#non ci sei mai
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è veramente brutto vedere musulmani italiani fare battute omofobe, ed è anche brutto per me vedere gli italiani rispondere loro con un sottotono che è chiaramente razzista ma tu stai lì nel mezzo perché non sei come loro, ma leggi cose che comunque offendono anche te, e non c'è niente da difendere e c'è tanto lavoro culturale da fare però hey...tante persone educated e sane come me esistono quindi please non chiamate tutti in causa perché io non c'entro niente.........cioè è proprio brutto brutto che ti senti in dovere di dissociarti........mi infastidisce così tanto
#è che se mi lamento con i bianchi non voglio neanche dare loro la scusa per odiare la mia gente ancora di più#ma il punto è che la prima incazzata sono io#è un loop proprio#tu dici vabbè i vecchi....ma quando mai#i primi a farlo sono giovani e giovanissimi sono miei coetanei è proprio una cosa .....ci vuole così tanto lavoro culturale#e lo so che è un problema di integrazione e di progresso soprattutto. è socio-economico punto. prima di qualsiasi cosa#però la comprensione è una roba stancante quando sei una persona che ha studiato e ha una visione molto diversa di tutto e per fortuna
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io a volte non so proprio cosa dire
#ieri ho chiesto un favore a mia mamma ma una cagata fotonica e lei mi fa assolutamente no etc etc#e io ero tipo. guarda secondo me sei rigida ma ok#e 2 secondi fa mi chiama lei e mi fa. senti alla fine volevo dirti di sì. e io. no guarda ho già risolto in un altro modo#e lei. io non sono una persona cattiva.#tipo....ok? gli faccio ma chi l'ha mai detto ma ci siamo ma possiamo essere normali e adulti per 5 secondi per favore#che cazzo di viaggi ci facciamo quando abbiamo la coda di paglia eh lo so ma purtroppo non sono cazzi miei#a
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btw punkreas was already saying "free palestine" back in 92, & that's why we stan ✨️
#“sei armato fino ai denti eppure hai paura / lo sai che la battaglia non finisce così presto”#“la forza è nell'unione / la forza è nel nostro cuore / è un diritto che non si contratta mai!”#“lo sai bene anche tu ma non vuoi ammettere / che finché c'è la vita ci sarà la lotta / che finché ci sono pietre ci sarà l'intifada!”#punkreas#Spotify
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Questa è mia
La mia storia inzia dove eri tu.
La mia storia finisce dove sono io.
#Ero una ragazza cattiva#brutta e colpevuole#almeno così mi vedeva la mia madre. Mi stupisce l‘idea che mia madre sa vedere#perchè io non mi sentivo mai vista. Quando svegliavo la mattima#ci sono#ero sola#mi sentivo inSOLIta#soltanto io. Ho sei anni è la persona più importante nella mia vita è mia sorella. Mia sorella non è mai sola#era già un adulto con l‘età di un ottenne. Era bella#era intelligente e aveva una risposta per qualsiasi problema. Quando usciva con i ragazzi del quatiere io le accompagnava. Volevo essere pr#lo adoravo perchè mi accettava anche quando ero un‘importuna.
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(Foto: volodiunacapinera)
Vuoi combattere il mal di vivere, la noia, "l'inferno che sono gli altri" (J.P. Sartre)? Innamorati. Lei eleverà al quadrato ogni tua piccola gioia quotidiana. E il mal di vivere si trasformerà in pura gioia. Ma non pensare che sarà una passeggiata: un rapporto di coppia è una sfida costante, incessante, per la supremazia quotidiana. Senza alcuna pausa. Difficilissima da gestire per entrambi.

(Foto: funagainstthemachine)
L'uomo è quello accomodante, quello che tende a ragionare e risolvere a ogni costo. E infine a cercare la pace e la routine. La donna invece è spinta da millenni di evoluzione a testarti: istintivamente e di continuo. Per capire se hai vero valore, se hai dei buoni geni. Se nella coppia ci sono contrasti continui, state andando bene. Significa che tu sei saldo mentalmente. Altrimenti, lei inconsciamente cercherà un uomo di maggior valore e ci andrà a letto: si chiama ipergamia.

(Foto: nudesnoises)
Andrà semplicemente anche col collega d'ufficio, se lo riterrà più "alto" di te. Naturalmente, senza alcun complesso di colpa e non se ne renderà neppure troppo conto! Perché tra i due, è il maschio quello che ha l'etica, gli scrupoli morali a "tradire." La donna no: lei non "tradisce" davvero. E non "sbaglia" mai. Perché segue semplicemente le emozioni, gli impulsi della sua intrinseca missione di "femmina che deve procreare al meglio."
(Foto: erotica-nova)
È una spinta irresistibile. In natura, gli uomini sono gli accessori. Il vero centro dell'evoluzione è la donna. Perché è lei che ha il difficile compito della selezione del maschio più adatto, per trasmettere alla prole i migliori geni. Tu perciò segui con assoluta dedizione la tua naturale inclinazione, la tua via, il tuo impegno, la tua missione, i tuoi hobby, le tue passioni.

(Foto: sneakstrikesback)
Migliorati. Guadagna risorse: le donne vere - non parliamo certo di adolescenti - inconsciamente cercano solo quelle. Mentre noi invece guardiamo solo tette e culo. Siamo programmati per quello. Non ti svelare mai completamente: conserva il tuo mistero. Non parlarle troppo.

(Foto: spiceyflipper)
Messaggi? Tu 20 lei 80. Punto. Non deviare mai, se pure lei te lo chiede. SOPRATTUTTO se lei te lo chiede! Perché è proprio questo tuo essere saldo, capace, forte, sicuro di te, protettivo, impegnato, quello che ti renderà irresistibile ai suoi occhi. Perciò, resta sempre "alto e autonomo" nella sua considerazione. Solo questo devi fare.
Aliantis

(Foto: curiousmcteeg)
https://www.ilredpillatore.org/2023/03/come-gestire-i-test-delle-donne.html
#haiku di aliantis#absurdia di aliantis#Giosuè Sacco#biologia dell'attrazione#ipergamia#i test inconsci delle donne
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Alla fine di tutto penso che ci siano semplicemente giorni in cui si è "predisposti" a sentirsi belli.
Si, insomma, quei giorni in cui non noti tutte quelle cose che altri giorni invece ti pesano; ci sono invece quei giorni in cui sembra che nulla vada bene, le braccia un po' cicciottelle, le gambe un po' cicciottelle, la pancia che magari non è piatta se non quando sei distesa
E stesso in questi giorni guardacaso neanche i capelli che tanto ami vengono bene, in nessuna maniera eh, e il viso?
Oddio però non ho un viso così brutto, eppure se non mi trucco almeno un po' non mi sento tanto a mio agio.. dovrei uscire con questo cerchio nero sotto agli occhi? Ma perché sembra sempre che ho i baffi pure dopo averli fatti? Mettiamo un po' di correttore qua e là e magari si toglie tutto
Vabbè però il correttore mica ti toglie l'insicurezza
Eppure guardandomi, eccomi qua, mica so così brutta? In fondo no, ma ho bisogno di essere "predisposta"
E nei giorni in cui sono predisposta semplicemente tutto quello che vedo scompare, e penso: ma forse sono solo io a vedere tutte queste cose? Queste piccolezze, ma chi è che le va a guardare? Eppure alcuni giorni pesano così tanto che dopo aver messo l'armadio sottosopra passa anche la voglia di prepararsi per bene per uscire
Eh ma poi tu già ti senti brutta, poi non ti vuoi manco preparare?
Chiaro, dopo mi sento ancora peggio
Ma quando mi sento bella invece mi preparo ancora meglio e mi sento ancora più bella
Allora come funziona?
In teoria dovrei semplicemente accettarmi e basta, certo mangiare sano, ma accettare questa corporatura
Ultimamente sono ingrassata di due kili e vabbè magari leggendo, se state ancora leggendo, penserete "e che sarà mai?" E in effetti è vero, non è tanto il numero sulla bilancia il problema, ma è il fatto che a vederli su di me dopo averne persi 10 pesa così tanto che non sembrano solo 2
A volte penso che la gente se sapesse quello che penso realmente di me penserebbe che sono solo stupida e che magari "c'è gente che vorrebbe averlo il corpo come il tuo"
Ma come si fa quando vorresti essere più magra, semplicemente più piccola in generale
Allora mi auguro in futuro di sentirmi più predisposta a sentirmi bella per un periodo di tempo abbastanza lungo da superare il tempo in cui non lo sono
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In 8 anni di azienda non mi hanno mai portato da nessuna parte, MAI.
Hanno sempre fatto i cazzi loro, tra di loro, mai a dire "cia', avanza un posto, anziché buttarlo puoi unirti a noi per questa volta", niente.
Adesso hanno fatto una conferenza A NAPOLI e il mio capo si è preso altri due bastardi, ci è andato, e oggi mi scrive "saluti da Napoli".
Spero ti fottano il portafogli e ti lascino talmente in mutande da farla diventare un inferno questa conferenza, a te e agli stronzi che ti sei portato dietro.
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Mi ammazzo
#appena scoperto che fracolu con la 09 ha fatto uno spettacolo che ho fatto anche io (ma non portato in scena perché abbiamo litigato)#io facevo un personaggio che non c'era nel testo originale#facevo la madre del sindaco#e il sindaco era un mio caro amico che ha fatto una scuola poi#e che un po' mi manca#ma che mi ha riposto sulla credenza quando non gli servivo più#comunque lui il mio primo sostenitore diceva che ero la persona più brava con cui avesse mai recitato#all'epoca insomma#ce l'ho ancora salvato il messaggio#e io la sua prima sostenitrice gli ho fatto un commento una volta che è forse ciò che lo ha convinto a continuare per quella strada#vabbè#a volte ho nostalgia dei vecchi tempi#tutto questo per dire fracolu ma sei sicura che non ci siamo mai viste
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dicono tutti che fuori si sta meglio. dicono tutti che in italia non ci sia lavoro e che fuori sia tutto perfetto. la verità è che chi non lo ha mai provato non ha la minima idea di come cazzo sia vivere all'estero. e non parlo dei sei mesi di erasmus di cui praticamente non ricordi un cazzo perché eri sbronzo cinque giorni su sette. parlo di provare a vivere veramente in uno stato che non sia il tuo, parlo di vivere veramente da "straniero". ci sono una serie infinita di meccanismi che si attivano che voi non avete neanche idea di che cazzo stia parlando. il problema più grosso rimane e rimarrà sempre il lato sociale.per chi non fa altro che sperare di andarsene dall'Italia perché non c'ha una lira e crede che fuori ti tirino i soldi li direi di fermarsi un po' a pensare che cosa sta facendo prima di partire veramente. forse il problema sta anche nel fatto che io non ho mai avuto problemi di soldi e non ho mai avuto problemi ad arrivare a fine mese, può essere. ma l'incompatibilità che provo quotidianamente da sette anni con il popolo con cui vivo non avete idea di cosa sia. la settimana scorsa sono stata mezza giornata a Verona e mi sono ritrovata per caso su una strada qualunque e stavo bene. io non sto mai bene. la gente attorno a me era sulla strada, stava fuori, all'aperto, era sulla strada e faceva chiasso. la gente parlava ad alta voce, le macchine andavano di qua e di la, i bus si fermavano alla fermata in cima alla strada. c'erano macchine, vespe, bus e tanta tanta gente fuori sulla strada che camminava e andava a passeggio. ed era tutto bello. la gente sembrava proprio felice. c'era quell'odore di estate che si sentiva a scuola verso fine maggio. quando alle nove c'era ancora il sole e la gente era felice. felice. cazzo che bella che era la vita. se solo avessi fatto qualcosa o tutto diversamente. se solo avessi capito quanto sarebbe stato poi difficile rivivere momenti come quelli.
con chiunque parli e dica che voglio tornare mi guarda malissimo e mi riempie di frasi senza fine per farmi capire di quanto si stia male qua. gli unici che mi capiscono sono quei poveri sfigati come me, che vivono incastrati in un posto che da fuori sembra incantato, invidiato da tutti ma che poi dall'interno è pieno di cose che non vanno. inutile quanto tu ci provi ma questa non è casa tua e mai lo sarà. e sinceramente, ti dirò, va anche bene. va anche bene perché io non ho più nessunissima intenzione di 'integrarmi', anche se questa parola alla fine non vuol dire un cazzo. sono pochissimi i tedeschi o gli austriaci con cui esco volentieri nel mio tempo libero, forse due, e uno di questi è il classico austriaco estremamente impacciato e timido che mi mette totalmente a disagio e con cui esco due volte all'anno perché è il mio massimo livello antidisagio. non è una brutta persona, ma semplicemente 'non funzioniamo', non c'è vibe come direbbe mio fratello da figo. e ripeto va bene perché lo ho capito da tipo due anni che per vivere da voi non devo necessariamente vivere con voi. ma già dietro questa frase si capisce il livello di solitudine estrema di una persona. vivo in austria e non ho nessun legame profondo/serio con nessun austriaco. condizione che, lo dico per sentirmi meglio, è condivisa da circa 2 su 3 degli stranieri residenti in austria. ovviamente non sono sola, ho conoscenti e amici. credo che però qualunque persona normale capisca che non sia proprio il massimo. la mia vita a 27 anni è totalmente differente rispetto a quello che mi ero immaginata. e quindi decidi di restare in un posto che non ha nulla, ma proprio nulla a che fare con te, ma dove però funziona bene o male tutto e dove hai un lavoro. il mio lavoro in Italia neanche esiste o meglio si c'è, ma la maggior parte delle volte è su base volontaria o gestito da Onlus che ti pagano male e poco, se ti pagano. mesi fa ho conosciuto questa ragazza che ha fatto lo stesso mio lavoro ma in Calabria. le sono arrivati i soldi dello stipendio cinque mesi dopo. io con il mio lavoro arrivo a 2000/2100 mensili netti. questa prendeva si e no 1200 al mese.
dove vivo io fanno tutti sport. ho sempre trovato gli austriaci molto poco attraenti ma hanno tutti dei fisici quasi perfetti. la gente continua a fare sport. è l'unica cosa che puoi fare. vai al lavoro e dalle 5 in poi ti chiudi da solo con le tue cuffiette in mezzo ad altri 100 depressi per due ore in palestra. non c'è altro. il weekend esci per modo di dire... fai una passeggiata il sabato, se hai fortuna trovi qualcuno con cui mangiare insieme anche a cena. la domenica non ve la descrivo neanche. per chi non è mai uscito dall'Italia prima la domenica in una paese germanofono è un'esperienza surreale. la domenica qui è il giorno per la famiglia, nonostante io mi chieda che cazzo faccia una famiglia di cinque tutta la domenica chiusa in un appartamento da 60 mq dato che trovare qualcosa da fare è impensabile. è tutto chiuso. a Vienna la domenica ci sono 4 supermercati aperti in tutta la città. l'unica cosa che puoi fare la domenica è indovina cosa? sport. O andare magari al cinema due ore il pomeriggio.
chi vive in questi posti e ha origini mediterranee, africane o viene dal medio oriente vive una vita a metà. la cultura di questi posti non ha assolutamente nulla a che fare con la nostra essenza. la gente è di un piatto che non si può descrivere. esattamente come le loro domeniche.
secondo me l'unico modo di sopravvivere più o meno bene e quella di trovarvi un partner. se state pensando di andarvene non fatelo da soli. in questi sette anni ho visto tanta di quella gente venire qua e vivere i primi due anni in una sorta di trance psichedelica perché guadagnavano 3000 euro al mese e poi al terzo anno cadere in una depressione pesante a causa della solitudine che ti offrono questi posti. non è una solitudine che si può spiegare. passi la tua esistenza in maniera alienante in mezzo a persone da tutto il mondo che sai che prima o poi se ne andranno per non tornare più e poi ricominci a conoscere sempre nuova gente e così via in in ciclo infinito di cene e pomeriggi passati a parlare del più e del meno con gente che sai che non si fermerà mai nella tua vita e con cui appunto non puoi che parlare del tempo
i primi quattro anni che stavo qua pensavo sempre che più sarebbe passato il tempo più mi sarei abituata e avrei fatto meno fatica. sinceramente ho sempre pensato che l'integrazione andasse a pari passo con la lingua. che gran cazzata. ora so la lingua e bene o male so dire tutto ma faccio più fatica ogni giorno che passa. e ogni volta che parlo con qualcuno che vive qui da anni come me mi confermano la stessa cosa. dieci anni fa mai e poi mai mi sarei immaginata di fare questa vita qua.
nessun di noi sta male male. hai uno stipendio, se sei fortunato fai pure un lavoro che ti piace, hai le tue cinque settimane di ferie all'anno, hai il tuo appartamento, hai il tuo cerchio di amicizie, hai l'amico argentino che fa sempre figo tornare a casa a natale e parlare allo zio che non è mai andato oltre Trento dell'amico argentino eppure vivi sempre a metà e tutto ciò è impossibile da spiegare a chi non viva o abbia vissuto nella stessa situazione.
boh. come tutta la mia vita, boh
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sono passati tipo 8 mesi comincia a mancarmi la mia bestie pazza in culo della dinamica tossica a tre a 18 anni che non mi contatta mai per prima. fonti affidabili (le sue storie di instagram) mi dicono che ha trovato un nuovo moroso mediocre che non la merita. dovrei scriverle?
#mi fa molto ridere descriverla così. ma è effettivamente la spiegazione più logica della dinamica incomprensibile che ho con lei#quando tutte le altre ex compagne di classe hanno praticamente tagliato i ponti perché appunto è scostante etc but not to me. not if its you#qualche mese fa la terza parte coinvolta (suo ex moroso) mi aveva cominciato a seguire su ig ed erano stati attimi di paura sarò onesta#cioè non ci parliamo da. quasi 4 anni. ci siamo baciati una settimana dopo che avevi rotto con la mia amica. e poi alla festa di compleanno#di lei. a cui tu per qualche motivo sei invitato. sei palesemente scazzato dal vedere io e lei che ci baciamo. e dopo?#non ci siamo mai più visti. adesso tu dimmi. perché dovresti seguirmi su ig. c'è malattia c'è disagio#MA io fan numero 1 del disagio quindi. dovrei scriverle? scusate mi sono persa#a#ogni volta che provo a spiegare questa storia sono tipo. no ma era molto più normale di come suona. ma non è vero è solo che avevamo 18 anni#e volevamo tutti schioppà
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ho letto poco tempo fa un post qui su tumblr in cui una “donna”, se così vogliamo definirla, citava il fatto che mostrare il seno o il culo, rende troia l'essere femminile.
ma pensa un po', perché non ci ho pensato prima, che peccato.
è questa la solidarietà femminile nel 2024 quindi.
“donna”, lo stesso ragionamento vale per gli “uomini”?
se così fosse, riguardo loro che mostrano il petto o addominali, oppure una classica foto in boxer, automaticamente dovrei definire un uomo puttano, no?
e di conseguenza, questa sarebbe la solidarietà maschile.
cazzo, magari esserci arrivata prima.
eppure ero rimasta che, definire una donna troia o un uomo puttano, siano persone che di loro spontanea volontà offrono il proprio corpo a chiunque consapevoli del fatto che siano tali persone, e su questo voglio ribadire che tali termini sono molto differenti ai termini prostituta e gigolò.
ora, stando di base al ragionamento di questa “donna”, dovremmo essere tutte delle troie e tutti dei puttani no?
pensate a tutte quelle sculture esposte nei musei in cui ritraggono donne e uomini nudi.
che troie e puttani che erano già all'epoca, non è così “donna”?
detto ciò, dato che siamo nel 2024 e normalizziamo fatti che non stanno né in cielo né in terra, direi che un esame di coscienza e cultura su ogni fronte non faccia male a nessuno.
però aspettate, nel caso aveste voglia di mostrare il vostro corpo, non fatelo eh, non sia mai che passi per una persona quale non sei.
che ridere.
cara “donna” sono certa che pure tu abbia mostrato il tuo corpo, quindi perché fare la finta santa se siamo tutti dei gran peccatori in questo mondo.
ah no giusto, la solidarietà.
che ridere.
e la cosa che fa altrettanto ridere, è il fatto che ancora nel 2024 le parole che si attribuiscono alle persone venga dato come se niente fosse.
tutto con così tanta leggerezza, non tenendo conto della pesantezza del significato dietro ogni termine.
cara “donna” un conto è mostrare volgarità, un conto è mostrare di essere compiaciuti da sé stessi.
se tu, “donna”, appena clicchi su questa applicazione, sulla home appare un blog in cui una persona posta/reblogga una donna o un uomo, che sia in intimo o nudo, tu sai per certo che questa persona si stia compiacendo? sai per certo che lo faccia per secondi fini? sai per certo che lo faccia per soldi?
no, non lo sai.
però rebloggare ragazzi o uomini in intimo o nudi va benissimo, vero “donna”?
che ridere.
come ho già detto, giudicare è facile.
quindi, anziché sparare merda a destra e manca, un po' di serenità.
non ti piace quel genere di post? non seguire il blog, non accetti contenuti per adulti, o anzi, addirittura una cosa molto sensata, elimina questa applicazione se proprio proprio devi provare “ribrezzo”.
ah no scusate, dovreste ricordare la solidarietà femminile e solidarietà maschile.
che ridere.
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non vi ho mai parlato di lorenzo in quanto ci siamo conosciuti proprio qua. 2 anni fa, durante il peggior periodo della mia vita, mi manda un messaggio. “sei una bella persona” mi dice. e gli credetti. si fece tre ore di viaggio solo per vedermi. facemmo l’amore e fu il più bel sesso della mia vita. sarebbe partito in erasmus per la polonia poco dopo e mi propose di andare a vivere con lui per scappare via dai miei genitori. con l’amaro in bocca dovetti dirgli di no. si fece un tatuaggio per me. un gesto davvero stupido. chiusi poco dopo con lui in concomitanza con la sua partenza. sarebbe stato via 6 mesi. già allora non riuscivo a sopportare di stargli lontano. passa un anno. gli riscrivo. ci rivediamo. facciamo di nuovo l’amore ed è più bello di prima. gli faccio da guida a ravenna e lo porto a visitare i miei posti preferiti. andiamo a vedere un film al modernissimo e non smette di accarezzarmi la gamba nemmeno per un secondo. cucina sempre per me dal momento che sono negata a farlo. quando dormiamo assieme lo faccio sempre finire dalla parte opposta del letto e mi rimprovera per questo. mentre facciamo la doccia mi accarezza i capelli, come faceva la mia mamma quando ero molto piccola, e mi tiene stretto a se. ogni volta che si abbassa per prendere il bagnoschiuma mi morde un fianco e mi bacia le cosce. quando facciamo l’ amore mi tiene il viso stretto in una mano e gli dico che sono sua. mi tiene i polsi stretti e mi bacia la fronte. quando sorride ha una fossetta sul lato sinistro del volto. è talmente tanto alto che per parlargli devo alzare la testa. mi sono innamorata di lui nel modo più semplice che esista. dolce e profondamente. ieri l’ ho visto per l’ ultima volta. a causa delle mie crisi (che sono peggiorate) e della distanza (che stava diventando impossibile da gestire) abbiamo dovuto chiuderla. l’ ho abbracciato un’ ultima volta. lui mi ha toccato il naso con un dito come fa sempre. “ti amo” gli dico. è l’ ultima cosa che gli ho detto prima di chiudere la porta dietro di me. ho passato tutto ieri pomeriggio a piangere, urlare, e vomitare. vedo la psichiatra giovedì. spero possa andare meglio. stamattina mi sono svegliata e ho sentito il suo profumo sul cuscino. deve averlo spruzzato prima di andarsene. ho dovuto prendere altre 10 gocce di xanax per quanto tremavo.
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T'ho conosciuta in treno. Dopo circa due ore di piacevole conoscenza, scesi dalla vettura, prima di andare ciascuno per la propria strada abbiamo cercato un alberghetto vicino alla stazione. Senza finti pudori, siamo saliti in camera. E siccome sapevamo bene che non ci saremmo visti davvero mai più - tua precisa richiesta - ti ho amata per oltre un'ora. Godevi, rilassata e sorridente. Molto. Bellissima donna, mia solo per un'ora. Avrei proseguito molto volentieri. Sapevi di puro amore e sesso selvaggio.

Per entrambi, dopo anni erano finalmente nuovi sapori e nuovi odori. Siamo stati interrotti solo da una telefonata preoccupata di tuo marito. Ti sei rivestita subito. Però, prima di andare via mi hai preso l'uccello in bocca e sei restata immobile succhiandomelo fortissimo. Fino a che, dopo soli due minuti, sorprendentemente ti sono venuto nuovamente in gola. Sul mio corpo odore di te. Nell'anima di entrambi, un amore soffocato sul nascere. Cosa voglio più di questo... Mi manchi.
Aliantis

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More than this (Roxy music)
youtube
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Cara Sofia,
Sto amando un'altra donna e la sto amando con tutta quella serenità che tu non mi hai mai concesso, ora capisco che l'amore è questo,
mettere in fila giorni di felicità non per forza conquistata con continue lotte.
Lei è bellissima e coerente, la magia della coerenza è così stupefacente che non saprei descrivertela, a te quest'incantesimo
non è mai riuscito.
Sto bene, lei ha preso in mano la mia vita e la mia testa e ha fatto combaciare ogni cosa, ha dato un senso e un ordine alla mia casa, è stata il posto in cui mi sono salvato.
Ci sono giorni di sole e tutti mi dicono che sono una persona nuova e anche io mi sento come se potessi mangiare le nuvole.
Esco prima dal lavoro perché a volte mi manca troppo e ho bisogno di vederla, ci vediamo
tutti i giorni ma solo quando sono con lei non penso a niente e credo di poter salvare il mondo quindi capiscimi perché ogni volta corro per abbracciarla il prima possibile.
Non ti amo più e non mi ami più ma quando ci incontriamo io lo vedo come mi guardi e posso anche vedere come io guardo te, io Sofia non ti amo più ma resti l'amore della mia vita, esiste un solo amore della vita e noi l’abbiamo conosciuto, amato e poi abbiamo smesso di sentirne la mancanza ma tu resti l'amore della mia vita, è difficile farlo capire agli altri ma io mi smonto quando ti vedo, cambio occhi e cuore, ritorno vecchio, dura solo un attimo perché io, e neppure tu, possiamo più permetterci noi, però quell'attimo c'è sempre, come quando ti chiamo al telefono per sapere come stai, quell'attimo c'è sempre perché tu
sei l'amore della mia vita, l'incoerenza, le lotte, le ostinazioni io con te e per te tutto questo lo potevo sopportare.
Se devo descrivere l’amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre
l'amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso
di amarti molto tempo fa.
- Charles Bukowski
#mi metto a piangere#vita#vivere#amore#persone#frasi#citazioni#messaggi#frasi belle#dolcezza#tiktok#dolore#lacrime#piangere#soffrire#ferita#amore non corrisposto#amore non ricambiato
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Taci. /Amica Tizia/ Taci.
Sulle soglie del bosco non odo parole che...
**appunti che mi serviranno forse un giorno chissà**
Amica Tizia mi ha reso la mattinata parecchio difficile. Tesoro, ho da fare, farefare! Ma inizia coi messaggi vocali mentre piange. Piange perché l'amante stasera vede una sua collaboratrice di lavoro. Una ragazza giovane, con la quale lui non ha mai avuto storie, MA...
MA è reo di parlare bene di lei.
Cioè, diocristo, lui parla bene di una ragazza brava sul lavoro. Quindi?
Quindi immane tragggggedia. Tragedia che si sviluppa su più piani (che vi risparmio). Però una chicca va salvata: io faccio cagare a tirar su il morale delle persone, perché prendo sempre vie tortuose tutte mie. Faccio cagare, è risaputo. Nonostante questo lagggente cerca da me un supporto. Io riesco a dare solo il supporto che piacerebbe a me ricevere, ma non siamo tutti uguali etc etc. Immaginate questa scena: voi credete di non saper stare in piedi senza un bastone. Io vi guardo, ascolto tutte le vostre lamentele piagnose e poi BAM!, tiro un calcio al vostro bastone e lo lancio lontanissimo. Voi vi incazzate come delle bisce e iniziate a insultarmi. Ed è proprio in quel punto che, illuminata da luce divina e con la voce di Jesoo, in verità, in verità vi dico: "Ma non lo vedi, testa di cazzo, che stai in piedi sulle tue gambe anche senza bastone?!" Epifania: "oh, è vero. Miracolo. Miracolo!" Miracolo un cazzo, sei solo una persona disagiata che cerca di usare ME come appoggio. MAAAAAAAAAAAAA... torniamo a noi.
Amica Tizia piange. Dice "Ci sarà sempre una donna più bella di me." (una? buuuahahahah) "Ci sarà sempre una donna più intelligente, più simpatica, più interessante di me! E io sono un'insicura... come posso sopravvivere? aiuto... salvami... ciiiiiro, ciiiiro!"
E io (quella che a consolare fa schifo) tolgo il tappo alla bottiglia del buonsenso e annaffio il fiore della mia pazienza caduto:
"Toglimi una curiosità, - le dico - me se tu ti svegliassi un giorno e ti trovassi con un metro di cicatrici sul corpo, con un seno in un modo e l'altro a cazzo di cane, senza un capezzolo, con un braccio fuori uso, cosa faresti? Cosa cazzo faresti? Ti butteresti dal quinto piano? Oppure tireresti fuori il carattere? Sei lì ad aver paura che lui trovi una donna più bella di te, ma ci sono donne bellissime che sono state tradite da uomini che sono andati a scoparsi dei cessi. Non è la bellezza il metro. Non è la simpatia, l'istruzione. Non è un cazzo di niente. TU devi stare bene come unità, come un UNO. Quando stai bene da sola puoi pensare di stare bene con qualcuno accanto, ma prima devi stare bene TU, per i cazzi tuoi. Devo continuare o per oggi posso smetterla di scrivere banalità? Vero: ci saranno sempre donne "più" di te, ma porcaputtana... ci sono uomini che vogliono stare con me, mi vedi? Non vogliono tutti Barbie Perfezione al loro fianco!"
Immaginatemi sudata e ansimante dopo questo monologo. Immaginatemi ancora piena di luce divina in un momento in cui mi sento piena di grazia e dannatamente superiore a sta mentecatta e lei, lei quoque, mi dice:
"Ma vabbè, gli uomini sono attratti da te per il tuo gran cervello."
Non è ironica, è seria. Cioè, se non fosse così seria, scoppierei a ridere, ma è serissima. Quindi dico:
"Cosa?"
"Eh, per forza, se qualcosa in te trovano... sarà il cervello!"
Leggete anche voi il sottotesto, il messaggio nascosto di questa frase, vero?
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Vedete questo dipinto?
Vi siete mai chiesti perché lo specchio non riflette il viso dell'uomo?
Eh sì, c’è un motivo, perché questo quadro, uno dei più famosi al mondo, racchiude un messaggio bellissimo.
In apparenza sembra un dipinto come tanti altri.
C’è un uomo, un giovane vestito in modo elegante, che vi dà le spalle mentre si guarda allo specchio.
Ma qualcosa non va.
Lo specchio non riflette la sua faccia ma soltanto la sua schiena.
Inquietante, vero?
Se però guardate con attenzione, noterete che il libro accanto all’uomo viene riflesso nello specchio senza problemi.
Che cosa vi sta dicendo Magritte?
Che non è uno specchio a poterti dire chi sei. Lo specchio è il simbolo per eccellenza delle apparenze. Abiti, ricchezza, potere, bellezza possono dirti «cosa» sei, ma non chi sei.
«Viviamo in un mondo in cui il funerale è più importante del morto, il matrimonio più dell'amore, il corpo più dell'intelletto e dell'anima della persona. Viviamo la cultura del contenitore che se ne frega del contenuto.» E nella cultura del contenitore, dell’uomo resta soltanto questo: un essere anonimo senza volto.
Non saprai mai chi sei a meno che non perdi chi fingi di essere. Ecco cosa vi sta dicendo Magritte. Per essere se stessi ci vuole coraggio; per essere chiunque solo apparenza!
Perché un conto è nascere, un conto è diventare. Tutti nascono, ma pochi diventano.
«Lo fanno tutti», «devi essere il migliore», «non sei abbastanza», «non sta bene», sono i veleni che ci vengono iniettati giorno dopo giorno con l'educazione, con il ricatto, con la paura.
Ci sono cose come «successo», «perfezione», «popolarità» che ti impediscono di trovare te stesso/a, la tua anima, il tuo cuore.
E poi ci sono cose che sono antidoto e cura, come il libro riflesso nello specchio, cose che ti aiutano, in un mondo in cui tutti ti giudicano per ciò che pari, a ritrovare chi sei. Perché non per sembrare, ma per brillare siete nati.
Non accontentatevi di essere delle fotocopie! Ecco cosa vorrei dire ai ragazzi. Non lasciate che nessuno offuschi il vostro splendore.
(Guendalina Middei)
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