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#video 3d milano
rendering3d · 1 year
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Produzione Video Animazione 3D Milano
Se sei alla ricerca di servizi di produzione video 3D Milano, sei nel posto giusto!
Milano è una città in cui l'arte e la creatività fioriscono in ogni angolo, e questo si riflette anche nella produzione di video animazione 3D di alta qualità. Se stai cercando di catturare l'attenzione del tuo pubblico e distinguerti dalla concorrenza, la video animazione 3D è un modo eccellente per farlo.
Esploreremo tutto ciò che c'è da sapere sulla produzione di video animazione 3D a Milano, dai servizi disponibili alle opportunità offerte da questa forma d'arte digitale.
video 3d milano
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aboutanimation · 1 year
Video
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All Those Sensations in my Belly from Adriatic Animation on Vimeo.
While transitioning from male to female gender, Matia struggles with finding a genuine intimate relationship with a heterosexual man.
Director, scriptwriter, editor: Marko Dješka With participation: Matia Anna Pleše Art director, designer: Hana Tintor Animation: Hana Tintor, Laura Martinović, David Lovrić, Marko Dješka, Draško Ivezić Interviews: Ljubica Letinić, Maja Flajsig Dramaturgy: Ivor Martinić Artistic advisor: Chintis Lundgren Music: Sofie Birch, Gustavo Lima Sound design: Pedro Marinho Sound editing: Bernardo Bento Foley: Francisca Campos Sound mix: Vasco Carvalho Voice recording: Jure Buljević Producer: Draško Ivezić (Adriatic Animation) Co-producers: David Doutel, Vasco Sá (BAP animation studio) Distribution: Bonobostudio bonobostudio.hr/en/distribution/all-those-sensations-in-my-belly .. adriaticanimation.hr/ .. Marko Dješka (1983) is an animation director, scriptwriter and comic book artist. He graduated from the Academy of Fine Arts in Zagreb, Department of Animated Film and New Media. His student films Slaughtered and The Son of Satan, as well as his first professional film Ghost Town have been awarded at numerous film festivals. Marko is one of the founders of the studio for animated film, Adriatic Animation. Filmography:
All Those Sensations in My Belly (2020), Ghost Town (2016) The Son of Satan (2012, student film) Slaughtered (2010, student film)
..
markodjeska.com/ instagram.com/markocomix/ .. All Those Sensations in my Belly awards/mentions: �Best Film in Balkan Competition, Anibar International Animation Festival, Peja, Kosovo 2020 �Special Mention in Croatian Competition, Animafest Zagreb, Croatia 2020 �Best Croatian Short Film, Festival mediteranskog filma Split, Croatia 2021 �Best Film Award, I+N Festival Courts Queer Short Film Fest, Montreal, Canada 2021 �Best Innovation Award, I+N Festival Courts Queer Short Film Fest, Montreal, Canada 2021 � Flickers' Youth Film Jury First Prize for the Best LGBTQ Film, Flickers' Rhode Island International Film Festival, USA 2021 �Special Mention, Festival MiX Festival Internazionale di Cinema Lgbtq+ e Cultura Queer, Milano, Italy 2021 �Best Animation, Linz International Short Film Festival, Linz, Austria 2021 �Best Script, Ottawa International Animation Festival (OIAF), Canada 2021 �Best European Short Film, 3D Wire Fest / Weird Market International Animation Market and Festival, Spain 2021 �Special Mention, Videomedeja Video Art Association, Video Art Library & Festival, Novi Sad, Serbia 2021 �Special Mention, Festival Internacional de Cine de Lanzarote, Italy 2021 �WIA Diversity Award, Spark3D Animation Festival/Women in Animation, Canada 2021 �Special Jury Prize, Большой фестиваль мультфильмов Big Cartoon Festival, Moscow, Russia 2021 �Special mention, Festival Festival Cinéma et Droits Humains, Paris, France 2021 �Youth Jury Award for Best Short Film, Exground filmfest, Wiesbaden, Germany 2021 �Best International Short Film, Tel Aviv International LGBT Film Festival, Israel 2021 �Special Mention, Manchester Animation Festival, UK 2021 �Best Short Film, SocialMed Mediterranean Human Rights Festival, Valencia, Spain 2021 �Special Mention, Merlinka International Queer Film Festival, Serbia 2021 �Special Mention in Monstrinha Competition, Monstra Lisbon Animated Film Festival, Lisabon, Portugal 2022 �Junior Jury Award, Animocje International Animated Film Festival, Bigdozsc, Poland 2022 �Special Award for Outstanding Achievement in Animation, International Filmmaker Festival of New York, USA 2022 �Jury's Personal Pick (Asako Fujioka) in A Slice of Society Category, Hiroshima Animation Season, Japan 2022 �Best film in international category, Animasivo International Animation Festival, Mexico City, Mexico 2022
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lamilanomagazine · 6 months
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Torna il "Milano Art Wrrk", la settimana dedicata all'arte e ai linguaggi contemporanei dall'8 al 14 aprile
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Torna il "Milano Art Week", la settimana dedicata all'arte e ai linguaggi contemporanei dall'8 al 14 aprile. L'edizione di quest'anno è caratterizzata da un calendario denso di attività e progetti volti a promuovere un'esperienza sinestetica tra le arti, che arricchirà il panorama culturale della città con un palinsesto multidisciplinare di mostre ed eventi collaterali. Con più di 180 eventi in calendario, oltre 110 mostre e 140 soggetti coinvolti, il programma di Milano Art Week 2024 abbraccia la multidimensionalità dell'espressione artistica, coinvolgendo attivamente gli artisti e il pubblico attraverso mostre, talk, incontri e progetti, in cui i protagonisti sono i Musei Civici e le sedi espositive del Comune di Milano, insieme all'intero tessuto formato da istituzioni, fondazioni, gallerie, spazi ibridi e realtà no profit della città. Sabato 13 aprile Milano Art Week, grazie al supporto di Banca Generali, offre a tutti i cittadini e visitatori l'ingresso gratuito al PAC Padiglione d'Arte Contemporanea: un'occasione speciale per visitare "RACE TRAITOR", la personale dedicata al lavoro di Adrian Piper (New York, 1948), vincitrice del Leone d'Oro come miglior artista alla Biennale di Venezia 2015. La mostra è la prima retrospettiva europea dopo oltre vent'anni e ripercorre sessant'anni di carriera dell'artista, con importanti prestiti internazionali provenienti dai più prestigiosi musei, tra i quali MoMA e Guggenheim di New York, MoMA di San Francisco, MCA di Chicago, MOCA di Los Angeles e Tate Modern di Londra. Le opere in mostra fanno emergere l'analisi della "patologia visiva" del razzismo, che Piper - affermatasi come artista concettuale, minimalista e performer nella scena artistica newyorkese degli ultimi anni Sessanta - racconta attraverso installazioni, video, fotografie, dipinti e disegni, frutto della sua ricerca sull'immagine delle persone afroamericane determinata dalla società e dai tanti stereotipi diffusi. Sempre al PAC, il 12 aprile (ore 19) si terrà un talk sulla ricerca artistica di Adrian Piper con Vid Simoniti, autore di "Artists Remake the World" (Yale, 2023) e docente di Filosofia presso l'Università di Liverpool, e la presentazione di "Escape to Berlin", l'autobiografia di Adrian Piper in versione inglese e italiana. Milano Art Week dà il via alla settimana di eventi al MUDEC Museo delle Culture domenica 7 aprile, alle ore 18, con la proiezione del documentario "L'arte anarchica di Enrico Baj" (2024), prodotto da 3D Produzioni in collaborazione con RAI Cultura. A oltre vent'anni dalla scomparsa di Baj e a cent'anni dalla nascita, il documentario ci porta nella casa di Vergiate, l'affascinante dimora degli anni '20 in provincia di Varese che fu per Baj una vera e propria factory, in cui la moglie Roberta, che custodisce gli archivi e la memoria del marito, guida lo spettatore alla scoperta dell'uomo e dell'artista. L'evento è aperto al pubblico su prenotazione. Tra le principali sedi di Milano Art Week il Museo del Novecento, che il 10 aprile inaugura quattro progetti: "VOL. XXXI: Futurism Drama" (fino al 12 maggio), intervento site-specific dell'artista cipriota Haris Epaminonda, promosso dalla Fondazione Henraux e a cura di Edoardo Bonaspetti, che apre nella prestigiosa Galleria del Futurismo un dialogo inedito tra i capolavori del primo Novecento, una selezione di opere di Medardo Rosso – figura di riferimento per l'avanguardia Futurista – e la ricerca dell'artista; "MAGALI REUS. PREMIO ARNALDO POMODORO PER LA SCULTURA" (fino al 30 giugno), mostra-focus dedicata all'artista olandese Magali Reus, a cura di Federico Giani, vincitrice della VII edizione del Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura; "Ritratto di Città (20/20.000HZ)" (fino al 30 giugno), grande installazione audio-video multi-canale del duo Masbedo (Iacopo Bedogni e Niccolò Massazza), a cura di Cloe Piccoli, che parla della rinascita culturale di Milano: dalla musica elettronica dello Studio di Fonologia RAI, dalle invenzioni di Luciano Berio e Bruno Maderna, lo sguardo si allarga all'architettura (BBPR), all'arte (Lucio Fontana), al cinema (Michelangelo Antonioni), alla grafica; e ARCHIVIALE_001. Dal 1940 a oggi - Istantanee dalle Gallerie d'arte di Milano" (fino al 30 giugno), a cura di Mariuccia Casadio, il primo capitolo di una ricerca che intende ricostruire oltre settant'anni di storia delle gallerie private di Milano con le loro scelte artistiche, le relazioni internazionali, gli eventi d'avanguardia, gli incontri con gli artisti; la mostra è promossa da MAC - Milano Art Community, il network che raccoglie le più importanti gallerie e istituzioni della città di Milano e che in questa settimana prevede anche progetti dedicati, aperture straordinarie, incontri e visite guidate in tutte le sue sedi. In Fabbrica del Vapore si inaugura il 9 aprile alle ore 17 "Beyond Boundaries", mostra curata da Nicholas Vamvouklis che racchiude dipinti, video, sculture e installazioni dei sei artisti (Monia Ben Hamouda, Milica Jankovic, João Gomes Gago, Ingrid Bjørnaali, Ronnie Danaher, Domenika Georgiou) che hanno partecipato al progetto di Residenza d'artista svoltosi in gennaio presso 180 eventi in calendario, oltre 110 mostre e 140 soggetti coinvolti in collaborazione con BJCEM. Sempre in Fabbrica del Vapore, la mostra "Ugo La Pietra. Abitare è essere ognuno a casa propria" (fino al 21 aprile) raccoglie lavori di ricerca relativi al territorio urbano di Milano, realizzati tra gli anni Sessanta e oggi, che testimoniano la capacità di La Pietra di decodificare e quindi leggere le contraddizioni e i vincoli della nostra società urbanizzata, a fini di raggiungere l'abitabilità dello spazio collettivo. Il MUDEC Museo delle Culture ospita "Exposure. Arte, Culture e Moda dentro e fuori la vetrina" (fino all'8 giugno), una riflessione attraverso il lavoro di artisti contemporanei sulla tradizionale concezione della vetrina e sulla sua centralità nei progetti espositivi. Sempre al MUDEC, in occasione di Milano Art Week si terrà la proiezione in anteprima mondiale di "La Rinascita della Venere" (2024), un progetto straordinario promosso dalla Città di Napoli e Napoli Contemporanea, prodotto da 3D Produzioni in collaborazione con Sky Arte (mercoledì 10 aprile alle 19, ingresso libero su prenotazione). Il documentario racconta la notte del 11 luglio 2023, quando Napoli fu illuminata dal rogo de "La Venere degli stracci" di Michelangelo Pistoletto, installata solo due settimane prima in Piazza del Municipio. Il film segue da vicino il processo di ricostruzione della scultura fino all'inaugurazione della nuova opera, che rimarrà in eredità alla città.  L'evento sarà introdotto da una conversazione con Michelangelo Pistoletto e il critico Vincenzo Trione. L'arte pubblica a Milano si manifesta in molteplici forme durante Milano Art Week 2024, evidenziando la vitalità e la diversità della scena artistica cittadina. Tra le iniziative più significative, spiccano "POSTERINTHECITY" (fino al 21 aprile), progetto di Pasquale Leccese realizzato dall'Ufficio Arte negli Spazi Pubblici – Milano Arte Pubblica, a pochi mesi dalla sua scomparsa: centinaia di opere degli artisti Sylvie Fleury, Richard Prince, Giuseppe Abbati, Jamel Shabazz, Fosco Valentini, Gabriele Picco, Marta Dell'Angelo, Marlene Dumas, Rosemarie Trockel, in formato poster, saranno affisse in tutta la città contribuendo a diffondere in modo inaspettato immagini artistiche in strade, piazze, parchi pubblici, su supporti solitamente adibiti alla pubblicità. Continua inoltre la realizzazione dei murales "landmark" di quartiere con un nuovo intervento ad Affori, presso il piazzale della stazione metropolitana Affori Centro, che verrà svelato durante Milano Art Week. Il nuovo murale, firmato da Nabla e Zibe, nasce da un lungo percorso di condivisione e ascolto del quartiere. Le passeggiate urbane e gli street art tour offriranno inoltre un'esperienza coinvolgente alla scoperta dell'arte pubblica in contesti urbani: attraverso percorsi guidati, si esploreranno murales, poster art e graffiti, scoprendo la storia, il significato e gli artisti dietro le opere. Succo d'Arte propone uno speciale tour per scoprire il progetto di arte pubblica e partecipata del Museo a cielo aperto di Or.Me (14 aprile) e per comprendere il vero senso della rigenerazione urbana del quartiere Ortica. L'Associazione Atelier Spazio Xpò e FAI delegazione giovani Milano propongono un Tour dei Muriliberi di via Pontano (13 e 14 aprile) nei sottopassi ferroviari "Tunnel Boulevard" tra via Padova e viale Monza. Milano Art Week va anche al cinema. Per una settimana, nelle sale di Anteo, prima dei film, gli spettatori potranno essere avvicinati al mondo dell'arte e del contemporaneo attraverso le interviste a 5 grandi protagonisti: Massimiliano Gioni, Shirin Neshat, Hans Ulrich Obrist, Patrick Tuttofuoco, Lia Rumma. Pillole di 3 minuti per avvicinare il grande pubblico al significato di quello che Milano Art Week sta portando in città. Un progetto di Arts For_ in collaborazione con Artbox e 3D Produzioni. Assegnato durante la fiera miart, il Premio Orbital Cultura – Nexi Group quest'anno è realizzato in collaborazione con il Comune di Milano in occasione di Milano Art Week. Dopo gli Uffizi di Firenze, la seconda edizione del premio esclusivamente dedicato alla fotografia in tutte le sue declinazioni è dedicata al Castello Sforzesco di Milano. A un artista, selezionato tra quelli rappresentati dalle gallerie delle sezioni Established e Portal della fiera, verrà commissionato un lavoro di documentazione del polo museale, con un riconoscimento di 10.000 euro. Il panorama culturale milanese si anima anche con una serie di progetti e iniziative organizzati dalle tante istituzioni, musei e organizzazioni in città che partecipano al palinsesto ufficiale. Pirelli HangarBicocca ospita la mostra monografica "Chiamare a raduno. Sorelle. Falene e fiammelle. Ossa di leonesse, pietre e serpentesse" dedicata al lavoro di Chiara Camoni. La mostra raduna il corpus più ampio delle opere di Chiara Camoni mai presentato e, insieme a una serie di nuove produzioni, dà vita a un'architettura di collettività e raccoglimento, ispirata nelle forme al giardino all'italiana tardo-rinascimentale e agli anfiteatri antichi. Pirelli HangarBicocca ospita inoltre la retrospettiva del lavoro di Nari Ward "Ground Break" che raccoglie per la prima volta una selezione di opere che indaga la ricerca di Ward con la performatività e i progetti incentrati sulla collaborazione, accompagnata dal calendario di performance, "Groundings", in occasione della mostra (13 e 14 aprile, alle 15.30). Fondazione Nicola Trussardi abiterà gli spazi urbani della città con il progetto "ITALIA 70 – I NUOVI MOSTRI" (dall'8 aprile), un'esplosione di immagini realizzate da 70 artisti contemporanei che operano in Italia, a cura di Massimiliano Gioni. Grandi maestri e talenti emergenti – da Yuri Ancarani e Giorgio Andreotta Calò a Francesco Vezzoli e Monica Bonvicini, da Vanessa Beecroft e Tomaso Binga a Giulio Paolini e Giuseppe Penone, da Guglielmo Castelli e Francesco Clemente a Giulia Cenci e Paola Pivi, fino a Giulia Andreani e Petrit Halilaj solo per citarne alcuni – sono stati invitati a produrre un'immagine da riprodurre su centinaia di manifesti che per due settimane tappezzeranno le strade e le piazze di Milano da un estremo all'altro della città, dal Cimitero Monumentale al Centro Storico, da City Life a Porta Romana. Michele Coppola, Arturo Galansino, Nicola Ricciardi, Giovanna Amadasi, Lia Rumma e uno speciale contributo da remoto di Anselm Kiefer, saranno i protagonisti di una conversazione a Gallerie d'Italia, organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e dedicata al grande artista tedesco Anselm Kiefer nell'ambito della mostra inaugurata di recente a Firenze (12 aprile, ore 11, ingresso libero su prenotazione). Triennale Milano celebra il lavoro di Alessandro Mendini con un doppio omaggio all'architetto e teorico che ha segnato le rivoluzioni del pensiero e del costume del Novecento, in collaborazione con Fondation Cartier e Archivio Alessandro Mendini. Sempre Triennale Milano, in collaborazione con l'Ufficio Arte negli Spazi Pubblici del Comune di Milano, in occasione di Milano Art Week, ospita un omaggio a Dan Graham, uno degli artisti più importanti a livello internazionale. Visibili e accessibili, i padiglioni – opere realizzate a partire dagli anni Ottanta, all'intersezione tra arte e architettura –, costruiti in acciaio e vetro, creano una dimensione ambientale che sfida la percezione dello spettatore e il suo rapporto con lo spazio. In questa edizione di FOG, il visionario gruppo spagnolo El Conde de Torrefiel presenta un'audioguida tra storie e personaggi per una passeggiata individuale nel Cimitero Monumentale di Milano, in cui i partecipanti scopriranno quali segreti si celano in questa città sopita seguendo un audio eclettico che li inviterà all'esplorazione di una scenografia in grado di essere inquietante ed emozionante, in cui numerose vite e storie si sono succedute nel corso dei secoli. Alla Fondazione ICA si inaugurano le mostre "Erika Verzutti. Notizia" curata da Chiara Nuzzi e Alberto Salvadori, la prima personale milanese dell'artista brasiliana (8 aprile, ore 20.30) e "Formafantasma. La Casa Dentro" (8 aprile, ore 18.00) che presenta una selezione di opere inedite per costruire una riflessione intorno all'idea della casa, esplorata come spazio fisico e come complesso insieme di relazioni umane e tematiche legate all'identità personale e alla memoria collettiva. Tra le altre iniziative, l'inaugurazione de "The Convivial Laboratory" presso BASE Milano (12 aprile), con la presentazione dell'installazione "TALAMO" del duo di architetti Lemonot (Sabrina Morreale e Lorenzo Perri), in collaborazione con Xavier Madden e Katja Banović; la mostra monografica dedicata a David Horvitz ospitata da BiM (12 aprile – 30 giugno), che riflette sulla distanza tra luoghi e persone attraverso una varietà di media; oltre alla retrospettiva su Pino Pascali (fino al 23 settembre), Fondazione Prada proporrà una conversazione tra Mark Godfrey e Peter Fischli (14 aprile, ore 16.00) seguita dalla proiezione del documentario "Pino" di Walter Fasano. Durante Milano Art Week nasce inoltre TOILETPAPER APARTMENT, nuovo spazio che apre il 12 aprile in Via Balzaretti 8, presentando l'originale progetto frutto dell'incontro tra il visionario mondo di TOILETPAPER (Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari) e l'immaginario cinematografico di Alex Prager, artista, regista e sceneggiatrice statunitense. Infine, un numero eccezionale di gallerie in città partecipa con progetti dedicati e aperture speciali, talk e visite. Oltre quaranta sedi espositive che generano una mappa fittissima distribuita nei 9 Municipi, arricchendo questa Milano Art Week di un programma vivo, accessibile e inclusivo. Programma completo su milanoartweek.it... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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chez-mimich · 1 year
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DARA BIRNBAUM: REVOLUTIONARY ACTS
Definire Dara Birnbaum, una fotografa è certamente riduttivo, definirla una filmaker, anche; mi piacerebbe definirla una conservatrice di immagini, ma anche questa definizione non sarebbe esatta. Forse è una “turbatrice di immagini”. Ammetto che non si tratti di una bella definizione, ma credo si avvicini al modus operandi dell’artista statunitense, della quale l’Osservatorio Prada di Milano in Galleria a Milano offre, fino alla fine di settembre, una significativa mostra intitolata “Atti rivoluzionari”, curata da Brabara London con Valentino Catricalà ed Eva Fabbris, aperta fino al prossimo 25 settembre. Nella fascinosissima sede dell’Osservatorio sono in visione una serie di video monocanale, audio, installazioni multicanale, fotografie e qualche stampa in 3D che danno bene l’idea della complessità concettuale che ha guidato l’artista dagli anni Settanta ad oggi. Se volessimo trovare, ed è molto difficile farlo, un filo conduttore dell’opera della Birnbaum, questo potrebbe essere ritrovato nel distacco del corpo dalla sua rappresentazione. Ciò avviene soprattutto attraverso la proposta di consuete e qualche volta ossessive, immagini televisive. È per esempio il caso di “Six Movements: Chaired Anxieties: Abandoned” del 1975, ispirato ad un video di Vito Acconci. Si tratta di meditazioni visive spesso di difficile interpretazione e di una voluta ambiguità, ma si tratta di immagini fondamentali per meditare sulla capacità/incapacità del mezzo televisivo verso la “comunicazione”. Provocatorio e sanamente sconcertante, in un mondo, quello degli anni Ottanta, dove tutto vorrebbe essere il contrario, è “Pop-Pop Video: General Hospital/Olympic Women Speed Skating” del 1980, lavoro partorito durante una residenza artistica su influenza di una pellicola di Jean-Luc-Godard per la televisione. Immagini di pattinatrici olimpioniche che si avvicendano sulla pista tornando sempre alla linea di partenza, alternate a quelle di una soap-opera dove medico e paziente tentano di ricomporre un conflitto. Qui è la meditazione su quella che l’artista chiama il “trattamento televisivo”, ad essere scomposto ed analizzato. Guardando queste immagini la riflessione corre a ciò che siamo noi, meglio a ciò che siamo diventati dopo anni di “trattamenti televisivi”. La lente di ingrandimento “femminista” è più che evidente nei lavori della Birnbaum. Esemplare in questo caso è “Damnation of Faust Trilogy” un’opera video sviluppata tra il 1983 e il 1987, una versione dell’opera ambientata a Soho (Nyc) tra famiglie di italiani e portoghesi, dove la conflittualità per l’affermazione della propria identità (anche sessuale), risulta particolarmente accesa. Del 1981 è il possente “New Music Short” video analogico impregnato delle atmosfere della scena post-punk newyorkese composto con riprese del concerto dei Radio Fire Fight al Mudd Club e con le immagini del compositore Glenn Branca che esegue lo sua inascoltabile “Symphony No. 1” al Performing Garage di Soho, piccolo teatro alternativo newyorkese di quegli anni. Tra le immagini della mostra anche un (doveroso) tributo alle “anime” con “Quiet Disaster” dove la Birnbaum mostra tre personaggi in pericolo, stampati su dischi di plexiglas che enfatizzano l’estrapolazione dei ritratti dai loro contesti originali, mettendo in mostra come l’operazione ne accentui isolamento e drammaticità iconica come accade alle immagini proposte dai media. Ma il pezzo forte della mostra è certamente “Trasmission Tower: Sentinel” del 1992, un’installazione video a 8 canali, imponente opera video-scultorea presentata a Documenta 9 dove otto monitor sospesi fanno scorrere a cascata le immagini di un reading del 1988 del poeta Allen Ginsberg mentre legge una versione rivisitata della poesia “Hum Bom!” (1971); nei video scorre anche, come un’insinuante minaccia, una piccola immagine di George Bush mentre tiene il suo discorso di accettazione alla Convention Repubblicana del 1988. Molte, ma non troppe, le opera esposte all’Osservatorio di questa artista troppo spesso trascurata.
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sounds-right · 2 years
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9 e 10 novembre ’22 BORN GHOST al No'hma - Milano
Al via la Stagione  No'hma con lo spettacolo Born Ghost della compagnia Coppelia Theatre, una "storia di fantasmi" che parla di diversità, tra videoarte e teatro di figura.
Per lo Spazio Teatro No'hma è tempo di dare avvio alla Stagione 2022/2023. Mercoledì 9 e giovedì 10 novembre alle ore 21 si riparte con l'ormai nota doppia serata degli spettacoli No'hma, inaugurata dalla compagnia Coppelia Theatre con il suo sorprendente "Born Ghost", progetto a metà tra la videoarte e il teatro di figura. 
Coppelia Theatre è attiva dal 2010 sulla scena teatrale nazionale ed internazionale con un tipo di indagine che è unica nel suo genere e che si pone a confine tra arte e scienza; la sua attività congiunge le tradizionali tecniche costruttive alla sperimentazione ingegneristica.
Born Ghost è una raffinata opera frutto dell'incontro tra teatro e cinema d'animazione, in cui il fascino della produzione artigianale si unisce alla potenza visuale delle tecnologie digitale. Sul palco non ci sono attori, bensì marionette animate dalla performer e drammaturga Mariasole Brusa; i puppets sono tutti realizzati con tecnica di stampa 3D e immersi in suggestivi habitat digitali, in animazioni di videoarte di enorme impatto visivo.
La trama attinge alle tradizioni popolari romagnole, tra cui la leggenda di Azzurrina, l'albina figlia del trecentesco feudatario Uguccione, segregata a vita nel castello per via della sua diversità e scomparsa in circostanze misteriose. La pièce si presenta come una riflessione poetica sulla diversità e sull'isolamento, arricchita da una selezione di liriche della poetessa argentina Alejandra Pizarnik; ma è anche un inno alla libertà che è in sé lotta contro l'ignoranza e il pregiudizio.
A giudicare dalla scelta compiuta per la prima, dunque, il nuovo palinsesto si preannuncia ancora una volta caratterizzato da quelle "preziosità" che contraddistinguono No'hma all'interno del panorama teatrale milanese, e non solo. "Tutti insieme possiamo", questo il nome della nuova Stagione, è un titolo fortemente voluto dalla Presidente del Teatro Livia Pomodoro, motivato da una solida fiducia nei valori della condivisione e della partecipazione, che a partire dalla sfera culturale intrecciano strettamente la dimensione sociale e umanitaria. 
La programmazione 2022/2023 sarà peraltro segnata da alcune importanti novità, a cui ha fatto cenno la stessa Presidente nel corso della cerimonia del Premio Internazionale, rimandando però al futuro ulteriori svelamenti in proposito.
Born Ghost
drammaturgia e performance
Mariasole Brusa
puppets, scene
Jlenia Biffi
video artist
Cosimo Miorelli
musiche originali, pianoforte
Stefano Bechini
sega musicale
Natalia Paruz
violoncello
Marco Algenti
consulenza alla regia
Andrea Macaluso
consulenza tecniche vocali
Francesca della Monica
co-produzione
ERT | Emilia Romagna Teatro
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tarditardi · 2 years
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9 e 10 novembre ’22 BORN GHOST al No'hma - Milano
Al via la Stagione  No'hma con lo spettacolo Born Ghost della compagnia Coppelia Theatre, una "storia di fantasmi" che parla di diversità, tra videoarte e teatro di figura.
Per lo Spazio Teatro No'hma è tempo di dare avvio alla Stagione 2022/2023. Mercoledì 9 e giovedì 10 novembre alle ore 21 si riparte con l'ormai nota doppia serata degli spettacoli No'hma, inaugurata dalla compagnia Coppelia Theatre con il suo sorprendente "Born Ghost", progetto a metà tra la videoarte e il teatro di figura. 
Coppelia Theatre è attiva dal 2010 sulla scena teatrale nazionale ed internazionale con un tipo di indagine che è unica nel suo genere e che si pone a confine tra arte e scienza; la sua attività congiunge le tradizionali tecniche costruttive alla sperimentazione ingegneristica.
Born Ghost è una raffinata opera frutto dell'incontro tra teatro e cinema d'animazione, in cui il fascino della produzione artigianale si unisce alla potenza visuale delle tecnologie digitale. Sul palco non ci sono attori, bensì marionette animate dalla performer e drammaturga Mariasole Brusa; i puppets sono tutti realizzati con tecnica di stampa 3D e immersi in suggestivi habitat digitali, in animazioni di videoarte di enorme impatto visivo.
La trama attinge alle tradizioni popolari romagnole, tra cui la leggenda di Azzurrina, l'albina figlia del trecentesco feudatario Uguccione, segregata a vita nel castello per via della sua diversità e scomparsa in circostanze misteriose. La pièce si presenta come una riflessione poetica sulla diversità e sull'isolamento, arricchita da una selezione di liriche della poetessa argentina Alejandra Pizarnik; ma è anche un inno alla libertà che è in sé lotta contro l'ignoranza e il pregiudizio.
A giudicare dalla scelta compiuta per la prima, dunque, il nuovo palinsesto si preannuncia ancora una volta caratterizzato da quelle "preziosità" che contraddistinguono No'hma all'interno del panorama teatrale milanese, e non solo. "Tutti insieme possiamo", questo il nome della nuova Stagione, è un titolo fortemente voluto dalla Presidente del Teatro Livia Pomodoro, motivato da una solida fiducia nei valori della condivisione e della partecipazione, che a partire dalla sfera culturale intrecciano strettamente la dimensione sociale e umanitaria. 
La programmazione 2022/2023 sarà peraltro segnata da alcune importanti novità, a cui ha fatto cenno la stessa Presidente nel corso della cerimonia del Premio Internazionale, rimandando però al futuro ulteriori svelamenti in proposito.
Born Ghost
drammaturgia e performance
Mariasole Brusa
puppets, scene
Jlenia Biffi
video artist
Cosimo Miorelli
musiche originali, pianoforte
Stefano Bechini
sega musicale
Natalia Paruz
violoncello
Marco Algenti
consulenza alla regia
Andrea Macaluso
consulenza tecniche vocali
Francesca della Monica
co-produzione
ERT | Emilia Romagna Teatro
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trusttera · 2 years
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Ferrari fxx k 3d model
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#Ferrari fxx k 3d model driver#
#Ferrari fxx k 3d model manual#
The buildable Ferrari FXX K features a minifigure cockpit, wheels with rubber tires, and authentic details.
Place the car in the wind tunnel featuring a rotating turbine and rolling road with functioning rollers.
The test lab features assorted play-starting elements including a design board, computer monitors, blueprints for the engine, 3D printer, 3D car model and a design sketch of the FXX K on the wall.
This set features a development center with a detailed test lab and wind tunnel, and a buildable LEGO® Speed Champions version of the Ferrari FXX K car.
Includes four minifigures: a Ferrari driver, two engineers and a technician.
A test lab with play-starting accessory elements, including a design board, computer monitors, 3D car model and a design sketch of the FXX K, will also fire the imagination of budding motor racing engineers and drivers. This set features a wind tunnel with a functioning roller and a rotating turbine for the included buildable, minifigure-scale Ferrari FXX K car. Push the boundaries of technological innovation at the development center with the LEGO® Speed Champions version of the Ferrari FXX K. LEGO's Description This is a description taken from.
^ "GP d'Italia - La Formula 1 dà spettacolo in centro a Milano".
"Ferrari FXX-K EVO – Ferrari's track only FXX-K features tweaked aero and less weight".
^ "MP-05 LaFerrari Sapphire Tribute to the FXX-K".
"2015 Ferrari LaFerrari FXX-K - engine, price and video". "Ferrari reveals LaFerrari-based FXX-K in Abu Dhabi".
^ "FERRARI FXX K RECEIVES THE ADI COMPASSO D'ORO AWARD".
#Ferrari fxx k 3d model driver#
On 29 August 2018, the FXX-K Evoluzione (number 54) was shown again to the public during the Formula 1 Milan Festival 2018 led by former Formula 1 driver Giancarlo Fisichella. Performance and weight figures are unknown but a 90 kg (198 lb) decrease in weight is said to estimated by the manufacturer. The FXX-K Evo allows the car to produce 23% more downforce than the standard FXX-K and 75% more than the road-legal LaFerrari due to a modified front fascia, a large rear wing and underbody diffusers. It is an aerodynamic package, available for the existing Ferrari FXX-K. The FXX-K Evo was unveiled at the Ferrari Finali Mondiali 2017 on 28 October 2017 at Stazione Leopolda in Florence during the Ferrari 70th Anniversary celebration. Like the previous FXX and 599XX, the cars will be kept and maintained by Ferrari and will be available to the owners on track day events. Production of the FXX-K began in 2015 and continued until 2017 with a total of 42 units produced. The car has a top speed of 350 km/h (217 mph). On the rear, the tail is higher and includes an electronically operated spoiler with a tail fin and a small wing at the end of each fin to maximize the downforce. The front of the car has a large splitter and twin-profile spoiler, the headlights are very small for improving aerodynamics. Like the preceding FXX and 599XX, the FXX-K is a part of Ferrari's Client Test Driver program, that allows owners of XX cars to drive at special tracks, collecting data for use in future Ferrari road and race cars. It has F1-based technology, including the E-Diff electronic differential, F1-Trac traction control and racing ABS brakes, all controlled from the centre console (Manettino).
#Ferrari fxx k 3d model manual#
The car has four driving modes: Qualify (maximum performance on short distance), Long Run (for long-distance driving), Fast Charge (for faster recharging of the battery) and Manual Boost, that uses all of the power of the engine and batteries for maximum torque, cornering and speed. With a dry weight of 1,165 kg (2,568 lb), the FXX-K has extremely effective downforce generation of 540 kg (1,190 lb) at 200 km/h (124 mph). The V12 engine has been tuned for track use as well as the HY- KERS system. The hybrid powerplant used in the FXX-K has a total power output of 1,050 PS (772 kW 1,036 hp) and over 900 N⋅m (664 lb⋅ft), of which 860 PS (633 kW 848 hp) are delivered by the V12 ICE and 190 PS (140 kW 187 hp) by the electric motor. In 2016, the FXX-K was awarded the Compasso d'Oro industrial design award. It succeeds Ferrari's previous developmental track day offerings, the FXX (and the FXX Evo) and the 599XX (along with the 599XX Evo). Designed by Marco Fainello, Adrián Méndez and architect Samuel Rodriguez at Centro Stile Ferrari, the FXX-K is based on the street-legal LaFerrari. The Ferrari FXX-K is a high performance limited production track day car manufactured by automobile manufacturer Ferrari in Maranello, Italy.
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Exploring the Latest Trends in Web Design for 2024: Captivate Audiences and Stay Ahead
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The digital landscape is ever-evolving, and as a business owner, keeping your website current is crucial. In 2024, web design trends are pushing the boundaries of user experience (UX) and aesthetics, aiming to create immersive and engaging online spaces. This blog post delves into the latest trends that are defining web design this year, providing valuable insights for businesses seeking to elevate their online presence.
1. Storytelling & Emotional Connection:
Web design is no longer just about showcasing information; it's about weaving a narrative that resonates with the audience. Creative website design company in Trivandrum are incorporating elements like interactive storytelling, custom illustrations, and captivating visuals to evoke emotions and forge a deeper connection with visitors.
2. AI-powered Design & Personalization:
Artificial intelligence (AI) is making significant inroads into web design. AI-powered tools can generate unique design elements, personalize content based on user behavior, and even optimize layouts for different devices. This allows for a more dynamic and tailored user experience.
3. Microinteractions & Subtle Animations:
Small, well-crafted animations and interactions can significantly enhance user engagement. These micro-moments, like hover effects, subtle transitions, and dynamic cursor movements, add a layer of polish and interactivity, making the website feel more responsive and engaging.
4. Denser, Richer Graphics & Visuals:
With advancements in technology, web design is embracing denser, higher-resolution graphics and visuals. This includes the use of 3D elements, high-quality video backgrounds, and interactive elements that create a more immersive and visually stunning experience.
5. Bold & Experimental Typography:
Typography is taking center stage in 2024. Web designers are experimenting with bold fonts, unique letterforms, and kinetic typography (text that moves) to create visually striking headlines and impactful design statements.
6. Dark Mode & Sustainable Design:
Dark mode, with its focus on darker backgrounds and lighter text, continues to be a popular trend. It offers several benefits, including reducing eye strain, improving battery life for mobile devices, and creating a sleek, modern aesthetic. Additionally, sustainable design practices are gaining traction. This involves using eco-friendly materials and website elements that minimize environmental impact.
7. Retro & Nostalgic Vibes:
Web design is experiencing a resurgence of retro and nostalgic aesthetics. Elements like Art Deco influences, Memphis Milano patterns, and Y2K-inspired color schemes are finding their way into modern web design, offering a touch of familiarity and evoking a sense of timelessness.
8. Interactive 3D Models & Content:
3D elements are becoming increasingly accessible, allowing web designers to incorporate interactive 3D models and content. This can be particularly effective for showcasing products, creating virtual tours, or providing a more engaging user experience.
9. Microcopy & Conversational UI:
The way users interact with websites is shifting towards a more conversational approach. Microcopy, which focuses on concise and clear writing in areas like buttons, error messages, and CTAs (calls to action), is becoming increasingly important. Conversational UI elements like chatbots further enhance this trend, providing a more human-like interaction with the website.
10. Focus on User Experience (UX):
At the heart of all these trends lies a fundamental focus on user experience (UX). A creative web design company should prioritize intuitive navigation, clear information architecture, and fast loading times to ensure a smooth and enjoyable journey for visitors.
Staying Ahead with a Creative Web Design Partner:
Keeping pace with the ever-evolving landscape of web design can be challenging. Partnering with a creative web design company in Trivandrum possessing the expertise and vision to translate these trends into effective website solutions is crucial. Look for a company that understands your brand identity, target audience, and business goals, and can craft a website that not only looks stunning but also delivers exceptional user experience and drives results.
Conclusion:
By embracing the latest web design trends and prioritizing user experience, businesses can create websites that are not just visually appealing but also functional, engaging, and effective in achieving their online objectives. Remember, a well-designed website is a powerful tool for attracting, engaging, and converting visitors into loyal customers.
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lamilanomagazine · 9 months
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Al Museo di Storia Naturale di Milano apre la nuova Sala sulla Storia dell'Evoluzione umana: martedì 19 e mercoledì 20 l'ingresso gratuito al museo
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Al Museo di Storia Naturale di Milano apre la nuova Sala sulla Storia dell'Evoluzione umana: martedì 19 e mercoledì 20 l'ingresso gratuito al museo. Milano. Riapre da oggi al Museo di Storia Naturale di Milano la Sala dedicata alla Storia dell’Evoluzione umana con un nuovo percorso immersivo e coinvolgente. Il nuovo allestimento permanente è il frutto di lungo lavoro scientifico e curatoriale, e ha coinvolto per la sua realizzazione progettisti, tecnici, grafici e anche artisti. Martedì 19 e mercoledì 20 dicembre, proprio per consentire a tutti e a tutte di visitare la nuova Sala, il Museo di Storia Naturale aprirà eccezionalmente le porte alla città con ingresso gratuito, con una serie di appuntamenti speciali. La nuova esposizione permanente occupa la Sala IX del Museo (circa 400 mq) ed è stata concepita come un ambiente immersivo che consente di cogliere gli elementi dell’evoluzione biologica e culturale della nostra storia a partire da circa 6 milioni di anni fa. In mostra oltre 400 esemplari tra reperti zoologici in scheletro e preparati tassidermici, riproduzioni in calco e 3D di resti fossili, reperti fossili originali e strumenti litici in calco e in originale. Tommaso Sacchi - Assessore alla Cultura Comune di Milano “Il Museo di Storia Naturale è per Milano non solo un punto di riferimento culturale e artistico, grazie a una collezione dall’inestimabile valore scientifico e alle continue contaminazioni tra arte e scienza che propone, ma anche un luogo d’affetto per molti milanesi grandi e piccoli - ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -. È infatti il più antico museo civico milanese e, da sempre, tra i più visitati della città. Il suo pubblico attraversa le generazioni: i genitori che oggi accompagnano i figli sono i bambini di ieri, che come me restavano affascinati davanti al gigantesco triceratopo. Ma i tempi cambiano, la ricerca avanza, la tecnologia apre nuovi scenari, offrendo nuovi strumenti di comprensione della realtà. È dunque nostra intenzione continuare a investire per adeguare i linguaggi del Museo e aggiornarlo ai più recenti risultati scientifici: un percorso che ha già portato recentemente al completo rinnovamento della sala di Mineralogia e che proseguirà anche dopo l’inaugurazione della nuova Sala sulla Storia dell’Evoluzione umana”. Il progetto della Sala è di Migliore+Servetto, che firma anche il concept generale in cui si integrano gli interventi multimediali, concepiti e realizzati da Studio Azzurro. La grafica, a cura di Nexo, guida il pubblico attraverso diversi livelli di lettura che il visitatore è libero di seguire. L’allestimento della nuova Sala restituisce in modo immediato la ripartizione in quattro macro-aree: 1.“Chi siamo?”: la posizione dell’uomo nella natura e all’interno dell’ordine dei Primati; 2.“Un cespuglio africano”: tra 6 e 2 milioni di anni fa in Africa si sono originate e hanno convissuto numerose specie di ominidi bipedi, tra cui le più antiche del genere Homo; 3.“Fuori dall’Africa”: nel corso degli ultimi 2 milioni di anni circa, rappresentanti del genere Homo hanno a più riprese ampliato la propria area di diffusione espandendosi al di fuori dell’Africa; 4.“Homo sapiens”: la comparsa dei più antichi appartenenti alla nostra specie. Al centro di ciascuna delle quattro aree campeggia una torre scenica, pensata come ambientazione di una narrazione tra il fisico e il digitale. Le “linee del tempo” avvolgono tutto il percorso, come elemento di orientamento nell’esposizione del racconto, e tre ambienti ospitano polittici-video che mostrano al visitatore paesaggi abissalmente remoti, coinvolgendolo in un’altra dimensione spazio-temporale. Martedì 19 dicembre il Museo organizza diversi appuntamenti, aperti anch’essi al pubblico con ingresso libero fino a esaurimento posti, per approfondire gli ultimi risultato della ricerca scientifica sul tema. Alle ore 10, dopo i saluti istituzionali dell’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, si svolgerà la lectio magistralis del prof. Giorgio Manzi, Paleoantropologo alla Sapienza Università di Roma, dal titolo “Sulle tracce dell’evoluzione umana”. Alle ore 14.30, moderata dalla giornalista scientifica Silvia Bencivelli, prenderà il via “Una conversazione sull’evoluzione umana”, durante la quale interverranno: Marco Cherin, Paleontologo (Università di Perugia), Jacopo Moggi Cecchi, Paleoantropologo (Università di Firenze), Marco Peresani, Archeologo (Università di Ferrara), Fabio Di Vincenzo, Paleoantropologo (Università di Firenze), Olga Rickards, Antropologa molecolare (Università di Roma “Tor Vergata”). Entrambi gli incontri potranno essere seguiti in diretta streaming su scienzainrete.it Info su museodistorianaturalemilano.it, @museostorianaturale_milano... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Earth Angel
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Word Count: 2.7k
Pairing: Sam Alexander x Quill! Reader
Summary: Sam Alexander is an idiot
A/N: Btw this is the Guardians of the Galaxy plot line, but with my own spin. Set after Guardians 2. Sam’s backstory based off the Disney XD cartoon and comics. Also when I say her skin is Snow White I mean actual white, her being alien and all. First oneshot, kinda nervous 👉👈
Sam Alexander is an idiot.
It was just one of the facts of life. Like physics, death, that planets weren’t flat, or that Footloose is one of the greatest movies of all time.
He was annoying, he thought he was better than you because he could fly and stuff, and he stole your dads attention.
You were the daughter of the legendary outlaw, ex-Ravager, half god, Star Lord. Also the product of a one night stand with some alien chick. You never knew your mother, she dumped you with him as a baby. You never felt the need to find her, you had a family that loved you, even if they showed it in weird ways.
Rocket was cool, he taught you mechanics and how to build weapons that could blow up moons. Drax protected you as if you were his own daughter. Groot was nice to chill with when you wanted peace and quiet from your crazy family, he just stuck to his video games. Mantis was weird, but a good cook. Nebula was mean and scary, and she hated kids. She didn’t live on the Milano though, so it was chill. Gamora was a buzzkill, but taught you self defense and strategy. Plus she was dating your dad.
Then Sam Alexander, Nova, showed up one day. They spent more and more time helping him control his powers and find his dad. You felt left out and a little ignored, only increasing your resentment for the Earthling. You understood of course, if you got separated from your family you’d do anything you could to find them, but did he have to also be obnoxious and self absorbed? Of course he did.
You watched as Gamora, Drax and Groot began teaching him target practice, in the middle of the hallway. Because obviously that’s the ideal spot. He wasn’t a terrible shot, but he did miss and nearly shoot your dads head off.
“Woah! Watch where you’re pointing those things!” Quill shrieked as he jumped away from the energy beam.
“Oops.” Sam shrugged stupidly.
“You might want to get out of the way.” Gamora warned.
“Y/N, what’s up kiddo?” Your dad asked as he reached you, affectionately ruffling your hair.
“He’s an awful shot.” You shook your head when Sam idiotically missed and hit the wall again.
“Think you can do better?” He turned and grinned cockily at you.
“I know I can.” You snapped back, glaring at the moronic look on his face.
“They shall compete, whoever wins will shoot the other in victory.” Drax announced.
“Nobody’s shooting anybody.” Your dad sighed. “Remember what happened last time?”
“A competition could motivate Samuel to do better.” Gamora shrugged. “I say it’s worth a shot.”
“What do you say? Up for it?” Your dad asked you both.
“It’s on, White Out.” Sam cracked his knuckles.
“You’re going down, Bucket Boy.” You sneered at him as you stood up, crossing the deck to glare up at him.
Star Lord tossed you one of your elemental guns, and Groot grew more fruits along his arm as targets. You both began shooting, your shots much more clean and precise, while his were messy and just plain luck.
“Ha! I win!” You cheered in victory.
“What? No way! I got way more than you did!” Sam crossed his arms.
“Are you kidding? You got like, 3!”
“Nuh Uh!”
“Drax! Did you see?” You whipped around angrily.
“It is true. Y/N Quill did win the competition.” Drax nodded. “You may now shoot Samuel in victory.”
“Gladly.” You turned back around and shot at his feet, making him yelp and jump away.
“Hey! Stop it!” He complained before running as you shot again.
“Get back here, coward!” You yelled as you chased him around the ship.
“Ow! Can someone stop her?”
Drax and Groot watched as he ran away from you as if he were being pursued by an army, and you charged and shot at his feet to scare him.
“She likes him, you know?” Gamora cleared her throat.
“What? No she doesn’t.” Quill scoffed as they watched. “She clearly hates him.”
“I agree with Gamora. Violence is the highest form of flattery.” Drax asked.
“I don’t think that’s right...”
“I am Groot.”
“Exactly! Thank you, Groot.” Quill laughed.
“You’re so cute.” Gamora chuckled. “You’ll see. I hated you when we first met, remember?”
“Wow, thanks.”
“Who’s killing who?!” Rocket yelled from somewhere below deck. “Can you guys keep the racket down?!”
“Ow! That’s my ankle!” Sam screeched.
“Oops! I do so sincerely apologize!”
“Okay, enough shooting, children! How about lunch?”
Sam didn’t know why you hated him so much. What’s not to like? He could flirt, he was handsome, he had a nice smile, and was the Human Rocket! He was cool!
Sure he had to make everything a competition, and sure he purposely aggravated you, and sure he teased you a lot, and sure he said stupid stuff...okay so he could see why you weren’t thrilled with his presence.
He didn’t know why he acted like this with you, he just...did. It definitely wasn’t cause he was a little intimidated by you. By your chocolate brown eyes, your smooth dark hair, your angelic, snow white complexion, your captivating smile or charismatic personality...no! Definitely not that.
When he initially met you he was charmed by your dorkiness and sarcasm. You greeted him happily and asked a bunch of questions. Overtime he noticed you became more distant, and you were competitive and angry at him. For no reason! It definitely wasn’t cause he called you Crest 3D White, that’s for sure.
“I can assist you, you know.”
“Huh?” He snapped out of his thoughts, turning to see Drax had joined him in the lounge, where he was playing an ancient video game from like, the 80s.
“I know you are attracted to Miss Y/N Quill.”
“W-What? No I...I don’t. What do you mean? Not me.” Sam stuttered, shaking his head quickly. “No I uh...I hate her! Yeah, she’s annoying.”
“But so are you. You are both dancers.”
“Huh?” He said stupidly, once again.
“Drax, leave the kid be, would ya?” Rocket said from his other side. Great, another eye witness of Sam’s humiliation.
“Samuel, I will tell you the same thing I told Quill to motivate him to pursue his love for Gamora.” Drax ignored the not-raccoon.
“Oh, here we go.” Rocket groaned. “Don’t listen to this nonsense-“
“There are two types of beings.” Drax continued. “Those that dance, and those that do not. You are a dancer. Miss Quill is a dancer.”
“Okay, so we both dance? So what?” Sam questioned.
“He means go for it!” Rocket rolled his eyes dramatically. “Listen, I’m only saying this cause I’m sick of watching you make goo goo eyes at her.”
“I don’t do that-“
“She likes you, you like her. What’s the holdup?”
“Well, she hates me?”
“Y/N Quill does not hate you, Samuel.” Drax heavily pat his shoulder. “She is much like Gamora. The more she shows dislike, the more she is allured by you.”
“That’s wrong on so many levels.” Rocket scoffed. “But he’s right.”
“Huh?” Sam gawked, once again.
This touching and informing conversation was interrupted when the ships was knocked aside by an explosion. They ran up front, seeing Chitauri battleships.
“They’re here for the helmet!” Gamora yelled to the team.
“Jump point! Jump point!” Quill ran to the controls, Rocket hopping into the co pilot seat.
“Y/N! Take Sam and take the back blasters!” Gamora ordered you.
“Come on, Bucket Head!” You grabbed his arm and dragged him below deck, leading him into the small room.
You and Sam quickly got in the chairs and activated the blasters, beginning to shoot down the Chitauri ships. The Milano shook as it was hit by the Chitauri weapons, the explosions loud and intense.
“Damn, you are a good shot!” Sam yelled over the commotion.
“I know!” You grinned, caught up in the excitement of the battle. “On your right!”
A blast hit the glass, nearly cracking it. You cursed and yelled up to the deck to get you guys out of there.
“Prepare for jump!” Gamora yelled down.
You both held onto your seats, before the ship catapulted through the jump point. You both fell forward onto the glass when the ship abruptly stopped, Sam hitting his nose directly on it.
You groaned as you got up, looking and seeing blood pouring down Sam’s face.
“Oh great, get blood all over the seats.” You teased. “I gotta clean that later.”
“Thanks for the concern.” He scoffed.
“I’m kidding. Come on.” You grabbed his arm and helped him up.
“You guys okay?” Your dad shouted as he ran below deck.
“Bucket Heads bucket didn’t protect his face.” You giggled as you handed Sam a roll of paper towels.
“Oh shut up.” He grumbled as he took off said Bucket and held a paper towel to his nose.
“Okay. Don’t use your helmet for now. We need to come up with a game plan.” Your dad ordered him. “Groot! Stay down here with them!”
“What? Why can’t we have a say in this?” You instantly snapped.
“Y/N, it’s time for the grown ups to talk.” Your dad said sternly as Groot trudged down the stairs, going to his room.
“But dad-!”
“Stay down here, okay? Keep an eye out behind us, Alright?”
“Fine.” You mumbled, plopping down onto the couch.
“Thank you.” Quill sighed before going back up to the deck.
Now it was awkward. Just you and Sam Alexander, the stupid Bucket Head. He avoided eye contact with you, focusing on holding the paper towel to his nose.
You tapped your fingers on the arm of the couch, trying to think of anything to break the tension and awkward silence. You didn’t have a tv down here, and the cassette player was above deck.
“Uh...you hungry?” You asked after awhile.
“Sure.” Sam shrugged.
You went to the kitchen and grabbed some snacks, tossing some to Sam as you walk back. You both silently ate, looking at anything but the other person. It was so quiet you could hear the muffled arguing of the Guardians above deck, in the lounge in an attempt to keep their conversation secret.
“Hey, Y/N?” Sam said finally, after an excruciating...25 minutes.
“Yeah?” You asked.
“Why do you hate me?”
You looked up from your food, your brown eyes locking on his green ones.
“I don’t hate you.” You sighed.
“Then why did you try to kill me the other day?” He chuckled. “And you always...glare at me.”
“I just...” you take a breath. “I don’t hate you. I’m just...you take up a lot of my dads attention.”
He blinks, then realizes what you’re saying.
“You’re jealous?” He raised an eyebrow.
“Let’s not push it.” You say sternly, then soften up again. “But yeah.”
“Uh...why?”
“It’s gonna sound bratty.”
“Okay.”
“Okay.” You repeat. “As soon as you got here, all the attention was on you. It’s always just been us, no one else. It was hard adjusting, I guess. My dad hasn’t really noticed me much cause he’s been focused on you. I understand, of course.”
“Oh...”
“I told you it’d sound bratty.”
“No! No.” Sam cleared his throat. “Not at all I just...I didn’t realize it. I just thought you didn’t like me.”
“Well, you are pretty annoying.” You giggle. “You think you’re a better shot than me.”
“I am though.” He grinned.
There was another long stretch of silence, but this one wasn’t uncomfortable or tense.
“I’m sorry. I haven’t really had a father figure in awhile. Your dads cool.” He fidgeted with his helmet, which was in his lap.
“He is.” You nod.
You both smile softly at each other, finally understanding the other for the first time since meeting.
“Wanna sneak upstairs and eavesdrop?” You offer.
“Don’t mind if I do.” He gave you a mischievous grin.
“Gamora! Drax! Rocket! Mantis! Quick! Somethings wrong with the children!” Quill whispered shouted into the kitchen, where said Guardians were eating.
“What? Did they finally kill the other?” Gamora asked as she joined Quill behind the doorway.
“No! They’re getting along!”
He pointed to where you and Sam were lounging together, laughing and chatting away.
“Well we can’t hear them over this damn music.” Rocket grumbled.
“If we turn it off they’ll get suspicious! You know how teenagers are!”
“Do you think they’ve lost attraction to each other?” Drax asked. “There are no signs of violence.”
“Which is a good thing, man.” Quill insisted. “Look at them! They’re basically in each other’s laps!”
“What do you-“
Gamora was cut off when suddenly you kissed Sam. The Guardians’ jaws all dropped, and Quill went to go go break it up.
“Don’t you dare!” Mantis tugged him back.
“The Creepy Bug Lady is right. You should never interrupt a moment like this, especially between beings their age.” Drax told Quill.
“We cannot give away that we’ve been spying on them.” Gamora nodded.
“They’ll never know, Sam’s too busy sucking face with my daughter!”
Of course you knew they were watching you. They weren’t exactly known for being inconspicuous.
Ever since the Chitauri attack you and Sam had gotten along great. You weren’t fighting or shooting each other anymore, and any competition was purely for fun. You were surprised nobody had pointed it out yet, since the Guardians has no shame in calling anybody out, and weren’t exactly known for thinking before they speak.
You saw them out of the corner of your eye while Sam was telling you about new video games on earth that were much bette than the ‘trash’ your dad owned. You just wished the music was quieter so you could hear what they were saying.
“Sam?” You said suddenly.
He stopped mid sentence and raised an eyebrow questioningly.
“Can I tell you something?”
“Sure.” He shrugged. He assumed you would tell him something personal, since nobody says ‘can I tell you something?’ followed by something unimportant.
“I think I like you.”
“Well, you obviously don’t hate me anymore.” He shrugged. You blinked, thinking he was joking at first. Nobody could be this stupid. Yet of course, he proved you wrong.
“No, Sam.” You laugh. “I like you. Like like you.”
His eyes widen in realization, and his face heats up. He opens his mouth to say something, but he ended up looking like a bonehead.
Come on Sam! Say something! Anything! Anything at all!
“Neat.”
Not that!
“Oh, uh...” your face falls.
“No! That’s not what I meant!” He quickly says, now even more red and flustered. “I uh...I like you too! I just didn’t think you felt the same way, Y’know? You’re like really cool and really pretty. Not that I like you cause of your looks! That’s just a plus! You’re badass! Not that I-“
You cut him off by kissing him, and you could hear your dad shriek over the music. Sam stiffened, eyes wide. When he finally kisses back you realize he’s actually a good kisser. He hooks and arm around your waist as you wrap yours around his neck.
When you pull away you both don’t know what to say, just staring into each other’s eyes.
Come on Sam, think of something.
His eyes turned to the cassette player when a familiar song started playing. His mom used to play it in the car on the way home from school.
Earth angel, Earth angel, will you be mine? My darling dear, love you all the time. I'm just a fool, a fool in love with you.
“Do you uh...wanna dance?” He cleared his throat awkwardly.
Earth angel, Earth angel, the one I adore. Love you for ever, and ever more. I’m just a fool, a fool in love with you.
You smile at the offer, standing and pulling him up with you. You guide one of his hands to your waist, intertwine your fingers with his other hand.
I fell for you, and I knew. The vision of your love's loveliness. I hope and I pray, that some day. I'll be the vision of your hap, happiness.
You both sway gently with each other, your head resting on his shoulder, this time unaware of the eyes on you.
“Told you she liked him.” Gamora whispered to Quill.
“Yeah yeah.” Quill grumbled, keeping his eyes on the two of you.
“See Rocket? They’re both dancers.” Drax grinned proudly.
You giggled as he dipped you, leaning down and kissing you gently.
Oh, oh, oh, Earth angel, Earth angel, please be mine. My darling dear, love you for all time. I'm just a fool, a fool in love with you.
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satoshi-mochida · 3 years
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Gematsu recently spoke to Ryuichi Nishizawa, creator of the Wonder Boy series and co-founder of Westone Bit Entertainment, to discuss his upcoming arcade game revival Clockwork Aquario, which was originally planned for release in 1994 before the fighting game-dominated arcade game market caused its cancellation. Now, with ININ Games and Strictly Limited Games, the side-scrolling action game is being completed and released for modern consoles.
In the email interview, Nishizawa discussed how the revival came to be, how it feels to revisit and complete the project, how it differs from the 1994 version, the game concept, its staff, and even shares what game he hopes to bring back next—albeit not one that was cancelled.
Get the full interview below.
Gematsu: Before its cancellation, Clockwork Aquario was originally planned to be released as Westone’s final arcade game. What was the ultimate nail in the coffin?
Ryuichi Nishizawa, Game Creator: “After we decided to cancel the release of Aquario, we discussed the plan for the next arcade game. At that time, we had not yet decided to withdraw from arcade games. We spent several months considering our plans, but the arcade game market at that time was split between fighting games and casual games such as puzzles and mahjong, neither of which were games we wanted to make. Arcade games were the star of the game industry, but we decided to withdraw from arcade games and concentrate on console games.”
So what led to its revival?
Nishizawa: “With the spread of social networking sites, the existence of Aquario became widely known to overseas enthusiasts, and the number of requests from fans who wanted to see it increased. And fortunately, we were able to restore the source code of Aquario because it was still in our company.”
Now that you’re back at it, how does it feel to revisit the project?
Nishizawa: “It’s a strange feeling. Experiences like this are hard to come by, so I am grateful for the twist of fate. During the development process, as the restoration of the game progressed, I was reminded of many things from the development days 27 years ago. I wanted to reward myself for not giving up and completing the game until the end.”
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Clockwork Aquario was mostly complete back in 1993. How much of that has been salvaged for its revival, and how much of it is all-new?
Nishizawa: “When we started restoring the game, we thought we had all the programs and data needed to do so, but while the development proceeded, we found out that there were several pieces of missing image data. The title screen and part of the ending background were missing. We had no choice but to make new ones for those parts. It was a very difficult task to make them fit the pixel design of the time. It was similar to the work of a craftsman restoring a work of art.”
Clockwork Aquario wasn’t very well received during its initial location tests. What were the main issues and how are they being addressed this time around?
Nishizawa: “At that time, fighting games were booming at the video game arcades. This was a time when games in genres other than fighting games were all struggling. The management of video game arcades focuses on sales per unit area. The sales of fighting games were very high because they had a short playing time. They earned three to five times more than other games. Aquario was a traditional type of game where the better you play, the longer you can play, so it was not comparable to fighting games.”
Have any quality-of-life or accessibility features been implemented, such as a rewind option? Or is the game being kept as close to the original vision as possible?
Nishizawa: “Since this is a game that no one has ever seen before, we are focusing on recreating the original. However, since the platforms on which the game is running are different, we have optimized the controller and screen display for today’s consoles.”
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Who are the main characters of Clockwork Aquario, and what are they setting out to do?
Nishizawa: “The player can choose one of the three main characters to play as. They are Huck, a boy; Elle, a girl; and Gush, a robot. They fight to destroy the ambitions of Dr. Hangyo, who plans to take over the world. And they only use their bare hands.”
Each character has their own moveset. Can you tell us a little bit about their actions?
Nishizawa: “Each character has slightly different controls and animations. I’d like to properly explain the differences, but since there are no remaining written specifications, I don’t know exactly how it works either. (Laughs.)”
OK, so what would you say are the defining gameplay traits of Clockwork Aquario? What separates it from other side-scrolling action games?
Nishizawa: “The concept of the game is simultaneous dual-player action. It is characterized by the feature of holding and throwing enemies. You can also throw allied characters. On the other hand, it also means that you can also be thrown.”
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Which Westone Bit Entertainment game would you say Clockwork Aquario most resembles?
Nishizawa: “I think Monster Lair is the closest in terms of side-scrolling two-player simultaneous play. It’s also similar in that the boss battles are flashy.”
How much of the original staff is working on the revival?
Nishizawa: “There were four original members who participated in this work. Mr. Kurihara, who was the main programmer for Aquario, took the lead in supporting the project. United Games Entertainment was in charge of the actual development of the restoration, but whenever we encountered something we didn’t understand during the development, we contacted the development staff and solved the problem through consultations.”
Are there any plans to release the game on additional platforms, such as Xbox One or PC?
Dennis Mendel, Co-Founder of ININ Games and Strictly Limited Games: “As we have more projects to be announced later this year, we need to be careful with our resources—this is why we decided to focus on Switch and PlayStation 4. If we see demand from the Xbox and PC community, then we will definitely look into porting the game to other platforms as well.”
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Do you expect we’ll see more of Clockwork Aquario‘s world and characters in the future—be it in additional games or media?
Nishizawa: “The main game is 27 years old, so it is indeed old-fashioned, but I have the impression that the enemy characters and the world are still suitable for today. The boss characters in particular have great designs, and I would love to see them modeled and animated in 3D. I’m waiting for fan art. (Laughs.)”
Are there any other Westone Bit Entertainment games you hope to bring back in the future?
Nishizawa: “I would love to remake the arcade version of the robot shoot ’em up AURAIL. It’s a personal favorite of mine, as I took hard work to create this title. The world was created with a lot of effort, but it’s not fully expressed on the game screen, so I’d like to use modern technology to express it to the fullest.
“Also, the other day I was watching a gameplay video and I thought it would be interesting to remake it. The first game that was released only in Japan was Milano no Arbeit Collection. It’s a game for the original PlayStation that was only released in Japan. It is the ultimate 2D game for pixel-art lovers, and the quality of the animation is outstanding. I’d like to remake this game with the original pixel art, but I’d have to find about five professional pixel artists to do it. It’s quite difficult.”
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Clockwork Aquario is still without a concrete release date. Is there a narrower release window you can share other than simply “2021”?
Mendel: “As development on the game itself is basically finished, I think it is safe to say that the game will see a release in the fall. All missing graphics and sounds have already been implemented and some extra features have been added, so if we don’t encounter unforeseen problems during testing, the game should reach gold status soon.”
Is there anything else you would like readers to know about Clockwork Aquario?
Nishizawa: “This game is truly a ‘discovered’ visionary game. It is something close to a miracle that a game that was cancelled is now being released after 27 years. I would like to thank Dennis and everyone involved for their hard work in making this project happen. Thank you so much. I look forward to sharing this miracle with you, all readers.”
Thank you for your time, Nishizawa-san and Dennis!
Clockwork Aquario is due out for PlayStation 4 and Switch this fall. Limited print physical editions are currently available for pre-order.
View a new set of screenshots at the gallery.
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ultramovie-blog1 · 4 years
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tarditardi · 3 years
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PEQUOD ACOUSTICS, il sound di #SAVE THE NIGHT by JÄGERMUSIC LAB 2021
Il sound ed il design degli speaker Pequod Acoustics continuano ad essere 'al centro della scena'  italiana ed internazionale.
Dopo la collaborazione con Benny Benassi ed il suo Panorama, che ha portato in tutto il mondo grazie al web la bellezza di Venezia, dell'Arena di Verona e di tante altre location mozzafiato, dopo la partnership con Kawasaki Puccetti Racing per il Campionato Mondiale Superbike, ecco un'altra bella notizia per chi vuol sentire forte il sound della nuova scena musicale.
Il suono degli artisti selezionati per JÄGERMUSIC LAB 2021, il format nato per scoprire i nuovi talenti della musica elettronica italiana e avvicinarli al grande pubblico, è stato diffuso da casse Pequod Acoustics.
L'occasione, da martedì 5 a sabato 9 ottobre 2021 è stata  #SAVETHENIGHT, una mostra multi-creativa dipinta digitalmente per sostenere e celebrare il mondo della notte presso lo spazio Areapergolesi a Milano. Il supporto tecnico dell'evento è stato curato da RdaPro, distributore italiano del marchio.
#SAVETHENIGHT è di una campagna internazionale nata nel 2020 ideata e promossa da Jägermeister con il fine di sostenere il mondo della notte e destinata direttamente al finanziamento dello sviluppo di nuovi progetti creativi e di artisti che hanno mantenuto viva la nightlife attraverso il loro lavoro. Con questo piano sono stati sostenuti, ad oggi, oltre 500 progetti creativi, aiutando più di 1.500 artisti tramite il "Meister Found" permettendo di organizzare oltre 2.500 "Meister Drop-In" e "Meister Class", le lezioni virtuali gratuite tenute da alcuni dei migliori musicisti, baristi e artisti di tutto il mondo.
Grazie allo JÄGERMUSIC LAB 2021, #SAVE THE NIGHT è stata declinata in un'installazione full- immersion dipinta digitalmente attraverso 3D mapping e oltre 20 milioni di pixel e luci per raccontare un viaggio totalizzante nel mondo della notte che prende spunto dall'album "TO THE OTHER SIDE" del duo di dj italiani The ReLOUD, tramite una video art exhibition ideata e creata da The ReLOUD stessi in collaborazione con Sergio Pappalettera e il team di Sugo Design, menti creative dietro tour di Jovanotti, Mace, Guetta, Garrix solo per nominarne alcuni, al fine di celebrare il concept dell'edizione JägerMusic Lab 2021 e l'iniziativa globale della nightlife community.
Nella foto Ostro: https://pequodacoustics.com/ostro
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http:// www.pequodacoustics.com
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babbletop · 4 years
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List of the top 10 fast food items that totally failed in America. There have been some shocking fast food failures. They are beloved fast foods you'll never be able to order again and totally forgot about. ➡️ SUBSCRIBE to BabbleTop! https://www.youtube.com/channel/UCX--mGSg0UwDjl7MDL8H5Jg?sub_confirmation=1 The Big Mac, The Whopper, KFC Chicken, and the Pepperoni Pizza are some of the most classic and well known fast food items in the world. Unfortunately, many other fast food items over recent decades have not been met with the same excitement. So on that note, here are the Top 10 Fast Food Items That Totally Failed. Not every item on a fast-food menu can be a hit. What would you do if your favorite order fell onto a growing list of discontinued fast-food items in America? If you enjoyed this video list of the top 10 fast food items that totally failed in the United Staes of America. Comment: #fastfood #foodfails #fails TIMESTAMPS: 0:00 Fast Food Items That Totally Failed 0:23 Burger King's Satisfries 1:26 McDonald’s Salad Shakers 2:45 Wendy’s Frescata Sandwiches 4:00 Taco Bell's Seafood Salad 5:28 Pizza Hut's Priazzo 6:54 McDonald’s Hula Burger 8:18 Taco Bell's Mountain Dew A.M. 9:52 Tim Hortons Beyond Meat Burger 11:19 KFC’s Double Down 12:45 McDonald’s Pizza SUMMARIES: - Burger King Satisfries missed the mark by offering “healthier fries” that displayed a series of failures on the company’s behalf. - In the year 2000, as brands began to focus on the new millennium and new healthier lifestyles, McDonald’s decided to add an exciting and fun addition to the menu: Salad Shakers! - What Wendy’s missed in its “Frescata” sandwiches was the advertised freshness. - In 1986 Taco Bell put forth a Seafood Salad in hopes of increasing sales and to compete against the Mickey D's fish sandwich that at the time, was incredibly popular and rather indivisible in terms of consumer enjoyment. - The Priazzo pizzas were offered in three mouth watering flavors: the Roma, the Florentine, and the Milano, which all featured an assortment of different meat and vegetable toppings. - The story behind the Hula burger is absolutely fascinating. - Mountain Dew A.M. opted to replace the morning brunch beverage with good old Mountain Dew. - Tim's introduced the Beyond Meat Burger to the menu in 2019 alongside several “Beyond Meat” breakfast sandwich options. - The lack of continued sales for the Double Down, was the main reason it was removed. - Few are likely to forget about one of McDonald’s largest brand failures, McPizza. 📺 10 Biggest Fast Food Failures Of All Time (Part 2) https://youtu.be/lj20mrE5fFI 📺 10 Biggest Fast Food Failures Of All Time (Part 3) https://youtu.be/S7OFwzkY34Q 📺 Top 10 All Time Worst Fast Food Fails https://youtu.be/ME3VOtQul28 📺 10 FUNNY Fast Food FAILS That Will Make You Want to Eat at Home (Part 2) https://youtu.be/2NmqMNUwYgg ➡️ SUBSCRIBE to BabbleTop! https://www.youtube.com/channel/UCX--mGSg0UwDjl7MDL8H5Jg?sub_confirmation=1 🥳 JOIN and become a BabbleTop member! https://www.youtube.com/babbletop/join 👕 Check out our MERCH! https://ift.tt/2xcFumO 🔥 Our Most Popular VIDEOS! https://www.youtube.com/watch?v=uOvb3ZRIwh0&list=UUX--mGSg0UwDjl7MDL8H5Jg Come hang with us on TikTok: https://ift.tt/2EzPugR Make our acquaintance on Facebook: https://ift.tt/2lGIySq Follow us on Instagram: https://ift.tt/2yZ3ltY Give us a shout on Twitter: https://twitter.com/babbletop/ Visit our world directly: https://babbletop.com/ All clips used for fair use commentary, criticism, and educational purposes. See Hosseinzadeh v. Klein, 276 F.Supp.3d 34 (S.D.N.Y. 2017); Equals Three, LLC v. Jukin Media, Inc., 139 F. Supp. 3d 1094 (C.D. Cal. 2015).
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spaceexp · 5 years
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Of Strawberry Jelly and Earthquakes: Space Station Investigation Studies Colloids in Microgravity
ISS - International Space Station logo. May 22, 2019 If you think your strawberry jelly is unrelated to earthquakes, think again. A new International Space Station investigation, Advanced Colloids Experiment-Temperature-10 (ACE-T-10), is using temperature changes to better understand how colloids – or ‘disordered solids’ – age or fail. Understanding this stress relaxation in disordered solids may provide hints about seismic events on earth. This experiment could also benefit the future exploration of the Moon, Mars and beyond by providing insight into material failure. Colloids are materials where nanoparticles or small droplets of one material are dispersed in a fluid. These soft materials are common in daily life; examples are whipped cream, jelly, fabric softener, milk and muddy water.
Image above: NASA astronaut Ricky Arnold performs maintenance on the Advanced Colloids Experiment Module located inside the Light Microscopy Module. Image Credit: NASA. ACE-T-10 studies colloids in which the attraction between nanoparticles gets stronger with increased temperature. While at room temperature, the colloid behaves as a liquid. When the suspension is heated to above approximately 40°C, the particles rapidly stick to each other, forming a rigid network that can sustain its own weight – a process called gelation. This is similar to what happens in the tempering of glass. However, fast gelation produces stresses in the material that progressively relax through a cascade of restructuring events akin to ‘micro-quakes.’ The aftershocks eventually induce larger restructuring events involving the entire gel. These dramatic upheavals of the gel structure can be predicted, at least statistically, because they are heralded by an observable ‘jittery’ stage. ACE-T-10 confocal microscopy images enabled by the space station may allow scientists to highlight the rupture of these microscopic gel strands that is anticipated to lie beneath these curious tremors.
Image above: The Light Microscopy Module (LMM) enables novel research of microscopic phenomena in microgravity, with the capability of remotely acquiring and downloading digital images and videos across many levels of magnification in 3D using confocal microscopy. Image Credit: NASA. “Temperature plays a dual role in this,” said Primary Investigator Roberto Piazza. “It is the factor that changes the interactions between the particles, making them stick together; at the same time, it is the driving force that promotes the gel’s spontaneous restructuring. On Earth, however, gravity acts as an additional stress on the material that can influence the way the gel restructures. Experiments in microgravity are mandatory to quantify whether gravity (gel weight) plays a relevant role or not.” The space station’s laboratory provides other benefits as well. “The space station’s Light Microscopy Module (LMM) in the Fluids Integrated Rack allows scientists to control the temperature of the system and provides a 3D structure of the material,” said Stefano Buzzaccaro, co-investigator for ACE-T-10. “In collaboration with the European Space Agency (ESA), we are developing a light scattering setup that, in combination with the confocal LMM, gives us everything we need to try to understand the problem of gelation.”
Image above: A colloidal gel coarsens when its temperature is increased. Image Credits: Stefano Buzzaccaro, Soft Matter Lab at Politecnico di Milano. Similar to colloids, the Earth’s crust also releases stress through earthquakes. ACE-T-10 could provide insight into the events that anticipate these quakes, allowing scientists to provide better forecasts of when they might happen. It can also contribute to predictions related to product shelf life and the failure of structural materials in roads and bridges. “This is especially important when you are on Mars and you have to construct materials using Martian crust,” said Buzzaccaro. “You can find a method to monitor the damage of the material you use and forecast its failure.” Food for thought when you make your next colloid and peanut butter sandwich. Related links: Advanced Colloids Experiment-Temperature-10 (ACE-T-10): https://www.nasa.gov/mission_pages/station/research/experiments/explorer/Investigation.html?#id=7881 Light Microscopy Module (LMM): https://www.nasa.gov/mission_pages/station/research/experiments/explorer/Facility.html?#id=531 Fluids Integrated Rack: https://www.nasa.gov/mission_pages/station/research/experiments/explorer/Facility.html?#id=351 Spot the Station: https://spotthestation.nasa.gov/ European Space Agency (ESA): http://www.esa.int/ESA Space Station Research and Technology: https://www.nasa.gov/mission_pages/station/research/index.html International Space Station (ISS): https://www.nasa.gov/mission_pages/station/main/index.html Images (mentioned), Text, Credits: NASA/Michael Johnson/JSC/International Space Station Program Science Office/Andrea Dunn. Greetings, Orbiter.ch Full article
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ducadibaionette · 6 years
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La trasmissione di Adrian la serie è proseguita nelle ultime due settimane, come previsto. Nessuna cancellazione prima del tempo, per ora. Sfortunatamente. Il caos presente in Adrian temo ci stia avvicinando alla morte termica dell’Universo di una frazione di secondo più rapidamente rispetto alla media delle altre serie. Ma in fondo, dopo aver visto Adrian la serie (anzi, la serie evento), ci importa davvero che l’esistenza possa finire un poco prima?
Per chi si è perso il precedente appuntamento: ecco l’articolo dedicato ai primi due episodi di Adrian.
Lettera di presa di distanze da “Adrian la serie” di Manara.
Capisci che un prodotto di intrattenimento è B-b-buono quando ogni singola persona coinvolta dichiara di non averci avuto nulla a che fare, o che comunque non sapeva cosa ne sarebbe uscito, o se lo sapeva non era d’accordo però non è stato ascoltato.
Ogni. Singola. Persona.
E uno si immagina che Celentano abbia impiegato dieci anni perché Adrian lo ha dovuto scrivere, dirigere e disegnare lui, tutto da solo, chiuso in cantina. E a Mediaset è sembrata un’ottima idea trasmetterlo, dopo che Sky aveva scaricato il progetto come una mucca scarica gli intestini.
Bellissima scelta.
Adrian, la serie: di cosa parlare oggi?
Tornando al nocciolo dell’articolo, questa volta non ci dilungheremo nei molti dettagli demenziali dei due episodi. Non ho nemmeno considerazioni sul linguaggio della violenza da condividere, visto che ne abbiamo già parlato… e stranamente ce l’abbiamo fatta senza l’arrivo di femministe urlanti, anzi, diverse lettrici mi hanno ringraziato per quanto scritto.
Non parleremo del cambio di alleanza fatto da Agente Smith e Pinotto, che da un minuto all’altro passano da essere i più fedeli servitori del Potere a divenire alleati di Adrian (che di fronte a loro, col loro assenso, crea Darian). Né commenteremo che se uno sa giocare a scacchi, anche solo un poco, non è credibile che arrivi a trovarsi allo scacco matto in una mossa senza accorgersene, men che meno se è lui che sta per farlo!
Non parleremo del ferocissimo regime che invece di assassinare Adrian/Darian gli affida un programma in televisione, ma poi cambiano idea e cercano di ucciderlo… mandandogli addosso una rockstar fallita, invece di un vero sicario. Meraviglioso.
Non ci occuperemo del motivo per cui nel 2068 due contadini arrivino dalla campagna, con tanto di pecora al seguito, e ammirano le “città” con stupore mentre i milanesi ridono loro dietro, come se fossimo nel 1968. Anzi, meglio: nel 1928. Davvero nel 2068 dobbiamo immaginare che i campagnoli vivano come dei primitivi e non abbiano mai visto le incredibili “città”? Mah!
2068 oppure 1928?
Non parleremo di tante cose, perché Adrian è un chicca demenziale a ogni minuto e non mi va di fare dodicimila parole di articolo: se volete godervi delle buone descrizioni degli episodi vi rimando a Victorlaszlo88 (episodio 3 ed episodio 4). Seguitelo: oltre a essere un Grande Antico di YouTube Italia, partito nel lontano 2009, i suoi video su Adrian sono molto divertenti.
Un inganno di inganni ingannato da un inganno.
A quanto pare a Celentano piacciono gli inganni, i tranelli, i misteri. Non solo quando lui fa come cazzo gli pare nei suoi spettacoli, e si vanta di sabotare l’audience di una canale, ma anche nella serie.
Il misterioso Adrian, introvabile e impossibile da riconoscere, viene cercato dall’azienda svizzera di orologi, che gli mette una taglia di un milione di euro.
Ma Adrian è anche la Volpe, e nessuno sa chi sia la misteriosa Volpe che sta affrontando i predoni di Hokuto no Ken trasferiti in questa serie per dedicarsi al turismo sessuale non consensuale.
Ma l’inganno compenetra l’inganno, perché nessuno collega il misterioso Adrian e la misteriosa Volpe apparsi nel giro di pochi giorni a Milano.
Migliaia di persone a loro volta ingannano l’azienda svizzera di orologi dando indicazioni fasulle, solo per farsi intervistare dai giornalisti.
Agente Smith e Pinotto a loro volta fregano l’azienda svizzera e vengono informati delle segnalazioni da una “talpa”: così possono raggiungere gli informatori e interrogarli prima degli svizzeri.
Un gruppo di studenti manda segnalazioni di aver avvistato Adrian, e visto che questo avviene dall’università allora Agente Smith e Pinotto, colti in inganno, vanno a prendere a sberle il Rettore. Perché sì.
Gli slinguazzuti predoni di “Hokuto no Ken” sono tornati, e questa volta hanno portato le  moto!
Adrian minaccia i due agenti, ma è tutto un inganno: dice loro che se lui si rivelasse all’azienda svizzera, loro due sarebbero fregati (hanno l’ordine di individuarlo prima degli svizzeri) e verrebbero cacciato dal Partito, e per questo devono difendere la sua identità. Né all’Agente Smith né a Pinotto viene in mente che basterebbe prenderlo a sberle e arrestarlo (ricorda: non sanno che è la Volpe, aspirante personaggio segreto di Street Fighter II), per prendersi loro il merito nei confronti del feroce Partito: inganno riuscito!
Adrian si inventa allora Darian, un gobbo col nasone e la parrucca bianca, tipo un cosplay maschile della Befana: questo sarà “l’Orologiaio” da svelare in pubblico, con la protezione dell’Agente Smith e Pinotto che faranno da tramiti col Potere.
Ma l’inganno nell’inganno inganna chi pensava di essere parte dell’inganno: e infatti Gilda non riconosce Darian e, addirittura, lo accusa di essere uno schiavo del Potere messo in giro per distruggere il mito del vero Orologiaio.
Gli scacchi sono olografici, ma dietro c’è un inganno: se li tocchi è come se fossero fisici e li puoi afferrare e muovere a mani nude. Mi piacerebbe giocare al Custom Maid 3D olografico di quel mondo…
Il narratore stesso, la voce fuori campo, ci “spiega” i fatti accaduti nei tre episodi precedenti dicendo stronzate che sono palesemente incoerenti con quanto mostrato (vedi dopo la sezione sui lampi e il concerto).
E molto altro ancora!
Adrian è un “indovinello avvolto in un mistero all’interno di un enigma“, citando il famoso intervento di Churchill del 1939.
Un indovinello la cui risposta è un rutto.
Adrian è un Darian avvolto in un gobbo con l’aspetto di una befana, pensoso a metà tra un Gollum che si domanda cosa abbia in tasca Bilbo Baggins e un camionista rumeno che ha appena scoreggiato e tenta di ricordare cosa abbia mangiato la sera prima.
Il Regime della Privacy.
Nel primo episodio abbiamo visto il Potere, originalissimo nome del feroce Regime che il Partito ha messo in piedi per governare l’Italia, far sparire nel nulla i “pericolosi terroristi”. Se uno fa qualcosa che non piace e loro sanno chi è, lo fanno sparire. E il Potere non risparmia nemmeno i mobili innocenti, rimossi tramite una granata che li assorbe. Sfortunatamente, dopo altri tre episodi, la Granata del Trasloco non è ancora ritornata.
Nel terzo episodio abbiamo visto il Potere inviare i propri sgherri ad arrestare e riempire di botte chi può avere informazioni utili. Gli ultimi della società sono costretti a vivere nelle fogne, proprio come il nostro amico ritardato del secondo episodio, per non cadere sotto lo sguardo del Potere. Il Potere è feroce, è implacabile e ha risolto il problema del traffico a Milano. Maledetto Potere: il popolo amava quel traffico!
Il Potere però può colpirti solo se sa chi sei. Possibilmente con un documento di consenso firmato per condividere con lui le tue informazioni. Perché il Potere ha una caratteristica chiave, un autentico difetto fatale: difende la Privacy. Tanto che:
Non intercetta i telefoni né localizza i cellulari: e gli studenti così mandano 50 segnalazioni fasulle sull’Orologiaio e nessuno li arresta.
Non installa cimici: nell’azienda svizzera hanno un informatore in carne e ossa.
Fa un uso ridottissimo delle telecamere… e dire che erano l’ossessione demenziale del regime di 1984, per citare un’opera famosissima dell’epoca di Celentano! Altro che “modernità”.
Non può nemmeno strappare di dosso naso finto, parrucca e gobba posticcia a Darian. Perché non diciamo stronzate: è evidente che sia un costume. In più, se hanno controllato i documenti/registri (e ti pare credibile che non l’abbiano fatto?), sanno già che Darian non esiste legalmente (però magari sono ritardati e non ci hanno pensato). Ma il Potere rispetta l’anonimato.
Parafrasando lo slogan di Warhammer 40k:
Nella grigia indifferenza del vicino futuro c’è solo Privacy.
Nascondere la Bellezza, ma non tutta.
Come scopriamo nell’episodio quattro, il Potere non solo apprezza l’architettura minimalista (ma enorme), ma lo è fino al punto di voler nascondere le bellezze artistiche. Demolirle, come fanno quelli di Mafia International con la chiesa “scomoda” di cui liberarsi, oppure nasconderle, come fanno con il Duomo di Milano e molte altre opere in giro per l’Italia.
Il Duomo di Milano ricoperto di schermi pubblicitari.
Al di là della demenza dei monumenti nascosti con enormi strutture per il restauro (eterno) tappezzate di schermi pubblicitari… e anche al di là delle stupidità che queste megastrutture siano accessibili da fuori senza troppa difficoltà, e permettano di arrivare fino a un pulsantone rosso che in un attimo ritira tutti gli schermi e mostra al pubblico quanto nascosto… ma davvero la Bellezza è solo in alcune opere e non in altre?
A Milano ci mostrano il Duomo nascosto, ma le altre splendide opere d’epoca attorno NO. Lo splendido monumento a Vittorio Emanuele II realizzato da Ercole Rosa, davanti al Duomo, è pienamente visibile! Cos’è: il Duomo è la Bellezza che risveglia il popolo, ma il monumento a Vittorio Emanuele II è un dito nel culo? E dire che non ci vorrebbe nulla a nasconderlo con un paio di maxischermi!
Addirittura la Galleria Vittorio Emanuele II, un altro posto spettacolare accanto al Duomo, non solo è pienamente visibile, ma è stata valorizzata trasformandola nel nuovo mega centro commerciale così figo che perfino le scolaresche vengono portate lì in visita come se fosse il museo egizio! Anche quel posto lì è brutto come un piede nell’ano, per il Potere? O è solo tutto ciò che riguarda i Savoia (o che sia successivo al Rinascimento, boh) a essere disprezzato da Celentano come Arte Falsa, Orrenda e priva di Bellezza?
Comunque qualcuno dovrebbe spiegarmi come faccia Galleria Vittorio Emanuele II, solo 17.500 metri quadri di isolato calpestabile, a ospitare un mega centro commerciale del 2068 quando nel 2018 Orio Center, accanto a casa mia, uno dei più grandi centri commerciali d’Europa, superava i 100.000 metri quadri. Tra 50 anni non dico che un mega centro commerciale capace di stupire il mondo debba essere grande come un’intera città, come quelli immaginati da Albert Robida ne Il Ventesimo Secolo, ma più di 100.000 metri quadri sì!
Il pulsante che ritira gli schermi di copertura in pochi secondi: collocati sul tetto del Duomo, allo scoperto, raggiungibile con comode scale, senza lucchetti o chiavi o tentativi di nasconderlo. Però mancano le rampe: evidentemente a qualcuno è sembrato un piano a prova di bomba fermare solo i terroristi in sedia a rotelle.
Adrian e il sovrannaturale gestito male.
Per qualche motivo Adrian, quando serve, fa apparire tuoni e lampi. Accade quando deve distrarre qualcuno, o quando deve sottolineare ciò che dice.  E soprattutto accade al concerto del primo episodio, ed è il motivo per cui non ci sono sue immagini filmate. Non sto scherzando: lo dice la voce fuori campo, nell’introduzione del quarto episodio:
Il pubblico è in visibilio sotto una tempesta improvvisa di lampi e tuoni, che saranno la causa della cancellazione di tutte le immagini filmate durante il concerto.
Spiegazione puramente “fisica”? Bella stronzata considerando che:
Vediamo diverse persone fare foto, e non video, ben prima che inizi il temporale: quindi non solo i file registrati durante il temporale sono stati rovinati, ma anche TUTTI gli altri con Adrian?
Nello schermo di un ragazzo che sta riprendendo vediamo non solo Adrian e il palco, ma vediamo anche Adrian sparire e al posto del palco comparire il cielo, nonostante il ragazzo stia inquadrando Adrian e il palco (che vediamo davanti alla telecamera).
Nel pieno del temporale, i cui lampi e tuoni starebbero cancellando tutte le registrazioni, stranamente non solo le telecamere stanno registrando ma stanno anche inviando lo streaming ai maxischermi appiccicati ovunque tra l’area del concerto e i palazzi attorno. Si cancella tutto solo alla fine, eh?
Come faccia invece Adrian a scomparire dalla memoria di chi lo guarda, a piacere, non si sa.  La spiegazione idiota data dalla voce fuori campo non copre questo problema. Sarà che i fulmini in realtà sono solo lì per estetica, mentre il potere di cancellazione è puramente paranormale? Per me è l’unica risposta credibile.
Tant’è che anche chi lo ha osservato bene e a lungo sul palco non sa dire se Darian sia diverso dalla prima volta: nasone, gobba, capelli bianchi… sì, c’è un po’ di incertezza nel riconoscerlo, ma alla fine sono tutti convinti che Darian fosse proprio così (e non ci sono lampi e tuoni in gioco). Non è normale. Questa è un’allucinazione di “massa” (tra virgolette, visto che riguarda molto gruppi di persone distinte che non si influenzano a vicenda) molto grossa. Praticamente una magia.
Consideriamo anche che dopo il concerto Adrian viene fermato da Agente Smith e Pinotto, che lo guardano a lungo in faccia, e gli chiedono nome e indirizzo. Lui non dà il nome, ma dice la via in cui abita. Subito dopo un lampo con un tuono fortissimo li distrae entrambi, e quando tornano a guardare verso Adrian questi è sparito… assieme al loro ricordo di lui.  E questo non lo causano i fulmini sulle strumentazioni elettroniche, eh.
Quando Darian convince il ragazzo dubbioso di aver avuto fin dalla prima volta quest’aspetto, l’impressione è che pure questa capacità di riscrivere i ricordi delle persone sia parte dei suoi poteri perché il ragazzo in pochi secondi passa da non riconoscerlo, a dubitare di qualche dettaglio e infine a essere certissimo che al concerto c’era proprio un gobbo.
Nel terzo episodio scopriamo che esiste un video in cui le immagini sono sparite, ma l’audio della canzone dell’Orologiaio è rimasto. Poteri paranormali difettosi o… semplicemente, quando ha fatto comodo ad Adrian che la sua voce girasse, prima di “svelarsi” come Darian, ha salvato una delle registrazioni con la sua Potente Magia Celentano?
E che dire di Anidride e Carbonica, le due anziane che Adrian conosceva fin da quando erano giovani? E che rapporto c’è tra Adrian e il vero Adriano Celentano, di cui appaiono immagini e canzoni nel quarto episodio? A parte che, come dice Adrian, lui è ciò che Adriano Celentano sarebbe voluto essere… no, dai, dopo quattro episodi di fantasie masturbatorie da ottuagenario rinfanciullito, non c’eravamo proprio arrivati! Meno male che ce lo hai detto! Grazie!
Basta. Inutile farsi domande. La serie Adrian è come un discorso politico di Celentano: non ha un senso e se cerchi di trovarlo puoi solo metterti a scegliere tra decine di contraddizioni differenti e mutualmente esclusive, con l’imbarazzo di decidere quale sia la peggiore…
Il ritorno del ritardato fuggito dalle fogne.
Avevo auspicato su Facebook, senza crederci granché, che il ritardato fuggito dalle fogne potesse ritornare. È successo. Adesso ho un motivo per proseguire la serie: sperare che il “ragazzo di fede musulmana” (cit.) torni ancora e ancora in Adrian, la serie  offensiva da molti punti di vista evento!
Per chi non ha visto l’episodio, Silver armato di pistola ha inseguito Darian nelle fogne e Darian è salito su una barca per fuggire con la lentezza di una lumaca. Silver ora può finalmente sparargli senza colpire soltanto i muri attorno, ma viene fermato dalla forza dialettica di Darian… grazie all’aiuto del ritardato fuggito dalle fogne!
Ritardato che a quanto pare, dopo la fuga, ha deciso di tornare a casa. Magari un giorno farà come Bilbo Baggins e ci scriverà un libro: Andata e Ritorno o Il Libro Negro delle Fogne Milanesi. E non è solo: ora ha portato un amico, con la voce da scemo come lui, e incapace di capire cosa accade proprio come lui. Praticamente la macchietta del negro in edizione Adrian: non solo è appena sceso dall’albero, ma è caduto in un tombino. Bene, ma non benissimo.
Né il nostro ritardato né il suo amico sembrano capire che la pistola di Silver, puntata contro di loro, potrebbe essere un tantino pericolosa. La ignorano proprio. Anzi, i due si lanciano im complimenti per i pezzi di Silver che fanno “du-du-du-du” e anche “de-de-de-de” (sto citando: dicono davvero così, come dei poveri svantaggiati che non sanno le parole). Perché loro sono i veri fan di Silver. Non la gente di sopra, che gli ha voltato le spalle per quel truffatore di Darian. I suoi veri fan, la “gente ancora capace di ascoltare” (cit. Darian) è lì nelle fogne.
Silver è commosso dall’amore autentico dei negri ritardati che vivono nelle fogne: getta la pistola in acqua e va dai suoi fan autentici (“true fan”, come dicono gli esperti), ma il loro sguardo non lascia presagire nulla di buono per quel culetto pallido ancora impreparato alle dimensioni del loro affetto…
Silver riuscirà a sopravvivere all’amore dei suoi fan?
Adrian, la serie: cosa aspettarci adesso?
Tutto e niente, mi viene da dire. Perché in Adrian tutto viene ridotto a niente, ogni cosa è banalizzata e tramutata in poltiglia senza senso. Allo stesso tempo il niente sottovuoto della retorica celentaniana viene presentato come il tutto di fronte a cui dovremmo stupirci per risvegliarci dalla nostra indifferenza di consumisti schiavi del Potere.
Ma se voglio sentire un discorso profondo sulla realtà del neoliberismo, delle democrazie occidentali e della società capitalistica, non ho bisogno di rivolgermi a Wallerstein o a Chomsky come alternative a Celentano. Per battere lui basta il geometra Calboni nel vagone con le cuccette.
Sempre che prosegua. Spero di sì, in fondo quella del male di stagione non può essere una scusa per prendersi una pausa e decidere cosa fare dopo quattro episodi andati sempre peggio, giusto?
cala ancora Adrian, lo show di Adriano Celentano che totalizza l’11.87% di share nel segmento live e il 10.56% nel cartoon (l’esordio di lunedì 21 aveva totalizzato rispettivamente il 21,92% e il 19,07% di share, mentre la seconda puntata di martedì scorso il 15% e il 13,26% di share).
(Link all’articolo)
D’altronde già nel corso della quarta puntata andata in onda lunedì 4 febbraio Adriano Celentano non era apparso. Quarta puntata che ha toccato finora il punto più basso in termini di Auditel dall’inizio del programma, facendo registrare uno share dell’8,92% per Aspettando Adrian e del 7,66% di share per il cartone Adrian.
(Link all’articolo)
Celentano è forte, è rock, e non si fa sconfiggere dal Potere che teme il suo Show… ma magari al suo posto tra tre settimane troveremo sul palco Dariano Lecentano, un gobbo misterioso che nessuno riuscirà a collegare all’Adriano originale… 🙂
Alla prossima e…
… tenete affilata la vostra mente! 😉
  Adrian la serie: il ritardato è tornato (e ha portato un amico) La trasmissione di Adrian la serie è proseguita nelle ultime due settimane, come previsto. Nessuna cancellazione prima del tempo, per ora.
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