#Dimensioni Parallele
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IO CORRO DIETRO ALLE MIE OMBRE
In un mondo in cui il tempo sembrava scorrere in modo strano,
c'era un individuo intraprendente,
inseguito dalle sue ombre personali.
Il tempo aveva un ritmo irregolare, tik, tok, tak, tik, tok, tak,
e l'orologio sembrava disorientato, incapace di segnare con precisione l'andare del tempo.
Questa persona corse dietro alle sue ombre,
come se cercasse di inseguire se stessa,
girando in un cerchio senza fine.
Era come il Coniglio Bianco di Alice che lo guidava
verso un mondo sconosciuto, in una dimensione al di fuori del tempo comune.
Passato, futuro e presente si mescolavano in un tempo indefinito
che sembrava non passare mai e che lo intrappolava in un tunnel oscuro e senza fine,
portandolo al centro del mondo.
L'ambiente era caratterizzato da eclissi di luna,
dove la luce scompariva,
e sorrisi recitati di personaggi dallo stato mentale disturbato,
minacce velate e occhiate nel buio.
In questo mondo surreale, un gatto misterioso
si divertiva a sparire e riapparire,
ridendo mentre giocava con topi impazziti
che erano terrorizzati da lui.
Nel frattempo, questa persona prendeva il tè con il Cappellaio,
in un mondo che andava fuori di testa.
Giocheranno a scacchi, sfidando la regina,
e alla fine questa persona dimostrerà di essere all'altezza del gioco.
Nel Paese delle Meraviglie, tutto era strano,
e la normalità sembrava essere molto lontana.
Questo mondo era come un miraggio che scompariva nel buio,
mentre il Cappellaio e la lepre correvano in cerchio, intrappolati nel tempo senza fine.
La Regina di Cuori minacciava con la sua lama,
ma questa persona, con astuzia, evitava le sue trame e calunnie,
che diventavano drammi auto-flagellativi.
In seguito, la Regina di Cuori si ritrova seduta in una bettola,
circondata da ubriaconi, che beveva vino scadente
e rifletteva sulla sua infelicità.
Nel vortice del tempo, ballava senza fine,
sfidando le lancette dell'orologio che sembravano non riuscire a fermarli.
Correndo dietro al Coniglio Bianco,
intrapresero un viaggio alla ricerca del divino.
Il tempo continuava a scorrere in modo bizzarro,
ma queste strane avventure sembravano non avere fine.
Nel loro mondo incantato, il divertimento era perpetuo, il tempo si fermava.
E così, in questo regno unico, il tempo si fermò davvero,
permettendo a questa persona e ai suoi compagni di godersi un'eternità di meraviglie.
La poesia è un'opera originale dell'artista Matjaš Dellamorte ex Matjaž Borovničar.
Analisi della poesia
"IO CORRO DIETRO ALLE MIE OMBRE
" è una poesia che gioca con il concetto di tempo e di ricerca di sé. L'autore si trova in un mondo surreale, sospeso tra il passato, il presente e il futuro, dove le leggi del tempo sono distorte. La metafora delle ombre rappresenta le lotte interne e le difficoltà psicologiche del protagonista, che tenta di inseguire se stesso senza riuscirci, come se fosse intrappolato in un circolo vizioso. Il Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll diventa una metafora di un mondo alienante e senza logica, dove i personaggi sono condizionati da illusioni e dalla follia, ma anche dal desiderio di trovare un senso nel caos. La tensione tra realtà e fantasia è palpabile, così come la ricerca di una stabilità che sembra sempre sfuggire.
Descrizione della poesia
La poesia utilizza un linguaggio onirico e surreale, evocando un paesaggio inquietante in cui il protagonista è intrappolato. La ripetizione del ritmo del tempo "tik, tok, tak" evidenzia il senso di smarrimento e di attesa che accompagna il protagonista nel suo viaggio senza fine. L'ambientazione, ispirata al Paese delle Meraviglie, funge da allegoria di una realtà frammentata, dove la ricerca di sé e la scoperta del proprio cammino si intrecciano con le sfide interiori e le illusioni del mondo esterno. La figura del Coniglio Bianco, così come il Cappellaio e la Regina di Cuori, rappresentano elementi di una ricerca personale di significato e verità, mentre il tempo sembra deformarsi e allontanarsi dalla logica umana.
#surrealismo#Paese delle Meraviglie#ricerca di sé#tempo deformato#disorientamento#simbolismo#guida interiore#illusione e realtà#Coniglio Bianco#Cappellaio Matto#Regina di Cuori#auto-riflessione#narrativa fantastica#tempo irreale#dimensioni parallele#viaggio esistenziale#metafora della follia#sogno e realtà#circolo vizioso#introspezione#auto-scoperta
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"Il Deserto di Carcosa": Adolescenza e Orrore nel Nuovo Romanzo di Fabrizio Valenza. Recensione di Alessandria today
Un racconto di formazione che si tinge di orrore cosmico, tra segreti familiari e dimensioni aliene
Un racconto di formazione che si tinge di orrore cosmico, tra segreti familiari e dimensioni aliene. Recensione: In “Il Deserto di Carcosa”, pubblicato il 2 ottobre 2024, Fabrizio Valenza ci immerge in un’estate apparentemente tranquilla a Verulengo, dove un gruppo di adolescenti scopre che sotto la superficie della realtà si celano oscuri segreti. Stefano Luschi e i suoi amici, noti come i…
#"lupo nel cielo"#adolescenza e paura#Albero del Mistero#Albero del Mistero pubblicazioni.#Amazon ebook#avventura adolescenziale#B.R.A.V.I.#Crescita Personale#dimensioni aliene#Dimensioni Parallele#Fabrizio Valenza#giovani e orrore#gruppo di amici#hardcover#horror cosmico#horror giovanile#horror italiano#Il Deserto di Carcosa#introspezione e horror#legami d’amicizia#lettura di suspense#maledizioni#mistero#mito di Carcosa#Narrativa fantastica#narrativa italiana#orrore cosmico#paperback#paure profonde#racconto di formazione
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“Viviamo nel tempo; il tempo ci forgia e ci contiene, eppure non ho mai avuto la sensazione di capirlo fino in fondo. Non mi riferisco alle varie teorie su curvature e accelerazioni né all'eventuale esistenza di dimensioni parallele in un altrove qualsiasi. No, sto parlando del tempo comune, quotidiano, quello che orologi e cronometri ci assicurano scorra regolarmente: tic tac, tic tac. Esiste al mondo una cosa più ragionevole di una lancetta dei secondi? Ma a insegnarci la malleabilità del tempo basta un piccolissimo dolore, il minimo piacere. Certe emozioni lo accelerano, altre lo rallentano; ogni tanto sembra sparire fino a che in effetti sparisce sul serio e non si presenta mai più.”
Julian Barnes - Il senso di una fine
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Adoro quando guardo il mare e non trovo il punto in cui inizia il cielo. Come due dimensioni parallele vicinissime, con la foschia a fare da collante tra il cuore di chi è ancora qui e lo spirito di chi è già là.
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Gabriela Pannia
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Carta di Peters
“Da cinquemila anni esistono le carte geografiche, e da tremila anni queste carte hanno contribuito a formare l’immagine che l’uomo ha del mondo. Scienziati, storici, papi, ricercatori, navigatori hanno disegnato delle carte, ma solo da 400 anni esiste il mestiere di cartografo. Come storico con interessi geografici ho studiato la storia della cartografia con particolare interesse. Mi resi conto della inadeguatezza delle carte terrestri esistenti che non favorivano, tra l’altro, la migliore soluzione che sempre sorge quando si trasporta la superficie terrestre su un foglio piano. La nuova carta, la mia carta, rappresenta in modo egualitario tutti i paesi della Terra.”
(A.Peters)
Quelle che vedete è la Carta di Peters. Chi non la conosce, l’avrà trovata bizzarra. In un Atlante tutti, da sempre, siamo abituati a vedere una carta più tradizionale, la cosiddetta “carta di Mercatore”, realizzata appunto con quella proiezione. Lo avete notato: è completamente diversa. Perché?
Cerchiamo di spiegarlo, per chi non lo sa, facendo capire così la ragione per cui il nostro Atlante sceglie di usare anche la “proiezione di Peters”. Rapidamente. Nel 1569 Gerardus Mercator, un famoso cartografo fiammingo, disegnò la carta che prese il suo nome. Tenete presente che era un uomo in fuga, inquisito per vari motivi. La sua carta non divenne subito popolare, anzi all’inizio non era accettata. Dopo 30 anni di incertezze, venne accolta e usata da tutti, soprattutto dai navigatori del 1600, dato che tracciò delle linee orizzontali e verticali, creando nuovi punti di riferimento e favorendo, così chi navigava e tracciava una rotta. In realtà, la sua proiezione deforma le aree, cioè le superfici dei Paesi, a causa della curvatura terrestre. Più ci avvicinavamo ai poli, più la superficie aumenta, creando problemi di comprensione della realtà. Convenzionalmente, però, nei secoli è diventata la nostra visione del mondo, anche se il pianeta non è così. Uno storico ha provato a disegnare una carta che rispetti le reali superfici dei continenti e degli Stati. È il tedesco Arno Peters che vi è riuscito nel 1973. Lo fece, ovvio, anche per ragioni ideali. Peters aveva scritto libri interessanti. Nel 1952 ne aveva pubblicato uno dal titolo: Storia del mondo otticamente sincronica. Quello che lui voleva era recuperare, anche attraverso il rispetto delle dimensioni di ogni singolo Paese, la dignità di ogni popolo, la sua dimensione. Era, insomma, una logica anticoloniale, che dava al Sud del mondo la stessa importanza del Nord. Sapendo che ogni proiezione della sfera sul piano impone delle deformazioni, Peters si rese conto che l’esatta proporzione delle superfici andava a scapito dell’esattezza delle distanze. I continenti assumevano così una forma allungata.
Lui, comunque, propose la sua visione, che ha queste caratteristiche:
• Fedeltà alla superficie: ogni area (Paese, continente, mare) è rappresentata secondo le sue reali dimensioni.
• Fedeltà alla posizione: tutte le linee Est-Ovest sono parallele e orizzontali. Il rapporto di qualsiasi punto della carta con la sua distanza dall’equatore è subito identificabile.
• Fedeltà all’asse: tutte le linee Nord-Sud sono verticali. La posizione di ciascun punto è immediatamente verificabile in termini di meridiano o fuso orario.
• Totalità: la terra è completamente rappresentata, senza “tagli” o doppie rappresentazioni.
• Regolarità nella distribuzione degli errori: non sono concentrati tutti nelle aree più lontane dall’Europa.
• Colori base per ogni continente: tradizionalmente, le colonie avevano lo stesso colore degli Stati colonizzatori. Peters sceglie un colore base per ogni continente e assegna ai singoli Paesi delle varianti, per evidenziarne le affinità e le radici comuni.
Ecco, questa è la carta che avete visto e che diventa fondamentale nel nostro Atlante. Lo è perché crediamo che questa sia la corretta visione del mondo, con i suoi problemi e le sue contraddizioni.
L’abbiamo adottata per dare coerenza al nostro lavoro, che è anche geografico. Vi accorgerete che nelle singole schede Paese le carte usate sono tradizionali: c’è una logica. Ogni Stato, fotografato dal satellite è identico a come lo abbiamo sempre visto sulla carta, non subisce deformazioni. Inutile cambiare, in questo caso.
Ringraziamo l’ONG Asal che ci ha permesso di utilizzare questa Carta e con la quale collaboriamo per l’uso di questa nell’Atlante.
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Dimensioni parallele
I.S.A.
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Do not remove the captions pls.
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Where in the universe is Lunella?
With season one of MGADD officially over, I can finally share my theories on where Lunella could’ve ended up.
Note: I am not very knowledgeable on the comics, so some stuff I said about them could be wrong.
1. Devil’s home dimension
I think it would be a neat parallel to the series premiere to have Lunella land in Devil’s original world. She could probably end up meeting meeting Moon Boy if he’s from there.
2. Devil Girl and Moon Dinosaur universe
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Considering that this was seen as something likely to happen in “Skip This Ad...olescence,” Lunella could be there and get help from Devil Girl to return home. Though, I think Devil Girl was evil from the comics, so probably not. She might have to steal resources from her instead if her underground lab is still in the same place.
3. Comicverse
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Lunella encountering the 9-year-old comic counterpart of herself would be interesting. Would they get along? Would they butt heads? How would she handle knowing that comic!Lunella was an Inhuman with the ability to switch minds with Devil Dinosaur at will?
4. Dystopian Future
Since this was also seen in “Skip This Ad...olescence,” Lunella could end up getting help from her older alternate self to get back home and probably work with her in preventing any more horrible events going on there/give them a fighting chance in saving their future.
#mgadd#marvel's moon girl and devil dinosaur#moon girl and devil dinosaur#moon girl#lunella lafayette#mgadd spoilers#moon girl and devil dinosaur spoilers#mgadd speculation#mgadd theory#moon girl and devil dinosaur theory
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Criptomazze
In un meraviglioso libro che racconta della nascita e delle conseguenze dell’ipotesi di Riemann (la più famosa questione irrisolta della matematica, che sto scoprendo ha implicazioni clamorose sulla nostra vita, sebbene per via indiretta) c’è un accenno alla scitala spartana.
La scitala è stato il primo e più famoso mezzo di messaggeria crittografata. La parola deriva da skytàlē, bastone, e come ci dice Plutarco (ne le Vite Parallele) era fatta così:
La scitala consiste in questo. Gli efori, all'atto di spedire all'estero un generale, prendono due pezzi di legno rotondi e perfettamente uguali, sia in lunghezza sia in larghezza, di dimensioni cioè corrispondenti. Di questi pezzi di legno, che si chiamano scitale, uno lo conservano loro, l'altro lo consegnano al partente. In seguito, allorché vogliono comunicare qualche cosa di grande importanza e che nessuno altro deve sapere, tagliano un rotolo di papiro lungo e stretto come una cinghia e l'avvolgono attorno alla scitala in loro possesso, coprendone tutt'intorno la superficie del legno col papiro, senza lasciare il minimo interstizio. Compiuta questa operazione, scrivono sul papiro così come si trova disteso sulla scitala ciò che vogliono, e una volta scritto, tolgono il papiro e glielo mandano senza il bastone. Il generale, quando lo riceve, non può leggere le lettere di seguito, poiché non hanno alcun legame tra loro e rimangono sconnesse, finché anch'egli non prende la sua scitala e vi avvolge in giro la striscia di papiro. Così la spirale torna a disporsi nel medesimo ordine in cui fu scritta, e le lettere si allineano via via, di modo che l'occhio può seguire la lettura attorno al bastone e ritrovare il senso compiuto del messaggio. La striscia di papiro è chiamata scitala al pari del legno.
La famosa spiegazione lascia in dubbio la modalità con cui si scriveva, ma è oggi comunemente accettato che la tecnica fosse di scrivere in verticale, dall’alto in basso, rendendo impossibile la lettura senza il posizionamento della striscia, che per Plutarco era di papiro, per altri autori, tra cui Aulo Gellio, Tucidide e Diodoro Siculo, poteva essere di stoffa o una correggia di cuoio. Veniva usata anche come prova di un contratto o anche come sorta di registro delle donazioni o dei bottini di guerra, e proprio Diodoro racconta come così fu scoperto il furto da parte di un comandante, Gilippo, di parte dell’oro conquistato da Lisandro e inviato a Sparta nella Seconda Guerra del Peloponneso, proprio perchè le quantità non corrispondevano a quelle riportate nella scitale.
Siccome era tipica di Sparta, si finì per chiamare gli spartani “portatori di bastoni”, descrizione che Aristofane usa in una delle sue opere più famose, Uccelli. E tale era la fama di questa caratteristica, che la usa in senso simbolico e sboccato in un’altra sua geniale commedia, Lisistrata. Per chi non la conosce, racconta dello sciopero del sesso delle mogli delle maggiori città greche che Lisistrata, donne ateniese, organizza, per fermare la guerra e farli tornare a curarsi delle loro famiglie, dato che gli uomini sono impegnati nelle Guerre del Peloponneso. Ad un certo punto, arriva ad Atene un araldo spartano, che parla con Cinesia, uno dei maschi ateniesi che più si adopera per fermare lo sciopero. Siccome l’araldo si presenta in scena con una evidente erezione, il dialogo tra i due si svolge così (traduzione di Alfredo Balducci):
ARALDO
Ateniesi, dov'è il vostro senato? Sono latore di un'ambasciata.
CINESIA
Dimmi se uomo oppur satiro sei.
ARALDO
Io son venuto per parlar di pace.
CINESIA
Tieni l'asta lì sotto il mantello?
ARALDO
Non ho armi nascoste, stai sicuro.
CINESIA
Ma se hai la tunica tesa! un'ernia forse che all'improvviso t'è spuntata?
ARALDO
Per Zeus, quest'uomo è diventato matto.
CINESIA
E tu, figlio d'un cane, sei arrapato.
ARALDO
Ma cosa stai dicendo, per gli dèi!
CINESIA
E questo che cos'è?
ARALDO
Mazza spartana.
CINESIA
Allora ce l'ho anch'io mazza spartana. Dimmi la verità: che aria tira da voi a Sparta.
ARALDO
Aria infuocata: tutti eccitati siamo.
CINESIA
Cos'è successo, colpa forse di Pan?
ARALDO
Di Lampitò*. Come per un segnale, tutte le donne a noi si son negate.
CINESIA
E voi che cosa fate?
ARALDO
Uno strazio: camminiamo ingobbiti, con le donne che neanche si lasciano toccare, se pace non facciamo in tutta Grecia.
CINESIA
Si capisce che questa delle donne ormai è cospirazione generale; vengon gli ambasciatori in tutta fretta per trattare la pace, per i nostri rappresentanti mostreremo questo.
ARALDO
Ho capito, io vado di volata.
*Lampitò è la donna Spartana a capo dello sciopero, convocata da Lisistrata.
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In Loop - L'update di sabato 8 febbraio.
Un'ondata di vibrazioni che non smette di muoversi... [al link] #laxxvora #inloop #altarotazione #heavyrotation #sotd #freeplaylist #newmusic
Un’ondata di vibrazioni che non smette di muoversi. Tra elettronica ipnotica, rock distorto, alternative sound e incursioni avant-pop, questa selezione promette di accompagnarti in un flusso continuo di emozioni sonore. Tra i brani in evidenza, “Circuit G” dei 65daysofstatic e l’affascinante “A Room” dei FACS, capaci di trasportare l’ascoltatore in dimensioni parallele tra glitch elettronici e…
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☆ 𝒕𝒂𝒌𝒆𝒏,
☆ 𝒊𝒅𝒆𝒏𝒕𝒊𝒕𝒚 𝒄𝒂𝒓𝒅
☆ 𝒏𝒐𝒎𝒆 𝒆 𝒄𝒐𝒈𝒏𝒐𝒎𝒆: Ivan Aletris Réverie
☆ 𝒅𝒂𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝒏𝒂𝒔𝒄𝒊𝒕𝒂: 03/12/2012
☆ 𝒔𝒆𝒈𝒏𝒐 𝒛𝒐𝒅𝒊𝒂𝒄𝒂𝒍𝒆: drago
☆ 𝒍𝒖𝒐𝒈𝒐 𝒅𝒊 𝒏𝒂𝒔𝒄𝒊𝒕𝒂: lynphea
☆ 𝒍𝒆𝒈𝒂𝒎𝒊: Clover Hawthorne e Navin Hawthorne, cugini.
☆ 𝒔𝒐𝒄𝒊𝒂𝒍 𝒎𝒆𝒅𝒊𝒂: @/lynph3ea
☆ 𝒂𝒕𝒕𝒊𝒗𝒊𝒕𝒂̀ 𝒆𝒙𝒕𝒓𝒂𝒄𝒖𝒓𝒓𝒊𝒄𝒐𝒍𝒂𝒓𝒆: club di filmografia, club di canto.
☆ 𝒎𝒂𝒕𝒆𝒓𝒊𝒂 𝒆𝒙𝒕𝒓𝒂𝒄𝒖𝒓𝒓𝒊𝒄𝒐𝒍𝒂𝒓𝒆: viaggi astrali & sogni lucidi, studi delle dimensioni parallele e dei multiversi.
☆ 𝒂𝒍𝒍𝒊𝒏𝒆𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐: neutrale
☆ 𝒄𝒐𝒓𝒔𝒐: torrenuvola
☆ 𝒈𝒆𝒏𝒆𝒔: stregone
☆ 𝒈𝒖𝒊𝒅𝒆𝒍𝒊𝒏𝒆: Nato in una piccola cittadina circondata dalla foresta, Ivan ha trascorso la sua infanzia circondata dalla natura selvaggia e dalle tradizioni magiche della sua famiglia. La sua connessione con il regno rinsecchito vegetale lo rende particolarmente sensibile alle energie che circondano gli esseri viventi, il che gli consente di parlare con le piante e di percepire il dolore o la felicità che scorre attraverso il mondo naturale. Sebbene ancora giovane, Ivan è già considerato uno degli stregoni più promettenti della sua generazione, ma la sua natura dolce e il suo desiderio di pace lo rendono più incline a seguire una via di conoscenza interiore, piuttosto che una strada di fama o potere... Per il momento.
☆ 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒚𝒍𝒊𝒏𝒆 : Ivan Réverie è un giovane stregone di origine misteriosa, cresciuto in un ambiente avvolto da leggende familiari e poteri rivolti alle piante, Lynphea. Il suo cognome, Réverie, che in francese significa "sogno", riflette perfettamente la sua natura sensibile e il suo legame con il mondo onirico e magico. Nato in una piccola cittadina circondata dalla foresta, il giovane stregone ha trascorso la sua infanzia circondato dalla natura selvaggia e dalle tradizioni magiche della sua famiglia. Fin da giovane, Ivan ha mostrato una connessione innata con gli elementi naturali, in particolare con i fiori e le piante, ovviamente anche la terra. Il giovane stregone ha sempre avuto un carattere ambiverso e riflessivo, preferendo passare il tempo immerso nelle antiche librerie di famiglia o passeggiando nei giardini segreti che circondano la casa. Ma ciò non l'ha mai fermato dal divertimento puro. La sua connessione con il regno vegetale lo rende particolarmente sensibile alle energie che circondano gli esseri viventi, il che gli consente di parlare con le piante e di percepire il dolore o la felicità che scorre attraverso il mondo naturale. Tuttavia, sebbene sia dotato di un grande potenziale, Ivan non ha mai cercato di imporsi come una figura di potere. Pronto a mantenere la sua magia in modo discreto e gentile, orientadosi sempre al benessere delle piante e alla protezione di chi ama, piuttosto che alla conquista. Il mondo di Ivan è spesso popolato da sogni e visioni, e lui sembra essere una sorta di intermediario tra il regno dei sogni e quello reale. Sebbene ancora giovane, Ivan è già considerato uno degli stregoni più promettenti della sua generazione, ma la sua natura dolce e il suo desiderio di pace lo rendono più incline a seguire una via di conoscenza interiore, piuttosto che una strada di fama o potere... Per ora. La sua vita è intrisa di magia silenziosa, ma potente, ed è deciso sul suo futuro: vuole diventare uno degli streghe più rispettati di Lynphea, non per la sua forza, ma per la sua capacità di ascoltare e comprendere la magia che scorre invisibile attraverso il mondo delle piante viventi e quelle rinsecchite, a cui ha sempre dato più attenzioni, essendo uno stregone.
☆ 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂𝒍𝒊𝒕𝒚: Ivan o ''Iv'' è una persona dal carattere profondo e sensibile, il cui spirito riflette un equilibrio tra serenità e intensità. La sua personalità è spesso descritta come tranquilla e contemplativa, uno stregone che preferisce l'introspezione al clamore del mondo esterno. È un ragazzo con una straordinaria empatia, capace di sentire e comprendere le emozioni degli altri senza bisogno di parole. Questo lo rende il tipo di amico leale e un confidente affidabile, sempre pronto a offrire ascolto e conforto a chi ne ha bisogno.
☆ 𝒄𝒖𝒓𝒊𝒐𝒔𝒊𝒕𝒊𝒆𝒔 𝒂𝒏𝒅 𝒔𝒆𝒄𝒓𝒆𝒕𝒔: 1. Il suo legame con i sogni.
2. Ha un giardino proibito, tutto suo.
3. Ha un legame straordinario con la luna, sebbene sia uno stregone delle piante.
☆ 𝒑𝒐𝒘𝒆𝒓𝒔 𝒂𝒏𝒅 𝒂𝒃𝒊𝒍𝒊𝒕𝒊𝒆𝒔: Ivan è lo stregone della Natura e in quanto tale trae energia dalla natura che lo circonda e da tutte le creature vegetali che lo circondano, risultando però completamente impotente e fisicamente indebolito senza di esse. In zone di caverna infatti, o dove non può crescere nessuna forma biologica di vita, lui non può usare i propri poteri. Come uno stregone comune è in grado di lanciare incantesimi basilari come quello di telecinesi e quello di teletrasporto. Eccelle nella creazione di pozioni, i cui ingredienti sono essenzialmente le piante che ello stesso coltiva dal giardino tutto suo. Possiede una vera e propria empatia con la natura che lo circonda. Questo lo rende quindi in grado di percepire il linguaggio delle piante e degli alberi, parlare con loro, capire di cosa hanno bisogno, aiutarli e curarli. Può accelerare la crescita naturale di una pianta, per intrappolare i nemici fra le sue radici o liane. I suoi poteri di guarigione funzionano sulle piante, sugli oggetti e sulle persone.
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"Ritratto del poeta in autunno" di Davide Rocco Colacrai, Mezzelane editore. A cura di Alessandra Micheli
Chi è davvero il poeta? Colui che descrive il mondo in versi? E quale mondo racconta’ quello che è rinchiuso dentro di lui o quello che è inevitabilmente proiettato all’esterno? In fondo, noi siamo ciò che possiamo comunicare con il corpo. Sono dunque penso, oppure penso dunque sono sembrano dimensioni parallele e comunicanti, di questo essere chiamato uomo di cui il poeta sembra la sua…
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Viviamo nel tempo; il tempo ci forgia e ci contiene, eppure non ho mai avuto la sensazione di capirlo fino in fondo. Non mi riferisco alle varie teorie su curvature e accelerazioni né all'eventuale esistenza di dimensioni parallele di un altrove qualsiasi. No, sto parlando del tempo comune, quotidiano, quello che orologi e cronometri ci assicurano scorra regolarmente: tic tac, tic toc. Esiste al mondo una cosa più ragionevole di una lancetta dei secondi? Ma a insegnarci la malleabilità del tempo basta un piccolissimo dolore, il minimo piacere.
#pag.6#Il senso di una fine#citazioni#citazione#citazioni libri#citazione libro#frasi#narrativa#Julian Barnes
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Sollevatore a Due Colonne - La Soluzione Perfetta per Officine Professionali
Nel campo della riparazione e manutenzione dei veicoli a motore, i sollevatori sono strumenti essenziali più utilizzati per migliorare il lavoro nelle officine. Alcune delle scelte sono le seguenti, sebbene ci siano due dei contingenti più ampiamente utilizzati. Questi dispositivi, sebbene diversi tra loro, offrono alcune comodità su cui contare quando si eseguono operazioni di manutenzione in modo efficace e sicuro.
Il Sollevatore a due colonne è spesso utilizzato in officina e necessita di meno ancoraggi, quindi è abbastanza comune tra tutti i sollevatori noti. Sono composti da due colonne di controllo parallele, per sollevare e tenere il veicolo in aria utilizzando bracci regolabili e robusti.
Questo tipo di sollevatore fornisce sufficiente luce e spazio sotto l'auto, il che lo rende utile in attività che richiedono più lavoro da svolgere sotto l'auto come, riparazione di emissioni, scarico, sostituzione di ammortizzatori o freni tra gli altri. Infatti, il sollevatore a due colonne è più adatto per quei veicoli di grandi dimensioni come SUV o furgoni poiché possono imporre una grande quantità di peso su di esso.
Un altro importante vantaggio del Sollevatore a due colonne è che è stabile e molto versatile. Poiché è adatto a diversi tipi di veicoli, rappresenta l'opzione perfetta per le officine che cercano uno strumento robusto e versatile.
Tuttavia, il Sollevatore a forbice è dotato di un design più ingegnoso che lo rende adatto alle officine con spazio limitato. Funziona tramite alette o leve che sollevano l'auto all'istante ed è efficace per attività di base come la sostituzione degli pneumatici e una breve valutazione. Alcuni di essi hanno anche un meccanismo di trasporto e quindi possono essere spostati in altre sezioni dell'officina o persino nella sezione esterna.
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Pertanto, l'opzione migliore quando si tratta di un Sollevatore a due colonne o di un Sollevatore a forbice sarà informata dalle esigenze dell'officina. Nel caso in cui si richieda uno strumento in grado di fornire un lavoro intensivo, il sollevatore a due colonne dovrebbe svolgere il lavoro in modo appropriato. Se è necessario spostarsi durante il funzionamento o è necessario che sia un piccolo dispositivo, il sollevatore a forbice è una buona scelta.
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La reincarnazione non esiste, e nemmeno l'anima: quando si muore, si muore e basta; io non credo: io so: nessuno è mai ritornato dalla morte, sotto nessuna forma; esistesse un "al di là a questa esistenza"... evidentemente si sta' così bene di là, da non sentire il bisogno di tornare per fare un reclamo al ministero che gestisce il culto delle dimensioni parallele.
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NicoNote ''AN DIE UNERKANNTE / ALLA SCONOSCIUTA'' sturm und drang e attraversamenti romantici, per voce, poesia, elettronica
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Sabato 19 Ottobre, ore 21 Teatro degli Atti, Rimini - Sagra Musicale Malatestiana AN DIE UNERKANNTE / ALLA SCONOSCIUTA Performance sonora per Voce, Poesia, Elettronica di e con NicoNote
Monologo sonoro. Sturm und Drang e attraversamenti romantici, liberamente tratti a partire da una lirica di Hölderlin. Uno sguardo che da un frammento si apre al sentimento impetuoso di una generazione, approdando ai Dichterliebe Lieders di Schumann, passando per Kurt Cobain, Tuxedomoon, Henry Purcell con testi scritti da NicoNote con richiami a Rilke, Goethe, Novalis e altro ancora. Evocazioni e palpitazioni, lacrime, ossessione per l'utopia.
In scena: NicoNote Ideazione, drammaturgia, progetto sonoro: NicoNote Testi e Musiche di NicoNote con rielaborazioni liberamente tratte da Robert Schumann, Henry Purcell, Franz Schubert, Tuxedomoon, Nirvana e altri Produzione: Festival Letteratura 2023, NicoNote Dream Action in collaborazione con Motus Vague Si ringraziano: Luca Scarlini, Demetrio Cecchitelli, Monica Benvenuti, Alessandro della Casa e Irina Tchpirko, Andrea Felli, Marco Mantovani, Antonio Patanè, Theatre La Fonderìe Le Mans (F)
La performance si muove verso la dimensione dell'ignoto, dell'impalpabile, nel flusso Sturm und Drang e Romantico, tra suono, reading, canto. È una porta che si apre su un mondo di ascolti poetici di un io narrante, anzi cantante, che attraversa un tracciato fatto di suoni e parole in dimensioni parallele, evocando un sentimento di Mitteleuropa e declino dell'Occidente, l'espressione dello spaesamento, una percezione di “radici perdute” cara alla materia romantica.
''NicoNote alias Nicoletta Magalotti Sound poetry artist, performer e cantante. Ha sviluppato una ricerca molto personale, fin dal suo esordio coi Violet Eves, band molto amata da Pier Vittorio Tondelli, Nicoletta declina i suoi molteplici talenti attraverso la sua voce presenza, mescolando in diretta, con una forma scenica ibridata tra live dj set, poesia sonora, sound art, offrendo un rito sonoro unico e irripetibile, gravido di sensibilità ed emozione di rara bellezza''. press
Durata 40 minuti, senza interruzioni
Biglietti: https://www.sagramusicalemalatestiana.it/biglietteria/sagra-musicale-malatestiana
foto: NicoNote An die Unerkannte / Mantova, Teatro Bibiena 2023, ph @ Barbara Silvestri / Festival Letteratura
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