#viaggio Amsterdam Museo Van Gogh Amsterdam
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Le cose più sconclusionate che ho fatto:
Partire per l' Etiopia un mese prima di discutere la tesi della triennale e discuterla appena tornata.
Uscire in piena notte in Etiopia, nonostante il coprifuoco, per andare a vedere le iene accompagnata da un guardiano con una mannaia in mano per difenderci.
Partire all'improvviso,senza valigia, per un week end "romantico" on the road dormendo in macchina bordo strada o alle pompe di benzina. Ritrovandosi all'alba a salire con il primo turno della funivia sul gran sasso innevato indossando solo le converse ai piedi.
Baciare di impulso una guardia carceraria donna in Etiopia che si stava avvicinando per perquisirmi. Dopo avermi palpata mi ha staccata dal resto del gruppo per portarmi in camera sua e offrirmi caffè, complimenti e altre avances.
Mentre mi trovavo in Madagascar ho davvero mangiato di tutto, comprese le cavallette, ma una sera il pasto era davvero terribile e mi stavo sentendo malissimo così quando miracolosamente è andata via la luce ho approfittato del buio per nascondere tutto il cibo che potevo nelle tasche della felpa.
Partire con una costola rotta per un campo estivo come educatrice di una trentina di bambini dopo che mi era stato raccomandato assoluto riposo
Partire per il cammino di santiago 15 giorni dopo essere tornata da 2 mesi in Madagascar. E partire per il suddetto cammino con la migliore amica delle medie che non vedevo e non sentivo da 5 anni. C'era stato solo un incontro casuale che aveva sancito la partenza. Due perfette sconosciute.
Fare male i calcoli e camminare per 50 km la prima tappa del cammino di santiago. Distruggersi i piedi gia al primo giorno e mettersi in fila per farsi medicare e ricucire dalla proprietaria dell'ostello.
Addormentarmi sul prato a villa borghese in pieno giorno ed essermi ritrovata affiancata da un manico che mi fissava mentre dormivo e mi proponeva di andare da qualche parte.
Da studente del liceo classico imbucarsi con le classi del linguistico in un viaggio di studio/scambio in spagna e ritrovarsi completamente sola e senza alcuna conoscenza della lingua in casa di una perfetta pazza sconosciuta.
Rompermi il braccio fingendo di farmi un bidet nella fontana del paese per prendere in giro gli amici spagnoli che ci prendevano in giro per il fatto di avere il bidet. Braccio rotto ed esame della patente rimandato.
Incastrarmi una perlina fra il bulbo oculare e la palpebra inferiore
Andare scalza di notte per casa calpestare uno scorpione, provare un dolore atroce e decidere di non svegliare nessuno per farsi soccorrere, togliere da sola il pungiglione e rimanere sveglia ore sperando solo che il dolore si affievolisse senza usare creme o medicinali. Dolore durato per giorni e giorni e giorni.
Entrare al museo di Van Gogh di Amsterdam dopo aver mangiato una space cake e ridere malissimo e tantissimo davanti ai girasoli. Scusami Vincent.
Da astemia bere a stomaco vuoto durante tutto il percorso dell'heineken experience, birre offerte, vinte ai quiz e comprate e ritrovarsi nello store dell'heineken a provare magliette mezza nuda in mezzo al negozio per poi comprare cose alla cavolo.
In ben due viaggi decidere di partire in due ma dormire in una camera di un ostello da 3 "tanto chi vuoi che lo prenda il letto da solo". Tantissima gente, tutta poco raccomandabile con un ricambio giornaliero.
Fare la fila nel bagno di un ostello, entrare in doccia al mio turno e rispondere "yes" distrattamente ad una tizia che parlava in una lingua che non conosco per poi ritrovarsela nuda sotto l'acqua con me.
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Viaggiare è una delle cose più utili al mondo: conosci nuove culture, nuove tradizioni, nuove persone, impari una nuova lingua. Mi è sempre piaciuto tanto, mi piacerebbe visitare più posti possibili, che siano all’interno o meno dall’Italia, ad esempio, vorrei prendere la prima gondola di Venezia per poi arrivare direttamente sul fiume più vicino alla Tour Eiffel. Non mi è mai piaciuta particolarmente la Francia, eppure, frugando tra i vecchi album di famiglia, ho trovato una polaroid dei miei genitori proprio sotto la Tour Eiffel e non sono riuscita a negare che Parigi sia la città dell’amore, erano così belli e sorridenti, mi sono ripromessa che prima o poi, anch’io farò la stessa foto, con la persona che amo. Ma forse non è Parigi la magia, forse, è la persona con cui intraprendiamo il viaggio. Viaggiare –anche se poco– mi ha fatto capire tante cose, come ad esempio che in Toscana non si può mangiare il pane se non ci versi prima tutta la saliera, e che all’estero è meglio provare i piatti tipici nonostante lo scetticismo verso gli ingredienti anziché provare a far capire come si cucinino i piatti italiani. Lo sapevi che in Spagna la carbonara consiste in un piatto di spaghetti con panna, funghi e prosciutto cotto? Mi piacerebbe perdermi ad Amsterdam nel museo di Van Gogh o ballare sotto la perenne pioggia di Londra, ho sempre desiderato visitare Las Vegas e Los Angeles, passeggiare per il Walk Of Fame e tirarmela facendo tremila foto sulle spiagge più belle della California per poi eliminarne duemilanovecentonovantanove. Viaggiare t’insegna a socializzare, ad amare e, soprattutto, a capire di essere innamorati: quando continuando a viaggiare realizzi di aver già trovato il tuo posto giusto, di sapere qual è la tua vera casa. Chi è. Viaggiando, ho capito che qualunque spiaggia mi riporta a te così come un po’ qualunque altra cosa. Ho capito che non importa quanti pigiami continuerò a comprare perché continuerò sempre ad addormentarmi con la tua maglietta addosso, per sentirti costantemente accanto. Viaggiando, ho capito quanto sia bello tornare a casa quando hai qualcuno da cui tornare, qualcuno che ti aspetta ansiosamente perché non vede l'ora di riabbracciarti. Viaggiando, ho capito che ho finalmente trovato un punto fisso, un posto giusto. Il mio posto giusto. Tu.
Aurora
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Vincent Van Gigh, genio e follia #vincentvangogh #vangogh #vangoghmuseum #amsterdam #paesibassi #paesibassiitalia #olanda #holland #holiday #viaggio #viaggiare #trip #mytravelgram #travelgram #netherlands #museo #arte #pittura #tomb #quadri #tela #micavangogh #caparezza #girasoli #orecchio #visitamsterdam #visitholland #volgoamsterdam #igersamsterdam #igersholland (presso Van Gogh Museum) https://www.instagram.com/p/CdDekXFMP4Q/?igshid=NGJjMDIxMWI=
#vincentvangogh#vangogh#vangoghmuseum#amsterdam#paesibassi#paesibassiitalia#olanda#holland#holiday#viaggio#viaggiare#trip#mytravelgram#travelgram#netherlands#museo#arte#pittura#tomb#quadri#tela#micavangogh#caparezza#girasoli#orecchio#visitamsterdam#visitholland#volgoamsterdam#igersamsterdam#igersholland
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🇬🇧English version in the comments below ••• 🇮🇹#teschi ammassati sul polpaccio di Simone ! Grazie mille... COME CAMBIANO I TEMPI: Nel 1993 quando iniziai a tatuare, pochissimi mi permettevano di tatuare il teschio, quando lo proponevo come soggetto la risposta era: “No non voglio tatuarmi la morte addosso”. Il teschio era un tatuaggio tipico di chi apparteneva al mondo delle sottoculture urbane, #punks, #skins, #metallari , #psychobilly, #dark in particolare. un teschio fu anche il primo tatuaggio che mi feci da solo con una macchinetta ricavata dal motorino di un #walkman. In quegli anni, i clienti italiani, erano riconosciuti dai colleghi tatuatori europei come :” piccolo piccolo”...Molti connazionali si recavano infatti ad Amsterdam per “vedere il museo di Van Gogh” che in realtà significava ammazzarsi di canne in #coffeeshop. spesso tornavano a casa con un souvenir di @tattoomuseum o di @tattoomollyamsterdam tra i tanti... in quegli anni gli studi di tatuaggi in Italia erano ancora pochissimi e sopratutto non erano ben distribuiti sul territorio nazionale, il viaggio ad Amsterdam era un classico, ed il “rituale” spesso prevedeva il passaggio sotto gli aghi di un tatuatore dal quale ci si recava camminando sulle piste ciclabili rigorosamente storditi dalla #skunk, le uniche parole che uscivano da quelle bocche impastate erano appunto : ”piccolo piccolo!” Perchè il desiderio di tatuarsi era grande, ma piú grande era la discriminazione in patria di chi aveva addosso tatuaggi visibili. Gli street shop dell’epoca facevano affari d’oro tatuando micro delfini e roselline in zone nascoste del corpo. #anninovanta • • • • • • • • • • • ••••• ••••••• •••••••••• #japanesetattoos #irezumi #horimono #wabori #tatuaggiogiapponese #tatuatoriveneto #scuolaveneziana #marghera #tattoovenezia #irezumitattdoo #tattoolife #tattooitalia #tatuaggi #japanesebodysuittattoo #tatuatoriitaliani #japanesetattoo #tatuaggioscuolaveneziana (presso Adrenalink Tattooing) https://www.instagram.com/p/CKYUyGQlWwI/?igshid=16fgovx3i4vqm
#teschi#punks#skins#metallari#psychobilly#dark#walkman#coffeeshop#skunk#anninovanta#japanesetattoos#irezumi#horimono#wabori#tatuaggiogiapponese#tatuatoriveneto#scuolaveneziana#marghera#tattoovenezia#irezumitattdoo#tattoolife#tattooitalia#tatuaggi#japanesebodysuittattoo#tatuatoriitaliani#japanesetattoo#tatuaggioscuolaveneziana
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Viaggio in Olanda - Amsterdam - Il Museo Vincent Van Gogh - 1 https://ift.tt/3nqI2pL
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Il fascino di Amsterdam, una delle più belle capitali europee, va vissuto almeno una volta nella vita. A qualunque età e con qualunque sogno. Amsterdam è un luogo magico in cui ognuno di noi può scoprire qualcosa e al tempo stesso vivere un’esperienza davvero unica. Con gli amici, in coppia, con la famiglia, alla solitaria ricerca di se stessi. Dalle romantiche crociere sui canali ai musei, dai locali notturni ai negozi dove fare shopping, dagli eventi culturali alle attrazioni dedicate ai bambini, da vivere con tutta la famiglia. Ad Amsterdam ogni esperienza è quella giusta, soprattutto quando si ha la possibilità di partire senza alcun pensiero e sapendo che con la I Amsterdam City Card si è già risparmiato denaro e sicuramente tempo. Scopriamo perché. I Amsterdam City Card: cos’è e come funziona Con I Amsterdam City Card si possono visitare gratuitamente oltre 70 musei e luoghi d’interesse tra cui il Rijksmuseum, che custodisce la più grande collezione al mondo di arte fiamminga (1584-1702), la casa-museo di Anna Frank, il Rembrandthuis, il museo Van Gogh, l’ARTIS Royal Zoo e il giardino botanico Hortus (XVII secolo). La card è prenotabile online e si attiva al primo utilizzo. Ha una durata che può variare dalle 24 alle 120 ore a seconda dei giorni di permanenza. Per tutta la validità della City Card tutti i mezzi pubblici entro i confini cittadini di Amsterdam sono completamente gratuiti, compresi i traghetti, la metropolitana GVB (color blu e bianco) e, ovviamente, le biciclette, con un servizio di noleggio 24 ore al giorno per sentirsi cittadino di Amsterdam a tutti gli effetti. Con I Amsterdam City Card è inoltre possibile godere di una suggestiva crociera sui canali grazie alla quale poter ammirare e scoprire la città attraverso le sue antiche vie di comunicazione, ovvero i corsi d’acqua. Infine grazie alla City Card si può usufruire di omaggi e sconti in numerosi ristoranti e bar, per assistere a eventi artistici e musicali o per goderti l’esperienza successiva. I Amsterdam City Card: costi, durata ed estensioni Se vi fermate ad Amsterdam per il weekend la City Card da 24-48 o 72 ore potrebbe fare al caso vostro. Più si allunga la validità più il prezzo comincia a diventare vantaggioso. Ad esempio la City Card da 24 ore costa 65€ a testa, che diventano 85€ per 48 e 105€ per 72 ore. Per soggiorni più lunghi si può optare per quella da 96 ore (120€) o da 120, all’interessante costo di 130€. Una suggestiva estensione della vostra City Card potrebbe essere il Canal Cruise Ticket, che vi permette di effettuare una vera e propria crociera di almeno 1 ora lungo i canali di Amsterdam. Il biglietto (16€ per gli adulti, 8€ per i bambini dai 4 ai 13 anni e gratis da 0 a 3 anni) si prenota e si riceve in formato digitale direttamente sul proprio smartphone e ha validità 1 anno in tutte le principali compagnie di navigazione di Amsterdam. Ogni 30 minuti c’è sempre un battello in partenza in uno dei 14 differenti punti di partenza sparsi per i canali della città. Se il vostro viaggio invece non si limita alla sola Amsterdam ma anche alla sua estesa area metropolitana potrebbe essere una buona idea prenotare direttamente dall’Italia l’Amsterdam & Region Travel Ticket, il biglietto che permette di viaggiare su tutte le reti dei servizi pubblici metropolitani (bus, tram, treni e l’intera rete metropolitana) per scoprire tutte le aree che compongono la regione di Amsterdam, come la suggestiva Zaanse Schans a nord della città con le sue terre d’acqua e gli inconfondibili mulini a vento olandesi, la magica Flower Strip, l’antica Haarlem, i Keukenhof Gardens a Lisse con la sua distesa di tulipani multicolori, il Muiderslot Castle a Muiden, la storica cittadina portuale di Volendam, la piccola Edam e il suo celebre formaggio, l’isola di Marken e infine le famose spiagge di Zandvoort. La durata del Travel Ticket varia da uno a tre giorni consecutivi, ha costi davvero contenuti (19,50€ per una giornata, 28€ per due e 36,50€ per tre giorni) ed è acquistabile presso tutti i Visitor Centres della città. Il centro di Amsterdam con I Amsterdam City Card Cuore antico della capitale olandese è senza dubbio piazza Dam, costruita sulla prima diga eretta sull’Amstel e sulla quale si affacciano il barocco Koninklijk Paleis (il palazzo Reale) e la gotica Nieuwe Kerk, la chiesa Nuova. Intorno al Dam si dipanano i celebri canali del centro storico di Amsterdam, dal 2010 patrimonio dell’umanità Unesco. Una rete costituita da oltre 100 km di vie d’acqua navigabili, 90 isole e 1500 ponti, lungo la quale si trovano oltre 1500 edifici monumentali, la maggior parte dei quali risalenti al XVI e XVII secolo, conosciuto come il secolo d’oro della città. La più antica cerchia di canali è il Singelgracht, entro cui si trova anche il Bloemenmarkt, il mercato dei Fiori. Un altro punto caratteristico del centro storico di Amsterdam, oltre al De Wallen il più famoso quartiere a luci rosse della città, è sicuramente il Gouden Boucht, il cosiddetto gomito d’Oro, situato lungo l’Herengracht, il cinquecentesco canale dei Signori con i suoi palazzi signorili perfettamente conservati. Chiese, torri medievali ed edifici storici di Amsterdam Tra le altre chiese degne di nota si segnalano la trecentesca Oude Kerk (la chiesa Vecchia) in stile tardogotico, le barocche Zuiderkerk (chiesa Meridionale) e Westerkerk (chiesa Occidentale), la sinagoga Portoghese (1671-1675), la neobarocca basilica di San Nicola e la curiosa Ons’ Lieve Heer op Solder, la chiesa di Nostro Signore del Sottotetto ricavata proprio nella soffitta di una casa mercantile della seconda metà del Seicento per nasconderla all’ira dei Calvinisti, una chiesa clandestina dunque. Nel 1888 la chiesa è stata trasformata nell’Amstelkring Museum. Sono inoltre visibili e ancora sparse per la città le antiche strutture difensive, quali il Waag, l’antica porta cittadina, la torre delle Piangenti o della Lacrima (Schreiertoren), quella della Zecca (Munttoren, XV secolo) e la torre campanaria (Montelbaanstoren) spesso usata come soggetto per le sue acqueforti da Rembrandt. Tra le migliori architetture civili riconoscibili passeggiando o andando in bicicletta per la città si ricordano invece la rinascimentale casa dei Delfini (Huis De Dolphin) affacciata sul Singel, la seicentesca casa Bartolotti (Bartolottihuis), la coeva casa delle Teste (Huis met de Hoofden) e la barocca casa Trip (Trippenhuis). Tra gli altri innumerevoli luoghi di interesse sono infine degne di nota piazza Rembrandt (Rembrandtplein) con il gruppo scultoreo della Ronda di Notte, il suggestivo Homomunument dedicato agli omosessuali uccisi nei campi di concentramento nazisti e il cortile delle Beghine (Begijnhof), un complesso di 164 abitazioni costruite tra XV e XVII secolo per le donne pie e nubili della città. Scoprire Amsterdam e i suoi musei La città di Amsterdam è considerata tra i principali centri museali d’Europa. Tra i percorsi museali più interessanti occorre ricordare anche lo Stedelijk Museum dedicato all’arte moderna e contemporanea, il museo Storico Cittadino, quello Ebraico e quello Nautico, quello Antropologico e Tropicale, il museo dedicato alla Resistenza e l’esposizione archeologica ospitata all’Allard Pierson Museum. Tra le case-museo vi sono anche quella della famiglia Van Loon, ricchi e potenti commercianti del Settecento, e quella dei Willet-Holthuysen. Non mancano infine i musei curiosi e bizzarri, come il museo delle cere di Madame Tussauds, il museo della canapa, della marijuana e dell’hashish, il museo della Bibbia e il museo delle borse Hendrikye. @Shutterstock https://ift.tt/2YF5NR7 I Amsterdam City Card: convenzioni e attrazioni incluse Il fascino di Amsterdam, una delle più belle capitali europee, va vissuto almeno una volta nella vita. A qualunque età e con qualunque sogno. Amsterdam è un luogo magico in cui ognuno di noi può scoprire qualcosa e al tempo stesso vivere un’esperienza davvero unica. Con gli amici, in coppia, con la famiglia, alla solitaria ricerca di se stessi. Dalle romantiche crociere sui canali ai musei, dai locali notturni ai negozi dove fare shopping, dagli eventi culturali alle attrazioni dedicate ai bambini, da vivere con tutta la famiglia. Ad Amsterdam ogni esperienza è quella giusta, soprattutto quando si ha la possibilità di partire senza alcun pensiero e sapendo che con la I Amsterdam City Card si è già risparmiato denaro e sicuramente tempo. Scopriamo perché. I Amsterdam City Card: cos’è e come funziona Con I Amsterdam City Card si possono visitare gratuitamente oltre 70 musei e luoghi d’interesse tra cui il Rijksmuseum, che custodisce la più grande collezione al mondo di arte fiamminga (1584-1702), la casa-museo di Anna Frank, il Rembrandthuis, il museo Van Gogh, l’ARTIS Royal Zoo e il giardino botanico Hortus (XVII secolo). La card è prenotabile online e si attiva al primo utilizzo. Ha una durata che può variare dalle 24 alle 120 ore a seconda dei giorni di permanenza. Per tutta la validità della City Card tutti i mezzi pubblici entro i confini cittadini di Amsterdam sono completamente gratuiti, compresi i traghetti, la metropolitana GVB (color blu e bianco) e, ovviamente, le biciclette, con un servizio di noleggio 24 ore al giorno per sentirsi cittadino di Amsterdam a tutti gli effetti. Con I Amsterdam City Card è inoltre possibile godere di una suggestiva crociera sui canali grazie alla quale poter ammirare e scoprire la città attraverso le sue antiche vie di comunicazione, ovvero i corsi d’acqua. Infine grazie alla City Card si può usufruire di omaggi e sconti in numerosi ristoranti e bar, per assistere a eventi artistici e musicali o per goderti l’esperienza successiva. I Amsterdam City Card: costi, durata ed estensioni Se vi fermate ad Amsterdam per il weekend la City Card da 24-48 o 72 ore potrebbe fare al caso vostro. Più si allunga la validità più il prezzo comincia a diventare vantaggioso. Ad esempio la City Card da 24 ore costa 65€ a testa, che diventano 85€ per 48 e 105€ per 72 ore. Per soggiorni più lunghi si può optare per quella da 96 ore (120€) o da 120, all’interessante costo di 130€. Una suggestiva estensione della vostra City Card potrebbe essere il Canal Cruise Ticket, che vi permette di effettuare una vera e propria crociera di almeno 1 ora lungo i canali di Amsterdam. Il biglietto (16€ per gli adulti, 8€ per i bambini dai 4 ai 13 anni e gratis da 0 a 3 anni) si prenota e si riceve in formato digitale direttamente sul proprio smartphone e ha validità 1 anno in tutte le principali compagnie di navigazione di Amsterdam. Ogni 30 minuti c’è sempre un battello in partenza in uno dei 14 differenti punti di partenza sparsi per i canali della città. Se il vostro viaggio invece non si limita alla sola Amsterdam ma anche alla sua estesa area metropolitana potrebbe essere una buona idea prenotare direttamente dall’Italia l’Amsterdam & Region Travel Ticket, il biglietto che permette di viaggiare su tutte le reti dei servizi pubblici metropolitani (bus, tram, treni e l’intera rete metropolitana) per scoprire tutte le aree che compongono la regione di Amsterdam, come la suggestiva Zaanse Schans a nord della città con le sue terre d’acqua e gli inconfondibili mulini a vento olandesi, la magica Flower Strip, l’antica Haarlem, i Keukenhof Gardens a Lisse con la sua distesa di tulipani multicolori, il Muiderslot Castle a Muiden, la storica cittadina portuale di Volendam, la piccola Edam e il suo celebre formaggio, l’isola di Marken e infine le famose spiagge di Zandvoort. La durata del Travel Ticket varia da uno a tre giorni consecutivi, ha costi davvero contenuti (19,50€ per una giornata, 28€ per due e 36,50€ per tre giorni) ed è acquistabile presso tutti i Visitor Centres della città. Il centro di Amsterdam con I Amsterdam City Card Cuore antico della capitale olandese è senza dubbio piazza Dam, costruita sulla prima diga eretta sull’Amstel e sulla quale si affacciano il barocco Koninklijk Paleis (il palazzo Reale) e la gotica Nieuwe Kerk, la chiesa Nuova. Intorno al Dam si dipanano i celebri canali del centro storico di Amsterdam, dal 2010 patrimonio dell’umanità Unesco. Una rete costituita da oltre 100 km di vie d’acqua navigabili, 90 isole e 1500 ponti, lungo la quale si trovano oltre 1500 edifici monumentali, la maggior parte dei quali risalenti al XVI e XVII secolo, conosciuto come il secolo d’oro della città. La più antica cerchia di canali è il Singelgracht, entro cui si trova anche il Bloemenmarkt, il mercato dei Fiori. Un altro punto caratteristico del centro storico di Amsterdam, oltre al De Wallen il più famoso quartiere a luci rosse della città, è sicuramente il Gouden Boucht, il cosiddetto gomito d’Oro, situato lungo l’Herengracht, il cinquecentesco canale dei Signori con i suoi palazzi signorili perfettamente conservati. Chiese, torri medievali ed edifici storici di Amsterdam Tra le altre chiese degne di nota si segnalano la trecentesca Oude Kerk (la chiesa Vecchia) in stile tardogotico, le barocche Zuiderkerk (chiesa Meridionale) e Westerkerk (chiesa Occidentale), la sinagoga Portoghese (1671-1675), la neobarocca basilica di San Nicola e la curiosa Ons’ Lieve Heer op Solder, la chiesa di Nostro Signore del Sottotetto ricavata proprio nella soffitta di una casa mercantile della seconda metà del Seicento per nasconderla all’ira dei Calvinisti, una chiesa clandestina dunque. Nel 1888 la chiesa è stata trasformata nell’Amstelkring Museum. Sono inoltre visibili e ancora sparse per la città le antiche strutture difensive, quali il Waag, l’antica porta cittadina, la torre delle Piangenti o della Lacrima (Schreiertoren), quella della Zecca (Munttoren, XV secolo) e la torre campanaria (Montelbaanstoren) spesso usata come soggetto per le sue acqueforti da Rembrandt. Tra le migliori architetture civili riconoscibili passeggiando o andando in bicicletta per la città si ricordano invece la rinascimentale casa dei Delfini (Huis De Dolphin) affacciata sul Singel, la seicentesca casa Bartolotti (Bartolottihuis), la coeva casa delle Teste (Huis met de Hoofden) e la barocca casa Trip (Trippenhuis). Tra gli altri innumerevoli luoghi di interesse sono infine degne di nota piazza Rembrandt (Rembrandtplein) con il gruppo scultoreo della Ronda di Notte, il suggestivo Homomunument dedicato agli omosessuali uccisi nei campi di concentramento nazisti e il cortile delle Beghine (Begijnhof), un complesso di 164 abitazioni costruite tra XV e XVII secolo per le donne pie e nubili della città. Scoprire Amsterdam e i suoi musei La città di Amsterdam è considerata tra i principali centri museali d’Europa. Tra i percorsi museali più interessanti occorre ricordare anche lo Stedelijk Museum dedicato all’arte moderna e contemporanea, il museo Storico Cittadino, quello Ebraico e quello Nautico, quello Antropologico e Tropicale, il museo dedicato alla Resistenza e l’esposizione archeologica ospitata all’Allard Pierson Museum. Tra le case-museo vi sono anche quella della famiglia Van Loon, ricchi e potenti commercianti del Settecento, e quella dei Willet-Holthuysen. Non mancano infine i musei curiosi e bizzarri, come il museo delle cere di Madame Tussauds, il museo della canapa, della marijuana e dell’hashish, il museo della Bibbia e il museo delle borse Hendrikye. @Shutterstock Amsterdam è una città bellissima da visitare: con l’I Amsterdam City Card è possibile scoprire i musei, i canali e i dintorni risparmiando tempo e denaro.
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Non porterei nessuno mai a visitare un museo d'arte, sappilo, e sappi anche che io lo so, so che nessuna sapesse mai individuare il giallo dei girasoli di Van Gogh come lo sapresti individuare tu in un pantone universale, e sappi anche, soprattutto, che riconoscerei i tuoi occhi innamorati persi, so già come li guarderesti, come guardi me quando non sai che dire, che fare, come quando mi hai guardata per la prima volta, e si, lo so, li guarderesti, guarderesti i girasoli così stupita, così incantata da rendermi felice, ma felice sul serio, ed io, per soddisfarmi ancora un po', fotografo il sorriso spudorato che c'hai sulla bocca, e poi, se potessi, immortalerei il mio ego alle stelle, così come il tuo sorriso, che a portarti a passeggiare o a prendere qualcosa da bere, sono bravi tutti, che di portarti al coffee, non te lo chiederei neanche, saresti bellissima, e io finora non ti ho mai detto 'bellissima', t'immagino, di fronte a me, con una in bocca, con i tuoi occhi così grandi, così rossi che mi guardano, e io coi paradossi di un'anima piena d'ansia che mi porto da una vita intera, a vederti abbasso lo sguardo, mi guardi ancora una volta, non ti sostengo, sorrido e ne giro un'altra.
Il nostro viaggio ad Amsterdam; dalla mia mente. Al mio amore. 24 ottobre, 2017 | 00:49 ~Fk/Hx~
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A m s t e r d a m
Molte persone la visitano per la sua vita sfrenata e senza inibizioni, soprattutto giovani e quando si dice “andrò ad Amsterdam” ci sono sempre facce sorridenti che ti dicono “ah si? bravo!!” e in realtà anche in te nasce un senso di disagio…:”penseranno che ci vado perché si può trovare ogni tipo di stramberia?!”.
Alla mia età, o comunque tra i 18 e i 25 anni, è quasi obbligatorio fare cose pazze, provare qualsiasi cosa, tornare a casa quando le persone cominciano la loro giornata e se non hai questo tipo di vita sei….vecchio! Le persone che hanno questa routine credono di essere anticonformiste, di andare contro le cose giuste della vita e di essere i pazzi e ribelli.
Credo invece che per essere anticonformisti bisogna essere come si vuole, sembra assurdo e banale dirlo, ma credo che bisogna essere se stessi per essere diversi.
Siamo tutti bravi a passare i sabato sera in discoteca a ballare e bere ogni volta in un posto diverso; sarà che a me non è mai piaciuto, sarà che non sono portata per questo tipo di serata. Sono cresciuta con film e serie tv dove i locali erano eleganti e ci si sedeva al bancone a bere un drink, la musica c’è ma balla solo chi vuole e ci si può scambiare due chiacchiere vestiti bene (soprattutto!!) quindi per me discoteche affollate e piene di gente non è il mio ideale di serata ed evito!
Proprio per questo sono andata ad Amsterdam per fare la turista e visitare ciò che di bello ha.
Visitandola ho capito che è una città perfetta per chiunque, turisti e non.
Non è una città frenetica, si vive con un ritmo leggero, a meno che tu non sia un ciclista: ah loro si che sono agitati!!
Ho amato davvero Amsterdam, romantica, giovanile, moderna e conservatrice allo stesso tempo, ed ecco le nostre giornate:
Giorno 1:
Arrivo ad Eindhoven e da lì treno per Amsterdam; ci vuole più o meno un’ora *piccolo consiglio: non andate nei bagni del treno!*
Arrivo ad Amsterdam e ormai era già buio, meglio perchè inizi già a vedere le magiche luci della città, soprattutto quando ti avvicini un po’ a canali: MAGICO!
Al mattino successivo museo Van Gogh: una sola parola WOW. Avevamo l’audioguida, non essendo esperti di arte ci serviva, anche e soprattutto per sapere di più sulla sua vita. Dopo aver visto i suoi quadri dal vivo ti rendi conto che quelli che vedi nei servizi in tv o su foto non hanno nemmeno un millesimo della bellezza che realmente posseggono. Quei quadri sembrano vivi, sembrano aver catturato ogni stato d’animo ad ogni pennellata, è bello capire perchè le persone rimangono immobili davanti un quadro, è bello essere uno di loro!
Dopo la visita di 4 ore al museo (anche noi eravamo increduli, ma si sono state 4 ore!) abbiamo visitato un po’ il centro città. Purtroppo noi non abbiamo una conoscenza fluente della lingua inglese e questo ci ha penalizzato moltissimo per quanto riguarda le soste cibo! Nel caso magari meglio controllare qualche posticino prima dell’arrivo
La città è frenetica, ma non frenetica tipo tutti corrono ovunque e se non stai attento ti investono e nemmeno se ne accorgono, no… frenetica nel senso che c’è molta gente, è una città viva perchè le persone la rendono tale. Anche se c’è freddo, molto freddo, non sconvolge le giornate delle persone soprattutto dei ciclisti, loro ci sono sempre!
Giorno 2:
Giornata di sole pieno!
Abbiamo scelto di visitare il quartiere Joordan definito il quartiere popolare della città, ma credo che ora sia uno dei più gettonati! In effetti ha un certo charme!
Una cosa mi è piaciuta moltissimo delle case ad Amsterdam, le finestre quasi sempre non avevano tende o se le avevano facevano intravedere ogni cosa all’interno e questo mi piace! Adoro osservare le persone nelle loro giornate, soprattutto a fine giornata quando rientrano a casa e sono tranquille a preparare la cena o chiacchierare… mi piace! E poi così puoi incontrare i gatti!
Abbiamo poi approfittato del giro del canale che fatto di sera rende tutto più romantico, la città si trasforma da cosmopolita a piccolo paese per innamorati. Consiglierei però di fare il giro come prima cosa perchè viene spiegata la storia della città e le usanze e costumi degli abitanti. Ti indicano anche la casa del sindaco, molto bella devo dire! Il mio consiglio è farlo al tramonto, un po’ perchè molto romantico un po’ perchè è bella si di giorno in modo tale da ammirare tutto, ma come ho già detto di sera con le sue mille luce si trasforma e ne vale la pena!
Purtroppo ho capito che sarebbe meglio avere a disposizione almeno 5 giorni per poterla visitare in modo tranquillo e ammirare più cose possibili.
Lo strumento indispensabile per questo viaggio è comunque la I AMSTERDAM CARD potete trovarla a questo link I AMSTERDAM utilissima per i mezzi di trasporto puoi utilizzarli tutti in città anche per piccoli spostamenti e ti senti uno del posto non un turista perchè grazie alle APP (io utilizzo MOOVIT la adoro ti suggerisce le linee da prendere e ti invia notifica poco prima della tua fermata, utile sia in Italia che all’estero) sai già su quale tram, metro o bus salire e poi sali, strisci la tua tesserina e aspetti la fermata, strisci di nuovo e scendi, pronta e nel posto giusto!
Il nostro hotel è stata un’ottima scelta, un hotel della fascia economica, ottimo anche per la posizione, con la linea della metro M52, fermata EUROPAPLEIN e 2 minuti a piedi eri a “casa”.
MOTEL ONE AMSTERDAM
Ottima idea quella di non scegliere trolley come valigia, ma di usare degli zaini. Più comodi per i trasporti pubblici e soprattutto se non si sa dove andare o c’è molta gente non ingombri e non rischi di dimenticarlo in giro! Inoltre scegliendo uno zaino delle dimensioni giuste non devi imbarcarlo ed eviti la fila al check-in andando direttamente al gate.
In conclusione, tornerei volentieri, anche perchè vorrei vedere la fioritura dei tulipani, il palazzo Reale, i mulini… insomma, direi che devo tornare!
3 giorni di Amsterdam A m s t e r d a m Molte persone la visitano per la sua vita sfrenata e senza inibizioni, soprattutto giovani e quando si dice "andrò ad Amsterdam" ci sono sempre facce sorridenti che ti dicono "ah si?
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Argento🌸
Argento: Vinci 500.000 euro che decidi di spendere nel viaggio più bello della tua vita. Dove decidi di andare?Vorrei tanto andare ad Amsterdam perché è una città ricca d'arte, c'è il museo di Van Gogh, la casa di Anna Frank ecc...inoltre è meravigliosa.Grazie per la domanda💕
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Il viaggio di Victor
Ho preso un volo per Londra, sono atterrato a Heathrow. Taxi fino al centro. Non credere a quello che dicono: gli ostelli sono brutti. Io sto al Home House, l'Hotel più bello del mondo. Ho chiamato un'amica che vende Hashish, ma non c'era. Ho conosciuto due inglesi che mi hanno portato a Camden Street. Vado al Virgin Mega Store, compro dei CD. Poi parlo con delle ragazze dai capelli rosa. Volevo scopare, ma si è messo a piovere e sono tornato al Lown Mouse. Ministry of Sound è chiuso, vado a Rend Follows, serata gay. Io e l'unica ragzza etero ci agitiamo in pista. Prendiamo un taxi fino all'hotel, la spoglio, le succhio gli alluci e scopiamo. Ho conosciuto il più grande DJ del mondo, Paul Oakenfold, non ho visto il cambio della guardia, ho scritto una cartolina a mia madre ma non l'ho spedita. Ho comprato stimolanti da un italiano che voleva vendermi una bicicletta rubata. Ho fumato del pessimo Hashish, ho visto la Tate Gallery e il Big Ben. Mangio strano cibo inglese, piove molto, è tutto caro. Ho voglia di roba buona e me ne vado ad Amsterdam. Gli olandesi parlano inglese per fortuna. Vado nel distretto a luci rosse, vado a un porno-show. Visito il museo del porno, fumo ottimo Hashish. Conosco un'attrice televisiva olandese, beviamo al bar Absinthe. Musei stupendi, Van Gogh e Vermeer li adoro. Ho camminato, ho mangiato tantissimi dolci, ho comprato della coca e nel distretto a luci rosse ho incontrato una bionda con le tette grosse che mi ricordava Lara. Le ho dato 100 fiorini, me l'ha tirato fuori e mi ha fatto venire tra le tette. Abbiamo parlato dell'AIDS e della sua vita e del suo magnaccia marocchino. Mi sveglia un ubriacone che canta, sono le otto di mattina e fa un caldo boia. Faccio finta di pattinare su ghiaccio mentre uno suona il sax. Scambio canzoni con una neozelandese, poi prendo un treno per Parigi. Ho camminato per gli Champs Elysées, sono salito sulla Tour Eiffel. Con il metrò ho girato dappertutto. A una festa di modelle ho rimorchiato una rumena che si chiamava Karina, me l'ha succhiato a Marriott, Champs Elysées. Abbiamo giocato a biliardo e siamo andati a fare shopping, forse mi ha attaccato la mononucleosi. Ho guidato la Ferrari di un membro della famiglia reale saudita. Ho rimorchiato una modella olandese vicino al Louvre e per poco non venivo investito davanti all'Arco di Trionfo. Il DJ m'invita a Dublino, prendo un volo dell'Air Lingus. Dublino è vivace. Oakenfold mi fa mettere dei dischi. Le ragazze Irlandesi sono piccole. Scambio succhiotti con una ubriaca che mi ha palpato i muscoli e mi ha chiamato 'Signor L.A.'. Si spogna nel bagno. Rubo della birra scura così buona che mi viene duro. Volo a Barcellona, mi piace. Ma ci sono troppi studenti americani ciccioni. Mi sono fatto un acido davanti alla Sagrada Familia, che sballo. Vado al museo Gaudi-Dali, ma l'acido era finito e non me lo sono goduto. Una certa Candy mi chiama al cellulare, le faccio sentire le campane di Santa Cruz: bella città, ma con poche ragazze. Così sono andato in Svizzera, dove ironicamente nessuno sapeva l'ora. Ho preso l'espresso dei ghiacciai, meraviglioso. Non ho mai visto niente di simile. Col treno vado in Italia e finisco a Venezia, dove incontro una bomba sexy che parla inglese meglio di me. Campa con 5 dollari al giorno. Abbiamo comprato delle maschere. Crede che io sia ricco perché una notte le mio hotel costa più di quanto lei spende per tutto il viaggio. Pago sempre io. La mollo e conosco una coppia che forse vuole un menage a trois. Si offrono di portarmi in macchina fino a Roma. Accetto. Restiamo bloccati nel traffico per ore. La moglie è un po' strana e lui perde le staffe. È come un film di Polanski. Ci fermiamo a Firenze, vedo una splendida cupola. Scoppia una bomba e perdo i due coniugi. Meglio così. Finisco a Roma, fa caldo. È come Los Angeles, ma con le rovine. Ho visto il Vaticano: due ore di fila per la Cappella Sistina, che dopo il restauro sembra finta. Incontro due ragazze, vorrei convincerle a baciarsi mentre io le guardo, invece gli compro un gelato. Nella palestra dell'hotel incontro uno di Camden. Sostiene di conoscermi, ma lo lascio perdere, è un finocchio. Faccio una scorreggia e mi smerdo nelle mutande. Ritorno in stanza, mi masturbo e mi viene un dolore all'inguine. Quella notte sogno una bella ragaza, mi chiede se mi piace, rispondo che puzza di pesce. Strano sogno. Mi sveglio abbastanza riposato, mi masturbo sotto la doccia ed esco. Torno a Londra e vado a Piccadilly Circus, scambio la camicia con una dell'alta società di Cambridge: la sua era firmata Gainesville, ma mia Chanel. Fa la ragazza per bene, ma si vede ch'è una troia. Non guarda i miei addominali, ma lo vorrebbe fare. Il giorno dopo mi faccio un acido e mi perdo nella metro. Incontro una ragazza carina che mi permette di masturbarmi su di lei, purché non le sporchi il soprabito. Ci facciamo una canna mentre ascoltiamo Michael Jackson. Il giorno dopo mi sveglio con un grosso bernoccolo in testa per essermi agitato nel sonno. Prendo la mia roba, salgo su un aereo e torno negli Stati Uniti. Non so più chi sono, mi sento il fantasma di uno sconosciuto.
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“In Gauguin il sangue e il sesso prevalgono sull’ambizione”. Hanno venduto una lettera di Van Gogh & Gauguin a 210mila euro. Ma quella lettera (un feticcio che potete avere gratis) è una zattera, un monito
Il feticcio è costato 210mila e 600 euro, l’ha comprato il Van Gogh Museum di Amsterdam: potrete ammirarlo, a una cifra meno considerevole, dal prossimo ottobre. Il prestigioso museo, infatti, ha intenzione di aprire una mostra dal titolo empatico – ed enfatico – Your Loving Vincent: Van Gogh’s Greatest Letters. Nonostante l’aggettivo con cui è stato classificato il costoso feticcio – “eccezionale” – il contenuto del medesimo è noto ed è – soprattutto – gratis. Andate in Biblioteca – pardon, aprono le discoteche, le spiagge rigurgitano di corpi, ma le biblioteche sono inaccessibili: dovete prenotare, attendere, prelevare. Insomma, chiedete alla Biblioteca di tenervi da parte il libro Scrivere la vita, stampa Donzelli, che raccoglie 265 lettere di Van Gogh, fotocopiate le pagine 845-846. Il feticcio venduto a caro prezzo è quello.
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Van Gogh & Gauguin: l’aureo feticcio
Più che il contenuto, conta la leggenda. Il feticcio è una lettera inviata a Émile Bernard da Arles il primo o il 2 novembre del 1888, da Van Gogh e Paul Gauguin. La firmano entrambi. Van Gogh è entusiasta – “credo senz’altro nella possibilità di una grandiosa rinascita dell’arte” –, Gauguin un po’ meno – “Non dia retta a Vincent, come lei sa ha l’ammirazione facile e idem l’indulgenza”. Entrambi però convergono “che questa nuova arte avrà come patria i tropici” (Van Gogh), come se il disorientamento oceanico fosse un nuovo Eden. Conosciamo l’esito: Gauguin, tornato in Francia dopo il viaggio in Martinica – travolto dalla malaria – prova a vivere con Van Gogh. La convivenza non funziona, i due litigano, nel dicembre del 1888 Van Gogh si mozza l’orecchio, Gauguin torna, terrorizzato, a Parigi. Vincent muore nell’estate del 1890; qualche mese dopo Gauguin trova la propria nuova vita a Tahiti.
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La lettera, giunta da collezione privata, ha nitore di reliquia: testimonia la relazione pericolosa tra i due più importanti pittori della modernità; qualcosa come il ritrovamento di una epistola di San Paolo a San Pietro. Eppure, valutando la calligrafia di Vincent o penetrando gli sgorbi di Paul non ne assorbiamo il genio. Quella grafia, piuttosto, ci rimanda a un quadro, a un istante, al coraggio che ci vuole – e che manca – nel rischiare il pane e il fiato per darsi all’arte, a darsi anima e soprattutto corpo alla creazione.
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La stampa ha estrapolato questa frase dalla lettera, per insaporire la notizia: “Abbiamo fatto qualche puntatina ai bordelli e probabilmente finiremo per andare spesso a lavorarci”. La parte più interessante, però, è quella in cui Van Gogh parla di Gauguin. “Gauguin mi interessa parecchio come uomo – parecchio. Per molto tempo mi è sembrato che in questo nostro sporco mestiere di pittori abbiamo un grande bisogno di persone che abbiano mani e stomaco da operai. Gusti più naturali – temperamenti più amorosi e caritatevoli – di quelli dei boulevardiers parigini, decadenti e smidollati. Ora in questo caso senz’alcun dubbio ci troviamo di fronte a una creatura vergine dagli istinti ferini. In Gauguin il sangue e il sesso prevalgono sull’ambizione”. L’idea, appunto, non è quella di fare della propria vita un’opera d’arte, ma di calare l’arte nel gorgo della vita; ancora di più, l’arte sancisce il valore di un uomo, è l’esito della sua barbarica dedizione, del suo morso; l’arte si fa con il sangue, con lo sperma, perché l’artista dà la vita, la propria, e crea l’altra.
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Ecco il senso del feticcio, allora. Quella lettera è sangue, di cui si nutrono gli spettatori-vampiri delle spettacolari mostre d’arte; è vita per gli esangui spettatori della vita, spettrali.
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In un meraviglioso libro di Oto Bihalji-Merin, Primitivi contemporanei (allora il Saggiatore, ora lo trovate nel mercato usato): “Paul Gauguin aveva considerato una prigione della natura umana l’edificio del pensiero razionalistico della società. La nostalgia per il primordiale, il barbarico, il primitivo lo costrinse ad abbandonare l’Europa e a cercare rapporti mitici e un’unione con le divinità e la natura nelle remote isole dei Mari del Sud. Al principio meccanico della civiltà contrappose lo spirito della natura. E al posto del virtuosismo collocò la forza vitale dei primitivi”. L’arte porta all’altro mondo, al selvaggio, all’origine ricreata, al mattatoio della nostalgia. Quella lettera, quindi, è una zattera, è un monito. (d.b.)
*In copertina: Willem Dafoe è Van Gogh con l’orecchio mozzato in “Van Gogh. Sulla soglia dell’eternità” (2018)
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CIVITANOVA MARCHE – Dopo un’estate dedicata al cinema, con il Cecchetti sempre aperto, l’Azienda dei Teatri lancia la sua proposta autunnale caratterizzata dall’arte, dall’opera e dalle rassegne tematiche.
“Abbiamo riaperto il Rossini la settimana scorsa registrando subito il successo de Il Re Leone – afferma il presidente TDiC durante la conferenza stampa che vede anche la presenza del vice-presidente Michela Gattafoni, della consigliera Roberta Aggarbati, della direttrice Cristina Gentili, della presidente dell’Associazione culturale Arte Anna Donati e dall’assessore comunale Pierpaolo Borroni – e nel frattempo prosegue ottimamente la campagna abbonamenti della stagione teatrale che ci fa capire come il pubblico gradisca molto la nostra proposta”.
Michela Gattafoni scende nel dettaglio dei nuovi progetti. “Da oggi riparte la programmazione settimanale del Cecchetti con The Rider, diretto da Chloé Zhao, sulla storia di un giovane cowboy. Con questa pellicola sarà proposta l’iniziativa soddisfatti o rimborsati: se uno spettatore non la gradirà, fino al 2 settembre, può lasciare la sala durante la proiezione e riceverà un biglietto gratuito per un’altra serata. Poi si parte subito con la grande arte al cinema Cecchetti: cinque film in programmazione fino al 27 novembre”.
Il 3 e 4 settembre si inaugura il ciclo con Christo – Walking on water, documentario diretto da Andrey Paounov che racconta della genesi di Floating Piers, la gigantesca installazione artistica del 2016 che, per settimane, ha permesso a decine di migliaia di persone di “camminare” sul lago d’Iseo.
Segue il 16, 17, 18 settembre Van Gogh e il Giappone, diretto da David Bickerstaff: un viaggio tra le bellezze della Provenza, l’enigma del Giappone e le sale della mostra ospitata nel 2018 al Van Gogh Museum di Amsterdam.
Quindi l’appuntamento del 21, 22, 23 ottobre quando arriverà sul grande schermo Ermitage – Il Potere dell’arte, diretto da Michele Mally. Il docufilm, realizzato in stretta collaborazione con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, racconta le grandi storie che sono passate per i corridoi del museo e per le strade della città
Il 5 e 6 novembre ci sarà Escher. Viaggio nell’infinito, la storia dell’artista grafico olandese M.C. Escher, famoso in tutto il mondo. La pellicola guarda all’eredità e al modo in cui il suo lavoro, ancora oggi, ispira fumetti, pubblicità, film e richiama numerosi visitatori in tutto il mondo alle mostre sulla sua arte.
Il 25, 26, 27 novembre sarà invece il momento di Frida-Viva la vida, un documentario che mette in luce le due anime di Frida Kahlo: da una parte l’icona, pioniera del femminismo contemporaneo, tormentata dal dolore fisico, e dall’altra l’artista libera dalle costrizioni di un corpo martoriato. Per la rassegna della grande arte, con due spettacoli in programma (ore 18.30 e 21), il prezzo del biglietto è di 8 euro, ridotto per tutti.
Le prossime settimane vedranno in programmazione anche degli eventi speciali, sempre al Cecchetti: Apollo 11 il 10 e 11 settembre, Diego Maradona il 24 e 25 settembre, Il sindaco del rione sanità l’1 e 2 ottobre per concludere con Pavarotti il 28 e 29 ottobre. Anche in questo caso biglietto a 8 euro e doppio spettacolo alle ore 18.30 e 21.
Quindi l’opera con ben 12 appuntamenti al cine-teatro Rossini con dirette dai maggiori teatri d’Europa: Parigi, Salisburgo e Londra. In cartellone dal 24 settembre al 28 maggio 2020 La traviata, Don Giovanni, Il flauto magico, Coppelia, Lo schiaccianoci, Giselle, Macbeth, Manon, Il lago dei cigni, Cavalleria Rusticana – Pagliacci, Aida e in prima assoluta mondiale The Dante Project. Biglietto a 10 euro con unico spettacolo serale.
Infine un nuovo progetto teatrale con la rappresentazione di Andrea Scanzi, in programma il 25 settembre al Rossini, co-organizzato con l’associazione Arte: E pensare che c’era Giorgio Gaber. Diretto da Simone Rota, è uno spettacolo unico pensato da Scanzi, gaberiano doc, sul Gaber teatrale che ha avuto il coraggio di uscire dalla tv ed entrare con Sandro Luporini nella storia.
Scanzi conosceva Gaber, che di lui amava dire: “Ma perché questo ventenne sa tutto di me?” La presenza scenica, la mimica, la lucidità̀ profetica, il gusto anarcoide per la provocazione e il coraggio (a volte brutale) di “buttare lì qualcosa”, l’avere anticipato così drammaticamente i tempi, fanno del pensiero di Gaber-Luporini, oggi più̀ che mai, un attualissimo riferimento per personaggi della politica, dello spettacolo, della cultura, del nostro sociale quotidiano.
“Abbiamo scelto Scanzi – conclude Donati – per approfondire il pensiero contemporaneo. L’ingresso è gratuito perché il nostro obiettivo è promuovere la cultura”.
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La grande arte al cinema: la nuova stagione Nexo Digital
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/la-grande-arte-al-cinema-la-nuova-stagione-nexo-digital/
La grande arte al cinema: la nuova stagione Nexo Digital
La grande arte al cinema: la nuova stagione Nexo Digital
La grande arte al cinema: la nuova stagione Nexo Digital
Nexo Digital ha presentato il nuovo palinsesto previsto per i prossimi sei mesi di cinema, in cui propone la grande arte, personalità, musei, opere, in forma di documentario. Un’ora e mezza di arte e concentrazione. Al cinema. Se gli studi più recenti indicano che in media, durante le nostre visite ai musei, sostiamo davanti a un’opera d’arte circa 8 secondi, gallerie e progetti internazionali stanno cominciando ad impegnarsi per promuovere un modo diverso di fruire l’arte, invitando il pubblico allo slow looking, cioè ad “assaporare” appieno il senso e la bellezza di ogni opera, dedicandole il giusto tempo all’interno dei nostri percorsi museali. Questo approccio si basa sull’idea che, se vogliamo veramente conoscere un’opera d’arte, dobbiamo concentrarci su di essa, passare del tempo in sua compagnia, senza farci prendere dall’ansia di scoprire il capolavoro rinomato collocato proprio nella sala accanto a quella in cui ci troviamo. In questa stessa prospettiva, prosegue anche nella seconda metà del 2019 il progetto della Grande Arte al Cinema di Nexo Digital che proporrà una nuova stagione appositamente concepita per tutti gli appassionati che trovano proprio nel buio della sala, alleato ideale per la nostra concentrazione, il ritmo adatto per approfondire e godere appieno, nel qui e nell’ora, senza distrazioni o “connessioni”, delle bellezze di quadri, sculture, mostre e musei. Una palestra per gli occhi e la mente, affinché possano, per qualche istante, soffermarsi su singoli dettagli che il grande schermo ci permette di osservare con la giusta dose di (paziente) attenzione.
A inaugurare la nuova stagione il 16, 17, 18 settembre sarà così Van Gogh e il Giappone, diretto da David Bickerstaff: un viaggio tra le bellezze della Provenza, l’enigma del Giappone e le sale della mostra ospitata nel 2018 al Van Gogh Museum di Amsterdam. Grazie alle lettere dell’artista e alle testimonianze dei suoi contemporanei, questo commovente docufilm rivela l’affascinante storia del profondo legame tra Van Gogh e l’arte giapponese e il ruolo che l’arte di questo paese, mai visitato dall’artista, ebbe sul suo lavoro. Oltre a indagare la tendenza del japonisme, Van Gogh e il Giappone ci guiderà attraverso l’arte del calligrafo Tomoko Kawao e dell’artista performativo Tatsumi Orimoto per comprendere appieno lo spirito dell’arte del Sol Levante. Quando il periodo Edo terminò, nel 1868, e il Giappone si aprì verso l’Ovest, Parigi venne infatti inondata di tutto ciò che era giapponese sotto forma di oggetti decorativi e stampe in legno colorate chiamate ‘ukiyo-e’. Van Gogh rimase affascinato dagli elementi di questa straordinaria cultura visiva e dal modo in cui potevano essere adattati alla ricerca di un nuovo modo di vedere. Lesse le descrizioni del Giappone e studiò attentamente le opere giapponesi, apprezzandone linee e purezza compositiva e facendone una fonte d’ispirazione imprescindibile per la sua pittura.
La Grande Arte al Cinema proseguirà con l’appuntamento del 21, 22, 23 ottobre quando arriverà sul grande schermo Ermitage. Il Potere dell’arte, prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital in collaborazione con Ermitage Italia e Villaggio Globale International e con il sostegno di Intesa Sanpaolo. Diretto da Michele Mally su soggetto di Didi Gnocchi che firma anche la sceneggiatura con Giovanni Piscaglia, il docufilm, realizzato in stretta collaborazione con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, racconta le grandi storie che sono passate per i corridoi del museo e per le strade della città: dalla fondazione di Pietro I allo splendore di Caterina la Grande, dal trionfo di Alessandro I contro Napoleone, alla Rivoluzione del ’17, fino ai giorni nostri. Immagini spettacolari porteranno gli spettatori nei grandiosi interni del Museo e del Palazzo d’Inverno, nel Teatro, nelle Logge di Raffaello, nella Galleria degli Eroi del 1812. Un luogo magico svelato attraverso i racconti dei protagonisti, le storie e i luoghi segreti aperti alle telecamere per l’occasione. Un’incomparabile metropoli dell’arte ricca di oltre 3 milioni di opere. Dentro l’Ermitage, del resto, si può ripercorrere tutta la grande arte europea, da Leonardo a Raffaello, da Van Eyck a Rubens sino a Tiziano e Rembrandt, mentre fuori dalle sue mura la storia si snoda per luoghi ricchi di memorie. Ma la leggenda di San Pietroburgo si trasmette anche attraverso poesie e romanzi che ne hanno mostrato il fascino nel corso dei secoli, come quelli di Nabokov, Dostoevskij e di Achmatova. Per raccontare visivamente lo sviluppo urbano e architettonico, San Pietroburgo verrà presentata nella sua veste diurna e negli splendori delle sue notti, con la Prospettiva Nevskij, il lungoneva, i ponti, il profilo del complesso dell’Ermitage, il Cavaliere di Bronzo, le statue di Pushkin, di Caterina la Grande, di Gogol, le dimore nobiliari che si affacciano sui canali, senza dimenticare la musica e l’opera dei grandi architetti italiani, come Trezzini, Rastrelli, Quarenghi, che ne disegnarono il profilo.
Il 25, 26, 27 novembre sarà invece il momento di Frida. Viva la vida, prodotto da Ballandi Arts e Nexo Digital, un film documentario che mette in luce le due anime di Frida Kahlo: da una parte l’icona, pioniera del femminismo contemporaneo, tormentata dal dolore fisico, e dall’altra l’artista libera dalle costrizioni di un corpo martoriato. Tra lettere, diari e confessioni private, il docufilm diretto da Giovanni Troilo propone un viaggio nel cuore del Messico suddiviso in sei capitoli, alternando interviste esclusive, documenti d’epoca, ricostruzioni suggestive e l’immersione nelle opere della Kahlo. Nel corso degli anni, Frida è diventata un modello di riferimento: ha influenzato artisti, musicisti, stilisti. La sua importanza ha superato perfino la sua grandezza. Nelle opere di Frida c’è un legame profondo tra dolore e forza, tormento e amore. Un legame che trova una sua legittimazione perché radicato in una terra, il Messico, che dopo la rivoluzione prova a riscoprire le proprie origini attraverso l’iconografia pre-colombiana; è proprio qui che Frida esplora l’identità degli opposti, un dualismo che permette di scoprire il punto di contatto tra la sofferenza delle sue vicende biografiche e l’amore incondizionato per l’arte.
La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital che dal suo debutto ad oggi ha già portato al cinema 2 milioni di spettatori.
Nel 2019 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte e MYmovies.it.
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
La grande arte al cinema: la nuova stagione Nexo Digital
Nexo Digital ha presentato il nuovo palinsesto previsto per i prossimi sei mesi di cinema, in cui propone la grande arte, personalità, musei, opere, in forma di documentario. Un’ora e mezza di arte e concentrazione. Al cinema. Se gli studi più recenti indicano che in media, durante le nostre visite ai musei, sostiamo davanti a […]
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Chiara Guida
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Amsterdam è una città sulla bocca di tutti, soprattutto per i giovani che vogliono divertirsi. Perche no dai? Ad Amsterdam è facile trovare sempre qualcosa per divertirsi, coffe shop ad ogni metro, pub e anche discoteche. MA, perché c’è sempre un ma, è solamente questo?
Amsterdam è molto di più di quello che normalmente pensiamo, può essere una meta per adolescenti all’insegna del divertimento, una meta romantica e anche una location familiare.
Il mio viaggio era solo una fase esplorativa, per scoprire ed ambientarmi in quella metropoli.
Scegliendo un hotel indirizzato ai giovani a soli 10 minuti di distanza dal centro, è stato possibile ambientarsi velocemente immedesimandosi nella vita di un olandese. Un città fresca, smart e giovane che si distingue totalmente dalla realta italiana, dove gli adulti e spesso gli anziani la fanno da padrone. Ho notato inoltre una cortesia e gentilezza negli autoctoni, che mi era estranea e talvolta inimmaginabile.
Camminando per le vie di Amsterdam, ho percepito una leggerezza e libertà d’animo che ha alleviato e fatto sgorgare via lo stress accumulato nella sessione estiva dell’università. Il mattino rimane uno dei momenti migliori per chi non ama le folle, quando il sole inizia ad essere alto in cielo le strade iniziano a brulicare di persone, turisti, ragazzini e anche individui abbastanza stravaganti. La varietà la fa da padrone in questa città, la loro miglior caratteristica è l’apertura mentale, di fatti gli olandesi difficilmente giudicano gli altri sia per il colore di pelle sia per il proprio credo.
Mi sono trovata a mio agio in questa metropoli cosmopolita, il luogo rappresentava a pieno la mia indole libertina.
Se siete persone aperte e curiose, Amsterdam fa per voi. Ricca di storia, arte e musei.
Pensate a qualcosa di strano, ebbene si,
ad Amsterdam c’è un museo anche per quello.
Personalmente ho scelto di vedere i MUST della città come il celebre museo dedicato a Van Gogh o il Rijksmuseum o il quartiere ebraico con il suo monumento dell’olocausto. Ma la scelta risulta essere davvero ampia, se usate la “iamsterdam city card” avrete una scelta di indubbia grandezza. Vi sembrerà di non avere tempo per fare tutto, perciò vi consiglio di stilarvi a casa una lista delle “10 cose da vedere assolutamente ad Amsterdam” potrà aiutarvi con le tempistiche.
Il fascino olandese si percepisce in tutto: nel cibo (buonissime le croquettes), negli sguardi delle persone e camminando per le strade. Le ceramiche sono eleganti, forse un ottimo regalo per quando torni a casa. I tulipani, emblema olandese, sono vispi e vederli vi faranno sorridere e rallegrare.
Di Amsterdam ho amato tutto, ma in maggior parte la possibilità di frequentare Starbucks, Dunkin donuts, Subway o Primark. Sono stati i miei negozi preferiti dove mangiare o fare shopping.
Vi lascio con alcune immagini chetano raccontato il mio viaggio, spero vi piaceranno.
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Siete mai stati ad Amsterdam? Io la adoro, raccontatemi la vostra avventura e se avete consigli ditemeli perché ho in programma di ritornarci.
La vostra Clara
#Zainoinspalla – Alla scoperta di Amsterdam. Amsterdam è una città sulla bocca di tutti, soprattutto per i giovani che vogliono divertirsi. Perche no dai?
#amsterdam#blog#blogger#bookblogger#books#bookworm#comedy#cultura#esperienza#experience#Fantasy#film#florida#friend#friends#friendship#gay#hotel#libri#life#love#Movie#news#post#recensione#recensioni#review#romantic#travel#travelblogger
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Se la routine quotidiana e gli stressanti impegni lavorativi hanno preso il sopravvento nella vostra vita e sentite forte il desiderio di “staccare la spina” e concedervi una “fuga” anche soltanto per il weekend, è arrivato il momento giusto. EasyJet mette a disposizione varie offerte che vi permetteranno di volare alla scoperta dell’Europa con biglietti a partire da 16,99 euro (solo andata) nel mese di marzo 2020. Un’occasione da non perdere per concedersi finalmente un po’ di svago e relax. Partendo da Venezia Marco Polo, per esempio, potrete scegliere di scoprire Londra a 15,99 euro, una meta sempre affascinante sia che la vediate per la prima volta sia che torniate ad ammirarla. Vanta, infatti, un’identità unica plasmata da secoli di storia che oggi traspare, viva e pulsante, nei celebri monumenti, luoghi iconici, residenze storiche, musei, siti Patrimonio Unesco, nella cultura, nella moda e in un variegato panorama gastronomico tutto da assaporare. Volete lasciarvi incantare dall’architettura e dalla vivacità di Barcellona? Niente di più facile. Da Milano Malpensa potrete atterrare nella città di Gaudì al prezzo di 16,99 euro e tuffarvi nella vita della cosmopolita capitale della Catalogna, celebre per la Sagrada Familia e gli stravaganti edifici progettati da Gaudì, simbolo della città. Per una vera e propria immersione nell’arte, visitate il Museo Picasso e la Fondazione Joan Mirò che espongono le opere dei due famosi artisti moderni. Ma non soltanto: il MUHBA, museo di storia della città, conserva svariati reperti archeologici di epoca romana. Desiderate, invece, una romantica vacanza nella suggestiva Ville Lumière? Per un viaggio a Parigi non vi resta che partire da Roma Fiumicino con biglietti da 26,99 euro. Impossibile resistere al fascino eterno di una delle metropoli più conosciute d’Europa, centro internazionale di moda, arte, cultura e gastronomia. Passeggiate lungo gli ampi boulevard e la Senna, scoprite le intramontabili opere del Louvre, ammirate la Tour Eiffel e concedetevi una dolce sosta nei tradizionali café parigini. Da Milano Linate, inoltre, a 21,49 euro potrete raggiungere Amsterdam, famosa per il suo patrimonio artistico, i pittoreschi canali e le case strette con facciata a capanna risalenti ai fasti del XVII secolo. Merita più di una visita il quartiere dei musei dove spiccano il Museo Van Gogh, il Rijksmuseum con opere di Rembrandt e Vermeer, e il museo Stedelijk che espone opere d’arte moderna. IStock https://ift.tt/2HbvQWE EasyJet, si vola da 16,99 euro in tutta l’Europa Se la routine quotidiana e gli stressanti impegni lavorativi hanno preso il sopravvento nella vostra vita e sentite forte il desiderio di “staccare la spina” e concedervi una “fuga” anche soltanto per il weekend, è arrivato il momento giusto. EasyJet mette a disposizione varie offerte che vi permetteranno di volare alla scoperta dell’Europa con biglietti a partire da 16,99 euro (solo andata) nel mese di marzo 2020. Un’occasione da non perdere per concedersi finalmente un po’ di svago e relax. Partendo da Venezia Marco Polo, per esempio, potrete scegliere di scoprire Londra a 15,99 euro, una meta sempre affascinante sia che la vediate per la prima volta sia che torniate ad ammirarla. Vanta, infatti, un’identità unica plasmata da secoli di storia che oggi traspare, viva e pulsante, nei celebri monumenti, luoghi iconici, residenze storiche, musei, siti Patrimonio Unesco, nella cultura, nella moda e in un variegato panorama gastronomico tutto da assaporare. Volete lasciarvi incantare dall’architettura e dalla vivacità di Barcellona? Niente di più facile. Da Milano Malpensa potrete atterrare nella città di Gaudì al prezzo di 16,99 euro e tuffarvi nella vita della cosmopolita capitale della Catalogna, celebre per la Sagrada Familia e gli stravaganti edifici progettati da Gaudì, simbolo della città. Per una vera e propria immersione nell’arte, visitate il Museo Picasso e la Fondazione Joan Mirò che espongono le opere dei due famosi artisti moderni. Ma non soltanto: il MUHBA, museo di storia della città, conserva svariati reperti archeologici di epoca romana. Desiderate, invece, una romantica vacanza nella suggestiva Ville Lumière? Per un viaggio a Parigi non vi resta che partire da Roma Fiumicino con biglietti da 26,99 euro. Impossibile resistere al fascino eterno di una delle metropoli più conosciute d’Europa, centro internazionale di moda, arte, cultura e gastronomia. Passeggiate lungo gli ampi boulevard e la Senna, scoprite le intramontabili opere del Louvre, ammirate la Tour Eiffel e concedetevi una dolce sosta nei tradizionali café parigini. Da Milano Linate, inoltre, a 21,49 euro potrete raggiungere Amsterdam, famosa per il suo patrimonio artistico, i pittoreschi canali e le case strette con facciata a capanna risalenti ai fasti del XVII secolo. Merita più di una visita il quartiere dei musei dove spiccano il Museo Van Gogh, il Rijksmuseum con opere di Rembrandt e Vermeer, e il museo Stedelijk che espone opere d’arte moderna. IStock Questa è l’occasione perfetta per volare alla scoperta dell’Europa. Ecco le nuove offerte di EasyJet a prezzi imbattibili.
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