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“Cosa salveresti della scuola italiana?” Nulla. La rivoluzione si fa in un solo modo: decapitando il re.
Farò imbestialire una marea di persone con questo scritto. Così sia. Qualcuno deve dirlo.
Questi sono i dati, le statistiche e le fonti che dimostrano perché la scuola italiana debba crollare - e crollerà - prima di poter rinascere.
SALUTE MENTALE:
1. La scuola italiana è infelice. Solo il 26% delle ragazze e il 17% dei ragazzi si dice contento di andare a scuola, contro una media europea del 56%. (Fonte: OCSE)
2. La scuola italiana è impopolare. A 15 anni, il 92% dei ragazzi e il 90% delle ragazze risponde: “No” alla domanda “Ti piace la scuola?” (Fonte: OMS)
3. La scuola italiana è insalubre. Il 51,4% dei ragazzi soffre in modo ricorrente di stati di ansia o tristezza prolungati. Il 49,8% lamenta un eccesso di stanchezza. (Fonte: Agia)
4. La scuola italiana è la più stressante del mondo. Il 46,5% degli studenti dichiara di provare nervosismo costante sui banchi di scuola. La media mondiale è del 37%. (Fonte: WeWorld)
5. La scuola italiana mette a rischio la stabilità psichica degli insegnanti. Quasi la metà degli educatori è a rischio di burnout, o stress lavorativo cronico. (Fonte: Osservatorio sul Benessere dei Docenti dell’Università di Milano-Bicocca)
6. La scuola italiana è insoddisfacente. Meno del 50% degli insegnanti, degli alunni e dei genitori si dice soddisfatto della scuola italiana. È la terzultima in Europa. (Fonte: Save the Children)
INCLUSIONE:
1. La scuola italiana è esclusiva. È al terzo posto in Europa per tasso di dispersione scolastica (9,4%), dietro solo a Germania (12,8%) e Spagna (13,7%). Uno studente su dieci non si diploma. (Fonte: OCSE)
2. La scuola italiana è discriminatoria. Il 32,5% - uno su tre - degli studenti stranieri non completa il percorso di studi, contro una media europea del 22,2%. (Fonte: MIUR)
3. La scuola italiana è iniqua. Solo sei su dieci tra gli studenti considerati “eccellenti” ma aventi difficoltà socioeconomiche riportano di ambire alla laurea, contro nove su dieci dai contesti più privilegiati. (Fonte: OCSE)
4. La scuola italiana è classista. Ancora oggi i licei, in particolare il classico, rimangono appannaggio dei ceti benestanti. Chi li frequenta proviene da famiglie i cui genitori sono laureati o diplomati e tendenzialmente ottiene i risultati scolastici migliori. Gli altri, spesso provenienti da realtà socioeconomiche più depresse, sono relegati agli istituiti tecnici o professionali, costituendo dei veri e propri “ghetti educativi”. (Fonte: AlmaDiploma)
INSEGNANTI:
1. La scuola italiana è inaccessibile. Il 90% degli insegnanti che hanno partecipato al concorso per l’abilitazione alla docenza di scuola secondaria ha fallito. (Fonte: La Stampa)
2. La scuola italiana è sotto organico. Secondo le stime elaborate da ANIEF, nell’anno scolastico 2024/2025 gli insegnati precari saranno circa 250 mila.
3. La scuola italiana è imprevedibile. Sono solo lo 2,99% gli insegnanti a tempo indeterminato con meno di 35 anni. (Fonte: Openpolis)
4. La scuola italiana è vetusta. Più del 53% degli insegnanti ha superato i 50 anni, contro una media europea del 37%. (Fonte: OCSE)
5. La scuola italiana è datata. Solo il 50,4% degli insegnanti under-35 in Italia ha svolto una formazione completa, contro una media UE del 75%. Inoltre, il 75% dei docenti italiani non ha frequentato corsi di formazione nella scuola in cui insegna dopo l’abilitazione. La media europea è del 58%. (Fonte: OCSE)
6. La scuola italiana è irriconoscente. Gli insegnanti italiani sono i più sottopagati dell’area OCSE e hanno visto una perdita del 6% del potere d’acquisto tra il 2015 e il 2023. (Fonte: OCSE)
7. La scuola italiana non è meritocratica. In molti Paesi europei, se dalla valutazione emerge che un insegnante registra un rendimento insoddisfacente, si applicano misure correttive. Solo in Spagna, Italia e Slovacchia non sono previsti interventi. (Fonte: la Repubblica)
INVESTIMENTI:
1. La scuola italiana è sottofinanziata. La spesa pubblica per l’istruzione è pari al 4% del PIL, contro una media europea del 4,9%. (Fonte: OCSE)
2. La scuola italiana è inadeguata. Sei strutture su dieci sono prive di agibilità. Ogni tre giorni in una scuola italiana si verifica un crollo di calcinacci da soffitti e pareti di aule, laboratori e palestre. L’80% delle scuole è ubicato in edifici non adeguati. Il Ministro Valditara ha dichiarato l’edilizia scolastica “un’emergenza nazionale”. (Fonte: Avvenire)
3. La scuola italiana è sovraffollata. Più di 5000 aule, le cosiddette “classi pollaio”, ospitano oltre 27 alunni ciascuna su base giornaliera, per un totale di 165 mila studenti costretti a trascorrere l’anno in condizioni di sovraffollamento. (Fonte: MIUR)
RISULTATI:
1. La scuola italiana non aiuta a capire. Un quindicenne italiano su quattro fatica a comprendere testi di complessità elementare, e solo uno su venti riesce a distinguere i fatti dalle opinioni leggendo un testo su un argomento sconosciuto. (Fonte: OCSE)
2. La scuola italiana è insufficiente. La metà dei maturandi non raggiunge il livello minimo accettabile di competenze in matematica (oltre il 50%) o in italiano (sotto il 50%). (Fonte: Il Sole 24 Ore)
3. La scuola italiana è nozionistica. Gli studenti italiani hanno totalizzato 31 punti su 60 nella risoluzione di problemi in maniera innovativa con il pensiero laterale e divergente. (Fonte: OCSE)
4. La scuola italiana insegna l’individualismo, a scapito del lavoro di gruppo. Gli studenti italiani hanno totalizzato 478 punti contro una media OCSE di 500 punti nella “risoluzione collaborativa dei problemi”, ovvero la capacità di interagire con altri, condividendo sforzi e conoscenze per raggiungere la soluzione. L'Italia si classifica al 26° posto su 32 Paesi. (Fonte: OCSE)
5. La scuola italiana causa avversione al rischio. L’85% dei quindicenni italiani ha paura di prendere brutti voti, contro una media europea del 66%. (Fonte: OCSE)
FUTURO:
1. La scuola italiana è incostante. Mentre alle elementari gli studenti registrano risultati pari, se non superiori, a quelli dei coetanei europei, alle medie e alle superiori le metriche crollano.
2. La scuola italiana non orienta. Solo il 35,8% dei quindicenni italiani ha accesso a servizi di orientamento professionale nel contesto scolastico, contro una media dell’80-90% in Paesi come la Danimarca e Finlandia, per esempio. (Fonte: OCSE)
3. La scuola italiana non prepara al mondo del lavoro. L’Italia registra il periodo più lungo tra i Paesi del Nord Globale in quanto a transizione dalla scuola al lavoro, un attesa di 5,9 anni nel 50% dei casi. (Fonte: OCSE)
4. La scuola italiana produce analfabeti funzionali. L’Italia è in cima alle classifiche mondiali per analfabetismo funzionale. Il 27% delle persone tra i 16 e i 65 anni non è in grado di leggere un testo e rielaborarlo, capirlo a fondo e usare il proprio pensiero critico per distinguere ciò che è vero da ciò che è falso. (Fonte: OCSE)
5. La scuola italiana non combatte la disoccupazione. L’Italia è il primo Paese di giovani che non studiano né lavorano (NEET) con un tasso del 27,4% contro la media europea del 14%. (Fonte: ISTAT)
La scuola italiana va smantellata fino al suo nucleo e ricostruita da zero.
E credo che accadrà, che ti piaccia oppure no.
Non perché un bel giorno la politica si sveglierà capace e disposta a fare il proprio lavoro in modo adeguato. Ma perché l’intero sistema scolastico collasserà entro il 2050. La natalità in Italia parla chiaro: di questo passo, metà delle scuole in funzione oggi - circa 20.000 - chiuderà entro il 2030. E da lì si è in caduta libera. La disoccupazione e il precariato tra gli insegnanti sarà dilagante. I sistemi a cui ci siamo strenuamente aggrappati verranno abbandonati, e non per scelta, ma per obbligo. Non sarà piacevole. Ma è inevitabile. E questo darà inizio a un’era più prospera per la scuola e i suoi abitanti. E noi saremo lì a raccogliere i cocci. Saremo anche lì a crearli, appena prima.
Siamo in tanti ad aspettare quel giorno. Milioni di insegnanti, genitori, presidi e alunni che, come me, non criticano la scuola perché la odiano, ma perché la amano troppo per accettare il suo disfacimento standosene impalati a guardare.
Saranno proprio queste persone a ricostruirla. Saranno gli insegnanti che rifiutano i suoi limiti. Saranno gli insegnanti che non si danno per vinti. Saranno gli insegnati che ci credono, nonostante tutto. E sono tanti. Siamo tanti. Siamo molti di più noi che la critichiamo amandola di chi, magari difendendola a parole, poi se ne frega. Siamo la maggioranza silenziosa di chi non ne può più ma, nonostante tutto, continua a credere in un domani migliore.
Un domani possibile.
Sogno un domani non lontano in cui tutti noi, insegnanti e cittadini, ci riuniremo attorno al tavolo da disegno e congegneremo la Scuola dei Sogni: una Scuola più umana, felice e migliore.
Dunque, mi correggo: della scuola italiana salvo chi resiste.
P.s. Non critico MAI i singoli individui o le singole realtà. So bene che ce ne sono a migliaia, di insegnanti e Scuole che già incarnano la nostra rivoluzione nella loro esistenza quotidiana. Sono i nostri più grandi alleati sul territorio, infatti. La mia critica è rivolta solo ed esclusivamente al SISTEMA. Un sistema che, anziché valorizzare l’innovazione, la creatività e l’amore per la professione, nel migliore dei casi li ignora, e nel peggiore li penalizza, li sminuisce e li svilisce. Ma il suo tempo è scaduto.
Nicolò Govoni - Fondatore di "Still I rise"
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Interesting Papers for Week 38, 2024
Computational Mechanisms Underlying Motivation to Earn Symbolic Reinforcers. Burk, D. C., Taswell, C., Tang, H., & Averbeck, B. B. (2024). Journal of Neuroscience, 44(24), e1873232024.
Rule-based modulation of a sensorimotor transformation across cortical areas. Chang, Y.-T., Finkel, E. A., Xu, D., & O’Connor, D. H. (2024). eLife, 12, e92620.3.
Abstract deliberation by visuomotor neurons in prefrontal cortex. Charlton, J. A., & Goris, R. L. T. (2024). Nature Neuroscience, 27(6), 1167–1175.
Synapse-specific structural plasticity that protects and refines local circuits during LTP and LTD. Harris, K. M., Kuwajima, M., Flores, J. C., & Zito, K. (2024). Philosophical Transactions of the Royal Society B: Biological Sciences, 379(1906).
Neural Correlates of Crowding in Macaque Area V4. Kim, Taekjun, & Pasupathy, A. (2024). Journal of Neuroscience, 44(24), e2260232024.
Neurocomputational model of compulsivity: deviating from an uncertain goal-directed system. Kim, Taekwan, Lee, S. W., Lho, S. K., Moon, S.-Y., Kim, M., & Kwon, J. S. (2024). Brain, 147(6), 2230–2244.
The hippocampus dissociates present from past and future goals. Montagrin, A., Croote, D. E., Preti, M. G., Lerman, L., Baxter, M. G., & Schiller, D. (2024). Nature Communications, 15, 4815.
Memory for space and time in 2-year-olds. Mooney, L., Dadra, J., Davinson, K., Tani, N., & Ghetti, S. (2024). Cognitive Development, 70, 101443.
Synergistic information supports modality integration and flexible learning in neural networks solving multiple tasks. Proca, A. M., Rosas, F. E., Luppi, A. I., Bor, D., Crosby, M., & Mediano, P. A. M. (2024). PLOS Computational Biology, 20(6), e1012178.
Two- and three-year-olds prefer mastery-oriented over outcome-oriented help. Raport, A., Ipek, C., Gomez, V., & Moll, H. (2024). Cognitive Development, 70, 101462.
Making precise movements increases confidence in perceptual decisions. Sanchez, R., Courant, A., Desantis, A., & Gajdos, T. (2024). Cognition, 249, 105832.
Equal levels of pre- and postsynaptic potentiation produce unequal outcomes. Savtchenko, L. P., & Rusakov, D. A. (2024). Philosophical Transactions of the Royal Society B: Biological Sciences, 379(1906).
Memory Reactivation during Sleep Does Not Act Holistically on Object Memory. Siefert, E. M., Uppuluri, S., Mu, J., Tandoc, M. C., Antony, J. W., & Schapiro, A. C. (2024). Journal of Neuroscience, 44(24), e0022242024.
Spatial summation for motion detection. Solomon, J. A., Nagle, F., & Tyler, C. W. (2024). Vision Research, 221, 108422.
Training enables substantial decoupling of visual attention and saccade preparation. Topfstedt, C. E., Wollenberg, L., & Schenk, T. (2024). Vision Research, 221, 108424.
Development and organization of the retinal orientation selectivity map. Vita, D. J., Orsi, F. S., Stanko, N. G., Clark, N. A., & Tiriac, A. (2024). Nature Communications, 15, 4829.
Unsupervised restoration of a complex learned behavior after large-scale neuronal perturbation. Wang, B., Torok, Z., Duffy, A., Bell, D. G., Wongso, S., Velho, T. A. F., … Lois, C. (2024). Nature Neuroscience, 27(6), 1176–1186.
Feature-selective responses in macaque visual cortex follow eye movements during natural vision. Xiao, W., Sharma, S., Kreiman, G., & Livingstone, M. S. (2024). Nature Neuroscience, 27(6), 1157–1166.
Natural scenes reveal diverse representations of 2D and 3D body pose in the human brain. Zhu, H., Ge, Y., Bratch, A., Yuille, A., Kay, K., & Kersten, D. (2024). Proceedings of the National Academy of Sciences, 121(24), e2317707121.
Negation mitigates rather than inverts the neural representations of adjectives. Zuanazzi, A., Ripollés, P., Lin, W. M., Gwilliams, L., King, J.-R., & Poeppel, D. (2024). PLOS Biology, 22(5), e3002622.
#neuroscience#science#research#brain science#scientific publications#cognitive science#neurobiology#cognition#psychophysics#neurons#neural computation#neural networks#computational neuroscience
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Will Limón be like her mom and be afraid of bananas? Or lemons?
luckily no, especially not lemons because ghetti might as well be eating them every 2 hours lol
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'Coringa 2' tem Joaquin Phoenix brilhante, mas Lady Gaga apagada
Personagem da diva pop não tem desenvolvimento, em sequência arrastada e com números musicais ruinsBruno Ghetti Lady Gaga e Joaquin Phoenix em cena do filme ‘Coringa: Delírio a Dois’ – Divulgação Veneza (Itália) – Uma das maiores surpresas na história do Festival de Veneza foi quando “Coringa”, de Todd Phillips, ganhou o Leão de Ouro, há cinco anos. Poucos pensavam que um longa protagonizado…
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Miss Ivy pt.2
But when Alphys spoke to Undyne about Sans’ eye, she got a bad lobotomy which left her in a loony bin. Undyne tasked Ivy to heal Alphys so while Ivy was working on it it seemed impossible, however, Alphys bit Ivy on her arm, which Bone on Bone felt weird. Ivy told Undyne what happened and she was furious so with that Ivy fled After Mettaton left MTT so he could tend to Alphys, Ivy was left to tend to the resort and the show, between the harsh freezing cold and the scorching heat She was surprised she could survive the conditions, many times she just went to rest in the hot lands. Her eyes constantly drooping but she tried to stay awake for others who needed her, the stress making her head feel like it was in a vice that was constantly being twisted tighter and tighter. She was crushed under the pressure of the roles she took on by trying to fix things herself, the underground healer, feeder, and MTT manager. So when Aliza fell Ivy didn't want her to end up as another meal, even if it meant she went against her father, uncle, and queen. Ivy met Aliza when the human made it out of the Ruins. Ivy stayed in the shadows, her eye lights blending with the falling snow Flowey noticed her and Ivy noticed him. Ivy snuck behind Aliza and used bones to break traps in her way. In a sense, Aliza had a guardian angel in the living world, When Papyrus saw Ivy he watched as she tried to keep the human alive. Then Ivy and Aliza met. the girl tried to scream but Ivy covered her mouth “ Shh” Ivy said. “ If the monsters hear you, you might just become the next meal” She shuddered as she looked around seeing monsters around, Ivy made a small necklace with a green heart on it, placing it on the human’s neck. “ This will keep you safe, It will create a barrier between you and a threatening monster. Just lift your hands and it will protect you.” Ivy removed her old purple, dusty scarf to put on the human's neck to keep her warm. Aliza smiled at Ivy as the two walked together, after a while Ivy picked Aliza up and started to carry her because she was starting to get cold the blue sweater dress put off a surprising amount of heat, despite a skeleton carrying her. To Ivy’s surprise, another human ran behind them, and Ivy stopped and turned around to see a small girl, with dark brown eyes and her hair a deep brown, resting on her back. She wore a torn-up light blue dress with small white stars throughout without any shoes, nor did she bear any form of protection, She seemed younger than Aliza, not much younger than 9 or 10. So Ivy shifted Aliza around so she could reach the other small human's hand, the small girl looked at Ivy and leaned away then the small girl saw Aliza, so she hesitantly took her hand. The three of them made it to a small cottage that was in the woods, small smoke coming out of the chimney “ I hope you don't mind, this is the only place I know that is safe.” She unlocked the door with the key on her hip. She then opened the door to a small cozy living room, a fireplace, two bookshelves on both sides of the fireplace, and some chairs welcoming them inside, the plush carpeting feeling warm on the feet of the small human. Ivy smiled, taking the three of them inside. Setting Aliza on the ground the two small humans sat by the fireplace, warming up, the humans seemed to know one another, Ivy closed and locked the door. She headed to the kitchen and looked for food to feed two small girls ‘ Humans need food I have some fruits and vegetables I grew and canned myself so they wouldn’t go bad. And I don't trust my Uncles cooking for two small girls’ She thought as she looked around, eyeing her flour and a cookbook she decided to make her own pasta. She grabbed some eggs, flour, and a bowl and started making pasta and bread. A warm and comforting smell went through the small cottage, hearing the small girls coming Ivy smiled, grabbing some canned tomatoes to turn into a sauce. When she was done she made what she called Iv-ghetti-spaghetti. With laughter filling the house, Ivy almost forgot the world outside the walls… almost.
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[1] 1st February 2015 Pre-season Jerez Testing Ferrari Press Conference
[2] 6th June 2021 Azerbaijan Grand Prix Podium
[3] 14th April 2019 Chinese Grand Prix Post-race Parc Ferme
[4] 6th November 2013 Red Bull World Championship Conference
happy sebastian vettel day to all of you who celebrate
#1 is on Ghetty.#2 is on Ghetty.#2 Perez won with Vettel P2 and Gasly P3.#3 is on Ghetty.#3 Hamilton won with Bottas P2 and Vettel P3.#4 is on Ghetty.
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Cologno Monzese, al Cineteatro Peppino Impastato: "AQUILE RANDAGIE" un film diretto da Gianni Aureli
Cologno Monzese, al Cineteatro Peppino Impastato: "AQUILE RANDAGIE" un film diretto da Gianni Aureli. Si facevano chiamare Aquile randagie i ragazzi del gruppo di scout di Milano, Monza e Parma che svolgeva attività giovanili clandestine durante il periodo del fascismo. Un film li racconta: al Cineteatro "Peppino Impastato" - Via Volta 11 a Cologno Monzese (Milano), il 27 gennaio 2023 alle ore 21:00. E' questa la storia di un gruppo di ragazzi scout che svolgeva attività clandestine all'epoca del fascismo. Milano, Italia, ventennio fascista. Tutte le associazioni giovanili vengono chiuse per decreto del Duce, compresa l’associazione scout italiana. Un gruppo di ragazzi decide di dire di no, e fonda le Aquile Randagie: giovani e ragazzi, guidati da Andrea Ghetti e Giulio Cesare Uccellini che continuano le attività scout in clandestinità, per mantenere la Promessa: aiutare gli altri in ogni circostanza. Il fascismo non li ignora, li segue, li spia. Dopo il 1943, i ragazzi danno vita al movimento scout clandestino che supporterà la resistenza fino alla fine della guerra. Combatteranno il regime prima con beffe plateali, poi con azioni mirate che permetteranno di far superare il confine italiano e raggiungere la Svizzera a più di 2000 persone ricercate dai nazifascisti: ebrei, perseguitati politici e chiunque avesse bisogno di fuggire le persecuzioni, e una probabile morte. «Raccontare la storia delle Aquile Randagie in un film è un’idea stimolante, una sfida creativa, ma soprattutto un atto dovuto. L’associazione concettuale dello scautismo alla Resistenza è un pensiero sicuramente innovativo che lascia quantomeno incuriosite tutte le persone che ne vengono a conoscenza. (…) La particolarità di tutto questo è che i protagonisti di queste avventure sono dei ragazzi, tra i 14 e i 20 anni, che hanno dimostrato coraggio, adesione, spirito di sacrificio e lealtà al Paese. Valori che, soprattutto oggi, devono essere memoria storica e viva. (…) Si tratta di un film diretto ai giovani, che vuole parlare loro con le parole dei giovani di un’altra epoca, quando un altro mondo sembrava impossibile, ed invece il cambiamento si realizza proprio grazie a loro: forse eroi, certo giovani fedeli e ribelli.» (Gianni Aureli)» (Gianni Aureli) «Aquile Randagie ha il pregio di raccontare un pezzo della nostra storia che pochissimi conoscono, il tassello di mosaico di un racconto più grande, quello della Seconda Guerra, del Fascismo e dell’Olocausto. Cose che non vanno mai dimenticate. Raccontare il passato per leggere il presente: è anche questo quello che fa il film, ed è giusto in tempi in cui rinascono piccoli grandi fascismi. Tempi in cui occorre tenere alta l’attenzione. E Aquile randagie lo fa con un film onesto, sincero e, in fondo, mai pretenzioso.» LA STORIA VERA Nel 1912 viene fondata la più antica organizzazione scout italiana tuttora esistente: il Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani (CNGEI), associazione non confessionale. Poco dopo, a Milano, nasce l'Associazione Ragazzi Pionieri Italiani (ARPI). Nel 1916 viene fondata l'Associazione Scautistica Cattolica Italiana (ASCI) che sarà la più importante delle associazioni italiane fino al 1974. Scioglimento dei reparti scout Una legge (la n. 5 del 9 gennaio 1927), una delle cosiddette Leggi Fascistissime, aveva decretato lo scioglimento dei Reparti scout nei centri inferiori a 20.000 abitanti, e l'obbligo di inserire l'acronimo��ONB (Opera Nazionale Balilla) nelle insegne dei rimanenti. Papa Pio XI fu costretto a dichiarare sciolta l'Associazione Scautistica Cattolica Italiana (ASCI) il 24 gennaio dello stesso anno. Il 9 aprile 1928 tutto lo scautismo fu dichiarato soppresso dal Consiglio dei ministri. Anche il gruppo scout Milano 2 e il gruppo scout Milano 6 deposero ufficialmente le proprie insegne (fiamme). Ma alcuni di essi si rifiutarono di cessare l'attività. Usando messaggi in codice e cifrati per non venire scoperti, quei ragazzi continuarono a ritrovarsi, tenendo anche regolari campi scout d'estate in Val Codera (provincia di Sondrio), e svolgendo regolari attività scout. Li guidavano Giulio Cesare Uccellini, capo del Milano 2, che prenderà il nome di Kelly durante la resistenza e che ebbe anche il soprannome di Bad Boy, affibbiatogli da J.S. Wilson, all'epoca direttore del Bureau Mondiale dello Scautismo e Andrea Ghetti, del gruppo Milano 11, detto Baden, Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 le Aquile Randagie, insieme ad altri, diedero vita all'OSCAR (Organizzazione Scout, poi sostituito da Soccorso, Collocamento Assistenza Ricercati) che si impegnò in un'opera di salvataggio di perseguitati e ricercati di diversa nazione, razza, religione, con espatri in Svizzera (noto quello di Indro Montanelli) e concludendo il proprio servizio proteggendo la vita, a guerra finita, ai persecutori di ieri. Altri gruppi scout clandestini rimasero attivi in Italia negli anni del fascismo: uno di essi si riuniva addirittura a Palazzo Venezia, lo stesso dal cui balcone il Duce si affacciava per i suoi discorsi. Il fascismo Nell'ottobre del 1922 sale al potere il partito fascista che si prefigge uno stato totalitario e dunque un controllo sulle idee della popolazione italiana, per raggiungere questo obiettivo pone subito molta attenzione all'educazione dei giovani, e quindi, il 14 gennaio 1923 nasce l'ONB (Opera Nazionale Balilla) e vengono sciolte tutte le organizzazioni a carattere o inquadramento militare. Alcuni prefetti applicano questa classificazione anche alle organizzazioni scout, nonostante spesso le autorità ecclesiastiche intervengano in loro difesa, e molte camicie nere cominciano a compiere atti di violenza contro appartenenti a gruppi scout, tanto che ad Argenta viene ucciso Don Minzoni, fondatore del gruppo scout locale. Per poter arginare i comportamenti fascisti nel 1924 l'ASCI confluisce, anche grazie a Pio XI, nell'Azione Cattolica italiana rimanendo comunque totalmente autonoma. Il 3 aprile del 1926 vengono approvate le cosiddette leggi fascistissime che prevedono tra le altre cose anche lo scioglimento dei reparti scout nei centri con meno di 20.000 abitanti. Questa legge, a causa dei fragili rapporti con la Chiesa, viene applicata solo dal gennaio del 1927. È un duro colpo per lo scautismo che vede drasticamente ridotto il numero dei suoi gruppi. Da questo punto in avanti la vita degli scout si fa sempre più difficile finché due anni più tardi l'ASCI viene ufficialmente chiusa e il 22 aprile del 1928 vengono deposte in Duomo a Milano le fiamme, insegne dei reparti. In quello stesso giorno Ciacio Andrea, un lupetto del gruppo Milano 2, fa la sua promessa entrando nella famiglia scout: è il primo simbolico atto di rivolta. In quell'occasione, nella cripta di San Sepolcro, di fronte alla stessa "casa dei fasci" da cui erano partiti i fascisti milanesi per la marcia su Roma, nasce l'impegno a durare "un giorno in più del fascismo". La resistenza vera e propria inizia però un mese più tardi, il 27 maggio, quando un gruppo scout guidato da Giulio Cesare Uccellini compie un'uscita ai Corni di Canzo testimoniata da varie fotografie. Su una di queste è scritto: "È l'inizio Scout della Resistenza contro il fascismo", la resistenza durerà 16 anni 10 mesi e 29 giorni, che saranno chiamati, basandosi sul linguaggio di Kipling, il periodo della giungla silente. Questo piccolo nucleo di scout cerca in poco tempo di creare un'organizzazione di facciata per coprire le proprie attività, fondando nel 1929 il Convegno cattolico Pierino Delpiano, ma presto, in seguito a discussioni di natura metodologica col sacerdote della parrocchia ospitante, Uccellini crea intorno a sé le Aquile Randagie (AR), un gruppo formato da una ventina di ragazzi tra gli undici e i diciassette anni legato soltanto dai valori dello scautismo. Una delle aquile randagie di maggior rilievo è sicuramente Andrea Ghetti (Baden) il quale, dopo aver avvicinato lo scautismo nel 1927, vi aderisce pienamente e diventa dal 1939 in poi assistente ecclesiastico del gruppo milanese intrattenendo contatti anche con le alte cariche ecclesiali (il card. Schuster è a conoscenza dell'esistenza delle Aquile Randagie e la sostiene anche se non apertamente). La repressione fascista prosegue sempre più efferata e, per proteggersi, le aquile randagie si coprono con degli pseudonimi: Uccellini è Kelly o Tigre, Andrea Ghetti è Baden, Vittorio Ghetti è Cicca, e sfruttano tutte le tecniche apprese nello scautismo per comunicare senza essere capiti, posizionando i propri avvisi scritti con l'ausilio di vari codici (dal codice morse al linguaggio del bosco) in un buco della terza colonna della Loggia dei Mercanti. Questi primi anni sono caratterizzati da violenze ancora limitate e le intimidazioni, pur non mancando, sono comunque relativamente rare (la perquisizione in casa Luppi non è molto severa, e Fracassi di ritorno da un’Uscita, è circondato da alcuni fascisti che lo deridono, lo spintonano e alla fine lo percuotono). Tuttavia la vita clandestina è vissuta con serenità e come parte integrante del gioco. Ogni domenica si svolge un'uscita nella pianura vicino a Milano o in Brianza; si parte infagottati in doppi vestiti per raggiungere il luogo prefissato dove si rimane in perfetta uniforme a svolgere attività semplici di gioco e tecnica, mentre in settimana l'attrezzatura rimane a casa di don Fusi che la custodisce in un sotterraneo di San Sepolcro, proprio il luogo dove era stato firmato il manifesto dei Fasci di combattimento. Durante tutto il periodo della giungla silente vengono realizzati campi estivi, settimane passate in cammino o in campi stabili totalmente dedicate allo scautismo, se si fa eccezione per gli anni 1933 e 1937 in cui alcune Aquile Randagie parteciparono ai jamboree mondiali di Ungheria e Paesi Bassi. Gli anni trenta Nel 1930 viene fondato il giornale Estote parati (traduzione latina del motto scout "siate pronti"), nel quale vengono descritte le attività svolte e raccolti canti e appunti di tecniche scout. Questo giornale è oggi molto utile in quanto dà anche la possibilità di comprendere i rapporti instaurati con le autorità diocesane e il numero dei membri che compongono le Aquile Randagie, dati che mostrano un continuo sviluppo del movimento. I nuovi membri vengono sempre scelti fra famiglie provatamente antifasciste, anche perché, vivendo lo scautismo, si rischiavano pestaggi da parte delle camicie nere e talvolta addirittura il carcere. Nonostante il regime cercasse di reprimerli, gli scout italiani non erano isolati nella loro clandestinità, infatti alcuni di essi divennero presto membri onorari di reparti francesi e svizzeri e nel 1933 tre Aquile Randagie, don Violi (Denvi), Kelly e Bertoletti (un operaio scout, il cui pseudonimo è "Tulìn de l'oli", dialetto milanese per “Barattolino dell’olio”, reclutato come dattilografo sebbene non avesse mai visto una macchina da scrivere), parteciparono al Jamboree in Ungheria dove poterono confrontarsi con altri scout di tutto il mondo. Le repressioni non intaccarono l'umorismo e lo spirito goliardico di Kelly, come mostra una "beffa" operata nel '35 dalle Aquile Randagie nei confronti dei fascisti: alla fine di una messa svoltasi in divisa nella chiesa di San Sepolcro, gli scout si trasferiscono in piazza Cordusio dove stanno sfilando tutte le organizzazioni fasciste e naziste in occasione di una manifestazione della Gioventù hitleriana. Kelly, da alcuni scout sale sul palco d'onore e si posiziona indisturbato a fianco dei grandi gerarchi nazisti e fascisti dileguandosi poco prima della fine della parata. Due anni più tardi il Jamboree si tiene nei Paesi Bassi, a Vogelenzang: anche in questa occasione una delegazione delle Aquile Randagie partecipa aggregata agli scout della Corsica. Essa è composta da Kelly e i due fratelli Ghetti; il gruppo ha anche l'onore di incontrare Baden-Powell che elogia le Aquile Randagie e le invita a continuare affidando a Uccellini l'incarico di nominare i futuri capi italiani; ciò mostra come le Aquile Randagie e la delicata situazione italiana fossero ad alcuni capi scout europei. La guerra L'anno successivo, proprio una settimana dopo l'invasione della Polonia, le Aquile Randagie visitano una valle che definiranno "il paradiso perduto" e con cui intesseranno un forte legame: la Val Codera, situata poco sopra Novate Mezzola. Qui si svolgono i campi estivi del 1941 e del 1942, e grazie alla complicità della guardia di finanza non fascista e dei valligiani si possono svolgere le tipiche attività scout in perfetta uniforme senza troppe preoccupazioni, cosa che non accadeva da alcuni anni a causa del timore di "soffiate" ai fascisti. Nel 1940 però, a seguito dell'entrata in guerra dell'Italia a fianco della Germania, molte delle Aquile sono richiamate nell'esercito. Le attività tuttavia non diminuiscono, grazie anche all'interessamento di monsignor Montini, che invita Baden a continuare nonostante i rischi della vita clandestina aumentino, come dimostra l'attacco a Kelly del 3 ottobre 1942, a causa del quale perderà in parte l'udito e rimarrà vari giorni in ospedale. Nel 1942 iniziano anche i rapporti con la famiglia Osio, il cui figlio è allievo di Baden, che offre parte della sua tenuta di Montecchio di Colico prima come terreno per il campo del 1943 e, finita la guerra, come campo-scuola intitolato a Kelly (destinazione che rimane tuttora, facendone un posto caro agli scout di tutt'Italia). Durante l'inverno 1942-1943 gli alleati bombardano Milano causando 171 morti civili e la distruzione di parte della città, fra cui anche le case di alcuni scout. In questo clima drammatico ci si avvia verso il declino e la successiva caduta del fascismo che avviene proprio durante il campo estivo a Colico (25 luglio). L'attività di OSCAR Dopo la firma dell'armistizio (8 settembre 1943) l'invasione tedesca e la formazione della Repubblica Sociale Italiana (RSI), vengono subito promulgate leggi sulla consegna alle autorità nazi-fasciste dei prigionieri di guerra, alcuni dei quali sono rifugiati da don Bigatti che si rivolge a Baden. Si propone subito il dilemma se subire passivamente o diventare partigiani e la risposta viene data seguendo i principi scout: "Noi non spariamo, noi non uccidiamo… noi serviamo!". Viene quindi combattuta una resistenza disarmata e passiva. Baden istituisce già il 12 settembre del 1943 l'O.S.C.A.R. (la sigla starebbe per Organizzazione Scout, sostituito quasi subito con Soccorso, Collocamento Assistenza Ricercati), la cui attività consiste principalmente nell'espatrio di ebrei, renitenti alla leva e ricercati politici in Svizzera. È da sottolineare come questa non sia l'unica rete di aiuto ai profughi presente in Italia ma sicuramente una tra le più attive, organizzate e veloci. Una fondamentale attività dell'OSCAR è la continua fabbricazione di documenti falsi, ottenuti grazie anche alla collaborazione di timbrifici e amici che lavorano in questura. Il rischio maggiore tuttavia consiste nel varcare il confine, costantemente sorvegliato e recintato con filo spinato; un esempio della pericolosità di questo tipo di azioni può essere l'espatrio di dieci greci, durante il quale, a causa della disattenzione di uno di questi, Kelly e Baden rischiano la vita riuscendo però a non essere visti e a far passare i profughi oltre il confine. Un altro episodio significativo è il finto rapimento di Gabriele Balcone, bambino di madre ebrea, avvenuto nel dicembre 1943. La famiglia, mentre tenta di varcare il confine, viene catturata e il piccolo è lasciato dalle SS nella Casa San Giuseppe di Varese in attesa di essere deportato a Buchenwald. L'OSCAR si mobilita e fa trasferire il piccolo in ospedale col pretesto di un intervento chirurgico; qui dopo che ne è determinata con esattezza la posizione, Kelly e Baden, l'uno travestito da medico l'altro che lo attende in macchina, rapiscono Gabriele e, dopo averlo nascosto qualche tempo, lo restituiscono al padre col quale emigrerà in Australia. Un altro impegnato nell'attività è Giovanni Barbareschi, all'epoca diacono, al quale la Comunità ebraica di Milano attribuirà nel 1955 un attestato di merito come giusto fra le nazioni. Non sempre però le cose vanno bene: Peppino Candiani, appena diciannovenne, perde la vita sul fiume Tresa mentre cerca di far espatriare un lituano che, preso da vertigini, si mette a urlare richiamando l'attenzione dei nazifascisti che crivellano il giovane. A causa dell'attività sempre più intensa, la repressione fascista nei confronti dell'OSCAR diviene sempre più aspra e proprio Baden, dopo che il cardinale Ildefonso Schuster gli comunica che le Brigate Nere e le SS lo stanno cercando con l'ordine di sparare a vista, è costretto a nascondersi per un breve periodo, e grazie a un errore di battitura del suo cognome nei rapporti della polizia riesce a sfuggire ai militari. Anche in un periodo travagliato dai rastrellamenti e nonostante le attività con l'OSCAR le Aquile Randagie proseguono, seppur tra mille difficoltà, le loro attività scout comprese uscite e campi: questi si svolgono nel 1943, come già detto, a Montecchio di Colico (Lecco) e nel 1944 Baccanello di Calusco d'Adda (Bergamo). L'OSCAR non era l'unica attività extra scout: Natale Verri, detto "Nino", dopo aver disertato, diviene partigiano ma per non abbandonare un compagno ferito sul campo viene catturato e, il 16 aprile del 1945, fucilato. Il Ribelle Nel 1944 Teresio Olivelli, Carlo Bianchi (entrambi impegnati nell'OSCAR) insieme a Claudio Sartori fondano il giornale clandestino Il Ribelle, organo di stampa delle Brigate Fiamme Verdi, formazioni partigiane di orientamento cattolico. Collabora al giornale anche Giovanni Barbareschi. Il giornale riporta il sottotitolo "esce quando può e come può". Olivelli e Bianchi vennero poco dopo catturati per colpa di un delatore e portati nel campo di transito di Fossoli. Bianchi fu fucilato, Olivelli fu deportato a Hersbruck dove fu ucciso da un sorvegliante per aver difeso un altro prigioniero. Il dopoguerra La Centralina, base scout in Val Codera Pochi giorni dopo questo fatto arriva l'attesa liberazione. Inizia il periodo della ricostruzione. Non ci sono trionfalismi per le Aquile Randagie o per l'OSCAR il cui bilancio è sicuramente molto interessante: nei 20 mesi di occupazione nazista ci sono stati 2 166 espatri tra i quali anche quello di Indro Montanelli, 3 000 documenti falsi stampati e una spesa complessiva di 10 milioni di lire di allora. Ma l'attività delle Aquile Randagie continua con gesti di prevenzione contro gli odi e le vendette verso i vinti, per esempio con un presidio "armato" della stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni per lasciare passare un treno sanitario tedesco. Dal punto di vista prettamente scout invece, nella parte d'Italia liberata dagli Alleati, fremono intanto i preparativi per il rilancio dell'ASCI: numerose sono infatti le riunioni del Commissariato Centrale con relative circolari. Significativa è una di queste in cui si richiede alle Aquile Randagie l'organizzazione della gerarchia dell'ASCI lombarda che si trova sotto l'occupazione tedesca, e significativa è per la risposta: "Per quel che riguarda la regione lombarda, la gerarchia è già praticamente costituita dato che la nostra attività è stata ininterrotta dal 1928. Quindi per noi non è una ripresa, ma la continuazione del lavoro che da venticinque anni stiamo svolgendo". L'ASCI nel 1974 si fuse con la sua associazione femminile corrispondente, l'Associazione Guide Italiane (AGI), creando così l'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI). L'apporto metodologico delle Aquile Randagie viene travasato mediante la cura della formazione Capi inaugurando il Campo Scuola di Colico con il primo Campo Scuola lombardo per capi clan e il primo per capi esploratori.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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[1] 26th August 2023 Dutch Grand Prix Post-qualifying Parc Ferme
[2] 7th May 2021 Spanish Grand Prix Friday Practice
[3] 22nd October 2023 United States Grand Prix Pre-race
[4] 13th November 2022 Brazilian Grand Prix Post-race Parc Ferme
[5] 6th October 2023 Qatar Grand Prix Friday Post-quallifying
[6] 22nd September 2019 Singapore Grand Prix Pre-race
galex + txt posts = true <3
#1 is on MotorsportImages.com.#Russell qualified P3 and Albon qualified P4.#2 is on Ghetty.#3 is on sebkawka 's twitter.#3 He is a photographer for Mercedes from what I can tell. Mercedes uploaded a cropped version on their Instagram.#3 I used a different photo on Ghetty to find the date/time of the photo.#4 is on Alamy.#4 Russell won with Sainz P3.#5 A cropped version is on mercedesamgf1 's Instagram.#5 I used photos on MotorsportImages.com to check the date.#5 Russell qualified P2.#6 is on WilliamsRacing 's twitter.
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Pakabar bayik2 yoyen hasil rescue-an mamang tukang sampah dari tempat bakaran sampah?
Hamdallah so far sehat tanpa drama.
Bayik2 ini datang tanggal 17 November 2022 (foto) dengan perkiraan umur 3 minggu. Kalau dihitung2, ndilalah koq lahirnya sama dengan abang sy (25 Oct) atau ponakan laki (26 Oct). Yuk, lah, baby2 oyen scorpio.
Koq yakin?
Ya nggak 100% yakin, lah, 'kan gw jg ga bisa nanya emaknya si baby2 oyen. 😑
Sekarang mereka sudah lepas botol, walaupun tadinya mereka semua berencana bawa botolnya sampai kuliah. Taglia (baca: 'tah-lia') yg creamsicle (dominan putih) yang duluan menolak botol, sampai meowmmy hampir panik karena dia ga mau botol samsek. Untungnya begitu ditawarin yayam kukus suwir, dia semangat dan makan hampir 40gr. Kalau ditanya, mungkin dia bisa makan 1/4 dada ayam. Tapi berhubung meowmmy pelit dan 100% ga pingin menghadapi mencri karena overfeeding, jadi dibatasi hanya 40gr. Besok2nya juga hanya dikasih 25gr per makan. Bukan karena meowmmy pelit, tapi kalau dikasih lebih, malah pada malu2 & ga habis.
Berat mereka sudah di kisaran 550 (yg cewek2, Taglia dan Penne), sampai 635 (yg cowok2, Ghetti dan Ronni). Meowmmy sudah bikin janji sama Bubu Drh untuk vaksin minggu depan - pakai taruhan pulak, Bubu bilang minggu depan ga bakal sampai 800gr (berat minimal vaksin), meowmmy bilang pasti sampai. Taruhannya 1 vaksin gratis 😜 . Jadi meowmmy berjibaku untuk kasih makan, dengan tetap mem-balance jangan sampai overfeeding. Karena kalau mereka mencri karena overfeeding -- ya... beratnya ga naik2, dong.
Koq gampang ya, ngurus kitten?
Nggak. Nggak gampang samsek. Diluar harus kasih susu setiap 3 jam sekali di minggu pertama dan ke-2, mereka sempat mencri selama 2 minggu, sampai dehidrasi dan diinfus subkutan 4-5 kali, dan akhirnya makan antibiotik perut. Tiga hari antibiotik, baru mencri-nya berhenti.
Waktu pertama2 kasih susu juga mereka ga mau, padahal sudah pakai miracle nipple. Akhirnya 'dipaksa' - dot dipasang di spet & didorong pelan2 dari samping mulut. Mulai dari 5 menit untuk masukkin 5ml, sampai akhirnya mereka fasih & cuma perlu 10-15 detik untuk nyedot 30ml.
(Disclaimer: JANGAN sekali2 memaksa bayi kucing minum susu dengan spet 1 ml. Spet yg terlalu kecil susah dikontrol dan kucing bisa tersedak. Kalau tersedak, bahaya yang bisa terjadi adalah pneumonia aspirasi - radang paru2 karena kemasukan air.)
Sy baru bisa tidur lempeng 7-8 jam dalam dua hari belakangan ini, begitu mereka sudah mau makan wf lancar (karena bisa dibantu nyokap untuk pemberian makan). Obat maag yg biasanya 1 strip bisa buat sebulan, jadi terpaksa beli sekotak 10 strip. 😛
Sekarang sudah lega, dong?
Oh belum, baru 75% bernapas lega. Nanti kalau mereka sudah kena vaksin, baru bisa 100% lega. Sekarang, pada bersin sekali aja asam lambung masih langsung naik.. 😑
Jadi, buat orang2 yang masih kebanyakan alasan soal steril - apalagi yg mikir kucing bakal punah kalau di steril2in, sini yuk, urus ini bayik2! Awas ya, kalau sampai matik!
Ga perlu jumawa kalau kalian pikir kalian "sanggup kasih makan" banyak kucing, karena belum tentu kalian bisa merawat bayik kucing - dengan atau tanpa induk - sampai usia vaksin (minimal) atau sampai usia steril. Makan tanpa pengetahuan cara pengurusan yang baik juga ga akan membuat mereka sehat.
Ga perlu nyinyir mikir sy horang kayah, punya bff dokter hewan, rumah 2 hektar, dll - hanya 1 dari pernyataan di atas yang benar. Sy ga kasih makan mereka RC, tapi sy kasih makan mereka pakan yg konstan, kontinyu, dan disesuaikan jumlah dengan kebutuhan.
Sy suka sedih lihat rescue2 (dan/atau reskuker) yang hidup dari opdon dan masih ngotot kasih pakan merek, giliran bajet tiris & terpaksa ditukar ke pakan merek lain, kittennya mencri.
Ya iya laaah! Ga usah kitten, Kidcat yg segede truk tronton aja kalau diganti pakannya pasti mencri.
Simpulan: Kalau mereka ber-4 survive sampai vaksin, record FKSR (foster kitten survival rate) meowmmy bisa naik ke 80% dari kemarin turun ke 70% gegara ada litter 4 ekor hanya 1 yg survive).
#foster kittens#pasta kittens#TagliaKitty#PenneKitty#GhettiKitty#RonniKitty#adopt don't shop#Adopsi Jangan Beli#Banten Short Hair#spayandneuter
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ok nvm i dont know why i rbed that post i dont ever want to see it again
#crab speaks#delete later#if u see it do NOT rb it from me i blocked it on my dash but if i have 2 see the word sp*ghetti one more time today im going to throw up
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you, my mutuals: “Duckling, this dinner party sucks. We’re hungry and we’ve been sitting here waiting for 6 hours now"
me, carrying a large pot: “introducing: spaghetti... 2!”
but in doing this i slam the pot into the ground and the food spills everywhere, so you will never know if i really did successfully create spaghetti 2
#this isnt what i was cooking in the last post#lmao 'oh no im afriad tha FRIED DOUGH with PIZZA TOPPINGS is gonna taste bad' duckling you idiot#of course its gonna be good#it was#if you only watch the last 80% of this gif you can see him say -ghetti 2!'
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[1] 25th January 2023 Fernando Alonso's First Day at AMF1
[2] 23rd March 2017 Australian Grand Prix Thursday Press Conference
[3] 7th August 2010 Lance Stroll Ferrari Academy Announcement
my favorite f1 team is when it’s lance stroll and some weird little old guy
+ bonus lance and TWO weird little old guys
#1 The photo is a little different but that is the closest I could get on the Aston Martin website.#1 That is where the photo is confirmed to be sourced from.#2 is on Ghetty.#3 I have an blog that shows its on madeinmotorsport.com but that website is now broken so I cannot source the image.
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time to commit food crimes.
"hey bro i made dinner~"
ah yes, he's holding a plate of meat-ghetti and spag-balls.
He’s about 2 seconds away from killing his brother. someone stop him plz
#dadster-and-skelesons#Royal Guard in Training {Papyrus}#BRB Re-calibrating a Puzzle...{Queue}#*TRIGGERED*
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[1] 16th November 2010 Red Bull Post-season Press Conference
[2] 12th November 2011 Abu Dhabi Grand Prix Post-qualifying Top 3 Photo
[3] 20th November 2022 Abu Dhabi Grand Prix Pre-race Starting Grid
[4] 22nd April 2012 Bahrain Grand Prix Podium
[5] 16th April 2017 Bahrain Grand Prix Podium
#1 is on Alamy.#2 is on Ghetty.#2 Vettel pole with Hamilton P2 and Button P3.#3 is on Imago Images.#3 Vettel finished P10 and Leclerc finished P2.#4 is on MotorsportImages.com.#4 Vettel won with Raikkonen P2 and Grosjean P3.#5 is on MotorsportImages.com.#5 Vettel won with Hamilton P2 and Bottas P3.
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dovrei comprare vestiti nuovi ma 1. mi scoccio 2. mi fa tutto venire brividini e schifo cosmico 3. ma perché vendono solo roba tipo ghetti americani dei film anni 90 ormai??
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Fatta eccezione per la Francia precocemente malthusiana della Terza Repubblica, l'Europa non era in grado di offrire granché ai suoi abitanti in soprannumero. Condannati a espatriare, essi cominciarono con il raggiungere a milioni, a partire dal 1880, i nuovi territori di insediamento bianco: gli Stati Uniti e il Canada, l'America latina, l'Australia. L'ondata raggiunse tali proporzioni che quei paesi chiusero le porte, o le lasciarono aperte soltanto a metà. Quando, nel 1964, gli Stati Uniti decisero di trasferire ai "paesi poveri" (quelli mediterranei) le quote di immigrazione (2 per cento degli effettivi insediati in America nel 1890) inutilizzate dai "paesi ricchi" (anglosassoni, tedeschi o scandinavi), si era già verificato il subentro dell'Europa industrializzata. A turno, italiani e nordafricani, spagnoli e portoghesi, iugoslavi, greci e turchi presero la via della Germania e della Svizzera, della Francia e dei paesi del Benelux, diventando le "braccia" della crescita degli anni 1955-75. Si ripeteva, a cinquant'anni di distanza, la storia delle grandi trasmigrazioni transoceaniche: la partenza in massa dei giovani in età da lavoro dalle regioni rurali più sovrappopolate; il loro raggruppamento in comunità di origine in grado di assicurare l'accoglienza, il primo impiego e quel minimo di calore umano indispensabile all'integrazione; la loro utilizzazione per i compiti più duri, meno qualificati e meno remunerativi; la loro facile espulsione in caso di crisi; i conflitti tra minoranze e autoctoni, spia delle difficoltà di assimilazione. L'Italia è con ogni probabilità il paese che più è stato modificato da tale recente mobilità. In poco più di un secolo (1860-1970), ha registrato 25 milioni di partenze - per la verità non tutte definitive -, pari alla metà della sua popolazione nel 1960. Si tratta di un caso per molti versi esemplare. La prima emigrazione, a partire dagli inizi del XIX secolo, aveva avuto come meta soprattutto il bacino mediterraneo, l'Egitto, la Tunisia e in particolare l'Impero ottomano, dove gli italiani, eredi dei genovesi e dei veneziani di Pera-Calata - il quartiere "franco", ossia europeo, di Istanbul -, si impongono come commercianti e negozianti, architetti e medici, ingegneri e operai delle ferrovie: una emigrazione di "tecnici". La realizzazione dell'unità, però, sconvolge l'economia e la società della penisola. A voler partire saranno ormai in maggioranza rurali, contadini senza terra, a malapena in grado di pagarsi il viaggio: li ritroveremo come operai - spesso malvisti in quanto "crumiri" - nell'agricoltura, nell'edilizia, nelle miniere. È un'emigrazione della miseria e delle illusioni perdute. Verso il 1860-80 emigranti provenienti dal Piemonte, dalla Toscana o dall'Emilia si spargono per l'Europa, e soprattutto in Francia: a partire, però, sono per il momento soltanto in 100.000 circa all'anno. Dopo il 1880 tale numero raddoppia, triplica, supera i 600.000 nel decennio 1901-10, e raggiunge la cifra record di 872.598 nel 1913. Provengono dalle zone rurali più povere, dal Veneto e soprattutto dal Sud, dalla Sicilia e dalla Calabria, dalle Puglie e dagli Abruzzi. Attraversano l'Atlantico, raggiungono l'Argentina, il Brasile meridionale - dove fondano città dai nomi evocativi, quali Nova Venetia, Nova Trento, Nova Vicenza, Nova Milano - e soprattutto gli Stati Uniti. Poverissimi, si stabiliscono nelle città e qui ricostituiscono quartieri e reti di rapporti interpersonali: Little Italy, Brooklyn, una cultura comune fatta, come scrive S. Romano, “un po' di religione, un po' di superstizione, un po' di patriottismo e un po' di gastronomia". E anche, mito o realtà, la mafia. Finisce così per prevalere un po' dappertutto l'immagine di un italiano resistente all'assimilazione, attaccato alla sua lingua, ai suoi costumi e al suo stile di vita, di volta in volta "crumiro" e "sovversivo". Dal pogrom di New Orleans nell'ottobre del 1890 all'esecuzione di Sacco e Vanzetti nel 1927, nonché al complesso della letteratura di ieri e di oggi sul sindacato del crimine, tutta la comunità italoamericana ne ha pagato il prezzo, e un prezzo pesante. In Francia, peraltro, è stato bandito dai manuali di storia, per carità di patria, il ricordo degli incidenti di Aigues-Mortes, nell'agosto del 1893 (una cinquantina di morti) e di Lione, nel giugno del 1894, dopo l'assassinio di Sadi Carnot per mano di Sante Caserio. Chi legge, oggi, il romanzo di L. Bertrand L'Invasion, che nel 1907 denunciava il "pericolo italiano"? Con le limitazioni imposte sia dagli Stati Uniti sia dal fascismo, e in seguito alla crisi degli anni '30, il movimento rallentò fin quasi a interrompersi. Dopo la guerra però eccolo riprendere vigore, diretto questa volta più verso la Svizzera e la Germania che non verso il Canada e gli Stati Uniti: intorno al 1960 l'Italia è ancora il paese che fornisce i più grossi contingenti di manodopera all'Europa industrializzata. Con il "miracolo economico", però, tale emigrazione pressoché tradizionale è aggravata ed entra in competizione con un'altra, questa volta interna, che ha per meta l'Italia del Nord, le città e le fabbriche della Lombardia e del Piemonte, e anche le campagne, dove i meridionali sostituiscono, sui terreni meno produttivi, i contadini che già li hanno abbandonati. Dei quattro milioni di uomini e donne che in vent'anni (1951-71) hanno lasciato il Sud, solo un milione si è recato all'estero. Durante l'autunno caldo del 1969, anche Torino e Milano scoprono i sordidi "ghetti", popolati di calabresi e siciliani, che hanno invaso le loro periferie, e insieme il volto sempiterno del razzismo: sono sempre i meridionali, esclusi senza complimenti dai quartieri borghesi, a occupare nei giornali le pagine di cronaca nera, colpevoli, manco a dirlo, di tutti i delitti. Ma neppure le dinamiche industrie del Nord bastano ad assorbire l'enorme massa degli emigranti: molti sono ancora ammucchiati, prima tappa o sosta provvisoria, nelle borgate e nelle bidonvilles delle periferie di Napoli e di Roma, in attesa di un ipotetico impiego in qualche ufficio o ministero promesso da un lontano cugino o da un grande elettore dei partiti al potere... Intanto, nelle campagne siciliane disertate dalla loro popolazione, bisogna fare appello ai tunisini per le vendemmie nella zona di Marsala: e ancora una volta, ecco affacciarsi il razzismo. Nello spazio di un secolo l'Italia percorre così tutto il grande ciclo delle migrazioni moderne, che svuotano a uno a uno tutti i paesi mediterranei - e all'interno di ciascuno le regioni più diseredate - delle popolazioni di campagna, mobilitandole a svolgere i compiti più bassi presso le economie industriali.
Maurice Aymard, Migrazioni, saggio raccolto in:
Fernand Braudel (a cura di), Il Mediterraneo, (traduzione di Elena De Angeli; collana Tascabili, n° 7), 2002¹³; pp. 221-24.
[ Edizione originale: La Méditerranée, Paris, Flammarion, 1985 ]
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