#Catene invisibili
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Alida Valli Filmography Part 1
Schoolgirl Diary (1941)
Catene invisibili (1942)
We the Living (1942)
The Paradine Case (1947)
The Miracle of the Bells (1948)
The Third Man (1949)
The White Tower (1950)
Walk Softly, Stranger (1950)
Siamo donne (1953)
Senso (1954)
#Alida Valli#Schoolgirl Diary#Catene invisibili#We the Living#The Paradine Case#The Miracle of the Bells#The Third Man#The White Tower#Walk Softly Stranger#Siamo donne#Senso (
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L’avevano fermata, le avevano detto che il suo velo era fuori posto, che doveva sistemarlo meglio, che coprisse come si deve. Uno sguardo di ammonizione, una regola ripetuta, e un comando che pesava come catene invisibili.
Ma invece di abbassare lo sguardo, di tirare quel velo come le avevano detto, si toglie il velo. Poi la giacca, la camicia. Strato dopo strato, libera la pelle, si scrolla di dosso le catene.
Nel cuore pulsante di Teheran, nel cortile dell’università, rimane in biancheria intima, ma rivestita di un coraggio e una dignità che superano ogni stoffa.
Gli sguardi si accalcano su di lei: alcuni pesanti, di giudizio; altri increduli, come se stessero respirando libertà per la prima volta. Lei è una nota stonata in un coro di silenzi, un punto esclamativo in un libro di regole immutabili.
La terra sotto i suoi piedi è sempre la stessa, ma il cielo sembra abbassarsi per accoglierla. Si domanda se il vento senta il peso di tutte le parole che non si sono mai osate.
Gli occhi degli altri si posano come pietre sul suo corpo, mentre le voci si sussurrano contro di lei, tempeste di giudizi. Ma nel suo silenzio c’è un grido che sfida il mondo.
Arrivano per spegnere la sua fiamma, ricoperti di divise che trasudano conformità. La afferrano con forza, la trascinano via, mentre lei resta muta, forte come una roccia. La portano in un luogo dove sperano di spezzarla, di soffocare quel fuoco indomabile. La trasferiscono in un ospedale psichiatrico, dove tentano di etichettare come “follia” il suo desiderio di libertà. Ma non capiscono che le idee non si possono ammanettare, né chiudere in una stanza bianca.
Donna. Libera. Rivoluzione che cammina a piedi nudi sul selciato della storia.
Il suo corpo è un manifesto, la sua pelle è inchiostro vivo, e oggi ha scritto una nuova pagina di libertà.
Nel dipartimento rimane il suo ricordo, un’ombra luminosa, un’equazione irrisolta sul muro. Perché spogliarsi dei simboli imposti è l’unico modo per rivestirsi di infinito.
PS: La ragazza si chiama #AhouDaryaei, studia letteratura francese all’Università di Oloom Tahghighat, in Iran.
Un’eroe di cui avevamo bisogno! ♥️
Dalla Fenomenologia della lingua
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L’avevano fermata, le avevano detto che il suo velo era fuori posto, che doveva sistemarlo meglio, che coprisse come si deve. Uno sguardo di ammonizione, una regola ripetuta, e un comando che pesava come catene invisibili.
Ma invece di abbassare lo sguardo, di tirare quel velo come le avevano detto, si toglie il velo. Poi la giacca, la camicia. Strato dopo strato, libera la pelle, si scrolla di dosso le catene.
Nel cuore pulsante di Teheran, nel cortile dell’università, rimane in biancheria intima, ma rivestita di un coraggio e una dignità che superano ogni stoffa.
Gli sguardi si accalcano su di lei: alcuni pesanti, di giudizio; altri increduli, come se stessero respirando libertà per la prima volta. Lei è una nota stonata in un coro di silenzi, un punto esclamativo in un libro di regole immutabili.
La terra sotto i suoi piedi è sempre la stessa, ma il cielo sembra abbassarsi per accoglierla. Si domanda se il vento senta il peso di tutte le parole che non si sono mai osate.
Gli occhi degli altri si posano come pietre sul suo corpo, mentre le voci si sussurrano contro di lei, tempeste di giudizi. Ma nel suo silenzio c’è un grido che sfida il mondo.
Arrivano per spegnere la sua fiamma, ricoperti di divise che trasudano conformità. La afferrano con forza, la trascinano via, mentre lei resta muta, forte come una roccia. La portano in un luogo dove sperano di spezzarla, di soffocare quel fuoco indomabile. La trasferiscono in un ospedale psichiatrico, dove tentano di etichettare come “follia” il suo desiderio di libertà. Ma non capiscono che le idee non si possono ammanettare, né chiudere in una stanza bianca.
Donna. Libera. Rivoluzione che cammina a piedi nudi sul selciato della storia.
Il suo corpo è un manifesto, la sua pelle è inchiostro vivo, e oggi ha scritto una nuova pagina di libertà.
Nel dipartimento rimane il suo ricordo, un’ombra luminosa, un’equazione irrisolta sul muro. Perché spogliarsi dei simboli imposti è l’unico modo per rivestirsi di infinito.
PS: La ragazza si chiama AhouDaryaei, studia letteratura francese all’Università di Oloom Tahghighat, in Iran.
Un’eroina di cui avevamo bisogno!
Fonte: Simone Carta, scrittore ❤️
#tumblr#coraggio#frasi forza#resilienza#frasi tumblr#amore tumblr#donna#donne#iran#eroi#simonecartascrittore
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L’avevano fermata, le avevano detto che il suo velo era fuori posto, che doveva sistemarlo meglio, che coprisse come si deve. Uno sguardo di ammonizione, una regola ripetuta, e un comando che pesava come catene invisibili.
Ma invece di abbassare lo sguardo, di tirare quel velo come le avevano detto, si toglie il velo. Poi la giacca, la camicia. Strato dopo strato, libera la pelle, si scrolla di dosso le catene.
Nel cuore pulsante di Teheran, nel cortile dell’università, rimane in biancheria intima, ma rivestita di un coraggio e una dignità che superano ogni stoffa.
Gli sguardi si accalcano su di lei: alcuni pesanti, di giudizio; altri increduli, come se stessero respirando libertà per la prima volta. Lei è una nota stonata in un coro di silenzi, un punto esclamativo in un libro di regole immutabili.
La terra sotto i suoi piedi è sempre la stessa, ma il cielo sembra abbassarsi per accoglierla. Si domanda se il vento senta il peso di tutte le parole che non si sono mai osate.
Gli occhi degli altri si posano come pietre sul suo corpo, mentre le voci si sussurrano contro di lei, tempeste di giudizi. Ma nel suo silenzio c’è un grido che sfida il mondo.
Arrivano per spegnere la sua fiamma, ricoperti di divise che trasudano conformità. La afferrano con forza, la trascinano via, mentre lei resta muta, forte come una roccia. La portano in un luogo dove sperano di spezzarla, di soffocare quel fuoco indomabile. La trasferiscono in un ospedale psichiatrico, dove tentano di etichettare come “follia” il suo desiderio di libertà. Ma non capiscono che le idee non si possono ammanettare, né chiudere in una stanza bianca.
Donna. Libera. Rivoluzione che cammina a piedi nudi sul selciato della storia.
Il suo corpo è un manifesto, la sua pelle è inchiostro vivo, e oggi ha scritto una nuova pagina di libertà.
Nel dipartimento rimane il suo ricordo, un’ombra luminosa, un’equazione irrisolta sul muro. Perché spogliarsi dei simboli imposti è l’unico modo per rivestirsi di infinito.
PS: La ragazza si chiama Ahou Daryaei, studia letteratura francese all’Università di Oloom Tahghighat, in Iran.
Un’eroe di cui avevamo bisogno!
Un grosso problema sono le donne a favore della sharia, e se non sono tutte coese contro il regime religioso, sarà l'ennesimo martire di un ottusa religione.
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esiste un momento in cui riesci ad evadere pure sentendoti imprigionata da catene invisibili.
condizionati dalla nostra mente viviamo come schiavi che appartengono ad un mondo che odia le peculiarità individuali e favorisce l’omologazione.
essere divergenti è un dono riservato a pochi.
-hsox
#lifequotetoday#bad feeling#bad life choices#amore tossico#citazioni mie#amore mio#amore finito#chat notturne#mi manchi#citazioni
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"Le fedeltà invisibili. Sono fili che ci legano agli altri, ai vivi come ai morti, sono promesse che abbiamo sussurrato e di cui non riconosciamo l’eco, lealtà silenziose, sono contratti per lo più stipulati con noi stessi, parole d’ordine accettate senza averle comprese, debiti che custodiamo nei recessi della memoria. Sono le leggi dell’infanzia che dormono dentro il nostro corpo, i valori per cui lottiamo, i fondamenti che ci permettono di resistere, i principi indecifrabili che ci tormentano e ci imprigionano. Le nostre ali e le nostre catene. Sono i trampolini da cui troviamo la forza di lanciarci e le trincee in cui seppelliamo i nostri sogni."
Delphine de Vigan - Le fedeltà invisibili
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NANOBOT INSTALLATI NEI VACCINI COVID -studio pubb 18.7.24
Un nuovo studio giapponese dimostra che i vaccini Pfizer e Moderna contengono entità “animate simili a vermi” non autorizzate, invisibili all’occhio umano, che nuotano, si muovono e si assemblano in strutture complesse, che causano coaguli all’interno del corpo. (Ciò che l’imbalsamatore Richard Hirschman ha trovato e denunciato nel film Died Suddenly).
Il dott. Young Mi Lee e il dott. Daniel Broudy dell'Università Cristiana di Okinawa hanno scoperto questi "componenti ingegnerizzati aggiuntivi non divulgati" isolando le fiale di vaccino inutilizzate per 3 settimane e poi esaminandole con un ingrandimento di 400X.
Lee e Broudy osservarono che quando la nanotecnologia veniva energizzata, creava “dischi, catene, spirali, tubi e strutture ad angolo retto”.
I ricercatori, che hanno pubblicato i loro risultati sull'International Journal of Vaccine Theory Practice and Research, ritengono che queste misteriose nanoparticelle siano responsabili dell'esplosione del "turbo cancro" e delle malattie autoimmuni in tutto il mondo.
Hanno anche concluso nello studio che sospettavano che questi componenti microscopici intelligenti facessero parte dell'“Internet dei corpi” pianificato da tempo e ben finanziato dall'élite, che è stato descritto come una sorta di “sistema nervoso centrale globale sintetico” che trasforma gli esseri umani in “robot magnetici bioibridi” controllabili.
Lo studio si conclude chiedendo un divieto globale di tutte le iniezioni di mRNA, finché questi nanobot non saranno studiati a lungo termine.
Conclusione dello studio
Una revisione dei libri governativi e della letteratura accademica in biotecnologia, nanotecnologia, scienza dei materiali e ingegneria elettronica combinata con studi di incubazione longitudinali rivelano prove convincenti di varie corruzioni fondamentali. Le piattaforme iniettabili di mRNA modificato - ampiamente note come "vaccini" - iniettate nei deltoidi di miliardi di esseri umani stanno evidentemente adulterando ciò che è già presente. Studi osservazionali e analisi comparative suggeriscono che contaminazioni intenzionali compaiono nelle fiale del "vaccino", nei campioni di sangue estratti da soggetti esposti al test ai “vaccini” e alla conseguente eliminazione dei prodotti biologici sintetici (Woodruff & Maerkl, 2016). Sia la morfologia che le caratteristiche comportamentali di questi fenomeni osservati suggeriscono che, lungi dall'essere puri (Finn, 2011 p. 138), questi iniettabili sono composti, fino ad ora, da componenti ingegnerizzati aggiuntivi non rivelati che rispondono a una gamma di forme di energia interne e ambientali, tutte le quali sono rintracciabili e descritti in tutta la letteratura accademica. Profonde deviazioni dal significato generalmente compreso dello slogan pubblicitario “vaccino” e dalla sua pretesa di “sicuro ed efficace” appaiono nelle osservazioni dei “prodotti biologici” al microscopio. Le morti in eccesso, l’incidenza del cancro “turbo” e varie malattie autoimmuni segnalate a livello globale dopo il lancio degli “iniettabili” mostrano una correlazione sospettosamente alta. Le perversioni che abbiamo descritto suggeriscono una chiara corrispondenza con l’infrastruttura di comunicazione che appare ora in costruzione nell’Internet of Bodies, ben finanziato e pianificato da tempo, l’IoB (Celik et al., 2022), una sorta di sistema nervoso centrale globale sintetico: il i cui dettagli sono ampiamente discussi e illustrati anche nel corpus accademico. I robot magnetici bioibridi, in particolare, rappresentano una preoccupazione significativa per i ricercatori che tentano di dare un senso alla reattività di questi “prodotti biologici” alle fonti di energia. Facciamo eco agli appelli di altri ricercatori impegnati in studi simili: fino a quando i componenti non saranno verificati e i loro effetti a lungo termine compresi, una necessità disprezzata dalle richieste di autorizzazione all'uso di emergenza, è necessaria un'immediata sospensione globale.
https://ijvtpr.com/index.php/IJVTPR/article/view/102/282
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Ti scrivo queste parole perché non posso più tenerle dentro di me. All'inizio, pensavo di vivere una bella storia d'amore, credevo in ogni momento che trascorrevamo insieme, credevo in ogni parola che mi avevi promesso, anche se le parole nascondevano cose invisibili. Ma ora la verità è che non posso nascondere più il dolore dopo aver scoperto che vivevo una bugia, ero vittima di un amore falso, mentre io ero lo sciocco che inseguiva un'illusione.
Pensavo che fossi la persona che meritava tutto da parte mia, ma ora vedo che eri solo una persona che giocava con i miei sentimenti, manipolando le mie emozioni per sentirti bene sulla base del mio cuore distrutto. Sì, come dice Bob Marley: "Liberati dalla schiavitù mentale, nessuno può liberare la nostra mente tranne noi stessi" - è giunto il momento di liberarmi da questo fardello, da queste catene che mi hai messo nel cuore. E ora sto cercando di liberarmi da queste catene in cui mi hai imprigionato, mentre tu sorridevi come se non capissi la portata del dolore che mi stava consumando dentro.
Non avrei mai immaginato che qualcuno in cui avevo riposto tutta la mia fiducia, a cui avevo dato tutto, potesse diventare la causa della mia rovina. Vedevo in te tutta la speranza, ma tu hai scelto di diventare la causa del mio cuore ferito, ti divertivi a scapito dei miei sentimenti. Ogni volta che cercavo di aggrapparmi a te, ti allontanavi di più, immergendomi in delusioni sempre più profonde. Cercavo una ragione, una spiegazione per quello che stava succedendo, ma niente di tutto ciò aveva un senso alla fine. Volevo solo credere che saresti cambiata, ma non l'hai fatto, e ora sono qui, a soffrire in silenzio, cercando un modo per liberarmi.
"No woman, no cry", come dice Bob Marley, e io sono qui a cercare la pace interiore nonostante il dolore. In ogni momento in cui manipolavi i miei sentimenti, ero io a soffrire, mentre tu eri nel tuo mondo, come se non ti rendessi conto di cosa stavo passando. Mi hai lasciato soffrire in silenzio, mi hai lasciato in uno stato di shock e confusione, vivendo nel buio mentre tu illuminavi la tua vita con qualcun altro, e io qui, con una grande delusione. Sapevi quanto mi faceva male tutto questo? Ti rendevi conto della mia distruzione interiore mentre cercavi la tua comodità?
Ora che ho scoperto la verità, non posso fare a meno di dire: grazie per ogni momento in cui sei stata la causa della rottura del mio cuore, grazie per ogni promessa che hai infranto, per ogni delusione che ho vissuto con te. Avrei voluto che fossi la persona con cui vivere un momento autentico, ma ora so che vivevo in un'illusione. Non cerco colpe, ma comprensione. Ma ora ho bisogno di lasciarmi tutto alle spalle e ricominciare da capo.
Non ero sciocco, ma cercavo qualcosa di autentico in un mondo pieno di bugie. Oggi, mentre soffro per tutto questo, ti dico addio. Non perché non ti ami, ma perché non posso restare in un posto che mi sradica dalle mie radici. "No woman, no cry" - supererò questo dolore, anche se ciò significa che dovrò lasciare tutto indietro
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CATENE INVISIBILI
L’Alienazione nell’Era Moderna. le catene che il sistema impone all’individuo, privandolo della sua libertà, creatività e connessione con la natura. L’alienazione è il risultato di questo processo, che rende l’individuo isolato, infelice e sottomesso.
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Casa.
Forse Cuorespina ha trovato una sua nuova casa. Un luogo dove crescere, prendere forma, partire per posti lontani e toccare gli interessi di spiriti affini.
Quando si riceve l'opportunità preziosa di fare il nido in una nuova casa, credo venga d'istinto il desiderio di aggiungerci qualcosa di nostro, qualcosa di intimo e vero. Ora, di intimo per quella nuova casa c'è già Cuorespina stesso, con tutto ciò che rappresenta, chiaro. Ma ho sentito il bisogno di metterci anche altro, una chiusura, un segno, una nota.
Quindi, eccomi qui a ipotizzare quali potrebbero essere le parole, nere su bianco, sotto il titolo Nota dell'autrice. Ecco un'idea:
"Ho scritto Cuorespina perché ero arrabbiata.
Ci sono vari modi di uscire da una situazione del genere, o di spogliarla almeno un po’ delle sue spine. Scrivere è stato per me uno dei più efficaci.
Questo libro riporta dei ringraziamenti a una persona specifica, ed è giusto così. Ma la verità cruda è che io questo libro l’ho scritto per me stessa. E l’ho scritto anche per chi ha bisogno di leggere una storia in cui la protagonista è una giovane donna tutt’altro che amabile che cerca di spezzare le catene invisibili che la soffocano.
Non è una storia edificante, anzi, bensì è un racconto di liberazione rabbiosa e imprecisa. È un romanzo per chi ha bisogno di sentirsi dire, senza moralismi o retorica, che a volte si può voltare pagina solo se si ha il coraggio di piantare un pugnale nel cuore del problema, letteralmente.
Chi cerca una vera e propria crescita personale, con tanto di auto-critiche e lezioni arricchenti, qui non ne troverà.
Rimanderò tutto quello, se mai ne sentissi la necessità, a un altro momento, perché questa è stata la mia ora di urlare e arrabbiarmi. E credo sia la stessa ora per tanti, ma soprattutto tante."
. . .
E nulla, ecco qualche lacrimuccia che se ne va. A volte, le cose succedono. Per davvero.
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L'Ignoranza Non Ha Confini" - Una Canzone di Risveglio e Consapevolezza 🌍🎶 Descrizione del video: ✨🎵 Benvenuti nel nostro nuovo viaggio musicale! ��✨ Questa canzone è un grido di allarme e di risveglio. "L'Ignoranza Non Ha Confini" esplora il tema dell'indifferenza collettiva e della cecità di fronte alle verità nascoste. Viviamo in un'epoca dove la conoscenza è a portata di click, ma molti preferiscono restare nel buio, seguendo il "gregge" senza mai chiedere il perché. 🐑 🎤 Significato e Messaggio della Canzone La canzone è suddivisa in diversi verses e un potente refrain che richiama l'ascoltatore a riflettere su quanto sia pericoloso vivere con "gli occhi chiusi". 🌑 Gli strumenti musicali, come l'assolo di flauto traverso e il finale al pianoforte, accompagnano un messaggio di critica sociale, incitando chi ascolta a non accettare passivamente tutto ciò che ci viene imposto. 💡 Tematiche Chiave: La Passività Sociale: La prima strofa ci parla di persone che vivono senza ambizione, seguendo il flusso della massa senza domandarsi nulla. Questo è un richiamo a chi si accontenta di "un pallido cliché" invece di cercare la propria strada. Il Potere dell'Informazione: Nel verse 3, grazie a Internet, abbiamo il potenziale di liberarci dalle catene della manipolazione. Ma quanti scelgono di sfruttare questa opportunità? 💻🌐 Un Invito all'Azione: Il bridge è un invito a unirsi per comprendere il funzionamento della società. Perché restare marionette quando possiamo essere padroni del nostro destino? ✊🗣️ Critica alla Superficialità: Nell'era dei social media, siamo "prigionieri degli schermi brillanti", dimenticando di guardare oltre ciò che è in superficie. 📱✨ 🎶 Riflessioni sul Testo Il testo è un intreccio di metafore che ci sfidano a guardare oltre le apparenze. Dai cervelli in gestione alla perdita del senso del nostro cammino, ogni verso è un richiamo alla consapevolezza. La ripetizione del ritornello ("L'ignoranza non ha confini, vola libera, senza catene") è un monito: se non agiamo ora, rischiamo di restare in un ciclo senza fine di disinformazione e ignoranza. 🔥 Momenti musicali da non perdere 🔥 Assolo di flauto traverso: Un momento di riflessione tra il caos, rappresentando la ricerca della verità tra il rumore della massa. Finale al pianoforte: Un dolce, ma malinconico fade-out, che ci lascia con una domanda aperta: troveremo mai la via della consapevolezza? 🤔 Domande per gli Ascoltatori: Qual è il verso che vi ha colpito di più? 🎤 Pensate che la nostra società sia davvero prigioniera dell'ignoranza? 🚪🧠 Come possiamo sfruttare al meglio le risorse che abbiamo oggi per liberarci dalle catene invisibili? 🔓🌍
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Novembre delle Ceneri
Novembre duemiladiciannove, sposai la solitudine, un velo nero. Festeggiamenti muti, un brindisi alla pena, in un pomeriggio d’autunno, grigio e cupo. Sognai un abbraccio caldo, un amore eterno, ma la realtà mi gettò nell’abisso. Catene invisibili mi legano al vuoto, un peso opprimente sul cuore affranto. Un messaggio, un’illusione, un’eco lontana. Una voce amica, un’ultima speranza. “No era un…
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Penso ad Ezio...
Penso ad Ezio e… Penso ad Ezio e non posso fare a meno d’immaginare un titano che con quieto furore condivideva la solitudine della sua malattia, facendo risuonare le note delle catene invisibili che lo tenevano avvinto, più di noi sedicenti sani, alla dolceamara gravità della condizione umana.Penso ad Ezio, che molti hanno scoperto solo quattro anni fa in televisione ma che per una vita ha…
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Cara T,Sono stati giorni difficili ma non ce n'è stato uno in cui io non abbia pensato a te.Sono sfinita dalle complicazioni che la vita mi sta presentando e, ogni giorno, mi chiedo cosa mi diresti se potessi parlare. Sono quasi sicura di aver sbagliato tutto nella mia vita.Ho lasciato che decidessero gli altri per me.Prima mio padre, poi mio marito e poi é stato troppo tardi per invertire la rotta. Più passa il tempo, più diventa difficile spiegarla questa mia vita, queste catene invisibili che mi tengono relegata in un angolo. Sono quella che sbaglia sempre, quella degli errori imperdonabili.Credo di aver sbagliato tutto anche con Giacomo, sul quale non ho più nessun controllo. Mi dico che ho sempre fatto tutto il possibile, che la mia rigidità é frutto non solo della educazione ricevuta ma anche degli eventi che hanno distrutto il nostro rapporto.Tu lo sai bene, quante volte mi hai ascoltata e consolata,consigliata.Ho stretto i denti per anni, ripetendomi che"col tempo cambierà".Il tempo é passato e le cose sono cambiate solo in peggio.Sono stanca T.Lo so che ti sembra una bestemmia.Perché io non sono prigionera del mio corpo e di una malattia infame,che posso camminare, mangiare, parlare, ridere,abbracciare chi amo, venire da te ogni fine settimana a stordirti con le mie chiacchiere.Lo so che dire a te tutte queste cose é stupido,E probabilmente mi diresti"vaffanculo Giò Giò".Ma io a te non ho mai nascosto niente,Né posso farlo ora.Perché tu,se mi guardi negli occhi, capisci subito cosa mi passa perla testa.L'unica consolazione che ho é che finalmente ho trovato la pace sul piano sentimentaleHo smesso di credere, per cui non do spazio a nessuno, non faccio avvicinare nessuno, vivo al riparo da tutto e mi evito problemi, complicazioni...e lacrime.Che di lacrime ne ho versate anche troppe.Mi sono arresa all' idea che nella mia vita non entrerà più nessuno,con buona pace di tutto quello che avrei ancora da dare.É stupido lo so,e so che se potessi parlare mi diresti di non dire cazzate che non posso scegliere di chiudermi adesso,Ma a una certa ti stanchi anche.E io almeno da un lato meritavo la pace,ho scelto di trovarlo proprio dal lato in cui ho sofferto di più. Basto a me stessa, lo saiQuello che mi manca di più ora é quello che avevamo NoiLa nostra Amicizia, il nostro sorreggerci a vicenda. Ci siamo conosciute troppo tardi, abbiamo avuto troppo poco tempo insieme da vivere come volevamo.Io sono grata di poter venire da te e stringerti Di poter vedere l' Amore nei tuoi occhi, sentirlo in quella stanzaFa male vederti così ma nello stesso tempo, poter stringere la tua mano e guardarti negli occhi é qualcosa a cui non rinuncio.Mi manca quello che avevamo, mi manca la tua voce e a volte la tua presenza fisica in alcune situazioniMa so che con il cuore ci sei e questo mi bastaMi hai trovata accartocciata,a pezzi e mi hai aiutata a rimettermi in piedi, a non mollare. É un momento difficile, piango spesso, sono fuori di me e credo nessuno abbia capito quantoE non posso dirlo neanche a te ora, cerco di nasconderlo perché non devi mai e poi mai sentirti parte del mio doloreMa soffro molto anche per te, per tutto quello che ti é stato toltoEd é profondamente ingiustoVederti da un lato mi consola, dall' altro mi spacca il cuore in due ogni voltaMa l' Amore é amore e voglio viverti ogni istante che possoPerché ti sono Amica, perché non ti lascio solaPerché finché avrai piacere di vedermi arrivare, io sarò lì con te.❤️ Balleremo sul mondo Sempre
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Invisibili catene - Invisible chains
🌸Invisibili catene🌸Inaspettatamente tutto cambiae quel che era possibile rifugioper difendere il proprio sentireè divenuto condanna con occhi diversi ed invisibili catene24.08.2023 Poetyca 🌸🌿🌸#Poetycamente🌸Invisible chainsUnexpectedlyeverything changesand what it waspossible refugeto defendyour own feelingit has become condemnationwith different eyesand invisible chains24.08.2023 Poetyca
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Manipolatori (le catene invisibili della dipendenza psicologica) – Elisa De Marco
Manipolatori (le catene invisibili della dipendenza psicologica) – Elisa De Marco
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