#COSAS: Romano
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Claro claro, el zurdito empobrecedor del Biotipo estudia etnobiologia y la conexión entre el ser humano y la naturaleza de manera cultural, siempre tipo "ayñ tenemos que entender que no estamos aislados de la naturaleza ñañañaña", pero después tenés UN presidente que usa el chamanismo para consultar a los espíritus de sus perros y resulta qu
#cosas mias#muy edad de bronce todo#sobre todo el tema de que se conocieron con Conan en el Coliseo romano (si lo dijo)
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Mi verdadero imperio romano soy yo sintiéndome inalcanzable.
#pensamientos#frases#frases y pensamientos#cosas que escribo#citas de la vida#las cosas como son#amor#vida#confesiones#en tu órbita#imperio romano#escrituras#escritos#verdades secretas#Sentimientos#Inalcanzable
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Nessuno:
Io studiando storia greca: 🎶Noi siamo troppo diversi
come Atene e Sparta (Atene e Sparta)🎶
#qualcuno mi salvi da questo esame vi prego#l'unica cosa che mi tiene in vita è il mio odio per l'imperialismo ateniese#appena arrivo al 404 a.C. godrò come un riccio#ben vi stanno le crudeltà di Eratostene#tutti a parlare di come gli americani sono il nuovo impero romano#ma Atene è stata la prima ad Esportare La DemocraziaTM in cambio di un tutto sommato ragionevolissimo compenso#da parte di coloro che sono stati Salvati Dalla DemocraziaTM#Cleone when I catch you CLEONE-
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un applauso alla signora al tavolo dietro che al ristorante che fa cucina tipica romana chiede un piatto vegano e si lamenta quando il cameriere le dice che l'unico piatto vegetariano è la cacio e pepe ma che comunque non è vegano.
se hai sbagliato ristorante amore la colpa non è del cameriere, perdonami, la carbonara vegana non esiste, perché non si chiama carbonara, mi dispiace ma se non lo capite siete come quelli che fanno il tiramisù con i Pavesini e non lo chiamano PORCODIO DI ABOMINIO.
eh boh, mi ha fatto ridere questa signora scazzata perché era nel ristorante sbagliato, prendi la cicoria ripassata con, cito come è scritto nel menù, ajo, ojo e peperoncino se non trovi niente di vegano, ma per Dio, cercati il menù del ristorante prima di andarci e rompere i coglioni a un povero cameriere che sta correndo da ore maleducata di merda
#pensieri#me#checolorehaunanimabruciata#artists on tumblr#tumblr girl#pensieri notturni#ristorante romano#osteria#io ho preso la carbonara XL da 240g#sono molto felice di ciò#vegana che voleva lamentarsi e dove trovarla#cercavi il menù e stavi a casa tesoro#senza cattiveria eh#ma si sa quali sono i piatti tipici romani#se il carciofo è fuori stagione cosa devo dirti?#boh raga gli idioti cazzo
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Imperio Romano
Todos hablan sobre su imperio romano.
Y yo solo soy un simple esclavo.
Soy ese reo que acusaron y llenaron de calumnias, por intentar destruir el imperio que lo tenía torturado
Hable sobre el desprecio que me tenía, y como intenté cambiarlo.
Hable sobre la esperanza de amar y de amarme mas.
Hable sobre las guerras que gane y las que perdí.
Al parecer me tomaron por loco, cuando mencione que yo mismo destruir mi imperio romano.
Y me tomaron como esclavo de otro imperio más.
Soy esclavo de sus críticas, de su falta de interés.
Soy reo a muerte por la sed de amor que me privan de tener.
Mi imperio termino pero alguien más me conquistó.
#cosas que escribo#letras#notas#escritos#sentimientos#tumblr fyp#fypシ#trends#imperio romano#amor#desamor#poems on tumblr
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comunque la cosa che mi manda in bestia sono gli americani che dicono che “non era un saluto nazista, era un saluto romano quindi tutto okay!!!” dio 🐶
Va beh parliamo di gente che pensa che le mucche marroni producano latte al cioccolato
Comunque da quel che so è anche sbagliato definirlo "saluto romano" visto che i romani non ne facevano uso, il nome corretto è "saluto fascista", perciò i clown che cercano di buttarla sulla storia dell'antica Roma si stanno appellando ad un falso storico
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Spesso si legge nei libri di testo scolastici ed universitari, e si sente anche dire (attraverso i “media” mainstream), dai pennivendoli alla Cazzullo, che l'Italia nel 1861 fu RIUNIFICATA (come dico io: “nata sotto il segno dei Pesci!”).
Mai una bufala così grande è stata assurta a verità assoluta e da dare in pasto ai farlocchi, cosa che non succede altrove. L’Italia come entità politica unificata non è mai esistita prima del 1861, se non come idea culturale o geografica.
Durante il periodo romano, “Italia” era inizialmente un concetto geografico che indicava la penisola italica, ma non una nazione unificata.
Con il tempo, specialmente dopo la guerra sociale (91-88 a.C.), gli abitanti della penisola ottennero la cittadinanza romana, e l’Italia divenne una “regione” centrale dell’Impero.
Tuttavia, l’Impero era vasto e multietnico, e non si poteva parlare di un’unità politica esclusivamente italiana.
Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, la penisola fu divisa tra regni barbarici, domini greci detti “bizantini” e successivamente in una miriade di staterelli e città-stato al centro nord, mentre al sud della penisola italica, nel 1130, si andava costituendo il prototipo del primo stato nazionale europeo, il Regno Di Sicilia.
Quindi di quale riunificazione parlate?
Vi siete inventati anche un popolo "italiano" che, nella realtà dei fatti, non è mai esistito.
-Pat Adam @AdamartArt
(Mappa del 1200)
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la cosa più inquietante accaduta durante la cerimonia per Trump non è tanto il saluto romano di Musk, cosa che chiaramente condanno e per la quale provo ribrezzo, ma il fatto che tutti i miliardari della terra, casualmente maschi bianchi etero, fossero lì presenti a dare anche tacito sostegno al nuovo governo xenofobo, razzista, anti-abortista, sessista e che minaccia annessioni di altri stati.
però voi continuate a sognare New York, la California, il sogno americano, continuate a fare i pompini alla “più grande democrazia del mondo”. prego.
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Emperador Mi Lei de la dinastía Shizi: o sea digamos, los zurdos eunucos dicen que yo perdí el Mandato Celestial, esto es una falacia, todo el mundo sabe que las tormentas y las plagas de insectos son fenómenos puramente monetarios, yo puse a este imperio en el camino de nuestros ancestros fundadores hace 1000 años y osea digamos si consultás el oráculo del cielo (Twitter) vas a ver todavía tengo el apoyo del 56% de nuestros espíritus ancestrales, nadie tuvo un Mandato Celestial como yo, la casta burócrata tiene que decidir si apoyar el tao del ajuste y la austeridad o seguir el modelo de la inflación importando plata de España para seguir la fiesta que nos ha llevado a la caída de la dinastía anterior, VVLC
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L’unica immagine che ha rispecchiato il mio sentire
è il nero,
il buio di questo inutile dolore.
La guerra ci colpisce come uno schiaffo per la vicinanza fisica, per la contiguità.
Per questo il primo pensiero, urgente e doloroso, va alle Donne .
Tante donne, che ci raggiungono per il loro dolore, per la loro forza, in fuga, resistenti, combattenti che siano.
Le donne a cui si affida la fuga per a cura dei piccoli, figli loro o altrui, degli anziani, della sopravvivenza.
Le donne che vogliono resistere, fare la differenza, anche se questo significa abbracciare un mitra, tirare una molotov, arruolarsi.
Le donne che nascono, come la piccola Mia, partorita nel tunnel della metropolitana, diventato bunker.
Le donne, ragazze, bimbe che muoiono.
Le donne che brillano per la loro assenza ai tavoli dove si negozia, dove si decide.
Non ci sono donne laddove si decide di guerra, di bombardamenti, di confini, di misure d’emergenza, ma che sono sempre presenti dove la guerra si subisce.
Le donne che prendono posizione, netta definitiva, anche rinunciando ad un pezzo della loro storia.
Mi attraversano le parole che cercano di descrivere, di fermare in un’unica forma ciò che vedo, che leggo, che sento. Che tengo, trattengo dentro di me, perché niente di questa immane, dolorosa forza vada perso: le lacrime, la forza, il dolore, il sorriso, lo sgomento, la determinazione, la paura, l’amore, la salvezza, la sconfitta, il sovvertimento di ogni sicurezza, l’annientamento, la perdita di futuro, la fame, a sete, la lotta, la resistenza.
Lo stupro.
Lo stupro, ancora e ancora. Non è in questa guerra. E’ la guerra per le donne. Sempre.
Ancora oggi, nelle guerre (si perché “conflitti”- “operazioni speciali” sono termini troppo edulcoranti, che lasciamo agli infingardi) ci sono uomini che vedono nel corpo delle donne un terreno di conquista, sul quale sfogare la radice della violenza e del modo di essere e sentirsi uomo.
Ed è tremendamente amaro il constatare che il corpo delle donne, di tutte le donne, è ancora considerato semplicemente una cosa di cui appropriarsi.
Non ha a che fare con la fame di energia, i territori da conquistare, i confini da ridisegnare: sono i confini della donna ad essere violati
E lo stupro di guerra ne è la forma più schifosa, come se nello stupro ci fosse una rivincita bestiale, un trofeo, una testa mozzata da appendere alla lancia.
Lo stupro e tutte le forme di violenza sessuale vengono usati come armi di guerra per sopraffare, annientare fisicamente e psicologicamente le donne e le ragazze. Sempre. Centinaia di loro , di NOI, sono sottoposte a trattamenti brutali allo scopo di degradarle e privarle della loro umanità. La gravità e la dimensione di questi reati sessuali sono spaventose, al punto da costituire crimini di guerra.
Ho ancora negli occhi il viso di una giovane che ho incontrato in un campo profughi durante la guerra. Non si può mettere su un foglio tutto l’ orrore che stava dietro quello sguardo pulito, profondamente disfatto e senza lacrime.
Ma nessuna di noi che l’ha incontrata ha il diritto di accantonarlo in un angolo buio dei ricordi difficili.
Il suo pianto silenzioso deve fare rumore attraverso di noi.
-Anna Maria Romano
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Hijo desconocido (Lando / Charles / Lewis)
Resumen: años después de una relación fallida, descubren la existencia de un hijo.
Nota: uso de ____ (tu nombre).
Masterlist de mi autoría.
Shot de Lewis Shot de Charles
Lando
Cuando el piloto conoció a la diseñadora de moda en cierta fiesta de Mónaco años atrás, no tardó en caer profundamente enamorado de ella. Y fue correspondido. Se amaron con locura y una intensidad tan maravillosa que cualquiera que los veía pensaría que eran la pareja perfecta. Pero entonces Lando cometió un error, uno que la mujer no pudo perdonar.
Lando cenaba en casa de sus padres cuando una noticia proveniente del televisor llamó su atención.
~ La reconocida diseñadora de moda ____ Romano, que lleva más de 4 años fuera de los focos, volverá a la escena este viernes. El sorpresivo anuncio de una nueva colección acaba de explotar en Mónaco. Se hará un gran y exclusivo desfile, además de una cena benéfica. Lo recaudado será... ~
—¿Estás bien?—
Cisca miró a su hijo preocupada, pues sabía lo importante que era la mujer en la vida de Lando.
—... Es como si no hubiesen pasado 4 años... Esta igual de hermosa que la última vez que la vi.—Lando tragó en seco, sintiendo como si una roca bajara por su garganta.
La mujer hablaba emocionada en el programa, con un brillo y emoción que Lando creyó haber olvidado ver de ella.
No hubo nada de eso en los últimos días que la vio.
—¿Irás a ese desfile?—su padre lo miró, mientras se llevaba un bocadillo a la boca.
—¿Por qué lo invitaría?—Cisca intervino—. Lo último que esa chica querría ver es la cara de este tonto.—
—Gracias por el aliento, ma.—
—Me hiciste perder a la nuera más linda y amable del mundo.—la mujer suspiró frustrada—. La tristeza que le causaste la hizo desaparecer por años ¿Crees que verte en su evento de regreso será sano para ella?—
Cisca tenía un punto, y Lando lo entendía.
Pero aún así...
—Tienes razón, no me invitará al desfile de ninguna forma... Pero podemos pagar el asiento en la cena, y ayudar en su causa ¿No crees, mamá?—Cisca no se veía muy segura—. Solo iremos a cenar, prometo no meterme en problemas.—
—No sé si quiero avalar tu actitud acosadora pero... Quiero volver a ver a esa niña.—
El evento finalmente había llegado, y a pesar de que no asistieron al desfile, madre e hijo Norris pudieron ver a las modelos usar los vestidos en una pequeña presentación antes de la cena.
Y entonces ella apareció.
____ se paró en el centro del enorme comedor, agradeciendo a los presentes por su ayuda y explicando a dónde iría lo recaudado. Pero Lando no estaba asimilando nada de aquello. Su mente solo podía concentrarse en algunas cosas específicas de ese momento.
Su voz...
Su sonrisa...
Los pequeños holluelos en sus mejillas...
Lando entendió algo.
Aún la amaba. Amaba todo eso. La amaba por completo.
—Hijo ¿Estás bien?—
—... Pensé que ya la había superado pero no, mamá... Quiero hablar con ella.—
—Prometiste no hacerlo.—Lando la miró con cierta desesperación—. Ah, ni se porqué te creí la primera vez... Si vas a hacer una escena, espera al final del evento. No hagas un desastre antes, no arruines la noche.—
El piloto decidió obedecer el pedido de su madre, y solo se limitó a comer y observar a la mujer que comía en la mesa principal acompañada de un grupo de personas que Lando reconoció como colegas del ámbito. Él había estado muy presente en el mundillo del diseño por la mujer, asi que conocía a sus amigos, colegas, mentores... ____ quería que él fuera parte de su vida, lo presentaba a todo el mundo como su novio.
Y él destruyó eso...
—Iré al sanitario, querido. Quédate aqui y no hagas nada raro.—Cisca bajó a Lando de su burbuja—. Ya casi termina el evento, no lo arruines.—
—Si, ma...—
Cisca caminaba algo desorientada por los inmensos pasillos del elegante lugar. Ya ni siquiera tenía tantas ganas de ir al baño, pues había quedado encantada por toda la edificación.
Comenzaba a creer que estaba llegando a un ala del edificio ajena a la fiesta cuando una vocecita llamó su atención.
—¡Abu Cici!—
Cisca se llevó una grata sorpresa al ver a la pequeña Danah correr hacia ella.
Durante el noviazgo de Lando y ____, la pequeña sobrina de la diseñadora la acompañaba cual koala a todos lados, razón por la cual Cisca la veía seguido en reuniones familiares. Y llegó a tomarle un gran afecto. Verla años después ya más grande, y ser recordada hizo que su corazón se entibiara. Pero mientras la niña la abrazaba con fuerzas, habia otra cuestión por atender.
—Me alegra verte, princesa... ¿Tu amiguito quién es?—
En cuanto el pequeño levantó la mirada y Cisca vio la carita oculta con aquel gorrito de pescador, casi se desmaya.
Lando caminaba a paso apresurado por todo el lugar, intentando encontrar a su madre. El evento había terminado, y la gente comenzaba a irse. No quería perder la oportunidad de hablar con ____, pero tampoco quería perder a su madre en aquel inmenso lugar.
Caminaba algo perdido por el área de sanitarios cuando su celular sonó.
"estoy en el jardín interno, tras las escaleras. Ven ahora."
Le extrañó lo corto y directo del mensaje de su madre, pero decidió no darle muchas vueltas y acercarse al lugar señalado.
—¿dónde estabas? Llevo casi media hora buscándote... ¿Estás bien?—
Lando se acercó a su mamá, quien no se veía nada bien. Estaba pálida, sentada en un banco junto a un árbol.
—Cici dijo que le dolía la cabeza asi que la trajimos aquí y fuimos por agua.—
—... ¿Danah?—
Lando no llegó a asimilar aquello, cuando le dedicó mayor atención al niño que le extendía una botellita de agua a su mamá. Y lo notó.
Hasta el más tonto en la faz de la tierra notaría el inmenso parecido de aquel pequeño de gorrito con Lando. Era su viva imagen de pequeño.
—¿... Es tu amigo?—Lando se agachó frente al par de niños, y por un segundo se olvidó de su madre.
—Valentino es mi primo, hijo de tía ____.—la pequeña se llevó las manos a la boca, arrepentida por lo que acababa de decir—. Pero no debía decirlo... Creo que debemos irnos.—
Danah tomó al niño de la mano y juntos comenzaron a alejarse.
Lando se sentó junto a su madre, en un silencio extraño pero impaciente.
—Se llama Valentino... Supongo que es el último dejo de aprecio para ti ¿No crees?—Cisca miró a Lando, quien no parecía estar asimilando nada de aquello—. Ahora... Creo que sí debes hablar con ella.—se levantó—. Porque a esa pequeña cosita hermosa la quiero volver a ver ¿Viste sus ojitos? Sus mejillas regordetas... Eres tú, diablos. Ni ADN se necesita...—
Lando no la estaba escuchando.
—¿A dónde fueron? Me dijo la nana que fue al baño y cuando volvió ya no estaban en la sala.—____ miró preocupada al par de niños sentados en el sofá.
Mientras la mujer atendía el evento, los pequeños estaban en un ala no concurrida del predio. ____ no quería exponerlos, mucho menos a su hijo. Después de todo, no mucha gente sabía de su existencia. Sería una noticia de primera plana, un escándalo. Uno que ____ no quería enfrentar.
Se llevó un buen susto al despedir a todos, volver con ellos y encontrarse con que no estaban.
—Vimos fuegos artificiales por la ventana y quisimos ir al patio a verlo mejor.—explicó Danah—. Volvimos enseguida después de eso.—
—Abu Cici.—Valentino tiró apenas de la falda de la mujer, quien sintió enseguida un pinchazo en el pecho por el nombre.
—¡Shh! No hablas nunca y si lo haces nos metes en problemas.—Danah lo señaló indignada.
—... ¿Vieron a Cisca?—____ se desesperó un poco—. Dime qué pasó.—
La pequeña le explicó de forma torpe y apresurada qué había pasado. Como Cisca se alegró de verla, y como se sorprendió por Valen. Pero antes de poder mencionar a Lando, la niñera de los pequeños llamó a la mujer. Alguien quería verla.
—Cici.—
Cisca casi se derrite al ver al pequeño acercarse a ella. Intentó enseguida tomarlo en brazos, pero se detuvo y miró a ____.
—¿Puedo...?—
—Adelante, Cisca... Es su nieto después de todo... ¿Puede llevarse a Danah también? Quiero hablar con Lando un momento.—
La mujer no se hizo rogar, atrapó al niño entre sus manos, estrujándolo con cariño. Lo acomodó en un brazo, y con su mano libre tomó la de Danah y juntos salieron del lugar.
Lando no sabía qué hacer.
Durante toda la travesía de encontrar a la mujer, pensó en mil situaciones.
Él enojado reclamándole por el niño.
Él arrepentido pidiendo perdón.
Ella dándole una cachetada.
El niño no queriendo conocerlo...
Pero ahora ahí estaba, y no sabía qué hacer.
—... Si quieres tener trato con él, yo no me opondré. O si quieres solo hacerte a un lado, tampoco habrá problemas. No me interesa..—
—... ¿Esa es tu solución a todo esto?—Lando no podía creer lo que escuchaba—. Para empezar, debiste decirme que ibamos a ser padres.—
—Oh, iba a hacerlo, de hecho.—por la expresión eufórica de la mujer, Lando supo que estaba acabado—. Pero ¿sabes qué? El día que lo supe fui emocionada a casa, para contarte la noticia ¡Y tú te estabas cogiendo a otra en nuestra puta cama!—
—____, no
—¿Debía decirlo ahí o después, cuando intentabas justificarte?—soltó con ironía venenosa—. Vete a la mierda, Lando... Valentino es mio, mi hijo, a quien crié y cuidé SOLA. No te necesitamos... pero no te negaré nada si quieres estar presente. Hablaré con mi abogada para que arregle todo. No quiero problemas.—
Lando se sorprendió -para mal- del inmenso cascarón defensivo que la mujer armó a su alrededor. Se estaba descargando un enorme peso que seguramente llevaba años aguantando.
Lo odiaba, lo había borrado de su vida.
Y él no podía culparla.
—... Lo último que quería era que pensaras que iba a atarte con un hijo. Decidí seguir adelante con el embarazo pese a tus mierdas... Y no me arrepiento.—
—Lo entiendo... Y yo... Realmente no termino de procesar todo esto, ____.—Lando no sabía cómo continuar—. Quiero estar presente para el niño... Y por si no fue obvio, mamá ya no lo soltará.—la mujer se relajó un poco con eso último.
—Cisca siempre pidió un nieto... Danah era el alivio para ello.—resopló con cierta gracia—. Valentino tendrá una gran abuela.—La mujer revisó su celular en cuanto sonó—. Es tarde... Me pondré en contacto con mi abogada, ella arreglará con tu abogado una cita... Tal vez mañana en la tarde ya esté todo acomodado.—Lando asintió—... Y lamento si no lo dije antes, no gue correcto... Pero creo que entiendes la complicada situación ¿no?—
Te engañé, te rompí el corazón... Por supuesto que entiendo la mierda que te hice pasar...
~ Tres meses después ~
—¿Y qué tal?—
—Es el peor cuarto infantil que vi en mi vida... Debiste contratar a un diseñador de interiores. Que horror.—Lando miró decepcionado la expresión de desaprobación en el rostro de su madre—. Tino tiene 4 años ¿Qué es esta cama de universitario? Y este color de pared... es un espanto.—
—Ya ya, entendí... Devolveré todo y compraré otras cosas.—
—Y no olvides la ropita, que tenga sus propias cosas aquí. Éste también tiene que ser su hogar.—
—Lo gracioso es que si no hubiese sido una mierda hace 5 años, éste SI sería su hogar... Y también el de ____.—
—Bueno, hijo. Asi son las cosas... Al menos agradece tener buen trato ahora.—
—____ apenas y me saluda...—
—Conociendo a ____, es demasiado bueno. Podria ser peor...—Lando suspiró.
El hombre comenzaba a pensar en qué diablos hacer con el cuarto, cuando su celular sonó. Era ____. Aquello lo preocupó, pues no era dia de visita, y tampoco era un horario muy regular.
—Hola, ____.—contestó enseguida—. Es raro que me llames ¡No es que me moleste ni nada! Pero... Me sorprendió...—
~Hola, Lando. Escucha, eh... No es muy importante pero...~suspiró~. De la guardería de Valen piden una foto familiar, para armar un árbol con las familias de cada niño y... No voy a negar que solo iba a mandar una del enano y yo pero... Creo que deberías estar en la foto. Para que el niño sepa que ambos estamos para él... ¿Te parece bien?~
Cisca se dio un pequeño susto al ver que Lando alzaba las manos emocionado.
—¡Sí sí, por supuesto! Gracias por tenerme en cuenta.—sonrió emocionado contra el celular—. ¿Cuándo tomamos la foto?—
~En la tarde vendrá un fotógrafo a casa... Vístete con ropa clara.~
—Imagino que planeaste toda una escenografía.—
~Ya lo sabes. O lo hacemos bien-
—O no hacemos nada, sí... solías decírmelo todo el tiempo, cuándo hacíamos cualquier cosa.—un silencio raro los rodeó, y Lando se arrepintió del comentario—... Estaré a las 5 ¿bien?—
~Bien, si...~
La mujer cortó, pero Lando se quedó un segundo más con el celular en la mano. Se sintió bien.
—Tomaremos una foto familiar para la guardería de Tino.—el piloto miró emocionado a su madre—. Ella me tuvo en cuenta, me quiere presente.—
—Pero es lo que corresponde, hijo... No te ilusiones con cosas que no están ahí...—
—Tarde, ya me emocioné.—Lando sonrió—. Bueno, iré a alistarme... Debo vestirme bien o se arruinará la foto.—
—¿Qué tal? La diseñadora lo aprueba?—
—... Después de tanto tiempo juntos, algo de estilo tenías que aprender... Quítate esa chaqueta y abróchate esos botones.—Lando negó divertido antes de obedecer.
Valentino se acomodó en un pequeño sofá, y sus padres se acomodaron detrás.
—¿Es mucho pedir un abrazo?—el fotógrafo se paró frente al par.
—¿A padres divorciados? Cómo cree.—Lando supo que era en tono burlón, pero al fotógrafo lo incomodó.
—Tal vez... Tengo una idea ¿Te parece?—____ asintió enseguida.
—Perfecta. Seguro será la mejor del salón.—
____ tomó la foto emocionada.
—No quieras competir con otros niños por una foto.—
—Con los niños no, con sus papás.—____ le sonrió divertida, olvidando por un segundo esa postura fría que intentaba mantener con él. Lando disfrutó ello.
—¿Hacen... Algo ahora? Pensé que podríamos ir de compras.—Lando se apresuró antes de que la mujer lo rechazara—. Quiero comprar cosas para que Valen tenga en casa. Ropa y muebles. Lo de tonterías y juguetes ya lo cubrí.—
—... No sé qué tan buena idea sea, Lando.—
—Solo será un rato. Compramos ropa, vemos algunos muebles... Para que tenga un cuarto lindo en casa.—La mujer suspiró.
—Bien... Pero si algún periodista se acerca a preguntar, lo mandaré al diablo.—la mujer comenzó a juntar algunas cosas de la sesión de fotos—. Si hay algo que no extraño es tener que ser amable con todo el mundo por miedo a que la FIA te sancione.—
—Evita los insultos y estaremos bien.—
—Ah, no evitaré nada. "estoy comprando una maldita cajonera de mierda, váyanse al diablo, ustedes y el idiota de Lawson. Debían subir a Tsunoda.—Lando no pudo evitar reír por eso.
—Eso fue muy personal... No pensé que siguieras las carreras.—la ayudó a mover el sofá.
—No te creas tan importante como para arruinarme mi deporte favorito...—
Auch...
—¿Sabes...? Nunca me dijiste porqué escogiste Valentino.—
____ terminó de acomodar el sofá y volteó a mirarlo.
—¿No es evidente?—
—Un poco... Pero quiero saber bien la decisión.—
La mujer se sentó en el sofá, mirando pensativa al niño que jugaba con unos autitos en la alfombra de la sala.
—"Valentino Rossi es mi idolo supremo y es el mejor de todos... El número 1".—volteó hacia Lando—. Eso me dijiste la primera vez que nos conocimos ¿Recuerdas?—Lando asintió, sintiendo un nudo en la garganta de solo rememorar esa primera charla. La única necesaria para entender que quería a la mujer a su lado—. Iba a llamarlo Ayrton... El que SÍ es el mejor piloto, ídolo supremo, número 1...—
—No compares-
—"Peras con manzanas, autos y motos no son lo mismo" sisi, dijiste eso aquella vez también. Te ofendiste como un niño cuando los comparé.—____ sonrió apenas—. ¿Que porqué le puse Valen?... Pues no lo sé con exactitud... Al tenerlo en brazos, pensé en ti... En si sería importante para ti... Si llegarías a quererlo en algún momento... En lo mucho que amaría que él también fuera tu número 1.—lo miró—. Tal vez yo no lo fui, pero Valen creo que podría serlo ¿No?—
Lando sintió que se derrumbaba con eso último.
El hombre se acercó enseguida a la mujer que se levantó del sofá, atrapando sus manos y mirándola con una desesperación pocas veces vista en él.
—Tú eres mi número 1, siempre lo has sido.—presionó apenas sus manos, acercándose aún más—. Y sé que me equivoqué y que soy una mierda por ello... Pero estoy dispuesto a hacer lo que sea para arreglarlo... No quiero hacer un hogar solo para Valentino y para mi... Quiero un hogar para los 3, hacer una familia.—la miró suplicante—. Por favor... Solo una oportunidad.—
____ no pudo mantener su postura defensiva, pues las manos de Lando atrapando las suyas le trajeron sentimientos antiguos nuevamente. Quería abrazarlo. Toda esa frustración y soledad que había sentido en todos esos años quiso pasársela a él, compartir ese peso que tanto la había acompañado. Pero no lo hizo.
—... Fueron muchos años, Lando.—
—Recuperaremos el tiempo perdido, lo prometo. Tengo dos meses de vacaciones, podemos irnos los tres juntos a algún lado, a Hawái que tanto te gusta.—se emocionó de su propia idea.
—Yo no puedo hacer de cuenta que nada de esto pasó y jugar a los padres perfectos, como si en realidad no hubiera estado sola.—
—Empecemos de cero entonces, de a poco... Haré que vuelvas a enamorarte de mi... Yo te sigo amando igual que siempre, asi que esa parte ya esta solucionada.—
La mujer rió apenas, abrazándolo finalmente. Y Lando se derritió en sus brazos. La estrechó con necesidad, temeroso de que aquello se tratara de una ilusión.
—Hawái entonces... Tú pagarás y organizarás todo.—la mujer se separó finalmente.
—Será nuestra primera cita, le pondré el máximo esfuerzo...—
Tal vez las cosas aún se sentían algo extrañas entre el par de padres, tal vez aún tenían inseguridades sobre cómo recomponer la relación.
Pero Lando estaba dispuesto a mover cielo y tierra para recomponer su pequeña familia y recuperar al amor de su vida.
Y ____ pensaba dejarlo intentar.
#español#x lectora#formula 1#lando norris#formula uno#formula one#formula x reader#lando x y/n#lando norris x reader#lando x you#lando x reader#formula 1 x lectora#formula 1 x reader#formula one imagine
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Guarda a me la situazione scossia proprio per questo, nessuno gli vuole dire che non si deve sentire offeso ma a questo punto è chiaro che c'è altro e alla fine le conseguenze le stiamo pagando noi tifosi (e anche squadra)
Il suo silenzio dice molto
boh io ho perso le parole qua siano finiti per passare per razzisti quando tutto ciò è partito dall cazzo di VIDEO DEL RIGORE SBAGLIATO
#e anche il fatto che fabrizio romano sia quello più attivo mi dice molto#una cosa che risolvi in due ore con la società lui ne ha creato un caso.#davvero non lo voglio più vedere con questa maglia
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Marco Aurelio
Créditos de la imagen a quien correspondan.
Filósofo estoico que fue emperador romano desde el año 161 hasta su muerte. Forma parte del llamado nuevo estoicismo y es el último gran representantes de esta corriente. Su pensamiento estuvo muy influido por Séneca y Epicteto.
El Estoicismo no es más que la visión práctica y menos idealista de la vida, en la que se pone énfasis en el dominio y control de las cosas, y los hechos, más allá de las ideas, y la palabra.
#mabel#marco aurelio#febrero2024#pub 12#redcomunitariadetumblr#redcomunitaria#frases#pensamientos#escritores#citas#escritos#notas#quotes en tumblr#quotes en español#imágenes
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Todavía me mata la gente que sigue negando el gesto nazi de Musk. Me recuerda a una vez que aparecieron esvásticas en mi departamento (en mi universidad no hay facultades) y desde el centro de estudiantes salieron a repudiar y uno en un comentario de Instagram tiró algo así como que no, que ese símbolo era más antiguo y que representaba otra cosa y no se qué, y es verdad que la esvástica es mucho más antigua que el nazismo pero si usas las neuronas dos segundos te vas a dar cuenta que cualquier esvástica que pueda aparecer en este país tiene un mensaje claramente nazi y no espiritual. Lo mismo con Musk: en qué contexto podría hacer un "saludo romano" (que ni siquiera está probado que los romanos hicieran ese gesto).
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Di Che Cazzo Stai Parlando ?
pov: hai appena finito di leggere l'intervista a Valditara sulle nuove Indicazioni Nazionali
#ragazza che romanticizza la grammatica: Eh?#e tutta quelle sega mentale sulle regole :( come se la grammatica non fosse invece una forma di esercizio della logica e quindi della#flessibilità delle regole e della capacità di capire quando è opportuno seguirle e quando no :(#ma in cosa è laureto valditara?#ah diritto romano. e perchè sta facendo il ministro dell'istruzione di grazia#*
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“Entrenamos el alma y el cuerpo cuando nos acostumbramos al frio, al calor, la sed, el hambre, la dureza de la cama, la abstención de los placeres y los dolores duraderos”
Musonio Rufo
Cayo o Gayo Musonio Rufo fue un filósofo estoico romano que vivió en el siglo I, nacido en la ciudad turca de Volsini alrededor de los años 20 o 30.
Fue hijo de un équite romano llamado Capitón. En los tiempos de Nerón ya se le consideraba famoso por enseñar la filosofía estoica.
Tuvo una gran amistad con Cayo Rubelio Plauto, quien fue enviado al exilio por orden de Nerón, por lo que Musonio decidió seguirlo, regresando dos años después a la muerte de su amigo.
Al volver, continuó compartiendo sus enseñanzas pero al año 65 regresó al exilio debido a que se le culpó de participar en la conspiración de Pisón, un complot dirigido contra el emperador Nerón y del cual Cayo Calpurnio Pisón estaba llamado a ostentar el trono imperial.
Musonio Rufo regresó en el año 68 cuando Marco Antonio Primo, general de Vespaciano marchaba sobre Roma, uniéndose a los embajadores que fueron enviados por Vitelio.
Sin embargo, uno de los méritos mas importantes de Musonio Rufo sin lugar a dudas es el haber sido maestro de Epícteto, cuyas enseñanzas se encuentran en un Enchiridion o manual, y sus discursos editados por su discípulo Flavio Arriano.
Según Dión Casio, el político e historiador romano, Musonio insinuó a Vespaciano la conveniencia de desterrar a los filósofos de Roma, en razón de su arrogancia y autosuficiencia, por lo que según la misma fuente, todos los filósofos sufrieron exilio en el año 71 salvo él, y aunque este hecho no está confirmado, Musionio sufrió exilio en el año 75, pudendo volver solo a la muerte de Vespaciano en el año 79.
Su filosofía en la mayoría idéntica a la de su pupilo Epicteto, está marcada por una fuerte tendencia pragmática. Aunque no despreció la lógica ni la física, se centró en la ética, y mantuvo que la virtud es el único objetivo real del hombre, siendo esta virtud no teórica sino práctica, e idéntica a la filosofía en el verdadero sentido de la palabra. La persona realmente buena, es también verdaderamente filosófica.
Los estoicos son especialmente conocidos por enseñar que “la virtud es el único bien” para los seres humanos, y que las cosas externas como la salud, la riqueza y el placer, no son buenas o malas en si mismas, pero tienen valor como “material para que la virtud actúe”
Después de su regreso del exilio en el año 79, poco se sabe de Musonio Rufo, salvo que murió antes del años 101, en donde Plinio el joven, abogado y escritor de la antigua Roma, se refiere a él como si ya no viviera.
Fuente: Wikipedia y historia-biografia.com
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