#Edizioni Black Coffee
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letteraturadiviaggio · 9 months ago
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Manuel Munoz - Le conseguenze
Quando sfogli il libro di Manuel Munoz, una raccolta di racconti elegantemente presentati dalla casa editrice Black Coffee, ti chiedi quale sia lo stile e quali siano i temi della letteratura americana contemporanea. Domande complesse e senza risposte univoche, eppure il quesito galleggia sui pensieri. Munoz presenta la sua versione attraverso racconti “neorealisti” (si potrà dire così?), storie…
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queerographies · 1 year ago
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[Le conseguenze][Manuel Muñoz]
Le conseguenze di Manuel Muñoz: una raccolta di racconti potente e commovente
Due giovani donne si conoscono su un autobus diretto a Los Angeles per ricongiungersi ai mariti deportati; una coppia gay organizza una festa per inaugurare la nuova casa risvegliando tensioni che credeva sepolte; una madre adolescente si regala un’uscita finendo per incontrare il padre del proprio bambino; un raccoglitore di frutta scopre un cadavere e si ritrova tormentato da quella presenza;…
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leggendolibri · 5 years ago
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Più libri più libri 2019: giorno cinque "Addio e Grazie per tutto il pesce!"
Più libri più libri 2019: giorno cinque "Addio e Grazie per tutto il pesce!" Tiriamo le somme con le cose belle e quelle meno...
No, mica smetto di scrivere tranquilli! E’ una citazione, ma più giù vi spiego… Ma ci avreste creduto voi che avrei tenuto fede alla promessa di scrivere tutti questi resoconti? Io, no. È la prima volta che ci riesco in quasi dieci anni di fiera e, nonostante la fatica, è stata una bella sfida da portare a termine. Ma prima o poi le fiere finiscono (ma i post no eh!) e bisogna tornare alle…
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pleaseanotherbook · 5 years ago
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Raccolte di racconti ne abbiamo? 1° parte
Gennaio è iniziato e sembra durare da un’infinità, giorni e giorni e giorni, e le prossime “vacanze” sembrano ancora lontanissime. Il freddo pungente, l’incertezza di trovare pioggia o sole, la voglia di cioccolata calda accoccolati sotto il piumone non rendono facile l’imperativo categorico di essere attivi. Io per la prima volta dopo anni sto affrontando questo gennaio con molta grinta e pace e non lo avrei mai creduto possibile. I sorrisi che spargo in giro sono proporzionali al sonno che mi trascino dietro e alla mia voglia di letargo.
Ma negli ultimi mesi il tempo per leggere è sempre stato molto risicato e a volte ho preferito leggere volumi più brevi che mi dessero la sensazione di leggere come prima anche se di fatto il numero delle pagine macinate si è notevolmente ridotto. Ecco allora che in mio aiuto è venuta una serie di raccolte di racconti che ho accumulato nell’ultimo anno e che di fatti ho preso in mano solo recentemente, a parte uno dei miei amori grandi Bernard Quiriny (spero venga in Italia presto, L’Orma editore fallo venire al Salone del Libro, se viene svengo). E dal momento che stava diventando un post chilometrico ho deciso di dividerlo a metà. Nella prima parte troverete un breve commento a questi volumi:
Racconti di bestie sagge e animali impertinenti – Jean-Jacques Fdida edito da Ippocampo
Lingua nera – Rita Bullwinkel edito da Edizioni Black Coffee
Le novelle dei morti – Jennifer Radulović edito da Abeditore
Vite coniugali – Bernard Quiriny edito da L’Orma Editore
Enjoy!
Racconti di bestie sagge e animali impertinenti – Jean-Jacques Fdida
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Storie del tempo in cui gli animali avevano la loro da dire, per farci ridere o per lasciarci a bocca aperta. Asino, leone, iena, capra, lumaca, volpe o farfalla… ognuno con il suo cruccio da bestia. Ma le loro avventure si prendono gioco della nostra visione del mondo con una crudezza, un’efficacia e una profondità che gli uomini faticano talvolta a esprimere.
Di questo volumetto dell’Ippocampo mi sono innamorata in una esplorazione fortuita allo stand dell’editore durante il Salone del Libro dello scorso anno. Si tratta di un insieme di racconti brevissimi che hanno per protagonisti animali, parlanti, saggi, inquietanti, ironici, saccenti, ingenui. È un bestiario illustrato che mostra leggente e fiabe, con immagini strepitose e oniriche che riesce a catturare anche il lettore più distratto. Le atmosfere sono quelle classiche, ma le interpretazioni si modificano di volta in volta per rivoluzionare le scene e le azioni. Il leone che da una lezione di umiltà, la iena che non si accontenta, ogni animale incarna difetti e predilezioni dell’uomo per scardinare le convenzioni. Gli animali antropomorfi d’altronde colpiscono sempre l’immaginario collettivo, basti pensare anche al live action de Il Re Leone. A volte riusciamo a capirci meglio, guardandoci attraverso una lente diversa.
Lingua nera – Rita Bullwinkel
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Nei racconti strani e a tratti inquietanti di questa giovane scrittrice al suo esordio letterario i corpi si trasformano in oggetti e gli oggetti in corpi, dando vita a qualcosa di affascinante e inspiegabile, sempre in bilico tra reale e surreale. Un’impiegata sviluppa una profonda fascinazione per la musica d’arpa, una giovane venditrice di mobili trasforma in oggetto d’arredamento il colpevole di un reato indicibile, i prigionieri di un gulag superano in astuzia il loro malvagio carceriere. Scene di vita quotidiana si popolano di spettri, medium e chiese carnivore rievocando umanità e calore attraverso il grottesco. Tra bambine che si procurano terribili ferite e vedove oppresse dai fantasmi dei propri mariti, tutti i personaggi di Lingua nera sono alla ricerca di un modo per scendere a patti con il corpo che hanno e imparare a interagire con quello degli altri nello spazio, per non correre il rischio di precipitare negli abissi della mente. Le voci dialogano oltrepassando i confini dei singoli racconti, si interrogano sull’importanza del contatto fisico laddove il linguaggio non è sufficiente. L’attenzione di Bullwinkel per le potenzialità dell’interazione umana trasforma la raccolta in una lunga catena di storie d’amore (o del loro opposto).
Anche questo volume arriva direttamente dal Salone del Libro, e ha tutto il fascino di racconti esagerati e inquietanti, che non si lasciano indietro nessuna meraviglia. Ogni racconto è uno spaccato a tratti spietato a tratti definitivo, che lascia cadere i fantasmi che popolano la fantasia della Bullwinkel, che rievoca immagini spietate delle sue convinzioni. Ogni racconta ti lascia il dubbio sulla vera natura di ciò che stai leggendo, il confine tra ciò che è vero e ciò che è solo immaginato è difficile da trovare. È più facile buttare all’aria ogni convinzione. Uno dei racconti più impressionanti è proprio quello che dà il titolo alla raccolta, che descrive le vicende di questa donna che da ragazzina ha toccato una presa elettrica con la lingua, rendendola nera. La costruzione della storia, l’incalzare delle vicende, l’orrore che si nasconde tra la corsa verso l’ospedale e la vita dopo che si dipana senza drammi. La Bullwinkel investiga lo spazio che intercorre la nostra intimità e quella degli altri, i limiti da valicare per comprendersi al meglio, il contrapporsi continuo della nostra volontà e quella degli altri e le pulsioni che ci attraversano, inconcepibili, giganti, amare, imprescindibili. La sua scrittura potente rende questo volume un’esposizione affascinante e pericolosa da attraversare con gli occhi spalancati.
Le novelle dei morti – Jennifer Radulović
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"I racconti di Jennifer Radulovic risentono - e non possono non risentirne - di una certa 'musica che gira intorno', e di un ritorno prepotente del gotico ottocentesco nel gusto del pubblico contemporaneo: pellicole come The Woman in Black di James Watkins (2012) o Crimson Peak di Guillermo Del Toro (2015), romanzi come Drood di Dan Simmons (2009) o La casa dei fantasmi di John Boyne (2013), o serie tv come Penny Dreadful (2014) sono tutti esperimenti di annullamento pressoché totale della distanza storica, che di certo esprime un desiderio generalizzato. Ma desiderio di cosa? Confesso - come altre volte nella mia vita - di non poterlo esprimere con parole migliori di quelle di Jack Finney: 'Non avete notato anche voi, praticamente in tutte le persone che conoscete, una ribellione montante contro il presente? E un desiderio crescente per il passato? Io sì. Mai prima di adesso, nella mia lunga vita, ho udito così tante persone desiderare di aver vissuto 'a inizio secolo' o 'quando la vita era più semplice' e 'ne valeva la pena', 'quando potevi mettere al mondo dei bambini e fare affidamento nel futuro' o, più semplicemente, 'ai bei vecchi tempi'. La gente non parlava così quando ero giovane! Era il presente il momento di gloria! Ma parlano così adesso'. L'Ottocento ci manca, c'è poco da fare. Certo, che la vita - allora - fosse più facile è quantomeno opinabile: ma non c'è dubbio che le storie di fantasmi lo fossero, e che fosse più facile spaventarsi (e divertirsi), leggendo di orrori che - di lì a pochi anni - la battaglia della Somme avrebbe mostrato essere fin troppo ingenui."
Quando ho letto “Le novelle dei morti” nel titolo ho capito che questo volume doveva entrare senza dubbio nella mia collezione. Il fascino del gotico di fattura ottocentesca, dalle vaghe atmosfere vittoriane che si respiravano nelle strade londinesi è sempre potente e mi irretisce anche quando è costruito a posteriori. Jennifer Radulovic infatti è una donna della nostra contemporaneità che si è cimentata nella sfida di ricostruire dei racconti insoliti, ricchi e inquietanti come possono solo esserlo quelli dell’orrore e quelli che hanno per protagonista la morte. Il gioco è semplice in effetti, e il paranormale la fa da padrona. Uno strano ottico che costruisce occhiali speciali, una fioraia che nasconde un segreto inconfessabile, la casa infestata da presenze che si riconoscono quando è oramai troppo tardi, in un vortice di angoscia e terrore che non sempre lascia il lieto fine. Si soffre, si tentenna, si conquista la propria paura investigando. Una raccolta mirabile per chi non ne ha mai abbastanza.
Vite coniugali – Bernard Quiriny
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Vivere insieme è un mestiere difficile. Bisogna farci il callo, relegare in un cantuccio le proprie nevrosi e poi, di tanto in tanto, escogitare un diversivo. C’è chi prende di petto la questione e, fatte le valigie, parte alla volta di un arcipelago lontano per svernare con l’amato all’ombra dei banani e chi, come gli idiosincrasici sedentari di Parigi, si limita a peripli di pochi giorni nei dintorni della città. Altri si rifugiano nei libri e consacrano un’intera esistenza a un grande autore, salvo poi accorgersi che era un emerito imbecille. Ma, in fondo, poteva andare peggio: qualcuno, vittima di un fato bizzoso, si ritrova a sposare più e più volte la stessa donna, o a nascere nell’inaccessibile Pomenia, dove due popoli secessionisti, pur di non incontrarsi mai, si riducono a vivere a orari alterni nella capitale contesa. In queste Vite coniugali Bernard Quiriny affonda la penna nell’inchiostro dell’assurdo e traccia un esilarante bestiario borghese, nel quale le contraddizioni di una contemporaneità spesso inospitale si mescolano ai sempiterni paradossi dell’amore e della convivenza.
Bernard Quiriny è diventato rapidamente uno dei miei scrittori preferiti e sono molto contenta di averlo scoperto tra i volumi del catalogo de L’Orma editore, che guarda caso è una delle mie case editrici preferite. La sua potenza sta proprio nel creare ritratti che si discostano completamente dalla logica e che si incastrano in ambientazioni impossibili, città che sorgono dalla pagina e che si conficcano nella mente del lettore. Quiriny in questo volume si interroga sulle relazioni umane, non solo vita matrimoniale ma anche interazioni tra intere comunità, gruppi di persone con interessi comuni, con caratteristiche strane, abitudini impossibili, incertezze e dubbi. Il centro di ogni vicenda quindi diventa l’esistenza umana e la comunità solo un pretesto per interrogarsi più a fondo nelle paure dell’uomo, della solitudine, della sedentarietà dell’amore. Ogni racconto è uno spaccato di vita e di interazioni, di amore e di incertezza che supera ogni definizione e impone una riflessione sul nostro presente, senza mai dimenticare l’ironia che sempre caratterizza la penna di Quiriny.
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invecedimaledireilbuio · 7 years ago
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Alexandra Kleeman, “Il corpo che vuoi”
Edizioni Black Coffee
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stilouniverse · 2 years ago
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Navarre Scott Momaday "Casa fatta di alba", presentazione
Navarre Scott Momaday “Casa fatta di alba”, presentazione
Il romanzo pubblicato per la prima volta negli USA nel 1968 fu vincitore l’anno successivo del Premio Pulitzer. Opera prima di un nativo americano, Scott Momaday, rappresenta l’eccezione: fu la prima e unica opera ad aggiudicarsi il prestigioso Premio. Editato in Italia per la prima volta nel 1979 da Gaunda, è in libreria nella nuova traduzione di Sara Reggiani per Black Coffee. Il titolo deriva,…
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leprincedesdragons · 4 years ago
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Magic Home
A look at Tyler Lee’s and Daniel Choi’s Kengsinton Residence 
Model Daniel Choi and husband, Tyler Lee, are the newest owners of a two-bedroom London condo at Kensington, a luxury development by renowned designer Jacques Thoreau. The 3,000-square-foot condo features private elevator access along with an abundance of luxury amenities that make this landing spot the perfect upgrade from Lee’s bachelor apartment in Mayfair. The modern residence is complete with a full-time doorman and concierge, a gym and spa, and a beautiful terrace. This is what a dream home looks like.
Quidditch player and Royal Tyler Lee and his husband, Daniel Choi, are no strangers to the home renovation process. Together, the couple, who have been married for two years, has tackled a previous home renovation project. But their most challenging redo to-date is a sprawling Tudor-style apartment located in the most expensive neighborhood of London. The couple purchased the 3,000-square-foot property earlier this year. It was originally built for a large family in the 1830s, but after being untouched for 50 years, Daniel and Tyler knew it was the right time to put their design skills to the test once again.
An extensive renovation later, the couple is happily living in their new house. “The great thing about Daniel is that when he decides to go for something, he really goes for it,” says Tyler proudly. “He is incredibly impatient and focused, so I would wake up every day to new boards, full of ideas and photographs of furniture. The renovation was done at Daniel’s supersonic speed: a month for the whole house. Tyler and Daniel preserved the old-world charm of the original house but weaved in modern touches by rearranging the layout, incorporating eye-catching furniture and graphic art. In our visit to their luxurious residence, the couple shares their favorite spaces from the minimalistic guest dining room to the charming private sitting area.
Keen and eclectic collectors of both art and furniture, the couple had a number of diverse pieces they were intent on integrating into their home, among them two paintings by Johannes Vermeer, a 1690s William & Mary cabinet, that found its place in their kitchen, and Vilhelm Lauritzen light fixtures, now in the dining room. The latter are favorites of Tyler. “When someone’s walking upstairs, you hear them clink a bit,” he says. “It makes a charming sound.” For new acquisitions, they were determined to avoid anything ubiquitous. Items that got past their stringent criteria include an emerald Ico Parisi sofa in their bedroom and a Johanna Grawunder pendant light in their walk-in closet.
Private sitting area
The sitting area of quidditch player Tyler Lee’s Paris apartment, which he redesigned with his husband and the architect Anthony Rey. The sofas are covered in a fabric from Martin’s collection for Mokum, the light fixtures come courtesy of Paris design firm Desjeux Delaye, while the tables are vintage, and the black marble sculpture by Alfred Basbous was purchased at the Hong Kong International Art Fair.
Living Room
The dark, deep color of the walls was chosen as the main color, to create an atmosphere of intimacy and seclusion. The colors that dominate much of the ground floor are a mix of turquoises, greens, and black, with hand-painted walls of dark emerald set against oak floors. That palette, Daniel says, came from an unusual brief: “Tyler handed me a black peacock feather and said, ‘This is what I want.’“
Photo: in the living room, walls painted in the shade “Very dark green” (Emery & Cie), used in total look, gives life to the decoration elements. On both sides of the mirror, Christopher Boots’ “Pythagoras” wall lamps from the Armel Soyer Gallery. On the mantelpiece, Vanessa Mitrani vases and Dan Yeffet’s “Segment” lamp from her Collection Particulière. On the right, Augusto Bozzi bench and armchair from the 1950s, burnt wood coffee tables (Atmosphere of Elsewhere), reading lamp “ED027” (Edizioni Design), lamp post “Superloon”, by Jasper Morrison (Flos) , vintage carpet (Ada) and the painting “The Girl with the Pearl” by Johannes Vermeer, ottoman (Maison de Vacances), ashtrays from India Mahdavi.
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bookbloggersblabbering · 7 years ago
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I due racconti di stampo autobiografico di Amy Fusselman sono magnetici, lucidi, coinvolgenti benché all’apparenza monotonali e forniscono notevoli spunti per riflettere. Quella della Fusselman è una voce interessante del panorama newyorkese, per la prima volta tradotta in lingua italiana.
Su Il giro del mondo attraverso i libri la recensione de "Il medico della nave/8" di Amy Fusselman tradotto da Leonardo Taiuti per Edizioni Black Coffee.
QUI la recensione.
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paoloxl · 6 years ago
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Da venerdì 8 a domenica 10 febbraio va in scena a Padova lo SherBooks Winter Fest, un festival interamente dedicato all’editoria indipendente. L’evento è curato da SherBooks, la libreria di Sherwood, che da quest’anno ha deciso di aggiungere un appuntamento invernale alla ricchissima attività svolta durante il Festival estivo al Park Nord dello stadio Euganeo.
La kermesse si svolgerà nella sede storica di Radio Sherwood, in vicolo Pontecorvo 1/A, ma è qualcosa di più di un semplice evento letterario. SherBooks Winter Fest ha come obiettivo quello di riportare l’editoria a quel ruolo centrale nella ricerca costante di indipendenza culturale e politica che spesso ha svolto nella storia dei movimenti.
I tre giorni hanno una suddivisione tematica che parte da fumetto, musica, arte e cultura underground, che saranno protagonisti venerdì 8, prosegue il giorno successivo con fiction e nonfiction e si conclude la domenica con la letteratura per l’infanzia. Per tre giorni le porte di Radio Sherwood saranno aperte a editori, autori, lettori e librai, provenienti da ogni parte d’Italia.
Il programma vedrà un continuo susseguirsi di presentazioni, tavole rotonde, momenti di dibattito e di approfondimento e sarà seguito, attraverso una serie di trasmissioni speciali open, da Radio Sherwood, al fine di divulgarne al massimo i contenuti.
Saranno una ventina gli editori presenti coi loro libri: Agenzia X, Alegre, Babalibri, Bad Moon Rising Magazine, BAO Publishing, Barta, bébert edizioni, BeccoGiallo Edizioni, Biancoenero Edizioni, Black Coffee Edizioni, Coconino Press, Edicola Ediciones, Edizioni del Foglio Clandestino, Effequ, Fandango Editore, Gorilla Sapiens Edizioni, Jimenez Edizioni, Kite Edizioni, L’Orma Editore, nottetempo edizioni, PLaNCK Magazine, Red Star Press - Hellnation Libri.
Tre le librerie indipendenti padovane che avranno propri punti vendita: Il mondo che non vedo, Limerick, Pel di Carota. L’allestimento dello spazio è completato da SherBooks Corner, lo Spazio Autoproduzioni e un banchetto dell’Associazione Ya Basta Êdî Bese.
Nel corso dell’evento ci saranno anche momenti musicali, con il djset dal sapore rockeggiante di Momostock, il venerdì a partire dalle 22, e il live acustico di La Fortuna w/ Zabriski & Antonio Bettini il giorno dopo. La giornata di domenica sarà invece interamente dedicata ai più piccoli, con letture ad alta voce e laboratori creativi.
Contatti:
Margherita 3460606171
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Programma dettagliato VENERDÌ 8 16:30 Apertura 17:30 Inaugurazione dello SherBooks Winter Festival 18:00 Agenzia X Edizioni – Università della strada. Presentazione del libro con Nicola Del Corno, coautore 18:45 Jimenez Edizioni – Rock + Lit. Presentazione in anteprima del romanzo La grande occasione di Martin Sparrow dell’australiano Peter Cochrane e del volume Rock Lit di Liborio Conca sul rapporto tra musica e letteratura, con gli editori Michela Carpi e Gianluca Testani 20:00 Limerick in collaborazione con Gold Soundz – Different Times. La storia dei Giardini di Mirò. Presentazione del libro con l’autore Marco Braggion. Modera l’incontro Alessandro Liccardo 21:00 Bad Moon Rising Production in collaborazione con Barta Edizioni e BeccoGiallo Editore – Giungla urbana, Rosa grezzo e altre follie di Bad Moon Rising. Presentazione della rivista e dei progetti editoriali paralleli del collettivo, con gli autori Mitja Bichon, Lorenzo Ianeve, Mattia “Drugo” Secci e Matilde Simoni 22:00 Djset Momostock SABATO 9 16:30 Apertura 17:00 Parliamo di editoria indipendente - Tavola rotonda con gli editori. Partecipano alla discussione Andrea Settis Frugoni di Barta, Sara Reggiani di Black Coffee Edizioni, Paolo Primavera di Edicola Ediciones, Gilberto Gavioli di Edizioni del Foglio Clandestino, Francesco Quatraro di Effequ, Michela Carpi di Jimenez Edizioni 18:30 Gorilla Sapiens Edizioni - L’occupazione. Presentazione del romanzo con l’autore Alessandro Sesto. Modera l’editrice Valentina Presti Danisi 19:15 Edizioni del Foglio Clandestino - Il misantropo dei Sargassi. Presentazione del libro di poesie con l’autore Andrea Mella. Modera Giovanna Daniele 20:00 effequ e Edizioni Black Coffee – Editoria indipendente fiorentina: Effequ e Black Coffee si raccontano. Presentazione dialogata con Leonardo Taiuti e Silvia Costantino 21:00 L'orma editore - Conto su di te per il vino. Lettere a Engels di Karl Marx. Presentazione del libro con l’editore Nicolò Petruzzella 21:30 Red Star Press - Hellnation Libri - Il Canaro. Magliana 1988: storia di una vendetta. Presentazione del romanzo con l’autore Luca Moretti 22:15 La Fortuna w/ Zabriski e Antonio Bettini - Live acustico DOMENICA 10 11:30 Associazione Mileggi. Diritti ad alta voce. – Bill Biblioteca della Legalità. Presentazione del progetto Bill, biblioteca itinerante nata in un bene confiscato alla mafia, con letture ad alta voce per piccoli e grandi dagli 8 ai 99 anni 12:15 Pel di carota - Libreria per ragazzi - Quando Olivia si arrabbia: alla scoperta della maialina più iperattiva del mondo. Lettura/laboratorio per piccoli e grandi dai 4 ai 99 anni. Si richiede ai partecipanti di portare un sacchetto di carta grande quanto la propria testa. È gradita la prenotazione 14:30 Edicola Ediciones – ABC: Laboratorio didattico di multilinguismo e multiculturalità. Disegna, gioca e impara le tue prime parole in spagnolo col libro Alfabeto illustrato bilingue. Età consigliata: 5-10 anni 15:30 PLaNCK Magazine - Viaggio nel tempo: mini-reporter alla scoperta dell’evoluzione. Laboratorio sul giornalismo scientifico per ragazzi dagli 8 ai 12 anni 16:15 BeccoGiallo Editore – Il razzismo spiegato ai bambini + Il bullismo spiegato ai bambini. Doppia presentazione con gli autori Marta Bertagna, Mattia Ferri e Roberta Taboni 17:00 Pel di carota - Libreria per ragazzi – Viaggio in Italia. Tour letterario attraverso il Belpaese, con racconti e filastrocche di Gianni Rodari. Incontro per piccoli e grandi dai 6 ai 99 anni. È gradita la prenotazione 18:00 Chiusura del Festival e saluti Saranno presenti coi loro libri: Bad Moon Rising Magazine, Barta, Beccogiallo Edizioni, Black Coffee Edizioni, Edicola Ediciones, Effequ, Kite Edizioni, L’Orma Editore, PLaNCK Magazine, Libreria Pel Di Carota, SherBooks Corner, Spazio Autoproduzioni, Associazione Ya Basta! Êdî Bese! Per tutta la durata del festival troverete presso lo SherBooks Corner i libri di: Agenzia X, Alegre, Babalibri, BAO Publishing, bébert edizioni, Biancoenero Edizioni, Fandango Editore, nottetempo edizioni, Red Star Press - Hellnation Libri. Inoltre: postazione radio speciale attiva per tutte e tre le giornate con dirette flash dal festival, interviste e approfondimenti.
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SherBooks è la libreria temporanea di Sherwood Festival.Ogni estate fra giugno e luglio ospita su scaffali di legno oltre settecento titoli fra romanzi, saggi, fumetti e libri per bambini. I libri di SherBooks raccontano del mondo in cui è nata Radio Sherwood: le radio libere e la musica underground, i movimenti sociali, le lotte e le rivendicazioni globali. Ma non manca neppure uno sguardo alla contemporaneità, con particolare attenzione per quelle novità editoriali – tanto meglio se indipendenti – in grado di descrivere la complessità del presente.
Lo SherBooks Winter Fest è il suo primo festival letterario.
SherBooks: Libreria d’estete, foresta d’idee tutto l’anno!
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djs-party-edm-italia · 2 years ago
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Savi Vincenti: “Sale Vol. 3”,  per un'estate musicale che rilassa
Sale Vol. 3, è il nuovo album chill out del dj producer salentino Savi Vincenti. “È un viaggio che parte dalla musica lounge con sonorità elettroniche alla beach house con sax, vìolini momenti afro sempre di easy listening. L'album è stato prodotto al Miusika studio di Danilo Seclì con gli arrangiamenti di Manufunk e masterizzato  nello studio 73049 Dubplate di Marco Santoro, con Klubasic edizioni musicali”, spiega Savi Vincenti, che tra gli altri si fa sentire da sempre in un top club come il RioBo di Gallipoli (LE). 
Negli anni Savi Vincenti ha accumulato tanta esperienza, ma guarda al futuro della professione del dj e della musica con grande interesse. “Mi sento sempre in perenne gavetta, con la voglia e la speranza che qualcosa di positivo possa sempre accadere. Il nostro lavoro è in continua evoluzione. Dopo lo stop forzato  dovuto alla pandemia c'è tanta voglia di ripartire e creare!”.
“Il progetto ‘Sale’ è nato nel 2016. Fin da quando ho iniziato a fare il dj, oltre alla musica da discoteca, mi hanno sempre affascinato anche le sonorità rilassanti, da ascoltare magari di fronte ad un bel tramonto. L'album contiene featuring con dj come Marco Santoro, Cesko, Luciano Scalinci, Danilo Seclì e Ilario Vadacca, con il quale condivido anche il progetto Old Brothers”, continua Savi Vincenti.
Dove vuoi arrivare con la tua musica?
Creo musica non per raggiungere classifiche, bensì che duri nel tempo con brani di qualità. In questo periodo forse c'è un po’ di confusione. I brani di successo ci sono, ma forse non dureranno. Le grandi hit sembrano essere solo quelle del passato. La scena musicale ormai segue molto ciò che accade sui social. 
Ci racconti da dove vieni dal punto di vista musicale? 
Vengo dall'old school e anche se nn li ho vissuti tutti,  adoro gli anni '70, che sono serviti da veicolo per tutta la musica . Il disco che mi rappresenta di più credo sia “Telindia”, un brano tech house con sonorità orientali prodotto in collaborazione con Cesko e Daniele Petronelli. E’ uscito anche sulla compilation Buddha Bar Summer Chill. 
Che novità ci sono per qualche riguarda locali e musica in questa calda estate '22?
Dalle nostre parti, in Salento, molte serate iniziano ormai dalla cena. Sono appuntamenti destinati a persone più grandi, che non finiscono tardissimo, oppure aperitivi al tramonto in giardini, piscine, terrazze sul mare. Sono situazioni in cui si può ascoltare musica selezionata, diversa dal solito. A livello musicale, c'è un grande ritorno della musica con sonorità afro e latine unite alla tech house…. Per capirsi, a me piace molto il sound di  Black Coffee e non credo di essere l'unico!
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letteraturadiviaggio · 3 years ago
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Lee Durkee - Last taxi driver
Lee Durkee – Last taxi driver
Dal Mississippi al Mississippi passando per diciassette inverni e mezzo nel freddissimo Vermont. In mezzo la pubblicazione di un libro, un corso (disastroso per stessa ammissione del protagonista del romanzo) all’università su Shakespeare ed una crisi creativa quasi ventennale. Lee Durkee supera la sindrome della pagina bianca e torna e nei panni di Lou Bishoff, tassista della compagnia All…
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queerographies · 2 years ago
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[Terre di confine. La frontera][Gloria Anzaldúa]
"Terre di confine. La frontera" torna in libreria in una nuova traduzione di Paola Zaccaria, grande studiosa dell'opera di Gloria Anzaldúa
Texana, docente di Chicano Studies, Feminist Studies e scrittura creativa, e attivista del movimento per i diritti dei lavoratori agricoli migranti, Gloria Anzaldúa ha dato grande impulso alla letteratura e alla coscienza chicana, ponendo al centro del dibattito politico ed estetico la questione della frontiera e le sue implicazioni culturali. In Terre di confine. La Frontera si mescolano diversi…
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leggendolibri · 6 years ago
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"Lingua nera", Rita Bullwinkel - Del processo creativo della scrittura...
"Lingua nera", Rita Bullwinkel - Del processo creativo della scrittura... I libri che sei orgogliosa di aver incontrato nella tua carriera di lettrice.
Ho realizzato solo stasera che non sono io che non sono più capace di scrivere recensioni di getto, che amerei leggere, ma probabilmente è lo spazio nuovo che mi condiziona. Mi sembra sempre che quel che scrivo non sia mai come lo vorrei e, così, continuo a riscrivere gli stessi concetti nella speranza che arrivi quell’attimo fatale in cui di basta, va bene così; scrivo il titolo della recensione…
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tarditardi · 2 years ago
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Savi Vincenti: "Sale Vol. 3",  per un'estate musicale che rilassa
Sale Vol. 3, è il nuovo album chill out del dj producer salentino Savi Vincenti. "È un viaggio che parte dalla musica lounge con sonorità elettroniche alla beach house con sax, vìolini momenti afro sempre di easy listening. L'album è stato prodotto al Miusika studio di Danilo Seclì con gli arrangiamenti di Manufunk e masterizzato  nello studio 73049 Dubplate di Marco Santoro, con Klubasic edizioni musicali", spiega Savi Vincenti, che tra gli altri si fa sentire da sempre in un top club come il RioBo di Gallipoli (LE). 
Negli anni Savi Vincenti ha accumulato tanta esperienza, ma guarda al futuro della professione del dj e della musica con grande interesse. "Mi sento sempre in perenne gavetta, con la voglia e la speranza che qualcosa di positivo possa sempre accadere. Il nostro lavoro è in continua evoluzione. Dopo lo stop forzato  dovuto alla pandemia c'è tanta voglia di ripartire e creare!".
"Il progetto 'Sale' è nato nel 2016. Fin da quando ho iniziato a fare il dj, oltre alla musica da discoteca, mi hanno sempre affascinato anche le sonorità rilassanti, da ascoltare magari di fronte ad un bel tramonto. L'album contiene featuring con dj come Marco Santoro, Cesko, Luciano Scalinci, Danilo Seclì e Ilario Vadacca, con il quale condivido anche il progetto Old Brothers", continua Savi Vincenti.
Dove vuoi arrivare con la tua musica?
Creo musica non per raggiungere classifiche, bensì che duri nel tempo con brani di qualità. In questo periodo forse c'è un po' di confusione. I brani di successo ci sono, ma forse non dureranno. Le grandi hit sembrano essere solo quelle del passato. La scena musicale ormai segue molto ciò che accade sui social. 
Ci racconti da dove vieni dal punto di vista musicale? 
Vengo dall'old school e anche se nn li ho vissuti tutti,  adoro gli anni '70, che sono serviti da veicolo per tutta la musica . Il disco che mi rappresenta di più credo sia "Telindia", un brano tech house con sonorità orientali prodotto in collaborazione con Cesko e Daniele Petronelli. E' uscito anche sulla compilation Buddha Bar Summer Chill. 
Che novità ci sono per qualche riguarda locali e musica in questa calda estate '22?
Dalle nostre parti, in Salento, molte serate iniziano ormai dalla cena. Sono appuntamenti destinati a persone più grandi, che non finiscono tardissimo, oppure aperitivi al tramonto in giardini, piscine, terrazze sul mare. Sono situazioni in cui si può ascoltare musica selezionata, diversa dal solito. A livello musicale, c'è un grande ritorno della musica con sonorità afro e latine unite alla tech house.... Per capirsi, a me piace molto il sound di  Black Coffee e non credo di essere l'unico!
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downtobaker · 3 years ago
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I consigli dei librai indipendenti per i regali di Natale
I consigli dei librai indipendenti per i regali di Natale
a cura di Bookdealer Ecco una selezione di novità da Più Libri Più Liberi, la fiera dell’editoria indipendente, per i vostri regali di Natale. Buone Feste e buonissime letture a tutti! Nuova Poesia Americana. Vol. 3 Ispirandosi alla fortunata collana lanciata negli anni Sessanta da Penguin, Edizioni Black Coffee propone ai suoi lettori Nuova poesia americana, una serie di piccole antologie…
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esterarmanino · 7 years ago
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Quando ero molto piccola, mio padre un giorno mi disse: «Lizzie, voglio che tu sappia una cosa su tuo nonno: poco prima di morire, circa quindici minuti prima, era vivo».
Joy Williams, Fughe, Edizioni Black Coffee.
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