#xenofobie
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Prosím nekupujte si nic z Dráčiku!
Nepodporujte toho debila, co to vlastní!
Pokud někdo z vás neví, o co jde, můžete si přečíst tenhle článek. Je to taková ochutnávka toho, co ten člověk dává na web.
Ch-chtěla jsem si jen koupit lego orchidej
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I conservatori sono: maschilisti, misogini, xenofobi, razzisti, omofobi: è gente fatta con la merda. Io, con la merda non ci parlo.
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COME HO GATTIZZATO FACEBOOK
Su Tumblr mi sono sempre trovato abbastanza bene. Su altri social invece la mia esperienza è stata diversa. Ai miei problemi di salute non voglio aggiungere le gastriti causate da Facebook. Quindi sono corso ai ripari.
Dopo aver visto l'ennesimo post proveniente da pagine che non mi piacciono, ho adottato una tecnica di sopravvivenza e voglio condividerla con voi.
La mia strategia per stare decentemente su Facebook, luogo che mi consente di mantenere i contatti con persone interessanti, è semplice: la gattizzazione.
C'è stato un tempo in cui mi arrivavano spesso post orribili, sovranisti, beceri, xenofobi, omofobi e quant'altro. Non sapevo come fare. Poi, dopo aver visto la foto di un gatto che giocava con un filo d'erba, ho avuto l'illuminazione: educhiamo l'algoritmo.
Mi sono imposto di mettere like a tutti i post sui gatti. E spesso li commento.
I risultati non si sono fatti attendere.
Ora Facebook è sopportabile.
Al posto di Giuli che fa supercazzole su apocalissi zufolotecniche, io vedo minivideo di gatti che che fanno le fusa.
Al posto di quelli che rimpiangono i fantastici anni Ottanta perché "non c'erano tutte queste menate arcobaleno" (come le chiamano loro), io vedo gatti che giocano sui prati.
Al posto di quelli che "ma quale cambiamento climatico... oggi fa freddo", io vedo gatti delle foreste siberiane che giocano nella neve.
Al posto dei leghisti io vedo gatti.
Gatti everywhere.
E ora guardo al futuro con maggiore serenità.
Forse ce la posso fare.
[L'Ideota]
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@ImolaOggi
Un 17enne di origini ruandesi accoltella una decina di persone uccidendo tre bambine. Secondo il TG3, quelli che scendono in piazza a protestare non sono cittadini esasperati, ma xenofobi di estrema destra. CAPITO? Ti ammazzano i figli, ma il razzista sei tu.
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Volete saper com’è finito il grande “modello Albania”?
Tutte le persone deportate in Albania dovranno tornare in Italia. TUTTE. Immediatamente.
Nessuno dei 12 migranti rimasti può restare.
Lo hanno stabilito i giudici della sezione Immigrazione del Tribunale di Roma, mettendo una pietra tombale su una delle operazioni più imbarazzanti, pericolose, costose e disumane che abbia mai concepito un governo nella storia repubblicana.
Quello che abbiamo sempre detto e denunciato si è puntualmente verificato.
Sarebbe bastato conoscere le leggi e le norme in materia.
Siamo di fronte a un fallimento su tutta la linea della Presidente del Consiglio Meloni e del ministro dell’Interno Piantedosi.
Lo specchio impietoso di un governo che riesce nell’impresa all’apparenza impossibile di essere più pasticcioni che disumani. Più dilettanteschi che feroci. Più ignoranti (in senso tecnico) che xenofobi.
Il tutto sulla pelle dei migranti e con i soldi degli italiani. Un miliardo di euro circa.
Ma voi continuate a votarli, mi raccomando.
@ Lorenzo Tosa
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FASCIO-BOOMERISMO CONSAPEVOLE
Benvenuti a Forlì, l'unica città dove il sindaco promette di rivitalizzare il centro facendo chiudere le attività del centro. Come un bullo di quartiere, si vanta sui social di aver lasciato senza lavoro l'ennesima famiglia non italica e ringrazia il comitato di "orgogliosi forlivesi" per aver segnalato tutti i pericolosissimi negozi etnici. Sotto al post riceve ovazioni che non si vedevano dai tempi del Duce, ma due notti dopo il virtuale diventa reale: le vetrine dei suddetti negozi vengono tappezzate di manifesti xenofobi. Ops! Così il sindaco si ricorda che, prima di essere un alleato politico dei post-fascisti, è prima di tutto un trasformista democristiano, e sfodera l'arma dell'indignazione, mostrando solidarietà alle attività colpite. Nonostante il messaggio affisso contro lo straniero sia molto chiaro: BASTA FECCIA-DIFENDI LA ROMAGNA, i commenti alla notizia sono un triste spettacolo della più becera ignoranza. Siamo ben oltre l'analfabetismo funzionale, siamo al fascio-boomerismo consapevole, all'arroganza sbandierata a testa alta, alla giustificazione della minaccia e al fiero ed esplicito orgoglio razzista. Oggi Forlì è questa: un sindaco che ringrazia le ronde che come una milizia vanno a caccia dell'uomo nero, e che prosegue il suo piano di pulizia cittadina con un solo obiettivo: togliere di mezzo l'emarginato, il povero, il senzatetto, lo straniero. Tutto per una manciata di voti. Il tempo passa, ma il grande disagio messo in campo da ormai 5 anni non accenna a diminuire.
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In un Paese come il nostro, chi scippa una borsa non deve preoccuparsi per le conseguenze penali. La giustizia è lenta, le indagini sovente procedono con la fretta di un santone buddista, le condanne sono lontane e incerte.
Il delinquente – abituale o occasionale – deve preferire vittime rigorosamente a piedi e aver verificato che non abbiano la propria auto parcheggiata poco distante, magari disgraziatamente libera di far manovra senza il solito villano che la blocca piazzandosi in doppia fila.
Un mancato riscontro di questo genere può essere fatale, come la cronaca di questi giorni ha voluto evidenziare.
A Viareggio una energica imprenditrice balneare di 65 anni è stata derubata all’uscita da un ristorante dove aveva cenato con le amiche. Un algerino (ma poco importa la nazionalità, se non per razzisti e xenofobi) le sottrae la borsa e si allontana e le telecamere a poca distanza lo riprendono che cammina senza temere di esser raggiunto.
La signora – con la stessa violenza con cui si cerca di eliminare una zanzara che ronza vicino l’orecchio turbando il sonno e attentando all’epidermide del malcapitato – non disponendo della proverbiale ciabatta decide di utilizzare la propria vettura per schiacciare il ladro contro il muro.
L’imponente SUV di questa indomita Giovanna d’Arco dei nostri tempi si tramuta nell’implacabile strumento per fare giustizia. Una volta localizzato il furfante, la conducente – incurante del rischio di danneggiare un pneumatico urtando lo scalino del marciapiede – sterza vigorosamente e urta il tizio scaraventandolo a terra.
Poi – non considerando il pericolo di ammaccature e il costo degli esosi carrozzieri – fa retromarcia e ripete la collisione con l’uomo ormai a terra. E siccome “non c’è il due senza il tre”, altra manovra e ulteriore “spremitura” del poveraccio…
Poi – improvvisamente – la donna è assalita da un atroce dubbio e si domanda “ma non è ho calpestato e rovinato la mia borsa?”
Scende dalla vettura, recupera la “maltolta”, vede che non ha nemmeno un graffio, tira un sospiro di sollievo e se ne va…
“Non volevo uccidere, ma fermare l’uomo che mi aveva derubato” dirà in seguito al giudice, forse aggiungendo che – continuando lui a muoversi e contorcersi – ha dovuto ripetere tre volte l’investimento (e lei imprenditrice ha dimostrato di sapersene intendere di investimenti….).
Salvini – impugnando rosari, crocifissi e medagliette della Madonna come spesso gli era accaduto in precedenti campagne elettorali – ha detto “se l’uomo che ha perso la vita non fosse stato un delinquente, non sarebbe finita così”, lasciando pensare che se si fosse trattato del socio benemerito di un club esclusivo l’epilogo poteva rivelarsi un drink ghiacciato a bordo piscina.
Gente insensibile comincia con incidente stradale aggravato dall’omissione di soccorso e finisce con il pensare all’omicidio volontario premeditato, ma sono in molti ad esprimere la loro solidarietà a quella “povera donna esasperata”….
I più acculturati corrono a fare una citazione illustre. O la borsa o la vita. Possibile che l’algerino non conoscesse nemmeno questo?!?
Umberto Rapetto Generale GdF – Fondatore e per dodici anni comandante del Gruppo Anticrimine Tecnologico
Chi ruba per fame, chi uccide per farsi giustizia
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TW: homofobie, transfobie, xenofobie, upe všechno tbh
Prošlá konzerva potom, co zakázala své 8leté dceři jít se školou na vzdělávací film o genderovém nesouladu (mj.), se přišla čílit veřejně do rozhovoru a rozjela se tam se svým coo-coo vláčkem tak moc, že vykolejila i samotnýho moderátora...
→ Celé video: Bez mého vědomí chtěli dceři promítat film neziskovky. Škola to odmítá vysvětlit. | Andrea Berger z kanálu XTV na YouTube
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A beneficiare della morte di Navalny, infatti, non è certo il Cremlino, sebbene, a essere obiettivi, il tema è a dir poco spinoso e la responsabilità della sorte di Navalny, in attesa di prove, può essere comunque riconducibile al regime russo e alle condizioni di prigionia in cui versava il dissidente nel carcere siberiano di Kharp, nella Siberia del Nord. A complicare le cose ci si mette Bild che rivela che sarebbe morto «forse poco prima di una sua possibile liberazione», nell’ambito di uno scambio di detenuti tra USA, Russia e Germania.
Mentre la stampa allineata acclama Navalny come un martire, descrivendolo erroneamente come “il leader dell’opposizione” e il nemico numero uno di Putin (che non era), gli stessi media mainstream evitano accuratamente di riportarne le origini e la formazione, ignorando in maniera selettiva le sue storiche inclinazioni nazionaliste, i legami con gruppi neonazisti, i ripetuti commenti xenofobi e le estreme opinioni anti-immigrazione. Finendo per dipingere la sua biografia come quella di un liberale di centrodestra.
Che Navalny sia stato, almeno per una parte cospicua della propria storia politica, un razzista e un suprematista è noto e lo scriveva, del resto, proprio La Stampa in un articolo dal titolo inequivocabile, pubblicato nel 2012: «Il blogger xenofobo che unisce la piazza contro lo zar Putin». Dodici anni fa, il quotidiano torinese si poteva permettere di svelare il «lato oscuro dell’Assange russo», definendo senza mezzi termini Navalny un «blogger-star», xenofoba e di estrema destra. Nell’articolo si descrivevano le sue simpatie nazionaliste e le sue «tendenze giustizialiste», sottolineando che a novembre 2006 Navalny era in prima fila alla Marcia Russa dei “rivoluzionari bianchi”, tra neonazisti e slogan anti-Caucaso.
Nato nel 1976 in una cittadina della provincia di Mosca, fin da giovanissimo Alexei Navalny è attivo nell’opposizione russa, finché nel 2008 viene cacciato dal partito Narod (Popolo), che aveva contribuito a fondare, per affermazioni xenofobe, dopo che in un comizio aveva paragonato i caucasici a degli «scarafaggi scuri di pelle» suggerendo di adoperare «le pistole» contro di loro, visto che non sarebbe bastata la paletta per schiacciarli. Non ritrattò mai queste frasi: nel 2017, in un’intervista al The Guardian, aveva ammesso di non avere rimpianti per le sue dichiarazioni passate e giustificò il suo paragone tra migranti e scarafaggi come una «licenza artistica». Nel febbraio 2021 Amnesty International ritirò a Navalny la designazione di “prigioniero di coscienza”, per via delle sue dichiarazioni nazionaliste, ripristinandola a maggio dello stesso anno.
Riconosciuti il carisma e le innegabili qualità di leader, Washington decide di puntare su di lui, “formandolo”, in modo da renderlo più presentabile. È così che Navalny finisce nell’incubatore a stelle e a strisce e diventa un prodotto mediatico. Parte per gli USA, per un periodo di formazione all’Università di Yale, come invitato nell’esclusivo Greenberg World Fellows Program, un programma creato nel 2002 per il quale vengono selezionati ogni anno su scala mondiale appena 16 persone con caratteristiche tali da farne dei “leader globali”.
Dopo la formazione, Navalny torna in Russia profondamente cambiato: niente più comizi nazionalistici e xenofobi, inizia la lotta contro la corruzione, per i diritti umani e contro il potere di Putin. Fonda il movimento Alternativa Democratica, uno dei beneficiari, come confermato da Wikileaks, della National Endowment for Democracy (NED), un’agenzia statunitense fondata nel 1983 con l’obiettivo dichiarato di promuovere la “democrazia” all’estero. In particolare, la NED è stata fortemente attiva in Ucraina, dove ha sostenuto il colpo di Stato di piazza Maidan. La tecnica, ormai consolidata, è quella delle “rivoluzioni colorate” per fomentare una ribellione anti-governativa, in modo da indebolire lo Stato dall’interno, mentre dall’esterno cresce su di esso la pressione militare, politica ed economica. Il progetto degli aiuti internazionali in questa forma risale, infatti, all’ex presidente americano Ronald Reagan: grazie alla costituzione di una rete di associazioni non governative, il governo americano controlla attivamente dal 1981 la politica estera, senza dovere più ricorrere ai fondi neri della CIA.
Non sono nemmeno un mistero i rapporti di Navalny con i servizi segreti occidentali: in un video del 2012, ripreso dagli agenti russi del controspionaggio, Vladimir Ashurkov, il braccio destro dell’attivista, incontra in un ristorante di Mosca William Thomas Ford, agente dell’MI6 inglese, chiedendo apertamente finanziamenti per la sua campagna politica, impegnandosi a stabilire contatti con gli oligarchi al fine di rassicurarli sulla preservazione dei loro privilegi.
Da evidenziare, anche, come i media mainstream abbiano accuratamente evitato di ricordare le condanne di Navalny per frode e appropriazione indebita, facendo passare l’idea che sia stato arrestato esclusivamente per motivi “politici”. L’attivista era stato giudicato colpevole di appropriazione indebita nel 2014 su denuncia della casa di cosmetici francese, la Yves Rocher, di cui era il referente russo. Già allora La Repubblica evocava l’esistenza di una «trama oscura», una «trappola del regime per neutralizzare un oppositore politico». All’arresto per frode seguì un lungo tira e molla di arresti domiciliari, un sospetto avvelenamento, violazioni degli arresti e di nuovo la prigione per queste violazioni. Sebbene non sia da escludere che le accuse siano state amplificate o strumentalizzate, è curioso notare come i media occidentali abbraccino, in maniera ipocrita, la pista dei complotti a corrente alternata, proponendo, nel caso di Navalny una rappresentazione unilaterale e tutt’altro che realist
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Terug naar de oorsprong
Dit blog was origineel bedoeld als een soort mislukte webblog waarop ik artikelen zou schrijven over geschiedenis. Bij deze breng ik die functie terug.
Ik heb de afgelopen twee dagen, don't ask me why, het Nederlandse medialandschap zitten uitwerken. Dat leverde mij het volgende resultaat op. (Voorlopige versie, ik kan dit altijd nog verder uitwerken.....)
Je kunt hier een hoop interessante conclusies uit trekken. Niet elke band is ook even sterk btw. Ik heb deze mindmap gemaakt in Mindmup. Een programma dat half werkt voor free users.......
Dus als je zelf met deze mind map aan de slag gaat, credit aub, maar ga voor de rest je gang! En check wel zelf ff elk verband door op Youtube de namen van beide in te vullen zodat je snapt hoe beide dingen aan elkaar verbonden zijn.
Voor de duidelijkheid, de oranjes vakjes zijn groepen die 'de MSM'/wereld zouden controleren/beheersen. De haat is soms gericht richting Telegraaf, GeenStijl etc. maar vaker richting bedrijven aan de linkerzijde van de mindmap.
Ik heb ze in oranje neergezet omdat deze complotten meestal kloppen. De macht over scholieren is bijvoorbeeld grotendeels in macht van vier uitgeverijen; Malmberg, ThiemeMeulenhoff, Noordhoff en Zwijsen. En kranten hebben een linkse bias. Maar zit een demoon op de redactie van de NRC? Alleen in de hoofden van complotdenkers......
De belangrijkste conclusie uit deze mind map is wat ik noem "de vijf zuilen". De vijf zuilen, waarvan er hierboven vier zijn afgebeeld, werken als volgt en kunnen ons een hoop leren over het wereldbeeld van de gemiddelde Nederlander.
De buitenlandse zuil
De buitenlandse zuil heb ik in dit onderzoek buiten beschouwing gelaten. Je moet dan denken aan gemeenschappen die 'niet-Nederlands' zijn. De Sinti, de joden, de Chinezen etc. Dit zijn allemaal gemeenschappen die in meer of mindere mate integreren. Sowieso blijkt uit onderzoek van (Scholten en Hoogenboom, 2008) dat de buitenlandse zuil meer geïntegreerd is dan de meeste mensen denken. Dat is een extra reden dat ik deze zuil even benoem, denk maar aan Turken die zich soms volledig tegen Nederland keren na een voetbalwedstrijd, maar deze zuil verder toch buiten beschouwing laat.
De religieuze zuil
De religieuze zuil is eigenlijk vrij logisch. Deze mensen leven in een polderdorp alsof het een klooster is. Ze gaan er zelden buiten en zijn sowieso 'tegen de wereld'. Het is dan ook niet gek dat zij tot op de dag van vandaag een eigen zuil hebben waarin zij leven.
Ik zal niet de hele map herhalen maar mensen uit deze zuil lezen meestal Reformatorisch Dagblad of Nederlands Dagblad, hebben één politieke partij die ze vertegenwoordigd, komen zelden buiten hun eigen dorpje, hebben één kerk in een dorp met vaak meerdere kerken. En ze bekommeren zich wel op wat er op nationaal niveau gebeurd, maar zullen voor de rest 'de wereld' proberen te vermijden. Het typische grapje is dat deze mensen geen TV hebben. Ik wil hier wel gelijk aan toevoegen dat voor de meeste dorpen en soort secularisering geldt. Binnen de reformatorische wereld zijn Urk en Katwijk namelijk even bekend, terwijl de leek wel Katwijk als een stuk meer seculier ziet...... Dit verschil merk je op in de hele Bijbelbelt. Het gaat dan ook meer om mensen die tot deze zuil behoren, dan echt hele dorpen....
Het laatste dingetje om over deze zuil te vertellen is dat zij bestaat uit twee delen; een reformatorisch deel (streng en ouderwets) en een evangelisch deel (doet erg Amerikaans aan). Voor beide geldt wat ik hierboven zei, maar wel op andere manieren.
De complotdenkende zuil
De complotdenkende zuil is klein, maar daarom niet minder gevaarlijk. Zij bestaat al lang, maar zelf ben ik haar pas echt tegen gaan beginnen te komen sinds de jaren 90-jaren 2000 met de opkomst van het internet. Ze doet erg rechts aan. Je hoeft niet lang te zoeken op deze websites voordat je homofobie, xenofobie en antisemitisme tegenkomt. Ook zijn er connecties met de religieuze zuil, voor het evangelische gedeelte. Maar complotdenkers kunnen ook seculier zijn en zelfs zeer links! (Denk aan je moeder die om seculiere redenen haar kind niet laat vaccineren. Ze behoort tot dezelfde groep als een gereformeerd iemand, maar wel om andere redenen.)
Complotdenkend Nederland is, naar mijn weten, samen te vatten in vier grote complottheorieën; "Ancient Aryans" en haar afgeleiden, Joris Demmink en pedofiele netwerken, Big Pharma en 'de nieuwe, natuurlijke, betere manier van zorg', én als laatste de The Great Reset theorie (vooral in de vorm van Eurabië).
De liberale en de socialistische/links zuil
Ik pak deze twee samen omdat ze elkaars tegenpolen vormen. Waar de religieuze en de complotdenkende zuil zichzelf afzonderen van de MSM, deze twee zuilen, zijn dit dus juist die twee grote zuilen waarvoor de andere twee zich afzonderen.
Bij deze twee zuilen is iets aparts aan de hand. Er zijn verschillende termen voor, maar als je kijkt naar de berichtgeving van de mediakanalen in de mindmap, dan zie jet.
Dit is een beetje grofweg mijn categorisering van de twee zuilen;
Liberale zuil; 'simpel' (reality-TV), anti-LHBT, anti-migranten, pro-traditie, pro-'gewone Nederlanders', anti-multiculti, pro-status quo, 'rationeel/weldenkend', rechts-liberaal
'laagopgeleid'; mensen, ongeacht werkelijke educatie, kijken naar de liberale zuilen als ontspanning
Socialistische zuil; 'complex' (moeilijkere artikelen, onderzoeksjournalistiek etc.), 'woke', pro-LHBT, pro-migranten (helpen), pro-multiculti, maatschappij-/overheid-kritisch (Zembla, Boos, ZML etc.), links of links-liberaal
'hoogopgeleid'; mensen, ongeacht werkelijke educatie, voelen zich vaak slim als ze kijken naar de socialistische zuil
Ik denk dat ik met lichte zekerheid mag zeggen dat een politiek verschil in Nederland, waarbij laagopgeleiden rechts zijn en hoogopgeleiden links, verklaard kan worden via de mind-map. Ik zou mezelf tot de links zuil rekenen en heb ook weleens Dumpert of Telegraaf gezien in mijn jeugd! Maar het voelde altijd laag en niet van mijn zuil. Nu snap ik waarom!
Is er dan helemaal geen content die het tegendeel bewijst? Zeker wel. Rundfunk is bijvoorbeeld erg rechts, maar werd gemaakt door de KRO-NCRV, die ook alle uiterst progressieve filmpjes van KRO Kindertijd gemaakt hebben, zoals Abi. Boer Zoekt Vrouw wordt ook gemaakt door diezelfde KRO-NCRV en is nou ook niet bepaald intelectueel te noemen. Datzelfde geldt voor First Dates, waarvan je nooit zou verwachten dat BNNVARA (van Zembla en Boos) het gemaakt heeft!
Ik kan nog uren doorgaan met het constateren van interessante zaken. Zo proberen ThiemeMeulenhoff, Noordhoff en Malmberg alle drie steeds woker te worden onder druk van progressieve leraren, maar valt het op dat Malmberg hierbij een tikkeltje achterloopt op de andere twee. Én dat er wel degelijk een links bias zit in niet alleen de schoolboeken, maar ook de Nederlandse nieuwskanalen, waarbij, once again, het vooral de roddel- en sensatiejournalistiek is van Telegraaf en PowNews is die rechts Nederland voor zijn rekening moet nemen. (En sinds kort is er dan nog Ongehoord Nederland...... Die heb ik even buiten beschouwing gelaten omdat dat een beetje en half half project blijft.......)
En andere leuke constatering is het feit dat Nederland geen alt-right pipeline heeft. Youtubers heb ik buiten beschouwing gelaten omdat zij sowieso nooit politiek, behalve dan misschien op de Dumpert-manier. Maar de enige websites binnen de liberale zuil, denk GeenStijl, Telegraaf etc. hebben zich meermaals uitdrukkelijk uitgesproken tegen grote completdenkers als Micha Kat en Wim Dankbaar. De enige uitzondering is GeenStijl die een keer positief hebben gesproken over Katholiek Nieuwsblad, een klein Nederlands tijdschrift voor de echte die-hard Katholieke van ons land....., in de Demmink-affaire. Maar door deze uitdrukkelijke distantiering tussen rechts MSM (mainstream media) zoals Telegraaf en Geenstijl aan de ene kant en dan complotdenkers aan de andere kant zullen in Amerika mensen met anti-migranten gevoelens makkelijk radicaliseren, maar gebeurt dat in Nederland vrij weinig!
MAAR, vooral via het algoritme, worden kanalen als blckbx toch gepromoot en dan kun je als anti-migranten nieuwskanaal gewoon niet voorkomen dat je lezers naar dat soort meer complotdenkende kanalen vertrekken, hoe ver je jezelf ook van dat soort kanalen distantieert......
Goed, dat was mijn rant. Ik heb het voor nu maar even hier neergezet zodat het niet verloren gaat. Maar ik hoop het ooit nog in een academische context echt voor nuttige sociologische doeleinden te kunnen inzetten!
Ik hoop gewoon voor nu in ieder geval hiermee te hebben aangetoond dat Nederland nog steeds bestaat uit vier zuilen, en een buitenlandse zuil, en deze vier zuilen kunnen overlappen, maar deze vier zuilen zijn wel echt een nuttige manier om te analyseren hoe het wereldbeeld van Nederlands wordt gevormd via media. Vooral de distinctie tussen de twee grote zuilen is hierbij nuttig!
Misschien is zuilen niet het juiste woord, misschien kun je beter spreken over 'vier politieke hoofdrichtingen' in het Nederlandse medialandschap ofzo. Idk.
Bedankt voor het lezen in ieder geval. :) <3
#En voor mijn Belgische volgers#Ik wil ook best wel zo'n mindmap voor België maken#Maar ik ben niet in België opgegroeid#Dus ik weet niet of jullie Dumpert kijken of eerder een Belgische variant daarvan.....#I mean#Ik heb dit in twee dagen gemaakt#Het is echt geen moeite#Gewoon op basis van wat in mijn opinie een beetje de Main Stream Media voor verschillende bevolkingsgroepen zijn#kinderen mannen vrouwen hoogopgeleiden laagopgeleiden komedie docus etc.#maar ja#voor België gaat de mindmap wel anders zijn denk ik.......
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March 17, København - Beskyt børnene mod had og Xenofobi
#københavn#copenhagen#antifa#antifascist action#antifascism#antifascistisk aktion#denmark#danmark#drag queen story time#lgbt#lgbtq+
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Josh complimenti per tutta la gente che stai facendo innamorare io ero qui da quando ti rotolavi nel fango col tipo a cui avevi lanciato insulti xenofobi due minuti prima
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NO alla religione in politica.
In qualsiasi forma, è bene che le convinzioni religiose (superstizione) non entrino in politica. I disvalori cristiani hanno reso l'Italia un Paese dove, per motivi religiosi (superstizione), si sono commessi omicidi e ostracismi; l'antisemitismo nasce con il cristianesimo: di questo abbiamo prove anche in Italia, con la presenza di numerosi ghetti ebraici (istituiti in Italia tra il XVI e il XIX secolo, secondo i dettami della bolla Cum nimis absurdum di papa Paolo IV del 1555). La chiusura dei ghetti avvenne solo nell'Ottocento.
Il culto cristiano (d'origine ebraica) è stato importato in Italia, in un'epoca in cui eravamo già Civilizzati dalla cultura greco-romana; il cristianesimo non rappresenta affatto le radici italiane/europee, ma un pessimo momento storico di regressione sociale. Il cristianesimo è una superstizione antisemita, xenofoba, razzista, omofoba, misogina, maschilista; se non ci fossero mai più state, dopo il fascismo, interferenze politiche della chiesa cattolica nella politica italiana, oggi avremmo un welfare socialdemocratico e diritti sociali, civili ben garantiti.
Dichiararsi pubblicamente cattolici, manda un messaggio preciso: si dice ai terzi di essere maschilisti, misogini, razzisti, xenofobi, omofobi; si professa di essere persone Incivili e Ignoranti, poiché la chiesa di Roma fa apologia di tali disvalori. Un papa, un sacerdote della chiesa cattolica non è altro che uno sciamano, un truffatore: un soggetto meschino che usa la superstizione, l'Ignoranza altrui per condurre una vita privilegiata, senza lavorare. Qualsiasi 'opinione' provenga da tali TRUFFATORI va tassativamente rigettata.
La religione non è verità, ma superstizione; è un aspetto privato delle persone, non pubblico; un religioso ha diritto a fare ciò che vuole, secondo i suoi principi, del suo corpo, della sua vita, non di imporlo agli altri - bambini compresi, a cui si deve offrire Cultura.
La religione non è Cultura, ma mera superstizione, creduloneria, da cui tenersi alla larga; per comportarci in modo Civile non abbiamo bisogno di alcuna religione, ma di una Coscienza - che si può costruire solo attraverso Scienza e Cultura.
#fascismo#chiesa cattolica#religione#Scienza#Cultura#superstizione#disvalori#cristiani#italia#antisemitismo#prove#cristianesimo#papa#Paolo IV#1555#Incivili#Ignoranti#chiesa#Roma#papas#sacerdote#sciamano#truffatore#Ignoranza#cristiano#radici#regressione#verità#bambini
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Nella stessa giornata di ieri, Meloni ha detto che la mancanza di lavoratori in Italia non si risolve “con i migranti, ma con quella grande riserva inutilizzata che è il lavoro femminile”, e il suo ministro-cognato Lollobrigida ha detto che “va costruito un welfare per consentire di lavorare a chiunque e avere una famiglia. Non possiamo arrenderci al tema della sostituzione etnica”.
Il secondo, sempre entusiasta (si ricordi la sua travolgente infatuazione per quel macellaio criminale che fu il maresciallo Rodolfo Graziani), fa un passo di troppo e dice in chiaro anche il movente, che la cognata invece pudicamente tace: e quel movente è la lotta alla “sostituzione etnica”.
Solo pochi giorni fa Alessandro Giuli, a Otto e mezzo, aveva assicurato che nessuno, a destra, avrebbe più usato una simile categoria. E del resto io stesso sono stato coperto di insulti in diretta – stavolta ad Agorà, dalla deputata FdI Chiara Colosimo – solo per aver ricordato che Salvini e Meloni l’hanno propagata centinaia di volte nella loro propaganda fondata sulla paura del diverso.
Credere nella “sostituzione etnica” significa credere che qualcuno (Soros, gli ebrei, i poteri forti, i cinesi o chi volete voi…) voglia sostituire, attraverso le migrazioni, i bianchi cristiani d’Europa con i neri musulmani.
Adolf Hitler lo sostiene in Mein Kampf, e oggi questa mostruosità è una bandiera di tutte le destre razziste e xenofobe.
Ieri il ministro Lollobrigida, così vicino a Meloni, ha platealmente dimostrato l’ovvio: e cioè che, sì, anche Fratelli d’Italia si accanisce contro i migranti proprio per questo, per l’identità etnica.
Perché quelli (i migranti) sono musulmani e neri, e loro (i politici) sono xenofobi e razzisti.
Non che avessimo dubbi.
Tomaso Montanari - Fatto Quotidiano, 19 aprile
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Come va intesa e vissuta una religione.
La religione non è verità, non è Cultura, ma superstizione; è un aspetto privato delle persone, non pubblico; credere in qualcosa, fare parte d'una istituzione religiosa NON è obbligatorio e tanto meno indispensabile.
Non sussiste alcuna predisposizione genetica che porti alcuno a credere in 'dio'; esiste, invece, una dispotica imposizione politica che organizza lo Stato italiano in modo che l'indottrinamento religioso avvenga in un momento in cui non è possibile sottrarsi ad esso, cioè da bambini. Dopo un percorso educativo corretto, Etico, Razionale, è infatti molto difficile che un soggetto adulto possa dare credito a dogmi, a fantasie, a mitologie: a ciò che è totalmente privo di prova, di evidenza e che lo porti ad odiare qualcuno per la sua diversità.
Le scuole pubbliche non sono luoghi di culto, non sono templi, non sono proprietà o sede secondaria di alcuna istituzione religiosa: è pertanto necessario togliere ogni tipo di simbolo religioso appeso e che nelle scuole pubbliche si offrano agli studenti tutti gli strumenti necessari per comprendere la Realtà, affrontarla con Razionalità, con Maturità e Dimestichezza, senza credere in alcun dogma.
La religione non è Cultura, ma mera superstizione (Ignoranza), da cui tenersi alla larga; per comportarci in modo Civile non abbiamo bisogno di alcuna religione, ma di una Coscienza - che si può costruire solo attraverso Scienza e Cultura. Quanto detto vale, allo stesso modo, anche per gli ospedali pubblici, gli uffici pubblici, i tribunali, che devono riflettere un approccio Etico verso ogni cittadino, al di sopra d'ogni tipo di superstizione, d'ogni forma di Ignoranza.
I politici italiani sono FUNZIONARI DELLO STATO ITALIANO NON DEL VATICANO: se desiderano fare proselitismo religioso, possono chiedere di farsi assumere in Vaticano o diventare sacerdoti. Lo Stato Italiano NON è una teocrazia.
Un papa non è altro che uno sciamano: l'opinione di qualsiasi religioso, in un Paese Laico, non conta. Nei Paesi cattolici, causa indottrinamento religioso, si verificano non solo aggressioni nei confronti di chi non è eterosessuale, ma per la visione misogina della donna tipica del cattolicesimo, anche violenze contro le donne e femminicidi.
L'educazione e l'ambiente in cui si cresce influiscono sul nostro essere sensibili, empatici e attenti alle altrui esigenze; affinché diventino sensibili, empatici e attenti alle altrui esigenze (cioè persone mentalmente equilibrate) è bene tenere i bambini, i ragazzi, il più lontano possibile da qualsiasi realtà, 'opinione', 'educazione', indottrinamento, politica, superstizione, apologia, propaganda omofobi, misogini, maschilisti, xenofobi, razzisti, schiavisti.
Crescere in un ambiente in cui si impara ad ascoltare gli altri e si riceve corretta, opportuna attenzione e interesse, aiuta a maturare la capacità di comprendere i punti di vista altrui e a sviluppare un'idea di società felice, libera, senza alcun tipo di oppressivo condizionamento morale.
Autodeterminarsi è un diritto inalienabile di ogni individuo: un credente ha diritto a vivere la propria 'fede', anche come martire di una iniqua sofferenza, ma non di imporre a terzi il suo 'credo'.
Chi ha 'fede' può vivere serenamente secondo i suoi principi, fare ciò che vuole del suo corpo, della sua vita, ma non può costringere altri (bambini compresi) a fare scelte non indispensabili, non condivisibili, di cui non hanno piena Coscienza e per cui non è possibile esprimere un Consenso.
La nostra esistenza è effimera, peritura: nasciamo, viviamo, moriamo, senza specifica ragione; tale condizione è un motivo sufficiente per rendere un Diritto Inalienabile la ricerca individuale del Piacere - indispensabile per raggiungere la Felicità.
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