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unwinthehart · 2 months ago
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SANREMO 2025 - MASTERPOST
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🚨GREEN CARPET lunedì 10/02 alle 20:30 🚨Dal 07/02 al 15/02 Prima Festival condotto da Gabriele Corsi, Bianca Guaccero e Mariasole Pollio 🚨Dall'11/02 al 14/02 a termine delle Serate di Sanremo Dopo Festival condotto da Alessandro Cattelan 🚨16/02 Speciale Domenica In con i cantanti di Sanremo e lo speciale DietroFestival
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1. PRIMA SERATA (martedì 11/02): Co-conduttori: Gerry Scotti e Antonella Clerici Ospiti: Jovanotti Ospiti Suzuki Stage: Raf; Noa e Mira Awad Cantanti in gara ad esibirsi: 29 Giuria: Sala Stampa, Tv e Web Classifica comunicata al pubblico: #5 posizioni senza ordine di piazzamento. 2. SECONDA SERATA (mercoledi 12/02): Co-conduttori: Bianca Balti, Cristiano Malgoglio e Nino Frassica Ospiti: Damiano David Ospiti Suzuki Stage: Big Mama Cantanti in gara ad esibirsi: 15 + 4 Nuove Proposte Giuria: Televoto (50%) e Giuria delle Radio (50%). Si aggiunge Televoto per la sfida delle Nuove Proposte. Classifica comunicata al pubblico: #5 posizioni senza ordine di piazzamento.
3. TERZA SERATA (giovedì 13/02): Co-conduttori: Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa Ospiti: Iva Zanicchi; Duran Duran Ospiti Suzuki Stage: Ermal Meta Cantanti in gara ad esibirsi: 14 + Finale delle Nuove Proposte Giuria: Televoto (50%) e Giuria delle Radio (50%). Si aggiunge Televoto per la sfida delle Nuove Proposte. Classifica comunicata al pubblico: #5 posizioni senza ordine di piazzamento.
4. SERATA DELLE COVER (venerdì 14/02): LISTA DUETTI ➡️QUA Co- conduttori: Mahmood e Geppi Cucciari Ospiti: Ospiti Suzuki Stage: Benji e Fede Cantanti in gara ad esibirsi: 29 Giuria: Televoto (34%), Giuria delle Radio (33%), Sala Stampa, Tv e Web (33%). Il voto non fa più media con le altre serate Classifica comunicata al pubblico: per intero. Proclamazione del Vincitore della Serata delle Cover
5. FINALE (sabato 15/02): Co-conduttori: Alessandro Cattelan e Alessia Marcuzzi Ospiti: Ospiti Suzuki Stage: Tedua Ospiti Costa Crociere: Planet Funk Cantanti in gara ad esibirsi: 30 + Finalisti delle Nuove Proposte Giuria: Televoto (34%), Giuria delle Radio (33%), Sala Stampa, Tv e Web (33%) Classifica comunicata al pubblico: #5 posizioni senza ordine di piazzamento. Verrà aperta una nuova votazione per tutte le Giurie il risultato di questa nuova votazione sommato alla media di tutte le altre determinerà il Vincitore del Festival.
(in aggiornamento...)
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curiositasmundi · 2 months ago
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[...]
Finora il codice della strada prevedeva la sospensione della patente per chi viene trovato alla guida «in stato di alterazione psico-fisica». Quando le forze dell’ordine sospettavano che una persona avesse fatto uso di sostanze stupefacenti dovevano fare un test preliminare per confermare l’assunzione. Nel caso in cui il test fosse positivo, la persona doveva essere accompagnata in ospedale o in un ambulatorio per accertare lo stato di alterazione psico-fisica. Questo accertamento poteva essere fatto soltanto da un medico. In questo modo veniva preservato il principio per cui in Italia usare sostanze non è reato e veniva punita soltanto la guida in stato di alterazione, esattamente come accade per il consumo di alcol.
La riforma del codice della strada ha eliminato le parole “stato di alterazione psico-fisica” dalle regole e dalle sanzioni relative alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Di fatto, basterà un test positivo per la sospensione della patente.
Già nei mesi scorsi la nuova norma era stata contestata perché in molti casi le tracce di sostanze stupefacenti rimangono nell’organismo giorni o settimane dopo l’assunzione. Il THC, il componente psicoattivo comunemente associato all’effetto stupefacente della marijuana, può rimanere nell’organismo in concentrazioni molto basse e comunque rilevabili per diverso tempo: dipende dalla dose assunta, dalla frequenza d’uso e dal metabolismo individuale. Nella saliva può essere rilevato fino a tre giorni dopo l’ultima assunzione, nel sangue fino a tre settimane, nell’urina fino a un mese, nel capello fino a tre mesi. Le forze dell’ordine usano prevalentemente test salivari, mentre gli altri tipi di test vengono eseguiti nella maggior parte dei casi in ospedali o ambulatori.
[...]
Federica Valcauda, esponente del movimento politico Europa Radicale, sostiene che ci sia stata poca attenzione in merito a questa specifica norma, secondo lei approvata dai partiti senza avere consapevolezza delle conseguenze. «È una follia politica e una follia scientifica: se i politici leggessero di più cosa dice la scienza si accorgerebbero che l’effetto della cannabis svanisce poche ore dopo l’assunzione. Le nuove sanzioni non hanno senso». Secondo Valcauda è molto probabile che alle prime sanzioni seguano ricorsi perché la legge non rispetta la costituzione.
Molte associazioni che negli ultimi mesi si sono opposte alla nuova regola hanno sottolineato la differenza con il consumo di alcol, le cui tracce svaniscono poche ore dopo aver bevuto: è come se venisse sospesa la patente a una persona che ha bevuto mezza bottiglia di vino una settimana prima, è l’efficace paragone usato da alcune associazioni per dimostrare l’intento repressivo della norma.
Antonella Soldo, coordinatrice dell’associazione antiproibizionista Meglio Legale, spiega che le nuove norme non contengono nemmeno deroghe per le persone che assumono cannabis a usi terapeutici, con regolare prescrizione dei medici: «Queste persone affrontano già molti problemi quando devono rinnovare la patente, in questo caso rischiano la sospensione per un uso autorizzato dal medico. Si vuole punire esclusivamente il consumo di sostanze stupefacenti, che in Italia non è un reato».
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thegianpieromennitipolis · 1 month ago
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CONFERENZE - POLIS di Gianpiero Menniti racconta la Comunicazione l'Arte e la Politica
IL SACRO NELL'ARTE CONTEMPORANEA - di Gianpiero Menniti
Il racconto dell’arte e dell’arte occidentale in particolare, rimane aperto a domande irrisolte.
Tra queste, il rapporto con il sacro nel modello di rappresentazione del fervore religioso è forse il percorso di ricerca più proficuo per tentare di comprendere le singolarità e le contraddizioni di espressioni artistiche di straordinaria intensità.
Così, correndo lungo i secoli della cristianità, mutando ed esplorando sempre nuove vie, quelle antiche aporie hanno lasciato il segno anche nell’arte contemporanea, nonostante celate nei tratti caotici del tumultuoso “Secolo Lungo” e poi di un Novecento ancora vibrante nelle coscienze del sentire artistico.
Per questa ragione ho voluto che due apprezzate e premiate opere di due pregevoli artisti fossero accanto a me durante la dissertazione: "La Madonna della Consolazione di Dasà", mirabilmente dipinta da Corradino Corrado e la rappresentazione della croce che vede la marcata espressività di Antonella Di Renzo.
Così s'è snodata la conferenza tenuta a Vibo Valentia lo scorso 17 Dicembre, nella Chiesa del Rosario il cui impianto risale al 1284: sono stato accolto con rimarchevole gentilezza dal Rettore, Mons. Filippo Ramondino e dal Priore dell'Arciconfraternita di Maria SS. del Rosario e San Giovanni Battista, Pino Mirabello.
Di suggestivo interesse e indubbio pregio la "Cappella De Sirica-Crispo" che nell'occasione ho visitato: stile gotico angioino, fu eretta nel 1346 nell'allora tempio dei Frati Conventuali di San Francesco d'Assisi, unica superstite delle quattro cappelle monumentali originariamente presenti sul lato destro del luogo sacro.
La cappella che ospita un suggestivo sarcofago marmoreo con un altorilievo raffigurante il cavaliere angioino Domenico De Sirica, è dedicata a Santa Caterina e rappresenta uno dei più significativi esempi di gotico meridionale.
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donaruz · 1 year ago
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LA RAGAZZA DEL PIRATA.
L’estate è di gran lunga la stagione che mi piace meno. Gli amici del mio quartiere se ne vanno tutti al mare e i compagni di scuola, anche loro vanno al mare. Io ne farei volentieri a meno, cioè, il mare mi piace, ma fa troppo caldo e poi mi rimane il segno bianco degli occhiali sul viso. Ma la cosa che proprio mi fa vergognare di più sono i miei costumi. Ogni anno la mamma me ne compra un paio nuovi, ma sono troppo colorati, mi si nota da tutta la spiaggia, come l’insegna del bar Marilena quando c’è la festa del quartiere. Io invece vorrei essere guardata il meno possibile, perché ogni volta che qualcuno mi vede o mi parla fa sempre quell’espressione come a dire “poverina”, che alla fine non lo dice mai, ma ce l’ha scritto in faccia e si vede benissimo. Come l’insegna del bar Marilena. La mamma dice che quei colori mi illuminano il viso, io vorrei dirle che così mi si nota di più il segno bianco degli occhiali, ma mi limito a sorridere alla meglio e fare di sì con la testa.
Sono Maria e ho sette anni, ma sembro un po’ più piccola dei ragazzini della mia età. La mamma dice che è questione di tempo, che anche sua sorella, la zia Antonella, era bassina ma ora è una stangona. E io le credo, anche se quando lo dice la sua voce si incrina un po’ e lo sguardo è meno croccante. Faccio visite da quando sono nata, un dottore dopo l’altro, come quando sei sul treno e vedi passare le stazioni dal finestrino e ti fermi giusto il tempo per fare pipì e ripartire subito senza che sia cambiato niente e non vedi l’ora di scendere davvero e goderti la vita oltre la stazione.
Pare che io abbia una malattia che chiamano “sindrome” legata a un cromosoma, roba complicata, però io non mi fido mica tanto di questi dottori, perché non mi sembra di essere malata, io sto benissimo. Sì ok, leggo lentamente e sbaglio spesso le parole, ma lo fa anche nonno Michele che ha ottantasette anni e non mi pare che faccia tutte queste visite. Anche se dicono che lui ha il “morbo” e quando lo dicono allargano tutti le braccia rassegnati. Forse lo hanno fatto scendere a forza dal treno in una stazione che non era la sua e ora si guarda intorno in cerca di un passaggio, che forse non arriverà mai.
Alla fine mi rassegno e parto per la spiaggia, anche perché a Livorno se d’estate non vai al mare finisci per passare le giornate dentro casa e come dice nonno Michele mentre cammina dalla cucina alla sala cercando l’uscita della sua stazione, «a stare in casa ti incattivisci». E appena finisce la frase piscia al termosifone convinto che sia la statua della Libertà. Perché dice sempre che «gli americani non capiscono un cazzo», ma non si ricorda il motivo.
Mi piace venire al mare qui, in mezzo a tutta questa gente con nomi importanti. Sembra di stare a Hollywood. La mamma dice che se fossi nata in America avrei fatto sicuramente l’attrice. Magari quando sarò alta come zia Antonella ci farò un pensierino, per il momento cerco di imparare a parlare bene, perché non si è mai vista un’attrice che inciampa sulle parole, traballa, e alla fine si scapicolla.
Ogni giorno alle sedici in punto vado a fare la fila al bar, per prendere un ghiacciolo alla fragola. La mamma dice che con questo caldo c’è bisogno di qualcosa di rinfrescante, e ogni giorno, sempre, cascasse il mondo, mi viene incontro Samuel, il barista. Lui è alto, la barba disegnata bene e i capelli raccolti in una coda. Sembra un pirata con quegli anelli e gli orecchini. Un pirata che profuma di buono. A lui non interessa se sono bassa, se ho il segno degli occhiali, lui non ha l’insegna del Bar Marilena dentro allo sguardo, o se ce l’ha la tiene spenta. Ogni giorno si avvicina, ha un tatuaggio di Che Guevara sul braccio destro e lo stemma del Livorno Calcio su quello sinistro. Io non lo conosco questo signore Che Guevara, ma pare che qui sia amico di tutti. Mi solleva, bacino sul collo e poi mi dice:
«Te oggi sei la mia ragazza, se ti azzardi a farmi le corna ti stacco le braccine, intesi?». Ogni giorno. Cascasse il mondo.
Io non glielo dico che mi piace Iuri di terza F, non vorrei che ci rimanesse male. Però un po’ mi fa piacere essere la ragazza del pirata.
Magari quando sarò alta come zia Antonella mi farò invitare a cena fuori. Perché certe occasioni vanno prese al volo, alla faccia di tutte le sindromi e di tutti i cromosomi.
Francesco Lollerini 🖋
Immagine Flickr
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poesiaincompresa · 9 months ago
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Ho come l'impressione che tu voglia a tutti i costi trovare un uomo che sia disposto a darti l'amore che cerchi sin da bambina ma adesso ti faccio una domanda...
Se questa persona in realtà non è un uomo ma una donna? già...non lo accetteresti, ti accontenti di farti umiliare, supplicare affetto da qualsiasi uomo piuttosto che accorgerti da tutta la vita c'è una persona destinata a te che aspettava solo che tu nascessi per prendersi cura di ogni ferita, mettere cerotti e baciarti crepe non ancora rimarginate del tutto, darti un motivo per essere veramente felice, non te ne accorgi nemmeno, non sei ancora pronta e non ho più luce che possa aiutarmi ad illuminarti la strada...questo fa male. Un giorno mi dicesti una cosa non lo so se lo ricordi...ma quando ti dissi che mi sarei presa cura di te e ci sarei riuscita tu facesti un passo indietro rinnegando la mia affermazione, dicesti "non ce la fai Antonella" e adesso sono ancora qui per farti la stessa domanda, "se non ci provi nemmeno a darmene occasione come puoi dire che non sono in grado di farcela?" capisci perché non posso lasciarti andare? Perché infondo all'anima mia so che speri che ci sia qualcuno che non si arrenda al tuo primo rifiuto e io non lo farò, so di potercela fare. L'ho promesso e con te ce la farò. Costi quel che costi. Io ci lotto per te fino al mio ultimo respiro. Ti voglio al mio fianco e ce la farò. 🤷🏻‍♀❤
Ci ho provato così tanto senza un minimo di apprezzamento, fa male vederti elemosinare l'amore di tutti e non noti nemmeno l'ombra dei miei sacrifici che continuo a fare per darti amore nonostante tu mi disprezzi dio mio se fa male sono esausta ma io ti amo...non ho nessuna somiglianza con ciò che hai sempre vissuto con gli uomini.
Te lo dimostrerò un giorno piccola mia è una promessa. 🤞🏼
@occhicastanitristi-blog @delusa-da-tutti @cuoregelidoo-blog
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rideretremando · 1 year ago
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Dalla bolla FB di Ivano Porpora
"Mi piacerebbe avere una piccola sezione dei 20, 25 libri più rappresentativi dei migliori autori in Italia; e credo che interessi anche i miei allievi, e chi mi segue.
Qui sotto la lista dei libri. Parte l'elezione de L'ALTRO LIVELLO. Potete votarne solo dieci. Se ne votate undici, cancello il vostro commento, perché state portando rumore. Il libro può anche non essere quello: ripeto, per me Nove ha raggiunto l'apice con La vita oscena.
Aldo Nove - Milano non è Milano, 2010
Alessandra Carnaroli - La furia, 2023
Alessandra Sarchi - L’amore normale, 2014
Alessandro Baricco - Mr Gwyn, 2011
Alessandro Piperno - Con le peggiori intenzioni, 2005
Alessio Forgione - Napoli mon amour, 2018
Alessio Mosca - Chiromantica Medica, 2022
Alfredo Palomba, Quando le belve arriveranno, 2022
Andrea Bajani - Un bene al mondo, 2016
Andrea Canobbio -
Andrea Donaera - Io sono la bestia, 2019
Andrea Pomella - L'uomo che trema, 2018
Andrea Tarabbia - La calligrafia come arte delle guerra, 2010
Andrej Longo - L'altra madre, 2016
Antonella Cilento, Lisario o il piacere infinito delle donne, 2014
Antonella Lattanzi - Questo giorno che incombe, 2021
Antonio Manzini - 7/72007, 2016
Antonio Moresco - La lucina, 2013
Aurelio Picca - Il più grande criminale di Roma è stato amico mio, 2020
Benedetta Palmieri - Emersione, 2021
Carola Susani - Eravamo bambini abbastanza, 2012
Claudia Durastanti - La straniera, 2019
Claudia Petrucci - L'esercizio, 2020
Claudio Morandini - Neve, cane, piede, 2015
Claudio Piersanti - Quel maledetto Vronskij, 2021
Daniela Ranieri - Stradario Aggiornato di tutti i miei baci, 2021
Daniele Del Giudice - Orizzonte mobile, 2009
Daniele Mencarelli - Tutto chiede salvezza, 2022
Daniele Petruccioli - La casa delle madri, 2020
Dario Voltolini - Le scimmie sono inavvertitamente uscite dalla gabbia, 2006
Davide Orecchio - Storia aperta, 2021
Demetrio Paolin - Conforme alla gloria, 2016
Domenico Starnone - Vita mortale e immortale della bambina di Milano, 2021
Donatella Di Pietrantonio - L’arminuta, 2017
Edgardo Franzosini - Questa vita tuttavia mi pesa molto, 2015
Edoardo Albinati - La scuola cattolica, 2016
Edoardo Zambelli - Storia di due donne e di uno specchio, 2018
Elena Ferrante -
Emanuela Canepa - Insegnami la tempesta, 2020
Emanuela Cocco - Tu che eri ogni ragazza, 2018
Emanuele Tonon - La luce prima, 2011
Emanuele Trevi - Due vite, 2020
Emidio Clementi - L’amante imperfetto, 2017
Emiliano Ereddia - Le mosche, 2021
Eraldo Baldini - L’uomo nero e la bicicletta blu, 2011
Ernesto Aloia - I compagni del fuoco, 2007
Ezio Sinigaglia - Eclissi, 2016
Fabio Bacà - Nova, 2021
Fabio Bartolomei - We are family, 2013
Fabio Geda - Nel mare ci sono i coccodrilli, 2010
Fabio Genovesi - Esche vive, 2011
Fabio Stassi - L'ultimo ballo di Charlot, 2012
Fabrizio Patriarca - Tokyo transit, 2016
Federico Platania - Il Dio che fa la mia vendetta, 2013
Filippo Nicosia - Come un animale, 2010
Filippo Tuena - Ultimo parallelo, 2007
Francesca Genti - Anche la sofferenza ha la sua data di scadenza, 2018
Francesca Manfredi - L’impero della polvere, 2019
Francesca Marzia Esposito - Corpi di ballo, 2019
Francesca Mattei - Il giorno in cui diedi fuoco alla mia casa, 2019
Francesco Dimitri - Pan, 2008
Francesco Maino - Cartongesso, 2014
Francesco Pacifico - Class, 2014
Francesco Pecoraro - La vita in tempo di pace, 2014
Francesco Targhetta - Perciò veniamo bene nelle fotografie, 2012
Franco Stelzer - Il nostro primo solenne stranissimo Natale senza di lei, 2003
Fulvio Abbate - Roma vista controvento, 2015
Giacomo Sartori - Anatomia della battaglia, 2005
Gian Marco Griffi - Ferrovie del Messico, 2022
Gianluca Morozzi - Blackout, 2004
Gilda Policastro - La parte di Malvasia, 2020
Giordano Meacci - Il cinghiale che uccise Liberty Valance, 2016
Giordano Tedoldi - Tabù, 2017
Giorgia Tribuiani - Blu, 2018
Giorgio Falco - La gemella H, 2014
Giorgio Fontana - Il mago di Riga, 2022
Giorgio Vasta - Il tempo materiale, 2008
Giovanni Dozzini - Qui dovevo stare, 2021
Giulio Mozzi - Le ripetizioni, 2021
Giuseppe Genna - Dies irae, 2006
Greta Pavan - Quasi niente sbagliato, 2023
Helena Janeczek - La ragazza con la Leica, 2017
Ilaria Palomba - Vuoto, 2022
Laura Pariani -La valle delle donne lupo, 2011
Laura Pugno - Sirene, 2007
Letizia Muratori - Casa madre, 2008
Licia Giaquinto - La briganta e lo straniero, 2014
Lorenza Pieri - Il giardino dei mostri, 2019
Lorenzo Mercatanti - Il babbo avrebbe voluto dire ti amo ma lo zio ne faceva anche a meno, 2014
Luca Ricci - Gli autunnali, 2018
Luigi Romolo Carrino - Non è di maggio, 2021
Maddalena Fingerle - Lingua Madre, 2021
Marcello Fois - Nel tempo di mezzo, 2012
Marco Balzano - Resto qui, 2015
Marco Drago - Innamorato, 2023
Marco Mancassola - Last love parade, 2005
Marco Missiroli - Atti osceni in luogo privato, 2015
Marco Peano - L'invenzione della madre, 2015
María Grazia Calandrone, Dove non mi hai portata, 2023
Maria Rosa Cutrufelli - Il giudice delle donne, 2016
Marino Magliani - Peninsulario, 2022
Mario Desiati - Spatriati, 2022
Marta Cai - Enti di ragione, 2019
Massimiliano Santarossa - Pane e Ferro, 2019
Matteo Cavezzali - Nero d'inferno, 2018
Matteo Galiazzo - Cargo, ne 2013
Matteo Melchiorre -Requiem per un albero, 2004
Mauro Covacich - La sposa, 2016
Michele Mari - Leggenda privata, 2017
Michele Orti Manara - Il vizio di smettere, 2018
Michele Vaccari - Un marito, 2018
Niccolò Ammaniti - Io non ho paura, 2001
Nicola Lagioia - La città dei vivi, 2020
Orso Tosco - Aspettando i naufraghi, 2018
Paola Barbato - Zoo, 2019
Paolo Cognetti - Sofia si veste sempre di nero, 2012
Paolo Colagrande - Salvarsi a vanvera, 2022
Paolo Giordano -
Paolo Nori - Vi avverto che vivo per l’ultima volta, 2023
Paolo Zanotti - Bambini bonsai, 2010
Paolo Zardi - Il giorno che diventammo umani, 2013
Piera Ventre - Gli spettri della sera, 2023
Piersandro Pallavicini - Atomico Dandy, 2005
Raul Montanari - Il buio divora la strada, 2002
Remo Rapino - Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio, 2019
Romolo Bugaro - Non c'è stata nessuna battaglia, 2019
Rosa Matteucci - Costellazione familiare, 2016
Rosella Postorino - Le assaggiatrici, 2018
Rossana Campo - Dove troverete un altro padre come il mio, 2015
Sacha Naspini - I cariolanti, 2020
Sandro Campani - I passi nel bosco, 2020
Sandro Veronesi - Caos Calmo, 2005
Sara Gamberini - Maestoso è l’abbandono, 2018
Sebastiano Vassalli - Le due chiese, 2010
Sergio Claudio Perroni - Entro a volte nel tuo sonno, 2018
Silvia Ballestra - La Sibilla. Vita di Joyce Lussu, 2022
Silvia Bottani - Il giorno mangia la notte, 2020
Simona Baldanzi - Figlia di una vestaglia blu, 2006
Simona Baldelli - Vicolo dell'Immaginario, 2018
Simona Vinci - La prima verità, 2016
Tiziano Scarpa - Cose fondamentali, 2010
Tommaso Pincio - Panorama, 2015
Tullio Avoledo -
Ugo Cornia - Quasi amore, 2001
Valentina Durante - Enne, 2020
Valentina Maini - La mischia, 2020
Valeria Corciolani - La regina dei colori, 2023
Valeria Parrella - Lo spazio bianco, 2008
Valerio Evangelisti - Noi saremo tutto, 2004
Vanni Santoni - Gli interessi in comune, 2008
Veronica Galletta - Nina sull’argine, 2021
Veronica Tomassini - L’altro addio, 2017
Vincenzo Pardini - Il valico dei briganti, 2023
Viola Di Grado - Fame blu, 2022
Vitaliano Trevisan - Works, 2016
Walter Pozzi - Carte scoperte, 2015
Walter Siti - Troppi paradisi, 2006
Wu Ming - 54, 2002"
Poi è partita una lotta nel fango di scrittori che gridano e si tirano i capelli e dicono meglio quello meglio quell' altro e poi io, ci devo essere io. Ed i miei amici x e y..."
E lui alla fine ha tolto il post.
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emz26 · 1 year ago
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Il pomo d’oro
Non so cucinare, le mie amiche sì, sono delle chef provette, Giulia fa la pizza? E boom, è la migliore del quartiere, Antonella fa un gateau di patate incredibile quasi miagola (ok, questo è il mio cervello che fa casino), Roberta poi con il suo rollè di tacchino va a toccare delle antiche corde dell’anima, un boccone assomiglia ad un caldo abbraccio di una madre, vogliamo parlare della parmigiana di Flo? No che non vogliamo...è sublime, ma lo sapete qual è il bello? È che non sono solamente specializzate in determinati piatti, sono brave in ogni piatto, io no, io non so cucinare, e avere delle amiche cosi che da un lato ti mettono all’ingrasso e dall’altro ti fanno salire il veleno, può essere destabilizzante, perché? perché in fondo è bello saper cucinare.
Le mie amiche sanno cucinare, ma lo sapete cosa proprio non sanno fare? Sopportare le critiche, perché quando ho detto che il gateau di Roberta era croccante a puntino, che la pizza di Flo era nettare che si scioglieva in bocca, che Giulia faceva un rollè che mi ricordava le coccole post sesso (ok è un po’ che non faccio sesso, e deve essere questo il motivo del gateau che miagola) e che Antonella faceva una parmigiana divina, le altre non la presero mica tanto bene, alla fine litigarono tra di loro, si accusarono di essersi rubate i quaderni delle ricette...ora non cucinano più, per essere precise non cucinano più a casa mia, e quindi ora mi ritrovo, solae affamata, il deliveroo è in ritardo e quella mela fredda in frigo comincia ad avere un aspetto invitante.
Morale della favola.
Se qualcuno ci riempie di cose buone e che ci piacciono, non facciamo troppo le puntigliose, stiamo zittine e godiamocela, che a rivalutare una scrausa e fredda mela è un attimo, si mela, non c’è nessuna cazzo di pesca nella mia vita.
P.S.
Il pomo d’oro del titolo richiama la mela della discordia, quella che fu lanciata da Eris al banchetto del matrimonio tra Peleo e Teti, una mela che tutte le dee volevano e dove nessuno voleva prendersi l’accollo di decidere a chi dovesse andare, Paride principe di Troia rimase con il cerino in mano e scelse Afrodite, sta cosa fece incazzare un po’ tutte e da li a poco Troia era in fiamme… quindi, lasciate perdere le mele e le pesche, che non è periodo di avere altri cazzi.
P.P.S
Se questa cosa la devo anche spiegare capite che la cosa diventa ancora più cringe?
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chez-mimich · 1 year ago
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NU ARTS AND COMMUNITY: IL GIARDINO SONORO DI GENÉVIÈVE E IL BOSCO CHE NON C’È DI ANTONELLA (parte I)
Nel primo pomeriggio appuntamento nel giardino di Palazzo Faraggiana per la seconda giornata di Nu Arts and Community. La dimora della illustre famiglia novarese è uno scrigno di bellezze inconsuete, ai più sconosciute e non solo perché contiene il Museo di Storia naturale e la collezione etnografica dell’esploratore Ugo Ferrandi. Il giardino, dominato dalle moli gigantesche della Cupola di San Gaudenzio e del Campanile, ospita una curiosa collinetta contenente la parte superiore di una enorme ghiacciaia che, nei secoli passati, era un lusso per pochi. A raccontarlo al pubblico è Silvana Bartoli della Fondazione Faraggiana e a riferirlo poi a Genviéve Lacey, l’artista che ha operato nel giardino, è Ricciarda Belgiojoso. Il giardino della nobile casa novarese sembra essere diventato il palcoscenico ideale per installazioni site specific, come già è stato per l’opera di Francesco Simeti nel giugno scorso in occasione di Novara Jazz Festival. Questa volta tocca all’artista australiana cimentarsi in una suggestiva installazione sonora che ha per titolo “Pleasure Garden. A Listening Garden”. Si tratta di un percorso abitato da suoni minimali e/o solenni, che mutano al passaggio dei visitatori. I suoni, oltre che dalla stessa Lacey, sono composti dal compositore norvegese Jan Bang e integrati con musica del XVII secolo del compositore Jacob van Eyck, oltre a piccoli rumori naturali o della foresta. L’installazione resterà visibile, anzi audibile, fino al 24 settembre. Subito dopo per pochi eletti, artista compresa, Silvana Bartoli illustra, al primo piano del palazzo, un affresco molto particolare che decora uno dei saloni più belli della dimora, inopinatamente adattato ad ufficio comunale. Si tratta di un Bacco ermafrodita, soggetto molto raro, che ebbe origine in età ellenistica e attraversò con alterne fortune la storia della pittura occidentale. (continua)
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scienza-magia · 5 days ago
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Moto oscillatorio delle particelle quantistiche
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Ricercatori Unisannio trovano soluzione a problema quantistico sollevato da Einstein nel 1953. Un team di ricercatori, guidato dal professor Antonio Feoli, ha dato risposta ad una critica alla Meccanica Quantistica che Albert Einstein aveva avanzato nel 1953. Einstein, nel tentativo di dimostrare che la meccanica quantistica fosse una teoria incompleta, analizzò il moto di un corpo confinato all’interno di una scatola con pareti perfettamente riflettenti. Secondo le previsioni della meccanica quantistica, il corpo dovrebbe rimanere fermo, un risultato che contrasta nettamente col moto oscillatorio previsto dalla meccanica classica. Il problema di conciliare le previsioni della teoria quantistica con quelle della meccanica classica ha suscitato l’interesse della comunità scientifica, portando a diverse interpretazioni e tentativi di spiegazione.
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Ora, i ricercatori italiani Antonio Feoli, Elmo Benedetto, Luca D’Errico e Antonella Lucia Iannella hanno dimostrato che, applicando le regole standard della meccanica quantistica, è possibile ottenere il moto oscillatorio richiesto da Einstein. In particolare, il team è stato in grado di fornire l’espressione della velocità con cui si muove la particella, calcolata tramite una formula che ha una diretta corrispondenza con quella utilizzata in meccanica classica. Il risultato di questa ricerca che contribuisce al dibattito internazionale su uno dei temi più affascinanti della fisica moderna e rappresenta un passo avanti nella comprensione della teoria quantistica, è stato pubblicato sull’autorevole rivista internazionale The European Physical Journal Plus (vol. 140, art. n. 33 del 2025). Read the full article
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figlidiroma · 26 days ago
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Botteghe di barbieri a Roma nel 600
Estratti da un saggio breve di Antonella Pampalone, La Sapienza
Riporto un paio di estratti che ho trovato in questo articolo, molto interessante, sulla vita della confraternita dei Barbieri a Roma tra 1600 e 1700. Ci sono tante cose da dire su questo articolo e sulle confraternite, in generale; per quanto riguarda ii barbieri, si trattava di una confraternita in cui confluivano anche parrucchieri e flebotomi, ossia medici autorizzati ad effettuare piccoli interventi di primo soccorso ed infermeria generale, tra i quali appunto i salassi (flebotomia).
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Contrariamente all'immagine che generalmente abbiamo del passato come un tempo oscuro, in cui molti credono non si possedesse un approccio scientifico e igienico-sanitario adeguato, per praticare la professione di barbiere e flebotomo si dovevano sostenete a Roma una serie di esami, comprensivi di studio di testi anatomici. Esistevano norme sul rilascio di patenti professionali, regolate dagli Statuti cittadini.
Quello che mi preme, però, è riportare l'attenzione sull'immagine delle botteghe che questi pochi paragrafi ci regalano: basta girare un poco per il centro di Roma (via dei Barbieri, sede della Confraternita, è a pochi passi da Largo di Torre Argentina) per figurarsi la strana bellezza che doveva caratterizzare queste vie con questo genere di negozi aperti sulla strada:
"Dal paragone con gli inventari di fine Cinquecento emerge l'invariabilità di un modello di arredo...: ai corami stampati in oro o argento alle pareti, ancora in voga nella prima metà del Seicento e mantenuti nelle botteghe non rimodernate, si preferiscono fregi perimetrali su tela con rabeschi su fondo turchino a ridosso del soffitto, talvolta decorato con rosoni turchini o con una tela riportata dipinta;... una mostra di «fontana di stucco in prospettiva per ornamento di bottega», unico addobbo di un vecchio locale ancora rivestito di corame e del tutto privo di quadri... una fontana usata come balaustra... oppure mostra di fontana con conchiglia, albero e tartari incastonata al muro con colonne e fogliami in trompe-l'oeil;... od ancora le antiporte dipinte con cherubini e fiori che si accompagnano ai cherubini indorati sotto lo specchio.
"Si mantiene l'uso diffusissimo della chitarra, ma ora il cembalo sostituisce la tiorba, il violino o il liuto, spesso raffigurato nelle vignette di metà Seicento, come nell'acquaforte di tono popolaresco del pittore di Anversa Jean Baptiste de Wael II (1632-post 1669)"
"Gli strumenti musicali, unitamente alle gabbie per i canarini, all'attrezzatura da gioco, e ai quadri, rispecchiano una filosofia del vivere improntata sul valore terapeutico e consolatorio della distrazione dal dolore o dai tempi di attesa. Per il paziente-cliente la bottega del barbiere, oltre che presidio sanitario, diventava luogo di incontro, spazio ricreativo socializzante in cui la realtà si mascherava in positivo e allontanava la mente «dalla angustia dei tempi»: una nota amara sulla percezione dell'esistenza registrata persino nei contratti di vendita. La panca esterna a lato della porta di ingresso e all'interno un certo numero di sedie di appoggio finalizzate all'attività, rendevano questa bottega diversa dalle altre; vi si poteva sostare anche senza necessità di usufruire dei servizi sanitari per conversare con gli altri avventori, o assistere agli interventi dei parenti e amici come mostrano alcune raffigurazioni dell'epoca, passare il tempo giocando a dama o a dadi, ascoltare la musica e arricchire la propria sensibilità culturale anche attraverso l'osservazione dei dipinti. Non diversamente dai moderni circoli sociali, la bottega poteva fungere da luogo di intrattenimento per una clientela variegata e trasversale, aperta ad ambo i sessi che avevano modo di confrontarsi alla pari senza distinzione di ceto."
"La rilevante presenza di quadri nelle botteghe evidenzia lo stretto rapporto dei barbieri col mercato dell'arte, comune con altre categorie professionali. Questo aspetto è stato già messo in luce dagli studi sulla pittura a Roma nel primo Seicento, da cui emerge come i barbieri fossero collezionisti di dipinti e occasionalmente intermediari nelle compravendite; gli acquisti crescenti nei decenni successivi, che si riflettono nella aumentata presenza di quadri nelle botteghe, hanno lasciato supporre una tendenza generalizzata dei barbieri al commercio d'arte, incoraggiata dal fatto che nel 1633, a seguito di un Breve di papa Urbano VIII a favore dell'Accademia di San Luca, depositaria di tutte le arti del disegno, anche i barbieri furono inseriti nella lista di tutti coloro che praticando commercio artistico dovevano pagare una tassa annuale di 10 scudi alla suddetta istituzione"
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thegianpieromennitipolis · 7 months ago
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ARTISTI CONTEMPORANEI - di Gianpiero Menniti
LA FORMA DELL'ENERGIA
La prima sensazione a colpire di lei è il sorriso: contagioso, fanciullesco, autentico.
Si accende nei suoi occhi e non passa.
Ma c'è di più: Antonella Di Renzo è anche la piacevole scoperta di una pittura che le somiglia non solo nella vividezza dello sguardo quanto nell'intensità del gesto, nel corpo che usa quasi come in una coinvolgente "performance" danzante.
Direi che pensa e si muove come dipinge.
E si esprime nel linguaggio parlato con il medesimo temperamento che promana dalla sua produzione artistica.
Una sorta d'introiezione tra l'artista e l'opera.
Il suo modo di fare arte è avventuroso.
Volutamente si misura con una forma di ricerca volta verso uno scopo molto preciso: cogliere la forma dell'energia.
Per lei, l'energia è "verità".
Si potrebbe dire che la sostanza della materia si rivela nella sua scomposizione, nel suo dissolversi: la pluripremiata artista vibonese riesce a strapparle la maschera della forma compatta che non è il suo volto reale.
Questo è ben più profondo, racchiuso proprio nell'energia che crea la massa e la tiene stretta.
Fino a quando una forza esplosiva non la frantumi liberandola dai vincoli della gravità.
Così, la materia riprende la sua leggerezza originaria e invade lo spazio, lo colora di luminosità, lo percorre senza sosta come impazzita per quella che la pittrice appella come felicità.
Le tele di Antonella Di Renzo sono queste immagini di parola, tra la potenza del colore e la suggestione del movimento, gli sfondi anch'essi dinamici e i materiali che sorgono in rilievo come fossero corpi in espansione.
L'energia fluttua, l'energia non ha "nómos".
Oppure, l'energia possiede regole: sono le leggi del caos, nonostante queste siano ancora sconosciute nella loro apprezzabilità scientifica, ancora avvolte nell'universo dell'indeterminatezza.
Tutto è davvero possibile in un modello statistico basato su principi inconcepibili solo un secolo fa, quando l'archiviazione della fisica newtoniana in favore degli sviluppi discendenti dalla fisica quantistica, da Boltzmann fino ad Heisenberg e alla relazione indissolubile tra ordine e disordine, hanno prodotto una tale mole di evidenze che nulla può ritenersi più reversibile nella spiegazione dei fenomeni dell'esserci.
Antonella Di Renzo è tra le epigoni di questa ormai secolare riflessione espressiva proiettata a risolvere sulla tela la domanda incessante di conoscenza, una domanda che prese corpo già con gli "Impressionisti" fino a spargersi lungo il '900.
Quella domanda di conoscenza è ancora attuale.
Dunque, c'è ancora spazio per artiste come lei.
Uno spazio sconfinato.
Costellato di soglie ancora in attesa di essere attraversate.
- Nelle Immagini: una foto di Antonella Di Renzo che tiene in mano "Amore malato" del 2015 e di seguito altre opere dell'artista
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siciliatv · 1 month ago
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Il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha annunciato una modifica alle date per le iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione per l'anno scolastico 2025/2026. La decisione è stata presa per permettere alle scuole di svolgere un'attività di orientamento più ampia e alle famiglie di avere più tempo per una scelta ponderata.   Le nuove date per la presentazione delle domande di iscrizione sono state fissate dal 21 gennaio 2025 alle ore 8:00 fino al 10 febbraio 2025 alle ore 20:00. Questa modifica sostituisce la precedente finestra temporale che andava dall'8 al 31 gennaio 2025.   Il Direttore Generale Antonella Tozza ha comunicato la decisione a tutti i Direttori generali, Dirigenti scolastici e Coordinatori didattici delle scuole paritarie, nonché ai Presidenti delle Regioni, delle Province e ai Sindaci dei Comuni.   Questa iniziativa mira a garantire un processo di iscrizione più agevole e consapevole per tutte le famiglie italiane. Read the full article
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multiverseofseries · 1 month ago
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Ops! È già Natale: festività fuori stagione in una commedia per tutti
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Atmosfera natalizia, buon cast, buoni sentimenti per la commedia family diretta da Peter Chelsom con Danny DeVito, Andie MacDowell e la giovanissima Antonella Rose.
Alberi decorati, luci, regali, le classiche Christmas Songs. È una festa amatissima come il Natale a far da sfondo, in qualche modo, a un classico film per tutti, una commedia family che ha le carte in regola per assicurare un'ora e mezza di leggerezza al proprio pubblico. Questo è Ops! È già Natale, il film diretto da Peter Chelsom che si ispira al nostrano Improvvisamente Natale per raccontare una storia di buoni sentimenti nell'incantevole ambientazione delle Dolomiti.
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Si balla in Ops! è già Natale
Il tutto con un gran cast in cui spiccano Danny DeVito ed Andie MacDowell, ma la cui figura centrale è la giovanissima Antonella Rose, pronti ad accogliere gli spettatori in sala per Natale.
Natale ad agosto nella storia del film
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Sul set
Siamo nelle Dolomiti ed è il mese di agosto. Abbie e Jacob vi si recano con la figlia Claire per andare a trovare il nonno Lawrence nel suo hotel in quella splendida zona d'Italia. È una visita che di solito fanno per Natale, ma l'occasione è diversa dal solito, meno festiva, più delicata: Abbie e Jacob sono in procinto di separarsi e non sanno come dirlo alla figlia, che ha soli dieci anni, così decidono di lasciare che sia il nonno, a cui la bambina è particolarmente legata, a comunicarle la notizia. La ragazza è però sveglia e capisce subito che qualcosa non va, così come si rende conto che il loro classico Natale in famiglia non ci sarà più, così decide, pretende, che lo festeggino subito, ad agosto, con tutto quel che comporta, compreso far arrivare gli altri nonni dagli Stati Uniti. Lo scopo: mettere in piedi un piano elaborato per riappacificare i genitori. Ci riuscirà?
Un gran cast per una commedia brillante
Commedie leggere per la famiglia come queste hanno bisogno di un cast che sappia accogliere lo spettatore, che le faccia sentire in qualche modo a casa nel corso della visione. E Ops! È già natale ha la giusta amalgama di attori e attrici per assolvere a questo scopo, a cominciare dalla giovane protagonista Antonella Rose che dà vita a una Claire con cui si riesce a empatizzare e partecipare. Inutile dire che le punte di diamante di questo gruppo di interpreti siano Danny DeVito ed Andie MacDowell, due star assolute che non possono non catalizzare l'attenzione, ma con quella delicatezza e mestiere che permette loro di non mettere in ombra chi li circonda.
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La famiglia protagonista del film
Al cast si affida Peter Chelsom per sostenere la leggerezza del film, anche laddove il ritmo cala come nella parte centrale dell'intreccio, mettendo in piedi un film che sa curare con attenzione i personaggi e la loro costruzione anche in fase di scrittura, riuscendo a intrattenere con delicatezza e garbo, senza strafare ma anche senza scadere in eccessive banalità. Un film che vuole intrattenere e accogliere, con consapevolezza e quel pizzico di furbizia che a volte serve per conquistare il pubblico.
L'atmosfera festiva di Ops! È già Natale
L'elemento del Natale, seppur fuori stagione nell'economia narrativa del racconto, è ovviamente parte integrante di questa furbizia a cui abbiamo accennato, con tutto il repertorio del caso: canzoni natalizie, i rossi e verdi delle decorazioni, lucine e regali, ma soprattutto i buoni sentimenti che li accompagnano in modo quasi naturale, creando la giusta miscela di ingredienti, la ricetta gustosa che gli amanti di questo tipo di commedie non vede l'ora di assaporare. Non è ovviamente il film che farà innamorare del Natale i detrattori di questa festa all'insegna di determinate emozioni e sensazioni, ma chi ci si ritrova a suo agio troverà abbastanza per passare una serata piacevole.
Conclusioni
Ha l'atmosfera giusta Ops! È già Natale, quella che tanti amano delle festività di fine anno, tra alberi, luci e tutto il necessario per celebrare quella ricorrenza. Ed ha anche il tono giusto da commedia family il film di Peter Chelson, al netto di qualche problema di ritmo nel suo segmento centrale, anche grazie a un cast in parte guidato dalla giovanissima Antonella Rose coadiuvata da big del grande schermo come Danny DeVito ed Andie MacDowell. Leggerezza e buoni sentimenti, gli ingredienti che tutti ci aspettiamo da questo tipo di produzioni. E va bene così!
👍🏻
L'atmosfera del Natale, anche se fuori stagione.
La protagonista Antonella Rose e tutto il cast, a cominciare dalla presenza magnetica di due big come Danny DeVito ed Andie MacDowell.
Il tono, quello giusto, per questo tipo di produzioni.
👎🏻
Qualche caduta di ritmo nella parte centrale della storia.
Inutile dire che chi cerca qualcosa di più profondo non lo troverà in Ops! È già Natale.
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letteratitudine · 2 months ago
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Emme Promozione presenta
a Più Libri Più Liberi
KIDDO
Indipendentemente leggo - Una sinergia tra editori, librerie e rete promozionale
giovedì 5 dicembre 2024 ore 18
La Nuvola, Roma (Viale Asia 40)
Sala Aldus, Area Business
Interventi di:
Luisa Brembilla, Emme Promozione
Vincenzo Mastrofilippo, Nielsen IQ/GfK
Stefania Ciocca, Libreria Hoepli
Antonella De Simone, Librerie Cleio
Rosaria Punzi, Lapis edizioni
Modera:
Valentina Notarberardino, saggista
Giovedì 5 dicembre 2024 alle 18 a Più Liberi Più Liberi a Roma, presso La Nuvola a Roma (viale Asia 40), nella Sala Aldus dell'Area Business, Emme Promozione presenta in anteprima KIDDO. Indipendentemente leggo, una festa lunga un mese, prevista a febbraio 2025, esclusivamente dedicata alle case editrici rappresentate da Emme Promozione Junior nelle librerie indipendenti aderenti: oltre 30 editori, oltre 100 punti vendita e 250 incontri, presentazioni e laboratori diffusi in tutta Italia rivolti a bambini, ragazzi e genitori. La prima grande iniziativa di carattere commerciale volta a rafforzare ulteriormente la presenza degli editori di settore sul canale della libreria indipendente.
L'evento di presentazione di KIDDO prevede una tavola rotonda di approfondimento intorno al tema con protagonisti d'eccezione di questo comparto editoriale. Luisa Brembilla, responsabile Operations & Marketing di Emme Promozione racconterà il progetto nel dettaglio spiegando anche le ragioni commerciali e culturali che sono alla base di questa iniziativa. Dal 2022 con Emme Promozione Junior la rete promozionale si è specializzata in questo tipo di editoria con circa 40 editori i cui libri hanno vinto molti premi prestigiosi tra cui l'Andersen.
Dati alla mano, le librerie indipendenti in Italia sono il canale privilegiato per la vendita di libri per bambini e ragazzi pubblicati da editori non indipendenti. È in questi punti vendita che la metà dei libri venduti per bambini sono di case editrici indipendenti e si configurano come il canale privilegiato di questo tipo di editoria. Vincenzo Mastrofilippo Sub-Lead, Market Intelligence di Nielsen IQ/GfK il 5 dicembre presenterà per la prima volta le statistiche di vendita e le tendenze relative a questo comparto editoriale, elaborate per conto di Emme Promozione.
Partendo dai numeri, come si può ulteriormente incrementare la visibilità e la vendita di questo tipo di pubblicazioni? KIDDO è pensato proprio per questo, anche per valorizzare le librerie indipendenti e il loro ruolo centrale nella diffusione della letteratura per bambini e ragazzi. Come si organizzano dal punto di vista di assortimento ed eventi? Stefania Ciocca, responsabile del settore Ragazzi della storica Libreria Hoepli di Milano, attiva dal 1870, e Antonella De Simone, responsabile del circuito Cleio, un movimento di punti vendita indipendenti che dal 2013 punta a valorizzare il legame tra territorio e cultura, porteranno la loro testimonianza in tal senso.
Dal canto suo, cosa può fare la casa editrice per rendere la sua offerta sempre più appetibile e per incrementare il pubblico di possibili acquirenti e lettori? Rosaria Punzi, editrice di Lapis edizioni, racconterà la sua realtà editoriale nata nel 2000 che si rivolge a bambini e ragazzi da 0 a 13 anni.
Il progetto KIDDO. Indipendentemente leggo di Emme Promozione Junior è l'esempio di quello che una rete promozionale può fare in sinergia con case editrici e punti vendita.
Il manifesto di Kiddo
Leggo per crescere, per diventare indipendente,
per imparare.
Leggo e non mi accorgo del tempo,
mi appassiono.
Leggere è un privilegio.
Leggo indipendentemente dal mondo e dalle sue distrazioni.
Leggo e non ho limiti, quindi io indipendentemente da tutti, leggo.
Emme Promozione, società di Emmelibri – Gruppo Messaggerie, nasce nel 2015 da una lunga esperienza di servizio per gli editori distribuiti. Si afferma negli anni come realtà con un forte spirito di innovazione e offre agli editori la propria consulenza attraverso strumenti sempre più avanzati. La crescita aziendale e la complessità del mercato hanno portato Emme Promozione a una nuova riorganizzazione e a un ampliamento dei servizi.
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lecodellariviera · 2 months ago
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IL FESTIVAL DELLE RAGAZZE STAGIONE 24/25
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IL FESTIVAL DELLE RAGAZZE: UN NUOVO SPAZIO PER LE VOCI FEMMINILI
L’associazione Bordigotta, composta da Barbara Bonavia, Raffaella Fenoglio e Donatella Tralci, è lieta di annunciare la nuova stagione del IL FESTIVAL DELLE RAGAZZE, un'iniziativa che si propone di promuovere e valorizzare le voci femminili più interessanti nel mondo della narrativa, della musica, dell’arte, del teatro e di ogni altra forma di espressione umana. Fondato la scorsa estate, IL FESTIVAL DELLE RAGAZZE nasce con l’intento di offrire un palcoscenico di visibilità per il talento e la creatività delle donne, senza alcuna preclusione di genere artistico o di ambito, in un contesto di inclusività e apertura verso ogni forma di espressione culturale.
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IL FESTIVAL DELLE RAGAZZE vuole costruire uno spazio di condivisione, di dialogo e di crescita per le voci femminili, con l’obiettivo di contribuire attivamente a un’onda di rinnovamento culturale, dove ogni forma di espressione sia accolta senza pregiudizi. Il festival non si limita a essere una semplice vetrina per le artiste, ma si propone anche come un laboratorio creativo e di sperimentazione, un momento nel quale le idee si incontrano, si confrontano e si sviluppano, creando nuove opportunità per le giovani talentuose e le donne affermate nel loro percorso artistico. L’offerta dell’associazione si articolerà in una serie di eventi che spaziano dalla letteratura e ogni altro ambito creativo che rappresenti una forma di espressione significativa per le donne. Scuole, biblioteche, giardini e sale per conferenze saranno alcuni dei palcoscenici utilizzati dall’associazione. 
STAGIONE 24/25
Dopo un’estate che ha visto chiacchierare l’associazione con le autrici Raffaella Fenoglio su LA RAGAZZA CHE AMAVA MIYAZAKI, Laura Calosso con L’AGAVE DELLA REGINA VITTORIA e Raffaella Ranise con LE REGINE INGLESI. LE MAGNIFICHE SOVRANE CHE HANNO PRECEDUTO ELISABETTA II, sabato 30 novembre si inaugurano gli eventi della stagione 2024/2025 de IL FESTIVAL DELLE RAGAZZE, parlando con l’autrice Antonella Grandicelli di Sylvia Plath poetessa di enorme talento, sul libro SYLVIA PLATH. LE API SONO TUTTE DONNE.  
Nei mesi successivi vedremo protagoniste Silvia Montemurro, Emanuela Abbadessa, Flavia Trupia, Elena Lenzi e Roberta Giommi, Laura Pepe, Valeria Corciolani, Laura Calosso, Eleonora Carta, Elisabetta Cametti, Antonella Forte, Maura Gancitano, Elisabetta Dami ed altre ancora in incontri che verranno di volta in volta comunicati alla stampa. L’idea portante dell’associazione è proporre incontri a favore della comunità, con autrici e artiste di talento e di spessore.
PRIMO APPUNTAMENTO: CON ANTONELLA GRANDICELLI SI PARLERÀ DI SYLVIA PLATH
Il prossimo 30 novembre alle ore 16 nella Sala Rossa del palazzo del Parco di Bordighera l’associazione ospiterà Antonella Grandicelli con il testo Sylvia Plath. Le api sono tutte donne. Evento patrocinato dal Comune di Bordighera. Ingresso gratuito. Modera l’incontro Raffaella Fenoglio. Letture a cura di Barbara Bonavia. Musica a cura del maestro Marco Balbo.
Un grandissimo talento, una favolosa bellezza, un’intelligenza acuta e sensibile. Nata a Boston nel 1932, Sylvia Plath mostra segni della sua eccezionalità fin da bambina e sembra destinata a una vita di soddisfazioni e successi. Pubblica la prima poesia a dieci anni, a diciotto vince una borsa di studio per il più prestigioso college femminile della East Coast americana, a ventitré va a terminare gli studi a Cambridge grazie a una borsa Fulbright. Qui incontra l’uomo della sua vita, Ted Hughes, giovane poeta dal brillante futuro, di cui si innamora perdutamente e che sposa. Belli e talentuosi, vivono tra le due coste dell’Atlantico, dedicandosi pienamente alla loro poesia e ai due figli. Una favola perfetta? All’alba dell’11 febbraio 1963, a trent’anni, Sylvia Plath si toglie la vita. Dietro di sé lascia incredibili poesie e un triste interrogativo su questa drammatica scelta. Attraverso la sua voce, ascoltiamo la storia di una delle più grandi poetesse del Novecento, la dolorosa lotta tra le sue luci e le sue ombre, l’ascesa e la caduta. La divina fragilità di un’anima.
Bio Antonella Grandicelli
Nata il 7 febbraio a Genova, studia lingue al Liceo Linguistico Grazia Deledda e consegue la laurea con lode in Lettere Moderne all’Università di Genova. Per molti anni scrive racconti e poesie, con cui ottiene numerosi riconoscimenti partecipando a concorsi letterari, fino a che nel 2016 pubblica il suo primo romanzo noir Le ali dell’angelo (Robin Edizioni), con buoni riscontri di pubblico e critica. Continua comunque a coltivare la sua passione per la forma letteraria del racconto. Suoi racconti trovano posto in varie antologie, tra cui Genovesi per sempre (Edizioni della Sera, 2019), Tutti i sapori del noir (Fratelli Frilli Editori 2019), I luoghi del noir (Fratelli Frilli Editori 2020), Natale a Genova (Neos Edizioni, 2019, 2020, 2021), La Liguria sorride (Lo Studiolo, 2020), Giallo in tour (Isenzatregua, 2021), Odio e Amore in noir (Fratelli Frilli Editori 2021).Vincitrice dell’edizione 2021 del Premio Internazionale Casino di Sanremo. Per l’edizione 2021 del Premio Internazionale di Poesia OSSI DI SEPPIA si aggiudica il Gran Premio della Giuria. Nel 2021 esce il suo secondo romanzo noir Il respiro dell’alba (Fratelli Frilli Editori).
Nel 2022 esce per la collana Femminile Singolare di Morellini Editore Sylvia Plath. Le api sono tutte donne, biografia romanzata che racconta la vita della grande poetessa americana
Nel 2019 è stata chiamata a far parte del comitato artistico del Festival Incipit Genova, sotto la direzione di Laura Guglielmi.
Nel 2019 dà vita insieme alla scrittrice Arianna Destito al blog themeltinpop.com, un magazine che si occupa di letteratura, arte, cultura, territorio e attualità, di cui è redattrice.
Per il numero 3/2019 della rivista CABIRDA, diretta da Anselmo Roveda, traduce dallo spagnolo alcune poesie della poetessa argentina Alejandra Pizarnik, mentre nel numero 6/2021 appaiono alcune sue poesie inedite.
CONTATTI
IG         il_festivaldelleragazze
Tel 333.2718918
servizio di Francesco Basso
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telodogratis · 2 months ago
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“Ha fatto piangere anche Antonella Clerici”. Maria Sofia va direttamente in finale a The Voice Kids
[[{“value”:” Secondo appuntamento con The Voice Kids e altra sfilza di giovani talenti del canto che, sotto la conduzione di Antonella Clerici, si sono esibiti e in un certo senso anche sfidati davanti ai quattro coach che questa edizione non sono diversi dalla scorsa. Loredana Bertè, Clementino, Gigi D’Alessio e Arisa, squadra che vince del resto non si cambia. E a vincere e a entrare nel cuore…
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