#vendita olio extravergine di oliva
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Controlli nel comparto oleario: oltre 1200 le aziende ispezionate dai Carabinieri dei NAS
Controlli nel comparto oleario: oltre 1200 le aziende ispezionate dai Carabinieri dei NAS. Roma. Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha eseguito nei mesi di novembre e dicembre, una mirata campagna di controlli nel settore oleario, uno tra i principali comparti della produzione agro-alimentare italiana, ispezionando frantoi nonché aziende ed esercizi produttivi e commerciali. Le verifiche su scala nazionale sono state eseguite nei periodi di produzione della materia prima e rappresenta un’intensificazione dei controlli già condotti in regime ordinario nella restante parte dell’anno. Complessivamente, i NAS hanno eseguito 1.250 ispezioni agli addetti della filiera, accertando situazioni di irregolarità presso 256 aziende ed esercizi commerciali. Le persone denunciate alle Autorità Giudiziarie sono state 26 principalmente per reati di frode in commercio e vendita di prodotti alimentari non genuini, alle quali si aggiungono 202 imprenditori sanzionati per violazioni amministrative, per un ammontare complessivo di 189 mila euro, a causa della carente pulizia e manutenzione degli impianti e delle aree di lavorazione, l’omessa applicazione delle procedure di tracciabilità e di registrazione dell’olio prodotto, in alcuni casi associati con lo stato di abusività dei frantoi. Complessivamente, sono state sospese 22 attività ed eseguito il sequestro di oltre 46 mila litri di olio non censito o dichiarato di qualità superiore rispetto alla realtà. La finalità della campagna di controlli è stata la difesa del consumatore e dell’intero settore produttivo dell’olio di oliva, al fine di identificare ed isolare eventuali operatori scorretti a salvaguardia dell’imprenditoria sana della filiera produttiva e distributiva. I controlli proseguiranno nel corso del 2024 in ragione dell’importanza economica rappresentata dall’olio extravergine di oliva quale eccellenza agroalimentare nazionale. Tra gli interventi di interesse: Nas Cremona (pdc 06.59944328) All’esito degli accertamenti analitici effettuati su un campione di olio prelevato in un frantoio della provincia di Mantova, è stato deferito in stato di libertà il titolare responsabile di aver commercializzato "olio lampante di oliva", etichettandolo quale "olio extra vergine di oliva". Sottoposti a sequestro 230 litri di olio non conforme del valore di euro 1600. Nas Parma (pdc 06.59944330) Deferiti in stato di libertà, per i reati di frode e falso, i legali responsabili di un oleificio e di una ditta, entrambi ubicati nella provincia di Parma, per avere: - il primo venduto una cisterna contenente kg. 920 di olio dichiarato extra vergine di oliva, fornendo all’acquirente una certificazione di analisi chimica risultata falsa (a seguito dagli esiti di laboratorio); - il secondo tentato di esportare la cisterna in Albania, presso un proprio stabilimento, al fine di utilizzare l’olio, dichiarato extra vergine di oliva, per la produzione alimentare di “conserve sottolio ittiche”. Nas Viterbo (pdc 06.59944346) Il titolare di un frantoio della provincia di Viterbo è stato sanzionato per detenzione di kg.7.525 di olive, prive di qualsiasi informazione sulla loro provenienza e rintracciabilità, sottoposte a sequestro. Presso un altro frantoio del viterbese, il Nas ha sequestrato 1.500 kg. di olio di oliva privo di tracciabilità, rinvenuti nel corso dell’attività ispettiva. Nas Catania (pdc 06.59944345) Nel corso dell’ispezione eseguita presso un frantoio oleario di Messina, sono stati sequestrati 800 litri di prodotti oleari, stoccati in contenitori anonimi, privi di indicazioni relative alla tracciabilità e all’origine. Nas Ragusa (pdc 06.59944334) Chiuso uno stabilimento di imbottigliamento olii, attivato in assenza di autorizzazione ed in pessime condizioni igienico sanitarie, presso un’azienda agricola della provincia di Ragusa. Nel corso del controllo svolto si procedeva altresì al sequestro di 1.825 litri di olio extravergine di oliva destinato alla commercializzazione senza che fosse stata attuata correttamente la tracciabilità. Il valore della struttura chiusa e delle attrezzature ammonta ad euro 200.000, quello del prodotto oleario è pari ad euro 18.000. Nas Napoli (pdc 06.59944306) Sequestrati 60 litri di olio extravergine di oliva privo di documentazione idonea a garantirne la tracciabilità alimentare, rinvenuto nel corso di un controllo eseguito presso un frantoio/oleificio della provincia di Napoli. Emesse prescrizioni nei confronti del titolare della struttura per carenze igienicosanitarie e strutturali rilevate e contestate sanzioni per complessivi euro 2.500. Un ulteriore attività ispettiva eseguita presso uno stabilimento di imbottigliamento e confezionamento di olio alimentare, ha portato all’immediata chiusura dell’attività risultata priva dei requisiti igienico sanitari e strutturali, esercitata in ambienti insudiciati e con attrezzature arrugginite. Il valore della struttura sottoposta a vincolo è stimata in 2 milioni di euro.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Starbucks parte da Marcianise per il suo primo ingresso in Campania
Starbucks entra nel territorio campano nel massimo rispetto della secolare tradizione del caffè napoletano, portando 21 nuovi posti di lavoro qualificati e offrendo corsi di formazione per le nuove risorse. Il training si concentra sulla preparazione di bevande a base di caffè realizzate ad arte, a partire dall’espresso 100% arabica, e sulla proposta gastronomica, offrendo ai partner (dipendenti Starbucks) opportunità di carriera nel tempo. Il negozio è la prima apertura del 2023 e inaugura il piano di espansione del marchio che prevede altre 13 aperture entro la fine dell’anno. Il nuovo locale Starbucks, ampio e accogliente, con oltre 260 mq e 100 posti a sedere tra interno ed esterno, è stato pensato per accogliere dalle persone del posto ai turisti di passaggio, dagli studenti alle reunion con gli amici. Si trova peraltro in una posizione strategica per chi vuole fare una pausa golosa e rigenerante, in un contesto dinamico e multiculturale a soli 20 minuti dall’imponente Reggia di Caserta e a 30 chilometri da Napoli. Vincenzo Catrambone, General Manager di Starbucks Italia, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di aprire il nostro primo negozio in Campania, cuore della tradizione italiana del caffè. Siamo orgogliosi di portare l’esperienza unica di Starbucks a un numero ancora maggiore di clienti italiani, riaffermando il nostro impegno a lungo termine per una crescita continua in Italia, offrendo al contempo nuove opportunità di lavoro e corsi di formazione dedicati ai nuovi partner”. E per il Food&Beverage proposta dolce o salata, calda o fredda? Nel nuovo store è disponibile l’offerta completa per coccolare i clienti e stupire i più curiosi. Dal celebre Frappuccino® alle bevande stagionali, fino all’ultima novità della casa: Oleato™, la nuova linea di bevande al caffè Starbucks emulsionate con olio extravergine di oliva, attualmente disponibile in tutti i negozi Starbucks in Italia e in alcuni selezionati store negli Stati Uniti. A completare le golose proposte, un’ampia scelta di snack, dai gustosi toast e panini, alle offerte più primaverili come sfiziose insalate e prodotti dolciari da forno. Fabio Rinaldi, Centre Manager La Reggia Designer Outlet McArthurGlenaggiunge: “Accogliamo Starbucks a La Reggia con grande entusiasmo e siamo certi che questa nuova apertura contribuisce a rendere l’esperienza di shopping per i nostri clienti ancora più ingaggiante e completa. Una prerogativa dei nostri Designer Outlet è infatti l’impegno a migliorare continuamente la customer experience e la soddisfazione generale dei nostri ospiti, anche nell’interesse dei brand partner. Il nuovo locale si trova all’interno del più grande outlet del Sud Italia, con una superficie di 32.000 mq e un’affluenza di 4 milioni di visitatori nel 2022, e ospita più di 200 marchi nazionali e internazionali in oltre 150 punti vendita di moda, sport, pelletteria, casa, beauty e food”. ll nuovo store Starbucks non rimarrà l’unico in regione. Stay Tuned! LOCATION: La Reggia Designer Outlet Indirizzo: Strada Statale Sannitica, n. 336 Orari: lunedì-venerdì dalle 10.00 alle 20.00, sabato-domenica dalle 10.00 alle 21.00 Read the full article
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Olio extra vergine di oliva in vendita online | Qualità italiana
http://www.oliodiolivaitaly.it
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Etichette alimentari: stop agli slogan fuorvianti
Quella che quotidianamente si combatte sugli scaffali e tra le corsie del supermercato è una vera e propria guerra guerra dell’etichette alimentari all'ultimo slogan. Per riuscire ad invogliare i consumatori all'acquisto di un prodotto, rispetto a quello dei competitors, i prodotti vengono presentati utilizzando immagini e parole che supportano il bisogno inconscio sempre più intenso, di scegliere alimenti genuini, sani e, soprattutto eco sostenibili che figurano tra i Food Trends 2021. Non c'è nulla li sbagliato nell'utilizzare questo sentiment. Ogni venditore degno di questo nome mette in evidenza tutti gli aspetti positivi di ciò che vende. Tuttavia, farsi notare e farsi ricordare sono due concetti abbastanza diversi. Se al momento dell'acquisto un impatto più forte può anche funzionare, la qualità del prodotto e la fiducia in chi lo produce sono i parametri che vengono realmente presi in considerazione. L'imprenditore e filantropo Warren Buffett diceva: "Occorrono vent'anni per costruire una reputazione e cinque minuti per distruggerla”. Oggi questa affermazione risulta essere più vera che mai, perché i consumatori sono sempre più attenti, informati e consapevoli, e sono sempre meno numerosi quelli fedeli a a un prodotto e a una marca per pura abitudine.
Come sono le etichette alimentari e come migliorarle
Sul lungo periodo, le etichette corrette e trasparenti fidelizzano di più. Per un patto di fiducia tra prodotti e consumatori l’etichetta dovrebbe essere caratterizzata da vari fattori. Analizziamoli insieme.
La Denominazione
Nella parte frontale dell'etichetta andrebbe riportato non solo il nome commerciale del prodotto, ma anche la "denominazione di vendita", che illustra più chiaramente la natura dell'alimento. Questa informazione (obbligatoria per legge) finora è stata relegata in una posizione meno visibile, in genere vicino alla lista degli ingredienti.
L’ingrediente
Quando si mette in evidenza un particolare ingrediente (per esempio le nocciole) andrebbe indicato- con un carattere dello stesso tipo e della stessa grandezza- anche la percentuale in cui è presente. Se sono stati usati ingredienti che hanno una funzione simile (per esempio: olio di semi, olio di oliva e olio extravergine di oliva) va enfatizzato il più pregiato solo se è presente in un quantitativo maggiore, rispetto agli altri.
Artigianalità
evitare di definire con gli aggettivi "naturale, "artigianale" "tradizionale" i prodotti industriali, a meno che la ricetta e il procedimento con cui sono stati ottenuti non giustifichino realmente quegli appellativi.
Integrale
definire un alimento "integrale" solo quando tutta la farina impiegata è effettivamente farina di cereali integrali.
Slogan da evitare sulle etichette alimentari
Sui prodotti con un profilo nutritivo discutibile meglio rinunciare a usare slogan nutrizionali e salutistici come ad esempio “ricche di fibre” su una confezione di patatine.
Edulcoranti
Oggi, soprattutto in yogurt e bevande gassate, lo zucchero viene sostituito in tutto, o in parte, con edulcoranti. Quando questo succede, la denominazione di vendita lo dice (per esempio: "bevanda con edulcoranti"). Purtroppo questa indicazione, obbligatoria per legge, è confinata dai produttori sul retro dell'etichetta. Gli edulcoranti non sono il male assoluto, ma vanno assunti con cautela.
Chiarezza sulle etichette alimentari
Gli ingredienti devono essere riportati in modo chiaro e comprensibile, evitando espressioni e percentuali fuorvianti. La lista degli ingredienti dovrebbe essere rintracciabile e di immediata leggibilità (caratteri grandi e forte contrasto di colore tra le scritte e lo sfondo).
L’immagine
Il prodotto è da rappresentare in modo fedele e realistico, evitando immagini fantasiose che hanno poco a che vedere con Il contenuto della confezione. Sì a (belle) foto veritiere, no a foto finte. Per migliorare molte etichette alimentari presenti sul mercato ci vorrebbe davvero poco sforzo. Purtroppo solo un numero ristretto di brand ha adottato dei cambiamenti che puntano alla trasparenza. È tempo di passare da una pubblicità artefatta ad una veritiera e onesta: schierarsi dalla parte del consumatore potrebbe essere un’ottima strategia. Read the full article
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Olio extravergine di oliva da 0.5 litri in vendita online su SHOP-E https://www.sicilymart.com. #olio #olioextraverginedioliva #oliodioliva #saporiitaliani #saporidisicilia #sicilianfood #sicilymart https://www.instagram.com/p/CK_6zDSjtoZ/?igshid=1gx0j6l0mm4fh
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Sassari: pane carasau e guttiau in seminterrato, materie di provenienza sconosciuta, presenza di insetti e larve. Sequestrato lo stabile.
Sassari: pane carasau e guttiau in seminterrato, materie di provenienza sconosciuta, presenza di insetti e larve. Sequestrato lo stabile. Nell'ambito delle attività di controllo finalizzate a prevenire le violazioni nel settore delle produzioni tipiche isolane, recentemente i militari del NAS CC di Sassari – al termine di una articolata serie di verifiche sulla commercializzazione e sulla rintracciabilità di diverse confezioni di pane guttiau in vendita presso un esercizio commerciale della Gallura con etichette non conformi, e pertanto sottoposte a sequestro – riuscivano ad individuarne lo stabilimento di produzione, che nelle etichette del pane sequestrato risultava indicato in località diverse rispetto alla reale ubicazione, di fatto situata in provincia di Nuoro. In particolare, nel corso del blitz, i militari accertavano che lo stabilimento di produzione era ricavato nel seminterrato di un capannone industriale in disuso, in un ampio locale - privo di qualsiasi requisito igienico-sanitario e strutturale in cui veniva eseguita la lavorazione del pane guttiau, il confezionamento e lo stoccaggio dello stesso prodotto finito e di pane carasau di provenienza sconosciuta, oltre che il deposito di un cospicuo quantitativo di prodotti di origine animale (quali formaggi e salumi), molti dei quali privi di etichettatura, di documentazione commerciale accompagnatoria e di paste alimentari anonime. All'interno dell'attività abusiva, completamente sconosciuta all'Autorità Sanitaria, risultava in uno stato di estremo disordine (con imballaggi di cartone rovesciati l'uno sull'altro) numerosi fusti di olio lubrificante per autotrazione (della capacità di 250 litri) a diretto contatto con le "linee di produzione" del pane guttiau, polvere, illuminazione appena sufficiente (durante le attività di verifica si è dovuto far ricorso all'utilizzo di torce), svariate decine di recipienti plastici vuoti (di olio di sansa di olive e olio di semi per frittura), prodotti chimici quali cartucce di silicone aperte, lubrificanti ed altri, posizionati sull'area di lavorazione, in promiscuità con il pane e le etichette utilizzate per il confezionamento dello stesso. Inoltre, l'impianto elettrico risultava costituito da cavi volanti e prolunghe; non erano presenti lavandini o servizi igienici. All'interno dello stabilimento in questione erano installati anche dei frigoriferi e dei congelatori a pozzetto, con diffusa sporcizia e con all'interno alimenti di origine animale (formaggi e salumi vari) interessati da presenza di insetti, vivi e morti, e da larve. Pertanto i militari richiedevano e ottenevano la tempestiva collaborazione del personale tecnico del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell'ASL competente per territorio, e procedevano al sequestro amministrativo dello stabilimento di produzione in questione poiché clandestino, privo di qualsiasi requisito strutturale ed igienico sanitario, condotto in assenza di HACCP, con presenza di alimenti lavorati e stoccati, per la gran parte privi di rintracciabilità. Al titolare dell'attività, sono state contestate sanzioni amministrative per 7.500 Euro e veniva deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nuoro per il reato di frode nell'esercizio del commercio, avendo commercializzato, in favore di numerose e diverse ditte operanti nel territorio regionale, pane "guttiau" in confezioni di varie tipologie con indicazioni: «condito con olio extravergine di oliva», alimenti che in realtà risultavano prodotti e/o confezionati in uno stabilimento diverso da quello riportato in etichetta, completamente abusivo e sconosciuto alla competente Autorità sanitaria, con l'utilizzo di olio di sansa di oliva e di semi e non di olio extravergine di oliva.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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🌴 PezzaViva: dal produttore al consumatore. La tua finestra sulla Natura in Via Marconi, 104 a Mesagne. 🌴 Producono e vendono latticini, formaggi, vini IGT, vini DOC, ed Olio extravergine di oliva. La produzione avviene interamente nello stabilimento di Torre S. Susanna a 2 passi da Mesagne e poi distribuita giornalmente nei diversi punti vendita. (presso Mesagne) https://www.instagram.com/p/B-e2emxKF2O/?igshid=1q4ad6qs1j785
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Il nostro PUNTO VENDITA Venite a visitarci! Aperti tutti i giorni dal Lunedì al Sabato ore: 09.00 - 13.00 /15.00 -18.00 Vini a Decantazione Naturale, Olio extravergine di oliva, Sott'oli e Creme in Olio extravergine di oliva, Ortaggi in aceto,in salamoia e al naturale, Olive in salamoia, Passata e Pomodorini salsati, Mostocotto d'uva... #aziendaagricolamercaldi #mercaldi #aziendaagricola #puntovendita #bistroricettedisara #ricettedisara #bistro #saramercaldi #sansevero #puglia #olio #oliomercaldi #evo #vini (presso Azienda Agricola Mercaldi) https://www.instagram.com/p/B3ryuEIIu18/?igshid=jjvw9653lric
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ASCOLI PICENO – Scatta il servizio di consegna a domicilio anche dal mercato di Campagna Amica di Ascoli Piceno. Lo annuncia Coldiretti Ascoli Fermo con le aziende della rete di agricoltori che fanno la vendita diretta dei prodotti del territorio che si mettono in gioco per dare un servizio alla cittadinanza.
Con l’innalzamento dei livelli di attenzione e la raccomandazione a non uscire di casa, a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, si è modificata la quotidianità di tutti. Soprattutto le persone più anziane. Per questo Campagna Amica ha deciso di dare il suo contributo per far spostare meno le persone ma rendere comunque fruibile il cibo di qualità.
Coloro che preferiscono non uscire di casa o non possono farlo, hanno la possibilità di contattare il numero 366.6119016 o 340.4693060 nelle giornate di martedì, venerdì e sabato dalle 8.30 alle 11 e accordarsi direttamente con i Magnifici 20 del mercato di via Tranquilli.
Vasto il paniere all’interno del quale scegliere: frutta e verdura di stagione, cibi biologici, pasta, olio extravergine di oliva, zafferano, salumi, carne, piante fiorite, farine, legumi, cereali, vino, vino cotto, miele ma anche pesce fresco. Già ieri mattina sono arrivate diverse telefonate di persone, soprattutto anziane, che chiedevano informazioni. Le consegne saranno effettuate nel rispetto della normativa vigente, anche in termini di sicurezza e igiene alimentare.
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Olio d’Oliva, Coldiretti Calabria: prezzo in caduta libera (-40%) e depositi pieni
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/olio-doliva-coldiretti-calabria-prezzo-in-caduta-libera-40-e-depositi-pieni/
Olio d’Oliva, Coldiretti Calabria: prezzo in caduta libera (-40%) e depositi pieni
Olio d’Oliva, Coldiretti Calabria: prezzo in caduta libera (-40%) e depositi pieni
A memoria, né mio padre nè io, ricordiamo una situazione così disastrosa per quanto riguarda l’olio di oliva che rimane invenduto e il cui prezzo , sia per extravergine che per il cosiddetto lampante, è in caduta libera anzi per quest’ultimo non c’è assolutamente mercato.” Cosi esordisce Stefano Bivone presidente provinciale della Coldiretti di Reggio Calabria e imprenditore olivicolo commentando, nel pieno della campagna olearia, la situazione dell’oro verde che sta mettendo in ginocchio la produzione regionale, proprio nell’annata della ripresa sia per quantità che per qualità con una produzione che in Calabria si attesta tra 40 e 45mila tonnellate di olio, il doppio rispetto a quella precedente quasi tutta ottima in termini di qualità con olive sane. Vi è delusione e rabbia,i depositi sono pieni e non c’è mercato e l’EVO – prosegue – spunta un prezzo di appena 3,20 € al kg. che non copre nemmeno i costi di produzione. Molti produttori preferiscono non raccogliere le olive e questo sta incidendo molto in termini occupazionali oltre a causare un ristagno in generale dell’economia e del reddito delle famiglie. Basta pensare – aggiunge Bivone – che gli olivicoltori quando vanno al frantoio per molire le olive preferiscono pagare in natura con lo stesso olio prodotto e non con i soldi liquidi”. Insomma – chiarisce Coldiretti – dall’anello più debole della catena fino alla trasformazione, tutta la filiera dell’olio è strozzata da pratiche commerciali che hanno fatto crollare del il prezzo dell’olio con un ribasso del 40% e l’invasione di olio extracomunitario ma anche spagnolo con le importazioni che nel 2019 crescono in quantità del 48% e non fanno che aggravare la situazione con le gravi ripercussioni sul mercato e sull’uliveto Calabria”. Nel sottolineare l’aggravante degli “esperti” in triangolazioni che fanno diventare italiano l’olio, a favorire gli arrivi di olio straniero dall’estero, secondo Coldiretti, contribuisce anche la mancanza di trasparenza nonostante che dal 1 luglio 2009 sia obbligatorio indicare per legge la zona di produzione delle olive in etichetta, in base al Regolamento comunitario n.182 del 6 marzo 2009. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati – denuncia Coldiretti – è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile. Inoltre spesso bottiglie con extravergine ottenuto da olive straniere sono vendute con marchi italiani e riportano con grande evidenza immagini, frasi o nomi, fortemente ingannevoli, che richiamano all’italianità. I consumatori – annota Coldiretti – dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente. “La situazione è grave e pur avendo fatto passi in avanti grazie all’innovazione e l’operosità dei produttori olivicoli – dichiara Franco Aceto Presidente di Coldiretti Calabria – resta l’urgenza di costruire finalmente il Piano Olivicolo Nazionale. In Spagna – ricorda – ne hanno già fatti 5 per rivedere i rapporti all’interno della filiera, coinvolgendo in prima istanza proprio la grande distribuzione, perché i prezzi allo scaffale di olio extravergine di oliva a 3 euro a bottiglia sono inaccettabili. Insieme ai controlli che devono essere svolti – prosegue Aceto – occorre stringere le maglie ancora larghe della legislazione con l’approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate dall’apposita Commissione presieduta da Giancarlo Caselli ed eliminare i segreto di Stato sui flussi di importazione dell’olio extravergine e in generale sull’accesso ai dati dei flussi commerciali di prodotti esteri.
A memoria, né mio padre nè io, ricordiamo una situazione così disastrosa per quanto riguarda l’olio di oliva che rimane invenduto e il cui prezzo , sia per extravergine che per il cosiddetto lampante, è in caduta libera anzi per quest’ultimo non c’è assolutamente mercato.” Cosi esordisce Stefano Bivone presidente provinciale della Coldiretti di Reggio Calabria e imprenditore olivicolo commentando, nel pieno della campagna olearia, la situazione dell’oro verde che sta mettendo in ginocchio la produzione regionale, proprio nell’annata della ripresa sia per quantità che per qualità con una produzione che in Calabria si attesta tra 40 e 45mila tonnellate di olio, il doppio rispetto a quella precedente quasi tutta ottima in termini di qualità con olive sane. Vi è delusione e rabbia,i depositi sono pieni e non c’è mercato e l’EVO – prosegue – spunta un prezzo di appena 3,20 € al kg. che non copre nemmeno i costi di produzione. Molti produttori preferiscono non raccogliere le olive e questo sta incidendo molto in termini occupazionali oltre a causare un ristagno in generale dell’economia e del reddito delle famiglie. Basta pensare – aggiunge Bivone – che gli olivicoltori quando vanno al frantoio per molire le olive preferiscono pagare in natura con lo stesso olio prodotto e non con i soldi liquidi”. Insomma – chiarisce Coldiretti – dall’anello più debole della catena fino alla trasformazione, tutta la filiera dell’olio è strozzata da pratiche commerciali che hanno fatto crollare del il prezzo dell’olio con un ribasso del 40% e l’invasione di olio extracomunitario ma anche spagnolo con le importazioni che nel 2019 crescono in quantità del 48% e non fanno che aggravare la situazione con le gravi ripercussioni sul mercato e sull’uliveto Calabria”. Nel sottolineare l’aggravante degli “esperti” in triangolazioni che fanno diventare italiano l’olio, a favorire gli arrivi di olio straniero dall’estero, secondo Coldiretti, contribuisce anche la mancanza di trasparenza nonostante che dal 1 luglio 2009 sia obbligatorio indicare per legge la zona di produzione delle olive in etichetta, in base al Regolamento comunitario n.182 del 6 marzo 2009. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati – denuncia Coldiretti – è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile. Inoltre spesso bottiglie con extravergine ottenuto da olive straniere sono vendute con marchi italiani e riportano con grande evidenza immagini, frasi o nomi, fortemente ingannevoli, che richiamano all’italianità. I consumatori – annota Coldiretti – dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente. “La situazione è grave e pur avendo fatto passi in avanti grazie all’innovazione e l’operosità dei produttori olivicoli – dichiara Franco Aceto Presidente di Coldiretti Calabria – resta l’urgenza di costruire finalmente il Piano Olivicolo Nazionale. In Spagna – ricorda – ne hanno già fatti 5 per rivedere i rapporti all’interno della filiera, coinvolgendo in prima istanza proprio la grande distribuzione, perché i prezzi allo scaffale di olio extravergine di oliva a 3 euro a bottiglia sono inaccettabili. Insieme ai controlli che devono essere svolti – prosegue Aceto – occorre stringere le maglie ancora larghe della legislazione con l’approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate dall’apposita Commissione presieduta da Giancarlo Caselli ed eliminare i segreto di Stato sui flussi di importazione dell’olio extravergine e in generale sull’accesso ai dati dei flussi commerciali di prodotti esteri.
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EATALY apre a Toronto al Manulife center
13 novembre, aperte le porte della prima sede canadese di Eataly con oltre 10.000 prodotti, reparti del fresco, quattro ristoranti e un birrificio Con l’apertura in Canada Eataly è presente in 15 paesi nel mondo con 41 punti vendita Eataly ha aperto le porte in Bay and Bloor Street, un'iconica destinazione commerciale nella capitale canadese Toronto. Confermati i pilastri guida attorno ai quali si fonda l’esperienza Eataly: Comprare, Mangiare e Imparare, Eataly Toronto è dedicato al Multiculturalismo in quanto la città è rinomata per accogliere da sempre più di 250 identità culturali. Con Eataly Toronto arrivano nella capitale canadese 100 nuovi marchi italiani che per la prima volta offriranno l’occasione per gustare i sapori delle 20 regioni italiane raccontando l’estrema varietà della nostra cultura gastronomica. Nel mercato oltre 10.000 prodotti italiani di alta qualità tra cui pasta fresca fatta a mano, salumi e formaggi, pesce, carne e un panificio con forno a legna per pizza alla pala, focaccia e prodotti da forno della tradizione italiana. Ampia anche la selezione di pasta, salse, condimenti, olio extravergine di oliva e dolci tipici. Completano l’offerta le eccellenze di 50 produttori canadesi di alta qualità. Il tutto accompagnato, in perfetto stile Eataly, dalla narrazione delle storie uniche dei produttori e degli artigiani del buon cibo. “Toronto ha una cultura alimentare molto radicata ed è la patria della quarta comunità italiana più numerosa al mondo - afferma Nicola Farinetti, Amministratore Delegato di Eataly. - A Toronto realizziamo il nostro essere esperienza a tutto tondo che incoraggerà i visitatori a mangiare, fare shopping e conoscere le autentiche tradizioni alimentari italiane.” Ai ristoranti, quindi, il compito di proporre ogni giorno un’autentica esperienza gastronomica italiana: dalla carne al pesce di provenienza locale, dalla pasta alla pizza e molti piatti delle tradizioni regionali italiane realizzati nelle cucine a vista con ingredienti freschi e di stagione. Un investimento totale di 28 milioni di dollari canadesi e a regime la creazione di 450 posti di lavoro che contribuiscono a portare il gruppo a quota 9.000 collaboratori che ogni anno accolgono complessivamente 50 milioni di visitatori in 41 punti vendita distribuiti in 15 paesi. “Eataly porta l’Italia nel mondo e lo fa attraverso prodotti italiani che sono ambasciatori della nostra qualità di vita e della nostra cultura alimentare – spiega Andrea Guerra, Presidente Esecutivo di Eataly – Quando apriamo un nuovo negozio lo facciamo sempre con grandissimo orgoglio ma anche con quel senso di umiltà che ci consente di dire che ogni Eataly è un luogo in cui vivere esperienze meravigliose e accessibili a tutti.” L’apertura del primo Eataly canadese avviene in partnership con Selfridges Group, con sede a Toronto, attraverso la Wittington Investments. I 5.000 mq di Eataly Toronto si sviluppano all’interno del recentemente rinnovato Manulife Center, situato nella storica zona di Yorkville, uno dei quartieri più dinamici della città che vanta un variegato mix di negozi, residenze, uffici, hotel e istituzioni culturali. Eataly Toronto sarà aperto tutti i giorni dalle 7 alle 23. MANGIARE Eataly Toronto ha quattro ristoranti con posti a sedere, ognuno con la propria identità gastronomica: La Pizza & La Pasta, La Pescheria, La Piazza (in cui trova spazio l’Italian Street Food) e la Trattoria Milano, un ristorante di ispirazione regionale che aprirà nel 2020. IL GRAN CAFFÈ Con affaccio sulla trafficata Bloor Street il Gran Caffè di Eataly Toronto è una raffinata caffetteria italiana a marchio illy con servizio completo. Elegante ma accessibile offrirà dalla prima colazione ad un pranzo veloce, dall’aperitivo ai cocktail serali. BIRROTECA Produzione, acquisto e consumo di ottima birra artigianale, in partnership con il piccolo birrificio pionieristico Indie Ale House. Un luogo esclusivo che presenterà una particolare Pilsner italiana e rinfrescante e molte birre a rotazione personalizzate e ispirate agli abbinamenti stagionali. Il proprietario Jason Fisher condivide la dedizione di Eataly al lavoro con materie prime di alta qualità: ne risultano birre uniche. MERCATO Il mercato di Eataly Toronto offre una varietà di prodotti freschi locali e un assortimento di articoli importati dall'Italia, rendendolo la destinazione perfetta per tutti i giorni e per le occasioni speciali. I banchi del fresco comprendono La Macelleria, il banco dei Salumi e Formaggi, La Pescheria, La Panetteria e la produzione di Pasta Fresca. PRONTO Pronto è una risposta allo stile di vita tipico delle grandi città, un banco con una selezione di offerte da asporto pronte da mangiare e proposte in pratiche vaschette, con insalate, panini, dessert e piatti pronti da mangiare in negozio o portare a casa. IMPARARE - LA SCUOLA DI EATALY La Scuola di Eataly è la scuola di cucina di Eataly Toronto e offre un ricco palinsesto di lezioni ed eventi di didattica adatti per tutti i curiosi o per chi ha già nozioni di cucina e tradizioni enogastronomiche italiane. Read the full article
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