#Cartellonista italiano
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tutorart75 · 1 year ago
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Antonio Boggeri
#AntonioBoggeri dopo aver frequentato l'istituto tecnico e il conservatorio di #Milano entra alla #stamperia #AlfierieLacroix. #graficopavia #graficopavese #cartellonistapavia #cartellonistapavese #designerpavia #designerpavese #graficoitaliano #grafico
ANTONIO BOGGERI GRAFICO ITALIANO Uno dei grandi patriarca della grafica italiana – Antonio Boggeri Antonio Boggeri nasce a Pavia nel 1900. Dopo aver frequentato l’istituto tecnico e il conservatorio di Milano (era un abile violinista), Boggeri entra alla stamperia Alfieri & Lacroix. Nato nel 1900 a Pavia, Lombardia, Italia Morto nel 1989 a Santa Maria Ligure, Liguria, Italia Nella stamperia…
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rospeinfrantumi · 6 years ago
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• Bouillon Kub, 1931
Leonetto Cappiello / la reinvenzione della pubblicità da strada 
Leonetto Cappiello (Livorno 1875- Cannes 1942), illustratore e cartellonista italiano (ma poi naturalizzato francese), è stato uno dei primi artisti dell’era dell’opera d’arte seriale e tecnicamente riproducibile, concepita, prodotta e commissionata per l’industria pubblicitaria. La città come sala espositiva per le sue affiches cambia pelle, dopo un primo apprendistato Belle Époque dà il via a un’estetica innovativa in cui il prodotto prende vita legandosi a idee visive sempre più stilizzate e riconoscibili: i fondali monocromi servono a mettere in luce l’attore protagonista – la merce, il prodotto, il marchio di fabbrica – accompagnato da una spalla – un bue, un omino vestito di bottiglie o che sputa fuoco, o ancora una serie di mani scappellanti – che diventano suggestioni visive irrealistiche e facili da memorizzare. Il segno diventa icona, il messaggio è solo un gioco di accostamenti visivi e verbali che subito diventano proverbiali.
Di recente una mostra a Livorno (Rèclame. Leonetto Cappiello e le stagioni della grafica pubblicitaria a Livorno, 15 dicembre 2018 al 3 marzo 2019) ne ripercorre l’arte, le idee, la leggerezza. > https://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2019-01-07/la-reclame-che-ha-fatto-storia-manifesti-leonetto-cappiello–102545.shtml? 
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fashioncurrentnews · 6 years ago
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I sogni che appendiamo ai muri
Colorati e appariscenti, i manifesti realizzati dai pittori di cinema italiani anticipavano in strada il piacere dei film. Ora un volume racconta come hanno cambiato il nostro immaginario: da Fellini a Stallone, dalla Vitti e Antonioni fino al MoMa di New York.
In un’epoca non troppo lontana, i film si vedevano sulla carta, prima ancora che nelle sale cinematografiche. Bastava un manifesto affisso al muro. A realizzarlo era chiamato un “cartellonista”, ovvero un artista specializzato in locandine: stava a lui riassumere l’atmosfera dell’intera pellicola in una sola immagine. Potentissima. Ora mettiamone insieme circa cinquecento e capiremo il magnetismo di un volume come “Pittori di cinema” (Lazy Dog). Il libro, che esce questo mese, riunisce i manifesti ma anche gli sketch, i bozzetti e i lavori inediti di 29 cartellonisti italiani collezionati in primis dall’autore, Maurizio Baroni, che ha raccolto oltre 25mila pezzi e li ha donati alla Cineteca di Bologna. «Ho iniziato a undici anni a staccare dai muri i poster dei film che avevo amato », racconta l’esperto di cinema. «Quando mio padre scoprì questa attività illecita, in una notte bruciò tutti i miei tesori. Ma non riuscì a fermare la mia passione: cominciai ad acquistarli. In seguito ho catalogato tutti i film usciti in Italia dal Dopoguerra a oggi, riservando particolare attenzione ai nomi dei pittori che ne avevano creato i poster. In questo libro ho scelto le immagini che li hanno resi grandi». Altrettanto grande è l’epoca finita negli anni Novanta, in cui i pittori italiani lavoravano per il cinema, anche internazionale. «Ho avuto la fortuna di incontrare molti di loro», continua Baroni. «Sandro Symeoni è stato, a mio parere, il più originale durante gli anni Sessanta/ Settanta – suoi, per esempio, i poster de “I racconti di Canterbury” o “Profondo rosso”. Il più sperimentale, Renato Casaro, ha introdotto l’uso dell’aerografo e Arnold Schwarzenegger e Sylvester Stallone lo hanno scelto quale pittore ufficiale dei loro manifesti per tutto il mondo. Ammiro molto le tecniche di Silvano Campeggi, dominate dall’uso del colore rosso come si vede nel poster di “Via col vento”. E poi, ovviamente, c’è il grande Giuliano Nistri». Uno dei pochi cartellonisti ancora viventi fra quelli inclusi nel volume, Nistri, oggi ottantanovenne, ha disegnato fra gli anni Quaranta e gli Ottanta più di duemila manifesti. «Quando potevo, specialmente per i film più complessi, andavo a vederli e mi lasciavo ispirare, se no bastavano le foto», ricorda. «Poi realizzavo gli schizzi, di solito cinque, e li sottoponevo alla casa cinematografica perché scegliesse. Me ne sono rimasti tanti, e mi stupisco quando mi vengono chiesti da molti giovani collezionisti che non hanno vissuto quel periodo». Tra le sue locandine c’era anche quella per il film “La notte” di Michelangelo Antonioni. «Scelsi di privilegiare il volto di Monica Vitti, che stava emergendo con forza nel cinema italiano. E usai pochi colori – per me un manifesto doveva averne al massimo due o tre ben miscelati, così da essere riconoscibile per le strade una volta affisso». E restare nel tempo. Non a caso la locandina per “La maschera del demonio”, il film di Mario Bava del 1960, è stata esposta al MoMA di New York. Un destino che difficilmente toccherebbe ai fotocolor attuali, realizzati al computer e con costi bassissimi. «Tutto è più semplice, ma sbrigativo e superficiale», chiosa Baroni. E viene da citare Federico Fellini, che dei manifesti sancì il valore immateriale: «Sono come le canzonette: ti riportano a certi momenti della tua vita, impedendoti di perderli. Ti riportano cioè non tanto e non soltanto ai film, quanto alle loro stagioni, al clima e al sapore di quelle stagioni». Per fortuna, ora, c’è chi dà loro un’altra chance…
LA STORIA CONTINUA
Per la regista ALICE ROHRWACHER certi poster regalano emozioni che non finiscono con la parola “fine”.
Tre lungometraggi – “Corpo celeste”, “Le meraviglie” e “Lazzaro felice”, di cui gli ultimi due premiati a Cannes. Tre locandine forti, artistiche, e con un unico fil rouge: l’illustrazione. Alice Rohrwacher, regista trentaseienne, si riconosce anche per i manifesti dei suoi film, oltre che per il suo cinema dalla cifra poetica originale.
Come mai questa scelta di realizzare locandine disegnate, invece che semplici fotografie? Parte tutto dal film, anzi, da un fotogramma del film. Non è una decisione estetica che prendo a priori. Di solito cerco un’illustrazione che riesca ad aggiungere uno o più livelli di interpretazione all’immagine fotografica. La fotografia rappresenta una scena, il disegno una sintesi della storia, che quando entri nel cinema ti dice una cosa e quando esci ti ispira un altro sentimento, perché ha un’evoluzione nella visione del film.
Che sintesi voleva raggiungere con le immagini utilizzate nei manifesti dei suoi film? Quella usata per “Le meraviglie”, per esempio, doveva evocare la pittura di Piero della Francesca, qualcosa di classico, intatto, come il volto della ragazza colta nell’attimo in cui tira fuori le api dalla bocca come fossero le sue parole. L’immagine di “Lazzaro felice”, invece, si rifà chiaramente a “Gilles”, il clown bianco di Watteau, e vuole raccontare questo vivere sulla soglia di due mondi, la campagna e la città. Con una fotografia non sarei riuscita a sintetizzarli entrambi nello stesso modo.
Chi sono gli illustratori? Persone con cui è bello lavorare. Oreste Zevola per “Corpo celeste”, Fabian Negrin per “Le meraviglie” e Marta Cerri per “Lazzaro felice”. Hanno disegnato i bozzetti a mano, con tecniche classiche, mentre la rielaborazione grafica è di Riccardo Fidenzi e Patrizio Esposito.
Un disegno si ricorda meglio di una foto? Sicuramente invecchia meno. Io cerco di usare immagini che uno vorrebbe rubare dai muri e appendersi in camera. È capitato anche a me, per esempio con “La ciénaga”, “Alice non abita più qui” o “Underground”.
Le spiace che ora il cinema lavori meno con gli artisti? Era una forma molto bella di artigianato, questa collaborazione. Oggi si tende a una comunicazione più piatta. Si crede che un messaggio con più livelli sia noioso, per pochi. Ma non è vero. Pensiamo al film “Metropolis”…
Vogue Italia, luglio 2018, n.815, pag.192
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giornalepop · 7 years ago
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DAN BRAND DI FRAZETTA TRADOTTO IN ITALIANO
Più che per il personaggio di Dan Brand, Frank Frazetta (Brooklyn, 9 febbraio 1928 – Fort Myers, 10 maggio 2010) è universalmente noto come illustratore.
Ha operato come cartellonista pubblicitario (Ciao, Pussycat; L’uomo nel mirino), copertinista di riviste e libri (come le ristampe tascabili di Conan e John Carter of Mars) e copertinista di album musicali (per gruppi come i Molly Hatchet e i N…
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italiaefriends · 7 years ago
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“Tra Divi e Diavoli” Silvano Campeggi Pittore e Artista a tutto tondo. È in Mostra a Firenze, nella Sala d'Armi di Palazzo Vecchio, fino al 6 gennaio 2018 La mostra celebra l'Arte di un grande protonista del xx secolo, cartellonista di grandissimi film delle maggiori case cinematografiche internazionali. Silvano Campeggi, orgoglio Italiano sulle scene del mondo. #senzaretoricasoloorgoglio #comunichiamoalmondolitalia #StatiGeneralidelFare
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carnevali · 7 years ago
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⌚16:00 ~ BUON POMERIGGIO VINTAGE 유 con RECOARO poster Art Deco, pubblicitario storico di un Classico Prodotto Agroalimentare Italiano, illustrato da Giorgio Muggiani (Milano 1887-1938) pittore autodidatta, cartellonista molto attivo negli anni Venti e Trenta.
🔍 Sono appassionato ricercatore e divulgatore “NoProfit” della sorprendente varietà e bellezza del patrimonio gastronomico italiano, unico al mondo🍴🇮🇹 Seguimi anche su: ↺ https://www.instagram.com/carnevaliluigi/ ↻ https://twitter.com/luigicarnevali ↻ https://it.linkedin.com/in/luigicarnevali ↺ https://it.pinterest.com/luigicarnevali/ ↻ https://www.facebook.com/IlBuongustaioCurioso/ ↺ https://www.facebook.com/groups/terredilambrusco/ ↺ https://www.facebook.com/carnevaliluigi/ ↻ https://plus.google.com/u/0/+LuigiCarnevali ↺ https://carnevali.tumblr.com/
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ferrarafilmcommission · 8 years ago
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FERRARA FILM COMMISSION  Dal 21 al 31 marzo la mostra di bozzetti e locandine nel salone d'onore del Municipio Un ferrarese a Cinecittà: "Sandro Simeoni: pittore cinemato-grafico"
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Cultura Turismo Giovani
FERRARA FILM COMMISSION - Dal 21 al 31 marzo la mostra di bozzetti e locandine nel salone d'onore del Municipio
Un ferrarese a Cinecittà: "Sandro Simeoni: pittore cinemato-grafico"
16-03-2017 / Giorno per giorno
Un artista ferrarese è l'autore dei bozzetti per i manifesti dei grandi film del cinema italiano: "Profondo Rosso", "La Dolce Vita", "I racconti di Canterbury", "La lunga notte del '43". E' stata presentata giovedì 16 marzo nella sala dell'Arengo della residenza municipale, la mostra dedicata a "Sandro Simeoni-Pittore CinematoGrafico", che verrà allestita nel salone d'onore del Municipio. La rassegna, curata da Francesca Mariotti e Luca Siano, è organizzata in concomitanza con il 'Ferrara film festival 2017'. La mostra sarà visitabile a ingresso libero dal 21 al 31 marzo nel Salone d'onore del palazzo municipale (da lunedì a venerdì ore 9-18).
All'incontro con i giornalisti sono intervenuti il vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di FerraraMassimo Maisto, l'assessora alla Cultura del Comune di Fiscaglia Melissa Romani, il presidente dell'associazione Ferrara Film Commission Alberto Squarcia, il presidente onorario della Ferrara Film Commission Paolo Micalizzi, la segretaria dell'associazione Ferrara Film Commission Margherita Pasetti e Francesca Mariotti curatrice della mostra insieme con Luca Siano.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori Dal 21 al 31 marzo 2017, nel magnifico Salone d'onore del palazzo municipale di Ferrara, saranno esposte numerose opere originali del maestro Sandro Simeoni. In mostra per la prima volta al pubblico bozzetti, grafiche e affissioni cinematografiche dell'illustre artista ferrarese. L'esposizione proseguirà dopo Ferrara, dall'8 al 18 aprile 2017, alla Sala del Centro polifunzionale, di viale Matteotti, del Comune di Fiscaglia loc. Migliarino, ospite del Comune di cui Simeoni fu il concittadino più illustre. Sandro Simeoni, un maestro italiano, ambasciatore di Ferrara nel mondo, ha dipinto per quasi mezzo secolo tra il '50 e il '95, creando le più note immagini cinematografiche (e non solo) per le più importanti case di produzione italiane e straniere. Attraverso schizzi, pitture e grafiche originali, tutti provenienti dalla collezione di Luca Siano, ripercorriamo la vita e le opere di Simeoni, (che amava firmarsi con la Y per rendere più facile la pronuncia del suo cognome agli Americani!). "Brutti, sporchi e cattivi", "Profondo Rosso", "La Dolce Vita", "I racconti di Canterbury", "La lunga notte del '43", "Gola profonda", sono solo alcuni dei circa 3000 titoli che Simeoni ha illustrato per il cinema italiano. Nasce a Ferrara, precisamente a Migliarino, nel 1928, ancora giovanissimo inizia a collaborare con alcuni giornali locali come caricaturista. Si trasferisce a Roma agli inizi degli anni '50 dove inizia la sua attività di cartellonista collaborando con le maggiori case cinematografiche, sia americane che italiane: Paramount, Warner Bros, Columbia, CEI Incom, Cineriz, PEA, Titanus, ecc. Un grande artista sempre pronto ad evolversi e a trasformare il suo linguaggio e il suo stile pittorico in grafico, Simeoni talvolta riesce addirittura ad anticipare i gusti e gli stilemi del suo tempo. La sua è un'arte che coinvolge più sensi e crea una "sinestesia" fatta di continui rimandi tra suoni e immagini piena di atmosfere violente e cupe, ma anche sensuali e solari. Analizzeremo il suo prolifico lavoro attraverso generi e stili cinemato/grafici. La tecnica del maestro è quella di puntare sopratutto sul colore, sulla rappresentazione di una idea che catturi l'attenzione, piuttosto che al ritratto del protagonista; in ciò dimostra di essere un artista molto versatile toccando con originalità tutti i generi cinematografici. Simeoni è mancato qualche anno fa, nel 2008 a Roma, dimenticato dal mondo del Cinema a cui aveva dedicato la sua professionalità. Resterà per sempre nella storia del cinema come un grande artista che ne ha esaltato e reso immortali le immagini ed i protagonisti. Curatori sono la Dott.ssa Francesca Mariotti della Ferrara Film Commission, ente organizzatore dell'evento, e Luca Siano, art director e motion designer di professione. Siano è un vero connoisseur ed esperto riguardo i pittori di cinema, cosiddetti "cartellonisti". Nello specifico da quasi dieci anni la sua ricerca è focalizzata in modo "ossessivo" su Sandro Simeoni (alias Symeoni o SYM) tanto da diventarne al momento uno dei più grossi esperti e conoscitori. Per l'evento sarà pubblicato un catalogo della mostra.
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redazionecultura · 8 years ago
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sede: Palazzo Magnani (Reggio Emilia).
Palazzo Magnani propone una ampia e raffinata indagine sul Liberty in Italia. Sette sezioni che vedono riunite quasi 300 opere: dipinti, sculture, illustrazioni, progetti architettonici, manifesti, ceramiche, incisioni. Selezionatissimi i prestiti provenienti dai più importanti Musei italiani e da straordinarie Collezioni private, e molti dei quali, oggetto di recenti studi, vengono presentati al grande pubblico per la prima volta. Ogni sezione della mostra – dedicata al dialogo tra le diverse arti – mette in luce l’alternanza tra le due “anime” del Liberty italiano: quella propriamente floreale e quella “modernista”, più inquieta, stilizzata ed essenziale e che precederà le ricerche delle avanguardie, in primis il Futurismo. Filo rosso che collega tutte le sezioni di mostra è lo stretto dialogo tra opera e processo creativo, che si manifesta attraverso la pratica del disegno e l’esercizio sulla linea grafica: alle pitture, sculture, ceramiche, ai progetti decorativi e ai manifesti sono stati infatti accostati bozzetti preparatori, cartoni, i disegni relativi a vasi, piatti e oggetti, in un continuo scambio tra arti e campi di ricerca: si potrà così anche scoprire che lo scultore Arturo Martini ha disegnato vasi in ceramica, Felice Casorati ha progettato una fontana, Vittorio Corcos è stato anche cartellonista e Umberto Boccioni, oltre che cartellonista, ha disegnato alcune vignette per il “Corriere dei Piccoli”. Che risale insomma proprio al Liberty la ricerca di una bellezza applicata, grazie alla firma di un “autore”, a tutte le forme del vivere quotidiano. Una chiave inconsueta che rivela, entrando nel vivo del “fare” e nella mente dell’artista, la vera essenza concettuale e espressiva del Liberty, un movimento, una tendenza e una moda che, a distanza di più di cento anni, non ha ancora esaurito il suo potere seduttivo.
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Liberty in Italia. Artisti alla ricerca del moderno sede: Palazzo Magnani (Reggio Emilia). Palazzo Magnani propone una ampia e raffinata indagine sul Liberty in Italia.
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tutorart75 · 2 years ago
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Enrico Ciuti
Enrico Ciuti #grafico, #designer, #scenografo e #scultore #milanese del #ventesimosecolo. Uno degli esponenti del movimento #Gestalt. #graficomilanese #designermilanese #scenografomilanese #scultoremilanese #movimentogestalt #cartellonistamilanese #ciuti
ENRICO CIUTI GRAFICO ITALIANO Capostipite dei designer italiani – Enrico Ciuti Enrico Ciuti nasce a Milano nel 1910 ed esordisce giovanissimo come scenografo aderendo al costruttivismo. Nato nel 1910 a Milano, Italia Morto nel 1991 a Lugano, Svizzera L’esasperata ricerca formale e la preferenza per gli effetti di luce e di spazio lo mettono fra gli artisti italiani più all’avanguardia della…
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tutorart75 · 2 years ago
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Marcello Nizzoli
#MarcelloNizzoli #grafico e #designer del ventesimo secolo. Considerato il capostipite dei #designeritaliani. #graficoemiliano #graficoitaliano #designeremiliano #designeritaliano #pubblicitarioemiliano #pubblicitarioitaliano #cartellonistaemiliano
MARCELLO NIZZOLI GRAFICO ITALIANO Capostipite dei designer italiani – Marcello Nizzoli Marcello Nizzoli nasce a Borreto (Reggio Emilia) nel 1887 è riconosciuto come il capostipite dei designer italiani. Nato 02/01/1887 (Borreto - Reggio Emilia, Italia) Morto 31/07/1969 (Camogli - Genova, Italia) A differenza del grafico che si occupa principalmente della realizzazione di manifesti, copertine di…
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tutorart75 · 2 years ago
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Fortunato Depero
#FortunatoDepero #cartellonista e #pubblicitario #futurista della prima metà del '#900. Considerato il precursore delle nostre #agenziepubblicitarie. #graficofuturista #cartellonistafuturista #cartellonistaitaliano #grafico #graficoitaliano #designer
FORTUNATO DEPERO GRAFICO ITALIANO Depero designer del ventesimo secolo. Nato 30/03/1892 (Trento, Italia) Morto 29/11/1960 (Rovereto, Italia) Fortunato Depero nasce a Fondo (Trento) nel 1892. Dopo aver frequentato la Scuola Reale Elisabettina di Rovereto, istituto tecnico di arti applicate, si impiega come tirocinante nello studio di un marmista, poi nel 1914 si trasferisce a Roma. A Roma entra…
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tutorart75 · 2 years ago
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Armando Testa
#ArmandoTesta #grafico di avanguardia conosciuto per alcune #campagnepubblicitarie #televisive di #Caballero e #Carmencita e l'#ippopotamoPippo. #graficotorino #designertorino #cartellonistatorino #pubblicitariotorino #tipografotorino #tipografo #grafica
ARMANDO TESTA GRAFICO ITALIANO Armando Testa designer del ventesimo secolo. Nasce a Torino nel 1917, Armando Testa si formò alla scuola di arti grafiche Vigliardi Paravia e in anni di apprendistato come tipografo. Nato 23/03/1917 (Torino, Italia) Morto 20/03/1992 (Torino, Italia) Esordisce nel 1937 come cartellonista con il manifesto per ICI (Industria Colori Inchiostri) produttrice di colori e…
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tutorart75 · 2 years ago
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Marcello Dudovich
#MarcelloDudovich #illustratoreitaliano nato a #Trieste nel #1878. Precursore del #futurismo #italiano da cui prenderanno spunto molti #artisti. #graficoitaliano #studiografico #grafica #studiograficoprato #graficoprato #graficomilano #designermilano
MARCELLO DUDOVICH GRAFICO ITALIANO Marcello Dudovich designer del ventesimo secolo. Nasce a Trieste nel 1878 e dopo aver frequentato svogliatamente le scuole nel 1897 viene “spedito” a Milano per imparare il mestiere di litografo. Nessuno si sarebbe immaginato che quel bizzarro giovanotto di Marcello Dudovich sarebbe diventato un cartellonista di fama. Nato 21/03/1878 (Trieste, Friuli Venezia…
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