#Corporazioni
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dasstreben · 3 months ago
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Invece di collaborare tutti insieme per facilitare il lavoro a tutti e raggiungere gli obbiettivi aziendali, passate il tempo a misurare chi ha più lungo il cazzo con le vostre opinioni datate e sinceramente fine a se stesse, solo per far vedere che siete "ancora bravi".
D'ora in poi non darò più una mano a un cazzo di nessuno.
Lavorare in un ambiente in cui sei l unico a non essere sulla 50 ina è stancante.
Reminder to self:
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ultimaedizione · 1 year ago
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Ci risiamo con le corporazioni
Il  gran pasticcio delle corporazioni. E’ esploso tra le mani del Governo sulla questione dei taxi. La pensata era stata quella di rinverdire i fasti della tradizione della difesa dei diritti acquisiti. Nel caso specifico, tacitare chi ha già la licenza concedendone una ulteriore. Il provvedimento è “temporaneo”. Come se non sapessimo che in Italia non c’è niente di più duraturo di ciò che è…
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pier-carlo-universe · 30 days ago
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Theodore Roosevelt: un Presidente Visionario e Premio Nobel per la Pace
Ricordiamo il 26º presidente degli Stati Uniti, Theodore Roosevelt, leader progressista, ambientalista e vincitore del Premio Nobel per la Pace.
Ricordiamo il 26º presidente degli Stati Uniti, Theodore Roosevelt, leader progressista, ambientalista e vincitore del Premio Nobel per la Pace. Theodore Roosevelt Jr., nato il 27 ottobre 1858 e deceduto il 6 gennaio 1919, è stato una figura centrale nella storia degli Stati Uniti. Come 26º presidente, Roosevelt ha guidato la nazione verso un’era di riforme e progresso. È ricordato per il suo…
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romegreeceart · 9 months ago
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Ostia Antica
* Piazzale delle corporazioni
Ostia Antica, July 2015
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vintagebiker43 · 2 months ago
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Leonardo Cecchi 
  · 
Anche stamani continua la cantilena sui "sacrifici chiesti a tutti" per questa manovra. Ma io penso che la soluzione sia molto semplice: prendere atto che in Italia, al 2024, il 5% della popolazione più ricca detiene il 46% della ricchezza nazionale. Una percentuale aumentata negli anni perché le crisi che ci hanno trovato hanno assottigliato il ceto medio, ampliato le povertà (vecchie e nuove) e fatto più ricchi i ricchi.
I "sacrifici", se così vogliamo chiamarli, vanno quindi chiesti a chi fa soldi a palate grazie a un sistema tributario, il nostro, che a un certo punto smette di essere progressivo e diventa addirittura regressivo (non è una barzelletta: è realmente così per alcune storture del sistema). Non a chi non arriva a fine mese né al ceto medio.
I "sacrifici", e qui lo uso ironicamente, vanno chiesti a quei signori che dichiarano 20 o 30mila euro l'anno ma ne guadagnano anche 2/300mila. Non a chi versa dal primo all'ultimo euro di tasse pagando scuola, sanità e infrastrutture anche per chi evade (e che poi ha pure il coraggio di lamentarsi dei servizi scadenti).
I "sacrifici", e concludo, vanno chiesti alle corporazioni di questo Paese, che hanno creato un sistema che in inglese si chiama "rent seeking" (cercare profitto su rendite di posizione e privilegi vari, non su valore aggiunto), che tutti gli esperti concordano essere tossico per l'economia, e che include anche il sistema bancario che sta facendo profitti stellari grazie al privilegio di non dover aumentare i tassi sui conti dei correntisti.
C'è un'Italia di serie A che vive di piccole e grandi furberie, scorrettezze, illeciti e non di rado brigantaggio e che da decenni prospera grazie al venire equiparata a quella che viene considerata Italia di serie B, fatta di gente con la schiena dritta che paga e contribuisce. E in quel "tutti" a cui si rivolge il Governo Meloni c'è proprio questo: equiparazione.
Con 5,7 milioni di poveri assoluti e 5 italiani su 100 che hanno quasi la metà della ricchezza del Paese, non esiste fare di tutta l'erba un fascio e chiedere sacrifici per tutti. Nemmeno per idea.
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curiositasmundi · 2 months ago
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In un’era in cui il potere economico sembra spesso eclissare quello politico emergono inquietanti verità sul ruolo delle grandi aziende nel plasmare – e talvolta minare – i fondamenti stessi della democrazia globale. Un recente rapporto dell’International Trade Union Confederation (Ituc) getta luce su pratiche di cui forse la politica dovrebbe occuparsi con più coraggio. 
Al centro di questa rete di influenza troviamo nomi che quotidianamente entrano nelle nostre vite: Amazon, Tesla, Meta, ExxonMobil, Blackstone, Vanguard e Glencore. Giganti dell’economia mondiale che, secondo l’ITUC, non si limitano a dominare i mercati ma estendono i loro tentacoli fino a toccare le corde più sensibili della politica e della società.
Multinazionali e regole democratiche
Amazon, il colosso dell’e-commerce guidato da Jeff Bezos, si distingue non solo per la sua posizione dominante nel mercato ma anche per le sue pratiche aggressive nei confronti dei sindacati. L’azienda, quinta maggiore datore di lavoro al mondo, è stata accusata di violare i diritti dei lavoratori su più continenti, di eludere le tasse e di esercitare una pressione lobbistica senza precedenti a livello nazionale e internazionale. La sua influenza si estende fino al punto di sfidare la costituzionalità del National Labor Relations Board negli Stati Uniti e di tentare di sovvertire le leggi sul lavoro in Canada.
Non meno controverso è il ruolo di Tesla e del suo eccentrico fondatore, Elon Musk. L’azienda automobilistica, simbolo dell’innovazione tecnologica, si trova al centro di accuse di violazioni dei diritti umani nella sua catena di approvvigionamento e di feroci opposizioni alle organizzazioni sindacali in Stati Uniti, Germania e Svezia. Musk stesso è finito sotto i riflettori per il suo sostegno a figure politiche controverse come Donald Trump, Javier Milei in Argentina e Narendra Modi in India, sollevando interrogativi sul ruolo dei magnati tech nella formazione dell’opinione pubblica e nelle dinamiche politiche globali.
Meta, l’impero dei social media di Mark Zuckerberg, si trova al centro di un ciclone di critiche per il suo ruolo nell’amplificare la propaganda dell’estrema destra e nel facilitare la crescita di movimenti antidemocratici. La piattaforma, che raggiunge miliardi di utenti in tutto il mondo, è accusata di essere un veicolo per la diffusione di disinformazione e odio, minando le basi stesse del dibattito democratico in numerosi paesi.
Multinazionali della finanza e dell’energia
Il rapporto dell’ITUC non risparmia nemmeno i giganti della finanza e dell’energia. Blackstone, guidata dal miliardario Stephen Schwarzman, noto sostenitore di Donald Trump, è accusata di finanziare movimenti politici di estrema destra e di investire in progetti fossili e di deforestazione nell’Amazzonia. ExxonMobil, dal canto suo, è citata per il suo ruolo nel finanziare ricerche anti-climatiche e per le sue aggressive attività di lobbying contro le regolamentazioni ambientali.
Le aziende, con le loro vaste risorse finanziarie e la loro influenza capillare, sembrano in grado di plasmare l’agenda politica globale a loro vantaggio, spesso a discapito dei diritti dei lavoratori, dell’ambiente e della stessa sovranità degli Stati nazionali.
La sfida che si presenta è titanica. Come sottolinea Todd Brogan, direttore delle campagne e dell’organizzazione dell’ITUC, “si tratta di potere, di chi ce l’ha e di chi stabilisce l’agenda”. In un mondo in cui le corporazioni multinazionali spesso superano il potere degli Stati, e in cui non esiste alcuna responsabilità democratica, è fondamentale che i lavoratori e i cittadini si organizzino per contrastare questa deriva.
Il 2024 si preannuncia come un anno cruciale, con 4 miliardi di persone chiamate alle urne in tutto il mondo. In questo contesto, l’ITUC sta spingendo per un trattato internazionale vincolante che possa finalmente rendere le corporazioni transnazionali responsabili ai sensi del diritto internazionale sui diritti umani. Anche da noi Meloni aveva promesso di fare “la guerra alle multinazionali”. Per ora l’abbiamo solo ricevere un premio da Musk. 
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falcemartello · 1 year ago
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La Politica, la Scienza e il cambiamento climatico
"L'obiettivo dichiarato e necessario del catastrofismo sul cambiamento climatico è la riduzione della crescita economica.
Le élite globali al World Economic Forum (WEF) suggeriscono regolarmente che uno dei loro obiettivi è quello di raggiungere "l'equità" per le persone nei paesi sottosviluppati.
Ad oggi, questa "equità" ha comportato trasferimenti di denaro dal mondo sviluppato a quello in via di sviluppo che sono state utilizzate come tangenti per arginare un ulteriore sviluppo.
Il catastrofismo climatico si riduce alla rinuncia e all'eliminazione di energia economica e affidabile e all'arricchimento di allarmisti climatici come Al Gore, tutto nell'interesse di promuovere un'agenda politica globalista.
Il catastrofismo sul cambiamento climatico ha a che fare parole come “solidarietà”, “inclusività” e “cooperazione internazionale”, i mezzi che il WEF, le Nazioni Unite, le corporazioni privilegiate e i loro rappresentanti nel governo ritengono necessari per mitigare la presunta crisi. Queste parole in codice promuovono un regime totalitario sotto il quale un collettivismo rinnovato abrogherà i diritti individuali e limiterà enormemente la libertà umana.
In sostanza, i mezzi per mitigare il cambiamento climatico sono i veri fini perseguiti dai catastrofisti climatici."
(Prof. Michael Rectenwald NY University)
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ilpianistasultetto · 2 years ago
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I primi ad essere perseguiti dalla Meloni per tutto il globo terracqueo e' stato quel popolo di sballati, punkabbestia e ribellii che frequentano i rave; poi e' stata la volta degli scafisti e trafficanti di immigrati. Visto che il concetto di guerra terracquea le era piaciuto tanto, l'ha usato di nuovo contro chi utilizzera' la maternita' surrogata fatta in Italia o all'estero. Anche questi verranno perseguiti per tutto il globo terracqueo essendo considerato "reato universale", come dice la proposta di legge depositata da Fratelli d'Italia . Poi, sara' la volta di chi, invece di andare a fare il culo come raccoglitore d'olive o stalliere se ne rimarra' seduto sul divano. A seguire sara' la volta dei lavoratori poveri, quelli che non arrivano a fine mese, una feccia perdente e senza dignita' patriottica non in grado di migliorare socialmente e di aiutare il proprio Paese a crescere. Zingarelle e detenute madri che non potranno piu' uscire di galera. TUTTI ricercati per tutto il globo terracqueo. Evasori, paradisi fiscali, politici che girano con valigie piene di soldi per finte conferenze all'estero e per tante altre corporazioni, solo applausi e comprensione. Insomma, per i bravi, gli amici e i buoni, sara' tre volte natale e festa tutti i giorni..champagne, offre Giorgia!! @ilpianistasultetto
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crazy-so-na-sega · 2 months ago
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collettivisti da cortile
Ascoltando questi ultimi ho scoperto che il divide et impera del pollaio si è ultimamente arricchito di una nuova categoria di kulaki: i proprietari di case (al plurale: seconde, terze, quarte...) che, a seconda del narratore, sottrarrebbero con le loro smanie da rentier ora clienti agli albergatori, ora alloggi agli studenti, ora un tetto ai bisognosi, ora un nido alle giovani coppie. A questi neghittosi speculatori che in certi casi avrebbero – orrore! – ereditato dette case dagli zii e dalle nonne, pare si debbano inoltre le seguenti piaghe: inflazione immobiliare, occupazioni abusive, gentrificazione dei centri urbani, improduttività, sovraffollamento turistico, vagabondaggio e forse anche dissesto erariale, giacché alcuni di essi avrebbero osato chiedere e ottenere incentivi pubblici per la riqualificazione edilizia. Costoro andrebbero dunque, se non espropriati, almeno castigati con una generosa sferza fiscale, additati alla riprovazione di chi-lavora, costretti a mettere i loro vani a disposizione di chi-dico-io, alle condizioni che-decido-io e a prezzi drasticamente calmierati. Così imparano.
Per quanto circoscritto, il caso è affascinante perché illustra quasi ad absurdum la potenza seduttrice del benecomunismo a comando e il suo ben prestarsi a dissimulare obiettivi del tutto estranei da quanto sembra promettere. Restando nell'ovvio, già da parecchi secoli le civiltà si sono strutturate per demandare alla sfera pubblica (lo Stato, le chiese, le associazioni, le corporazioni ecc.) il compito di gestire i problemi sopra elencati e, insieme, di tutelare la proprietà e la produzione, essendo queste ultime non solo bisogni parimenti meritevoli di protezione ma anche presidi di prosperità da cui scaturiscono le forze con cui le istituzioni assolvono alle loro funzioni.
Un sovrano orientato a nutrire e non a divorare le proprie risorse può (deve) intervenire in tanti modi per soddisfare il bisogno abitativo, il più evidente dei quali è quello di acquistare, noleggiare, riscattare o direttamente realizzare gli allogi, contribuendo così anche a raffreddare il mercato.
Lo si era ad esempio fatto in un'Italia incomparabilmente più povera di oggi, quando con il solo piano INA-Casa furono consegnati più di trecentocinquantamila alloggi in un poco più di un decennio. I pluriproprietari e i plurilocatori esistevano anche allora, erano anzi la norma, ma non risulta siano stati di ostacolo a un progetto che, semplicemente, ieri si è scelto di realizzare, oggi si è scelto di abbandonare.
Ma queste sono, appunto, ovvietà. Il succo della faccenda sta invece in un fatto bizzarro: che il nemico del popolo che possedesse oggi case per un valore, diciamo, di un milione, cesserebbe del tutto di essere tale qualora disponesse dello stesso importo, o anche del doppio, o del decuplo, in depositi e titoli finanziari. In quel caso allora no: è roba sua. Ne faccia quel vuole, anzi beato lui! E qui si scopre il gioco. La differenza pratica tra i due capitalisti è pressoché nulla: entrambi traggono un godimento da ciò che hanno, entrambi sono responsabili dell'uso che ne fanno (perché quello finanziario non presta i soldi a chi-dico-io, alle condizioni che-decido-io? magari per comprarsi una casa?). La differenza teorica è invece sostanziale. Il casettaro ha osato mettere le sue sostanze in una cosa vera e, peggio ancora, utile. Ha voltato le spalle alla futilità dei consumi, al rischio dei mercati e specialmente all'impalpabilità del soldo elettronico, fiduciario e finanziario, per spingersi là dove solo i grandi possono incedere: nella realtà, nei bisogni senza tempo. È questo che non gli si perdona, di avere dato materia al suo lurido gruzzolo ereditato o sudato sottraendolo dagli ologrammi bancari, dalla possibilità di svalutarlo, decurtarlo, metterlo fuori corso, dal mare magno a cui attingono gli investitori, anche per iniziative immobiliari. Perché loro possono, il casettaro no, sicché lo danno in pasto ai Sancho Panza dell'equità. Egli deve essere fluido e ricollocabile, negli averi come nell'esistenza.
Il mattone diffuso offende dunque il denaro, mette in crisi la sua magia, disturba l'incanto in cui ci è chiesto di credere e di vegetare. Con un nemico così, c'è da temere che un giorno la polemicuccia di cui ci siamo occupati sarà rilanciata dal burattinaio sulle prime pagine e sui banchi dei parlamenti. In parte sta già avvenendo, ma avvenga almeno senza il nostro plauso.
-Il Pedante
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tma-traduzioni · 10 months ago
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MAGP001- Primo Turno
[Elenco episodi - The Magnus Archives]
[Un computer decrepito si accende in un misero ufficietto datato nel Royal Mint Court]
[Il ronzio e i rumori lamentosi di un vecchio PC - una cacofonia metallica mentre si avvia - poi in sottofondo il rumore della ventola del PC] 
[Suoni distorti ed indistinti; poi il datato microfono del computer inizia a registrare]
[Sta ascoltando una fiacca festa sul lavoro]
[Ci sono altre voci leggere in lontananza, ma al momento ci concentriamo su:]
ALICE
- che ti entusiasma di più?
TEDDY
Cioè, vedere il sole ogni tanto potrebbe essere bello?
ALICE
Boooo! La tua patetica dipendenza da vitamina D ti renderà debole.
TEDDY
Ma Alice, le mie ossa! Sono sul punto di spezzarsi come ramoscelli!
ALICE
Dammi retta: le ossa sono una bugia fomentata dalle corporazioni del latte per vendere. Non esiste niente di simile.
TEDDY
Giusto, allora che cos’è che sostiene il tuo corpo?
ALICE
(Ridacchiando) 
Il bisogno di averla vinta e il caffè.
TEDDY
(Ridendo) Beh, temo che non tutti possano sostenersi solamente con il caffè e le discussioni sui social media.
ALICE
Non con questo spirito. Ritengo che con altri 4 anni potresti arrivarci anche te...
TEDDY
Altri 4 anni con te e allora sì che sarei uno scoppiato!
[Una risata]
[Una pausa]
ALICE
Mi mancherai, Teddy.
TEDDY
Nah, continueremo a sentirci, no?
ALICE
(con poca convinzione) … certo. Cioè - sì, se pensi di poter sfuggire al mio iconico stile di sciocchezze trovandoti un noioso lavoro normale, rimarrai tristemente deluso, amico mio.
TEDDY
Sai, la maggior parte della gente considera il servizio civile un noioso lavoro normale.
ALICE
Sì, beh, la maggior parte della gente non lavora qui.
[Passi]
COLIN
(si avvicina, un po’ allegro) Puoi dirlo forte.
ALICE
Colin! Ecco il mio amico! Come va? È già una app? Abbiamo un logo minimal? Presumo che hai finito con tutte le funzioni social? 
COLIN
Non iniziare. Giuro che infilerò un cavo nella gola di quell’idiota, lo tirerò fuori dal suo ministeriale ano e lo scartavetrerò a morte.
ALICE
È questo che intendi quando parli di cose che sono “retro-coparibili”?
[Colin fa un sospiro teso]
TEDDY
Booo!
ALICE
Non fatemi boo! Io vi ho creato, e io posso distruggervi!
[Risate]
COLIN
Allora Sam lo lasciamo ai lupi?
ALICE
È grande e grosso, può prendersi cura di sé stesso. Tra l’altro, dovrà lavorare con loro.
COLIN
Certo, ma sai che Gwen e Lena possono essere…
TEDDY
Terribili?
COLIN
(sovrapponendosi) Pesanti.
ALICE
Sta bene. Certo, non sarebbe stato un problema se questo l’avessimo organizzato al pub come sempre…
TEDDY
Conosci Lena. (Imitandola) “La corretta procedura richiede che tutto il cibo e le bevande fornite vengano consumate sul posto. Questo include la torta.” Comunque ci sta, Sam è stato gentile. Dio solo sa che non saresti riuscita a trascinare me a una festa di addio per uno sconosciuto alle sei di mattina.
ALICE
Basta. Va bene, vado a salvarlo.
[Passi mentre Alice si allontana]
[Una pausa]
COLIN
Dunque… Assicurazioni?
TEDDY
Sono affidabili.
COLIN
Vero. Fammi sapere se gli serve un informatico, okay?
TEDDY
Colin, amico, lo sai che non uscirai mai di qui.
COLIN
Cristo, non me lo dire.
TEDDY
Anche se sua signoria ti lasciasse andare, cosa che non farà, non ce la faresti a mollare. Non finché non avrai compreso tutti quegli strani errori.
COLIN
O finiscono per uccidermi.
TEDDY
Cioè, certo, anche quello.
[Un breve silenzio]
TEDDY
Attenzione, sembra che stiano venendo tutti qui.
COLIN
(Mesto) Stupendo.
[Quattro gruppi di passi che si avvicinano]
TEDDY
Hey!
LENA
Vi state godendo la festa?
TEDDY
Colin stava giusto dicendo quanto si sta divertendo, giusto?
LENA
(Sardonica) Oh davvero.
COLIN
Uh, certo.
TEDDY
– e quanto gli piacerebbe portare l'after party al pub.
ALICE
Che idea fantastica, Colin.
LENA
Sciocchezze. Sam è l’unico che ha già preso la torta.
GWEN
E solo perché praticamente gliela hai infilata in gola.
SAM
No, no,  era… buona.
LENA
Alle persone piace la torta al cioccolato.
GWEN
(imbronciata) Alle persone piace essere trattate come degli adulti.
[Una pausa, Gwen potrebbe essere andata troppo oltre]
LENA
Grazie per il tuo feedback, Gwen. Lo prenderò in considerazione. Ora, stavo giusto dicendo a Sam che può aspettarsi dei colleghi che lo supportino qui all’O.I.A.R.
ALICE
Oh sì. Siamo una vera e propria famiglia. Io sono la tua sorellona cool, Gwen è la tua sorella non-cool, Lena è la tua madre emotivamente distante, Teddy è lo zio che si è appena trovato un altro lavoro, e Colin è l’imbronciato IT Manager della famiglia.
GWEN
Dovrai scusare Alice, Sam. È convinta di essere divertente.
SAM
Tutto okay, ci conosciamo da tempo.
LENA
Alice ha raccomandato Sam per il posto.
GWEN
Oh? Allora è nepotismo?
ALICE
(tono acido) Ho imparato dalla migliore.
GWEN
La gente sta cercando di divertirsi, Alice. Ti dispiacerebbe smetterla per un attimo?
TEDDY
(cambiando argomento delicatamente) Alloooora! Credo che abbiamo tutti finito con la torta, quindi dichiaro la cosa conclusa e suggerisco che chi vuole può spostarsi al pub, okay?
COLIN
Bel piano.
LENA
Se questo è quello che vuole la maggioranza, mi sta bene. Anche se temo non potrò raggiungervi al The Steward-
ALICE
Che peccato…
LENA
– ma portatevi dietro Sam e divertitevi. Solo ricordate, è sempre una notte lavorativa.
SAM
Oh, em, certo. Ci sto.
TEDDY
Fantastico!
LENA
Oh, e Teddy?
TEDDY
Mm?
LENA
Capisco che stai per lasciarci, ma non è una scusante per la sbadataggine. Ti prego di assicurarti che la tua postazione di lavoro sia spenta prima di andare via.
TEDDY
Hm? Oh, l’ho già–
Oh. È, uh… Giusto, aspetta, fammi -
[Teddy schiaccia un tasto]
[La registrazione finisce, e la ventola rallenta]
[Il computer si avvia di nuovo]
[Si sente il rumore di moduli che vengono compilati, e passi che si avvicinano:]
ALICE
Okay allora. Pronto?
SAM
Aspetta, devo ancora compilare l’ultima pagina. Devo davvero mettere “Samama Khalid” in cima a tutte le pagine?
ALICE
Sì, qui sono abbastanza fissati con le scartoffie.
SAM
Deve esserci un modo per farlo online..
[Una pausa]
Che?
ALICE
(Ridacchiando) Vedrai. Comunque, sbrigati, è l’ora di plasmarti come argilla nel perfetto automa governativo per l’Office of Incident Assessment and Response [Ufficio di Valutazione e Risposta Incidenti]
SAM
A tal proposito, c’è questa casella per una “Risposta 121” sul modulo. Sai cos’è?
ALICE
Oh, puoi ignorarla. Un tempo c’era un altro dipartimento di “Risposta”, credo, ma adesso ci siamo solo noi. Credo che la procedura di assunzione non sia mai stata aggiornata.
SAM
Ah. L’ho già segnata - è un problema?
ALICE
Ne dubito visto che nessuno legge davvero quella roba.
[Una pausa]
Okay. Giù le penne, guardate davanti a voi, inizia la lezione.
SAM
Okay.
[Mette via le scartoffie]
Mostrami la via, sensei.
ALICE
Allora, questo dispositivo rivoluzionario è noto come personal computer, o abbreviato “PC” -
SAM
Alice, so che stai scherzando, ma quanto è vecchio questo coso? Ha un  floppy drive.
ALICE
Pazienza, giovane allievo. Hai ricevuto le tue credenziali d'accesso da Colin, no? 
SAM
Certo.
ALICE
(in maniera pomposa) Allora conferiscile al dispositivo affinché tu possa ricevere il suo antico sapere…
SAM
Okay.
[Rumore di tasti]
[C’è un bip, poi il computer si avvia con suoni molto retrò]
SAM
Che–?
ALICE
(tono gradevole) Qualcosa non va, dolcezza?
SAM
Ma è… Windows 95?
ALICE
Certo che no - che assurdità!
[Fa una pausa ad effetto]
Questa è una versione modificata di Windows NT 4.0, la versione per business del predecessore di ‘95.
SAM
C-Come è -? Non è possibile che sia ancora supportato…
ALICE
Credo che metà del lavoro di Colin consista nell’assicurarsi che le postazioni non provino tutte ad aggiornarsi e in un istante non diventino inutilizzabili.
SAM
Ma… Cioè, perché?
ALICE
Vedi quel simbolo?
[Alice fa un doppio click su qualcosa sullo schermo]
SAM
(leggendo lettera per lettera) FR3-d1?
ALICE
Ti presento Freddy. Il programma non ha un nome vero e proprio. Un software creato apposta per questo a metà degli anni novanta, credo. È la chiave di volta che sostiene tutto il sistema, e sono passati minimo quindici anni dall’ultima volta che qualcuno ha saputo come funziona.
SAM
Cosa fa?
ALICE
Principalmente di crasha. Per lo meno lo fa se provi ad aggiornarlo, respiri troppo forte o provi a collegarlo a qualcosa sviluppato in seguito al collasso dell’Età del Bronzo.
SAM
Che cos’è che dovrebbe fare, allora?
ALICE
Fa ricerche online in database, giornali, forum o altro per trovare incidenti, li segnala, e poi ce li passa per la valutazione.
SAM
Che genere di “incidenti”?
[Una pausa]
ALICE
(Breve esitazione) Vedrai.
SAM
Okay, dunque questa lista è…
ALICE
Il file dei casi di oggi. Basta che clicchi su quello in alto.
[Sam clicca]
ALICE
Okay, dunque sembrerebbe un’email.
SAM
E io… la leggo e basta? Ma è legale?
ALICE
Probabilmente. Lavoriamo per il governo dopotutto. Più o meno.
SAM
E che mi dici del GDPR? [ndt General Data Protection Regulation, regolamentazione sul diritto alla privacy]
ALICE
Senti, Sam, non so che dirti. Il lavoro è questo. Io lo faccio da anni e non ci sono mai stati problemi. Magari chiedi a Lena? - Lei probabilmente lo sa.
SAM
Va bene. Scusa. Okay, allora..
[Inizia a leggere. Una pausa]
SAM
Questa è -
ALICE
Sì, sono tutte così. Per lo meno questa è corta, una partenza bella facile per te. Dunque, una volta che l’hai letta prendi il raccoglitore -
[Sbatte un enorme raccoglitore ad anelli sulla scrivania e inizia a sfogliarlo]
ALICE
E cerchi la cosa che viene menzionata più spesso nel caso. Prendendo questo qui, andiamo alla “B” e… Sam, guardami dai. Andiamo alla “B” e, dunque, diresti che questo è più un “Bambole-comma-osservano” oppure “Bambole-comma-pelle umana”?
SAM
(preso un po’ alla sprovvista) Io – Uh – Cioè - credo che la parte sulla pelle umana sia solamente implicata, quindi… entrambe?
ALICE
Nah, puoi sceglierne solo una, Freddy è duro come un sasso. Okay, allora dopo ogni voce ci sono quattro numeri. Questo è il DPHW. Allora “bambole-comma-osservano” è… 1157. Poi consulti questa tabella tabella qui, è un 2-C, e poi lo digiti in questa casella qui, assieme alla data dell’incidente, se c’è, e quella di oggi. Il che ci da…
[Alice scrive velocemente:]
ALICE
CAT2RC1157-12052022-09012024, e poi clicchi invia.
[Una pausa]
ALICE
Beh, allora vai..
SAM
Oh, okay!
[Sam clicca]
[un suono in 8-BIT]
ALICE
Lavoro eccellente. Ti trasformeremo in uno schiavo del salario.
SAM
Dove finisce?
ALICE
Se fossi una a cui piace scommettere. Direi in database morto da secoli che nessuno degnerà mai di un’occhiata o di un pensiero.
SAM
Allora perché farlo?
ALICE
Perché è per questo che ci pagano.
[Sam fa un suono incredulo]
ALICE
Benvenuto nei servizi civili.
SAM
(divertito suo malgrado) Che diavolo di lavoro mi hai trovato, Alice?
ALICE
Uno dove vieni pagato per stare in compagnia della persona più cool di Londra per tutta la notte, ogni notte. Non c’è di che.
[Sam non può che ridere]
ALICE
Adesso prova te con il prossimo.
SAM
Okay, allora…
[Clicca di nuovo]
[Una voce parte all’improvviso dalle casse - una voce robotica che sembra un lettore automatico]
VOCE DEL COMPUTER
A: Darla Winstead ([email protected]) Da: Harriet Winstead ([email protected]) Data: 12 Mggio, 2022 Oggetto: Re: Re: come va
SAM
(urla per sovrastare il computer) Alice, che è?
ALICE
(Urlando) Hey! Hai beccato Norris!
SAM
(Urlando) Cosa? 
ALICE
(Urlando) È… aspetta, puoi metterlo in pausa pigiando spazio -
[Pigia la barra spaziatrice, e la voce si blocca di colpo]
ALICE
(tono normale) Scusa, non immaginavo che ne avessi trovato uno così presto.
SAM
Un cosa? Perché lo sta leggendo ad alta voce?
ALICE
Ha iniziato a farlo circa un anno fa. Stando a quel che Colin ha capito, qualcosa si è rotto e quel genio che ha creato il programma ha messo una ripetizione nella card audio.
SAM
Okay…
ALICE
Già. Lena non vuole autorizzare la soluzione proposta da Colin: distruggerlo con un martello. Per te questo vuol dire solo che leggerà ad alta voce forse un caso su venti e non ti farà passare al seguente finché non ha finito.
SAM
Ma - no, aspetta, non ha alcun senso. Se Freddy è un programma di ricerca degli anni novanta, perché ha la funzione di lettura ad alta voce?
ALICE
Ottima domanda. Ho chiesto la stessa cosa a Colin un po’ di tempo fa.
SAM
E lui che ha detto?
ALICE
Niente. Ha spezzato in due un lapis e se n’è andato.
Guards, Sam, si tratta di un sistema totalmente fuso che è vecchio quanto le palle di Matusalemme. Palle flosce di un vecchio canuto. E fino a quando non crollerà definitivamente, dobbiamo solo farcene una ragione e starcene zitti. 
SAM
Come si fa a fargli smettere di leggerli?
ALICE
Non ne ho idea. Allora adesso, quando incontriamo un caso che parla, di solito lo prendiamo come il segnale di andare a prendere un caffè. Poi torniamo e lo leggiamo una volta che il computer ha finito di cianciare. 
SAM
Va bene. Okay. E chi è Norris?
ALICE
Allora, ci sono tre voci che li leggono. Io le chiamo Norris, Chester, e Augustus, anche se a Gwen non piace. Questo qui è Norris, lui e Chester sono i più frequenti.
SAM
Ma va bene se lo ascolto? Tipo, penso solo che potrei finire questo modulo di inserimento mentre legge.
ALICE
Fai come vuoi. Raggiungimi nella sala del personale quando ha finito. Dobbiamo guardare molte altre cose.
SAM
Ricevuto.
[Sam schiaccia di nuovo la barra dello spazio]
NORRIS (COMPUTER)
A: Darla Winstead ([email protected]) Da: Harriet Winstead ([email protected]) Data: 12 Maggio, 2022 Oggetto: Re: Re: come va
Mi dispiace tantissimo. Avrei dovuto darti retta. Solo che non potevo affrontare l’idea del resto della mia vita senza sentirlo un’altra volta, dovevo provare. Non si trattava di una truffa, non per come lo intendevi te.
[Il ritmo da voce automatica di Norris sta diventando qualcosa di più umano]
La sua voce era diversa quando ha chiamato. Era così allegro con una sorta di entusiasmo preoccupante, non come nei nostri precedenti incontri faccia-a-faccia. Mi ha lasciato un indirizzo e mi ha detto di presentarmi lì per mezzanotte: il Cimitero di Grantham. Ho iniziato a chiedermi se non si trattasse solo di una qualche tecnica pubblicitaria incasinata. Una specie di insegnamento tipo sermone sull’accettazione e il lasciare andare prima che ti chiedono altri soldi. Ma dovevo sapere, quindi sono andata al cimitero.
[“Norris” adesso è chiaramente la voce di Martin Blackwood, dal podcast The Magnus Archives]
Un tempo amavo la notte. Quando Arthur non riusciva a dormire eravamo soliti passeggiare per ore sotto i lampioni, solo noi e occasionalmente le luci delle auto di passaggio. Adesso mi fa paura. Guardo le ombre, non le luci. Nascondono quella cosa che me lo ha portato via.
I cancelli del cimitero erano spalancati. Non so se me la sarei sentita di irrompere. Ero così nervosa che il minimo ostacolo mi avrebbe fatta tornare di corsa a casa. Ma erano aperti. Quindi sono andata dentro. Lentamente, verso la tomba.
Non è un cimitero grande, e abbastanza arioso che sono riuscita a vedere la figura che era lì in piedi prima che mi fossi avvicinata troppo. Per un attimo il mio cuore ha saltato un battito e ho pensato che poteva essere Arthur ma no, la sagoma… la sagoma era completamente sbagliata. Poi ho iniziato ad avanzare a fatica, perché non avevo idea di chi altri potesse essere. Era troppo bassa per essere il consulente. Forse un'altra persona, un innocente in lutto? Nel cuore della notte? Ne dubitativo.
Ero spaventata, Darla. Ero così spaventata. Ero sicura di essere stata addescata, che mi avrebbero afferrata. Mi sono voltata per andarmene, sperando di poter tornare sotto le luci della strada principale ma poi la figura ha iniziato a parlare da dove si trovava chinata nel buio.
Era la sua voce. Era la voce di Arthur. So che non mi crederai, ma mi ha chiamata per nome e allora ho saputo che era la sua voce. Mi sono bloccata dove ero.
La cosa si è avvicinata, e quando la luna si è liberata delle nuvole, per un attimo sono riuscita a distinguere la pelle scolorita, i tratti spaiati. Si muoveva lentamente, tremando verso di me con passi spasmodici e goffi. Qualcosa premeva contro la pelle di quella cosa, dall’interno.
Ho detto l’unica cosa che mi è venuta in mente:
“Arthur? Sei tu?”
E quella voce che ho amato per venti anni ha risposto:
“Qualche parte di lui.”
E poi si è messa a ridere. Enormi sussulti come conati e sibili che sembravano sfuggire da fori come da da mantici decomposti. Quella cosa rideva e rideva, scuotendo violentemente la testa avanti e indietro, sempre più veloce, impossibilmente veloce. Così veloce che riuscivo a sentire il rumore delle ossa che si spezzavano.
Sono scappata, e non mi ha inseguita.
Non so cosa fare adesso. Oggi non sono uscita di casa. Continuo a credere di vedere qualcosa in fondo al giardino, ma non ce la faccio a controllare. Dovrei chiamare la polizia? Cosa potrei raccontargli? Ho provato a chiamare il numero di assistenza, ma non risponde nessuno.
[La voce di Norris torna ad essere robotica]
Stasera sei libera? Non voglio rimanere in casa. Lo so che mi avevi avvertita che c’erano troppi ricordi, ma non è solo quello. Ho paura, Darla, e peggio ancora, credo di aver paura di Arthur. O di quel che ne rimane. (Rallenta, robotica)Ti prego rispondimi appena puoi.
– H
[Sam espira lentamente, leggermente turbato]
[Passi che si avvicinano alle sue spalle]
ALICE
Non mi hai raggiunta?
SAM
(Sussulta) Io… Già, scusa. Mi sono distratto. Sono tutti così?
ALICE
Cosa? Inquietanti e orribili? Sì, essenzialmente. Quello sembrava abbastanza leggero, onestamente.
SAM
Stupendo. Non vedo l’ora di trovarne uno di quelli peggiori.
ALICE
Allora, pronto a catalogarlo?
SAM
Certo, allora, uh…
[Inizia a sfogliare il gigantesco raccoglitore]
SAM
“Zombie” probabilmente dovrebbe essere sotto la Z, no?
ALICE
Sì, tendenzialmente è alfabetico.
GWEN
(da lontano) Non sono zombie.
ALICE
Mi dispiace, Gwen, pensavo che Sam oggi dovesse seguire me visto che tu sei così presa dalla tua gigantesca pila di arretrati.
[Passi di Gwen che si avvicina]
GWEN
(adesso più vicina) E gli lasci mettere “zombie”? Riceverà una correzione di catalogazione per il suo primo caso.
ALICE
No che non l’avrà. (a Sam) Praticamente non riceverai mai una correzione di catalogazione. Nessuno controlla questa roba -
[Gwen inizia a sfogliare il raccoglitore]
GWEN
Ecco qui. “Rianimazione.” Probabilmente io metterei “parziale” correlata con “rimpianto”, ma puoi anche mettere “amalgamazione” sottosezione “parziale”.
ALICE
Zombie andava bene.
GWEN
A) no non è così, e B) ci sono almeno tre pagine di sottoclassificazione per zombie. Gli ci sarebbero volute delle ore.
ALICE
E scommetto che questa attenzione ai dettagli è il motivo per cui sei così indietro?
GWEN
È il motivo per cui ho il miglior punteggio di precisione di tutto l’ufficio.
ALICE
Che, ed è assolutamente vitale che tu lo capisca Sam, non vuol dire assolutamente niente.
SAM
Metto “rianimazione,” okay?
ALICE
Va bene, è uguale. Come ho già detto, non fa differenza, quindi discuterne è spreco di tempo per tutti. E nessuno di noi stanotte ne ha da vendere, non è così, Gwen?
GWEN
Mi sto solo assicurando che venga istruito correttamente. Se vuoi passare tutto l’anno a correggerlo, fai pure.
ALICE
Gwen?
GWEN
Che?
ALICE
Lena ti aspetta nel suo ufficio.
[Una pausa mentre Gwen si gira a controllare]
GWEN
Oh che gioia. Proprio quello che mi ci voleva stanotte.
[Si alza e si allontana]
GWEN
(da lontano) Non lasciare che ti insegni troppe cattive abitudini, Sam.
SAM
(ridacchiando) Farò del mio meglio.
ALICE
(bonariamente) Traditore…
[Adesso c’è un filtro diverso per l’audio: stiamo ascoltando tramite l’altoparlante del citofono del capo]
[L’ufficio di Lena è immacolato e sterile e non c’è niente che possa indicare che la sua occupante oserebbe avere una personalità]
[Gwen entra]
GWEN
Volevi vedermi?
LENA
Sì, Gwen. Per favore siediti.
[Si siede]
GWEN
(c’è già passata molte, molte volte) Un’altra "revisione della performance”? Possiamo fare un po’ più veloce questa volta?
LENA
Sei consapevole di avere un significativo ritardo sui casi che ti sono stati assegnati?
GWEN
Perchè io sto cercando di elaborarli nella maniera corretta. Puoi averli accurati o puoi averli rapidamente.
LENA
Ciò nonostante, non è di questo che voglio parlarti.
GWEN
Capisco. Allora che cos’altro ho fatto di sbagliato, uh?
LENA
Ieri notte. Alla festa di addio di Teddy -
GWEN
“Festa.”
[Pausa]
[L’atmosfera si fa più fredda]
LENA
Ieri notte all’evento di addio di Teddy, mi hai apertamente mancato di rispetto di fronte al nuovo impiegato. Questo è inaccettabile.
GWEN
Seriamente? Mi hai chiamata qui perché ti ho risposto di fronte al novellino?
LENA
Mi è ben chiaro che non ti piaccio, Gwen, e questa è una tua prerogativa, ma rimango comunque la tua responsabile e minare la mia autorità di fronte a un nuovo membro del team è una cosa del tutto inappropriata.
GWEN
(si alza in piedi) Chiaro. Adesso se questo è tutto -
LENA
Non lo è. Siediti.
[Gwen sospira e si siede]
LENA
Se detesti lavorare qui così tanto, puoi tranquillamente dare le tue dimissioni. Nessuno ti costringe a restare qui.
GWEN
Ti piacerebbe, non è vero?
LENA
Onestamente, più o meno non farebbe differenza. Tu sei difficile da gestire, ma assumere personale nuovo è sempre un mal di testa.
[Una pausa]
LENA
Che cos'è che vuoi veramente, Gwen?
GWEN
Il tuo lavoro.
[Un’altra pausa]
LENA
Pensi che potresti farlo meglio?
GWEN
Penso di sì.
LENA
Hmmm.
Ho sempre saputo che pensavi che questo posto non fosse alla tua altezza, ma non ho mai preso in considerazione che lo ritenevi il primo passo di una carriera. La maggior parte della gente passa ad altro nel giro di dodici mesi o giù di lì.
GWEN
Non sono come la maggior parte della gente.
[C’è una pausa mentre Lena ci pensa]
LENA
No.
GWEN
No?
LENA
No. Sfortunatamente, io so bene cosa vuol dire fare questa scalata, e tu non hai le qualità giuste. 
GWEN
Sorpresa delle sorprese.
LENA
Mi dispiace essere così diretta, ma temo sinceramente che la tua ambizione qui sia mal riposta.
GWEN
(Alzandosi) Mmhm. Bene, bella chiacchierata come sempre. Ottimo impiego del mio tempo. Fammi sapere se hai altre perle di saggezza che vuoi sputarmi in faccia. 
LENA
Gwen, è proprio questo il genere di atteggiamento che –
[La porta si chiude con un colpo]
[Lena sospira]
[Adesso siamo in ascolto dal sistema di CCTV nella sala personale]
[Colin è seduto in un angolo, che beve mestamente una tazza di tè]
[Passi che si avvicinano]
SAM
Hey! Colin, giusto?
[Colin conferma con un grugnito]
SAM
Hey.
[Colin risponde con un grugnito]
[Pausa]
[La macchinetta del caffè entra in funzione]
SAM
Allora. Come procede l’app?
COLIN
(Subito furioso) Allora è così, eh? Lena ha assunto un altro genietto del cazzo che piscia in giro e causa problemi?
SAM
Wow, okay –
COLIN
Già devo spiegare a un politico senza mento e figlio di consanguinei che stiamo lavorando con un coso vecchio quanto lo stramaledettissimo Atari Falcon, e adesso c’è anche un genietto sbarbatello che mi fa la predica? Beh puoi prendere le tue simpaticissime battutine e infilatele su-
SAM
Alice mi ha detto di chiederlo! Okay? È stata Alice. Non ne sapevo letteralmente niente di questa situazione. Niente.
COLIN
(si ferma) Oh.
SAM
Le ho detto che sembravi un po’ inquietante e non sapevo come salutarti, quindi lei mi ha detto di chiederti dell’app.
COLIN
Oh ovvio che l’ha detto. Beh, fai sapere ad Alice che è stato divertente.Già.
[Colin fa un suono che probabilmente dovrebbe essere una risata]
[Una pausa carica di imbarazzo]
COLIN
“Inquietante”?
SAM
Un po’, sì.
COLIN
Huh.
SAM
Allora, com’è che procede?
COLIN
…Amico, sono quasi due anni che sbatto la testa contro questo sistema e non ho niente tranne che una lista di bug lunga quanto il mio braccio.
SAM
Quindi non benissimo?
COLIN
Circa un anno fa ho capito che era scritto con una specie di codice sorgente brevettato in Germania, quindi sai cos’è che ho fatto? 
SAM
Cosa?
COLIN
Ho studiato il Tedesco. Ma pensi che sia servito? Un minimo?
SAM
Nein?
COLIN
(Cupo) Nein.
SAM
Beh… per lo meno ti sarà utile se mai dovessi andare in Germania?
[Pausa]
COLIN
Come potrebbe essere d’aiuto andare in Germania?
SAM
Io non - no, intendevo, tipo, in vacanza?
COLIN
In vacanza?
SAM
Sì, tipo, nel tempo libero? Ho sentito che hanno delle ottime… salsicce?
COLIN
Sono vegetariano.
SAM
Ah.
[Pausa piena d’imbarazzo]
[La macchinetta del caffè smette di fare rumore]
SAM
Beh, bella chiacchierata ma adesso dovrei tornare a lavoro.
COLIN
Certo. Buona fortuna, amico.
[Passi di Colin che esce]
COLIN
Dì ad Alice che ho riso.
SAM
…Certamente.
[Di nuovo al microfono del PC]
[Sam alla tastiera, occasionalmente borbotta qualcosa mentre cerca i codici]
GWEN
Hai incontrato Colin, allora? 
SAM
Sì. È, uh…
GWEN
Uno strambo imbronciato?
SAM
Non saprei. Penso che abbia avuto una nottataccia.
GWEN
Allora è una nottataccia che dura da quando è arrivato qui. Io lo ignorerei. Alice è l’unica che tollera. Dio solo sa perché.
SAM
Già.
[Pausa,continua a digitare]
GWEN
Quindi tu ed Alice vi conoscete da tempo?
SAM
Sì, ci siamo incontrati all’uni.
GWEN
È stato così che ti ha ingannato per lavorare qui?
SAM
Ad essere onesti, aveva detto che le vibes dell’ufficio erano - uh - “un po’ smorte.”
GWEN
Puoi anche metterla così, suppongo. Allora com’è che sei finito qui? Non sembri uno di quei perditempo senza speranze che Lena assume di solito.
SAM
Heh. Forse sono solo più bravo a nasconderlo?
GWEN
Sai come usare una tastiera, quindi sei già più bravo della maggioranza.
SAM
Ha.
[Una pausa, continua a scrivere]
GWEN
Dunque, che cos’è allora?
SAM
Hmm?
GWEN
La terribile, orribile cosa che ti ha fatto finire qui?
SAM
Deve essere terribile e orribile?
GWEN
Solitamente lo è.
SAM
Forse è solo che preferisco la monotona gestione di informazioni inquietanti rispetto al dormire a casa?
GWEN
Forse.
[Pausa]
SAM
Onestamente? Sto solo cercando di rimettermi in piedi. Te?
[Pausa]
GWEN
Non ti riguarda.
SAM
Aspetta dai –
[Schiaccia un tasto, e -]
VOCE DEL COMPUTER (una voce diversa)
Forums.lostcityurbex.com.Indice generico. Speleologia. Luoghi.Nuovo argomento: Rovine dell’Istituto MagnusDa RedCanary Domenica 10 Aprile, 2022. 3:31pm.
SAM
(Sovrapponendosi) Accidenti, lascia perdere. Ne ho beccato un altro parlante…
VOCE DEL COMPUTER 
Qualcuno sa che ha di bello l’Istituto Magnus? Sono tornato a Manchester da poco e non vedevo l’ora di continuare con l’esplorazione sotterranea, quindi stavo controllando la lista dei luoghi da visitare.
[La voce inizia a perde la sua qualità automatica]
[Questa è chiaramente la voce di Jonathan Sims, dal podcast The Magnus Archives]
Ce ne sono alcuni davvero belli qui (devo andare a vedere il vecchio Ippodromo prima o poi!), ma sono un po’ confuso per quel che riguarda l’Istituto Magnus. Compare sotto “Libero” ma non ci sono foto o informazioni. Capisco che sia utile avere un modo per dire che un luogo è stato esplorato a non finire, ma di solito in quei casi per lo meno si possono trovare delle fotografie in rete. Vale la pena che vada a visitarlo? Per me si trova a solo mezz’ora di auto, ma non voglio scomodarmi se si tratta di un sito che è stato effettivamente risolto e se non c’è niente che valga la pena vedere.
Da BadGrav31 Domenica 10 Aprile 2022 4:51pmNon saprei. Non credo che ArcherK abbia aggiornato quelle liste da un pezzo. Non ricordo, però. Io ti suggerirei di provare - se non ci sono delle foto in giro, è un buon motivo per andare di persona.
Re: Rovine dell’Istituto MagnusDa ArcherK Lunedì 11 Aprile 2022 1:27amLe aggiorno quando la gente mi manda roba accurata, ma non accade molto spesso. Di solito aggiungo cose alle vecchie liste di Devan da prima che se ne andasse. Non so perché ha messo l’Istituto Magnus sulla lista Libero. Non ci ho mai pensato. Forse si tratta di un errore che poi è diventato vero, e nessuno l’ha controllato perché è stato messo lì per sbaglio.
Re: Rovine dell’Istituto MagnusDa RedCanary Lunedì 11 Aprile1 2022 12:39pmGrazie ragazzi - credo che alla fine andrò a vedere!
Re: Rovine dell’Istituto MagnusDa ArcherK Lunedì 11 Aprile 2022 11:13pmFantastico! Non vedo l’ora di leggere il resoconto!
Re: Rovine dell’Istituto MagnusDa RedCanary Mercoledì 20 Aprile 2022 12:10am(Voce che trema leggermente) Appena tornato. Decisamente non libero.
Posto davvero strano. Abbastanza fico. Ma. Davvero strano. Domani il resoconto completo.
Re: Rovine dell’Istituto MagnusDa FlowersUnderground Venerdì 22 Aprile 2022 4:07pmQualche novità? Non vedo l’ora di vedere le foto.
Re: Rovine dell’Istituto MagnusDa RedCanary Venerdì 22 Aprile 2022 6:33pmScusate, beh, ecco il problema. Sto avendo diversi problemi quando carico le foto che ho fatto. Più non mi sono sentito molto bene. Mi ero dimenticato quanto paranoico posso diventare dopo le esplorazioni.
Però sì, l’edificio è particolare. Sembra che non sia stato toccato da dopo l’incendio, e quello è successo, quanto, 20 anni fa? La struttura di per sé è messa abbastanza bene - molti danni e bruciature, più il terzo piano è pressoché andato, ma il resto dell’edificio è abbastanza sicuro. In un punto ho sfondato il pavimento con un piede, ma in tt onestà sono stato io a essere incauto.
L’atmosfera è molto figa, però. Tipo, se mi avessero detto che prima dell’incendio era un manicomio Vittoriano o qualcosa del genere credo che ci avrei creduto. Molti mobili dall’aspetto austero che sono ancora in condizioni piuttosto decenti, e una manciata di uffici simili a piccole celle. Continuavo ad avere questa sensazione che le porte si sarebbero richiuse di colpo e serrate alle mie spalle, anche se metà delle soglie non avevano più delle porte.
La grande sorpresa è stata che non c’erano fogli. Cioè, adesso sarebbero stati una poltiglia, ovviamente, ma tutti i vecchi schedari erano lì ad arrugginire, e c’era quella che chiaramente un tempo era stata una gigantesca biblioteca o un archivio nel primo piano interrato. Mi aspettavo proprio una marea di poltiglia di carta, ma non c’era niente. Forse è per quello che è stato catalogato come ‘libero’?
In oltre, non so come descriverlo davvero, ma c’erano una serie di vecchi graffiti. Non intendo firme o altro, non ho visto nessun tipo di firma, a dire il vero, e non si trattava del solito “La tua anima è perduta” genere di graffiti inquietanti nelle rovine, erano tipo… simboli o roba simile e delle macchie piuttosto sospette ad alcuni piani. Non me ne intendo di roba occulta o altro, ma non so. Mi sembravano molto più veri in un modo diverso dal resto. So che alcuni di voi fanno graffiti, quindi non mi dispiacerebbe sapere cosa ne pensate più tardi.
Re: Rovine dell’Istituto MagnusDa BadGrav31 Sabato 23 Aprile 2022 11:28amCit: So che alcuni di voi fanno graffiti…Anche se non posso né confermare né smentire il mio coinvolgimento riguardo a delle firme su dei vagoni merci nei pressi di Brighton, non mi dispiacerebbe dare un'occhiata.
Re: Rovine dell’Istituto MagnusDa RedCanary Sabato 23 Aprile 2022 12:17pmLe foto dell’esplorazione sembrano andate del tutto, ma ho trovato un vecchio coso di legno con sopra una serie di simboli simili. Una specie di scatola vuota, non bene a che cosa serva, però. Vedo se riesco a trovare la luce giusta per scattare una foto decente.
Edit: Non ho avuto fortuna, temo. Devo avere qualche problema con la fotocamera del cellulare. Non aiuta con tutta la faccenda della paranoia. Qualcuno ne capisce qualcosa di distorsione fotografica? Devo vedere se domani posso prendere in prestito la vecchia SLR.
Re: Rovine dell’Istituto MagnusDa ArcherK Sabato 23 Aprile 2022 2:24pmCit: Ho trovato un vecchio coso di legno…Solo per essere chiari, il furto durante le esplorazioni non è tollerato da questo sito, quindi voglio credere che ti stavi solo ricordando di una cosa che hai visto, e non stai ammettendo di aver preso dei souvenir.
Re: Rovine dell’Istituto MagnusDa RedCanary Sabato 23 Aprile 2022 5:21pm(improvvisamente furioso) Scusami. Conosco le regole. Lo rimetterò a posto, okay? Quindi richiama i cani. Non mi servono altri DM anonimi che mi danno del ladro o mi minacciano.
(a voce più bassa con veemenza) Anche io posso doxxare la gente, sai.
È solo un hobby. Un modo per divertirsi un po’. Non serve che la gente vada fuori di testa per questo.
Re: Rovine dell’Istituto MagnusDa ArcherK Sabato 23 Aprile 2022 6:01pmCit: Non mi servono altri DM anonimi…Non ho idea da dove venga tutta questa aggressività, RedCanary, ma per essere chiari, questo forum non permette messaggi diretti in forma anonima, e nessuno minaccia di doxxare nessuno. Questo è il tuo avviso formale.
Re: Rovine dell’Istituto MagnusDa BadGrav31 venerdì 29 Aprile 2022 1:19pmSto ancora aspettando quelle foro dei graffiti, se le hai, RedCanary.
Re: Rovine dell’Istituto MagnusDa RedCanary Sabato 30 Aprile 2022 2:01am[Immagine rimossa dal moderatore]
I Canarini dovrebbero starsene sopra il terreno..
Re: Rovine dell’Istituto MagnusDa FlowersUnderground Sabato 30 Aprile 2022 2:27amChe schifo! Può intervenire un moderatore?
Re: Rovine dell’Istituto MagnusDa BadGrav31 Sabato 30 Aprile 2022 3:11amChe diavolo è? Sono occhi quelli? Stai bene?
Re: Rovine dell’Istituto MagnusDa ArcherK Sabato 30 Aprile 2022 7:33amRedCanary, sei stato avvisato, postare immagini esplicite va contro i nostri termini, questo include il gore. Mi dispiace arrivare a tanto, ma te la sei cercata.
[RedCanary è stato temporaneamente bannato.]
Re: Rovine dell’Istituto MagnusDa FlowersUnderground Sabato 30 Aprile 2022 12:07pmCit: [RedCanary è stato temporaneamente bannato.]Peccato. Ben fatto moderatori.
Re: Rovine dell’Istituto MagnusDa BadGrav31 Lunedì 09 Maggio 2022 7:07pmSappiamo più niente? Canary è sempre bannato? Sono un po’ in pensiero dopo quelle foto.
[Thread chiuso dal moderatore]
[La voce si interrompe]
[Un silenzio turbato]
[Gwen smette di scrivere]
GWEN
Sam? Tutto okay?
SAM
Uh – sì.
GWEN
Guarda, a me non dà fastidio ma se hai intenzione di stare qui ti servirà uno stomaco più forte.
SAM
Cosa? Oh no, sto bene, mi ha solo colto di sorpresa. Hai mai sentito dell’Istituto Magnus?
GWEN
Tipo quello del caso? No. Perché?
SAM
Niente. Solo un po’ di ricordi dal passato, tutto qui.
[Passi di Alice che si avvicina]
ALICE
Come procede quaggiù? Hai già finito i tuoi casi?
SAM
Non esattamente. Ne ho beccato un altro parlante.
ALICE
L’ho sentito. Sembra che abbia conosciuto Chester.
GWEN
Devi proprio dargli un nome?
ALICE
Non sono io che gli do un nome. È l’universo che gli dà un nome. Tramite me. 
GWEN
È un nome pessimo.
ALICE
Così come Gwendolyn. Comunque, è la tua prima notte, quindi sono sicura che Lena ti lascerà recuperare domani.
GWEN
Perché Lena è così comprensiva.
SAM
No, va bene, probabilmente posso farcela.
[Una pausa]
ALICE
…Va bene. Sei un po’ pallido però, quindi non esagerare. Non ci controllano le pause, quindi se dopo uno pesante hai bisogno di qualche minuto, puoi farlo. Solo non rimanere troppo indietro o altro.
SAM
Certo.
ALICE
Mandami un messaggio quando hai fatto. Ti farò trovare una birra.
SAM
Alle sei e trenta del mattino?
ALICE
Ti mando l’indirizzo.
[Un pub silenzioso - mattina, con una pioggerella leggera e la qualità metalica dell’audio dovuta al fatto che stiamo ascoltando dal telefono di Alice]
[Un bicchiere di birra viene posato su un tavolo]
ALICE
Al primo giorno del resto delle tue notti!
SAM
(sfinito) Cin cin.
ALICE
È andata davvero così male?
SAM
Non peggio di come mi avevi avvertito. Anche se tendermi una trappola così con quell’informatico è stato -
ALICE
Esilarante, lo so. È una situazione dove vinciamo entrambi: tu ottieni un lavoro, io una nuova vittima. È tutto scritto nel tuo contratto.
SAM
Non ricordo di aver firmato quella parte tra le scartoffie.
ALICE
Devi leggere le scritte in piccolo, ragazzo.
[Sam beve un sorso]
SAM
Non sapevo nemmeno che i pub aprissero così presto.
ALICE
Dalle sei alle nove di mattina. Principalmente è per quelli che lavorano al mercato e che allestiscono presto, ma è frequentato anche da qualche nottambulo. Accogliente, no?
SAM
Non è male.
[Un altro sorso]
Grazie, a proposito.
ALICE
Non c’è di che. La prossima la offri te però.
SAM
No, intendevo per il lavoro. Non so se te l’ho mai detto. Grazie.
ALICE
Non ci pensare. Non è che sia il tipo di lavoro per cui mi aspetto di essere ringraziata per averti trovato.
SAM
È una cosa su cui concentrarsi. E al momento è quello che mi serve.
ALICE
(Cauta) E non è - troppo strano, lavorare con una ex?
SAM
(tono leggero) Se solo non la smettesse di bullizzarmi.
ALICE
(Scherzando a sua volta) Ah. Allora mi sa che sarà sempre strano…
[Sam ridacchia]
[Una pausa. Bevono entrambi]
SAM
Alice…
ALICE
Sì?
SAM
Questi casi…
ALICE
(Sospirando) Sì.
SAM
Pensi - C’è la - Cosa sono? Pensi siano veri?
[Una pausa]
[Alice sospira]
ALICE
Non vedo come potrebbero esserlo? Per la maggior parte cerco di non vederli così, come, cose che possono essere accadute davvero o no. Sono solo delle parole su uno schermo.
SAM
Non so nemmeno cosa sia l’ O.I.A.R.
ALICE
Tu e tutti noi altri. Ho fatto delle ricerche e non si trova molto a riguardo. Al momento la mia teoria più realistica è che forse è stato creato negli anni ‘70, quando tutti nuotavano nell’LSD e sganciavano palate di soldi ai cacciatori di fantasmi affinché sbandierassero dei cristalli nei cimiteri. Credo che a un certo punto abbiano messo assieme un piccolo dipartimento governativo per, tipo, controllare le spese e monitorare queste cose e nessuno si è accorto che è ancora qui.
SAM
Ha senso.
ALICE
Fintanto che non gli dai troppo peso.
[Pausa]
ALICE
Meglio se non ti ci soffermi troppo. Tra l’altro, ne vale la pena per la busta paga, no? 
SAM
Già.
ALICE
E la pensione dei Servizi Civili…
SAM
Vero. Sarei potuto finire a pulire dei bagni.
ALICE
Ti piacerebbe. Pulire i bagni è una cosa utile. Tra l’altro, non saresti durato una notte. Continua a etichettare gli orrori finchè non vai in palestra e non fai qualcosa per le tue braccia mosce.
SAM
(con finta indignazione) Braccia mosce?!
ALICE
Sono un paio di vermetti che si agitano al vento. Sono sorpresa che puoi sollevare quel bicchiere.
SAM
Beh grazie al cielo mi hai aiutato a trovare questo lavoro notturno per aiutare la mia salute.
ALICE
(cantilenando) Che dire? Sono la santa patrona dei rammolliti carini.
[Sam alza il suo bicchiere]
SAM
Ai nuovi inizi.
ALICE
Con i vecchi amici.
[Brindando]
[La registrazione si interrompe all’improvviso]
[Di nuovo nell’ufficio principale del O.I.A.R., e al microfono del PC]
[L’ufficio è silenzioso mentre il computer si avvia nuovamente. Qualcuno sta frugando tra le scrivanie. L’azione ha un che di frenetico e disperato]
[C’è una pausa. Poi dei passi, che attraversano l’ufficio verso questo computer]
[E poi la figura parla]
COLIN
(un po’ maniacale) Non sei furbo quanto credi. Pensi di averci fregati tutti, che nessuno sa che stai ascoltando, ma io lo so. Io so. Ti troverò e poi…
[Colin spenge il computer]
[Traduzione di: Victoria] 
[Episodio successivo]
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vecchiorovere · 1 month ago
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Via dei Cimatori, una delle strade più caratteristiche del centro storico di Firenze, ha una lunga storia che si intreccia con il passato medievale della città. Situata a pochi passi dal Duomo e da Piazza della Signoria, il nome della via deriva dal termine "cimatori", artigiani specializzati nel rifinire tessuti, un'attività molto diffusa a Firenze durante il periodo delle corporazioni.
Oggi, la via non conserva più gran parte del suo fascino storico, con edifici che risalgono al Medioevo e scorci che oramai non ci riportano indietro nel tempo, ricordando una Firenze popolata da mercanti e artigiani che hanno contribuito alla sua grandezza economica e culturale.
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donaruz · 2 years ago
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Guarda "Niccolò Fabi - Ha Perso La Città" su YouTube
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Hanno vinto le corsie preferenziali
Hanno vinto le metropolitane
Hanno vinto le rotonde e i ponti a quadrifoglio
dalle uscite autostradali
Hanno vinto i parcheggi in doppia fila
quelli multi-piano, vicino agli aeroporti
le tangenziali alle otto di mattina e i centri commerciali
nel fine settimana
Hanno vinto le corporazioni infiltrate nei consigli comunali
I loschi affari dei palazzinari
gli alberi umani e le case popolari
e i bed & breakfast affittati agli studenti americani
Hanno vinto i superattici a tremila euro al mese
le puttane lungo i viali, sulle strade consolari
Hanno vinto i pendolari
ma ha perso la città, ha perso un sogno
Abbiamo perso il fiato per parlarci
Ha perso la città, ha perso la comunità
Abbiamo perso la voglia di aiutarci
Hanno vinto le catene dei negozi
le insegne luminose sui tetti dei palazzi
le luci lampeggianti dei semafori di notte
i bar che aprono alle sette
Hanno vinto i ristoranti giapponesi
che poi sono cinesi anche se il cibo è giapponese
I locali modaioli, frequentati solamente da bellezze tutte uguali
le montagne d’immondizia, gli orizzonti verticali
le giornate a targhe alterne e le polveri sottili
Hanno vinto le filiali delle banche, hanno perso i calzolai
e ha perso la città, ha perso un sogno
Abbiamo perso il fiato per parlarci
Ha perso la città, ha perso la comunità
Abbiamo perso la voglia di aiutarci
Niccolò Fabi - Ha perso la città
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lunamagicablu · 2 years ago
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La teoria dei bambini indaco, oggi adulti indaco, è una delle più popolari e dibattute. Secondo i suoi sostenitori, essi sarebbero gli adulti dell’imminente era dell’Acquario e parte attiva del progresso spirituale in atto, una “razza”, se così possiamo definirla, nuova e più evoluta. Ecco 7 segni che caratterizzano gli Adulti Indaco:
1. Hanno sempre bisogno di sapere il perché delle cose. Gli adulti indaco accettano raramente le cose senza chiedersene il perché. Hanno un forte bisogno di capire perché le cose accadono in un certo modo, si interrogano su tutto, cercando sempre di capire il significato nascosto dietro i vari avvenimenti. Gli indaco detestano disuguaglianza, sofferenza, odio e guerra.
2. Non amano l’autorità. Una delle cose che gli indaco spesso mettono in dubbio è proprio l’autorità. Questo perché non credono che l’accettazione di ciò che ci viene imposto dall’alto sia sempre corretta. Gli indaco possono aver avuto periodi difficili a scuola perché litigavano con gli altri per il modo di fare le cose.
Possono spesso essere visti come polemici e provocatori, tuttavia, non necessariamente vogliono causare problemi, semplicemente non possono tacere quando vedono l’ingiustizia e l’ineguaglianza. Per questo motivo, gli Indaco spesso diventano apatici nei confronti dei sistemi politici e sociali convenzionali.
3. Non possono sopportare di vedere la sofferenza. Gli adulti indaco trovano molto difficile sopportare la sofferenza degli altri, a causa della loro natura profondamente empatica. Per questo motivo, gli Indaco possono arrivare a evitare di guardare cosa succede nel mondo, non perché a loro non importi… al contrario… ma perché sono troppo empatici e sensibili.
Per un indaco, guardare persone innocenti soffrire per carestia, guerre o disastri naturali è traumatico e le sensazioni sono aggravate quando la causa del dolore sarebbe evitabile, come in caso di guerre, sfruttamento o di uso improprio di risorse da parte di grandi corporazioni.
4. Hanno una stretta affinità con gli animali. Se sono in grado di farlo, possono darsi da fare per salvare animali o sostenere associazioni di beneficenza. Gli Indaco amano passare il tempo in natura e si divertono a prendersi cura di giardini e piante d’appartamento. Amano anche guardare documentari sul comportamento degli animali e la bellezza del pianeta. Gli Indaco non credono che gli animali siano meno importanti degli umani in questo mondo, perché capiscono che tutto è connesso e che siamo tutti uguali e interdipendenti.
5. Hanno sentimenti di disperazione esistenziale. Molti adulti indaco hanno provato depressione, impotenza e disperazione nelle loro vite. Questi sentimenti potrebbero aver avuto inizio negli anni dell’adolescenza e sono spesso causati dal fatto che essi semplicemente non riescono a comprendere il perché gli uomini si facciano del male l’un l’altro.
Gli indaco spesso non riescono ad adattarsi ad una società che a volte sembra fredda e indifferente. Possono trovare difficoltà nelle relazioni e nel rapportarsi agli altri e temono che le persone pensino che sono “strani”. A loro non piace giudicare gli altri e non sono interessati ai pettegolezzi. Non sono interessati nemmeno alle cose materiali o alla cultura popolare.
6. Hanno avuto alcune esperienze spirituali insolite. Gli adulti indaco spesso sviluppano un interesse per i fenomeni psichici o spirituali sin dalla tenera età, con grande sorpresa della loro famiglia e dei loro amici. Non è raro che i bambini indaco condividano il desiderio di visitare edifici religiosi o di pregare, meditare, nonostante siano cresciuti in famiglie non religiose. Questo interesse continua a svilupparsi mentre raggiungono l’età adulta. Gli adulti indaco hanno una mentalità aperta riguardo alla spiritualità e alla religione.
7. Sentono un forte bisogno di trovare il loro scopo di vita. Gli adulti indaco spesso sentono il desiderio ardente di trovare e raggiungere il loro scopo di vita. Tuttavia, non è sempre facile per loro trovare questo scopo all’interno della società in cui viviamo. In una società che apprezza il duro lavoro, il successo finanziario e sociale, il potere politico e il consumismo, gli Indaco possono spesso sentirsi dei falliti. Questo può portare a profonda frustrazione.
Imparare ad ascoltare la propria intuizione potrebbe essere il primo passo che un adulto indaco deve intraprendere per raggiungere il proprio scopo di vita. La loro intuizione li condurrà quindi verso persone con valori simili che li sosterranno nel loro percorso.
Gli adulti indaco possono fare la differenza nel mondo, grazie ai loro doni speciali. Se pensi di essere un Indaco, allora vale la pena esplorare questa dimensione della tua spiritualità per permetterti di portare i tuoi doni unici di luce e amore nel mondo.
Rivisto da www.fisicaquantistica.it Fonte: https://emozionifeed.it/le-7-particolarita-degli-adulti... art by MelekatosheeOleak
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The theory of indigo children, now indigo adults, is one of the most popular and debated. According to its supporters, they would be the adults of the imminent age of Aquarius and an active part of the ongoing spiritual progress, a "race", if we can define it as such, new and more evolved. Here are 7 signs that characterize Indigo Adults:
1. They always need to know the why of things. Indigo adults rarely accept things without asking why. They have a strong need to understand why things happen in a certain way, they wonder about everything, always trying to understand the hidden meaning behind the various events. Indigos abhor inequality, suffering, hatred and war.
2. They dislike authority. One of the things that Indigos often question is authority. This is because they do not believe that accepting what is imposed on us from above is always correct. Indigos may have had a hard time at school because they fought with others about the way they did things.
They can often be seen as argumentative and provocative, however, they don't necessarily want to cause trouble, they just can't shut up when they see injustice and inequality. Because of this, Indigos often become apathetic towards conventional political and social systems.
3. They cannot bear to see suffering. Indigo adults find it very difficult to tolerate the suffering of others due to their deeply empathetic nature. Because of this, Indigos may come to avoid looking at what is happening in the world, not because they don't care… on the contrary… but because they are too empathetic and sensitive.
For an indigo, watching innocent people suffer from famine, war or natural disaster is traumatic and the feelings are aggravated when the cause of the pain is avoidable, such as war, exploitation or the misuse of resources by large corporations.
4. They have a close affinity with animals. If they are able to do this, they can get involved in saving animals or supporting charities. Indigos love spending time in nature and enjoy tending to gardens and houseplants. They also love watching documentaries about animal behavior and the beauty of the planet. Indigos do not believe that animals are less important than humans in this world, because they understand that everything is connected and that we are all equal and interdependent.
5. They have feelings of existential hopelessness. Many indigo adults have experienced depression, helplessness, and hopelessness in their lives. These feelings may have started in the teen years and are often caused by the fact that they simply cannot understand why men hurt each other.
Indigos often cannot adjust to a society that sometimes seems cold and indifferent. They may find it difficult to relate and relate to others and fear that people will think they are "strange". They don't like to judge others and are not interested in gossip. They are not even interested in material things or popular culture.
6. They have had some unusual spiritual experiences. Indigo adults often develop an interest in psychic or spiritual phenomena from an early age, much to the surprise of their family and friends. It is not uncommon for Indigo children to share a desire to visit religious buildings or to pray or meditate, despite being raised in non-religious families. This interest continues to develop as they reach adulthood. Indigo adults are open-minded about spirituality and religion.
7. They feel a strong need to find their life purpose. Indigo adults often feel a burning desire to find and achieve their life purpose. However, it is not always easy for them to find this purpose within the society in which we live. In a society that values hard work, financial and social success, political power and consumerism, Indigos can often feel like failures. This can lead to deep frustration.
Learning to listen to your intuition may be the first step an Indigo adult must take to achieve their purpose of life. Their intuition will then lead them to like-minded people who will support them on their journey.
Indigo adults can make a difference in the world through their special gifts. If you think you are an Indigo, then this dimension of your spirituality is worth exploring to enable you to bring your unique gifts of light and love into the world.
Reviewed by www.fisicaquantistica.it Source: https://emozionifeed.it/le-7-particolarita-degli-adulti... art by MelekatosheeOleak 
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sottileincanto · 1 year ago
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Quanto mi manca Trieste... Una delle città più belle che si possano visitare, secondo me. La piazza centrale (Piazza Unità d'Italia) affaccia direttamente sul mare, con il Molo Audace che poco più avanti si protende a sfidare l'acqua. Ha tutto il fascino delle città portuali, disseminate di chiese, patrocinate nei secoli dalle più varie corporazioni al fine di ottenere fortuna e protezione nei commerci. Il quartiere del porto vecchio è fatto di vicoli stretti e a volte bui, che si aprono poi in piazzette adorabili, silenziose e assolate. Ci si può trovare anche il Pedocin, l'ultima spiaggia dove la zona femminile è separata da quella maschile da un muro. E poi il castello di Miramare, bello come quelli delle favole, con accanto la sua riserva marina ai cui margini si può fare il bagno in un'acqua limpidissima, anche se non proprio calda. E vogliamo parlare del cibo? La sera nelle osmizze si possono trovare salumi, vini e formaggi di qualità eccellente a prezzi più che popolari oppure, salendo un po' più su in Carso, piatti della tradizione da fare leccati baffi a chiunque. E i triestini sono definiti "i terroni del nord", gente a volte un po' burbera ma affettuosa, ospitale e dal cuore grande.
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pettirosso1959 · 1 year ago
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Bravo Briatore, viva le corporazioni e chi ha voglia di scorporare!
Secondo Briatore i figli dei trombai devono trombare, mentre per i figli dei falegnami solo seghe!
Però questo non mi pare tanto giusto.
Comunque non ha detto così. Sono andato a cercarmi l'intervista perché mi sembrava una affermazione troppo cretina anche per uno come Briatore. Fonte: video "Carta Bianca":
"Sono stato da un falegname la settimana scorsa. Tutti i falegnami nell'officina, nello studio, avevano più di 50 anni. Perché non avendo delle aziende che possono sopravvivere da sole, ai figli gli fanno fare altre cose. Li mandano a scuola, all'università. Noi ci ritroveremo tra 20 anni senza falegnami, muratori, gente che fa i controsoffitti". Ora,se esaminassimo il discorso senza pregiudizi, potremmo dire che Briatore ha evidenziato uno dei grossi problemi dell'Istruzione in Italia: il proliferare di Corsi di Laurea del tutto inutili e la mancanza di moderne Scuole Professionali. È giusto che i giovani, se sono dotati, diventino Ingegneri, Fisici, Matematici, Medici, ma dobbiamo essere coscienti che tali titoli non sono alla portata di tutti. Allora un buon artigiano adeguatamente formato, sarà sicuramente migliore, più utile e più soddisfatto anche economicamente dell'ennesimo dott. In Scienze Politiche o Legge...
Il fatto è che la maggior parte dei "dottori" che sfornano le università non sono ingegneri, fisici, matematici o medici, ma laureati al dams, in scienza della comunicazione, scrittura creativa, arti teatrali, studi intercurturali e decine di specializzazioni senza altro senso se non quello di creare cattedre universitarie, casualmente appannaggio TUTTE di quel pozzo di merda comunemente detto PD.
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nyaambxr · 2 years ago
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have you heard this story? it goes like this
(Eyes on phone)
(Eyes on phone)
(Eyes on phone)
i suffer purgatory
(Eyes on phone)
(Eyes on phone)
(Eyes on phone)
(Eyes on phone)
(Eyes on phone)
scrollin all nite thats why i cant get to grieving
(Eyes on phone)
I've been wearing a demon , tired of being
(Eyes on phone)
y look up when everything is in my hand?
(Eyes on phone)
(Eyes on phone)
why look up when everything sucks?
(Eyes on phone)
I avoid mirrors so much i forgot they're reflective
Always in my head, touches make me vomit
Mind body problem
(Eyes on phone)
(Eyes on phone)
(Eyes on phone)
theyre farming our attention for a buck like "r u ppl?"
(Eyes on phone)
(Eyes on phone)
(Eyes on phone)
(Eyes on phone)
I've been wearing a demon , at my desk overeating
(Eyes on phone)
(Eyes on phone)
(Eyes on phone)
OVERCONNECTED BUT AT WHAT COST?
(Eyes on phone)
(Eyes on phone)
what does it mean? they're freaks for control. laying waste to a new biome to make a case for the new iphone
(Eyes on phone)
megacorporations buy eachother to dominate markets
(Eyes on phone) and (Eyes on phone)
local rich guy buys social media website to spread transphobia
(Eyes on phone)
A hypochondriac, i think of you blood pressure spikes
(Eyes on phone)
(Eyes on phone)
(Eyes on phone)
our eyes are closed , stuck doing what they want us to do
(Eyes on phone)
2/2
"lo non capisco il senso nel guardare
nell'informarsi
nel giocare
nel vivere"
"fare altro tipo?"
"avere"
"ormai non esiste più vivere"
"persone accanto a me, porco quel dio che manco esiste. e che hanno usato per lavarci la testa per battezzarci in un mondo dove abbiamo il prosciutto sugli occhi stiamo lavorando per compiere i loro interessi mega corporazioni si comprano a vicenda 30 canali televisivi in mano alla stessa persona il capitalismo nonè mai stato per i soldi ma per il controllo
siamo vuoti dentro
è questo quello che volevano dalle 8 alle 4 a farei loro interessi a stare zitti e muti ed essere conformi a farci odiare tutto ciò che vogliono, per distrarci ci ammazziamo a vicenda perchè non vogliono che ammazziamo loro"
"scusa"
1/2
"why do we keep playing the game? there's no end goal. "
"it's not about an end goal"
"it's about having fun with who you play or the fun of playing in itself"
"arent we constantly playing it"
"but why?
when will i have fun?"
EYES ON SCREEN
HAND ON KEYBOARD
HAND ON MOUSE
PARALLEL WORLD WHERE EVERYTHING IS POSSIBLE
our worries melt away and i hug the universe .
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