#Stampa
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Stampa della storia di Jiang Cheng (Mo Dao Zu Shi).
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Se gli uomini potessero partorire, il diritto all'aborto sarebbe in tutte le Costituzioni del mondo; gli assorbenti sarebbero gratuiti e consegnati via Amazon a domicilio mensilmente; i contraccettivi sarebbero offerti al bar nel piattino della tazzina di caffè al mattino; e in caso di gravidanza, il congedo da lavoro pagato dal datore di lavoro durerebbe almeno 18 anni.
(... e nessuno scriverebbe articoli in continuazione, di denuncia o "informazione", per una ORDINARIA PRATICA MEDICA.)
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Gustav Adolf Mossa, Pastel of Marchesa Luisa Casati. 1915
Luisa was on holiday in Nice when she chanced accorss the work of Gustav Adolf Mossa. This French symbolist dedicated his craft to rendering fantastical creatures of myth – many of them in ghoulish feminine forms with bloodied lips and nightmarish eyes. His unsettling pastel vision of Luisa reduces her to a shrieking, nonhuman elemental force. At least in part, Mossa perhaps meant the almost perceptible scream from his siren-like subject to echo the horror and indignation expressed by so many at the recent start of the First World War. (x)
#gustav adolf mossa#pastel#painting#1915#art#marchesa luisa casati#la casati#mossa#la marchesa#luisa casati#marquise casati#marchesa#marquise#marchesa casati#Marchesa Luisa Casati.#Marchesa Casati Stampa#casati#stampa#Marquise Casati Stampa di Soncino#Marchesa Casati Stampa di Soncino#Luisa Marchesa Casati Stampa Di Soncino#Luisa Casati Stampa di Soncino#luisa amman casati#Luisa Adele Rosa Maria von Amman#Luisa Adele Rosa Maria Amman#amman#Luisa Amman#Marquise luisa casati#la Marquise
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Cioè srly... questo pare che sia l'ultimo contatto tra la "stampa" italiana e quello che succede in Palestina.
The land of the free... poi ci preoccupiamo del diritto di "opinione" di quelli di Acca Laurentia.
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16 Ottobre
Pantaloni a fiori💐
@persa-tra-i-miei-pensieri
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“Agosto, Repubblica mia non ti conosco”. Premesso come di consueto che il Foglio e Domani non sono certificati, a margine dei dati ADS di diffusione dei quotidiani ad agosto 2023 Il Post ha elaborato l’abituale tabella che indica un dato maggiormente ponderato e attendibile rispetto alla semplice “diffusione”, ovvero quello che si ottiene “…sottraendo da questi numeri quelli delle copie gratuite o scontate oltre il 70% e quelle acquistate da ‘terzi’”, e che restituisce quindi un quadro più efficace della effettiva “scelta attiva” dei singoli lettori rispetto all’acquisto. Il dato tra parentesi è il confronto con lo stesso mese dell’agosto 2022. Non bastasse la sconfortante serie storica dei risultati de La Repubblica, sempre dala newsletter del Post (via il Sole 24 Ore) si apprende pure che “…nella prima metà del 2023 le perdite di Gedi [editore di Repubblica e Stampa, ndr] sono aumentate del 68%”. Le perdite. CHARLIE/IL POST
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Alberto Giacometti (1901-1966) - Oiseau, circa 1937
Plâtre (46.5 x 160 x 7 cm)
Hania Rani, On Giacometti: A live performance at Atelier in Stampa, Switzerland (2023)
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Il Paese che raccontano i commentatori non esiste
Sono i risultati di sondaggi e dunque vanno sempre presi con le pinze, ma. Ma se si pensa ai titoli e agli approfondimenti e ai retroscena che quotidianamente dettano l'agenda del dibattito politico italiano (ormai pure Dagospia è rimasto folgorato sulla via di Draghi, dopo averlo scimmiottato per quasi tutto il mandato), siamo di fronte a due mondi completamente opposti.
Niente di nuovo sotto il sole, se non che a più di un anno ormai dalla vittoria il centrodestra tiene e non è mai così scontato perché ai tempi della turbo-politica le lune di miele finiscono molto velocemente.
YOUTREND SUPERMEDIA LISTE
FDI 28,7% (=) PD 19,2% (-0,1) M5S 15,6% (-0,9) Lega 9,3% (+0,2) Forza Italia 7,5% (-0,3) Azione 3,8% (-0,2) Verdi/Sinistra 3,4% (=) Italia Viva 3,1% (=) +Europa 2,6% (=) Italexit 1,8% (-0,2) Unione Popolare 1,5% (+0,3) Noi Moderati 1,3% (+0,4)
YOUTREND SUPERMEDIA COALIZIONI
Centrodestra 46,7% (+0,2) Centrosinistra 25,2% (-0,2) M5S 15,6% (-0,9) Terzo Polo 6,9% (-0,1) Italexit 1,8% (-0,2) Altri 3,8% (+1,2)
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Su "La Stampa"
Su quì e su quà l'accento non và Su sù e su giù... rispondimi tù! 😁
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Lo fatto!
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Stampa acrilico su carta, 17,5 cm x 12,5 cm, 2023
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1920 Romaine Brooks, Marchesa Luisa Casati.
"Between Luisa and Romaine Brooks, it started as a game. True to her habits, Luisa had sought to surround herself with all that the island could count of marginals and artists (...) Luisa, who had an unfortunate tendency to think that money could buy everything, ordered a painting. His portrait. Romaine refused. (...) Romaine, running out of argument, claimed that she painted only nudes. Never mind, Luisa would take off her clothes. (...) It was Roman who succumbed. Luisa didn't see him. Luisa wanted to seduce Romaine, while Romaine already loved her. Initially, she acts awkwardly. Sometimes nervous, sometimes stultified by spending whole afternoons on Adelswärd-Fersen's couch in a state halfway between orgasm and coma. A latent and unfulfilled desire made her irascible. Was she excited about the idea of having a lesbian experience? Romaine had refused to paint it. Perhaps more than anything, this is what sparked his desire. » (x)
#1920#romaine brooks#marchesa luisa casati#casati#luisa casati#marchesa#marquise#marchesa casati#marquise casati#Marchesa Casati Stampa#Luisa Amman#Luisa Adele Rosa Maria Amman#Luisa Adele Rosa Maria von Amman#luisa amman casati#Luisa Casati Stampa di Soncino#stampa#Luisa Marchesa Casati Stampa Di Soncino#Marquise Casati Stampa di Soncino#Marchesa Casati Stampa di Soncino#la marquise#la marchesa
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AUTO ELETTRICHE, QUANTE BALLE
Si sentono numeri che non stanno né in cielo né in terra, un po’ su tutte le testate giornalistiche. Ne do qualcun altro, reale e non presunto.
Con il gasolio attorno a 1 euro e 50, prima della guerra e dei salti di prezzo, per fare 100km servivano circa 10 euro. Era la cifra di riferimento, poi c’era la volta che te la cavavi con meno e quella che ti diceva peggio, ma sono quelli i soldi che ci si cava dalle tasche. Poi ci sono i costi di assicurazione, il bollo e - questo è importante - la manutenzione. Programmata quanto vuoi, ma sempre piuttosto costosa. Con il noleggio a lungo termine, tutti questi costi sono “nascosti” dentro il canone, ma comunque ci sono.
Ora per un attimo ragioniamo dal punto di vista opposto a quello del consumatore: la gente è abituata a mettersi le mani in tasca per spendere questi soldi, perché dobbiamo smettere di prenderglieli?
Veniamo all’auto elettrica. Assicurazione più o meno uguale, niente bollo in molte regioni e - udite udite - niente manutenzione! O almeno, Tesla, che le macchine le ha sempre fatte solo elettriche e non ha una rete di officine da mantenere, non ha programmi di manutenzione. In effetti cosa c’è da manutenere in una elettrica? I freni non si usano quasi mai, filtri e rabbocchi non ce ne sono… non c’è il cambio, non c’è lo spinterogeno, il turbo, le fascette, l’intercooler e nemmeno il sarchiapone… Quindi possiamo mettere uno zero. Non proprio: tornando al discorso di prima, dal punto di vista di chi ha sempre preso soldi dalla voce “manutenzione”, l’idea di mettere uno zero a una delle voci più importanti del bilancio non è bella per niente. Quindi al progetto elettrico tante marche aggiungono obsolescenze programmate di vario genere di cui potrebbero fare a meno.
Infine, i consumi. Ricordiamoci il dato: più o meno dieci euro per far cento chilometri glieli abbiamo sempre dati. Rimango su Tesla: con un 70KWh si fanno 400 km comodi comodi. Qui i costi sono super variabili nelle statistiche che si leggono sui giornali e arrivano a colonnine che vendono a 0,99 il kilowatt ora. In realtà, quando hai una elettrica qualche abbonamento lo fai e non paghi praticamente mai più di 0,40. A casa, poi, si sta sul 0,2€ per KWh. Facciamo i compiti: a casa un pieno fa 14 euro che vuol dire 100km a 3.50 euro. Al supercharger Tesla (dove il pieno non lo fai mai! Ma ne parliamo a parte), sono 42 euro, che ci porta ai fantomatici 10 euro per 100 chilometri (non è un santo nemmeno Elon). I numeri son questi e, con la manutenzione e il bollo a zero, i costi “all’anno” non sono per niente male. Ma… se sei un produttore di automobili, con un bell’ufficio stampa e un modello di business che ti ha fatto fare soldi a palate, se il mercato è abituato a mettersi le mani in tasca e a spenderli quei soldi lì, cosa faresti? Parleresti di futuro o daresti una spintarella a chi racconta balle e aggiusta i numeri?
Sul tavolo non c’è nessuna “consegna della leadership” a paesi stranieri o costi che pesano sulle spalle dei lavoratori e nemmeno la perdita di milioni di posti di lavoro (quante colonnine andranno costruite e istallate nei prossimi anni?). C’è la possibilità e il compito di disegnare il futuro, magari con strade più silenziose e meno annerite dallo smog. E se proprio non puoi rinunciare al rombo dei motori, puoi sempre fare brum brum mentre guidi, no? :)
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