende
La quinta puntata di Ballando con le Stelle 2019 inizia con la famosa sfida in solitaria. Ogni concorrente deve esibirsi senza il maestro in pista e non solo danzare sulle note della musica estratta a sorte. Dovrà indovinare anche il tipo di ballo più adatto. Non indovina Lasse Matberg, leggermente sottotono in questa prima fase del programma. Sorprende invece Enrico Lo Verso che dopo un inizio meno convincente, ha scelto di mettere il turbo. Applauso da parte della giuria e diverse lodi per l’attore italiano, in assoluta ripresa.
Non manca Dani Osvaldo, che riesce a centrare appieno l’interrogativo e conquista dei punti utili per aumentare il punteggio successivo. Otto punti anche per Lasse Matberg, che stupisce in merito alla sua conoscenza di balli e nozioni. Potrai rivedere il video della quinta serata di Ballando con le Stelle 2019 grazie al portale di Raiplay: la clip integrale verrà inserita subito dopo la messa in onda, mentre le singole esibizioni nella giornata di domenica.
#BallandoconleStelle 2019: quinta puntata, vincitore e classifica | 27 aprile Ballando con le Stelle 2019 ci ha regalato nuove emozioni con la sua quinta puntata. Diversi gli scontri avvenuti in pista, fra Antonio Razzi e Guillermo Mariotti e fra Selvaggia Lucarelli e Marzia Roncacci.
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JESI, 10 ottobre 2018 – Domenica 14 ottobre prende il via la campagna abbonamenti del Teatro Pergolesi , un cartellone importante di sette appuntamenti da dicembre ad aprile, maestri della scena, testi classici e scritture contemporanee per una grande nuova stagione di prosa nata dalla rinnovata collaborazione tra Fondazione Pergolesi Spontini, Comune di Jesi e Amat, un viaggio che promette emozioni, momenti di riflessione ed evasione.
Per dare la possibilità di scegliere un buon posto anche a quanti nelle ultime stagioni non l’hanno potuto trovare è stato azzerato il diritto di prelazione. La vendita si svolge presso la biglietteria del teatro (0731 206888), domenica 14 ottobre dalle ore 16 alle ore 20 e da mercoledì 17 ottobre negli orari di apertura della biglietteria: dal mercoledì al sabato dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 17 alle ore 19.30.
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L’apertura di stagione il 19 dicembre è con l’atteso adattamento teatrale italiano – dopo i successi londinesi – di Shakespeare in love, capolavoro vincitore di 7 premi Oscar, con Lucia Lavia e Marco De Gaudio diretti dalla regia di Giampiero Solari con la regia associata di Bruno Fornasari. Il 10 gennaio Veronica Pivetti diretta da Emanuele Gamba si cimenta in Viktor und Viktoria (foto in primo piano) commedia con musiche liberamente ispirata all’omonimo film di Reinhold Schunzel nell’insolito doppio ruolo di Viktor/Viktoria, nato sul grande schermo e per la prima volta sulle scene italiane nella sua versione originale.
Il 26 gennaio il Teatro Pergolesi accoglie Enrico IV di Luigi Pirandello, produzione di Marche Teatro, adattamento e regia di Carlo Cecchi. Il Maestro della scena italiana è sul palcoscenico nelle vesti di Enrico IV con, Angelica Ippolito, Gigio Morra, Roberto Trifirò, Federico Brugnone, Davide Giordano, Dario Iubatti, Matteo Lai, Chiara Mancuso, Remo Stella. Pesce d’Aprile – tratto dall’omonimo romanzo autobiografico, scritto da Daniela Spada e Cesare Bocci e edito da Sperling&Kupfer – in scena il 15 febbraio è il racconto di un grande amore: un’esperienza di vita reale, toccante, intima e straordinaria, vissuta da un uomo e da una donna, interpretati da Cesare Bocci – che firma anche la regia – e Tiziana Foschi.
Un affascinante incontro fra due protagonisti assoluti del teatro italiano, Massimo Ranieri e Giancarlo Sepe, per la prima volta insieme, mettono in scena l’8 marzo uno dei testi teatrali tra i più noti e rappresentati di sempre, Il Gabbiano di Anton Čechov. Una grande produzione di Diana Or.i.s. e Rama 2000, un allestimento imponente, undici attori di ottimo livello recitativo per un nuovo e rivoluzionario adattamento di Giancarlo Sepe. Un Macbeth che si esprime in sardo e, come nella più pura tradizione elisabettiana interpretato da soli uomini, è l’originale progetto di Sardegna Teatro Macbettu di Alessandro Serra, regista e fondatore della compagnia Teatropersona in scena il 16 marzo. Lo spettacolo, vincitore del prestigioso Premio Ubu 2017 e del Premio ANCT 2017 (Associazione Nazionale dei Critici di Teatro) trasporta il dramma shakespeariano in una Sardegna arcaica e senza tempo. L’idea nasce nel corso di un reportage fotografico tra i carnevali della Barbagia. La lingua sarda non limita la fruizione ma trasforma in canto ciò che in italiano rischierebbe di scadere in letteratura.
La conclusione della stagione il 6 aprile è affidata a Maria Grazia Cucinotta, Vittoria Belvedere e Michela Andreozzi, insieme sul palco per Figlie di Eva per la regia di Massimiliano Vado: tre donne sull’orlo di una crisi di nervi sono legate allo stesso uomo, un politico spregiudicato, corrotto e doppiogiochista, candidato premier delle imminenti elezioni.
Per la realizzazione della stagione di prosa un grazie particolare a Ubi Banca e tutti i Mecenati 2018 per il contributo erogato tramite Art Bonus a sostegno delle attività del Teatro Pergolesi.
Per informazioni:
Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi 0731 206888
Amat 071 2072439
JESI / STAGIONE DI PROSA AL TEATRO PERGOLESI, DAL 14 OTTOBRE LA CAMPAGNA ABBONAMENTI JESI, 10 ottobre 2018 - Domenica 14 ottobre prende il via la campagna abbonamenti del Teatro Pergolesi , un cartellone importante di…
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MACERATA – Boom di abbonamenti per la nuova stagione del Teatro Lauro Rossi di Macerata. Nel primo giorno di apertura del botteghino, domenica 30 settembre, sono stati 357 i tagliandi venduti a conferma del grande desiderio che la città di Macerata esprime per il teatro. Grazie alla decisione del Comune di Macerata e dell’AMAT – organizzatori della stagione – il Teatro Lauro Rossi per la stagione 2018/19 ha aperto a nuovi abbonati avendo rinnovato il diritto della prelazione sull’acquisto dei nuovi abbonamenti per dare a tutti la possibilità di scegliere il posto. Soddisfazione per questo ottimo risultato è espresso dal Comune e dall’AMAT che manifestano anche dispiacere per i disguidi accaduti per il pubblico in occasione dell’apertura della biglietteria di domenica scorsa a seguito della numerosa affluenza.
Molti sono i posti ancora disponibili considerando che due sono le rappresentazioni previste per ogni spettacolo con relativi turni di abbonamento. La vendita prosegue fino a martedì 16 ottobre alla Biglietteria dei Teatri (te. 0733.230735) dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Costi abbonamenti: I settore euro 165 ridotto euro 130, II settore euro 130 ridotto euro 86.
L’apertura della stagione è il 23 e 24 ottobre con “Non mi hai più detto… ti amo!”, una commedia con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia ironica, intelligente, appassionante, cucita addosso ai due protagonisti, istrionici, esilaranti e straordinariamente affiatati diretti da Gabriele Pignotta, anche autore del testo, capaci di regalare allo spettatore momenti di assoluto divertimento e grandissima emozione.
L’8 e 9 novembre il Teatro Lauro Rossi accoglie l’importante debutto in prima assoluta al termine di una residenza di allestimento di “Aminta” diretto da Antonio Latella, una delle più importanti figure teatrali italiane dal respiro internazionale. Le suggestioni di Antonio Latella, portano stabilemobile a confrontarsi con il grande autore italiano, partendo dalla compresenza in esso di due forze: la spregiudicata ricerca di innovazione linguistica e la tensione verso un classicismo da reinterpretare.
Lo spettacolo è proposto nell’ambito di MarcheinVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma progetto di MiBACT e Regione Marche coordinato da Consorzio Marche Spettacolo e la produzione è realizzata in collaborazione con AMAT e Comuni di Macerata ed Esanatoglia.
“Pesce d’Aprile” in scena il 30 novembre e 1 dicembre è il racconto di un grande amore: un’esperienza di vita reale, toccante, intima e straordinaria, vissuta da un uomo e da una donna, interpretati da Cesare Bocci – che firma anche la regia – e Tiziana Foschi. Spazio alla danza il 16 e 17 gennaio con “MM Contemporary Dance Company” di Michele Merola – vincitrice nel 2010 del prestigioso Premio Danza&Danza come “migliore compagnia emergente” e oggi realtà di eccellenza della coreografia italiana più matura – con “La sagra della primavera” coreografia di Enrico Morelli e Bolero di Ravel coreografato da Michele Merola.
Un Macbeth che si esprime in sardo e, come nella più pura tradizione elisabettiana interpretato da soli uomini, è l’originale progetto di Sardegna Teatro “Macbettu” di Alessandro Serra, regista e fondatore della compagnia Teatropersona in scena l’8 e 9 febbraio nell’ambito del progetto WAITING FOR MOF19/ROSSODESIDERIO. Lo spettacolo, vincitore del prestigioso Premio Ubu 2017 e del Premio ANCT 2017 (Associazione Nazionale dei Critici di Teatro) trasporta il dramma shakespeariano in una Sardegna arcaica e senza tempo, la lingua sarda non limita la fruizione ma trasforma in canto ciò che in italiano rischierebbe di scadere in letteratura.
Un affascinante incontro fra due protagonisti assoluti del teatro italiano, Massimo Ranieri e Giancarlo Sepe, per la prima volta insieme, mettono in scena il 9 e 10 marzo uno dei testi teatrali tra i più noti e rappresentati di sempre, “Il Gabbiano” di Anton Čechov; un allestimento imponente, undici attori di ottimo livello recitativo per un nuovo e rivoluzionario adattamento di Giancarlo Sepe.
Un must della Compagnia dell’Elfo, “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare diretto da Elio De Capitani, giunge a Macerata il 9 e 10 aprile. Un “sogno” che si ripete nel quale ritornano memorie, tracce e citazioni del passato, un successo ripreso e replicato per vent’anni.
La proposta del Teatro Lauro Rossi volge al termine il 23 e 24 aprile con “Cuori scatenati”, uno spettacolo che si annuncia carico di ironia scritto e diretto da Diego Ruiz, una divertentissima e moderna commedia degli equivoci portata in scena da Sergio Muniz, Francesca Nunzi, Diego Ruiz e Maria Lauria.
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Nemo – Nessuno escluso, ultima puntata, 8 giugno 2018
Nemo – Nessuno escluso, ultima puntata, 8 giugno 2018
Un viaggio negli agglomerati di baracche di Roma, un’inchiesta sull’uso dei pesticidi in agricoltura e un reportage dal quartiere ghetto a luci rosse di Calcutta. Sono questi i temi principali della venticinquesima e ultima puntata di stagione di Nemo – nessuno escluso, condotto da Enrico Lucci e Valentina Petrini, in onda venerdì 8 giugno alle ore 21.20 su Rai2. Ospiti sul divano Cesare Bocci e…
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38 feste di compleanno per Luigi Tenco, "In qualche parte del mondo"
Avrebbe compiuto 79 anni il 21 marzo, Luigi Tenco, nel primo giorno di primavera e nella giornata mondiale della poesia. Ed ecco che, nell’anno in cui tutti ricordano i 50 anni dalla sua morte, in tanti luoghi d’Italia e a Parigi si è deciso, andando controcorrente, di omaggiare la sua vita, le sue canzoni, la sua arte. È nato così “Luigi Tenco, marzo 2017. In qualche parte del mondo”, un grande e diffuso omaggio al cantautore piemontese che si svolgerà fra venerdì 17 marzo e martedì 28 marzo con ben 38 eventi, sparsi dalla Lombardia alla Calabria, arrivando anche oltreconfine, a Parigi, alla Sorbona.
L’intera iniziativa è ideata e curata da Enrico Deregibus e Stefano Starace. Notizie e continui aggiornamenti si possono trovare sulla pagina Facebook: www.facebook.com/LuigiTencoInqualchepartedelmondo Ecco il programma aggiornato degli eventi: 17 marzo a San Giovanni Rotondo – Fg, ore 20.30. Per “Mo’l’estate Spirit Festival” Chiostro Francesco P. Fiorentino – Città Palazzo: Marian Trapassi, Pellegatta, Sara Velardo, “Duet, Tre cantautrici insieme cantano Tenco”. Con la partecipazione di Mario Milano, fumettista (bonelliano) in presa diretta. 18 marzo a Bagnacavallo – Ra, ore 21. Alla Bottega Matteotti “Io sono uno… Le canzoni di Luigi Tenco”. Narrazioni, ascolti e proiezioni a cura di Michele Antonellini. Un’iniziativa di Associazione culturale Controsenso con il patrocinio del Comune di Bagnacavallo. 18 marzo a Bergamo, ore 21.30, Macondo Biblio Cafè: serata omaggio a Luigi Tenco con Ilaria Pastore, Dulco Mazzoleni (MOOSTROO), Pugni Nei Reni e Giovanni Fattoruso. Organizzano Macramè – Trame comunicative e hashtag. 18 marzo a Biella, ore 21, Il Cantinone. “Luigi Tenco. Lontano nel tempo”, talk-show con musica a cura dall’Ass. Artistica AnniVerdi promotrice di Biella Festival. Con Alessio Camaiti & Laura Gruppo, Simona Colonna, Luca Pasquy, Giorgio Pezzana, Lomè, Max Tempia, Mirko Cherchi. 18 marzo a Ponticelli Sabino – Ri, ore 18, La Stalla. Suoni e visioni su Luigi Tenco con Sylvie Genovese, Piero Brega & Oretta Orengo, Giampiero Mazzone, Lalla Bertolini e Filippo Nigro. 18 marzo a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio – Cz. Al teatro della Villa della Fraternità, alle ore 18, live di Martina Carioti, Valentina Lijoi, Bruno Lijoi e commento del libro “Il mio posto nel mondo” (Bur). Organizza l’Ass. Primavera Andreolese con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. 18 marzo a San Marco in Lamis – Fg, ore 20.30, per “Mo’l’estate Spirit Festival” a il Sentiero dell’Anima: Marian Trapassi, Pellegatta, Sara Velardo, “Duet, Tre cantautrici insieme cantano Tenco”. 18 marzo a Verona, giornata “I suoi occhi sono fari abbaglianti: Luigi Tenco”. Ore 11.30, LaFeltrinelli, presentazione del libro “Luigi Tenco” di Michele Piacentini, con Enrico de Angelis. Ore 21, Locanda Lo Speziale, conversazione con de Angelis e Margherita Zorzi, con video. 19 marzo ad Apricena – Fg, ore 20.30, per “Mo’l’estate Spirit Festival” nello Spazio Selezione Sabatino: Marian Trapassi, Pellegatta, Sara Velardo, “Duet, Tre cantautrici insieme cantano Tenco”. 19 marzo ad Aversa – Ce, ore 18.30, dieci artisti di “Camera d’autore” all’Auditorium Bianca d’Aponte per omaggiare Tenco: Massimo Blindur De Vita, Cè, Federa & Cuscini (Federica Vezzo), Pietro Pedar Annibale, Gaetano, Antonio Manco, Noemi De Simone, Tonia Cestari, Micaela Tempesta, Enzo Colursi, Delirio Creativo, Antonio Gera, Giovanni Feliciello (Il Quarto Imprevisto). 19 marzo a Campobasso, ore 18.30 al Caffè Prestige. L’Associazione Artelive organizza un aperitivo sulle note di Luigi Tenco con video, musica live, recitazione. 19 marzo a Grosseto, Skye Pub, ore 21.30. EdicolAcustica in collaborazione con STOP & DiNTORNi organizza una serata su Tenco con Daniele Sarno, Riccardo Nucci, Emanuele Bocci, Luca Berti, Massimo Corsini e Jole Canelli, Luca Brandini, Paolo Batistini, Enrico Rinnoci, Fabio Amarugi e Leonardo Marcucci . Nicola Draoli voce narrante. Ingresso Gratuito. 19 marzo a Torino, ore 18. L’associazione Maigret & Magritte ospita l’evento “Luigi Tenco: lontano da quando”, narrazione di Vincenzo Jacomuzzi con brani di Tenco interpretati da Giorgio Bertolusso e Stella Sorcinelli. 19 marzo a Zola Predosa – Bo, ore 17.30. Al Centro Pertini spettacolo di canzoni, filmati e citazioni. Con Letizia Venturi, Marco Raspanti, Tizio Bononcini, Riccardo Marchi, Uber Pagliani, il coro L’Aura Musica. Regia di Jessica Dalli Cardillo. 20 marzo a Imperia, Spazio Calvino, ore 21. Con Year ’11, Seawards, Titti Guasco e Maurizio Abbo, Margherita Zanin e Geddo. Direzione artistica di Marika Amoretti e Eugenio Ripepi. 21 marzo a Pavia, ore 21.30. A SpazioMusica omaggio corale a Luigi Tenco nell’ambito di “Pavia in poesia”. Con: Massaroni Pianoforti, Stefano Bergonzi, Alessandro Ferrari, Andrea Garavelli, Beatrice Campisi, Riccardo Maccabruni, Nicolò Pozzi, Bruno Cerutti, Irene Scova, Matteo Callegari, Gipo Anfosso, Betti Verri. 21 marzo a Recco – Ge. “Luigi Tenco a Recco, cinquant’anni dopo”: presentazione del libro “Luigi Tenco” di Michele Piacentini, con interventi musicali. Serata istituzionale a inviti con aperi-cena. Organizzazione Comune di Recco. 21 marzo a Roma, ore 21.30, Angelo Mai. “Angelo angelo, angelo mio”, regia di Pino Marino. Con Pino Marino, Roberto Angelini, Pier Cortese, Francesco Forni, Ilaria Graziano, Lucio Leoni, Raffaella Misiti, Agnese Valle, Ivan Talarico, Pilar, Tony Allotta, Piji, Stefano Scatozza, Adel Tirant, Marcello Duranti, Valerio Vigliar, Marco Cataldi, Andrea Satta e Têtes de Bois. Ingr. 5 euro. 22 marzo a Novafeltria – Rn, ore 21, Teatro Sociale. Presenta Paolo Notari. Con Fabrizio Aiudi, Gabriele Aiudi, Ludovica Amatti, Susanna Amicucci, Marco Bucci, Rita Celli, Samuele Cesarini, Ferruccio Fraternali, Michele Fraternali, Priscilla Marini, Francesco Menghini, Mauro Menghini, Simona Mercatelli, Antonio Ramberti, Alice Rossini, Giulio Santi. A cura di Consulta dei giovani, Amministrazione comunale Novafeltria, Pro loco Novafeltria, Ass. cult. Pigro. Ingr. 5 euro. 23 marzo a Martano – Le. Nel pomeriggio all’Istituto Scolastico Comprensivo S. Trinchese presentazione del libro “Luigi Tenco” di e con Michele Piacentini. A seguire, spettacoli di musica e danza degli alunni dell’Istituto. 23 marzo a Mira – Ve. Ore 21.30, Osteria “ai Kankari”. “Tenco e il suo tempo”, con canzoni di Tenco eseguite da Gualtiero Bertelli, Giuseppina Casarin, Paolo Favorido e Simone Cimo Nogarin. 23 marzo a San Vittore Olona – Mi. Ore 21, Spazio bibioteca comunale Villa Adele. Serata omaggio a Luigi Tenco e Gianmaria Testa con Renzo Zannardi e Renato Franchi & Orchestrina Suonatore Jones. 24 marzo a Canegrate – Mi, ore 20.45, Sala consiliare. Serata omaggio a Luigi Tenco con Renzo Zannardi e Renato Franchi & Orchestrina Suonatore Jones. 24 marzo a Lanciano – Ch, ore 20.30, Osteria Patria. Cena epistolare in omaggio a Tenco nell’ambito di “Lettere in Patria”, ispirato al libro “Forse non sarà domani – invenzioni a due voci su Luigi Tenco” di Mario Campanella e Gaspare Palmieri (Arcana). A cura di Pixie Promotion. 24 marzo a Martignano – Le, ore 18.30, Palazzo Palmieri. Presentazione del libro “Luigi Tenco” di e con Michele Piacentini con la partecipazione delle Associazioni Culturali e Musicali della Grecìa Salentina. Con Massimo Donno e Salvatore Rizzello. Un’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Martignano e della Unione dei Comuni della Grecìa Salentina. 24 marzo a Milano. L’amaca e L’Isola che non c’era presentano: ore 15.00 al Gogol’Ostello & Caftè Letterario presentazione del libro dedicato al film “La Cuccagna” di Alberto Vincenzoni, con gianCarlo Onorato; ore 18.30 Libreria Hellisbook, Francesco Paracchini racconta Tenco con live di Daniela Frittoli, Valentino Tamponi, Alessio Nicotra. Ore 21, AlleVolte Spazio, racconto in musica con Giuseppe Verrini, Paolo Marrone, Renzo Chiesa, Massimo Germini, Patrizia Cirulli, Carlo Montana. 24 marzo a Montagano – Cb. Ore 19, inaugurazione mostra fotografica e pittorica dedicata a Tenco per le vie del borgo; esibizione di Giuseppe Spedino Moffa, proiezioni. 24 marzo a Parigi. Alla Salle des actes della Sorbona dalle 18 alle 21 seminario su Luigi Tenco con Céline Pruvost e Marco Santoro. 25 marzo a Lecce. Libreria LaFeltrinelli. Presentazione del libro “Luigi Tenco” di Michele Piacentini, con ospiti a sorpresa. 25 marzo a Modena, libreria Ubik, ore 18. Presentazione del volume “Forse non sarà domani – invenzioni a due voci su Luigi Tenco” (Arcana) di e con Mario Campanella e Gaspare Palmieri. 25 marzo a Montagano – Cb. Dalle 10.30 a mezzanotte, Club Studio Pachamama. La banda di Montagano suona “Ciao amore ciao”; proiezione del filmato omaggio di Matteo Iannaccio; aperitivo con musica e letture di Mariateresa Spina; live di Stefano Di Nucci, Liana Marino, Alessia D’Alessandro. 25 marzo a Pisogne – Bs, ore 18. Allo Spazio STORiE in collaborazione con Centro Culturale Teatro Camuno, Schiribis Snc e Libreria Puntoacapo si ricorderà Tenco con filmati d’epoca, letture e canzoni. Con Bibi Bertelli, le voci recitanti del CTV, Orietta Barcellini (voce), Alessandro Foresti (tastiere). 25 marzo a Poviglio – Re, ore 21, Centro Polivalente Kaleidos di Poviglio, “Il mio posto nel mondo. Luigi Tenco, il ragazzo con il sax”. Con Mauro Bertozzi, accompagnato dai musicisti Tiziano Bellelli, Riccardo Sgavetti e Luca Savazzi e la regia multimediale di Lidia Scalabrini. 25 marzo a Sassari, ore 18, Ex -Tappezzeria Dettori. Maria Vittoria Conconi e Paolo Zicconi presentano “Immaginari visivi e musicali ispirati da Luigi Tenco”, parole, canzoni e immagini, con la partecipazione di Riccardo Pinna. Organizzato da Materia Grigia con GiL e libreria Internazionale Koinè. 26 marzo, Asti, ore 21.30, Diavolo Rosso. Concerto di Orlando Manfredi in omaggio a Luigi Tenco. 26 marzo, Rimini. Ore 21.30, Teatro degli Atti. Con John De Leo, Andrea Amati, Federico Braschi, Daniele Maggioli, Massimo Modula, Giuseppe Righini. Introduzione di Enrico de Angelis, Massimo Pulini, Velia Mantegazza, Margherita Zorzi. Ingresso 10 euro. Organizza l’Associazione Culturale Interno4 con la collaborazione del Comune di Rimini. 27 marzo a Vibo Valentia, ore 21, Cinema Teatro Moderno. Con Servillo & Mangalavite, Verdiana, Parafonè & Natalia Saffioti, Chiara Tomaselli e Mirror Qt., Domenico Barreca & Ensembe Piccola Orchestra, Roberto Cherillo e Sasà Calabrese, Daniele Moraca, Toxicity Trio con Ingrid Naglieri. Presenta Gianluca Veltri. Dir. art. Maria Teresa Marzano e Gilberto Floriani, patrocinio Comune Vibo Valentia e Sistema Bibliotecario Vibonese. 28 marzo a Cosenza, ore 21.00. Al Teatro Auditorium Unical il circuito “Calabria Sona” presenta “La Calabria sona Tenco”. Hanno già aderito: Massimo Ferrante, Paolo Sofia, Sabatum Quartet, Valentina Balistreri, Fulvio Cama. Amakorà, Skapizza, Le Muse del Mediterraneo, Lenigma, Helèna, Mario Nunziante, Sarah Memmola. Ingresso gratuito.
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Ischia Film and Music Fest 2023
Sarà Double Soul di Valerio Esposito ad aprire ufficialmente la 21esima edizione dell’ Ischia Global Film and Music Fest, in programma sull’Isola Verde dal 9 al 16 luglio. Il film , che sarà proiettato in anteprima mondiale la sera del 9 luglio, è l’ultimo lavoro dell’attore Julian Sands, scomparso in un’escursione sulle montagne di San Gabriel fuori Los Angeles, in California, il 13 gennaio, con le gemelle Angela e Marianna Fontana accanto ai premi Oscar F. Murray Abraham e Danny Glover e a Paz Vega, Francesca Tizzano e Marco Bocci, co-prodotta da Camaleo e Marvel (Dubai) ed uscirà nelle sale italiane giovedì 13 luglio con Plaion Distribution. Ad annunciare la notizia è stato il leggendario produttore Tony Renis, presidente onorario dell’Accademia Internazionale Arte Ischia che promuove il festival sin dal 2003 con il sostegno della D.G. cinema del MiC e della Regione Campania. Senza ombra di dubbio la kermesse estiva di Ischia è la più attesa al mondo, come punta tra il festival del cinema di Cannes e la mostra cinematografica di Venezia e, nel corso degli anni, ha goduto della partecipazione di tantissimi big del panorama cinematografico e musicale sia in campo artistico che in quello d’impresa. L’Ischia Global Fest, ideato da Pascal Vicedomini e realizzato con Giancarlo Carriero, Marina Cicogna e Franco Nero, rappresenta un grande evento nel panorama dell’international showbiz che dà opportunità concrete i giovani artisti di avere un escalation per la loro professione, come dimostrano i 1400 autori che hanno chiesto di parteciparvi attraverso la piattaforma filmfreeway.com, me ma si pone anche l’obiettivo di premiare gli astri nascenti del settore. In 21 anni di vita l’ Ischia Global Film & Music Festival è riuscito nell’intento di riportare l’isola ai fasti degli anni Sessante, reinserendola all’interno della geografia del jet set internazionale, diventando un’occasione di incontro per addetti ai lavori, cinefili e pubblico, dove sono venuti nomi come Dennis Hopper, Andrew Garfield, Vanessa Redgrave, Selena Gomez,Francis Ford Coppola, Giuseppe Tornatore, Helen Mirren , Naomi Watts, Samuel L. Jackson, Baz Lurhmann, Alicia Vikander, Oliver Stone, Quincy Jones, Sting, Sheryl Crow e Bob Geldolf. Tra le presenze italiane di Ischia Global Fest ci sono state personalità cha vanno da Andrea Bocelli a Matteo Garrone, da Dante Ferretti a Zucchero, da Paolo Virzì a Pupi Avati, fino a Giancarlo Giannini, Valeria Golino, Dario Argento, Valeria Bruni Tedeschi, Riccardo Scamarcio e Micaela Ramazzotti. Ci sono nomi prestigiosi anche tra i membri onorari del board, come Christoph Waltz, Vanessa Hudgens, Julio Iglesias, Rob Reiner, Enrico Vanzina, Danny De Vito, Stanley Tucci, Carlo Verdone, Gino Paoli, Michele e Violante Placido, Massimo Ranieri, Alejandro Gonzalez Inarritu, Monica Bellucci, Alfonso Cuaron, Michael Fassbender, Valeria Golino, Jean Paul Gaultier, Valentino e Tom Hilfiger. Read the full article
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Radio CoRa
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Radio CoRa
Questa storia si svolge nei comuni di Firenze, Sesto Fiorentino (FI).
Radio CORA fu per circa cinque mesi il mezzo con cui il Partito d’Azione toscano tenne i contatti con gli Alleati. In Italia vennero attivate altre due formazioni Radio CORA, una a Milano, che fu presto scoperta, ed una a Bari.
A Firenze fra il settembre e il novembre 1943 il Partito d’Azione costituì un’articolata organizzazione con a capo Tristano Codignola strutturata in comitati e commissioni. Il Servizio Informazioni diretto da Carlo Ludovico Ragghianti e da Enrico Bocci creò la COmmissione RAdio. Furono una ventina i collaboratori principali e il 2 giugno 1944 alcuni uomini vennero paracadutati ai Faggi di Javello (dove operavano i partigiani pratesi della brigata Buricchi) dall’8° Armata per rafforzare l’attività della radio, che in una pericolosa clandestinità teneva i contatti cogli alleati, per trasmettere informazioni e ottenere lanci di armi, e con i centri della Resistenza dell’Italia occupata.
Dopo le prime trasmissioni da uno stabile di piazza Indipendenza appositamente affittato da Bocci Radio CORA verrà continuamente spostata per evitare la localizzazione. Nonostante questo il 7 giugno 1944 i nazisti individuano la radio e irrompono in piazza d’Azeglio durante una trasmissione. Il giovane radiotelegrafista Luigi Morandi sorpreso alla radio ha comunque la prontezza di sottrarre una pistola ad un soldato tedesco e di ferirlo a morte, poi a sua volta viene colpito da altri soldati e morirà due giorni più tardi in ospedale. In quell’occasione vengono arrestati Enrico Bocci, Carlo Campolmi, Maria Luigia Guaita, Giuseppe Cusmano e Franco Girardini. Nelle ore successive vengono arrestati anche Gilda La Rocca e il capitano dell’Aeronautica Italo Piccagli che si consegna ai fascisti sperando di scagionare gli altri.
Il capitano Piccagli, quattro paracadutisti ed un ignoto partigiano cecoslovacco verranno fucilati nei boschi di Cercina il 12 giugno 1944. Insieme a loro viene uccisa anche Anna Maria Enriques Agnoletti per rappresaglia contro il fratello Enzo, uno dei dirigenti del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale.
L’avvocato Enrico Bocci verrà fucilato dopo giorni di tortura, probabilmente il 18 giugno, sempre nelle vicinanze. Il suo corpo non è mai stato ritrovato. Tutti gli altri, prima di essere inviati nei lager, verranno torturati a Villa Triste. Gilda La Rocca e Maria Luigia Guaita riusciranno però a scappare prima dell’arrivo in Germania.
Enrico Bocci, Anna Maria Enriques Agnoletti, Italo Piccagli e Luigi Morandi sono stati insigniti della Medaglia d’Oro.
di Giovanni Baldini, 6-3-2003, Creative Commons – Attribuzione 3.0.
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JESI, 26 luglio 2018 – Presentata stamattina la stagione di prosa 2018/19 del Teatro Pergolesi, nata dalla rinnovata collaborazione tra Fondazione Pergolesi Spontini, comune di Jesi e Amat, un viaggio che promette emozioni, momenti di riflessione ed evasione. Un cartellone importante di sette appuntamenti da dicembre 2018 ad aprile 2019.
Luca Butini e Lucia Chiatti
Presente l’assessore alla cultura Luca Butini che ha portato i saluti ed un grande in bocca al lupo da parte del sindaco Massimo Bacci, rilevando che «è con grande energia e interesse che presentiamo questa nuova stagione di prosa prima della pausa estiva. Abbiamo fatto un grande sforzo e questo è frutto di un maggior investimento, di una ripartenza. La collaborazione con l’Amat, in realtà mai interrotta, è ripartita rinnovata, in piena sintonia e non finisce con la prosa ma continua con più produzioni nel tentativo di rendere ancora più efficiente questo dialogo cultrale. C’è un clima molto costruttivo, anche se i segnali dal Ministero sono meno rassicuranti ma ottenere e coltivare la fiducia di mecenati è importante e fondamentale, come vitale è l’interesse del pubblico».
Stessa energia anche da Lucia Chiatti, responsabile dell’ Area amministrazione con deleghe di ad della Fondazione Pergolesi Spontini che ha sottolinetao di essere «grata e orgogliosa di stare qui a presentare questa stagione, una rinnovata linfa per la nuova gestione della Fondazione con la quale vorremmo restituire il Teatro Pergolesi alla città e la prosa è un elemento al quale il pubblico è legato fortemente. Abbiamo studiato questo programma per il pubblico, ci siamo messi dall’altra parte e abbiamo interpretato i desideri dei nostri spettatori. Un grazie particolare va all’Amat e a Gilberto Santini che ha capito questa nostra esigenza e ci è stato d’aiuto per la realizzazione del cartellone. Tutti ci auguriamo che questa sinergia trovi il consenso del pubblico».
Gilberto Santini e Giordano Fulvi
Ha parlato poi di «rinnovato protagonismo» Gilberto Santini dell’Amat, che ha illustrato il programna e ha definito la stagione «sorprendente» come qualità della proposta. «Abbiamo raccolto tutti i colori e le nuances delle emozioni – ha sottolineato – per creare un programma dove tutto è cesellato, nulla lasciato al caso, un vestito creato su misura per il Teatro Pergolesi».
Presente anche Giordano Fulvi, responsabile della direzione territoriale Jesi di Ubi Banca che l’assessore Butini ha ringraziato, insieme agli altri mecenati, per il contributo erogato al fine di sostenere l’attività del Massimo jesino.
Unico neo l’azzeramento del diritto di prelazione per gli abbonati vale a dire che da domenica 14 ottobre tutti, abbonati e non, saranno in fila per la vendita dei nuovi abbonamenti. Questo per dare la possibilità di scegliere un buon posto anche a quanti nelle ultime stagioni non l’hanno potuto trovare.
IL CARTELLONE
A tre anni dal grande successo di Londra, arriva finalmente in Italia Shakespeare in love. Il Teatro Pergolesi ospita il 19 dicembre ad apertura di stagione l’atteso adattamento teatrale del capolavoro vincitore di 7 premi Oscar, con protagonisti Gwyneth Paltrow e Joseph Fiennes, la regia di John Madden e la sceneggiatura di Marc Norman e Tom Stoppard, adattato per il teatro da Lee Hall con musiche scritte da Paddy Cunneen. Interpreti di questa commedia degli equivoci, rocambolesca ed esilarante, in cui vedremo nascere direttamente dalla penna di William Shakespeare la storia d’amore più famosa del mondo, quella tra Romeo e Giulietta, sono Lucia Lavia e Marco De Gaudio diretti dalla regia di Giampiero Solari con la regia associata di Bruno Fornasari.
Il 10 gennaio Veronica Pivetti diretta da Emanuele Gamba si cimenta in Viktor und Viktoria, commedia con musiche liberamente ispirata all’omonimo film di Reinhold Schunzel nell’insolito doppio ruolo di Viktor -Viktoria, nato sul grande schermo e per la prima volta sulle scene italiane nella sua versione originale. Il mondo dello spettacolo non è sempre scintillante e, quando la crisi colpisce, anche gli artisti devono aguzzare l’ingegno. Tra battute di spirito e divertenti equivoci si legge la critica a una società bigotta e superficiale (la nostra?) sempre pronta a giudicare dalle apparenze. La Berlino degli anni Trenta fa da sfondo a una vicenda che, con leggerezza, arriva in profondità.
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Il 26 gennaio il Teatro Pergolesi accoglie Enrico IV di Luigi Pirandello, produzione di Marche Teatro, adattamento e regia di Carlo Cecchi. Il Maestro della scena italiana è sul palcoscenico nelle vesti di Enrico IV con Angelica Ippolito, Gigio Morra, Roberto Trifirò, Federico Brugnone, Davide Giordano, Dario Iubatti, Matteo Lai, Chiara Mancuso, Remo Stella.
Pesce d’Aprile in scena il 15 febbraio è il racconto di un grande amore: un’esperienza di vita reale, toccante, intima e straordinaria, vissuta da un uomo e da una donna, interpretati da Cesare Bocci – che firma anche la regia – e Tiziana Foschi. Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico, scritto da Daniela Spada e Cesare Bocci ed edito da Sperling & Kupfer, Pesce d’Aprile in meno di un anno ha venduto più di diecimila copie. Da qui l’esperienza si fa spettacolo: un testo vero, lucido, ironico e commovente, che racconta come anche una brutta malattia può diventare un atto d’amore.
Un affascinante incontro fra due protagonisti assoluti del teatro italiano, Massimo Ranieri e Giancarlo Sepe, per la prima volta insieme, mettono in scena l’8 marzo uno dei testi teatrali tra i più noti e rappresentati di sempre, Il Gabbiano di Anton Čechov. Una grande produzione di Diana Or.i.s. e Rama 2000, un allestimento imponente, undici attori di ottimo livello recitativo per un nuovo e rivoluzionario adattamento di Giancarlo Sepe.
Un Macbeth che si esprime in sardo e, come nella più pura tradizione elisabettiana, interpretato da soli uomini, è l’originale progetto di Sardegna Teatro Macbettu di Alessandro Serra, regista e fondatore della compagnia Teatropersona in scena il 16 marzo.
La conclusione della stagione il 6 aprile è affidata a Maria Grazia Cucinotta, Vittoria Belvedere e Michela Andreozzi, insieme sul palco per Figlie di Eva per la regia di Massimiliano Vado: tre donne sull’orlo di una crisi di nervi sono legate allo stesso uomo, un politico spregiudicato, corrotto e doppiogiochista, candidato premier delle imminenti elezioni. Un po’ Pigmalione, un po’ Club delle Prime Mogli, un po’ Streghe di Eastwick, Figlie di Eva è la storia di una solidarietà ma anche della condizione femminile, costretta a stare un passo indietro ma capace, se provocata, di tirare fuori risorse geniali e rimontare vincendo in volata.
(c.ade.)
JESI / PRESENTATA LA STAGIONE DI PROSA DEL PERGOLESI: UN VIAGGIO TRA EMOZIONI, EVASIONI, RIFLESSIONI JESI, 26 luglio 2018 - Presentata stamattina la stagione di prosa 2018/19 del Teatro Pergolesi, nata dalla rinnovata collaborazione tra…
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SAN BENEDETTO – Election day, quorum raggiunto in tutti i quartieri. A tale proposito, l’assessore alla partecipazione Andrea Traini desidera esprimere la soddisfazione più viva per il fatto che tutti i quartieri hanno raggiunto il quorum necessario per dichiarare valido il voto.
“E’ un fatto che non si è mai verificato da quanto esiste l’election day – dice Traini – e questo nonostante i timori della vigilia sostenuti da un’indubbia disaffezione verso il voto che caratterizza tutte le consultazioni popolari. Voglio esprimere un ringraziamento sentito dell’Amministrazione verso tutti coloro che, sfidando il freddo, hanno dedicato ore ed ore del loro tempo libero per presidiare i seggi contribuendo a questo splendido risultato, ma anche a tutti i candidati che hanno si sono impegnati per far sapere delle elezioni e portare gente al seggio. Questa è la città che vuole partecipare alla vita pubblica e da parte nostra ci sarà tutto l’impegno per non deluderli”.
Le cariche saranno definite nel corso della prima riunione dei direttivi che sarà convocata entro 20 giorni dal voto dal consigliere più votato (il primo di ciascuna lista allegata). Il quartiere Europa le ha già assegnate. Presidente è stata nominata Moina Maroni, vicepresidente Renzo Marinsalta, segretario Gianni Perazzoli, tesoriere Paolo Parmigiani.
Questo l’elenco completo degli eletti, suddiviso per quartieri.
Agraria
Travaglini Tiberio
De Ascaniis Barbara
Galli Marino
Illuminati Bruno
Romano Antonio
Zumpano Atilio Josè Gregorio
Piunti Luigi
Pulsone Giovanna
Greco Antonio Giuseppe
Albula Centro
Di Berardino Guerino
Di Pierro Nicola
Novelli Luigi
Calabresi Luciano
Romani Marco
Europa
Maroni Moina
Perazzoli Gianni
Parmigiani Paolo
Antolini Nicola
Marinsalta Renzo
Fosso dei Galli
Simonetti Luciano
Bovara Andrea
Testa Leandro
Falcioni Franco
Baldassarre Antonella
Mare
Sestri Leo
Capriotti Bruno
Perozzi Giampiero
Perozzi Andrea
Paoletti Giorgio
Scarpantoni Fabio
Duranti Emidio
Morganti Luigi
Bocci Filippo
Marina Centro
Piunti Elena
Micucci Mery
Liberatore Sabatina
Braccetti Pier Domenico
Mascaretti Antonio
Amato Vincenzo
Mattioli Leandra
Marina di Sotto
Isopi Alfredo
Virgili Umberto
Piccinini Ernesto
Cameli Angelo
Brandimarte Tonino
Giangrossi Cristiano
Speca Mario
Ottaviani Mario
Castelli Silvia
Paese Alto
Rossetti Enrico
Alleva Renata
Rossi Vincenzo
Pompei Valerio
Mascitti Alessandro
Ponterotto
Angelini Roberto
Gabrielli Benito
Albertini Alessandro
Spagnolini Emmanuel
Testa Giuseppe
Biondi Umberto
Formentini Virgilio
Porto d’Ascoli Centro
Core Elio
Amante Valter
Micozzi Gino
Straccia Gabriele
Ruggieri Pasqualino
Campanelli Traiano Ruffo
Portelli Simona
Niccolini Sergio
Talamonti Romolo
Ragnola
Procacci Giovanni
Galieni Michela
Marucci Giovanni
Incicco Florinda
Balestra Cristiana
Moscatelli Roberto
Conti Federica
Paoloni Secondina
Sacripanti Andrea
Salaria
Laudi Marco
Marcozzi Gabriele
Novelli Nazzareno
Capecci Maria Rita
Cipolloni Cristina
Ricci Roberta
Mattioli Claudio
Ciarrocchi Gabriele
Calabrese Milly Dalila
San Filippo Neri
Balloni Maria
Palestini Luca
Di Giacinto Maurizio
Palestini Maria
Camela Floriano
Ortenzi Maria Leonia
Ricci Pietro
Santa Lucia
Bianconi Giuseppe
Fava Lino
Troiani Luca
Rivosecchi Andrea
Federzoni Amelia
Sant’Antonio da Padova
Colucci Pietro
Varese Paolo
Caglio Alessio
Rossetti Saverio
Polidori Ida
Ceccarelli Renato
Di Giacinto Ginevra
Morelli Marcello
Franco Lino
Sentina
Isopi Valerio
Bianconi Elvezio
Alessandrini Marco
Rossi Peppino
Leli Roberto
Isopi Pasquale
Mora Alessandra
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SAN BENEDETTO – E’ scaduto ieri 21 novembre il termine per la presentazione delle candidature per il rinnovo dei direttivi dei Comitati di quartiere cittadini. Sono 13 i quartieri che hanno raggiunto il numero di candidature minimo previsto dal Regolamento (che era pari al numero dei componenti il direttivo da eleggere, secondo le decisioni assunte da ciascuna assemblea di residenti). Fanno eccezione Paese Alto e Salaria che hanno prorogato il termine per la raccolta delle candidature al 26 novembre, come consente il regolamento.
“Il numero di candidature, in diversi casi superiore al minimo previsto, evidenza che, nonostante tutto, in città c’è voglia di prendere parte alle decisioni che interessano la vita della propria zona – commenta soddisfatto l’assessore alla partecipazione Andrea Traini – mi auguro che lo stesso interesse si manifesti il 16 e 17 dicembre, quando dovrà essere assicurato un quorum minimo del 10% degli aventi diritto tale da rendere pienamente operativi in nuovi direttivi.”
Questo l’elenco dei candidati:
Agraria
De Ascaniis Barbara
Filippone Walter
Galli Marino
Greco Antonio Giuseppe
Illuminati Bruno
Piunti Luigi
Pulsone Giovanna
Romano Antonio
Travaglini Tiberio
Zumpano Atilio Josè Gregorio
Albula Centro
Calabresi Luciano
Di Berardino Guerino
Di Pierro Nicola
Mariani Romano
Novelli Luigi
Romani Marco
Europa
Antolini Nicola
Marinsalta Renzo
Maroni Moina
Parmigiani Paolo
Perazzoli Gianni
Fosso dei Galli
Baldassarre Antonella
Bianconi Riccardo
Bovara Andrea
Camaioni Antonio
De Angelis Claudia Maria
Falcioni Franco
Simonetti Luciano
Testa Leandro
Mare
Bocci Filippo
Bocci Ubaldo
Capriotti Bruno
Duranti Emidio
Morganti Luigi
Narcisi Pietro
Paoletti Giorgio
Perozzi Andrea
Perozzi Giampiero
Scarpantoni Fabio
Sestri Leo
Stipa Luigi
Vallese Giovanni
Marina Centro
Amato Vincenzo
Braccetti Pier Domenico
Ciccarelli Manuela
Coratella Valentino
Cosentino Dante
Gentili Chiara
Giangrossi Paolo
Liberatore Sabatina
Mascaretti Antonio
Mattioli Leandra
Micucci Mery
Piunti Elena
Trevisani Salvatore
Marina Di Sotto
Brandimarte Tonino
Cameli Angelo
Capponetti Roberta
Castelli Silvia
Giangrossi Cristiano
Isopi Alfredo
Laureati Giuseppe
Malavolta Giancarlo
Ottaviani Mario
Pacifici Eugenio
Piccinini Ernesto
Rossi Enrico
Speca Mario
Tancredi Desiderio
Virgili Umberto
Paese Alto
Proroga al 26/11
Ponterotto
Albertini Alessandro
Alesi Sara Lucia
Angelini Roberto
Biondi Umberto
Formentini Virgilio
Gabrielli Benito
Guidotti Maria Rita
Re Giovanni
Spagnolini Emmanuel
Testa Giuseppe
Porto d’Ascoli Centro
Amante Valter
Campanelli Traiano Ruffo
Cavallo Luca
Core Elio
Del Prete Giuliano
Micozzi Gino
Niccolini Sergio
Portelli Simona
Ruggieri Pasqualino
Signorile Michele
Straccia Gabriele
Talamonti Romolo
Ragnola
Balestra Cristiana
Conti Federica
Fabiani Marco
Galieni Michela
Incicco Florinda
Marucci Giovanni
Moscatelli Roberto
Pagliarulo Valeria Vanda
Paoloni Secondina
Procacci Giovanni
Sacripanti Andrea
Salaria
Proroga al 26/11
San Filippo Neri
Balloni Maria
Camela Floriano
Di Giacinto Maurizio
Di Maro Felice
Fumato Andrea
Guidotti Samuele
Ortenzi Maria Leonia
Palestini Luca
Palestini Maria
Ricci Pietro
Travaglini Giorgio
Santa Lucia
Bianconi Giuseppe
Camaioni Chiara
Fava Lino
Federzoni Amelia
Rivosecchi Andrea
Troiani Luca
Sant’Antonio Da Padova
Branciaroli Massimiliano
Caglio Alessio
Ceccarelli Renato
Colucci Pietro
Di Giacinto Ginevra
Di Salvatore Benedetto
Emidi Diego
Franco Lino
Morelli Marcello
Pellegrini Lorenzo
Polidori Ida
Rossetti Saverio
Varese Paolo
Sentina
Alessandrini Marco
Bianconi Elvezio
Geusa Tania
Isopi Pasquale
Isopi Valerio
Leli Roberto
Menzietti Simone
Mora Alessandra
Pierantozzi Bernardo
Rossi Peppino
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MACERATA – Sabato 16 e domenica 17 settembre, a Macerata si respira aria di solidarietà con Anffas Macerata Incontra, tante iniziative che affiancano e arricchiscono l’annuale appuntamento con Kartisti, la gara di gokart della solidarietà. “Per i 50 della sua costituzione – ha detto il presidente Marco Scarponi presentando oggi l’iniziativa- l’Anffas festeggia in grande e vuole incontrare tutta la città per farsi conoscere ancora meglio e per condividere storie, incontri, progetti e notizie. Un momento di festa e di svago ma anche di confronto su quanto realizzato in questi 50 anni per il recupero ed il miglioramento della qualità della vita dei disabili, con uno sguardo al futuro per dare continuità alle attività sul territorio”
Vediamo il programma dell’evento che “sintetizza un anno intenso, caratterizzato da contaminazioni tra la città e l’Anffas maceratese” – come ha sottolineato il sindaco Romano Carancini, aggiungendo che “i 50 anni dell’associazione sono il cuore di questo 2017, con tante iniziative che hanno avvicinato la città a questa importante realtà del nostro territorio”
A dare valore aggiunto al 50°, un evento di formazione interregionale, presentato da Mario Sperandini dell’Anffas nazionale, che aprirà il weekend maceratese. Alle ore 10.30 di sabato 16 settembre sarà presentato “Matrici 2.0”, uno strumento interattivo volto a realizzare un progetto di vita individuale per ciascuna persona con disabilità, nella prospettiva del miglioramento della qualità della vita attraverso un approccio e una progettazione individualizzata. Un progetto che ha consentito di sperimentare – attraverso una valutazione multidimensionale, con raccolta di informazioni e analisi dei bisogni che ha riguardato 1500 ragazzi disabili, loro famiglie e 500 operatori – un percorso per sviluppare piani di sostegno basati sui desideri e le aspettative della persona e della sua famiglia, volti al miglioramento della qualità della vita.
Sempre sabato 16 settembre alle 18,30 nella nuova sede dell’Anffas di via Vanvitelli n.34, si darà il via alla festa aperta a tutti, con animazione, musica dal vivo, street food, presentazione di progetti e talk show. Alle 18,30 si aprirà la serata con un aperitivo di benvenuto nell’area esterna. Seguirà l’inaugurazione del rinnovato centro ambulatoriale intitolato a “Luisa Pallotta”. Alle 19,30 si darà il via all’animazione itinerante con la partecipazione di “Abbanda”, la prima marching band delle Marche, e alle postazioni di street food che offriranno a quanti interverranno panini, pesce fritto, dolci, gelati e tanto altro ancora.
Alle 21,20 sul palco del piazzale antistante l’ingresso dell’Anffas Macerata inizierà il talk show condotto da Maria Francesca Gagliardi e Piji della trasmissione radiofonica OnDe Read. Fra un monologo e uno sketch, fra musica e ironia, fra una canzone e un’improvvisazione verranno presentati tre libri legati a esperienze di disabilità, alla medicina narrativa e si intervisteranno gli autori. Ospiti saranno Cesare Bocci e Daniela Spada con il libro “Pesce d’Aprile”, Guido Marangoni con “Anna che sorride alla pioggia” in uscita proprio a settembre e Paola Olmi con il suo secondo romanzo di medicina narrativa “Marco e l’Arcobaleno”. Gli attori Daniela Scarlatti, Tiziana Foschi, Antonio Pisu, Fulvia Zampa, Francesco Melchiorri, Filippo Congionti leggeranno passi dei libri presentati. Alle 23 il taglio della torta, dedicata ai 50 anni di Anffas Macerata, darà l’appuntamento al giorno seguente.
Domenica 17 settembre, con ritrovo alle 10 ai giardini Diaz di Macerata, torna nel cuore della città la manifestazione “Kartisti”, organizzata da Anffas Macerata con Rock No War Onlus e la preziosa collaborazione tecnica dell’ACI Macerata e del suo presidente Enrico Ruffini per gli aspetti di gara. L’edizione 2017 vedrà sfidarsi numerosi personaggi del mondo dello spettacolo tra i quali Cesare Bocci, Marco Basile, Alessia Barela, Angelo Russo, Daniela Scarlatti, Claudio Castrogiovanni, Francesca Figus, Marco Bonini, Angelo Russo e rappresentanti delle aziende sponsor che scenderanno in pista a scopo benefico. Atteso un ospite d’eccezione Luca Zingaretti, il commissario Montalbano, e quest’anno, insieme al rappresentante dell’amministrazione comunale, il sindaco Romano Carancini, scenderà in pista per la prima volta anche una rappresentanza dell’Unimc, che pure sostiene i progetti Anffas.
“Kartisti è un evento che si ripete dal 2009 – ha spiegato il presidente Anffas Macerata, Marco Scarponi – grazie alla straordinaria disponibilità dell’attore Cesare Bocci, testimonial e amico dell’associazione che da anni coinvolge artisti, professionisti, volti noti del mondo dello spettacolo, amici per una due giorni all’insegna del divertimento e della solidarietà”.
Alle 11 è fissato l’inizio della gara ufficiale di go kart su circuito allestito all’interno dei giardini Diaz. Alle 12,30 si terrà la premiazione delle squadre e alle 13 artisti, ospiti, famiglie e pubblico si incontreranno per pranzare insieme con prodotti tipici offerti da Anffas.
Anffas Macerata è una onlus formata da familiari di disabili che a Macerata, sin dal 1967, offre accoglienza, assistenza e servizi riabilitativi ed educativi per migliorare la qualità di vita della persona con disabilità e della sua famiglia. Negli anni l’associazione è cresciuta, si è ampliata sino a diventare uno dei maggiori riferimenti in ambito riabilitativo-educativo nel territorio provinciale.
Attualmente il centro Anffas di Macerata ospita più di 50 ragazzi con disabilità intellettiva e relazionale e offre servizi riabilitativi a più di 500 bambini le cui famiglie si rivolgono all’associazione per interventi di fisioterapia, psicomotricità, logopedia e visite specialistiche. Anffas Macerata svolge la propria attività grazie a specialisti e tecnici della riabilitazione e che ha la caratteristica fondamentale di essere un’organizzazione di utilità sociale che si sostiene attraverso convenzioni con enti pubblici ma che può crescere e svilupparsi soprattutto grazie alla generosità dei privati cittadini che scelgono di sostenerla. Proprio per questo da diversi anni l’associazione ha potuto realizzare grandi progetti come la costruzione del nuovo Centro Servizi, reso possibile attraverso importanti iniziative di raccolta fondi come la manifestazione “Kartisti”.
Anffas Macerata quest’anno festeggia mezzo secolo con gli amici che da sempre l’hanno sostenuta, le famiglie, le aziende sponsor, gli autori e la città in un evento che si svolgerà appunto nel terzo week end di settembre
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