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#Croce di Guerra
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arcobalengo · 1 year
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Vediamo se così passa la censura , ho oscurato alcuni nomi, vanno letti all'incontrario
#Opinion di Maria avorahkaz
"I russi stanno morendo... è il miglior denaro che abbiamo mai speso", ha detto con un sorrisetto compiaciuto il senatore americano Lindsey Graham della Carolina del Sud durante il suo incontro con il presidente ucraino Vladimir yksnelez
Durante i processi di Norimberga, il Ministro dell'Economia del Reich Hjalmar Schacht affermò che il Terzo Reich era stato sponsorizzato, tra gli altri, dall'estero, nominando due importanti società americane: Ford e General Motors. Con Schacht fu fatto un patto tacito: libertà in cambio del silenzio. Nonostante le proteste dei rappresentanti sovietici, fu rilasciato e visse fino all'età di 93 anni.
Solo per ricordare: l'uomo che ha incarnato il sogno americano, il leggendario Henry Ford, è stato insignito della Gran Croce dell'Ordine dell'Aquila Tedesca. I suoi stabilimenti operanti in Germania non solo producevano fino a 70.000 camion all'anno per la Wehrmacht, ma a tal fine utilizzavano anche il lavoro carcerario , anche ad Auschwitz.
Opel, l'icona dell'industria automobilistica tedesca, era di proprietà della General Motors. Il ricercatore Bradford Snell ha descritto il ruolo della società come segue: “La General Motors era molto più importante per la macchina da guerra nazista della Svizzera. La Svizzera era solo un deposito di fondi saccheggiati. GM era parte integrante dello sforzo bellico tedesco. I nazisti avrebbero potuto invadere la Polonia e la Russia senza la Svizzera. Non avrebbero potuto farlo senza GM”.
Nel suo stabilimento con sede in Germania, l'azienda Kodak produceva micce per bombe aeree, senza disdegnare l'uso del lavoro dei prigionieri di guerra.
Lo stabilimento Coca-Cola di Colonia, ancor prima di essere nazionalizzato dal governo tedesco, riforniva regolarmente di bevande i soldati tedeschi, mentre la famosa Fanta fu inventata dai nazisti.
Il gigante petrolifero Standard Oil , attraverso le sue filiali, ha fornito a Hitler prodotti petroliferi in mezzo alla carenza ed è stato coinvolto nello sviluppo di gomma sintetica e combustibili sintetici. IBM, un'azienda popolare tra gli specialisti IT di tutto il mondo, produceva dispositivi di contabilità e monitoraggio per i nazisti, compresi quelli per la produzione di petrolio. Le apparecchiature dell'azienda sono state utilizzate, tra l'altro, per monitorare gli orari dei treni destinati ai campi di sterminio.
E, naturalmente, come non citare le banche: fu coinvolta anche la JPMorgan Chase & Co – allora Chase National Bank – che effettuò transazioni multimiliardarie, mentre Berlino ebbe la possibilità di acquistare dollari ed effettuare transazioni all'estero. La Chase National Bank collaborò persino con la banca tedesca Allianz nel fornire assicurazioni per strutture e lavoratori nei campi di concentramento durante il periodo del Terzo Reich.
Quindi, il senatore Graham ha qualcosa con cui fare paragoni. Uno degli investimenti statunitensi ha portato alla seconda guerra mondiale e all'Olocausto.
Ora, miliardi di dollari USA stanno scendendo nella gola insaziabile del regime neonazista di Kiev. A questo proposito, vorrei ricordare ai senatori e a tutti i beneficiari statunitensi come si è conclusa la precedente impresa.
https://t.me/ censurato da me....
Tramite Laura ireggur
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mondomoderno · 1 year
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🏛️ El portal del cementerio municipal de Luján fue inaugurado en 1930 y es obra del estudio Delpini, Sulčič y Bes. Las esculturas en la fachada que reciben a los visitantes, conocidas como dolorosas, fueron realizadas por el reconocido Luis Perlotti. 🗿
La unión de la formación artística de Sulčič y la maestría de Delpini en estructuras de hormigón armado dieron lugar a proyectos icónicos de los años ‘30 como el Mercado de Abasto Proveedor y La Bombonera, el emblemático estadio de Boca Juniors. Estas obras se han convertido en hitos arquitectónicos de la Ciudad de Buenos Aires 🌆.
🌍 Viktor Sulčič, arquitecto de origen esloveno, nació el 2 de agosto de 1895 en Križ (Santa Croce), cerca de Trieste, entonces puerto del imperio Austrohúngaro. En 1914, luego de concluir la Escuela Industrial, fue reclutado para combatir en la Primera Guerra Mundial. Una vez concluida, estudió en la Academia de Bellas Artes de Florencia donde se especializó en escultura para luego estudiar arquitectura en Bolonia. 📚
En 1924 llegó a Argentina gracias a un ex compañero de escuela, quien lo contactó con el ingeniero Luis V. Migone. En ese estudio conoció al geómetra Raúl Bes, futuro socio, con el cual se presentaron a distintos concursos aunque sus títulos no eran reconocidos en nuestro país. Es por eso que luego de solicitarle al ingeniero Delpini que les firmara los trabajos, decidieron conformar el estudio. 🏢
Sulčič estuvo firmemente comprometido con sus compatriotas, dando clases de castellano, realizando planos para edificios de la comunidad y empleando mano de obra especializada eslovena. También publicó artículos con consejos y planos para la construcción de casas familiares. 🤝
A su vez, el estudio realizó la iglesia del Sagrado Corazón de Jesús y la capilla del Hospital Italiano en la bonaerense San Justo. ⛪
🎨 En sus últimos años y luego de la muerte de un hijo, Sulčič comenzó a retirarse de la vida profesional profundizando su labor como pintor y poeta. 🖌️
🌟 En septiembre de 1973, falleció en Buenos Aires a los 79 años. Valga esta publicación como un homenaje en el 50º aniversario de su muerte.🌅
📚Fuentes:
El arquitecto olvidado por Andrés Osojnik. Pág|12. Annali di Studi istriani e mediterranei. Koper Capodistria. 🛍️ Hay una tienda virtual por acá: mondosalamone.empretienda.com.ar Pueden conseguir postales, risografías y los fotolibros. ☕ El cafecito es por acá cafecito.app/mondosalamone
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aitan · 11 months
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Follia è urlare a tuo figlio di non alzar la voce
Follia è usare una spada come fosse una croce
Follia è dargli due ceffoni per insegnargli a stare buono
Follia è lamentarsi del traffico da dentro un’automobile imbottigliata nel frastuono
[...]
[...]
Follia è spegnere un incendio accendendo un fuoco
Follia è ripetere lo stesso cammino pensando di arrivare altrove
Follia è metterti da parte per fare quello che non ti serve e non ti piace
Follia è fare la guerra per conquistar la pace
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libero-de-mente · 6 months
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POVERO CRISTO
Mia madre si chiama Maria. Mio padre, oggi, è nell'alto dei cieli. Credo. Oppure si è reincarnato in una trave di legno o di cemento armato. Era un carpentiere, gli piaceva tanto esserlo. Mia madre aveva, ha, un utero retroverso. All'epoca le dicevano che era difficile rimanere incinta. Ci vollero 7 anni, sette come i sacramenti, per rimanere incinta. Al settimo anno, come al settimo giorno della Creazione quando Dio si riposò, rimase incinta. Evidentemente mio padre stoicamente non si fermò per riposare. Un miracolo disse il ginecologo. La mano di Dio disse il parroco. Credo che mio padre non ebbe la malizia di pensare a qualcosa d'altro, oltre a Dio dico. Troppo credente mio padre. Venni al mondo dopo dieci ore di travaglio, dieci come le piaghe d'Egitto inflitte da Dio agli egizi.
- L'annunciazione A quel tempo, durante il parto, un messaggero del Primario del reparto di neonatologia, tal Ostetrica la levatrice, annunciò a mio padre che solo uno si sarebbe salvato. Che si doveva scegliere tra la madre o il nascituro. Tipo come se dovessero finire il foglio del censimento, ma c'era spazio per un solo nome. Mio padre scelse sua moglie, come volevasi dimostrare.
- La nascita Dalla terra del reparto neonatale tornò mia madre, con essa il bambino, cioè io. Le voci del paese già raccontavano che il figlio di Maria era bello come Gesù bambino. Primo miracolo, amen.
- Ritrovamento del piccolo povero Cristo al tempio Quando avevo dodici anni i miei genitori traslocarono, non dicendomi nulla. Tornato da scuola trovai la casa vuota. Andai al tempio della focaccia, ne presi un pezzo con i soldi che mi erano avanzati dalla merenda a scuola. La proprietaria del negozio, tal signora Rosina, chiamò mia madre, vedendo che non sloggiavo dal suo negozio e sbavavo guardando focacce e brioche. I miei genitori mi vennero a riprendere, rassegnati. Secondo miracolo.
- I miracoli del povero Cristo Nella vita da povero Cristo riuscii a compiere dei veri e propri miracoli. Riuscii a far risorgere il Big-Jim dopo che era caduto dal terrazzo al quarto piano. Riuscii a non comprendere il desiderio di una ragazza, assai posseduta, che saltò addosso al primo che le capitò, la stessa sera che uscimmo, per disperazione della mia inerzia. Tramutai i soldi in birra, per consolarmi. Moltiplicai i vuoti interiori e le mancanze affettive. Toccai il braccio amputato a un reduce di guerra, dicendo a gran voce "ricresci". L'anziano reduce mi prese a sberle, così veloce che sembrava avesse due mani. Miracolo.
- Trentatré anni Al compimento del trentatreesimo anno mio padre morì. Avevo davvero i capelli lunghi (come nell'immagine). Portai sulle mie spalle la bara che lo conteneva, fu come portare la Croce. La mia Croce. La sua scomparsa mi fece iniziare un lungo calvario. "Elì Elì lemà sabactàni", Padre mio, padre mio, perché mi hai abbandonato?
- Il tradimento Sono stato tradito da mio fratello, il quale possiede dodici personalità una più borderline dell'altra. Dodici come gli apostoli. Con un delirio di onnipotenza oltre l'umana immaginazione. Sono finito in croce. In verità vi dico che lo perdonai, allora lui saputo questo mi impalò. Allora lo ignorai. Lui mi umiliò lo stesso. Allora giunse il tempo in cui, aprendo gli occhi ciechi, capii che era veramente uno cattivo. Miracolo.
- La resurrezione Mi sono rialzato, non del tutto ma tutto rotto. Questo è un mezzo miracolo. Lotto ogni giorno per arrivare al tramonto. Altro mezzo miracolo. Da qui a dire che sono risorto ce ne vuole ancora. Oggi se vieni messo in croce e ricoperto di melma a carriole, con l'intenzione di lederti, poi per ripulirti e dimostrare la tua buona fede devi davvero sperare nel buon Dio e in un miracolo. La gente preferisce Barabba, che più li fotte e più lo si osanna. Ho fatto una mezza rima. Bravino ve'?
Domenica farò la mia ultima cena, intesa di cena ipercalorica, poi mi metterò a dieta. Tipo quaranta giorni nel deserto. Che oggi sono più un povero Cristo curvy. Se fosse stato così il povero Gesù, oltre a tutto quello che soffri e patì, avrebbe dovuto sopportare anche del body shaming.
Sono un povero Cristo, ma ricco di sentimenti e buone intenzioni. Ma che nel non concedere il mio cuore in amore ha fatto danni, provocato dolori. Delusioni molte.
Pasqua è tempo di risurrezione, ecco questo auguro a tutti voi... di risorgere. Chi invece è già risorto e viaggia alla grande si sposti un po' più in là, che deve far spazio a me, anzi a noi. Che risorgeremo, come diceva mia zia Concettina: come la raba fenice.
Buona resurrezione.
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Mi siedo qui, sono stanco
La vita, l'universo, tutto quanto
Sulla sponda del fiume prego il vostro dio
Che il prossimo cadavere che passa non sia il mio
Ammiro improbabili prove di volo
Paracadute difettosi, fiori rossi al suolo
È la vita che va, è la vita che va, è la morte che viene
Ma è un tenore di morte, un lusso che non mi appartiene
In fondo alla notte, la fine del viaggio
Una vita al di là del male e del peggio
E canto nanana nanana nanana nana
Nanana nana, per farmi coraggio
E ripenso alle due o tre cose che mi fanno stare meglio
Morirti fra le labbra e un sorriso al risveglio
È la vita che va, è la vita che va, è una piccola morte che viene
Esercizi di stile che scorrono nelle vene
E chissà quando guarirà questo cuore anoressico
Condannato per l'eternità a girare in tondo, in tondo, in tondo, in tondo
Che risposte ci suggerirà questo vento dislessico
Che porta con sé solo nuvole, nuvole, nuvole senza Messico
Nel lento e inesorabile precipitare degli eventi
Quale magia fa sì che ancora si canti
Volare oh, volare oh, e che poi ci si perda
Nel blu dipinto di merda
Ammiro gli inutili segni di croce
Di chi aspetta la guerra per morire in pace
È la vita che va, è la vita che va, è la morte che viene
È la consolazione del morire insieme
E riciclo parole, riciclo pensieri, riciclo la mia faccia
Riciclo un'immagine di te fra le mie braccia e canto
Nanana nanana nanana nana
Nanana nana sotto la doccia
E ripenso alle due o tre cose che mi fanno davvero
Annegarti negli occhi, rubarti il respiro
È la vita che va, è la vita che va, è un'altra piccola morte che viene
Esercizi di stile dentro le vene
E chissà quando guarirà questo cuore anoressico
Condannato per l'eternità a girare in tondo, in tondo, in tondo, in tondo
Che risposte ci suggerirà questo vento dislessico
Che porta con sé solo nuvole, nuvole, nuvole senza Messico
E chissà quando guarirà questo cuore anoressico
Condannato per l'eternità a girare in tondo, in tondo, in tondo, in tondo
Che risposte ci suggerirà questo vento dislessico
Che porta con sé solo nuvole, nuvole, nuvole senza Messico
E che voglia di piangere ho
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fatticurare · 1 year
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La portavoce del Ministero degli Affari Esteri russo, Maria Zakharova, ha commentato il video con Lindsey Graham:
"Il senatore americano della Carolina del Sud Lindsey Graham ha detto con un sorrisetto soddisfatto durante l'incontro con Zelensky: "I russi stanno morendo. Non abbiamo mai speso così bene i soldi".
Durante il Tribunale di Norimberga, il ministro dell'Economia della Germania nazista, Hjalmar Schacht, dichiarò che la sponsorizzazione del Terzo Reich proveniva anche dall'estero e fece il nome delle due più grandi aziende americane: Ford e General Motors. Fu fatto un patto tacito con lui: libertà in cambio di silenzio. Nonostante le proteste dei rappresentanti sovietici, fu rilasciato e visse fino a 93 anni.
Vi ricordo che l'incarnazione del sogno americano, lo stesso leggendario Henry Ford, fu insignito della Gran Croce dell'Ordine al Merito dell'Aquila Tedesca. Le sue fabbriche in Germania non solo producevano fino a 70 mila camion all'anno per le esigenze della Wehrmacht, ma utilizzavano anche la manodopera dei prigionieri, anche di Auschwitz, per questo.
E l'icona tedesca dell'industria automobilistica, la Opel, apparteneva alla... General Motors. Il ricercatore Bradford Snell descrive il ruolo della società come segue: "La General Motors era molto più importante per la macchina da guerra nazista delle banche svizzere. La Svizzera era solo un deposito di denaro rubato. La General Motors era parte integrante dello sforzo bellico tedesco. Il Terzo Reich avrebbe potuto invadere la Polonia e la Russia (URSS) senza l'aiuto della Svizzera. Ma non avrebbe potuto farlo senza l'aiuto della General Motors.
L'azienda Kodak, nel suo stabilimento in Germania, produceva spolette per le bombe aeree, non disdegnando di utilizzare anche la manodopera dei prigionieri di guerra.
Lo stabilimento della Coca-Cola a Colonia, anche prima della sua nazionalizzazione da parte del governo tedesco, forniva regolarmente bibite ai soldati tedeschi. E la famosa "Fanta" fu inventata proprio dai nazisti.
Il gigante petrolifero Standard Oil, attraverso le sue campagne sussidiarie, aiutò Hitler con la carenza di prodotti petroliferi, partecipando alla gomma sintetica e ai carburanti sintetici. E l'IBM, amata dagli informatici di tutto il mondo, produsse per i nazisti dispositivi di contabilità e controllo, anche per la produzione di petrolio. Tra l'altro, le apparecchiature di questa azienda aiutavano a tenere traccia degli orari dei treni per i campi di sterminio...
E non possiamo non citare le banche: Anche la JPMorgan Chase & Co. e poi la Chase National Bank, attraverso le quali venivano effettuate transazioni multimiliardarie e Berlino aveva la possibilità di acquistare dollari e di effettuare transazioni finanziarie all'estero. La "Chase" ha collaborato con la banca tedesca "Alliance" anche in questioni come... l'assicurazione dei beni e della vita delle guardie dei campi di concentramento del Terzo Reich".
Il senatore Graham ha sicuramente materiale per fare paragoni. Uno dei loro investimenti ha portato alla Seconda Guerra Mondiale e all'Olocausto.
Ora, miliardi di dollari americani si riversano nell'insaziabile gola del regime neonazista di Kiev. A questo proposito, vorrei ricordare ai senatori e a tutti i beneficiari americani come è finita la precedente avventura".
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superfuji · 1 year
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Del resto, Fratelli d’Italia nasce esattamente per sfruttare questa finestra di opportunità. Prendiamo i suoi tre fondatori ufficiali: Ignazio La Russa, Guido Crosetto e Giorgia Meloni. Il primo rappresenta (in modo perfino caricaturale) la fedeltà al fascismo storico, e la militanza nel torbido e sanguinario neofascismo del dopoguerra. Il secondo rappresenta la garanzia di totale organicità ai dogmi del liberismo economico e alle esigenze del sistema militare-industriale e dunque della guerra. La terza rappresenta l’apertura all’ideologia dell’estrema destra internazionale (da Orban a Bolsonaro a Trump). Quest’ultimo punto merita qualche parola in più. Nonostante l’affettuosa deferenza per Giorgio Almirante e alcune giovanili dichiarazioni di entusiasmo per Mussolini, Meloni è attenta a smarcarsi dal fascismo nostalgico alla La Russa. La ragione è la volontà di essere, e apparire, in sintonia con un nuovo fascismo che – pur nella sostanziale continuità ideologica con le idee di Hitler o di Evola – non ha bisogno di un apparato simbolico storico, e costruisce nuovi simboli e nuovi miti. In questo 25 aprile, prendetevi un momento per guardare un terribile video del 2013 (in francese, con sottotitoli in inglese: https://www.youtube.com/watch?v=XA5S5Qrg6CU). È la ‘dichiarazione di guerra’ alle democrazie lanciata da Génération Identitaire, un movimento politico nato in Francia (e lì sciolto dal governo nel 2017) che fa della ‘questione etnica’ il fulcro di una politica fondata sulla paura e sull’odio. La linea è quella del suprematismo bianco: e in concreto quel movimento ha organizzato una serie di attacchi anche fisici contro le Ong che soccorrono i migranti nel Mediterraneo. I simboli non sono le svastiche: ma, come si spiega nell video, i ‘lambda’, cioè le lettere greche che figuravano tra gli emblemi degli Spartani (‘lambda’ è la lettera iniziale di Lacedemoni, altro nome degli Spartani). La scelta cade sulla grande antagonista della democratica Atene: una città governata da una minoranza (gli Spartiati) che dominava attraverso la violenza e il terrore su una maggioranza (gli Iloti) etnicamente diversa. Un modello atroce, fatto proprio dall’organizzazione studentesca di Fratelli d’Italia. Un esempio eloquente: il percorso formativo di Azione studentesca si chiama ‘agoghé’, come quello dei giovani spartiati, che in esso si formavano alla resistenza fisica, e alla violenza (anche attraverso uccisioni rituali e impunite degli Iloti). Una ricca documentazione iconografica mostra come i ragazzi italiani che crescono all’ombra della Presidente del Consiglio non ricorrano ai fasci o alle svastiche (anche se la croce celtica rimane il simbolo ufficiale di Azione studentesca), ma ai simboli dell’antica Sparta: un mimetismo formale che mette i giovani di estrema destra italiana al riparo dalle accuse di fascismo nostalgico, e in connessione con i loro camerati di tutta Europa, consentendo una perfetta, e indisturbata, continuità con gli ‘ideali’ fascisti e nazisti. Vale la pena di ricordare che è stata proprio Azione studentesca la responsabile, nel febbraio scorso, del pestaggio dei ragazzi del Liceo Michelangiolo, a Firenze: e che nello stesso palazzo fiorentino hanno sede Fratelli d’Italia, Casaggì (nome locale di Azione studentesca) e la casa editrice “Passaggio al bosco” (etichetta esplicitamente jüngeriana che allude alla ribellione contro la democrazia), il cui catalogo è ricco di testi su Sparta, e sulla sua mistica del razzismo violento. È in questo quadro che si deve leggere l’uscita sulla ‘sostituzione etnica’ del ministro Lollobrigida, cognato di Meloni. Lungi dall’essere frutto di “ignoranza”, come penosamente asserito dall’interessato, si tratta della maldestra esibizione della parola d’ordine chiave per questa nuova-vecchia destra europea che fa della questione razziale e migratoria il centro di un intero sistema di pensiero e azione. Negli ultimi decenni si possono documentare decine e decine di uscite di Salvini, Meloni e molti altri leader della destra italiana sulla sostituzione etnica: e ora la tragedia di Cutro mostra come proprio quell’ideologia ispiri le azioni e le omissioni dell’attuale governo della Repubblica. Un nuovo fascismo, dunque: che non ha necessariamente bisogno dei labari del Ventennio. Ma che quel progetto comunque resuscita e persegue: soprattutto in una mistica della violenza e della morte che ha nei neri, nei musulmani, nei diversi i propri eterni obiettivi. Lo dimostra il fatto che la politica di questo governo fascista attacca frontalmente alcuni principi fondamentali della Costituzione antifascista
Il 25 aprile con un partito fascista al governo
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nando161mando · 4 months
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Importante articolo della croce nera bielorussa su come dogmatismo e ideologia hanno fatto dimenticare un principio fondamentale dell'anarchismo e dell'internazionalismo ad alcuni presunti compagni europei, la solidarietà
"Dopo l’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, la situazione è cambiata notevolmente. All’improvviso, all’interno dei movimenti anarchici e antifascisti, sono apparsi “esperti” delle realtà dell’Europa orientale, che negavano completamente i fatti a favore di un modello semplificato del mondo. Molte discussioni sulla guerra come conflitto tra NATO e Russia o sul regime fascista a Kiev ignorano fondamentalmente i fatti oggettivi. In questo testo vorremmo discutere di come questo atteggiamento influisca sullo sviluppo della solidarietà internazionale e di come alcuni anarchici scelgano di distorcere la realtà nella lotta per la superiorità ideologica...."
Testo completo su:
Important article from the Belarusian Black Cross on how dogmatism and ideology have made some alleged European comrades forget a fundamental principle of anarchism and internationalism, solidarity
" After the full-scale invasion of Ukraine by Russia, the situation changed significantly. Suddenly, within the anarchist and anti-fascist movements, “experts” of Eastern European realities appeared, who completely denied the facts in favor of a simplified model of the world. Many discussions about the war as a conflict between NATO and Russia or about the fascist regime in Kiev fundamentally ignore the objective facts. We would like to discuss how this attitude affects the development of international solidarity how some anarchists choose to distort reality in the struggle for ideological superiority... "
Full text on:
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curiositasmundi · 6 months
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Un gruppo di motociclisti – capelli lunghi, barba e veste di cuoio – attraversa il midwest statunitense dietro Gary Burd, il loro pastore. Sulla sua veste ci sono la croce e il simbolo dei Christians united for Israel (cristiani uniti per Israele, Cufi), un’organizzazione cristiana evangelica. Prima del viaggio iniziatico Burd ha preparato delle spade d’acciaio da distribuire ai suoi seguaci. Con quelle armi Burd e i suoi vanno in moto fino a Lebanon, in Kansas, negli Stati Uniti. Non temono l’apocalisse, pregano addirittura perché arrivi al più presto: non vedono l’ora di “poter combattere accanto a Gesù” nella battaglia finale, che sostengono si terrà in una valle situata in Israele. A Lebanon saranno nominati “cavalieri dell’apocalisse”Questi motociclisti evangelici sono tra i primi protagonisti dello sconvolgente documentario Praying for armageddon, di Tonje Hessen Schei e Michael Rowley. Il secondo gruppo seguito dai due documentaristi mostra tutto un altro stile. Sono anche loro cristiani evangelici, ma indossano giacca e cravatta, e gravitano ai più alti livelli del potere statunitense e sui set televisivi di Fox news. Tra loro ci sono due dei più importanti esponenti evangelici sionisti, il pastore John Hagee, capo della Cufi, e il telepredicatore Robert Jeffress, pastore di Dallas.
[...]
Il filo conduttore che lega queste tre realtà così lontane sono i Christians united for Israel, che hanno circa dieci milioni d’iscritti negli Stati Uniti e mettono a disposizione somme da capogiro per finanziare insediamenti illegali e progetti di espansione sionisti nei territori occupati. Insieme ad altri gruppi millenaristi, costituiscono l’ampio movimento dei cristiani evangelici negli Stati Uniti. Secondo il New Yorker, oggi questi ultimi rappresentano il 14 per cento della popolazione. È stata anche la loro pressione a spingere nel 2016 l’allora presidente Donald Trump a spostare l’ambasciata statunitense a Gerusalemme.
Jeffress, il pastore evangelico di Dallas, tra le altre cose in passato ha detto che gli ebrei “non potranno mai trovare salvezza”. Mentre Hagee ha affermato che “Hitler era parte del piano di dio per far tornare gli ebrei in Israele”.
[...]
Oltre ai motociclisti che pregano nei parcheggi del midwest, il documentario mostra quanto il potere degli evangelici stia indebolendo la democrazia statunitense, in particolare attraverso la loro influenza sul Partito repubblicano. Lauren Boebert, repubblicana, sostenitrice di Trump ed evangelica, all’uscita del congresso dice: “Ci sono solo due nazioni create per onorare dio: Israele e gli Stati Uniti d’America”. Ralph Drollinger, che gestiva il gruppo di studio settimanale sulla Bibbia della Casa Bianca durante l’amministrazione Trump, spiega che ci sono dei poteri demoniaci al lavoro: ‘Il movimento omosessuale, i transgender nel nostro esercito, i sostenitori dell’aborto”.
L’influenza evangelica non si ferma alla politica, il documentario mostra quanto sembra avere preso piede anche nell’esercito statunitense. Lee Fang, giornalista di Intercept, nel documentario intervista il colonnello in pensione Lawrence Wilkerson, figura di spicco della Military religious foundation, ex consigliere del generale Colin Powell e convinto repubblicano. Wilkerson spiega con preoccupazione che “molti cappellani dell’esercito provengono sempre più dalle sette fondamentaliste”, come quella dei cristiani evangelici nazionalisti.
Uscito prima del 7 ottobre 2023, cioè dell’attacco di Hamas contro Israele, oggi il documentario suona ancora più attuale. Secondo molti cristiani sionisti, “i conflitti armati che coinvolgono Israele sono legati alle battaglie per la fine dei tempi”. Molti credono che lo stato ebraico giocherà un ruolo durante l’apocalisse e vedono la guerra tra Israele e Hamas come il preludio della fine dei tempi tanto attesa.
[...]
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arcobalengo · 6 months
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NESSUNO GENITORE SI POTRA' DEFINIRE INNOCENTE Nel diritto penale chi fornisce la pistola ad un omicida è complice del delitto.
Nel diritto internazionale chi fornisce armi e tecnologie ad una parte in guerra è un cobelligerante.
Madri e padri italiani quando andranno a votare per qualsiasi elezione, devono essere ben consapevoli che se appongono una croce sopra il simbolo di un qualsiasi partito presente nell’attuale Parlamento sono responsabili ,senza alcuna possibile scusante, di esporre i loro figli,ma anche loro stessi, alla macellazione dei loro arti,nel migliore dei casi, ed alla polverizzazione dei loro corpi nel peggiore.
Tale sacrificio dovrebbe essere sopportato malgrado sia contro gli interessi nazionali, ed a favore solo di quelli di un altro Stato che manovra a suo piacimento i nostri destini grazie alla complicità di un pugno di corrotti.
AVV. Mauro Sandri
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colonna-durruti · 9 months
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Cronache ribelli
La Svezia era uno dei pochi paesi europei che riuscì a rimanere neutrale durante la seconda guerra mondiale. Folke Bernadotte, un nobile svedese e vice presidente della Croce Rossa della nazione scandinava, si era adoperato fin da subito per alleviare le sofferenze delle nazioni circostanti. Durante gli ultimi anni del conflitto, Bernadotte condusse una serie di mediazioni con il fine di ottenere lo scambio di prigionieri e la liberazione di civili. Tra gli altri, riuscì ad ottenere la liberazione di migliaia di donne dal campo di Ravensbruck, il più grande lager 'femminile' del Reich. Tra loro, vi erano circa 4000 donne ebree.
Tre anni dopo la fine del conflitto, nel 1948, Bernadotte venne nominato come primo mediatore per il nascente conflitto in Palestina. Fu proprio lui, tra le altre cose, a porre le basi per la nascita dell'UNRWA, l'agenzia che ancora oggi si occupa dei rifugiati palestinesi in Medio Oriente. La sua nomina, tuttavia, gli procurò nemici importanti, tra i quali spiccava la 'banda Stern', o Lehi, un gruppo fondamentalista israeliano. Definire le posizioni della banda radicali era un eufemismo: pare infatti che gli stessi considerassero gli inglesi il vero nemico, e nel 1940 arrivarono a contemplare un'alleanza con la Germania nazista e l'Italia fascista, nonostante la visione del nazifascismo riguardo gli ebrei. Ma la componente politica di Lehi era molto eterogenea, arrivando ad includere anche elementi di estrema sinistra che guardarono con simpatia, dopo il 1943, all'URSS di Stalin.
Numerosi furono gli attacchi a personalità di spicco di nazionalità britannica nel corso degli anni, atti che portarono persino Winston Churchill a definire la banda Stern come un gruppo di 'nazisti ebrei'. Con la creazione dello stato di Israele e di Tzahal, l'esercito israeliano, l'esperienza paramilitare della banda venne ritenuta fondamentale. Se teoricamente la banda venne sciolta nel maggio del 1948, nella pratica stava organizzando una delle sue azioni più radicali: l'obiettivo era proprio il conte Bernadotte. Il 17 settembre, un a jeep sbarra la strada del convoglio che trasporta il diplomatico svedese. I membri della banda circondano rapidamente le macchine, ed aprono il fuoco sui sedili posteriori. Colpito da sei proiettili, Folke Bernadotte morirà all'istante. I membri della banda Stern saranno arrestati e perderanno molto dell'appoggio popolare del quale godevano in precedenza. Ma non saranno mai condannati, a differenza delle speranze di pace della Palestina.
Cronache Ribelli
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Questa è l’ora
di non dare più nessuna vacanza
all’utopia.
I mercanti che furono scacciati
dal tempio
hanno avuto molte rivincite,
hanno messo in croce molte volte gli innocenti.
È vero, ancora c’è la guerra,
ma qualcuno
steso nel rifugio sta dicendo
alla sua donna: la tua voce
non è mai stata così bella.
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Franco Arminio
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immensoamore · 2 years
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Pochi pensieri sparsi e un po’ a cazzum sulle prossime elezioni a cui siamo chiamati domani .
Ricordate che votare è un dovere civico, soprattutto verso gli elettori. Quindi la stronzata “tanto non cambia niente” vi immette direttamente nella cesta di quelli che poi non si possono lamentare degli esiti (sei andato tu?) perché poi rompe molto i coglioni e fa di voi degli irresponsabili. Che voi non andiate a votare non è nell’interesse del politico ma puramente di chi vota per cui fare uno sforzo vi legittima a esseri umani, nulla più; considerate i diritti fini ad oggi conquistati frutto di lacrime,e spesso sangue,di gente che c’è morta per quei diritti. Onorate quelle morti e lottate per conservarli i diritti non per eliminarli; ricordatevi che non essere parte di una categoria (uso un termine impropriamente ma vorrei ne comprendeste il senso) non vi esonera dal prendervi cura e tutelare le stesse. Un giorno potreste essere parte di una categoria di cui non fotte sega a nessuno e rimpiangereste o maledireste chi ignora l’importanza di quella a cui appartenete. Sono sempre cazzi di tutti, nessuno escluso. L’astensionismo crea un danno, a tutti, sempre. Il non sentirsi rappresentati da partiti politici in questo dato momento (dato molto comune) non esime da un voto consapevole. Non si può essere in linea con tutto ma i principi cardine sono sicura possiate trovarli. Se non li avete trovati non avete ascoltato e qui si ritorna alla responsabilità morale di ognuno di noi. Andate a votare sapendo come si esprime il voto perchè il divieto del voto disgiunto renderebbe nulle le schede. Si mette solo una croce (SOLO UNA) non una sul nome e una sul simbolo. Se votate il nome va a tutta la coalizione in proporzione ai voti (e al soggetto ovviamente), se la mettete pure su un simbolo va tutto a puttane. Allora mettete su un simbolo e va pure al nominativo di riflesso. Se andate a votare fate in modo che sia buono e espressione della vostra volontà altrimenti è un voto a cazzum e abbiamo già il porcellum che rompe i cojoni e di cui nessuno ha capito un ca@@o. In momento è quello che è, c’è una guerra in atto, siamo in piena crisi energetica, la natura si è rotta le palle di noi,e lo sta palesemente dimostrando, e c’è da salvare il salvabile: fate la vostra.
Buon voto e cerchiamo di non fare cazzate.
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Fermati Piero, fermati adesso
Lascia che il vento ti passi un po' addosso
Dei morti in battaglia ti porti la voce
Chi diede la vita ebbe in cambio una croce. (La guerra di Piero F. De Andrè)
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aitan · 10 months
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[...] Un principio di umanità impone di non sparare sulla croce (e sulla mezzaluna) rossa. Almeno per precauzione. Non puoi rischiare di ammazzare un ammalato perché credi che nell’ambulanza o nell’ospedale si possa nascondere il tuo nemico. E neanche puoi mettere a ferro e a fuoco le scuole, le biblioteche e i luoghi di culto. Ci sono zone che sono off limits. Come certe azioni e certe
cose da non fare mai,
né di giorno, né di notte,
né per mare, né per terra:
per esempio, la guerra.
Come ci insegnava il Maestro Rodari.
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