#Daniele Ditta
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Woody Allen (effetti collaterali)
La dieta Un giorno, senza motivo apparente, F. ruppe la dieta. Era andato a pranzo in una tavola calda col suo supervisore, Schnabel, per discutere di certe questioni. Di quali "questioni" in particolare, Schnabel si era tenuto sul vago. Schnabel aveva telefonato a F. la sera prima, proponendogli un incontro a pranzo. "Ci sono varie questioni," gli disse al telefono. "Temi su cui bisogna decidere... Naturalmente non c'è fretta. Magari un'altra volta." Ma F. venne roso da una tale ansia circa la precisa natura e il tono dell'invito di Schnabel che insistette perché s'incontrassero immediatamente. "Ceniamo stasera," disse. "È quasi mezzanotte," gli disse Schnabel. "Va benissimo," disse F. "Naturalmente, dovremo scassinare il ristorante". "Sciocchezze. La cosa può attendere," ribatté Schnabel e riattaccò. F. aveva già il respiro affannato. Cos'ho fatto, pensava. Mi sono reso ridicolo di fronte a Schnabel. Lunedì si risaprà in tutta la ditta. È la seconda volta questo mese che mi copro di ridicolo.
Prima uscita: 4 aprile 2023 Curatore: Daniele Luttazzi Editore: La Nave di Teseo Pagine: 160
#woody allen#libri#daniele luttazzi#pagina69#errantedelgusto pagina69#la nave di teseo#socie#società
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10 mag 2024 11:09
LA COCA IN UNA STANZA – GINO PAOLI RICORDA QUANDO SMISE DI CANTARE: “NEL ’68 MI CHIEDEVANO CANZONI POLITICHE. NON CAPIVO CHE CACCHIO INTENDESSERO. ALL'EPOCA MI FACEVO DI COCAINA, ARRESTARONO IL MIO PUSHER E RIMASI SENZA. ALLORA RICOMINCIAI A SCRIVERE E CANTARE” – A TORINO PER PRESENTARE L'AUTOBIOGRAFIA AL SALONE DEL LIBRO, RICORDA “UNA DOLCISSIMA RAGAZZA TORINESE MORTA IN MACCHINA UNA SERA DI NEBBIA” – VIDEO -
Estratto dell’articolo di Luca Castelli per https://torino.corriere.it/
È tempo di battesimi per Gino Paoli. Giunto a ridosso del novantesimo compleanno (il 23 settembre), il maestro della canzone d’autore debutta giovedì 9 maggio al Salone del Libro, presentando alle 18.15 in Sala Rossa la sua prima autobiografia Cosa farò da grande (Bompiani, scritta con Daniele Bresciani), che «come tutte le cose della mia vita mi è capitata addosso».
Fu così anche con la musica?
«Sì, facevo il grafico pubblicitario e Gianfranco Reverberi mi convinse a registrare alcune canzoni che voleva presentare alla Ricordi. Nanni Ricordi, uomo straordinario che stava portando l’etichetta dalla classica alla leggera, disse: “Le canzoni forse non mi interessano, ma il cantante mi piace”. Per due anni l’ho fatto per gioco, finché il direttore della ditta mi fece notare che per una serata prendevo il doppio di quanto mi dava lui di stipendio: “Non pensi sia il caso di lasciare il lavoro?”».
Da allora non l’ha più mollata?
«Solo nel ‘68, quando hanno iniziato a chiedermi canzoni politiche. Non capivo che cacchio intendessero: per me la vita è politica. Non avevo più voglia di cantare, magari finendo pure “processato” come De Gregori. Così trovai un casinò a Levanto che aveva bisogno di un gestore e per qualche anno lavorai lì. Facevo tutto, organizzavo anche concerti grazie all’amicizia con Sergio Bernardini della Bussola».
Quando ha deciso di tornare a cantare?
«In quel periodo mi facevo un po’ di cocaina, un giorno hanno arrestato il mio pusher e sono rimasto senza. Avevo continuato a scrivere delle cose, sono andato a rileggerle da “sano” ed erano orrende. Non sopporto la mancanza di controllo su me stesso, quindi ho smesso di farmi e ripreso a scrivere. Finché Gianni Borgna mi ha convinto a tornare su un palco al Pincio a Roma. Avevo una fifa terribile, ho cantato 15 minuti e sono scappato, ma il pubblico continuava a chiamarmi».
Molti suoi colleghi hanno scritto romanzi. Non ha mai pensato di darsi alla letteratura?
«Avrò iniziato a scrivere un libro almeno dieci volte, ma intorno a pagina 111 ho sempre buttato tutto. Credo molto nelle parole, nella loro magia, consistenza, significato: la parola è ciò che definisce l’uomo e lo distingue dalla scimmia. Quando devo metterne una vicina all’altra divento pignolissimo, completare un libro per me è troppo difficile».
[…]
Se le dicessero che può auto-candidarsi al Nobel, con quale delle sue canzoni lo farebbe?
«Quella che è riuscita meglio a trasformare un’emozione astratta in fatto concreto è Sassi».
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GINO PAOLI TENTATO SUICIDIO
La musica d’autore andrebbe insegnata a scuola?
«Sì, ma nel modo giusto. I poeti — Carducci, Pascoli, Leopardi — sono stati massacrati dalla scuola, che cercando di imporli li ha resi polverosi. Quando poi li riscopri da adulto, ti rendi conto di quanta bellezza ci sia nell’albero a cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno da’ bei vermigli fior...».
Qual è stata la sua scuola di musica?
«Il primo contatto vero fu grazie ai carri armati americani. La mia casa era l’ultima di Pegli, dietro c’era il loro comando e si erano portati dietro persino i giradischi. Dai carri usciva la musica fantastica di Louis Armstrong e altri. E visto che avevano solo roba in scatola, erano golosissimi di cibo fresco e noi avevamo un orto di guerra, scambiavo un pomodoro con un disco».
Qual è invece il più bel ricordo di Torino?
«I ricordi più belli sono sempre legati a una donna. A Torino, tanto tempo fa, conoscevo una ragazza carinissima e dolcissima che purtroppo è morta in macchina una sera di nebbia»
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Vento forte e disagi ad Ancona: attivato il Coc a seguito dell'allarme meteo lanciato
Vento forte e disagi ad Ancona: attivato il Coc a seguito dell'allarme meteo lanciato. Ancona. Disagi nelle frazioni, ostruzioni delle strade, distaccamenti delle luminarie natalizie, della cartellonistica e della segnaletica stradale. E’ stato attivato stamattina alle ore 8 il Coc del Comune di Ancona a seguito dell’allarme meteo lanciato per l’arrivo di forti raffiche di vento. Il gruppo di lavoro comunale, formato dai dirigenti ai Lavori pubblici, Stefano Capannelli, e al Verde, Roberto Panariello insieme al comandante della Polizia Locale, Marco Ivano Caglioni e al vice Luca Martelli e al tecnico Riccardo Borgognoni, ha cominciato a raccogliere le criticità e a rispondere alle emergenze mano a mano che si presentavano. Una richiesta di aiuto, quella proveniente dai cittadini, che era iniziata durante la notte e proseguita nelle prime ore della mattinata. A presidiare il Coc e in pattugliamento sul territorio il vice sindaco e assessore alla Protezione civile, Giovanni Zinni. La centrale operativa della Polizia Locale aveva iniziato a ricevere segnalazioni già nel tardo pomeriggio di ieri, facendo intervenire le squadre della reperibilità per risolvere le criticità, principalmente dovute alla caduta di arbusti, anche di grandi dimensioni. Sono state destinate al pronto intervento tutte le ditte che si occupano della manutenzione del verde cittadino per liberare velocemente le strade che presentavano ostruzioni più critiche tanto da interrompere il normale scorrimento della viabilità. Non sono stati segnalati danni alle persone, ma solamente a beni privati, auto e immobili (non significativi). Gli addobbi natalizi sono stati scomposti in diversi punti e si sono verificati distaccamenti delle luminarie nella zona del Viale della Vittoria e in piazza Roma. In questo caso ad intervenire è stata la ditta che si è occupata del loro montaggio. Per la segnaletica stradale e la cartellonistica più in generale, gli interventi sono stati affrontati a seguito dei pattugliamenti, ripristinandone la normale destinazione. Le squadre della Polizia locale stanno proseguendo per verificare che la viabilità non subisca ulteriori rallentamenti. L’emergenza è su tutto il territorio marchigiano tanto che il Ccs-Protezione Civile della Regione è stato attivato ieri alle 16.30 richiedendo la collaborazione del Comune di Ancona e la partecipazione al primo briefing. ‘Ringrazio gli uffici che si sono prontamente attivati - afferma l’assessore alla Protezione civile, Giovanni Zinni -. La situazione è sotto controllo e stiamo cercando di rispondere prontamente a tutte le emergenze. Il Coc è stato attivato immediatamente dopo le prime avvisaglie di criticità’. Il sindaco, Daniele Silvetti, non ha ritenuto necessaria la chiusura anticipata delle scuole visto che le criticità non erano tali da richiedere una simile misura. ‘Un ringraziamento operativo - prosegue l’assessore Zinni - alla squadra di volontari (composta da 4 tecnici) per il lavoro eccellente che è stato svolto contribuendo a rendere efficiente e all’altezza della situazione il sistema di Protezione civile comunale’.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Il Giardino delle Esperidi 2023 a Lecco
Dal 23 giugno e fino al 2 luglio torna Il Giardino della Esperidi, il Festival di teatro e arti performative organizzato da Campsirago Residenza tra i borghi di Colle Brianza, Olgiate Molgora, Ello, La Valletta Brianza, Sirtori, Valgreghentino e Olginate. Come sempre, la XIX edizione vedrà protagonista la performance itinerante declinata in varie forme tra sensoriale, esperienziale, inclusiva, in paesaggi naturali altamente suggestivi. Quest’anno il Festival ospiterà, tre prime nazionali, La capra, in scena all’alba e al tramonto domenica 25 giugno nella radura del bosco de La Fura, venerdì 30 giugno e sabato 1 luglio, nel bosco di Campsirago, sarà la volta di Humana Foresta della Compagnia Teatrale Petra in co-produzione con Campsirago Residenza; e infine, all’alba e al tramonto di sabato 1 e domenica 2 luglio, presso le Piramidi di Montevecchia, debutterà Sun Followers, del regista olandese Sjoerd Wagenaar, ispirato al personaggio di Giordano Bruno. Per la prosa ci sarà sabato 24 giugno a Villa Sirtori lo spettacolo Aldo morto firmato dalla “premiata ditta” Frosini/Timpano e interpretato da Daniele Timpano e, il 1 luglio, a Campsirago Residenza sarà la volta di Spezzato è il cuore della bellezza di Dammacco/Balivo. I due venerdì del Festival saranno all’insegna della giocosità, il 23 giugno, a Valgreghentino, si terrà Cucine(S) di Floriane Facchini & Cie, un banchetto che esplora il rapporto tra costruzione sociale, tempo e cucina, per condividere storie e saperi e il 30 giugno, a Campsirago Residenza, è il momento di WonderBoom! di Stefano Cenci: una performance surreale, creata ad hoc per ogni spazio che la ospita. Da non perdere, sabato 24 giugno, la versione accessibile della performance itinerante ed esperienziale Alberi maestri. Molti anche gli appuntamenti pensati per tutta la famiglia o dedicati precipuamente ai bambini, ad esempio giovedì 29 giugno, a Olgiate Molgora ci sarà una riscrittura di Hansel e Gretel, che scenderà dal palco per diventare un percorso itinerante; e sabato 24 giugno sarà la volta dei Tre Porcellini, nella nuova produzione di Campsirago Residenza, intitolata 3 PIGS. Cosa è casa con la regia di Anna Fascendini. Per i più piccoli l’appuntamento sarà con Miloemaya di ScarlattineTeatro/Campsirago Residenza domenica 25 giugno e sabato 1 luglio. Il teatro delle ombre sarà il filo rosso di Gilgamesh del duo Fossick Project, in programma domenica 25 giugno; mentre Il fanciullino di Renata Ciaravino, in scena lunedì 26 giugno a Mondonico, vedrà quattro anziani raccontare le storie che hanno segnato la loro esistenza di fronte a gruppo di bambini. Jazz e incontri, percorsi nella natura ed esperienze multisensioriali completeranno il bouquet di iniziative che daranno il via a una estate davvero magica. Read the full article
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Laughing Swimming with Men (Oliver Parker, 2018)
#swimming with men#rupert graves#adeel akhtar#daniel mays#rob brydon#thomas turgoose#jim carter#oliver parter#aschlin ditta#expo63 my gifs
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DVD review: "Swimming with men" (2018)
DVD review: “Swimming with men” (2018)
“Swimming with men” (2018)
Drama/Comedy
Running Time: 96 minutes
Written by: Aschlin Ditta
Directed by: Oliver Parker
Featuring: Rob Brydon, Jane Horrocks, Rupert Graves, Daniel Mays, Thomas Turgoose, Jim Carter, Adeel Akhtar and Charlotte Riley
Eric Scott:[Reading from the book of rules] “The first rule of swim club, don’t talk about swim club.”
It’s remarkable the seeming…
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#Aschlin Ditta#Charlotte Riley#comedy#comedy review#Daniel Mays#dvd#dvd comedy#dvd new zealand#dvd review#DVD reviews#DVDReviews#Jane Horrocks#Jim Carter#Oliver Parker#rob brydon#Rupert Graves#Swimming with men#Swimming with men dvd review#Thomas Turgoose
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La Top 10 (non richiesta) dei fumetti che ho letto fino ad ora
Wow, sono passati 3000 anni dall’ultimo post, ho una costanza formidabile proprio con questo blog. Abbiate pietà della mia anima.
Oggi ho deciso di trasformarmi nel Corrado Augias dei poveri e fare una top 10 dei fumetti che ho letto fino a questo momento. Non è stato semplice, lo ammetto ma era un’idea che avevo da un po’.
Sono delle mini recensioni perchè non voglio spoilerare le storie complete, anzi voglio incuriosirvi a leggerli!
Premessa: non è che tutti gli altri che ho letto fanno schifo, semplicemente questi mi sono rimassi impressi di più e li rileggo con piacere.
Let’s roll!
10. “DEATH” di Neil Gaiman
Questo fumetto è uno dei miei preferiti tra quelli di Neil Gaiman. Incoraggio sempre tutti a leggerlo perchè è un mostro della scrittura e “Sandman” (da cui è tratto questo personaggio) è un’opera pazzesca.
La protagonista qui è Morte, e intendo proprio la morte con la M maiuscola. E’ rappresentata come una giovane ragazza goth che nessuno assocerebbe al Tristo Mietitore (siamo abituati allo scheletro con la falce e il mantello nero) e forse è giusto così.
Questo volume è una raccolta delle storie in cui lei è il personaggio principale (di solito lo è suo fratello Sogno) e c’è una profonda riflessione sul concetto di Morte e su cosa comporta la sua presenza.
Consiglio assolutamente di leggere e rileggere la prima storia, “Il Battito delle Sue Ali” perchè è una mazzata al cuore ma anche la realtà della morte stessa.
9. “LA GENERAZIONE” di Flavia Biondi
Io ADORO Flavia Biondi. Adoro la sua scrittura e il suo tratto e ho letto quasi tutto quello che ha prodotto.
Questo fumetto è quello che più mi è piaciuto e che riprendo spesso in mano.
La storia ruota attorno a Matteo, un ragazzo gay che si trova in crisi e decide di tornare nel suo paese natale dove abitano le sue zie e sua nonna. Matteo teme di trovare un ambiente che lo tratti male per via di chi è, invece trova un percorso che lo aiuta a crescere.
Una delle mie scene preferite è sicuramente l’elaborazione della sessualità di Matteo da parte delle zie. E’ una scena semplice di per sè ma ha tantissimo significato.
I rapporti umani sono le fondamenta di questa storia e sono quei rapporti che ci troviamo anche noi nella realtà. Ci si allontana ma in qualche modo ci si riavvicina per sostenersi a vicenda nei momenti difficili.
8. “MAUS” di Art Spiegelman
(Spero che Tumblr non mi censuri sto post perchè c’è quel simbolo sulla copertina... se lo fa, smatto)
Beh, che dire? Un classico dei fumetti. Una storia che prende un’epoca che uno vorrebbe dimenticare per gli orrori che ci sono stati ma che invece dobbiamo ricordare, soprattutto alla luce degli ultimi tempi.
E’ la biografia del padre di Art Spiegelman, Vladek Spiegelman, un ebreo polacco che ha subito le torture dell’Olocausto. Ovviamente il povero uomo si ritroverà in un campo di concentramento e cercherà di sopravvivere.
Ora... Come si può trattare questo argomento con un fumetto senza essere banali? Spiegelman ci è riuscito utilizzando animali antropomorfi. Gli ebrei sono rappresentati come topi, i tedeschi come gatti, i polacchi come maiali (sottile critica per il loro aiuto ai nazisti) e così via... Sembra quasi un libro per bambini ma non lo è. Ci sono scene forti e d’impatto che fanno venire il magone.
La tematica può sembrare “banale” (e non dovrebbe esserlo MAI) ma il tutto è reso in una maniera che prende la lettura. Non sono riuscita a metterlo giù fino alla fine.
7. “RUGHE” di Paco Roca
Penso di aver perso tutte le mie lacrime su questo fumetto. Non sto esagerando.
La storia è ispirata alla vita dell’amico di Roca, Diego, e di suo padre Emilio che ha l’Alzheimer.
Il protagonista, Emilio, è un ex-impiegato di banca che in tarda età viene mandato dal figlio in casa di riposo perchè gli viene diagnosticato l’Alzheimer. La storia parte da questo momento e vediamo come Emilio si approccia all’ospizio e a chi vi abita ma vediamo anche il triste declino della sua salute.
In qualche modo speri che non finisca male ma è inevitabile che succeda perchè non c’è cura per questo morbo. E’ davvero straziante.
E’ una storia che tocca tante persone, chi ha avuto o ha una persona cara malata, ha visto un suo nonno sparire davanti a sé e sa che non può fare nulla se non starci vicino.
E’ davvero una storia che mi ha colpito da vicino, con un disegno “semplice” ma funzionale alla storia.
Preparate i fazzoletti.
6. “IL PORTO PROIBITO” di Teresa Radice e Stefano Turconi
La bellezza di questo fumetto non è quantificabile, amo qualsiasi vignetta.
Questo volume è il prodotto della premiata ditta Radice-Turconi e la prima cosa che si vede è che è fatto tutto, interamente a matita! Già solo per questo va nella mia top 10, la matita è lo strumento che ha il tratto più bello per me. Rende tutto più sinuoso ed elegante.
La storia si concentra su Abel, un giovane naufrago che non ricorda nulla della sua vita; sale su una nave che lo porta a Plymouth dove incontrerà la prostituta Rebecca e i due hanno molto in comune.
Ci sono colpi di scena continui e non assolutamente la storia che ti aspetti. Ci sono tantissimi riferimenti alla letteratura inglese (Coleridge, Wordsworth, Blake...) e la cura nei dettagli è incredibile.
Fun fact: alla fine del libro gli autori ci hanno lasciato una playlist con le canzoni che hanno utilizzato nella realizzazione del fumetto e l’ho trovata una cosa geniale!
5. “PRESIDENTI MORTI” di Posehn, Duggan e Moore
Dopo una carrellata di fumetti con storie tristi, è il momento della storia senza senso che ti fa ridere come un’idiota.
E’ l’unico fumetto Marvel che troverete in lista ed è qui perchè c’è uno dei miei personaggi preferiti, Deadpool.
Il Mercenario Chiacchierone già normalmente fa ridere con le sue battute e il suo rivolgersi al lettore (unico personaggio che lo fa nell’universo Marvel e tutti lo prendono per pazzo) ma qui si supera.
Uno stregone, pensando di aiutare gli USA, decide di far tornare in vita (come zombie) tutti i vecchi presidenti americani ma la cosa gli sfugge di mano e questi cercano di distruggere il paese.
Ovviamente è compito di Deadpool, essendo lui immortale, quello di rispedirli indietro e si vengono a creare delle scene comiche che ti lasciano a ridere per ore.
Se volete qualcosa di leggero e divertente, è il fumetto perfetto per voi!
4. “DIMENTICA IL MIO NOME” di Zerocalcare
Vabbè dai tanto era ovvio che prima o poi Zerocalcare saltasse fuori.
Ho letto tutto quello che c’è di Zerocalcare e adoro il fatto che sia capace di mischiare il comico con tragico, che ti coinvolga tantissimo nella sua storia.
Ero tentata di inserire “Kobane Calling” (che consiglio comunque) ma questo è quello che più ho sentito vicino a me.
Zerocalcare qui affronta la perdita della nonna a cui voleva molto bene. La storia tratta dell’elaborare il lutto ma soprattutto del vedere le persone, che di solito sono la tua roccia, cadere giù per la tristezza, per la perdita.
C’è una componente comica e anche una “fantastica” nel racconto della vita della nonna, che fa sorridere ma anche piangere.
E’ una storia in cui un po’ tutti ci possiamo ritrovare: quando perdi qualcuno cerchi di farti forza ma anche di far forza a quelli attorno a te, a quelle persone che di solito sono sempre quelle che ti aiutano nei momenti difficili.
Grazie, Zero.
3. “RESIDENZA ARCADIA” di Daniel Cuello
E siamo nella top 3!
Questo libro l’ho preso a caso, lo ammetto. Non avevo assolutamente idea di chi fosse Daniel, quale fosse la storia... Ho guardato la copertina e ho pensato “Sembra carino”.
E’ BELLISSIMO!
L’avrò letto in 2 ore, penso. Divorato.
La storia sembra semplice a primo impatto: la vita in un condominio. Ma non è così. Già le prime pagine ti fanno dire “No... Aspetta... Cosa è successo???” e da lì in avanti è tutto un crescendo.
Il punto di forza sono i personaggi. Sono tutti anziani (tranne due) che vivono da tempo in questo condominio e ognuno ha la propria caratteristica: chi è acido, chi è curioso, chi è ligio al dovere, chi è diffidente... Sono vecchi che vediamo tutti i giorni.
Ma alcuni nascondono delle storie, anche molti tristi, che fanno comprendere il perchè siano così.
Vivono in un microcosmo tutto loro che però li aiuta a sopravvivere al macrocosmo pericoloso fuori dal condominio.
Il finale non è scontato, anzi, tutto l’opposto!
2. “BLACKSAD” di Diaz Canales e Guarnido
Mi strappo i capelli per la bellezza di questo libro.
Avete presente quando vedete un bel quadro e dite “cavolo, lo vorrei nel mio salotto”? Ecco, io vorrei nel mio salotto ogni tavola prodotta da Guarnido.
“Blacksad” è un Zootropolis noir per adulti, diciamo. I personaggi sono tutti animali antropomorfi che abitano il nostro mondo. Il protagonista è John Blacksad, un gatto nero (tranne il muso) che fa l’investigatore privato.
Le avventure di John non sono semplici gialli, trattano anche di tematiche importanti come il razzismo, la droga, il pericolo dell’atomica e così via.
A livello visivo è una BOMBA. Ogni pagina è un’opera d’arte che guardi per 15 minuti, trovando ogni volta un dettaglio nuovo. Guarnido fa quello che vuole con il pennello e tu non puoi che inginocchiarti al suo cospetto.
Le storie di Canales poi non sono banali, ti lasciano con il fiato sospeso e c’è sempre un colpo di scena che ti fa saltare sulla sedia.
Se non lo leggete, siete brutte persone.
1. “LA SAGA DI PAPERON DE’ PAPERONI” di Don Rosa
“Che noiosa, hai messo un roba della Disney al primo posto”
Ebbene sì e non me ne pento.
Paperone è un personaggio che in qualche modo ho sempre amato. E’ vero che è uno scorbutico taccagno e un avido uomo d’affari... Ma lo è sempre stato?
Questa saga racconta l’immensa storia di Paperone, da quando era piccolo e viveva in povertà in Scozia fino a quando non è diventato il papero più ricco del mondo. E’ l’esempio dell’immigrato che lascia la sua famiglia per andare a guadagnare altrove e aiutare così i suoi parenti (se ci pensiamo è una storia estremamente attuale).
Così vediamo come Paperone arriva negli USA durante la febbre dell’oro e qui incontra una marea di personaggi famosi realmente esistiti che lo aiutano nelle sue avventure.
Ma non è tutta rose e fiori. Ci sono anche momenti di grande tristezza per Paperone, lutti nella famiglia che non può affrontare perchè deve lavorare ma quando riesce a tornare a casa, l’immagine è davvero straziante (è una cosa molto anomala nel fumetti Disney vedere la morte).
Scopriamo anche che Paperone ha avuto un grande amore (pure lui rimorchiava) che però ha messo da parte per continuare la sua scalata al successo... Tuttavia non ha mai dimenticato la papera che lo ha stregato.
Questa saga fa rivalutare tantissimo l’immagine burbera di Paperone perchè bisogna sempre chiedersi del perchè qualcuno è quello che è, c’è sempre una storia dietro.
La mia top 10 finisce qui, spero vi sia stata utile e vi invogli a leggere alcuni di questi fumetti bellissimi!
Peace out
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Dicembre (2000)
2000 Dicembre
1. Venerdì. Nel primo pomeriggio, contrariamente al previsto, l’arciprete è in Parrocchia. Novena nella Basilica.
2. Sabato. Variabile. Alle 14,30 con un pullman (autista il signor Marchitto) si parte per Acireale con un gruppo di giovani per partecipare al giubileo diocesano dei giovani. Il gruppo è stato organizzato dalla signora Clori Sgroi Valastro. L’arciprete avrebbe voluto…
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#2016/08#Arciprete Gaetano Cannavò#Chiesa S. Antonio Abate#Chiesa S. Pietro#Concetto Bellia#Daniele Ditta#Don Antonio Imbiscuso#Don Cristian Scuderi#Don Nazareno Di Marco#Giubileo 2000#Giuliano Colletti#La Sicilia#Lavori#Mons. Gaetano Alibrandi#Mons. Ignazio Cannavò#Mons. Salvatore Gristina#Organo
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BHP Comics Tease BOLD, a New Shared Universe Line
BHP Comics Tease BOLD, a New Shared Universe Line
The ever eclectic BHP Comics have teased a new line of comics set in a shared universe under the umbrella imprint title of BOLD. While there are few details at the moment beyond the titles there’s a line-up of impressive up-and-coming creators revealed on Twitter (Lorna KIng, Kat Hill, Umar Ditta, Robin Richardson, Tara Mallen, Chris Stefanova, Kumail Rizvi and Daniel Coloma). The four books…
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PHL / Ditta Baron Hoeber: Inscapes
Ditta Baron Hoeber: Inscapes September 25 — October 30, 2021 Gallery hours: Saturdays, 12-4 and by appointment
Artist’s Reception: Thursday, October 14, 2021, 6-9 PM Poetry Reading: Date TBA Philadelphia 20/20 Photo Festival Walkthrough, Saturday, September 25, 2021 4-5 PM
Tiger Strikes Asteroid Philadelphia is pleased to present Ditta Baron Hoeber: Inscapes, an exhibition of new works selected from the artist’s project of the same name. Produced from 2017 to 2021, the full Inscapes series comprises over sixty hand-made accordion books and additional images which depict Hoeber’s live-work space, arranged in what she terms “photographic sequences.”
The subject of Inscapes is Hoeber’s daily experience of her home and studio, the space where she spends the majority of her time. Home is both subject and stage. The daily new-ness of Hoeber’s surroundings is marked by spectral, changing light — midday brazen, or inky at nighttime. There is a Monet-like quality in her dedication to depicting light and her nearly obsessive revisiting of the same subjects. Windows and walls are her haystacks. The meaning of an image shifts with its place in the sequence, contingent on what comes before or after. With color, line, and imagery, Hoeber constructs passages of visually depicted rhythm, rhyme, and assonance. The spaces depicted in these photographs are, like language, at once denotative and connotative, allusive and literal.
The exhibition is accompanied by a publication entitled “Ditta Baron Hoeber: Inscapes.” Contributors include Olga Dekalo, Daniel Gerwin, Olivia Jia, Quentin Morris, Sid Sachs, Meredith Sellers, and Richard Torchia. The publication is available at the gallery or write [email protected].
Ditta Baron Hoeber (b. 1942) lives and works in Philadelphia, PA. Armed with a keen eye, a camera lens, and the tools of a book artist, the artist-poet has produced works for six decades that meditate upon the nature of sight. Her photographs, drawings, poems, and artist books number in the thousands, and the majority of her projects have never been shown.
Hoeber’s works have been presented in solo exhibitions at Moore College of Art and Design, The Print Center, the Philadelphia Art Alliance, the Abington Arts Center in Jenkintown, PA, and the University of Houston Clear Lake. Her work has been included in group exhibitions at the Philadelphia Museum of Art and Slought Foundation in Philadelphia, PA, Arcadia University Art Gallery in Glenside, PA, Amos Eno Gallery in Brooklyn, NY, the Elizabeth Foundation for the Arts Project Space and The Center for Book Arts in New York City. Collections include the Philadelphia Museum of Art, the University of Pennsylvania Library Artist Book Collection, the Museum of Modern Art Franklin Furnace Artist Book Collection, Skowhegan School of Painting and Sculpture Library, Oberlin College Art Library, Swarthmore College Library, and Chelsea College of Art & Design.
Hoeber’s poems have appeared in a number of publications including the American Poetry Review, Juxtaprose, Pank, Burningword Literary Journal, Contemporary American Voices, Noon, Nthposition (London), and the American Journal of Poetry which nominated her poem for a Pushcart Prize.
photos by Constance Mensh
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19 lug 2023 17:39
NESSUNO MUOVE UN DITO FINO A QUANDO NON CI SCAPPA IL MORTO – BOGDAN PASCA, 32ENNE RUMENO CHE HA TRAVOLTO DUE RAGAZZINI DI 15 ANNI CON UN FURGONE UCCIDENDONE UNO VICINO MILANO, ERA GIÀ STATO BECCATO MENTRE GUIDAVA SENZA PATENTE E IN STATO DI EBBREZZA (COME LA SERA DELL'INCIDENTE) - L’UOMO ERA STATO DENUNCIATO ANCHE PER MINACCE, DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO E RICETTAZIONE ED ERA IN PROVA AI SERVIZI SOCIALI. COME MAI LA DITTA PER CUI LAVORAVA GLI HA AFFIDATO UN FURGONE NONOSTANTE NON AVESSE LA PATENTE? -
Estratto dell’articolo di Pierpaolo Lio per “il Corriere della Sera”
«Ti prego, svegliati, non mi lasciare». Sull’asfalto ci sono due ragazzi. Hanno entrambi 15 anni. Lei apre gli occhi per un istante. Lui è immobile, in una pozza di sangue. Un uomo s’affanna, si dispera, piange e prega, e prova in qualche modo a rianimare il ragazzo in attesa dei soccorsi. È il guidatore del furgone che ha falciato i due giovani in bici, sulle strisce pedonali. Ha bevuto, ed è senza patente. Di nuovo.
Sono da poco passate le 22.30 di lunedì. Viale Kennedy, a Garbagnate Milanese, comune alle porte di Milano. L’impatto è devastante. Il Ford Transit bianco, intestato alla ditta per cui lavora l’uomo, Bogdan Pasca, romeno di 32 anni, ha metà cofano accartocciata, il parabrezza in frantumi. Il fragore dello schianto. L’urlo dei freni è solo successivo, secondo alcuni testimoni.
«È stata una scena straziante», racconta Maria, tra le prime ad accorrere. La bici è proiettata in un’aiuola. I corpi trascinati e sbalzati per 70 metri. Per il 15enne, Serafino Valentino Colia, per tutti Valentino, non c’è nulla da fare. Mezz’ora di rianimazione e la corsa disperata all’ospedale sono inutili. L’amica di Cesate, A.L., 16 anni oggi, viene trasportata al Niguarda: è in condizioni disperate, ma viva.
I ragazzi stavano uscendo per una serata con amici. Due di loro erano alle spalle di Valentino: hanno visto la scena mentre i coetanei attraversavano le strisce. Insieme ai rilievi, i loro racconti saranno utili a ricostruire la dinamica, vista l’assenza di telecamere. Pasca, invece, rientrava a Milano. Mancava mezz’ora alla scadenza che doveva rispettare: permesso d’uscita dalle 6 alle 23. Era in prova ai servizi sociali per reati precedenti. Lesioni e maltrattamenti.
Che si sommano a una lista fatta di minacce, detenzione ai fini di spaccio, ricettazione. E alla guida in stato di ebbrezza e senza patente, che Pasca avrebbe conseguito nel suo Paese, ma che non è stata trovata. E che di certo non ha mai convertito dopo il trasferimento in Italia. Di fatto, n’è sprovvisto. Come già successo in tre controlli: 2016, 2017, 2020.
In quest’ultima occasione aveva anche bevuto. Come lunedì. Tasso alcolemico doppio del consentito. […] Intanto, il sindaco di Garbagnate, Daniele Beretta, sottolinea: «Fatico a comprendere come il conducente, più volte denunciato, fosse ancora libero». […]
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Pesaro, un "Concerto dal balcone" per la ritrovata Casa Rossini
Pesaro, un "Concerto dal balcone" per la ritrovata Casa Rossini. Non poteva che passare per la casa natale del Genio il “crescendo rossiniano” di Pesaro 2024, Capitale italiana della cultura, che ieri si è illuminata dello splendore ritrovato della facciata di Casa Rossini dopo l’intervento di restauro conservativo realizzato dall’Amministrazione comunale con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro. Un anticipo di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024 «L’intervento alla facciata è molto importante, sta dentro un periodo di investimenti pubblici imponente - ha detto il sindaco Matteo Ricci -. Di fronte a noi abbiamo una grande sfida, la Capitale italiana della cultura. Nel 2024 la città sarà in parte una città cantiere, ma le persone che visiteranno Pesaro si renderanno sicuramente conto del fermento, determinazione, vivacità e voglia di crescere che c’è. La stagione 2023 sarà un anticipo di quello che sarà il prossimo anno, vorremmo un’estate piena di persone, piena di bella atmosfera. La stessa che si respira questa sera, grazia al Concerto dal balcone: un’esperienza da vivere e raccontare». Poi i ringraziamenti al presidente Martelli: «Grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio per il contributo importante e la vicinanza all’Amministrazione. Viva Pesaro Capitale italiana della Cultura». Una "chicca" culturale fondamentale per l’identità pesarese Il vicesindaco assessore alla Bellezza Daniele Vimini, ha detto: «Felici di presentare la conclusione di questo intervento che si era reso necessario: un anno fa abbiamo dovuto mettere delle barriere temporanee perché la facciata non era in sicurezza. Dopo poco, abbiamo ricevuto l’aiuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, che da subito ha consentito a co-finanziare i lavori insieme all’Amministrazione. È stato un contributo fondamentale per restituire, anche con una certa celerità, lo splendore di Casa Rossini che oggi celebriamo con il ritorno dei Concerti dal bancone». Una “chicca” della città, «Che, dopo la pandemia, torniamo a riproporre e che sarà uno degli elementi distintivi nel racconto di Pesaro 2024». «A due mesi dall’ultimo “taglio del nastro” fatto al Centro Arti Visive Pescheria – ha aggiunto l’assessore al Fare Riccardo Pozzi – restituiamo, in tutta la sua bellezza e funzionalità, un altro contenitore culturale fondamentale per l’identità pesarese e per la Capitale italiana della cultura. I lavori di restauro conservativo – nati da un’esigenza di sicurezza – ci hanno permesso, tra l’altro, di ripristinare i colori originali della facciata e ridare un rinnovato valore a Casa Rossini e all'intera via. Ringrazio per l’ottimo lavoro la ditta che ha realizzato l’intervento e la Fondazione che lo ha sostenuto». Un progetto condiviso L’intervento, dal costo complessivo di 92mila euro, ha infatti ricevuto il contributo di 60mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, che «In questi 30 anni ha avuto tra i suoi settori privilegiati d'intervento la promozione, tutela e valorizzazione dell’arte e della cultura nonostante l'alternarsi di persone e vicende» ha sottolineato il presidente Marco Martelli. Questo ha poi ricordato le ultime iniziative in ordine di tempo: «L'ospitalità data al Museo Nazionale Rossini, accolto nella sede della Fondazione; la copertura della platea del Teatro Rossini, realizzata durante la pandemia e il finanziamento del progetto di recupero dell’immobile San Domenico. Una vicinanza che guarda all’intero territorio, come testimonia anche il recente bando al territorio comunale e della provincia. Pochi giorni fa abbiamo lanciato il bando di 200mila euro per il co-finanziamento di progetti e iniziative da svolgersi nel 2024, rivolto all’intero territorio di Pesaro e Urbino». Due mesi di lavori Avviato il 7 febbraio, concluso in poco più di due mesi, il progetto degli architetti Eros Giraldi, dirigente del servizio e di Davide D’Ursi, Rup del Comune, è stato realizzato dalla Gamma Srl di Fano. L’intervento di restauro conservativo di Casa Rossini, «è stato svolto in perfetta sinergia con l’Amministrazione comunale e il funzionario di zona della competente Soprintendenza per i beni architettonici di Ancona. Ha avuto come finalità primaria il restauro conservativo della facciata. Le lavorazioni hanno interessato gli elementi in laterizio, i manufatti lapidei e gli apparati lignei, mantenendo e conservando i materiali originali, riportati al loro antico splendore» ha spiegato Giovanna Macchi, titolare e direttore tecnico. Finale in via Rossini A seguire, il momento di musica rossiniana, proposto nell’amata formula del “Concerto dal balcone” in collaborazione con l’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” del Rossini Opera Festival, ha richiamato centinaia di pesaresi in via Rossini per ascoltare “Largo al factotum” da Il barbiere di Siviglia e “Nel teatro del gran mondo” da Il signor Bruschino interpretati dal baritono Matteo Mancini accompagnato al pianoforte da Alessandro Uva. Read the full article
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"Un sogno non è mai solo un sogno" di Vittorio Livi
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"Un sogno non è mai solo un sogno"
di Vittorio Livi
Il desiderio stimola la curiosità, è l’affermazione convinta di Vittorio Livi e c’è da crederci senza perplessità, visto che il suo desiderio, nato andando a bottega dal vetraio sotto casa, era quello di lavorare il vetro in modo diverso e anticonvenzionale. Nel tempo Vittorio Livi è riuscito a ribaltare il luogo comune che voleva il vetro, in quanto delicato e fragile, utilizzato solo per determinati usi, trasformandolo in qualcosa di completamente diverso, ma che paradossalmente avrebbe conservato intatte tutte quelle prerogative che lo rendono affascinante.
C’è da crederci senza ombra di dubbio, visto che oggi l’azienda di Vittorio, Daniele e Francesco Livi, è una grande realtà a livello internazionale, all’avanguardia, che ha reso il vetro qualcosa di straordinariamente, versatile, utile, funzionale, bello, artistico.
Mercoledì 21 aprile di questo 2021, che continua a limitarci nella possibilità di incontri fisici, abbiamo ricevuto Vittorio Livi, ARTOUR-O d’Argento e Daniele, il maggiore dei suoi due figli, nel Web Living di ARTOUR-O il MUST
con Tiziana Leopizzi, sempre magnifica ospite di personalità di grande valenza e carisma.
Indubbiamente non si può che rimanere affascinati dai racconti di vita dei nostri ospiti che, nelle loro rispettive diversità, hanno tutti in comune il desiderio di scoprire, la curiosità di cercare, la voglia di fare.
Vittorio Livi ci racconta in modo semplice, vero, ma estremamente accattivante e coinvolgente, come il caso abbia voluto che dopo aver fatto bottega da vari artigiani, lui avesse scoperto proprio sotto casa il suo grande amore per il vetro.
Un incontro che ha stimolato e liberato quella sua irrefrenabile creatività, tutt’ora rimasta inalterata, che ha reso lui e la sua Azienda una delle più famose e prestigiose nel campo della lavorazione artistica del vetro, non solo nei complementi di arredo, ma sopratutto nella realizzazione di componenti di arredo in vetro. La prima ditta creata da Vittorio Livi è stata la Fullet, che produceva vetri colorati per l’industria del mobile, a questa sono seguite Artiglass, Curvovetro, Cromoglass e Vellutart.
Nel 1973 dalla fusione di alcune di queste imprese, è nata Fiam Italia, la prima Azienda che realizza elementi d’arredo in vetro curvato. Grazie alla propria tecnologia e alle collaborazioni con i più noti designers internazionali, Fiam Italia diventa leader nel proprio settore, tanto che alcuni dei suoi prodotti sono esposti in 25 musei internazionali.
Dopo essersi occupato della ristrutturazione di Montegridolfo, Borgo murato risalente al VII secolo a.C., nel 1992 Vittorio Livi acquisisce e recupera Villa Miralfiore, un edificio storico di Pesaro del 1260.
Attualmente una parte di questa bellissima villa immersa nel verde viene dedicata a Spazio Miralfiore, un Museo dove sono presenti anche le opere in vetro di numerosi Artisti nazionali ed internazionali, che hanno collaborato con Livi e prodotte da FIAM.
La determinazione, il desiderio, la voglia di fare che si evince dalle altrettanto belle e sincere parole di Daniele, che da buon osservatore prima, da operatore in tutte le fasi produttive dopo e da attuale Ceo di FIAM, ha avuto la capacità di affermare la propria personalità creandosi spazio, con idee, suggerimenti, soluzioni, che gli derivano, certamente dall’eredita genetica paterna, ma anche da quella esperienza maturata nel tempo, acquisita nello studio, osservata nei viaggi e verificata nella gavetta aziendale.
Oggi l’ingegnere Daniele Livi ha conquistato, nella Azienda di famiglia, quello spazio che il suo papà Vittorio si era potuto conquistare lasciando il suo lavoro di capo operaio, non ancora maggiorenne, dal suo primo maestro vetraio, per mettersi in proprio.
Ebbene si ci sono effettivamente tanti esempi da seguire, come molti miti da ammirare, ci sono affascinanti storie da amare e apprezzare, da tempo immemore l’esperienza altrui affascina chi ha un po’ di sensibilità e tanta voglia di sognare, perché da sempre il vissuto degli altri contribuisce a rendere possibile ciò che solo apparentemente crediamo per noi irrealizzabile, ma è sempre e solo la determinazione che abbiamo dentro il propellente che muove tutto e l’amore per quello che si fa ciò che sostiene comunque quel tutto.
Come dice Vittorio “Un sogno non è mai solo un sogno” e “Il desiderio, l’amore e l’esempio sono le condizioni inalienabili nella realizzazione del proprio io” è ciò che ribadisce Daniele, per entrambi sogno, desiderio e amore, sono gli ingredienti necessari per raggiungere il successo personale e sociale, a prescindere da quale possa essere l’attività svolta.
Un sentito grazie a Vittorio e Daniele Livi, per disponibilità, la sincerità e la piacevolezza con cui ci hanno partecipato il loro modo di essere.
Riccardo Rescio
Firenze 23 aprile 2021
#comunichiamoalmondolitalia #tuttoilbelloeilbuonochece #alcentrodellabellezza
Video completo dell’incontro https://youtu.be/kM_agksYJgU
FIAM https://www.fiamitalia.it/it
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GLI ANIMALI IN UFFICIO PER UN LAVORO PIÙ UMANO
A Formigine, in provincia di Modena, una ditta ha pensato di consentire ai propri dipendenti di portare con se i propri animali sul lavoro.
Il titolare Daniel Rozenek, definisce la sua azienda, un’impresa dog friendly, aperta ai cani. “Questa dei cani - dice Rozenek - rientra nell'insieme di cose, anche piccole, che mirano a migliorare l’ambiente lavorativo in modo che i dipendenti possano ritrovarsi in un contesto familiare anche sul lavoro. Dalla sala relax con tutto incluso al venerdì pomeriggio libero; queste piccole operazioni aiutano i colleghi a convivere meglio. I nostri cani da tastiera ci fanno compagnia nelle ore lavorative, facendole passare con serenità”.
La Tekapp ha scelto di sostenere la filosofia del benessere: “Scendere cinque minuti in giardino a sgranchirsi le gambe è incredibilmente importante per la nostra salute. Spesso in ufficio ci alterniamo in questa mansione: quando un collega è impegnato con clienti o con un progetto, facciamo a turno per badare al suo cane, portandolo a spasso e facendolo giocare”. Oltre al benessere favorito della presenza degli amici a 4 zampe e all'utilità di non doversi preoccupare di lasciarli soli a casa tutto il giorno, un’impresa amica dei cani, aumenta il morale dei dipendenti e favorisce la loro comunicazione, aumenta la produttività ed è un modo per umanizzare il lavoro.
Fonte: La Gazzetta di Modena; Tekapp - 15 maggio 2018
Volonwrite per Mezzopieno
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Film review: "Swimming with men" (2018)
Film review: “Swimming with men” (2018)
“Swimming with men” (2018)
Drama/Comedy
Running Time: 96 minutes
Written by: Aschlin Ditta
Directed by: Oliver Parker
Featuring: Rob Brydon, Jane Horrocks, Rupert Graves, Daniel Mays, Thomas Turgoose, Jim Carter, Adeel Akhtar and Charlotte Riley
Eric Scott:[Reading from the book of rules] “The first rule of swim club, don’t talk about swim club.”
It’s remarkable the seeming…
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