#Cena solidale
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pier-carlo-universe · 4 months ago
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La Mente Sente: Evento Benefico per la Salute Mentale e la Musicoterapia ad Alessandria. Progetto "Medical Humanities" per sostenere la Giornata Mondiale della Salute Mentale, con workshop, spettacoli e cena solidale
Il 10 ottobre 2024, presso la Ristorazione Sociale di Alessandria, si terrà l'evento benefico "La Mente Sente", organizzato dall'associazione "Tra Cuore e Mente" in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera-Universitaria di Alessandria.
Il 10 ottobre 2024, presso la Ristorazione Sociale di Alessandria, si terrà l’evento benefico “La Mente Sente”, organizzato dall’associazione “Tra Cuore e Mente” in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Alessandria. Questo evento rientra nel programma di celebrazioni per la Giornata Mondiale della Salute Mentale e anticipa il Festival delle Medical Humanities 2024. Il ricavato…
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ilfascinodelvago · 2 years ago
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I RICCHI HANNO ROTTO IL CAZZO
Sarà il caldo, sarà che col riscaldamento globale fa più caldo der solito, sarà che col caldo pure la sopportazione nostra è ridotta, ma io lo devo di’: i ricchi hanno rotto il cazzo. E quello che deve tirà fori la stilografica in treno e il libro in francese e il giornale in inglese e poi passa tutto er tempo a spizzà i regazzini che parlano de calcio e de figa ma io dico allora che te li sei portati a fa’ er libro, i giornali e la stilografica? Cioè na vorta i ricchi erano stronzi ma tutto sommato, per la gran parte, erano armeno discreti. E mo invece tutti i giorni te devono postà er selfie dalla barca, dar jet privato, da in braccio a Cristo mentre fòri c’è la fame e la devastazione e l’apocalisse.
E poi, se tu non t’accodi al loro profondo dolore perché je s’è scheggiata l’unghia e c’hanno fatto ‘na diretta instagram da dieci minuti, la colpa è pure la tua che c’hai l’odio sociale, l’invidia sociale, il rodimento de culo sociale, l’animadelimejo sociale, direi. E invece li devi capì, me devi esse solidale con la sofferenza, poverelli è gente che è cresciuta a pane e yacht ma che ne sanno der mondo reale, non puoi pretende che capiscono quello che je succede intorno. S’ansiano per le piccole cose (soprattutto le piccole cose loro). Ma io dico ma voi che ciavete i sordi non ve potete pagà un po’ de psicoterapia e le paturnie vostre ve le risolvete in privato? Oppure, sempre visto che ciavete i sordi, me pagate la psicoterapia a me così dopo so’ rilassato e c’ho la pazienza necessaria a sopportavve?
Ve lo chiedo co tutto er core: non potete tornà a fa’ i ricchi stronzi de ‘na vorta? Noi tornamo a fa i poveri stronzi che ve odiano, voi ce sfruttate come sempre senza pietà (cioè come fate adesso), ma senza ‘sto teatrino delle piangine incomprese da circolo der burraco?
Pure perché io a te ricco, famoso, vip de non se sa bene cosa, una roba te la vorrei chiede: ma tu l’hai spesa mezza lacrimuccia, pure finta, pe’ quelle centocinquantamila famije che da agosto non sanno come mette insieme er pranzo co’ la cena? Ah no? Che t’eri distratto?
E allora me spieghi perché te incazzi e ce rimani male se poi io non te capisco a te che devi cambià la macchina sennò non puoi parcheggià sotto casa in centro, che hai fatto tardi e hai perso l’aereo, non riesci a trovà er taxi o er parrucchiere t’ha sbajato la tinta?
Tranquillo, de esse triste capita a tutti, ma io co’ la tristezza tua proprio non c’entro niente (e non so’ sicuro de poté di’ er contrario). Quindi fa er favore: già te sei piato quasi tutto, armeno le lacrime famo che rimangono le mie e ce faccio er cazzo che me pare.
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ilpianistasultetto · 2 years ago
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Mi piacciono le persone e tutto quel mondo  “proletario” che ho vissuto e tutt’ora frequento. Quando  uso questo termine non parlo solo di una condizione socio-economica ma di uno stato mentale.  Mi piace chi  ama mangiare in quelle terrazze di trattorie ombreggiate da pergole di viti dove sui tavoli ci sono tovaglie di carta o quelle plasticate a scacchi bianchi e rossi. Quelle persone che amano rovistare tra bancarelle cariche di cianfrusaglie sperando sempre di trovare un buon affare. Quelle che si siedono a terra intorno a un bel falo' in quelle sere piene di stelle cantando insieme. Mi piace chi non ostenta, chi conosce la misura, chi ha rispetto dei suoi guadagni, chi spende i suoi soldi  ma lo fa con quel pizzico di etica  pensando che tanta gente non ce la fa nemmeno a mettere insieme un pranzo con la cena. Chi sperpera in sentimenti, sapere e conoscenza. Mi piacciono le  persone che aiutano e non discriminano, chi ha il piacere di vivere dentro  quel mondo popolare fatto di cose semplici e sentimenti  genuini. Forse perché è un mondo che mi ricorda le origini, chi erano i miei nonni e i miei genitori. Quel mondo così umile ma solidale dove il disperato riusciva ad aiutare queĺli piu' disperati di lui. Oggi potrei girar le spalle a quel mondo, potrei  ignorarlo,  potrei ostentare quel mio status borghese, avere l’orgoglio per le belle cose, le belle case o per  qualcosa di gran lusso ma sarei come un pesce fuor d’acqua. Ci devi nascere, devi essere predisposto a fare certe scelte. Quando mia madre faceva enormi sacrifici per farmi studiare pensava sicuramente ad una mia vita migliore della sua ma non credo pensasse a una vita “troppo migliore”. Ma no, non poteva pensarlo perché non la conosceva una vita “troppo migliore”. Lei conosceva quelli di “una vita tranquilla”, quelli ammirava e invidiava. Ecco, si, lei pensava una vita tranquilla, senza disagi economici, una vita dove puoi comprarti il gelato se ne hai voglia e fermarti a mangiare in qualche trattoria senza fare i conti in tasca o fare qualche bella vacanza. Ma il gelato, la trattoria, non l’hotel 5 stelle o il ristorante stellato. E così mi ritrovo con le tasche piene di quel tipo d’insegnamento e non saprei fare diversamente. Seguito contento a stare dentro quel mondo che m'ha dato tanto e ci sto veramente bene.
@ilpianistasultetto
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lecodellariviera · 3 months ago
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Cena della Stella Mercedes: 100 invitati, amicizia, fiducia e solidarietà ai bimbi della Casa grande di Giz.
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"Non sappia la tua sinistra ciò che fa la destra". Vangelo secondo Matteo: quando ciascuno di noi, ricco o bisognoso, fa un gesto generoso nei confronti del prossimo meno fortunato deve restare nell'ombra. Matteo continua: "non suonare la tromba come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà".
Sono passati secoli, il mondo è mutato, ribaltato, si sono raggiunti traguardi inimmaginabili, si programmano viaggi-vacanze sulla Luna, su Marte ma, paradossalmente, incredibilmente, disumanamente aumentano uomini, donne, anziani, famiglie, soprattutto bambini sempre più bisognosi di "mani destre" che aiutano. Troppo spesso Stati, Nazioni, Governi, partiti, politici che dovrebbero provvedere, risolvere, sono assenti, lontani. Per dirla col Manzoni sempre "in tutt'altre faccende affaccendati". Sinagoghe e Palazzi di vetro continuano ad ospitare ipocriti. Per fortuna sulla terra, oggi come ieri, non cresce solo gramigna. Lentamente, ma qualcosa sta cambiando.
Promuovere, dare una mano nei modi giusti, anche visibilmente a chi ne ha bisogno, rendendo noto, pubblicizzando ..... non turba, non è peccato. Anzi. Ci sono persone, pubblici amministratori, imprenditori, aziende, marchi, professionisti, società, medie, piccole, anche internazionali, artigiani, scienziati, agricoltori, tanti privati, artisti, campioni, leader, gente comune che non stanno più fermi, aiutano, producono per se e per gli altri. Studiano, organizzano meeting, fiere, inaugurano, partecipano a manifestazioni culturali, musicali, artistiche, sportive. Offrono fondi, raccolgono, aiutano, danno una mano, ossigeno, speranza a chi ne ha bisogno.
Anche in Riviera sono stati e continuano ad accendersi riflettori nel campo solidale e sociale. Tante iniziative locali come il Barrel On the Beach-Baudino o i Tabaccai di Taggia nel ricordo di Anna Rosa, solo per citarne alcune. Anche importanti sigle nazionali come Conad ed internazionali a partire dalla Mercedes-Benz, concessionario Gino S.p.A -Cuneo, Cascina Malaspina. Proprio in questi giorni nei saloni, show room e tecnologica officina della filiale aperta dalla casa automobilistica di Stoccarda ad Arma di Taggia, diretta da decenni con successo e vendite record da Stefano Morbidelli, è stata organizzata la "Cena  della Stella", in collaborazione con "La Casa grande di Giz", associazione di volontariato nata a dicembre 2021 per aiutare bimbi autistici.  Bambini con disturbi del neurosviluppo, fragilità neurocognitive e psichiche, disturbi del movimento nelle diverse fasi della vita e le loro famiglie anche per quanto riguarda l'elevato carico sanitario, sociale ed economico.
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Fondatore e presidente è Giacomo Casagrande, meglio conosciuto come "Mino", nonno coraggioso, instancabile, determinato, pronto a sacrifici per la sua famiglia ed aiutare chi ha bisogno. "Con La Casa grande di Giz - ha spiegato - ho voluto assicurare il futuro a mio nipote Giacomino appena gli è stato diagnosticato, purtroppo, un ritardo cognitivo e, nello stesso tempo, dare una mano a tutte le persone che si trovano ad affrontare questo delicatissimo problema e non sanno a chi rivolgersi, come affrontarlo, curarlo nel modo migliore possibile. Le porte della Casa grande di Giz sono aperte a tutti. A chi economicamente può e a chi non può. Tutti da noi troveranno aiuto, medici, infermieri, volontari. A questo sogno, a questa struttura ho voluto dare il mio cognome, diviso a metà "casa grande", unito alle iniziali di mio nipotino Giacomo, "Giz". Abbiamo iniziato in un mini locale di Via Flora, ad Arma, ai primi di gennaio del 2022 con soli due bimbi. Dopo 7 mesi, ad agosto, ne curavamo già 35. Oggi il numero è aumentato così tanto e così in fretta che è stato necessario trovare una struttura più ampia. Sono cresciuti pure i costi, il numero di medici, specialisti, tecnologie, aiuti necessari per chi non ha sufficienti mezzi economici. Non è facile, ma ce la stiamo facendo grazie ad enti, persone generose che capiscono, che hanno cuore. Venendo a conoscenza della nostra missione e serietà, ci danno sostegno, forza, coraggio per poter continuare ad aiutare sempre più bambini, famiglie che da soli non potrebbero farcela".
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L'unione tra pubblico, privato, volontariato e la virtù teologale della carità per chi è credente, sta facendo miracoli. I bimbi assistiti ad Arma da "Giz" ne sono la prova: da 2 che erano all'inizio oggi sono già un centinaio. E il telefono 348 7292946 continua a squillare.
    La "Cena della Stella", iconico marchio Mercedes, organizzata splendidamente da Gino e Morbidelli e' stata un successo. Cento invitati, a partire dal sindaco di Taggia, l'architetto Mario Conio e signora, il Presidente ad interim della Regione Liguria, Alessandro Piana, il generale dei Carabinieri Luciano Zarbano, leader della lista civica "Imperia senza padroni", il sindaco di Santo Stefano al Mare, Marcello Pallini, tanti noti imprenditori, Silvano (edilizia), Fera (costruzioni) o Raffaele Fasuolo (Fun seven Bikes s.r.l.), per citarne alcuni. Oppure Francesco Barlaam, il più longevo e noto tassista di Sanremo (in pensione) primo cliente Mercedes quando il Concessionario Gino il secolo scorso, con Stefano al timone, ha  aperto il punto vendite, tanti liguri, anche stranieri, francesi, professionisti, medici, tecnici, sportivi, artigiani, operatori turistici, impiegati, insegnanti, eleganza, musica, cordialità, forte interesse per i bolidi esposti, i nuovi modelli, l'intero catalogo della Stella, grande solidarietà per " La Casa grande di Giz", sempre aperta a chi bussa alla sua porta.
La cena-evento si è conclusa nel migliore dei modi, strette di mano, brindisi, sorrisi, commozione, qualche lacrima e la consegna, da parte della Mercedes di un assegno, un contributo di 1.500 euro alla "Operazione Mino" ed alle centinaia dei suoi piccoli ospiti, bisognosi di assistenza e solidarietà. Applausi sentiti e meritatissimi a volontari e specialisti che li assistono con grande umanità aiutandoli a crescere, a vivere meglio. "La nostra azienda - ha dichiarato con legittimo orgoglio Stefano Morbidelli - da tempo è attenta al sociale e questo incontro, questo abbinamento con il mondo di Giz, poter aiutare bambini e le loro famiglie, ci è sembrato il modo migliore per ringraziare la fiducia e la fedeltà dei nostri sempre più numerosi ed affezionatissimi clienti". 
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Roberto Basso.       
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mypickleoperapeanut · 1 year ago
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"Solidarietà"
Quando una idea, una proposta diviene un progetto concreto, le collaborazioni e le sinergie tra realtà diverse si realizzano, portando risultati tangibili.
Si Ringrazia la società 'CSA' per la sensibilità nel proporre questo particolare momento solidale alla cittadinanza di Andria.
Il nostro auspicio che l'evento di solidarietà in favore della Croce Rossa Italiana, di mercoledì 10 gennaio 2024, ottenga numerose adesioni.
Le prenotazioni possono essere effettuate al numero +39 334 324 1340 (Sabino Lotito) o
Presso 'Au Qoc Dor' di Andria (Sabino o Riccardo) in Via Santa Maria dei Miracoli, 259, Andria.
Un evento che vedrà il ritorno ad Andria, dopo due anni, di anni Cristian Moroni, il Cavaliere dal cuore nobile, con la sua Cavalla Furia, dopo aver percorso più di 6.000 km nel nostro straordinario Paese.
L'evento prevede una cena solidale i cui proventi verranno devoluti alla Croce Rossa Italiana Comitato di Andria BT.
In questa cena conviviale si avrà l'opportunità di ascoltare il racconto con le avventure di viaggio di Cristian Moroni.
Riccardo Rescio
Presidente "Assaggia l'Italia ApS"
Associazione di Promozione Sociale (no profit)
Francescohorse Giannelli
Associazione "I Cavalieri DEL MITO"
Antonio Pistillo Ambasciatore dei Saperi e Sapori di Puglia per Italia&friends / Italia&friends Puglia
Il Pensiero Mediterraneo - Rivista Culturale online
Au Qoc Dor
https://www.aucoqdor.it/
www.mediasistemisrl.it
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Cerimonie ed eventi: è boom per le bomboniere solidali
Negli ultimi anni, il commercio equo-solidale ha conosciuto un vero boom, dovuto principalmente alla presa di coscienza dei consumatori, sempre più consapevoli dell'impatto che le loro scelte di acquisto hanno sulle piccole, medie e grandi imprese. Acquistare prodotti e oggetti solidali significa sostenere le piccole realtà locali, puntando a premiare quelle aziende che adottano comportamenti etici nei confronti dei loro lavoratori e dell'ambiente. Tra gli articoli solidali che stanno attirando sempre più l'attenzione dei consumatori in questo ultimo periodo rientrano le bomboniere, piccoli accessori ai quali non è possibile rinunciare quando si organizzano matrimoni, battesimi o altri tipi di eventi e cerimonie. Quali bomboniere solidali scegliere In commercio è possibile trovare numerose bomboniere con cui sostenere progetti umanitari o ambientali di organizzazioni ed enti no profit, con un’ampia varietà di scelta soprattutto online, presso i portali e-commerce specializzati. Ne costituisce un esempio Mobiliastore.it, che propone bomboniere solidali legambiente con cui è possibile supportare la campagna “Save the Queen”, riguardante la salvaguardia delle api, oppure la “Change Climate Change”, volta alla lotta contro il cambiamento climatico. Tra le bomboniere Legambiente più interessanti e originali ci sono quelle che includono piccole piantine bonsai, protette da delicati portavasi in cotone di tipo sartoriale, e quelle da piantare, composte da bellissimi magneti in porcellana accompagnati da una bustina portaconfetti contenente, oltre ai confetti, anche i semi da piantare. Molto interessanti anche le bomboniere solidali artigianali, disponibili sia in versione enogastronomica, ossia accompagnate da prodotti tipici locali, sia in versione artistica, arricchite con bellissimi oggetti realizzati in ceramica. Perché scegliere le bomboniere solidali Scegliendo le bomboniere solidali, si sostengono vari tipi di cause, distribuendo al tempo stesso prodotti di grande impatto estetico. Questa tipologia di bomboniere infatti risulta in molti casi estremamente originale e offre, a chi desidera regalare ai partecipanti a un evento un oggetto che veicoli un significato importante, una vasta gamma di prodotti tra i quali scegliere. Per finire, si tratta di una scelta perfetta per chi vuole organizzare una cerimonia o un evento che non sia fine a se stesso, ma che abbia come tema centrale la solidarietà o la protezione e il rispetto dell'ambiente. La scelta di bomboniere socialmente utili quindi non solo aiuta a creare un impatto positivo sulla vita degli altri, ma anche sull'ambiente e sulla società nel suo insieme. Quando si tratta di scegliere le bomboniere per un evento speciale, vale la pena considerare quindi le opzioni solidali e scoprire come il proprio acquisto può risultare un piccolo gesto di grande utilità. Non solo bomboniere: altri articoli solidali per le cerimonie e gli eventi Sebbene siano le bomboniere l'accessorio solidale più ricercato del momento, chi decide di organizzare una cerimonia che abbracci il tema della solidarietà e dell'etica può aggiungere a queste anche altri articoli, utili per sostenere i progetti che si hanno più a cuore. Tra gli accessori solidali che possono essere impiegati durante cerimonie ed eventi rientrano per esempio i segnaposto, immancabili nel caso in cui la cerimonia fosse seguita o preceduta da un pranzo o una cena. Anche questi accessori, se scelti con attenzione, consentono di veicolare un messaggio importante, di sottolineare in modo ancora più forte il tema centrale dell'evento e di sostenere, anche dal punto di vista economico, un'iniziativa ambientalistica o umanitaria. Read the full article
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fabriziosbardella · 2 years ago
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La nuova edizione della cena solidale natalizia di Gulliver“Live Cooking Dinner” sarà giovedì 1 dicembre alle ore 20:00 in via Severo Piatti 7. #ortidibregazzana #cenasolidalenatalizia #gulliver #ITinerisrl #legu #livecooking #marcodossi #loveinthekitchen
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misteritalia · 6 years ago
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QUOCHI DI QUORE #cena e #asta #solidale _ - - - - #mister #misteritalia #man #male #models #guy #fashion #pageant #concorsi #moda #beauty #nice #love #instadaily #instagood #me #instagramhub #follow #cute #iphoneonly #photooftheday #igdaily #instamood #bestoftheday @q_magazine #iphonesia #picoftheday #igers #tweegram (presso PalaTrieste) https://www.instagram.com/p/BuWKucvn-Pr/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=otv6z7gw77r0
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tarditardi · 5 years ago
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Tante iniziative per Crotto Valtellina e per lo chef Roberto Valbuzzi, in onda anche su Food Network
Oltre 200 persone presenti per una grande serata che ha destinato il ricavato alla casa del "dopo di noi". In cucina, insieme ai pompieri, giornalisti, politici e imprenditori, come Maria Vittoria Ferreani, socio fondatore di Aime Donna e titolare del Crotto Valtellina di Malnate.
Spezzatino di manzo al Sassella, con polenta taragna, funghi porcini trifolati e castagne al burro, questa la prelibatezza preparata da Maria Vittoria per le 210 persone presenti, che hanno potuto gustare i piatti preparati e tutti per una buona causa. Ai Vigili del Fuoco è stata data la medaglia d'oro del Gran Galà in Blu organizzato dall'associazione Articolo Tre, una cena solidale che ha raccolto fondi per dare concretezza, un tetto e un indirizzo al Dopo di Noi. Una serata di festa, di passione sociale e di entusiasmo grazie all'energia di Emanuela Romeo, Francesco Marcello, i vertici di Aime, lo chef Davide Aviano e di quei politici, imprenditori, pompieri e giornalisti che hanno vestito i panni (anzi, i grembiuli) di cuochi improvvisati, che siamo andati a scovare, inseguire e interpellare in un habitat a loro poco consono…!4 le squadre, quindi, che, con spirito di beneficenza, hanno dato il meglio di sé, per dare una risposta importante ad un un'iniziativa nobile e meritevole.
Ma le iniziative nelle quali è coinvolta la Ferreani non finiscono qui; infatti, il 20 Novembre, a Rho Fiera, dalle ore 11 del mattino, in occasione di SIMEI, Maria Vittoria sarà una delle protagoniste del Forum of the Women in Wine Worldwide, per la prima volta nel mondo, l'incontro con le Donne del Vino delle associazioni estere, un appuntamento molto importante per tutta l'associazione di cui fa parte la Ferreani. Argentina, Australia, Austria, Cile Croazia, Francia, Georgia, Germania, Nuova Zelanda, Peru', USA saranno protagoniste di questo evento, unico nel suo genere, durante il quale si incontreranno le Donne imprenditrici del settore, enotecarie, giornaliste esperte di food and wine, ristoratrici, unite dalla loro comune passione e lavoro, per sviluppare nuovi progetti e una Rete Mondiale per scambiare opinioni e far conoscere il vino dei singoli Paesi a livello internazionale in uno scambio reciproco di comunicazione, eventi, progetti comuni. Il vino è soprattutto e da tempo donna!Sempre il 20, alle ore 20,00, alla Taverna Moriggi, storico locale milanese tutela delle belle arti, in via Morigi 8 a Milano, seguirà la cena con le donne del vino del mondo e il Premio Personaggio dell'Anno che quest'anno andrà a Simonetta Doni, grafica designer ideatrice di molte etichette, con un passato nel settore della grafica per i grandi cataloghi d'arte. Poi, due amici le chiesero di fare l'etichetta per il loro vino, il Ser Lapo, rosso toscano. Da quel giorno, Simonetta è diventata la signora delle etichette e oggi veste le più importanti bottiglie italiane e non solo. "L'etichetta di un vino è fondamentale al primo sguardo; chi la crea, come Simonetta, è una vera artista, che sa entrare nell'anima del nettare degli dei, nella sua essenza, nelle sue differenze, perché ogni vino è diverso dall'altro. Spesso le etichette sono piccoli quadri, capaci di emozionare e Simonetta lo sa bene"-dice Maria Vittoria Ferreani.
Il costo della cena per le associate è simbolico, euro 25,00 a testa, mentre gli accompagnatori pagheranno 50 euro. Per le adesioni [email protected]
Il 21 alle ore 10, sempre a Rho Fiera, verrà organizzato l'incontro "Donne e vino; opportunità e sfide", aspettative e nuove risorse che attendono il mondo del vino nel turismo ed economia circolare. Porteranno i loro contributi Carlos Santos CEO di Amorim Cork Italia, Roberta Garibaldi, Docente all'Università di Bergamo e maggiore esperta di turismo enogastronomico, LCI Lavorazione Carta Riciclata Italiana. A conclusione lavori verrà consegnato a Maria Luisa Ronchi, prima sommelliere donna d'Europa, una delle 4 fondatrici dell'Associazione Nazionale Donne del vino, un attestato di benemerenza come segno di ringraziamento e gratitudine per cio' che fatto per la cultura del vino.
Sarebbe già abbastanza, ma c'è un'altra piacevole novità, questa volta in tv.
Lunedì esce "Chef in fattoria"- prima puntata-protagonista la famiglia Valbuzzi al gran completo; si tratta di un docu reality sul famoso chef Roberto Valbuzzi e lo si potrà seguire nelle sue visite ai vari produttori, o in cucina con i nonni, ma si potrà scoprire anche il restyling del ristorante Crotto, appena finito e inaugurato nel suo nuovo look, tutto da scoprire, i clienti affezionati, solo per citare alcuni temi delle varie puntate. " E' dalla fattoria di famiglia dalla quale nasce la mia ispirazione"-sottolinea Roberto-" gli ingredienti sono quelli di casa, i  miei piatti sono tutti legati alla tradizione della mia famiglia!". Il canale per godersi il programma è Canale 33 Food NetWork.
DIFFUSO DA LTC PER FRANCESCA LOVATELLI CAETANI
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dontresal · 7 years ago
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La Cena Solidale all’Osteria dei Sapori Perduti. Tra i camerieri Sindaco e Vescovo | radiortm.it
La Cena Solidale all’Osteria dei Sapori Perduti. Tra i camerieri Sindaco e Vescovo | radiortm.it
Di  Redazione  – 13 dicembre 2017
Continua la bellissima tradizione della famiglia Muriana che ogni anno, in corrispondenza dell’arrivo delle festività natalizie, offre una cena a centinaia di persone facenti parte di svariate organizzazioni che agiscono nel sociale in tutto il territorio. Ieri sera erano 200 i commensali dell’Osteria che per l’occasione sono stati serviti da camerieri…
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corallorosso · 6 years ago
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Un’umanità infeltrita di Giulio Cavalli Proviamo ad uscire per un giorno dalla politica (è venerdì, ce lo concediamo) e a pensare piuttosto al quadro generale, all’umanità che abbiamo intorno o, meglio, alla comunità che dovremmo avere intorno e che invece appare sempre più disgregata, a brandelli, ferita da una disputa tra due fazioni che se ci pensate non si parlano nemmeno più. Quando qualcuno incontra qualcun altro apparente alla fazione opposta non ha nemmeno più la voglia di provare a spiegare. Succede nei bar, negli uffici, a cena fuori: c’è chi dà addosso ai negri e ai poveri e ti assale quel groppo in gola perché sai che se rispondi quello risponderà con gli slogan, nessuno ascolterà l’altro, e si finisce solo per sfidarsi a colpi di retorica. Come se ci fosse un muro in mezzo. Come se fossimo diventati tutti isole che al massimo ogni tanto si scontrano ma non si incontrano mai. Provate a pensare alla responsabilità di ciò che abbiamo intorno. C’erano tempi in cui ci si curava che la nazione fosse potabile, qualcosa di cui essere fieri (altro che il patriottismo di plastica di questi tempi). Poi abbiamo cominciato ad accontentarci che la nostra città non avesse troppi problemi. Poi il nostro quartiere. Poi il nostro condominio. Infine il nostro cortile. Abbiamo ristretto gli spazi di cui vogliamo prenderci cura perché ci hanno convinto che sia troppo da radical chic essere solidali ad ampio raggio. E ci siamo cascati. Ci occupiamo di noi stessi e dei nostri parenti più prossimi. L’egoismo è diventato addirittura un dovere civico. Roba da non credere. E l’essere umano si è fatto isola. Un arcipelago di uomini in cui il meccanismo della comunità è stato infranto, lasciando qualsiasi gesto solidale alla naturale propensione di ognuno, senza più essere invece un normale ingranaggio di una società che sia davvero sociale. Siamo diventati un’umanità infeltrita. Ripiegati su noi stessi traffichiamo con i nostri piccoli egoismi pensando di brigare con quelli tutto l’essenziale, lasciando indietro gli ultimi e anzi allontanandoli ancora per non inquinarci la vista. Siamo tutti arroccati sulle nostre miserie godendo delle disgrazie degli altri miserabili. E per questo ci vorranno anni, decenni, per provare a rimettere le cose a posto. Per trovare la formula del collante che ci tenne insieme.
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pier-carlo-universe · 4 months ago
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La Mente Sente: Un Evento Benefico in Ricordo di Alessia Paolucci. Alessandria, 10 ottobre 2024 – Un incontro tra arte, salute e solidarietà
Il 10 ottobre 2024, presso la Ristorazione Sociale di Alessandria, si terrà l'evento benefico La Mente Sente, organizzato dall'associazione Tracuoreemente Aps in memoria di Alessia Paolucci.
Il 10 ottobre 2024, presso la Ristorazione Sociale di Alessandria, si terrà l’evento benefico La Mente Sente, organizzato dall’associazione Tracuoreemente Aps in memoria di Alessia Paolucci. L’evento è dedicato a sostenere il progetto di musicoterapia “Medical Humanities”, promosso dal Centro Studi per le Medical Humanities DAIRI. Un viaggio tra benessere, arte e salute mentale L’evento, che…
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nardonews24 · 2 years ago
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NATALE SOLIDALE: INSIEME PER OFFRIRE UN PRANZO O UNA CENA A CHI HA BISOGNO
NATALE SOLIDALE: INSIEME PER OFFRIRE UN PRANZO O UNA CENA A CHI HA BISOGNO
NARDO’ – “ A Natale puoi…” Questa è l’iniziativa promossa dall’Associazione “Farsi solidali” attraverso un salvadanaio solidale che sarà presente in tutti i grandi centri commerciali ed in alcuni forni della città. (more…)
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ilpianistasultetto · 5 years ago
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E' fortunato Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia. Lui ha una famiglia diversa da tutte le altre famiglie italiane. In queste si vive il solito tran-tran; si lavora, si torna a casa, si cena insieme, si parla della scuola dei propri figli, di cosa serve in casa, del prossimo week-end, di lavoro. Si approfitta per qualche telefonata ad amici e parenti. In casa Fontana invece no, si fa tutt'altro. La moglie del Presidente non si sente mai con il fratello. Il fratello non chiama mai la sorella per comunicargli la bella idea per aiutare la regione in quei momenti terribili di pandemia covid-19. Il Presidente ignora entrambi i fratelli. Avesse saputo del bel gesto del cognato si sarebbe impettito e gli avrebbe dato due belle pacche di incoraggiamento e chissa' quante strette di mano per la sentita riconoscenza. E si, perche' il gesto e' di quelli belli: la riconversione dell' impresa di abbigliamento di proprietà dei fratelli Dini in impresa di produzione materiali per combattere la pandemia. Non una riconversione commerciale pero'. No! Una riconversione umanitaria, solidale. Tutto fatto per regalare il materiale prodotto alla regione Lombardia, per aiutare centinaia di medici a lavorare in piena sicurezza. La storia invece ha una sua traccia diversa, secondo la magistratura che sta indagando... La societa' si riconverte nella produzione e viene scelta da Regione Lombardia per la fornitura di 75mila camici, costo 500mila euro. Aggiudicazione diretta, senza gare. Qualche giornalista inizia a fare le pulci, così le tre scimmiette corrono ai ripari. Le due scimmiette Dini trasformano la vendita in donazione e la scimmietta presidente si attiva per coprire quella perdita economica. Un bel bonifico a favore della societa' Dini fatto partire dalla Svizzera e attinto da un suo conto scudato da quelle belle leggi fatte da Tremonti ai tempi dei Governi Berlusconi. In parole povere, soldi evasi al fisco italiano e ripuliti da leggi fatte da amici. Quegli amici che imbonivano i polli italiani dicendo che sarebbero stati soldi da riportare in italia e spesi per creare lavoro in questo miserabile Paese. Aspettiamo come andra' a finire tra milioni di pigolii di condanna o di difesa che gia' si sentono. @ilpianistasultetto
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cinquecolonnemagazine · 3 years ago
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FarFood: il luogo d’incontro tra inclusione lavorativa e qualità ristorativa
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Possono inclusione lavorativa per le persone disabili e qualità ristorativa unirsi insieme in un unico luogo? Oggi raccontiamo la storia di FarFood, un bistrot unico nel suo genere. Inclusione lavorativa, la storia di FarFood FarFood è un’attività di ristorazione solidale progettata per permettere a tutte le tipologie di disagio di trovare il proprio posto nel mondo del lavoro, un progetto che nasce dalla collaborazione di professionisti del settore e ragazzi ospiti della cooperativa e impresa sociale Il desiderio di Barbiana. Il punto di ristoro FarFood - realizzato grazie ai contributi della Diocesi di Civita Castellana, della Regione Lazio e di Fondazioni private, oltre ai tanti sostenitori che hanno dato un loro contributo sostenendo la nascita di FarFood - offre 90 coperti (30 interni e 60 esterni), con piatti buoni e inclusivi che, dalla colazione alla cena, sono preparati da uno chef professionista che con la sua maestria esalta prodotti BIO e KM0, con selezioni adatte ai vegani e senza glutine. Intervista a Marcello Bastoni, responsabile del progetto di FarFood Chi meglio dei protagonisti stessi possono parlare di un progetto così di rilievo? Temi come quelli dell'inclusione lavorativa per le persone disabili sono molto importanti e ne abbiamo parlato con Marcello Bastoni, responsabile del progetto FarFood: Cinque Colonne Magazine · Marcello Bastoni, Responsabile Progetto FarFood Read the full article
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margheritapersanelcielo · 7 years ago
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Belle esperienze e come rimuoverle dalla testa
C. l’ho visto entrare per la prima volta sabato 16, bellissimo, un sorriso spettacolare. Il mio ideale di bellezza. Io lavoravo all’ingresso e lo saluto come faccio con tutti e lui mi risaluta regalandomi uno di quei sorrisi. Scrivo subito a Vì che è passato un figone e lo riconosce immediatamente, come non notarlo.
Domenica è passato due o tre volte davanti a me sorridendomi finché passa verso le 16 e mi dice tipo “mi fai quasi pena qui da sola tutto il giorno. Quando stacchi?” Gli dico che mi manca un’ora e mezza e mi fa “beh dai allora ti manca poco” e se ne va. (Io ci rimango tipo troppo male, mi ero illusa che mi chiedesse qualcosa)
Lunedì viene verso le 12.30 e mi chiede se quando staccavo andavamo a bere un caffè e così è stato, alle 14.30 con la pioggia che ha aiutato a farmi smettere di fare il mio lavoro ero a un tavolino a bere un caffè con lui, più bello che mai, che mi parlava e non so bene neanche cosa dicesse, era bellissimo. Alla fine dopo aver parlato di cose a caso mi ha chiesto se gli lasciavo il numero o mi scriveva su Instagram o dove volevo per vederci quella sera. Gli lascio il numero e dopo un’ora o poco più mi scrive e tra una cosa e un’altra da dopocena diventa proprio cena. Sono andata a prenderlo all’hotel dove stava e siamo andati a cena. Poi prima di risalire in macchina mi abbraccia e mi bacia. La prima volta che baciavo qualcuno che non fosse il mio ex da troppo tempo. Tremavo da capo a piedi, lui se n’è accorto e mi ha dato la sua giacca, come nei film. Poi non volevamo lasciarci e siamo andati ad altri due bar e abbiamo bevuto altri due caffè. A fine serata ci ha provato, gli ho fatto capire che non volevo farlo, o meglio, che volevo ma non lo avrei fatto e ce l’ho fatta. Quella sera mi ha mandato la buonanotte, lo stronzo, per dirmi che era stato benissimo e che era proprio vero che l’attesa aumenta il desiderio.. Io tra caffè e ansia l’ho pensato tutta la notte, non ho chiuso occhio e mi rigiravo nel letto. Pensavo già a me con lui, pensavo già al mio corpo con il suo e non vedevo l’ora che fosse il giorno dopo per rivederlo.
Martedì mi richiede di andare a cena insieme e mi dice di passare prima da lui in hotel a fumare una sigaretta perché i suoi compagni di stanza non c’erano. Sapevo il motivo, ma lo volevo almeno quanto lui. Quindi sono andata, quindi è successo ed è stato sensazionale. Da 10+. Un ragazzo che sembrava perfetto in tutto, fisicamente, in tutto quello che diceva e completamente soddisfacente anche sotto quel punto di vista. Pazzesco. Siamo usciti dalla camera alle fine alle 22.30 e siamo dovuti andare per forza mc a cena. Io non riuscivo a togliergli gli occhi a cuoricino di dosso.
Mercoledì ci eravamo messi d’accordo lui con altri due suoi amici ed io con due amiche per uscire la sera ma poco prima dell’uscita le mie due mi danno buca e quando già ero uscita lui mi dice che avrebbe fatto l’amico solidale quindi non usciva neanche lui. Mi incazzo un po’ (perché comunque la preparazione di una ragazza per un appuntamento dura oltre un’ora) e alla fine ci vediamo. Arrivati al T. io faccio un po’ l’offesa, lui se ne accorge e mi fa sedere sulle sue gambe. Brividini. Inutile dire che lo rifacciamo a fine serata.
Giovedì andiamo in centro, però lui arriva con gli amici suoi prima e quando arrivo con le mie amiche era già un po’ ubriaco. Ci rimango un po’ male. Già c’ero rimasta male che dopo la prima sera, appena fatto, non mi ha più mandato un messaggio di buonanotte. Però vabbè, io persa. Passiamo la sera a stuzzicarci finché non andiamo al C. (Luogo dove è iniziato tutto) perché c’era una sorta di serata. Alla fine ho bevuto anch’io, perché da sobria non avrei sopportato quella situazione. Lui era ubriaco invece. Tra una cosa e un’altra gli rubo anche il cappellino. Lui mi chiede di andare con lui a fare un giro perché voleva farmi vedere il posto. Capisco le sue intenzioni ma mi infastidisce, con tutti i nostri amici dilà. Quindi riesco ad evitarlo e torniamo tra gli altri. A fine serata non ho resistito però, quando sono andati via tutti, lo desideravo troppo. In un posto mai visto.
Venerdì era il giorno della partenza.. io tristissima. Passa al volo al mio stand la mattina e mi dice che sarebbe ripassato, ma io alle 14.30 dovevo andare a fare un altro lavoro. Lo avviso e alla fine riesce a tornare in tempo. Gli chiedo se possiamo parlare da soli e gli faccio capire che io mi sono affezionata, lui mi fa capire che non è fattibile. Io tristissima. Ci salutiamo, mi abbraccia forte, fa per farmi un bacio e non me lo da neanche in bocca..
Addio, C.
Pensavo non mi avrebbe più riscritto. Pensavo “forse sono stata io, ero partita col presupposto che doveva essere e sarebbe stata una botta e via e quindi così l’ha presa lui.” Ma io non sono una da botta e via, proprio no. E lui era troppo bello, davvero dico, obiettivamente parlando, troppo bello per bastargli io.
Mi ha riscritto il giovedì dopo su Instagram in risposta ad una storia con “manchi un po’”. Abbiamo parlato e ha detto cose importanti tipo “Sono umano, è normale che provo dei sentimenti, ci rimarrei di nuovo male e non mi va”. Abbiamo parlato un altro po’ e poi il giorno dopo ha smesso di rispondermi. Gli ho riscritto due volte per cazzate da quel giorno e mi ha tagliata subito.
È finita, era finita prima di iniziare. Anzi, non è mai iniziata. È stata semplicemente come ha detto lui “una bella esperienza”. Una bellissima esperienza che non riesco a togliermi dalla testa.
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