#enrico maccari
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#ProyeccionDeVida
🎥 Cine Italiano, presenta:
🎬 “YO LA CONOCÍA BIEN” [Io la conscevo bene]
🔎 Género: Drama
⏰ Duración: 99 minutos
✍️ Guión: Antonio Pietrangeli, Ruggero Maccari y Ettore Scola
🎼 Música: Benedetto Ghiglia y Piero Piccioni
📷 Fotografía: Armando Nannuzzi (B&W)
🗯 Argumento: Adriana llega a Roma desde la provincia de Pistoia para intentar entrar en el mundo del cine. Una vez en la capital colecciona amantes y oficios, aunque muchos hombres intentan aprovecharse de ella, porque Adriana es guapa e ingenua y jamás vive el día a día, porque eso la forzaría a programas complicados. Así que vive minuto a minuto: tomar el sol, escuchar discos, bailar son sus únicas actividades. Por lo demás, es voluble, inconstante, siempre necesita nuevas y cortas reuniones; no importa con quién: con ella misma, nunca.
👥 Reparto: Stefania Sandrelli (Adriana Astarelli), Nino Manfredi (Cianfanna), Franco Nero (Italo - The garage attendant), Ugo Tognazzi (Gigi Baggini), Jean-Claude Brialy (Dario Marchionni), Franca Polesello (Maria - The usherette), Vittorio Gassman, Mario Adorf (Emilio Ricci), Joachim Fuchsberger (The Writer), Véronique Vendell (Alice Stendhal) y Enrico Maria Salerno (Roberto)
📢 Dirección: Antonio Pietrangeli
© Productoras:Les Films du Siecle, Roxy Film & Ultra Film
🌏 Países: Italia-Alemania del Oeste (RFA)-Francia
📅 Año: 1965
📽 Proyección:
📆 Jueves 06 de Junio
🕔 6:30pm.
🏡 Auditorio Leonardo Da Vinci del Instituto Italiano de Cultura (av. Arequipa 1055, Urbanización Santa Beatriz - Lima)
🚶♀️🚶♂️ Ingreso libre
🎤 El dato: Después de la proyección se realiza el Conversatorio: "Nadie la conocía de verdad. La obra maestra de Antonio Pietrangeli".
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Frosinone, in arrivo lo Street Food d'autore
Frosinone, in arrivo lo Street Food d'autore. Cibo, musica dal vivo, dj set, artisti di strada, animazione e arte: Frosinone Alta sarà la capitale dello street food d'autore venerdì 22 e sabato 23 settembre, dalle 20 a mezzanotte. L'evento, patrocinato dall'amministrazione Mastrangeli mediante gli assessorati al centro storico (Rossella Testa) e commercio (Valentina Sementilli), è organizzato dall'associazione Frosinone Alta con la collaborazione della Pro loco di Frosinone. Lo Street food d'autore coinvolgerà Piazzale Vittorio Veneto, Corso della Repubblica, Largo Amendola, Largo Turriziani, Via Maccari, Via Angeloni fino a Piazza S. Ormisda. L'area sarà animata da circa 50 stand che proporranno le loro prelibatezze, incluso un prodotto speciale al prezzo di 5 euro. In più, il percorso sarà arricchito da postazioni musicali, con dj e musica dal vivo, street band itineranti e ballerini, per una proposta adatta a tutte le età, con l'animazione per i più piccoli di Enrico Pro, lezioni di danza con Dance lab e gli artisti di strada Mago Mix e Lorenzo il giocoliere. "Il centro storico – ha dichiarato il Sindaco Riccardo Mastrangeli – rappresenta un' area che l'Amministrazione considera strategica per implementare l'articolato processo di valorizzazione del capoluogo. Oggi la gente si è innamorata nuovamente della parte antica del capoluogo; il centro storico è tornato di nuovo appetibile, recuperando la sua dimensione di polo attrattore. Ciò è accaduto in ragione del grande lavoro di studio e programmazione portato avanti dall'Amministrazione comunale, tramite l'assessorato ad hoc in sinergia, come in questo caso, con il commercio e con tutti i settori comunali. L'obiettivo è proseguire su questo percorso di crescita, a beneficio dell'intera città, con iniziative che coinvolgano l'intero tessuto sociale, culturale ed economico". "L'impegno dell'Amministrazione Comunale – hanno dichiarato gli assessori Testa e Sementilli – è dare spazio e visibilità a manifestazioni di alto livello e che promuovano il nostro bellissimo territorio, e lo Street food d'autore, con il suo ricco calendario di attività e iniziative, rientra pienamente in questa categoria. L'evento, ospitato a Frosinone alta, presenta infatti un elevato impatto locale, e offre una vasta gamma di opportunità culturali e ricreative, che potranno soddisfare i diversi gusti e interessi del pubblico, dando il giusto risalto inoltre alle diverse specificità e ai prodotti del territorio". Presente in conferenza stampa anche l'assessore ai lavori pubblici Angelo Retrosi, che ha sottolineato: "Le diverse opere e infrastrutture che l'amministrazione comunale sta realizzando nel centro storico valorizzeranno ulteriormente l'attrattività dell'area. Prime fra tutte, la riqualificazione dei Piloni, in precedenza ferma da circa trent'anni, che questa amministrazione, insieme al rifacimento della piazza di Largo Turriziani, sta portando avanti. Da menzionare inoltre il teatro Vittoria, che è stato recuperato e presto verrà consegnato alla cittadinanza". Nell'arco delle due serate, sono previsti due spettacoli musicali con artisti di assoluto rilievo: Quelli di Anarres (rock&folk) e la cantante statunitense Lisa Millet, nome di punta del circuito jazz e soul, accompagnata per l'occasione da DJ Sima. Questo il programma nel dettaglio: Venerdì 22, ore 20, apertura stand. Alle 20.30, Hip Hop Accademy spettacolo di danza (urban dance, hip hop, break dance, videodance); sempre alle 20.30, a largo Turriziani, animazione per bimbi a cura di Enrico Pro; lezioni di danza per bambini a cura di Dance Lab; Via Belvedere dj set Kenny Bizzarro & Joe Picasso; Corso della Repubblica dj set Bmax; largo Amendola dj set Daniele Palombo; Largo San Silverio trio jazz; Largo sant'Ormisda Quelli di Anarres; Via Maccari street market (artigianato artistico); Via del Carbonaro street art (esposizione quadri). Sabato 23, dopo l'apertura stand alle 20, spazio a Hip Hop Accademy spettacolo di danza (urban dance, hip hop, break dance, videodance); dalle 21, largo Turriziani, arte di strada e animazione per bambini con Mago Mix e Lorenzo il giocoliere; Largo Amendola dj set Raf; Corso della Repubblica dj set Kenny Bizzarro & Max Esposito – Bunny Clan Records; ore 22 Largo Amendola dj set Riccardo Ferracci; ore 23 Largo Amendola dj set King Of The Night; Largo sant'Ormisda Quelli Di Anarres musica rock& folk; Largo S.Silverio dj set Tony Maione e Lello Cacciola; Via Maccari street market (artigianato artistico); Via del Carbonaro street art (esposizione quadri); ore 22 Piazza Vittorio Veneto dj set Sima; ore 23 Concerto Lisa Millett, coreografie a cura di Hip Hop Accademy. A disposizione dei partecipanti all'iniziativa, il servizio navetta no stop 20-24 che effettuerà il seguente percorso: Ascensore Inclinato - Piazza VI Dicembre; Ascensore Inclinato - Piazzale Vittorio Veneto. Per informazioni: 393/4909963 ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Coronavirus, calano le donazioni di sangue. L'appello: "Nessun rischio contagio: i centri di raccolta sono sicuri"
Coronavirus, calano le donazioni di sangue. L’appello: “Nessun rischio contagio: i centri di raccolta sono sicuri”
Calano le donazioni di sangue in tutta Italia a causa del coronavirus. In questi giorni si stima una riduzione del 10-15% e si teme che le cose vadano a peggiorare. Molti hanno paura di recarsi nelle strutture sanitarie perché temono di essere contagiati ma in realtà “il percorso della donazione è protetto e sicuro, vengono prese tutte le precauzioni anti Covid-19”, dice Giancarlo Liumbruno, che…
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#Coronavirus#donazioni sangue#enrico maccari#Giancarlo Liumbruno#Michele Bocci#microcitemia#talassemia
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“Tu mi tradirai a Firenze” diceva la donna
“Erano le 21. Incontrai una coppia. “Sì- diceva la donna- andiamo a cena dove vuoi”. Io li seguii cautamente, deciso a entrare nella trattoria scelta da loro: avevo appetito, poi il sabato dedico spesso qualche ora ai pedinamenti (non stupitevi, anche voi talvolta io vi avrò pedinato, vi ho visto sbadigliare zoppicare torcere il naso ridere sorridere sghignazzare. Arrossite.). Quanto è difficile conservarsi indulgenti, umani, per un’ ora intera: la felicità degli altri si sopporta con l’ orologio in mano”
(...)
“Si lasciano passare gli anni, i cari anni che trasportano milioni di cose davanti ai nostri occhi e noi cogliamo solo un fuscello. Si lasciano passare i giorni, gremiti di eventi, come una goccia dì acqua è gremita di microbi, di meravigliosi fiori, di spazi vuoti invisibili. E un mattino si dice: avrei potuto vedere questo, provare questo, udire questo. Troppo tardi.”
(..)
“A Mino Maccari
Mi fai un piacere? Tu queste cose le capisci e non mi darai del matto.
Quando Enrico Falqui esce di casa mettiti a gridare stando nascosto dietro un portone: accestire accestire.
Vedrai che si volta.
Telegrafami se è vero, abbiamo fatto una scommessa di cento lire. Enrico Falqui- questo lo dico al pubblico- si occupa con grande fervore di letteratura italiana e recentemente in un suo articolo sopra Quadrivio ha scritto accestire. Che male c’è?
Non te lo saprei spiegare, ma sotto dev’ esserci il diavolo.
Accestire accestire.
Come ha pensato questa parola? Io lo vedo seduto al tavolo, con quella sua faccia bonaria: a poco a poco cambia, mister Hyde diventa il dottor Jekyll. Gnaffe Gnaffe, dice mentre il fumo gli esce dalle narici. E poi, poi dopo essersi guardato intorno, chiusa la porta a chiave urla: accestire accestire.
Un brivido percorre le stanze. Come nascono certe parole?
Gli uomini dormono e le parole strisciano come vermi, si preparano sulla lingua. Se io potessi conoscere il cammino di una sola parola, conoscerei l’ alfa e l’ omega.
Arrivederci, Maccari, sto organizzando un treno da Milano per la Quadriennale con sosta, discorsi e brindisi nella tua sala. Salutami Falqui e digli che l’ Italia ci unisce e accestire ci separa.”
Cesare Zavattini
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24 MAR 2020 17:05
ARBASINO MEMORIES – ‘’NON SO COME OGGI SAREBBE CONSIDERATO PASOLINI. FORSE UN PEDOFILO. COME BALTHUS. E DEGAS, CON QUELLE BALLERINETTE QUATTORDICENNI? E CÉZANNE, COI SUOI POMPIERI AL BAGNO? FORSE I TEMPI ERANO ALLORA PIÙ PERMISSIVI?” – “CON VIGNETTE E COMMENTI PRO O CONTRO CRAXI E BERLUSCONI, MOLTI HANNO GUADAGNATO. NON IO. CON IL VECCHIO BRECHT DICO CHE QUANDO LEGGO “IL CAVALIERE” SENTO TINTINNARE IL REGISTRATORE DI CASSA”
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Aldo Cazzullo per corriere.it
C’erano, in casa di Alberto Arbasino (scomparso domenica 22 marzo a 90 anni), una Madonna in calze a rete firmata da Guttuso, un disegno di Mino Maccari con i preti che su ordine di Andreotti mettono i mutandoni alle statue del Foro Italico, lettere di insospettabile cortesia dei grandi con cui aveva polemizzato, da Bassani a Paolo Grassi; tracce di un’avventura intellettuale, Roy Lichtenstein e Toti Scialoja, Giosetta Fioroni e Antonietta Raphael. E c’era un ritratto con dedica — «Arbasino alla macchina da scrivere in un atto di industria culturale, abietto naturalmente. PPP» —, cui Pier Paolo Pasolini aveva prestato i suoi stessi lineamenti e zigomi.
Però nei suoi libri gli amori omosessuali erano narrati in chiave lieve, non in quella drammatica di Pasolini. «Anonimo lombardo era un romanzo epistolarfrocesco da far sobbalzare, perché trattava l’omosessualità studentesca come una cosa normale, ovvia, com’era considerata a Oxford e a Cambridge — raccontava Arbasino —. Infatti fui rimproverato, e non per scherzo, da Pier Paolo e da Testori, che criticarono la mia leggerezza, la mia mancanza di sofferenza, di tormento. Non sapevo cosa rispondere. Forse dipendeva dal fatto che loro fossero così cattolici».
Un giorno andò a trovare Pasolini su un barcone sul Tevere, sotto il ponte di Castel Sant’Angelo: «Un posto frequentato da ragazzi di vita molto disponibili. Ero a Roma di passaggio, dopo sarei stato al “Mondo”, vestito come si addiceva a un incontro con Pannunzio, Ercolino Patti, Sandro De Feo, che portavano certe grisailles chiare, un po’ meridionali, da avvocato. Mario Ferrara era un avvocato elegantissimo, così come l’avvocato Battaglia: scarpe nere lucidate bene, baffetti bianchi molto curati.
Quando arrivai sul Tevere in cravatta, Pasolini mi derise, così come tutti i marchettoni e le marchettine; ma quando videro che sotto avevo un costume hawaiano, con i palmizi e i fiori, fui molto ammirato dai pischelli. Non so come oggi sarebbe considerato Pasolini. Forse un pedofilo. Come Balthus, un altro grande che ho avuto ospite qui in casa. E Degas, con quelle ballerinette quattordicenni? E Cézanne, coi suoi pompieri al bagno? Forse i tempi erano allora più permissivi? Non so».
Pasolini l’aveva visto l’ultima volta alla Carbonara, la trattoria di Campo de’ Fiori. «Lui aveva invitato a cena Sandro Penna, certo per fare una buona azione: Penna era lagnoso e querulo, difficile da reggere, sempre a lamentarsi di cani o gatti malati, come del resto la Morante; i gatti della Morante non erano mai in buona salute. Quando Pier Paolo mi vide fu una liberazione: “Alberto, vieni qui…”».
E la sua fine? «Non ho mai pensato che se la fosse andata a cercare, come pare abbia commentato Moravia; ma che ci fosse qualcosa sotto. Non un delitto fascista; pensai piuttosto a una banda, di quale tipo non so. Fu una strana imprudenza: nel momento della sua massima visibilità polemica, contro la Dc contro gli americani contro l’Eni, rischiare non una coltellata ma il flash di un paparazzo dietro un cespuglio, con le mutande in mano?».
Anticomunista e avversario del politicamente corretto senza essere di destra, antifascista e pronto a intervenire nel dibattito civile senza essere di sinistra, Arbasino ha coltivato una certa idea dell’engagement, dell’impegno. Faceva notare che i padri della Repubblica non erano schierati a priori né di qua né di là, né democristiani né comunisti.
«Croce, Einaudi, gli azionisti torinesi: gli uomini della generazione di mio nonno, presidente del partito liberale di Voghera, e di mio padre, che aveva della farmacie e forniva le medicine ai capi partigiani dell’Oltrepo. Anche venendo arrestato. A Voghera lavorava come impiegato in un’azienda elettrica Ferruccio Parri».
Rivendicava di non essersi unito a nessun coro: «Su Berlusconi come su Craxi, posso dirmi vergine di servo encomio e di codardo oltraggio. Entrambi hanno inciso sull’economia, anche su quella del fronte avverso: sono stati una fonte di reddito. Con vignette e commenti pro o contro Craxi e Berlusconi, molti hanno guadagnato. Non io. Con il vecchio Brecht dico che quando leggo “il Cavaliere” sento tintinnare il registratore di cassa».
Nell’83 Arbasino fu eletto alla Camera nelle liste repubblicane, e fino all’87 fu tra i deputati più presenti. «Legai molto con i miei vicini in commissione: Adolfo Sarti, di Cuneo, ministro importante e uomo coltissimo, e Michele Zolla, che poi lavorò al Quirinale con Scalfaro. Di fronte c’era Natalia Ginzburg, che smistava tutte le carte a me: “Fai tu anche questo…”.
Detestavo il Transatlantico, i divani, i baci e abbracci tra panzoni, le passeggiate sottobraccio alla buvette. Con Sarti e Zolla ci facevamo il caffè alla macchinetta. La Iotti era scrupolosissima: ascoltava tutti, anche gli ostruzionisti, senza farsi mai sostituire; contava i minuti, al massimo 45, e al quarantaseiesimo scampanellava. Mi ricordava le presidi della mia infanzia. La direttrice didattica di Voghera».
Chi le offrì la candidatura? «Visentini, cui mi legavano l’arte e la musica. E Spadolini, che era stato il mio direttore al “Corriere”. Spadolini era simpaticissimo. Animato da vanità e golosità infantili. Non da sensualità; quella non gli importava, e credo davvero non la praticasse, se in quattro anni di gossip sul direttore al “Corriere” non venne fuori nulla».
Arbasino veniva dal «Giorno». «Avevo legato molto con Murialdi, il caporedattore, e con Pietrino Bianchi; non tanto con Bocca, che credo mi considerasse frivolo, e neppure con il direttore Pietra. Era lui il capo partigiano cui mio padre passava le medicine. Conosceva anche mia madre e di fronte ai redattori allibiti, scherzando ma non troppo, mi diceva: “Se usi troppe parole straniere e troppe citazioni, dico alla mia amica Gina che ti prenda a schiaffi!”.
Al “Corriere” mi portarono Enrico Emanuelli e Alfio Russo, che mi affidava elzeviri e brevi corsivi contornati, lunghi mezza matita. Per prima cosa Spadolini mi informò che erano aboliti. Quanto agli elzeviri, li avrebbero scritti solo accademici e luminari». Poi venne Ottone. «Con cui mi trovai bene, e mi lasciai ancor meglio quando passai a “Repubblica”: era il Natale del ’75, portai due bottiglie in redazione, e Ottone mi ringraziò: “Finalmente uno che va via dal “Corriere” non a male parole ma offrendo champagne”…L’unico problema era l’America. Vi ero stato la prima volta nell’estate del ’59, a seguire un corso di Kissinger che ai suoi picnic ci portava Eleanor Roosevelt, Riesman, Galbraith e Schlesinger. Ma non potevo tornarci per il “Corriere” perché il grande Stille non voleva che nessun altro scrivesse di America, neppure sulla letteratura o su Broadway, tranne lui. Così andavo per conto mio».
Con Bassani era andata peggio. Enzo Siciliano ha raccontato che gli amici di Arbasino alla Feltrinelli dovettero scassinare un cassetto per recuperare il manoscritto di Fratelli d’Italia. Ma lui negava: «Non è così. Io non ero litigioso, e Bassani con me era severo ma simpatico. Tanti altri cercavano di mettere zizzania attorno al Gruppo 63, inventavano voci per creare difficoltà: “Quelli vogliono prenderci tutti i posti”. Come poi nel ’68. L’uscita di Fratelli d’Italia fu preceduta da una campagna preventiva che infastidì molti, compreso me: veniva annunciato un romanzo scandalistico a chiave, con dentro tutti i protagonisti della dolce vita, da Agnelli in giù. Bassani si allarmò.
Quando ebbe tra le mani il libro, molto sinceramente mi disse che non corrispondeva alla sua idea del Romanzo. Fu Giangiacomo Feltrinelli a risolvere la questione: Fratelli d’Italia non sarebbe uscito nella collana curata da Bassani accanto a Forster e Lampedusa, ma in un’altra insieme con Pasternak e Grass. La strana storia dei cassetti forzati, che non so se vera, avvenne molto dopo, con l’acuirsi delle rivalità tra le redazioni romana e milanese, quando il mio libro era già uscito».
Era già nato il Gruppo 63, con Angelo Guglielmi, Furio Colombo, Edoardo Sanguineti, Giorgio Manganelli e Umberto Eco. Per prendere amichevolmente in giro Eco, diceva: «Non saprei giudicarlo. I suoi libri sono molto lunghi, e sono bestseller. La questione non riguarda Umberto, ma tutti. Ove si tratti di bestseller che muovono denaro, il compenso per ogni ora di lettura di noi addetti ai lavori non andrebbe commisurato alla tiratura e alle vendite, bensì deontologicamente regolato dalle vigenti tariffe degli ordini professionali. Più Iva».
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MACERATA – Ventisei studenti di Taicang si trovano in questi giorni in città grazie al patto di amicizia suggellato a gennaio del 2016 tra il Comune di Macerata e la città cinese. Un’amicizia che ha visto l’avvio e il consolidamento di progetti sinergici tra le due realtà in campo turistico, culturale e sportivo, economico. In questa occasione si stringe un patto di amicizia tra l’Istituto Comprensivo Enrico Fermi e la Taicang N 1 Middle School e la Zhudiwen Primary School.
Alla presenza della vicesindaco Stefania Monteverde le insegnanti Clara Maccari e Zhuli Gujiaja e Zhu Shujun, si sono scambiate il patto di amicizia, un impegno a costruire scambi culturali tra gli studenti e gli insegnanti.
“L’amicizia tra due bellissime città Taicang e Macerata cresce e si rafforza. Continuiamo a costruire il ponte interculturale che ha iniziato padre Matteo Ricci e che oggi percorrono i nostri ragazzi. Facciamo crescere le nuove generazioni con una mentalità aperta” ha affermato la vicesindaco ringraziando il preside e le insegnanti dell’Istituto Comprensivo Fermi che hanno mostrato una grande sensibilità a sperimentare innovativi progetti di apprendimento.
Si rafforza così il processo di internazionalizzazione della nostra città con la Cina grazie alle molte opportunità messe in campo con la collaborazione di Sue Su, presidente di Via Soccer e delegata dal governo di Taicang per i rapporti con Macerata, che ha curato fin dall’inizio i rapporti tra le due governance. Al progetto partecipano anche le scuole Taicang Experimental Middle Scholl e il Liceo sportivo di Camerino perché l’amicizia della città con Taicang e la Cina cresce e coinvolge la Marca Maceratese.
Gli studenti, 14 ragazze e 13 ragazzi, stanno vivendo esperienze di vita maceratese con la visita ai Musei civici, le lezioni di arte all’aperto, di cucina e le visite tra le bellezze del territorio. Entro la fine del mese di luglio è previsto a Macerata l’arrivo di altri due gruppi di studenti per un totale di 90 ragazzi che in questa estate arriveranno in città con i loro insegnanti.
“Benvenuti a tutti. Vi invito a tornare con le vostre famiglie per godere delle nostre ricchezze”, ha salutato l’assessore Monteverde ricordando anche il progetto di turismo Macerata-Taicang che offre gli scambi di viaggi turistici per i cittadini delle due realtà. Da Macerata il primo gruppo di turisti per Taicang partirà alla fine di agosto. Per info: [email protected]
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Milano, trovato morto il manager svizzero scomparso Si conclude nel peggiore dei modi il giallo di Enrico Maccari, l'imprenditore svizzero sparito a Milano il 25 dicembre scorso dopo aver accompagnato all'aeroporto di Malpensa uno dei suoi figli.Il corpo del 55enne è stato infatti trovato in un appartamento di via Fratelli Pozzi, 1, in zona Villa San Giovanni a Milano.
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Milano, trovato morto in un appartamento il manager svizzero scomparso
E’ stato ritrovato cadavere in un appartamento di via Pozzi, a Milano, Enrico Maccari, il manager svizzero 54enne scomparso da Giusbiasco, una frazione di Bellinzona, in Svizzera, il 25 dicembre scorso. Le indagini per comprendere cosa sia accaduto sono affidate agli agenti della Squadra mobile di Milano. L’auto del manager svizzero, una Mercedes, era stata ritrovata il 29 dicembre…
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Trovato morto Enrico Maccari il manager sparito a Natale Il manager Enrico Maccari scomparso da Bellinzona, Svizzera, il giorno di Natale, è stato trovato morto in un appartamento a Milano.
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Svolto il 7°congresso provinciale Cosip
In occasione del VII° Congresso Provinciale del Sindacato di Polizia Co.I.S.P., con una notevole presenza di Autorità e rappresentanti delle Forze dell’Ordine, lo scorso 23 marzo si è svolto ad Acqui Terme presso il Centro Congressi –Zona Bagni- il Convegno “ Sicurezza Scuola e Sanità sono le mie priorità”, seguito dall’Assemblea Sindacale curata dal Segretario Generale del Coisp Franco Maccari e dal Segretario Generale aggiunto Domenico Pianese, giunti ad Acqui dalla Segreteria Nazionale per incontrare il personale, informarlo sulle le novità del Comparto Sicurezza e partecipare attivamente alle fasi elettorali del VII° Congresso provinciale. Il Convegno, realizzato da Antonio Frisullo con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ed il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Alessandria, del Comune di Acqui Terme e dei principali Comuni della Provincia di Alessandria, ha visto la presenza di numerosi studenti, ed ha visto realizzarsi l’approfondimento dei tre argomenti-cardine grazie alla presenza di molti relatori, tra cui il Questore di Alessandria Andrea Valentino, il Sindaco di Acqui Terme Enrico Bertero, quello di Arquata Scrivia Alberto Basso, la Sindaca di Casale Monferrato Titti Palazzetti, il Primo Cittadino di Novi Ligure Rocchino Muliere, quello di Serravalle Scrivia Alberto Carbone, il Vice Sindaco di Tortona Marcella Graziano, il Dirigente ASL Alessandria-Asti Giacomo Bruzzone, il Dirigente Scolastico Rita Levi Montalcini di Acqui Terme Claudio Bruzzone e il Comandante della Polizia Municipale di Serravalle Scrivia Ezio Bassani. Il Segretario Generale del Sindacato di Polizia Coisp, Franco Maccari, in chiusura di Convegno, ha presentato ed aperto i lavori del VII Congresso Provinciale, nella prima delle tre fasi Congressuali che porteranno il 12 aprile p.v. all’elezione del nuovo Staff Regionale per poi arrivare al 24 e 25 maggio prossimi a Roma per la nomina dei Dirigenti e Componenti la Segreteria del Co.I.S.P. Nazionale. L’elezione dei componenti della struttura provinciale ha riconfermato Carlo ROSSO alla guida della Segreteria di Alessandria che risulta così composta: Segretario Generale Provinciale ROSSO Carlo Segretario Gen.prov. Aggiunto GNONI Lucia Segretario Provinciale LUISI Amedeo Segretario Provinciale VIVINO Marina Segretario Provinciale SANTORO Luigi Segretario Provinciale OTTRIA Andrea Segretario Provinciale COLANDREA Salvatore Segretario Provinciale FRISULLO Antonio (in quiescenza) Revisori dei Conti: RAVERA Fabio, FLOCCO Cinzia, SCIALO’ Vincenzo, GARINO Marco, LO FORTE Giustino. http://dlvr.it/NkbRwK
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Milano, trovato morto l’imprenditore 54enne scomparso a Natale in Svizzera Enrico Maccari, manager di un’azienda chimico-farmaceutica con sede a Bellinzona, è stato trovato senza vita in un appartamento di via Pozzi.
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Il giallo del manager scomparso in Svizzera, il corpo trovato in un appartamento di Milano
E’ stato ritrovato dalla polizia a Milano il corpo dell’imprenditore Enrico Maccari. Il cadavere del manager residente in Svizzera, 55 anni, si trovava in un appartamento di via Fratelli Pozzi 1, vicino a viale Monza e non lontano da dove il 29 dicembre scorso era stata trovata la sua auto. Sul caso sono in corso le indagini della squadra mobile.
L’uomo, che fino a poco tempo fa lavorava alla…
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