#20under20
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Personajes: Luke Islam
"Ser parte de la comunidad LGBTQ+ es uno de los dones más dichosos con los que he sido bendecido y simplemente quisiera recordar a otros la positividad que puede brindar. Hoy estoy aquí para ser la luz que guía a cualquiera que se haya sentido, o aún se sienta, como yo". Estas palabras fueron pronunicadas en septiembre de 2023 cuando Luke Islam, actor y cantante de entonces dieciséis años, fue celebrado como una de las veinte personalidades juveniles destacadas ("20 Under 20") para la asociación GLAAD (Gay and Lesbian Alliance Against Defamation).
Nacido el 22 de noviembre de 2006, su primera participación fue viral: a los doce, su paso por "America´s Got Talent" le dejó un Golden Buzzer (el más grande reconocimiento por una interpretación, el cual le significó un paso directo a la siguiente ronda) tras cantar "She Used To Be Mine”, del musical de Broadway "Waitress". Corría 2019 y ya tenía claro que su sueño era, precísamente, actuar en la Meca del teatro neoyorquino. Tras su celebrada presentación, Islam interpretó en cuartos de final "You Will Be Found", del musical "Dear Evan Hansen", y, ya en semifinales, "Never Enough", de "The Greatest Showman". Aunque recibió una ovación de pie, aquí terminó su camino triunfal en el programa, aunque no en su carrera: luego llegaría un rol en la serie de Disney "The Mighty Ducks Game Changers" (2021-2022) y participaciones en los telefilmes "13: el musical" ("13: The Musical", 2022) y "Theater Camp" (2023), el primero de ellos para Netflix y el segundo para Disney+.
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#Personajes#LukeIslam#GLAAD#20under20#Actor#Cantante#AGT#TheMightyDucksGameChangers#13ElMusical#13TheMusical#TheaterCamp#2006
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#20Under20
Carra Sykes (more…)
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World over, a new user is joining social media every 10 seconds
As of 2019, India’s social media user base is more than Australia’s population. Being a two-way street, social media has democratized people’s participation in conversations and many young Indians have created immense followings across various platforms.
To recognize these mavens of new-age interactive communication, YONO is all set to reward young, under 20 achievers, who have excelled in the same. Six of India's youngest and biggest social media influencers spanning Facebook, Instagram and YouTube have been shortlisted for the YONO SBI 20under20 award.
The YONO SBI 20under20 award was instituted to celebrate the successful completion of a year of YONO, SBI’s new age digital bank, and to connect with a new generation of influencers from all walks of life who have found inspiration and success at a young age. Clearly, social media is influential. A Jan 2019 Brandwatch report shares that one user joins social media every 10 seconds, somewhere in the world.
A robust jury process was followed and six young male and female achievers in the category ‘social media influencer’ have been shortlisted for YONO SBI 20under20 award. Mallika Dua, who was on the jury to assess this category says,” social media is about having a unique skill. You have to know what your skill is and trust that your audience will build around it. Go ahead and vote for your favourite for the YONO SBI 20under20 award.”
In the female category, Antara Nandy, Rajvee Gandhi and Reem Shaikh have been shortlisted, while Ajey Nagar, Rachit Yadav, and Nihal Raj are shortlisted in the male category.
Antara Nandy is a 18-year-old playback singer from Assam. She has over 2 lakh followers on Facebook, over 90 thousand followers on Instagram and 70 thousand subscribers on YouTube
19-year-old Rajvee Gandhi from Mumbai is a fashion, lifestyle and travel blogger that goes by Blogft.Vee on social media with more than 6 lakh Instagram followers.
16-year-old, actor and influencer Reem Shaikh from Mumbai, has over 100 TV commercials under her belt, and has been a part of popular sitcoms as well. Her 8 lakh Instagram followers and over 1 lakh Facebook followers are a growing tribe
19-year-old Ajey Nagar from Faridabad is famously known as a prankster and insult comedian Carry Minati on YouTube. With millions of views, he also has more than 9 lakh followers on Instagram
15 year old Agra wonder-kid Rachit Yadav lives the ultimate teenage fantasy, providing videos that detail how to play Android/iOS games, including tips and tricks to play better. With over 7 lac subscribers on his Youtube channel ‘technical guys’, run jointly with his brother, Sachin Yadav, they surely know how to make India’s young hooked on to their channel
7-year-old Nihal Raj, also known as Kicha was invited to the iconic Ellen DeGeneres show where he taught Ellen how to cook Kerala's traditional breakfast, Puttu. He has donated part of his earnings from Facebook for the betterment of autistic children in Kerala.
All of these young achievers have boundless energy and determination, which resonates with the audience of YONO, SBI’s digital bank. YONO is the legacy banks’ move to be more fluid and in tandem with a new-age audience that likes to bank on the go at their own convenience on digital platforms.
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Vanessa Hollander and Wilson Philippe are Wiissa, a young film-and-photography duo and real-life couple who turned their hobby into a career. by Flickr Via Flickr: Their colorful and dreamy ‘60s- and ‘70s-inspired photography creates a nostalgic feel, and Vanessa says, “A lot of people tell us when they look at our photos that kind of makes them feel like they’re a teenager again.” Explore their entire story on the Flickr Blog and check out Wiissa's photostream.
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#20under20
Torna anche quest'anno la classifica di 14.25 in cui vengono elencati i venti giocatori under venti più interessanti del mondo calcistico. Rispetto allo scorso anno ho preferito lasciare la precedenza a giocatori nuovi ed apparsi sulle scene internazionali in questi dodici mesi, anche per sopraggiunti limiti d'età di alcune mie scelte del 2016, ma comunque non mancano le conferme rispetto allo scorso anno. La mancanza di giocatori fortissimi, ma anche molto conosciuti, come Gigi Donnarumma e Christian Pulisic è giustificata dal mio preciso interesse nel ricercare personaggi non proprio di primo pelo per il pubblico italiano. Ovviamente la mia fonte principale nella ricerca di questi talenti è Football Manager, e per questo motivo se anche voi siete appassionati del meraviglioso simulatore di casa Sports Interactive, alcuni di questi nomi potreste averli già comprati nelle vostre carriere. In caso contrario, segnatevi questi nomi, perché è molto probabile che li risentirete nei prossimi anni.
20-Johannes Eggestein (Germania/1998)
Nemmeno due anni fa il Werder Brema aveva accettato una mega offerta di otto milioni di euro per vedere partire dalle rive del Weser l'attaccante Davie Selke, la giovane stella della squadra, in direzione Lipsia, dove sarebbe sceso di categoria per aderire al progetto tecnico della Red Bull. Il giocatore di origine etiope era considerato il futuro dei Werderaner e questa cessione privava la squadra della chiave di volta di un progetto tecnico. Senza più Selke però, i dirigenti bremesi si sono ritrovati nelle giovanili un'altra giovane punta dalle potenzialità straordinarie. Johannes Eggestein è figlio di Karl, ex giocatore dell'Havelse, dove il ragazzo ha mosso i suoi primi passi, e fratello minore di quel Maximilian che è un altrettanto promettente giocatore del Werder Brema, anche se nel ruolo di trequartista. Johannes è una punta completa ben messa a livello fisico (un metro e ottantacinque per settanta chili) che possiede tutto il set dei movimenti offensivi necessari per interpretare il ruolo in questi anni '10. Con una tecnica individuale più che decente può agire anche da falso nueve e la rapidità di movimento e la capacità di mantenere il controllo del pallone anche a velocità che richiederebbero il lavoro di un autovelox può disimpegnarsi anche sulle fasce, per quanto sia quasi un crimine spostarlo dal centro dell'area, dove può essere realmente devastante.
19-Andrew Carleton (Stati Uniti/2000)
Tra pochi mesi, all'inizio della stagione 2017 della MLS, la franchigia dell'Atlanta United farà il suo esordio assoluto nel mondo del calcio. La squadra fu annunciata nel 2013 e prima di pensare alla squadra vera e propria, ha pensato a costruire un ecosistema perfetto per sviluppare i migliori giovani e creare un franchise di successo. La costruzione di un academy competitiva è stata una priorità per la squadra della Georgia, e gli acquisti in questo settore sono stati annunciati prima dei vari Villalba e Almiron. Il primo homegrown player firmato dai rossoneri è stato proprio Andrew Carleton, trequartista stella di quella nazionale americana under 17 che sta dominando i tornei giovanili di tutto il mondo, giocatore verticale, che pensa sempre con gli occhi verso la porta, fenomenale opzione offensiva contenuta in un corpicino di soli centosettantatre centimetri. Pur essendo di base un trequartista, ama ricevere il pallone sulla fascia sinistra per poi accentrarsi e fare molto male con il destro, che è il suo piede preferito. In futuro lo vedo adatto a squadre veloci, che portano rapidamente il pallone in avanti, verticali quasi fino all'ossessione, il trequartista perfetto per uno come Klopp, o anche per uno come Marcelo Bielsa.
18-Jack Aitchison (Scozia/2000)
Il quindici maggio del 2016, in una partita ormai ininfluente per il titolo, già vinto dai biancoverdi di Glasgow, l'allora allenatore del Celtic Ronny Deila inserisce, sul sei a zero dei suoi contro il Motherwell, il giovanissimo Jack Aitchison, il primo nato nel nuovo millennio a esordire con la maglia dei bhoys. Il Celtic gestisce, nonostante l'enorme vantaggio, il pallone nella metà campo avversaria quando, nel tentativo di anticipare un passaggio verso il centro, il difensore del Motherwell devia il pallone verso una terra di nessuno vicini al vertice sinistro dell'area di rigore. Su quel pallone si avventa come un falco proprio il giovanissimo Aitchison, che trova la perfetta postura corporea e, con il suo primo tocco di palla da professionista, spedisce il pallone dentro la rete, diventando il più giovane marcatore di sempre con la maglia a righe biancoverdi. Jack è la classica prima magari non perfetta a livello tecnico ma che ha evidentemente fatto colpo sulla palla, tanto quella è innamorata di lui. Sarà per la precoce marcatura, ma anche per la freddezza mostrata sottoporta, ma il ragazzo ricorda molto il giovane Paloschi, che a sua volta, prima di incappare in quella assurda crescita di dieci centimetri a vent'anni passati, ricordava Pippo Inzaghi. In un calcio come quello scozzese che fatica molto nella produzione di giovani talenti, lui e il suo compagno di squadra Kieran Tierney (che però bazzica ormai da tempo la prima squadra da titolare) rappresentano aria fresca per la Tartan Army, e forse anche un futuro migliore per i risultati calcistici al di là del Vallo di Adriano.
17-Carles Alena (Spagna/1998)
Se sei un centrocampista centrale spagnolo cresciuto a La Masia, la tua scheda tecnica è uguale identica a decine di altri ragazzi formati negli ultimi anni dalla scuola catalana costruita sui dettami proposti da Johan Cruijff nei primi anni novanta. Quello che differenzia Carlos Alena da tutti gli altri canterani della sua generazione sono le potenzialità. Il ragazzo di Matarò è la next big thing dei blaugrana, il prototipo perfetto del giocatore associativo, dal controllo di palla morbido come un cuscino di piume e dalla predisposizione naturale al dialogo stretto con il pallone. Inoltre il suo punto di forza è anche la versatilità. Non solo centrocampista à la Iniesta, ma le sue caratteristiche fisiche, tra le quali un fisico asciutto ma non banale gli permettono di svariare, volendo, anche sulla trequarti e sulla fascia, e addirittura a volte è stato anche sperimentato nel ruolo di falso nueve tanto caro agli insegnanti di calcio blaugrana. Detto questo, è il caso di ricordare che questo ragazzo si è presentato alla prima squadra con un tiro da trenta metri, contro l'Hercules in Copa Del Rey, che si è precisamente infilato all'angolino basso opposto al piede sinistro con cui ha calciato il pallone. Come direbbero in Catalunya, un predestinat.
16-Ronaldo Vieira (Guinea-Bissau/1998)
A volte la sfiga, o molto semplicemente il caso, si accanisce contro alcune persone. Pensate al povero Ronaldo Vieira, mediano guineense del Leeds United, che ha come nome quello di due dei più grandi calciatori di sempre senza assomigliare minimamente né al fenomeno brasiliano né all'asso portoghese. Piuttosto le sue caratteristiche sembrano avvicinarlo ad un altro suo illustre omonimo pallonaro, la piovra del centrocampo francese Patrick Vieira, che con il ragazzo della Guinea Bissau condivide il ruolo, la capacità allo stesso tempo di essere distruttore delle trame avversarie e costruttore di quelle della propria squadra e una grande predisposizione al sacrificio, anche se il ragazzo del Leeds possiede un fisico estremamente meno potente e trascinante, non arrivando neanche al metro e ottanta di altezza. Detto che il ragazzo sa distinguersi in entrambe le fasi di gioco è in quella offensiva dove mostra le sue capacità migliori, dimostrandosi abile nella distribuzione bassa del pallone, purché sia a breve distanza, poiché non possiede il piede per realizzare lanci lunghi precisi come quelli di un Valdifiori, anche se la giovane età potrebbe permettergli di risolvere anche questo piccolo difetto. Al momento potrebbe essere convocato sia dalla nazionale portoghese, paese nel quale è cresciuto fino ai quattordici anni, quando, per seguire il padre, si è trasferito con tutta la famiglia nello Yorkshire, che per il paese natio, con il quale ovviamente potrebbe togliersi minori soddisfazioni dal punto di vista dei trofei, ma avrebbe sicuramente un posto assicurato, al contrario della seleçao recentemente laureatasi campione d'Europa.
15-Ben Woodburn (Inghilterra/1999)
La nostra lista prosegue con un altro giovane predestinato che ha esordito con una rete negli scorsi mesi. Qui però ci trasferiamo nel Merseyside e più precisamente nella sua zona di colore rosso. Ben Woodburn è diventato, approfittando di una comoda ribattuta per segnare il suo primo gol da professionista contro il Leeds e diventando il più giovane marcatore di sempre con la maglia dei Reds. Tra i seggiolini di Anfield si iniziano a sussurrare certi paragoni importanti che portano un nome e un cognome: Michael Owen, il golden boy Pallone d'Oro a soli ventidue anni che deteneva, prima dell'avvento di Woodburn, il record come più giovane marcatore di ogni tempo con la maglia del Liverpool. Effettivamente la giovane promessa ricorda l'ex idolo della Kop, con la sua mobilità irrefrenabile e la sua grande velocità che lo potrebbero rendere, almeno in questa fase iniziale della carriera, il perfetto energy guy, per rubare un termine alla NBA, in una squadra metal e freneticamente rapida come quella di Jurgen Klopp.
14-Gonzalo Maroni (Argentina/1999)
Nelle giovanili dell'Instituto di Cordoba ha mosso i suoi primi passi, qualche annetto fa ormai, Mario Kempes, la stella della nazionale argentina campione del mondo nella competizione più discussa e discutibile di ogni epoca. Qualche anno dopo poi, con la squadra in seconda divisione, con quella stessa maglia fece il suo esordio un giovane sbarbatello da tutti soprannominato la Joya, il cui impatto fu paragonabile a quello di una supernova (diciassette gol alla prima stagione da professionista). Poi arrivò Zamparini con una valigia piena di milioni e il resto della storia lo conosciamo perfettamente anche noi. Gonzalo Maroni invece con la squadra di Cordoba ha fatto in tempo solamente ad esordire, nel 2015, perché poi su di lui si è fiondato il Boca Juniors, che ne ha fatto il gioiello delle giovanili. Uno dei più classici enganche alla sudamericana, dotato di una tecnica invidiabile e capace di cambiare la partita con una giocata, ma anche capace di estraniarsi dal gioco per un periodo più o meno lungo di tempo. La linea di demarcazione fra visionario spettacolare e estetista dedito all'arte del soliloquio può essere estremamente sottile, e questo vale più che mai in Sudamerica, dove giocatori del genere li si è sempre visti e sempre li si vedrà (ma perché Valdivia non ha mai spaccato in Europa?)
13-Andrea Pinamonti (Italia/1999)
L'Inter è stata eliminata dall'Europa League dopo un girone fatto di sconfitte umilianti e prestazioni ai limiti della decenza. L'ultima gara contro lo Sparta Praga è risultata quindi utile a Stefano Pioli per sperimentare e anche per provare un giovane talento come Andrea Pinamonti. La giovane punta trentina ha concluso il suo esordio tra i grandi con ventitrè tocchi ed una giocata, sull'assist per il primo gol di Eder, che fa intravedere, per la tecnica mostrata nel controllo, nella fisicità e nella poca eleganza mostrata nella protezione del pallone, delle diapositive impolverate del vecchio Luca Toni, un giocatore della cui tecnica di base si è sempre parlato troppo poco. La gara di San Siro contro la formazione ceca, oltre ad essere stato un appuntamento per pochi intimi (appena quattordicimila spettatori), è troppo poco per valutare quelle che sono le potenzialità di Andrea Pinamonti, ma ci ha permesso di capire che possiede alcuni tratti distintivi del bomber all'italiana e ci lascia sperare di rivederlo presto in campo.
12-Jesus Vallejo (Spagna/1997)
Ecco il primo sopravvissuto rispetto alla classifica dello scorso anno. Jesus Vallejo è passato finalmente al Real Madrid che lo ha prestato per questa stagione all'Eintracht Francoforte, dove sta mostrando le sue caratteristiche da leader della difesa dal volto corrucciato e dallo sguardo fulminante alla Carles Puyol, che come scrissi lo scorso anno è il giocatore che più si avvicina, fisicamente e tecnicamente al prodotto del vivaio dello Zaragoza. Capace di giocare anche come libero, Jesus è il centrale perfetto per il calcio spagnolo, e sa giocare indistintamente in una difesa a quattro e anche come difensore centrale con altri due compagni di reparto ad impostare il gioco. Ruvido ma di classe, faccia da bandito, ma tecnica da maestro. Jesus Vallejo vive di contrasti, un po' come Carles Puyol, e magari dall'ex capitano del Barcellona avrà ereditato anche altro, come il carisma, di cui il riccioluto Puyol era riempito fino al midollo.
11-Matheus Pereira (Brasile/1998)
Matheus Pereira deve ancora fare il suo esordio dal primo minuto in Serie A e per ora Giovanni Martusciello, l'allenatore dell'Empoli, l'ha impiegato per soli cinque ininfluenti minuti contro il Pescara. Eppure il giovane regista brasiliano, sulla quale la Juve ha in realtà già poggiato le sue lunghe mani, è una grande promessa del calcio brasiliano e rappresenta quel regista travestito da trequartista/enganche sudamericano che tanto serve alla seleçao. La sua caratteristica principale è la qualità dei passaggi, sempre precisi e dotati di una marcia in più grazie a quella visione di gioco straordinaria di cui è dotato il giovane talento brasiliano. Possedendo anche un grandissimo dribbling in molti lo vedono in realtà più adatto a giocare sulla fascia, sia destra che sinistra senza alcun problema, grazie anche ad una buona capacità di giocare anche con il piede destro, quello debole per natura.
10-Malang Sarr (Francia/1999)
In Francia, e più precisamente nella Costa Azzurra, c'è una piccola squadra rossonera, mai stata troppo rinomata, che sta diventando in questi anni una clinica per recuperare giocatori apparentemente finiti, e dopo aver rigenerato la carriera di Hatem Ben Arfa, stanno tentando in questi mesi di rimettere in sesto Mario Balotelli, e per il momento ci stanno riuscendo, anche perché l'OGC Nice è ad oggi primo in classifica nella Ligue 1, grazie non solo ai gol di Supermario, ma anche grazie alle prestazioni dei giovani usciti dal vivaio, fra i quali è fondamentale ricordare la presenza di Malang Sarr, classe 1999, il nuovo gioiello della difesa nizzarda. Il giovane, nativo proprio del sud della Francia, è fisicamente impressionante per essere nato solamente diciassette anni fa e possiede anche una tecnica interessante che affiancata alle classiche caratteristiche da difensore, del quale è molto fornito, lo rendono un interprete del ruolo perfetto in chiave moderna. Dopo aver perso Kalidou Koulibaly, che ha scelto il Senegal, la Francia potrebbe aver trovato un suo clone nel giovane nizzardo, e sarebbe un grandissimo acquisto per la già piena di talento nazionale transalpina.
9-Lincoln (Brasile/1998)
Anche lui era presente in questa lista dello scorso anno. Lincoln dalla favelas di Lomba do Pinheiro è uno dei giocatori più esaltanti che si possano immaginare. Vederlo correre e dribblare con quella maglia bianconeroazzurra del Gremio di un paio di taglie più grande ricordava in maniera eccessiva il primo Ronaldinho, quello con i capelli rasati che faceva godere metà di Porto Alegre prima di andarsene trascinato dalle polemiche verso la capitale francese. Lincoln rappresenta l'emblema del giocatore brasiliano del quale i brasiliani sembrano avere un disperato bisogno. Ha le qualità per spaccare fin da adesso le partite perché per mobilità, fantasia e skills ci sono pochi giocatori divertenti come lui. Best case scenario? Neymar. Worst case scenario? Denilson, che poi, per il numero di adepti che ha lasciato sulle sue tracce, non sarebbe nemmeno un pessimo risultato.
8-Sam Schreck (Germania/1999)
Da tifoso del St.Pauli ho dovuto con dispiacere annotare la cessione al Bayer Leverkusen di Sam Schreck, il miglior giovane trequartista di Germania e uno dei migliori talenti mai passati per il settore giovanile braunweiss. La scelta di Sam è comunque facilmente comprensibile: il Leverkusen è una delle squadre più capaci nello sviluppo dei giovani e negli ultimi anni ne ha dato grande dimostrazione facendo crescere Julian Brandt, uno dei prossimi trasferimenti multimilionari del calcio europeo. L'ex sanktpaulianer in fin dei conti ha tutte le caratteristiche adatte per ripercorrere le orme di Brandt, anche se parliamo di due giocatori che differiscono principalmente per il ruolo. Sam è un giocatore associativo, ma possiede anche la tecnica e la rapidità di movimenti per giocare in una squadra frenetica, verticale al limite del vertiginoso come quella di Robin Schmidt.
7-Alban Lafont (Francia/1999)
Anche in Francia hanno il loro Donnarumma. Alban Lafont è nato a Ouagadougou in Burkina Faso il ventitré gennaio di diciassette (quasi diciotto ormai) anni fa, ed è emigrato in giovanissima età. Con il portiere napoletano del Milan ha in comune un'esplosività fuori dal comune per dei ragazzi di quell'età, dei riflessi felini e una grandissima sicurezza in se stessi. In entrambi i casi parliamo probabilmente di ragazzi che sono assolutamente fuori scala anche rispetto a molti adulti, e non solo rispetto ai coetanei. Sono due unicorni nel mondo del calcio esattamente come lo sono Giannis Antetokounmpo e Kristaps Porzingis nella NBA. Due così non li si è mai visti e possiedono caratteristiche talmente uniche da essere, appunto, rari come degli unicorni.
6-Dayot Upamecano (Francia/1998)
Per quella storia della Francia che potrebbe dominare il mondo del calcio nei prossimi anni non scordatevi di Dayot Upamecano, difensore ex Valenciennes comprato dal Red Bull Salzburg per due milioni di euro appena sedicenne, e il cui nome in realtà non è altro che un abbreviazione del più lungo nome di battesimo Dayotchanculle. Potenzialità illimitate per un ragazzo scolpito nel granito, dirompente nel fisico e che può crescere con tutta la calma di questo mondo all'interno di un sistema societario che potrà pure avere tutti i problemi del mondo (e li ha, e sarebbe anche il caso di fare qualcosa) ma che ha l'enorme pregio di saper crescere in maniera straordinaria i ragazzi, come dimostrano anche i bambini terribili del RasenBallsport Leipzig che stanno lottando per la Champions League con un'età media di 22 anni e poco più.
5-Federico Dimarco (Italia/1997)
In molti negli ultimi anni hanno sottolineato come l'Italia manchi di qualità nei terzini e che particolarmente l'Inter è una delle squadre più mal ridotte in quel reparto. Non ritengo questa affermazione realmente corretta, ma comunque se anche si rivelasse fondata questa ipotesi il futuro della nazionale e della squadra nerazzurra sembra si poggi sui piedi di Federico Dimarco, attualmente in prestito all'Empoli e preferibilmente utilizzato come riserva di Manuel Pasqual, che sicuramente sta insegnando molto al giovane interista, ma che ha dato dimostrazione, nella sua scorsa stagione all'Ascoli e nell'europeo Under 19 con la nazionale di categoria, di solidità e grandissime doti offensive (non a caso ha realizzato, contro l'Atalanta, il suo primo assist nella massima serie), probabilmente residuo del passato da esterno offensive nelle giovanili interiste. Uno dei più importanti, e al momento sottovalutati, talenti del nostro calcio.
4-Felix Passlack (Germania/1998)
Da quando Tomas Tuchel ha preferito passare alla difesa a tre nel Borussia Dortmund lo spazio per questo giocatore ultra cinetico, capace di svariare su tutta la fascia destra e sinistra senza particolari differenze di rendimento, è estremamente diminuito. In precedenza il giovane Passlack, preferibilmente impiegato come terzino, aveva raggranellato molte presenze, e si era anche dimostrato un punto fermo delle nazionali giovanili tedesche, delle quali era stato in molti casi capitano (sopratutto nell'Under 17 e in quella riservata minori ai diciannove anni). Sembra però difficile che possa venire reimpiegato con continuità come esterno d'attacco, vista la quantità di grandi giocatori presenti in quella zona del campo per la squadra della Ruhr. Bisogna seguire attentamente questo mese di gennaio, perché vista la situazione complessa nella quale si potrebbe trovare il giovane Passlack, non è escluso un prestito che gli permetta di giocare con maggiore continuità.
3-Alphonso Davies (Canada/2000)
Quando sei un giovane calciatore americano/canadese ed esordisci nella MLS in molti ritirano fuori la vecchia storia di Freddy Adu, un po' per mettere in guardia i ragazzi su quanto possa essere duro il futuro e un po' forse proprio per spaventarli. Se poi anche tu sei nato in Africa e fuggito giovanissimo dalla guerra e arrivi molto vicino a battere il record di precocità dello stesso Adu può essere realmente difficile mantenere la calma e resistere alla pressione. Per fortuna del giovanissimo canadese Alphonso Davies, una tigre della savana prestata al calcio, ma anche un ragazzo che sprizza simpatia e generosità da tutti i pori, ci pensa la madre Victoria a mantenerlo con i piedi per terra, costringendolo a studiare e a portare buoni voti, pena la non possibilità di allenarsi e seguire il proprio sogno. Come detto Alphonso è un ragazzo incredibilmente veloce e rapido e la sua precocità è spiegata dal fatto che il suo fisico lo rende molto più grande dei suoi semplici sedici anni. Oz, come viene affettuosamente chiamato dai suoi compagni di squadra, possiede tutte le caratteristiche per sfondare, ma il suo futuro dipenderà anche da un miglioramento tecnico e tattico, perché avere un fisico del genere può essere abbastanza per esordire e impressionare da ragazzino, ma non può assolutamente bastare per diventare una stella del calcio mondiale.
2-Leon Bailey (Giamaica/1997)
Il calcio giamaicano fatica a produrre grandi giocatori a livello europeo pur avendo raggiunto un livello di competitività comunque interessante. Il solo Wes Morgan, che però è in pratica un inglese che ha scelto di giocare per la sua nazione d'origine, ha ottenuto successi di altissimo livello da titolare, e per di più da capitano. Il trend sembra però essere cambiato da quando è esploso nell'ultima Europa League con la maglia del Genk il giovanissimo reggae boyz Leon Bailey, con il nostro Sassuolo che ha provato sulla propria pelle le tremende folate offensive del diciannovenne Leon. Perché la caratteristica principale del ragazzo da Kingston è, ça va sans dire, la velocità straordinaria, ma realmente straordinaria. Vedendo i video con le sue giocate da YouTube viene realmente da chiedersi se le immagini non siano velocizzate, ma poi si guarda agli avversari e ci si rende conto realmente che non solo questo corre a velocità supersoniche e raggiungibili a poche altre persone su un campo da calcio, ma che il controllo del corpo e del pallone, e questa è veramente la caratteristica che lo rende speciale. Al momento ricorda molto il Douglas Costa prima maniera, quello che doveva ancora passare sotto il torchio di Guardiola per smussare gli angoli più rigidi del proprio gioco. Al momento Leon Bailey è ancora un dribblomane selvaggio, una gazzella che salta e corre con il solo obiettivo di guadagnare qualche altra ora di vita, e servirà un allenatore capace di modellare della semplice creta in un bellissimo vaso, affinché il talento di Leon Bailey possa diventare qualcosa di più di una semplice attrazione vendi biglietti.
1-Kristoffer Ajer (Norvegia/1998)
Il primo posto in classifica spetta anche all'ultimo superstite della lista dello scorso anno. Kristoffer Ajer è un giocatore del quale personalmente sono innamorato. Mediano di distruzione, ma neanche troppo. Centrocampista d'inserimento, ma con tempi da perfezionare. Uomo fatto e finito nonostante l'età, che dopo pochissimi mesi in prima squadra con lo Start aveva già ottenuto la fascia da capitano. Una montagna, alto quasi due metri, dotato di grande intelligenza e adatto a ogni stagione dell'anno e a ogni schema e filosofia di gioco. Ripeto, forse la mia potrebbe essere una semplice cotta estemporanea per un giocatore tanto particolare e che tante cose incredibili ha mostrato in così poco tempo, anche se in un campionato minore come quello norvegese. Al momento, da quando è arrivato al Celtic a Luglio, deve ancora fare il suo esordio nella Scottish Premier League, ma è anche vero che l'allenatore che lo ha portato a Glasgow, il suo connazionale Ronny Deila, non è più quello che lo sta guidando adesso, che è Brendan Rodgers, e che i due hanno una visione estremamente differente del calcio. Il futuro del calcio norvegese, o almeno del suo centrocampo, potrebbe essere veramente eccezionale se, e questo non è affatto scontato, almeno due fra Martin Odegaard, Kristoffer Ajer e Iver Fossum manterranno quelle che sono le enormi promesse che li circondano.
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United States---AMNGLOBAL inaugural 20 under 20, is looking to highlight youth who are reshaping the future of politics, social & environmental justice, independent broadcasting and media, journalism, beauty & fashion, apparel design, entertainment, entrepreneurship or education. Learn more : https://amnglobalmedia.tumblr.com/20under20
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Who Are You - Research (Self-Portrait)
I looked for a white at some different photographers for my self-portrait but I found these images by David Uzochukwu quite randomly. His photography has been published around the world. In 2014, he was named the EyeEm Photographer of the Year and one of Flickr's 20under20. He was also among the few selected for Adobe Photoshop's 25 Under 25 in 2015. He is represented by Iconoclast Image. He’s a very talented Self-Portrait photographer and i have picked these two images of his because they’re really close to the idea i want for my self-portrait.
I’m moved by these images as I feel really connect with how the image is taken. This is because I really like the dark/moody style. I think having the shallow depth of field really adds more interest to the model and i want to add that to my self-portait.
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YONO SBI 20under20 all set to recognize young achievers
India’s largest bank, the State Bank of India launched its new-age digital bank YONO, in November 2017. YONO has since, emerged as a one stop solution for banking and lifestyle needs, and is a one-of-a-kind comprehensive digital banking platform. YONO represents the legacy bank’s move to be more fluid and in tandem with a new audience that likes to bank on the go at their own convenience on digital platforms.
To celebrate a year of YONO and to connect with a new generation of influencers from all walks of life who have found success and inspiration at a young age; SBI has introduced the concept of YONO SBI 20under20.
20 top young achievers (male and female) under the age of 20 are all set to be awarded for their exceptional contributions in the following categories: Student Achiever, Actor, Sports Champion, Art & Literature, Entrepreneur & Innovator, Social Media Influencer, Performing Artist, Disability Champion, Global Indian and Sustainability Pioneer. These nominees have been curated by knowledge partners, KPMG and YONO SBI 20under20 award has been co-curated by The Network, India’s leading influencer engagement and content agency.
The process validators include well-known names such as Arjuna Awardee, Kamlesh Mehta, social enterprise maven Aparajita Agarwal, Oxford scholar Ashish Jaiswal, senior entertainment journalist, Mark Manuel, educationist and Narsee Monjee Trustee, Sujay Jairaj, Founder of BETiC – Biomedical Engineering and Technology (incubation) Centre, IIT Bombay , Prof B Ravi, digital analytics and audience measurement professional Lavin Mirchandani and Arman Ali, who heads National Centre for Promotion of Employment for Disabled People (NCPEDP), the apex body for disability consultations in India.
This was followed by an exhaustive round of jury deliberations by a high-profile jury on 22nd Nov 2018. The Jury comprised Dilip Asbe, Head of National Payments Corporation of India, Sashi Sreedharan, Managing Director, Microsoft India, Anand Chandrasekaran, former- Director Facebook, Palo Alto, Soha Ali Khan, actor, author, Dia Mirza, United Nations goodwill ambassador for environment, Mallika Dua, social media influencer and Boria Majumdar, sports journalist and author.
Through a multi-level deliberation, the jury ideated to churn out a unique perspective to shortlist 60 final nominations; comprising six nominees, three male and three female in each of the 10 categories. The final winners will be chosen by public voting.
India’s most inspiring young, will be awarded at a glittering ceremony which is set to take place on 4th Feb in Bengaluru.
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Flowers Drawings Inspiration : Tolumnia hybrid Orchids | Recent Photos The Commons 20under20 Galleries World Ma… http://bit.ly/2TyYMwj
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Meet the entrepreneurs, innovators and athletes on this year's 20 Under 20 list
To view the full story, click the title link. from Small Business - Crain's New York Business News Feed http://www.crainsnewyork.com/section/20under20/2017
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Weekly Flickr - Lissy Laricchia - Amazing childhood dreams brought to life. by Flickr Via Flickr: In this week’s The Weekly Flickr, we profile photographer Lissy Elle Laricchia, a Canadian photographer now living in NYC and one of our 20under20 photographers. The 20-year-old’s whimsical photos explore her desire to feel like a kid again, from building forts to holding Alice in Wonderland-like tea parties. Her enchanting images have landed on the covers of books and CDs, and in fashion, photography, and literary magazines. Explore her entire story on the Flickr Blog and visit Lissy's photostream.
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