#Cultura veneziana
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pier-carlo-universe · 5 days ago
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Monsignor Ermenegildo Fusaro: l’Apostolo della fede e della carità, un esempio di amore universale
Un sacerdote, scrittore e patrono degli animali che ha dedicato la sua vita alla difesa dei più deboli e alla promozione della fede.
Un sacerdote, scrittore e patrono degli animali che ha dedicato la sua vita alla difesa dei più deboli e alla promozione della fede. Monsignor Ermenegildo Fusaro: una vita dedicata alla fede e alla carità Monsignor Ermenegildo Fusaro, sacerdote veneziano, è stato una figura straordinaria, un esempio luminoso di dedizione, compassione e amore per gli esseri viventi. Nato con una vocazione innata…
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matapetre · 5 months ago
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Esiste un popolo come quello italiano che fino a qualche anno fa produceva le automobili più belle del mondo...
I suoi stilisti dettavano legge nell'eleganza dell'abbigliamento.
In cui i cappelli Borsalino erano unici al mondo.
Le scarpe italiane dicevano nel mondo chi eri.
La cui la cucina era proverbiale.
I cui vini erano famosi.
La cantieristica era rinomata tra transatlantici e yacht erano i più lussuosi.
Abbiamo dato al mondo il telefono, il motore a scoppio, la radio, le batterie, gli occhiali, il pianoforte, il violino, la viola, il mandolino, le note musicali, abbiamo inventato le campane, e l'opera, il teatro dell'arte, il teatro di Goldoni, la tradizione del bel canto, perfino il gelato.
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La plastica, il polistirolo, il pail.
Abbiamo la più antica banca e la prima università d'Europa.
La prima laureata donna che era veneziana.
Tutto l'Occidente scrive con caratteri latini, cioè Italiani.
In Toscana gli Etruschi inventarono l'arco.
Pochi sanno che i Romani inventato i chiodi metallici e che il primo PC in assoluto fu dell'Olivetti.
Con Roma antica il nostro Paese portò la civiltà e la cultura al mondo.
Roma fu la capitale della Cristianità.
Coi comuni l'Italia mise fine per prima al feudalesimo.
Con le Repubbliche marinare abbiamo inondato di merci il continente.
Gli italiani con l'Umanesimo e il Rinascimento illuminarono l'Europa spiritualmente e con l'olio lampante del Salento per secoli gli italiani illuminarono le lampade di tutte le case d'Europa.
Prima il latino e poi l'italiano, per secoli, furono lingue internazionali. l'Italia possiede più opere d'arte che tutto il resto del mondo e le sue città sono gioielli di eleganza.
Incredibile ma vero, da sempre e non da ora, come testimonia anche Giacomo Leopardi, questo popolo è complessato, cinico, disincantato, umile, non crede in sé stesso.
Per dire che una cosa è fatta male, talvolta si usa dire che è fatta all'italiana.
Ora che questo popolo sta' morendo, sarà una perdita per il mondo perché non è come dicono che uno vale uno.
A proposito dell'Italia, lo scrittore Henry Sienkiewicz ha detto: "come si potrebbe non amare Italia?
Io credo che ogni uomo abbia due patrie; l’una è la sua personale, più vicina, e l’altra:
...l’Italia."
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fashionbooksmilano · 9 months ago
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Taste the Fashion
Paola Buratto Caovilla
Skira, Milano 2001, 176 pagine, 180 ill.a colori, 24,5x29cm, ISBN 9788884911049
euro 50,00
email if you want to buy [email protected]
Vino e Moda. Due fra i più grandi testimoni del Made in Italy più autentico, entrambi frutto di tradizione artigianale, estro e creatività, simboli di seduzione, lusso, qualità ed eleganza. Vino e Moda accostati in un percorso intrigante e suggestivo, fatto di immagini e racconti, che si snoda fra i colori della natura e quelli dei maestri dell’Haute Couture, fra Bacco e Venere, fra bottiglie pregiate e disegni preziosi, fra le parole dei grandi della letteratura e le rappresentazioni immortali dei grandi dell’arte: un percorso scandito dalla creatività e dalla genialità. E nei pensieri tra moda e vino – mito, costume, cultura e seduzione – si ravvisa un comune denominatore che unisce il Bello. C’è un’unica filosofia che coniuga armonicamente due mondi diversi ma analoghi. Ci sono duemila anni di storia che si fondono in una modernità elegante e innovativa. Che si trovi nella platea di un défilé a New York o a Parigi o tra un filare e l’altro di uno dei vigneti in Toscana o che ti accolga al tavolo di lavoro o davanti a schizzi di accessori per le collezioni René Caovilla, realizzati raccogliendo suggestioni nei viaggi che punteggiano la sua vita, Paola Buratto Caovilla, veneziana di adozione, imprenditrice, cultrice d’arte e personaggio nel mondo della moda e della cultura internazionali, ha trasferito dalla categoria degli hobby a quella dell’impegno le passioni più grandi: quella per la natura, l’attività di scrittrice e l’amore per la moda, la cucina e l’“alta cultura” del vino. Un eclettismo che, abbracciando anche la sua passione per i giardini e l’arredamento, non deborda mai da binari di assoluta semplicità: è la caratteristica che ha consentito a Paola Buratto Caovilla di portare la bellezza e l’eleganza come qualità da tenere in sordina, privilegiando il sorriso per chiunque le consenta di scambiare trasparenza, cordialità e impegno.
11/04/24
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pedriita · 9 months ago
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『••✎••』
📚 Livro: 𝗠𝗶𝗹 𝗱𝗶𝗮𝘀 𝗲𝗺 𝗩𝗲𝗻𝗲𝘇𝗮 - 𝑴𝒂𝒓𝒍𝒆𝒏𝒂 𝒅𝒆 𝑩𝒍𝒂𝒔𝒊
Este livro pode parecer um conto de fadas, mas é uma história de amor verídica – o amor entre uma mulher e um homem, o amor pela comida e o amor por uma cidade. Por muito tempo, Marlena de Blasi resistiu a ir a Veneza. Até que, em 1989, seu trabalho como chef e crítica gastronômica tornou impossível continuar adiando a viagem. Assim que pôs os pés na cidade, ela ficou completamente seduzida.
Seu encantamento foi tão grande que decidiu voltar todos os anos. Desde aquela primeira visita, Marlena sempre tinha a sensação de que estava indo a um encontro. Em 1993, o encontro finalmente aconteceu. Ela almoçava com amigos quando um garçom se aproximou e lhe disse que havia uma ligação para ela. Do outro lado da linha estava Fernando, um veneziano que, um ano antes, vira Marlena passeando pela Piazza San Marco e se apaixonara à primeira vista.
Alguns meses depois, Marlena largava toda a sua vida nos Estados Unidos e se mudava para Veneza, para se casar com o “estranho”, como costumava chamar Fernando. Ele não falava quase nada de inglês. O italiano dela se resumia a algumas palavras relacionadas a comida. Ele abrira mão de seus sonhos e levava uma vida monótona e previsível. Ela era mestre em recomeçar e se reinventar.
Ele gostava de tudo muito simples, inclusive as refeições. Ela adorava cozinhar pratos elaborados. À medida que eles superam essas diferenças e Marlena vai se familiarizando com as peculiaridades da cultura veneziana, os leitores são presenteados com uma descrição deliciosa e às vezes cômica de duas pessoas de meia-idade que, apesar de tudo, conseguem criar uma relação maravilhosa.
Em Mil dias em Veneza, Marlena evoca vividamente as imagens, os sons e os aromas de uma das cidades mais românticas do mundo e divide com os leitores as receitas que estiveram presentes em alguns dos momentos mais importantes de sua vida
#marlenadiblasi #mildiasemveneza
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aki1975 · 9 months ago
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Malta - Vittoriosa - Forte Sant’Angelo - 1560
Storia del conflitto fra Cristianità e Islam nel Mediterraneo.
632 - Morte di Maometto. Scisma, in seno all’Islam, fra i Sunniti e gli Sciiti, ma contestuale espansione dell’Islam che, dalla penisola araba, erode territori all’Impero Bizantino e conquista la Persia la cui cultura influenza l’Islam come quella greca la cultura latina
698 - I Musulmani conquistano Cartagine
829 - Le spoglie di San Marco sono trafugate e portate a Venezia, una città che, come Amalfi, raccoglie comunità che intendono fuggire dalle invasioni barbariche e, come dimostrano le loro cattedrali, commerciare con l’impero bizantino e con l’Islam. Al contrario, Pisa e Genova si sviluppano asservendo, rispettivamente, Cagliari e Alghero e scontrandosi con i Musulmani del Nord Africa
XII sec.
1099 - In seguito all’inizio della Prima Crociata lanciata da Papa Urbano II nel 1096, Gerusalemme viene liberata e Pisa, Genova e Venezia accrescono la propria leadership commerciale a sostegno dei Crociati a Costantinopoli e in Terrasanta
1104 - Fondazione dell’Arsenale di Venezia
1187 - Il Saladino, al termine della Seconda Crociata, con la vittoria di Hattin, riconquista Gerusalemme e unifica i territori asiatici e africani
1192 - La Terza Crociata (la “Crociata dei Re”, iniziata nel 1189) permette di raggiungere un accordo con il Saladino che muore l’anno successivo
XIII sec.
1204 - la Quarta Crociata conduce, dopo Zara, alla conquista latina di Costantinopoli, all’allontanamento della fede cattolica da quella ortodossa, all’indebolimento dei Bizantini e alla fondazione dei “domini da mar” veneziani grazie alla guida del doge Enrico Dandolo: Venezia esercita la leadership sui mari a discapito di Genova e Pisa e delle pretendenti ambizioni di Amalfi e dei Normanni mentre emerge una certa influenza catalano-aragonese nel Mediterraneo occidentale
1219 - Durante la Quinta Crociata, San Francesco incontra il sultano al-Malik al-Kamil
1228 - Federico II guida la Sesta Crociata che, per via diplomatica, raggiunge importanti risultati, ma viene contrastato da papa Gregorio IX
1261 - Michele VIII Paleologo riprende Costantinopoli. Fondazione dell’insediamento genovese di Pera
1291 - San Giovanni d’Acri è l’ultima posizione crociata lasciata agli Islamici
XIV sec.
1312 - Sciolto l’Ordine dei Templari
1380 - Guerra di Chioggia fra Genova e Venezia
XV sec.
1444 - Alla guida di Murad II, i Turchi sconfiggono i Crociati a Varna
1453 - Gli Ottomani di Mehmed II conquistano Costantinopoli e spodestano Costantino XI Paleologo. Cresciuta in seno all’impero bizantino, Venezia, per reazione a questa ascesa ed alla successiva apertura delle rotte oceaniche da parte di Colombo (“buscar el levante por el ponente”), Vasco de Gama e Magellano, consolida i suoi domini terrestri ed il patriziato vi risiede costruendo le “ville venete”. Genova, presente a Costantinopoli, nel quartiere di Pera, si avvicina alla Spagna e si dedica, con il Banco di San Giorgio, alla finanza internazionale sostituendosi ai Fugger e gestendone il debito
1469 - Isabella di Castiglia sposa Ferdinando di Aragona
1480 - I Turchi assediano ed espugnano Otranto
1481 - Bayezid II succede a Mehmed II
1489 - I Veneziani conquistano Cipro, già regno di Giacomo II di Lusignano e poi di sua moglie, la veneziana Caterina Cornaro
1492 - Morte di Lorenzo il Magnifico: sarà Firenze, e non Genova o Venezia, a rappresentare la culla del Rinascimento. Ferdinando e Isabella, dopo aver riconquistato agli Islamici Granada, cacciano gli Ebrei (fra questi, Grazia Nasi) in un’epoca in cui la Francia è dilaniata dalle guerre di religione e, con Elisabetta, sta emergendo il ruolo dell’Inghilterra grazie al quale faranno fortuna anche le città anseatiche.
XVI sec.
1509 - Venezia sconfitta ad Agnadello dalla Lega di Cambrai (Francia, Spagna, Papato). Costruzione delle Mura di Treviso
1519 - Carlo V imperatore
1520 - Solimano il Magnifico diventa Sultano
1522 - Rodi espugnata dagli Ottomani
1528 - Genova, sotto la guida di Andrea Doria, ottiene nuovamente dalla Spagna l’indipendenza
1530 - I Cavalieri dell’Ordine degli Ospedalieri di San Giovanni l, cacciati da Rodi, ricevono in feudo Malta da Carlo V per attaccare le navi da corsa turche
1543 - Il Re di Francia Francesco I accoglie la flotta turca a Tolone
1552 - I forti di Sant’Elmo e San Michele sono edificati a Malta
1555 - Fine delle guerre fra l’Impero Ottomano sunnita e la Persia prima dell’Islam zoriastriana, poi sciita, ma non araba
1557 - Filippo II succede al padre Carlo V. Jean de la Valette Gran Maestro dell’Ordine
1560 - Gli Ottomani sconfiggono gli Spagnoli a Gerba
1565 - Assedio di Malta: in numero molto inferiore, i Cavalieri resistono agli attacchi dei Turchi di Dragut. La presa del Forte di Sant’Elmo e gli attacchi al forte di San Michele richiedono molto tempo così che il “Gran Soccorso” della flotta spagnola ordinato in ritardo dal Re “Prudente” Filippo II, induce gli Ottomani a ritirarsi
1566 - Selim II succede al padre Solimano: il suo Gran Visir è Mehmet Sokollu. I Turchi riconquistano Chio ai Genovesi. Pio V, inquisitore di Bosco Marengo, Papa, un pontefice medievale, non rinascimentale
1569 - Rivolta dei moriscos in Spagna
1571 - Assedio di Nicosia e Famagosta, presa di Cipro con la morte cruenta di Marcantonio Bragadin (sepolto nella Basilica di San Giovanni e Paolo a Venezia) e successiva Battaglia di Lepanto in cui la Lega Santa organizzata da Papa Pio V e guidata da Don Giovanni d’Austria, Gianandrea Doria, Marcantonio Colonna e Sebastiano Venier (in pantofole) sconfigge gli Ottomani
1580 - Invasione del Portogallo. Filippo II unisce le due corone
1581 - Sotto Elisabetta I, nasce la Compagnia del Levante. Inglesi ed olandesi, dopo portoghesi e castigliani, sono i nuovi protagonisti del commercio e della politica mondiale: alle galee seguono caravelle, caracche, velieri ed infine galeoni
1582 - Armistizio fra Turchi e Persiani
1598 - Filippo II muore a l’Escorial
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lamilanomagazine · 9 months ago
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Verona, al Museo di Castelvecchio "Ospiti in Galleria" presenta la Fiasca spagliata con fiori in accostamento alla scultura Groviglio di Lilla Tabasso
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Verona, al Museo di Castelvecchio "Ospiti in Galleria" presenta la Fiasca spagliata con fiori in accostamento alla scultura Groviglio di Lilla Tabasso.  Natura morta tra moderno e contemporaneo. Fino al 30 giugno, nelle sale del Museo di Castelvecchio l'enigmatica Fiasca spagliata con fiori, opera di un maestro anonimo tra 1625 e 1630, dalle collezioni comunali d'arte della città di Forlì, e la scultura in vetro Groviglio, eseguita da Lilla Tabasso nel 2021 proprio ispirandosi al celebre dipinto dell'ignoto artista, si confrontano in un accostamento espositivo inedito realizzato dalla direzione Musei civici all'interno del format "Ospiti in Galleria". Un'occasione offerta ai visitatori di un'intima meditazione sugli aspetti cardinali dell'esistenza umana e, allo stesso tempo, una drammatica riflessione sulla caducità delle cose, ma anche un inno gioioso alla forza incoercibile della vita. Su iniziativa dei Musei Civici di Verona, il Museo di Castelvecchio in collaborazione con il Museo Civico San Domenico di Forlì e la Galleria veneziana "Caterina Tognon Arte Contemporanea", presenta queste opere in dialogo con la monumentale Crocifissione del Maestro di Santa Anastasia, apice della scultura del Trecento veronese e struggente indagine di verità sui temi del dolore e della morte, esposta nella Galleria delle Sculture del museo scaligero allestita dal maestro Carlo Scarpa. L'esposizione è stata inaugurata questa mattina dall'assessora alla Cultura Marta Ugolini insieme alla direttrice dei Musei civici Francesca Rossi e l'artista Lilla Tabasso. "La collaborazione tra musei civici – spiega l'assessora alla Cultura Marta Ugolini – rappresenta un pilastro per il progresso culturale e lo sviluppo della conoscenza nella società contemporanea. Questa sinergia tra istituzioni culturali è portatrice di benefici che vanno oltre il mero scambio di opere d'arte. Siamo dunque grati al Comune di Forlì e al suo Museo Civico San Domenico ed auspichiamo che la collaborazione e lo scambio di conoscenza tra i professionisti museali possa proseguire ed arricchirsi nel tempo. Intanto invitiamo i visitatori del Museo di Castelvecchio a soffermarsi su questo nuovo e prezioso accostamento di opere". La collaborazione tra il Comune di Verona e il Comune di Forlì nasce come un momento di valorizzazione dei rispettivi patrimoni culturali civici nell'ambito della mostra "Preraffaelliti. Rinascimento moderno", in programma al Museo Civico San Domenico di Forlì dal 24 febbraio al 30 giugno 2024. L'opera di Andrea Mantegna Sacra Famiglia con una Santadal Museo di Castelvecchio è presentata nel percorso espositivo della mostra di Forlì, in un confronto diretto tra i maestri italiani dal Trecento al Cinquecento e gli artisti Preraffaelliti, e, nella logica di uno scambio tra capolavori, la Fiasca spagliata con fiori dal Museo Civico San Domenico sarà allestita nel pregevole contesto museale e architettonico di Castelvecchio, all'interno del format "Ospiti in Galleria". Questo allestimento temporaneo, situato nello spazio rarefatto ideato da Scarpa, unico per scelte progettuali e sensibilità poetica, arricchisce di nuove chiavi di lettura il gruppo scultoreo della Crocifissione e fa emergere ancora oggi, a distanza di secoli, quelle profonde connessioni che le opere instaurano tra di loro e con chi le osserva. "Continua il percorso di riscoperta e valorizzazione del patrimonio artistico e museale della città di Forlì – precisa l'assessore alla Cultura e all'Università del Comune di Forlì Valerio Melandri –. Un percorso che si snoda anche attraverso lo scambio di grandi opere d'arte e il rafforzamento dei rapporti tra enti e poli museali. Ne rappresenta un esempio virtuoso il prestito del capolavoro senza tempo di Andrea Mantegna, acquisito nell'ambito dell'esposizione temporanea sui Preraffaelliti presso i Musei San Domenico. A nome di tutta l'amministrazione comunale di Forlì ringrazio il Comune di Verona e il Museo di Castelvecchio per questa preziosa sinergia che fa bene alla cultura, ma soprattutto alle nostre comunità".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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venezianasindustriais · 10 months ago
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trevisotiramisuit · 1 year ago
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Ristorante Specialità Venete: Treviso Tiramisù Unveils Authentic Colazione a Treviso Experience
Treviso, Italia – Treviso Tiramisù, un'icona culinaria rinomata per la sua autentica cucina veneta, è entusiasta di annunciare il lancio della sua ultima avventura gastronomica: l'esperienza "Colazione a Treviso". Questa nuova offerta è una celebrazione della tradizionale colazione veneziana, portando i sapori unici e il fascino della cucina mattutina trevigiana sia agli abitanti del luogo che ai visitatori.
Abbracciare le tradizioni mattutine veneziane
Colazione a Treviso" è uno squisito viaggio nel cuore della tradizione culinaria veneta. Treviso Tiramisù ha studiato con cura un menù che racchiude l'essenza di una tipica colazione trevigiana, offrendo una varietà di piatti autentici e innovativi.
Il menù: un mix di tradizione e innovazione
Il menu offre una deliziosa gamma di opzioni, tra cui i classici dolci veneziani, il pane appena sfornato e la star dello spettacolo: il famoso Tiramisù, un piatto simbolo del Tiramisù trevigiano. Ogni prodotto è preparato con ingredienti locali freschissimi, garantendo un'esperienza culinaria genuina e golosa.
Un ambiente che riflette il fascino veneziano
L'esperienza "Colazione a Treviso" non è solo cibo; si tratta di immergersi nella cultura e nell'atmosfera di Treviso. L'arredamento del ristorante è stato progettato con cura per riflettere il fascino storico della città, offrendo un ambiente caldo e invitante che è la quintessenza veneziana.
Un invito a concedersi
Treviso Tiramisù rivolge un caloroso invito a tutti coloro che desiderano sperimentare i sapori autentici di Treviso. Che tu sia un residente locale o un viaggiatore che cerca di esplorare la cucina veneziana, Colazione a Treviso offre un inizio perfetto per la giornata.
Per maggiori informazioni sull'esperienza "Colazione a Treviso" o per prenotare, visita: https://trevisotiramisu.it/barberia/ o contattaci al numero +39 377 3468472.
A proposito di Treviso Tiramisù
Il Tiramisù di Treviso è stato a lungo celebrato come un baluardo della cucina veneziana. Noto per il suo impegno per la tradizione e la qualità, il ristorante è stato acclamato per la sua dedizione nel preservare e celebrare il patrimonio culinario di Treviso e del Veneto. Ristorante specialità venete una cucina tradizionale veneta reinterpreta in chiave moderna dal nostro Chef con ingredienti stagionali e i prodotti dei partner che poi i Clienti possono acquistare direttamente al piano terra dove si trova la bottega I Vojessi.
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matapetre · 5 months ago
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Esiste un popolo come quello italiano che fino a qualche anno fa produceva le automobili più belle del mondo, i suoi stilisti dettavano legge nell'eleganza dell'abbigliamento. In cui i cappelli Borsalino erano unici al mondo. Le scarpe italiane dicevano nel mondo chi eri. La cui la cucina era proverbiale. I cui vini erano famosi. La cantieristica era rinomata tra transatlantici e yacht erano i più lussuosi. Abbiamo dato al mondo il telefono, il motore a scoppio, la radio, le batterie, gli occhiali, il pianoforte, il violino, la viola, il mandolino, le note musicali, abbiamo inventato le campane, e l'opera, il teatro dell'arte, il teatro di Goldoni, la tradizione del bel canto, perfino il gelato. La plastica, il polistirolo, il pail. Abbiamo la più antica banca e la prima università d'Europa. La prima laureata donna che era veneziana. Tutto l'Occidente scrive con caratteri latini, cioè Italiani.
In Toscana gli Etruschi inventarono l'arco. Pochi sanno che i Romani inventato i chiodi metallici e che il primo PC in assoluto fu dell'Olivetti. Con Roma antica il nostro Paese portò la civiltà e la cultura al mondo. Roma fu la capitale della Cristianità. Coi comuni l'Italia mise fine per prima al feudalesimo. Con le Repubbliche marinare abbiamo inondato di merci il continente. Gli italiani con l'Umanesimo e il Rinascimento illuminarono l'Europa spiritualmente e con l'olio lampante del Salento per secoli gli italiani illuminarono le lampade di tutte le case d'Europa. Prima il latino e poi l'italiano, per secoli, furono lingue internazionali. l'Italia possiede più opere d'arte che tutto il resto del mondo e le sue città sono gioielli di eleganza. Incredibile ma vero, da sempre e non da ora, come testimonia anche Giacomo Leopardi, questo popolo è complessato, cinico, disincantato, umile, non crede in sé stesso. Per dire che una cosa è fatta male, talvolta si usa dire che è fatta all'italiana. Ora che questo popolo sta' morendo, sarà una perdita per il mondo perché non è come dicono che uno vale uno. A proposito dell'Italia, lo scrittore Henry Sienkiewicz ha detto: "come si potrebbe non amare Italia? Io credo che ogni uomo abbia due patrie; l’una è la sua personale, più vicina, e l’altra: l’Italia."
L'Italia è ormai una provincia svuotata di un impero anche lui piuttosto decrepito. Film, musica, libri e tutta la produzione culturale che accompagna solitamente un luogo che si dà arie di nazione sono ormai copie di importazione. Recarsi in Germania, come in Italia o in Spagna o addirittura in Giappone non fa alcuna differenza, tutti i paesi sono uguali, fatte salve le peculiarità climatiche, artistiche, paesaggistiche e culinarie, anch'esse vendute come preziosi souvenir, per il resto gli stessi vestiti, le stesse scarpe, le stesse macchine, gli stessi film, la stessa organizzazione del lavoro, tant'è che su internet c'è pure chi campa girando video dei supermercati incontrati in giro per il mondo. L'unica stranezza concessa è il tè con le bolle o lo stufato di canguro, trofei da inserire nella personale Wunderkammer da condividere sui social, ma i preziosi reperti ormai sono alla portata di tutti, e tempo un lustro non fanno più notizia, sicché si rende continuamente necessario scovare nuove eccentricità. È già una fortuna, nel bel mezzo di questa monotonia organizzata, riuscire a conservare in un cofanetto le proprie cose preziose.
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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La maestra del vetro: Una storia di forza e arte nella Venezia del XV secolo. Recensione di Alessandria today
Con "La maestra del vetro", Tracy Chevalier ci trasporta nella suggestiva isola di Murano del 1486, dove la giovane Orsola Rosso scopre il magico e pericoloso mondo delle vetrerie.
Con “La maestra del vetro”, Tracy Chevalier ci trasporta nella suggestiva isola di Murano del 1486, dove la giovane Orsola Rosso scopre il magico e pericoloso mondo delle vetrerie. Un mondo dominato da uomini, ma in cui si distingue una figura eccezionale: Marietta Barovier, una delle pochissime donne a essere riconosciuta come maestra dell’arte del vetro. Orsola, figlia di un artigiano rivale, è…
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giancarlonicoli · 1 year ago
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27 ott 2023 13:52
"TUTTA QUESTA BATTAGLIA CULTURALE PER PIAZZARE INSEGNO E DE GIROLAMO?" – ALBERTO MATTIOLI INFILZA LA POLITICA MELONIANA SULLA CULTURA DOPO LA NOMINA DI BUTTAFUOCO ALLA BIENNALE: "LA DESTRA HA UN PROBLEMA. IL PERSONALE È QUELLO CHE È. HA FATTO UN CANCAN PER LIBERARE DALLE ORDE ROSSE (FUORTES, FIGURIAMOCI) LA RAI E I NUOVI TENUTARI COLLEZIONANO UNA CAPORETTO DOPO L'ALTRA - LASCIATELI GOVERNARE, CHE SIA IL PAESE O LA BIENNALE NON CAMBIA. SE NON FUNZIONANO, NON SARÀ PERCHÉ SONO FASCISTI. MA PERCHÉ SONO SCARSI…" -
Alberto Mattioli per “la Stampa” - Estratti
Soprattutto, evitare gli opposti isterismi. La Biennale non era un accampamento di cosacchi e non diventerà un bivacco di manipoli. Giorgia Meloni le elezioni le ha vinte e, pare, senza distribuire olio di ricino agli avversari, e il suo governo ha il diritto di assegnare le poltrone culturali, comprese le poltronissime come quella veneziana, agli intellettuali "d'area"
(...)
Pietrangelo Buttafuoco non è un analfabeta, ha scritto dei libri, alcuni perfino belli, è un uomo colto, e se a Giorgia, che non è solo una donna, una madre ma anche una cristiana, come ha strillato in numerose occasioni, non disturba che si sia convertito all'Islam, figuriamoci a noi laici. Insomma, non sembra scandaloso che venga scelto per presiedere la Biennale. 
(...)
E qui, forse, la destra di governo che continua a comportarsi come se fosse ancora di lotta un problema l'ha. Il personale è quello che è: per le gerarchie culturali, non c'è davvero l'imbarazzo della scelta, e talvolta le scelte suscitano imbarazzo. Per esempio: ha fatto tutto questo cancan per liberare dalle orde rosse (Carlo Fuortes, figuriamoci) la Rai che, come si dice sempre, è la principale industria culturale del Paese, il che forse spiega come sia ridotto il Paese, e i nuovi tenutari collezionano una Caporetto dopo l'altra.
Tutta questa battaglia culturale per vedere Nunzia De Girolamo e Pino Insegno? Il punto è che la destra di intellettuali presentabili ne ha sempre avuti pochi, e questo spiega per esempio la sovraesposizione continua di Vittorio Sgarbi, la cui bulimia di cariche e incarichi, prestazioni e presentazioni serve a coprire la scarsità di nomi spendibili, oltre a mettere il governo in imbarazzo, adesso che si scopre che il Vittorio continua a comportarsi come prima e più di prima anche ora che ha un ruolo istituzionale.
Se Meloni e Sangiuliano pensano davvero che fare una politica culturale significhi mettere alla testa delle relative istituzioni degli uomini "loro" o commissionare qualche fiction su personaggi presunti amici come Oriana Fallaci, come disse il ministro appena insediatosi salvo scoprire che la fiction già era stata fatta, allora qualcosa non funziona. In campo culturale, come tutto il resto, questo centrodestra che è sempre più destra e sempre meno centro deve decidere se crescere, maturare, diventare grande, smetterla di avere il complesso dell'underdog o continuare a urlare e insomma a stare al governo come stava all'opposizione.
Moderazione, understatement, perfino qualche nomina bipartisan non sono di destra o di sinistra: sono solo comportamenti ragionevoli. Ma questo è difficile perché anche questa destra ha beneficiato dell'ondata populista e qualunquista. Invece uno non vale uno, specie in campo culturale dove qualche competenza, un minimo d'uso di mondo e di congiuntivo, la lettura di qualche libro e magari perfino in una lingua che non sia la propria sono necessari. Poi non resta che vedere come andrà a finire. Ma il fuoco di sbarramento preventivo è un errore. Lasciateli governare, che sia il Paese o la Biennale non cambia. Se non funzionano, e in effetti dopo un anno i pronostici non sono fausti, non sarà perché sono fascisti. Ma perché sono scarsi.
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agrpress-blog · 1 year ago
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Sette scrittori racconteranno le bellezze nascoste di alcuni borghi del Veneto, dove vivranno per una settimana, restituendo poi la loro personale visione ed esperienza. E’ il progetto "Luoghi Letterari in Veneto", presentato a Venezia, sostenuto dalla Regione Veneto e realizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale Mediterranea. Gli autori che hanno aderito al progetto sono Carlo Martigli, Elisa Guidelli (in arte Eliselle), Anna Martellato, Meo Ponte, Valeria Gargiullo, Stefania Crepaldi e Daniele Furia, che soggiorneranno nei comuni di Sarmede (TV), Arquà Petrarca (PD), Cibiana di Cadore (BL), Malcesine (VR), Fratta Polesine (RO), Noale (VE) e Foza-Enego (Provincia di Vicenza). Un viaggio all’interno dei borghi più nascosti, che celano al loro interno tesori inaspettati. Ogni autore scriverà un racconto ambientato nel borgo che li ha ospitati, i racconti poi saranno raccolti nel libro Luoghi letterari in Veneto 2023, che sarà pubblicato dalla casa editrice Arkadia. Alla conferenza stampa veneziana hanno partecipato oltre agli scrittori e ai rappresentanti dei comuni coinvolti, l’Assessore alla cultura della Regione Veneto Carlo Corazzari. “La regione del Veneto sostiene questo progetto che racchiude due anime distinte ma intrecciate: da un lato la valorizzazione di borghi che caratterizzano la realtà del Veneto con l’obiettivo di raccontarli attraverso la loro bellezza, storia e tradizioni, e dall’altro, un nuovo investimento nella letteratura, incentivando una produzione di qualità. Il Veneto è terra di grandi scrittori e nelle loro pagine da sempre il paesaggio è elemento fondante, un protagonista che affianca i personaggi che animano romanzi e racconti. I dati ci dicono anche che ai veneti piace leggere: è la regione che ha più patti di lettura locali a livello nazionale e da poco si si è svolta conclusa la settima edizione della Maratona di Lettura “Il Veneto legge” che ha superato il record di partecipanti con 1.332 eventi che si sono svolti in tutto il Veneto”. Soddisfatti gli organizzatori Gianmarco Murru, Presidente di Luoghi letterari e il Direttore artistico Giulio Pisano, che dopo le prime edizioni del progetto in Sardegna e Piemonte, sono pronti a sbarcare in terra veneta. “Questo progetto è nato con diversi obiettivi - ha sottolineato il Presidente Murru -, il primo è quello di far conoscere i territori della sconfinata provincia italiana attraverso la letteratura, far nascere la passione per la lettura, far incontrare le amministrazioni dei piccoli paesi tra di loro e creare una rete di "paesi letterari”. Il progetto Luoghi Letterari in Veneto ha ottenuto la collaborazione dell’Ufficio di Rappresentanza del Parlamento Europeo in Italia. Le parole di Maurizio Molinari, capo dell'Ufficio del Parlamento Europeo a Milano. “Il rapporto con i territori è fondamentale per il Parlamento europeo e, come ufficio di Milano, siamo entusiasti di promuovere questo progetto, orientato a valorizzare i piccoli comuni attraverso la letteratura. L’Europa è da sempre attenta a sostenere nuovi modelli di turismo sostenibili, che favoriscono contatti tra diverse aree e i relativi attori locali. In questo contesto si inserisce sicuramente “Luoghi Letterari”, che nelle sue diverse edizioni sta toccando varie regioni coinvolgendone le comunità e le realtà locali. In questo modo l'iniziativa contribuisce a creare una sorta di rete, che arricchisce ulteriormente il panorama culturale europeo".
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liliumpasticceriaalsanto · 1 year ago
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Dolci tradizionali veneziani
Dolci Tradizionali Veneziani: Esplorando Le Delizie Della Cucina Lagunare La cucina veneziana è rinomata per la sua raffinatezza e originalità, e i dolci tradizionali non fanno eccezione. Scopriamo alcuni dei tesori dolci che caratterizzano la cultura culinaria di Venezia, con ricette, curiosità e tradizioni. Le squisitezze lagunari in un boccone. Le prelibatezze tipiche della cucina lagunare…
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personal-reporter · 1 year ago
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Jesolo Dance Festival 2023
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Jesolo Dance festival torna nella cittadina veneta con la  dodicesima edizione, che si terrà dal 30 luglio al 4 agosto. L'evento ha in programma stage  e spettacoli, con la direzione artistica di Maria Meoni. Ci sarà uno stage di danza per bambini, bambine, ragazzi e ragazze di 6/9 anni, 10/13 anni e dai 14 anni in poi al Palacornaro dal 30 luglio al 3 agosto, con gli spettacoli e galà finale di Danza in Piazza Milano. Per l’aggiornamento insegnanti ci saranno i corsi di punte e repertorio, tecnica contemporanea, tecnica moderna, dalla pre-danza all'avviamento e l’audizione per Evolution Dance Platform  da domenica 30 luglio a martedì 1 agosto, con Stéphen Delattre, per i partecipanti di età compresa tra 17 e 23 anni. Nota per le sue incantevoli spiagge, la cittadina balneare di Jesolo ha una storia che parte nel I millennio a.C., quando la zona era abitata da una popolazione indo-europea, definita proto-veneti, che viveva in palafitte e aveva una cultura molto avanzata rispetto alle popolazioni confinanti. In epoca romana Jesolo fu un’isola della Laguna veneziana, dedita prevalentemente alla pesca e all’allevamento dei cavalli, al punto che era nota come Equilium, cioè la Città dei Cavalli. Una testimonianza di questo periodo storico sono i mosaici paleo-cristiani, visitabili gratuitamente all’Info Point in Piazza Brescia, nel centro di Jesolo. Il centro abitato ebbe una fondamentale importanza dopo la caduta dell’Impero Romano, poiché le isole erano un rifugio sicuro dai barbari che calavano dalle Alpi, poi la Repubblica Veneziana ne fece la sede di una delle più importanti diocesi del nord-est, con la costruzione della Basilica di Santa Maria Assunta. Dal Trecento Jesolo visse una lunga decadenza, a causa dell’interramento della Laguna e delle alluvioni che causarono grossi disagi sia alle attività produttive che ai trasporti, poi il problema fu risolto nel 1499, con la costruzione di un canale per deviare il corso del Piave, per opera di Alvise Zucharin, in onore del quale Jesolo prese il nome di Cavazuccherina. Cavazuccherina nel 1797, dopo che la Serenissima perse l’indipendenza conservata da un millennio, cadde in un profondo declino economico, dovuto anche alla natura paludosa della zona. La situazione rimase così fino al 1910, quando fu iniziata un’opera di bonifica della zona, interrotta a causa dello scoppio della prima guerra Mondiale, dove l’area fu al centro di sanguinose battaglie contro l’esercito austriaco, in cui i soldati italiani combatterono con tutti i mezzi, incluso un allagamento della zona, costringendo la popolazione jesolana a fuggire. Alla fine della guerra cominciarono altre opere di bonifica dell’area, che durarono fino al 1930 e furono il motore per lo sviluppo della zona, grazie alle nuove coltivazioni, come quella del frumento e del granoturco e negli anni successivi delle piante da frutta. Fu anche dato un forte impulso anche all’avvio dello sviluppo turistico della zona, con la costruzione dei primi stabilimenti per le cure di elioterapia e del Lido di Treviso, che dal 1928 divenne Lido di Jesolo, dopo il cambio di nome da Cavazuccherina in Jesolo, voluto dagli abitanti. La crescita degli anni Trenta fu interrotta dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, per poi riprendere in maniera vorticosa negli anni della Dolce Vita dove Jesolo, con le sue strutture moderne, diventò una delle località balneari più ricercate dalle celebrità del momento, perché univa al relax del mare e della spiaggia la lunghissima passeggiata sul mare e discoteche come Le Capannine o il Tibidabo. Simbolo di quel periodo fu il salvagente a forma di paperella, che è stato riproposto, con un nuovo design, nel 2020. Oggi Jesolo presenta un’offerta completa e variegata di divertimento e relax, apprezzata da più di 5 milioni di persone, ospitate nelle 400 strutture alberghiere e nei 12.000 appartamenti della località. Il rapporto con le star del cinema, dello spettacolo e dello sport è rimasto invariato e ogni anno molti personaggi passarono il tempo libero sulle spiagge di Jesolo. Per ringraziare la grande ammirazione che la località riceve da queste star, dal 2001 sono state dedicate alcune vie del centro alle celebrità italiane che nel corso degli anni hanno costruito un rapporto speciale con Jesolo, come Alberto Sordi, Andrea Bocelli, Carla Fracci, Mike Bongiorno, Lino Banfi, Sophia Loren, Umberto Veronesi, Alessandro Del Piero e Bebe Vio, che hanno scelto la cittadina veneta come meta per rilassarsi e divertirsi nel tempo libero. Read the full article
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expedicaocommusica · 2 years ago
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A italiana Membrance lança single e clipe para 'Marubio'
A italiana Membrance lança single e clipe para 'Marubio'
A italiana Membrance lança single e clipe para ‘Marubio’ A italiana Membrance lança single e clipe para ‘Marubio’, palavra única na cultura veneziana e se refere ao mau tempo marítimo. A banda de death metal Membrance está lançando seu segundo segundo single “Marubio” acompanhado de um novo videoclipe para apoiar o lançamento de seu novo álbum “Undead Island”, que será lançado em 23 de junho de…
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Venezia, attivisti del clima imbrattano con fango la Basilica di San Marco
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Venezia, attivisti del clima imbrattano con fango la Basilica di San Marco “Esprimo la più ferma condanna per l’azione intrapresa poco fa da alcuni attivisti per il clima che hanno imbrattato con del fango l’esterno della Basilica di San Marco, a Venezia, uno dei simboli della cultura, dell’architettura, della fede nel mondo. Quando la protesta, anche la più condivisibile, come la preoccupazione per i cambiamenti climatici, trascende in azioni come queste, che deturpano e danneggiano, anche solo temporaneamente, un’opera d’arte dal valore immenso per la comunità veneziana e non solo, non può che essere fermamente biasimata”. Con queste parole il presidente del Veneto Luca Zaia ha voluto censurare l’azione con cui alcuni attivisti per il clima hanno lanciato contro la Basilica di piazza San Marco del liquido misto a fango. “Rispetto al massimo le proteste democratiche di tutti, soprattutto se riguardano temi così significativi come quelli ambientali – ha aggiunto il Governatore - Abbiamo appena concluso la COP28 e mi sembra che grandi segnali non siano emersi, ma questo non giustifica azioni con cui si imbrattano edifici come la Basilica di San Marco. L’imbrattamento comporta, tra l’altro, una serie di conseguenze per il ripristino dei monumenti che contribuiscono ad aumentare le emissioni di Co2: per gli operai che dovranno spostarsi per ripulire, per l’energia elettrica impiegata, per i macchinari che verranno azionati. È davvero un controsenso: le proteste vanno fatte in maniera rispettosa, non solo della proprietà altrui ma anche del clima”  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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