#Daniele Muratore
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oggi, martedì 29, dalle 14 su radio onda rossa: "neve di carta" + "per farla finita col giudizio di dio"
oggi, martedì 29, dalle 14 su radio onda rossa: “neve di carta” + “per farla finita col giudizio di dio”
Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm OGGI, martedì 29 marzo 2022, ore 14:00 ● NEVE DI CARTA liberamente ispirato dal libro ‘Ammalò di testa – storie dal manicomiodi Teramo” di Annacarla Valerianodrammaturgia Letizia Russocon Elisa Di Eusanio e Andrea Lolliregia Elisa Di Eusanio e Daniele Muratore Una mattina, nella campagna abruzzese dove vive e fatica da sempre, Bernardino riceve…
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#Ammalò di testa#Andrea Lolli#Annacarla Valeriano#Antonin Artaud#Daniele Muratore#Elisa Di Eusanio#Frascati#Letizia Russo#Neve di carta#Oreste Scalzone#Per farla finita#Per farla finita col giudizio di dio#Pour en finir...#ROR - Radio Onda Rossa#Spazio Teatro Faber#teatro
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Senza glutine
Al teatro Studio Argot è in scena fino al 16 dicembre Senza Glutine, uno spettacolo di Giuseppe Tantillo che ne cura anche la regia e ne è protagonista insieme a Valentina Carli, Vincenzo De Michele e Orsetta De Rossi. (more…)
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#Daniele Muratore#Giuseppe Tantillo#Orsetta De Rossi#Recensione Senza glutine#Recensioni Teatro Roma#Teatro Roma#Valentina Carli#Vincenzo De Michele
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dalo INPS: muratore a nero prende il reddito di cittadinanza e ci si compra una Lamborghini 20 Aprile 2019Lercio Nabab (BO) – I più cupi timori legati all’erogazione del Reddito di Cittadinanza, e manifestati tanto dal mondo politico che del sempre più attento popolo del web, sembrano essersi concretizzati. Con l’avvio del provvedimento c’era, infatti, la sensazione che ancora una volta la parte più ricca del paese, notoriamente costituita dai disoccupati che lavorano in nero o quelli che, ancora peggio, restano colpevolissimamente seduti sul divano, potesse trarne una ulteriore ingiusta rendita, aumentando così il divario già grandissimo tra chi – senza occupazione – vive nel lusso più sfrenato e chi invece, purtroppo, ha la sfortuna di avere un lavoro regolare, magari anche pubblico e ben pagato, costretto così a pagare le tasse e fare la fame. Per non parlare degli imprenditori che sono in condizioni sempre più disperate: si racconta che Della Valle faccia fatica a pagare il bollo per l’elicottero e che Berlusconi abbia messo la sua macchina di rappresentanza a metano per risparmiare qualcosina. Non va meglio ai calciatori: sembra che Mauro Icardi abbia imposto a Wanda Nara una drastica riduzione degli appuntamenti dall’estetista. E questo gap immorale pare proprio essere confermato dalla storia di Tore Approfitta, “disoccupato” quarantenne che, sconosciuto al fisco, è sempre riuscito a condurre una vita agiata lavorando sotto caporale sui ponteggi dei cantieri edili e nei campi di pomodori. Non solo: anche la moglie, Assunta Innero, sembra che sia solita incassare laute provvigioni dal suo impiego di Manager Domestica, lavando panni e pulendo appartamenti. «Il lavoro nero è una vera fortuna» ci racconta Tore «A volte guadagno anche 6, 700 euro al mese. Tanta ricchezza mi procura anche dei grattacapi: ho sempre paura che i miei figli si abituino all’opulenza e magari, un domani, facciano fatica ad ambientarsi con un impiego regolare». Ma che se ne fa di tutti questi soldi? «Finora con i proventi del lavoro nero ci siamo comprati 4 appartamenti a testa, che considerato che ho quattro figli e una moglie significano 24 appartamenti. Tutto quello che avanzava lo abbiamo speso in gioielli, cene eleganti e vestiti costosi. Ma oggi la mia vita è cambiata, è una rivoluzione». Allude al Reddito di Cittadinanza? «Certo. Grazie al fatto di risultare disoccupato e di pagare un affitto di 500 euro al mese (ovviamente perché i nostri 24 appartamenti li affittiamo in nero) ho potuto accedere all’intero bottino di 780 euro mensili. Una manna dal cielo che si aggiunge allo sfarzo già ampiamente acquisito. Ovviamente la prima cosa che ho fatto è stato ordinare una Lamborghini Aventador, il sogno di tutta una vita che si avvera. L’ho intestata a un prestanome e presa a rate». Ma non le sembra di approfittare? «Mi scusi, non direi. Sono 343.762 euro a listino, che a 780 euro al mese sono meno di 40 anni. Pensi, quando nel 2060 avrò finito di pagarla grazie al Reddito di Cittadinanza, la Lega di Salvini sarà a malapena a metà delle sue rate con lo Stato, a cui deve 49 milioni di euro: loro dovranno pagare ancora quasi quarant’anni di rate, io avrò finito e potrò anche rinunciare al Reddito». Daniele Primavera
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Juventus mercato: the operations completed ✔
The summer transfer market has officially ended since Monday 8:00 p.m. A session during which Juventus will have succeeded in achieving a large part of its objectives, namely: to rejuvenate its workforce, reduce the workforce, reduce the payroll, strengthen the midfield, recruit a number 9, favor paying loans in order to reduce the outflow of cash in this economically difficult period.
Departures
Miralem Pjanic: € 60 million (sale)> Barcelona
Simone Muratore: € 7 million (sale)> Atalanta
Mattia Perin: ready (Genoa)
Cristian Romero: loan> Atalanta
Marko Pjaca: loan> Genoa
Luca Pellegrini: loan> Genoa
Daniele Rugani: loan> Stade Rennais
Mattia De Sciglio: loan> Olympique Lyonnais
Douglas Costa: loan> Bayern Munich
Rolando Mandragora: loan> Udinese
Nicolussi Caviglia: ready> Parma
Blaise Matuidi: contract termination
Gonzalo Higuain: contract termination
Stephy Mavididi: sale (€ 6.3 million)> Montpellier
Pablo Moreno: sale (€ 10 million)> Manchester City
Marco Olivieri: loan> Empoli
Arrivals
Dejan Kulusevski: loan return (bought for 35 million in January) + potential bonus of 10 million> Atalanta
Felix Correia: 10.5 million (buy)> Manchester City
Arthur Melo: € 72 million (purchase)> Barcelona
Weston McKennie: € 4.5 million (loan) + call option (18.5 M)> Schalke 04
Alvaro Morata: € 10 million (annual revolving loan) + purchase right (45 million)> Atletico Madrid
Rolando Mandragora: € 10.7 million (purchase)> Udinese
Federico Chiesa: € 10 million (two-year loan) + 40 million (compulsory purchase)> Fiorentina
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6 lug 2020 10:10
GIANNINI, L'ULTIMA ''STAR'' - AVRÀ LA SUA STELLA A HOLLYWOOD, IL SECONDO ATTORE DOPO RODOLFO VALENTINO, E ORA RACCONTA I SUOI ANNI CON COPPOLA, ROBERT MITCHUM E BILLY WILDER. ''CONOBBI JULIA ROBERTS SU UN SET, LA CHIAMARONO SOLO PERCHÉ ERA LA SORELLINA DI ERIC. MA DISSI…'' - I FILM CON RIDLEY E TONY SCOTT: ''IL SUICIDIO? CREDO CHE ABBIA SBAGLIATO UNA DI QUELLE GROSSE OPERAZIONI FINANZIARIE CHE FACEVANO LUI E IL FRATELLO''. E QUANDO DISSE DI NO A SPIELBERG
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Arianna Finos per www.repubblica.it
In attesa di inaugurare a inizio 2021 la stella che Hollywood gli dedica sulla Walk of fame, Giancarlo Giannini, 78 anni ad agosto, se n'è costruita una da solo: "Mi piace fare il muratore, ne ho incassata una sulla pietra serena del marciapiede della casa di campagna - spiega ridendo - sono il secondo attore italiano a riceverlo dopo Rodolfo Valentino, con Anna Magnani, Sophia Loren e Gina Lollobrigida".
La stella suggella il suo lungo rapporto con Hollywood.
"In America a volte mi hanno amato più che in Italia. I primi film hollywoodiani li ho girati da noi. Nel '68 Lo sbarco di Anzio, con Robert Mitchum e Peter Falk, ero l'unico italiano, il marine Cellini, piccoletto rispetto agli altri, imbracciavo un fucile sproporzionato, per fortuna a un certo punto lo barattavo col mitra di un caduto. Lo girammo a Taranto, la sera la troupe giocava a poker tra decine di bottiglie di birra, Mitchum non beveva e ce ne andavamo in giro.
Mi raccontava di quando aveva convinto un giornalista che andava a raccogliere farfalle nei boschi, o quando aveva radunato cento invitati in smoking obbligatorio a una festa e si era presentato nudo con le parti intime coperte di panna. Era un grande consumatore di marijuana, si faceva le sigarette spacciandole per Marlboro. Io avevo studiato inglese a Londra per il ruolo, con un maestro che mi metteva lo stuzzicadenti per pronunciare 'th', sul set ridevano tutti, Mitchum e gli altri mi dovettero insegnare lo slang americano. Quando lo rividi a Todi, tantissimi anni dopo, si ricordava ancora le battute che mi aveva insegnato".
In American dreamer era un assassino francese, in Saving Grace un prete, poi Febbre di gioco.
"Per Fever Pitch (Febbre di gioco, ndr) mi chiamò il regista Richard Brooks mentre ero in vacanza nel deserto dell'Arizona, in un motel a forma di ferro di cavallo con un palo e il telefono al centro. Non volevo andare, mi stavo per sposare. Un aereo privato mi portò agli studios, con le pareti di mogano e i premi, lui mi accolse 'my friend'. Il mio personaggio era un capo mafioso col pallino del golf. Io prendevo lezioni e nella prima scena centrai subito una buca a dodici metri. Nel film non si potè mettere ma il regista mi convocò con una scusa a Los Angeles per consegnarmi il pezzo di pellicola, 'la prova dell'impresa'".
Nel 1989 New York Stories con Francis Ford Coppola.
"Lo conobbi a una cena anni prima, aveva visto Amore e anarchia, mi voleva per Apocalypse Now nel ruolo con cui Duvall ha vinto l'Oscar, ma ero impegnato con Visconti. Mi disse 'ma fai spostare il film', come se io avessi quel potere. Un anno prima me lo aveva detto anche Spielberg, mi aveva chiamato per l'antagonista di I predatori dell'arca perduta ma slittò per uno sciopero e poi io ero impegnato con Fassbinder. 'Chi è? Ma sposta quel film', disse Spielberg. Gli americani sono strani, bisogna saperli prendere. Comunque poi Coppola mi richiama, 'devi interpretare mio padre', che era stato primo flauto di Toscanini. Avevo in ballo Il male oscuro con Monicelli, che ebbe un incidente con molte fratture. Coppola mi chiamò il giorno stesso, 'allora il film lo puoi fare'".
Mai pensato di trasferirsi?
"No, mi piace il mio paese e a Hollywood ti offrono ruoli da italiano. La Columbia mi offrì un contratto da sei mesi all'anno come protagonista di una serie, un detective italiano rompiscatole spedito in America: 'Sistemi economicamente figli e nipoti'. Non volevo essere legato per anni".
Ha lavorato con una sconosciuta Julia Roberts.
"Legami di sangue, 1989, western poco interessante in cui ero un patriarca viticoltore, mio figlio era Eric Roberts e avevano chiamato la sorellina. Nella scena in cui un gruppo di cattivi assaltava il ranch e mi aggrediva, Julia aveva un primo piano disperato ed era intensissima, la segnalai ai produttori, 'ma figurati, è solo la sorella di Eric'. Poco tempo dopo era una stella".
Le è capitato altre volte di intuire il talento?
"Con Daniel Craig, Bond, all'inizio tutti scettici, io sapevo che grande attore fosse, di una simpatia devastante e capace di farsi da solo gli stunt. Stavamo talmente bene che dopo Casino Royale ho fatto Quantum of solace".
Incontri folgoranti?
"Con Billy Wilder. Ero a Los Angeles per un film italiano, mi portano da Spago e lui mi fa invitare dal cameriere al suo tavolo, con Diana Ross, Sidney Poitier, Michael Caine. Mi presenta e si mette a citare, col suo accento anglotedesco, battute di Mimì metallurgico. Con Andy Warhol passeggiavamo, lui aveva sempre una polaroid e un registratore. Mi portò nella sua Factory e mi fece un servizio fotografico".
(…)
Man on fire con l'altro Scott, Tony. E Denzel Washington.
"Washington bravo, severo, grand'attore. Il mio ruolo bellissimo fu tagliato nel finale, non è simpatico spiegare perché. Le dico solo che gli attori americani hanno un potere enorme, un italiano che cazzo fa? Se Ridley era silenzioso, Tony era esuberante. I due fratelli erano in competizione. Ricordo una scena faraonica di incendio in un locale, 'mio fratello in Black Hawk Down ha avuto 16 macchine, io ne ho 36!'. Era geloso perché Ridley era più famoso. Mi faceva arrivare in Messico bottiglie di Brunello di Montalcino, ed ero astemio, mi regalava piante a cui ero allergico. La mattina alle 4 andava a scalare montagne. Non credo che si sia buttato dal ponte perché malato, penso che abbia sbagliato una di quelle grosse operazioni finanziarie che facevano lui e il fratello e non ha retto alla vergogna".
Di recente cosa le è piaciuto fare?
"Con Clooney la serie Catch 22. George mi ha mandato il testo con la sua voce registrata, sul set mi ha preparato bellissimi cartelli con le frasi. Ho invece rifiutato il film Dubbing De Niro, un doppiatore che perdeva la voce e andava in America a incontrare De Niro, ci riusciva nelle ultime scene. Conosco De Niro, ma il progetto non mi ha convinto".
Nella casa di campagna conserva gli oggetti della sua carriera?
"Qualcosa, la lettera dispiaciuta di Spielberg quando ho detto no, i complimenti di Ridley Scott e i fumetti che Tony mi mandava la sera sulle riprese, le foto di Warhol. Ma le conservo senza enfasi, le cose si fanno e si dimenticano".
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Cristiano Ronaldo Jadi Bintang Kemenangan
Gilagoal – Cristiano Ronaldo Jadi Bintang Kemenangan, Juventus melawan Lecce pada pekan ke-28 Liga Italia 2019-2020. Pertandingan itu berlangsung di kandang Juventus, Allianz Stadium, Sabtu (27/6/2020). Juventus butuh tambahan tiga poin untuk mengukuhkan posisinya di puncak klasemen sementara. Namun, bukan perkara mudah bagi Juventus untuk mengalahkan Lecce. Tim yang berada di zona degradasi itu memberi perlawanan berarti kepada Juventus pada babak pertama. Juventus pun baru bisa mencetak gol pada babak kedua. Sebanyak empat gol disarangkan tim asuhan Maurizio Sarri ke gawang Lecce, untuk meraih tiga poin.
Jalannya Pertandingan
Babak Pertama Juventus memulai babak pertama dengan tidak terlalu baik. Bianconeri –julukan Juventus– yang mendominasi penguasaan bola justru hampir kebobolan oleh aksi Lecce. Andrea Rispoli hampir membawa tim tamu unggul pada menit keempat, beruntung peluang itu tidak berbuah gol. Juventus cukup terkejut dengan peluang cepat Lecce. Permainan perlahan-lahan menjadi seimbang, dengan Lecce mampu menguasai bola hampir 47 persen. Juventus pun kesulitan untuk melancarkan serangan berbahaya. Opsi yang diambil Juventus adalah melepaskan tembakan jarak jauh ke gawang Lecce. Adrien Rabiot melakukannya pada menit ke-20, tetapi tidak berbuah gol. Setelah beberapa saat pertandingan berjalan seimbang, Juventus bisa mendominasi permainan lagi. Juventus diuntungkan kartu merah yang diterima Fabio Lucioni pada menit ke-33. Kartu merah itu hasil dari pelanggaran Lucioni kepada Rodrigo Bentancur. Juventus hampir mendapatkan gol pertama, melalui sepakan salto Cristiano Ronaldo pada menit ke-41. Akan tetapi, bola melambung tipis di atas mistar gawang Lecce. Juventus berusaha membobol gawang Lecce sebelum babak pertama selesai, tetapi usaha Ronaldo dan kawan-kawan gagal. Babak Kedua Juventus yang unggul jumlah pemain langsung mendominasi penguasaan bola. Juventus pun mendapatkan beberapa peluang berbahaya pada menit-menit awal babak kedua. Akan tetapi, belum ada gol yang tercipta setelah 10 menit babak kedua dimulai. Paulo Dybala memecah kebuntuan Juventus pada menit ke-53. Dybala mengonversikan umpan Cr7 –julukan Ronaldo– menjadi sepakan terukur ke gawang Lecce. Gol Dybala membuat Juventus semakin bersemangat menyerang Lecce. Ronaldo kemudian ikut membobol gawang Lecce pada menit ke-62, melalui tendangan penalti. Lecce harus memperkecil kedudukan lebih dulu sebelum berharap untuk menyamakan kedudukan. Akan tetapi, Juventus tidak memberikan Lecce mengembangkan permainannya meski sudah unggul 2-0. Pada menit ke-83, Ronaldo lagi-lagi jadi kreator dari gol Juventus. Umpan brilian Ronaldo dieksekusi dengan sempurna oleh Gonzalo Higuain, yang baru masuk di babak kedua. Kemenangan Bianconeri disempurnakan Matthijs de Ligt, yang mencetak gol dengan kepalanya pada menit ke-85. Juventus pun menang telak 4-0 atas Lecce. Berikut susunan pemain Juventus vs Lecce: Juventus (4-3-3): Wojciech Szczesny; Juan Cuadrado, Matthijs de Ligt, Leonardo Bonucci, Blaise Matuidi; Rodrigo Bentancur, Miralem Pjanic, Adrien Rabiot; Federico Bernardeschi, Paulo Dybala, Cristiano Ronaldo. Cadangan: Gianluigi Buffon, Carlo Pinsoglio, Aaron Ramsey, Douglas Costa, Gonzalo Higuain, Daniele Rugani, Marco Olivieri, Simone Muratore, Wesley. Pelatih: Maurizio Sarri Lecce (5-3-2): Gabriel; Giulio Donati, Fabio Lucioni, Nehuen Paz, Brayan Vera, Andrea Rispoli; Panagiotis Tachtsidis, Jacopo Petriccione, Evgen Shakhov; Marco Mancosu, Filippo Falco. Cadangan: Mauro Vigorito, Gianmarco Chironi, Vito Mattia Radicchio, Luca Rossettini, Ilario Monterisi, Biagio Meccariello, Riccardo Saponara, Marco Calderoni, Silvio Colella, Sergio Maselli, Salvatore Rimoli, Antonin Barak. Pelatih: Fabio Liverani Read the full article
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Berikut Skuad Lengkap dan Para Pemain Baru dari 16 Besar Liga Champions
Pendaftaran pemain untuk babak 16 Besar Liga Champions 2019/2020 sudah ditutup. UEFA pun sudah melakukan verifikasi dan menetapkan daftar pemain yang bisa bermain di babak 16 Besar.
Real Madrid melakukan sedikit perombakan. Marco Asensio masuk dalam skuad. Pemain berusia 24 tahun tidak masuk dalam skuad di fase grup. Walau belum sembuh 100 persen, dia mulai menjalani latihan.
Borussia Dortmund, sesuai dengan aturan baru, mendaftarkan Erling Braut Haaland. Walau sudah bermain untuk FC Sazlburg di fase grup, Haaland bisa bermain untuk Dortmund. Emre Can juga masuk skuad.
Juventus membuat kejutan dengan tidak mendaftarkan Merih Demiral untuk babak gugur. Padahal, pemain berusia 21 tahun tersebut tampil bagus di Serie A. Sebagai gantinya, Juventus mendaftarkan bek senior Giorgio Chiellini.
Simak daftar lengkap skuad klub 16 Besar Liga Champions di bawah ini ya Bolaneters.
Atalanta
Penjaga Gawang: Francesco Rossi (31), Marco Sportiello (57), Pierluigi Gollini (95)
Belakang: Rafael Tolói (2), Mattia Caldara (3), José Luis Palomino (6), Lennart Czyborra (7), Robin Gosens (8), Berat Djimsiti (19), Timothy Castagne (21), Hans Hateboer (33)
Gelandang: Adrien Tameze (5), Remo Freuler (11), Marten de Roon (15), Ruslan Malinovskyi (18), Josip Iličić (72), Mario Pašalić (88)
Penyerang: Luis Muriel (9), Alejandro Gómez (10), Duván Zapata (91)
Pemain Keluar: Andrea Masiello, Guilherme Arana, Roger Ibañez, Simon Kjær
Atletico Madrid
Penjaga Gawang: Antonio Adán (1), Jan Oblak (13)
Belakang: José María Giménez (2), Santiago Arias (4), Renan Lodi Renan Lodi (12), Stefan Savić (15), Felipe (18), Mario Hermoso (22), Kieran Trippier (23), Šime Vrsaljko (24), Manuel Sánchez (35)
Gelandang: Thomas (5), Koke (6), Saúl Ñíguez (8), Thomas Lemar (11), Marcos Llorente (14), Héctor Herrera (16), Vitolo (20), Yannick Carrasco (21)
Penyerang: João Félix (7), Álvaro Morata (9), Ángel Correa (10), Ivan Šaponjić (17), Diego Costa (19)
3 dari 16
Barcelona
Penjaga gawang: Marc-André ter Stegen (1), Neto (13), Iñaki Peña (26)*, Arnau Tenas (36)*
Belakang: Nélson Semedo (2), Gerard Piqué (3), Clément Lenglet (15), Jordi Alba (18), Samuel Umtiti (23), Junior Firpo (24), Guillem Jaime (32)*, Ronald Araújo (33), Dani Morer (35)*, Sergio Akieme (39)
Gelandang: Ivan Rakitić (4), Sergio Busquets (5), Arthur (8), Sergi Roberto (20), Frenkie de Jong (21), Arturo Vidal (22), Ricard Puig (28)*, Álex Collado (30)*, Ferrán Sarsanedas (34)
Penyerang: Luis Suárez (9), Lionel Messi (10), Ousmane Dembélé (11), Antoine Griezmann (17), Ansu Fati (31)*, Hiroki Abe (37), Kike Saverio (38), Rei Manaj (41)
Pemain Keluar: Jean-Clair Todibo, Moussa Wagué, Carles Aleñá, Carles Pérez (27), Abel Ruiz (29)
*Pemain daftar B
Bayern Munchen
Penjaga gawang: Manuel Neuer (1), Sven Ulreich (26), Christian Früchtl (36)*, Ron-Torben Hoffmann (39)*
Belakang: Álvaro Odriozola (2), Niklas Süle (4), Benjamin Pavard (5), Jérôme Boateng (17), Lucas Hernández (21), David Alaba (27), Lars Lukas Mai (33)
Gelandang: Thiago Alcántara (6), Javi Martínez (8), Philippe Coutinho (10), Mickaël Cuisance (11), Leon Goretzka (18), Alphonso Davies (19), Corentin Tolisso (24), Sarpreet Singh (28), Joshua Kimmich (32), Oliver Batista Meier (34), Joshua Zirkzee (35), Daniels Ontu?āns (40)*
Penyerang: Robert Lewandowski (9), Ivan Perišić (14), Serge Gnabry (22), Thomas Müller (25), Kingsley Coman (29)
Pemain Keluar: Ryan Johansson, Jann-Fiete Arp
*Pemain daftar B
Chelsea
Penjaga gawang: Kepa (1), Willy Caballero (13), Jamie Cumming (31)*, Nicolas Tie (50)*
Belakang: Antonio Rüdiger (2), Marcos Alonso (3), Andreas Christensen (4), Kurt Zouma (15), Reece James (24)*, César Azpilicueta (28), Fikayo Tomori (29), Emerson (33)
Gelandang: Jorginho (5), N'Golo Kanté (7), Ross Barkley (8), Willian (10), Ruben Loftus-Cheek (12), Mateo Kovačić (17), Mason Mount (19)*, Callum Hudson-Odoi (20)*, Christian Pulišić (22), Billy Gilmour (47)*
Penyerang: Tammy Abraham (9), Pedro Rodríguez (11), Olivier Giroud (18), Michy Batshuayi (23)
Pemain Keluar: Marc Guehi (44), George McEachran (45),
*Pemain daftar B
Borussia Dortmund
Selebrasi pemain Borussia Dortmund usai kalahkan Slavia Praha dan lolos ke 16 besar UCL, Kamis (12/12/2019) dini hari. © AP Photo
Penjaga Gawang: Roman Bürki (1), Jonas Hupe (20)*, Luca Unbehaun (25), Marwin Hitz (35), Lucien Hawryluk (36)*, Eric Oelschlägel (40)
Belakang: Dan-Axel Zagadou (2), Achraf Hakimi (5), Raphaël Guerreiro (13), Nico Schulz (14), Mats Hummels (15), Manuel Akanji (16), Leonardo Balerdi (18), Mateu Morey (22), Łukasz Piszczek (26), Emre Can (27), Marcel Schmelzer (29)
Gelandang: Thomas Delaney (6), Mahmoud Dahoud (8), Mario Götze (10), Marco Reus (11), Julian Brandt (19), Thorgan Hazard (23), Axel Witsel (28), Immanuel Pherai (30)*, Patrick Osterhage (31)*, Giovanni Reyna (32), Tobias Raschl (37), Jano Baxmann (38)*, Dominik Wanner (39)*
Penyerang: Jadon Sancho (7)*, Erling Braut Haaland (17)
Pemain Keluar: Jacob Bruun Larsen, Julian Weigl, Paco Alcácer
*Pemain daftar B
Juventu
Penjaga Gawang: Wojciech Szczęsny (1), Carlo Pinsoglio (31), Gianluigi Buffon (77)
Belakang: Mattia De Sciglio (2), Giorgio Chiellini (3), Matthijs de Ligt (4), Alex Sandro (12), Danilo (13), Leonardo Bonucci (19), Daniele Rugani (24), Paolo Gozzi Iweru (40)*
Gelandang: Miralem Pjanić (5), Sami Khedira (6), Aaron Ramsey (8), Blaise Matuidi (14), Juan Cuadrado (16), Adrien Rabiot (25), Rodrigo Bentancur (30), Federico Bernardeschi (33), Simone Muratore (38)*, Manolo Portanova (39)*
Penyerang: Cristiano Ronaldo (7), Paulo Dybala (10), Douglas Costa (11), Gonzalo Higuaín (21)
Pemain Keluar: Merih Demiral
*Pemain daftar B
RB Leipzig
Pemain RB Leipzig usai laga melawan Bayern Munchen, 14 September 2019 lalu. © DFL
Penjaga Gawang: Péter Gulácsi (1), Yvon Mvogo (28), Tim Schreiber (32)*, Philipp Tschauner (33)
Belakang: Angeliño (3), Willi Orban (4), Dayot Upamecano (5)*, Ibrahima Konaté (6)*, Lukas Klostermann (16), Nordi Mukiele (22), Marcel Halstenberg (23), Ethan Ampadu (26), Oliver Bias (34)*, Frederik Jäkel (37), Anton Rücker (38)*, Malik Talabidi (40)*
Gelandang: Amadou Haidara (8), Tyler Adams (14), Ademola Lookman (17), Christopher Nkunku (18), Hannes Wolf (19), Dani Olmo (25), Konrad Laimer (27), Max Winter (43)*, Kevin Kampl (44), Tom Krauß (53)
Penyerang: Marcel Sabitzer (7), Yussuf Poulsen (9), Emil Forsberg (10), Timo Werner (11), Patrik Schick (21), Fabrice Hartmann (35), Jacob Ruhner (39)*
Pemain Keluar: Marcelo Saracchi, Diego Demme, Mads Bidstrup, Matheus Cunha
*Pemain daftar B
Liverpool FC
Penjaga Gawang: Alisson Becker (1), Adrián (13), Andy Lonergan (22), Caoimhin Kelleher (62)*
Belakang: Virgil van Dijk (4), Dejan Lovren (6), Joe Gomez (12), Andy Robertson (26), Joël Matip (32), Adam Lewis (46)*, Trent Alexander-Arnold (66)*
Gelandang: Fabinho (3), Georginio Wijnaldum (5), James Milner (7), Naby Keïta (8), Jordan Henderson (14), Alex Oxlade-Chamberlain (15), Adam Lallana (20), Xherdan Shaqiri (23), Curtis Jones (48)*, Herbie Kane (55)*, Harvey Elliott (67), Yasser Larouci (70)*, Neco Williams (76)*
Penyerang: Roberto Firmino (9), Sadio Mané (10), Mohamed Salah (11), Takumi Minamino (18), Rhian Brewster (24)*, Divock Origi (27)
Pemain Keluar: Sepp van den Berg
*Pemain daftar B
Olympique Lyonnais
Penjaga Gawang: Anthony Lopes (1), Anthony Racioppi (16)*, Ciprian Tătăruşanu (30), Malcolm Barcola (40)*, Kayne Bonnevie (50)*, Kévin Ousmane (60)*, Lucas Margueron (65)*
Belakang: Mapou Yanga-Mbiwa (2), Joachim Andersen (3), Rafael (4), Jason Denayer (5), Marcelo (6), Léo Dubois (14), Fernando Marçal (20), Kenny Tete (23), Youssouf Koné (28), Melvin Bard (31)*, Mathis Louiserre (41)*, Melih Altikulac (43)*, Semih Altikulac (44)*, Mattéo Commaret (49)*, Marley Felix (56)*, Malo Gusto (58)*, Pierre Kalulu (59)*, Castello Lukeba (66)*, Andy Minolien (67)*, Arthur Pontet (73)*
Gelandang: Martin Terrier (7), Houssem Aouar (8), Thiago Mendes (12), Ousseynou Ndiaye (13)*, Jeff Reine-Adélaïde (17), Jean Lucas (22), Maxence Caqueret (25), Lucas Tousart (29), Bruno Gomez Soares (39), Cédric Augarreau (32)*
Penyerang: Moussa Dembélé (9), Bertrand Traoré (10), Memphis Depay (11), Amine Gouiri (19)*, Karl Toko Ekambi (21), Maxwel Cornet (27), Fofana Boubacar (35)
Pemain Keluar: Heritier Deyonge, Oumar Solet, Issiar Drame (24), Théo Ndicka Matam
*Pemain daftar B
Manchester City
Penjaga Gawang: Claudio Bravo (1), Ederson (31), Scott Carson (33)
Belakang: Kyle Walker (2), John Stones (5), Oleksandr Zinchenko (11), Aymeric Laporte (14), Benjamin Mendy (22), João Cancelo (27), Nicolás Otamendi (30), Eric García (50)*
Gelandang: İlkay Gündoğan (8), Rodri (16), Kevin De Bruyne (17), Leroy Sané (19), Bernardo Silva (20), David Silva (21), Fernandinho (25), Riyad Mahrez (26), Phil Foden (47)*
Penyerang: Raheem Sterling (7), Gabriel Jesus (9), Sergio Agüero (10)
Pemain Keluar: Cieran Slicker, James Trafford, Thomas Scott, Daniel Grimshaw (32), Angeliño, Taylor Harwood-Bellis (78), Thomas Doyle (69), Ian Poveda (83)
*Pemain daftar B
Napoli
Penjaga Gawang: Alex Meret (1), David Ospina (25), Orestis Karnezis (27), Antonio Pio Daniele (72)*
Belakang: Mário Rui (6), Sebastiano Luperto (13), Nikola Maksimović (19), Giovanni Di Lorenzo (22), Elseid Hysaj (23), Kalidou Koulibaly (26), Kostas Manolas (44), Alberto Senese (73)*, Claudio Manzi (74)*
Gelandang: Diego Demme (4), Allan (5), Fabián Ruiz (8), Eljif Elmas (12), Piotr Zieliński (20) Stanislav Lobotka (68), Gianluca Gaetano (70)*
Penyerang: José Callejón (7), Fernando Llorente (9), Hirving Lozano (11), Dries Mertens (14), Matteo Politano (21), Lorenzo Insigne (24), Arkadiusz Milik (99)
Pemain Keluar: Faouzi Ghoulam, Kevin Malcuit, Amin Younes
*Pemain daftar B
Paris Saint-Germain
Pemain PSG merayakan gol Mauro Icardi ke gawang Club Brugges pada laga Liga Champions, Kamis (7/11/2019) dini hari WIB. © AP Photo
Penjaga Gawang: Keylor Navas (1), Sergio Rico (16), Marcin Bulka (30), Garissone Innocent (40)*
Belakang: Thiago Silva (2), Presnel Kimpembe (3), Thilo Kehrer (4), Marquinhos (5), Thomas Meunier (12), Juan Bernat (14), Layvin Kurzawa (20), Abdou Diallo (22), Colin Dagba (31), Nianzou Kouassi (35)*, Loïc Mbe Soh (36)*
Gelandang: Marco Verratti (6), Leandro Paredes (8), Pablo Sarabia (19), Ander Herrera (21), Idrissa Gueye (27), Adil Aouchiche (38)*
Penyerang: Kylian Mbappé (7), Edinson Cavani (9), Neymar (10), Ángel Di María (11), Mauro Icardi (18), Julian Draxler (23)
Pemain Keluar: Eric Maxim Choupo-Moting
*Pemain daftar B
Real Madrid
Skuat Real Madrid merayakan gol Raphael Varane ke Gawang Getafe, Sabtu (4/1/2020) © AP Photo
Penjaga Gawang: Alphonse Areola (1), Thibaut Courtois (13), Diego Altube (26)*, Javier Belman (30)*
Belakang: Dani Carvajal (2), Éder Militão (3), Sergio Ramos (4), Raphaël Varane (5), Nacho (6), Marcelo (12), Ferland Mendy (23), Sergio López (32)*, Fran García (33)*, Adri (35)*, Javi (39)*, Víctor Chust (40)*
Gelandang: Toni Kroos (8), Luka Modrić (10), Gareth Bale (11), Casemiro (14), Federico Valverde (15), James Rodríguez (16), Marco Asensio (20), Brahim Díaz (21), Isco (22), Martín (36)*, Franchu (37)*, Álvaro Bravo (38)*, Marvin Park (41)*, Miguel Baeza (42)*, Antonio Blanco (43)*
Penyerang: Eden Hazard (7), Karim Benzema (9), Lucas Vázquez (17), Luka Jović (18), Mariano Díaz (24), Vinícius Júnior (25), Rodrygo (27)
Pemain Keluar: Álvaro Odriozola, Manu Hernando (34), Pedro Ruiz (29)
*Pemain daftar B
Tottenham Hotspur
Selebrasi pemain Tottenham saat melawan West Ham, Sabtu (23/11/2019) malam WIB. © AP Photo
Penjaga Gawang: Hugo Lloris (1), Michel Vorm (13), Paulo Gazzaniga (22), Alfie Whiteman (41)*, Brandon Austin (49)*
Belakang: Toby Alderweireld (4), Jan Vertonghen (5), Davinson Sánchez (6), Eric Dier (15), Juan Foyth (21)*, Serge Aurier (24), Ben Davies (33), Japhet Tanganga (39)*, Timothy Eyoma (43)*
Gelandang: Heung-Min Son (7), Harry Winks (8), Erik Lamela (11), Moussa Sissoko (17), Giovani Lo Celso (18), Ryan Sessegnon (19), Dele Alli (20), Steven Bergwijn (23), Lucas Moura (27), Tanguy Ndombélé (28), Oliver Skipp (29)*, Gedson Fernandes (30), Jamie Bowden (44)*, Harvey White (53)*
Penyerang: Harry Kane (10)
Pemain Keluar: Joshua Oluwayemi (73), Kacper Kurylowicz (79), Thimothee Lo Tutala (88), Danny Rose, Kyle Walker-Peters, Christian Eriksen, Victor Wanyama, Troy Parrott
*Pemain daftar B
Valencia
Penjaga Gawang: Jaume Doménech (1), Jasper Cillessen (13), Cristian Rivero (28)*, Emilio Bernard Sanchez (36)*
Belakang: Thierry Correia (2), Jaume Costa (3), Eliaquim Mangala (4), Gabriel (5), Mouctar Diakhaby (12), José Gayà (14), Cristiano Piccini (21), Alessandro Florenzi (25), Javier Jiménez (32), Hugo Guillamón (33)*, Guillem Gutierrez (37)*
Gelandang: Geoffrey Kondogbia (6), Gonçalo Guedes (7), Carlos Soler (8), Daniel Parejo (10), Denis Cheryshev (11), Manu Vallejo (15), Kang-in Lee (16), Francis Coquelin (17), Daniel Wass (18), Ferrán Torres (20), Pascu (26)*, Vicente Esquerdo (34)*
Penyerang: Kevin Gameiro (9), Rodrigo (19), Maxi Gómez (22), Rubén Sobrino (23), Jordi Escobar (29)*, Pablo Gozálbez (38)*
Pemain Keluar: Ezequiel Garay, Koba Koindredi, Yunus Musah
*Pemain daftar B
Sumber: UEFA
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Il Pagellone del Papa (umile ma non troppo) di Sanremo 2019
Francesco Renga - L’unica vera vittima conclamata dell’Accademia della Crusca alla fine è lui. Apre il Festival ma i fonici si scordano di settare il volume dei microfoni. Non c’ha voglia e si vede, ma il mio animo romantico vuole credere che la sua “Aspetto che torni” sia dedicata ad Ambra. Peccato che lei ora stia con un altro che aspetta anche lui che torni qualcosa, tipo una coppa, dalle grandi orecchie. Puttanah Maialah.
USCITE L’AUDIO, voto 6
Nino d’Angelo/Livio Cori - C’erano una volta i neomelodici. Tendenzialmente le loro canzoni avevano un vago sentore di martellata sulle palle, però almeno sulla vocalità non potevi dirci nulla. C’era una volta appunto. E stavi meglio senza giacca e cravatta, caro il mio “ragazzo” della Curva B.
GESU CRI, voto 5
Nek - In soffitta deve aver nascosto un quadro con la foto di Anna Tatangelo che invecchia al posto suo. E funziona. Per il resto è passato da “Fatti avanti amore” a “Mi farò trovare pronto”. E qualcosa mi fa pensare che Laura in tutto ciò ancora non ci sia. Ma Filippo se ne frega comunque, tanto c’è Lady Tata che accusa il colpo mentre lui continua a non fare (e a non avere) una piega.
DORIAN GREY (grigio sì, col nome sbagliato, perché la canzone non sa né di me e né di te), voto 6-
Primo intermezzo - Svelato il mistero del livello fonico scarsissimo di queste prime canzoni sul palco dell’Ariston. Non è colpa loro. Sono le casse delle nostre tv che si sono sminchiate per colpa della pubblicità di Adrian.
Zen Circus - Ahi Zen. Al “porte aperte, porti chiusi” ho avuto un sobbalzo carico d’orgoglio. Poi niente più. Pezzo non facile da rendere su quel palco, e conoscendolo bene dopo anni e anni di Live e bagordi sotto il loro di palco è già un miracolo che Appino sia riuscito a ricordarsi tutto il testo a memoria senza sbagliarlo. Peccato, ma col tempo amerò anche questa, lo so. Nella speranza che nel frattempo Ufo si metta a fare le previsioni meteo in diretta streaming anche lì a Sanremo con Baglioni che osserva interessato con le mani incrociate dietro la schiena.
PISA MERDA (e non solo quella), voto 5,5 con riserva
Il Volo - Dai, loro sono i primi ospiti e stanno rifacendo “Grande Amore”, vero? Lo ammetto, il primo pensiero prima che la spada furente del mio odio represso si abbattesse verso quei tre ragazzotti nati vecchi è stato questo. E invece no. Il Volo, la Juve, e il reddito di cittadinanza: i capisaldi del nuovo governo del Cambiamento. Era meglio Piotta.
RANCORE (ah no, quello viene dopo), voto 4,5
Loredana Bertè - Toh, il prossimo inno del PD. Scritto da Curreri. Per essere cantato da Vasco Rossi. Però funziona. Altroché se funziona (Almeno questo). Lory è un’ira di Dio, come sempre (e ancora non le hanno fatto trovare davanti Briga) ed è più moderna lei di tanti che su quel palco ci sono per la prima volta (o la seconda, tipo quelli di prima..). Non sono una signora cantava. Ebbene sì, c’aveva ragione. Lei è la
QUEEN, voto 6,5
Andrea Bocelli - Che je voi dì. Ha fatto la storia. Stasera poteva scriverne un altro pezzo imperituro da tramandare alle future generazioni se avesse obbligato Baglioni a mettersi da parte e avesse cantato “Vivo per lei” con Giorgia. Invece ha ceduto il chiodo in eurovisione al figlio. Che da semplice Matteo è diventato Don Matteo. Ed è subito diventato l’idolo di tutte. Dalle teenager alle milf. La dinastia degli Angela può avere degna successione.
FATHER & SON, voto 8
Daniele Silvestri - “Avete preso un bambino che non stava mai fermo, l’avete messo da solo davanti a uno schermo. E adesso vi domandate se sia normale se il solo mondo che apprezzo è un mondo virtuale.” Un cazzotto, dato con Rancore. Non si vive di sola paranza. E menomale. Anche se la canzone è difficile e farà fatica ad arrivare.
SALIRO’, voto 7- solo perché non ha un ritornello
Federica Carta & Shade - Che ci fanno Bernardeschi e una delle “Divinas” del Mondo di Patty (dai su, è vestita uguale) sul palco del Festival di Sanremo? Non l’avranno fatto apposta (a scegliere l’outfit senza ombra di dubbio), ma la canzone soprattutto in radio data la sua leggerezza può avere il suo perché.
QUOTA TEEN, voto 6
Ultimo - Il fantasma di Fabrizio Moro aleggia ancora a quelle latitudini. E’ inutile, non c’è disinfestazione che tenga. E quest’anno da vincitore in pectore s’è messo d’impegno e ha pure prestato la sua solita giacca di Jacquard al caro Niccolò. E attenzione, dopo la scorsa edizione potrebbe averci preso gusto.
MA ULTIMO NON ERA RAOUL BOVA?, voto 6,5 con la stellina, solo per l’inciso “siamo soltanto bagagli, viaggiamo in ordine sparso”.
Pierfrancesco Favino - Ah Pierfrancè, ma perché te ne sei annato?
PERCHE’?, voto 7,5
Paola Turci - La sua carta d’identità dice che ha 54 anni, noi ci crediamo a fatica, ma Paoletta non ha bisogno di quadri nascosti in soffitta. Sì ok, io sono e sarò sempre di parte, ma se lei è una garanzia cosa posso farci? E d’altronde al televoto aveva il numero 10. Quello dei giocatori di classe. Anche se la voce stasera ha rischiato l’autogol. E anche se in passato ha comunque cantato decisamente di meglio. I numeri 10 fanno comunque quello che vogliono e non sbagliano (quasi) mai.
PUPONA, voto 6,5
Motta - Ha cantato la fine dei vent’anni, ma sul palco dell’Ariston sembra uscito da un quadro pre-raffaelita. Io di te mi fidavo Francesco, ma ti sei perso e invece che al Carroponte ti sei ritrovato a Sanremo. E no, non è la stessa cosa. La canzone è brutta, però è una brutta fatta bene. Ahi ahi, rimandato; potresti ma stavolta non ti sei applicato.
CODICE 118, voto 5,5
Boomdabash - Salentu Salentu e manco 'na parola in dialetto? Eh no, non si fa così. Vestiti da globuli rossi peraltro. Solo Matthew Bellamy può. La canzone saprebbe anche di estate, ma stasera Salento fa rima solamente con (tanto) vento.
QUESTA SERA TI DICO NO, voto 5+ d’incoraggiamento
Patty Pravo & Briga - Svelato l’arcano della non presenza dei fiori sul palco del Festival. Erano tutti nel camerino di Patty Neytiri, che buona parte se li è fumati prima della sua esibizione dove sfoggia dei meravigliosi fonzies in testa. Dà inquietudine, ma la si ama anche per quello. Ah, c’era pure Briga? Vabbè, non se n’è accorta nemmeno la Bertè.
AVATAR, voto 5
Simone Cristicchi - Non è mai stato nelle mie grazie, lo ammetto. Una volta ha vinto Sanremo per sbaglio, scatenando tutta la mia ira funesta che in quel Sanremo 2007 in Tosca e nella sua “Il terzo fuochista” avevo trovato la canzone della Vita. La prima volta può essere un errore. La seconda no, lì subentra la consapevolezza. E questa canzone ne dà tanta. Ah Simò, ti voglio bene.
CHAPEAU, voto 7
Giorgia - No, non era in playback. COSA SEI SCRICCIOLO DI DONNA, COSA SEI? (Di certo non una parrucchiera, ma chi se ne importa). Patrimonio di Sanremo, di Pippo Baudo, dell’umanità intera.
THE BEST, voto 8,5
Achille Lauro - Giù la maschera perbenisti, che domattina la canterete tutti quanti in doccia. La quota trash che mancava terribilmente in questo Festival abulico, lento, e troppo pesante per riuscire a decollare. E attenzione, venerdì nella serata dei duetti insieme a lui canterà Morgan.
VOLO ALTISSIMO, voto 5,5
Arisa - Rosalba Pippa, ‘ccidenti a te. E a me, che in tempi non sospetti sull’onda dilagante della tua sincerità creai apposta una pagina Facebook in tuo onore. Poi ho smesso di fare uso di sostanze strane, grazie a Dio. Te invece No, evidentemente. M’hai lasciato sotto choc. Ho urlato “ Ma che merda è?” Ma muoio dalla voglia di riascoltarla.
NONSENSE, ma mandatela all’Eurofestival in coppia con Achille Lauro, vi prego. Magari non vestita con una busta di fave però, ecco. Voto 5,5 a matita.
Negrita - Tornati sul palco dell’Ariston a sedici anni da quel signor pezzo che era “Magnolia”. Sedici an…oh cazzo. Li amavo alla follia sedici anni e rotti fa. Volevo farci una cover band. Poi hanno iniziato a rotolare un po’ troppo verso sud. E io me ne sono emigrato al Nord. ‘Nsomma, siamo destinati a non ritrovarci più. E questo Festival non cambierà i nostri destini. Canzone piatta, sterile.
FORTITUDINE (Ma solo quella con cui Pau ha amorevolmente preso a schiaffi Andrea Scanzi e per cui avrà la mia stima imperitura nei secoli dei secoli). Voto 6, perché a loro voglio comunque bene.
Ghemon - Toh, l’ispettore Gadget. No, aspè..forse è meglio che vada a sciacquarmi un po’ la faccia che inizia a calarmi l’abbiocco. Torno e vedo la faccia affranta di un musicista dell’orchestra durante l’esibizione. Ok. Penso a Valeria Fabrizi, alias Suor Costanza a cui hanno dedicato un applauso prima. Bene, la risposta all’outfit da muratore della Brianza bene di Ghemon può essere soltanto una.
CHE DIO CI AIUTI. Voto 5
Einar - Barcollo ma non mollo, anche se ormai ho perso la lucidità. Soddisfatta la quota Michele Bravi. Quella e basta. No calma, è la quota amici di Maria De Filippi questa. Comunque sia,
PER ME E’ NO. Voto 5+
Ex-Otago - “Ci vuole molto coraggio per guardare Sanremo fino in fondo”. Parole sante ragazzi cari. Vi ho aspettato con ansia e bah. Siete bravi ma pure voi non vi applicate. O meglio, vi basta il compitino e bona lè. (Toh, che strano deja-vù, mi ricordate qualcuno..). Insomma, è solo una canzone, ma potevate pure farla poco poco meglio.
EX CINGHIALI INCAZZATI. Voto 6+
Secondo intermezzo - HABEMUS canzone vincitrice del Festival di Sanremo del 2019: è il jingle della pubblicità dell’Amaro del Capo.
Anna Tatangelo - Vince il premio Milf per manifesta superiorità. Come dite? Ha spento 32 candeline meno di un mese fa? Le stesse candeline che soffierò mestamente anche io tra poco più di due settimane? Ah.. Canzone senza infamia e senza lode tanto che dato l’orario pure il suo famoso ritratto si è ritirato su in soffitta mezzo brillo e mezzo depresso pur di non arrivare fino alla fine.
COLLANT, voto 6--
Irama - Hai capito il ragazzetto? Sui social va fortissimo, la canzone così male non è. Potrebbe essere la sorpresa in ottica podio.
IN MARIA WE TRUST, voto 6+
Enrico Nigiotti - Oh, finalmente uno che ha saputo mescolare come si deve la nobile arte della Paraculatio sanremese con una bella prepotente dose di operazione nostalgia. E quando si parla di paraculatio si sa, io non posso far altro che alzare il pugno di pollice.
STASERA CHIUDERO’ GLI OCCHI MA NON DORMIRO’ (eh, ‘ccidenti a me e a ste cavolo di pagelle). Voto 6+
Mahmood - Sarà anche bravo ma io ormai ho spento il cervello. L’unica cosa che mi resta impressa è la camicia a fantasia arcobaleno che indossa sotto la giacca. E il giudizio sulla canzone non può che prescindere anche da quello.
TERIBBILE. Voto 5 ma torni domani e poi vediamo
Menzione speciale alla voce idola dal pubblico che durante il siparietto pre esibizione di Patty Briga, nel silenzio generale urla un “Bella sta canzone” che racchiude alla perfezione tutta questa prima serata scarica, ammaccata e priva di mordente. Chissà, magari era anche uno di quelli seduto sulla piattaforma mobile tipo Tagadà. Voto DIESCI.
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Un libro 'desnuda' a 'Los dueños de la pelota' del deporte argentino
Buenos Aires, 27 ene (EFE).- Los doce hombres más poderosos del deporte en Argentina fueron expuestos en 'Los dueños de la pelota', un libro recientemente publicado que contiene las biografías de quienes controlan o tienen gran injerencia en los clubes, las federaciones y las asociaciones deportivas más importantes. El autor del libro, Federico Yañez, explicó en una entrevista con Efe que los directivos más poderosos tienen, en general, tres cosas en común: mucho dinero, ambición y un gran ego. 'Los dueños de la Pelota' (Aguilar) comienza con las biografías de Agustín Pichot (excapitán de Los Pumas y vicepresidente de la Federación Internacional de Rugby), Carlos Mac Allister (exfutbolista y hasta hace poco secretario de Deportes de Argentina) y Fernando Aguerre (presidente de la Asociación Internacional de Surf). También están Juan Ignacio 'Pepe' Sánchez (exbaloncestista campeón olímpico y fundador de Bahía Basket), Horacio Muratore (presidente de la Federación Internacional de Baloncesto) y Gerardo Werthein (presidente del Comité Olímpico Argentino y miembro del Comité Olímpico Internacional). Los representantes del fútbol son los presidentes de Boca Juniors (Daniel Angelici), River Plate (Rodolfo D'Onofrio), Independiente (Hugo Moyano), Racing Club (Víctor Blanco), San Lorenzo (Matías Lammens) y el de la Asociación del Fútbol Argentino (Claudio 'Chiqui' Tapia). "El ego juega una porción fuerte. Quieren ser protagonistas. Sacando a tres de los doce --Agustín Pichot, 'Pepe' Sánchez y Carlos Mac Allister-- el resto no fueron deportistas de elite. Me parece que ahora lograron, porque lo buscaron, ser ellos los protagonistas", explicó Yañez. Para este periodista es "indispensable" tener mucho dinero para llegar a un cargo importante en el ámbito del deporte por el tiempo que hay que dedicarle al club o a la federación. Las biografías incluyen datos familiares y personales, pero están centradas principalmente en la forma en que estos doce hombres lograron tener poder dentro del deporte. También aparecen en el libro testimonios de otros directivos importantes que hablan de los protagonistas. "Trato de contar todo. No me interesa bajar línea ni ponderar o machacar con el dedo levantado. Muchas veces la información habla por sí misma y las voces disidentes también. Me parece que es interesante escuchar a las voces disidentes", dijo Yañez. "Tenía preconceptos con quienes parecen los más malos de todos: Moyano, Tapia, D'Onofrio o Angelici, pero me cambió, no porque piense que son (José de) San Martín, sino porque entendí ciertas lógicas que hacen a la situación que tienen. Más que librarme de preconceptos, hacer el libro me sirvió para entenderlos", aseguró. Yañez afirmó que, salvo "algunas excepciones", la mayoría de los directivos utilizan el deporte para "acumular poder". "(El presidente de Argentina, Mauricio) Macri es como el emergente más grande de este tema. Es un tipo que a través del deporte construyó una carrera política y llegó a la Presidencia. Todos tienen alguna veta, algunos buscan cariño y otros aprovechan para sumar poder y para construir una carrera, que no es nada malo, pero está bueno que se entienda", aseguró. Para Yañez, el que los doce personajes más poderosos del deporte argentino sean hombres no es una casualidad. No hay ninguna mujer en un cargo importante porque los hombres que tienen y ejercen el poder "no las dejan". "No creo que pase por una cuestión de falta de ganas de involucrarse. Me parece que las mujeres tienen vocación dirigencial, pero los hombres no las dejan", alertó. También instó a revisar las comisiones directivas de la mayoría de los clubes del país. "Están llenas de políticos, de jueces y de sindicalistas, pero hay muy pocas mujeres", señaló. Sin embargo, remarcó que esto es algo que ocurre "a nivel mundial". "Hay hombres que trabajan para que eso no suceda, por miedo o por ambición. A aquellas mujeres que lleguen a esos puestos de poder las van a escrutar con mucha más brutalidad que a un hombre, pero me parece que en algún momento va a pasar. No sé cómo, no sé cuándo ni en qué términos, pero va a pasar. Va a pasar sobre todo porque las mujeres quieren que pase", concluyó. Fotografía fechada el 23 de enero de 2019, que muestra a Federico Yañez, autor del libro "Los dueños de la pelota", mientras posa en entrevista con EFE, en Buenos Aires (Argentina). EFE
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Cuneo, uccise una pensionata per 3 euro e 20 centesimi: ergastolo per Daniele Ermanno Bianco
Cuneo, uccise una pensionata per 3 euro e 20 centesimi: ergastolo per Daniele Ermanno Bianco
Cuneo, uccise una pensionata per 3 euro e 20 centesimi. Si è concluso con la condanna all’ergastolo il processo di primo grado a carico di Daniele Ermanno Bianco, muratore di Barge (Cuneo), reo confesso dell’omicidio di Anna Piccato. La donna, una pensionata di 70 anni, venne uccisa la mattina del 23 gennaio 2019: il killer le rubò 3.20 e con quei soldi acquistò una birra.
Ergastolo. Questa la…
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Uccise donna a Barge per pochi spiccioli, condannato in primo grado all’ergastolo
Si è concluso in Tribunale a Cuneo, con la condanna all’ergastolo, il processo di primo grado a carico di Daniele Ermanno Bianco, muratore di Barge (Cuneo), reo confesso dell’omicidio di Anna Piccato, pensionata di 70 anni uccisa la mattina del 23 gennaio 2019 per derubarla di 3 euro e 20 centesimi con cui poi acquistò … Leggi tutto L'articolo Uccise donna a Barge per pochi... Per il contenuto completo visitate il sito https://ift.tt/1tIiUMZ
da Quotidiano Piemontese - Home Page https://ift.tt/3c5GP2u via Adriano Montanaro - Alessandria
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Juventus v Milan Comentarios en directo y resultado, 06/12/2020, Coppa Italia
22 'Ronaldo dispara de par en par desde una posición del lado derecho cuando está bajo presión. Ese es prácticamente el primer intento en cualquier extremo del campo desde la falta de penalización de Ronaldo y el despido de Rebic momentos después. 20 'Es necesario enfatizar cuán impactante fue el desafío de Rebic en Danilo: el kung-fu-esque. Los desafíos continúan volando, y el árbitro ahora lucha por mantener las cosas bajo control. 19 'Bonaventura maneja el balón y entra como resultado en el libro del árbitro. 18 '¡Y respira! Bienvenido de nuevo, fútbol italiano. Una polémica llamada VAR, una penalización perdida de Ronaldo y una tarjeta roja de Rebic, ¡y eso es solo en los primeros 16 minutos! 16 'REBIC DESPEDIDA! Segundos después de la falta de penalización de Ronaldo, Rebic atrapa a Danilo increíblemente alto con un desafío impactante y es expulsado con razón. G. Donnarumma Penalty Save 16 'Donnarumma le dio un ligero toque a la penalización de Ronaldo, por lo que será un salvamento en lugar de un fallo. Cristiano Ronaldo Penalty Miss 16 '¡RONALDO FALTA DEL PUNTO! ¡Ronaldo golpea el poste desde el penal! Una gran decepción para Milán desde el principio aquí. 16 '¡PENA A JUVENTUS! El árbitro puede haber rechazado las apelaciones de Ronaldo, pero después de un control VAR se aplica la penalización. Conti golpeó la pelota sobre el codo de Ronaldo con su brazo, uno duro, hay que decirlo. 15 'APELACIÓN DE PENALIZACIÓN! Ronaldo derriba el balón y siente que Conti usó su brazo para bloquearlo, aunque hubiera sido duro si el árbitro se lo hubiera dado. La instantánea de Ronaldo a través de la portería se mantiene en juego, pero el ataque finalmente se esfuma. 13 'Ronaldo tiene a Danilo en el espacio a su derecha pero opta por el otro lado. El balón finalmente se entregó a Danilo y su cruz en el medio es atractiva, pero el Milan se mantiene firme. 12 'En las ocho ocasiones en que Milán empató en el partido de ida en la semifinal de la Copa de Italia, fueron eliminados cinco veces y progresaron en tres ocasiones, superando recientemente a Lazio en 2018. 10' Ronaldo muestra un buen trabajo de pies para trabajar el ángulo de tiro, pero su intento desde 25 yardas es bloqueado por Romagnoli en el borde del área. Milán está luchando por salir de su propia mitad. 8 'El equipo de Sarri continúa investigando pacientemente en busca de un abridor temprano. Ya han creado una gran oportunidad, que Costa no pudo aprovechar, y realmente no le han olisqueado el balón a Milán. 6 'De Ligt encuentra el córner pero no puede guiar el cabezazo al blanco. La Juventus se ha asentado en este partido mucho mejor que sus oponentes. 5 'Dybala ejecuta el tiro libre, no Ronaldo. El intento no es el mejor y corta la pared en su camino hacia atrás para una esquina. 4 'Parece que la Juve significa negocios en su regreso a la acción. Dybala es golpeado por Romagnoli a unos 25 metros de la portería, lo que significa una primera oportunidad para que Ronaldo pruebe a Donnarumma desde el tiro libre. 2 'OPORTUNIDAD TEMPRANA! La Juventus sale rápidamente de los bloques. Alex Sandro avanza hacia la izquierda, se aleja de su hombre y corta el balón hacia Costa, quien arrastra un disparo en ángulo lejos del objetivo. 1 'COMIENZO! Después de un minuto de silencio para recordar a todos aquellos que han perdido la vida por el coronavirus, la Juventus pone en marcha la primera de las últimas etapas de la semifinal de la Coppa Italia. Napoli enfrentará al Inter en la segunda de las semifinales mañana. Los equipos están saliendo a la cancha en el estadio Allianz, con un saque inicial a solo unos minutos de distancia en este choque a puerta cerrada. Los goles de visitante cuentan en esta competencia, y si aún se mantiene nivelado después de 90 minutos, el juego irá directamente a los penaltis. Milán no ha podido ganar contra la Juventus en la Coppa Italia desde 1985, perdiendo ocho y empatando cinco de los 13 encuentros desde entonces. Mientras tanto, la Juve ha ganado sus últimos 10 partidos en casa en esta competencia, que es una racha récord para el club. Stefano Pioli ha realizado seis cambios en la alineación titular de Milán después de la derrota por 2-1 en casa contra Génova hace poco más de tres meses. Zlatan Ibrahimovic se pierde por suspensión y es reemplazado por Rebic, mientras que Donnarumma se encuentra con Begovic en el extremo opuesto del campo. En otros lugares, Theo Hernández y Samu Castillejo también están prohibidos, por lo que entran Kjaer, Calabria y Paqueta. La Juventus venció al Inter por 2-0 en su más reciente salida de la Serie A el 8 de marzo. Maurizio Sarri ha hecho cuatro alteraciones en su alineación titular en la parte posterior de esa victoria, incluido un cambio en el gol cuando el veterano portero Buffon entra por Szczesny. Danilo, Pjanic y Dybala también regresan, tomando los lugares de Cuadrado, Aaron Ramsey y Gonzalo Higuain. Subs: Matteo Gabbia, Lucas Biglia, Diego Laxalt, Rafael Leao, Antonio Donnarumma, Marco Brescianini, Rade Krunic, Asmir Begovic, Daniel Maldini, Alexis Saelemaekers, Oscar Duarte, Giacomo Olzer, Lorenzo Colombo. MILÁN XI (4-2-3-1): Gianluigi Donnarumma; Andrea Conti, Simon Kjaer, Alessio Romagnoli (c), Davide Calabria; Ismael Bennacer, Franck Kessie; Hakan Calhanoglu, Lucas Paqueta, Giacomo Bonaventura; Ante Rebic. Subs: Simone Muratore, Daniele Rugani, Mattia De Sciglio, Wojciech Szczesny, Adrien Rabiot, Carlo Pinsoglio, Marco Olivieri, Sami Khedira, Juan Cuadrado, Federico Bernardeschi, Giacomo Vrioni. JUVENTUS XI (4-3-3): Gianluigi Buffon (c); Danilo, Leonardo Bonucci, Matthijs de Ligt, Alex Sandro; Miralem Pjanic, Rodrigo Bentancur, Blaise Matuidi; Douglas Costa, Paulo Dybala, Cristiano Ronaldo. La Juventus ganó la Coppa Italia un récord de 13 veces, incluidos cuatro años seguidos antes de que Lazio terminara su dominio la temporada pasada. El más reciente de los cinco triunfos de la Copa de Milán se produjo en 2003, mientras tanto, con la victoria sobre Roma en la final de ese año. Tras un paréntesis de tres meses debido a la pandemia de coronavirus, el fútbol regresa a Italia con esta sabrosa copa entre los dos clubes más exitosos del país. Los equipos jugaron un empate 1-1 en el partido de ida de febrero, con Cristiano Ronaldo anotando tarde desde el punto de penalización para cancelar el primer partido de Ante Rebic. Hola y bienvenidos a nuestra cobertura en vivo del partido de vuelta de semifinales de la Coppa Italia entre la Juventus y el Milan en el estadio Allianz.
from Noticias Wincatchers https://noticias.wincatchers.com/2020/06/12/juventus-v-milan-comentarios-en-directo-y-resultado-06-12-2020-coppa-italia/
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Matteo Salvini ha trovato il suo poeta. E il suo poeta annega in una tazzina di caffè. Ovvero: riflessione sui rapporti tra arte e potere
Da un paio di giorni gira in rete un articolo curioso, pubblicato, su carta, da Il Gazzettino. Titolo: “Rondoni, il poeta di Cl che piace a Salvini. ‘Siamo diventati amici grazie a Leopardi’”. Davide Rondoni è poeta tra i più riconosciuti di oggi, ha scritto libri di poesia come Il bar del tempo, l’ultimo s’intitola La natura del bastardo, stampa Mondadori. Salvini, Salvini Matteo, sapete tutti chi è. Cl sta per Comunione e Liberazione ed è il movimento laico e cattolico fondato da don Luigi Giussani. In rete, i puri di cuore s’indignano: che c’entra la poesia con la politica, perché il poeta si fa zerbino del Ministro?
*
In realtà, l’intervista è l’esito di una ormai lunga liaison tra il Ministro della Lega e il suo poeta: i due s’incontrano in un convegno romano, a fine gennaio, “Oltre l’inverno demografico”, organizzato da Alleanza Cattolica e dal Comitato Difendiamo i nostri figli, si annusano, si piacciono. Salvini cita Rondoni a Pontida, davanti ai ��suoi’; Rondoni ‘difende’ Salvini su Tempi, in luglio, poi lo invita al “Piccolo Festival dell’Essenziale”, a Milano, a metà settembre, dove, a onor di cronaca, ci saranno anche, tra gli altri, Omar Pedrini e Filippo La Porta. Ma… che c’entra un poeta con il Ministro? Abbiamo passato decenni a stigmatizzare gli intellettuali cortigiani di sinistra, l’egemonia culturale, i festival dell’Unità dei partigiani e degli amici degli amici, gli strimpellatori ‘di partito’, gli intellettuali ‘rossi’, i poeti nello stanzino del potere… e… ora? Il “poeta cristiano anarchico” – autodefinizione di Rondoni – si fa servo del potente del momento, di destra?
*
Piccola parentesi personale per evitare reflui faziosi. Davide Rondoni ha il merito di aver costruito, vent’anni fa, il Centro di Poesia contemporanea, presso l’Università di Bologna, e di aver dato spazio a poeti ben più capaci di lui, Francesca Serragnoli, Daniele Mencarelli, Valentino Fossati, ad esempio. Di Davide Rondoni non mi ha mai convinto l’opera – a mio parere non è un bravo poeta – ma mi ha interessato la sua traduzione dei Salmi. Su quella ci siamo incontrati, molti anni fa, e abbiamo lavorato. Rondoni mi ha messo in contatto con il Saggiatore, permettendomi di pubblicare la “contro-antologia del Novecento” Maledetti italiani. Soprattutto, ho scelto di pubblicare con Marietti, per cui Rondoni curava la collana ‘La Sabiana’, un libro di poesie, L’era del ferro. Mi ha convinto la vitale volontà di Rondoni, e gli sono grato delle parole spese in quarta (“Qualcosa tra Lancillotto e Falstaff, tra Giobbe e Lord Jim. Il libro di Davide Brullo fa così, ci mette nel mezzo di un cerchio rimandandoci, quasi biblicamente, le stesse ossessive domande dacché l’uomo è uomo. Chi siamo? Dove andiamo? Da dove siamo venuti? Qual è il nostro compito su questa terra, in questo vento di vita? Dove sono posti i confini tra il bene e il male?”). Dopodiché, una lite piuttosto alta – colpa mia: non sono suddito di alcuno – ci ha separato per sempre, senza rancore. D’altronde, ho amici cari in Cl, mando i figli nelle scuole del ‘movimento’, perché sono le migliori del territorio in cui abito.
*
Durante la fatidica intervista, il poeta Rondoni fa un commento che interesserà, forse, agli analisti politici (“se parla con le persone che ci sono in questi giorni al Meeting scoprirà che in molti hanno votato Lega”), poi ammette: “…l’amicizia con Matteo Salvini è nata in modo molto semplice, grazie a Leopardi e alla demografia… è successo a un convegno a Roma, dove per parlare di demografia sono partito da Leopardi. Salvini mi ha sentito, abbiamo preso un caffè insieme, e di lì si è consolidata un’amicizia schietta”. Rondoni, poeta che appartiene a Cl, cattolico, prende un caffè con Salvini in giorni delicati, pre-elettorali, e diventano amici.
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Poco più di dieci anni fa, nel 2007, Davide Rondoni ha la stoffa di introdurre le poesie di Sandro Bondi, pubblicate da Edizioni della Meridiana con il titolo Perdonare Dio. Parlamentare, all’epoca coordinatore nazionale di Forza Italia, di lì a poco, dal 2008, Bondi sarebbe diventato Ministro dei beni e delle attività culturali. Oltre ad avere fiuto poetico, Rondoni ha anche un certo naso politico. Ad ogni modo, nonostante le poesie di Bondi siano rigorosamente brutte (esempio: “Tenero padre/ madre dei miei sogni./ Anima ulcerata./ Figlio mio/ ritrovato”, dedicata A Walter Veltroni), Rondoni ne scrive in questo modo, “L’uomo pubblico e poeta finalmente coincidono. Dopo alcune prove sotto un nome mascherato, l’onorevole Bondi esce dall’anonimato poetico e ci offre un suo diario di uomo di pena e meraviglia, tra sospensioni e deviazioni”. Cosa significhi non si sa – la retorica ti cava sempre dagli impicci –, certo, nel corso della Prefazione, Rondoni tira in ballo “Luzi e Caproni”, anche la spudoratezza è un’arte.
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Soltanto gli ingenui pensano che la poesia sia ribelle al potere dominante – ribellione ai poteri forti si pretende, almeno, dai giornalisti. Anche il disinteressato Orazio, d’altronde, ha steso il suo Carmen saeculare per Augusto (gli pagava lo stipendio) e pure l’avventuriero André Malraux s’è fatto paladino del ‘gollismo’. Quasi sempre la letteratura è al servizio del potere, altrimenti il letterato non potrebbe garantirsi lo stipendio. Si pensava, appunto, che i nuovi venti governativi avessero cambiato il sistema, ma così non è, tant’è. Il punto, sempre, è l’opera: su di essa il poeta e lo scrittore gioca tutte le sue carte, su di essa pretende scherno o salvezza. Orazio resta un poeta di genio e Malraux uno scrittore eccellente: il problema di Rondoni non sono tanto le amicizie, quanto l’opera, che vigili su quella.
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Tornando terra-terra. Un politico non è il male, al contrario, è un uomo. Un poeta, di per sé, non è il bene: chi siamo noi per giudicare? Non mi scandalizza che un poeta prenda un caffè con un Ministro, cosa c’è di male? E un Ministro può commuoversi davanti a Leopardi: perché no? Un poeta ha il dovere di rompere le palle alla politica per garantire una vita più poetica ai cittadini italiani. Non penso che Rondoni si candidi a scrivere il romanzo epico della Lega o che – come ha fatto Vladimir Majakovskij sul dorso di Lenin – voglia dettare un poema dedicato a Matteo Salvini. Se riesce a far foraggiare la cultura, applausi: vedremo come questi soldi sono usati e a chi arriveranno. D’altronde, non vedo altra ragione per strombazzare ai quattro venti una amicizia con Salvini: o vuoi fare il cortigiano, o vuoi soldi. Altrimenti: che differenza c’è tra l’amicizia con un Ministro e quella con un muratore, con un bambino, con uno che fa l’idraulico? Un poeta non ne fa mai una questioni di ‘ruoli’.
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Ma quando un poeta, anche lui, da cui attendiamo lo sguardo astrale e astruso, parla di “cultura del fare”… Ma ‘fare’ che cosa? In sé, il ‘fare’ è un fare a casaccio, rimestare nel niente, costruire il castello di sabbia del proprio ego.
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…e qui arrivo alla cosa più urtante di una notizia francamente banale. Al poeta non chiediamo l’innocenza – inesistente – ma la dignità. Il poeta può dialogare con il potere, deve parlare a tutti. Da pari a pari, in modo impareggiabile. Il poeta cerca la vita e la purezza – formale e sostanziale – per questo incute timore. Perché, allora, il poeta Davide Rondoni sente il dovere di comunicare al mondo, a mezzo stampa, che lui, beh, prende il caffè con il Ministro Matteo Salvini? Perché? Per far vedere che ha amici potenti, per dimostrare la sua virilità culturale, perché? Questo proprio non lo capisco. Perché questa ingordigia nell’ostentare amicizie importanti? Sarebbe ragionevole il contrario, il Ministro che si fa vanto di prendere il caffè con un poeta. Ma il poeta, il poeta, che dovrebbe frequentare la merda e l’Everest, annega in una tazzina di caffè… (d.b.)
L'articolo Matteo Salvini ha trovato il suo poeta. E il suo poeta annega in una tazzina di caffè. Ovvero: riflessione sui rapporti tra arte e potere proviene da Pangea.
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Devono farti del male per poter continuare il cammino". È la dura verità con la quale i migranti centroamericani devono convivere. "Solo se sei stato aggredito, stuprato, derubato puoi ottenere un visto per ragioni umanitarie che ti permette di proseguire il tuo viaggio", ci racconta Daniel, volontario dell"albergue di Ixtpec. E" ciò che accomuna molte delle storie dei migranti che abbiamo ascoltato. "Prima di venire qui, a Chahuites [cittadina lungo la rotta migratoria che collega Tapachula a Ixtepec, NdA] mi hanno aggredito mentre dormivo lungo la via del treno. Avevano il volto coperto ed erano armati. Mi hanno colpito. Mi hanno colpito ovunque. Sono arrivato qui che non riuscivo nemmeno a camminare e avevo il corpo ricoperto di lividi. Per fortuna mi hanno accolto, mi hanno curato e ora sto bene." Si ritiene fortunato Juán per aver incontrato delle persone che hanno saputo prendersi cura di lui. Purtroppo esistono luoghi in cui chi si dovrebbe occupare dell"assistenza dei migranti chiude le proprio porte lasciando i più vulnerabili nelle mani di coloro che li sfruttano per i propri profitti. "Queste sono le mie biglie, guarda quante sono! Una volta ne avevo 200 e ci giocavo con i miei amici a scuola. C"era un giardino grande e ci piaceva stare lì". Ce le mostra con un certo orgoglio il piccolo Alejandro. Ha otto anni ed e" arrivato qui con il padre e la sorellina da San Salvador, la capitale dell"omonimo stato. "Abbiamo fatto cinque viaggi in pullman per arrivare qui. Ero stanchissimo". Gli piace il Messico mentre non gli piace l"inglese. "Non voglio andare negli Stati Uniti. Lì si parla inglese e a me non piace". Sente la Bestia in lontananza pronta a riprendere il suo ruolo di Caronte nello sterminato e spesso insidioso territorio messicano. Corre verso i binari e a lui si aggiungono altri bambini che in questi giorni risiedono nell"albergue. Vogliono salutare chi, dopo una pausa dal lungo e faticoso viaggio, prosegue il cammino verso nord nel tentativo di realizzare un sogno. Vicino al cancello ci approccia un uomo bassino e con la faccia sorridente. Non c"è bisogno di attaccare bottone, è lui che inizia di sua spontanea volontà a parlarci. "Ah, ma siete italiani? A me piace tantissimo l"italiano, ho lavorato con alcuni italiani in New Jersey qualche anno fa. Ma non voglio tornare là, magari andrò in Europa, proprio in Italia o in Spagna. Prima però devo raggiungere mia figlia in Canada. Avevo già intenzione di andarci, ma la polizia mi ha fermato negli Stati Uniti dicendomi che non posso usare come un corridoio il loro territorio, quindi mi hanno deportato in Messico. Era già la seconda volta che mi beccavano senza documenti. Sto quindi aspettando qua che i miei fogli siano messi a posto per poi farmi inviare i soldi da mia figlia, prendere un aereo e volare in Canada. Almeno stavolta, il viaggio potrebbe essere più comodo di tutti gli altri che ho fatto: la prima volta che partii dall"Honduras, una volta arrivato Messico, mi aggredirono mentre dormivo su di una panchina in un parco. Mi ritrovai senza niente e pieno di botte. Figuratevi, per un diabetico come me, ogni piccolo livido diventa subito un"ulcera". In quel momento sentiamo il terreno scuotersi e un rimbombo di pezzi di metallo che sbattano tra loro. "Ah, un"altra scossa. Tanto siamo abituati", sorride Ramón, un anziano signore del Nicaragua con il quale stavamo parlando prima. "Mi toccherà rimettermi a lavoro per sistemare tutte le cose che si sono danneggiate con le scosse". Ramón è un tuttofare, mette a disposizione la sua manodopera per dare una mano nella manutenzione degli spazi del centro. Alla sua età ha vissuto in tre Stati diversi, dal Nicaragua a Cuba agli Stati Uniti - "Of course, I am a Newyorker!", ci dice con orgoglio -, e ha lavorato come muratore, imbianchino e tappezziere. È addirittura stato con la delegazione del popolo di Ortega a Roma per incontrare Papa Giovanni Paolo II. Anche la sua storia è però segnata dalle violenze del viaggio dei migranti. "Ho lavorato in una villa di un ricco milionario qui in Messico. Facevo tutto quello che mi diceva, l"azienda di costruzioni inizialmente sembrava onesta. Poi una banda decise di saccheggiare la villa mentre stavo lavorando, mi hanno aggradito a colpi di machete lasciandomi sanguinante a terra". In ospedale stavano per dimetterlo senza che fosse guarito perché non aveva i soldi per pagare. Per fortuna, un ricco donatore pagò per le sue spese mediche e poté rimettersi. "Ma, sapete, la salute è sempre un terno al lotto. Adesso sono malato di cancro al rene. Ho dovuto fare delle richieste burocratiche specifiche ad un"istituzione umanitaria perché mi passassero alcuni medicinali attraverso l"albergue, io non saprei come pagarli altrimenti. E, comunque, non sempre riesco ad ottenere quello di cui ho bisogno". Di fronte al nostro sconforto, Ramón sorride e scuote la testa. "Nessuna tristezza! Io non sono la mia malattia. Lavorare per questa comunità mi fa continuamente ricordare che bisogna andare avanti, aiutandoci a vicenda. Ognuno deve dare quello che può". Poco distante dal cancello vicino al quale stavamo parlando con Ramón, si è appena conclusa una partita a dama, sport ufficiale del centro. Questa volta neanche proviamo a sfidare i ragazzi, sicuri che ci avrebbero stracciati. Iniziamo a parlare con due tra i più timidi di quel gruppo di giocatori. "Io e Julio siamo arrivati qui da un mesetto", dice sommessamente Miguel. Da dove arrivate? "Dal Salvador". Si vive bene là? "No. Siamo andati via perché ci sono troppi problemi di delinquenza". Come vi è andato il viaggio? "Abbiamo camminato in Guatemala per cinque giorni. Gli ultimi due giorni non abbiamo più avuto acqua e cibo. Sono arrivato qui che ero sul filo del rasoio. Guardate - ci mostra il piede sotto il quale c"è una ferita profonda - non riuscivo praticamente a muovermi. Ma grazie a Dio sono riuscito ad arrivare al centro e mi hanno curato". Per fortuna non eri da solo e avete potuto contare l"uno sull"altro, ci viene da dire. "Sì, anche se uno dei nostri, una volta che gli abbiamo dato i soldi per comprare per tutti il cibo, è scappato e non è mai più ritornato". Cosa vi piacerebbe fare adesso? "Trovare un lavoro, qualsiasi cosa, che ci possa permettere di vivere in pace. A noi e alla nostra famiglia rimasta in Salvador
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SAN BENEDETTO – Inizia bene l’avventura della V Regio Picena nel campionato di serie C1 Nazionale di rugby. La formazione allenata dall’ head coach Alessandro Laurenzi si è imposta per 28-18 alla Polisportiva Abruzzo Rugby. Un punteggio largo che le permettere di ottenere un punto in più di bonus in classifica. Il regolamento, infatti, è chiaro: la squadra che vince con uno scarto che va dai sette punti in su, ne guadagna uno in più in graduatoria. Le mete del club del presidente Edoardo Spinozzi portano la firma di La Riccia, Del Prete, Mirko Alesi e Daniele Alesi.
Il girone della V Regio Picena è composta anche da Gran Sasso Rugby, Banca Macerata Rugby, Fano Rugby, Jesi Rugby e Polisportiva Abruzzo Rugby. Le prime tre classificate della poule due se la vedranno con la rispettiva terna della poule 1 per la promozione in serie B. Raggruppamento, questo, che vede ai nastri di partenza Rugby Forlì, Ravenna Rugby, Rugby Bologna, Imola Rugby, Castel San Piero Rugby e Faenza Rugby. Le ultime tre di ciascun girone si giocheranno la salvezza.
“E’ stata una bella vittoria –commenta Natalino Colantoni responsabile marketing e comunicazione dell’ Unione Rugby Sambenedettese- ma la squadra deve ancora migliorare e soprattutto trovare il giusto amalgama. Siamo una formazione giovane con tanti giocatori nuovi e conseguentemente abbiamo ancora ampi margini di miglioramento. Al di la di tutto mi preme sottolineare la grande riuscita dell’ Open Sunday. Dalla mattina fino a sera, oltre mille persone sono venute al campo Mandela per questa grande festa del rugby. Colgo l’occasione per ringraziare l’Avis per la partecipazione ed il main sponsor Fifa Security”.
Domenica prossima la V Regio Picena sarà di scena a Jesi. Questa la formazione che ha sconfitto la Polisportiva Abruzzo. Straccia, De Lucia, Alemanno, Patragnoni, Del Prete A., Zazzetta, Fratalocchi, Michini, Alesi M., La Riccia, Corradetti E., Fulvi, Celani, Valeri, Corradetti D. A disp.Muratore, Cocchi, Maccaferro, Colantonio, Alesi D., Scarpantonio, Tosti, Stampatori. Head Coach Alessandro Laurenzi
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Cerco lavoro - Mi chiamo Daniele sono un uomo di
Mi chiamo Daniele sono un uomo di 41 anni, cerco occupazione in zona Roma ho esperienza in vari settori da barista, magazziniere, muratore, benzinaio, animatore e addetto alle pulizie... Ho famiglia e ...
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