#Basilica di Santa Maria degli Angeli
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toosvanholstein · 1 month ago
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Hoe je als Wolvenfluisteraar zowel Beroemd als Heilig kunt worden
Hoe San Francesco, wolvenfluisteraar van Gubbio, Toos van Holstein inspireerde tot een keramiekproject dat kunst, geschiedenis en tradities verbindt. Met heiligenverhalen en pelgrimsroutes in deze blogaflevering van TOOS&ART. #kunst #Franciscus
in het Italiaanse Gubbio De Novembermaand mag dan ook wel Slachtmaand heten, maar is Novembermaand Heiligenmaand niet veel interessanter? Ga maar na. Hebben we net Allerheiligen achter de rug, met dus ontzettend veel heiligen, komt Sint Nicolaas met stoomboot, schimmel en Sinterklaasjournaal de boel alweer op stelten zetten. Waarom dan nog niet een heilige erbij! Want ik heb iets met…
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esse-est · 6 months ago
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Luci di Nara
flickr
Luci di Nara by Robin Via Flickr: Luci di Nara (Światła Nary), 1991, bronze. Igor Mitoraj's sculpture at the courtyard of Collegium Iuridicum of the Jagiellonian University, Kraków. Igor Mitoraj, born in 1944, studied painting at the Krakow Academy of Art under Tadeusz Kantor. In 1968 he left Poland and devoted his life to sculpture. His first solo exhibition at the Parisian Galerie La Hune in 1976 was a great success: the artist’s works garnered recognition not only from critics but also from the audience. Also successful were the next exhibitions, for instance in New York (1989), Florence (1999), or Lausanne (2001). In 2006, he created the new bronze doors and a statue of John the Baptist for the basilica of Santa Maria degli Angeli in Rome. His sculptures can be admired in some extraordinary locations: surrounded by historical architecture or in modern city districts. The „Fontana del Centauro” and „Hommage à De Sabata” are located in Milan; Mitoraj’s sculptures in Rome found their place at Piazza Mignianelli and Piazza Monte Grappa, while the La Defense district in Paris boasts of the monumental “Tindaro”. Three sculptures by Igor Mitoraj are located in Krakow: "Luci di Nara" at the courtyard of Collegium Iuridicum, "Eros Bendato" on the Main Square, and "Nascita di Eros" in front of the Opera House. Mitoraj's sculptural style is rooted in the classical tradition with its focus on the well modelled torso. However, Mitoraj introduces a post-modern twist with ostentatiously truncated limbs, emphasising the damage sustained by most genuine classical sculptures. www.youtube.com/watch?v=xXU8An6Ukyg
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stardustmanblue · 1 year ago
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Bronze doors of the Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, Rome- by polish scluptor I.M. 2006.
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arcanespillo · 1 year ago
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Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, Roma
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jagodaj · 7 months ago
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Angelo
Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri
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antennaweb · 14 hours ago
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michelangelob · 4 months ago
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Il mio lavoro per la Basilica di Santa Maria dei Martiri e degli Angeli, a Roma
Avete presente la Basilica di Santa Maria dei Martiri e degli Angeli a Roma, edificata sulle rovine delle terme di Diocleziano? Ebbene, anche lì potete scoprire il mio fondamentale contributo per la sua realizzazione. Fu papa Pio IV assieme al sacerdote Antonio del Duca che mi commissionarono il progetto nel lontano 1561. All’epoca avevo raggiunto la ragguardevole età di 86 anni ma continuavo a…
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delectablywaywardbeard-blog · 8 months ago
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Sisma, fondi per la Basilica S.M. degli Angeli di Assisi
Un milione e mezzo di euro per mettere in sicurezza, sotto il profilo antisismico, il campanile della Basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi.     Ad annunciarlo è la Struttura commissariale che fa capo a Guido Castelli: “Così – dice – mettiamo in sicurezza un simbolo dell’Italia”.     Si tratta di un intervento, finanziato dall’Ordinanza 105, che andrà a rafforzare la resistenza sismica…
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10siglosdehistoria · 9 months ago
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San Francisco Pintura de Cimabue (Florencia 1240-Pisa 24 de enero de 1302)
(Español / English / Italiano)
CIMABUE, seudónimo de Cenni di Pepo, fue un pintor italiano. Se le conoce desde 1272, y Dante le citó como el más grande de la generación anterior a Giotto. San Francisco es una pintura al temple sobre tabla atribuida a Cimabue, fechada hacia 1290 y conservada en el Museo de la Porciúncula de la Basílica de Santa María de los Ángeles de Asís.
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Saint Francis Painting by Cimabue (Florence 1240-Pisa 24 January 1302) CIMABUE, pseudonym of Cenni di Pepo, was an Italian painter. He is known from 1272, and Dante cited him as the greatest of the generation before Giotto. St. Francis is a tempera on panel painting attributed to Cimabue, dated around 1290 and kept in the Porziuncola Museum at the Basilica of Santa Maria degli Angeli in Assisi.
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S.Francesco
Dipinto di Cimabue (Firenze 1240-Pisa 24 gennaio 1302)
CIMABUE, pseudonimo di Cenni di Pepo. È conosciuto dal 1272, e Dante lo cita come il più grande della generazione precedente a Giotto. San Francesco è un dipinto a tempera su tavola attribuito a Cimabue, datato 1290 circa e conservato nel Museo della Porziuncola della Basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi.
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jacopocioni · 11 months ago
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Andrea del Castagno, pittore
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Andrea del Castagno è stato un grande pittore italiano, nacque nel 1419 in Toscana nell'Alto Mugello nel paese chiamato Castagno Comune di San Godenzo, di cui in seguito lo userà come cognome, facendosi conoscere come Andrea del Castagno. Era figlio di Bartolo di Simone di Bargilla e di Lagia. La famiglia viveva del loro lavoro di contadino. In quel tempo vi furono le guerre fra Firenze e Milano, per l'egemonia del Nord Italia. Nel 1423 Firenze si alleò con la Repubblica di Venezia contro il Ducato di Milano per contrastare l'espansionismo dei Visconti. In seguito si unì con Francesco Sforza contro la crescente minaccia di Venezia. Il pittore per non subire le scorrerie degli eserciti in lotta deve lasciare la sua terra trasferendosi nella fortezza di Belforte. Poterono ritornarci dopo la pace effimera del 1427. E' stato uno dei protagonisti della pittura fiorentina del XV° secolo. Si trova annoverato insieme ad altri artisti presenti in quel tempo a Firenze: Giovanni da Fiesole detto "il Beato Angelico", Filippo Lippi, Domenico Veneziano e Paolo di Dono detto "Paolo Uccello". Il suo stile subì l'influenza di altri due grandi artisti Tommaso di Mone di Antonio Cassai detto "Masaccio" e Donato di Betto Bardi detto "Donatello". Da loro sviluppò la resa prospettica, il chiaroscuro, drammatizzato nei personaggi rappresentati. Andrea arrivò a Firenze nel 1440 sotto la protezione di Bernardetto dè Medci  esponente del ramo cadetto della famiglia Medici di Ottajano. E' conosciuto con il soprannome di Andrea degli impiccati, gli fu dato quando ebbe l'incarico di dipingere sulla facciata del Palazzo del Podestà l'immagine dei fuggiaschi Rinaldo degli Albizi e Ridolfo Peruzzi condannati per aver ordito una congiura contro Cosimo "il Vecchio" dè Medici.
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Lavorò con Domenico Veneziano insieme a Piero della Francesca e altri assistenti, alla realizzazione degli affreschi andati perduti delle Storie della Vergine, che si trovavano nella chiesa di Sant'Egidio. Per lo Spedale di Santa Maria Nuova realizza una crocifissione e santi, dove nella sua opera si nota un influenza masaccesca. Trasferitosi a  Venezia realizza insieme a Francesco da Faenza nell'abside della cappella di San Tarasio, nella chiesa di San Zaccariali affreschi con Dio Padre, Santi e i quattro Evangelisti. Lavora anche nella Basilica di San Marco realizzando i cartoni per i mosaici con le storie della Vergine (Visitazione e morte della Vergine) negli anni 1442/1443. Rientrato a Firenze lavora nel convento delle benedettine di Sant'Apollonia, fra (forse) il 1445 e il 1450, alle scene della passione di Cristo, la Crocifissione, la Deposizione dopo la morte, la resurrezione e l'Ultima Cena. Alcuni di questi affreschi sono stati staccati e conservati nel Museo a lui dedicato nel paese di Castagno Comune di San Godenzo. Gli affreschi rimasti nel luogo in cui sono stati realizzati, sono molto rovinati ma ancora leggibili.
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Per la villa del Gonfaloniere di Giustizia Filippo Carducci, dipinge ritratti di uomin e donne illustri. Molti sono stati staccati e conservati al Museo degli Uffizi, mentre altri sono rimasti alla villa. I ritratti sono: Madonna con Bambino Angeli e Adamo ed Eva, un altro di Eva, Davide con ai piedi la testa del gigante Golia e di Pippo Spano. Agli Uffizi è conservato un affresco rappresentante il Vate Dante Alighieri e la Madonna di casa Pazzi facente parte della collezione Contini Bonacossi.
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Nel 1455 torna a lavorare per i frati Serviti, alla Basilica della Santissima Annunziata, dipinge degli affreschi con la Trinità, San Girolamo Due Sante San Giuliano e i Redentore. Nella Loggia dei Servi di Maria dove si trova l'Oratorio di San Francesco Poverino, per la confraternita di San Girolamo e San Francesco Poverino in San Filippo Benizi. Per la compagnia del Santo Benizi, realizza una statua in terracotta rappresentante San Girolamo. Per i Duomo di Santa Maria del Fiore, dipinge un monumento equestre dedicato al Capitano della Repubblica nel 1432 durante la battaglia di San Romano Niccolò Mauruzi da Tolentino, accanto a quello dedicato al Capitano John Hawkwood detto "Giovanni Acuto" di Paolo Uccello. Andrea del Castagno morì giovanissimo di peste il 19 agosto 1457 e sepolto nella Basilica della Santissima Annunziata. Il Vasari nel suo capolavoro "Vite" scrisse che Andrea del Castagno aveva ucciso il suo amico e maestro Domenico Veneziano in un impeto di gelosia, ma erano solo chiacchiere raccolte qua e la, con le quali screditò Andrea già morto quando nel 1461 morì Domenico. L'errore che smontò la falsa accusa venne scoperto tempo dopo, quando dai registri mortuari furono trovati un altro Andrea e un altro Domenico, protagonisti di quel delitto di cui era stato accusato l'Andrea pittore.
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Regione Umbria.
Santa Maria degli Angeli frazione del comune di Assisi in provincia di Perugia.
La Basilica di Santa Maria degli Angeli.
📸--> @andrea__orsucci
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personal-reporter · 1 year ago
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Un Natale 2023 a Assisi e Greccio sotto il segno del Presepe Vivente di San Francesco
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Sarà un Natale 2023 per Assisi davvero speciale, in un anno legato agli 800 anni del primo presepe della storia, realizzato da San Francesco a Greccio nel 1223, promosso dal Comune di Assisi, in collaborazione con i frati del Sacro Convento, i frati della Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, la Diocesi di Assisi e il tessuto associativo e culturale cittadino, che interesseranno anche il Comune di Greccio, grazie a una serie di eventi dal taglio nazionale e internazionale. Tutta la città si vestirà di affascinanti luminarie, mentre le facciate delle chiese e dei principali monumenti del centro storico verranno addobbate con illuminazioni artistiche a tema e piazza del Comune avrà un particolare allestimento a luci led, a basso impatto energetico e con un progetto di sostenibilità ambientale. Nel cuore della città, ci saranno presepi in angoli caratteristici e presepi speciali, come quello con la sabbia di Jesolo, davanti alla Basilica inferiore di San Francesco, lungo 8 metri, alto e profondo 4, che vedrà la rappresentazione della Sacra Famiglia con San Francesco e gli angeli di fronte al grande albero di Natale offerto dalla regione Valle d’Aosta, che sarà acceso l’8 dicembre. Sempre l’8 dicembre verranno inaugurati il presepe a grandezza naturale sul sagrato della Basilica di Santa Maria degli Angeli, che verrà allestita in maniera particolare anche come luminarie, nonché la mostra internazionale dei presepi all’interno della stessa. Molto speciali saranno anche i presepi viventi in programma nelle frazioni del territorio assisano di Armenzano, Petrignano e San Gregorio, per i quali il Comune sta programmando un servizio navetta e verranno anche accesi gli Ecoalberi luminosi della città, i due grandi alberi di alberi illuminati con luci a basso consumo, decorati con l’aiuto dei bambini, che verranno piantumati, come un segno di attenzione all’ambiente e un modo per compensare il consumo di energia elettrica. Tra le grandi novità del Natale ad Assisi 2023 ci sarà l’allestimento nel palazzo del Monte Frumentario della Casa del primo presepe, con eventi per tutti e laboratori creativi per bambini su storia ed evoluzione del presepe di Francesco. Inoltre nel centro storico saranno presenti anche il trenino del Natale e mercatini con prodotti artigianali e natalizi di qualità in particolare con prodotti di artigianato artistico provenienti da Betlemme, oltre a tanti eventi musicali e culturali in programma fino al 6 gennaio 2024, per un Natale che, nell’ottocentenario del primo presepe, si propone un evento per vivere un’esperienza indimenticabile, fra bellezza, cultura, natura, aggregazione e spiritualità. Read the full article
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LUOGHI DI CULTO DI DIVERSE RELIGIONI A ROMA
Accanto alle numerosissime chiese cristiane a Roma, (è la città con il maggior numero di chiese in Italia, e forse del mondo) ci sono molti luoghi sacri che rappresentano diverse religioni e tradizioni spirituali.
Per esempio, la Sinagoga di Roma è un importante centro religioso e culturale della comunità ebraica della città. Costruita alla fine del XIX secolo, è un bell'esempio di architettura moresca. All'interno, ci sono molte opere d'arte, tra cui un grande lampadario in bronzo e un’arca dell'alleanza decorata con intarsi di marmo.
La Moschea di Roma, invece, situata nel quartiere del Parioli, è la più grande moschea in Italia ed è un importante centro culturale per la comunità musulmana. La moschea è stata inaugurata nel 1995 ed è stata costruita seguendo lo stile architettonico del mondo islamico.
La Chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, situata vicino alla stazione Termini, ospita la "Sala degli Spiriti" (o "Tempio della Pace"),  un luogo di culto ecumenico creato per ospitare preghiere e cerimonie di diverse fedi religiose. La sala è stata progettata dall'architetto italiano Michelangelo Simonetti e inaugurata nel 2016.
Il Tempio di Minerva Medica, situato nel quartiere Esquilino, è un antico tempio romano dedicato alla dea Minerva. Oggi, il tempio è utilizzato come chiesa ortodossa russa, dedicata a San Lorenzo Martire. All'interno, ci sono affreschi del XVIII secolo e numerose icone russe.
La Chiesa di San Tommaso degli Inglesi ospita una comunità etiope che celebra le messe in rito etiope ogni domenica utilizzando strumenti musicali tradizionali, come il tamburo e il flauto. La chiesa è situata vicino a Piazza Navona ed è stata fondata nel 1589 dalla comunità inglese cattolica di Roma.
La Chiesa di San Nicola dei Prefetti ospita una comunità ortodossa eritrea che celebra le messe in rito eritreo ogni domenica, e spesso vengono utilizzati strumenti musicali tradizionali come il krar (una sorta di lira) e il tamburo. La chiesa si trova nel quartiere Monti, vicino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, ed è stata fondata nel XV secolo.
Infine, il Centro Buddhista Soka Gakkai, situato nel quartiere San Giovanni, è un centro di meditazione buddhista che accoglie praticanti di tutte le età e di tutte le culture. Il centro organizza regolarmente incontri pubblici e cerimonie, e offre anche corsi di introduzione alla filosofia buddhista.
In generale, la città di Roma offre una grande varietà di luoghi sacri e spirituali che rappresentano diverse fedi e tradizioni, riflettendo la sua lunga storia come centro di cultura e spiritualità.
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sheetmusiclibrarypdf · 2 years ago
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The Godfather Waltz - Nino Rota (spartito piano)
The Godfather Waltz - Nino Rota (spartito piano)
https://vimeo.com/563242723
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Spartiti scaricabili qui.
Nino Rota
Giovanni Rota Rinaldi (3 dicembre 1911 – 10 aprile 1979), meglio conosciuto come Nino Rota), è stato un compositore, pianista, direttore d'orchestra e studioso italiano noto soprattutto per la sua musica da film, in particolare per i film di Federico Fellini e Luchino Visconti. Ha anche composto le musiche per due dei film shakespeariani di Franco Zeffirelli e per i primi due film della trilogia de Il padrino di Francis Ford Coppola, per la quale ha ricevuto l'Oscar per la migliore colonna sonora originale per Il padrino, parte II (1974). Durante la sua lunga carriera, Rota è stato un compositore straordinariamente prolifico, soprattutto di musica da film.
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Colonne sonore per film Nino Rota scrisse le musiche per il film La montagna di vetro del 1949. Notevole era la voce di Tito Gobbi, uno dei più grandi baritoni del mondo. Il film ha vinto numerosi premi. Nella sua voce su Rota nell'edizione del 1988 di The Biographical Dictionary of Composers and Musicians di The Concise Baker, il musicologo Nicolas Slonimsky lo ha descritto come "brillante" e ha notato che il suo stile musicale: …mostra grande destrezza e persino allegria, a volte con ardite incursioni nella dodecafonia. Tuttavia, le sue composizioni più durature riguardano la sua musica per film; ha composto le colonne sonore di molti film del regista italiano Federico Fellini dal 1950 al 1979. Particolarmente criticata è, inoltre, una sua abitudine compositiva: la predilezione per le imitazioni di vari stili del passato, che spesso diventano vere e proprie citazioni dalla propria musica precedente o da quella di altri. Uno degli esempi più notevoli di tale inclusione è il suo uso del Larghetto della Serenata per archi in mi maggiore di Dvorák come tema per un personaggio de La Strada di Fellini. Durante gli anni '40, Rota ha composto le musiche per più di 32 film, tra cui Renato Zaza de Castellani (1944). La sua collaborazione con Fellini inizia con Lo sceicco bianco (1952), seguita da I vitelloni (1953) e La strada (1954). Hanno lavorato insieme per decenni e Fellini ha ricordato: Il collaboratore più prezioso che abbia mai avuto, lo dico subito e non devo nemmeno esitare, è stato Nino Rota – tra noi c'era un'armonia completa, totale, istantanea… Aveva una fantasia geometrica, un approccio musicale degno di le sfere celesti. Non aveva quindi bisogno di vedere le immagini dei miei film. Quando gli ho chiesto quali brani avesse in mente per commentare una sequenza o un'altra, ho capito che non era affatto interessato alle immagini. Il suo mondo era dentro di lui, e la realtà non aveva modo di invaderlo. Il legame tra Fellini e Rota era così forte che anche al funerale di Fellini Giulietta Masina, moglie di Fellini, chiese al trombettista Mauro Maur di suonare l'Improvviso dell'Angelo di Rota nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma. La colonna sonora di Rota di Fellini per 8½ (1963) è spesso citata come uno dei fattori che tengono insieme il film. La sua colonna sonora per Giulietta degli spiriti di Fellini (1965) includeva una collaborazione con Eugene Walter per la canzone "Vai a mungere la luna" (tagliata dalla versione finale del film), e si unirono nuovamente alla canzone "What Is a Youth ?” , parte della partitura Rota per Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli. L'American Film Institute ha incluso la colonna sonora di Rota per Il padrino n. 5 nella sua lista delle migliori colonne sonore di film. Dopo essere stato nominato all'Oscar per questa colonna sonora, la nomination è stata successivamente revocata quando è stato rivelato che Rota stava riutilizzando un tema di una colonna sonora precedente che aveva scritto per il film Fortunella due decenni prima, e quindi non era più considerato originale. anche se è stato giocato in modo diverso. La nomination è poi andata al film Sleuth, mentre Charlie Chaplin e due co-sceneggiatori hanno continuato per la colonna sonora di Limelight, un film di 21 anni che era appena stato cancellato dalla proiezione a Los Angeles fino al 1972. per vincere il premio. Ha vinto un Oscar per la sua musica da film per "Il Padrino Parte II". Anche la sua colonna sonora Guerra e pace è stata nominata per la lista. In totale, Rota ha scritto la musica per più di 150 film. Read the full article
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jagodaj · 7 months ago
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Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri
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antennaweb · 5 days ago
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