#Antonella Questa
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curiositasmundi · 3 days ago
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[...]
Finora il codice della strada prevedeva la sospensione della patente per chi viene trovato alla guida «in stato di alterazione psico-fisica». Quando le forze dell’ordine sospettavano che una persona avesse fatto uso di sostanze stupefacenti dovevano fare un test preliminare per confermare l’assunzione. Nel caso in cui il test fosse positivo, la persona doveva essere accompagnata in ospedale o in un ambulatorio per accertare lo stato di alterazione psico-fisica. Questo accertamento poteva essere fatto soltanto da un medico. In questo modo veniva preservato il principio per cui in Italia usare sostanze non è reato e veniva punita soltanto la guida in stato di alterazione, esattamente come accade per il consumo di alcol.
La riforma del codice della strada ha eliminato le parole “stato di alterazione psico-fisica” dalle regole e dalle sanzioni relative alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Di fatto, basterà un test positivo per la sospensione della patente.
Già nei mesi scorsi la nuova norma era stata contestata perché in molti casi le tracce di sostanze stupefacenti rimangono nell’organismo giorni o settimane dopo l’assunzione. Il THC, il componente psicoattivo comunemente associato all’effetto stupefacente della marijuana, può rimanere nell’organismo in concentrazioni molto basse e comunque rilevabili per diverso tempo: dipende dalla dose assunta, dalla frequenza d’uso e dal metabolismo individuale. Nella saliva può essere rilevato fino a tre giorni dopo l’ultima assunzione, nel sangue fino a tre settimane, nell’urina fino a un mese, nel capello fino a tre mesi. Le forze dell’ordine usano prevalentemente test salivari, mentre gli altri tipi di test vengono eseguiti nella maggior parte dei casi in ospedali o ambulatori.
[...]
Federica Valcauda, esponente del movimento politico Europa Radicale, sostiene che ci sia stata poca attenzione in merito a questa specifica norma, secondo lei approvata dai partiti senza avere consapevolezza delle conseguenze. «È una follia politica e una follia scientifica: se i politici leggessero di più cosa dice la scienza si accorgerebbero che l’effetto della cannabis svanisce poche ore dopo l’assunzione. Le nuove sanzioni non hanno senso». Secondo Valcauda è molto probabile che alle prime sanzioni seguano ricorsi perché la legge non rispetta la costituzione.
Molte associazioni che negli ultimi mesi si sono opposte alla nuova regola hanno sottolineato la differenza con il consumo di alcol, le cui tracce svaniscono poche ore dopo aver bevuto: è come se venisse sospesa la patente a una persona che ha bevuto mezza bottiglia di vino una settimana prima, è l’efficace paragone usato da alcune associazioni per dimostrare l’intento repressivo della norma.
Antonella Soldo, coordinatrice dell’associazione antiproibizionista Meglio Legale, spiega che le nuove norme non contengono nemmeno deroghe per le persone che assumono cannabis a usi terapeutici, con regolare prescrizione dei medici: «Queste persone affrontano già molti problemi quando devono rinnovare la patente, in questo caso rischiano la sospensione per un uso autorizzato dal medico. Si vuole punire esclusivamente il consumo di sostanze stupefacenti, che in Italia non è un reato».
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thegianpieromennitipolis · 5 months ago
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ARTISTI CONTEMPORANEI - di Gianpiero Menniti
LA FORMA DELL'ENERGIA
La prima sensazione a colpire di lei è il sorriso: contagioso, fanciullesco, autentico.
Si accende nei suoi occhi e non passa.
Ma c'è di più: Antonella Di Renzo è anche la piacevole scoperta di una pittura che le somiglia non solo nella vividezza dello sguardo quanto nell'intensità del gesto, nel corpo che usa quasi come in una coinvolgente "performance" danzante.
Direi che pensa e si muove come dipinge.
E si esprime nel linguaggio parlato con il medesimo temperamento che promana dalla sua produzione artistica.
Una sorta d'introiezione tra l'artista e l'opera.
Il suo modo di fare arte è avventuroso.
Volutamente si misura con una forma di ricerca volta verso uno scopo molto preciso: cogliere la forma dell'energia.
Per lei, l'energia è "verità".
Si potrebbe dire che la sostanza della materia si rivela nella sua scomposizione, nel suo dissolversi: la pluripremiata artista vibonese riesce a strapparle la maschera della forma compatta che non è il suo volto reale.
Questo è ben più profondo, racchiuso proprio nell'energia che crea la massa e la tiene stretta.
Fino a quando una forza esplosiva non la frantumi liberandola dai vincoli della gravità.
Così, la materia riprende la sua leggerezza originaria e invade lo spazio, lo colora di luminosità, lo percorre senza sosta come impazzita per quella che la pittrice appella come felicità.
Le tele di Antonella Di Renzo sono queste immagini di parola, tra la potenza del colore e la suggestione del movimento, gli sfondi anch'essi dinamici e i materiali che sorgono in rilievo come fossero corpi in espansione.
L'energia fluttua, l'energia non ha "nómos".
Oppure, l'energia possiede regole: sono le leggi del caos, nonostante queste siano ancora sconosciute nella loro apprezzabilità scientifica, ancora avvolte nell'universo dell'indeterminatezza.
Tutto è davvero possibile in un modello statistico basato su principi inconcepibili solo un secolo fa, quando l'archiviazione della fisica newtoniana in favore degli sviluppi discendenti dalla fisica quantistica, da Boltzmann fino ad Heisenberg e alla relazione indissolubile tra ordine e disordine, hanno prodotto una tale mole di evidenze che nulla può ritenersi più reversibile nella spiegazione dei fenomeni dell'esserci.
Antonella Di Renzo è tra le epigoni di questa ormai secolare riflessione espressiva proiettata a risolvere sulla tela la domanda incessante di conoscenza, una domanda che prese corpo già con gli "Impressionisti" fino a spargersi lungo il '900.
Quella domanda di conoscenza è ancora attuale.
Dunque, c'è ancora spazio per artiste come lei.
Uno spazio sconfinato.
Costellato di soglie ancora in attesa di essere attraversate.
- Nelle Immagini: una foto di Antonella Di Renzo che tiene in mano "Amore malato" del 2015 e di seguito altre opere dell'artista
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unwinthehart · 3 days ago
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Questa promozione non promozione del nuovo singolo di Marco Mengoni che "appare" su una prova ad Amici, su Sky durante la partita di tennis e ora da Antonella Clerici semplicemente geniale.
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donaruz · 1 year ago
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LA RAGAZZA DEL PIRATA.
L’estate è di gran lunga la stagione che mi piace meno. Gli amici del mio quartiere se ne vanno tutti al mare e i compagni di scuola, anche loro vanno al mare. Io ne farei volentieri a meno, cioè, il mare mi piace, ma fa troppo caldo e poi mi rimane il segno bianco degli occhiali sul viso. Ma la cosa che proprio mi fa vergognare di più sono i miei costumi. Ogni anno la mamma me ne compra un paio nuovi, ma sono troppo colorati, mi si nota da tutta la spiaggia, come l’insegna del bar Marilena quando c’è la festa del quartiere. Io invece vorrei essere guardata il meno possibile, perché ogni volta che qualcuno mi vede o mi parla fa sempre quell’espressione come a dire “poverina”, che alla fine non lo dice mai, ma ce l’ha scritto in faccia e si vede benissimo. Come l’insegna del bar Marilena. La mamma dice che quei colori mi illuminano il viso, io vorrei dirle che così mi si nota di più il segno bianco degli occhiali, ma mi limito a sorridere alla meglio e fare di sì con la testa.
Sono Maria e ho sette anni, ma sembro un po’ più piccola dei ragazzini della mia età. La mamma dice che è questione di tempo, che anche sua sorella, la zia Antonella, era bassina ma ora è una stangona. E io le credo, anche se quando lo dice la sua voce si incrina un po’ e lo sguardo è meno croccante. Faccio visite da quando sono nata, un dottore dopo l’altro, come quando sei sul treno e vedi passare le stazioni dal finestrino e ti fermi giusto il tempo per fare pipì e ripartire subito senza che sia cambiato niente e non vedi l’ora di scendere davvero e goderti la vita oltre la stazione.
Pare che io abbia una malattia che chiamano “sindrome” legata a un cromosoma, roba complicata, però io non mi fido mica tanto di questi dottori, perché non mi sembra di essere malata, io sto benissimo. Sì ok, leggo lentamente e sbaglio spesso le parole, ma lo fa anche nonno Michele che ha ottantasette anni e non mi pare che faccia tutte queste visite. Anche se dicono che lui ha il “morbo” e quando lo dicono allargano tutti le braccia rassegnati. Forse lo hanno fatto scendere a forza dal treno in una stazione che non era la sua e ora si guarda intorno in cerca di un passaggio, che forse non arriverà mai.
Alla fine mi rassegno e parto per la spiaggia, anche perché a Livorno se d’estate non vai al mare finisci per passare le giornate dentro casa e come dice nonno Michele mentre cammina dalla cucina alla sala cercando l’uscita della sua stazione, «a stare in casa ti incattivisci». E appena finisce la frase piscia al termosifone convinto che sia la statua della Libertà. Perché dice sempre che «gli americani non capiscono un cazzo», ma non si ricorda il motivo.
Mi piace venire al mare qui, in mezzo a tutta questa gente con nomi importanti. Sembra di stare a Hollywood. La mamma dice che se fossi nata in America avrei fatto sicuramente l’attrice. Magari quando sarò alta come zia Antonella ci farò un pensierino, per il momento cerco di imparare a parlare bene, perché non si è mai vista un’attrice che inciampa sulle parole, traballa, e alla fine si scapicolla.
Ogni giorno alle sedici in punto vado a fare la fila al bar, per prendere un ghiacciolo alla fragola. La mamma dice che con questo caldo c’è bisogno di qualcosa di rinfrescante, e ogni giorno, sempre, cascasse il mondo, mi viene incontro Samuel, il barista. Lui è alto, la barba disegnata bene e i capelli raccolti in una coda. Sembra un pirata con quegli anelli e gli orecchini. Un pirata che profuma di buono. A lui non interessa se sono bassa, se ho il segno degli occhiali, lui non ha l’insegna del Bar Marilena dentro allo sguardo, o se ce l’ha la tiene spenta. Ogni giorno si avvicina, ha un tatuaggio di Che Guevara sul braccio destro e lo stemma del Livorno Calcio su quello sinistro. Io non lo conosco questo signore Che Guevara, ma pare che qui sia amico di tutti. Mi solleva, bacino sul collo e poi mi dice:
«Te oggi sei la mia ragazza, se ti azzardi a farmi le corna ti stacco le braccine, intesi?». Ogni giorno. Cascasse il mondo.
Io non glielo dico che mi piace Iuri di terza F, non vorrei che ci rimanesse male. Però un po’ mi fa piacere essere la ragazza del pirata.
Magari quando sarò alta come zia Antonella mi farò invitare a cena fuori. Perché certe occasioni vanno prese al volo, alla faccia di tutte le sindromi e di tutti i cromosomi.
Francesco Lollerini 🖋
Immagine Flickr
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poesiaincompresa · 7 months ago
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Ho come l'impressione che tu voglia a tutti i costi trovare un uomo che sia disposto a darti l'amore che cerchi sin da bambina ma adesso ti faccio una domanda...
Se questa persona in realtà non è un uomo ma una donna? già...non lo accetteresti, ti accontenti di farti umiliare, supplicare affetto da qualsiasi uomo piuttosto che accorgerti da tutta la vita c'è una persona destinata a te che aspettava solo che tu nascessi per prendersi cura di ogni ferita, mettere cerotti e baciarti crepe non ancora rimarginate del tutto, darti un motivo per essere veramente felice, non te ne accorgi nemmeno, non sei ancora pronta e non ho più luce che possa aiutarmi ad illuminarti la strada...questo fa male. Un giorno mi dicesti una cosa non lo so se lo ricordi...ma quando ti dissi che mi sarei presa cura di te e ci sarei riuscita tu facesti un passo indietro rinnegando la mia affermazione, dicesti "non ce la fai Antonella" e adesso sono ancora qui per farti la stessa domanda, "se non ci provi nemmeno a darmene occasione come puoi dire che non sono in grado di farcela?" capisci perché non posso lasciarti andare? Perché infondo all'anima mia so che speri che ci sia qualcuno che non si arrenda al tuo primo rifiuto e io non lo farò, so di potercela fare. L'ho promesso e con te ce la farò. Costi quel che costi. Io ci lotto per te fino al mio ultimo respiro. Ti voglio al mio fianco e ce la farò. 🤷🏻‍♀❤
Ci ho provato così tanto senza un minimo di apprezzamento, fa male vederti elemosinare l'amore di tutti e non noti nemmeno l'ombra dei miei sacrifici che continuo a fare per darti amore nonostante tu mi disprezzi dio mio se fa male sono esausta ma io ti amo...non ho nessuna somiglianza con ciò che hai sempre vissuto con gli uomini.
Te lo dimostrerò un giorno piccola mia è una promessa. 🤞🏼
@occhicastanitristi-blog @delusa-da-tutti @cuoregelidoo-blog
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dottssapatrizia · 2 years ago
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PROPOSITI PER IL NUOVO ANNO
E' passato un altro anno,manca poco,davvero poco e ne comincerà uno nuovo. Mi emoziona sapere che qualcosa finisce e qualcosa di nuovo sta per cominciare. Amo i nuovi inizi perché sanno di pulito. Di nuove possibilità... che, però, mi spaventano anche! Quest' anno è stato l'anno in cui il dolore mi ha scavato dentro. Ho riportato a galla,nella mente momenti spiacevoli ... ho vissuto, nuovamente, il togliermi ogni speranza, la precarietà delle cose, la solitudine... ma tutto deve andare avanti! Comincio questo nuovo anno e mi lascio alle spalle il male ricevuto in maniera gratuita. Ho capito che ci sono persone che non si fermano davanti a niente,ma ho anche avuto modo di dimostrare a me stessa che nulla può uccidermi davvero e che la mia personalità mi ha sempre permesso di continuare ad andare avanti a testa alta e non perché io sia perfetta e non commetta errori (forse ne commetto più di altri) ma la mia dignità nessuno la calpesterà mai. Posso farlo io... Posso giudicarmi io,essere dura con me stessa,ma non permetterò mai a nessuno di giudicarmi,di umiliarmi. Ho scoperto che se si possiede una personalità si viene odiati da chi una personalità non ce l'ha,da chi vorrebbe essere e non è. Quest'anno è stato anche un anno in cui mi sono messa in gioco. Ho provato forti emozioni,rendendomi conto che nessuna emozione è sbagliata proprio perché non le possiamo controllare,ed è questo che le rende vere,spontanee. E M O Z I O N I...solo a pronunciarla e a pensarla questa parola,mi fa venire i brividi e mi fa avere voglia di vivere ancora di più. Quest'anno lo chiudo con il sorriso nel cuore se penso alle persone speciali che ho conosciuto,quelle che mi hanno aiutata ad andare incontro a me stessa,che mi hanno fatta sentire protetta,amata,accettata... un po' le ho conosciute qui,e un po' nel reale. Da Layla a Eleonora, da Giovanna e Giovanni del gruppo dei camperisti, Antonella e Osvaldo, da Teresa a Marco insieme a tutti gli amici del "IL CERCHIO È CHIUSO " con i quali sto condividendo un dolore immenso e Luca ma ci sono anche altre persone speciali che ho incontrato qui sopra durante quest'anno,persone che mi hanno letta, condividendo con me momenti tristi,momenti di riflessione..persone che mi hanno incoraggiata e a volte anche rimproverata,ma che comunque mi hanno dato qualcosa,sia attraverso i commenti che attraverso i loro post...E poi le mie amiche che mi vivono fuori,all'aria aperta: (queste sono meno ... ma va bene così !!). Chiudo quest'anno con la mia solita voglia di amare le piccole cose... che poi tanto piccole non sono visto che sono quelle che mi fanno provare vera gioia e soddisfazione. Chiudo quest'anno apprezzando la bellezza di sfiorare le altre anime e prendendone il buono,quello che serve a me per andare avanti.. e poi lo chiudo lasciandomi alle spalle la sofferenza. Lo chiudo con tanta voglia di vivere,ma anche con la voglia di migliorare perché c'è tanto ancora su cui lavorare,ma PROPRIO TANTO! Ma soprattutto lo chiudo e lo riapro con il nuovo e incondizionato amore della mia Bea...
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emz26 · 1 year ago
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Il pomo d’oro
Non so cucinare, le mie amiche sì, sono delle chef provette, Giulia fa la pizza? E boom, è la migliore del quartiere, Antonella fa un gateau di patate incredibile quasi miagola (ok, questo è il mio cervello che fa casino), Roberta poi con il suo rollè di tacchino va a toccare delle antiche corde dell’anima, un boccone assomiglia ad un caldo abbraccio di una madre, vogliamo parlare della parmigiana di Flo? No che non vogliamo...è sublime, ma lo sapete qual è il bello? È che non sono solamente specializzate in determinati piatti, sono brave in ogni piatto, io no, io non so cucinare, e avere delle amiche cosi che da un lato ti mettono all’ingrasso e dall’altro ti fanno salire il veleno, può essere destabilizzante, perché? perché in fondo è bello saper cucinare.
Le mie amiche sanno cucinare, ma lo sapete cosa proprio non sanno fare? Sopportare le critiche, perché quando ho detto che il gateau di Roberta era croccante a puntino, che la pizza di Flo era nettare che si scioglieva in bocca, che Giulia faceva un rollè che mi ricordava le coccole post sesso (ok è un po’ che non faccio sesso, e deve essere questo il motivo del gateau che miagola) e che Antonella faceva una parmigiana divina, le altre non la presero mica tanto bene, alla fine litigarono tra di loro, si accusarono di essersi rubate i quaderni delle ricette...ora non cucinano più, per essere precise non cucinano più a casa mia, e quindi ora mi ritrovo, solae affamata, il deliveroo è in ritardo e quella mela fredda in frigo comincia ad avere un aspetto invitante.
Morale della favola.
Se qualcuno ci riempie di cose buone e che ci piacciono, non facciamo troppo le puntigliose, stiamo zittine e godiamocela, che a rivalutare una scrausa e fredda mela è un attimo, si mela, non c’è nessuna cazzo di pesca nella mia vita.
P.S.
Il pomo d’oro del titolo richiama la mela della discordia, quella che fu lanciata da Eris al banchetto del matrimonio tra Peleo e Teti, una mela che tutte le dee volevano e dove nessuno voleva prendersi l’accollo di decidere a chi dovesse andare, Paride principe di Troia rimase con il cerino in mano e scelse Afrodite, sta cosa fece incazzare un po’ tutte e da li a poco Troia era in fiamme… quindi, lasciate perdere le mele e le pesche, che non è periodo di avere altri cazzi.
P.P.S
Se questa cosa la devo anche spiegare capite che la cosa diventa ancora più cringe?
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rideretremando · 1 year ago
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Dalla bolla FB di Ivano Porpora
"Mi piacerebbe avere una piccola sezione dei 20, 25 libri più rappresentativi dei migliori autori in Italia; e credo che interessi anche i miei allievi, e chi mi segue.
Qui sotto la lista dei libri. Parte l'elezione de L'ALTRO LIVELLO. Potete votarne solo dieci. Se ne votate undici, cancello il vostro commento, perché state portando rumore. Il libro può anche non essere quello: ripeto, per me Nove ha raggiunto l'apice con La vita oscena.
Aldo Nove - Milano non è Milano, 2010
Alessandra Carnaroli - La furia, 2023
Alessandra Sarchi - L’amore normale, 2014
Alessandro Baricco - Mr Gwyn, 2011
Alessandro Piperno - Con le peggiori intenzioni, 2005
Alessio Forgione - Napoli mon amour, 2018
Alessio Mosca - Chiromantica Medica, 2022
Alfredo Palomba, Quando le belve arriveranno, 2022
Andrea Bajani - Un bene al mondo, 2016
Andrea Canobbio -
Andrea Donaera - Io sono la bestia, 2019
Andrea Pomella - L'uomo che trema, 2018
Andrea Tarabbia - La calligrafia come arte delle guerra, 2010
Andrej Longo - L'altra madre, 2016
Antonella Cilento, Lisario o il piacere infinito delle donne, 2014
Antonella Lattanzi - Questo giorno che incombe, 2021
Antonio Manzini - 7/72007, 2016
Antonio Moresco - La lucina, 2013
Aurelio Picca - Il più grande criminale di Roma è stato amico mio, 2020
Benedetta Palmieri - Emersione, 2021
Carola Susani - Eravamo bambini abbastanza, 2012
Claudia Durastanti - La straniera, 2019
Claudia Petrucci - L'esercizio, 2020
Claudio Morandini - Neve, cane, piede, 2015
Claudio Piersanti - Quel maledetto Vronskij, 2021
Daniela Ranieri - Stradario Aggiornato di tutti i miei baci, 2021
Daniele Del Giudice - Orizzonte mobile, 2009
Daniele Mencarelli - Tutto chiede salvezza, 2022
Daniele Petruccioli - La casa delle madri, 2020
Dario Voltolini - Le scimmie sono inavvertitamente uscite dalla gabbia, 2006
Davide Orecchio - Storia aperta, 2021
Demetrio Paolin - Conforme alla gloria, 2016
Domenico Starnone - Vita mortale e immortale della bambina di Milano, 2021
Donatella Di Pietrantonio - L’arminuta, 2017
Edgardo Franzosini - Questa vita tuttavia mi pesa molto, 2015
Edoardo Albinati - La scuola cattolica, 2016
Edoardo Zambelli - Storia di due donne e di uno specchio, 2018
Elena Ferrante -
Emanuela Canepa - Insegnami la tempesta, 2020
Emanuela Cocco - Tu che eri ogni ragazza, 2018
Emanuele Tonon - La luce prima, 2011
Emanuele Trevi - Due vite, 2020
Emidio Clementi - L’amante imperfetto, 2017
Emiliano Ereddia - Le mosche, 2021
Eraldo Baldini - L’uomo nero e la bicicletta blu, 2011
Ernesto Aloia - I compagni del fuoco, 2007
Ezio Sinigaglia - Eclissi, 2016
Fabio Bacà - Nova, 2021
Fabio Bartolomei - We are family, 2013
Fabio Geda - Nel mare ci sono i coccodrilli, 2010
Fabio Genovesi - Esche vive, 2011
Fabio Stassi - L'ultimo ballo di Charlot, 2012
Fabrizio Patriarca - Tokyo transit, 2016
Federico Platania - Il Dio che fa la mia vendetta, 2013
Filippo Nicosia - Come un animale, 2010
Filippo Tuena - Ultimo parallelo, 2007
Francesca Genti - Anche la sofferenza ha la sua data di scadenza, 2018
Francesca Manfredi - L’impero della polvere, 2019
Francesca Marzia Esposito - Corpi di ballo, 2019
Francesca Mattei - Il giorno in cui diedi fuoco alla mia casa, 2019
Francesco Dimitri - Pan, 2008
Francesco Maino - Cartongesso, 2014
Francesco Pacifico - Class, 2014
Francesco Pecoraro - La vita in tempo di pace, 2014
Francesco Targhetta - Perciò veniamo bene nelle fotografie, 2012
Franco Stelzer - Il nostro primo solenne stranissimo Natale senza di lei, 2003
Fulvio Abbate - Roma vista controvento, 2015
Giacomo Sartori - Anatomia della battaglia, 2005
Gian Marco Griffi - Ferrovie del Messico, 2022
Gianluca Morozzi - Blackout, 2004
Gilda Policastro - La parte di Malvasia, 2020
Giordano Meacci - Il cinghiale che uccise Liberty Valance, 2016
Giordano Tedoldi - Tabù, 2017
Giorgia Tribuiani - Blu, 2018
Giorgio Falco - La gemella H, 2014
Giorgio Fontana - Il mago di Riga, 2022
Giorgio Vasta - Il tempo materiale, 2008
Giovanni Dozzini - Qui dovevo stare, 2021
Giulio Mozzi - Le ripetizioni, 2021
Giuseppe Genna - Dies irae, 2006
Greta Pavan - Quasi niente sbagliato, 2023
Helena Janeczek - La ragazza con la Leica, 2017
Ilaria Palomba - Vuoto, 2022
Laura Pariani -La valle delle donne lupo, 2011
Laura Pugno - Sirene, 2007
Letizia Muratori - Casa madre, 2008
Licia Giaquinto - La briganta e lo straniero, 2014
Lorenza Pieri - Il giardino dei mostri, 2019
Lorenzo Mercatanti - Il babbo avrebbe voluto dire ti amo ma lo zio ne faceva anche a meno, 2014
Luca Ricci - Gli autunnali, 2018
Luigi Romolo Carrino - Non è di maggio, 2021
Maddalena Fingerle - Lingua Madre, 2021
Marcello Fois - Nel tempo di mezzo, 2012
Marco Balzano - Resto qui, 2015
Marco Drago - Innamorato, 2023
Marco Mancassola - Last love parade, 2005
Marco Missiroli - Atti osceni in luogo privato, 2015
Marco Peano - L'invenzione della madre, 2015
María Grazia Calandrone, Dove non mi hai portata, 2023
Maria Rosa Cutrufelli - Il giudice delle donne, 2016
Marino Magliani - Peninsulario, 2022
Mario Desiati - Spatriati, 2022
Marta Cai - Enti di ragione, 2019
Massimiliano Santarossa - Pane e Ferro, 2019
Matteo Cavezzali - Nero d'inferno, 2018
Matteo Galiazzo - Cargo, ne 2013
Matteo Melchiorre -Requiem per un albero, 2004
Mauro Covacich - La sposa, 2016
Michele Mari - Leggenda privata, 2017
Michele Orti Manara - Il vizio di smettere, 2018
Michele Vaccari - Un marito, 2018
Niccolò Ammaniti - Io non ho paura, 2001
Nicola Lagioia - La città dei vivi, 2020
Orso Tosco - Aspettando i naufraghi, 2018
Paola Barbato - Zoo, 2019
Paolo Cognetti - Sofia si veste sempre di nero, 2012
Paolo Colagrande - Salvarsi a vanvera, 2022
Paolo Giordano -
Paolo Nori - Vi avverto che vivo per l’ultima volta, 2023
Paolo Zanotti - Bambini bonsai, 2010
Paolo Zardi - Il giorno che diventammo umani, 2013
Piera Ventre - Gli spettri della sera, 2023
Piersandro Pallavicini - Atomico Dandy, 2005
Raul Montanari - Il buio divora la strada, 2002
Remo Rapino - Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio, 2019
Romolo Bugaro - Non c'è stata nessuna battaglia, 2019
Rosa Matteucci - Costellazione familiare, 2016
Rosella Postorino - Le assaggiatrici, 2018
Rossana Campo - Dove troverete un altro padre come il mio, 2015
Sacha Naspini - I cariolanti, 2020
Sandro Campani - I passi nel bosco, 2020
Sandro Veronesi - Caos Calmo, 2005
Sara Gamberini - Maestoso è l’abbandono, 2018
Sebastiano Vassalli - Le due chiese, 2010
Sergio Claudio Perroni - Entro a volte nel tuo sonno, 2018
Silvia Ballestra - La Sibilla. Vita di Joyce Lussu, 2022
Silvia Bottani - Il giorno mangia la notte, 2020
Simona Baldanzi - Figlia di una vestaglia blu, 2006
Simona Baldelli - Vicolo dell'Immaginario, 2018
Simona Vinci - La prima verità, 2016
Tiziano Scarpa - Cose fondamentali, 2010
Tommaso Pincio - Panorama, 2015
Tullio Avoledo -
Ugo Cornia - Quasi amore, 2001
Valentina Durante - Enne, 2020
Valentina Maini - La mischia, 2020
Valeria Corciolani - La regina dei colori, 2023
Valeria Parrella - Lo spazio bianco, 2008
Valerio Evangelisti - Noi saremo tutto, 2004
Vanni Santoni - Gli interessi in comune, 2008
Veronica Galletta - Nina sull’argine, 2021
Veronica Tomassini - L’altro addio, 2017
Vincenzo Pardini - Il valico dei briganti, 2023
Viola Di Grado - Fame blu, 2022
Vitaliano Trevisan - Works, 2016
Walter Pozzi - Carte scoperte, 2015
Walter Siti - Troppi paradisi, 2006
Wu Ming - 54, 2002"
Poi è partita una lotta nel fango di scrittori che gridano e si tirano i capelli e dicono meglio quello meglio quell' altro e poi io, ci devo essere io. Ed i miei amici x e y..."
E lui alla fine ha tolto il post.
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chez-mimich · 1 year ago
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NU ARTS AND COMMUNITY: IL GIARDINO SONORO DI GENÉVIÈVE E IL BOSCO CHE NON C’È DI ANTONELLA (parte I)
Nel primo pomeriggio appuntamento nel giardino di Palazzo Faraggiana per la seconda giornata di Nu Arts and Community. La dimora della illustre famiglia novarese è uno scrigno di bellezze inconsuete, ai più sconosciute e non solo perché contiene il Museo di Storia naturale e la collezione etnografica dell’esploratore Ugo Ferrandi. Il giardino, dominato dalle moli gigantesche della Cupola di San Gaudenzio e del Campanile, ospita una curiosa collinetta contenente la parte superiore di una enorme ghiacciaia che, nei secoli passati, era un lusso per pochi. A raccontarlo al pubblico è Silvana Bartoli della Fondazione Faraggiana e a riferirlo poi a Genviéve Lacey, l’artista che ha operato nel giardino, è Ricciarda Belgiojoso. Il giardino della nobile casa novarese sembra essere diventato il palcoscenico ideale per installazioni site specific, come già è stato per l’opera di Francesco Simeti nel giugno scorso in occasione di Novara Jazz Festival. Questa volta tocca all’artista australiana cimentarsi in una suggestiva installazione sonora che ha per titolo “Pleasure Garden. A Listening Garden”. Si tratta di un percorso abitato da suoni minimali e/o solenni, che mutano al passaggio dei visitatori. I suoni, oltre che dalla stessa Lacey, sono composti dal compositore norvegese Jan Bang e integrati con musica del XVII secolo del compositore Jacob van Eyck, oltre a piccoli rumori naturali o della foresta. L’installazione resterà visibile, anzi audibile, fino al 24 settembre. Subito dopo per pochi eletti, artista compresa, Silvana Bartoli illustra, al primo piano del palazzo, un affresco molto particolare che decora uno dei saloni più belli della dimora, inopinatamente adattato ad ufficio comunale. Si tratta di un Bacco ermafrodita, soggetto molto raro, che ebbe origine in età ellenistica e attraversò con alterne fortune la storia della pittura occidentale. (continua)
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telodogratis · 5 days ago
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“Ha fatto piangere anche Antonella Clerici”. Maria Sofia va direttamente in finale a The Voice Kids
[[{“value”:” Secondo appuntamento con The Voice Kids e altra sfilza di giovani talenti del canto che, sotto la conduzione di Antonella Clerici, si sono esibiti e in un certo senso anche sfidati davanti ai quattro coach che questa edizione non sono diversi dalla scorsa. Loredana Bertè, Clementino, Gigi D’Alessio e Arisa, squadra che vince del resto non si cambia. E a vincere e a entrare nel cuore…
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micro961 · 29 days ago
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Finale Music Festival
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Presentate oggi a Finale Ligure la Winter Edition del Finale Music Festival e di FMF - incontri con la musica. Fra gli altri protagonisti Antonella Ruggiero, Yoyo Mundi e Perturbazione
Alla conferenza stampa  nella Sala Consiliare del Comune della Riviera Ligure presentate le prossime manifestazioni, con qualche anticipazione su quelle future.
Dopo la manifestazione che ad agosto ha visto protagonisti nella sua prima edizione Ron, Filippo Graziani e Baccini, il Finale Music Festival torna nella sua edizione invernale a cavallo delle festività natalizie. Il festival sarà preceduto dai primi due appuntamenti con FMF - Incontri con la Musica, che sarà un appuntamento mensile in cui la musica si intreccerà con la letteratura e le immagini. De Andrè, Bindi e The Carnival of Fools. Tutti i concerti e gli incontri saranno ad INGRESSO LIBERO.
IL CALENDARIO:
FINALE MUSIC FESTIVAL – INCONTRI CON LA MUSICA
VENERDÌ 1 NOVEMBRE: Oratorio de' Disciplinanti, ore 21 Alfonso Amodio e Ferdinando Molteni presentano : "Facce di marinai. L'avventura mediterranea di Fabrizio De André e Mauro Pagani" e "L'anello di Bindi - Canzone e cultura omosessuale in Italia dal 1960 a oggi": un doveroso omaggio a Umberto Bindi.
VENERDÌ 6 DICEMBRE: Auditorium Destefanis nel complesso di Santa Caterina, ore 21 Proiezione e dibattito sul docufilm “Jesus Loves The Fools – Un carnevale dei pazzi, dei sedotti e degli abbandonati”. Con Mauro Ermanno Giovanardi ed i registi.
FINALE MUSIC FESTIVAL – WINTER EDITION
LUNEDÌ 23 DICEMBRE: Auditorium Destefanis nel complesso di Santa Caterina, ore 21 ANTONELLA RUGGIERO: la splendida estensione da brividi della fondatrice e voce dei Matia Bazar, si esibirà accompagnata dal maestro organista Roberto Olzer creando un concerto elegante e raffinato voce e piano.
LUNEDÌ 30 DICEMBRE: Auditorium Destefanis nel complesso di Santa Caterina, ore 21 YOYO MUNDI in una festa-concerto ricca di ospiti per il 35° anno di carriera.
VENERDÌ 3 GENNAIO: Auditorium Destefanis nel complesso di Santa Caterina, ore 21 PERTURBAZIONE in una rilettura live de “La Buona Novella” in occasione del 25° anniversario della scomparsa di Fabrizio De Andrè.
Interviene così il Sindaco Angelo Berlangieri: «L'obiettivo di chi amministra è quello di occuparsi anche della crescita culturale della comunità, mettendo la cultura al centro delle azioni amministrative. Quindi sono particolarmente contento di questa iniziativa caratterizzata da un intrattenimento di qualità, con anche momenti di approfondimento e riflessione, sempre con eventi a ingresso libero. Sono altresì soddisfatto che Finale Ligure stia tornando ad occupare quel ruolo di polo attrattivo culturale e che la nostra città torni ad essere protagonista nel ponente ligure».
L’Assessore al Turismo e agli Eventi Maura Firpo afferma: «Anche in questa nuova stagione l'amministrazione ha deciso di puntare decisamente sulla cultura e sulla musica e, come vi avevamo promesso, abbiamo dato un seguito al successo del Finale Music festival. Quindi abbiamo deciso di fare un'edizione invernale; un percorso musicale che si snoderà durante le feste natalizie. Il Finale Music Festival, edizione Winter, vedrà protagonisti altri 3 grandi della musica italiana. Non è tutto: ogni mese, a partire dal primo novembre faremo degli incontri in cui la musica si intreccia con la letteratura e le immagini. Presenteremo quindi opere letterarie, docufilm, opere varie in cui le note saranno un contorno. E avremo anche qui ospiti di rilievo che di volta in volta vi annunceremo. Questa cavalcata ci porterà direttamente all'estate, in cui stiamo preparando un festival alla Fortezza di Castelfranco che sarà unico nel panorama del Nord Italia, e il Festival di Agosto con i big della musica italiana».
La direzione artistica e l’organizzazione sono sempre condotte da Roberto Grossi e Fabio Gallo.
«Iniziamo gli incontri musicali parlando tra l'altro di due grandissimi cantautori liguri – dice Roberto Grossi - De André e Bindi, per poi ospitare il concerto di una vera e propria icona della nostra musica: Antonella Ruggiero. Per questi appuntamenti invernali abbiamo scelto proposte esclusive e di qualità, come la proiezione del documentario sui Carnival Of Fools presentata da Mauro Ermanno Giovanardi, come la festa per i 35 anni di carriera degli Yo Yo Mundi e come il concerto dei Perturbazione dedicato alla "Buona Novella" di Fabrizio De André. Molte altre sorprese seguiranno questi appuntamenti, con l'obiettivo di fare di Finale Ligure la città della musica del ponente ligure».
«È davvero bello assistere a come Finale Ligure stia diventando un porto sicuro per la cultura e soprattutto per la musica – afferma Fabio Gallo - ed è bello questo confronto e questa ricerca sviluppata con il lavoro di persone competenti e amministratori illuminati che cercano di valorizzare la bellezza architettonica, paesaggistica e storica attraverso la musica, lavorando anche sul campo e non solo alla scrivania. Anche stavolta, così come sarà per gli appuntamenti a venire, abbiamo mischiato e contaminato forti dosi di Liguria con altre proposte artistiche».
Tutti i concerti e gli incontri saranno ad INGRESSO LIBERO.
CONTATTI E SOCIAL
TEL: 019.681019 FB: FINALE MUSIC FESTIVAL IG: finale_music_festival
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siciliatv · 1 month ago
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Giovanni Cacioppo al Palacongressi, spettacolo rinviato al 24 novembre
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Lo spettacolo del comico di Zelig Giovanni Cacioppo, inizialmente programmato al Palacongressi del Villaggio Mosè per questo sabato 19 ottobre, è stato rinviato di circa un mese, a domenica 24 novembre. I motivi, scrivono gli organizzatori, sono "indipendenti dall'artista e dall'organizzatore". I biglietti già acquistati rimarranno validi per la nuova data e nella stessa postazione scelta (settore, fila e numero posto). Gli organizzatori hanno altresì comunicato a tutti coloro che saranno impossibilitati a partecipare il 24 novembre che potranno chiedere il rimborso dei biglietti, tramite gli stessi canali dove è stato effettuato l'acquisto, entro il 31 ottobre. Trascorso tale termine non sarà più possibile chiedere il rimborso. Giovanni Cacioppo porterà in scena il suo ultimo spettacolo, intitolato “Ho scagliato la prima pietra”, che vuole essere un'analisi di costume e di abitudini sociali inerenti alla nostra epoca, naturalmente trattati con chiave ironica. Il titolo non va inteso come il gesto di chi è senza peccato, anzi, ma di chi con questa azione vuole sensibilizzare, fare riflettere il pubblico ed innescare una reazione. Lo spettacolo sarà presentato da Angelo Palermo. Direzione artistica di Giovanna Crapanzano. Event coordinator Antonella Airò e Orazio Claudio Turco. Read the full article
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fashionluxuryinfo · 2 months ago
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Domenica 22 Settembre dalle 16.00 alle 20.00 nella la sala “New York” dell’Hotel Nhow di Milano in via Tortona, 35 si svolgerà la prima edizione delle sfilate “Catwalk4 Milan” ideate e prodotte da Gianluigi Resta.
In passerella sfileranno le collezioni di Anton Giulio Grande, Daphne Milano, Antonella Bravi, DB SOUL.
Una vetrina per aziende e stilisti che presenteranno le loro collezioni S/S 2025 a Milano, cuore pulsante e capitale indiscussa della moda internazionale all’interno della Milano Fashion Week che anche in questa edizione promette un calendario ricco di eventi esclusivi e sfilate. https://www.fashionluxury.info/it/
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monadenomade · 3 months ago
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Libera sempre, fascista mai
Cosa io sia andata a fare in stazione quel giorno non me lo ricordo. Forse dovevo partire, forse aspettavo l'arrivo di qualcuno - fatto sta che ero arrivata troppo presto. Mi ricordo che faceva dannatamente caldo, così entrai nella sala d'attesa in cerca di un po' d'aria condizionata. I posti liberi erano pochi; quello sul quale mi sedetti era proprio di fronte a quella grande targa sul muro che non avevo mai veramente osservato. Già altre volte ero passata dalla sala d'attesa, ma il mio sguardo era sempre scivolato su di essa senza mai fermarsi a leggere - sarà una targa della guerra, pensavo, andando oltre. Quella volta lì invece ci ero proprio seduta di fronte, e avevo del tempo da ammazzare, e non sapevo cosa fare. Non c'era mica Instagram all'epoca. Così iniziai a leggere.
All'inizio non capivo. Non c'era spiegazione di cosa fosse avvenuto, solo una laconica scritta: "2 agosto 1980. Vittime del terrorismo fascista", e poi una lunga lista di nomi. Quelli che più mi facevano impressione erano quelli con la mia stessa età. Rossella Marceddu, anni 19. Antonella Ceci, anni 19. Franca Dall'Olio, anni 20. Non si può morire a 19 anni, pensavo, Com'è possibile che queste persone siano morte alla mia età? I giovani non sono fatti per morire. Più andavo avanti e più mi sentivo stringere lo stomaco. L'enorme squarcio di fianco alla targa andava assumendo un significato totalmente diverso - non una scelta di design, come ingenuamente avevo pensato la prima volta che l'avevo visto, ma una cicatrice profonda e dolente, che ancora oggi fatica a rimarginarsi.
Quando arrivai alla fine della lista (lessi tutti i nomi, fino all'ultimo) sentivo le lacrime rotolare giù dalle guance. Non sapevo esattamente cosa fosse successo; tutti i dettagli della vicenda - l'orologio fermo alle 10 e 25, il bus 37, la strategia della tensione - li scoprii solo dopo, col tempo. Ma sapevo che era qualcosa di orribile, che aveva spezzato tante, troppe vite. Questo mi bastava.
L'attentato del 2 agosto - anche questa cosa la scoprii col tempo - è entrato sotto pelle ai bolognesi, li ha formati, li ha plasmati. Il ricordo è vivo, anche a quarant'anni di distanza; e finché i bolognesi ricorderanno, ricorderà anche Bologna. Le città, in fondo, non sono altro che tante persone messe insieme. Le città non sono insiemi di case, sono insiemi di persone. Ma se è vero che le persone formano le città, è altrettanto vero che le città rispondono, e formano a loro volta le persone. Il singolo influenza il tutto, e il tutto influenza il singolo. Io sono stata parte di Bologna per nove fantastici anni; Bologna, in cambio, è stata parte di me e mi ha insegnato la lezione più grande: sii quello che ti pare, davvero - tranne che fascista. Libera sempre, fascista mai.
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uominiedonneblog · 5 months ago
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Antonella Fiordelisi ritorno di fiamma con un suo ex famoso, avvistati a Ibizza insieme
#grandefratello E adesso vi parliamo della bella modella Antonella Fiordelisi che abbiamo imparato a conoscere bene al Grande Fratello , dove lo ricordiamo ha conosciuto e si è innamorata di Edoardo Donnamaria, la loro storia è finita dopo un mese e me
E adesso vi dedichiamo questa intervista alla bella salernitana Antonella Fiordelisi ha un passato di sportiva alle spalle, per la precisione di schermitrice dove è arrivata anche in Nazionale , ha infatti vinto la medaglia di bronzo ai Campionati italiani con la spada. Ma è diventata ovviamente famosa al grande pubblico grazie alla sua partecipazione al Grande Fratello , dove ha incontrato e si…
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m2024a · 5 months ago
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Giacomo Bozzoli, dove si trova? Ipotesi fuga in nave dalla Spagna. E si indaga sulle schede sim che usava per «chiamare le escort» Giacomo Bozzoli è all'estero. Ed è caccia all'uomo. Si cercano legami con altre persone che possono aver aiutato il 39enne bresciano, condannato all'ergastolo in via definitiva nel 2015 per aver ucciso lo zio Mario, a costruirsi una latitanza iniziata oramai una settimana fa. Bozzoli è pericoloso e disposto a tutto pur di sottrarsi alla cattura. L'omicidio è stato inquietante e brutale: secondo la sentenza, l'imprenditore ha gettato lo zio nel forno di fonderia di famiglia a Marcheno. Ora è certo che Bozzoli avesse pianificato la fuga in ogni dettaglio. E, secondo le ultime ricostruzioni, sarebbe fuggito dalla Spagna a bordo di una nave. Giacomo Bozzoli, il «nuovo volto» e i documenti falsi: l'ipotesi del cambio identità. Mai ripreso dalle telecamere, scomparsa anche l'auto Le telecamere In attesa di ricevere le immagini delle telecamere a circuito chiuso degli alberghi di Cannes e Marbella dove è stato registrato il documento di Bozzoli, gli inquirenti stanno cercando di ricostruire eventuali spostamenti interni in Spagna e Francia da parte dell'uomo che con la compagna e il figlio ha trascorso una decina di giorni tra Cannes, Valencia e Marbella. Fuga in nave Non si esclude che possa essersi imbarcato su una nave dopo essersi liberato della Maserati Levante usata per lasciare l'Italia. E sulla quale la compagna non ha saputo dire nulla. Bozzoli, che durante il processo iniziò con queste parole il suo esame: «vorrei dire che io dirò tutta la verità perché io sono innocente, e dirò solo la verità", è quindi ancora latitante all'estero. In Spagna la sua Maserati Levante è stata inquadrata solo una volta dalle telecamere stradali ma in un periodo in cui il 39enne era ancora con la compagna e con il figlio, rientrati in Italia e a Brescia venerdì in treno dalla Francia. Antonella Colossi, la ricostruzione Siamo stati «insieme fino al primo luglio quando abbiamo scoperto in Internet della conferma dell'ergastolo. Poi Giacomo si è allontanato ma non so dove», ha detto ai carabinieri Antonella Colossi, la compagna del 39enne. Che in sette giorni ha perso la memoria «per lo choc dopo la sentenza» ha detto, e prima ancora il cellulare. Sono stati «a Cannes la prima notte fuori dall'Italia», ha spiegato. I cellulari non sono un dettaglio in questa vicenda. Non lo sono oggi, per la latitanza, e nemmeno nove anni fa all'epoca dell'omicidio di Mario Bozzoli. Scappando dall'Italia Giacomo ha lasciato il suo a casa, quello collegato al numero che usava personalmente, e che i carabinieri hanno trovato in un cassetto della villa di Soiano del Garda (Brescia). Possibile che uno decida di andare in vacanza con compagna e figlio senza cellulare? «Ne avrà usati altri intestati a stranieri», ipotizzano gli inquirenti. Schede sim Non una novità per Giacomo Bozzoli che secondo le indagini, quando lo zio Mario svanì nel nulla, poteva contare su una batteria di una decina di sim telefoniche. «Le schede che mi hanno sequestrato i carabinieri non sapevo neanche di averle, ma l'uso di queste schede era solo per un semplice motivo, che le utilizzavo quando magari incontravo una ragazza in un locale e volevo chiamarla; e magari per chiamare delle escort per divertirmi, non era per chiamare dei delinquenti, né brutta gente, era solo per chiamare ragazze», raccontò a processo. Aveva schede intestate a cittadini albanesi, rumeni e pakistani. Chi indaga è anche convinto che la compagna sia rientrata in Italia - dopo due giorni di vuoto in cui non risulta registrata in nessun albergo in Spagna - solo quando Giacomo Bozzoli l'ha avvertita che la sua fuga stava proseguendo nel migliore dei modi.
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