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#Cristina Cattaneo
carmenvicinanza · 11 months
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Cristina Cattaneo
Se a tutti i morti fossero riservate le stesse attenzioni, il mondo sarebbe un posto migliore.
Dare un nome alle persone prima di seppellirle è un dovere di civiltà che si assolve soprattutto per i vivi.
È un fatto di salute mentale: i parenti hanno bisogno di piangere su una tomba.
Lui non ce l’ha ancora, purtroppo. Indossava una giacca leggera. Ho scucito la fodera ed è saltato fuori un foglio prestampato avvolto nel nylon. Era la pagella, con i voti di matematica, fisica e scienze, vicini alla media del 10. Che aspettative avrà avuto questo quattordicenne del Mali o della Mauritania?
E il ragazzo di 17 anni partito dal Gambia che teneva in tasca la tessera dei donatori di sangue?
E quello che s’era annodato un angolo della maglietta con dello spago rosso? Credevo che dentro il rigonfiamento ci fosse hashish. Invece era un pugnetto della terra natia.
Il caso di Yara mi ha insegnato che le cose più importanti sono quelle invisibili.
All’inizio, appena tornavo a casa la sera, buttavo tutti i vestiti in lavatrice, non riuscivo a farmelo passare. Poi ho capito che l’odore della morte ce l’avevo nella testa.
Cristina Cattaneo è la medica legale più famosa d’Italia.
Anatomopatologa, è a capo del Laboratorio di antropologia e odontologia forense dell’Università di Milano (Labanof) che lavora al primo progetto europeo nato per ridare l’identità alle persone morte in mare.
Nata il 18 gennaio 1964 a Casale Monferrato, si è laureata in biologia nel 1987 alla McGill University di Montreal, in Canada. Due anni dopo ha ottenuto il Master in Osteologia, Paleopatologia e Archeologia Funeraria all’Università di Sheffield, UK, e nello stesso ateneo ha conseguito il Dottorato (PhD) in Scienze Pure. Nel 1994 si è laureata in Medicina e Chirurgia a Milano dove si è poi specializzata in Medicina Legale.
Dal 1999 è consulente tecnica e perita esperta in patologia forense, antropologia e medicina forense clinica per la Procura della Repubblica e Tribunale di Milano e di altre procure e tribunali in Italia, Svizzera, Francia e Regno Unito per autopsie giudiziarie, sopralluoghi, identificazione, abuso su minori, abuso sessuale, e altre forme di maltrattamento.
Come direttrice del LABANOF lavora sui corpi ritrovati dopo i naufragi di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e del 18 aprile 2015, che hanno causato oltre 800 morti.
Ha redatto oltre 250 pubblicazioni, molte delle quali su riviste scientifiche e principalmente su temi di identificazione di cadaveri e resti umani, identificazione di persone vive tramite metodi fisiognomici, patologia forense, medicina forense clinica; è autrice di 32 capitoli di libri ed enciclopedia.
Per raccontare la sua esperienza ha scritto il libro “Naufraghi senza volto. Dare un nome alle vittime del Mediterraneo”.
Sono tante le storie dietro ai corpi a cui cerca di dare un’identità. Dal ragazzo ghanese con addosso due tessere: una della biblioteca, l’altra da donatore di sangue, al giovane eritreo con in tasca un sacchetto di terra per non scordarsi del proprio paese fino al bambino del Mali che aveva nella cucitura interna del giubbotto una pagella scolastica scritta in arabo e in francese.
Nel 2019 ha pubblicato Corpi, scheletri e delitti. Le storie del Labanof e nel 2020 L’amore e il tempo con Francesco Alberoni.
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spilladabalia · 1 year
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Simone Cattaneo ospite a "Poetando" su LA6
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Simone Cattaneo (1974-2009)
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altenabergfeld · 10 days
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Il 2 ottobre 2001, a Cavaria, comune in provincia di Varese, un bambino fece una macabra scoperta. Mentre giocava in un prato vicino ad una scuola elementare trovò uno stivale in cui c'erano ossa umane: un perone e un piede. Era uno stivale "anfibio" nero da donna, numero 37, con una spessa suola corazzata. Circa un mese prima, per l'inizio dell'anno scolastico, il giardiniere del paese aveva pulito il prato, e lo stivale non era presente.
Il resto del corpo fu ritrovato nei giorni successivi, nascosto in una buca, nel boschetto vicino alla scuola. Il modello del reggiseno indossato dalla vittima è stato prodotto solo dopo la metà del 1995. Per recuperare lo scheletro gli inquirenti hanno deciso di rivolgersi all'Istituto di medicina legale di Milano. "È stata utilizzata una tecnica molto particolare", spiega Cristina Cattaneo, medico dell'Istituto, "chiamata 'archeologia forense', che permette di evitare danni alle ossa". 
Si è così scoperto che il corpo apparteneva a una donna tra i 20 ei 25 anni, di razza caucasica, alta circa 1,60-1,65 metri, corporatura normale, capelli castani di media lunghezza con un taglio scalato. Partendo dal cranio è stata effettuata la ricostruzione del volto della donna. "I lineamenti potrebbero somigliare a quelli della vittima, ma non essere identici, mentre i denti corrispondono perfettamente." La donna aveva spazi molto visibili tra i denti anteriori superiori, i suoi incisivi laterali superiori mancavano sin da prima della sua morte, aveva varie carie e nessun trattamento dentale. Portava un orologio da polso rotondo con un cinturino di caucciù e aveva tre orecchini color oro all'orecchio destro, due a forma di fiore e l'altro a forma di anello.
La giovane, che si crede essere una prostituta e uccisa con una coltellata al basso ventre, è stata probabilmente sepolta nel bosco tra il 1995 e il 1998.
Secondo alcuni degli intervistati dalla polizia, la donna potrebbe essere una giovane prostituta che si faceva chiamare Viola e che sarebbe scomparsa intorno al 1995, periodo che coinciderebbe con la data dell'omicidio (considerando che potrebbe essere morta intorno al 1995 e il 1998). All'epoca Viola, una giovane prostituta albanese, aveva ventitré anni. Era stata arrestata durante un blitz della polizia a Milano, e probabilmente si era recata anche in Toscana e in Emilia, prima di ritornare in Lombardia. A Milano la si trovava spesso in Piazza Duca D'Aosta, in Via Vittor Pisani e al caffè "Gran Bar" della stazione ferroviaria. Non è noto se esistano documenti del suo arresto. Diversi utenti su internet concordano sul fatto che, se Viola fosse davvero albanese, la sua situazione di mancata identificazione non sarebbe anomala. Durante gli anni della sua scomparsa, date le innumerevoli rivolte e la complessa situazione politica in Albania, molte sparizioni non furono mai denunciate o furono denunciate con lunghissimi ritardi (a volte fino a dieci anni dopo l'effettiva sparizione). Inoltre, la maggior parte delle donne emigrate in Italia finivano per diventare prostitute e quando scomparivano, poiché l'Italia non aveva molti contatti con l'Albania, i loro cari non avevano più notizie di loro.
Su Reddit e Websleuths gli utenti hanno proposto vari match per Viola;
Miranda Bajrami, Nata:10-02-1977, Ultime notizie:15-12-1994 dall'Italia.
Shqiponja Muça, Nata:18-07-1979, Ultime notizie:22-03-1995 dall'Italia.
Albana Onuzi, Nata:27-06-1975, Ultime notizie: May of 1994 dall'Italia.
Brunilda Alla, Ultime notizie nel 1995 dall'Italia.
Lirije Pjeci, Nata:08-08-1965, Ultime notizie:1995 dall'Italia.
Una possibile corrispondenza è Violeta Skender Dudia. Violeta lasciò la sua casa a Lushnje il 30 luglio 1994, aveva circa 22/23 anni. Dopo un paio di giorni ha contattato la sua famiglia confermando che era finalmente in Italia. In una telefonata, ha detto alla madre che lavorava per una famiglia italiana (probabilmente come donna delle pulizie o badante, considerando che questi lavori sono molto comuni per le donne immigrate in Italia) e che stava progettando il suo ritorno presto in Albania. Lì, era conosciuta come Xhuljeta. Fino all'ottobre dello stesso anno Violeta rimase in contatto con i suoi parenti per poi scomparire senza lasciare traccia.
Un'altra possibile corrispondenza, suggerita dall'utente Reddit u/elania_c, è Luljeta Hyseni. Ha perso i contatti con la sua famiglia nel 1997, la sua famiglia ha aspettato che Luljeta li richiamasse per poter comunicare con lei. Luljeta era originaria della città di Korçë, nel sud-est dell'Albania. Ha sposato Arbe Xhanbaz all'età di 15 anni. La prima figlia, Rudina, è nata nel 1989, poi il figlio Festimi nel 1992. I rapporti tra loro erano buoni. Cominciarono i conflitti poiché Arbe aveva relazioni extraconiugali e Luljeta non poteva più sopportare la situazione che si era venuta a creare in famiglia. C'erano continue discussioni tra la coppia che si trasformavano in violenza fisica. Luljeta ha deciso di divorziare da Arbe quando sua figlia aveva 4 anni e Festimi aveva 1 anno. Luljeta ha chiesto il divorzio e il tribunale le ha assegnato una stanza nella casa in cui viveva con il suo ex marito. Arbe si decise di riposarsi dalla paternità, mentre Demira (la madre di Luljeta) aiutò sua figlia, crescendo con lei i suoi nipoti. Poco dopo, Luljeta conobbe una vicina di nome Kozeta Murati e divennero amiche. Luljeta è andata a Tirana nell'ottobre 1996 e rimase con la zia per 2 notti, poi se ne andò. Dopo 6 mesi, nel 1997, chiamò la sua famiglia e disse loro che era a Milano, in Italia, e voleva tornare a casa. La sua famiglia aspettava che Luljeta li chiamasse di nuovo per poter comunicare con lei, ma lei non lo ha mai fatto.
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(fonti: https://unidentified-awareness.fandom.com/wiki/Viola
https://www.doenetwork.org/cases-int/291ufita.html
https://web.archive.org/web/20030509060753/http://www.chilhavisto.rai.it/clv/English/Misteri/2001-2002/CavariaGialloStivale.htm
https://www.labanof.unimi.it/old/10.htm
https://www.laprovinciadivarese.it/chi-lha-visto-d-un-nome-allo-scheletro-di-cavaria-56366/
https://www.websleuths.com/forums/threads/italy-whtfem-20-25-skeletal-stabbed-cavaria-varese-4-oct-2001.433890/
https://www.reddit.com/r/gratefuldoe/comments/18tdft1/who_is_viola/)
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scienza-magia · 3 months
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La biodinamica ottiene un prodotto di migliore qualità
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Il problema della biodinamica non è l'esoterismo, ma la comunicazione.A cento anni dalla prima conferenza sulla biodinamica, nasce la necessità di un nuovo linguaggio: "Meno romantico e più vicino alla scienza" afferma Luciano Mallozzi della Fis. Per Cristina Mercuri non ci sono dubbi: "Non è stregoneria: bisogna spiegarlo meglio". Esoterismo o vino di qualità? Il mondo del vino si spacca sul tema della biodinamica. Cento anni dopo le conferenze di Koberwitz, il metodo di coltivazione teorizzato da Rudolf Steiner è entrato in diversi vigneti di tutto il mondo. Nella lunga lista che ne hanno adottato i dettami non mancano nomi illustri.
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Uno tra i tanti: il Domaine de la Romanée-Conti, tra le più importanti realtà vitivinicole della Borgogna che alla fine degli anni ’90 ha iniziato a sperimentare su 6 ettari, per  poi convertire l'intero dominio in biodinamica nel 2006. Eppure rimane una profonda vena di scetticismo che la guarda con sospetto. Nel 2022 le rimostranze del premio nobel Giorgio Parisi e della biologa Elena Cattaneo sono state l’espressione di un forte dissenso nell’ascrivere una qualsiasi validità scientifica alla biodinamica che infatti è stata esclusa dalla legge quadro del biologico. Più voci però mettono in evidenza i limiti di questa visione che relega la biodiniamica a un insieme di “stregonerie”, evidenziandone i punti di forza. La biodinamica non è stregoneria «Per la biodinamica si può parlare di un approccio che ha a che vedere con la scienza» dice Cristina Mercuri, wine educator, in lizza per diventare la prima donna Master of Wine italiana. «È stato osservato, infatti, come questo metodo porti a una maggiore moltiplicazione dei microrganismi e una maggiore fertilità del suolo». «C’è molto di raccontato e poco di reale su come funziona la biodinamica» dice Luciano Mallozzi, docente della Fis (Fondazione Italiana Sommelier). «Sull’esoterismo è facile arrivarci perché certi aspetti, come l’uso delle fasi lunari, il corno letame, sono pratiche che danno questa idea. Si parla di energie cosmiche, ma anche dell’uso di materiali non comuni durante la vinificazione». Mallozzi riporta l’esempio dell’azienda di Champagne Leclerc Briant, che lascia il vino in barrique a contatto con una lamina d’oro.
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«Nella biodinamica il metallo è associato al fuoco e rimanda alla fermentazione alcolica come energia vitale. A qualcuno potrà sembrare che si stia facendo una pozione magica, ma è probabile che alcune pratiche portino dei benefici». L’esoterismo sarebbe quindi solo una copertina di superficie e che toccherebbe approfondire. «Non è una stregoneria, non c’è magia nella biodinamica, è un insieme complesso di elementi che quindi a volte è difficile da capire e da spiegare. C’è una parte di una parte di energia, ma non c’entra niente con bacchette magiche o incantesimi» spiega Mercuri. Il problema della comunicazione Un problema centrale è quindi quello di comunicare cosa sia veramente la biodinamica, aldilà delle singole pratiche. «Credo ci sia una scientificità dimostrabile» afferma Mallozzi «anche se i produttori biodinamici sono legati a una vena di romanticismo che li fa dire “è così, fidati”. Perché ci sia il timbro della scienza, però, quest’ultima deve entrare nel mondo della biodinamica, ma non saprei dire chi non apre questa metaforica porta a chi».
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Anche il mondo della comunicazione dovrebbe riportare maggiormente «l’aspetto scientifico» dice Mercuri, «perché ci sono dei report scientifici che dimostrano alcuni aspetti positivi, ma la scienza non è brava a fare marketing e  giustamente i giornalisti non sono degli scienziati e non sono obbligati a spulciare tra cose anche difficili da trovare» afferma Cristina Mercuri. «Dovrebbe esserci molto più comunicazione tra mondo scientifico e mondo della comunicazione per distinguere tra pratiche che sono frutto di un ragionamento olistico che si basano su alcune energie e pratiche che hanno una basi scientifiche». La biodinamica non deve giustificare i difetti In relazione al cambiamento climatico un metodo che salvaguarda la fertilità del suolo è sicuramente un punto da tenere a mente. «É uno sguardo intelligente sul futuro, perché premia la vitalità del suolo e quindi si lavora nell’ottica che possa aiutare la pianta nei momenti difficili ad essere più resiliente» dice Mercuri, ma vanno tenute in mente diversi aspetti. «In questo momento storico è un’alternativa e un percorso migliorativo, sempre che non la si usi solo per una questione di moda - le fa eco Mallozzi - Va sottolineato che scegliere la strada della biodinamica comporta una necessità di maggiori attenzioni e rischi per portare a casa il risultato. Ma trovo  che sia doverosa una premessa: un vino deve essere buono, senza difetti. Non mi piace mettere la biodinamica sull’altare della purezza.
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Sono a favore di un interventismo minimo, ma il problema è l’uomo e molto spesso la usa come mezzo per vendere prodotti non ottimali dal punto di vista organolettico. Dico questo perché la biodinamica si lega al territorio, all’autoctono, alla tipicità, a un aspetto di non interventismo, ma a volte si trovano prodotti che presentano difetti. Prima, pensando alla biodinamica la si associava a una mela bitorzoluta e con il verme e indicandola come “naturale”, ma non è così. Con questa pratica si possono ottenere vini di ottima qualità e più digeribili di altri in quanto non viene addizionato quasi nulla al prodotto». Read the full article
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fashionluxuryinfo · 7 months
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OpenDDB presenta SCONOSCIUTI PURI un film di Valentina Cicogna e Mattia Colombo
prodotto da Jump Cut, Amka Films Productions, Sisyfos Film Production Finalista Premio David di Donatello – Cecilia Mangini 2024 per il miglior documentario, nella cinquina finalista dei Nastri d’Argento, categoria “Cinema del Reale” Ogni notte nella sala autopsie della dottoressa Cristina Cattaneo arrivano corpi senza nome. Sono spesso senzatetto, prostitute, adolescenti in fuga. Ultimamente sono soprattutto migranti. Di fronte a questa moltitudine crescente, nessuno sembra preoccuparsi del loro diritto alla dignità. Nessuno tranne Cristina.
IN TOUR NEI CINEMA DAL 14 MARZO 2024
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staipa · 7 months
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Un nuovo post è stato pubblicato su https://www.staipa.it/blog/giornata-internazionale-delle-donne-e-delle-ragazze-nella-scienza/?feed_id=1313&_unique_id=65c880ce9a9b6 %TITLE% La Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza si celebra l'11 febbraio di ogni anno per riconoscere il ruolo fondamentale delle donne nella scienza in un mondo in cui è sempre stato difficile per loro potersi esprimere. Basti pensare che la prima donna a cui sia stato permesso di laurearsi è stata Elena Lucrezia Cornaro Piscopia nel 1678, laureata in Filosofia perché Teologia in cui voleva laurearsi non era considerato adatto a una donna. L'università di Bologna esisteva già da più di seicento anni, dal 1088. Poi goccia a goccia pian piano ne sono seguite altre 1678. Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, Prima laureata in Filosofia1732: Laura Bassi Verati, Prima laureata in Storia naturale e medicina1751: Cristina Roccati, Prima laureata in filosofia e fisica1877: Ernestina Paper, Prima laureata in medicina1891: Fabri Cornelia, Prima laureata in Scienza Matematiche Secondo il ‘Rapporto tematico di genere’ realizzato dal Consorzio interuniversitario AlmaLaurea (https://short.staipa.it/x6eat), ad oggi le donne costituiscono quasi il 60% dei laureati in Italia, e registrano performance migliori sia in termini di regolarità negli studi sia di voto di laurea (concludono gli studi in corso il 60,2% delle donne, rispetto al 55,7% degli uomini; il voto medio di laurea è, rispettivamente, pari a 103,9 e 102,1/110). Eppure, gli uomini sono più valorizzati sul mercato del lavoro, guadagnano il 20% in più e occupano professioni di più alto livello. Quanti di noi immaginando una persona di scienza la immaginano donna? E quanti una persona che lavora in casa per la famiglia la immaginano uomo? Si tratta di uno dei tanti stereotipi di genere che ci portiamo avanti dai secoli in cui alle donne non era neppure permesso studiare ma poi ci scandalizziamo di popolazioni che consideriamo arretrate dove viene impedito alle donne di realizzarsi. Per questo è importante ricordare a tutte le donne, ma soprattutto a tutte le ragazzine e le bambine che possono essere ciò che vogliono che non è impossibile diventare come Fabiola Gianotti che direttrice del CERN fino al 2025, l'astronauta Samantha Cristoforetti, Elena Cattaneo la più giovane senatrice a vita della storia della Repubblica italiana e una tra i maggiori esperti per gli studi nel campo delle cellule staminali, Lucia Votano dal 2009 al 2012 direttrice del Laboratorio nazionale del Gran Sasso, Anna Grassellino, fisica dei materiali e ricercatrice nel campo della superconduttività, che dal 2020 dirige il centro Sqms (Superconducting quantum materials and systems) al Fermilab di Chicago, Ilaria Capua virologa che dirige dal 2016 il centro di eccellenza One Health dell’Università della Florida. Leggete e fate leggere alle ragazze libri come "Sei donne che hanno cambiato il mondo" di Gabriella Greison (https://short.staipa.it/6kjtt) o la serie di "Storie della buona notte per bambini ribelli" (https://short.staipa.it/avveu). Sono sicuro che loro, e il mondo un giorno ringrazieranno. https://www.staipa.it/blog/sei-donne-che-hanno-cambiato-il-mondo/
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In scena a Magione "Naufraghi senza volto" dal libro omonimo di Cristina Cattaneo Prosegue la Stagione 23/24 del Teatro Mengoni di Magione. Domenica 11 febbraio alle 18, il Teatro della Cooperativa presenta "Naufraghi senza volto", ...
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statoprecario · 10 months
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FILMMAKER FESTIVAL:: Milano :: al via il festival del cinema documentario: 48 titoli, 21 prime mondiali, 15 prime italiane, inaugurazione venerdì 17 novembre con "La Chimera" alla presenza di Alice Rohrwacher
“La Chimera” di Alice Rohrwacher inaugura l’edizione 2023 di FILMMAKER venerdì 17 novembre alle 21.30 all’Arcobaleno Film Center. Tra gli ospiti del primo weekend Sylvain George, Leonardo Di Costanzo, Alessandro Bertante, Helena Janeczek. Fuori Concorso Valentina Cicogna e Mattia Colombo con “Sconosciuti puri”, sulla battaglia dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo per restituire un’identità a…
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kritere · 1 year
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“Alice Neri morta dopo coltellata al cuore”: i risultati dei nuovi accertamenti medico legali
DIRETTA TV L’omicidio di Alice Neri a Modena 25 Luglio 2023 Secondo i nuovi accertamenti medico legali effettuati a Milano dalla dottoressa Cristina Cattaneo, Alice Neri, la 32enne trovata carbonizzata nella sua auto a Concordia, potrebbe essere morta a seguito di una coltellata al cuore: “Trovata lesione nel ventricolo”. 0 CONDIVISIONI Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti…
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storiearcheostorie · 4 months
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Studi / Tarquinia, scheletri sepolti nel centro abitato anziché nella necropoli: uno studio interdisciplinare "svela" i loro segreti
Studi / Tarquinia, scheletri sepolti nel centro abitato anziché nella necropoli: uno studio interdisciplinare "svela" i loro segreti
Redazione Sono stati trovati sepolti all’interno della città anziché nella necropoli, inumati e non cremati. Il luogo e il tipo di sepoltura in area sacra ha reso il rinvenimento di venti scheletri nella Civita di Tarquinia (Viterbo) di grande interesse culturale e storico per la civiltà etrusca. Tarquinia, ‘complesso monumentale’, scavi in corso dell’Università degli Studi di Milano Un team…
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rafaeladigital · 1 year
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Con ideas diferentes se viene a meter como cuña entre los dos grandes frentes de la política clásica santafesina un nuevo espacio que se autodefine como anti-corrupción y que va por la defensa de las libertades, de la vida, la seguridad, el trabajo y la producción. En poco tiempo ha logrado presentar un gran despliegue en todo el territorio provincial con un frente que presenta listas completas en los pueblos y ciudades de la provincia, incluyendo las candidaturas a Gobernador y Vice, Senadores, Diputados, Intendentes, Concejales y Presidentes Comunales de toda la bota. Luce a las claras que los sectores “celestes” y “libertarios” se articularon en la provincia de Santa Fe de manera fenomenal y, aún sin la bendición de Milei, salen a la cancha para quedarse con el voto de los insatisfechos con la política provincial. Algunos de sus candidatos ya son públicamente reconocidos por su compromiso social, por sus roles activos en sus lugares de acción o en las comunidades católicas y evangélicas, otros muchos salen al ruedo con la vocación intacta de transformar la realidad. “Viva la Libertad” es la sorpresa en Santa Fe y en el país. Se trata de un espacio político emergente compuesto de gente común que quiere involucrarse para sacar a la provincia y al país del fracaso permanente, lo que hoy es la novedad en la provincia de Santa Fe porque representa genuinamente al ciudadano de a pie que se decidió a participar activamente para cambiar el estado de cosas. ¡Queremos vivir en un país normal!, repiten a quien quiera escucharlos. Gente sana, trabajadores de todos los sectores, profesionales, estudiantes, amas de casa, familias enteras. Son pro vida, defienden la propiedad y la iniciativa privada, las políticas que protejan a las familias. Exigen seguridad y proponen terminar con la corrupción de los dirigentes en todos los sectores, que el Estado el saque el pie de encima a la producción y mayor libertad para la contratación laboral. El Diputado provincial en funciones Lic. Juan Argañaraz, quien hizo sus primeras armas en la política descollando en su primer mandato en la Cámara Legislativa como el más activo de los diputados con numerosas iniciativas para cambiar el porvenir de la provincia, está a la cabeza del armado y buscará su reelección en la legislatura provincial acompañado de la pastora evangélica Cristina Luciani. Han convocado para coronar la oferta electoral que ofrece el nuevo espacio al reconocido jurista Edelvino Luis Bodoira para la candidatura a la gobernación,  abogado rafaelino de vasta trayectoria en la profesión y docente universitario, abanderado de las propuestas que enarbolan, conocido por su acción en defensa de la vida y la familia y su descollante estilo de argumentación en ocasión de debates. Viva la Libertad ha demostrado su potencial para atraer a la participación de la gente en la vida política en base a propuestas que no se conforman con cambiar las reglas del juego sino que se proponen cambiar el juego en la política santafesina y hasta sostienen aspiraciones de llevarlas al ámbito nacional. Se abre un nuevo escenario político en Santa Fe en el que irrumpe un actor de fuste, resultado de un enorme trabajo en equipo, donde Juan Argañaraz de Inspirar, Patricia Silva de Cattaneo de MAC y José Petrocelli de Unión Celeste y Blanco, avanzando decididamente con una nueva manera de hacer política persuadieron a otros espacios como NOS, Vida y Familia y partidos vecinales a lo largo de la provincia, de incorporarse fortaleciendo al frente. https://rafaeladigital.com/noticias/viva-la-libertad-un-nuevo-espacio-politico-emerge-en-santa-fe/?feed_id=2151
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Per i periti Saman è stata strozzata o strangolata
(ANSA) – BOLOGNA, 08 MAG – Saman Abbas è morta strozzata o strangolata. A questa conclusione sono arrivati i periti nominati dalla Corte di assise di Reggio Emilia, Cristina Cattaneo e Biagio Eugenio Leone, nella relazione preliminare medico legale e anatomopatologica depositata in vista dell’udienza di venerdì.    Per l’omicidio della 18enne pachistana, la notte del 30 aprile 2021 a Novellara,…
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altenabergfeld · 10 days
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On October 2nd 2001, in Cavaria, a town in the province of Varese, a child made a macabre discovery. While playing in a meadow next to an elementary school he found a boot in which there were human bones: a fibula and a foot. It was a woman's black "amphibious" boot, size 37, with a thick "armored tank" sole. About one month before, for the start of the school year, the town's gardener had cleaned the meadow, and the boot was not there.
The rest of the body was found over the following days, hidden in a hole, in the little wood near the school. The model of the bra worn by the victim was produced only after mid-1995. To recover the skeleton the investigators decided to turn to Milan's Institute of Forensic Medicine. "A very particular technique was used," explains Cristina Cattaneo, a doctor at the Institute, "called 'forensic archaeology', which makes it possible to avoid damaging the bones." 
Thus is was discovered that the body belonged to a woman between 20 and 25 years old, of European race, about 1.60-1.65 meters tall, normal build, and medium-length brown hair with a layered haircut. Starting from the skull, a reconstruction was made of the woman's face. "The features could bear a resemblance, but not be identical, while the teeth correspond perfectly to those of the dead woman." She had very visible spaces between the upper front teeth, her upper lateral incisors were missing antemortem, she had various caries and no dental treatments. She was wearing a round wristwatch with a rubber strap, and she had three gold colored earrings in her right ear, two shaped like a flower and the other in a ring shape.
The young woman, probably a prostitute and killed with a stab wound to the lower abdomen, was probably buried in the wood between 1995 and 1998.
 According to a number of those questioned, the woman could have been a young prostitute who used the name Viola and is thought to have disappeared around 1995, a period that would coincide with the date of the murder (considering that she could've died around 1995 and 1998). At the time, Viola, a young Albanian prostitute, was twenty-three years old. She had been arrested during police round-ups in Milan, and probably went to the Tuscany and Emilia regions as well, before retuning to Lombardy. In Milan she could frequently be found in the Piazza Duca D'Aosta, on the Via Vittor Pisani and in the ''Gran Bar'' café at the train station. It is not known whether any records of her arrest exist. Several users on the internet agree with the fact that, if Viola were really Albanian, her non-identification situation would not be strange. During the years of her disappearance, given the countless riots and the complex political situation, many disappearances were never reported or were reported with very long delays (sometimes up to ten years). Furthermore, most of the women who emigrated to Italy ended up becoming prostitutes and when they disappeared, as Italy did not have much contact with Albania, their relatives had no news of them.
On Reddit and Websleuths, users have proposed various matches for Viola; 
Miranda Bajrami, Date of Birth:10-02-1977, Last contact:15-12-1994 from Italy
Shqiponja Muça, Date Of Birth:18-07-1979, Last Contact:22-03-1995 from Italy
Albana Onuzi, Date Of Birth:27-06-1975, Last Contact:May of 1994 from Italy
Brunilda Alla, Last contact 1995 from Italy
Lirije Pjeci, Date Of Birth:08-08-1965, Last Contact:1995 from Italy
A possible match is Violeta Skender Dudia. Violeta left her home in Lushnje on July 30, 1994, she was around 22/23 years old. After a couple of days, she contacted her family confirming she was finally in Italy. In a phone call, she told her mother that she worked for an Italian family (probably as a cleaning lady or caregiver, considering these jobs are very common for immigrant women in Italy) and that she was planning her return in Albania soon. There, she was known as Xhuljeta. Until October of the same year, Violeta kept in touch with her relatives and then disappeared without a trace.
Another possible match, suggested by Reddit user u/elania_c, is Luljeta Hyseni. She lost contact with her family in 1997, her family waited for Luljeta to call them back so that they could communicate with her.
Luljeta was from the town of Korçë, from Southeast Albania. She married Arbe Xhanbaz at the age of 15. The first daughter, Rudina, was born in 1989, and then the son Festimi in 1992. Relations between them were good. Conflicts began as Arbeni had other parallel relationships, and Luljeta could no longer bear the situation that had been created in the family. There were constant arguments between the couple that turned into physical violence. Luljeta decided to divorce Arbe when her daughter was 4 years old and Festimi was 1 year old. Luljeta filed for divorce and the court gave her a room in the house where she lived with her ex-husband. Arbe married again, while Demira (Luljeta's mother) helped her daughter to raise her children in her daughter's condition. Soon after, Luljeta got to know a neighbornamed Kozeta Murati, and they became friends. Luljeta went to Tirana in 
October 1996 and stayed with her aunt for 2 nights, then she left. After 6 mont
hs, in1997, she called her family and told them that she was in Milan, Italy, and wanted to return home. Her family waited for Luljeta to call them again so they could communicate with her, but she never did.
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(sources: https://unidentified-awareness.fandom.com/wiki/Viola
https://www.doenetwork.org/cases-int/291ufita.html
https://web.archive.org/web/20030509060753/http://www.chilhavisto.rai.it/clv/English/Misteri/2001-2002/CavariaGialloStivale.htm
https://www.labanof.unimi.it/old/10.htm
https://www.laprovinciadivarese.it/chi-lha-visto-d-un-nome-allo-scheletro-di-cavaria-56366/
https://www.websleuths.com/forums/threads/italy-whtfem-20-25-skeletal-stabbed-cavaria-varese-4-oct-2001.433890/
https://www.reddit.com/r/gratefuldoe/comments/18tdft1/who_is_viola/)
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noisynutcrusade · 2 years
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ViVi restaurant opens at Rome's Palazzo Bonaparte
ViVi Piazza Venezia opens on 16 March. ViVi, the group of bistros and restaurants in some of Rome’s most unique locations, will launch a new branch at Palazzo Bonaparte in the heart of the city center on Thursday 16 March. The opening is the result of a collaboration between the lifestyle and food brand – founded by Daniela Gazzini and Cristina Cattaneo – and Arthemisia, the company that manages…
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alessandropedone · 2 years
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Elezioni del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Bergamo
Elezioni del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Bergamo 25-26-27 gennaio 2023 dalle ore 9,00 alle ore 14,00 presso la sede dell'Ordine degli Avvocati via Borfuro n. 11/c Vai a votare!!!  Gent. collega, desidero rammentarTi che nei giorni 25-26-27 gennaio p.v. si terranno le elezioni per il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Bergamo per il quadriennio 2023 - 2026. Ho appena terminato il primo mandato nel Consiglio e ho deciso di riproporre la mia candidatura unitamente ad altri consiglieri uscenti (Paola Giammaria, Enrico Cortesi, Alessandra Calegari, Cristina Gardini e Rino Gibilaro) unendoci ad altri nuovi e volenterosi colleghi (Alessandro Corvino, Maria Giovanna Cattaneo, Simona Russo, Giulio Chiesa, Elena Gambirasio e Laura Testa) esponenti di alcune delle più rappresentative associazioni forensi operanti nel nostro foro (CAMERA CIVILE, AIAF, AIGA, NAD, ONDIF) proprio per permetterci di rappresentare le esigenze di tutti gli iscritti all'albo.  COAlista 2023 - 2026
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Ti ricordo che:– ciascun elettore può̀ esprimere un numero di voti non superiore ai due terzi dei consiglieri da eleggere: si potranno pertanto indicare fino a 14 preferenze– se si esprime il numero massimo di voti consentito, si dovrà attribuire almeno un terzo dei voti al genere meno rappresentato– laddove si esprima il voto esclusivamente a favore di candidati di un solo genere, non si potranno esprimere più di due terzi dei voti consentiti come indicato nella tabella A allegata alla Legge n. 113 del 2017. In sintesi: Fino a 9 candidati non c’è il vincolo di genere (si possono votare anche 9 uomini o 9 donne). Esprimendo 10 preferenze, almeno 1 deve essere del genere meno rappresentato. Esprimendo 11 preferenze, almeno 2 devono essere del genere meno rappresentato. Esprimendo 12 preferenze, almeno 3 devono essere del genere meno rappresentato. Esprimendo 13 preferenze, almeno 4 devono essere del genere meno rappresentato. Esprimendo 14 preferenze, almeno 5 devono essere del genere meno rappresentato. Read the full article
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staipa · 2 years
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Un nuovo post è stato pubblicato su https://www.staipa.it/blog/giornata-internazionale-delle-donne-e-delle-ragazze-nella-scienza/?feed_id=735&_unique_id=63e74f3a7b6a4 %TITLE% La Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza si celebra l'11 febbraio di ogni anno per riconoscere il ruolo fondamentale delle donne nella scienza in un mondo in cui è sempre stato difficile per loro potersi esprimere. Basti pensare che la prima donna a cui sia stato permesso di laurearsi è stata Elena Lucrezia Cornaro Piscopia nel 1678, laureata in Filosofia perché Teologia in cui voleva laurearsi non era considerato adatto a una donna. L'università di Bologna esisteva già da più di seicento anni, dal 1088. Poi goccia a goccia pian piano ne sono seguite altre 1678. Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, Prima laureata in Filosofia1732: Laura Bassi Verati, Prima laureata in Storia naturale e medicina1751: Cristina Roccati, Prima laureata in filosofia e fisica1877: Ernestina Paper, Prima laureata in medicina1891: Fabri Cornelia, Prima laureata in Scienza Matematiche Secondo il ‘Rapporto tematico di genere’ realizzato dal Consorzio interuniversitario AlmaLaurea (https://short.staipa.it/x6eat), ad oggi le donne costituiscono quasi il 60% dei laureati in Italia, e registrano performance migliori sia in termini di regolarità negli studi sia di voto di laurea (concludono gli studi in corso il 60,2% delle donne, rispetto al 55,7% degli uomini; il voto medio di laurea è, rispettivamente, pari a 103,9 e 102,1/110). Eppure, gli uomini sono più valorizzati sul mercato del lavoro, guadagnano il 20% in più e occupano professioni di più alto livello.  Quanti di noi immaginando una persona di scienza la immaginano donna? E quanti una persona che lavora in casa per la famiglia la immaginano uomo? Si tratta di uno dei tanti stereotipi di genere che ci portiamo avanti dai secoli in cui alle donne non era neppure permesso studiare ma poi ci scandalizziamo di popolazioni che consideriamo arretrate dove viene impedito alle donne di realizzarsi. Per questo è importante ricordare a tutte le donne, ma soprattutto a tutte le ragazzine e le bambine che possono essere ciò che vogliono che non è impossibile diventare come Fabiola Gianotti che direttrice del CERN fino al 2025, l'astronauta Samantha Cristoforetti, Elena Cattaneo la più giovane senatrice a vita della storia della Repubblica italiana e una tra i maggiori esperti per gli studi nel campo delle cellule staminali, Lucia Votano dal 2009 al 2012 direttrice del Laboratorio nazionale del Gran Sasso, Anna Grassellino, fisica dei materiali e ricercatrice nel campo della superconduttività, che dal 2020 dirige il centro Sqms (Superconducting quantum materials and systems) al Fermilab di Chicago, Ilaria Capua virologa che dirige dal 2016 il centro di eccellenza One Health dell’Università della Florida. Leggete e fate leggere alle ragazze libri come "Sei donne che hanno cambiato il mondo" di Gabriella Greison (https://short.staipa.it/6kjtt) o la serie di "Storie della buona notte per bambini ribelli" (https://short.staipa.it/avveu). Sono sicuro che loro, e il mondo un giorno ringrazieranno. https://www.staipa.it/blog/sei-donne-che-hanno-cambiato-il-mondo/
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