In & out, Yes or Nah, Style, Lifestyle, I capture I share By Annie, Fashionaddict
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Così
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Ti sento anche se non parli.
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Sulla guancia
– Quando hai capito che non ti amava più? – Quando sono finiti i baci sulla faccia. – I baci sulla faccia sono un tipo di bacio particolare? – Assolutamente sì. Sono il panico della noia e delle domeniche d’inverno. Sono una faccenda che si rischia grosso. Sono il termometro dell’amore. Ma quello vero. Non quello… – Se non ami una persona non gli baci la faccia. – Le labbra sono meno importanti? – Certo. Un bacio sulle labbra può capitare, uno sulla faccia quando capita si crea una roba micidiale. – Ah – Eh – Ok – Allora non li conosco. Definisci bacio sulla faccia. – Sono un po’ come le extrasistole. Se ci pensi te ne viene un’altra. Tu hai mai avuto le extrasistole? – No. E’ un nome buffo. – Vabbè. Di questo ne parliamo un’altra volta. – Allora. Pronta? – Pronta. – Ok – Ok – Si prendono le guance così, come se dovessero esplodere da un momento all’altro. – Chiaro? – MH.. .HM.. MHHH…. – Esatto. Questo è il verso che deve fuoriuscire. Si mette il naso a fisarmonica. E poi con decisione sovrumana si da un bacio rumoroso tra le grinse affusolate che si formano a manetta. – … – … – Mi hai dato un bacio sulla faccia? – Cazzo. Sì. – E adesso? – E adesso siamo nella merda.
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Beati
Beati quelli che hanno solo certezze, che pensano di avere sempre ragione e non si mettono mai in discussione, quelli che alla fine è colpa tua se loro sono degli uomini di niente. Perché di questo genere di persone, purtroppo, ne è pieno il mondo e loro non si sentiranno mai soli. Persone che non potendo più usare la loro unica arte.... la manipolazione, sfanculano tutto e tutti tranne che loro stessi. Questo dimostra solo la loro misera e la tua forza d'animo. E fanculo è troppo facile. Tu vai avanti senza nemmeno considerarli....e che mangino brioches! ❤
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È geniale questa cosa che i giorni finiscono. È un sistema geniale. I giorni e poi le notti. E di nuovo i giorni. Sembra scontato, ma c'è del genio. E là dove la natura decide di collocare i propri limiti, esplode lo spettacolo. I tramonti.
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Chi ci rimette? A rimetterci sarai solo tu. Niente mi hai dato. Niente è rimasto dentro di me. Solo la delusione. Di averci sperato. E a te? A te ho dato tutto. Ho dimostrato affetto. Ti ho aiutato nei momenti difficili. Sono sempre stata il tuo pensiero positivo. Il sesso con passione. Le ore al telefono per farti compagnia. Il vuoto che ti lascio sarà incolmabile. Il mio era già pieno. Con o senza te. A rimetterci sarai solo tu.
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Fate sesso banale.
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Se alzi un muro, aspettati che ci scrivano sopra quello che pensano. Buonanotte
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Che poi
Che poi cresci e ti guardi attorno. E ti rendi conto di quanta falsità c'è nel mondo. C'è lo schifo attorno a te e vai avanti chiedendoti il perché. Tutti parlano male di tutti. Anche di te. Cresci e impari a fartene una ragione. Tiri su un muro chiamato diffidenza. Nessuno più chiede "come stai?". Tanto sei cresciuta e sei forte. E ti ci abitui. E fai finta di stare sempre bene. Tanto agli atri cosa importa. I rapporti si chiudono per stupidaggini. La vita non ha più un valore. Ti chiudi a riccio e non cerchi più l'amore. Si vive di apparenza e non di sostanza. E allora diventi una mosca bianca. Troppo complicata per la folla comune. C'è più odio che ragione. Ma diamo la colpa sempre al solito coglione. La paura di fallire ha creato più strumenti che geni. La penna non si utilizza più. E ci si lascia senza neanche rivolgersi il tu. Che poi cresci e ti guardi attorno e capisci che se vai controcorrente ti troverai sempre nei guai. Ma quei guai sono belli assai! The Miss Amiss
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Eppure
Eppure io e te giocavamo spensierati sulla spiaggia prima che il mondo ci dicesse da che parte stare. Prima che ti avvelenasse come un insetto, prima di lasciarti affogare nel mezzo del Mediterraneo, prima di iniettare gas al posto dell'acqua e prima che tu facessi figli da strapparti via. Quando la luna rossa calante si tinge di nero, e lo zio Sam pretende il suo pasto. Quando la regina si rimangia la parola data e il bel paese non si guarda più allo specchio. Troverò di nuovo i tuoi occhi in mezzo all'orrore? Pensavo che dopo la primavera arrivasse l'estate ma per l'uomo, le stagioni fanno il conto alla rovescia. Riuscirò a fare qualcosa per te? Ti arriverà la mia voce? Un giorno molto presto sarai polvere sulle nostre lucide scarpe. Un giorno ormai troppo tardi saremo cenere dentro un'urna. Eppure io non ho mai smesso di aspettarti su quella spiaggia.
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#haiVISTO
" Guarda me. Il solito tipo menefreghista. Quello che non ti ascolta. Che oggi penserà una cosa. Domani un'altra. E così via. Guarda te. Sei così bella ma non te la tiri. Hai una forza mille volte il mare. Sei te stessa sempre. E sai soffrire. Guarda quanto siamo diversi. Così insicuri. Così sbagliati. Eppure quante volte ci siamo detti che non ci vogliamo. E quante volte, invece ci cerchiamo. Boh! A volte mi viene su il magone. Mi viene in mente di volerlo fare. Commettere l'errore di provare a stare insieme. Perché ci hai fatto caso? Scappiamo all'idea di innamorarci, e a metà strada ci incrociamo. Va bene tutto... ma a te non ti fa strano? Ieri notte non ho chiuso occhio. Pensavo fosse come sempre, quel mio maledetto vizio di non andare a letto presto. Allora sono sceso a fare due passi, sperando di ammazzare il tempo. Non puoi capire come mi sei mancata. Qualsiasi posto non sarà mai così stretto da riuscire a farti dimenticare, con chi vorresti starci. E' che di notte forse, dovremmo stare più vicini. Magari senza aspettarci chissà cosa. Tenere conto del fatto che anche se non lo vogliamo, siamo così diversi che ci incastriamo bene. Beh. Lo so. Avrei dovuto dirtelo! Forse avremmo aspettato insieme il sole. O chissà avremmo passato tutto il tempo a litigare. Oppure saremmo rimasti a guardarci, senza sprecare una parola. Perché lo sai... io non sono così bravo a buttare fuori tutto quello che provo dentro. Ma te lo sto dicendo! Guarda me. Poi guarda te. E poi guarda ancora... QUANDO SIAMO NOI. "
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Love story
C'eravamo lasciati tante volte per poi riprenderci, ma quella volta era diverso, sentivo nel profondo che quella volta era finita davvero. C'eravamo lasciati da poco e io, lacerato nell'animo, tutte le notti sognavo di perdere i denti, non c'era notte che non sognassi la perdita di uno o più denti nelle maniere più disparate e stupide. In quel periodo lottai forse la battaglia più grande contro me stesso, la mia volontà contro il mio orgoglio, il mio cuore contro il mio cervello, la mia anima contro i miei ideali. Ben presto anche il mio corpo manifestò la sua ribellione contro la guerra che si stava generando al mio interno, cominciai a perdere chiazze di capelli, ad avere macchie sulla pelle, forfora, poco appetito e insonnia, tutto ciò che mi circondava passava in secondo piano se a vibrare era il mio cellulare, ma tutte le volte le chiamate e i messaggi non portavano mai il suo nome e mascherare la delusione diveniva sempre più difficile. Se oggi mi chiedessero com'è passato tutto quel dolore io saprei descrivere perfettamente la scena: Io, chiuso nel bagno a lavoro, davanti ad uno specchio con un mio dente laterale in mano e lacrime che mi tagliano il volto. Quella volta non stavo sognando il dente mi era caduto davvero e sembrava voler delineare la perdita di qualcosa di irrecuperabile. Avevo perso il mio dente proprio come avevo perso lei, da li inizio la mia risalita, ripresi gli allenamenti, la cura del corpo e la mente, smisi di guardare lo schermo del mio cellulare in maniera compulsiva e ripresi a dormire la notte senza sognare la caduta del mio apparato dentale. Solo rimasi incredulo qualche anno dopo, quando passeggiando per le vie del centro la vidi sorridere. Cazzo, quel dente mancava anche a lei.
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Non ci portare chiunque a vedere il mare, che è una cosa importante, non è mica una cosa da niente. Andare con qualcuno a vedere il mare non è come andarsene al bar, o a vedere le vetrine dei negozi, a prendere un gelato, è veramente molto di più. A vedere il mare portaci quel qualcuno perfetto per condividere il silenzio, che è difficile trovarlo, ma se lo trovi non hai scampo, lo vedi in un altro modo, il silenzio e te ne innamori. Portaci qualcuno con il quale non devi parlare per forza, perché il mare è un film muto che ti sorprende per i colori, per le sensazioni che ti provoca nello stomaco, e non tanto per i rumori delle onde, certo, anche. Ma quel che veramente vale, del mare, sono le sfumature. Come di ogni cosa bella, d'altronde. Portaci chi è stato in grado di dimostrarti che tu vali molto più di quel che pensi, di quel che ti aspetteresti, qualcuno che faccia di te una priorità e non un passatempo, che riesca a sentire le tue tragedie di dentro senza pensare che siano cose banali e poco rilevanti. Portaci, a vedere il mare, chi ti sa capire senza parlare chi ti viene a prendere se ti allontani chi ti lascia appoggiarti sulla sua spalla quando cadi, chi se guarda nei tuoi occhi, incredibilmente, vede un po' di mare, chi quando alza lo sguardo, nel cielo, legge il tuo nome. Portaci qualcuno così, che ti faccia sentire dentro un caos perfetto, stupendo, che ti faccia sentire che è bello svegliarsi alla mattina, proprio bello. Portaci qualcuno così, e ti sembrerà di vedere qualcosa di stupefacente, di sconvolgente e ti sembrerà di vedere il mare per la prima volta nella tua vita perché così bello, prima, non l'avevi visto mai.
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Il volto di una donna.
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Miao.
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Italiano medio vs lavoro precario. Perché parliamoci chiaro tutto questo vittimismo nei confronti del lavoro precario io non lo trovo poi tanto giusto. L'Italiano medio cerca lavoro e prega Dio di non trovarlo. Sono tutti "signori" che vogliono lavorare mezza giornata e guadagnare 2000€ al mese. Vanno ai colloqui e la prima domanda che fanno è quanto percepiscono al mese. L'artigianato in Italia sta sparendo. Non si trova più una sarta che sia in grado di cucire. E quelle poche che ci sono ti chiedono cifre esorbitanti per la realizzazione di un capo, che venderlo sarebbe impossibile. E quindi cosa rimane? Andare dal cinese. Non si trova più una signora delle pulizie Made in Italy. No. Eh certo che scherzi, fare le pulizie non è dignitoso. E ti lamenti che sei senza lavoro. E intanto cosa rimane? Dare lavoro alle rumene o alle ucraine. Se ci fate caso ai benzinai una volta c'erano i marocchini che ti mettevano la benzina. Ora ci sono sempre e molti hanno la divisa con il marchio della pompa di benzina. E stanno lì tutto il giorno. Non più di notte al freddo. E vogliamo parlare del fatto che le cucine dei ristoranti italiani sono in mano a tutti stranieri??? Dal lavapiatti al cuoco. Quindi Italiano medio, non lamentarti, alza il culo e vai a lavorare, che di gente ricca ne è rimasta poca e quella poca rimasta è tutta impegnata. Così come i calciatori e le veline. E il principe azzurro non esiste. #buongiorno
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