Tumgik
#Affitto universitari
liveunict · 1 year
Text
Caro affitti studenti universitari: quali strategie per pagare meno
Caro affitti studenti universitari: quali strategie per pagare meno
In questi giorni studenti e studentesse si sono accampati in tenda di fronte ad alcune università in diverse grandi città italiane, come segno di protesta contro gli affitti troppo alti, al punto da non permettere ai fuorisede di trovare una soluzione abitativa adeguata nella città in cui si trasferiscono per studiare. In questi giorni gli studenti di mezza Italia si sono accampati in tenda di…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
eleonorasimoncini · 9 months
Text
Sono la tua P
Sono una puttana perché mi piace
Sono una puttana perché ho amato senza riserve
Sono una puttana perché ho disobbedito senza riserve
Sono una puttana perché non confondo più sesso, sex work e amore
Sono una puttana perché come puttana posso ridere senza motivo e anche a sproposito
Dico sono una puttana e non faccio la puttana perché quando lo faccio lo sono anche intimamente
Sono una puttana perché il lavoro che avevo prima non sapevo più farlo
Sono una puttana per essere la figlia che i miei non avrebbero voluto mai e non vogliono adesso
Sono una puttana perché non sono il figlio maschio che i miei avrebbero voluto
Sono una puttana per capire chi mi vuole veramente bene e mi accetta anche se sono una puttana
Sono una puttana perché non sopporto i tacchi a spillo e voglio indossarli il meno possibile per camminare a piedi scalzi
Sono una puttana perché non sopporto il perbenismo
Sono una puttana perché il mio lavoro mi ha impoverito
Sono una puttana perché gli uomini che rispondono agli annunci erotici te la chiedono gratis senza dire né buongiorno né buonasera e dando per scontato che sei una puttana gratuita
Sono una puttana perché dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fiori
Sono una puttana perché gli uomini vogliono fare con me cose che non hanno il coraggio di chiedere alle mogli e alle fidanzate (incluso il mio compagno)
Sono una puttana perché mio marito confonde la donna per bene che ha sposato con la propria madre e qualche volta anche con sua figlia
Sono una puttana perché gli uomini per bene vogliono sposare una donna per bene ma per fare sesso preferiscono una puttana
Sono una puttana perché il sesso ognuno lo fa come vuole anche a pagamento se ritiene opportuno
Sono una puttana perché qualcuno mi ha detto ti vesti come una puttana, ti trucchi come una puttana, fai sesso come una puttana
Sono una puttana per sapere cosa provano in strada le donne sfruttate, mie sorelle
Sono una puttana perché il lavoro a 4 euro l’ora è schiavitù per uomini e donne e io voglio vivere
Sono una puttana perché ho bisogno di leggere e avere tanti libri
Sono una puttana perché il lavoro intellettuale e il lavoro artistico sono sottopagati sfruttati e offesi
Sono una puttana perché l’Italia ha rinunciato ai suoi artisti
Sono una puttana perché l’Italia ha affamato i suoi artisti
Sono una puttana per poter restare in Italia e fare arte
Sono una puttana perché i miei amici artisti sono quasi tutti andati via, attori, registi, produttori più o meno indipendenti, musicisti, ballerini, mimi, pittori, performer, artisti visivi, designer, architetti e folli innamorati della vita
Sono una puttana perché le mie amichette studentesse universitarie per pagarsi una camera tugurio in affitto a Roma devono fare le puttane (i maschi per lo stesso motivo spacciano o battono anche loro)
Sono una puttana perché amo la mia vagina e non la disprezzo
Sono una puttana perché certe volte quando ho fatto l’amore mi sono sentita stuprata
Sono una puttana perché la famiglia in questo momento storico è il luogo più violento che c’è
Sono una puttana perché sono stata una bambina assillata
Sono una puttana per tutte le donne che sono morte a causa del loro essere donne, madri, lavoratrici, figlie incomprese, mogli sole, puttane sole, amanti nascoste, fidanzate uccise perché un uomo insicuro le perseguitava
Sono una puttana perché il sesso a pagamento è un lavoro e ha dignità
Sono una puttana perché la puttana è genere sessuale diverso e un piacere diverso per tutti coloro che lo praticano
Sono una puttana perché il sesso è sacro e sacro a questo mondo vuol dire monetizzato. Ché tutti sappiano cos’é il loro senso del sacro
Sono una puttana perché ogni gesto è puro incluso il più riprovevole se lo fai con l’istinto di un animale e non di un uomo
Sono una puttana perché i miei alunni consideravano Pasolini un frocio marchettaro
Sono una puttana perché sono femmina e femminista
Sono una puttana perché per una donna fare sesso libero in molti posti è ancora un reato
Sono una puttana, una strega, una mistica, una madre, una santa perché posso contenere il mondo, tenendomi in equilibrio
Sono una puttana perché il mio pensiero potrebbe dare fastidio
Sono una puttana perché hanno uccisa Ipazia dandole della puttana
Sono una puttana perché non è solo il mestiere delle donne ma da che mondo è mondo è il lavoro degli uomini
Sono una puttana perché ho abolito il senso di colpa dei genitali
Sono una puttana perché il mio cuore è puro e non ha doppio fondo
Sono una puttana perché rigetto il potere
Sono una puttana perché voglio riprendermi il desiderio di essere donna come dico io e non come dice un uomo
Sono una puttana perché questo è un mestiere inventato da un uomo per dividere le donne in belle e brutte buone e cattive e io me lo riprendo
Sono una puttana perché voglio stabilire il prezzo che gli uomini mi hanno dato e mi hanno tolto
Sono una puttana perché questo è un lavoro nobile e antico rovinato dalla politica come dice Pia Covre
Sono una puttana perché tutte le donne per bene e per male sono sorelle
Sono una puttana perché una moglie per bene può essere più in vendita di una puttana
Sono una puttana perché non voglio la protezione di un uomo
Sono una puttana perché questa parola si usa a sproposito
Sono una puttana perché mio padre aveva paura che diventassi una puttana
Sono una puttana perché voglio che noi donne riprendiamo a vederci e a ridere delle nostre imperfezioni fisiche e della nostra vecchiaia
Sono una puttana contro una società che trasforma le nostre bambine, le nostre figlie in tutto il mondo in puttane
Sono una puttana perché di dieci uomini politici che ho conosciuto a nessuno darò mai il mio voto solo perché è mio cliente
Sono una puttana perché meglio freddare i bollenti spiriti con una puttana che fare violenza alle proprie donne
Sono una puttana perché gli uomini non sanno gestire come uomini la propria sessualità
Sono una puttana perché la civiltà di un paese si misura da come tratta le proprie donne
Sono una puttana perché amo la democrazia e odio la dittatura della maggioranza
Sono una puttana perché da un uomo di potere non ho mai accettato mai niente tranne il mio cachet e da mangiare. Da mio padre
Sono una puttana perché finalmente mi amo e mi accudisco come merito
Sono una puttana perché ho bisogno di una stanza tutta per me
Sono una puttana perché voglio capire che c’è di tanto strano in questo mestiere
Sono una puttana perché le donne devono stare tutte insieme puttane e donne per bene e mettere insieme le loro vite
Sono una puttana perché ancora oggi una donna non prende valore di per sé ma ancora come secoli addietro per il matrimonio che ha fatto al massimo per gli studi che ha fatto o i figli che ha avuto
Sono una puttana perché voglio sapere perché le donne hanno paura di essere definite puttane
Sono una puttana per sapere perché questa società ingiuria le puttane, le occulta, le biasima, le disprezza ma dietro le porte delle puttane c’è sempre la fila
Sono una puttana colta perché la gente dice che se fai la puttana è perché non hai altre possibilità
Sono una puttana perché vorrei che tutte le donne dicessero anch’io sono una puttana come te e non mi vergogno di dirlo perché anch’io…
Sono una puttana
Cit.
65 notes · View notes
cinquecolonnemagazine · 6 months
Text
Dichiarazione dei redditi: detrazioni e deduzioni, capirci bene per risparmiare
Ogni anno, con l'avvicinarsi della scadenza per la presentazione della Dichiarazione dei Redditi, sorgono dubbi su detrazioni e deduzioni. Cosa sono? Quali sono le differenze? Quali le spese che è possibile portare in detrazione o deduzione? In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su questi concetti, fornendo una panoramica delle principali spese detraibili e deducibili nel 2024. Detrazioni e deduzioni: le differenze fondamentali La differenza principale tra detrazioni e deduzioni risiede nel momento in cui ciascuna incide sul calcolo delle imposte: - Detrazione: opera direttamente sull'importo delle imposte da versare, riducendone il valore. In parole semplici, è come se lo Stato ti restituisse una parte delle tasse già pagate. - Deduzione: riduce il reddito imponibile, ovvero la base su cui vengono calcolate le imposte. Minore è il reddito imponibile, minore sarà l'importo complessivo delle tasse da pagare. Quali sono le principali spese detraibili? Tra le principali spese che è possibile detrarre in sede di Dichiarazione dei Redditi 2024 troviamo: - Spese sanitarie: come visite mediche, specialist, analisi, farmaci, ricoveri ospedalieri, acquisto di protesi e altri dispositivi medici. - Spese per interventi di ristrutturazione: volti al risparmio energetico o all'eliminazione delle barriere architettoniche. - Spese per l'istruzione: tasse universitarie, spese per asili nido, scuole materne e istituti scolastici di ogni ordine e grado. - Spese per l'acquisto di prima casa: interessi sul mutuo, spese per l'atto di compravendita e le relative imposte. - Canone di locazione: per chi abita in un'abitazione in affitto. - Assegno di mantenimento: per chi versa un assegno di mantenimento al coniuge separato o ai figli. Quali sono le principali spese deducibili? Tra le principali spese che è possibile dedurre in sede di Dichiarazione dei Redditi 2024 troviamo: - Contributi previdenziali e assistenziali: versati per sé o per i familiari a carico. - Premi per assicurazioni: come la RC auto, la polizza sanitaria, l'assicurazione sulla vita. - Spese per interessi: su mutui ipotecari, finanziamenti e altri debiti. - Donazioni: a favore di enti no profit, onlus e associazioni di volontariato. Come detrarre o dedurre le spese Per poter usufruire delle detrazioni e deduzioni è necessario conservare la documentazione che attesti il sostenimento delle spese stesse (scontrini, fatture, ricevute). La documentazione va poi allegata alla Dichiarazione dei Redditi, compilando i quadri e le sezioni dedicate alle spese detraibili e deducibili. Attenzione: è importante ricordare che non tutte le spese sono detraibili o deducibili. Per un elenco completo e aggiornato delle spese ammesse, si consiglia di consultare il sito web dell'Agenzia delle Entrate o di rivolgersi a un professionista abilitato. Risparmio fiscale Detrarre e dedurre le spese in sede di Dichiarazione dei Redditi può rappresentare un importante risparmio fiscale. Tuttavia, è fondamentale conoscere bene le differenze tra detrazioni e deduzioni, le spese ammesse e la documentazione da conservare. Foto di Tanja-Denise Schantz da Pixabay Read the full article
0 notes
lamilanomagazine · 6 months
Text
Emilia-Romagna, nuovo bando per l'Housing sociale, patto per la casa, riqualificazione degli alloggi Erp, fondo per l'affitto, oltre 80 milioni di fondi regionali dal 2020 ad oggi
Tumblr media
Emilia-Romagna, nuovo bando per l'Housing sociale, patto per la casa, riqualificazione degli alloggi Erp, fondo per l'affitto, oltre 80 milioni di fondi regionali dal 2020 ad oggi.  Bologna - Diritto alla casa. La Regione rafforza il proprio impegno per dare risposte alle fasce più fragili della popolazione,  sempre più in difficoltà a trovare risposte sul mercato privato e,  più in generale, a una domanda dell' abitare in crescita,  in un territorio fortemente attrattivo per motivi di studio, lavoro, turismo. Un esempio, solo l'ultimo in ordine di tempo, è il bando Social Housing 2023 che si chiuderà il prossimo 29 marzo. Rivolto a cooperative di abitazione e imprese di costruzioni, mette a disposizione 7 milioni di euro per realizzare alloggi da destinare alla locazione, all'assegnazione in godimento permanente o per un periodo minimo di 10 anni. Alloggi a canone calmierato per la cosiddetta fascia grigia, quelle famiglie cioè con un indicatore Isee fino a 35 mila euro, che non possono accedere all'edilizia pubblica. E da realizzarsi attraverso interventi di rigenerazione urbana, senza consumo di suolo, e con caratteristiche innovative per quanto riguarda le forme di gestione, in grado di favorire pratiche di condivisione e socialità. A fare il punto oggi a Bologna l'assessora alla Programmazione territoriale, Edilizia e Politiche abitative, Barbara Lori, in occasione del convegno Strategie per l'abitare, le risposte a vecchie fragilità e nuove complessità, con il quale la Regione ha chiamato a raccolta Comuni, Province, Città Metropolitana di Bologna, Anci e Acer, oltre ai rappresentanti regionali di Ance, Confcooperative Habitat, Legacoop, Sunia, Asppi, Confabitare. "Assistiamo a una domanda abitativa sempre più pressante, particolarmente diversificata e segmentata- ha spiegato Lori-. Le trasformazioni degli assetti familiari, le nuove forme del lavoro, la trasformazione delle città turistiche ed universitarie, richiedono nuove risposte a nuove esigenze e criticità, anche in termini di povertà emergenti. Dentro a questo quadro è fondamentale la collaborazione con gli Enti locali e con gli operatori del settore". Dal Patto per la casa: 4,6 milioni di euro per aumentare l'offerta di alloggi in affitto a canone calmierato, con benefici sia per i proprietari, che per agli inquilini. All'impegno sul fronte dell'Edilizia residenziale pubblica, grazie a 30 milioni di euro di risorse regionali che dal 2020 al 2023 hanno permesso di riqualificare e riassegnare quasi 1.400 alloggi pubblici. Ai 38 milioni di rifinanziamento del Fondo affitti per dare un contributo alle famiglie in difficoltà nel far fronte alle spese del canone di locazione nello stesso periodo. Lori ha sottolineato l'azione della Regione per la casa, ma serve, ha sottolineato : "Un rinnovato impegno del Governo a partire da un organico Piano per la casa, che auspico possa considerare anche le esperienze regionali, di cui questo Paese ha urgentemente bisogno, insieme al ripristino del Fondo per l'affitto e di quello per la morosità incolpevole". Il confronto con Istituzioni e associazioni Temi al centro della tavola rotonda del pomeriggio,  che sarà coordinata da Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma. Un confronto che coinvolgerà, tra gli altri, Emily Clancy (Comune di Bologna); Davide Agresti (Comune di Faenza); Leonardo Fornaciari (Ance Emilia-Romagna); Marco Galante (Confcooperative Habitat Emilia-Romagna); Massimiliano Manuzzi (Legacoop ER); Valentino Minarelli (SUNIA Emilia-Romagna); Francesco Lamandini (ASPPI Emilia-Romagna); Alberto Zanni (Confabitare); Michele Zazzi (Università di Parma). Tra gli interventi della mattina quelli di Lanfranco de Franco (Comune di Reggio Emilia e referente ANCI regionale); Marco Corradi (Acer); Ettore Brianti (Comune di Parma); Tamara Calzolari (Tavolo provinciale politiche abitative Modena); Sara Accorsi (Città metropolitana di Bologna).... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
amypihcs · 8 months
Text
Post in italiano a cui seguirà traduzione
Ora, questa è una cosa che si definisce una presa per il culo. L'affitto ,non solo nelle grandi città universitarie ma anche in città più piccole, è di un minimo di 200€. E sta fascista ne offre quanti? 24? a chi ha ISEE sotto i 20000€. È uno SCANDALO.
Dubito inoltre che sia una coincidenza che la notizia venga fuori in concomitanza col Festival di Sanremo. La maggior parte dell'Italia è impegnata col festival e non guarda quelle stronzate che fanno in politica. Davvero, questa è ancora un volta un vergogna per l'Italia e per tutti coloro che si definiscono civili. Rebloggate per favore così che più persone possibili sappiano di questo schifo.
English translation, as most of my followers are not italian.
Now, they are actually joking. They've GOT to be joking. The best deal you can obtain on Rent, not only in the Big College Cities but in the smaller ones as well, is 200€. This fascist offers how much? 24€? To those who have an ISEE under 20000€. This is a SCANDAL.
I doubt, moreover, that this news coming out during the Festival di Sanremo is a mere coincidence. Most of Italy is busy with the festival and is not paying any attention to whatever shit they're doing while 'leading' the country. This once more is a true shame for Italy and for all the people who call themselves civilized. Please Reblog so that as many people as possible get to know of this shit.
1 note · View note
Text
Sinceramente Love Again di Dua Lipa non mi è mai piaciuta troppo e anzi, mi mette un po' di ansia, però vabbe sto anche facendo quella cosa di assecondare quando ho voglia di fare qualcosa.
Comunque.
Oggi è 1° Febbraio, ho richiesto la chiusura della linea di credito ed ho estinto il finanziamento del telefono e poi ho tolto Klarna perché è proprio vero che cumuli i debiti.
In ogni modo.
Verso Marzo arriveranno gli interessi del fido aperto lo scorso anno e sarà tosta.
Però si fa.
Un anno di contratto mi spaventa, ma allo stesso tempo, purtroppo, mi spinge a fare del mio meglio.
Anche se questa volta sono molto fiduciosa. C'è da dire che l'Azienda precedente mi ha un po' distrutta.
Noto un po' di disorganizzazione sono sincera, ma questo può giocare a mio favore dato il ruolo, proprio così da poter riorganizzare a mio piacimento.
In ogni modo mi sembra di capire che inizierò il 19? Pertanto ho ben 18 giorni di serenità?
Diciamo serenità.
Un po' sono in difficoltà perché non so proprio che fare, nel senso mi scoccio con l'Università e a proposito cazzo domani devo per forza fare l'Iseeu perché devo anche pagare le tasse universitarie del cazzo e levarmi dalle palle sta storia mado.
Però ecco molto demotivata dal discorso del relatore e altre cose così cioè dai.
Poi per carità, ovviamente non è la mia prima necessità finire l'uni però è anche un po' per me perché a settembre sono 5 anni capito ahahahah e quindi vorrei banalmente concludere.
Con M. le cose mi sembrano ok, mi manca e gli voglio bene comunque.
Cioè non sono innamorata, ma sono sicuramente 110% presa, ci tengo ecco, ci tengo significa che è una persona della quale vorrei innamorarmi, poi amare.
Ci tengo significa che voglio il suo bene ed il suo benessere, che mi piace lui.
Potrei sicuramente ordinare un paio di cassetti ora che ci penso e mi piacerebbe fare un po' di scrap book.
Però ecco l'uni per me è a momenti, devo sentirlo io mi dispiace.
Le tasse me le pago io e so io quando è il momento, non voglio pressarmi, non per questo devo metterci altri 2 anni, però manco a fa così.
Odio il fatto che non ci sia internet in questa casa, prende di merda nonostante sia al primo piano e mi fa sbrocca.
Mi fa male lo stomaco, ho mangiato troppo e non sto attiva.
Questo tempo e questo freddo mi danno fastidio.
Potrebbe essere in realtà fra gli obiettivi quello di: farmi rinnovare indeterminato trovare casa per comprarla, di conseguenza essere riuscita ad estinguere i debiti Fineco.
Per carità non abbiamo fretta, ma nel contempo sento proprio una spinta verso questa cosa.
Proprio la mia casa capito.
Ripeto, senza fretta, ma sicuramente un obiettivo, anche perché dobbiamo aspettare l'eredità.
Sono sincera, un po' preoccupata per le multe e per ShareNow che manda cose al recupero crediti, però insomma manco troppo, cioè alla fine parliamo chiaro certo non posso aprire ora finanziamenti o cose così, ma fondamentalmente finché hai uno stipendio e un affitto va bene così.
Dovessi un attimo pensare al mio futuro comunque mi sento un po' di preoccuparmi.
Più che altro per la mia salute, voglio essere in buona salute anche per la me del futuro, perché se poi sono piena di dolori non bene.
Ho smesso di fumare e di questo me ne do atto, brava me ne do atto che oggi è il nono giorno.
La cosa che più mi preoccupa è il discorso cibo in realtà, perché sono completamente sregolata su quello ed oggettivamente io sento la stanchezza.
Dovrei ricominciare la keto, perché quella è l'unica che ti fa stare bene oggettivamente e fa bene al tuo corpo, alla tua mente.
Sicuramente non lavorare sta avendo un impatto su di me non indifferente, nonostante la stia gestendo discretamente bene.
C'è da dire che sempre gli ultimi due mesi ci sono stati tantissimi cambiamenti, tra cui cambiare casa -> trasloco, ho conosciuto M. che comunque sta avendo un impatto nella mia vita, ho smesso con la vecchia azienda e c'è stato il processo di selezione per quella nuova, dove comunque (devo ancora firmare il contratto).
La verità è che poi ecco a parte ste cose di recupero crediti del cazzo così e multe che arriveranno sono abbastanza serena.
Io credo che in 3-4 anni riesca ad arrivare a un credit score valido e senza prestiti/finanziamenti, così anche da poter acquistare una casa ed insomma lavorare ai miei progetti.
Il fatto che non mi è mai andato è che bisogna lavorare per le cose che vuoi, non c'è niente da fa è il flusso della vita! Non puoi avere le cose così, non le sapresti gestire. L'unico modo per gestirle è lavorare per quello.
Ricordiamoci sempre che poi l'Universo ha una soluzione per tutto e che ogni cosa è al suo posto.
Man mano che arriveranno le cose da pagare, si pagheranno.
Senza scontrarci con altri debiti.
Che anno tosto btw.
Per ora sono abbastanza tranquilla comunque.
Anche se ho i piedi freddi.
È bello non avere fame comunque.
È meno bello scontrarti col fatto che hai del tempo in cui fare cose.
Anche Netflix sta iniziando a stufarmi, non c'è nulla di bello e non vorrei essere presa dalla FOMO.
Sento il mio cervello intorpidirsi e lo odio.
0 notes
affittoprotetto · 1 year
Text
Appartamento in Affitto a Formia Centro via Vitruvio
Appartamento in Affitto a Via Vitruvio al primo piano di un palazzo a poca distanza dalla Stazione di Formia, la casa è composta da: L’abitazione in affitto è ideale per un gruppo di 4 studenti universitari in farmacia, l’ospedale di Formia infatti è raggiungibile in poco più di dieci minuti a piedi mentre l’ospedale di […] L’articolo Appartamento in Affitto a Formia Centro via Vitruvio proviene…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
infosannio · 1 year
Text
Airbnb & Co: prezzi folli, Venezia la più cara. Cosa cambierà con la nuova legge
(Milena Gabanelli e Francesco Tortora – corriere.it) – Gli studenti fuorisede che cercano casa vengono regolarmente spennati. Già dagli anni ’70 gli affittacamere di città universitarie come Milano, Bologna, Roma, facevano affari d’oro. Da almeno un decennio nei centri storici delle città d’arte anche per i residenti è diventato quasi impossibile trovare un appartamento in affitto, e vengono…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
kritere · 2 years
Text
L’affitto del bar scade, i vicini comprano l’edificio e lo fanno chiudere per evitare i rumori
DIRETTA TV 25 Gennaio 2023 È accaduto a Padova dove uno storico bar del centro e ritrovo di universitari ha dovuto chiudere i battenti dopo che la proprietà dell’immobile non ha voluto rinnovare il contratto di affitto, che durava da 30 anni. 47 CONDIVISIONI Bar chiuso dai vicini stanchi del troppo rumore. È accaduto a Padova dove uno storico bar del centro e ritrovo di universitari ha dovuto…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
luigicalzini · 3 years
Photo
Tumblr media
🆕TIBURTINA-In affitto 🆕 Prezzo all inclusive euro 650,00/mese In via dei Monti di Pietralata, nelle immediate adiacenze della Stazione Tiburtina, appartamento piano intermedio, arredato e libero da subito 📞0669365567 #affitto #casainaffitto #appartamentoinaffitto #affittocasa #affittoroma #calzinimmobiliare #immobiliare #stazionetiburtina #tiburtina #lasapienza #universitari (presso Roma Tiburtina) https://www.instagram.com/p/CWTPNdEqyac/?utm_medium=tumblr
0 notes
liveunict · 2 years
Text
Cercare casa a Roma in vista dell’anno accademico: 5 consigli per farlo al meglio
Con l’anno accademico alle porte, gli studenti che hanno avuto accesso agli atenei di Roma devono affrettarsi per cercare un’adeguata sistemazione nella capitale. Trasferirsi a Roma per seguire i corsi universitari è una scelta importante per la carriera di ciascun studente, essa va ben ponderata e valutata. Senza seguire degli utili consigli, in effetti, risulta alquanto problematico trovare una…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
Text
Quarantena giorno 36
Sono 36 giorni che non lavoro (ovviamente lavoro da casa). Certo, inizialmente qualche uscita l’ho fatta. Ma oggettivamente sono 36 giorni che sono in quarantena, in una zona rossa, lontana dalla mia famiglia. 
Ho preso una stanza in affitto esattamente la settimana prima della quarantena e ora mi ritrovo a pagare un affitto per essere più vicina al mio luogo di lavoro senza andare a lavoro e presumibilmente senza andarci più sino a fine contratto. 
Ho visto gente fare finta di nulla finchè la paura non li ha presi, finchè la situazione non è diventata grave. Ho visto gente impanicarsi come non mai. E ho visto meme, quintalate di meme tra bugo, morgan e il coronavirus. 
Ho ricevuto messaggi da amici in Francia, in Marocco, in America, convinti che non gli sarebbe toccata per poi sentirmi dire “Siamo anche noi sulla stessa barca”. 
Ho visto gente impazzire in giro, che ti guarda male se non hai la mascherina, che ti insulta se ritiene che tu non stia facendo come farebbe lui. Ho visto gente insultare i terroni perchè tornati a casa, ho visto gente insultare i ricchi milanesi andati in Francia a sciare, ho visto gente uscire e fotografare la gente uscita lamentandosi come se il loro motivo dell’uscita fosse più valido di quello altrui. 
Ho discusso con addetti dei supermercati perchè sono andata a fare la spesa con la coinquilina poichè abbiamo una sola macchina. Continuava a ripetermi “uno per famiglia” e io continuavo a dirgli “uno per famiglia non vuol dire uno per casa”. E pensare che nelle città di oggi la realtà maggiore è quella di co-housing che non viene nemmeno considerata. “L’importante è avere un bagno privato”. si certo, e tu le hai viste le case degli universitari?
Ho discusso con il commesso della comet che pretendeva che mi mettessi un tovagliolo davanti alla bocca per parlargli mentre il suo collega aveva la mascherina appesa al collo. 
Ho visto gente guardarmi male perchè ridevo e scherzavo con una mia amica in fila davanti ad un negozio, bardato di guanti, mascherina, cazzi e mazzi, per poi togliersi la mascherina per fumare. 
Ho visto persone anziane, tantissime persone anziane andare in giro poichè pensano “Se mi becca me ne andrò”, senza pensare che però a contagiare gli altri potrebbero essere loro. 
Ho visto la scuola ritrovarsi impreparata completamente. Da insegnanti che prima ti guardavano smarrite anche solo per accendere un pc ritrovarsi a fare quintalate di videolezioni, g suite, classroom, videocall, meet, google moduli etc. 
Ho visto una scuola che “costretta a lavorare”, sta riempiendo questi ragazzi di cose da fare, il risveglio muscolare, la videolezione, i compiti i compiti i compiti. 
Genitori che si lamentano che fanno troppo, quelli che fanno troppo poco, e nel frattempo mi commuovo al mio collega compagno napoletano che consiglia ai 12enni “I diari della motocicletta”. Ma poi viene additato perchè non fa le videolezioni in presenza per impegnare le mattine dei ragazzi. 
E poi ci sono io che continuo a cercare di accontentarli tutti e di rendermi utile mentre penso a tante cose.
A quanto fossi convinta che il mondo e l’italia avesse un problema di sovrappopolazione e in natura, le epidemie, nascono proprio per questo. Ma ormai noi siamo lontani dalla natura, dalla biologia, da come e perchè facciamo determinate cose. Noi abbiamo la ragione, la scienza, i libri, i computer, le tecnologie, mentre io ancora mi dissocio mentre sono in macchina e immagino le strade piene di traffico come le linee dei tunnel delle formiche nei formicai. E che prima o poi la natura si riprende il suo spazio e il suo potere.
A quanto mi sorprenda la gente che si meraviglia che queste cose possano accadere anche a noi. C’è un mondo molto più vasto di quello occidentale che ha a che fare con sistemi sanitari di gran lunga differenti, e situazioni igieniche decisamente peggiori, che con le epidemie ci hanno a che fare sempre. Con malattie che noi curiamo con un antibiotico qualcun altro, da un’altra parte, ci muore. E quindi? dobbiamo fare i conti con la fine dei nostri privilegi. 
Vorrei ricordarvi che non sappiamo più stare senza un cazzo di telefono, senza aprire instagram,  senza fare una videochiamata, senza sparare il cazzo fuori dalle mutande nelle chat. Non sappiamo più fare niente senza mostrarci agli altri, senza fingere di essere connessi. 
Non sappiamo più concentrarci, non sappiamo più annoiarci. 
Forse per noi è tardi, ma sti bambini fateli annoiare, fategli scoprire come ci si può ingegnare. 
Basta non so più cosa dire
12 notes · View notes
Text
Affitti studenti: gli effetti dell'inflazione
La realtà degli affitti per gli studenti universitari in Italia ha vissuto profonde trasformazioni negli ultimi anni. I prezzi degli affitti nelle città universitarie hanno assunto un ruolo sempre più centrale nelle discussioni, con aumenti considerevoli che suscitano preoccupazione e sollevano interrogativi sulla reale accessibilità delle soluzioni abitative. In un recente rapporto di Immobiliare.it emergono dettagliate analisi che tracciano i modelli e le dinamiche nelle diverse città italiane. Anche nelle città di "seconda fascia", caratterizzate da dimensioni urbane meno imponenti rispetto alle metropoli, ma dotate di servizi di alta qualità, si assiste a un inquietante incremento dei costi delle abitazioni. Centri come Parma, Modena, Ferrara, Brescia, Varese, Pisa e Siena, pur offrendo eccellenze nei settori dei trasporti, dell'istruzione e della sanità, stanno sorprendentemente attraversando un'esplosione dei prezzi degli affitti. Affitti studenti: i numeri dello studio Un recente studio, condotto da Immobiliare.it e diffuso da Il Sole 24 Ore, ha rivelato una preoccupante tendenza: gli studenti sono i più colpiti dall'aumento dei canoni d'affitto. In diverse città italiane, spesso impossibilitati a sostenere i costi delle metropoli come Roma e Milano, gli studenti si trovano ora a fronteggiare un crescente onere finanziario.  Il confronto tra i dati del 2019 e la situazione attuale dipinge un quadro allarmante. Mentre alcune città come Bologna, Torino e Roma hanno subito un incremento di circa il 10% nei prezzi degli affitti, nei centri urbani di fascia inferiore si è riscontrato un aumento che oscilla dal 30% al 40%. Tale andamento dimostra che l'aumento dei costi non è confinato alle metropoli, ma si estende anche alle città di minori dimensioni. Il rapporto di Immobiliare.it svela, inoltre, un aumento del 34% nell'offerta di camere in affitto rispetto al 2022, senza però una diminuzione dei prezzi. Al contrario, i costi degli affitti sono in crescita in tutto il paese. Le città come Milano, Roma e Firenze registrano ora costi medi mensili per una stanza singola rispettivamente di 626 euro, 482 euro e 435 euro. Modena ha subito un incremento del 28,6% rispetto al periodo pre-pandemico. Bari, Brescia e Palermo hanno visto un aumento rispettivamente del 29%, 18% e 18% nell'ultimo anno. L'emergenza abitativa non riguarda solo gli studenti universitari, ma coinvolge anche i docenti, con circa 80 insegnanti che hanno declinato trasferimenti in città a causa dei costi degli affitti troppo elevati. Anche al di fuori delle grandi città, come a Venezia, si è registrato un impressionante aumento del 373,2% nell'ultimo anno.  L'inflazione gioca un ruolo significativo nell'aumento dei costi abitativi. Oltre al prezzo degli affitti, stanno aumentando anche le spese condominiali e il costo delle utenze, come la fornitura di luce e gas. Questi incrementi mettono a rischio il bilancio delle famiglie e potrebbero portare il 2023 a diventare uno degli anni più costosi nella storia recente dell'Italia. Il ruolo del Governo L'ondata di proteste studentesche, emersa tre mesi fa, ha evidenziato l'urgente questione dell'emergenza abitativa, causata dalla crescente carenza di alloggi accessibili. Sebbene le promesse iniziali del governo Meloni sembrassero rassicuranti, finora non è stato intrapreso alcun passo significativo per affrontare la situazione, lasciando gli studenti e le loro famiglie alle prese con costi sempre più gravosi e l'arduo compito di trovare un alloggio dignitoso.  L'attuale governo guidato da Meloni ha destato polemiche cancellando un emendamento da 660 milioni di euro destinato agli alloggi universitari, precedentemente introdotto nel 2022 sotto la gestione di Draghi. Questa decisione ha aumentato la frustrazione degli studenti, che percepiscono un mancato impegno nel fronteggiare il problema del caro affitti.  Una sfida in sospeso Le promesse del governo Meloni di affrontare la crisi abitativa non si sono tradotte in miglioramenti concreti. Invece, gli affitti sono saliti ulteriormente, raggiungendo il picco massimo nell'estate del 2023. Questo è un duro colpo per gli studenti e le loro famiglie, che avevano sperato in soluzioni pratiche per alleviare la pressione finanziaria. Gennaro Cifinelli, rappresentante degli studenti dell'Università di Bari, insiste sulla necessità di politiche chiare per contrastare la speculazione immobiliare. Egli richiede una pianificazione mirata per la costruzione di alloggi pubblici e nuove normative sugli affitti. Nonostante le promesse delle istituzioni, come l'annunciato investimento di 660 milioni nei collegi universitari da parte della ministra dell'Università Anna Maria Bernini, i risultati tangibili sembrano ancora mancare. La questione degli alloggi per studenti rimane una sfida in sospeso, richiedendo un intervento urgente e concreto. Fonte : https://www.prontobolletta.it/news/affitti-in-ascesa/ Read the full article
0 notes
lamilanomagazine · 10 months
Text
Vantaggi del coliving a Milano per studenti universitari
Tumblr media
Vantaggi del coliving a Milano per studenti universitari. Il co-living è una tendenza immobiliare che sta acquisendo sempre più popolarità in Italia, specialmente in alcune grandi città, come Milano. Ma di cosa si tratta? Con questo termine si fa riferimento a un tipo di alloggio che permette a studenti e professionisti di vivere nello stesso ambiente, condividendo anche delle idee preziose. In poche parole, in queste residenze non si vive solo con dei coinquilini, ma si lavora anche in sinergia. Questa particolare forma di affitto stanza a Milano permette di ottenere diversi vantaggi che vanno oltre al mero risparmio economico. È più conveniente rispetto ad altre soluzioni Uno dei principali vantaggi del co-living per gli studenti universitari è la possibilità di risparmiare. Infatti, l’aumento dei costi relativi agli alloggi ha spinto molte persone a ricercare delle soluzioni più convenienti e sostenibili, tra cui, appunto, il co-living. Questa scelta inoltre permette di trovare degli alloggi anche nei quartieri più centrali e vicino alle sedi universitarie a prezzi più contenuti. Offre diversi servizi inclusi nel canone Il co-living offre la possibilità di includere nei costi da sostenere mensilmente vari servizi extra come lavanderia, pulizie degli ambienti, ecc., semplificando la gestione delle spese e aumentando la convenienza. Includere tali servizi nel canone consente anche a chi ha optato per l’affitto stanza a Milano di risparmiare tempo e sforzi nell’affrontare le attività quotidiane, così da poter dedicare il tempo libero allo studio o ad altro. È sostenibile Gli edifici adibiti per il co-living, in genere sono costruiti integrando materiali sostenibili e sistemi energetici alimentati da fonti rinnovabili, come l’energia solare, quella eolica oppure geotermica. L’obiettivo di queste soluzioni è ridurre l’impronta ecologica, promuovendo la produzione di energia pulita e limitando lo spreco di risorse. In sostanza, l’affitto stanza a Milano in epoca moderna può essere considerato una comunità abitativa “green” e responsabile. Favorisce la socialità Come già detto, si tratta di un tipo di ambiente che favorisce la socializzazione con altre persone, anche grazie a eventi dedicati che vengono organizzati dai proprietari delle soluzioni abitative. Inoltre, la presenza degli spazi dedicati al lavoro promuove le interazioni e gli scambi di opinioni, permettendo anche di creare una rete di contatti professionali, indispensabili nel mondo lavorativo dopo aver completato gli studi. È un’opzione che permette flessibilità Il co-living è una soluzione molto flessibile, adatta a chi ricerca un affitto stanza a Milano solo per gli anni universitari oppure vuole valutare diversi quartieri prima di trovare quello giusto. Gli spazi sono già arredati, pertanto non c’è la necessità di acquistare mobili e complementi d'arredo, e ciò permette anche di risparmiare sul costo di trasporto per traslocare i propri oggetti da una casa all’altra. Permette di conoscere ed apprezzare altre culture Il co-living può essere definito un ecosistema sociale dinamico, in cui persone provenienti da varie parti del mondo convivono in spazi condivisi. Questa forma di residenza favorisce l’incontro e lo scambio culturale tra persone di diverse nazionalità, sia studenti che professionisti, creando un ambiente multiculturale inclusivo. Attraverso la convivenza quotidiana, si aprono opportunità uniche per conoscere e comprendere da vicino usanze e tradizioni diverse, così da avere nuove prospettive per affrontare il mondo. Consente di gestire al meglio le spese Negli appartamenti condivisi “standard”, le spese relative alle utenze (luce, gas, acqua e connessione internet) sono suddivise tra i coinquilini e gestite autonomamente, ma possono sorgere problemi di gestione o ritardi nei pagamenti. Nel co-living, questa problematica non sussiste: ciascuno è responsabile della propria quota e paga direttamente al proprietario. Questo sistema garantisce una gestione efficiente delle spese, senza dipendere dalle azioni degli altri coinquilini. Ogni persona gestisce il proprio contributo in modo diretto, assicurando una maggiore trasparenza e fluidità nelle finanze del gruppo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
hervorstuff · 2 years
Text
sfogo - rabbia e frustrazione, ansia.
Volevo tanto entrarci per aiutare me stessa nella conoscenza, affinché potessi migliorarmi e conoscere sempre più cose, e per poi aiutare gli altri. Un percorso che già nel nome fa riflettere "psicologia clinica" ma che in realtà produce solo paradossi, perché sì è paradossale che un percorso nato per aiutare il prossimo sia motivo di declino emotivo-cognitivo e di crisi d'ansia, che teoricamente attraverso questo corso un minimi dovresti imparare a gestire. Ho sempre amato questo percorso, anche quando, dopo averlo iniziato, ho scoperto che mi attendevano 10 anni di base di studio, anche quando sono venuta a conoscenza che portasse facilmente a precarietà, povertà (quantomeno iniziale), stress, frustrazione. Io l'ho amato comunque perché è così che funziono: una volta individuata qualcosa che mi piace, mi rapisce perché di base a me non piace quasi un cazzo (cioè, ho molti interessi, ma sono più dei "passatempi", niente di base riesce a farmi emozionare dopo ore di studio e farmi dire "sì, ora cerco anche questa cosa in più, per approfondire"), e mi fisso. Sono una testarda di merda, ho un'indole che a volte ammiro, ma che la maggior parte delle volte detesto perché non faccio altro che intestardirmi, provarci con tutte le mie energie, bruciare per raggiungere l'obiettivo e alla fine fare la fine di Icaro. Odio non aver dato ascolto a nessuno, odio trovare tutt'ora giuste le motivazioni per cui non ho dato ascolto a nessuno, da brava testarda rincoglionita fissata di merda che sono. Come al solito, devo prima sbattere la testa e poi realizzare la minchiata che ho fatto (o in alternativa uso troppo la testa, ci penso troppo, faccio una scelta puramente razionale e me ne pento amaramente). Ciò non toglie quanto il sistema universitario italiano mi faccia sempre più schifo. Ci dovrebbe essere meritocrazia, ma quella vera e non quella secondo cui chi più copia, ha un punteggio più alto e sfanculizza tutti gli altri scemi che perdono testa e tempo a studiare. Ci vorrebbe più chiarezza e meno tossicità negli ambienti universitari: tra graduatorie che non escono mai, compagni che non condividono un cazzo e prof che se ne sbattono i coglioni di chi, per motivi legati alla burocrazia universitaria e alla situazione caro-affitto / non c'è un cazzo in affitto, non riesce a seguire in presenza, io inizio a credere che prima di diventare un clinico, sarò paziente per tanti anni A CAUSA DELLO STRESS E DEL MIO CAZZO DI GAD + MDD AGGRAVATO DALLE VOSTRE POLITICHE DI MERDA.
Sono davvero amareggiata, questo sarebbe dovuto essere l'anno della rinascita e invece mi ritrovo nell'ennesima situazione di stallo a piangere perché tutto è totalmente fuori dal mio possibile controllo, ormai.
0 notes
Need a room or apartment in Forlì? Here’s what you need to know
First of all, don’t be discouraged if you haven’t found an accommodation yet. Despite the demand for housing has grown and prices are higher than the past, there are still chances to find available rooms for students’ contracts.
In this article, you’ll discover a list of search-spots AND relevant suggestions for a better staying ☀️
[Reading time: 2 min]
Facebook groups 🏡
Open facebook and look for open/private groups titled “Compro/affitto/vendo casa Forlì” or just “Affitto casa Forlì”. You can join them and receive notifications when new lessors post. There are also students searching for other students to rent a flat together. Most advertisement indicate the owners’ phone numbers, yet if some information is missing you can comment the post and/or write them privately (we suggest you do both). Here there are two of the most numerous groups, where also some of us managed to find a room:
https://www.facebook.com/groups/293326651011204/  (Forlì in Affitto)
https://www.facebook.com/groups/1448875741908968/?multi_permalinks=2567606980035833 (Vendo compro affitto immobili a Forlì - no agenzia)
Koinè’s housing list 💡
We know that some of you have already tried this way (you can skip this part…), but it’s still useful for those that reached out differently! Koinè is one of the two student organizations that has created the International Students&PhDs Network (the other one is Unione degli Universitari - UDU Forlì). It provides a free service named “listino alloggi”: it has helped many students since it was created, and it works similarly to facebook groups. Monthly, we receive new renting advertisement directly from the lessors and specifically for students. Then we post them on our facebook page: https://www.facebook.com/koine.forli ; and lie each house to its position on the city map: https://koineforli.it/lodging-navigator
Websites 👩🏾‍💻
https://www.idealista.it
https://www.immobiliare.it
https://www.bakeca.it/
https://www.subito.it
The last two are not only useful for housing: Bakeca is used for work offers and placement, too, while Subito is a wide online market that matches searchers’ requests with compatible offers (I bought a bike on Subito.it).
MIND THAT: These websites often propose rooms and flats through estate agencies. We suggest you avoid agencies as tools to find housing as you’d be supposed to pay the agency also. 
Still, if you couldn’t find anything on facebook, you should give these websites a try.
@Spotted_Uni_Forlì ⤵️
You can join their group chat on telegram and ask if someone is leaving their flat by the moment you're supposed to get to Forlì. You might be lucky 🍀
Studentato Sassi Masini 🌇
Sassi Masini is the students residence in Forlì (Via Maroncelli 15). It hosts shared flats, single rooms, even monolocali and bilocali. It also offers different services, like a gym and study-rooms which are open to externals too.
To access the Studentato you should have won a scholarship with ER.GO and then select “accommodation” among the services you’re eligible to. If you're not recipient of a scholarship, you can still ask for occasional housing in Sassi Masini by requiring it through the free-access page (“Vetrina alloggi”). In this case, you’re supposed to pay the whole rent.
You can get more information and further instructions here.
If you have a scholarship with ER.GO and you’re eligible for accommodation but, still, you're not beneficiary, you can ask ER.GO for a contribution to rent elsewhere in the city.
SER.IN.AR 🗼
Ser.In.Ar is a strategic partner of UniBO that provides services to improve the quality of living and studying in Forlì-Cesena. They’re specialized in welcome activities and have an office, Il Faro, that helps students (also international ones) finding accommodation with controlled prices.
The webpage (https://www.serinar.unibo.it/il-faro/) is in Italian but you can contact them at [email protected] (or call 0543 375511).
Short time permanences ⏰
If you’re staying for a short time (e.g. 1-5 month or less), you can look for a temporary accommodation in the following sites (click on the names to discover more):
Convitto Universitario Don Bosco (Istituto Salesiano)
Casa a Colori
Tower Campus
Foresteria Universitaria (Bertinoro)
We suggest you call for further information in case you can’t translate the webpages. Remember we’re here to help also <3 
Other pieces of advice we’d like to remind you:
- If you’re renting an apartment with other students, make sure you get singular contracts, so you won’t have to provide the owner with other renters in case your housemates decide to move. You don’t have to put rent and bills in a person’s name;
- Don’t hesitate to contact us at [email protected] / @udu.forli (instragram) / message International Network whatsapp group in case of legal problems concerning your accommodation. 🆘 We cooperate we SUNIA (Union of Tenants and Recipients) and Federconsumatori to protect students’ rights and help solving problems related to utilities, deposit, billing and owner’s non-feasance;
- Looking for housing is stressful 😷 Take your time to choose the best option for you!
1 note · View note