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#Associazione Rurale Italiana
veggiechannel · 8 months
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La deregolamentazione dei nuovi OGM ottenuti con le New Genomic Techniques (NGT), approvata dalla Commissione Ambiente del Parlamento Europeo, solleva preoccupazioni significative. Chiediamo ad Antonio Onorati, contadino di Associazione Rurale Italiana, di esplorare il significato e le conseguenze di questa decisione.OGM, nuovi OGM in Italia, Associazione Rurale Italiana, Antonio Onorati, cibo OGM, Isabella Vendrame, food coach , psicologa food coach, veggie channel, veggiechannel, Deregolamentazione nuovi OGM, nuovi OGM, Commissione Ambiente del Parlamento Europeo
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olitaly · 7 months
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antikorg · 4 years
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Du coronavirus à l’agroécologie paysanne La Via Campesina, 15 juin 2020 Communiqué de l’Associazione Rurale Italiana, membre de La Via Campesina en Italie, publié le 10 juin 2020.
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retegenova · 5 years
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  L’INDUSTRIA DEI PARCHI DIVERTIMENTO: UN PATRIMONIO DI VALORE PER IL TERRITORIO
Analisi, previsioni ed effetti degli sviluppi futuri del settore dei Parchi Tematici in Italia in collaborazione con le amministrazioni pubbliche locali, regionali e nazionali.
  Roma, 19 Giugno 2019 – Con un indotto stimato di 800 milioni di Euro, che, oltre agli ingressi, comprende hotel, ristorazione, merchandising e altri servizi complementari, il settore dei Parchi Tematici sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel sistema dell’offerta turistica italiana.
  A dimostrarlo è il primo incontro ufficiale tra il Ministro delle Politiche Agricole alimentari, forestali e del turismo, Sen. Gian Marco Centinaio e i Rappresentanti dell’Associazione dei Parchi Permanenti Italiani, in occasione della presentazione del libro “L’industria dei Parchi Divertimento: un patrimonio di valore per il territorio” che si è svolta questa mattina nella sala Cavour del MIPAAFT.
  Nel corso della conferenza stampa, moderata dalla giornalista, autrice e conduttrice RAI Margherita Basso, Giuseppe Ira, Presidente dell’Associazione dei Parchi Permanenti Italiani, ha delineato il profilo e il peso specifico di un comparto in costante sviluppo, che conta ad oggi più di 230 strutture tra parchi tematici, acquatici e faunistici.
Per Costa Edutainment è intervenuto Giorgio Bertolina, AD del gruppo leader in Italia nel settore edutainment che conta oggi 11 strutture sul territorio nazionale, con particolare riferimento a Liguria, Romagna e Toscana, 3 milioni di visitatori all’anno, un fatturato di 60 milioni di Euro e 450 dipendenti.
  Nel 2017 il comparto ha sviluppato un giro d’affari di 376 milioni di Euro, in crescita del 4,4% rispetto all’anno precedente, a fronte di 18.4 milioni di ingressi venduti, con un tasso di incremento che sfiora il 10%. Rilevanti anche i dati relativi all’occupazione: il settore genera 20.000 posti di lavoro stabili, che arrivano a 60.000 tra le assunzioni stagionali e l’indotto.
Sul fronte dell’hôtellerie si calcola un totale di circa 1 milione di posti letto venduti nel corso dell’anno, considerando sia le strutture convenzionate sia gli eventuali resort interni ai parchi. In linea con l’andamento del settore nei principali Paesi Europei, anche in Italia si afferma la tendenza dei visitatori ad allungare il tempo medio di permanenza, abbinando la visita al soggiorno in hotel.
  Tutti questi dati dimostrano il ruolo strategico dei parchi a tema nello sviluppo territoriale e nazionale, rendendo quanto mai necessaria una più stretta collaborazione con le Istituzioni competenti.
Da oltre mezzo secolo i parchi si contraddistinguono sul mercato nazionale per l’impiego di ingenti capitali volti all’innovazione e all’aggiornamento di servizi e prodotti, elementi vitali nel campo del divertimento e dell’intrattenimento.
  “L’industria dei parchi di divertimento rappresenta un valore indiscusso per il turismo nazionale e internazionale. Dobbiamo puntare sempre più sulla diversificazione e sulla destagionalizzazione dell’offerta se vogliamo essere un Paese capace di attrarre diverse tipologie di visitatori, anche alla luce del report oggi presentato e che conferma come il visitatore dei parchi non sia un turista mordi e fuggi ma alto spendente, con importanti ricadute su tutto il territorio in termini di mercato e occupazione” –, è quanto ha dichiarato il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Sen. Gian Marco Centinaio. “Stiamo lavorando sull’enoturismo, sul turismo sostenibile, rurale, bisogna lavorare anche sul turismo dei ‘parchi di divertimento’ che da sempre si contraddistingue per l’impiego di importanti capitali, servizi e prodotti innovativi”.
  “Il nostro obiettivo a breve termine – ha aggiunto Giuseppe Ira, Presidente dell’Associazione dei Parchi Permanenti Italiani – è di incrementare ulteriormente il tasso di crescita del settore, portandolo ai livelli di altri Paesi UE, come Francia e Germania, che hanno già da tempo identificato nei parchi una risorsa fondamentale per il turismo, in sinergia con l’offerta culturale, artistica e naturalistica del territorio. Nello specifico, punteremo sulla destagionalizzazione, creando nuove finestre di fruizione del prodotto in periodi come Halloween e le festività natalizie”.
  Volano di investimenti e occupazione, i Parchi Tematici rappresentano un mercato che ha ancora un grande potenziale di espressione: l’inizio di una concreta collaborazione con le amministrazioni pubbliche locali, regionali e nazionali ha una portata storica per il comparto e sarà propedeutica per una nuova fase di espansione. Qualificandosi come vere e proprie destinazioni tematiche, i parchi contribuiscono alla crescita dei flussi sul territorio, migliorando ulteriormente la qualità e l’appeal dell’offerta turistica del nostro Paese sia sul mercato interno sia sul mercato internazionale.
  L’Associazione Parchi Permanenti Italiani (PPI) rappresenta oltre 60 parchi divertimento di carattere tematico, acquatico e faunistico, diffusi in tutta la Penisola, e opera nell’ambito di ANESV, Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti, aderente a Federturismo Confindustria. L’Associazione supporta i suoi membri monitorando e analizzando l’evoluzione della disciplina amministrativa e fiscale, con particolare riferimento al diritto del lavoro, alle norme in merito alla conservazione delle specie animali e alla sicurezza degli impianti. L’attività è orientata alla valorizzazione del ruolo economico e sociale dei parchi, incentivando la collaborazione con le istituzioni locali, regionali e nazionali, onde consentire un più agevole e rapido sviluppo del settore. www.parchipermanenti.it.  
    Ufficio stampa
COSTA EDUTAINMENT SPA
www.costaedutainment.it
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L’industria dei parchi divertimento: un patrimonio di valore per il territorio   L’INDUSTRIA DEI PARCHI DIVERTIMENTO: UN PATRIMONIO DI VALORE PER IL TERRITORIO Analisi, previsioni ed effetti degli sviluppi futuri del settore dei Parchi Tematici in Italia in collaborazione con le amministrazioni pubbliche locali, regionali e nazionali.
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fedelando · 3 years
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APIMELL PIACENZA, LA CAMPANIA CUORE PULSANTE DEL NUOVO PROGETTO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MIELE IN COOPERATIVA
I Messaggeri del Miele Italiano da Api Italiane, infatti, sono coordinati dal Direttore del CoNaProA, il Consorzio di apicoltori casertani e napoletani già vincitore dell'Oscar Green nazionale, Riccardo Terriaca.
Lo scorso 30 ottobre, in una sala conferenze stracolma (nel rispetto delle norme anti Covid), a Piacenza, in occasione dell’APIMELL, la più importante e meglio organizzata manifestazione italiana dedicata all’apicoltura, è stato, finalmente, presentato in presenza il Progetto del Consorzio a Tutela del Miele Italiano da Api Italiane.
L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’Associazione Miele in Cooperativa, con il patrocinio della rivista di settore L’APIcoltore Italiano e dell’AIAAR – Associazione Italiana Allevatori Api Regine,
“Raggiungere il cuore dei produttori per convincere il cuore dei consumatori” è stato uno dei passaggi più incisivi della relazione di Riccardo Terriaca, delegato da Miele in Cooperativa a dare “corpo e anima” al Progetto.
Aggregare gli apicoltori italiani che producono miele italiano per lanciare la più grande mobilitazione di apicoltori mai vista prima in Italia a favore della tutela e valorizzazione delle produzioni apistiche nazionali, è la missione dichiarata del Progetto.
Con la forza dell’ubiquitarietà degli apicoltori, utilizzando gli strumenti della società digitale, i Messaggeri con il Progetto del Consorzio a Tutela vogliono “comunicare “ al mercato, ai potenziali consumatori, agli influenzatori (i termini anglofoni, come ad esempio influencer, sono banditi dai Messaggeri), in modo innovativo, il messaggio che il miele italiano non è solo uno straordinario e salubre prodotto alimentare, che le api italiane non sono solo una sottospecie dalle caratteristiche funzionali e produttive inimitabili, ma che il miele italiano da api italiane è la nostra tradizione rurale,  la nostra cultura gastronomica, ma soprattutto è il prodotto del rapporto con l’ambiente, il territorio, le colline, le montagne del nostro inimitabile Paese.
“Oggi, parte il domani dell’apicoltura italiana” ha voluto sottolineare Riccardo Babini, Presidente di Miele in Cooperativa “il Progetto del Consorzio a Tutela vuole trasmettere un messaggio di fiducia ad un settore che vive delle forti difficoltà. Le api, negli oltre 55 milioni di anni di presenza sulla Terra, hanno attraversato le più profonde evoluzioni ambientali e si sono sempre adattate, arrivando fino ai giorni nostri. Noi, prendendo spunto da loro, imparando a lavorare INSIEME, dobbiamo reagire alle nuove regole del mercato, ai nuovi contesti ambientali, costruendo un nuovo modello di apicoltura, fortemente orientato alla sostenibilità, ambientale ed economica”.
“Il Progetto del Consorzio a Tutela del Miele Italiano da Api Italiane è un viaggio verso l’apicoltura del domani. Parafrasando Adler, facciamolo insieme, con il cuore ma portiamoci appresso il cervello” ha chiosato Riccardo Terriaca al termine del suo intervento.
I messaggeri hanno risposto con convinzione. Il viaggio è iniziato.
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salentipico-blog · 7 years
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Da oggi, giovedì 26 e fino a domenica 29 ottobre, circa 200 relatori tra giornalisti, imprenditori, attivisti, blogger, ricercatori, musicisti, docenti universitari, scrittori, amministratori pubblici, scienziati, artisti, registi, hacker, maker, esperti, giuristi, economisti, architetti, paesaggisti, linguisti, social media manager, designer, innovatori racconteranno le proprie storie durante la quinta edizione del festival “Conversazioni sul futuro”, diretta da Gabriella Morelli. 
Oltre 90 appuntamenti disseminati in 20 location (teatri, centri culturali, librerie, luoghi pubblici, parchi e scuole) su economia, impresa, diritti, inclusione sociale, migrazione, attivismo digitale, lavoro, satira, comunicazione, politica estera, scienza, arte, giornalismo, rigenerazione urbana, editoria, food, education, cambiamenti climatici, sostenibilità, odio on line, bullismo, bibliopatologia, moda e molto altro.
Il Festival accoglierà, inoltre, il Climathon, organizzato da Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e Comune di Lecce, Omofobi del mio stivale, una manifestazione contro l’omofobia e per i diritti civili, Cinema sul Futuro, in collaborazione con Cineclub Universitario, Fondazione Apulia Film Commission e Corso di Laurea DAMS dell’Università del Salento, una serie di incontri dedicati al mondo dell’impresa al Sellalab, l’Officina dei bambini e delle bambine a cura diBoboto, un’intera sezione riservata all’Enogastronomia del futuro, una presentazione della Maker Faire di Roma, un omaggio a Pino Daniele e un dj set di Max Casacci.
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Giovedì 26 ottobre alle 17,30, dopo una breve introduzione, il Festival prenderà il via al Teatro Paisiello con “La verità vi prego sui migranti: il muro sul mediterraneo” con Marco Bertotto (Medici senza frontiere), Marta Serafini (Corriere della Sera), Marina Petrillo (Open Migration), Chris Richmond Nzi (Mygrants), Giacomo Zandonini (Giornalista FreeLance) e Antonio Iovane (Radio Capital). Di fronte a un’Europa inerte, il governo italiano firma un patto con la Guardia costiera libica e il numero di migranti sbarcati in Italia crolla. Ma a quale prezzo? E quali sono le altre rotte battute dai migranti per raggiungere il Continente? A seguire, l’incredibile storia del ballerino siriano palestinese Ahmad Joudeh. La sua voglia di danzare e il suo sogno di diventare un professionista sono stati più forti di tutto, soprattutto delle minacce dei terroristi dell’Isis. Dietro la nuca ha un tatuaggio con la scritta “Dance or die”. Dal 2016, vive, studia e lavora al Dutch National Ballet di Amsterdam. Nel 2017 è riuscito a coronare il suo sogno: incontrare Roberto Bolle e ballare con lui. Dalle 20.30 un incontro ideato e moderato dalla giornalista de Il Fatto Quotidiano Wanda Marra. Si discuterà delle Nuove frontiere del giornalismo. In questi anni si è passati rapidamente dalla carta ai blog, dagli opinionisti agli influencer, dai sondaggi ai sentiment, dall’ironia alle bufale. La prima serata si concluderà dalle 22 con Lirio Abbate e il suo spettacolo su “Carminati e il Caveau dei misteri d’Italia”. In mattinata nel parco della TraxRoad si terrà invece il workshop “Co-progettare soluzioni per lo spazio pubblico e la comunità: una nuova biblioteca sociale all’aperto“ a cura di Paolo Venturi (direttore AICCON), Francesca Battistoni e Guglielmo Apolloni (Social seed) con Antonella Agnoli (assessore alla Cultura del Comune di Lecce).
Grazie alla preziosa collaborazione con Amnesty International Italia e in particolare con Riccardo Noury e Tina Marinari, il festival accoglierà le testimonianze di Paola Deffendi e Claudio Regeni (genitori di Giulio, il ricercatore italiano ucciso a Il Cairo nel gennaio 2016 che saranno a Lecce dopo il collegamento dello scorso anno), Lucia e Rino Rocchelli (sorella e padre del fotografo Andy morto nel 2014 a Sloviansk in Ucraina), Ahmed Said (medico e attivista egiziano), Claudio Guarnieri(hacker, ricercatore di sicurezza informatica, artista, ed attivista per i diritti digitali).
Nei quattro giorni a Lecce ci saranno anche Ilaria Cucchi, il trapiantologo Daniele Antonio  Pinna, il presidente dell’Associazione Nazionale Magristrati Eugenio Albamonte, il designer Riccardo Falcinelli, l’art director Francesco Franchi, l’architetto Marco Rainò, l’attore e regista Daniele Gattano, l’attore e scrittore Fabio Canino, gli scrittori Enrico Remmert, Christian Raimo, Leonardo Colombati e Flavia Piccinni, il bibliopatologo Guido Vitiello, i giornalisti Giuseppe Giulietti, Lirio Abbate, Carlo Bonini, Marco Damilano, Antonio Sofi, Fabio Chiusi, Giampaolo Colletti, Giuliano Foschini, Tiziana Prezzo, Wanda Marra, Francesca Magni, Paul Rose, gli autori Stefano Andreoli (Spinoza) e Adelmo Monachese (Lercio), i registi Alessio Cremonini, Davide Barletti e Alessandro Valenti, il monaco di Plum Village Phap Ban, l’ingegnere elettronico e direttore tecnico di Macnil – Gruppo Zucchetti Mariarita Costanza, l’avvocato Alessandra Ballerini, il produttore discografico Claudio Poggi, il cantante Daniele Sanzone, l’esperto di resilienza e di politiche di adattamento ai cambiamenti climatici Piero Pelizzaro, lo street artist NemO’s, il medico e saggista Silvia Bencivelli, il direttore IIT – CNR e Registro.it Domenico Laforenza, il blogger Hamilton Santià, il vice presidente Italia StartUp Antonio Perdichizzi, il giurista e scrittore Giovanni Ziccardi, il sociologo Giovanni Boccia Artieri, i linguisti Massimo Arcangeli e Vera Gheno, la presidente Associazione italiana malattia di Alzheimer Patrizia Spadin, l’ideatore e direttore scientifico di Rural Hack Alex Giordano, il cuoco contadino Peppe Zullo, il food performer Nick Difino e il gastrofilosofo Donpasta solo per fare qualche nome. Preziosa la collaborazione con docenti e ricercatori dell’Università del Salento e con giornalisti e opinionisti di molte testate e blog pugliesi che modereranno e parteciperanno agli incontri.
«Il Festival è il frutto di un anno di studio, appunti, letture, contatti, suggestioni, scoperte. Dentro ci sono le varie anime del nostro gruppo di lavoro che è composto da molti professionisti, tanti amici sparsi in tutta Italia, ma soprattutto da una squadra di ragazzi e ragazze senza i quali non potremmo organizzare nulla», sottolinea Gabriella Morelli. Nelle prime quattro edizioni, Conversazioni sul futuro (sino al 2014 con il nome di Xoff) ha coinvolto oltre 500 relatori e ha ospitato (sino al 2016) anche la conferenza TedxLecce, che quest’anno, invece, non si terrà. La rassegna si trasforma dunque in Festival, cresce, si amplia e si sviluppa, proponendo sempre più appuntamenti e coinvolgendo sempre più luoghi e scuole della città. «Dopo le cinque edizioni di TedxLecce abbiamo pensato a un nuovo inizio. Quest’anno abbiamo deciso di continuare solo con “Conversazioni sul Futuro”, pensando e costruendo non più una rassegna “collaterale” ma un vero e proprio Festival» prosegue l’organizzatrice. «Negli oltre novanta incontri proveremo a interrogarci su quei temi che riguardano da vicino tutto quello che per noi è racchiuso nella parola futuro. Sono molto orgogliosa di poter ospitare, grazie alla preziosa collaborazione con Amnesty International e con l’avvocato Alessandra Ballerini, le famiglie di Giulio Regeni ed Andy Rocchelli. Le altre storie incredibili sono quelle del medico e attivista egiziano Ahmed Said e del danzatore siriano palestinese Ahmad Joudeh che ha sfidato anche l’Isis pur di ballare. Siamo molto grati al trapiantologo Daniele Antonio Pinna che ha accettato il nostro invito prima di lasciare l’Italia per andare a lavorare all’estero. E poi sono sorpresa dal grande affetto dei relatori che hanno accettato di partecipare al nostro festival proponendo temi, incontri, invitando altri ospiti e costruendo percorsi insieme a noi». Molto proficua la collaborazione con l’Università del Salento (che ospiterà anche i genitori di Giulio Regeni per un incontro con docenti, ricercatori, dottorandi e studenti) e con il Comune di Lecce. «Il Festival quest’anno sarà sempre più nella città, per la città, sulla città, con la città. Discuteremo di biblioteche, partecipazione e resilienza, impatto economico della cultura sul territorio, diritti di cittadinanza, erosione delle coste, agricoltura sostenibile e molto altro. Parteciperanno esperti, cittadini, giornalisti e amministratori pubblici. Proveremo a ragionare anche di soluzioni concrete», conclude Gabriella Morelli.
«Questo festival per me è un motivo di orgoglio, perché dà vita a una qualificata riflessione pubblica nella nostra città», ha sottolineato il sindaco di Lecce Carlo Salvemini durante la conferenza stampa di presentazione. «Inoltre si tratta di un festival organizzato senza chiedere un euro al Comune, che ha messo a disposizione solo alcuni luoghi dover poter svolgere alcune delle iniziative che coinvolgeranno anche spazi privati, scuole e aule universitarie. Un approccio diverso dal solito che traccia una linea verso un nuovo modo di organizzare le cose a Lecce, ponendosi l’obiettivo principale di dare qualcosa alla città in cui si vive e lavora. è molto interessante la mescolanza di temi, linguaggi, toni. Sono felice perché vedo lo sforzo enorme che gli organizzatori e volontari ci mettono. Un vero e proprio cantiere di energie. Un lavoro che credo abbia già fertilizzato il terreno in città e che sicuramente darà altri buoni frutti nei prossimi anni».
Conversazioni sul futuro è organizzato dall’Associazione Diffondere Idee di Valore con la direzione di Gabriella Morelli, in collaborazione con PazLab, Coolclub, Virulentia Film, Officine Cantelmo, ShotAlive, Boboto, Fablab Lecce, Sellalab, Zemove e Amnesty International – Italia  con il patrocinio di Comune di Lecce e Università del Salento e con il sostegno di Banca Popolare Pugliese e Meltin’Pot. Partner Libreria Liberrima, All’Ombra del Barocco, Vestas Hotels & Resorts, Palazzo Rollo, Spinelli Caffè, Maker Faire Roma, Registro. it, Cineclub Universitario, Apulia Film Commission, Cmcc, Rural Hack, Fondo Verri, Officine Culturali Ergot, Dajs, Città del Gusto – Lecce, Slow Food Lecce, FotoScuola Lecce, UpsideMedia, NonInLinea. Un ringraziamento ai produttori di vino Cantele, Candido, Claudio Quarta Vignaiolo, Hiso Telaray – Libera Terra di Puglia, Cantine San Donaci ai birrifici Old476, Malatesta, B94, ai ristoranti La Succursale, Tabisca, La Scarpetta, Il Bacaro, all’Hotel Santa Chiara e ai b&b Fanfulla, Casa dei Mercanti, White Suite, Le due musce, Le campanelle di Isabella, Volevo, Giardino delle Margherite, Palazzo Belli
GLI APPUNTAMENTI SONO TUTTI A INGRESSO LIBERO E GRATUITO MA SOPRATTUTTO INIZIERANNO PUNTUALI. Info e contatti www.conversazionisulfuturo.it
  Al via a Lecce il Festival Conversazioni sul Futuro Da oggi, giovedì 26 e fino a domenica 29 ottobre, circa 200 relatori tra giornalisti, imprenditori, attivisti, blogger, ricercatori, musicisti, docenti universitari, scrittori, amministratori pubblici, scienziati, artisti, registi, hacker, maker, esperti, giuristi, economisti, architetti, paesaggisti, linguisti, social media manager, designer, innovatori racconteranno le proprie storie durante la quinta edizione del festival “Conversazioni sul futuro”, diretta da Gabriella Morelli. 
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mkulimaforum · 5 years
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Al via i lavori del @CSM4CFS 2019. Presente anche il Direttore Generale della @FAO, @QuDongyu. Per raggiungere #ZeroHunger e contrastare il cambiamento climatico é necessaria una transizione verso l'agroecologia. @terranuovaong @via_campesina @croceviaterra @ActionAidItalia pic.twitter.com/MohYiluZ5Y
— Associazione Rurale Italiana (@assorurale) October 12, 2019
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tmnotizie · 5 years
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ISOLA DEL PIANO – Promuovere e valorizzare il territorio e sensibilizzare verso le buone pratiche del riuso e dell’ecosostenibilità, coniugando gastronomia, musica e divertimento. E’ l’obiettivo della Festa della Risata – gastronomia e buonumore”, che si terrà da venerdì 21 a domenica 23 giugno a Isola del Piano,  promossa dalla Pro loco con i patrocini di Comune e Provincia.
La festa proporrà ai visitatori solo prodotti biologici provenienti da aziende locali, quasi tutti a km 0 (anche la carne sarà quella degli allevamenti biologici del paese) e vedrà completamente abolito l’uso della plastica.
Patria del biologico italiano
“Ad Isola del Piano, prima esperienza in Italia nel biologico, considerata tuttora patria del biologico italiano – ha detto il sindaco e presidente della Provincia Giuseppe Paolini – quasi il 70% del territorio è condotto con metodo biologico. Una settimana fa ho partecipato ad un incontro a Roma dove 65 sindaci hanno deciso di mettere al bando i pesticidi più pericolosi, tra cui il glifosato. E’ ormai interesse di tutti mantenere più integro il territorio e tutelarlo. La festa, come avviene da anni a Isola del Piano, sarà ‘plastic free’ e al posto della plastica si useranno materiali “mater-Bi”, tutti riciclabili completamente nell’organico”.
Come evidenziato ancora da Paolini, venerdì 21, alle 17, al Monastero di Montebello, nell’ambito di un convegno promosso dall’Università di Urbino con Marche Bio, verranno consegnati gli attestati di partecipazione ai giovani che hanno frequentato il corso “Modelli, politiche e strategie per lo sviluppo dell’agricoltura biologica”, alla presenza della vice presidente della Regione Marche e assessore all’agricoltura e sviluppo rurale Anna Casini, del sindaco di Fano Massimo Seri e dello stesso Paolini.
Divertimento e musica
“Accoglienza, biologico, musica e buonumore – ha detto il presidente della pro loco Marco Garota – saranno gli ingredienti della festa. Sabato 22 giugno il popolare “Bicio – l’antidepressivo naturale” terrà alle 21 in Piazza uno spettacolo comico, seguito da una gara di barzellette, mentre domenica 23, sempre alle 21 in Piazza, ci sarà la nota compagnia “San Costanzo Show””.
La festa si caratterizzerà anche per tecnologia e innovazione grazie allo “Spazio Giovani” curato da Jacopo Bartolucci e Francesco Orcioni al “Montone” (vicino all’ingresso del paese, lato Fano). Il paese sarà completamente illuminato grazie a 24 teste mobili, con luci ed effetti speciali. Ci saranno anche 6 torri architetturali che illumineranno il corso, 2 palchi con led wall ed altre novità.
Sensibilizzazione e solidarietà
Spazio anche alla solidarietà: domenica è in programma una degustazione guidata di vini, miele e formaggi con il sommelier Raffaele Papi nell’ambito del progetto “Camminando sui tuoi passi” in ricordo di Sara Bracci, a cui parteciperà Marco Pirozzi, autore del libro ‘Il cibo ideale’ nato dalla tesi della figlia Francesca, morta per un linfoma.
Parte del ricavato sarà devoluto all’associazione ‘Francesca Pirozzi onlus’, che sostiene un progetto di ricerca del Dipartimento di Scienze Biomolecolari dell’Università di Urbino per la cura di tumori e linfomi. Alla festa sarà anche presente un punto informativo di Emergency.
Il valore delle Pro Loco
Il valore delle pro loco, in particolare nei piccoli paesi, è stato ricordato dal presidente provinciale Unpli (Unione nazionale pro loco d’Italia) Damiano Bartocetti, che nell’evidenziare le ricadute di questi eventi sull’economia del territorio ha anticipato: “Stiamo lavorando con tutte le pro loco della provincia per togliere l’uso della plastica dalle nostre manifestazioni”.
Il programma
Venerdì 21 giugno – Alle 20 inaugurazione a Montone, con il sindaco Giuseppe Paolini ed il presidente della Pro loco Marco Garota. Apertura degli stand. Alle 21 musica dal vivo con “0 System” e alle 23 dj set e arrivo cicloturistica “Muflone Mannaro”.
Sabato 22 giugno – Alle 18 apertura evento nel centro storico e intrattenimento bambini, alle 18.30 a Ca’ Cecilia degustazione miele e formaggi e degustazione bollicine, guidata da sommelier dell’AIS (Associazione italiana sommelier). Alle 19 aprirà in Piazza lo stand gastronomico, alle 20 musica “Frank e Donatella”. Alle 20.30 a Montone aperitivo w/dj set. Alle 21 spettacolo in Piazza con “Bicio l’antidepressivo naturale” + gara di barzellette e, dalle 22, musica ad oltranza e barzellette, mentre a Montone, sempre alle 22, dj set from ProjectX.
Domenica 23 giugno – Alle 18 nel centro storico apertura evento e intrattenimento bambini, alle 18.30 a Ca’ Cecilia degustazione vini, miele e formaggi con il sommelier Raffaele Papi, con la partecipazione di Marco Pirozzi, ricordando Sara Bracci e Francesca Pirozzi. Alle 19 in Piazza apertura stand gastronomico e musica con “Aroldo band”, alle 21 spettacolo del “San Costanzo Show”, seguito da musica e spettacolo sempre a cura di “Aroldo band”.
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veggiechannel · 8 months
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Un'intervista esclusiva ad Antonio Onorati, contadino di Associazione Rurale Italiana, ci aiuta a fare chiarezza sulla protesta degli agricoltori in Germania. Cosa sta accadendo veramente lì e nel resto dell'Europa? E in Italia? Un necessario approfondimento in collaborazione con Terra Nuova.
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olitaly · 2 years
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albanianews · 7 years
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I tramonti sul lago di Scutari riempiono l’aria di un colore arancione, a metà tra il fuoco e l’argilla. Un carro trainato da un vecchio cavallo passeggia sulla riva, sullo sfondo qualche turista immerge i piedi seduto sul molo.
I tramonti sul lago di Scutari sono difficili da dimenticare. Poco distante da quelle rive si trova Vraka, un insieme di piccoli villaggi attraversati da una storia recente che li lega a doppio filo con la sponda italiana dell’Adriatico.
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Francesca, Federico, Federica, Linda e Andrea hanno messo piede per la prima volta a Boriç, il villaggio centrale di Vraka, nell’estate 2011. Spaesati e curiosi sono partiti da Roma alla volta dell’Albania del Nord ad un campo di volontariato organizzato dall’AGESCI, la più grande associazione di Scout italiana.
Oggi a distanza di 6 anni 60 Miglia, l’Associazione nata da quella esperienza di vita, conta più di 20 soci e organizza attività in Albania e in Italia coinvolgendo più di 300 persone l’anno.
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Italia-Albania: 60 Miglia, un ponte per lo sviluppo
“Saliti sul traghetto per tornare in Italia già sapevamo che stavamo lasciando un pezzo di noi a Boriç – ci racconta Francesca Remiddi, presidente dell’Associazione 60 Miglia – da quell’estate non abbiamo più smesso di tornare. Insieme ai nostri amici e collaboratori albanesi abbiamo deciso di fornire un supporto concreto alla popolazione di Boriç, creando un ponte di sviluppo e internazionalismo tra i nostri due Paesi.”
Da allora 60 Miglia non si è più fermata. Costruendo una rete di realtà del territorio, dalla parrocchia locale alle associazioni di Scutari e Roma, ha avviato e realizzato progetti di sviluppo nell’area di Vraka.
“Insieme ai nostri soci albanesi abbiamo da subito individuato e analizzato i bisogni della popolazione. – continua Francesca Remiddi – Vraka è un’area rurale, e nonostante l’Albania stia cambiando a vista d’occhio, le zone non urbane vivono ancora forti disagi soprattutto per l’assenza di servizi e infrastrutture.”
Oggi Entela e Albana possono frequentare uno dei migliori licei di Scutari grazie alle borse di studio promosse dall’Associazione; la popolazione di Boriç ha accesso a visite mediche gratuite e supporto infermieristico senza dover raggiungere Scutari e per 6 anni, ogni anno, più di 100 bambini hanno giocato nei campi estivi organizzati dai volontari italiani e albanesi.
Associazione 60 Miglia
Associazione 60 Miglia
Associazione 60 Miglia
Associazione 60 Miglia
Associazione 60 Miglia
Le attività continuano, mettiamoci in contatto
Le attività dell’associazione non si fermano però alla Terra delle Aquile, come ci spiega la presidente: “In Italia la percezione dell’Albania è ancora quella di un Paese lontano, Albania è una parola che fa viaggiare la mente alle migrazioni degli anni ’90 e niente più. Per questo uno dei nostri obiettivi è promuovere la conoscenza della cultura e delle tradizioni del Nord Albania tramite eventi culturali, spettacoli, cene sociali e attività nelle scuole di Roma.”
Francesca ci lascia con un appello alla società civile di Scutari: “Boriç e gli altri villaggi di Vraka si trovano a poco più di 6 km da Scutari. Ma questi 6 km equivalgono a 600 in materia di assistenza, servizi, qualità della vita e tutela dei diritti. Per sostenere concretamente la popolazione è necessario diminuire questa distanza, e per farlo è necessario creare una rete di associazioni e organizzazioni. La nostra proposta è semplice: mettiamoci in contatto per aumentare il nostro impatto.”
Potete trovare 60 Miglia su facebook, instagram e sul web, o scrivere a [email protected]
Italia-Albania: 60 Miglia, la distanza che unisce I tramonti sul lago di Scutari riempiono l’aria di un colore arancione, a metà tra il fuoco e l’argilla.
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jucks72 · 7 years
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Prende vita “Filiera Italia” Consorzio di tutela del Made in Italy
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Prende vita “Filiera Italia” Consorzio di tutela del Made in Italy
Tante le realtà che hanno siglato l’accordo per “Filiera Italia”, una realtà associativa che vede per la prima volta agricoltura e industria alimentare italiana unite per difendere e sostenere il Made in Italy, valorizzando fattori come identità territoriale, trasparenza e sosteniblità in una logica di consumo consapevole.
Ovviamente alla base di tutto questo c’è anche la volontà di favorire la conoscenza e la diffusione di pratiche alimentari basate su sani principi come quello della Dieta mediterranea, attraverso la combinazione di tutti gli ingredienti utili ad un’alimentazione corretta, variegata ed equilibrata.
A promuovere questa realtà associativa Coldiretti, Ferrero, Inalca/Cremonini e Consorzio Casalasco (Pomì e De Rica), che conta tra i suoi soci fondatori Bonifiche Ferraresi, Ocrim, Farchioni Olii, Cirio agricoltura, Donna Fugata, Maccarese, Ol.Ma, Giorgio Tesi Group, Terre Moretti (Bellavista) e Amenduni.
«Nasce finalmente un’alleanza di filiera – ha detto Luigi Cremonini, neo eletto presidente dell’associazione – che mette insieme due componenti preziose e reciprocamente imprescindibili del più importante settore di questo Paese: la produzione agricola e l’industria italiana di trasformazione alimentare. Finisce una contrapposizione immotivata e fuorviante e nasce un’alleanza che tutela la vera distintività e l’eccellenza della produzione agroalimentare italiana. Un nuovo protagonista fiero ed orgoglioso di rappresentare in Italia, ma anche sui mercati mondiali sia i prodotti di eccellenza del Made in Italy sia il modello efficiente e sostenibile dell’agroalimentare italiano che tutto il mondo ammira e richiede».
«Si tratta di una nuova forma di rappresentanza in cui Coldiretti, sempre più sindacato imprenditoriale di filiera – ha affermato Enzo Gesmundo, vicepresidente della neocostituita associazione – insieme a campioni industriali nazionali dei rispettivi settori, compresi i mezzi tecnici per l’agricoltura e la tecnologia avanzata per la trasformazione alimentare, sono uniti per la realizzazione di accordi economici e commitment concreti finalizzati ad assicurare la massima valorizzazione della produzione agricola nazionale anche attraverso la realizzazione di contratti di filiera sostitutivi dell’ormai superata stagione della sterile interprofessione».
Il presidente del Comitato scientifico invece sarà Paolo De Castro, primo vicepresidente della commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo.
Una delle prime battaglie che vedrà impegnata Filiera Italia sarà quella contro l’etichettatura a semaforo inglese, oggi replicata e aggravata dal Nutri-score francese che penalizza un prodotto di eccellenza come l’olio d’oliva ed avvantaggia incomprensibilmente prodotti come l’olio di colza.
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Qualificare la #PAC: basta #contributi a pioggia che non servono a nulla Le aziende #agricole che ricevono fino a 5.000€ all’anno di contributi della PAC sono un milione, cioè l’87% del totale delle aziende e hanno ricevuto il 26% dei fondi stanziati, per un totale di un miliardo, cioè una media di 1.000 € ad azienda. Per il resto, il 13% delle aziende riceve i 2/3 dei fondi restanti. Le aziende che ricevono 150.000€ ed oltre di sostegno, sono 1.280, cioè lo 0,11% del totale delle aziende che riceve poco più del 9% del totale dei fondi, per una media aziendale di 285.00€ Le aziende che ricevono più di 500.000€, sono solo 90, si spartiscono quasi 79 milioni di €, con una media aziendale di circa 880.000€ (cioè lo 0,01% delle aziende da sole prendono poco più del 2% del totale della somma erogata in Italia) Fonte ARI Associazione Rurale Italiana #Ismea #mpaaf #montagnafuturo #areeinterne #sviluppplocale #Coldiretti #cia #cooperative
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