#Cristina Cattaneo
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Cristina Cattaneo
Se a tutti i morti fossero riservate le stesse attenzioni, il mondo sarebbe un posto migliore.
Dare un nome alle persone prima di seppellirle è un dovere di civiltà che si assolve soprattutto per i vivi.
È un fatto di salute mentale: i parenti hanno bisogno di piangere su una tomba.
Lui non ce l’ha ancora, purtroppo. Indossava una giacca leggera. Ho scucito la fodera ed è saltato fuori un foglio prestampato avvolto nel nylon. Era la pagella, con i voti di matematica, fisica e scienze, vicini alla media del 10. Che aspettative avrà avuto questo quattordicenne del Mali o della Mauritania?
E il ragazzo di 17 anni partito dal Gambia che teneva in tasca la tessera dei donatori di sangue?
E quello che s’era annodato un angolo della maglietta con dello spago rosso? Credevo che dentro il rigonfiamento ci fosse hashish. Invece era un pugnetto della terra natia.
Il caso di Yara mi ha insegnato che le cose più importanti sono quelle invisibili.
All’inizio, appena tornavo a casa la sera, buttavo tutti i vestiti in lavatrice, non riuscivo a farmelo passare. Poi ho capito che l’odore della morte ce l’avevo nella testa.
Cristina Cattaneo è la medica legale più famosa d’Italia.
Anatomopatologa, è a capo del Laboratorio di antropologia e odontologia forense dell’Università di Milano (Labanof) che lavora al primo progetto europeo nato per ridare l’identità alle persone morte in mare.
Nata il 18 gennaio 1964 a Casale Monferrato, si è laureata in biologia nel 1987 alla McGill University di Montreal, in Canada. Due anni dopo ha ottenuto il Master in Osteologia, Paleopatologia e Archeologia Funeraria all’Università di Sheffield, UK, e nello stesso ateneo ha conseguito il Dottorato (PhD) in Scienze Pure. Nel 1994 si è laureata in Medicina e Chirurgia a Milano dove si è poi specializzata in Medicina Legale.
Dal 1999 è consulente tecnica e perita esperta in patologia forense, antropologia e medicina forense clinica per la Procura della Repubblica e Tribunale di Milano e di altre procure e tribunali in Italia, Svizzera, Francia e Regno Unito per autopsie giudiziarie, sopralluoghi, identificazione, abuso su minori, abuso sessuale, e altre forme di maltrattamento.
Come direttrice del LABANOF lavora sui corpi ritrovati dopo i naufragi di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e del 18 aprile 2015, che hanno causato oltre 800 morti.
Ha redatto oltre 250 pubblicazioni, molte delle quali su riviste scientifiche e principalmente su temi di identificazione di cadaveri e resti umani, identificazione di persone vive tramite metodi fisiognomici, patologia forense, medicina forense clinica; è autrice di 32 capitoli di libri ed enciclopedia.
Per raccontare la sua esperienza ha scritto il libro “Naufraghi senza volto. Dare un nome alle vittime del Mediterraneo”.
Sono tante le storie dietro ai corpi a cui cerca di dare un’identità. Dal ragazzo ghanese con addosso due tessere: una della biblioteca, l’altra da donatore di sangue, al giovane eritreo con in tasca un sacchetto di terra per non scordarsi del proprio paese fino al bambino del Mali che aveva nella cucitura interna del giubbotto una pagella scolastica scritta in arabo e in francese.
Nel 2019 ha pubblicato Corpi, scheletri e delitti. Le storie del Labanof e nel 2020 L’amore e il tempo con Francesco Alberoni.
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Simone Cattaneo ospite a "Poetando" su LA6
youtube
Simone Cattaneo (1974-2009)
#simone cattaneo#poesia#poesia italiana#intervista#interview#lettura#poetry reading#cristina tessaro#la6#2005#Youtube
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CRISTINA ITALIANI , flautista e performer di formazione classica , laureata giovanissima in flauto al Conservatorio L. D’ Annunzio di Pescara , con corsi di perfezionamento in Accademie all’estero ( Francia e Germania ) , dalle partecipazioni ai festival musicali internazionali si è velocemente unita ad alcune Orchestre in Italia ed in Germania ( Schleswig Holstein, Bayreuth ).
Ha fatto parte di numerosi collettivi Jazz (o di Musica creativa ) tra i quali
Da-i-da Orchestra ( al Pinocchio Jazz a Firenze ) e l’etichetta Improvvisatore Involontario.
Attiva nell’ambito dell’interdisciplinarietà artistica , ha realizzato numerosi lavori di -creazione e sonorizzazione per eventi teatrali ( Theatre de Nanterre e Friche de la Belle de Mai a Marseille)
-spettacoli di danza (Florence Dance Festival al Teatro Romano di Fiesole, Gaia Scuderi alla
Limonaia di Villa Strozzi etc.) spettacoli di mimo (con Bianca Francioni )
-reading musicali sonorizzazioni live al Caffè Letterario Le Murate di Firenze in occasione di presentazione di libri con la Nottola di Minerva ( Biblioteca delle Oblate e Abbazia di San Miniato al Monte)
Dal 2015 è membro del Duo Hayet con il virtuoso dell'oud algerino Hafid Moussaoui in numerosi Festival e trasmissioni radiofoniche - Terra Mia, Piazza Verdi su Rai Radio 3, Mediterranean Orchestra.
Nel 2019 ha composto la colonna sonora per la mostra ''The Global Eye presso la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, organizzata da Angelo Cattaneo e Sabrina Corbellini e, come solista, ha partecipato alla Conferenza internazionale.
Ha fondato l'Ensemble "Shababik" con la Good World Citizen Association con cui ha vinto un grant della Fondazione Anna Lindh per Mediterranean Day nel 2022 e 2023.
Il suono del suo flauto è nella colonna sonora di "La cinquieme saison" del regista algerino Ahmed Benkalma per il Centro di Cinematografia d'Algeria.
L'artista prosegue la sua attività con progetti interculturali, collaborando sia con la Good World Citizen Association che con l'Università di Firenze.
Ha partecipato con la Good World Citizen Association e il prof. Angelo Cattaneo (Isem Cnr - Unifi - Yale University) a
un importante evento su Muhammad Al Idrisi e il Mediterraneo organizzato dal Dipartimento Sagas - Unifi.
L’artista ha vinto numerosi grant trascorrendo diversi periodi di residenza all’estero per Fondazioni internazionali come Culture Moves Europe – Goethe Institut, Anna Lindh Foundation e Ionion Center of Culture and arts ( Kefalonia )
Alcuni brani composti da Cristina Italiani sono stati selezionali per Progetto internazionale Cities and Memory dell’ University Oxford ed , in particolare il brano ‘’ A new Beginning of Xiamen ‘’ ha fatto parte dell’installazione al Pitt River Museum di Oxford
Appassionata di performance artistica e arti visive in generale, integra nella sua pratica il modo di pensare la musica e le arti visive, la scenografia e performance così come la poesia della risonanza tra tutti questi campi.
La spinta artistica e il desiderio di connessione con altri artisti e lo scambio di energia col pubblico rappresentano per Cristina Italiani una forte motivazione alla crescita musicale e umana .
https://www.instagram.com/portraits_marika?igsh=bGxzd3U5NW9oODRr
@Cristina Italiani Music
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La biodinamica ottiene un prodotto di migliore qualità
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Il problema della biodinamica non è l'esoterismo, ma la comunicazione.A cento anni dalla prima conferenza sulla biodinamica, nasce la necessità di un nuovo linguaggio: "Meno romantico e più vicino alla scienza" afferma Luciano Mallozzi della Fis. Per Cristina Mercuri non ci sono dubbi: "Non è stregoneria: bisogna spiegarlo meglio". Esoterismo o vino di qualità? Il mondo del vino si spacca sul tema della biodinamica. Cento anni dopo le conferenze di Koberwitz, il metodo di coltivazione teorizzato da Rudolf Steiner è entrato in diversi vigneti di tutto il mondo. Nella lunga lista che ne hanno adottato i dettami non mancano nomi illustri.
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Uno tra i tanti: il Domaine de la Romanée-Conti, tra le più importanti realtà vitivinicole della Borgogna che alla fine degli anni ’90 ha iniziato a sperimentare su 6 ettari, per poi convertire l'intero dominio in biodinamica nel 2006. Eppure rimane una profonda vena di scetticismo che la guarda con sospetto. Nel 2022 le rimostranze del premio nobel Giorgio Parisi e della biologa Elena Cattaneo sono state l’espressione di un forte dissenso nell’ascrivere una qualsiasi validità scientifica alla biodinamica che infatti è stata esclusa dalla legge quadro del biologico. Più voci però mettono in evidenza i limiti di questa visione che relega la biodiniamica a un insieme di “stregonerie”, evidenziandone i punti di forza. La biodinamica non è stregoneria «Per la biodinamica si può parlare di un approccio che ha a che vedere con la scienza» dice Cristina Mercuri, wine educator, in lizza per diventare la prima donna Master of Wine italiana. «È stato osservato, infatti, come questo metodo porti a una maggiore moltiplicazione dei microrganismi e una maggiore fertilità del suolo». «C’è molto di raccontato e poco di reale su come funziona la biodinamica» dice Luciano Mallozzi, docente della Fis (Fondazione Italiana Sommelier). «Sull’esoterismo è facile arrivarci perché certi aspetti, come l’uso delle fasi lunari, il corno letame, sono pratiche che danno questa idea. Si parla di energie cosmiche, ma anche dell’uso di materiali non comuni durante la vinificazione». Mallozzi riporta l’esempio dell’azienda di Champagne Leclerc Briant, che lascia il vino in barrique a contatto con una lamina d’oro.
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«Nella biodinamica il metallo è associato al fuoco e rimanda alla fermentazione alcolica come energia vitale. A qualcuno potrà sembrare che si stia facendo una pozione magica, ma è probabile che alcune pratiche portino dei benefici». L’esoterismo sarebbe quindi solo una copertina di superficie e che toccherebbe approfondire. «Non è una stregoneria, non c’è magia nella biodinamica, è un insieme complesso di elementi che quindi a volte è difficile da capire e da spiegare. C’è una parte di una parte di energia, ma non c’entra niente con bacchette magiche o incantesimi» spiega Mercuri. Il problema della comunicazione Un problema centrale è quindi quello di comunicare cosa sia veramente la biodinamica, aldilà delle singole pratiche. «Credo ci sia una scientificità dimostrabile» afferma Mallozzi «anche se i produttori biodinamici sono legati a una vena di romanticismo che li fa dire “è così, fidati”. Perché ci sia il timbro della scienza, però, quest’ultima deve entrare nel mondo della biodinamica, ma non saprei dire chi non apre questa metaforica porta a chi».
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Anche il mondo della comunicazione dovrebbe riportare maggiormente «l’aspetto scientifico» dice Mercuri, «perché ci sono dei report scientifici che dimostrano alcuni aspetti positivi, ma la scienza non è brava a fare marketing e giustamente i giornalisti non sono degli scienziati e non sono obbligati a spulciare tra cose anche difficili da trovare» afferma Cristina Mercuri. «Dovrebbe esserci molto più comunicazione tra mondo scientifico e mondo della comunicazione per distinguere tra pratiche che sono frutto di un ragionamento olistico che si basano su alcune energie e pratiche che hanno una basi scientifiche». La biodinamica non deve giustificare i difetti In relazione al cambiamento climatico un metodo che salvaguarda la fertilità del suolo è sicuramente un punto da tenere a mente. «�� uno sguardo intelligente sul futuro, perché premia la vitalità del suolo e quindi si lavora nell’ottica che possa aiutare la pianta nei momenti difficili ad essere più resiliente» dice Mercuri, ma vanno tenute in mente diversi aspetti. «In questo momento storico è un’alternativa e un percorso migliorativo, sempre che non la si usi solo per una questione di moda - le fa eco Mallozzi - Va sottolineato che scegliere la strada della biodinamica comporta una necessità di maggiori attenzioni e rischi per portare a casa il risultato. Ma trovo che sia doverosa una premessa: un vino deve essere buono, senza difetti. Non mi piace mettere la biodinamica sull’altare della purezza.
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Sono a favore di un interventismo minimo, ma il problema è l’uomo e molto spesso la usa come mezzo per vendere prodotti non ottimali dal punto di vista organolettico. Dico questo perché la biodinamica si lega al territorio, all’autoctono, alla tipicità, a un aspetto di non interventismo, ma a volte si trovano prodotti che presentano difetti. Prima, pensando alla biodinamica la si associava a una mela bitorzoluta e con il verme e indicandola come “naturale”, ma non è così. Con questa pratica si possono ottenere vini di ottima qualità e più digeribili di altri in quanto non viene addizionato quasi nulla al prodotto». Read the full article
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OpenDDB presenta SCONOSCIUTI PURI un film di Valentina Cicogna e Mattia Colombo
prodotto da Jump Cut, Amka Films Productions, Sisyfos Film Production Finalista Premio David di Donatello – Cecilia Mangini 2024 per il miglior documentario, nella cinquina finalista dei Nastri d’Argento, categoria “Cinema del Reale” Ogni notte nella sala autopsie della dottoressa Cristina Cattaneo arrivano corpi senza nome. Sono spesso senzatetto, prostitute, adolescenti in fuga. Ultimamente sono soprattutto migranti. Di fronte a questa moltitudine crescente, nessuno sembra preoccuparsi del loro diritto alla dignità. Nessuno tranne Cristina.
IN TOUR NEI CINEMA DAL 14 MARZO 2024
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Un nuovo post è stato pubblicato su https://www.staipa.it/blog/giornata-internazionale-delle-donne-e-delle-ragazze-nella-scienza/?feed_id=1313&_unique_id=65c880ce9a9b6 %TITLE% La Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza si celebra l'11 febbraio di ogni anno per riconoscere il ruolo fondamentale delle donne nella scienza in un mondo in cui è sempre stato difficile per loro potersi esprimere. Basti pensare che la prima donna a cui sia stato permesso di laurearsi è stata Elena Lucrezia Cornaro Piscopia nel 1678, laureata in Filosofia perché Teologia in cui voleva laurearsi non era considerato adatto a una donna. L'università di Bologna esisteva già da più di seicento anni, dal 1088. Poi goccia a goccia pian piano ne sono seguite altre 1678. Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, Prima laureata in Filosofia1732: Laura Bassi Verati, Prima laureata in Storia naturale e medicina1751: Cristina Roccati, Prima laureata in filosofia e fisica1877: Ernestina Paper, Prima laureata in medicina1891: Fabri Cornelia, Prima laureata in Scienza Matematiche Secondo il ‘Rapporto tematico di genere’ realizzato dal Consorzio interuniversitario AlmaLaurea (https://short.staipa.it/x6eat), ad oggi le donne costituiscono quasi il 60% dei laureati in Italia, e registrano performance migliori sia in termini di regolarità negli studi sia di voto di laurea (concludono gli studi in corso il 60,2% delle donne, rispetto al 55,7% degli uomini; il voto medio di laurea è, rispettivamente, pari a 103,9 e 102,1/110). Eppure, gli uomini sono più valorizzati sul mercato del lavoro, guadagnano il 20% in più e occupano professioni di più alto livello. Quanti di noi immaginando una persona di scienza la immaginano donna? E quanti una persona che lavora in casa per la famiglia la immaginano uomo? Si tratta di uno dei tanti stereotipi di genere che ci portiamo avanti dai secoli in cui alle donne non era neppure permesso studiare ma poi ci scandalizziamo di popolazioni che consideriamo arretrate dove viene impedito alle donne di realizzarsi. Per questo è importante ricordare a tutte le donne, ma soprattutto a tutte le ragazzine e le bambine che possono essere ciò che vogliono che non è impossibile diventare come Fabiola Gianotti che direttrice del CERN fino al 2025, l'astronauta Samantha Cristoforetti, Elena Cattaneo la più giovane senatrice a vita della storia della Repubblica italiana e una tra i maggiori esperti per gli studi nel campo delle cellule staminali, Lucia Votano dal 2009 al 2012 direttrice del Laboratorio nazionale del Gran Sasso, Anna Grassellino, fisica dei materiali e ricercatrice nel campo della superconduttività, che dal 2020 dirige il centro Sqms (Superconducting quantum materials and systems) al Fermilab di Chicago, Ilaria Capua virologa che dirige dal 2016 il centro di eccellenza One Health dell’Università della Florida. Leggete e fate leggere alle ragazze libri come "Sei donne che hanno cambiato il mondo" di Gabriella Greison (https://short.staipa.it/6kjtt) o la serie di "Storie della buona notte per bambini ribelli" (https://short.staipa.it/avveu). Sono sicuro che loro, e il mondo un giorno ringrazieranno. https://www.staipa.it/blog/sei-donne-che-hanno-cambiato-il-mondo/
#Giornatamondialedi...#donne#donnefamose#donnenellascienza#femminismo#GabriellaGreison#Giornatainternazionaledelledonneedelleragazzenellascienza#Scienza
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In scena a Magione "Naufraghi senza volto" dal libro omonimo di Cristina Cattaneo Prosegue la Stagione 23/24 del Teatro Mengoni di Magione. Domenica 11 febbraio alle 18, il Teatro della Cooperativa presenta "Naufraghi senza volto", ...
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FILMMAKER FESTIVAL:: Milano :: al via il festival del cinema documentario: 48 titoli, 21 prime mondiali, 15 prime italiane, inaugurazione venerdì 17 novembre con "La Chimera" alla presenza di Alice Rohrwacher
“La Chimera” di Alice Rohrwacher inaugura l’edizione 2023 di FILMMAKER venerdì 17 novembre alle 21.30 all’Arcobaleno Film Center. Tra gli ospiti del primo weekend Sylvain George, Leonardo Di Costanzo, Alessandro Bertante, Helena Janeczek. Fuori Concorso Valentina Cicogna e Mattia Colombo con “Sconosciuti puri”, sulla battaglia dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo per restituire un’identità a…
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“Alice Neri morta dopo coltellata al cuore”: i risultati dei nuovi accertamenti medico legali
DIRETTA TV L’omicidio di Alice Neri a Modena 25 Luglio 2023 Secondo i nuovi accertamenti medico legali effettuati a Milano dalla dottoressa Cristina Cattaneo, Alice Neri, la 32enne trovata carbonizzata nella sua auto a Concordia, potrebbe essere morta a seguito di una coltellata al cuore: “Trovata lesione nel ventricolo”. 0 CONDIVISIONI Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti…
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Con ideas diferentes se viene a meter como cuña entre los dos grandes frentes de la política clásica santafesina un nuevo espacio que se autodefine como anti-corrupción y que va por la defensa de las libertades, de la vida, la seguridad, el trabajo y la producción. En poco tiempo ha logrado presentar un gran despliegue en todo el territorio provincial con un frente que presenta listas completas en los pueblos y ciudades de la provincia, incluyendo las candidaturas a Gobernador y Vice, Senadores, Diputados, Intendentes, Concejales y Presidentes Comunales de toda la bota. Luce a las claras que los sectores “celestes” y “libertarios” se articularon en la provincia de Santa Fe de manera fenomenal y, aún sin la bendición de Milei, salen a la cancha para quedarse con el voto de los insatisfechos con la política provincial. Algunos de sus candidatos ya son públicamente reconocidos por su compromiso social, por sus roles activos en sus lugares de acción o en las comunidades católicas y evangélicas, otros muchos salen al ruedo con la vocación intacta de transformar la realidad. “Viva la Libertad” es la sorpresa en Santa Fe y en el país. Se trata de un espacio político emergente compuesto de gente común que quiere involucrarse para sacar a la provincia y al país del fracaso permanente, lo que hoy es la novedad en la provincia de Santa Fe porque representa genuinamente al ciudadano de a pie que se decidió a participar activamente para cambiar el estado de cosas. ¡Queremos vivir en un país normal!, repiten a quien quiera escucharlos. Gente sana, trabajadores de todos los sectores, profesionales, estudiantes, amas de casa, familias enteras. Son pro vida, defienden la propiedad y la iniciativa privada, las políticas que protejan a las familias. Exigen seguridad y proponen terminar con la corrupción de los dirigentes en todos los sectores, que el Estado el saque el pie de encima a la producción y mayor libertad para la contratación laboral. El Diputado provincial en funciones Lic. Juan Argañaraz, quien hizo sus primeras armas en la política descollando en su primer mandato en la Cámara Legislativa como el más activo de los diputados con numerosas iniciativas para cambiar el porvenir de la provincia, está a la cabeza del armado y buscará su reelección en la legislatura provincial acompañado de la pastora evangélica Cristina Luciani. Han convocado para coronar la oferta electoral que ofrece el nuevo espacio al reconocido jurista Edelvino Luis Bodoira para la candidatura a la gobernación, abogado rafaelino de vasta trayectoria en la profesión y docente universitario, abanderado de las propuestas que enarbolan, conocido por su acción en defensa de la vida y la familia y su descollante estilo de argumentación en ocasión de debates. Viva la Libertad ha demostrado su potencial para atraer a la participación de la gente en la vida política en base a propuestas que no se conforman con cambiar las reglas del juego sino que se proponen cambiar el juego en la política santafesina y hasta sostienen aspiraciones de llevarlas al ámbito nacional. Se abre un nuevo escenario político en Santa Fe en el que irrumpe un actor de fuste, resultado de un enorme trabajo en equipo, donde Juan Argañaraz de Inspirar, Patricia Silva de Cattaneo de MAC y José Petrocelli de Unión Celeste y Blanco, avanzando decididamente con una nueva manera de hacer política persuadieron a otros espacios como NOS, Vida y Familia y partidos vecinales a lo largo de la provincia, de incorporarse fortaleciendo al frente. https://rafaeladigital.com/noticias/viva-la-libertad-un-nuevo-espacio-politico-emerge-en-santa-fe/?feed_id=2151
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Per i periti Saman è stata strozzata o strangolata
(ANSA) – BOLOGNA, 08 MAG – Saman Abbas è morta strozzata o strangolata. A questa conclusione sono arrivati i periti nominati dalla Corte di assise di Reggio Emilia, Cristina Cattaneo e Biagio Eugenio Leone, nella relazione preliminare medico legale e anatomopatologica depositata in vista dell’udienza di venerdì. Per l’omicidio della 18enne pachistana, la notte del 30 aprile 2021 a Novellara,…
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ViVi restaurant opens at Rome's Palazzo Bonaparte
ViVi Piazza Venezia opens on 16 March. ViVi, the group of bistros and restaurants in some of Rome’s most unique locations, will launch a new branch at Palazzo Bonaparte in the heart of the city center on Thursday 16 March. The opening is the result of a collaboration between the lifestyle and food brand – founded by Daniela Gazzini and Cristina Cattaneo – and Arthemisia, the company that manages…
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“Let’s imagine, just for a minute, that a plane full of Italians crashes off the coast of another continent,” says Cattaneo. “Let’s imagine that those corpses are recovered and buried without identification. We would never allow this. So why should we allow it if the ones who die are foreigners?”
Cattaneo believes that indifference towards identifying the bodies is a “cultural” question. “That most of the victims have dark skin and read the Qur’an is the likely reason why there is discrimination. In simple terms, we’re in two different contexts: one, our own, ‘rich’ European; and the other, ‘poor or foreign’.”
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Naufraghi senza volto. Incontro con Cristina Cattaneo
Naufraghi senza volto. Incontro con Cristina Cattaneo
Per il ciclo di incontri con gli autori finalisti del Premio Letterario Galileo 2019, Giovedì 11 aprile 2019, alle ore 11:30, all’Auditorium del Centro culturale Altinate San Gaetano di Padova, Cristina Cattaneo presenta il suo libro “Naufraghi senza volto. Dare un nome alle vittime del Mediterraneo” (Raffaello Cortina Editore, 2018).
Il corpo di un ragazzo con in tasca un sacchetto di terra…
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Cristina Cattaneo, medico legale: da Yara Gambirasio, fino alla valigia di Cavagli. Passando per Stefano Cucchi
#Cristina Cattaneo le sue #perizie su #Yara Gambirasio, fino alla valigia di #Cavagli. Passando per #Stefano Cucchi.
È stata resa nota 4 giorni fa, il 10 novembre 2017, la perizia medico legale di Cristina Cattaneo, richiesta dalla Procura di Cassino, in merito alla scomparsa di Serena Mollicone.
Per chi non lo conoscesse ripercorriamo brevemente il caso. Serena scompare il 1 giugno 2001 e viene ritrovata morta e imbavagliata in una località poco lontana da Arce. La relazione richiesta alla dottoressa Cattaneo…
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#Bestie di Satana#Cristina Cattaneo#cronaca nera#Emanuela Orlandi#Gil Grissom#Massimo Bossetti#medico#morto di fame#Stefano Cucchi#Yara Gambirasio
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Durante un’autopsia, Cristina Cattaneo,medico legale, trova una pagella piegata con cura,cucita nella povera tasca di un quattordicenne proveniente dal Mali,affogato durante il passaggio nel mediterraneo: la speranza del suo viaggio verso l’Europa. La pacchia, nn è mai cominciata.
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