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16 Volt - Low (Filtered Mix)
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Rocking The Year Away: Simon Powell
Notes from a small island. Finally, Autumn’s here (or ‘Fall’ as I believe my colonial chums prefer it!) and we’re back into the proper ‘grown up’ seasons. No more adverts with teeth-whitened, permatanned ‘eejits’ enquiring whether you’re body’s ‘beach ready’ in the accusative tone that suggests they’re talking about the latest pod of whales that’s lost its way and floundered! At last, we’re…
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#Bled Out at the Scene#Elephants and Stars#Full Moon Fever#John Peel#Latent#Liv.#Matt Derda & The High Watts#Mike Bankhead#Moonshine#Route#Simon Powell#Son Volt#The Heron#Van Plating#We Met in Paris#Will Payne Harrison
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Storia Di Musica #347 - Sonny Rollins, Tenor Madness, 1956
Le Storie Di Musica toccheranno il traguardo delle 350 puntate questo mese. Come ormai da prassi, il numero tondo è dedicato ad un disco di Miles Davis. E questa volta, in ossequio al filo rosso degli album legati tra loro, ho deciso di raccontare il rapporto tra Davis e una grande etichetta discografica, la Prestige Records. La Prestige fu fondata da Bob Weinstock nel 1949: appassionato di musica jazz, vendeva dei dischi per corrispondenza in maniera così incisiva che ben presto affittò un locale e lo trasformò in un grande negozio di dischi, il Jazz Record Center, sulla quarantasettesima strada di New York. Frequentando i locali jazz che lì vicino iniziavano a diventare famosi, legò con molti musicisti fino a fondare prima la New Jazz Records che dopo pochi mesi diventa la Prestige Records. Weinstock è stato un personaggio leggendario, dalle mille manie, alcune delle quali racconterò in questi appuntamenti novembrini, ed è stato negli anni '50 uno dei fari della musica jazz mondiale con la sua etichetta indipendente, insieme alla Blue Note, alla Riverside, alla Impulse! prima che anche i grandi gruppi discografici entrassero nel jazz in maniera decisa.
Weinstock era oltre che un appassionato un grande uomo d'affari, capace di intuire le potenzialità degli artisti e di essere per loro trampolino di lancio e di ottimizzare tempi e costi delle produzioni: pochissime prove per le registrazioni, e leggenda vuole che si registrasse due volte sui nastri di alcune take per risparmiare, leggenda nata dal fatto che per quanto la produzione Prestige fosse numericamente grandiosa, esistono pochissime alternative takes dei loro lavori. Nonostante come ingegnere del suono ci fosse una leggenda: Rudy Van Gelder, che non lavorava solo per lui ma anche per la Blue Note, famoso per la sua accuratezza e maniacalità. Le prime registrazioni avvenivano nel garage della casa di famiglia di Hackensack, nel New Jersey, luogo che divenne mitico tanto che Thelonious Monk dedicò al grande ingegnere un brano, Hackensack, per poi spostarsi di qualche km a Englewood Cliffs, sempre nel New Jersey.
In quello studio a Hackensack Sonny Rollins registra il 24 Maggio del 1956 il disco di oggi. Rollins all'epoca è già riconosciuto un gigante del sassofono, tanto che è famosa il commento di Max Gordon, leggendario proprietario del jazz club più famoso del mondo, Il Village Vanguard, che sosteneva: I critici e gli appassionati hanno pareri molto discordi sulla bravura di alcuni musicisti jazz, ma non su Sonny Rollins. Lui è il più grande, il più grande sax della sua generazione. Theodore Walter Rollins nasce a New York nel 1930 da una famiglia di origini caraibiche, i cui "suoni" influenzeranno la sua carriera futura. Fa un apprendistato breve ma intensissimo, suonando con i più grandi: J.J Johnson, Monk, Bud Powell, Max Roach e soprattutto Miles Davis e Charlie Parker. È il primo che trasporta la rivoluzione del bop sul sax tenore. Con Davis dimostra anche le sue già ottime capacità compositive scrivendo pezzi diventati famosi, come Airgin e Oleo. Però ha un difetto: ad un certo punto sparisce, per i motivi più strani. Nel 1954 si ritira a Chicago, per non cadere in tentazione tra soldi e droga, per continuare a studiare facendo lavori manuali. Quando ritorna a New York, suona per la Prestige in uno dei primi 33 giri del jazz, Dig. Nel 1955, tornato nel gruppo di Davis, poco prima di un'importante serie di concerti al Teatro Bohemia, sparisce di nuovo, stavolta per disintossicarsi. Ritorna nel 1956, quando sempre l'amico Roach lo scrittura per un disco portentoso: Sonny Rollins Plus 4 è all'apice della creatività, tanto che ancora come innovatore impone nel jazz il tempo in tre quarti (la storica Valse Hot). Nel frattempo però il suo posto nel gruppo di Davis è preso da un giovane che di lì a poco diventerà un gigante, John Coltrane, ma Davis gli vuole bene e per delle registrazioni del 1956 per la Prestige gli offre la sua sezione ritmica, che nel jazz è ricordata come "The rhythm section" per quanto iconica e grande è stata, e con questa registra il disco di oggi. Rollins è insieme a Red Garland al pianoforte, Paul Chambers al contrabbasso e Philly Joe Jones alla batteria quando inizia a suonare Tenor Madness, che contiene nella title track un incontro unico ed eccezionale. Essendo lì per una sessione con il quintetto di Davis, in quello che diventerà il più famoso chase della storia del jazz, John Coltrane si unisce a Rollins in quel brano, da allora uno dei capisaldi del jazz. Cos'è però un chase? è un incontro dove due strumentisti colloquiano con lo stesso strumento su un dato canovaccio, una sorta di dialogo musicale dove si fronteggiano a suon di assoli. Tenor Madness è un piccolo blues, che si rifà a Royal Roost di Kenny Clarke and His 52nd Street Boys, registrato nel 1946, ma qui diviene il brano che mette insieme i due più grandi e influenti sassofonisti della storia del jazz, con il timbro squillante e luminoso del primo Coltrane (che debutterà come solista solo l'anno successivo nel 1957) e il suono più cupo e leggero di Rollins, che all'epoca aveva già più esperienza. Il resto di Tenor Madness è altrettanto iconico: When Your Lover Has Gone, classico di Einar Aaron Swan, divenuto famosissimo per la sua apparizione nel film La Bionda E L'Avventuriero del 1931 di Roy Del Ruth e interpretato da James Cagney e Joan Blondell, che solo nel 1956 ebbe una ventina di incisioni; Paul's Pal è un omaggio di Rollins a Paul Chambers, uno dei più geniali bassisti di tutti tempi, uno che ha suonato in almeno 100 capolavori del jazz; My Reverie è la ripresa dell'arrangiamento che nel 1938 Larry Clinton fece si un brano di Claude Debussy, Rêverie, del 1890; chiude il disco una cover spettacolare di The Most Beautiful Girl In The World, opera del magico duo Rodgers and Hart e presente nel musical Jumbo, che trasformava un teatro di Broadway in un mega circo con acrobati, trapezisti e giocolieri durante lo spettacolo. Il disco, un capolavoro, ne anticipa un altro, Saxophone Colossus, dello stesso anno, uno degli apici creativi di quegli anni incredibili e altro gioiello della collezione Prestige.
Rollins fu attivo per la lotta dei diritti civili e politici degli afroamericani, tanco che nel 1958 firma in trio con Oscar Pettiford e Max Roach, il disco The Freedom Suite, uno dei primi album-manifesto sulle discriminazioni razziali del jazz, e continuò ad avere costanti le sparizioni dalle scene. Sempre dovute alle sue dipendenze dalle droghe, la più famosa riguarda un suo disco, il suo maggior successo commerciale, The Bridge del 1962: ancora insoddisfatto della sua musica, decide si andare a suonare sotto il ponte Williamsburg, quello che divide Manhattan da Brooklyn, provando per 12-13 ore al giorno, in tutte le stagioni.
Scontroso (si dice che abbia licenziato il maggior numero di colleghi, più di Mingus), dalla personalità labirintica, non seguì le rivoluzioni degli anni '60 e '70, scriverà ancora grandi album (What's New con Jim Hall, un altro gioiello) e parteciperà con attenzione anche a contaminazioni con altri generi, e famosissimo è il suo assolo per i Rolling Stones in Waitin' On a Friend, da Tattoo You del 1981. È l'ultimo dei grandi a sopravvivere, ritiratosi nel 2012 dalle scene, un gigante che ha segnato un periodo irripetibile della musica.
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h3llb3nt - 0.01 (CD, 1996, Fifth Colvmn Records). First release from Hellbent (more often stylized h3llb3nt). A stellar collaboration between Bryan Black (haloblack, Motor, Black Asteroid), Eric Powell (16 Volt), Jared Louche (Chemlab), Charles Levi (Thrill Kill Kult) and Jordan Nogood (Nogooddesign).
Love all of h3llb3nt's releases. Their first release sets a great tone for the band with post-coldwave, literal whispers of cyberpunk and the clinical sounds of the digital, balanced nicely with Levi's signature funky basslines.
For 1996, the artwork seems to hint toward the digital precision a la The Designers Republic (95's Wipeout game/compilation) and typeface minimal-but-messy like Tomato (Underworld's '94 LP Dubnobasswithmyhead). Stuff we'd call today probably early Y2K Aesthetic or maybe even a smidge proto-Metalheart. (Nogood's design spans all of h3llb3nt releases but also recognizable in album artwork for haloblack's '94 LP >Tension Filter< and 16 Volt's '96 LP LetDownCrush).
The music is just as excellent. Few artists or releases sound much like this. Highly suggest starting with "Chromed", "3 Murders, 3 Nights" and "Burnout", but the entire album is stellar as a whole.
#my discogs scans#h3llb3nt#Hellbent#0.01#Fifth Colvmn Records#Bryan Black#Eric Powell#Jared Louche#Charles Levi#Nogooddesign#coldwave#industrial#post-industrial#y2k aesthetic#metalheart#highly recommended
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The Horrific Murder of Suzanne Capper
Capper, described as "a gentle and easily influenced girl," had been babysat by Jean Powell since she was ten years old. Capper began to truant from Moston Brook High School, and her attendance during the final two years of schooling was described as "erratic." Capper increasingly spent her time at Powell's house. Powell lived at 97 Langworthy Road, Moston, a small Victorian terraced house, where she also dealt drugs and was involved with the handling of stolen motor vehicles. Michelle Capper (Suzanne’s older sister) had briefly lived with Powell, but moved out in August 1992 because she did not like the "evil new friends" Powell was associating with, particularly Bernadette McNeilly, who had recently moved in three doors away at number 91. McNeilly, who had three children, subsequently moved in with Powell and her three children, where the two shared a bed in the downstairs dining room because the bedrooms were "full of children." Capper continued to stay regularly even though Powell and McNeilly frequently bullied her. Her sister said: "It was not that she was scared of them, it's just that she would do anything for them. She pampered their every whim." Powell was separated from her husband Glyn, although the two remained friendly and he would visit regularly from his nearby home. McNeilly's boyfriend was 16-year-old Anthony Dudson, who was also having sexual intercourse with Powell. Powell was sexually involved with Jeffrey Leigh, a regular visitor to the house as a purchaser of amphetamines. Another frequent visitor to the house was Powell's younger brother, Clifford Pook.
On 7 December 1992, Capper was lured to Jean Powell's home, where Glyn Powell and Dudson were already waiting. She was grabbed as soon as she arrived and held down while Glyn Powell shaved her head and her eyebrows and then made her clean up the hair and place it in a bin. Then he placed a plastic bag over her head and walked around her while hitting her on the head. She was then kicked by Jean Powell and McNeilly as she lay curled up on the floor and both women took turns beating her with a three-foot-long (1 m) wooden instrument and a belt. She was then taken to the bathroom and forced to shave off her own pubic hair. Afterwards Jean Powell locked her in a cupboard overnight. The following morning Capper was taken upstairs and locked in another cupboard. On 8 December she was transferred to McNeilly's house because of concern that Powell and McNeilly's six children were disturbed by Capper's crying. There she was tied spreadeagled to an upturned bed with electrical flex in a downstairs back room.
Over the next five days Capper was subjected to a series of violent acts, "increasing in severity and brutality as the time passed." She was regularly beaten and injected with amphetamines, burned with cigarettes, and had rave music—in particular "Hi, I'm Chucky (Wanna Play?)" by 150 Volts —played at maximum volume through headphones. McNeilly would commence each torture session with the phrase "Chucky's coming to play." At some point during the week, Pook and Leigh called at the house and saw Capper, blindfolded and gagged, tied to the bed. By this time, Capper had been lying in her own urine and feces for several days and was placed in a bath containing concentrated disinfectant and scrubbed with a stiff brush with sufficient force to remove skin. Pook then used pliers to extract two of her teeth, which police later found at his house "like some kind of macabre trophy." Dudson said: "I was stood at the doorway with Jeanie [Powell] and Bernie [McNeilly]. Cliff [Pook] took her gag off. He told her to open her mouth. He said: 'Right, I'm going to rip your teeth out'. He started hitting her teeth with the pliers. He got the pliers on and started pulling it out. But it just snapped and chipped. Then he hit them a few more times. He put the pliers on again and really, really pulled. He pulled Suzanne's head forward until there was a snap and he had the tooth in the pliers. He did the same again and he was laughing."
David Hill, 18, was asked to "sit in" at the house, and while there heard Dudson shouting in the back room. When he asked what was going on, Leigh had shown him Capper. Hill could clearly see evidence of torture and was later left alone with Capper, but did not free her. He said: "She asked me if I could help, but I told her I couldn't. I asked her who she was. She said her name was Suzanne. She asked me if I could untie her. I said I couldn't do anything." Hill later claimed that he was too afraid of Leigh to intervene, saying: "I thought they would batter me. If I'd said [anything] they'd all have got me, wouldn't they? I didn't know what to do. I was too shocked to do anything." Leigh and Dudson also helped Capper's sister's fiancé, Paul Barlow, repair his car while knowing she was being held and tortured in the house. Barlow said: "They could have told me there and then. The door would have been kicked down and I would have got Suzanne out. I did not think they were capable of such savagery. Now all I want is ten minutes with them in a back room."
The six primary attackers heard that Capper's family was going to report her as a missing person, and so agreed that Capper had to be removed from the house. In the early hours of 14 December 1992, Capper was forced into the boot of a stolen white Fiat Panda car and driven 15 miles (25 km) to a narrow lane at Werneth Low, near Romiley, on the outskirts of Stockport. In the car were McNeilly, the Powells and Dudson. McNeilly "giggled" as they made the journey. Powell later said that Capper was pushed down an embankment, into a patch of brambles, where McNeilly poured petrol over her. When McNeilly had difficulty getting the petrol to ignite, Glyn Powell and Dudson made multiple attempts before lighting the girl's body on fire. McNeilly began to sing "Burn baby burn! Burn baby burn!" from The Trammps song "Disco Inferno." Believing Capper to be dead, the four returned to Jean Powell's house, stopping to buy canned drinks on the way.
After her attackers left, Capper managed to scramble back up the embankment and stagger along the lane for approximately a quarter of a mile (400 metres) to Compstall Road, despite extensive burns. She was found at 06:10 by Barry Sutcliffe and two of his colleagues on their way to work. They immediately took her to a nearby house and roused the residents, Michael and Margaret Coop, to call for an ambulance. Michael Coop said: "Both her hands appeared like ash. Her legs were just like raw meat and her feet appeared to be badly charred. I was struck by how polite the victim was. She was constantly thanking my wife for her assistance." Margaret Coop said: "I instinctively went to put my arms around her but she pulled away because she could not bear to be touched. Her head was shaved and there were recent, not new, cuts to her head. Her face was almost featureless. Her hands were red raw and black at the fingertips. Her legs were red from top to bottom. She couldn't bear anything near her legs." Capper drank six glasses of water, but was unable to hold the glass herself because of the injuries to her hands. Capper was rushed to the hospital and was able to give the names of her six assailants, as well as Powell's address, before falling into a coma. The extent of her burns was such that her mother and stepfather were unable to recognize her, and she was positively identified by a partial fingerprint from her thumb, the only part of her hands not severely burned. She died on 18 December 1992, without regaining consciousness.
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The Horrific Murder of Suzanne Capper
Capper, described as "a gentle and easily influenced girl," had been babysat by Jean Powell since she was ten years old. Capper began to truant from Moston Brook High School, and her attendance during the final two years of schooling was described as "erratic." Capper increasingly spent her time at Powell's house. Powell lived at 97 Langworthy Road, Moston, a small Victorian terraced house, where she also dealt drugs and was involved with the handling of stolen motor vehicles. Michelle Capper (Suzanne’s older sister) had briefly lived with Powell, but moved out in August 1992 because she did not like the "evil new friends" Powell was associating with, particularly Bernadette McNeilly, who had recently moved in three doors away at number 91. McNeilly, who had three children, subsequently moved in with Powell and her three children, where the two shared a bed in the downstairs dining room because the bedrooms were "full of children." Capper continued to stay regularly even though Powell and McNeilly frequently bullied her. Her sister said: "It was not that she was scared of them, it's just that she would do anything for them. She pampered their every whim." Powell was separated from her husband Glyn, although the two remained friendly and he would visit regularly from his nearby home. McNeilly's boyfriend was 16-year-old Anthony Dudson, who was also having sexual intercourse with Powell. Powell was sexually involved with Jeffrey Leigh, a regular visitor to the house as a purchaser of amphetamines. Another frequent visitor to the house was Powell's younger brother, Clifford Pook.
On 7 December 1992, Capper was lured to Jean Powell's home, where Glyn Powell and Dudson were already waiting. She was grabbed as soon as she arrived and held down while Glyn Powell shaved her head and her eyebrows and then made her clean up the hair and place it in a bin. Then he placed a plastic bag over her head and walked around her while hitting her on the head. She was then kicked by Jean Powell and McNeilly as she lay curled up on the floor and both women took turns beating her with a three-foot-long (1 m) wooden instrument and a belt. She was then taken to the bathroom and forced to shave off her own pubic hair. Afterwards Jean Powell locked her in a cupboard overnight. The following morning Capper was taken upstairs and locked in another cupboard. On 8 December she was transferred to McNeilly's house because of concern that Powell and McNeilly's six children were disturbed by Capper's crying. There she was tied spreadeagled to an upturned bed with electrical flex in a downstairs back room.
Over the next five days Capper was subjected to a series of violent acts, "increasing in severity and brutality as the time passed." She was regularly beaten and injected with amphetamines, burned with cigarettes, and had rave music—in particular "Hi, I'm Chucky (Wanna Play?)" by 150 Volts —played at maximum volume through headphones. McNeilly would commence each torture session with the phrase "Chucky's coming to play." At some point during the week, Pook and Leigh called at the house and saw Capper, blindfolded and gagged, tied to the bed. By this time, Capper had been lying in her own urine and feces for several days and was placed in a bath containing concentrated disinfectant and scrubbed with a stiff brush with sufficient force to remove skin. Pook then used pliers to extract two of her teeth, which police later found at his house "like some kind of macabre trophy." Dudson said: "I was stood at the doorway with Jeanie [Powell] and Bernie [McNeilly]. Cliff [Pook] took her gag off. He told her to open her mouth. He said: 'Right, I'm going to rip your teeth out'. He started hitting her teeth with the pliers. He got the pliers on and started pulling it out. But it just snapped and chipped. Then he hit them a few more times. He put the pliers on again and really, really pulled. He pulled Suzanne's head forward until there was a snap and he had the tooth in the pliers. He did the same again and he was laughing."
David Hill, 18, was asked to "sit in" at the house, and while there heard Dudson shouting in the back room. When he asked what was going on, Leigh had shown him Capper. Hill could clearly see evidence of torture and was later left alone with Capper, but did not free her. He said: "She asked me if I could help, but I told her I couldn't. I asked her who she was. She said her name was Suzanne. She asked me if I could untie her. I said I couldn't do anything." Hill later claimed that he was too afraid of Leigh to intervene, saying: "I thought they would batter me. If I'd said [anything] they'd all have got me, wouldn't they? I didn't know what to do. I was too shocked to do anything." Leigh and Dudson also helped Capper's sister's fiancé, Paul Barlow, repair his car while knowing she was being held and tortured in the house. Barlow said: "They could have told me there and then. The door would have been kicked down and I would have got Suzanne out. I did not think they were capable of such savagery. Now all I want is ten minutes with them in a back room."
The six primary attackers heard that Capper's family was going to report her as a missing person, and so agreed that Capper had to be removed from the house. In the early hours of 14 December 1992, Capper was forced into the boot of a stolen white Fiat Panda car and driven 15 miles (25 km) to a narrow lane at Werneth Low, near Romiley, on the outskirts of Stockport. In the car were McNeilly, the Powells and Dudson. McNeilly "giggled" as they made the journey. Powell later said that Capper was pushed down an embankment, into a patch of brambles, where McNeilly poured petrol over her. When McNeilly had difficulty getting the petrol to ignite, Glyn Powell and Dudson made multiple attempts before lighting the girl's body on fire. McNeilly began to sing "Burn baby burn! Burn baby burn!" from The Trammps song "Disco Inferno." Believing Capper to be dead, the four returned to Jean Powell's house, stopping to buy canned drinks on the way.
After her attackers left, Capper managed to scramble back up the embankment and stagger along the lane for approximately a quarter of a mile (400 metres) to Compstall Road, despite extensive burns. She was found at 06:10 by Barry Sutcliffe and two of his colleagues on their way to work. They immediately took her to a nearby house and roused the residents, Michael and Margaret Coop, to call for an ambulance. Michael Coop said: "Both her hands appeared like ash. Her legs were just like raw meat and her feet appeared to be badly charred. I was struck by how polite the victim was. She was constantly thanking my wife for her assistance." Margaret Coop said: "I instinctively went to put my arms around her but she pulled away because she could not bear to be touched. Her head was shaved and there were recent, not new, cuts to her head. Her face was almost featureless. Her hands were red raw and black at the fingertips. Her legs were red from top to bottom. She couldn't bear anything near her legs." Capper drank six glasses of water, but was unable to hold the glass herself because of the injuries to her hands. Capper was rushed to the hospital and was able to give the names of her six assailants, as well as Powell's address, before falling into a coma. The extent of her burns was such that her mother and stepfather were unable to recognize her, and she was positively identified by a partial fingerprint from her thumb, the only part of her hands not severely burned. She died on 18 December 1992, without regaining consciousness.
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Powell makes marketable autobot plushies and Volt steals then from Walmart is a running joke btw
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Ja sose gondoltam volna, hogy egy Twisters filmre jegyet váltok, de Daisy Edgar-Jonest nézni jó, Glen Powell-t nézni jó és nem mellesleg az a Lee Isaac Chung rendezte, aki a Minarit. Szóval volt miért beülni rá. Szép képei voltak és amúgy rendesen össze lett rakva. E film margójára jegyezném meg, hogy tök nem tudok nem gondolni emiatt az Eternals-ra meg Chloé Zhao-ra és arra, hogy az miért nem sikerült. Valamiért időnként eszembe szokott jutni és amúgy tök sajnálom, hogy az úgy kibicsaklott. Egyszer láttam, akkor moziban, jó pár éve és vicces, hogy csak pár gondoltam maradt meg bennem belőle. Az például, hogy Barry Keoghan és Lauren Ridloff kettőse milyen szuper volt, meg szerettem, hogy Brian Tyree Henry és Kumail Nanjiani is játszott benne.
Twisters (2024) dir. Lee Isaac Chung
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Thomas Luciani ucciso, uno degli assassini aveva tentato il suicidio: salvo dopo un volo dal ponte Un sopravvissuto, nel senso letterale del termine. Questo è, con i suoi sedici anni compiuti qualche mese fa uno dei ragazzi che ha accoltellato a morte Cristopher Thomas Luciani, il diciassettenne ucciso domenica pomeriggio nel parco Baden Powell. Nel novembre del 2021, quando aveva appena tredici anni, infatti, il ragazzo tentò il suicidio dal Ponte del Mare. Precipitò sulla parte coperta dalla sabbia, evitando il cemento, e fu proprio quello a salvargli la vita. Il coma, un lungo periodo in ospedale, la vicinanza della famiglia e poi la ripresa con l'iscrizione in un liceo della città. Le ragioni di quel gesto sono rimaste, giustamente, riservate. Ma con il vissuto di questi ultimi giorni sono un segnale, di quel disagio profondo su cui anche gli investigatori, coordinati dal vicedirigente della squadra mobile Mauro Sablone, insistono con particolare attenzione. Il giorno dopo il fermo c'è attesa per due passaggi tecnici importanti: l'udienza di convalida, con l'esame del primo materiale probatorio, e l'esame del medico legale. Questa mattina, alle 11, la procura per i minorenni affiderà l'incarico al professor Cristian D'Ovidio, direttore della medicina legale dell'Università di Chieti-Pescara. che già nella serata di domenica aveva effettuato una prima ricognizione sul corpo di Luciani, riscontrando i segni di venticinque colpi di coltello: dieci in sede dosale e 13 all'altezza del fianco destro. Da quell'esame devono arrivare molte risposte che potranno incastrarsi con le dichiarazioni di tutti i ragazzi coinvolti, anche solo come testimoni nella morte di Cristopher. Il ragazzo che, dopo qualche ora, ha prima parlato con i familiari (il padre è un ufficiale dei carabinieri) e poi avvertito le forze dell'ordine, ha fornito una serie di elementi che disegnano un quadro tanto preciso quanto terribile. A scaricare una prima serie di colpi è uno dei due ragazzi fermati. La vittima è già a terra, quando il testimone vede la scena. Mentre è l�� impietrito il coltello passa di mano, ed è il secondo ragazzo a colpire. Più volte. La sequenza delle coltellate non è secondaria, in questo caso: sarà complesso infatti ricostruire quali ed eventualmente da chi siano stati scaricati i colpi mortali. C'è un altro elemento da valutare ed è terribile: bisognerà capire se quando il gruppetto si è allontanato per andare al mare Cristopher Thomas fosse ancora vivo, nonostante il numero delle ferite, e se una telefonata tempestiva avrebbe potuto, anche solo ipoteticamente, salvarlo. Perché tutti e sei i ragazzi sapevano cosa era successo: i due che avevano agito, l'amico che, a distanza, ha seguito la scena e che poi ha raccontato agli altri cosa aveva visto. Insieme hanno lasciato il parco e insieme sono andati giù verso il mare, tra una battuta e l'altra. Solo uno di loro si era allontanato prima, con altri ragazzi che avevano raggiunto il gruppo e poi avevano proseguito per la loro strada: incontrerà gli amici più tardi, di nuovo alla Croce del Sud. Non solo il bagno: il ragazzo che per primo ha accoltellato Cristopher si fa scattare una foto, seduto sotto una palmetta, sguardo fermo ed espressione fiera. Gli investigatori la troveranno qualche ora dopo, nella galleria del cellulare e la utilizzeranno per confrontare l'abbigliamento con quello indossato dalle persone riprese dalle telecamere di videosorveglianza. E' però con il ragazzo che si era allontanato che il testimone chiave ragiona sulla necessità di violare il patto e raccontare quello che è accaduto. Chattano, e decidono di parlare con i familiari.
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Freno a mano tirato per le Borse europee in attesa del verdetto della Federal Reserve System sui tassi d’interesse
La banca centrale Usa manterrà probabilmente i tassi fermi. Intanto sul fronte Bce arrivano segnali incoraggianti. «Entro giugno avremo a disposizione nuove proiezioni che confermeranno o meno la validità dell’andamento dell’inflazione da noi previsto a marzo - ha detto la presidente Christine Lagarde alla conferenza “The ECB and Its Watchers XXIV” a Francoforte - Se questi dati riveleranno un sufficiente grado di allineamento tra l’andamento dell’inflazione di fondo e le nostre proiezioni, e ipotizzando che la trasmissione rimanga forte, potremo passare alla fase di allentamento del nostro ciclo di politica monetaria e adottare una politica meno restrittiva». Lagarde ha però specificato che, anche dopo il primo taglio, le decisioni della Bce saranno «definite di volta in volta a ogni riunione, sulla scorta delle nuove informazioni disponibili». In questo contesto, il FTSE MIB -0,11% è debole, dopo la chiusura della vigilia sopra la soglia dei 34.000 punti. Su livello simile l’IBEX 35 +0,25% di Madrid, mentre sono più rapidi l’AEX -0,03% di Amsterdam e il DAX 40 -0,01% di Francoforte. Il FTSE 100 +0,00% di Londra registra la frenata dell’inflazione in Gran Bretagna (+0,6% a febbraio e +3,4% annuo) e attende la riunione della Boe il 21 marzo. Scivola invece il CAC 40 -0,63% di Parigi, appesantito dal lusso (Kering -12,6% , Hermes e Lvmh -1,38% ). Wall Street piatta in attesa di indicazioni dalla Fed Apertura piatta a Wall Street, in attesa della Federal Reserve. Mercoledì, infatti, si conclude la riunione del Federal Open Market Committee (Fomc), il braccio di politica monetaria della Federal Reserve. Non ci sono dubbi sul fatto che la Banca centrale statunitense lascerà i tassi al 5,25%-5,50%, ma gli analisti attendono le previsioni dei banchieri per i prossimi mesi e per il 2025, che saranno comunicate tramite il cosiddetto ’dot plot’. Durante la successiva conferenza stampa (in programma alle 19.30 italiane), il presidente della Fed, Jerome Powell, eviterà probabilmente di parlare di un imminente inizio del piano di riduzione dei tassi. Secondo il FedWatch Tool del Cme Group, non ci sono possibilità di un primo taglio dei tassi a maggio (dato al 9,2%), mentre resta in dubbio (55%) la possibilità che avvenga alla riunione dell’11-12 giugno. A Piazza Affari svetta Terna, giù lusso e Poste Sull’azionario svetta Terna +3,64% , dopo il piano industriale e la conferma dei rating da parte dei broker. Occhi su Banca Monte Paschi Siena +0,90% in scia alle indiscrezioni di stampa secondo cui il Mef starebbe studiando la cessione di ulteriori quote della banca. Focus anche su Telecom Italia +2,41% , con il fondo Merlyn (che ha raggiunto lo 0,5% della società) che ha annunciato un nuovo piano per la presentazione della lista per il rinnovo del board (entro il 28 marzo). Cala invece il lusso, con Brunello Cucinelli +0,09% e Moncler -0,37% , dopo l’allarme sulle previsioni per i ricavi di Kering -12,6% . Accoglienza fredda per il nuovo piano industriale Poste Italiane -3,85% . Spread in area 127 punti Lo spread tra BTp e Bund si attesta in area 127 punti base, poco mosso rispetto al closing della vigilia. In calo il rendimento del BTp decennale benchmark, che ha segnato una prima posizione al 3,66%, dal 3,70% della chiusura precedente. Sul fronte italiano da segnalare la buona perfomance del BTp decennale indicizzato all’inflazione. Alla vigilia il Tesoro ha collato 5 miliardi, a fronte però di una domanda oltre otto volte più grande toccando i 41 miliardi. Euro poco mosso, giù petrolio e gas Per quanto riguarda il valutario, il cambio euro/dollaro è poco mosso in area 1,084, l’euro/yen a 164,4 e il dollaro/yen a 151,6. In calo il prezzo del petrolio con il Brent in scadenza a maggio attorno agli 87 dollari e il Wti aprile agli 82. Scende anche il gas naturale scambiato ad Amsterdam verso i 28 euro al megawattora. Read the full article
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Versatile Operations: Rising Demand for Low-Voltage Switchgear in Industrial Applications"
Low-Voltage Switchgear Market Overview:
Low-voltage switchgear, a critical component in electrical systems, efficiently and reliably supplies electrical energy up to 1000 volts and 6000 amperes. Positioned on the secondary side of distribution transformers, it forms a substation, vital for powering industrial processes and critical power systems. The market encompasses various product types, voltage ratings, and installations, catering to diverse applications such as substations, distribution, power factor correction, sub-distribution, and motor control.
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COVID-19 Impact Analysis:
The COVID-19 pandemic disrupted the supply chain, impacting the specialized equipment market and resulting in a halt in low-voltage switchgear production. Global economic slowdown and lockdowns led to workforce unavailability, causing a decline in inventories. Post-COVID, as industries resume operations, especially in heavy industry, manufacturing, and utilities, the demand for low-voltage switchgear is expected to rebound.
Top Impacting Factors:
Government Directives and Micro-Grid Networks: Government directives impacting utility-backed distribution grids and the integration of decentralized micro-grid networks drive market growth.
Skilled Manpower and Project Execution: Challenges such as a lack of skilled manpower, panel losses, and project delays inhibit market growth.
Demand for Manufactured Goods: Rising demand for manufactured goods, coupled with versatile product operations, contributes to market growth.
Application in Real Estate: The application of low-voltage switchgear in the real estate sector in emerging countries is expected to fuel market growth.
Renewable Energy and Smart Grid Technology: Investments in infrastructure, renewable energy, and smart grid technology drive market growth globally.
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Market Trends:
China's Growth in Clean Energy: The low-voltage switchgear market in China is poised for significant growth, particularly in clean energy deployments.
Strategic Ventures: Joint ventures and expansions, such as Eaton and Abunayyan Holding forming a partnership, indicate strategic moves to enhance switchgear production.
Global Expansion by Key Players: Key players like Schneider Electric and Siemens are expanding manufacturing facilities to meet the growing demand for renewable technology.
Strategic Acquisitions: Siemens' acquisition of C&S Electric in India positions the company as a leading player in switchgear production in the region.
Key Benefits of the Report:
Analytical Depiction: In-depth analysis of the Low Voltage Switchgear industry with current trends and future estimations.
Market Estimation: Insights into key drivers, restraints, and opportunities, with a detailed market share analysis.
Quantitative Market Analysis: Numerical analysis highlighting growth scenarios in the Low Voltage Switchgear market.
Competitive Landscape: Detailed analysis of competitive intensity and future market dynamics.
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Low-Voltage Switchgear Market Report Highlights:
Product Types: Fixed Mounting, Plug-In, Withdrawable Unit
Voltage Ratings: Less than 250V, 250V to 750V, 751V to 1000V
Installations: Indoor, Outdoor
Applications: Substation, Distribution, Power Factor Correction, Sub-Distribution, Motor Control
Regions: North America, Europe, Asia-Pacific, LAMEA
Key Market Players: Eaton, Hubbell, Al Hassan Engineering, Siemens, Lucy Electric, E+I Engineering, Norelco START, Mitsubishi, Hyosung, GE, Schneider, Fuji, Powell, L&T, Skema, Hitachi, Hyundai Electric, AB
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Più che un parco, un bosco, appena fuori città
È probabilmente un parco quello intitolato a Baden-Powell, fondatore degli Scout, in contrada Tagliata a Mesagne (Brindisi), collocato di fronte allo stadio cittadino; lo è, probabilmente, nelle intenzioni di chi lo ha avviato, piantumando i primi alberi, ormai parecchi anni or sono. È probabilmente un parco anche per l’amministrazione comunale, che lo ha arricchito con cartelli e ha più volte…
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Storia di Musica #334 - Jackie Mclean, It's Time!, 1965
È stata la vista di un poster del disco di oggi che mi ha inspirato la scelta del punto esclamativo, come trait d’union dei dischi del mese di Luglio. Il suo autore è poco conosciuto ai più, ma è uno di quelle “divinità minori” della Storia del Jazz che hanno passato gli stili, suonato con i più grandi, indirizzato anche le scelte musicali, ma appena un gradino dietro le Divinità Maggiori. John Lenwood McLean, per tutti Jackie, nasce nel 1931 in una famiglia di musicisti, a New York. Sfortuna vuole che nel 1939 suo padre muoia, ma ha la piccola fortuna di poter continuare a studiare musica grazie al padrino e al nuovo compagno di sua madre, che possedeva un negozio di dischi. Ma più che altro, quando è adolescente, Jackie ha la fortuna di vivere vicino ad alcuni di quelle Divinità Maggiori: passa infatti spesso a casa di Thelonious Monk, Charlie Parker e soprattutto Bud Powell, che quando Jackie ha 13-14 anni intravede del talento. Inizia a suonare in un’orchestra il sassofono, insieme a Sonny Rollins, si innamora dello stile di Parker e quando a 20 anni è chiamato da Miles Davis per delle registrazioni. Davis raccontò che per le registrazioni di Dig (del 1951, il disco uscirà solo nel 1956) in studio si presentò Charlie Parker, rendendo nervosissimo McLean, terrorizzato di suonare davanti al suo idolo: “Continuava ad andare da lui a chiedergli cosa ci faceva lì, e Bird (il soprannome di Parker, ndr) a rispondergli che si stava solo facendo un giro. Gliel'avrà chiesto un milione di volte. Jackie voleva che Bird se ne andasse perché così sarebbe stato più rilassato. Ma Bird continuava a dirgli come suonava bene e a incoraggiarlo, e questo alla fine rese la prova di Jackie davvero fantastica”. Con Davis suonerà anche in molti altri dischi tra il 1952 e il 1952 e parteciperà allo storico Pithecanthropus Erectus di Charles Mingus: leggenda vuole che Mingus lo picchioò, McLean tentò di pugnalarlo e per ripicca se ne andò a suonare con i Jazz Messenger di Art Blakey.
La sua carriera sembra avvia al massimo successo, ma come moltissimi jazzisti di quegli anni, McLean divenne schiavo delle droghe: per questo motivo gli fu ritirato il permesso di tenere concerti in pubblico a New York e questo lo obbligò a un intenso lavoro in studio, che si rifletté nel gran numero di registrazioni a suo nome negli anni 1950 e anni 1960. Dopo aver registrato per la Prestige Records, egli firmò un contratto con la Blue Note Records per cui incise dal 1959 al 1967. Il suo stile hard bop diviene riconoscibile per il particolare modo di suonare il suo sax contralto, e tra la fine degli anni ’50 e gli inizi degli anni ’60 scrive i suoi dischi capolavoro: prove grandiose sono Quadrangle, da Jackie’s Bag del 1959, e il disco Let Freedom Ring, del 1962, meraviglioso lavoro dove aggiunge elementi distintivi della rivoluzione che Ornette Coleman aveva iniziato pochi anni prima, il free jazz, alla sua comunque ancora solida struttura hard bop.
Il disco di oggi è registrato nel 1964 con una band composta da il trombettista Charles Tolliver, il pianista Herbie Hancock, in uno dei suoi primi lavori di una carriera sconfinata, il bassista Cecil McBee e il batterista Roy Haynes. It’s Time! ha oltre 200 punti esclamativi in copertina quasi a sottolineare una vitalità creativa fiorente e incontenibile, in un periodo alquanto particolare della Storia del jazz: in questo disco è decisivo l’intervento di Tolliver che scrive con Mclean tutti i pezzi, continuando questo fruttuoso percorso al confine tra post-bop modale e free jazz. L'improvvisazione accordale gioca ancora un ruolo importante nella musica di questo bel disco. L'assolo di Hancock nell'apertura di Cancellation è un gioco di spigolature, scandite da un tempo semplicemente mozzafiato. Il funky di McLean Das' Dat ha sicuramente un debito con Horace Silver, ma l'elemento blues, che rimarrà per sempre uno degli amori del nostro, è puro Jackie McLean. Il modo di suonare di McLean non è particolarmente avventuroso, anche se a volte spinge il suo sassofono oltre i limiti. It’s Time! è micidiale - con Tolliver e McLean che si scontrano in un duello spettacolare- così come il ritorno del blues in Snuff. Tolliver, che ha fatto il suo debutto alla Blue Note con It's Time!, ha registrato tre album con McLean e diventerà noto per la sua voce di tromba fluida e lirica. Revillot di Tolliver (il suo nome al contrario) è un altro trampolino di lancio per grandi improvvisazioni. Il bassista Cecil McBee fa un breve assolo nella title track, il suo unico assolo in questa registrazione, anche se aiuta a guidare l'intera sessione.
Nel 1964 McLean passò sei mesi in prigione per questioni di droga, che segnerà sia la via privata sia la sua musica (che si sposterà con forza verso i primi esperimenti di acid jazz e alla sperimentazione più estrema. Tanto che nel 1967 la Blue Note, a seguito del cambiamento di gestione, pose fine al suo contratto, come fece in quegli anni con molti altri artisti d'avanguardia. Le prospettive di registrazione erano talmente poche e malpagate che egli preferì dedicarsi interamente ai concerti e all'insegnamento, che iniziò nel 1968 alla The Hartt School della prestigiosa University of Hartford del Connecticut. Negli anni successivi, egli avrebbe creato il Dipartimento di Musica Afroamericana (ora chiamato "Jackie McLean Institute of Jazz") e l'intero programma di studi jazz. Nel 1970, con la moglie Dollie, fondò a Hartford il gruppo Artists' Collective, Inc. dedicato alla conservazione delle tradizioni africane negli Stati Uniti, promuovendo e realizzando programmi di istruzione nella danza tradizionale, il teatro, la musica e le arti visuali. È stato sempre, come molti jazzisti, artista decisamente impegnato sul fronte sociale, culturale e politico, sin dai tempi delle contestazioni contro la guerra del Vietnam. Uno dei bellisismi documentari di Ken Burns sui grandi del Jazz è dedicato a lui. Morirà dopo una lunga malattia nel 2006, e nello stesso anno fu nominato nella Down Beat Jazz Hall of Fame. Un musicista da riscoprire.
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16 settembre … ricordiamo …
16 settembre … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2021: Jane Powell, Suzanne Lorraine Burce, attrice, cantante e ballerina statunitense. Si sposò cinque volte: con l’attore Geary Steffin; con Patrick Nerney; con James D. Fitzgerald; con David Stellar Parlour e con Dickie Moore. Tutti i suoi matrimoni meno l’ultimo finirono con i divorzi. Pubblicò un’autobiografia The Girl Next Door and How She Grew (La ragazza della porta accanto e come lei…
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Raymond Chandler: l’arte del noir
Lo scrittore che mutò per sempre il mondo del noir americano. Raymond Thornton Chandler nacque a Chicago il 23 luglio 1888 e si trasferì in Gran Bretagna nel 1895, quando i genitori divorziarono. Tornato negli Usa nel 1912, Chandler nel 1917 si arruolò prima nell'esercito canadese, poi nella Royal Air Force, combattendo la Prima guerra mondiale in Francia. Nel 1924 Ray sposò Cissy Pascal, di 18 anni più anziana, già divorziata due volte. Lavorò saltuariamente come giornalista e corrispondente e, dopo una breve parentesi in campo petrolifero, pubblicò il suo primo racconto all'età di quarantacinque anni, nel 1933, su Black Mask Magazine, rivista di storie di detective. Il suo primo romanzo, Il grande sonno, venne pubblicato nel 1939 e la casa di produzione cinematografica Paramount, nel 1943, gli propose un contratto come sceneggiatore. La produzione letteraria di Chandler è di solo nove romanzi, di cui uno incompiuto, e varie sceneggiature per Hollywood: le più importanti sono per La fiamma del peccato del 1944, di Billy Wilder, The Unseen del 1945, di Lewis Allen e L'altro uomo del 1951, di Alfred Hitchcock. Nel 1955 con il monumentale Il lungo addio lo scrittore vinse il premio statunitense "Edgar Award, dedicato annualmente alle migliori opere gialle. Raymond Chandler fu sempre molto critico verso il romanzo giallo tradizionale per la sua mancanza di realismo e seguì così la strada della narrativa hard boiled, iniziata da Dashiell Hammett. Il suo personaggio ancora oggi più famoso è l'investigatore duro ma onesto Philip Marlowe, visto come cavaliere dei tempi moderni, cinico tuttavia profondamente onesto, portato sullo schermo con interpretazioni indimenticabili da attori come Dick Powell, Robert Mitchum, James Garner, Elliott Gould ma soprattutto Humphrey Bogart. Ma i produttori ebbero sempre un rapporto difficile con i suoi testi, spesso ricchi di temi come sesso, corruzione, pornografia e omosessualità. Nel 1954 Cissy morì e Chandler si trasferì in Europa, ma non riuscì più a riprendersi dal dolore e, da tempo vittima dell'alcolismo, un anno dopo la morte della moglie tentò il suicidio. Lo scrittore mori a La Jolla il 26 marzo 1959 a causa di una polmonite, lasciando incompiuto l'ottavo romanzo della saga di Marlowe. Per anni considerato solo come un discreto autore di gialli, Chandler è stato rivalutato oggi come uno scrittore capace e completo. Read the full article
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L’impatto delle decisioni delle banche centrali sul nostro futuro
Wall Street ha ufficialmente cancellato più di un anno di dolore inflitto dalle politiche della Federal Reserve (Fed).
Nonostante l'avvertimento della banca centrale che suggerisce la possibilità di ulteriori aumenti dei tassi di interesse nel 2023, gli investitori sono ottimisti e stanno recuperando il terreno perduto durante la fase restrittiva della Fed.
Dopo la decisione di mercoledì della Federal Reserve di sospendere gli aumenti dei tassi, l'indice S&P 500 ha chiuso a 4.372,59 punti, un livello che non si vedeva dall'inizio del ciclo restrittivo di Powell nel marzo 2022, che ha causato una fase ribassista nei mercati azionari e obbligazionari. Giovedì, l'S&P 500 ha registrato un'ulteriore crescita.
Tuttavia, come hanno avvertito Powell e altri esperti, l'economia statunitense non si ferma bruscamente, e gli effetti delle misure restrittive della banca centrale potrebbero non essere ancora stati completamente avvertiti. Chi ha guadagnato da questo attuale rally, in parte grazie al pessimismo eccessivo degli investitori, dovrebbe riconoscere che ora la maggior parte delle persone si è unita alla folla.
Cosa significa tutto ciò?
Attualmente, i mercati azionari stanno raggiungendo valutazioni molto elevate.
Le valutazioni delle azioni sono spesso basate sugli utili delle aziende. Il rapporto prezzo/utili (P/E ratio) è un indicatore comune utilizzato per valutare le azioni. L'S&P 500, ad esempio, sta negoziando a circa 20 volte gli utili annuali, il che significa che gli investitori si aspettano che le aziende generino un rendimento del 5% rispetto al loro prezzo di mercato ogni anno, mentre molte azioni del Nasdaq (QQQ) stanno negoziando a valutazioni che si avvicinano a quelle della bolla delle dot-com.
È importante sottolineare che la Federal Reserve è interessata solo ad una cosa: l'inflazione.
Se si prendono per buone le proiezioni economiche della Fed, entro la fine dell'anno, il denaro contante dovrebbe offrire un rendimento annuo compreso tra il 5,5% e il 5,75%, rendendo il credito analogamente più costoso. I titoli corporate dovrebbero offrire rendimenti simili per scadenze più lunghe, mentre i titoli ad alto rendimento pagano oltre l'8%.
Se la situazione economica fosse negativa, gli investitori potrebbero non essere disposti a pagare valutazioni elevate per le azioni. MA, i dati economici indicano che l'economia globale è in fase di ripresa. Questo ha spinto gli investitori a cercare rendimenti migliori rispetto alle obbligazioni e la liquidità, e le azioni sembrano essere l'opzione preferita. Ciò ha contribuito all'aumento delle valutazioni delle azioni.
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