#Benessere generale
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La mindfulness: un ponte tra scienza e benessere psicologico
Chi, negli ultimi anni, non ha sentito nominare almeno una volta la mindfulness? Ma cosa si intende esattamente con questo termine? E quali sono i suoi benefici psicologici? Continue reading La mindfulness: un ponte tra scienza e benessere psicologico
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Promo DIFESE IMMUNITARIE: Rafforza le tue difese immunitarie
Sconto 25% su 5 integratori naturali dedicati al sistema immunitario: VITAL C NATURA – VITAL C JUNIOR – DELTA KAPPA – OMESAN – ROBUR SOLO FINO AL 1° MAGGIO Rafforzare il sistema immunitario è importante perché aiuta il corpo a difendersi dalle infezioni e dalle malattie. Un sistema immunitario forte può ridurre il rischio di contrarre malattie e favorire una migliore salute generale. RIMANI…
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Importanza della Idratazione per il Benessere Generale
L’acqua è circa il 60% del peso corporeo in un adulto sano. È fondamentale per molte funzioni del corpo. Mantenere l’idratazione è cruciale per la tua salute e benessere. La disidratazione porta a problemi minori come secchezza della pelle e stanchezza. Ma può anche causare calcoli renali e shock da disidratazione. È importante bere acqua, tè, zuppe e mangiare frutta e verdura fresche per…
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Mio padre urlando come un matto alle 5 di mattina perché essendo un bambino capriccioso non ha potuto sopportare la crema addosso la notte per cui si è ricoperto d’alcol strofinato malamente con un cencio da mia mamma ed ha sbraitato quanto cazzo siamo pazze maledetto il giorno in cui siamo nate maledetto se stesso perché tutti i suoi problemi sono cominciati quando ci ha incontrato ci ha augurato almeno 10 tumori a testa poi a se stesso ed ha sbattuto la porta per andare a lavorare ed ora sto malissimo perché l’ho disturbato perché l’ho dovuto far stare così, perché è colpa mia e solo mia tutto questo, mi chiedo quale sentimento ci si avvicini di più e posso dire quello di deludere la persona con cui ho una relazione, it’s funny cause tutti i miei problemi sentimentali vengono dal fatto che mio padre ha letteralmente 15 anni e non è in grado di soddisfare 1 bisogno degli altri che sia uno e qualsiasi cosa non sia la perfezione è veleno è un tentativo nostro di attentare alla sua vita, perché gli vogliamo male lo vogliamo segretamente far vacillare e crollare, è così che ci vede lui, due complottiste alle sue spalle pazienti e crudeli che come scopo hanno quello di rovinargli l’esistenza, anche se letteralmente è(???) la vita(?!!) nessuno viene prima di lui nella piramide dell’importanza ed il suo benessere è sempre in cima, intanto io sono qui che prego per te perché la tua giornata sia bella e tranquilla e felice che il tuo panino non si scaldi sotto il sole e che ti sia fonte di energia che non sudi troppo che ti passi una giornata tranquilla di lavoro tranquillo perché ti amo papà ti amo tantissimo anche quando tu non mi ami ed è questa la mia condanna generale, di amare troppo a chi questo amore non serve non ne ha bisogno, di amare chi non ha gli strumenti per prenderlo e farci qualcosa, di potersi curare con esso, di amare sempre chi ama e sceglie prima se stesso ogni dannata volta sperando che il risultato prima o poi sarà diverso
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Inutile dire che più a sud si va e più le infrastrutture fanno cagare, io da Napoli andai a Roma e già li la situazione era magicamente cambiata, non riuscivo a capire cosa ci fosse di cui lamentarsi, perché si l'Italia in generale fa cagare in quei termini, ma già se vai in un posto che sta messo meno peggio e che funziona molto meglio di dove vivi ti sembra un altro mondo e come se tutto funzionasse a dovere, e noi a Napoli stiamo messi meglio rispetto all'estremo sud, quindi figuriamoci
Roma ha tipo il quadruplo delle metro di Napoli, e, almeno quando la frequentavo io, passavano ogni 5 minuti, (non so se la situa sia cambiata attualmente ma non credo). Però c'è da dire che la metro B è assolutamente agghiacciante, quindi i romani fanno bene a lamentarsi, perché Roma non è efficiente come dovrebbe essere una capitale europea.
Napoli boh, cioè per i turisti quelle metro sono un gioiellino, Toledo pazzesca, ma è una roba che funziona male per l'abitante medio della città. Non puoi aspettare una metro per così tanto tempo, devono aumentare le corse in qualche modo perché è infattibile. Inoltre la città collegata molto bene in certi punti ma in altri lasciata completamente a se stessa.
Non mi esprimo su autobus e compagnia perché tbh sia quando vado a Napoli che a Roma usufruisco principalmente di treni e metro, perché almeno il mio da turista in entrambe le città riesco a farlo, ma qua dovrebbero iniziare a pensare un po' di più al benessere di napoletani e romani che dei turisti.
Guarda il profondo sud non ti dico proprio, noi qua ci lamentiamo delle metro che passano in ritardo, ma in certe zone d'Italia manco ci arriva una minima rete ferroviaria, questa roba è veramente una schifezza.
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" Hamas divenne un attore significativo sul campo anche grazie alla politica israeliana di appoggio alla costruzione di un’infrastruttura educativa islamica a Gaza, che intendeva bilanciare la presa del movimento laico Fatah sulla popolazione locale. Nel 2009 Avner Cohen, che aveva prestato servizio nella Striscia di Gaza nel periodo in cui, alla fine degli anni ’80, Hamas iniziò a prendere il potere, ed era responsabile degli affari religiosi nei Territori occupati, dichiarò al «Wall Street Journal»: «Hamas, con mio grande rammarico, è una creazione di Israele». Cohen spiega come Israele abbia aiutato l’organizzazione benefica al-Mujama al-Islamiya (il «Centro islamico»), fondato da Sheikh Ahmed Yassin nel 1979, a diventare un potente movimento politico, da cui emerse Hamas nel 1987. Sheikh Yassin, un religioso islamico disabile e semi-cieco, fondò Hamas e ne fu il leader spirituale fino al suo assassinio nel 2004. Originariamente venne avvicinato da Israele con un’offerta di aiuto e la promessa del benestare governativo all’espansione della sua organizzazione. Gli israeliani speravano che, attraverso la sua opera di beneficenza e le sue attività educative, questo leader carismatico avrebbe fatto da contrappeso al potere di Fatah nella Striscia di Gaza e altrove. È interessante notare che alla fine degli anni ’70 Israele, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna vedevano nei movimenti nazionali laici (di cui oggi lamentano l’assenza) il peggior nemico dell’Occidente.
Nel suo libro To Know the Hamas, il giornalista israeliano Shlomi Eldar racconta una storia affine sui forti legami tra Yassin e Israele. Con la benedizione e il sostegno di Israele il Centro islamico aprì un’università nel 1979, un sistema scolastico indipendente e una rete di circoli e moschee. Nel 2014 il «Washington Post» trasse conclusioni molto simili sulla stretta relazione tra Israele e il Centro islamico fino alla nascita di Hamas nel 1988. Nel 1993 Hamas divenne il principale oppositore degli accordi di Oslo. Mentre c’era ancora chi appoggiava Oslo la sua popolarità diminuì, ma non appena Israele cominciò a rinnegare quasi tutti gli impegni assunti durante i negoziati il supporto verso Hamas crebbe, dando nuova linfa vitale al movimento. La politica di insediamento di Israele e il suo uso eccessivo della forza contro la popolazione civile nei Territori giocarono sicuramente un ruolo importante. La popolarità di Hamas tra i palestinesi non dipendeva però unicamente dal successo o dal fallimento degli accordi di Oslo, ma anche dal fatto che l’organizzazione avesse effettivamente conquistato i cuori e le menti di molti musulmani (che sono la maggioranza nei Territori occupati) per via dell’incapacità dei movimenti laici nel trovare soluzioni all’occupazione. Come per altri gruppi politici islamici in tutto il mondo arabo, il fallimento dei movimenti laici nel creare posti di lavoro e nel garantire benessere economico e sicurezza sociale spinse molte persone a tornare alla religione, che offriva conforto e reti stabili di supporto e solidarietà. Nell’intero Medio Oriente, come nel mondo in generale, la modernizzazione e la secolarizzazione hanno giovato a pochi e hanno lasciato molti infelici, poveri e amareggiati. La religione sembrava una panacea, oltre che un’opzione politica. "
Ilan Pappé, Dieci miti su Israele, traduzione di Federica Stagni, postfazione di Chiara Cruciati, Tamu editore, 2022. [Libro elettronico]
[Edizione originale: Ten Myths About Israel, New York: Verso, 2017]
#Ilan Pappé#Dieci miti su Israele#Federica Stagni#Palestina#Chiara Cruciati#Hamas#Gaza#Israele#questione palestinese#Medio Oriente#letture#saggistica#saggi#citazioni#repressione#leggere#libri#conflitto israelo-palestinese#Territori palestinesi#pulizia etnica#genocidio#crimini di guerra#sionismo#Cisgiordania#Territori occupati#resistenza#politiche securitarie#Avner Cohen#Fatah#accordi di Oslo
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Fin da quando ero giovane non ho tollerato che la democrazia fosse lo strumento attraverso il quale le questioni pubbliche le decidesse un altro: l’odiato vicino di casa, qualche altro nemico, certe mie conoscenze veramente incapaci di intendere e di volere. Più tardi ho capito che il demos era del tutto inabile a produrre una volontà generale assieme al bene comune. Il popolo riusciva egregiamente a fare gli interessi del padrone, appassionandosi alle zuffe tra bande rivali che in nulla contribuivano al proprio benessere. Fu allora che per combattere lo scoramento mi piegai all’idea di una patente di cittadinanza, a una svolta aristocratica dell’elettorato, in attesa che tutti avessero la maggiore età culturale e intellettuale per scegliere la classe dirigente. Beninteso, questo non doveva essere un mero scontro tra ceti colti e ceti ignoranti, ma un vaglio di maturità politica resasi ormai indispensabile al cospetto della decadenza sociale, economica e morale, a cui le classi dirigenti elette avevano condannato il paese, l’Europa, l’intero Occidente.
C’è stato anche un momento della storia recente in cui, nell’affanno generale, qualcuno ha detto che l’onestà sarebbe andata di moda. E per qualche anno si è allestita un’incredibile attesa per cose portentose. Ma è durata poco. Il mondo conservatore, cioè quello degli ottusi (coloro che hanno tirato i remi in barca o che credono di averlo fatto) ha sempre temuto i cambiamenti e la furia degli onesti che metteva in pericolo le sue sicurezze. Il mondo liberista (che io chiamo anche reazionario) cioè quello dei collusi e degli ignoranti, in perenne ricerca di vantaggi sui concorrenti di classe, ha odiato gli incorruttibili che sparigliavano loro il gioco. Ma passati che furono gli anni dell’avanzata onestista tra lo stupore attonito dei partiti nemici, si è cominciato a vedere più chiaro. Il popolo non vuole essere onesto. Considera la menzogna, contro cui combattono da secoli la filosofia e la buona politica, come il miglior prodotto dell’intelligenza. Le virtù giudicate negative da una morale egualitaria sono le più ambite dai ceti emergenti, e i programmi di giustizia livellatrice altrettanto ripudiati dalle misere periferie come dagli agiati centri cittadini. Ma ci rendiamo conto che una tassa sui ricchi patrimoni verrebbe accettata da meno del 70% degli italiani, pur interessando solo il 5% della popolazione? Perché? Ma perché tanta parte dei nostri concittadini aspirano a possedere un capitale pari a quello dei neotassati, perché tanti servi ambiscono a diventare padroni. Anche se, per tanti (per troppi), la loro ambizione è la stessa dei propri genitori, e sarà la stessa dei loro figli, senza compiersi mai. Però, sarà servita a mantenere in vita questa galera, a opprimere quei pochi che avrebbero voluto liberarsene per sempre.
Giuseppe di Maio
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VENEZUELA DIMENTICATO
Sono trascorsi decenni dal mio soggiorno lavorativo in Venezuela, ma da allora ho seguito sempre con interesse le sorti di quel paese. Ho lasciato una terra ricca di risorse, che nonostante certi difetti da attribuire in generale all’America Latina, che si manifestavano già a quel tempo, mostrava il volto di una nazione in crescita, il cui sviluppo industriale sociale e culturale in atto faceva sperare in un futuro prospero. Il Venezuela si avviava a diventare una sorta di locomotiva per gli altri stati dell’area.
Invece non è stato così. Un giorno è tutto cambiato. E’ salito al potere, eletto peraltro dal popolo, un rappresentante della sinistra più spinta, simpatizzante del sistema cubano. A partire da Chavez, poi grazie al suo successore Maduro, il regime di stampo comunista si è consolidato. Il rapporto con i capi cubani si è fatto sempre più stretto e il Venezuela è precipitato nel periodo più buio della sua storia.
La dittatura ha imposto condizioni terribili alla popolazione. Nei primi anni, quando si stava affermando, ascoltavo, collegandomi con gli amici locali tramite Skype, le loro lamentele. Erano preoccupanti quei racconti, da stentare a crederci se non fossi stata convinta della loro buona fede.
Il regime, dichiarando paradossalmente che il suo intervento era volto al benessere della popolazione, al riscatto delle masse più disagiate, non ha fatto altro invece che appiattire nella povertà e nell’ignoranza un intero popolo. Si è avvalso naturalmente di tutti i mezzi classici usati dalle dittature. L’opposizione ha avuto vita difficilissima ed è sempre stata schiacciata e soffocata anche nei momenti apparentemente democratici riservati alle elezioni, che si sono svolte in un clima terroristico.
La povertà dilagante e quindi l’impossibilità di ricavare ricchezza dalla popolazione, ha fatto sì che il regime abbia iniziato da subito a svendere le sue materie prime agli stranieri, prima fra tutte il petrolio, il cui sfruttamento era il perno dell’economia negli anni precedenti la dittatura.
L’impoverimento è stato tale che i beni di consumo si sono sempre più rarefatti, ricordo quando un’amica mi comunicava allarmata che non si trovava più neanche la carta igienica.
La corruzione dilaga. Anche l’apparato della salute pubblica è venuto meno, altro che sistema socialista, solo chi ha denaro riesce ad accedere alle cure. L’istruzione è distrutta. La stampa è imbavagliata, come pure il sistema giudiziario.
Il disastro si è maturato nel giro di pochi decenni, e non c’è speranza di cambiamento per ora.
Dal paese sono usciti non solo dissidenti del regime, ma tanti cittadini comuni in cerca di lavoro, di un futuro decente, per sfuggire alla miseria più nera.
Tanti italiani, gran parte dei quali discendenti di persone che si sono affermate negli anni in cui vigeva la democrazia, se ne sono dovuti andare. Ma l’Italia non è stata per niente generosa nei loro confronti. Non si sono sentiti appelli perché venissero accolti a braccia aperte nel paese d’origine dei loro antenati. Tutt’altro. Si parla della necessità impellente di ripopolamento dell’Italia, ma i governi italiani non hanno preso neanche in considerazione l’accoglienza e l’aiuto di persone che potevano rappresentare risorse importanti per la nostra nazione.
Come se non bastasse, è calato un silenzio di tomba su quella realtà troppo scomoda. Nessuno parla più della tragedia venezuelana.
Isabella M.
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#sapeviche
Il tuo battito cardiaco cambia costantemente e si adatta al ritmo della musica che stai ascoltando.
La musica ha un grosso impatto su di noi, talvolta anche in modo del tutto inconsapevole.
Infatti, musica, suoni, rumori, viaggiano tutti in diverse frequenze che a loro volta, esercitano sollecitazioni al nostro organismo.
Proprio sulla base di questo principio, è stata sperimentata e poi riconosciuta l'efficacia della musicoterapia, una disciplina terapeutica che utilizza la musica come strumento principale per promuovere e raggiungere, il benessere generale.
La musicoterapia si
basa infatti sull'idea che la musica abbia un potente impatto sull'aspetto emotivo, cognitivo, fisico e sociale delle persone.
Sta trovando molto impiego nel trattamento di malattie cognitive degenerative, (tipo demenza senile, Halzheimer), forme d'autismo, sindromi depressive, e come tecnica in preparazione al parto.
#PillolaCuriosità
https://www.instagram.com/reel/DBq3JJ2oFvc/?igsh=enJ1aGJlcngzdnY=
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Alcuni articoli sul tema: prevenzione, longevità, vivere più a lungo, malattie…
15– Assunzione -prudente-, superati, generalmente, i 40 anni di età, di integratori articolari, effettuando anche il dosaggio ematico della vitamina D e ove risulti carente integrarla, in quanto il mantenimento della salute dell’apparato osteo-articolare è fondamentale per il benessere generale… Medicina – Consigli generali su come mantenere una buona salute e vivere -qualitativamente- più a lungo.
La prevenzione di qualunque malattia e, dunque, anche del cancro, non può prescindere dall’assumere una dieta, con il giusto apporto di liquidi, sana ed equilibrata, ricca di cibi dai variegati colori e che contengano nutrienti diversificati e numerosi antiossidanti; quest’ultimi, in particolare… Medicina – Non può esserci prevenzione delle malattie senza una dieta sana ed equilibrata che sia ricca di cibi dai variegati colori.
‘Prevenzione‘ non vuol dire solo eliminare ciò che nuoce -certo questo tipo di primaria prevenzione è da preferirsi sempre-, in quanto quando ciò non sia possibile (per i più svariati motivi) la prevenzione pur sempre vi è da farsi e deve precisamente consistere nell’obbiettivo di controbilanciare gli effetti negativi dello stato di tossicità… Medicina – Fumi? Ascolta allora…
Per bioequivalenza si intende che il medicinale generico (equivalente), con la stessa dose di principio attivo di quello originale, deve produrre, dopo la somministrazione, livelli -quantitativi- di concentrazione ematica (del principio attivo) sovrapponibili anche in relazione al tempo e alla velocità… Medicina – I farmaci generici, detti anche equivalenti, sono identici ai farmaci di ‘marca’? Facciamo chiarezza…
Passare il filo interdentale una volta al giorno e preferibilmente in occasione dell’ultimo spazzolamento in serata (ovvero prima di andare a letto). Per alcuni soggetti, dopo l’uso del filo interdentale, sarà anche utile, se non necessario, usare uno scovolino sempre in occasione dello spazzolamento serale (prima di andare a letto). Usare uno spazzolino elettrico (avendo cura di passare con precisione tutte le superfici dentali e i solchi gengivali)… Medicina – Impariamo a preservare denti e gengive.
Alla scomparsa dei sintomi, o perlomeno alla riduzione degli stessi, sarà necessario fare quanto segue: rimedio efficacissimo, e molto più utile (almeno nella fase successiva al trattamento dei ‘sintomi’) di molti trattamenti a lungo termine (i quali offrono, in molti casi, solo una temporanea scomparsa dei sintomi, ma non incidono molto sulle peculiari e frequenti recidive), è scoprire… Medicina – Balanite, postite e balanopostite. Diagnosi, cause e cura.
Per la conferma della diagnosi (la quale, in genere, avviene clinicamente) sono utili l’ecografia e/o la risonanza magnetica, anche se a volte può necessitarsi finanche una biopsia. Il trattamento del morbo di Ledderhose può essere di tipo conservativo o di tipo chirurgico, e ciò in relazione alla sintomatologia accusata dal paziente e al grado di invasione raggiunto dalle lesioni… Medicina – Il morbo di Ledderhose.
Premesso che la terapia per il reflusso laringo-faringeo potrebbe risultare abbastanza lunga, il medico specialista diligente dovrà prescrivere, per del tempo, l’assunzione orale al mattino (almeno 20 minuti prima della colazione) e alla sera prima di andare a letto, di un gastroprotettore (ove non vi siano altri disturbi che rendano più complessa… Medicina – Reflusso laringo-faringeo. Diagnosi, cause e cura.
Per altri articoli sul tema clicca sulla pagina: ‘Medicina‘.
N.B. Stefano Ligorio, in ambito di tematiche mediche, è anche autore di un libro dal titolo: ‘La Strana Malattia (Come prevenire, diagnosticare e curare l’ansia e la depressione)’, ma anche di: ‘Il Cancro – Vademecum- (Guida Pratica alla Prevenzione e alla Cura del Tumore Maligno)’.
Stefano Ligorio
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Le forze reazionarie - «Nel grave momento sapranno presentarsi ben camuffate, si proclameranno amanti della libertà, della pace, del benessere generale, delle classi più povere. In passato abbiamo visto come si siano insinuate dietro i movimenti popolari, e li abbiano paralizzati, deviati, convertiti nel preciso contrario».
Dal Manifesto di Ventotene di Eugenio Colorni, Ernesto Rossi e Altiero Spinelli
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Significato della parola rispetto
Rispetto è il sentimento che ci porta a rendere onore, ossequio, stima alle persone che riteniamo superiori a noi. E’ quell’atteggiamento che ci induce a riconoscere i diritti degli altri, la dignità di qualcuno o di qualcosa, che ci porta a comportarci con educazione e riguardo.
Oltre al significato generale, possiamo trovare molteplici sfaccettature della parola rispetto, che variano a seconda del contesto in cui viene utilizzato.
Considerazione e stima per le persone
Come detto sopra, il rispetto implica riconoscere il valore e la dignità degli altri esseri umani. Significa trattare le persone con cortesia e riconoscere i loro diritti, opinioni e sentimenti. Questo tipo di rispetto è fondamentale nelle relazioni interpersonali e sociali, è prerogativa indispensabile di una società civile poiché promuove l’armonia e la cooperazione.
Rispetto di sé
Quando si parla di rispetto di sé ci si riferisce alla stima e alla considerazione che una persona ha per se stessa e che è la base per l’armonia interiore. Implica la consapevolezza del proprio valore e la cura di sé, sia fisica che psicologica. L’autostima fa parte di una personalità integrata nei suoi vari aspetti psicologici; è importante per la salute mentale e il benessere generale.
Rispetto per l’ambiente e gli esseri viventi
Allargando la prospettiva, la parola rispetto si può estendere anche all’ambiente naturale e a tutti gli esseri viventi che lo abitano. Avere rispetto per la vita in generale ci porta ad adottare comportamenti sostenibili e responsabili per preservare le risorse naturali e garantire il benessere delle generazioni future.
#rispetto di se stessi#rispetto reciproco#autostima#educazione#etimologia#sinonimi e contrari#pensiero del giorno blog#rispettare l'ambiente#rispetto di sé#dignità umana#società civile#rispettare le opinioni#significato delle parole
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Il rapporto che ognuno ha con il cibo dipende da moltissimi fattori, il rapporto con la famiglia è spesso uno dei più importanti; mi capita di seguire separatamente i componenti di una famiglia e di sentire da ognuno il punto di vista rispetto alla loro storia comune e dietro quelle storie scoprire l'amore che hanno l'uno per l'altro e la difficoltà che hanno nel raccontarselo. Diamo spazio a complimenti che celebrino la salute, la forza e il benessere generale. Le parole hanno un impatto profondo, possiamo costruire un ambiente più positivo evitando commenti che mettano in evidenza cambiamenti fisici. 🫂💙
Non c'è bisogno che il problema sia "abbastanza grave" per poter chiedere aiuto. Un intervento precoce può prevenire l'aggravarsi della sintomatologia e favorire un recupero più rapido ed efficace.
Fa bene ascoltarsi, assecondarsi e rispondere alle proprie esigenze in modo equilibrato, dovremmo farlo per ogni cosa e non solo per l'alimentazione. Tutto sta nell'equilibrio, un po' e un po'.
La chiave è trovare un equilibrio che promuova il proprio benessere fisico e mentale, adattandosi alle varie esigenze quotidiane personali.
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3000 EURO AI DIPENDENTI CHE FANNO UN FIGLIO: L’AZIENDA PREMIA LA VITA
Un’azienda con oltre 1.700 dipendenti in provincia di Torino e in diversi stabilimenti nel mondo, ha deciso per tutto il 2024 di regalare 3.000 euro per ogni lavoratore che ha figli o che li adotta. Una scelta in controtendenza con la prassi che vede avere bambini come un ostacolo alla produttività o alla presenza al lavoro, soprattutto per le donne.
L’incentivo è parte della politica dell’azienda per migliorare il benessere dei propri dipendenti e, più in generale, per creare meccanismi virtuosi con il territorio e le realtà locali ove essa opera, oltre a contrastare la sindrome delle culle vuote e della denatalità che si sta verificando anche in Italia. “Siamo un’azienda molto giovane con un’età media dei dipendenti sotto i 40 anni e il 60% donne” spiega Niccolò Bellazzini della Sparco, azienda multinazionale che produce abbigliamento tecnico per gli sport motoristici e per le competizioni auto e motociclistiche. “Anche nel management abbiamo un numero elevato di donne, molte sono responsabili di prima linea in posti strategici come il commerciale, il legale, il motorsport, le risorse umane. Ho preso spunto da aziende grandi come la Prysmian che ha fatto un’operazione analoga a luglio garantendo 5.000 euro ai suoi dipendenti che faranno un figlio” dichiara il manager piemontese che crede nel valore della famiglia come elemento di forza per i suoi collaboratori e di ricchezza per la società. “Le imprese hanno una responsabilità sociale prevista anche dalla nostra carta istituzionale e solamente restituendo ricchezza soddisfiamo il nostro dettato costituzionale” ricorda Bellazzini.
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Fonte: Sparco; foto di Carlos Santiago
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Buonasera Kon-igi. Stavo leggendo delle nuove norme di contenimento covid. Premesso che sarei anche d'accordo a un lieve allentamento delle misure, ammetto che la mia ignoranza in merito allo stato della pandemia/epidemia me le fa ritenere fin troppo permissive.
Considerato che sicuramente ne sai molto più di me: da non-quel-tipo-di-dottore tu cosa ne pensi? Sono corrette? Troppo lasche? Un giusto o pessimo compromesso?
Dal momento che sei una persona gentile, non vorrei mai che quanto sto andando a dire tu potessi in qualche modo pensarlo rivolto a te.
Consideralo una via di mezzo tra una riflessione e uno sfogo, entrambi intimi e personali ma declinati pubblicamente...
Non me ne frega più un cazzo.
Posso continuare a provare preoccupazione per la solitudine e la sofferenza del singolo e nel mio piccolo cercare di fare qualcosa per alleviarla ma per me l'argomento covid è chiuso.
E non intendo che non ne voglio più parlare ma che non mi interessa più discutere con certi toni di quella che oramai non è più una pandemia ma un'endemia, un qualcosa con cui conviveremo nelle centinaia di anni a venire.
Il Sars-CoV2 con tutte le sue varianti è entrato a far parte del serraglio microbiologico planetario. Punto.
E bada bene che - se ricordi i miei vecchi post - non è che io abbia cambiato idea su quello che ho detto, pensieri che non erano le mie predizioni di 'esperto' ma un qualcosa di condiviso da tutta la comunità scientifica e che io avevo ascoltato e letto con orecchio e occhio pazienti... solo che erano concetti incompatibili con l'irrazionalità generale dovuta al panico del periodo.
Allora, nessun personaggio pubblico poteva permettersi di parlare in modo chiaro, perché la cosa avrebbe generato dubbi e in quel momento c'era necessità di trasmettere indicazioni precise, anche usando il fear mongering.
Per risponderti, non c'è più nulla di sanitario nel modo in cui si affronta l'argomento Covid ma solo un approccio socio-economico, quindi soggetto alle fluttuazioni sociale ed economiche. E quindi politiche.
E delle tre a me interessa solo la prima.
Mi spiace ma non riesco a focalizzarmi sulla 'tutela degli anziani e degli immunodepressi' quando non solo questi ma tutti i soggetti fragili (quindi chiunque) sono MARTORIATI quotidianamente da scelte improntate a una normalizzazione forzata cioè a un adeguamento a una norma sociale decisa da una qualche mummia rinsecchita dal proprio sarcofago polveroso.
Il covid non c'è più.
Quello che c'è, però, è una società composta in stragrande maggioranza da persone che credono ancora al vetusto concetto di merito, di duro lavoro, di disciplina, di orgoglio e di... normalità. E che non si chiedono mai, nemmeno per un attimo, da dove arrivi tutto il benessere di cui lamentano quotidianamente la presunta mancanza.
Cosa ho fatto per meritarmi questo! - pensò la pulce gonfia di sangue mentre moriva per la grattata del cane.
Probabilmente alla prossima pandemia covid ci chiederemo la stessa cosa.
E la risposta, come sempre, sarà quella sbagliata.
Ci si vede nella luce.
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COME LIBERARCI DALLA LEGGE DEL PENDOLO
Ognuno di voi è sotto la legge del pendolo.
Ognuno di voi sente il bene e poi sente il male, si sente felice e poi si sente derelitto, ognuno di voi sente affetto e amore e poi sente l’opposto, – l’avversione – e quel curioso opposto dell’affetto per il quale non c’è nome. Questa è vita meccanica. Tutto questo è vivere meccanicamente. Questo vuol dire vivere nell’oscillazione del pendolo della vita e finché vi resterete quello che guadagnate lo perderete e così resterete sempre nello stesso livello di Essere. In un momento voi amate, nel momento successivo voi odiate; in un momento sentite entusiasmo, il momento successivo vi sentite abbattuti; in un momento pensate di essere una gradevole persona, ed il momento successivo sentite che non lo siete.
In un modo o nell’altro noi dobbiamo cercare di non stare più tanto sotto quest’inevitabile legge del pendolo, che fa avanzare e ritirare le maree, che fa sì che l’inverno sia seguito dall’estate, l’estate dall’inverno.
Noi abbiamo alcuni momenti di espansione, ed alcuni momenti di contrazione. Abbiamo momenti in cui le cose vanno bene e momenti in cui le cose vanno male. Il pendolo della nostra psicologia, delle nostre emozioni, del nostro benessere generale, va su e giù. Ma quando il pendolo ondeggia indietro, questa dovrebbe essere una fase in cui vengono messe in ordine le cose, in cui uno si consulta con se stesso, in cui le cose vengono sistemate bene, e vengono preparate prima che uno prosegua di nuovo. Voi non potete aspettarvi di essere sempre gli stessi.
In altre parole, l’oscillazione negativa del pendolo, per la maggior parte delle persone è solo uno spazio vuoto. Mentre dovrebbe essere una fase abitata dalla consapevolezza e da un senso del Lavoro in cui uno cerca di unificarsi e di riflettere, e non pensa invece che tutto sia finito. Ora se uno può vivere con consapevolezza in entrambi i lati dell’oscillazione del pendolo in ogni punto, la sua vita non sarà più insoddisfacente, cioè una semplice funzione dell’ondeggiamento del pendolo. Uno impara a vedere le cose da due punti di vista. S’impara a prendere sé stessi da due punti di vista, e soprattutto s’impara a prendere gli altri nello stesso modo. Invece d’essere molto disgustato, o annoiato, o seccato, si cominciano a mettere, in questo paese incivile se stesso, in questo luogo barbaro, dei pensieri più consapevoli e la memoria, per poi ritornare nell’oscillazione del pendolo avendo preparato qualcosa, ed ancora una volta rientrare nella vita senza essere depresso, e soprattutto senza sentirsi senza speranza.
Quello di cui sto parlando ha a che fare con il vedere entrambi i lati, il lato nero ed il lato lucente, insieme, per mezzo della memoria conscia, per mezzo del Lavoro, ed è solo per mezzo del Lavoro che voi potrete ricordare entrambi i lati del pendolo e così, gradualmente passare psicologicamente nella parte media del pendolo, dove è situato tutto quello che cerchiamo in questo Lavoro. Questo corrisponde a creare un intero circolo, ad essere capaci di girare lungo il circolo della vita, in modo che essa non sia più un pendolo, ma un movimento circolare che non è più governato dagli opposti.
(Vi ho già detto che il movimento del pendolo in realtà è un movimento circolare visto in due dimensioni. Cercate di chiarirvelo praticamente da soli.)
Ora, quando voi girate intorno al circolo di tutte le esperienze, voi cominciate a mettere nella vostra consapevolezza il lato oscuro di voi e voi non vedrete più quelle contraddizioni che vengono invece dal punto di vista della vita del pendolo. Questo significa un aumento di consapevolezza. Questo significa vedere che l’estate e l’inverno non sono opposti, ma sono situati su un circolo, un ritmo che è necessario. La gente che vive molto negli opposti, la gente che discute sempre se questo o quello è giusto sono nell’illusione del pendolo.
Vi citerò su ciò un detto molto antico. Finché avete dei concetti rigidi su ciò che è giusto o sbagliato, voi non potete creare in voi questo cerchio psicologico.
Questo detto viene dagli scritti di Kwang-Zeu:
Egli disse: “Ogni soggetto può essere guardato da due punti di vista – da questo e da quello… Ma questo punto di vista comprende allo stesso tempo sia il giusto sia lo sbagliato – i due punti di vista non hanno trovato il loro punto di corrispondenza che viene chiamato il punto fondamentale del Tao. Appena uno trova questo perno egli si situa al centro dell’anello (o di pensiero) da dove egli può rispondere senza fine ai punti di vista che cambiano; – come a quelli che affermano e a quelli che negano. Perciò dico: “Non c’è niente come la propria luce (della mente)” “.
Questa cosa chiamata il Tao in realtà è il Lavoro. È una riconciliazione in voi degli opposti ed il raggiungimento di un nuovo posto in cui gli opposti non vi controllano. È chiamato il Tao nell’antico esoterismo cinese.
È una Via. Tao significa una Via o una Via armoniosa. Per esempio in un momento voi pensate d’essere buoni e il momento successivo di esser cattivi e se vi osservate criticamente sarete sempre in questo dilemma, in questo doppio sentimento.
di Maurice Nicoll Tratto da Commentari psicologici sull’Insegnamento di Gurdjieff e Ouspensky
Volume II Cap. 83 Quaremead, Ugley, 7 luglio, 1945
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