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#Cappelletto
umbriasud · 2 years
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Foligno, Musica tra le righe: i "Quaderni di conversazione" di Beethoven
Foligno, Musica tra le righe: i “Quaderni di conversazione” di Beethoven
Sandro Cappelletto A Foligno secondo appuntamento, martedì 6 dicembre, ore 18, Auditorium San Domenico, per Musica tra le righe, la mini rassegna che gli Amici della Musica di Foligno dedicano alla musica dal vivo e ai libri. La Stagione ospiterà così una delle primissime tappe – la seconda dopo la “prima” romana – della presentazione di un volume che appare per la prima volta nelle librerie…
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aldenarmy · 1 year
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iannozzigiuseppe · 1 year
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"Nella mente del Serial Writer" - La Penna d'Oca collettivo di autori - recensione di Giuseppe Iannozzi
Nella mente del Serial Writer La Penna d’Oca collettivo di autori Il Mistero non è mai stato così affascinante e ricco di sfumature Di Carlo Edizioni di Giuseppe Iannozzi Se si pensa alla narrativa del mistero è impossibile non ricordare Edgar Allan Poe, che diede finalmente una struttura ben definita, moderna, a questo genere letterario. “Il castello di Otranto” (1ª ed. originale 1764) di…
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foodmyheart · 1 year
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Striped Tortellino, cappelletto filled with ricotta spinach. Source: https://reddit.com/r/foodporn
http://foodmyheart.tumblr.com | https://campsite.bio/foodmyheart
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chouncazzodicasino · 2 months
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Se fossi stata io ai vertici del comune di Roma qualche anno fa in previsione del Giubileo di merda:
"Allora regà, ce tocca. Purtroppo la città è anche quella del Papa, ce ne siamo fatti una ragione, sempre ce lo prendermo nel culo per 'sta storia ma ok, siamo sopravvissuti ai papaboys col cappelletto giallo, sopravviveremo anche a questo. Adesso ascoltatemi bene: IL PRIMO CHE SPOSTA UN SAN PIETRINO, CHE FA UNA BUCA, CHE PURE PER SBAGLIO PORTA IL CANE FUORI E IL CANE TIRA DUE ZAMPATE ALLA TERRA PER SCAVARE, VERRA' PRIMA ESPOSTO ALLA BERLINA POI UCCISO E IL SUO CORPO IMPALATO. I CORPI DEI TRASGRESSORI VERRANNO MESSI TUTTI INTORNO AGLI ACCESSI DEL RACCORDO, COME MONITO. NON DOVETE SPOSTARE NIENTE CHE QUI NON POSSIAMO RISCHIA' DI TROVARE ROBA. QUESTO NON E' IL MOMENTO DI TROVARE COCCI. RIPETO: MO' NON DOBBIAMO TROVARE COCCI. CHIARO? SE INCIAMPATE IN QUALCOSA CHE SEMBRA UN COCCIO, FATE FINTA DI NIENTE E ANDATE AVANTI. DOBBIAMO SOPRAVVIVERE ALL'INVASIONE, QUESTO NON E' IL MOMENTO DI FAR FINTA CHE SAPPIAMO GESTIRE IL PATRIMONIO STORICO DELLA CITTA', OK? SONO STATA CHIARA?"
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gcorvetti · 10 months
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Ho mollato.
Stamane, nonostante il nevischio che cadeva corposo, mi sono svegliato e alzato dal letto alle 5:45, ho fatto colazione, mangiato qualcosa di buono, lavato quel che c'era da lavare, mi son vestito e sono andato alla fermata, quando mi sono reso conto che avevo dimenticato il telefono e la scheda dell'autobus, allora faccio una corsa, anche perché la fermata dista una decina di metri da casa mia, e preso le cose torno di corsa e vedo l'autobus arrivare, altra corsa ... salgo. Scendo alla fermata che avevo scelto che a mio giudizio era la più vicina, faccio mente locale per ricordare l'immagine di dove si trova sta scuola perché per quale strano motivo stamane google map non funziona, mi ricordo un paio di punti di riferimento e alle 7:00 sono dentro. Mi viene in contro sta tizia che mi porta subito allo spogliatoio, appena mi cambio mi aspetta nell'angolo tra una stanzetta e l'ingresso delle cucina e mi da grembiule e un cappelletto anche se le faccio notare che non ho capelli, lei insiste e vuole che lo metta, nonostante sia di 4 misure più grande. Mi presenta una tizia con i capelli fucsia che però le escono vistosamente come delle trecce alla Pippi calzelunghe dal cappelletto (al che mi veniva di dirgli "mi state prendendo per il culo?"), calzelunghe sorride e mi mostra un banco da lavoro pieno di carne di maiale già cotta e mi dice taglia tutto. Inizio a tagliare e non faccio altro per la successiva ora e mezza, poi prima mi porta davanti una pentola dove sta cuocendo del tacchino tagliato a cubetti con della cipolla, ma poi mi dirige con un carrello davanti la marmitta (enorme pentolone, per chi non ha fatto il servizio militare) da dove devo scaricare tutto il purea di patate. Tra il tanfo della carne che neanche ad un'autopsia e quello di sto ammasso di patate massacrate mi blocco, basta, soprattutto nel momento che la tipa iniziale mi passa accanto e mi intima con un "veloce veloce dai", poco motivazionale, allora finisco le ultime palettate di composto giallastro e porto il tutto a lavare dove una donnina russa mi chiede se voglio mangiare, la guardo e le dico "no, vado via". Poi ho dovuto aspettare la responsabile perché per quelle due ore di lavoro mi hanno fatto il solito contrattino e mi danno 12 euro lordi, gli stavo dicendo potete tenerveli. Alla domanda "come mai?" risposta secca "non mi piace", tra i due mali meglio il minori, preferivo quello della scorsa settimana. Uscito dalla scuola mi sono diretto verso il centro, pensavo di prendere un caffettino e un pezzo di torta, invece ho preso il bus e sono tornato a casa, mi sono infilato a letto e ho dormito.
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ttime-aand-sspace · 2 years
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Gianni, ti sto implorando, dopo la pubblicità entra con un cappelletto all'indietro con la visiera ed Uno skateboard in braccio, ti scongiuro, sono letteralmente in ginocchio, Gianni per favore, Gianni-
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barbaraincucina · 2 years
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“Il cappelletto è la segreta preziosa impronta che ogni rezdora dà alla mensa famigliare, quasi determinando un aspetto esclusivo, caldo, amoroso, segreto, della sua unità. Mi pare quasi il simbolo di una vasta comunità sociale che non annulla, ma lascia aperto ed esalta un libero spazio ad un prezioso piccolo mondo degli affetti. Vi pare poco!?” (Alcide Spaggiari)
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eventinews24 · 5 months
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Premio Abbiati 2024: Il Riconoscimento del Teatro Regio di Parma
Falstaff negli Istituti Penitenziari, 2023. Foto Roberto Ricci L’Associazione Nazionale Critici Musicali ha attribuito al progetto del Teatro Regio di Parma L’Opera negli Istituti Penitenziari il 43°Premio Abbiati “Filippo Siebaneck”. La commissione, composta da Alessandro Cammarano, Sandro Cappelletto, Andrea Estero, Carlo Fiore, Angelo Foletto (presidente), Susanna Franchi, Gianluigi…
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scienza-magia · 6 months
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Non esistenza tra materia oscura e gravità quantistica
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Nuova teoria post-quantistica della gravità rigetta l’esistenza della materia oscura. Da anni gli scienziati cercano di conciliare la relatività generale di Einstein e la meccanica quantistica in una teoria unificata, la gravità quantistica, nella speranza di individuare un unico formalismo matematico capace di spiegare i fenomeni fisici sia su larga che su piccola scala. L’insuccesso degli innumerevoli tentativi finora effettuati ha indotto il fisico inglese Jonathan Oppenheim a domandarsi se quantizzare la gravità sia realmente la mossa giusta: perché, al contrario, non concentrarsi soltanto sulla gravità, modificando la relatività generale? Da qui la proposta di una nuova teoria post-quantistica della gravità, che sembra escludere l’esistenza della materia oscura.
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È stata annunciata la nascita di una nuova teoria post-quantistica della gravità, che tratta quest’ultima in modo classico preservando però gli effetti quantistici (come i pattern a cerchi concentrici generati dal fenomeno dell’interferenza in alcuni esperimenti). Crediti: Isaac Young. Le due teorie pilastro della fisica moderna sono la relatività generale di Einstein, che delinea la geometria dello spazio-tempo impressa dalla gravità, e la meccanica quantistica, che invece si occupa della fenomenologia relativa alla materia e alla radiazione a scale atomiche e subatomiche. Poiché le equazioni di Einstein mettono in relazione lo spazio-tempo dominato dalla gravità con la materia, presente sotto forma di masse che ne deformano la struttura, notevole sforzo è stato messo nel cercare di combinare questi due aspetti in un’unica trattazione matematica: nasce così l’ipotesi della gravità quantistica. In un recente studio su tale tematica il ricercatore inglese Jonathan Oppenheim si è chiesto se sia però davvero indispensabile quantizzare la gravità per ottenere un quadro fisico unitario. A tal  proposito, nella sua teoria post-quantistica della gravità Oppenheim sembra propendere per una risposta negativa. Egli sostiene infatti che lo spazio-tempo possa essere inteso come un fluido continuo dal punto di vista non solo macroscopico, ma anche microscopico: esso dovrebbe dunque essere modellizzato interamente nel modo classico, ovvero come prescritto dalla relatività generale, mentre il formalismo quantistico verrebbe riservato esclusivamente alla materia.
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Equazioni di Einstein per la gravità quantistica. Il termine di sinistra rappresenta la gravità (tensore di Einstein), mentre quello di destra la materia (tensore energia impulso). In particolare, i simboli delle parentesi (brackets) e del cappelletto in cima al tensore energia impulso indicano che esso viene trattato come un operatore quantistico. Crediti: Oppenheim. Tuttavia, eliminare la discretizzazione (i.e., quantizzazione) dello spazio-tempo alle piccole dimensioni implica ammettere che esso, al pari della metrica che lo descrive, sia soggetto a fluttuazioni stocastiche (i.e., casuali), che lo renderebbero “traballante” anziché liscio. Ma, soprattutto, questo comportamento stocastico sarebbe responsabile di una modifica della stessa relatività generale a bassi valori di accelerazione gravitazionale, ossia nel cosiddetto “regime diffusivo”, perché qui le fluttuazioni stocastiche risulterebbero non trascurabili. Invero, esse avrebbero l’effetto di una forza entropica: stimolando il moto browniano (i.e., il moto casuale delle particelle del fluido cosmico), esse fornirebbero cioè alle stelle con minore velocità una quantità di energia aggiuntiva, accelerandole. Dal momento che tali stelle sono situate nelle zone più esterne delle galassie, dove appunto vale il regime diffusivo per via della più bassa gravità, esse andrebbero a giustificare il tratto piatto delle curve di rotazione, che ci aspetterebbe fosse anzi kepleriano (i.e., declinante) proprio per il rallentamento del moto stellare a grandi raggi. Ergo, le fluttuazioni stocastiche sostituirebbero l’attrazione gravitazionale esercitata dagli aloni di materia oscura che circondano le galassie sulle stelle ai loro margini: in altre parole, in questo scenario l’esistenza della materia oscura non sarebbe più necessaria.
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Curva di rotazione di una galassia, che mostra l’andamento della velocità delle stelle in funzione del raggio, ovvero della distanza dal centro galattico. La linea rossa indica la predizione teorica (tratto kepleriano a grandi raggi), mentre quella verde ciò che viene osservato (tratto piatto a grandi raggi). Crediti: R. Pogge. D’altronde, nota Oppenheim, la sua non è la prima teoria alternativa della gravità a giungere a tale conclusione: per esempio, già nel 1983 la teoria della gravità modificata di Milgrom (i.e.,  MOND,  Modified Newtonian Dynamics), era riuscita a spiegare l’appiattimento delle curve di rotazione delle galassie attraverso una revisione del valore della gravità alle basse accelerazioni, senza pertanto chiamare in causa la materia oscura. Il rinnovato interesse nei confronti della MOND a seguito dei risultati emersi nelle ultime simulazioni dinamiche di ammassi di galassie e supportati da evidenze osservative costituisce un punto di forza del ragionamento di Oppenheim. Ciononostante, la neonata teoria gravitazionale post-quantistica dello scienziato è ancora giudicata piuttosto controversa a causa dell’attuale mancanza di test: la formulazione matematica, per quanto rigorosa e dettagliata, certo non basta a dissolvere lo scetticismo del mondo astrofisico. Ciò è tanto più vero se si considera che numerose e svariate sono ad oggi le prove a favore della materia oscura, prima fra tutte la formazione delle strutture nell’Universo primordiale. Ma, come scrive Oppenheim, “la gravità è famosa per essere truffatrice”: meglio  insomma non lasciarsi ingannare, scartando a priori delle congetture che potrebbero infine non rivelarsi poi così improbabili. Ad ogni modo, il fisico inglese assicura che, prima di compiere affermazioni azzardate, saranno realizzate simulazioni numeriche e posti vincoli basati sui dati osservativi. Tutto fa quindi pensare che ne sapremo presto di più. Read the full article
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umbriajournal · 10 months
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Cappelletto d'oro, il migliore è quello della perugina Vera Barbanera from Umbria Journal TV on Vimeo.
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rodadecuia · 1 year
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aldenarmy · 1 year
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umbriasud · 1 year
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Foligno, Segni Barocchi: l'"Avida sete", madrigali in un racconto concerto
Entra nel cartellone di Segni Barocchi Festival l’appuntamento degli Amici della Musica di Foligno. Tra le due realtà un’amicizia consolidata affidata quest’anno alla coproduzione “L’avida sete”, madrigali di Carlo Gesualdo da Venosa, racconto concerto in programma a Foligno martedì 29 agosto, ore 21, Oratorio del Crocifisso. Ideato e scritto da Sandro Cappelletto, giornalista critico musicale e…
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lamilanomagazine · 1 year
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Verona: al via la kermesse letteraria "Libri e rose" con alcuni degli autori contemporanei più amati
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Verona: al via la kermesse letteraria "Libri e rose" con alcuni degli autori contemporanei più amati. Il premio Pulitzer Jhumpa Lahiri e il premio Campiello Marco Balzano, alcuni degli autori più amati della nostra narrativa contemporanea come Marco Missiroli e Daniele Mencarelli, ma anche il reporter di guerra Luca Steinmann e la psicoterapeuta, famosa divulgatrice sui social, Stefania Andreoli. Sono questi alcuni dei protagonisti di Libri e rose. Scrivere, stampare, leggere 2023, la manifestazione letteraria che torna ad animare la città di Verona dal 4 al 7 maggio per la sua seconda edizione, in tre prestigiose sedi: Biblioteca Civica, Conservatorio di Musica E. F. Dall’Abaco e Società Letteraria di Verona. Ampio spazio sarà dato ad alcune delle novità letterarie del momento, grazie anche ad appuntamenti come maratone di lettura, serate musicali e mostre. Il tutto per divagare con leggerezza intorno al mondo del libro. L'ingresso a tutti gli incontri è gratuito e senza prenotazione fino a esaurimento posti. L’apertura della rassegna giovedì 4 maggio, alle 17 alla Biblioteca civica, è affidata a una maratona di lettura ad alta voce dalle pagine di Marcovaldo di Italo Calvino, per celebrare l’autore nei 100 anni dalla nascita grazie al coinvolgimento di lettori della comunità di veronese. La prima serata di Libri e rose continuerà, alle 20.30, nella sede del Conservatorio E.F. Dall’Abaco di Verona, con l’appuntamento con il critico musicale Sandro Cappelletto, curatore de Il Testamento di Heiligenstadt e Quaderni di conversazione di Ludwig van Beethoven, e gli interventi musicali a cura dei docenti del Conservatorio Edoardo Maria Strabbioli, Tommaso Luison e Alberto Nosè. L’ampia programmazione di eventi realizzati in città fino a domenica 7 maggio è visisbile sui siti www.comune.verona.it; www.societaletteraria.it; www.kasadeilibri.it. Promossa dagli Assessorati alla Cultura e alle Biblioteche del Comune di Verona con la Società Letteraria di Verona e la Kasa dei Libri di Milano, in collaborazione con il Conservatorio di Musica E.F. Dall’Abaco di Verona, l’iniziativa si svolge in concomitanza del Maggio dei Libri, manifestazione nazionale che vede l’adesione di Verona quale “Città che legge”. La manifestazione vede il coinvolgimento delle librerie cittadine aderenti al Patto di Verona per la lettura e, in particolare, Pagina dodici, Feltrinelli Verona e Mondadori Verona, che saranno presenti con i loro punti vendita nelle sedi della rassegna.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Attila di Verdi al Petruzzelli di Bari, con la regia di Abbado
(ANSA) – BARI, 21 APR – ‘Attila’ di Giuseppe Verdi è la nuova proposta della fondazione Petruzzelli nell’ambito della stagione lirica. L’opera debutta stasera nel politeama barese con la regia di Daniele Abbado e la direzione orchestrale di Renato Palumbo. Sarà in programma fino al 28 aprile.    ‘Attila – ha sottolineato nella conversazione sull’opera il critico Sandro Cappelletto – fa parte…
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