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Al #Campidoglio di #Roma nella sala laudato si del Palazzo Senatorio si è svolto in PensieroSicuroLive 2024.
Grazie ancora a tutti per averci seguito, trovate la diretta integrale sul nostro canale YouTube.
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Roma, presentato l'Atlante del Pnrr nella Capitale
Roma, presentato l'Atlante del Pnrr nella Capitale. Ottanta pagine corredate da disegni e tavole che testimoniano a due anni dall'avvio del Piano nazionale di ripresa e resilienza e dopo oltre 70 riunioni dalla costituzione della Commissione speciale nel febbraio 2022, la storia del programma della città. Ad illustrare il primo "Atlante del Pnrr di Roma Capitale" in Campidoglio, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri, il Presidente della Cs Pnrr Giovanni Caudo, insieme alla Presidente dell'Assemblea capitolina Svetlana Celli e al Direttore generale Paolo Aielli. Una copia del lavoro a cura dello Staff della Commissione, che ripercorre il lavoro compiuto dall'Amministrazione e restituisce una visione globale degli interventi previsti, verrà consegnata a tutti i consiglieri dell'Assemblea Capitolina. Il Pnrr della Capitale, con oltre 865 milioni di euro di appalti andati in gara nel 2023, rappresenta un'occasione di rilancio per l'imprenditoria privata, recupero urbanistico e riscatto sociale a seguito del difficile periodo della pandemia da Covid-19. L'Atlante inserisce Roma a pieno titolo nel suo ruolo di Capitale d'Italia, riconoscendole l'attività di protagonismo nell'intercettazione di risorse incrementate, nel dicembre 2022, fino a 1,13 miliardi di euro dagli iniziali 227 milioni, grazie a un'intensa attività di monitoraggio di avvisi pubblici, interlocuzioni e verifiche operate dagli uffici capitolini. È uno strumento di trasparenza, raccoglie le informazioni su partecipazione agli avvisi pubblici e stato dei progetti ed è utile per seguire l'attuazione del Piano. Un resoconto dell'attività svolta nel biennio passato che consente di monitorare l'andamento dei cantieri dando impulso al rispetto delle tempistiche e supportando la resilienza necessaria a superare le criticità che la fase esecutiva può presentare. Ad oggi nessuna gara è andata deserta e l'amministrazione ha partecipato al 95 per cento degli avvisi pubblici con un tasso di successo del 90 per cento. L'"Atlante" è disponibile in formato digitale sul sito istituzionale di Roma Capitale, alla pagina della Commissione Speciale Pnrr. «Quando si parla della trasformazione di Roma, intendiamo proprio questo. Un percorso di cambiamento, di costruzione, ricostruzione e ricucitura del territorio, sia dal punto di vista urbanistico, sia dal punto di vista sociale. L'Atlante, in questo percorso di rinnovamento, è un'iniziativa utile per monitorare lo stato dell'arte dei tanti cantieri e dei tanti investimenti resi possibili dal formidabile strumento del Pnrr. Roma Capitale e la sua amministrazione stanno sfruttando al massimo le risorse previste e grazie allo studio e al ragionamento puntuale e capillare per individuare quali fossero gli interventi fondamentali e inderogabili, stiamo cambiando veramente la nostra città, per renderla ancora più bella, unita, inclusiva e semplice da vivere», ha commentato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. «L’Atlante rappresenta un'azione di trasparenza verso la città. Il Pnrr Roma Capitale è un programma straordinario sia per l'ingente numero di risorse sia per l'organizzazione, la governance e la tempistica e deve essere il nostro faro per i prossimi anni. L'Assemblea Capitolina ha un ruolo compartecipe, di indirizzo e controllo in merito all'attuazione del Pnrr, affinché possa essere un importante vettore di accelerazione del processo di trasformazione e riqualificazione del nostro territorio in una prospettiva di maggiore sostenibilità, innovazione ed inclusione e di rigenerazione di intere aree. Ringrazio la Commissione speciale Pnrr, le strutture, i tecnici e tutto il personale per il prezioso ed importante impegno su questo fronte», commenta la presidente dell'Assemblea capitolina Svetlana Celli. «Siamo lieti di poter concludere i due anni iniziali di attività della Commissione speciale Pnrr e allo stesso tempo accogliere il 2024 con l'Atlante, un testo che si radica nell'esigenza partecipativa di fornire una finestra informativa su un processo così complesso come quello del Pnrr romano. Incontro con il territorio e ascolto dei fabbisogni rimangono punto di partenza per riempire di significato sociale le misure infrastrutturali previste, in una prospettiva duratura che vada oltre il 2026 e restituisca a Roma la rinascita urbanistica ed economica che attende da tempo. Il coinvolgimento del Terzo settore e l'individuazione di progetti complementari a quelli "bandiera" del Piano sono azioni promosse dalla Commissione che vanno proprio in questa direzione. Allo stesso tempo il raggiungimento finora della stragrande maggioranza degli obiettivi, con la partenza dei cantieri già avvenuta, è uno sprone anche per il mondo dell'imprenditoria privata ad una collaborazione proficua finalizzata al raggiungimento dei risultati che l'Europa e tutti noi ci aspettiamo», spiega il Presidente della Commissione speciale Pnrr Giovanni Caudo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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MIGUEL ÁNGEL Y LA CULMINACIÓN DEL RENACIMIENTO
Bárbara Vázquez Lugo
Paula Rodríguez Acevedo
El renacimiento fue una época transicional impactante en el mundo de la arquitectura Occidental, y el rol que sirvió Miguel Angel en su culminación se puede ver claramente en sus obras. Miguel Angel fue un destacado arquitecto que reflejó en sus proyectos características del estilo artístico, que luego sería conocido como el manierismo, en donde adapta y fusiona elementos arquitectónicos clásicos griegos y romanos de forma expresiva y subjetiva, de tal manera que hasta estableció los cimientos del período arquitectónico que le seguía.
El arquitecto destacado, Miguel Ángel, demostró su creatividad e innovación en el diseño de la Biblioteca Laurenciana en Italia. Miguel Ángel rompe con los cánones griegos y romanos al combinar elementos clásicos como columnas, frontones y ménsulas con un enfoque subjetivo y expresivo inspirado por sus predecesores florentinos. Su habilidad en la creación de formas manieristas se aprecia claramente en el vestíbulo o ricetto, donde las ventanas ciegas de estípites peraltados se fusionan con las vigas del techo, destacando la impresionante triple escalinata que genera la sensación y evoca la apariencia de una lava caliente derramada, invitando a ascender y descender. Asimismo, en la pequeña sala de lectura, la cuidadosa decoración y el uso de elementos arquitectónicos meramente decorativos, como los vanos ciegos rectangulares, crean un ambiente de serenidad, fomentan el estudio y la meditación.
Cerca de este edificio queda la colina capitolina, siendo el centro político y religioso más importante en Roma en el cual Miguel Angel fue encomendado a reconstruir, ya que estaba en mal estado por la falta de planificación y los cambios que había sufrido con el pasar de los años. Miguel Angel reconstruyó completamente las fachadas del senado romano y la galería a su derecha, centralizó la torre del senado, y logró orientar todos estos elementos alrededor de una plaza en forma de trapezoide con un detalle en óvalo que dirigía la vista hacia el podio de la estatua que estaría en su centro.
Se repiten los manierismos de Miguel Angel, pero esta vez a escala urbana, utilizando hasta edificaciones enteras como escenografía para mantener el orden del espacio. Se introduce el espacio nuevamente con una gran escalinata, y tanto la plaza en forma de trapezoide o la leve concavidad de esta hacia el centro intensifican las distorsiones de perspectiva para crear un efecto de mayor grandeza. Además, se construye una fachada falsa a la izquierda para concordar con la galería a la derecha, manipulando un edificio entero como objeto sin funcionalidad determinada que solo existe para enriquecer el espacio.
Las obras arquitectónicas de Miguel Ángel son únicas ya que marcó una desviación innovadora de las normas establecidas. Tanto la Biblioteca Laurenciana como la Piazza del Campidoglio son un claro testimonio del talento de este arquitecto en combinar elementos tradicionales y personales en sus proyectos arquitectónicos. Miguel Ángel logró trabajar en cara de estas dos estrategias, creando un estilo único, empleando también fundamentos de los avances en la geometría para su época, la distorsión de perspectiva, y hasta incluso la escenografía, para enriquecer la experiencia espacial. Al establecer los principios del manierismo, no solo creó una manera nueva de adaptar y modernizar la arquitectura clásica, pero también marcando los comienzos de la transición hacia un nuevo movimiento arquitectónico.
Referencias:
Biblioteca Laurenciana, Miguel Ángel | La guía de Historia del Arte. (n.d.). https://arte.laguia2000.com/arquitectura/biblioteca-laurenciana-miguel-angel
Pura, A., & Pura, A. (2019, July 17). El manierismo. Arquitectura Pura. https://www.arquitecturapura.com/arquitectura/manierismo-10994/#google_vignette
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"Cancella quel filmato delle telecamere": altri guai per Trump nel caso-documenti top secret
In questo caso gli imputati sono tre: Carlos De Oliveira, il responsabile della manutenzione della villa di Mar-a-Lago, lo stesso Trump e il suo assistente personale Waltin Nauta. Il processo per i documenti è già fissato per il 20 maggio. In arrivo l'incriminazione per l'assalto al Campidoglio
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Capitol Hill dimostra: la polizia americana è creata per il White Power L’ex presidente Barack Obama, come spesso fa, ha riassunto eloquentemente la situazione. Ha parlato di violenza, di incitamento da parte del presidente in carica, di menzogne ripetute, di un’elezione legittima e di disonore e vergogna per la nazione. Ma, soprattutto, ha detto “ci prenderemmo in giro da soli se dicessimo che quello che e’ successo sia una sorpresa". Se lo aspettavano. Ce lo aspettavamo tutti. Da mesi. Da anni. Da quando Trump ha vinto le elezioni, se non da prima. Da quando era evidente che c’erano tanti americani scontenti e arrabbiati, ma soprattutto da quando la loro rabbia viene fomentata senza tregua da fonti ufficiali e soprattutto dal presidente in persona. Durante i suoi rally, nei suoi tweets, nei suoi gesti. Persino la differenza di trattamento da parte della polizia non era poi una sorpresa. I manifestanti del BLM sono stati accolti con gas lacrimogeni e proiettili di gomma. Il groppo pro-Trump ha scattato dei selfie con la polizia. Eppure l’America che ama i simboli, quella che si mette la mano sul cuore quando sente l’inno nazionale e si alza in piedi alla vista della bandiera a stelle e strisce (ovvero la maggior parte della popolazione), ha reagito con disgusto alla vista di un gruppo di disperati che prende d'assalto il Campidoglio di Washington DC. Bandiere confederate e cappelli di pelliccia con le corna. Siamo sul set di un western? No, questa volta la realtà ha superato le aspettative di qualunque film. I commenti sui social media arrivano immediatamente: quando le donne e Black Live Matters hanno marciato, hanno portato minivan, droni, CIA, NSA, cani, gas, hanno blindato tutto. Oggi la porta del simbolo della democrazia americana sembrava fosse rimasta aperta. Trump ha detto di no alla richiesta di Washington DC di avere la Guardia Nazionale. “Sembra che gli zombi abbiano raggiunto il Congresso” scrive Rico su Facebook. “La polizia sta permettendo che succeda. La polizia americana è stata creata per il WHITE POWER. ” scrive l’attivista Shaun King su Instagram. Compaiono un po’ ovunque le immagini della polizia durante le proteste di BLM accanto a quelle di oggi, una accanto all’altra. “Double standard” scrivono molti. Due pesi e due misure. (...) Il presidente eletto Joe Biden fa una conferenza stampa. La democrazia è sotto attacco, è una situazione senza precedenti, dice. Ripete le stesse parole, assalto, chaos, sedizione, aggressione, non è protesta, è insurrezione. Devono finire adesso, dice fermamente. Ci vuole il ripristino della decenza. E Donald Trump cosa fa? Resta in silenzio a lungo, per troppo tempo. Poi pubblica un video su twitter. Parla di elezioni rubate, e di amore per queste “persone speciali”, ma chiede loro di andare a casa, perché la violenza contro la polizia non va bene. Il suo video non si può condividere. Twitter lo ha censurato: questa affermazione di frode elettorale è contestata e questo Tweet non può essere commentato o ritwittato a causa del rischio di violenza. Facebook decide di "adottare misure di emergenza appropriate, inclusa la rimozione del video del presidente Trump. Lo abbiamo rimosso perché a conti fatti crediamo che contribuisca piuttosto che diminuire il rischio di violenza in corso”. (...) Stephanie Grisham, ex direttrice delle comunicazioni della Casa Bianca e attuale capo del personale della first lady Melania Trump, ha presentato le sue immediate dimissioni. Seguita da Sarah Matthews dell’ufficio stampa. Arriva la guarda nazionale, i manifestanti sono allontanati in meno di un’ora. Una donna viene ferita all’interno del Congresso e perde la vita. I rappresentanti eletti che erano arrivati questa mattina per contare i voti degli elettori secondo tradizione, invece di spaventarsi, reagiscono con sdegno e rabbia. E tornano tutti a Capitol Hill, a finire il lavoro. I trumpisti sembrano essere riusciti dove Trump non era riuscito. Hanno indignato persino Mike Pence. Repubblicano e democratici sembrano d'accordo per la prima volta in anni. E per la prima volta il mondo ha visto l’America come lo stato libero di Bananas. di Erika Suban
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Al via progetto di sostegno per supporto di persone private della libertà personale
Al via progetto di sostegno per supporto di persone private della libertà personale
Campidoglio vista aerea Al via, dopo l’approvazione in Giunta capitolina, l’Accordo di collaborazione firmato da Roma Capitale e dall’Asp Asilo Savoia per il sostegno di persone detenute ed ex detenute. Tutto ciò avviene attraverso l’accoglienza in strutture residenziali e l’attivazione di Piani Personalizzati di Intervento. Specificatamente il progetto vuole offrire un supporto concreto nella…
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Personale: Campidoglio, assunti tutti i vincitori del “Concorsone”
In un solo anno chiusa vicenda che risale al 2010. Raggi, “Grande risultato che premia il merito e rende giustizia a chi attendeva da troppo tempo”
Roma, 7 dicembre 2017 – Entro l’anno Roma Capitale procederà all’assunzione di tutti i vincitori del cosiddetto “concorsone”. Prima della fine del 2017 prenderanno quindi servizio gli ultimi 121 nuovi dipendenti risultati vincitori nell’ambito delle…
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Neoclassicismo, linguaggio internazionale
Neoclassicismo, linguaggio internazionale Il modello del Neoclassicismo inglese
John Nash, James Thomson St. Maryelbone, 1826. Cumberland Terrace. Londra
In Gran Bretagna il Classicismo si impose e gli stili precedenti ma in continuità visto che sin dai tempi dell'architetto Inigo Jones (1573-1652) si era sviluppata in quel Paese un'ininterrotta tradizione classica, in cui erano evidenti soprattutto gli influssi del Cinquecento italiano, in particolare di Andrea Palladio e di Vincenzo Scamozzi.Nel corso del Settecento, poi, lo stile palladiano di lord Burlington aveva reppresentato un deciso contraltare alle forme barocche, rococò, anticipando quello che verrà definito l'Adam Style da Robert Adam (1728-1792), architetto che seppe fondere elementi palladiani e rinascimentali in edifici per i quali curava anche i singoli aspetti dell'arredo interno, la sua opera presenta una rara omogeneità e completezza. Le ville di campagna e i complessi residenziali realizzati da Robert Adam, sono caraterizzati non solo per la ricerca di un'armonia complessiva, ma anche per il senso di comodità e di intimità, oltre che di sobria eleganza, che connota gli interni, ornati spesso i bianchi stucchi del raffinato disegno. La solennità dell'ambiente convive con la leggerezza crommatica, come nel salone d'ingresso di Syon House (dal 1761), nei pressi di Londra, la partizione lineare delle pareti contrasta con lo schema geometrico del pavimento a marmi bianchi e neri. -Così John Nash (1752-1835) realizzò a Londra tra il 1812 e il 1827, nell'ambito di un ampio rinnovamnto urbanistico, il grandioso corso di Regent Street, su cui si affacciano edifici monumentali di impronta scenografica, provvisti di prospetti pieni di colonne e di statue, quasi per rinnovare i fasti della Roma imperiale.John Soane (1753-1837), capace di progettare edifici ancora memori del Barocco, altri ispirati a un razionalismo che si direbbe derivato da Boullée e Ledoux (dell'Old Colonial Office, del 1818-1823), come la casa londinese dell'artista, dove oggi è allestito Soane's Museum, frutto della più stravagante combinazione di elementi.
Il Neoclassicismo in Germania
In Germania, dove già nel 1789 Karl Gotthard Lnghans (1732-1808) si era ispirato all'Acropoli per la berlinese Porte di Brandeburgo, l'architettura conobbe una declinazione classicista grazie soprattutto a Karl Friedrich von Schinkel (1781-1841), e a Leo von Klnze (1784-1844), che con i suoi edifici di composta monumentelità e le grandiose piazze diede a Monaco quel carattere che ancora oggi la distingue.
Il Neoclassicismo negli Stati Uniti
William Thornton, Benjamin Latrobe, Charles Bulfinch, Campidoglio. 1792-1827. Washinghton
Thoomas Jefferson (1743-1826), era stato il principale redattore della Dichiarazione d'indipendenza del 1776 e sarà poi eletto presidente degli Stati Uniti per due successivi mandati (1801-1809). Fu lui, cultore di architettura che realizzò la propria residenza di Monticello (presso Charlottesville) in stile neoclassico (1771, poi ristruturata nel 1793-1809) e che prese a modello per il Campidoglio di Richmond (1785-1796) la Maison Carrée di Nimes. A partire dal 1817, progettò l'Università della Virginia. Nel fondo spicca la biblioteca modellata sul Pantheon, mentre ai lati si allineano cinque padiglioni per parte, collegati dda porticati e caratterizzati ognuno da una particolare tipologia architettonica in modo che gli studenti possono accostarsi ai diversi stili. La prima stazione ferroviaria di Lowell, nel Massachusetts, del 1835, aveva un esempio la forma di un tempio greco e l'unico binario esistente passava sotto il colonnato.
Il Neoclassicismo in Francia
Alexandre-Pierre Vignon, Chiesa della Madeleine, 1807-1842
Il Classicismo si impone in Francia soprattutto durante l'Età napoleonica. Punto di riferimento privilegiato divenne l'arcitettura dell'età imperiale romana, dalla quale venne ripreso, per esempio, il modello dell'arco di trionfo. Per celebrare Napoleone nel 1806 Jean François Chalgrin (1739-1811) diede inizio a Parigi all'Arco di Trionfo, completato solo molo più tardi, nel 1837, a causa delle contestazioni cui venne sottoposto il progetto e della caduta dell'Imperatore. Gli architetti preferiti da Napoleone erano però Charles Percier (1764-1838) a Pierre-François-Léonard Fontaine (1762-1853), che erano stati allievi di Boullée e che ebbero il compito di ristrutturare Parigi dal punto di vista urbanistico e architettonico. Rue de Rivoli e la zona attorno a Place Vendome, la costruzione nel 1806-1810 dell'Arc du Carrousel su iimitazione di quello di Settimo Severo nel Foro romano, l'arredamento di parecchi palazzi e castelli. Al e il 1827) e exandre-Pierre Vignon (1762-1846) comimciò a trasformare completamente la Chiesa della Madeleine, che era stata iniziata nel 1764, in un Tempio della Gloria dedicato alla Grande Armée: appoggiata su un alto basamento e circondata tutt'attorno da grandi colonne corinzie, poi restituita dal culto cattolico con la Restaurazione e infine completata solo nel 1842. La chiesa di Sainte Geneviève, dedicata a Santa Genoveffa, che Luigi XV aveva voluto in voto dopo la guarigione di una grave malattia. L'archtetto Jacques-Germain Soufflot (1713-1780) si era ispirato al PAntheon di Roma e Panthéon venne chiamato durante la Rivoluzione l'edificio, destinato a opsitare le tombe dei grandi di Francia.
Il Neoclassicismo di Giacomo Quarenghi e Carlo Rossi
Giacomo Quarenghi, Palazzo dell'Accademia delle Scienze, 1783-1787. San Pietroburgo
Carlo Rossi. Palazzo Mikhailovskj. 1819-1825. Facciata sulla Piazza delle Arti
In Russia il Neoclassicismo si espresse soprattutto attraverso il bergamasco Giacomo Quarenghi (1744-1817). Quando arrivò in Russia nel 1780, su invito della zarina Caterina II, aveva ale spalle una serie di viaggi in Francia e in Gran Bretagna. Continuò a lavorare, Paolo I e Alessandro I, contribuendo in maniera determinante a creare il volto di San Pietroburgo secondo una prevalente impostazione neoclassica. Per la città, la capitale della Russia, Quarenghi progettò svariati edifici, dal Teatro dell'Ermitage (1783-1787), che riprende lo schema compositivo del teatro anntico e del Teatro Olimpico del Palladio, all'Accademia delle Scienze (1783-1787), alla Banca di Credito (1783-1790), alla Borsa (1784-1801). In tutte queste opere si avverte un senso di equilibrio e di elegante proporzione, attraverso la personale rielaborazione dei modelli palladiani. San Pietroburgo dal napoletano Carlo Rossi (1775-1849), che ralizzò nella città sulla Neva interi quartieri tra il 1819 e il 1827) e la Piazza d'Inverno (1819-1827)
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CICCULLI: “IL TEMPO, UN DIRITTO IN OTTICA DI GENERE”
CICCULLI: “IL TEMPO, UN DIRITTO IN OTTICA DI GENERE”
In Campidoglio l’incontro “Banche del tempo, una risorsa per Roma” “Le banche del tempo sono ormai da tempo una realtà operante nel nostro paese e nella nostra città, come testimonia l’incontro a cui ho partecipato oggi in Campidoglio per il quale voglio ringraziare Andrea Catarci, assessore al Personale, Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio per la Città dei 15 Minuti, Claudia…
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Giorgia Meloni copia e incolla la mozione della Lega di Verona e la presenta a Roma. Lunedì 22 ottobre in aula Giulio Cesare si voterà anche per la proclamazione di Roma “città a favore della vita” e per finanziare le associazioni pro-life. Non una di meno chiama in Campidoglio.
Sta per arrivare in Campidoglio la mozione anti-abortista approvata a Verona lo scorso 4 ottobre. È pubblico l’odg del prossimo consiglio comunale, convocato per lunedì 22 e giovedì 25 ottobre. Tra le mozioni in votazione compare quella proposta da Fratelli D’Italia : «impegno per la Sindaca e la Giunta a proclamare Roma “Città a favore della vita”, inserendo nello Statuto di Roma Capitale questo principio generale e predisponendo piani straordinari per il supporto alle politiche della famiglia e della natalità».
Come riporta in un post Non Una di Meno, il testo è infatti esattamente quello votato a Verona e propone di:
– proclamare Roma città a favore della vita e di inserire nello statuto comunale tale principio;
– attuare politiche che rimettano al centro la famiglia e la natalità;
– finanziare i centri e le associazioni per la vita;
promuovere o sostenere progetti finalizzati a informare sulle alternative all’aborto.
Lo Stato di agitazione permanente, partito con il grande corteo veronese contro la mozione leghista, sarà la cornice della mobilitazione che a partire da Non Una Di Meno-Roma si sta lanciando per presidiare il Campidoglio lunedì 22 ottobre dalle 14 e per tutta la durata della seduta del consiglio.
In caso di approvazione, gli effetti della mozione li pagherebbero le donne già gravate dal tasso altissimo di obiezione di coscienza (nel Lazio siamo all’80%) e da servizi socio-sanitari pesantemente compromessi nella qualità e nella quantità dal commissariamento.
Non è un caso, ad esempio, che proprio ora si riattivi una rete delle assemblee delle donne dei consultori a Roma. Alla minaccia concreta di un ridimensionamento del servizio si affianca la sempre più netta estromissione delle assemblee delle donne dai consultori. A fronte di questa gravissima violazione, le donne si stanno organizzando e non saranno disposte ad accettare che riconoscimento politico e risorse vengano diretti a servizi contro la libertà di scelta e la salute sessuale e riproduttiva, così come previsto nella mozione contestata.
Nel Lazio il tentativo di garantire e finanziare la presenza di associazioni anti-abortiste nelle strutture pubbliche fu avanzata con la proposta di legge regionale di Olimpia Tarzia – tra i fondatori del movimento per la vita – e fu respinta da una grande e ostinata campagna che mise insieme una rete amplissima di organizzazioni e collettivi femministi, operatrici socio-sanitarie, sindacati. Oggi si ripropone la stessa operazione, in termini precipitosi e senza alcuno spazio di reale dibattito.
La mozione, presentata anche a Ferrara, si sta di fatto utilizzando come strumento per disseminare la ripresa della campagna contro l’aborto, ma è anche il terreno su cui si riarticola territorialmente la saldatura tra formazioni politiche di destra e organizzazioni anti-abortiste e ultra-cattoliche, a partire dal nodo molto materiale dei finanziamenti pubblici.
Giorgia Meloni coglie al volo l’occasione per riprendere la rincorsa sempre più affannata della Lega, offrendo il proprio gruppo consiliare per questa operazione, pretestuosa quanto opportunistica.
A Verona è stato il Pd a sfaldarsi sul voto della mozione, con la capogruppo Carla Padovani che ha garantito un irrilevante quanto pesante voto favorevole alla mozione del leghista, misogino e omofobo, Zelger e di Bacciga, il consigliere che ha accolto le femministe in consiglio comunale con il saluto romano.
A Roma la mozione sarà un banco di prova per la maggioranza Cinque Stelle, chiamata a votare su una delle tante questioni su cui il movimento non ha una posizione condivisa.
A proposito di mozioni e di contraddizioni interne, il voto sull’intitolazione della via a Giorgio Almirante è un precedente utile da ricordare alla vigilia del prossimo consiglio comunale, come monito alla sindaca Raggi e al suo gruppo consiliare.
Una giunta nata sotto tutt’altri auspici, infatti, appare sempre più dilaniata da spinte contrapposte che fanno emergere costantemente tutte le contraddizioni fin qui rimaste irrisolte. E a Roma abbiamo avuto già anticipazione dell’opacità politica dei 5 stelle, non relativa, tra l’altro, soltanto all’inadeguatezza del personale politico. L’accanimento con cui la vendetta del movimento 5 stelle si è abbattuta sulla Casa Internazionale delle Donne, per esempio, è il sintomo di un rapporto ostile e conflittuale con la città femminista e solidale.
In bilico per i problemi giudiziari della Sindaca e con il cappio al collo dell’alleanza giallo-verde in Parlamento sempre più stretto, il M5S in Campidoglio ha una buona occasione per segnare una differenza politica e culturale rispetto agli alleati di governo.
Vedremo se vorrà coglierla.
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Roma: visite fiscali, 125 operatori Ama tornano al lavoro
Roma: visite fiscali, 125 operatori Ama tornano al lavoro
Read MoreIl Campidoglio ha deciso una stretta con un potenziamento delle visite al personale in malattiaIl Campidoglio ha deciso una stretta con un potenziamento delle visite al personale in malattiaRSS di – ANSA.it
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In Edicola sul Fatto Quotidiano del 4 Settembre: Vaccini forzati: questi. Paesi ispirano Draghi - Il Fatto Quotidiano Covid-19 – L’annuncio del governo Vaccini, l’obbligo non regge: in Aula si può sempre entrare Parlamento – Nei Palazzi si prepara il rientro, con una certezza: non si può impedire l’ingresso nell’emiciclo ai No Vax di Ilaria Proietti Roma Raggi. Conte con Virginia a “casa” dei clan: “Prima di noi era Mafia Capitale” La battaglia per il Campidoglio di Luca De Carolis Ponte di Legno “Zoom e clic”: la lezione di Renzi ai “ragazzi” di Iv Contraddizioni – Il leader di Italia Viva attacca chi prende sussidi davanti ai “suoi” (che han pagato 100 euro per “sentire” dei tweet) di Gianluca Roselli Università Cardiologia: “Vince il peggiore”. I “baroni” litigano: “Una pazzia” Primo il candidato con meno titoli di Alessandro Mantovani Greenwashing Nutella sponsor del green. Macron si lava a Marsiglia La Ferrero promuove l’evento sulla biodiversità con 185 mila euro e il presidente fa l’ecologista. I Verdi: “Farsa” di Luana De Micco Il ritratto Baradar, da ribelle a negoziator. Il “fratello” di Omar capo politico Nuovo governo – Confermata la leadership del mullah liberato da Trump di Giampiero Gramaglia Mark Twain Il tedesco? Tortura e rape “Lingua e gente terribili” Un inedito umoristico sulla Germania – Il tedesco? tortura di Mark Twain Conversioni Salvini ricambia idea: adesso gli piace la Cina Il tour nelle ambasciate era partito a metà agosto quando era scoppiata la crisi afghana. Ma, dopo gli incontri con i diplomatici in Italia di Pakistan e Afghanistan, nessuno avrebbe mai immaginato che Matteo Salvini decidesse di confrontarsi anche con gli acerrimi nemici della Cina, il primo Paese al mondo a riconoscere e legittimare i […] di Giacomo Salvini Obiettivo La sparata di Draghi per stanare la Lega e smuovere indecisi Estendere il Green pass di Luca De Carolise Alessandro Mantovani L’appello “Libera scelta sia: un prof. senza iniezione è uguale all’immunizzato” Dal 1º settembre per frequentare le università italiane, sostenere gli esami e seguire le lezioni si deve essere in possesso del green pass. Vale anche per i docenti e tutto il personale. Di fatto https://www.instagram.com/p/CTYunhoDBOZ/?utm_medium=tumblr
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Sgarbi sindaco di Roma: al posto della Lupa metterà la Capra Perché è successo? Perché Roma che, malgrado tutto, resta la Capitale d’Italia e un discreto luogo della beltà del mondo, debba essere il teatro politico per una sorta di Grande Fratello Vip non è dato sapere. Tra qualche mese, si vota e per la successione a Virginia Raggi, cui verrà conteso il Campidoglio, e c’è il nulla oltre la commedia televisiva di chi la fa e di chi la subisce. E dal nulla, immancabilmente, sbuca Vittorio Sgarbi, l’unico del quale si sappia più di ciò che sarebbe necessario e anche utile sapere. Utile anche per lui, intendiamoci. Purtroppo l’ultimo confronto a cui si è sottoposto è stato, secondo le notizie di agenzia, con la modella Franceska (con la kappa) Pepe alla trasmissione della D’Urso. Lei l’ha affrontato: “Non te l’ho data”. Lui ha replicato: “Non te l’ho neanche chiesta e comunque sei stata con me un quarto d’ora dietro la porta di un bagno”. L’effetto sgarbeide della sua inverosimile candidatura, che al novantanove per cento finirà com’è nata, rende purtroppo, per l’oggettiva proprietà transitiva, la Lupa una Capra. La capra è infatti il segno iconico della truppa sgarbiana, quel confuso popolo di acclamatori del critico d’arte e pluri-deputato, pluri-genitore (due figli riconosciuti, un terzo in forse, altri trentasette, a suo dire, effettivamente generati in convegni amorosi di breve, brevissima e anche media intensità, sparsi immaginiamo per l’universo), pluri-odiatore, e pluri-condannato, pluri-contabile della sua lucrosa e fascinosa attività di affabulatore. Sgarbi è Sgarbi. E nell’amoralità sia personale che politica (nel 2013, per fermarci solo alle ultime proposte attive dall’infinita lista dei simboli coniati, fonda una specie di partito col democristiano abruzzese Catone, e fa splash. Nel 2017 con Giulio Tremonti compone il simbolo Rinascimento, e rifinisce male), in questo unicum identitario che lo assolve da ogni peccato e lo fa sembrare buono anche quando è cattivo, generoso quando invece è micragnoso, e leale nella slealtà che pure lo insegue in ogni angolo della sua vita, arriva Roma. Finora si era tenuto lontano dalle città, aveva saltellato tra paesi (San Severino Marche, Salemi, Sutri) facendo l’assessore o il sindaco. Promuovendosi, dimettendosi e anche, forse, molto annoiandosi. Ora siamo a Roma. Al set principale della prossima disfida politica. Ma da Roma, che è città straordinaria ma disgraziata, si fugge. Il Partito democratico ancora non riesce a trovare nessuno che accetti la disgrazia di essere il candidato. Cosicché l’unico che si fa avanti, Carlo Calenda, è anche un suo eletto che subito l’ha tradito, promuovendo un’opa ostile. E il centrodestra? Non pervenuto. Un mezzo giro di campo di Massimo Giletti, capofila del giornalismo narciso, rumoroso e dunque inquadrabile nella categoria sociale oggi affluente dei fantuttoni, lascia il progetto sospeso. Non dice né sì né no. E vabbè. Resta dunque in campo, almeno per queste prossime due settimane, il programma sgarbiano per la Roma delle capre da rieducare: musei gratis per tutti. C’è anche un’apertura di credito per gli studenti, si andrà a scuola alle dieci del mattino per ridurre il traffico, e per gli spericolati della strada: zero multe stradali perché gli autovelox hanno stufato. di Antonello Caporale
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Amato Mun. VI (politiche sociali). " Senza personale siamo vicini al collasso "
COMUNICATO STAMPA AMATO (Assessore Politiche Sociali Municipio VI ) “SENZA PERSONALE SIAMO VICINI AL COLLASSO” “Nel Municipio VI mancano il personale tecnico, il personale amministrativo e gli assistenti sociali. Non è possibile lavorare così, nella completa indifferenza del Campidoglio. Il Municipio VI delle Torri ha urgente bisogno di figure professionali che possano rispondere alle…
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16 apr 2021 15:00
ECCO PERCHE’ AL MERCATO ESQUILINO A ROMA C’ERA SEMPRE ROBA SAPORITA: ERA PIENO DI TOPI E BLATTE! - SIGILLATA DAI VIGILI L'AREA DI QUATTROMILA METRI QUADRATI CON NEGOZI DI ALIMENTARI E LOCALI ETNICI ASIATICI E MAGHREBINI - I POZZETTI DI SCARICO ERANO FATISCENTI E OSTRUITI DA RESIDUI E SCARTI ALIMENTARI, ESCREMENTI DI TOPI VICINO AI BANCHI DI CARNE E PESCE (WUHAN CI FA UN BAFFO)
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Andrea Morigi per “Libero quotidiano”
Magnificato dai gourmet come il top dell' esotismo, il cibo dell' Esquilino, il quartiere più multietnico di Roma, veniva conservato fra scarafaggi, volatili ed escrementi di topo e piccione. Un letamaio che si estendeva per quattromila metri quadrati e che ieri è stato sigillato dalla polizia locale dopo l' intervento del personale del Sian, il servizio di igiene degli alimenti e nutrizione, della Asl che ha emesso il provvedimento di chiusura.
Altro che la sanificazione, le mascherine e il liquido igienizzante per le mani imposti agli italiani dall' emergenza sanitaria. Per gli stranieri, almeno fino a ora, le regole non valevano.
SENZA REGOLE
Nemmeno per i parrucchieri e gli acconciatori. Ieri, in un' altra operazione di controllo è stato chiuso, per tre giorni, un negozio dove sono state trovate tre persone che lavoravano oltre a sei clienti, tra chi stava facendosi tagliare i capelli e chi era in attesa. La struttura è stata trovata priva di disinfettanti, di agende che riconducessero ai nominativi e ai telefoni dei clienti che hanno frequentato il posto e si è verificato che non si utilizzavano asciugamani monouso. Il titolare, un uomo di 35 anni, si è beccato una multa di mille euro per l' assenza di un direttore tecnico presente in loco e per violazione delle normative anticovid. Per un lavoratore in nero sono in corso ulteriori accertamenti.
Ormai la zona che va dalla Stazione Termini alla basilica di Santa Maria Maggiore, popolata da cinesi, indiani, pakistani, maghrebini e ogni sorta di comunità di immmigrati, era stata sottratta alla civiltà da cui era stata suscitata. Ed era iniziata l' agonia, che l' ha trasformata in una fogna a cielo aperto, anche a causa dei pozzetti di scarico fatiscenti e ostruiti da residui e scarti alimentari. Un ricettacolo di infezioni e malattie, viste le condizioni strutturali e infrastrutturali del mercato che, nel loro complesso, sono risultate inadeguate e dannose per la salute pubblica.
Niente più kebab e sapori orientali, insomma. Eppure, proprio a due passi da casa, nella Capitale, avevamo a disposizione un mercato simile a quello cinese di Wuhan, dal quale era partito il primo contagio da coronavirus che in seguito ha ucciso poco meno di 3 milioni di persone in tutto il mondo e minaccia una strage ancora più estesa. A Roma mancavano solo i pipistrelli e i pangolini, ma la fauna che circolava era altrettanto pericolosa.
BLITZ ELETTORALE
Visto che si approssimano le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale e del sindaco, al Campidoglio se ne sono accorti solo ieri, quando bastava passare là vicino, calpestando liquami di ogni genere, per essere investiti dai miasmi dello street food. I romani erano costretti a conviverci ormai da anni. E non potevano protestare se non volevano essere tacciati di razzismo. Ora non basterà un estemporaneo blitz di primavera per indurli a credere che la giunta Raggi abbia improvvisamente risolto il problema del degrado con una tardiva pulizia all' Esquilino.
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