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Federica Angeli, il male e la sofferenza In sala 'A mano disarmata' sulla giornalista sotto scorta Source link
#Angeli#Claudia-Gerini#Claudio-Bonivento#coraggio#Daniele-Piervincenzi#Federica#Federica-Angeli#film#Francesco-Pannofino#Francesco-Venditti#giornale#giornalista#IL#La#libro#male#Ostia#Rodolfo-Laganà#Salvini#sofferenza
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A Mano Disarmata: La colonna sonora è di Mirkoeilcane
A Mano Disarmata: La colonna sonora è di Mirkoeilcane
A Mano Disarmata, dal 4 aprile in tutte le sale cinematografiche, ha una colonna sonora originale a cura di Mirkoeilcane. “A Mano Disarmata” – dal 4 aprile in tutte le sale in Italia – è il film di Claudio Bonivento con Claudia Gerini tratto dall’omonimo libro autobiografico di Federica Angeli, la giornalista di Repubblica che dal 2013 vive sotto scorta a causa delle minacce mafiose ricevute per…
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Sergio Assisi: moglie, altezza e gf
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/sergio-assisi-moglie-altezza-e-gf/113616?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=113616
Sergio Assisi: moglie, altezza e gf
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Sergio Assisi è uno degli attori più amati in assoluto.
Proprio in questi giorni, è uscita la notizia che sarà uno dei concorrenti previsti per la nuova edizione del Gf Vip. Il reality, condotto da Alfonso Signorini, comincerà lunedì 19 settembre.
Assisi piace molto al pubblico italiano, sia per le sue grandi doti recitative che per il suo fascino, da uomo neo 50 enne. Ma cosa sappiamo della vita dell’attore? Scopriamo qualche informazione in più!
Sergio Assisi biografia
Sergio Assisi è nato il 13 maggio del 1972 a Napoli.
Ha dunque compiuto di recente 50 anni e ha già raggiunto numerosi traguardi, nel mondo della recitazione.
Sia sul piccolo schermo che al cinema, Sergio ha saputo interpretare numerosi ruoli importanti, che lo hanno portato all’ottenimento di vari riconoscimenti (ad esempio come miglior attore protagonista, come miglior attore non protagonista e così via).
Nel corso degli ultimi anni, ha intrapreso anche la carriera da regista. Come ad esempio il film “A Napoli non muore mai“. Anche dal punto di vista televisivo, Assisi ha preso parte a diversi programmi, basti pensare a: Ballando con le stelle (come concorrente), Miss Italia (da giurato), Tale e quale show (come concorrente), Meraviglie – La penisola dei tesori e Il cantante mascherato (nelle vesti di concorrente).
Sergio Assisi moglie
Cosa sappiamo invece della vita privata di Sergio Assisi?
Per quanto riguarda la sfera sentimentale, egli ha avuto una storia molto importante con la bella attrice Gabriella Pession. Il loro amore però, è giunto al capolinea da diversi anni.
Ci sono vari rumors su possibili nuovi flirt dell’attore (come ad esempio una donna mora di cui non si conosce l’identità). Attualmente, non si sa se sia single o fidanzato con qualcuna, anche se è probabile che tale informazione si scoprirà nel corso del Gf Vip.
Sergio Assisi Gf
Nel corso delle ultime ore, è giunta notizia che Sergio Assisi parteciperà alla nuova edizione del Grande Fratello Vip.
Insieme a lui, spuntano altri nomi, come ad esempio Pamela Prati, Wilma Goich, Ginevra Lamborghini, Sarah Altobello e Umberto Smaila con suo figlio. Per ulteriori news a riguardo, non ci resta che attendere lunedì 19 settembre… di sicuro ne vedremo delle belle!
Sergio Assisi altezza
L’affascinante attore è alto 1,83 m.
Sergio Assisi instagram
A questo punto ci si chiede: ci sono dei profili social dove poter seguire tutti gli aggiornamenti su Assisi?
Su Instagram per esempio, ha un profilo con oltre 53,4 mila followers (lo potete trovare scrivendo il nickname sergioassisi). Ci sono diversi post nella galleria, anche se gli ultimi risalgono a luglio.
E’ altamente probabile che presto il suo account sarà gestito da qualcun altro, in vista della sua partecipazione al reality.
Sergio Assisi televisione
A seguire potete trovare tutte le esperienze televisive con Sergio Assisi, a partire dagli esordi ad oggi:
La squadra, (nel 2000)
L’attentatuni – Il grande attentato, con la regia di Claudio Bonivento (nel 2001)
La casa dell’angelo, con la regia di Giuliana Gamba (nel 2002)
Ics – L’amore ti dà un nome, con la regia di Alberto Negrin (nel 2003)
La contessa di Castiglione, con la regia di Josée Dayan (nel 2005)
Imperia, la grande cortigiana, con la regia di Pier Francesco Pingitore (nel 2005)
Elisa di Rivombrosa 2, con la regia di Cinzia TH Torrini e Stefano Alleva (nel 2005)
Capri, con la regia di Enrico Oldoini e Francesca Marra (nel 2006)
Assunta Spina, con la regia di Riccardo Milani (nel 2006)
Graffio di tigre, con la regia di Alfredo Peyretti (nel 2007)
Capri 2, con la regia di Andrea Barzini e Giorgio Molteni (nel 2008)
Mannaggia alla miseria, con la regia di Lina Wertmüller (nel 2009)
Ma anche:
Le ragazze dello swing, con la regia di Maurizio Zaccaro (nel 2010)
Zodiaco – Il libro perduto, con la regia di Tonino Zangardi (nel 2012)
Il commissario Nardone, con la regia di Fabrizio Costa (nel 2012)
Purché finisca bene – Una coppia modello, con la regia di Fabrizio Costa (nel 2014)
Rimbocchiamoci le maniche, con la regia di Stefano Reali (nel 2016)
Una pallottola nel cuore 3, con la regia di Luca Manfredi (nel 2018)
Purché finisca bene – Basta un paio di baffi, con la regia di Fabrizio Costa (nel 2019)
Purché finisca bene – Non ho niente da perdere, con la regia di Fabrizio Costa (nel 2019)
L’allieva 3, con la regia di Fabrizio Costa e Lodovico Gasparini (nel 2020)
Sergio Assisi film
Invece, per quanto riguarda le esperienze nel mondo del cinema, Assisi ha recitato in:
Pacco, doppio pacco e contropaccotto, con la regia di Nanni Loy (nel 1993)
Ferdinando e Carolina, con la regia di Lina Wertmüller (nel 1999)
L’uomo della fortuna, con la regia di Silvia Saraceno (nel 2000)
Guardiani delle nuvole, con la regia di Luciano Odorisio (nel 2004)
Amore e libertà – Masaniello, con la regia di Angelo Antonucci (nel 2006)
C’è sempre un perché, con la regia di Dario Baldi (nel 2012)
Ultima fermata, con la regia di Giambattista Assanti (nel 2013)
Fratelli unici, con la regia di Alessio Maria Federici (nel 2014)
A Napoli non piove mai, con la regia di Sergio Assisi (nel 2015)
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meraviglia di genialità
Documentario su Gli Squallor
Award winning documentary. Napoli Film Festival 2012 short version. Language: Italian with English subtitles. Duration: 85".
Produced and directed by Michele Rossi Written by Carla Rinaldi Music by The Squallor D.O.P. by Alessandro Abate Sound by Simone Costantino Post-production by Diego Fatone Audio Post-production by Sound Art 23
Cast:
Diego Abatantuono Roberto Freak Antoni Renzo Arbore Oscar Avogadro Don Backy Orietta Berti Giancarlo Bigazzi Stefano Bollani Achille Bonito Oliva Claudio Bonivento Nino Buonocore Caparezza Vinicio Capossela Antonio Capuano Alfredo Cerruti Gigi D'Alessio Tullio De Piscopo Gennaro Della Volpe Nino Frassica Enzo Gragnaniello Claudio Gregori Mara Maionchi Gianfranco Marziano Gianni Nazzaro Daniele Pace (archive footage) Giuliano Palma Pasquale Petrolo Massimo Ranieri Vincenzo Restuccia Totò Savio (archive footage) Nina Soldano Rocco Tanica Little Tony Federico Zampaglione
Distributed by CNI
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"A mano disarmata": la storia di Federica Angeli, giornalista antimafia di Ostia nel film di Claudio Bonivento con Claudia Gerini - Video - Rai News, 6 giugno 2019
“A mano disarmata”: la storia di Federica Angeli, giornalista antimafia di Ostia nel film di Claudio Bonivento con Claudia Gerini – Video – Rai News, 6 giugno 2019
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Claudia Gerini e Federica Angeli ospiti all'UCI Porte di Roma per presentare A Mano Disarmata
Claudia Gerini e Federica Angeli ospiti all’UCI Porte di Roma per presentare A Mano Disarmata
Il prossimo 6 giugno UCI Porte di Roma ospiterà un evento legato alla promozione di A Mano Disarmata, il nuovo film di Claudio Bonivento.
In occasione dell’uscita del film nelle sale (previsto proprio per il 6 giugno), UCI Cinemas e Eagle Pictures, e nell’ambito della rassegna Moviement, l’attrice Claudia Gerini e la giornalista Federica Angelisaranno ospiti del noto multisala romano.…
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4 feb 2019 11:19 1. I SOGNO DI UMBERTO SMAILA: "UN GIORNO VINCERO’ L’OSCAR: L'HANNO DATO A PIOVANI A BACALOV. POSSO SPERARE ANCHE IO. CI VORREBBE IL FILM GIUSTO E MOLTA PAZIENZA..." 2. "OGNI MESE INCASSO GRAZIE A TARANTINO. VIDE IL MIO PRIMO FILM PER IL QUALE SCRISSI LE MUSICHE: "LA BELVA CON IL MITRA", E MI FECE CHIAMARE: PENSAI A "SCHERZI A PARTE" 3. E POI WOODY ALLEN CHE SCRISSE PER I GATTI TRE ATTI TEATRALI UNICI, VERDONE ("FUMMO NOI A RACCOMANDARLO A ENZO TRAPANI, REGISTA DI 'NON STOP'), ABATANTUONO, IL SESSO LIBERO, "COLPO GROSSO", LE DUE "INCAZZATURE" CON JERRY CALA’. E SULLE IDEE DI SALVINI…-VIDEO
Francesco Specchia per “Libero quotidiano”
«Ora stai bene attento: l' escalation è un formidabile fenomeno fisico...». Si alza e imbraccia il microfono a mo' di kalashnikov.
Con Georgia On My Mind e My way intonata alla Sinatra la gente comincia a canticchiare timidamente sottovoce, masticando un trancio di pescespada a rischio bolo alimentare. Quando passa al repertorio anni 60, i commensali ingollano un Prosecco e con le dita battono il ritmo sulla tavola di mezza cena. Via via, attacca I Watussi e Ho la pelle nera, e l' uditorio - incanutiti manager in pochette, tardone ingioiellate, universitari d' ogni accento e colore, molti sorrisi molto botulino - si getta in pista; con i Doors, i Queen, Madonna il pubblico, canta, balla, suda in modo disumano. Ecco.
Quando, insomma, Umberto Smaila spinge nella notte il suo Dinner Live Show - banalmente una cena con musica dal vivo - nel suo locale Smaila' s di Milano; be', tutto questo ti rende l' idea plastica del termine "intrattenimento popolare". Smaila è il folk singer delle notti italiane. In questi giorni è stato citato da Salvini. Fabio Fazio l' ha convocato a Che tempo che fa riunendo i "Gatti di vicolo Miracoli" neanche fossero i Beatles (vincendo la serata). E il film sul ritorno dei Gatti, Odissea nell' ospizio è finito, e attende un cuore buono che lo distribuisca.
Caro Smaila, Fazio ha compiuto un gesto storico: ha riunito lei, Jerry Calà, Nini Salerno e Franco Oppini dietro un' unica telecamera. Per me, veronese, vecchio fan, è stato quasi servizio pubblico. Quasi.
«Fazio è stato bravo, è stata una celebrazione, soprattutto non si è parlato di politica. Abbiamo cantato Unplugged. Con curioso supporto di Max Pezzali e, soprattutto di Piero Pelù, che è lontanissimo dalle nostre idee politiche (Pelù è un tantino di sinistra, ndr) ma ha detto che eravamo dei precursori quando cantavamo, trent' anni fa "Prova a dar un calcio alla moviola..."».
«Crolla di colpa il mondo dello sport». «Bravo, la sai. E anche Fazio mi ha stupito, cantando una nostra canzoncina di nicchia "La vita è bella perché è varia..."».
«...I piedi a terra e i castelli in aria». So anche questa. Non la cantavano 5000 mila fan scatenati dei Gatti al cinema Rivoli di Verona nell' 80, al vostro film d' esordio Arrivano i gatti?
«Molto bravo. Eravamo talmente famosi, dopo Non Stop in Rai che andammo a New York.
E il produttore di Woody Allen, Jack Rollins che già allora aveva centovent' anni credo, ci volle incontrare perché il Corriere della sera aveva scritto che il nostro primo film Arrivano i Gatti aveva superato Manhattan che dopo vinse qualche Oscar».
E davvero, dopo incontraste Allen? E non è leggenda metropolitana che, in quel viaggio, Woody s' innamorò del vostro «umorismo ebraico-newyorkese»?
«Conoscemmo Allen al Michael' s Pub di Manhattan, dove suonava il clarino jazz. Era seduto, timido, riservatissimo, conficcato accanto a Oriana Fallaci che lo sommergeva con fiumi di parole e Isabella Rossellini. La Fallaci si sedette al nostro tavolo e ci chiese cose pensassimo della musica di Allen. Fummo gentilissimi. E chiedemmo a Woody di farsi una foto con noi e col Telegatto che Sorrisi e Canzoni, ci pregò di recapitargli. Lui rispose: "Grazie ma, sapete, io non ho ritirato l' Oscar, non vorrei che qualcuno si offendesse. MA c' è dell' altro. Scrisse per noi».
Mi faccia capire, e lasci la bottiglia. Woody Allen scrisse per i Gatti di Vicolo Miracoli?
«Le giuro. Tre atti teatrali unici. Disse che per il primo atto ci aveva speso una notte intera. Voleva che usassimo solo il suo nome all' anagrafe, Allan Stewart Königsberg, e chiese che belle donne lo accogliessero all' aeroporto. Il progetto finì nelle mani del nostro produttore di allora - poi regista - Claudio Bonivento, e sparì. Peccato».
Come peccato? Quegli anni eravate allo zenith del successo, quattro compagni al liceo Maffei di Verona (il mio liceo) sbarcati al Derby di Milano alla conquista del mondo. Poi Jerry Calà scelse la carriera solista e ruppe il giocattolo. Come la prendeste?
«Malissimo. Non ci parlammo per anni. Tieni conto che in quegli anni fummo noi a raccomandare un giovane di talento, Carlo Verdone, ad Enzo Trapani il regista di Non Stop. E fummo noi a far esordire Abatantuono il nostro tecnico delle luci, nei nostri film come Una vacanza bestiale. Diego avrebbe dovuto essere il nostro autista ma non aveva la patente, così guidavo io, lui davanti e dietro i tre segaligni: viaggiamo così per tutt' Italia per anni e discutevamo di politica. Eravamo molto giovani e comunisti imbevuti di ideologia da Arturo Corso, allievo di Dario Fo. Diego era addirittura di Potere operaio».
E com' è che adesso lei tifa Salvini (e, prima, Berlusconi)?
«Io ammiro molto Matteo SalvinI e anche le sue idee sull' emigrazione mi sento di condividerle. Lui parla di clandestini, non di integrati. Lo so perché io stesso sono un migrante. I miei erano esuli istriani. Io me le ricordo le code per il pane sotto il regime di Tito, appunto. Mia madre, Mary Nacinovich Smaila, lucidissima, a 93 anni, si è decisa a scrivere la nostra storia in una biografia Fiume è una città di confine, in uscita. Amo molto la mia mamma. Torno spesso a Verona per andare a trovarla. Il ritorno alle origini comporta un' immersione gastronomica a base di bigoli e pearà».
Come nascono i Gatti?
«Dal caso. Jerry Calà era di un anno più grande, al Maffei, venne più volte bocciato ma recuperò tre anni in uno. A Locri. Anche Nini me lo trovai in classe perché bocciato due volte. Finimmo il liceo mettendo su una compagnia teatrale, lo Studio 24. Da 24 passammo a 9, poi a 6, poi nel quartetto che approdò al Derby di Milano a fare cabaret. Nel frattempo Oppini si era iscritto a giurisprudenza a Padova mentre io, Nini e Jerry a Bologna, ma era per cuccare, credevamo nel sesso libero. Ma finiva sempre con noi tre veneti poareti che giravamo soli come sotto i portici della città. La liberazione per me era tornare a casa e suonare».
Lei divenne, in carriera solitaria, pregiato autore di colonne sonore, da Soldati a Caramelle da uno sconosciuto ai film Steno. Cosa la portò a Colpo grosso in tv, un successo planetario?
«Colpo Grosso nacque dall' esigenza di Berlusconi di bloccare l' avanzata di Euro Tv. Trovò un pool di editori locali, li rifornì di vecchi film e fu Italia 7, Io venni chiamato per l' erotismo da casinò in seconda serata. Tuttora il programma è dappertutto. Un giorno a Londra in un ristorante indiano vedo che tutti mi riconoscono mentre mi trasmettevano in tv. Idem ad Atene ed in Sudamerica dove i doganieri mi sorridono e mi fanno passare. In un albergo di Lisbona mi sono visto doppiato in portoghese. Mio figlio Rudy mi ha mandato da Tokio un video con me che squittisco in giapponese. E dire che non ho firmato nessuna esclusiva. Oggi sarei miliardario».
Rudy è il suo erede. Canta in una band e con lei; ma il week end s' infila il berrettino e lavora nella panetteria della moglie a Milano. La inorgoglisce?
«Immensamente. Vende focacce nel forno della moglie. Lezione di umiltà per me e per i suoi fratelli Roy, 20 anni tennista e Greta, 17 che suona il piano».
È vero che la seconda incazzatura con Calà lei l' ha avuta perché su Libero: Jerry si proclamava "re delle notti live"?
«Jerry, a forza di guardare i miei spettacoli a Poltu Quatu (ho aperto in franchising una decina di Smaila' s, al mondo, perfino sulle navi Grimaldi), ha voluto svoltare col il business delle serate live. Lui lo fa più parlato, io canto. Ma certo, se su Libero dice di essere il "re della notte", gli ricorderei che semmai siamo "i re"...».
Sapeva che Quentin Tarantino era impazzito per la colonna sonora di un suo film?
«Assurdo. Vide il primo film per il quale scrissi le musiche: La belva col mitra, del 1977, un B-Movie e mi fece chiamare. Pensai a Scherzi a parte; mi accorsi che era vero vedendo una sequenza di sei minuti in Jackie Brown, con De Niro, con le mie note in sottofondo. Ogni mese mi arrivano le royalties. Questo mese dalla Papuasia».
Ha rimpianti?
«Non aver vinto l' Oscar. A parte l' inarrivabile Morricone, l' hanno dato a Piovani a Bacalov. Posso sperare anche io. Ci vorrebbe il film giusto, e molta pazienza, ma quella non mi manca». (Si chiude la serata. Umbertone, con passo sconnesso dal femore rotto, entra in modalità nostalgia; e parte con Verona beat, dedicata al suo mondo piccolo. Al verso "una scuola, una città", son lucciconi che non le dico, signora mia...).
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A mano disarmata
A mano disarmata porta sul grande schermo la storia di Federica Angeli, giornalista coraggiosa capace di sfidare i clan di Ostia. (more…)
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Mirkoeilcane firma la colonna sonora di "A Mano Disarmata"
Mirkoeilcane firma la colonna sonora di “A Mano Disarmata”
A Mano Disarmata, dal 4 aprile in tutte le sale in Italia, è il film di Claudio Bonivento con Claudia Gerini tratto dall’omonimo libro autobiografico di Federica Angeli, la giornalista di Repubblica che dal 2013 vive sotto scorta a causa delle minacce mafiose ricevute per le sue inchieste sulla criminalità organizzata a Ostia.
La colonna sonora originale, edita da Fenix Entertainment, è stata…
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A mano disarmata di Claudio Bonivento: Federica Angeli, una storia di esemplare impegno civile
“Chi sta dalla parte giusta non perde mai. Chi ha scelto di sfidare a viso aperto la mafia, la testa non la chinerà mai. Perché sulla bilancia alla sera ci si sale da soli, con la propria coscienza, ed è a lei che si risponde”.
A mano disarmata di Claudio Bonivento
Dal libro autobiografico di Federica Angeli A mano disarmata. Millesettecento giorni di scorta, il regista Claudio Boniventone ha…
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Doppio spettacolo per " salario" di Gualtiero Burzi
Doppia data per il nuovo spettacolo dell’attore alessandrino Gualtiero Burzi, SALARIO, che debutterà il 1° dicembre al Teatro della Juta di Arquata Scrivia in occasione dell'Orange Festival, con replica il 2 dicembre presso il Teatro Ambra di Alessandria, in occasione della stagione teatrale “Ambra Brama di Musica e Teatro”. Lo spettacolo, scritto da Gualtiero Burzi e Mauro Pescio, è tratto da un monologo radiofonico per la RAI. E' una storia di frontiere, di pregiudizi e di sfruttamento ambientata a fine Ottocento, ma più che mai attuale per la tematica trattata: la xenofobia. Le musiche sono di Gianni Coscia. Ogni anno, tra agosto e settembre, al momento della raccolta del sale ad Aigues-Mortes, in una cittadina della Linguadoca-Rossiglione (Francia) affluivano migliaia di lavoratori italiani richiamati dalla speranza di trovare un lavoro stagionale, nonostante i rapporti tra Italiani e Francesi fossero tesi. Nell'agosto del 1893 un conflitto tra operai francesi e italiani impiegati nelle saline di Peccais si trasformò in un vero e proprio eccidio: undici morti e più di centocinquanta feriti tra gli italiani. La tensione che ne seguì fece sfiorare la guerra tra i due Paesi. Purtroppo e` una storia più` che mai attuale e balza subito agli occhi la somiglianza con l'Italia di oggi: i piemontesi nelle saline di Aigues-Mortes sono come gli extracomunitari in alcune fabbriche italiane del Nord-Est o nei campi di pomodori della Campania. Giovani uomini che soprattutto in questo momento storico compiono un viaggio doloroso, lontano dalla propria famiglia e dalla propria casa per assicurarsi un futuro migliore. Gualtiero Burzi si diploma nel 2000 presso la Scuola Triennale per Attori del Teatro Stabile di Torino, fondata da Luca Ronconi. Lavora in teatro, diretto da importanti registi tra i quali Luca Ronconi, Giancarlo Cobelli, Franco Pero`, Mauro Avogadro, Antonio Sixty ,Veronica Cruciani. Lavora in film per la TV e in molte serie televisive (come la recente “1992” di e con Stefano Accorsi, e “1993”, “Don Matteo 11”) e con registi come Michele Soavi, Carlo Lizzani, Claudio Bonivento, Eros Puglielli, Maurizio Zaccaro, Giuseppe Gagliardi. In Cinema lavora con registi quali: Dimitri Makris, Emanuele Giliberti , Edoardo Leo e Max Croci. Il Teatro della Juta di Arquata fa parte del progetto della Fondazione Piemonte dal Vivo chiamato “Corto Circuito”, nato per favorire l’attività di giovani artisti in Piemonte e creare un’occasione, per le varie compagnie, di contribuire allo sviluppo culturale e sociale del proprio territorio. La stagione ha il patrocinio del Comune di Arquata, il sostegno di Acos Energia e della Fondazione CRT. Ambra Brama di Musica e Teatro stagione di teatro e musica, giunta alla sua XI edizione, è organizzata dal Teatro Ambra di Alessandria e sostenuta da Alegas Srl. INIZIO SPETTACOLO ORE 21. Biglietteria Orange Festival: Biglietti interi euro 12, ridotto euro 10 (Unitre Arquata Scrivia – Grondona, under 18, over 65).?Spettacolo con Bebo Storti posto unico € 12 (no riduzioni)?- Abbonamento stagione intero (6 spettacoli Piemonte dal Vivo) € 65 (anziché € 72) - Abbonamento stagione ridotto (6 spettacoli Piemonte dal Vivo) : € 58 (anziché € 64) Per informazioni e prenotazioni tel. 345 0604219. Biglietteria Teatro Ambra: Biglietti interi euro 12, ridotto euro 10 (Soci DLF Alessandria Asti, Soci Unitre Alessandria, Over 65, Under 14). Info e prenotazioni presso la segreteria DLF Alessandria-Asti (Viale Brigata Ravenna 8 Alessandria)tel. 0131 252079. N.B . SPECIALE TEATRO JUTA – TEATRO AMBRA: Gli spettatori che acquisteranno un biglietto al Teatro Ambra avranno diritto a una riduzione su un ingresso al Teatro della Juta. Anche i biglietti al Teatro della Juta danno diritto ad una riduzione per gli spettacoli della stagione del Teatro http://dlvr.it/Q3FLgR
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"A mano disarmata": la storia di Federica Angeli, giornalista antimafia di Ostia nel film di Claudio Bonivento con Claudia Gerini - Video - Rai News, 6 giugno 2019
“A mano disarmata”: la storia di Federica Angeli, giornalista antimafia di Ostia nel film di Claudio Bonivento con Claudia Gerini – Video – Rai News, 6 giugno 2019
Esce il 6 giugno “A mano disarmata”, il film che racconta la storia di Federica Angeli, giornalista di Repubblica sotto scorta dal 2013 per le sue inchieste sulla criminalità a Ostia. Ad Interpretarla Claudia Gerini. Il film, diretto da Claudio Bonivento e coprodotto da Rai Cinema, ha ricevuto il Nastro della legalità che sottolinea le pellicole di impegno civile. – See more at: http://www.rain…
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