Tumgik
La prendo. Ci passo lentamente il dito sopra. E’ fredda, è tagliente. Un brivido scorre sulla mia schiena. Paura? No, io non devo averne. Alzo la manica sinistra. Tagli, sangue, cicatrici. Un battaglia senza fine. Chiudo gli occhi. Non voglio vedere. La passo sul braccio. Uno, due, tre volte. Sempre più veloce. Sento qualcosa scorrere. Sento il calore. Apro gli occhi. Sangue, caldo e accogliente. Sono viva, mi sento a casa. Sto meglio. Posso affrontare la mia vita. Guardo il sangue che cola, soddisfatta del mio lavoro. Pulisco tutto. Abbasso la manica sinistra. La metto in tasca. “Indosso” il mio sorriso migliore. Sono viva, cazzo! Questa sono io
Ihavebrokenmyself - Con il mare dentro (via ihavebrokenmyself)
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“C’erano momenti in cui mi sentivo così ansiosa che avrei potuto strisciare fuori dalla mia stessa pelle. Dovevo assolutamente provare qualcosa di fisico paragonabile a ciò che provavo interiormente, o sarei esplosa. Mi tagliavo per non pensarci. Non mi interessava che cosa sarebbe potuto accadere. Non avevo paura.”
Demi Lovato (via ihavebrokenmyself)
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Ciao, sono Lucia, ho 16 anni e sono un’autolesionista. Sicuramente un brivido avrà scosso la tua schiena adesso, oppure avrai riso di questa mezza adolescente che si crede una donna vissuta con i suoi problemi del cazzo, oppure sarai immobile sulla tua sedia, cercando di capire quali problemi può avere una ragazza che dovrebbe essere nel pieno della sua felicità. Non so di che “gruppo” farai parte, ma, chiunque tu sia, dovresti capire che c’è un mondo dietro tutti quei sorrisi falsi e quei ragazzi sballati. Io sono solo una dei milioni di ragazzi che soffrono di questo “problema”. Ma tu non potrai mai accorgertene, sappiamo fingere troppo bene. Autolesionista potrebbe essere tuo figlio, se tu sei un padre. Il tuo compagno di giochi, se sei un bambino. La tua fidanzata, se sei un ragazzo. Il tuo fidanzato, se sei una ragazza. La tua migliore amica. La tua compagna di banco. Il tuo studente, se sei un professore. Eppure tu pensi che nel tuo piccolo non ci sia nessuno di così pazzo, ad arrivare a tanto. Ti sbagli. Noi autolesionisti non ci apriamo al mondo, non diciamo dei nostri tagli nemmeno a chi abbiamo di più a cuore. Noi fingiamo e resistiamo, finché non veniamo scoperti. Anche se siamo arrivati al limite. E sai qual è il limite per un autolesionista? Il suicidio. La soluzione a tutti i nostri problemi. Una via di fuga. La libertà. Non sorprenderti se alcuni di noi arrivano al suicidio. Oppure se al telegiornale hai sentito quella notizia. “Suicidato ragazzo di 16 anni. “ Voi non riuscite a cogliere il nostro grido di aiuto. Non cogliete la disperazione dei nostri occhi. Voi, madri, padri, nonni, fratelli, amici, professori, fidanzati. Dite di conoscerci meglio di qualunque altra persona. Ma non riuscite a vedere la persona che amate che crolla giorno dopo giorno. Noi non vi diremo mai come stiamo realmente. Non ci potreste capire. Ci prendereste per dei pazzi se vi dicessimo almeno una delle mille idee pazze che ci vengono in mente, se vi facessimo vedere anche un solo nostro taglio o se vi facessimo vedere tutti i modi che troviamo per farci del male, o anche solo per procurarci delle lamette. E’ strabiliante come il bisogno ci abbia portato a fare cose così assurde. Girare con dei coltellini in tasca. Distruggere lamette e taglierini pur di trovare una lama. Smontare o rompere temperamatite. Nascondere i fazzoletti sporchi. Succhiare il sangue pur di non sporcarsi, in mancanza di fazzoletti. E’ assurdo come ogni mattina ci svegliamo con l’idea di farci del male o addirittura morire. Noi siamo autolesionisti, non ci capirete mai. Noi chiediamo aiuto silenziosamente, segnando ogni giorno il nostro corpo con veri e proprio solchi. Sembra un campo di battaglia. Vogliamo solo che voi ve ne accorgiate e ci veniate a salvare. Ma niente. Voi credete ancora a quei sorrisi finti, a quei “bene” buttati a cazzo di cane. Poi non vi lamentate se alcuni di noi non saranno così forti da riuscire ad alzarsi da soli. Perché qui o ti salvi da solo oppure sei morto. Io sono debole. Io rimango morta. E sola.
(via ihavebrokenmyself)
….
(via -persempresola)
brividi…
(via ikindaneedahero-isityou)
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Tagliati ed uccidi i mostri dentro di te.
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E non voglio che il resto del mondo mi veda, non penso che capirebbero.
Iris, Goo Goo Dolls (via felicedirendertifelice)
our song.
(via vogliodiventareunascrittrice)
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L’Officina della camomilla - Un fiore per coltello
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E alla fine si sa, aspettiamo tanto qualcuno che ci salvi, ma ci siamo solo noi per noi stessi.
Francesca Valentino, untuffonelvuoto (via untuffonelvuoto)
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Se vi va di chiacchierare ,se Non ce la fate più ,se nessuno vi ascolta ,se vi sentite soli...io ci sono per ascoltarvi ... E quando leggerete questo non pensate automaticamente di essere solo un peso o noiosi ...non lo siete affatto ...
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Oggi ho chiesto a mia mamma se per Natale mi avrebbero potuto regalare una macchina fotografica...mi ha guardato come se fossi una stupida ... >Mi ha detto. Mi sono venuti gli occhi lucidi . M sono girata in tempo da nn farle vedere la lacrima che scendeva. Lei non capisce ... Non capisce perché io voglia una macchina fotografica ,il mio non è n capriccio ...è una necessità ...il fatti di catturare ogni singolo momento per non dimenticarlo ,osservare il mondo,le persone ...la fotografia ci fa vedere la parte nascosta di ogni cosa ...e lei non capisce ..
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Genitori che si preoccupano più della pasta che si fredda, che del perché tu ti sia chiuso in camera
Il mare d’inverno (via ilmaredinverno)
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Chissà cosa si prova a non strusciare le cosce mentre si cammina.
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