#Agnese dolce agnese
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Ivan Graziani: abbi un occhio di riguardo per il tuo chitarrista #sottotraccia
Come da tradizione (recente) dedichiamo agosto alla lettura: per il 2024 abbiamo deciso di ripubblicare una serie di pagine tratte dal volume “Italia d’autore” (Arcana, 2019), dedicato ai grandi cantautori che hanno fatto la storia della musica italiana Ivan Graziani nasce a Teramo il 6 ottobre 1945. Il suo rapporto con la musica inizia molto presto, ma non è quella per la chitarra la sua unica…
#agnese dolce agnese#biografia#cantautore#capitolo#firenze canzone triste#il chitarrista#italia d&039;autore#ivan graziani#libro#lugano addio#pigro#sottotraccia
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“ Il corpo è sporco, l’intelligenza un peccato. Le preghiere, ancora ancora, il peggio erano le vite dei santi, e delle sante in particolare: Agnese, l’agnello bianco, torturata, data in pasto ai leoni, fustigata, Blandina, stessa sorte, Maria Goretti, una coltellata al cuore, e Giovanna d’Arco, i lacrimoni versati per lei in classe. Bernadette, quasi analfabeta bambine mie, ma è lei la prescelta dal buon Dio, un’umile pastorella, modesta, povera, non avrete mica creduto che nostro Signore sia andato a cercare dei sapientoni?, avrebbe potuto, certo, ma no, no, pensate ai tre bimbi di Fatima, o ai ragazzi della Salette eccetera. Ascolto affascinata. La semplicità, l’innocenza, la mortificazione della carne, fino al massimo grado, il corpo martirizzato, deturpato dalla scrofola come quello di santa Germana. Ognuna di loro ha sacrificato la propria vita, e non c’è niente di più gradito a Dio, bambine mie. Mentre lasciarsi sciogliere in bocca due deliziosi orsetti di cioccolato, la salita alla fune, parlottare mentre si è in fila sono tutte cose vagamente peccaminose. Il filo rosso è sempre fare dei sacrifici, per esempio impedirsi di parlare quando se ne ha voglia, rinunciare al dolce, lavare i piatti al posto della mamma, ogni volta che c’è qualcosa che non avete voglia di fare, fatelo. Compilate un quadernetto dei sacrifici, annotate tutto. Alcune di noi lo riempivano con lunghi elenchi numerati, fittissimi. Emulazione nella negazione di sé. Può anche darsi che la stessa solfa venga propinata nelle scuole religiose per ragazzi, che siano sottoposti allo stesso regime di purezza e terrore, ma non potranno mai essere vessati quanto noi: hanno il permesso di azzuffarsi, vengono incoraggiati a primeggiare, e i cari preti non hanno così in odio le loro palle, duos habet et bene pendentes. Molto presto, convinta che le donne siano più devote degli uomini: si affollano in chiesa la domenica, mentre mio padre aspetta fino alle Palme per andare a confessarsi prima della comunione di Pasqua, con la morte nel cuore e soltanto per non far scoppiare il finimondo in casa. Convinta, del resto, che sia giusto così, che le donne debbano esserlo, più devote. A nessuno importa se un uomo è religioso o meno, mentre noi ragazze siamo su questa terra per salvare il mondo con le nostre preghiere e la nostra condotta esemplare. Per fortuna mi sento sopraffatta, ben lontana dall’essere all’altezza nonostante gli sforzi, i sacrifici, che non mi colmano della felicità promessa. Combatto per tenere nascosta la mia infamia: la gioia che provo nel collezionare voti alti, nel vedere cose che non dovrei vedere, nel sottrarre caramelle in drogheria. La mia naturale cattiveria. “
Annie Ernaux, La donna gelata, traduzione di Lorenzo Flabbi, Roma, L'Orma editore (collana Kreuzville Aleph), 2021¹; pp. 57-58.
[1ª Edizione originale: La Femme gelée, Paris, Éditions Gallimard, 1981]
#Annie Ernaux#La donna gelata#letture#leggere#bigotteria#letteratura francese contemporanea#autobiografie#XX secolo#Annie Thérèse Blanche Ernaux#Annie Duchesne#femminismo#letteratura europea del '900#citazioni letterarie#scrittrici#libri#racconto di formazione#anticonformismo#genitori#religione#famiglie non convenzionali#ricordi d'infanzia#Francia#Pasqua#Premio Nobel per la Letteratura#scuole religiose#cattolicesimo#romanzi autobiografici#monologo interiore#mortificazione#peccato
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Ventotene fashion week by E&R quinta edizione, dal 18 al 20 Agosto 2023.
Nello splendore e nel fascino dell'isola pontina, dal 18 al 20 agosto 2023, si aprirà il sipario sulla quinta edizione del grande evento "Ventotene Fashion Week" ideato e organizzato dalla stilista internazionale Elena Rodica Rotaru. Gli organizzatori della manifestazione sono l'associazione Lika Eventi, Pandataria Film Srl in collaborazione con il Comune di Ventotene.
Tre giorni che presenteranno il fascino della moda, del design, della bellezza e dei colori artistici dell'isola.
Ventotene Fashion Week è un evento legato alla moda e ispirato alle caratteristiche identitarie dell'isola di Ventotene, ma è anche un concorso per stilisti emergenti, sarti, negozi di abbigliamento e coinvolge anche l'arte e la gastronomia italiana. Diventa sempre più importante caratterizzare gli eventi coinvolgendo le persone che abitano i territori e che, quindi, ne fanno una manifestazione di partecipazione che viaggia insieme alla proposta di abbigliamento e di immagine. Ventotene, vento dell’anima, tzunami del cuore. Ti lascio e ti ritrovo sempre con l’ansia di un amante.
Vulcano emerso, “cono di bottiglia”, approdo sicuro per cuori ed ali affaticate.
Saperti ferma con ogni mare, rifugio tranquillo del mio spirito, evochi e semplifichi le mie fughe.
Scoglio del cuore, vento dell’anima… mano tesa sostieni piccoli grandi uomini, uccelli coraggiosi e stanchi.
Terra di confine, orizzonte finito… semplice e dolce accogli imperatori, puttane, poeti e patrioti, dissidenti e gente controvento…
VISIBILITÀ
L’evento oltre il contest metterà in condizione gli stilisti di poter proporre le loro collezioni moda alla presenza di giornalisti, fashion blogger , fotografi specializzati attori e cantanti, oltre ad essere visto da un folto pubblico in tv e su vari social. L’evento sarà messo in risalto da vari giornali e riviste di moda italiana e internazionale. Ogni stilista potrà esibire 10-15 capi scelti della propria collezione ed evidenziare il proprio talento non solo davanti alle telecamere, agli ospiti e fotoreporter ma anche davanti una giuria,la quale assegnerà il premio:
“VENTO FASHION ‘’
LOCATION
Piazza Chiesa di Ventotene
Piazza Chiesa di Ventotene, alcuni locali privati dell’isola e Piazza Castello di Ventotene sono disponibile per questi eventi culturali attraverso alla moda, l’arte e bellezza.
Programma dell’evento:
Piazza Chiesa di Ventotene
18 Agosto 2023 ore 19,30-21,30
L’apertura dell’evento Ventotene Fashion Week by E&R
presenterà Aura Ruggeri
Serata dedicata allo stile di mare, spiaggia, barca, eleganza isolana Made in Italy.
Fashion show by Boutique di Ventotene
“Emporio by Giovanna Assenso “Model by Leonardo
19,40 Sfilata boutique “Emporio”di Giovanna Assenso (moda mare e barca)
“La Perla by Rafaelle Taliercio
Model by Ruse Ionut
20,10 Sfilata boutique “La Perla” di Raffaele Taliercio
“LEVANTE by Fiorentina Taliercio
20,25 Sfilata boutique “Levante” di Fiorentina Taliercio
“Le Rampe -WhiteWhale by Luca Cupini.
Model by Leonardo
20,35 Sfilata boutique “Le Rampe - WhiteWhale “ di Luca Cupini
“Evaso by Agnese Matrone
20,45 sfilata boutique “Evaso” di Agnese Matrone
21,10 sfilata di boutique “Le Meraviglie del Mare è Semplicemente Gió di Andreina Matrone e Giovanna Silvestri
21,20 Sfilata boutique by “L’sola la che non c’è di Valentina Feo
19 Agosto 2023 ore 19,30
Via Olivi, 72, 04020 Ventotene LT
Fashion show & cocktail by E&R
Presenta Aura Ruggeri
Serata privata organizzata da Elena Rodica Rotaru , Hotel Lo Smeraldo e ristorante Marisqueria di Ventotene.
Si informa che l’evento sarà disponibile solo sul invito o prenotazione al numero : 3276303494 -Elena
0771 85135 -Hotel Lo Smeraldo
20 Agosto 2023
Ore 21,30 - 00,00
Presenta la serata conduttrice del evento
Letizia Trento
& l’attore/cantante
Jano di Gennaro
“Gran Gala -Fashion Show by E&R .
“Vento Fashion”
Piazza Castello, 1, Ventotene ,LT.
21,30 -L’apertura della serata.
Balletto Coco 5 Ventotene con Candida Silvestri .
Monologo teatrale con Jano di Gennaro, Candida Silvestri e Giulia Ruggeri ( arrivata ritardo sull’isola)
21,40 - canta Jano di Gennaro
22,00 -Premiazione tutti gli boutique di Ventotene.
22,00- Sfilata by E&R
Elena Rodica Rotaru
“Fashion show by Coco 5”
Bianco & Nero
23,25 - Balletto by Michela Mangiocotti
Ora 22,30
“ Gran Gala - Vento Fashion”
Concorso per gli stilisti emergenti , alta moda ,design e brand internazionale.
22,35 balletto by Elisa Franzini
22,40 Presentazione della giuria :
Il presidente della giuria
1. Cataldo Matrone - consigliere comunale di Ventotene
2- Marinsaldi Samuela - Stlylist & designer. Presente in moltissimi eventi della moda e della TV: dal Festival del Cinema di Cannes alla Faschion Week di Milano, dal Festival di Sanremo a Shooting per Vogue e Haper’s Bazaar.
3- Emanuel Vecchioli- Classe ‘71, dopo la laurea in Economia e Commercio si specializza in Naturopatia e Tricologia, ereditando dalla sua famiglia di parrucchieri la vocazione per l’Hair Care. È consulente per importanti case cosmetiche, tiene corsi di formazione e collabora con alcune riviste.
4-Rosa Maria - presidente Pro Loco di Ventotene
5- Pietro Fizzoti ex corteggiatore Uomini e Donne
Ore 22,45
Presentazione gli stilisti in gara.
1- GB by Giorgia Beniamino Salib
2- MutaMenti by Francesca Zappia
3- Daniela Otea
4-Carmen Clemente Couture
5- HF by Hilda Falati
Ora 23,30
Canta Jano di Gennaro
Premiazione del vincitore premio “Vento Fashion “
Ventotene Fashion Week 2023 quinta edizione.
Chiusura dell’evento: musica e la torta.
Ringraziamenti agli organizzatori,sponsor, media, collaboratori e agli tutti participanti.
Sponsor ufficiale dell’evento:
Pandataria Film SRL di Salvatore Braca
Hotel Lo Smeraldo
Ristorante Marisqueria
Altri sponsor:
Sisa di Vincenzo Assenso
C 4 Premiazione e Gioielleria Costantini di Roberto Costantini-Guidonia
Marilena Bãcanu -hairstyle
Irina Rusisvili - hairstyle
Ristorante Afrodite
Ristorante Mast’Aniello
Antico Forno Aiello
Bar “Il Gabbiano”
“Idea Casa” Ventotene di Roberto Matrone
Candidaterra
Candida Silvestri-Acquagym
Diving World Ventotene di Valentina Lombardi.
Partner Media
Fashionluxury.info
PaeseRoma Quatidiano
Pandataria Film SRL
Blogger Miruna Cajvaneanu
Likarotarublogger
Manolo Ruggeri fotografo ufficiale dell’evento.
MTM di Massimo Meschino
Silvana Gavosto - reporter fashionblogger Modella opinionista Tv
Max International.
Articolo di @likarotarublogger @elenarodicarotaru-blog
Informazione per l’evento Ventotene fashion week
Mail : [email protected]
Telefono: +393276303494
#articolo#byelenarotaru#fashionbloggerstylebloggerofinstagram♥️♥️♥️♥️#instagrambloggers❤️#fashion design#fashion show#fashion week#ventotene#fashiondesigner#photography📷📸#fashionweek#moda#made in italy#europe#fashion model#art fashion
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Se la mia chitarra
Piange dolcemente
Stasera non è sera
Di vedere gente
E i giochi nella strada
Che ho chiusi dentro al petto
Mi voglio ricordare
Io penso ad un barcone
Rovesciato al sole
In un giorno in pieno agosto
Le biciclette in riva al mare
Agnese mi parlava
Nella sabbia infuocata
Ed io non so perché
Non l'ho dimenticata...
Lei mi raccontava
Di quello che la gente
Diceva del suo corpo
Con malizia ed allegria
Ed io che sto provando
Le cose che provavo ieri
Non ho capito ancora
Se è gelosia
Se sono prigioniero
Di questo cielo nero
E di un ricordo che fa male
E se continuo a bere
I miei liquori inquinati
È vero che quei giorni
Non li ho dimenticati
È uscito un po' di sole
Da questo cielo nero
L'inverno cittadino
Sembra quasi uno straniero
Agnese, dolce Agnese
Color di cioccolata
Adesso che ci penso
Non ti ho mai baciata
Agnese, dolce Agnese
Color di cioccolata
Adesso che ci penso...
Io vado in bicicletta
Per sentirmi vivo
Alle cinque di mattina
Con la nebbia nei polmoni
Però non c'è più Agnese
Seduta sul manubrio
A cantare canzoni
A cantare canzoni.
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Due artisti di livello eccezionale arrivarono a punzecchiarsi in merito a una melodia. Ivan Graziani, con Agnese dolce Agnese, e Phil Collins, con Groovy kind of love, si diedero per un po' battaglia virtuale. Chi ha copiato chi? era in sostanza il casus belli. E via a sciorinare date, i momenti della pubblicazione, le piccole variazioni tematiche. Disputa divertente quanto, in realtà, surreale. Tra Collins e Graziani, infatti, si inserisce il terzo incomodo. Si tratta del compositore e pianista romano Muzio Clementi, nato nella Capitale nel 1752. Data l'epoca nella quale visse e operò, la querelle Collins-Graziani sembra definitivamente chiusa.
(via Muzio Clementi - Sonatina op. 36 n. 5 in sol maggiore (parte 2) - 3. Rondò - YouTube e https://www.ilmessaggero.it/spettacoli/domenica_musica_muzio_gode-1985054.html)
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Prende il via il dibattito pubblico sul progetto del nuovo ospedale di Livorno nell'area ex Pirelli, indetto dall'Autorità per la garanzia e la promozione della partecipazione
Prende il via il dibattito pubblico sul progetto del nuovo ospedale di Livorno nell'area ex Pirelli, indetto dall'Autorità per la garanzia e la promozione della partecipazione. La fase degli incontri pubblici sarà inaugurata il 14 febbraio e si concluderà nel mese di aprile. Il calendario, che prevede incontri tematici, laboratori partecipativi e webinar di approfondimento, è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il sindaco di Livorno Luca Salvetti, la direttrice generale dell'Azienda Usl Toscana Nord Ovest Maria Letizia Casani e la responsabile del dibattito pubblico Agnese Maria Bertello. Erano presenti anche il direttore dell'ospedale di Livorno Luca Carneglia e il responsabile Area Servizi tecnici dell'Azienda Usl Toscana Nord Ovest Riccardo Casula. Obiettivo del dibattito pubblico è quello di consentire alle cittadine e ai cittadini di essere informati in maniera trasparente e completa sul progetto, promuovendo uno scambio tra loro, progettisti e promotori; discuterne le ragioni, i suoi aspetti strategici, le caratteristiche tecniche e i possibili impatti; raccogliere osservazioni, pareri, proposte utili ad arricchire la riflessione sul progetto e a migliorarlo. Tre gli ambiti tematici che saranno affrontati. Il primo mirato a valutare come il progetto si integra con i bisogni sanitari dei cittadini e con la sanità territoriale. Il secondo riguarda l'analisi, sotto il profilo architettonico, di inserimento urbanistico del quartiere e della città, valutando anche aspetti come viabilità, mobilità dolce, accessibilità. Il terzo ambito copre l'integrazione dell'ospedale sul piano sociale con la progettualità dal basso, promossa da cittadini, associazioni, terzo settore, fondazioni, gruppi informali. A questi ambiti tematici si aggiunge un ultimo incontro, l'11 aprile, dedicato al cantiere e al monitoraggio civico dell'avanzamento del progetto. L'incontro di lancio, mercoledì 14 febbraio alle 18 al Cisternino di Città (Largo del Cisternino, 17) sarà l'occasione per presentare alla cittadinanza le modalità di svolgimento del dibattito pubblico e offrire uno sguardo d'insieme sul progetto. "Oggi si apre una fase importante per il nuovo ospedale di Livorno, il dibattito pubblico, l'incontro con le cittadine e i cittadini che sono i veri portatori di interesse – ha affermato Maria Letizia Casani - . La costruzione di un nuovo ospedale cambia il volto di una città, per questo ritengo che la popolazione debba essere informata e ogni dubbio sulla bontà del progetto debba essere sciolto. Sono particolarmente fiera di essere arrivata a questa giornata e di essere qui con il sindaco ad inaugurare questa fase di condivisione con tutti i livornesi. Livorno merita un ospedale che stia al passo con i tempi dal punto di vista tecnologico e di impatto ambientale e che risponda alle esigenze dei nostri bravi professionisti, che giornalmente assicurano ai cittadini una presa in carico assistenziale di qualità". "Guardiamo con attenzione al dibattito pubblico sul nuovo ospedale di Livorno che andrà a ridisegnare in parte l'assetto urbanistico della città e a offrire nuovi servizi. I cittadini avranno la possibilità di essere informati e potranno contribuire ad alcune scelte progettuali ancora aperte", commenta Andrea Zanetti, componente dell'Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione della Regione Toscana. Gli incontri si svolgeranno di norma in orario pre-serale per favorire la partecipazione. Questo il calendario: 14, 16, 22, 23, 24, 28 febbraio; 6, 9, 14, 15, 21 marzo; 5, 6,11 aprile. Tutti i materiali del dibattito pubblico saranno disponibili sul sito internet dedicato www.dpnuovoospedalelivorno.it. Attraverso il sito sarà possibile anche porre domande, pubblicare pareri e i report dei dibattiti auto-organizzati. Saranno aperti profili social, facebook, instagram e linkedin. Gli incontri di approfondimento saranno trasmessi in diretta streaming su facebook. I materiali saranno disponibili anche su partecipatoscana.it La relazione conclusiva sarà presentata a luglio. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Quarta lettera di santa Chiara
a Sant'Agnese di Praga
Testo della lettera
A colei che è la metà dell’anima sua e santuario di un singolare e cordialissimo amore, all’illustre regina, sposa dell’Agnello e Re eterno, a Donna Agnese, madre sua carissima e figlia tra le altre la più amata, Chiara, serva indegna di Cristo ed ancella inutile delle serve del Signore dimoranti nel monastero di San Damiano in Assisi, invia il suo saluto e l’augurio di poter sciogliere un cantico nuovo, in compagnia delle altre santissime vergini, davanti al trono di Dio e dell’Agnello e di accompagnare l’Agnello ovunque vada.
O madre e figlia, sposa del Re di tutti i secoli, non stupirti se non ti ho scritto di frequente come l’anima tua e la mia parimenti desiderano e bramano, e non credere assolutamente che l’incendio dell’amore verso di te sia divenuto meno ardente e dolce nel cuore della tua madre.
Il solo ostacolo alla nostra corrispondenza è stato la scarsità dei messaggeri e l’insicurezza delle strade. Ma oggi, che si presenta l’occasione di scrivere alla tua carità, ecco mi rallegro con te e gioisco nel gaudio dello Spirito, o sposa di Cristo, poiché, come quell’altra santissima vergine Agnese, tu, slacciandoti da tutte le ricchezze e vanità del mondo, ti sei meravigliosamente unita in sposa all’Agnello immacolato, che toglie i peccati del mondo.
Te veramente felice! Ti è concesso di godere di questo sacro convito, per poter aderire con tutte le fibre del tuo cuore a Colui, la cui bellezza è l’ammirazione instancabile delle beate schiere del cielo.
L’amore di lui rende felici, la contemplazione ristora, la benignità ricolma. La soavità di lui pervade tutta l’anima, il ricordo brilla dolce nella memoria. Al suo profumo i morti risorgono e la gloriosa visione di lui formerà la felicità dei cittadini della Gerusalemme celeste.
E poiché questa visione di lui è splendore dell’eterna gloria, chiarore della luce perenne e specchio senza macchia ogni giorno porta l’anima tua, o regina, sposa di Gesù Cristo, in questo specchio e scruta in esso continuamente il tuo volto, perché tu possa così adornarti tutta all’interno e all’esterno, vestita e circondata di varietà, e sii parimenti adorna con i fiori e le vesti di tutte le virtù, come conviene a te, figlia e sposa carissima del sommo Re.
In questo specchio poi rifulgono la beata povertà, la santa umiltà e l’ineffabile carità; e questo tu potrai contemplare, con la grazia di Dio, diffuso su tutta la superficie dello specchio. Mira, in alto, la povertà di Colui che fu deposto nel presepe avvolto in poveri pannicelli. O mirabile umiltà e povertà che dà stupore! Il Re degli angeli, il Signore del cielo e della terra, è adagiato in una mangiatoia! Vedi poi, al centro dello specchio, la santa umiltà, e insieme ancora la santa povertà, le fatiche e le pene senza numero ch’Egli sostenne per la redenzione del genere umano. E, in basso, contempla l’ineffabile carità per la quale volle patire sul legno della croce e su di essa morire della morte più infamante. Perciò è lo stesso specchio che, dall’alto del legno della croce, rivolge ai passanti la sua voce perché si fermino a meditare: O voi tutti, che sulla strada passate, fermatevi a vedere se esiste un dolore simile al mio; e rispondiamo, dico a Lui che chiama e geme, ad una voce e con un solo cuore: Non mi abbandonerà mai il ricordo di te e si struggerà in me l’anima mia.
Lasciati, dunque, o regina sposa del celeste Re, bruciare sempre più fortemente da questo ardore di carità! Contempla ancora le indicibili sue delizie, le ricchezze e gli onori eterni, e grida con tutto l’ardore del tuo desiderio e del tuo amore: Attirami a te, o celeste Sposo! Dietro a te correremo attratti dalla dolcezza del tuo profumo.
Correrò, senza stancarmi mai, finché tu mi introduca nella tua cella inebriante. Allora la tua sinistra passi sotto il mio capo e la tua destra mi abbraccerà deliziosamente e tu mi bacerai col felicissimo bacio della tua bocca.
Stando in questa contemplazione, abbi memoria della tua madre poverella, ben sapendo che io porto il tuo caro ricordo inseparabilmente impresso nel profondo del mio cuore, perché tu sei per me la più cara di tutte.
Che cosa potrei ancora dirti? E meglio che la parola umana rinunci qui ad esprimerti il mio affetto per te; solo I’anima, nel suo linguaggio silenzioso, riuscirebbe a fartelo sentire. E poiché, o figlia benedetta, la mia lingua è del tutto impotente ad esprimerti meglio l’amore che ti porto; queste poche cose che ti ho scritto in modo così imperfetto, quasi dimezzando il pensiero, sono tutto quanto ho potuto dirti.
Ti prego però, che tu voglia ugualmente accogliere queste mie parole con benevolenza e devozione, ascoltando in esse soprattutto l’affetto materno di cui sono ripiena, in ardore di carità verso di te e delle tue figlie ogni giorno; e ad esse raccomanda assai in Cristo me e le mie figlie. Queste stesse mie figlie poi, in particolare la vergine prudentissima Agnese, sorella nostra, si raccomandano vivamente nel Signore a te e alle tue figlie.
Addio, figlia mia carissima, a te e alle tue figlie, fino al trono della gloria del gran Re, e pregate per noi.
(Sorelle clarisse di Urbania)
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Il 5 ottobre 1945 nasceva Ivan Graziani.
Questa è una delle sue canzoni più belle.
#musica che piace a me#musica che mi piace#Ivan Graziani#ivan graziani#buon compleanno#Agnese dolce Agnese
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Il dolce di domenica soltanto,
nessuno come Agnese mette insieme
il mascarpone con i savoiardi
intrisi nell’aroma del caffè,
ne fa tre coppe: una per il Conte,
una per suo fratello, se verrà,
una per sé, ma non ne mangerà.
L’acqua di fonte nella brocca antica,
tralci di menta, buccia di limone,
il succo l’ha servito col salmone,
vado a ritroso, queste poche cose
sono la sua speciale eternità.
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🛶🇮🇹💖👗👠👛 𝘿𝙤𝙡𝙘𝙚 & 𝙂𝙖𝙗𝙗𝙖𝙣𝙖 𝘼𝙡𝙩𝙖 𝙈𝙤𝙙𝙖 #DGLovesVenice 𝙁𝙖𝙨𝙝𝙞𝙤𝙣 𝙎𝙝𝙤𝙬.
𝙐𝙣 𝙡𝙪𝙤𝙜𝙤 𝙙𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙪𝙗𝙡𝙞𝙢𝙚 𝙗𝙚𝙡𝙡𝙚𝙯𝙯𝙖, 𝙘𝙤𝙧𝙣𝙞𝙘𝙚 𝙥𝙚𝙧𝙛𝙚𝙩𝙩𝙖 𝙥𝙚𝙧 𝙪𝙣 𝙚𝙫𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙨𝙩𝙧𝙖𝙤𝙧𝙙𝙞𝙣𝙖𝙧𝙞𝙤.
Sospeso fra sogno e realtà la sfilata dell’Alta Moda in Piazzetta San Marco regala emozioni uniche, come uniche sono le sue creazioni sartoriali. Le sete, i broccati, i velluti, i vetri e i cristalli, i ricami e le stoffe preziosissimi sfioreranno le due famose colonne granitiche di San Teodoro e di San Marco, testimoniando ulteriormente la straordinarietà di questo scorcio unico al mondo.
𝙌𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙡'𝙞𝙢𝙥𝙤𝙨𝙨𝙞𝙗𝙞𝙡𝙚 𝙙𝙞𝙫𝙚𝙣𝙩𝙖 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙞𝙗𝙞𝙡𝙚.
Il talento, l’ingegno e la creatività riescono a trovare sempre una soluzione e a superare qualsiasi difficoltà, come dimostra anche la collezione Dolce&Gabbana Alta Moda, unica nella storia della Moda a varcare la soglia di questo mirabile luogo.
#DGAltaModa #DGLovesVenice #DGFattoAMano #MadelnItaly #DolceGabbana
Photos from 📷 www.dolcegabbana.com (photo 1 Corinna, 2 Iole, 3 Antonia 4 Violante, 5 Diletta, 6 Agnese, 7 Giorgia, 8 Monica)
#dgaltamoda#dglovesvenice#dgfattoamano#madeinitaly#dolcegabbana#dolcegabbanacommunity#domenicodolce#stefanogabbana
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#Erin O'Connor#Zac Posen#Resort 2013#Heidi Verster#Juan Carlos Obando#Spring 2010#Kirin Dejonckheere#Dolce & Gabbana#Fall 2016#Agnese Zogla#Armani Prive#Fall 2011 Haute Couture#Angelica Erthal#Acne Studios#Pre Fall 2017#models#fashion#faves
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»✿« ● INVITO SPECIALE: ❤¯`• Iscriviamoci al Santo Rosario di 24 ore del prossimo 4 ottobre, ci sono ancora turni da coprire. ❤¯`• Questa sera vi aspettiamo nella Veglia in onore a Santa Teresina del bambino Gesù September 30, 2020 at 12:34PM
❤¯`•.¸☆• Ci sono ancora turni da coprire del Rosario continuo di 24 ore. Vi invitiamo a fare insieme questo dono alla Madre della Salvezza, iscrivetevi! Una crociata del Santo Rosario, continuo di 24 ore, il 4 ottobre, Ottobre mese del Santo rosario, offerta al Cuore Immacolato di Maria per il mondo intero, chiedendo sanità di anima e corpo, la protezione e propagazione di questa Sacra Missione di Salvezza e di questo gruppo, e la salvaguardia della Chiesa Cattolica.
Per saperne di più https://messaggidivinamisericordia.blogspot.com/2020/09/santo-rosario-continuo-di-24-ore-4.html
❤ Vi invitiamo a partecipare numerosi ❤ ❤ Veglia in attesa della Festa di Santa Teresa di Gesù Bambino , 30 settembre alle 21,30, trasmessa in diretta, qua
Il 30 settembre 1897 moriva S.Teresa di Gesù Bambino nel Carmelo di Lisieux. (Santa Patrona del nostro gruppo)
Dall’8 luglio 1897, a causa della grave forma di tisi che l’aveva colpita, venne trasferita nell’infermeria del monastero dove, consumata tutti i giorni da una febbre ardente tanto da sentirsi come in purgatorio, aveva sempre per le sorelle che la visitavano parole accoglienti e profonde che sono state fedelmente annotate da madre Agnese di Gesù (la sorella Paolina) e che costituiscono i Novissima Verba.
Riportiamo qui di seguito quelle pronunciate il giorno della sua morte
Giorno della sua preziosa morte (giovedì). La mattina l’assistei durante la Messa. Non diceva una parola. Era sfinita, ansante. Le sue sofferenze, lo intuivo, erano inesprimibili. Per un momento giunse le mani e, guardando la Santa Vergine posta in faccia al suo letto:
Oh l’ho pregata con un fervore! Ma è l’agonia pura, senza traccia di consolazione.
Tutta la giornata, senza un attimo di riposo,rimase tra i tormenti. Pareva alla fine delle forze e tuttavia, con grande sorpresa nostra, riusciva ancora a muoversi e sedersi sul letto. Diceva:
Vede, madre mia, quanta forza ho oggi! No, non muoio. Ne ho ancora per dei mesi. Non credo più alla morte per me. Non credo più che alla sofferenza! Ebbene, tanto meglio! Oh Dio, lo amo, Dio tanto buono e misericordioso! Oh mia buona Vergine Santa, soccorretemi! Se questa è l’agonia, cosa è la morte? Madre mia le assicuro che il calice è pieno fino all’orlo! Sì, Dio mio, tutto quello che vorrete, ma abbiate pietà di me! Sorelline mie, sorelline mie, pregate per me!
Dio mio, Dio mio, voi siete tanto buono!!! Oh sì,voi siete buono io lo so…….
Verso le tre del pomeriggio, mise le braccia in croce. La madre priora le posò sulle ginocchia un immagine di Nostra Signora del Monte Carmelo. Lei la guardò un istante:
Oh madre mia mi presenti subito alla Vergine Santa. Mi prepari a morir bene.
La madre priora le rispose che, avendo sempre capito e praticato l’umiltà, la sua preparazione era fatta. Lei rifletté un attimo e pronunciò umilmente queste parole:
Sì, mi pare di aver cercato sempre la verità sola. Sì ho capito l’umiltà del cuore.
Tutto quello che ho scritto sui miei desideri di soffrire, oh, è ben vero!
E fieramente:
Non mi pento di essermi offerta all’Amore.
Oh no, non mi pento di essermi offerta all’Amore, anzi…
Non avrei mai creduto possibile soffrire tanto! Mai! Mai! Non posso spiegarmelo se non con i desideri ardenti che ho avuto di salvare le anime.
Verso le cinque ero sola vicino a lei. Il volto cambiò a un tratto, capii che l’agonia cominciava. Quando la comunità entrò nell’infermeria, lei accolse tutte le sorelle con un sorriso dolce. Teneva in mano il suo crocifisso e lo guardava continuamente. Per più di due ore un rantolo terribile le straziò il petto. Il viso era congestionato, le mani violacee; aveva i piedi ghiacci e tremava in tutte le membra. Un sudore abbondante cadeva in gocce enormi sulla fronte e scorreva sul volto. Era sotto un oppressione sempre più grave ed emetteva di quando in quando, per respirare, dei piccoli gridi involontari. Aveva la bocca tanto disseccata, che sr. Genoveffa (sua sorella Celina), pensando di portarle sollievo, le mise sulle labbra un pezzettino di ghiaccio. Nessuno dimenticherà lo sguardo inesprimibile e il sorriso celeste che ella le rivolse in quel momento,come per consolarla e darle l’addio supremo.
Alle sei, quando l’Angelus suonò, alzò gli occhi verso la statua della Vergine Santa. Com’era bello il suo sguardo! Alle sette e qualche minuto, la madre priora, credendo stazionarie le condizioni, congedò la comunità. E la povera vittima sospirò:
Madre mia, non è ancora l’agonia! Non muoio ancora?…
Sì, figlia mia – rispose la madre- E’ l’agonia, ma il Signore vuole prolungarla, forse, di qualche ora…
Ebbene…..Avanti! Avanti!….Oh non vorrei soffrire meno!
E fissando gli occhi sul suo Crocifisso:
Oh…l’amo!…Dio mio���Vi…amo!..
Dopo aver pronunciato queste parole, cadde dolcemente indietro, la testa reclinata a destra. La madre priora richiamò in fretta la comunità e tutte furono testimoni della sua estasi. Il volto aveva ripreso il colore di giglio che aveva in piena salute, gli occhi erano fissi verso l’alto, splendidi di pace e di gioia.
Sr. Maria dell’Eucaristia s’avvicinò con una fiaccola per vedere più da vicino quello sguardo sublime. Alla luce della fiaccola nessun movimento apparve nelle palpebre. Questa estasi durò press’a poco lo spazio di un Credo. Appena finita, sr. Teresa di Gesù Bambino rese l’ultimo respiro.
Dopo la morte, conservò un sorriso dolce. Era di una bellezza che rapiva. Teneva così forte il suo Crocifisso, che bisognò “strapparlo” dalle sue mani.
Le sue membra rimasero morbide fino all’inumazione, il lunedì 4 ottobre 1897
http://messaggidivinamisericordia.blogspot.com/2020/09/invito-speciale-iscriviamoci-al-santo.html
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In questi anni della mia vita ci sono state tante cose che mi hanno permesso di essere felice e altre che mi hanno permesso di essere triste e cosi sono cresciuta. Ricordo ancora il mio primo grande dolore, 13 ottobre 2013 come dimenticare questa data, mi sono sentita annientata, quel giorno un pezzo del mio cuore è volato via con te. Penso sempre a mia nonna, in qualsiasi momento della mia vita, la ritrovo in ogni cosa bella che faccio, ad oggi vorrei tanto poter ricevere un suo abbraccio, vorrei sapere cosa pensa di me, vorrei sapere se condivide le mie scelte e se quello che sto facendo è giusto. Se ripenso a tutto quel dolore che abbiamo vissuto nel 2013 non riesco a credere che ancora ad oggi ognuno nelle nostre piccole imperfezioni continuiamo a tenerci la mano ogni giorno della nostra vita. Ripenso al 2014, al mio eterno disagio, alla mia volontà di cambiare ma non riuscirci, ripenso al mio sentirmi inutile, non apprezzata, non all’altezza, ripenso a tutti i no, a tutte le offese che mi sono entrate in nelle orecchie che si sono fissate lì dentro la testa e che mi hanno permesso di cambiare, ma non per le persone ma per ME STESSA. Ripenso al 2015, al mio anno preferito, la mia rivoluzione, nel 2015 sono rinata un’altra volta. Ho vinto una battaglia che combattevo da tempo, ho acquistato sicurezza, sono diventata tutto quello che desideravo e qualcuno mi ha rubato il cuore cosi all’improvviso. Ripenso alla mia famiglia, alla felicità di essere tutti insieme in quel giorno tanto speciale.. Ripenso al 2016, alla mia non voglia di studiare, alla mia vita che sembrava così bella solo perché mi sentivo amata, accettata e per la prima volta nella mia vita bella. Ripenso a quel 6 agosto 2016, alla tua partenza, al dolore che mi ha lacerato il cuore un’altra volta come quel maledetto 13 ottobre 2013, ripenso al mio addio per te, ripenso al tuo ultimo messaggio, ripenso alle ultime parole che mi hai detto, al tuo non essere all’altezza quando invece tu sei sempre stato ALTEZZA DI TUTTO. Ripenso all’ansia di quel esame, ripenso ai libri che mi hanno salvato la vita, ai miei libri che sono stati la mia dimora, ripenso alla nuova me, che nel dolore in quel 2016 è rinata un’altra volta. Ripenso al 2017, al mio addio per te, ma che addio non è mai. Ripenso un’altra volta ai miei libri, alle poesie di Pablo Neruda, ripenso a me, al mio nuovo cambiamento, alla mia voglia di imparare, migliorare e recuperare. Ripenso al 10 dicembre, al tuo ritorno, alla tua nuova partenza, ripenso a me, al muro che mi ero costruita e che si è distrutto mesi dopo un’altra volta perché quando si ama una persona la distanza non esiste. Ripenso a mia zia, al suo ritorno dopo 4 anni, al suo abbraccio, ripenso alla mia famiglia che comunque vada amo alla follia. Ripenso ai miei successi scolatici, ripenso un’altra volta ai miei libri, ripenso a mia nonna che mi manca con tutta la mia vita, ripenso a me, al mio cambiamento, ripenso al tuo ritorno, alla tua sigaretta, al tuo sguardo, al mio cuore che batte, alle canzoni che ti ho dedicato, ripenso a te che sei l’unica forza che ho, ripenso alla tua partenza, ripenso a quel giorno che ti ho visto andare per l’ultima volta e che non sei più ritornato per quasi un anno e mezzo. Ripenso alla tua nuova vita, ripenso alla mia vita senza di te. Ripenso al 2018 che ho amato, alle mie nuove amicizie, ripenso un’altra volta ai miei libri, ripenso alla mia febbre per capodanno, ripenso ad Alessia, Silvia, Helena, Francesca, Carmen, Erica, Simona e Sara loro che hanno reso il mio 2018 bellissimo. Ripenso a Gemma e Giorgio, grazie a loro ho conosciuto ragazze fantastiche. Ripenso al mio sogno, ripenso a Firenze, l’emozione di essere lì, l’emozione di poter ammirare tutta quella bellezza con la tristezza però di non essere con le persone con chi avrei voluto essere. Ripenso all’odio che avevo in quel periodo verso il diritto del lavoro e l’amore che provavo per la letteratura italiana e francese. Ripenso ai miei 18 anni, senza mia nonna, ripenso un’altra volta a mia nonna. Ripenso a quel giorno ai templi, ripenso a quelli che oggi sono delle vecchie amicizie ma che un po’ mi mancano. Ripenso al 2019, che nel bene e nel male sta arrivando al termine, ripenso al primo ultimo giorno di scuola, ripenso la prima visita al tribunale, ripenso ai miei libri, ripenso alla mia scelta, poi penso a Giovanni Falcone e spero di diventare come lui, ripenso poi ai miei libri, ripenso un’altra volta a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, ripenso al loro amore che ormai è diventato eterno, ripenso alla strage del 23 maggio 1992 a Capaci e mi chiedo come l’essere umano possa essere così vigliacco da uccidere un suo fratello solo per corruzione, penso ai 57 giorni di Paolo Borsellino, penso alla sua famiglia, Agnese, Lucia, Manfredi, Fiammetta e mi chiedo come una famiglia possa accettare tutto questo? Penso alla strage del 19 luglio 1992 via D’Amelio, penso allo Stato che non ha fatto nulla e ho rabbia, rabbia perché NON SI PUO’ MORIRE COSI. Penso a Rocco Dicillo, Antonino Montinaro, Vito Schifano, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddi Cosina, Claudio Traina e Vincenzo Li Muli, penso a tutti i servitori dello Stato che non avuto paura di morire. Ripenso a Falcone e Borsellino, grazie perché grazie alla vostra storia, al vostro lavoro, al vostro impegno so in quale parte voglio stare. Grazie perché anche se già sono 27 anni che non ci siete più, le vostre idee continuano ancora a camminare nelle gambe di tutti noi siciliani onesti. Ripenso ai miei vecchi sogni e mi rendo conto di quanto sono cresciuta. Ripenso a mio padre, al suo essere cosi riservato, al suo essere dolce e ma anche severo, ripenso al suo lavoro che occupa gran parte delle sue giornate, ripenso ai suoi sacrifici, ripenso a tutti i suoi si e mi rendo conto di essere fortunata di averlo come padre. Grazie perché mi hai insegnato ad essere onesta e guadagnarmi tutto con il mio proprio sudore. Ripenso a mia madre che da quando sono nata non ha fatto altro che prendersi cura di me, che mi ha sempre detto di si a tutto, che mi ha protetta, sostenuta e elogiata, alla persona che ogni volta che qualcosa va storto si abbatta ma poi si riprende come una forza della natura, ripenso a mia madre e alle sue lacrime per la mancanza dei suoi genitori che ogni volta mi spezzano il cuore perché mi sento impotente senza poter far nulla. Vorrei tanto renderti felice e orgogliosa di me, comunque vada la mia vita, mammina mia sappi che sei la persona che più amo e che non smetterò mai di ringraziare. Ripenso a mia sorella, al suo voler proteggere la sua piccola sorellina che ormai è crescita, ripenso alla nostra complicità, ripenso ai nostri litigi che riempiono le nostre giornate, ma sei l’unica persona che mi capisce e comprende. Amo il tuo essere diversa perché al giorno d’oggi i valori che tu hai non li possiede nessuno e se ogni tanto ti dico che io la tua vita non la vorrei mai vivere, non è una cosa negativa , ma è solo che io ho fatto scelte diverse. Ti voglio bene e grazie per essere mia sorella, non ti cambierei per nulla al mondo. Ripenso ancora una volta a mia nonna, alla donna che mi ha cresciuta, alla donna che mi ha amato, alla donna che io ho amato, alla ragione della mia vita che mi manca più di ogni cosa. Ripenso ai suoi abbracci, ai suoi baci, al suo modo di essere, alla sua gentilezza, al suo essere buona sempre con tutti, al suo amore. Ripenso al suo passato, alle sue sofferenze che avrei voluto passarle io e non lei, ma io non sarei stata all’altezza. Nonna sono così fiera di te. Sarai incisa per sempre nel mio cuore come sulla mia pelle Abuela. Ripenso a mio nonno, il padre di mia madre, che non ho conosciuto perché è andato via troppo presto, ma che ho conosciuto grazie ai racconti di mia mamma e dei miei zii, sappi che sono fiera di te, sono orgogliosa di come ti guadagnavi il pane. Sono fiera di somigliarti, me lo dicono tutti. Sai Nonno, da sempre mi sono sentita un po’ vuota perché mi sei sempre mancato. La vita con me è stata ingiusta perché anch’io mi meritavo di conoscere un GRAN UOMO COME TE. Ripenso alla mia famiglia, ai miei zii, ai miei cugini che amo follemente. Ripenso a mio nonno, il padre di mio padre, che ad oggi non c’è più, ripenso a quell’unico abbraccio che mi ha dato in quel giorno così brutto, ripenso ai pranzi e alle cene di capodanno, ripenso alle giocate a carte, ripenso a tutto quello che hai passato e mi dispiace così tanto e a volte vorrei solo piangere perché un uomo non può soffrire così prima di morire. Ho passato solo poco tempo con te a causa della distanza, mi manchi.. Ripenso alle mie amiche che mi sono sempre state accanto in ogni momento della mia vita, ai giorni passati con loro, alla fortuna di avere delle amiche come loro che in questi anni mi hanno permesso di essere sempre felice e di avere una spalla dove potermi appoggiare per sempre. Grazie senza di voi la mia vita non sarebbe la stessa. Ripenso a te, che mi hai cambiato la vita al meglio, a te che non sei qua vicino a me ma che ti ho sempre nel cuore. Ripenso a tutte le persone che ho incontrato in questa mia vita. Grazie perché ognuno di voi mi ha permesso di cambiare. Un grazie va a i miei professori che nella mia vita sono stati dei pilastri, perché mi hanno insegnato ad avere sete di sapere e che hanno contribuito alla mia formazione, senza di loro ad oggi non sarei la stessa. Un grazie va alle miei compagne che in questa mia nuova avventura non ci saranno e che mi mancheranno tantissimo. Un grazie va a me, per la mia costanza, per la mia voglia di conoscere, scoprire e rivendicare. Che la mia vita possa contribuire a smuovere le coscienze delle persone. Un grazie va a Dio che mi permette ogni giorno di svegliarmi, di vivere, apprendere, studiare, avere una famiglia che mi ama come io amo loro. Mi auguro che un giorno il mondo possa ritrovare l’umanità e vivere pacificamente senza più crudeltà, sofferenza, corruzione ma soprattutto senza più INVIDIA. Amate, amate voi stessi e amate gli altri, amate la diversità, amate e sostenete chi fa la differenza, chi si batte per un ideale, chi vuole migliorare la società, siate curiosi, DOCUMENTATEVI, combattete l’ignoranza e ragionate con la vostra testa, ma ricordatevi che siamo tutti uguali.
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