#Assenzio
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conilsolenegliocchi ¡ 10 months ago
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~ L'arciere ~
Essenza di assenza.
Retrogusto d'assenzio.
Dardi infallibili i ricordi di te.
@conilsolenegliocchi 🐞
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severin-photocopy ¡ 1 year ago
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I bought absinthe candy (the taste is pretty spot on)
also throw back to when I drank actual absinthe
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captaindomy ¡ 1 year ago
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Coltivazione micronaturale dell'assenzio
Clima: temperatoTerreno: qualsiasiEsposizione: ben soleggiataMoltiplicazione: per seme o suddivisione dei cespiSemina: primavera in semenzaioTrapianto: inizio autunno o fine invernoCiclo colturale: erbacea perenne L’assenzio è una pianta erbacea perenne, tipicamente cespitosa, di rapida crescita, molto rustica e frugale. Si può riprodurre per seme o per suddivisione di cespi da eseguire a…
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simonvictormoody ¡ 1 year ago
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Assenzio nel silenzio della poesia.
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of-the-full-moon ¡ 2 years ago
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L’antica signora 🌿 Artemisia absinthium (Assenzio maggiore), legata alla figura di Diana e alle energie del pianeta Marte. #artemisia #artemisiaabsinthium #wormwood #assenzio #absinthe #absinth #artemis #artemide #deadiana #marte #ares #diananemorensis #stregoneria #witchcraft #witchesapothecary #witchery #banefulherbs #herbalism #ricohgriii #ricohgriiix #ricohgr3 #ricohgr3x #grsnaps https://www.instagram.com/p/CoZV5b3SbvB/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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rosenere ¡ 2 years ago
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Gli orsetti gommosi dentro i bicchieri di plastica riempiti di vodka. Riesco ancora a sentirne l'odore.
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snowdrop-yoongi ¡ 1 year ago
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anyways. for us there is no cure, there is no remedy, if i feel alone when you are near me
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apis-vergilii ¡ 23 days ago
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M. Laeta Francisco Petrarcae epistulam dedicat.
Fu nella tua cittĂ  di Arezzo, maestro, ove per primo iniziai a dedicarmi alla lingua italiana.
Ero giovanissima, studentessa universitaria, americana, ignorante, peggio di tutto ero musicista, quando per prima sentii il tuo nome. (Petrarch, Petrarca, mi chiedevo, ma chi è questo? Petr-arca, arca di pietro, come un antico tempio romano. Recitavo il tuo nome come un incantesimo per placare il genius loci di Arretium, prima di leggere una tua singola parola. Perdonami.)
Ad Arezzo come in ogni altra città del mondo ero l’estranea di ogni gruppo sociale. La mia esperienza emblematica di questa vita da sempre è: osservare un circolo stretto di amici, dall’altra parte della stanza. Per quello studiavo piuttosto da sola, girovagavo in città da sola. Imparai un giorno che eri un poeta medioevale che cantavi d’amore, per una donna con cui non parlavi mai: come Dante con la sua Beatrice, sognando e piangendo ma sempre senza speranza, eri così per la tua Laura.
Alma del core, spirto dell’alma - sempre costante t’adorerò. Un altro ricordo di Arezzo di quell’estate. Una canzonetta settecentesca, una melodia tenera e semplice. Non c’entravi, eppur quando lo cantavo da sola nella mia voce tenua e fanciullesca, per le strade e nei parchi e boschetti, mi immaginavo di cantare per te, anche mentre cantavi a Laura. All’aria perfettamente vuota.
Una notte con i miei compagni di classe comprammo, con gli occhi sgranati e ridacchiando nervosi per il senso di trasgressione, una bottiglia di assenzio. Chiudemmo le luci a casa e facemmo il rito dello zucchero bruciato per addolcire il liquore amaro, lo bevemmo e ci sedemmo sul balcone della casa a guardare il cielo stellato e attendere le allucinazioni e visioni mistiche a noi promessi dalle leggende urbane e dagli scrittori morti male dell’ottocento. Ovviamente non successe niente tranne una consueta ubriacatura, ma io ad un certo punto iniziai a fissare dei cipressi lontani, alberi eleganti e malinconici, tratti di inchiostro nero che spezzavano il lume delle stelle, mai visti prima nella mia terra e così poetici che mi venne da piangere. I miei compagni di classe mi presero in giro e non mi credettero quando dissi di aver visto lo spirito di Petrarca.
Canzoniere. Io da musicista conoscevo già la parola “canzone”, ma “canzoniere” mi suonava magico, come un sospiro. Troppo romantico. Dovevo finalmente conoscerti. Entrai in una libreria - e maestro, tieni presente che tutto questo accadde prima che io avessi la minima competenza letteraria in italiano. Ero nella classe dei principianti analfabeti, con un’insegnante distratta e antipatica, e dopo un paio di settimane avevo già imparato tutto il materiale che ci aspettava per l’esame e iniziai a saltare le lezioni per pura noia.
Quel giorno - quel nostro giorno - presi in mano la mia nuova Canzoniere e salii in cima della città, ove regna la cattedrale come una fortezza etrusca costruita sopra la vetta della collina. Il sole quel giorno, quel nostro giorno, era di uno splendore travolgente. Accanto al cattedrale c’è un parco, con il tuo monumento - un po’ pomposo, trionfale, romano, augustiniano, precisamente come piacerebbe a te, ridicolo che sei. Di lauro incoronato.
Mi misi là, sdraiata sul prato, ascoltando in cuffie le sonate di Liszt basate sui sonetti tuoi, e iniziai a sfogliare ciecamente la tua opera. Dietro le parole che faticavo a decifrare percepii una bellezza struggente che mi tenne l’attenzione alla pagina. Poi lo splendore del sole diventò troppo, diventò un fastidio troppo caldo, e andai a cercare riparo ombroso da qualche parte.
Fu tutta una scusa per l’ultimo pelegrinaggio. La tua casa sta ancora là, la casa in cui la beata Eletta ti ha dato alla luce. Quel nostro giorno, la porta del cortile era aperta. Sotto un albero (forse un ampio faggio, se vogliamo citare il nostro Tityrus, ma lui quel giorno mi aspettava ancora, lontano nel mio futuro) aprì di nuovo il libro. Il nome di Laura - o meglio Laureta - mi catturò l’occhio.
Quando io movo i sospiri a chiamar voi,
e 'l nome che nel cor mi scrisse Amore,
LAUdando s'incomincia udir di fore
il suon de' primi dolci accenti suoi.
Restai là per forse 2 ore, soffermandomi su ogni parola, strappando i neuroni dal cervello per decifrare il tutto, lentamente, sperdutamente, senza la minima idea di cosa stavo facendo - ma alla fine, lo capì. Per questo lo chiamo quel giorno il nostro: perchè là a casa tua diventasti il mio primo vero maestro d’italiano, e mi hai insegnato una canzone. Rubai per te un fiore dal giardino e scappai via - un regalo per te, che conserverò tra le pagine della tua Canzoniere per sempre.
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massimoognibene ¡ 10 months ago
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... e se l'uovo (orfico, comune o di cioccolato) simboleggia la rinascita, allora, per favore, tu regalami una bottiglia di vino, o di assenzio.
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parlamitucheiononmiparlopiu ¡ 2 months ago
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si potesse cancellare tutto il male lo berrei come assenzio sta notte
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formulapookie ¡ 7 months ago
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sopravvissuta al top che mi si è sfasciato a metà serata, 40enni credo che ci hanno provato con me, assenzio e jaeger in quantità penose e un panino con la porchetta alle 4.30 del mattino
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ricominciodaqui97 ¡ 9 months ago
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“Si potesse cancellare tutto il male, lo berrei come assenzio
Stanotte
E quante volte avrei voluto urlare, ma sono rimasto in silenzio
A pensare alle cose che ho perso
Ad immaginare fosse diverso
Non mi guardo da mesi allo specchio
È da un po' che sospetto che dentro il riflesso
Ci sia quella maschera che mi hanno messo”
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elipsi ¡ 9 months ago
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inizio del ritorno a casa in bici (20 min)dopo due shottino di assenzio (70%), si accettano quotazioni sulla mia probabilitĂ  di sopravvivenza
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luposolitario00 ¡ 2 years ago
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TISANE NATURALI, PRODOTTI DI ERBORISTERIA E l LORO BENEFICI:
Avena sativa: aiuta a rilassare. Si può prenderne una tazza mezz’ora prima di andare a dormire.
Alchemilla: amica delle donne, aiuta contro i dolori femminili.
Altea radice: aiuta ad alleviare i dolori alla gola
Artiglio del diavolo: anti infiammatorio per chi ha dolori alle ossa o ha preso una botta.
Assenzio: aiuta a digerire
Radice di Bardana: serve per depurare la pelle ďżź
Biancospino: aiuta ad abbassare la pressione
Betulla: aiuta ad eliminare liquidi
Boldo: aiuta a depurare il fegato
Borsa pastore: contro le emorragie
Calamo: aiuta in caso di disturbi gastro-intestinali e contribuisce a tonificare il processo digestivo.
Calendula: Per i dolori allo stomaco
Cardo mariano: serve soprattutto a trattare disturbi epatici del fegato. È anche depurativo.
Centella e Equiseto: : è drenante e aiuta anche contro la cellulite. PerchÊ essendo che la cellulite è un accumulo di grassi è anche un accumulo di liquidi in eccesso.
Spaccapietra: aiuta a rompere i calcoli renali
Echinacea: aiuta a rinforzare il sistema immunitario
Elicriso: utile per trattare disturbi all'apparato respiratorio e cutaneo. Aiuta anche che in caso di irritazioni della pelle sensibile.
Epilobio: è utilizzato per trattare i disturbi alla prostata. Interviene nel trattamento delle iperplasie benigne della prostata e, in generale, migliora il sistema urinario.
Erisimo: aiuta ad alzare la voce
Eucalipto: aiuta ad aprire i bronchi se hai la tosse.
Eufrasia: è utilizzata per lavaggi oculari. È utilizzata anche come collirio nei casi di disturbi agli occhi: fenomeni di stanchezza, bruciore, fotofobia, orzaioli, blefariti...
Fiori d’arancio: Grazie al suo potere tranquillizzante, l'arancio contrasta l'insonnia e l'ansia.
Genziana radice: per la digestione e per fare ottimi liquori. Aiuta a rinforzare il sistema immunitario, favorire l’eliminazione dell’acido urico, la tosse, il raffreddore.
Iperico/Erba di San Giovanni: aiuta per tranquillizzare, contro il malumore.
Le foglie di lampone: aiutano a prepararsi al parto. Si assume solo dopo la 37esima settimana di gravidanza. Meglio consultare il medico o l'ostetrica prima di bere la tisana foglie di lampone. Allenta le tensioni della cervice e dei muscoli del bacino. È antispasmodica, disintossicante e ha un’azione rilassante sull’utero. In più può scatenare le doglie.
La liquirizia: serve per alzare la pressione. Ottima per chi soffre di pressione bassa.
Luppolo: serve per rilassare ed è contro gli stati d'ansia, l'agitazione, l'irrequietezza e l'insonnia.
Lichene d’Islanda: è ottima quando si ha la voce giù e tanti cantanti la usano.
Malva: è specifica per lo stomaco e va bene anche quando hai infiammazioni in bocca, fai la tisana, la lasci raffreddare e poi fai dei risciacqui.
Mirtillo: contro la diarrea.
Passiflora: serve a rilassare e a scacciare i pensieri negativi.
Piantaggine: contro il catarro
Pino silvestre: aiuta d’inverno quando si è raffreddati per respirare meglio.
Rabarbaro: va bene come lassativo.
Rovo: depurativo, anti infiammatorio e contro la diarrea.
Tarassaco: aiuta a pulire il fegato.
Uva Ursina: contro la cistite.
Valeriana: aiuta a dormire e calma.
Verbasco: anti infiammatorio. Se prendi una botta puoi usarlo mettendolo in un cuscinetto e poi stendendolo sulla pelle.
Veronica: È ottimo quando ti fanno male le ossa ed è anti infiammatorio.
Vischio: serve per abbassare la pressione.
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LupoSolitario00 🐺
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come-un-fiore-di-ciliegio ¡ 9 months ago
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Resisti come l'edera
alle intemperie dei corpi
a questa eterna coltre
di mani
odori
baci disuguali
e mi si intrecciano gli occhi
i pensieri
tequila e rum
assenzio e malinconia
scivoli nel cielo
scavato dalla luce
amore
per favore
spegni la luce
e prova a dormire
o perlomeno lasciami chiudere
queste grandi finestre
che danno sul mare
che ingoiano blu
che chiedono sale
si nutrono di riflessi
intercapedini
di microscopiche possibilitĂ 
cosĂŹ esistiamo
tra un'ipotesi e l'altra
alla ricerca spasmodica della mancanza
sfiorando con le dita questo buio immenso
e sempre in esso non ci tocchiamo
ci ritroviamo
dove scalza calpesto un raggio di sole
ma non sai medicarmi
non lenisci il dolore
uno squarcio di luce
fa sempre paura:
forse la pace è un benessere lento
richiede riposo
silenzio
cura
ed è proprio aldilà delle palpebre
oltre questi muri alti
di buio e carne
di vene e sangue
che abita il moto della quiete
colei che non conosce il tuo nome
ma lo pronuncia sorridendo
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marquise-justine-de-sade ¡ 1 year ago
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Mia vita, a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto ormai lo stesso
sapore han miele e assenzio...
E. Montale
IlNegozioDeiConcetti
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