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daimonclub · 1 year ago

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Aforismi e citazioni sul Carnevale

Carnevale di Viareggio Aforismi e citazioni sul carnevale. Il termine deriverebbe dal latino carnem levare ("eliminare la carne"), poiché indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima. I festeggiamenti maggiori avvengono il Giovedì grasso e il Martedì grasso, ossia l'ultimo giovedì e l'ultimo martedì prima dell'inizio della Quaresima. In particolare il Martedì grasso è il giorno di chiusura dei festeggiamenti carnevaleschi, dato che la Quaresima nel rito romano inizia con il Mercoledì delle ceneri e si festeggia da Venezia a Rio De Janeiro, tra maschere, travestimenti, dolci e scherzi, ricordando il saggio proverbio che recita "Carnevale guarisce ogni male". Quando inizia e quando termina in Italia il Carnevale 2022 Nella Chiesa cattolica la Domenica di Settuagesima è celebrata circa settanta giorni prima della Domenica di Pasqua e segna l'inizio del cosidetto Tempo di Settuagesima (o Tempo di Carnevale), un periodo di preparazione alla Quaresima, in cui si inizia l'astinenza dalle carni nei giorni feriali. Per il 2022 pertanto l'inizio del Carnevale sarà il 13/02/2022. La prima domenica di Quaresima per il 2022 è il 06/03/2022; l'ultimo giorno di carnevale è pertanto sabato 05/03/2022, 4 giorni dopo rispetto al martedì in cui termina per chi osserva il rito romano. La data della Domenica di Pasqua è diversa ogni anno perchè viene calcolata per mezzo di un calcolo basato sul giorno del primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera (21 Marzo). La Pasqua può quindi cadere tra il 21 Marzo e il 25 Aprile, pertanto la data di inizio del Carnevale può essere compresa tra il 10 gennaio e il 14 febbraio. Il Carnevale termina quaranta giorni prima della Domenica di Pasqua con il Martedì Grasso. Il giorno successivo, conosciuto come il Mercoledì delle Ceneri segna l'inizio della Quaresima, un periodo in cui i fedeli si astengono dal mangiare carne nei giorni feriali. Per il 2022 pertanto il Carnevale finisce il 01/03/2022. Le feste non sono necessariamente trasgressive ... né ricreano necessariamente uno stato di indifferenziazione sociale ... possono avere una funzione distributiva piuttosto che essere motivate da una tendenza allo spreco e alla distruzione ... Lungi dall’essere il caos supposto da alcuni teorici, le feste sono più spesso il culmine dell’attività organizzata in molte società. V. Valeri Oggi più che mai le subdole intenzioni si travestono con atteggiamenti di grande umanitarismo e sincera filantropia e sempre più spesso le atroci intenzioni si nascondono dietro un volto sorridente e dietro una maschera di gentilezza, beh, un momento, aspettate un po', ma Berlusconi, non sorride sempre! Carl William Brown Ma la causa vera di tutti i nostri mali, di questa tristezza nostra, sai qual è? La democrazia, mio caro, cioè il governo della maggioranza. Perchè, quando il potere è in mano d'uno solo, quest'uno sa d'essere uno e di dover contentare molti; ma quando i molti governano, pensano soltanto a contentar sé stessi, e si ha allora la tirannia più balorda e più odiosa: la tirannia mascherata da libertà! Ma sicuramente! Oh perchè credi che soffra io? Io soffro appunto per questa tirannia mascherata da libertà... torniamo a casa! Luigi Pirandello Sul palcoscenico del mondo non siamo altro che miseri attori, e talvolta è utile riuscire a mascherare i nostri tristi ruoli. Carl William Brown Mi sono vergognato di me stesso quando ho capito che la vita è una festa in maschera, ed io ho partecipato con la mia vera faccia. Franz Kafka Chi non ride mai non è una persona seria. Charlie Chaplin Durante il carnevale, gli uomini indossano una maschera in più. Xavier Forneret La maschera, che è il mezzo essenziale attraverso il quale ci si fa diversi, indica, nella sua origine etimologica longobarda, i fantasmi notturni dei morti e le larve persecutrici dei viventi. A.M. Di Nola La moderna solidarietà non è che il tentativo di mascherare la propria stupidità facendo esercizi di falsa umanità. Carl William Brown Durante il prossimo carnevale di Rio, Battisti si esibirà con LULA HOP. Renato Reggiani Se il dio della gioia porta sul volto una maschera tragica, forse allora anche il dio della sfiga si copre il viso con l'allegria. Carl William Brown

Aforismi, citazioni, massime e frasi sulle maschere e il Carnevale La miglior dote dei peggior politici è l'ipocrisia; quella dei peggior giornalisti è di mascherarla. Carl William Brown La vita è come il carnevale... non puoi sapere che scherzo ti farà! Aida Nasic Ogni persona non è che una "maschera teatrale"; un attore che recita il proprio ruolo e che assumendo così la propria personalità contribuisce ad arricchire la comica teatralità dell'umana stupidità. Carl William Brown Il volto è servile e servizievole, la maschera è dispotica e intransigente. Il volto ti viene dato, e si esprime su un unico piano orizzontale; la maschera si impone, ed è verticistica anche quando sempre piana. Aldo Busi Esistono spiriti liberi, audaci, che vorrebbero nascondere e negare di essere cuori infranti, superbi, immedicabili; e talvolta la follia stessa è la maschera per un sapere infelice troppo certo. Friedrich Nietzsche La maschera è antica quanto la stessa umanità ed è il simbolo della trasformazione dell'uomo in un altro Io. O. Eberle A Carnevale va a ruba il costume da Schettino; il coniglio di mare. Anonimo Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti. Luigi Pirandello La quaresima viene dopo il carnevale per ricordarci che siamo polvere e non coriandoli. Franco Lissandrin Il bene e il male sono questioni di abitudine, il temporaneo si prolunga e la maschera, a lungo andare, diventa il volto. Marguerite Yourcenar Devo fabbricarmi un sorriso, munirmene, mettermi sotto la sua protezione, frapporre qualcosa tra il mondo e me, camuffare le mie ferite, imparare, insomma, a usare la maschera. Emil Cioran Un bambino con una gamba sola va dalla mamma, e piagnucolando dice: "Mamma, a Carnevale posso avere il costume di Spider-Man?". E la mamma: "Ma come, quello da ghiacciolo non ti piace più?". Funcool88 Guardiamo i lati positivi della cosa: chi l'anno scorso si era vestito da barbone per carnevale, con lo stesso vestito quest'anno può vestirsi da ceto medio. Marco Vicari Tra un pò sarà carnevale, ma certa gente la maschera ce l'ha tutto l'anno! Carl William Brown Carnevale, va a ruba il costume da comandante Schettino. Non era più adatto a Halloween? Lia Celi Ogni spirito profondo ha bisogno di una maschera: e più ancora, intorno a ogni spirito profondo cresce continuamente una maschera, grazie alla costantemente falsa, cioè superficiale interpretazione di ogni parola, di ogni passo, di ogni segno di vita che egli dà. Friedrich Nietzsche Il Carnevale è una festa di contestazione, di rottura, di rigenerazione sociale vissuta in un tempo ciclico di morte e di resurrezione, d’annientamento e di rinascita, il Carnevale esprime anche la voce dei gruppi sociali inferiori e l’opposizione della cultura popolare alle forme e alle immagini della cultura ufficiale. P. Camporesi In questo mondo la grande categoria dei saggi è composta da saggi folli, tra i saggi che rimangono dobbiamo ulteriormente distinguere tra i veri saggi ed i folli mascherati, quest'ultima piccola categoria dei veri saggi è poi inficiata dai saggi che si vendono e che quindi lavorano in realtà per la più grande e potente categoria dei folli. Carl William Brown E' meglio essere odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo. Jim Morrison Ma è vero che Lapo a carnevale si traveste da Biancaneve....e i sette Nasi. Simone

Maschere Bergamasche Per Shakespeare l'uomo non è che un semplice attore, che si agita freneticamente sul palcoscenico di una vita senza senso interpretando il più delle volte un ruolo triste. Se dunque trovate di una certa verità l'analisi del grande drammaturgo consolatevi almeno con il motto di Giordano Bruno che soleva appunto dire "In tristitia hilaris, in hilaritate tristis." E si, è proprio vero, il dio della gioia porta sul volto una maschera tragica." Carl William Brown Per Carnevale pensavo di vestirmi da Giovanardi, ma il marrone non mi dona. M. Cristina Di Canio Ogni falsità è una maschera, e per quanto la maschera sia ben fatta, si arriva sempre, con un po' di attenzione, a distinguerla dal volto. Alexandre Dumas La stupidità è il rovescio e il ‘basso’ della verità ufficiale dominante; essa si manifesta soprattutto con una assoluta incomprensione delle leggi e delle convenzioni del mondo ufficiale e con l’evasione da esso. M. Bachtin L'intelligenza e la bontà preferiscono entrare in scena senza maschera. A. Schnitzler Ogni persona non è che una "maschera teatrale"; un attore che recita il proprio ruolo e che assumendo così la propria personalità contribuisce ad arricchire la comica teatralità dell'umana stupidità. Carl William Brown Avete fatto caso che l’ultima domenica di carnevale i cimiteri sono un mortorio? Toto' Se è vero che il Dio della gioia ha sul volto una maschera tragica è pur vero anche il contrario. Carl William Brown Oggi sono triste, ma è solo perché ho riso troppo ieri, e poi quando sono felice faccio sempre il serio. Si sa infatti che il Dio della gioia porta sul volto una maschera tragica. Carl William Brown Nessuno può portare a lungo la maschera. Seneca Ricordo quella volta che mio padre mi comprò i coriandoli. Fu un carnevale bellissimo, mi divertii un casino. Fu l'unica volta, perché l'anno dopo mio padre non mi volle più comprare i coriandoli. Mi rimproverò che l'anno prima li avevo buttati tutti. Mauroemme Il carnevale infrange le leggi del quotidiano, rese coattive dalla grammatica e dalla sintassi del pensiero comune e conformista, pertanto si configura come contestazione sociale e politica. Carl William Brown Carnevale mio, vi’ che mbruoglie / stasera maccaruni e craie fuoglie. / Carnevale mio, che combini / ogge cavatieddi e craie cipuddini. Canto irpino, XVIII sec Sul palcoscenico del mondo non siamo altro che miseri attori, e talvolta è utile riuscire a mascherare i nostri tristi ruoli. Carl William Brown Il fine di uno scherzo non è quello di degradare l'essere umano ma di ricordargli che è già degradato. George Orwell Verso la fine della vita avviene come verso la fine di un ballo mascherato, quando tutti si tolgono la maschera. Allora si vede chi erano veramente coloro coi quali si è venuti in contatto durante la vita. Arthur Schopenhauer E dopo tutto cos'è una bugia? Solo la verità in maschera. George Byron Siamo tanto abituati a mascherarci di fronte agli altri, che finiamo per mascherarci anche di fronte a noi stessi... Francois De Larochefoucauld Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero. Oscar Wilde Nascondi chi sono, e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni. William Shakespeare

Maschere italiane e carnevale La maschera incarna il principio della vita stessa. Michail Bachtin Una maschera ci dice di più di una faccia. Oscar Wilde Il mio amico Agapito Malteni ci provava costantemente con la sua collega Liuzza, ma lei non ci voleva assolutamente stare. Un giorno ha comprato un cappello carnevalesco a forma di membro maschile, lo ha indossato, e quando ha visto la collega entrare in bagno l'ha seguita e si è chiuso dentro con lei. Lei lo ha guardato ed ha esclamato: "Che cazzo ti sei messo in testa?!?". Friss Il carnevale scorso ero a casa di una coppia di amici quando si è presentato il loro bambino di dieci anni vestito da cow boy. Era tutto eccitato perché aspettava gli amici per andare a giocare. Ad un certo punto, è suonato il campanello. Fuori dalla porta c'era una marea di ragazzini e hanno chiesto se il loro figliolo poteva uscire a giocare con loro a indiani e cow boy. Erano tutti vestiti da indiani. Mauroemme Tutto ciò che è profondo ama mascherarsi; le cose più profonde odiano l'immagine e la similitudine. Friedrich Nietzsche Chi guadagna bene sappia che ciò è reso possibile dal fatto che gli altri guadagnano male, o non guadagnano affatto. Chi guadagna troppo a spese degli altri non può essere un filantropo, in verità è solo un ipocrita misantropo mascherato. Carl William Brown Carnevale 2012: va a ruba il costume da Schettino. E' quello da scoglione. Micro Satira Ci sono donne che a carnevale si vestono da San Francesco per parlare agli uccelli. Roba Da Maschi Odio il Carnevale. Ci provi con una principessa Disney e ti ritrovi a letto con un camionista di Brembate. Anonimo Se è giovedì grasso, nessuno problema. Se è martedì grasso, va benissimo, figurati. Se sono grasso io, tutti a rompere i coglioni. Periferia galattica Perché a carnevale i computer non funzionano piu' bene? Perché gli interrupt sono tutti mascherati! Anonimo "Pronto, mi scusi maestro. Ebrei, musulmani, cristiani, indù, buddisti, scintoisti: quando potremo riunirci tutti insiemi in unica grande chiesa?". Quelo: "A carnevale?". Corrado Guzzanti Una volta, per un veglione di carnevale, mia madre ebbe la bella idea di mascherarmi da pagliaccio. Mi riconobbero subito tutti. Mauroemme A carnevale tutto il mondo è giovane, anche i vecchi. A carnevale tutto il mondo è bello, anche i brutti. Nicolaï Evreïnov Tutta la vita umana non è se non una commedia, in cui ognuno recita con una maschera diversa, e continua nella parte, finché il gran direttore di scena gli fa lasciare il palcoscenico. Erasmo da Rotterdam Per tutta la vita avrei voluto piangere ed invece ho dovuto ridere o al limite rimanere serio; per tutta la vita ho dovuto portare una maschera come il Dio della gioia che ne aveva sul volto una tragica. Carl William Brown Il mio scopo è quello di insegnarvi a passare da un'assurdità mascherata a quella che è palesemente tale. Ludwig Joseph Wittgenstein Non mascherare i tuoi difetti con le virtù acquisite. Preferisco i difetti: sono simili ai miei. Kahlil Gibran Il volto è una vera maschera che ci è concessa per celare i nostri pensieri. Oscar Wilde L'anno scorso ho partecipato al concorso per il miglior costume, ma non ho vinto. E dire che il mio era perfetto: ero travestito da Uomo Invisibile! Marco Bernardini

Citazioni, aforismi e frasi sul Carnevale e le Maschere Per quanto riguarda invece il discorso dei proverbi di Carnevale, dobbiamo sottolineare che se da un lato evidenziano il lato festaiolo, irriverente e mangereccio della festa, dall’altro lo mettono in relazione ad altri appuntamenti nel corso dell’anno (soprattutto Pasqua e Natale) per “predire” il futuro o per capire chi si ha di fronte. Naturale è il paragone tra il Carnevale e la Quaresima che inizia il giorno dopo il martedì grasso: da un clima di festa all’ennesima potenza si passa a una dimensione più mesta, sottolineata anche dal rito delle ceneri. A Carnevale ogni scherzo vale. Non c’è Carnevale senza la luna di febbraio. A Carnevale tutto è lecito. Natale stizzone, Carnevale solleone. Quando il padre fa Carnevale, ai figlioli tocca far Quaresima. Tutti i cibi in Quaresima fan male, a chi abusò di tutti in Carnevale. Amore nato a Carnevale, muore a Quaresima. A Carnevale ogni scherzo vale, ma che sia uno scherzo che sa di sale. Chi è nato di Carnevale, non ha paura di brutti musi. A Carnevale si conosce chi ha la gallina grassa. Chi non gioca a Natale, chi non balla a Carnevale, chi non beve a san Martino , è un amico malandrino. Da san Luca (18 ottobre) a Natale, tutti studiano uguale; da Carnevale a Pasqua, chi studia e chi studiacchia. A Carnevale, il povero va a zappare. Carnevale a casa d’altri, Pasqua a casa tua, Natale in corte. Carnevale al sole, Pasqua al fuoco, Carnevale al fuoco, Pasqua al sole. Fa’ carnevale in maniera di poter fare pure una buona Pasqua. Carnevale col sole, Pasqua molle. Il carnevale al sole, la Pasqua al fuoco. Carnevale e Quaresima, per me è sempre la medesima. L’amore di Carnevale muore in Quaresima. Carnevale in casa d’altri e Natale in casa tua. La Quaresima è dopo il Carnevale. Natale senza denari, Carnevale senza appetito, Pasqua senza devozione si fanno male. Per approfondire l'argomento potete anche leggere: Storia e interpretazioni del Carnevale Citazioni spiritose sul carnevale https://www.youtube.com/watch?v=6NSDVz4lvI4 https://www.youtube.com/watch?v=M1Oc_resvL4 Aforismi per argomento Aforismi per autore Pensieri e riflessioni Read the full article

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fayes-fics · 2 months ago

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Il Ballo del Doge

Pairings: Anthony Bridgerton x fem!reader, Benedict Bridgerton x fem!reader, modern AU (threesome)

Summary: At the most exclusive event during Carnevale di Venezia, you find yourself sat between two irresistible, handsome brothers…

Warnings: 18+ smut, minors DNI, MMF threesome, no incest. Modern AU with Regency masquerade roleplay. Sexual acts with strangers. Very light dom/sub undertones, dirty talk, praise kink, frottage, handjob through clothing. Mentions of cunnilingus, blow jobs, vaginal sex, exhibitionism, sex in front of a crowd.

Word Count: 3.7k

Author's note: An exercise to warm up my writing muse that spiralled into a dirty-talking threesome 🤷‍♀️😬 This is modern AU with the boys dressed in Regency masquerade ball garb. Fic title is the name of the most exclusive ball during Carnival. Thanks to @colettebronte for quickly wading through this utter filth. Err enjoy 🧡

Venice.

Carnivale.

A masquerade ball ripped from the pages of history - an opulent smorgasbord of cabaret, circus and epicurean feast, held in a sprawling Venetian palazzo. You are stunned as you arrive; grand architecture ablaze with countless fire torches, jugglers and semi-nude performers under heavy garlands of flowers and vines while champagne overflows into towers of coupe glasses: a modern bacchanalian celebration, a luxurious escape for the rich and connected.

You have saved for years to be here - a once-in-a-lifetime trip. This ball is one night of fantasy and sensual indulgence. Detached from reality, you are plunged into another world behind a Columbina demi mask and elaborate costume picked from an atelier.

So when you find yourself sitting for the banquet between two tall, broad-shouldered, strong-jawed men with aristocratic British accents a few hours into the event, it feels enthralling to flirt with them both. The over-the-top theatricality of the setting and the masks you all wear lend an air of anonymity that makes you unusually daring. They are dressed sharply in full Regency garb, a cut that emphasises their appealing physicality. One of them leans in close as you finish the final course of the night; the meal has been a perfect symphony of flavour building upon the last dish.

“Pray tell, my fair lady, what do you wish for tonight?”

“A night I will never forget.”

Your response is truthful but intentionally enigmatic, craning to whisper into his neck, inhaling his delicious, unique, custom-blended aftershave.

“May I assist with that?” He proposes, intent evident from the tone he invokes.

“Perhaps….” You coquette, revelling in the delicious array of possibilities before throwing down a daring gauntlet: “Can you promise to be memorable?”

He huffs a throaty laugh.

“I most certainly hope I can. But safety in numbers may be most prudent to ensure it. Perhaps my brother can assist in such endeavours?”

He nods to the man sitting on your other side, who turns towards you, smile crooked under his demi mask.

“I am seated between two brothers?!”

“A Viscount and a renowned artist, no less,” the first man crows, a self-assurance there that speaks volumes to the veracity of his claim. And you can well believe it. Events such as this exclusive ball are the playground of the elite, after all.

“Which of you is the Viscount, and who is the artist?” You query, your gaze moving from one to the other and back again.

The other man leans in. “Now that would be telling, wouldn’t it? And where is the fun in that?” He hums, his breath ghosting through the tendrils of hair around the ribbon ties of your mask.

“I am Ant, and my brother here is Ben,” the first man explains, “and that is all you need to know.”

You offer your name before tilting your chin to the stage before you. “The evening's entertainment is about to recommence, though, gentlemen.”

“You will not need to miss a thing,” Ben answers blithely. “We can give you an experience like no other without you even having to leave the very chair you sit in.”

You can’t help the bubble of sceptical laughter at that bold statement. “How?”

“We will talk you through pleasure,” Ant intones, his voice dripping with a confidence that is skating the edges of arrogance. “We will not even need to touch you. In fact, I rather like the onus that we will not.”

You pull an incredulous face. “I’d like to see you try…”

“Oh, my fair lady, that attitude is just a red rag to the proverbial bull,” Ant cautions, voice like smooth velvet sliding over your skin.

Part of you wants to scoff and walk away, part of you wants to be stubborn and prove them wrong, but the biggest part of you, from your neck downwards really, wants them to do just that. Bring you pleasure. Here in public. In this loud, raucous, decadent room filled with hundreds of people.

“Go right ahead gentlemen,” you challenge, your tongue deciding for you as you raise an eyebrow to them each in turn.

Ant reaches around behind him and produces a long, black, polished walking cane. “Fortuitously, this came as a part of my costume,” he offers before pausing a beat to employ a clipped, brusque tone: “Open your legs.”

To your own astonishment, you obey reflexively. With a smirk, Ant slides the cane between your legs, still covered in voluminous skirt layers. He hooks its tip through the foot rung in your chair, then leans its ornate filigree round handle against the dining table in front of you. He rearranges the heavy tablecloth over it and around your lap to completely conceal the cane’s presence.

“Something for you to pleasure yourself against, subtly, of course,” Ant breezes as your head whips to look at him, startled by his matter-of-fact suggestion.

“Do not concern yourself,” Ben reassures. “There is far too much noise and distraction in this vast room for others to know or frankly care. Their attention will also be diverted to the stage and the performers. That is, if they are not themselves being pleasured. There are as many people to be found under these tables as people sitting around them, especially by the end of the night,” his opinion sounding very much based on experience rather than conjecture.

“Shuffle forward in your chair,” Ant encourages, and again you find yourself doing his bidding. The many layers of your costume scrunch between your legs as you close your thighs around the thin cane, a throb already in your silken underwear at how daring this is, allowing two virtual strangers to do this to you.

“Perfect,” Ben compliments just as the music pipes up loudly and a troupe of dancers take to the stage.

Ant places two napkins on the table before you.

“If either of us says or does something that you do not like, pick up the serviette closest to that person, and we shall desist,” he explains, a surge of pleasure that you are being given all the power to direct their behaviour.

“Men of honour,” you comment, impressed, as both men subtly shift their chairs closer, turning into your body slightly.

“We are gentlemen.”

“It is a privilege for us to do this.”

A spike of lust races through you at their dulcet tones, so close up now.

“And what should I do if I like what you are doing? For you not to desist?”

You feel more than see the matching smiles on either side of your face.

“Oh, believe me, we shall know…” Ben chuckles richly, “and we will keep doing so until you are satisfied.”

Something in that smoky promise makes your pulse all over, and you swallow heavily, a flush creeping over you at their proximity. You can tell no one is paying the three of you any heed, though, with all attention around you glued to the magnificent performers.

“You may touch us anywhere you wish,” Ant tempts, knowing your eyes have flitted down to the fit of their costumes a few times already, expensive wool wrapped tight around shapely thighs.

“But it doesn’t matter how much you beg; we shall not touch you,” Ben adds teasingly.

You bite your lip, already squirming in your cushioned seat. The tautness of the fabric between your legs due to the cane there has your clit swelling.

“Now, I rather suspect this fair lady likes a mental picture to be painted…” Ben begins.

“I think you might be right, brother,” Ant concurs. " You are the expert in such matters, after all.”

“So you must be the Viscount…” you crow, almost triumphant, turning fractionally towards Ant.

“Well, aren't you the clever girl?” he hums; that choice of words has a curl of heat unfurling in your gut.

“Of course she is,” Ben cuts in. “If there is one thing we can tell, it’s that you are an independent, smart woman. Who else would travel to Venice and attend such an event all alone? And yet… and yet…. secretly what you crave, what you would never admit to, is just how wet it gets you to be praised and told you are such a good girl, hmmm?”

You exhale shakily, slightly unnerved that he has been able to hit the bullseye so readily but so thrilled for the endless delicious prospects this could portend.

“But how good of a girl can she really be when what she most wants is for us to fuck her right here in public?” Ant piles in; his use of that phrase has you inhaling sharply, taken aback at how quickly it has escalated.

“Don't pretend you don't want that,” Ben clucks. “Your perfect little clit is throbbing right now at the idea, isn't it? Picturing these crowds of people watching, salivating and wishing it were them inside you. Watching as you claw at this table and take us both in turn….”

You are indeed clutching the side of the table already, nails digging into the wood through the cloth, breath stolen by just how explicit they are being. And yet, as promised, they do not lay a finger on you except the press of their clothed thighs against yours where they surround you on both sides. You rock further forward in your chair without even realising, needing to feel that hard rod against your slit, the relief that pushing yourself against it will bring.

“I rather think you would demand our tongues first, though,” Ant remarks casually.

“Oh, I wouldn't doubt it,” Ben agrees. “For us to throw your legs over our shoulders and feast upon you. Run our tongues over and over until you are shivering and pulling our hair, directing us just where you want us. I suspect you are the type who wants to taste yourself in the mouth of those who pleasure you. For them to kiss you with their tongue thick with your arousal, face glazed with your juices.”

You are breathing ragged, honestly spellbound by their ability.

“And I bet you taste delicious. Like ripe berries, sweet but tart,” Ant contends. “A flavour that bursts on the tongue like a fine wine.”

He reaches for his glass and waits for you to watch him take an indulgent sip, the bob of his Adam’s Apple as he swallows. But he allows a drop to escape around the corner of his mouth dribbling a line that you track covetously, tongue feeling heavy, wanting to lick it from his hint of chin stubble.

“Remember, you can touch. That includes with your tongue, sweet girl,” he goads before using the pad of his thumb to wipe away that tempting trickle provocatively.

You can’t help the light moan that escapes your lips, grinding against the pole he has placed between your legs; the spike of pleasure it causes as it crushes your clit has you shuddering.

“That’s it,” Ben gusts. “Treat that swollen little pearl just a little rough. I bet all those layers of fabric are just adding to the exquisite ache….”

His hand lands on the table next to yours, not touching but close enough that you can see how long and shapely his fingers are compared to your own. He swirls his pointer and middle finger slowly on the tablecloth in a circular motion. An intentional tease that you stare at, your hips somehow syncopating with the speed of his movements, imagining that very hand buried between your thighs.

“That’s it,” he repeats, “not too fast, not too slow.”

“Just enough to make you reckless with need,” Ant interjects. “You would do anything we told you to if we got you to that sweet spot, wouldn’t you?”

You nod without even realising it.

“Oh, I know it,” Ant gloats. “I would tease you for so long you forget your own name. Clit so swollen you can’t cross your legs. Begging and pleading for relief…”

These men use words like finely-honed weapons. Each phrase is seemingly expertly designed to take you apart at the seams. Your hands splay out on the table, and you grab each of theirs, clutching the back of their knuckles into your palm as you rub yourself shamelessly.

“You get the prettiest flush when you’re aroused,” Ben whispers, his eyes flitting down to your décolletage. “I wonder how far it goes? Does it keep going all the way to those pretty, puffy lips that are wrapped around that cane right now?”

The way he says it conjures the thought of your mouth wrapped around a cock; in no doubt that both of theirs are likely sizeable.

“I know what you’re thinking of,” Ant murmurs darkly as you keep writhing, a bead of sweat running down your spine into your underwear. “I know you are a dirty little thing who loves to be on your knees as well. I can tell how much you love the power. Having a man vulnerable in your mouth. Their rapt attention begging you to suck a little harder, a little deeper.”

“She loves to tease,” Ben surmises as they lean in closer, both lips dusting the shell of your ear. “Little strands of saliva roping from your lips as you pull off and look up goadingly through your lashes. You love to feel the tremble of thighs under your palms, don’t you? That feeling when your lips are all swollen and your cheeks aching from all that sucking. But most of all, you love to have a man come undone in your mouth. To swallow every drop you have earned…”

You are panting openly, harshly, your mouth filled with saliva as you imagine how tasty they likely are, a sweetness that makes it pleasant, addictive almost. A yearning for either to stand up, unzip right now and offer you their cock to suck upon. All around you, lights swirl, and the music swells louder, obscuring what is happening at this table. The most risqué you have ever behaved, wantonly frottaging yourself as two strangers, albeit handsome refined gentlemen, spout utter filth.

“Tell me how you’d fuck me,” you demand, gasping, rhythmically crushing your throbbing clit, wanting to come so bad your skin itches.

“I’d go first,” Ben huffs, his breathing uneven now too. “You’re already dripping down to your knees from our tongues; you can take me, can’t you, sweet girl?”

Again, you find yourself nodding; your lip darkened from your incisor tooth snagging upon it.

“I think what you might enjoy is being face down,” he rumbles dangerously. “So you can’t see everyone watching you at first. Just hear their shocked but approving noises. Your forehead on this tablecloth as I place a hand on your spine to quell your quivering from behind. Drag your hips over this table and plough right into your weeping little cunt.”

That word is the catalyst. You can no longer hold back. Your hands fly into both of their laps and grab their thighs forcefully, loving the feel of warm, latent muscle as your fingers curl into their quads.

“Oh, you like that…” Ant assesses correctly.

You hiss your assent as Ben continues.

“You are so perfect for me, aren’t you? Such a pretty pussy, all swollen and puffy and soaked as I split you open. I’m not going to go slow because that’s not what you want, is it? You want sharp thrusts, your toes leaving the ground with each snap, pressed hard into the table, your nipples rubbing just a little raw inside your corset. You want your entire body to jerk with each thrust, clit catching the table edge….”

Your responding yes is sibilant, as all around you, the frenzy of entertainment continues, spotlights swirling, performers contorting themselves in a seeming match for your fever.

“You want my hands clamped on your hips, tugging you back into my cock. Curled over you and praising how well you take it and what a good girl you are for me and for letting everyone watch. You feel so divine, squeezing my cock so tight that my eyes roll. Butttt…” he rolls that last letter in his mouth as if a tasty treat, his hand flexing on the table. “My poor sweet thing, just as you are babbling, clawing and moaning so beautifully, drooling onto this cloth right here, I'm going to pull out and leave you wanting, for we are not ready to have you come again. Not yet, my sweet girl. We want you mindless, to build you up so many times over that you are aching. The reward will be so much sweeter for you in the end that way, won't it?”

No one has ever talked to you in such precise, poetic detail before. Your hands grasp their thighs roughly, but they maintain their promise, even as you see the mutinous desire in the flex of their bodies, a muzzled yen to touch you back. It makes you need them more, how much control they can exert despite wanting the opposite. You are shameless in your motions now, pushing yourself towards that high; part of you wishes to plunge your fingers into yourself, and part of you wants to see if you can orgasm untouched, coming undone with just their words and friction.

“Don't stop,” Ant gasps. “Make yourself come, sweet girl.”

“I want to grab both of your cocks,” you confess rapidly, the truth tumbling from your lips as you ratchet higher.

“Do it…” Ant dares you, as out the corner of your eye you can see his are glittering darkly, pupils blown.

They both growl as you twist your wrists and slide your hands greedily up their laps, shamelessly palming their erections, straining against their trousers under the table. The heat and mass of them both has your pussy quivering, knowing from this touch alone just how satisfied you would be to feel either or, ideally, both of them fuck you. Their grip on the table has their knuckles turning white as Ant speaks anew, a tinge of desperation in his words that has you gleeful.

“My brother has had a little of his fun; now it's my turn. And I think you are ready to see all those gathered around you, even those onstage gazing down upon you. So I am going to flip you over, my sweet girl. Place your ankles upon my shoulders, that drenched little slit ruining my trousers before I tug open my fly and take you too. How prettily you howl my name as I slide into you. This sturdy table is going to squeak, isn't it? You are such a demanding thing, ordering me to fuck you harder, your hands clawing at my jacket, your heels clicking together behind my head. Perhaps my brother needs to be on the other side of the table, holding your shoulders down so all can see. Maybe even ripping open your dress, your beautiful breasts bouncing with each thrust I take, my good girl. You want this and so much more, don’t you? For me to fuck you endlessly right here, right now….”

And it's true. You yearn for what they promise. For them to bury their tongues between your thighs, for you to be on your knees before them, sucking the very life out of their cocks. For them to throw you onto this same table and fuck you so hard and thoroughly, you leave fingernail marks on the wood. To have the whole crowd watch as you near peak after peak until you are a swollen, fucked-out mess. Craving nothing but more, another orgasm, that mind-blowing pleasure that makes you soar high above as well as stay rooted so deep in your body you feel a weight in your bone that is pure rapture.

And just like that, you are breaking, burying your face into Ant’s neck as you wrap an arm around Ben’s. Shuddering violently as you crest that edge, febrile pleasure breaking over your skin, each cell of your body seeming to snap taut and then relax into waves of bliss, floating somewhere high above the sparkling chandeliers that hang from each beam. Dimly, you hear them murmuring your praises, but it's muffled by the rush of blood in your head. It seems to last forever, jerking and spasming against that cane, wanting instead to feel their weight on top of you, their cocks spurting deep within you as you reach that peak in harmony. When you come back to yourself, you realise your hands are still unconsciously squeezing their cocks through their clothing, and suddenly you snatch your hands from their laps.

“Don’t you dare come,” you snarl, as they groan enchantingly, so close and yet denied at the very last moment.

“Why?” Ant puffs, a vein on his forehead pulsing beguilingly.

“Because I need you to fuck me…” you grit out between your teeth. “Both of you,” you add, addressing Ben, his whole body quaking as you utter it.

Even though your knees feel like jelly, you push back your chair, the cane clattering to the floor and rolling under the table, forgotten, as you stand up and grab their hands, hauling them from their seats. You are uncaring if anyone stares at you, costumes dishevelled and askew, as you march towards the exit. Neither resists as you tug them out of the ballroom, down the long grand stairwell and outside to the gondolas lined up on the dock, ready to ferry people back to their hotels.

“I have one requirement…” you practically bark as you push them both down onto a seat, twisting to name your hotel to the gondolier behind you, his smirk unmistakable.

“Which is…?” Ant prompts, staring up at you as you tower over them, your eyes drawn inexorably to the unmistakable outline still nestled in both of their trousers.

You take a seat on the bench opposite them in the narrow boat. Wordlessly pulling up your layers of skirt and peeling down your ruined underwear, tossing them into the canal as they stare covetously, likely catching a glimpse between your legs before you roll your skirt back down.

“You had both better fucking touch me...” you finally reply.

They throw their heads back and laugh heartily, twisting to look at each other briefly, seeming to communicate silently before their gazes land back on you, almost predatory.

“You can bloody count on it,” they growl in unison.

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