#Ali testo
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As It Is // Sorry
#as it is#/\\\#sorry#never happy ever after#patty walters#ben biss#ali testo#patrick foley#pop-punk#lyrics#pop-punk lyrics
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MY FUCKING BOYS!
#i'm so happy right now it's ridiculous#can't believe they brought back the original lineup#we can only expect greatness#as it is#patty walters#ben biss#patrick foley#ali testo#i NEED this entire photoshoot
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WE ARE SO BACK
#as it is#as it is band#benbissdefensesquad#ben biss#patty walters#ali testo#alistair testo#patrick foley
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As some people who have been following me or known me for awhile on here, I had a big shock yesterday. One of my favorite bands decided to leave for their own peace of mind.
I would like to say it now that I fully support Patty and I have nothing but love and respect for him. When I needed someone most, this band was here- literally. The night IWTHAB came out was one of the worst of my life and let me tell you, that album helped.
I found the band As It Is later than most people but they helped me more than some. They were part of my url for awhile on here, and they were my everything for a good 2-3 years. I was fortunate enough to see them live when Ali was still a part of the band and they were amazing, one of the best concerts I've seen.
It's hard to quite put in words what this loss is doing to me, because I knew it was coming. Nothing good lasts forever and I hope Patty finds a better place to be creative; whether he decides to share that with the public or not.
I met Patty, Ali, and Ronnie. All of them. I won a contest and got to video chat them. Ronnie and Ali were the only ones there, but they were some of the sweetest people ever. Ali was very soft spoken and funny, but Ronnie really took charge and made a connection with everyone so easily. But then I met Patty after the concert I had. Determined to meet him at least once, I waited till after the show.
Patty took a photo with me then went to the other people- he didn't seem at all bothered to be taking extra time to talk with the fans and he was so gentle with all of them. After he was done with the rest of the fans, I was still there because I simply couldn't leave, and I got to talk to him for a bit. When I tell you he was one of the nicest people I've ever met that isn't even an exaggeration. He was so kind and patient while I was stumbling over words, and while we didn't hug because of covid restrictions at the time- I left feeling completely satisfied and happy.
How do I say goodbye to something that was once a best friend? Even still, I'm their #2 top listener on Spotify and they take up space on the walls of my room. I think it's time to realize in my life that just because someone isn't always there doesn't quite mean they're gone. So farewell to As It Is, a best friend of mine. I'll see you guys around <3
#as it is#aii#as it is band#aii band#patty walters#ronnie ish#ben biss#ben langford biss#ali testo#alistar testo#patrick foley
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Idobi Sessions: Pretty Little Distance
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as it is performing pretty little distance acoustic for idobi radio
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E mi dimenticherò di ogni livido E ti abbraccerei, so che lo vorrei Ma i giorni passano Non lasciano neanche alle stelle in cielo un angolo
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pensando a tutte le persone che non capiscono il testo della canzone di geolier e chiedono i sottotitoli in italiano.... piacere mi chiamo francesco sono di Milano (proprio Milano Milano), non ho letto la traduzione del testo della canzone e questo post è qui per provare un punto
disclaimer: sono un dottore in lingue specializzato in lingue scandinave, parlo 4 lingue tra il B2 e il C2 e altre 2 al B1, credo sia l'unica cosa che possa avvantaggiarmi. non ho mai avuto contatti prolungati con la lingua, il dialetto o la cadenza napoletana. Qui sotto è tradotta la strofa 1, il pre-ritornello e la strofa 2. Il ritornello è praticamente in italiano neostandard e non ho abbastanza tempo per tradurre tutta la canzone.
in corsivo le parole/termini/frasi di cui non sono convinto
lesgo
Noi siamo due stelle che stanno precipitando
Ti stai vestendo consapevole che ti devi/dovrai spogliare
Pure il male ci fa bene, insieme io e te
Ci avevamo/abbiamo sperato di stare per sempre insieme io e te
No, no, no, come si fa, no no no, ti sei scordata?
Per ora no, non lo posso fare, se non ci stavi (credo sia "se non fossi esistita" , ma mi attengo al letterale), ti avrebbero dovuta inventare
La felicità quanto cosa se i soldi non la possono acquistare?
Ho sprecato tempo a parlare
Non ci avessi mai pensato
Che l'inizio della storia era già la fine della nostra storia (che l'inizio della nostra storia era già la sua fine?)
Il cielo ci guarda
E quando piove è perché è dispiaciuto per me e per te
Tu mi intrappoli abbracciandomi, pure il diavolo era un'angelo
Come mi si può amare se non ti amo? Come si può volare senza ali?
E no, è passato tanto tempo dall'ultima volta
Dammi un poco più di tempo per l'ultima volta
E no, no, no, no come si fa, no no no, ti sei scordata?
Per me, no, non lo posso fare
Conclusione: ritengo che chi nemmeno leggendo il testo capisca per lo meno il senso generale della canzone debba farsi un esame di coscienza sul suo livello di comprensione dell'italiano
#io non ascolto geolier ma non stento a credere che abbia edulcorato la lingua a favore della canzone#perché io il napoletano non lo capisco e ne sono abbastanza certo#ma questo è pressoché italiano. poi non dico che a udito si riesca a capire così bene#ma ho visto gente (ANCHE QUI) chiedere dei sottotitoli in italiano#1. puoi mettere i sottotitoli al festival#2. il testo di geolier è in napoletano e si capisce benissimo#bene buona giornata#sanremo2024#sanremo 2024#sanremo#geolier#mi sono tolto un sassolino dalla scarpa
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Sempre a proposito del "suono - senso"...
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Alessandro Baricco "racconta" Carmelo Bene
Carmelo Bene. Me l'ero immaginato definitivamente ingoiato da una vita quotidiana inimmaginabile, e triturata dal suo stesso genio, portato via su galassie tutte sue, a doppiare pianeti che sapeva solo lui. Perduto, insomma. Poi ha iniziato a girare con questo suo spettacolo anomalo, una lettura dei Canti Orfici di Dino Campana.
L'ho mancato per un pelo un sacco di volte, e alla fine ci sono riuscito a trovarmi una poltrona, in un teatro, con davanti lui. A Napoli, all'Augusteo. Scena buia, solo un leggio. Lui, lì, con una fascia sulla fronte alla McEnroe, e dei segni di cerone bianco sotto gli occhi. Un microfono davanti alla bocca, e una luce addosso. Cinquanta minuti, non di più. Non so gli altri: ma io me li ricorderò finché campo.
Non �� che si possa scrivere quel che ho sentito. Né cosa, precisamente, lui faccia con la sua voce e quelle parole non sue. Dire che legge è ridicolo. Lui diventa quelle parole, e quelle non sono più parole, ma voce, e suono che accade diventa Ciò-che-accade, e dunque tutto, e il resto non è più niente. Chiaro come il regolamento del pallone elastico. Riproviamo.
Quando sono uscito non avrei saputo dire cosa quei testi dicevano. Il fatto è che nell'istante in cui Carmelo Bene pronuncia un parola, in quell'istante, tu sai cosa vuol dire: un istante dopo non lo sai più. Così il significato del testo è una cosa che percepisci, si, ma nella forma aerea di una sparizione. senti il frullare delle ali, ma l'uccello non lo vedi: volato via. così, di continuo, ossessivamente, ad ogni parola. E allora non so gli altri, ma io ho capito quel che non avevo mai capito, e cioè che il senso, nella poesia, è un'apparizione che scompare, e che se alla fine tu sai volgere in prosa una poesia allora hai sbagliato tutto, e, a dirla tutta, la poesia esiste solo quando diventa suono, e dunque quando la pronunci a voce alta, perché se la leggi solo con gli occhi non è nulla, è prosa un po' vaga che va a capo prima della fine della riga ed è scritta bene, ma poesia non è, è un'altra cosa.
Diceva Valéry che il verso poetico è un'esitazione tra suono e senso: ma era un modo di restare a metà del guado. Se senti Carmelo Bene capisci che il suono non è un'altra cosa dal senso, ma la sua stagione estrema, il suo ultimo pezzo, la sua necessaria eclisse. Ho sempre odiato, istintivamente, le poesie in cui non si capisce niente, neanche di cosa si parla. Adesso so che c'è qualcosa di sensato in quel rifiuto: rifiuta una falsa soluzione. Quel che bisognerebbe saper scrivere sono parole che hanno un senso percepibile fino all'istante in cui le pronunci, e allora diventano suono, e allora, solo allora, il senso sparisce. Edifici abbastanza solidi da stare in piedi, e sufficientemente leggeri da volare via al primo colpo di vento.
È meraviglioso come tutto questo non abbia niente a che fare con l'idea che si ha normalmente della poesia: un poeta soffre, esprime il suo dolore in belle parole, io leggo le parole, incontro il suo dolore, lo intreccio col mio, ci godo. Palle: per anime belle. Tu senti Carmelo Bene e il poeta sparisce, non esprime e comunica niente, l'attore sparisce, non esprime e comunica niente: sono sponde di un biliardo in cui va la biglia del linguaggio a tracciare traiettorie che disegnano figure sonore: e quelle figure, sono icone dell'umano. Le poesie non sono delle telefonate: non le si fanno per comunicare. Le poesie dovrebbero esser pietre: il mare o il vento che le hanno disegnate, sono poco più che un'ipotesi.
Non spiega quasi nulla, Carmelo Bene, durante lo spettacolo. Solo un paio di volte annota qualcosa. E quando lo fa lascia il segno. Dice: leggere è un modo di dimenticare. Testualmente, nel suo linguaggio avvitato sul gusto del paradosso: leggere è una non-forma dell'oblio. Non so gli altri: ma a me m'ha fulminato. L'avevo anche già sentita: ma è lì, che l'ho capita. Scrivere e leggere stretti in un unico gesto di sparizione, di commiato. Allora ho pensato che poi uno nella vita scrive tante cose, e molte sono normali: cioè raccontano o spiegano, e va bene così, è comunque una cosa bella, scrivere. Però sarebbe meraviglioso una volta, almeno una volta, riuscire a scrivere qualcosa, anche una pagina soltanto, che poi qualcuno prende in mano, e a voce alta la pronuncia, e nell'istante in cui la pronuncia, parola per parola, sparisce, parola per parola, sparisce per sempre, sparisce anche l'inchiostro sulla pagina, tutto, e quando quello arriva all'ultima parola sparisce anche quella, e alla fine ti restituisce il foglio e il foglio è bianco, neanche tu ti ricordi bene cosa avevi scritto, solo ti rimane come una vaga impressione, un'ombra di ricordo, qualcosa come la sensazione che tu, una volta, ce l'avevi fatta, e avevi scritto una poesia.
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Alessandro Baricco "racconta" Carmelo Bene
Carmelo Bene. Me l'ero immaginato definitivamente ingoiato da una vita quotidiana inimmaginabile, e triturata dal suo stesso genio, portato via su galassie tutte sue, a doppiare pianeti che sapeva solo lui. Perduto, insomma. Poi ha iniziato a girare con questo suo spettacolo anomalo, una lettura dei Canti Orfici di Dino Campana.
L'ho mancato per un pelo un sacco di volte, e alla fine ci sono riuscito a trovarmi una poltrona, in un teatro, con davanti lui. A Napoli, all'Augusteo. Scena buia, solo un leggio. Lui, lì, con una fascia sulla fronte alla McEnroe, e dei segni di cerone bianco sotto gli occhi. Un microfono davanti alla bocca, e una luce addosso. Cinquanta minuti, non di più. Non so gli altri: ma io me li ricorderò finché campo.
Non è che si possa scrivere quel che ho sentito. Né cosa, precisamente, lui faccia con la sua voce e quelle parole non sue. Dire che legge è ridicolo. Lui diventa quelle parole, e quelle non sono più parole, ma voce, e suono che accade diventa Ciò-che-accade, e dunque tutto, e il resto non è più niente. Chiaro come il regolamento del pallone elastico. Riproviamo.
Quando sono uscito non avrei saputo dire cosa quei testi dicevano. Il fatto è che nell'istante in cui Carmelo Bene pronuncia un parola, in quell'istante, tu sai cosa vuol dire: un istante dopo non lo sai più. Così il significato del testo è una cosa che percepisci, si, ma nella forma aerea di una sparizione. senti il frullare delle ali, ma l'uccello non lo vedi: volato via. così, di continuo, ossessivamente, ad ogni parola. E allora non so gli altri, ma io ho capito quel che non avevo mai capito, e cioè che il senso, nella poesia, è un'apparizione che scompare, e che se alla fine tu sai volgere in prosa una poesia allora hai sbagliato tutto, e, a dirla tutta, la poesia esiste solo quando diventa suono, e dunque quando la pronunci a voce alta, perché se la leggi solo con gli occhi non è nulla, è prosa un po' vaga che va a capo prima della fine della riga ed è scritta bene, ma poesia non è, è un'altra cosa.
Diceva Valéry che il verso poetico è un'esitazione tra suono e senso: ma era un modo di restare a metà del guado. Se senti Carmelo Bene capisci che il suono non è un'altra cosa dal senso, ma la sua stagione estrema, il suo ultimo pezzo, la sua necessaria eclisse. Ho sempre odiato, istintivamente, le poesie in cui non si capisce niente, neanche di cosa si parla. Adesso so che c'è qualcosa di sensato in quel rifiuto: rifiuta una falsa soluzione. Quel che bisognerebbe saper scrivere sono parole che hanno un senso percepibile fino all'istante in cui le pronunci, e allora diventano suono, e allora, solo allora, il senso sparisce. Edifici abbastanza solidi da stare in piedi, e sufficientemente leggeri da volare via al primo colpo di vento.
È meraviglioso come tutto questo non abbia niente a che fare con l'idea che si ha normalmente della poesia: un poeta soffre, esprime il suo dolore in belle parole, io leggo le parole, incontro il suo dolore, lo intreccio col mio, ci godo. Palle: per anime belle. Tu senti Carmelo Bene e il poeta sparisce, non esprime e comunica niente, l'attore sparisce, non esprime e comunica niente: sono sponde di un biliardo in cui va la biglia del linguaggio a tracciare traiettorie che disegnano figure sonore: e quelle figure, sono icone dell'umano. Le poesie non sono delle telefonate: non le si fanno per comunicare. Le poesie dovrebbero esser pietre: il mare o il vento che le hanno disegnate, sono poco più che un'ipotesi.
Non spiega quasi nulla, Carmelo Bene, durante lo spettacolo. Solo un paio di volte annota qualcosa. E quando lo fa lascia il segno. Dice: leggere è un modo di dimenticare. Testualmente, nel suo linguaggio avvitato sul gusto del paradosso: leggere è una non-forma dell'oblio. Non so gli altri: ma a me m'ha fulminato. L'avevo anche già sentita: ma è lì, che l'ho capita. Scrivere e leggere stretti in un unico gesto di sparizione, di commiato. Allora ho pensato che poi uno nella vita scrive tante cose, e molte sono normali: cioè raccontano o spiegano, e va bene così, è comunque una cosa bella, scrivere. Però sarebbe meraviglioso una volta, almeno una volta, riuscire a scrivere qualcosa, anche una pagina soltanto, che poi qualcuno prende in mano, e a voce alta la pronuncia, e nell'istante in cui la pronuncia, parola per parola, sparisce, parola per parola, sparisce per sempre, sparisce anche l'inchiostro sulla pagina, tutto, e quando quello arriva all'ultima parola sparisce anche quella, e alla fine ti restituisce il foglio e il foglio è bianco, neanche tu ti ricordi bene cosa avevi scritto, solo ti rimane come una vaga impressione, un'ombra di ricordo, qualcosa come la sensazione che tu, una volta, ce l'avevi fatta, e avevi scritto una poesia.
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As It Is // Concrete
#as it is#concrete#/\\\#never happy ever after#songs on screen#roronoa zoro#zoro#one piece#patty walters#ben biss#ali testo#patrick foley#pop-punk#lyrics#pop-punk lyrics
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"I've learned to love myself a lot. For a long time, I really kicked my ass about not being strong in every area of the industry. You'll see frontpeople and musicians who can do the thing and get the job done. But they can also run a clothing brand or manage other bands. I'm simply not that person. My thing is only being good at the songwriting stuff. So, I'm going to have fun with it. I'm going to explore and try new and weird things." — Patty Walters.
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Cringe warning: very bad Esperanto.
Mi povas mergi min en Esperanto čar mi ne faris multe da progreso ekde 2019. Mi kredas mi komencis lerni en 2019, sed mi rezignis dum (por?) unua jaro. Mi rezignis la hispana, la franca, la japana kaj la irlandano čar… nu, estas evidente kial. Tro da lingvoj lerni (por lerni? Lerni sentas malgxuste.)
Sed, mi restis kun la Esperanto(n?) čar gxi estas facila. Mi volas lerni lingvon por la sakeo (that’s… is that seriously the word? Sakeo? I joked once that Esperanto is 80% English words with -o and the end and 15% other languages with o- at the end, but I digress) de lerni lingvon. Homoj diras ke tio estas malbono kialo, sed, kial? Estas amuza… ne estas krimo amuziĝi.
Honeste, mi estis (estis for ‘have been?’ doesn’t feel right…) uzi Google Translate por helpi min, sed ne por lambastono. nur por kontroli se mia gramatiko estas bona. Ne estas, evidente, sed… mi estas nesekura pri gramatiko. Mi scias ke gxi ne estas bona, sed gxi estas probable pli bona ol mi sed mi ne uzis gxin.
Cxiuokaze… mi havas punkton kun ĉi tio; estas malfacila mergi en konlang! Jes, mi povus aligxi servilo de Discord, sed… la embaraso. Mi estus kiel, “Bonvolu… mi estas…” kaj havas furzo de cerba! Cerba furzo? (Googling how to stutter in Esperanto. Great.) (also I’m realising I said bonvolu instead of… oh my god? Am I seriously forgetting hello? Oh, Saluton!)
Cxu mi probable lernu la lingvon de miaj lando, la irlandano? Probable, sed honeste? Neniu parolas la irlandano en la nordo. Ili apenaŭ en la sudo. (Ne estas sude, mi ne zorgas se Google translate diras alie… ne sentas gxusta.)
Cxu mi havas punkto kun cxi tio? Ne. Sed, hej, diras al mi kiel CLAPPED mia Esperanto estas. Kaj, jes, mi eĉ ne provis traduki clapped cxar gxi estas pli amuza al ne.
Mi estas tiel malbona pri Esperanto. Mi devas fidi al tradukistoj por helpo. Mi uzas Google Translate por helpi kun tempoj kaj gramatikoj, sed la vortoj estas plejparte el mia cerbo, se tio havas sencon.
Mi ne havas kialon pri ĉi tio. Mi supozas, ke ĉi tio estas testo de miaj kapabloj. La rezultoj? Tre malbona, sed, hej, mi afiŝos ĉi tio, ĉiuokaze.
Edit: after writing this post, I got an easy, actually video about languages recommended… lol
#lemons random rants#Esperanto#conlang#conlangblr#did I mention I want to learn Toki Pona too#anyway- point is with this post- it’s hard to immerse yourself in a conlang#because podcasts in Esperanto tend to be about Esperanto- for example#I dunno.#4-5 years and I still suck#yeah I know doing one duolingo lesson a day is probably why- but you’d think I’d be somewhat good after 4-5 years#I can read basic paragraphs in Esperanto but some words fly over my head.#I could probably read and understand ‘there was a fruit that was very yellow and juicy’ but could I write that sentence? er… unlikely#I also get tio/tiu and all that jazz mixed up#same with mia/miaj/miajn and all that.#I guess it’s kinda intuitive. sometimes I look at something and think ‘this doesn’t feel right.’#I have the same problem with art where I got really discouraged because people assume I’m a beginner#I’ve done art on and off since 2018. even before that I drew a lot in 2017 and 2016.#I’m just not that good.#same with languages.#sometimes I wanna learn music too.#but I make something super generic and repetitive. and give up. because I don’t know how to structure a song.#my instinct is to just add more and more but never change the er- core… melody?#this post took 20 minutes I could’ve been working on my writing or something.#it’s not laziness. I work really hard at my writing. I just struggle to invest time in anything else because… I’m not a natural at it. also#it strangely feels like slacking off when I do anything other than write#edit or proofreading#also I’ve technically cleared the entire Esperanto course on duolingo like five times#I like skipping to all the ‘big tests’ sometimes where they don’t give hints and they’re very long#as for my Toki Pona? Even worse! I know a lot of the words but not how to structure it. suli. laso. mi. jan. a. awesi(?). kulupu. Soweli#Soweli my beloved creature. insa? look point is I know some words but not how to structure things
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Recap prima seconda terza quarta (quinta) serata:
• morandi sta andando forte apre tutte le porte fa jogging in sala mentre amadeus millanta una maratona musicale velocissima (qualcuno ci ha creduto? Io no)
• ariete e sangiovanni quello vero abbastanza underwhelming sorry
• will canta con un tale
• elodie frega una borsetta dalla platea SAPEVO CHE AVEVO FATTO BENE A SCEGLIERTI AL FANTASANREMO SII. Se ne va pure rifacendo le scale tutto per il fanta dajee
• la borsetta l'ha più ridata? Chi lo sa.
• Peppino? Peppino.
• breaking news ama fa coming out come uno swiffer sul palco dell'ariston
• comica effettivamente comica, miracolo
• il direttore d'orchestra di olly con un piccolo benji nel taschino aaaaaaaaaaaa🥹🥹
• lazza e morandi are besties, we get it
• ultimo in versione babysitter di eros che si scorda il testo rip
• tananai in his lesbian softboi era, biagio approved, 15k, oneshot, slow burn, music au
• chiara francini signorina cencini amo lei la sua borsetta il suo modo di fare le sue ALI le sue virtù tutto
• shari canta in corsivo bocciatissima
• arisa sul palco tipo addetto dello zoo che cerca con le unghie e con i denti di arginare grignani e farlo andare a tempo inutilmente.
• minutino serio
• CON LE MANI CON LE MANI CON LE MANI CIAO CIAO throwback thursday friday
• SONO O NON SONO IL CAPITAN UNCINOO
• sketch dei poltronesofà e intanto tutti a cercare freneticamente su google se pure loro siano FRATELLI o se si possa prendere la route full homo visto che erano soli in un camerino chiuso su un sofà insieme
• j-ax l'altro 31 e fedez palesemente scappati dalla stessa gabbia dello zoo non so
• ovviamente giorgia e elisa cantano luce e la platea ascende improvvisamente al cielo come esseri superiori
• i coladimasplash infilano uno splashetto pure oggi nelle cover 🌊
• ah si il mio fandom-in-law si li conosco (pubblicità di mare fuori)
• i vestiti della signorina cencini sono i veri mvp della serata
• signorina cencini e gianni, 20k, fastburn, threesome, eventual marriage
• cugini di campagna falsettano in falsetto as is their due
• mengoni non era necessario infierire sugli altri dall'alto della tua classifica con il coro gospel e let it be a sta maniera suu
• the aria da diciottesimo in this crociera si sta davvero facendo sentire stasera (it's milano bangkok for me)
• gianmaria era pupo la prima sera e resta pupo pure oggi niente da fare
• niente mr rain insipido era e insipido rimane
• madame che canta de andré con l'autotune? In my sanremo? More likely than you think. No ma scherzi a parte a me è piaciuta stasera.
• rosa chemical & l'altra tizia living their best life with the matching extra lashes, the most on fleek eyeliner ever, one (1) tiny boot lick and sus objects in hand by rosa i see u 👀
• oh no oh god la rai ha fatto una pubblicità su benigni che parla di biblically accurate sex asdfghjkl
• i modà e le vibrazioni mi vibrano to sleep ma whisky è molto furbo risale la montagna la pioggia lo bagna ecc ecc morale ancora non andrò a dormire
• anna oxa resuscita l'unica canzone che potrebbe vagamente salvarla aka un'emozione da poco, ma il canto greco finale davvero non era necessario, giuro anna, come se avessi accettato guarda
• ore l'una meno dieci: sethu fa il gioco delle sedie con gente. I dont even know anymore a questo punto
• ah levante happened a una certa hmmm
• apro gli occhi e amadeus ha un grembiule. Sbatto le palpebre e qualcuno sta cantando di nuovo. Mhhh penso che io stia inziando ad accusare il sonno qui
• oddio sta cantando qualcuno ma non so chi è mamma non so chi è sono face blind i know l'ho capito non ne riconosco uno chi sei datemi un indizioo
• AH ERA LDA grazie ama non ci sarei mai arrivata da sola
• mara sattei la scambio troppo con sheri regà non è colpa mia non riconosco nessuno😭😭.
• intanto tutti smollano i fiori al primo che passa asap tipo patata bollente, pure dopo che abbiamo rotto a tutta la rai per farli dare a tutti, io boh
• Fiorello mood della vita stile hobo con la copertina di pile la cuffietta della spazzatura e il piumone indossabile tattico
• colla zio rivalutati. Perhaps, saliti.
• hhhhh monologo di mamma non pancina idk sonno sonno sonno
• uuuh classifica NO MA DAI GIORGIA SOLO QUARTA CON LUCE È UN FURTO REGA ok il mengonisweep ma giorgia almeno seconda doveva essere suuuu
• classifica parte 2 la vendetta: quella vera mengoni ultimo lazza mr rain giorgia
E niente buonanotte a tutti pure A CHI NON DOVREBBE STARE DOVE STA IN CLASSIFICA MA VBB notte
Bonus: quota di mamme invocate in questa puntata: idk, uncountable
#sanremo 2023#sanremo#ops sto recap è venuto quasi più lungo della puntata di stasera sorryyy#sono prolissa ik 😭#recap quarta serata sanremo 2023
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Idobi Sessions: The Wounded World
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as it is performing the wounded world acoustic for idobi radio
#as it is#patrick foley#ali testo#patty walters#ben biss#performance#the great depression era#2018#idobi#video#Youtube
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Operazione Chariot - 38. Epilogo (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1486815671-operazione-chariot-38-epilogo?utm_source=web&utm_medium=tumblr&utm_content=share_reading&wp_uname=AnnaColo0 Francia, Marzo 1942 - Un piccolo caccia della Royal Air Force viene abbattuto nella campagna francese, lungo il Fronte Occidentale. Per i due piloti non c'è alcuna speranza: catturati da una brigata tedesca, torturati per informazioni su una importante azione militare degli Alleati. Allo spietato capitano Weilman si contrappone il Maggiore Erwin Smith, altrettanto desideroso di ottenere informazioni; almen fino a che qualcosa non scatterà nella mente del giovane ufficiale, portando alla luce vecchi debiti e promesse. Dal testo: "Aveva cercato in tutti i modi di tenere su l'aereo, tirando al massimo la cloche, sterzando ripetutamente per non costringere il piccolo caccia allo stallo, ma era stato tutto inutile: le ali non riuscivano a catturare correttamente l'aria, trapassate come erano, mentre dal motore usciva una scia di fumo nero." La ff, ancora in corso, si propone di partecipare alla Challenge AU indetta sul forum efp da Donnie TZ. Prompt: Historical AU! IIWW = seconda guerra mondiale.
#alternativeuniverse#aot#attaccodeigiganti#attackontitan#au#eruri#erwinsmith#fanfiction#farlanchurch#hanjizoe#historical#lattaccodeigiganti#leviackerman#rivaille#shingekinokyojin#snk#books#wattpad
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Testo della canzone postata da https://www.tumblr.com/caterinainblack
Santa Lucia, per tutti quelli che hanno gli occhi e un cuore, che non basta agli occhi. E per la tranquillità di chi va per mare, e per ogni lacrima sul tuo vestito, per chi non ha capito.
Santa Lucia, per chi beve di notte e di notte muore e di notte legge e cade sul suo ultimo metro. Per gli amici che vanno e ritornano indietro, e hanno perduto l’anima e le ali. Per chi vive all’incrocio dei venti ed è bruciato vivo. Per le persone facili, che non hanno dubbi mai, per la nostra corona di stelle e di spine. Per la nostra paura del buio e della fantasia.
Santa Lucia, il violino dei poveri è una barca sfondata, è un ragazzino al secondo piano, che canta, ride e stona, perché vada lontano, fa che gli sia dolce, anche la pioggia nelle scarpe, anche la solitudine.
De Gregori
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