#Bellunese
Explore tagged Tumblr posts
Photo
PRIMA PAGINA Corriere Delle Alpi di Oggi domenica, 06 ottobre 2024
#PrimaPagina#corrieredellealpi quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi israele#corteo#palestina#sassaiola#diritto#stratagemma#superare#cabinovia#bellunese#terra#stop#diga#dalle#venezia#limana#comunita#parte#siero#croazia
0 notes
Text
Sulla morte di Hall doveva far luce solo la missione alleata guidata dall'agente dell'OSS Russell Livermore
Bolzano: stazione ferroviaria. Fonte: mapio.net «Hall ammise di essere un agente OSS con il compito di organizzare la lotta partigiana e di far saltare ponti nella zona di Cortina. Confermò di aver preso contatto con il partigiano Colleselli per far saltare la diga di Atzwang [Campodazzo]. Hall venne impiccato il 19 febbraio 1945 [dalla fonte, cioè Schiffer <1], dall’Untersturmfuhrer delle SS…
View On WordPress
#1#19#1944#1945#26#agosto#americana#Bellunese#Bolzano#Cadore#capitano#Cortina d’Ampezzo (BL)#Eagle#fascisti#febbraio#gennaio#Gerald Steinacher#Giorgio Mezzalira#Giovanni De Donà#Giuseppe Sittoni#Howard Chappell#Mercury#nazisti#OSS#Roderick Stephen Goodspeed Hall#SS#Steve Hall#Sunrise#tedeschi#Trentino
0 notes
Text
Sulla morte di Hall doveva far luce solo la missione alleata guidata dall'agente dell'OSS Russell Livermore
Bolzano: stazione ferroviaria. Fonte: mapio.net «Hall ammise di essere un agente OSS con il compito di organizzare la lotta partigiana e di far saltare ponti nella zona di Cortina. Confermò di aver preso contatto con il partigiano Colleselli per far saltare la diga di Atzwang [Campodazzo]. Hall venne impiccato il 19 febbraio 1945 [dalla fonte, cioè Schiffer <1], dall’Untersturmfuhrer delle SS…
View On WordPress
#1#19#1944#1945#26#agosto#americana#Bellunese#Bolzano#Cadore#capitano#Cortina d’Ampezzo (BL)#Eagle#fascisti#febbraio#gennaio#Gerald Steinacher#Giorgio Mezzalira#Giovanni De Donà#Giuseppe Sittoni#Howard Chappell#Mercury#nazisti#OSS#Roderick Stephen Goodspeed Hall#SS#Steve Hall#Sunrise#tedeschi#Trentino
1 note
·
View note
Link
Il Consiglio di bacino del Bellunese ha votato un’ordinanza in cui sono previsti i limiti per l’uso dell’acqua potabile nel bellunese #bellunese #limitiusoacquapotabile #consigliodibacino #ordinanza #primopiano #edilizia #razionamenti #fabriziosbardella
#razionamenti#bellunese#limiti uso acqua potabile#consiglio di bacino#ordinanza#primo piano#edilizia#fabrizio sbardella
0 notes
Photo
Da oggi in tutte le librerie Odino Buzzi. Cronista Detective, a cura di Andrea Artusi e Mirco Zilio. In occasione del cinquantesimo della scomparsa del grande autore bellunese, l’Associazione Internazionale Dino Buzzati e Round Robin hanno affidato a un nutrito gruppo di autori del mondo del fumetto italiano il compito di omaggiarne la figura con un’opera di fiction inedita. Il risultato sono quattro racconti ambientati negli anni ’60 dai quali emerge la figura di Odino Buzzi, giornalista con uno spiccato talento investigativo in grado di risolvere casi particolari e fuori dall’ordinario. Una narrazione di straordinaria qualità che si collega idealmente al Buzzati fumettista e ne perpetua lo stile innovativo e lontano dalle convenzioni. Sceneggiatori: Mirco Zilio, Ivo Lombardo, Davide La Rosa, Marcello Bondi, Andrea L. Gobbi e Alberto Toso Fei. Disegnatori: Andrea Artusi, Michela Di Cecio, Ivano Granato e Theo Szczepanski. Grafica e lettering: Marica Padoan.
2 notes
·
View notes
Text
Nono posto nella classifica a squadre in Alto Adige
BELLUNO – Con 26 atleti al via, la Sportivamente Belluno inaugura la stagione nella piscina Albert Pircher di Bolzano, all’International Swimmeeting Südtirol-Alto Adige. Oltre al team bellunese, erano in vasca altre 35 squadre e nuotatori di livello internazionale tra i quali Alessandro Miressi, uno dei big del nuoto azzurro, salito sul podio olimpico a Parigi con la staffetta azzurra nella 4×100…
0 notes
Link
Tragedia nelle montagne del bellunese, dove un alpinista di 71 anni, residente a Limana, è stato trovato morto dopo una notte di ricerche. L'uomo, un alpinista esperto e stimato fotografo, era partito nel pomeriggio precedente per immortalare il tramonto sulle Torri del Camp, ma non è rientrato in serata. Preoccupata, la moglie si è rivolta a un amico soccorritore di Belluno intorno alle 23, il quale ha prontamente allertato il Soccorso alpino di Agordo. I soccorritori hanno prontamente avviato le ricerche, scoprendo che l'auto dell'uomo era ancora parcheggiata a Malga Framont. Una volta raggiunta la zona, il gruppo ha lavorato in diverse squadre, perlustrando il sentiero dell'Alta via che conduce alle torri. L'operazione si è articolata con team che ispezionavano vari tratti, compresa la cengia mediana e la forcella tra la seconda e la terza torre. Durante la notte, i soccorritori hanno cercato intensamente, ma il corpo dell'alpinista è stato scoperto solo verso le 3 del mattino, a circa 2.300 metri di altitudine, a una ventina di metri sotto la traccia principale. Una volta accertate le condizioni dell'uomo, i soccorritori hanno atteso l'alba presso il Rifugio Carestiato, prima di tornare al campo base a Malga Framont. Per coadiuvare le operazioni di recupero, quattro soccorritori sono stati imbarcati su un elicottero, il Falco 2, che li ha portati in quota. Da lì, con un verricello, hanno effettuato il recupero del corpo e il trasporto a valle. Le circostanze della tragedia rimangono poco chiare: è possibile che l'alpinista si trovasse in cima alla seconda torre con il suo equipaggiamento fotografico, quando è scivolato su una parete verticale, perdendo la vita e fermandosi circa cinquanta metri più in basso, prima di un salto di roccia. La comunità è in lutto per la perdita di un esperto alpinista che conosceva profondamente le montagne bellunesi.
0 notes
Video
Ciclista precipita in un tornante e muore, il dramma sotto gli occhi degli amici: si è spento a bordo dell'elisoccorso Un ciclista di 64 anni di Treviso è precipitato per una quindicina di metri ed è morto nella mattina di oggi, 23 agosto, mentre stava percorrendo un tornante della strada che sale sul Montte Tudaio, nel Bellunese. A lanciare l'allarme sono stati i suoi compagni, gli altri ciclisti che stavano percorrendo la strada insieme a lui. Il ciclista è finito sul ghiaione sottostante, dopo che la sua mountain bike si era piantata e lo aveva sbalzato nel vuoto. I soccorsi Gli amici, non in grado di scendere per soccorrerlo hanno contattato il soccorso alpino. L'elicottero Falco 2 è volato nel luogo indicato, ha individuato il punto dell'incidente e ha calato con il verricello una equipe medica e un tecnico di elisoccorso. I soccorritori hanno raggiunto l'uomo che era ancora cosciente nonostante le gravi condizioni a causa dei traumi riportati. Il 64enne è stato trasportato in barella sull'elicottero, purtroppo nel viaggio verso l'ospedale ha perso la vita. Invani i tentativi di rianimazione.
0 notes
Photo
PRIMA PAGINA Il T di Oggi giovedì, 22 agosto 2024
#PrimaPagina#ilt quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi precipita#dirupo#muore#dopo#giorni#bellunese#trentino#alto#tennis#stata#dura#vedere#fisioterapista#pecchia#anche#piace#aquila#ambiziosa#scontro#pazza#dante
0 notes
Text
Esplosione e incendio nel bellunese, anziano ustionato
articolo: https://www.ansa.it/veneto/notizie/2024/05/08/esplosione-e-incendio-nel-bellunese-anziano-ustionato_326c4b82-a61a-49b3-bce5-304309aafd9f.html Belluno, 08 maggio 2024 Un anziano di 79 anni è rimasto gravemente ustionato a causa dell’incendio seguito a un’esplosione avvenuta stamani nella sua abitazione di San Gregorio nelle Alpi (Belluno).I vigili del fuoco sono intervenuti alle 7:30…
View On WordPress
0 notes
Text
Belluno, Festa dei Marangoni: l'evento che celebra arti e mestieri di un tempo, alla scoperta di Borgo Pra
Belluno, Festa dei Marangoni: l'evento che celebra arti e mestieri di un tempo, alla scoperta di Borgo Pra. Festa dei Marangoni: tra le novità dell’edizione 2024, anche le visite guidate gratuite. Dal mattino al pomeriggio la guida Marta Azzalini ha accompagnato i partecipanti, divisi in piccoli gruppi, alla scoperta della storia del Pra fino all’Anta, raccontandone le origini, i personaggi e aneddoti. “Il meteo sarà dalla nostra parte, una ragione in più per partecipare all’evento con tutta la famiglia – commenta l’assessore allo sport e al tempo libero, Monica Mazzoccoli -. Le visite guidate sono una proposta pensata per valorizzare il nostro territorio anche nelle frazioni, per ricordarci la nostra storia, i mestieri di un tempo e le nostre radici, per questo invito anche i bellunesi ad accogliere l’iniziativa”. Il primo gruppo è stato organizzato con partenza alle 10.45, l’ultimo alle 15. Ogni percorso aveva una durata di circa 1 ora e si snodava tra le vie e la piazza di Borgo Pra. La visita è dedicata alla scoperta dell'antica storia di Borgo Pra e delle sue tradizioni: dall'intitolazione della piazza a San Lucano al racconto della nascita della fontana, dalla presenza degli opifici idraulici lungo l'Ardo al racconto dei numerosi ponti sul torrente, dalla vista sul lato orientale di Belluno alla storia hollywoodiana della Beffa di Baldenich. LA FESTA La manifestazione è stata rilanciata nel 2023 dall’attuale Amministrazione dopo 15 anni di stop con il nome “Ricordando i Marangoni e le antiche arti” e vuole essere occasione per valorizzare storia, radici e identità della comunità bellunese. L’edizione 2024 è stata ancora più grande della precedente con diverse novità, oltre alle visite guidate. Le postazioni con gli artigiani al lavoro erano una decina (qualcuna in più rispetto al 2023) e a queste si è aggiunta, altra novità di quest’anno, la proposta di laboratori dedicati ai bambini per dare la possibilità ai piccoli di provare, con le proprie mani, antichi mestieri come la lavorazione dell’argilla, del legno, della lana e la tessitura di fibre naturale. Non è mancata la postazione per il truccabimbi e nemmeno l’angolo dello street food con proposte varie capaci di incontrare il gusto di tutti. Proposta anche la prova disegno per i più piccoli, chiamati a illustrare con le matite colorate un angolo di Borgo Pra; tutti i contributi saranno poi esposti sul “Muro del piccolo artista”. Ai primi 200 partecipanti è stato dato in omaggio un kit da disegno offerto dalla Cartoleria Tarantola.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Link
L’azienda sanitaria ha individuato per la prima volta i 26 comuni disagiatissimi nei quali per i medici di famiglia verrà messo a disposizione un incentivo. #belluno #bellunese #comunidisagiatissimi #medicodifamiglia #aziendasanitaria #incentivo #fabriziosbardella
#medico di famiglia#belluno#bellunese#comuni disagiatissimi#azienda sanitaria#incentivo#fabrizio sbardella
0 notes
Text
Carabinieri salvano donna dalle acque del Piave
Una pattuglia dei Carabinieri ha tratto in salvo oggi dalle acque del Piave una donna bellunese cinquantenne, che voleva compiere un gesto autolesionistico. L’allarme era giunto prima di mezzogiorno al 112 di Treviso: una telefonata segnalava la reale possibilità che la donna, uscita in auto, volesse togliersi la vita. Dopo aver ristretto la zona delle ricerche nei pressi del fiume Piave, i…
View On WordPress
0 notes
Text
MARIO DE BIASI e Milano. Edizione straordinaria
Bellunese di nascita ma milanese d’adozione Mario De Biasi viene ricordato nel centenario della nascita con una edizione straordinaria del suo lavoro milanese
0 notes
Text
7 dic 2023 09:30
NELLA "FAIDA DEI BUONI", LA BANDA DI LUCA CASARINI PUNTAVA SULL’APPOGGIO DI DON CIOTTI E PENSAVA PURE DI AVVICINARE SOUMAHORO (PRIMA DEI GUAI GIUDIZIARI) - I LORO RIVALI PER I SOLDI ERANO CECILIA STRADA, FIGLIA DI GINO, E L’EX PM GHERARDO COLOMBO, VOLTI SIMBOLO DI “RESQ”, ALTRA ASSOCIAZIONE CHE CHIEDEVA FONDI ALLA CHIESA - DON CIOTTI RASSICURA CASARINI E COMPAGNI: “MI HANNO CONTATTATO, MA STO CON VOI” – L’EX LEADER DELLE TUTE BIANCHE METTE NEL MIRINO ANCHE IL GIORNALISTA DI "AVVENIRE" NELLO SCAVO "PROMOTORE" DELLA ONG RIVALE... -
Giacomo Amadori Fabio Amendolara per “la Verità” - Estratti
Amore contro odio. Il nuovo mantra dell’ex barricadero Luca Casarini fa sorridere chi legge le chat depositate nell’inchiesta sul traffico di migranti clandestini della Procura di Ragusa.
Infatti l’ex leader delle Tute bianche e i suoi coimputati, a partire dall’armatore della Mare Jonio Giuseppe Caccia, sprizzano bile contro chi prova a intralciare la loro scalata dentro al Vaticano. In particolare la nemica giurata Cecilia Strada, irrisa e insultata senza ritegno, o i concorrenti milanesi della ResQ, ossia «la nave della società civile», salpata per la prima volta il 7 agosto 2021.
Volti simbolo di questa esperienza, tanto detestata da Casarini & C. sono la solita Strada, l’ex pm di Mani pulite Gherardo Colombo, il sindacalista della Cgil Corrado Mandreoli, Lia Manzella, vicepresidente della Onlus, e l’ex giornalista di Famiglia Cristiana e presidente Luciano Scalettari. Tutti visti come fumo negli occhi da capitan Fracassa Casarini e soci, i quali, in questa guerra fratricida, a voler credere a quanto scrivevano in chat, potevano contare su un pezzo da 90 dell’associazionismo catto-progressista, il fondatore di Libera don Luigi Ciotti. La marcatura di Mediterranea comincia a fine 2019 quando i milanesi di ResQ iniziano a sondare il terreno.
(...)
L’agenda di don Ciotti è indispensabile anche ad aprire le porte di diocesi che si dimostreranno particolarmente generose nei finanziamenti: «Il nuovo vescovo di Napoli è monsignor Battaglia (Domenico, ndr), grande amico di don Ciotti» sottolinea sempre don Mattia.
(...)
Don Ciotti non lo conosce personalmente (e questa cosa secondo me è già una cosa significativa). Se vogliamo, lui può parlare direttamente con Czerny e con il Papa per superare l’ostacolo. Per quanto riguarda i milanesi, […] ha aggiunto che nella mail che avevano mandato a qualcuno avevano scritto che don Ciotti e Libera aderiscono e lui ha smentito».
Nelle chat quelli di ResQ sono accusati di inserire «arbitrariamente tra gli aderenti» personaggi a loro insaputa. Ma il prete bellunese non si sarebbe fatto fregare: «Lui ha ribadito loro: “Io sto con Mediterranea. Punto. Se c’è Mediterranea, ci sono anch’io, se non c’è Mediterranea non ci sono neanch’io”. Don Ciotti insomma è con noi. Ha detto, se sentite qualcuno che dice […] che lui aderisce a questa cosa dei milanesi, di smentire». Alla fine don Mattia chiosa: «Questi milanesi comunque non mi sembra che stiano facendo un bel gioco.
Altri messaggi confermano che nella corsa all’oro del Vaticano e nella guerra contro i «milanesi» Casarini & C. hanno potuto contare sul sostegno del fondatore di Libera: «Don Ciotti voleva sapere esattamente cosa deve dire lui a Zuppi per smuovere la cosa.
E mi è tornato a dire che è molto infastidito da questa cosa dei milanesi», rivela don Mattia.
Per la ciurma è una corsa contro il tempo: «Dobbiamo puntare a chiudere entro l’Epifania (del 2020, ndr). Anche perché a metà gennaio potrebbe uscire allo scoperto la piattaforma dei milanesi».
Il cappellano in chat conferma l’impegno del loro nume tutelare: «Mi ha scritto Zuppi dicendo che lo ha chiamato don Ciotti per perorare la causa di Mediterranea.
Grande don Ciotti». Per il parroco modenese la mobilitazione del collega nativo di Pieve di Cadore è «un buon segnale». Don Mattia per vincere le ultime resistenze dei vescovi punta sul legame tra l’arcivescovo Michele Pennisi e don Ciotti e consiglia di «calcare sull’amicizia» tra i due.
Il giovane prete marca stretto i concorrenti meneghini e può contare su una rete di informatori degna della Ddr: «Scalettari del progetto dei milanesi ha scritto a don Ivan Maffeis, sottosegretario della Cei per avere soldi. Maffeis ha inoltrato a De Robertis (don Gianni, ndr) e a Soddu (don Francesco, direttore Caritas), che hanno inoltrato a me». Il prete è preoccupato.
«Comunque ragazzi da oggi i nostri rapporti con la Chiesa potrebbero diventare più difficili, se i milanesi, come hanno fatto con don Maffeis, continuano a muoversi in concorrenza con noi per chiedere soldi».
Il 9 ottobre 2020, alla vigilia dell’uscita dal direttivo di Mediterranea della Strada, don Mattia scrive: «Avete visto Cecilia su Facebook che lancia ResQ?». Casarini se la ride: «Hahaha che ridicola». Il mese successivo il prete racconta di essere stato chiamato dal Festival della Migrazione: «La prossima settimana devo partecipare a un incontro con Scalettari e Colombo. Sarà impegnativo. La cosa bella è che in cambio ci danno una bella offerta per Mediterranea». Insomma per denaro ci si può pure confrontare con i «nemici».
L’arma segreta della combriccola è imbarcare don Ciotti, che, come annuncia Casarini in un messaggio, ha il libretto di equipaggio numero 01/2021, e Aboubakar Soumahoro, non ancora travolto dai problemi giudiziari di moglie e suocera. Sulla chat di gruppo viene rilanciato un articolo intitolato «Don Luigi Ciotti entra a far parte dell'equipaggio 2021 di Mediterranea».
La faida prosegue e don Mattia fa riferimento a quanto appreso da una professoressa bolognese «legata alla sinistra di Cl» e «sostenitrice di Mediterranea, pure essendo di provenienza ciellina»: «Ha ricevuto l’invito da qualcuno a finanziare ResQ e mi ha scritto per avere informazioni, perché ha nasato che per come si presenta qualcosa non va».
Dopo pochi giorni il cappellano aggiunge benzina sul fuoco: «Io intanto sono riuscito ad ascoltare un estratto dei discorsi dei nostri passati con ResQ. Sentirli parlare delle nostre missioni senza mai nominare Mediterranea è stata una grande ferita». L’11 febbraio 2021 Casarini lascia intendere di non fidarsi neanche di uno dei loro fedelissimi, un giornalista di Avvenire: «Cerchi di capire per favore che cosa sta combinando Nello Scavo, che stasera si fa promotore di ResQ?».
Nove giorni dopo don Mattia aggiorna i suoi: «Mi ha scritto Zuppi di chiamarlo per una cosa di Gherardo Colombo […]. Se questi di ResQ stanno cercando di metterci i bastoni tra le ruote io mi arrabbio senza precedenti. Cecilia Strada, che è dei loro, sa benissimo che il rapporto con la Chiesa lo abbiamo costruito con grande fatica. Mettersi in mezzo senza neanche dirci nulla mina alla base la possibilità di collaborare con loro». Dopo aver parlato con il presidente della Cei, don Mattia conclude: «Ho parlato con Zuppi. Sono andati da lui Gherardo Colombo e Luciano Scalettari. La prima cosa che lui ha chiesto loro è come sono i rapporti con Mediterranea, che loro hanno detto essere buoni. Io gli ho spiegato tutto». Che cosa gli abbia detto non è difficile da immaginare.
0 notes